COMUNE DI AREZZO Piano di Recupero con contestuale Variante al Regolamento Urbanistico di un gruppo di fabbricati denominati “Il Pantano” in Loc. Manziana. Proprietà: Dott. Giorgio Montini e altri RELAZIONE TECNICA Maggio 2014 Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Premessa: Il Dott. Giorgio Montini, nella sua veste di comproprietario delegato dagli altri comproprietari, del complesso immobiliare denominato “Il Pantano”, posto tra l’abitato di Frassineto e Policiano in loc. Manziana, con il presente Progetto, vuole avviare un processo di riqualificazione e recupero dell’area, di concerto con l’Amministrazione pubblica, al fine di restituire questo lembo di territorio comunale alla sua originaria conformazione e struttura; la presentazione di questo Piano di Recupero è il primo passo verso una riqualificazione dell’area e di valorizzazione della campagna circostante. Inquadramento e dati urbanistici: Il sito è posto all’interno del Comune di Arezzo, in prossimità dell’abitato di Frassineto, definito dal toponimo “Il Pantano”, posto lungo la Via del Duca che da Frassineto costeggia il Canale maestro della Chiana in Loc. Manziana; l’accesso ai fabbricati dalla Via del Duca avviene da una stradella di campo esistente. I fabbricati oggetto dell’intervento sono identificati al catasto fabbricati del Comune di Arezzo Sez. B F.82, p.lla 76 ed al catasto terreni F.82, p.lle 123,125,127,128. Il Regolamento Urbanistico Comunale classifica e norma l’area all’interno della scheda n°187 Il Pantano, “Aree di pertinenza di ville, edifici specialistici, edilizia rurale di pregio; centri antichi ed aggregati”, in particolare la scheda norma prevede per i fabbricati 1 e 2 l’intervento di restauro e risanamento conservativo mentre per l’edificio 3 l’intervento di Ristrutturazione edilizia. Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Obiettivi del progetto: Obiettivo principale è quello di riportare il complesso colonico ad una configurazione più rispettosa della tipologia edilizia originaria; per quanto riguarda il fabbricato principale del Pantano, fabbricato che come ampiamente illustrato è stato costruito all’interno degli edifici della bonifica, questo sarà ripulito e depurato dalle volumetrie realizzate nel corso degli anni che vi si sono addossate, mentre per gli altri due fabbricati, il Piano di Recupero tenderà a riconfigurare e rimodulare la superficie in funzione del nuovo assetto generale, in riferimento agli esempi e modelli della bonifica limitrofi e definiti dalla letteratura storica e dagli studi che nel tempo si sono succeduti sull’area. Stato Attuale: Il complesso di edifici che attualmente compongono il podere del “Pantano”, traggono origine, come anticipato nella relazione storica dall’impianto nel territorio bonificato e reso coltivabile della Valdichiana di una nuova tipologia di fabbricati che per un secolo hanno rappresentato il modello di fabbricato da utilizzarsi nelle nuove costruzioni ed in questa parte di territorio in particolare. Il fabbricato del Pantano, è stato edificato nella sua conformazione attuale verso al fine del 1700, come documentato dal Di Pietro nel suo Atlante Storico della Valdichiana, conformazione che ha mantenuto sostanzialmente inalterata salvo alcune piccole aggiunte effettuate in ragione delle mutate esigenze di conduzione del podere o degli abitanti l’edificio. Come documentato anche da dati di archivio risalenti alla Famiglia proprietaria del podere ai tempi dell’edificazione, la Famiglia dei Marchesi Capponi di Firenze, l’edificio era corredato da una capanna al fianco che serviva per la rimessa degli attrezzi ed al piano primo per la rimessa del fieno; tale manufatto è stato inquadrato e descritto compiutamente nel tempo a partire dagli studi degli anni trenta del 900 dal Biasutti che ne definisce dimensioni, e varianti tipologiche. La conformazione attuale pertanto trae origine da questo complesso di base per poi evolversi nel tempo a seconda delle necessità per la conduzione del podere. Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Edificio 1- Il porticato al piano terra e la loggia del piano primo tamponata Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Mentre l’edificio1 del complesso, l’edificio principale è rimasto sostanzialmente integro, salvo la scala di accesso al piano primo che da interna alla loggia è stata spostata all’esterno come avveniva sovente per ricavarne una stanza, l’edificio che nel tempo ha subito una trasformazione più importante è la capanna o fienile (edificio 2)che per aggiunte successive è arrivata ad essere utilizzata come abitazione a ridosso dell’edificio principale. L’estraneità di questo impianto e della sua successiva trasformazione è evidente per più motivi: il primo di carattere tipologico, non esistono nelle case della bonifica di nuovo impianto tipologie che prevedessero due case per abitazione ad una distanza così ridotta, o erano attaccate da un corpo intermedio, e ve ne sono alcune nella Valdichiana di case così dette “gemelle” ma che comunque avevano un progetto di origine e non erano realizzate per stralci come per il Pantano; il secondo elemento che conferma e supporta la tesi è nell’analisi costruttiva e di dettaglio dell’edificio sul quale sono evidenti i segni del tempo e la differenza di epoca tra una parte e l’altra dell’edificio emersi dal rilievo effettuato, in particolare la parte originaria destinata a Capanna presenta una muratura più “pregiata” con cantonali in pietra e muratura in pietra faccia vista a differenza del lato aggiunto nel quale ad esempio i cantonali sono stati realizzati con una muratura a filaretto pietra e laterizio. Sulla facciata sud del fabbricato è evidente la linea di giunzione delle due murature e quindi delle due epoche di realizzazione, congiunzione che ricalca la muratura perimetrale della capanna originaria alla quale nel tempo si sono addossate nuove costruzioni che ne hanno modificato oltre che le caratteristiche volumetriche anche quelle funzionali (nel rilievo planimetrico il modulo dei setti murari conferma la dimensione della capanna alla quale è stato addossato in sequenza, probabilmente in due volte la parte di nuovo edificio). Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Edificio 2- Parte originaria destinata a capanna e fienile Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Edificio 2- nel particolare 1 si evidenzia il cantonale in pietra diverso dalla parte aggiunta a destra e nel particolare 2 si nota l’attacco tra le due murature realizzate in epoche diverse Elemento importante da sottolineare, rispetto alla peculiarità del complesso che vede appunto due fabbricati posti ad una distanza così esigua tali da essere letti nel loro insieme come un'unica massa, è come l’edificio originario del podere Il Pantano sia stato privato della sua polarità tipica delle costruzioni leopoldine, polarità e quindi preminenza intorno al quale si distribuivano fabbricati di secondaria importanza posti a debita distanza ma che comunque confermavano la centralità e la predominanza del fabbricato principale. Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Nel tempo oltre alla capanna diventata abitazione, in linea con lo svilimento del fabbricato principale è stato costruito nel fronte principale un annesso agricolo che ne ha definitivamente compromesso l’impianto e la sua essenza originaria e che sarà anch’esso oggetto di demolizione e ricostruzione. Attualmente sui fabbricati sopra descritti la scheda norma dispone per l’edificio principale n°1 e per il n°2 un intervento di restauro conservativo mentre per l’edificio n°3 dispone un intervento di ristrutturazione edilizia. Per descrivere nelle loro caratteristiche dimensionali gli edifici esistenti si rimanda alle tavole 2,3,4 descrittive dello stato attuale. Proposta di Progetto: La proposta di proporre un piano di recupero sull’area da parte della proprietà all’Amministrazione Comunale si pone nella convinzione che tale lembo di Valdichiana possa essere riqualificato a livello ambientale e riportato ad una sua conformazione che tragga origine dal suo assetto primigenio e che da questo estragga quei principi insediativi e tipologici in grado di riqualificare e rigenerare questo pezzo di campagna così bella e caratteristica. La proposta di progetto deve essere divisa in due ambiti: il primo legato alla richiesta di variazione della classificazione degli edifici all’interno della scheda norma, il secondo legato alla proposta di riutilizzo delle superfici ricavate e ridistribuite all’interno dell’are di pertinenza. Modifica alla classificazione dei fabbricati: Il Piano di Recupero sulla base dell’indagine storica supportata da documento di archivio inediti circa la successione storica e la documentata presenza del fabbricato principale, propone le seguenti modifiche: Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Edificio n°1: L’edificio principale sarà oggetto di una ripulitura perimetrale da tutti quelle volumetrie secondarie che nel tempo si sono addossate, saranno quindi demoliti la scala sul fronte principale e la tettoia laterale, con conseguente recupero della superficie in altra parte dell’area. Edificio n°2: L’edificio sarà oggetto di una demolizione della parte costruita successivamente alla capanna originaria, per fare questo occorre che la modalità di intervento attuale di restauro sia portata a sostituzione edilizia, limitatamente alla parte che verrà demolita e ricostruita, mentre la porzione di fabbricato che sarà mantenuta sarà oggetto di restauro al fine di ricomporre l’edificio originario (capanna/fienile) secondo le caratteristiche tipologiche e planimetriche legate a questo tipo di manufatto, mantenendo comunque la destinazione abitativa. La superficie demolita sarà ricostruita in altra parte dell’area. Edificio n°3: L’edificio non presentando nessun pregio storico-architettonico come peraltro riportato alla scheda norma vigente sarà demolito e la superficie ricostruita in un altra parte dell’area. Il progetto di recupero: Il progetto di Piano di Recupero del podere il Pantano si attua con modalità ed interventi distinti, esso infatti prevede per l’edificio n°1, l’edificio principale, un intervento di restauro e quindi una sua riqualificazione complessiva al fianco del quale sarà ripristinata la volumetria destinata alla capanna/fienile, anch’essa oggetto di restauro per riportare anch’essa ad una conformazione la più possibile simile a quella originaria. Le volumetrie demolite, riportate in dettaglio alla tavola 5, sono state suddivise e disposte in due fabbricati che si andranno a posizionare davanti e lateralmente all’edificio principale, questo al fine di valorizzarlo e non oscurarlo, in particolare rispetto ad una lettura unitaria dell’insieme; la realizzazione dei nuovi edifici che per tipologia e Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo disposizione planimetrica ricalcheranno quanto rintracciabile nella tradizione costruttiva rurale della zona, andranno a definire un complesso unitario, nel quale il fabbricato principale sarà valorizzato come elemento polare del gruppo, mentre le due nuove ali andranno a definire il margine e la forma planimetrica dell’insieme. Esempio di un complesso coevo al podere Il Pantano di edifici con colonica principale e edifici secondari che possono essere presi ad esempio per l’impostazione planimetrica del progetto di Piano di Recupero, complesso all’interno della fattoria di Bettolle, podere Belvedere 1808 Tratto da “Atlante della Valdichiana” di G.Di Pietro -2009. Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Esempio di un complesso di qualche decennio posteriore al podere Il Pantano di edifici con colonica principale ed edifici secondari che possono essere presi ad esempio per l’impostazione planimetrica del progetto di Piano di Recupero, complesso all’interno della Fattoria dell’Isola di Laterina , podere Il Pozzo Tratto da “case Coloniche” Amministrazione Provincia di Arezzo, di L.Castigli e S.Innocenti 1990. Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo L’area è stata suddivisa anche in funzione delle differenti modalità di intervento sui singoli edifici in tre lotti: il primo accoglie il fabbricato principale con l’adiacente capanna ristrutturata, mentre nel lotto 2 e 3 saranno realizzati i due nuovi edifici secondo gli schemi tipologici riportati alla Tav.10. Dati Urbanistici di Progetto Dati urbanistici Superficie territoriale 16165 mq. Superficie lotti 15185mq. Strada di accesso all’area 980 mq. Superficie Utile Lorda SLU edificio esistente restauro - edificio 1 Superficie Utile Lorda SLU parte edificio esistente restauro - edificio 2 Superficie Utile Lorda SLU da edifici demoliti edifici 3 e 4 Altezza massima degli edifici 596.24 mq. 143 mq. 505.12 mq. 6.50 mt (2 piani fuori terra) Tipologie edilizie: Edificio 1 oggetto di restauro: L’edificio principale del podere Il Pantano, depurato dalle addizioni volumetriche secondarie, sarà riportato alla sua conformazione originaria, attraverso la riapertura della loggia al piano primo tamponata negli anni e la ridefinizione delle aperture al piano primo ed al piano terra, andando a ricostituire quella pulizia di disegno e di spartito prospettico tipico degli edifici della bonifica. Le finiture esterne del fabbricato ricalcheranno le tecniche costruttive e tecnologiche della tradizione costruttiva locale: pareti intonacate con malta di calce nei colori delle terre chiare, davanzali e soglie in pietra, solai di copertura ed intermedi in legno con pianelle di cotto, finestre in legno con scuri interni e per il piano terra portelloni in legno dogato. Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo La distribuzione interna definitiva sarà oggetto di un progetto di dettaglio da presentarsi successivamente, l’edificio potrà prevedere la suddivisione in più unità immobiliari per un massimo di 4 con destinazione sempre di civile abitazione. Esternamente potranno essere previste aree pavimentate in pietra locale o cotto, l’aggetto di gronda sarà rifatto come l’attuale, in legno con pianelle di cotto, seggiola in legno e canale di gronda in rame. Edificio 2 oggetto di Restauro: L’edificio 2, una volta demolita la parte in aggiunta al corpo originario, sarà oggetto di un interevento di restauro, che mantenendo la struttura muraria originale andrà a ricomporre la sua condizione originaria di tipologia destinata a capanna e fienile. La destinazione d’uso rimarrà quella attuale ossia residenziale, ma nell’aspetto esteriore sarà riproposto tipologicamente la riproposizione della tipica capanna addossata al fabbricato principale della bonifica. Le finiture esterne del fabbricato ricalcheranno le tecniche costruttive e tecnologiche della tradizione costruttiva locale: pareti intonacate con malta di calce nei colori delle terre chiare o pietra facciavista restaurando la facciata esistente, davanzali e soglie in pietra, solai di copertura ed intermedi in legno con pianelle di cotto, finestre in legno con scuri interni e per il piano terra portelloni in legno dogato. La distribuzione interna definitiva sarà oggetto di un progetto di dettaglio da presentarsi successivamente, l’edificio potrà prevedere la presenza di un'unica unità immobiliare con destinazione sempre di civile abitazione. Esternamente potranno essere previste aree pavimentate in pietra locale mentre l’aggetto di gronda sarà rifatto come l’attuale, in legno con pianelle di cotto, seggiola in legno e canale di gronda in rame. L’Edificio 2 potrà costituire un unità indipendente rispetto all’edificio principale. Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Edifici 3-4 nuova costruzione: Gli edifici di nuova edificazione sono stati disposti all’interno di due lotti indipendenti rispetto al fabbricato principale separati dalla nuova strada di egresso all’area, indipendenti ma comunque all’interno di un disegno unitario al fine di ricomporre una unitarietà di insieme che nel tempo si era persa. I nuovi edifici dimensionalmente e tipologicamente definiti alle tavole 8 e 10 di progetto, sono disposti su due livelli senza interrato, per un altezza max di 6.50, tale da non superare l’altezza dell’edificio 1. Le finiture esterne dei fabbricati ricalcheranno le tecniche costruttive e tecnologiche della tradizione costruttiva locale: pareti intonacate con malta di calce nei colori delle terre chiare o pietra facciavista, davanzali e soglie in pietra, solai di copertura ed intermedi in legno con pianelle di cotto, finestre in legno con scuri interni e per il piano terra portelloni in legno dogato. A completamento della SUL recuperata sarà possibile realizzare, secondo quanto previsto dal vigente Regolamento Edilizio della autorimesse pertinenziale delle dimensioni ai sensi della L.122/89, definite tipologicamente alla tavola 10 di progetto. La distribuzione interna definitiva sarà oggetto di un progetto di dettaglio da presentarsi successivamente, ogni edificio potrà prevedere la presenza di 2 unità immobiliari con destinazione sempre di civile abitazione da suddividere a piano, in linea, a schiera, con la possibilità di realizzare logge e porticati nei limiti del regolamento edilizio vigente e scale esterne su tutti i lati nei modi definiti alla tavola 10 di progetto. Esternamente potranno essere previste aree pavimentate in pietra locale o cotto, mentre l’aggetto di gronda sarà in legno con pianelle di cotto, seggiola in legno e canale di gronda in rame oppure interamente con aggetto di pianelle in cotto. L’altezza massima degli edifici non potrà superare i 6.50 metri di altezza misurati secondo quanto previsto dal vigente regolamento edilizio. Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo SUL di progetto e lotti di pertinenza: Lotto Superficie fondiaria Lotto SUL 1 Mq. 8575 596.24 mq. Edifico 1 + 143 mq. Edificio 2 2 Mq. 2945 Edificio 3 252.56 mq 3 Mq. 3665 Edificio 4 252.56 mq Totale Mq. 15185 Mq. 1244.36 E’ consentita la modifica della SLU all’interno dei singoli lotti e quindi anche della sagoma degli edifici per una quantità massima del 20% (a parità di SUL totale) al fine di mantenere l’andamento dei fabbricati il più possibile legato a quello del piano di recupero, garantendo comunque un margine di adattabilità alle esigenze che potranno presentarsi in fase esecutiva. Nel caso di spostamento di SUL tra un lotto e l’altro dovrà essere tenuto conto dell’intervento nella sua unitarietà anche nella presentazione dei singoli permessi a costruire al fine di mantenere una unitarietà di impianto prevista dal Piano di Recupero. Per qualsiasi altro elemento si rimanda agli elaborati tecnici del Piano di Recupero. Arezzo lì 20/05/2014 I tecnici incaricati Arch. Stefano Benatti Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo Arch. Rino Cappelletti ELENCO DEI DOCUMENTI: Relazione Tecnica Norme Tecniche di Attuazione Relazione Fotografica Relazione Storica Relazione Geologica Documentazione Catastale Documento preliminare per verifica assoggettabilità VAS Schede di deposito al Genio Civile Tav. n°1 – Estratto di R.U. planimetria catastale,scheda norma Tav. n°2 – Rilievo stato attuale e piano quotato Tav. n°3 – Rilievo dei fabbricati – Edificio 1 Tav. n°4 – Rilievo dei fabbricati – Edificio 2 e 3 Tav. n°5 – calcolo SUL edifici attuali Tav. n°6 – Planivolumetria generale Tav. n°7 – Sezioni territoriali Tav. n°8 –Dati urbanistici - schema funzionale Tav. n°9 – Calcolo SUL di progetto Tav. n°10 – Tipologie architettoniche nuovi edifici Tav. n°11 – Tipologie architettoniche edifici soggetti a restauro Tav. n°12 – Planimetria generale Sovrapposto Tav. n°13–Edifici soggetti a restauro-Sovrapposto Piano di Recupero “Il Pantano” Arezzo