03/06/2014 Strategie per la realizzazione di “Edifici a Energia quasi zero” Ecocompatibilità dei materiali, e di sistemi, etichettatura ambientale e sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici arch. Daniela Di Croce Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena AESS opera da 15 anni sul territorio provinciale e regionale a servizio di enti pubblici, tecnici del settore, aziende e cittadini • • • • • • • • • sviluppo Energie Rinnovabili; consulenza a Enti Locali pianificazione energetica; riqualificazione della Illuminazione Pubblica; diagnosi e certificazioni energetiche edifici; capitolati d'appalto che implementino i cosiddetti "Energy performance contract " nella gestione degli impianti pubblici di riscaldamento di edifici pubblici; sviluppa Protocolli d'intesa e Gruppi di acquisto per la diffusione presso i privati di impianti di produzione di energia rinnovabile e di utilizzo efficiente dell'energia; progetti europei; formazione ed informazione a tecnici del settore; Settimana della BioArchitettura e della Domotica; da gennaio 2010 Bioecolab e Laboratorio di Domotica sono stati accorpati ad AESS al fine di creare un unico punto di riferimento sul territorio per le iniziative legate alla sostenibilità in architettura e urbanistica, all’innovazione e al risparmio energetico www.aess-modena.it MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena dal 2013 l’ Agenzia per l’Energia Alto Adige – CasaClima ha individuato in AESS il soggetto esclusivo adatto a promuovere e diffondere i propri protocolli nel territorio della regione EMILIA ROMAGNA. Aess diventa quindi il riferimento CasaClima in regione EMILIA ROMAGNA per quanto riguarda i corsi di formazione e il rilascio della certificazione CASACLIMA 1 03/06/2014 INVOLUCRO EDILIZIO: una scelta consapevole di materiali e componenti L’involucro termico dell’edificio: è il perimetro definito dall’insieme degli ambienti climatizzati dal sistema principale di riscaldamento, delimitati da strutture edilizie che confinano con l’esterno o con altri ambienti non riscaldati … L’involucro edilizio è anche composto da materiali e componenti che entrano fortemente in gioco per la valutazione energetica ma soprattutto ambientale dell’edificio! MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia I MATERIALI ATTENTI ALL’AMBIENTE … perchè? Oggi nel campo dei prodotti edilizi da costruzione l’aspetto ecologico sta diventando solo una questione di marketing, ma come capire quale è il prodotto che tra tanti risponde effettivamente a criteri ambientali? Benessere Abitativo Rispetto per l’ambiente controllo impatti ambientali nel ciclo di vita del prodotto, BASSO IMPATTO AMBIENTALE Risparmio Energetico nei Paesi Occidentali passiamo il 90% del nostro tempo dentro agli edifici ! percezioni sensoriali di un individuo inserito in un ambiente energia grigia, prestazioni energetiche dell’involucro edilizio Inquinamento INDOOR Malesseri e patologie molto comuni sono stati messi in relazione agli elevati livelli di tossicità riscontrati negli ambienti interni (SBS_Sick Building Syndrome- anno ’70). Negli ambienti ci possono essere inquinanti pericolosi: radon, particelle, campi magnetici, gas di sostanze pericolose ecc. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 2 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia I MATERIALI ATTENTI ALL’AMBIENTE … perchè? e dal nuovo Regolamento EU 305/11. Per i materiali da costruzione siamo abituati a vedere indicati indici relativi ad alcuni aspetti che vanno a determinare importanti parametri di sicurezza o energetici … ma il loro impatto ambientale … spesso è un grande sconosciuto! Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Valutazione di compatibilità ambientale di un materiale o di un processo edilizio Valutare l’ECOCOMPATIBILITA’ di un MATERIALE non è mai cosa scontata RISPETTO PER L’AMBIENTE …. spesso si è portati a valutare la eco-compatibilità ambientale in maniera superficiale! Tutti i materiali possono avere una caratteristica di sostenibilità ambientale: i materiali di origine vegetale e animale sono biologici e rinnovabili … i materiali di origine minerale sono naturali e riciclabili … i materiali di sintesi chimica sono riciclati, riciclabili e durevoli … … ma un materiale “naturale” non è detto che sia eco-compatibile: i materiali naturali, infatti, potrebbero esaurirsi o richiedere nel loro ciclo di vita delle lavorazioni che provocano impatti elevati sull’ambiente perdendo così il requisito di eco-compatibilità … L’obiettivo di un prodotto ecologico dovrebbe essere sempre quello d’incrementare le prestazioni riducendo i carichi ambientali … controllare il parametro “impatto ambientale” fin dalle prime fasi … EMISSIONE (IMPATTO) TRASMISSIONE EFFETTO AMBIENTALE IMMISSIONE È necessario affrontare il problema in termini di life cycle approach, valutare cioè il parametro IMPATTO AMBIENTALE "dalla culla alla tomba" … del PRODOTTO edilizio MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 3 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Territorialità-filiera corta Materiali Locali = è importante valutare cosa indica la tradizione costruttiva del luogo Fino a un centinaio di anni fa i materiali da costruzione erano tutti “naturali” … legno, pietra, mattoni, terra cruda o cotta … formavano la maggior parte delle abitazioni … Oggi la BIOARCHITETTURA propone semplicemente di riconsiderare le tecniche, i materiali e le ragioni che fanno da sempre parte della tradizione del costruire e che per la loro natura portano ad avere un migliore benessere abitativo nel rispetto dell’ambiente … Analizzando la tradizione costruttiva della zona in cui si va a costruire si deve fare attenzione al perché in quella zona ci sono tetti con sporti grandi … può indicare una piovosità rilevante … … al o perché gli edifici sono molto chiusi verso sud.. oppure al perché ci sono dei porticati … ci sono motivazioni dovute ad una tradizione costruttiva locale che non possiamo trascurare … come non possiamo trascurare l’uso dei materiali locali … … conformi alla tradizione costruttiva locale, e/o prodotti o estratti localmente MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Caratteristiche e Ecobilancio Tutti i materiali possono avere una caratteristica di sostenibilità ambientale ma è fondamentale fare un ECOBILANCIO uso di materiali naturali uso di materiali locali uso di materiali rinnovabili uso di materiali riciclati uso di materiali riciclabili Questi indicatori possono essere forvianti se non vengono verificati gli effetti sull’ambiente determinati lungo l’intero ciclo di vita Basso impatto ambientale nel ciclo di vita = ECOCOMPATIBILE! Poiché in Italia molti materiali sono ancora auto-certificati dal produttore come “bioedili”, tale autocertificazione deve trovare riscontro nella scheda tecnica del prodotto. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 4 03/06/2014 Valutazione di compatibiltà ambientale di un materiale o di un processo edilizio Energia grigia Su quali basi un materiale può essere definito come “ecologico”? un materiale è tanto più sostenibile quanto sono minori le materie prime e l’energia utilizzate per la sua produzione e smaltimento … Energia grigia da Wikipedia, l'enciclopedia libera: … per energia grigia si intende la quantità di energia necessaria per produrre, trasportare fino al luogo di utilizzo, e smaltire un prodotto o un materiale o per assicurare un servizio. … con il termine energia grigia si indica una metodologia per valutare l'ammontare totale dell'energia utilizzata nel corso dell'intera vita del prodotto: estrazione delle materie prime, trasporto, trasformazione, montaggio, installazione, demolizione e smaltimento. … risparmiare energia prima ancora di consumarla e pensare sostenibile fin dalle prime fasi del progetto … MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Valutazione di compatibiltà ambientale di un materiale o di un processo edilizio Impatti nel ciclo della vita ridotti ai minimi termini Valutare il parametro “IMPATTO AMBIENTALE” dalla culla alla tomba … approccio Life Cycle Assessment applicato al non solo al materiale ma all’intero processo edilizio Estrazione delle materie prime Trasporti allo stabilimento Produzione materiali edili Utilizzo di risorse naturali la valutazione ambientale deve andare oltre al ciclo di produzione del materiale edile … deve essere applicato alla vita dell’intero Recupero Riciclo EDIFICIO Riuso Discarica fine vita dei componenti-materiali La certificazione energetica gioca un ruolo fondamentale in questo processo fornendo i dati per la fase d’uso energetica… Trasporti al cantiere Costruzione messa in opera cantiere Demolizione Uso e Manutenzione fase d’uso energetica - fase d’uso manutenzione MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 5 03/06/2014 Valutazione di compatibiltà ambientale di un materiale o di un processo edilizio Impatti ambientali: non ci sono solo emissioni di C02 La certificazione energetica gioca un ruolo fondamentale in questo processo fornendo i dati per il controllo degli impatti della fase d’uso energetica … Il consumo di energia per la climatizzazione invernale ( … climatizzazione estiva, illuminazione, ACS, ventilazione meccanica) produce quantità di emissioni in aria che determinano l’effetto serra kg di CO2 equivalenti/m2a (durante la fase d’uso dell’edificio) Effetto serra (CO2 eq) Assottigliamento fascia Ozono (CFC-11 eq) Acidificazione (SO2 eq) Eutrofizzazione (NO3- eq) Formazione smog fotochimico (C2H4 eq) Tossicità (acqua, uomo, …) Consumo di risorse… Degrado territorio….. e altre… MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena La metodologia Life Cycle Assessment: LCA che cosa è la metodologia LCA? Nel settore edilizio è quindi fondamentale poter valutare il parametro “IMPATTO AMBIENTALE” di tutte le parti che entrano in gioco, uno strumento fondamentale per fare ciò è l’applicazione di una valutazione ambientale: Life Cycle Assessment … LCA Metodologia riconosciuta e normata a livello internazionale UNI EN ISO 14040, «Environmental Management – Life Cycle Assessment – Principles and Framework», approvata dal CEN, Comitato Europeo di Normazione, il 29 giugno 1997 standardizzata nel 1993 dal SETAC (Society of Environmental Toxicoly and Chemistry). Nasce nel settore industriale negli anni 70 … si sviluppa principalmente dagli anni 80 in Stati Uniti, Svizzera,Germania, Olanda ... … è una metodologia scientifico-analitica che consente di fare una valutazione globale e razionale sull’ecosostenibilità di un prodotto o edificio con approccio dalla culla alla tomba MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 6 03/06/2014 La metodologia Life Cycle Assessment: LCA La metodologia LCA: come si fa? L'LCA rappresenta sicuramente uno strumento fondamentale alla base delle certificazioni ambientali sia di prodotto che di edificio. L’elaborazione di un LCA secondo la procedura indicata da SETAC, si articola in 4 fasi: 1-DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI (UNI EN ISO 14041) UNITA’ FUNZIONALE FUNZIONE DEL SISTEMA DEFINIZIONE DEI CONFINI DEL SISTEMA (UNI EN ISO 14041) MATERIALI 2-ANALISI INVENTARIO (UNI EN ISO14041) ENERGIE PROCESSI RISORSE CLASSIFICAZIONE EMISSIONI CARATTERIZZAZIONE (NORMALIZZAZIONE) VALUTAZIONE 3-VALUTAZIONE DELL’IMPATTO DEL CICLO DI VITA (UNI EN ISO 14042 ) con vari metodi di analisi ECO-INDICATOR 99, EPS 2000 e EDIP 96 e altri… 4-INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI (UNI EN ISO 14043 ): valutazione di possibili miglioramenti MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena La metodologia Life Cycle Assessment: LCA Banche Dati Banche dati Codice di calcolo Olandese Sima-Pro BUWAL 250 Data Archive ETH-ESU 96 ECOINVENT ANPA IDEMAT 2001 Industry data Ricerca dati sul campo implementare le informazioni realtà produttive nazionali (…. EPD di prodotti …) - BUWAL 250 (1997) s i ri ferisce a dati svi zzeri dell’EMPA (a genzia di protezione dell’ambiente) - Data Archive (1988-95) banca -da ti s tanda rd stilata da Pré Consultant, i deatri ce di Si ma Pro e contiene voci s vi zzere, olandesi e s vedesi leggermente datate - ETH-ESU (1996) s vi luppata dall’Eidgenossische Technische Hochschule di Zurigo - IDEMAT (2001) s viluppa ta dalla Delft Uni versi ty of Technology, depa rtment of indus trial design engi neering - FRANKLIN_US_LCI (2003) conti ene dati di matrice americana - IVAM 2.0 (2001) è una banca dati olandese redatta dal Dip.di Ricerche per l ’Ambi ente della University of Amsterdam - ECOINVENT (2004) è la banca da ti s vizzera più recente (2004) e contiene 2500 processi, per la cui reda zione hanno sei istituti di diverse nazionalità MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 7 03/06/2014 La metodologia Life Cycle Assessment: LCA Metodi di Valutazione dell’impatto ambientale Alcuni metodi di valutazione dell’impatto ambientale Eco-Indicator EPS EDIP … Impact … CML La valutazione finale del danno è in ECO-PUNTI EcoIndicator 99 EPS 2000 Impact 2002+ EDIP 96 Pa esi Bassi Svezia Svizzera D a nimarca Elaborato nel 1999 dalla società di consulenza Pré su commissione del VROM (Ministero dell’Ambiente olandese), il metodo degli ecoindicatori è uno dei più diffusi a livello europeo. È un endpoint method, ovvero aggrega in un singolo valore i risultati delle tre damage categories, a loro volta ripartite in categorie di impatto Elaborato nel 2000 dallo Swedish Environmental Research Institute, opera la valutazione del danno in termini di “disponibilità a pagare”. L’unità di misura del danno complessivo è l’ELU (Environmental Load Unit) che restituisce direttamente il valore monetario del danno Il metodo rappresenta l’evoluzione di EcoIndicator 99, dal quale differisce soprattutto per la categoria Climate Change (in tEQ CO2). Le unità di misura degli indicatori scaturiscono dal confronto con sostanze di riferimento Elaborato dal governo danese, si tratta di un midpoint method (si basa su categorie di impatto disaggregate, anche se sommabili con unità di misura Pt). Le risorse vengono trattate in un metodo a sé stante (EDIP 96 Only Resources) MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena La metodologia Life Cycle Assessment: LCA Lo strumento: il codice di calcolo Le Banche Dati esistenti sul mercato italiano ed internazionale e i metodi di valutazione sono direttamente utilizzabili all’interno dei cosiddetti Detailed LCA modelling tools come ad esempio il codice di calcolo Olandese Sima-Pro … altri Boustead (UK), Gabi (D), BEES (USA) … Il codice di calcolo SIMA-PRO Prè Consultant Banche dati Obiettivo dello strumento comparazione dei danni tra prodotti con cicli di vita e caratteristiche complesse informazioni organizzate per categorie Processi Metodi di valutazione www.pre-sustainability.com MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 8 03/06/2014 La metodologia Life Cycle Assessment: LCA I risultati: gli impatti ambientali analizza tutti gli stadi del ciclo di vita quantificando per ognuno: le risorse in entrata (materiali ed energia) e le risorse in uscita (emissioni e rifiuti) … applicando questa metodologia è possibile quantificare il contenimento del consumo e l’uso della risorsa nel processo edilizio, valutando la reale sostenibilità dell’intervento con particolare riguardo: • al livello di qualità e di compatibilità delle soluzioni adottate • ai materiali utilizzati e alla loro riciclabilità MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena La metodologia Life Cycle Assessment: LCA La ricerca scientifica Una parte della ricerca italiana è impegnata in progetti di ricerca finalizzati a raggiungere obiettivi importanti per la progettazione ambientale basata su analisi LCA E’ necessario precisare che a livello nazionale non esiste un metodo Italiano, e una banca dati Italiana è in fase di definizione. A livello internazionale non è mai stata effettuata una scelta tra tutti i metodi disponibili … gli obiettivi della ricerca sono : costruzione di una Banca-Dati italiana (il nostro paese è carente di un proprio database e attualmente i dati vengono reperiti all’interno di database sviluppati in altre nazioni) definizione di un Metodo italiano per la valutazione dell’impatto ambientale scelta di un Metodo straniero col quale confrontare i risultati costruzione di un Codice di calcolo italiano che utilizzi la Banca-Dati e il Metodo italiano proposta per definire la Certificazione ambientale di edificio basata su studi LCA dettagliati, trasparenti e basati su indicatori scientifici “Verso una valutazione ambientale d egli edifici”, Neri P., Di Croce D. articolo pubblicato su: IL GIORNALE DELL’ARCHITETTURA, N. 61, APRILE 2008, RAPPORTO AMBIENTE, ed. Umberto Allemandi & C., Torino MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 9 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali LCA di PRODOTTO a cosa serve? Rappresenta un supporto fondamentale allo sviluppo di schemi di Etichettatura Ambientale di PRODOTTO, marchi ambientali ISO (14020) Etichette volontarie, la richiesta è del tutto volontaria per cui i fabbricanti, gli importatori o i distributori, possono decidere se aderire al sistema di etichettatura, una volta verificata la rispondenza dei prodotti ai criteri stabiliti da quel sistema specifico. Tipo I: etichette ecologiche verificate da terzi (ISO 14024) si usa LCA nella definizione dei criteri ambientali di riferimento per un dato gruppo di prodotti: ECOLABEL Tipo II: autodichiarazioni basate su analisi LCA (Iso 14021) senza obbligo di verifica esterna Tipo III: dichiarazioni ambientali di prodotto DAP (Iso 14025), l’LCA è il principale strumento atto ad ottenere una Dichiarazione Ambientale di Prodotto: EPD Di più recente emanazione la norma che certifica i prodotti edilizi: ISO CD 21930_2007 environmental declaration of Building Productions che costituisce il principale riferimento europeo in materia di etichettatura ambientale di prodotto nel settore edilizio. Stabilisce le regole per la realizzazione delle EPD, che costituiscono un documento tecnico-informativo che ne accompagna la commercializzazione, nel quale sono contenuti i risultati della valutazione ambientale LCA dello specifico prodotto. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO I-ECOLABEL EUROPEO L’ECOLABEL è un marchio europeo che premia la QUALITA ’ ECOLOGICA di un prodotto o di un servizio. E’stato introdotto con il regolamento CEE n° ° 880/92 e revisionato dal “Nuovo regolamento Ecolabel” CE 1980/2000 e CE n. 66/2010. E’ uno strumento di adesione VOLONTARIA che viene concesso a quei prodotti o servizi che rispettano criteri ecologici e prestazionali stabiliti a livello europeoche e che possono così diversificarsi dai concorrenti presenti sul mercato, mantenendo comunque elevati standard prestazionali. Il Marchio ECOLABEL indica un prodotto ecologico! In edilizia L’ECOLABEL si applica solo ad alcune categorie di prodotti: PITTURE E VERNICI TESSUTI DI CARTA COPERTURE DURE PER PAVIMENTI (PIASTRELLE IN CERAMICA ) MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 10 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO I-ECOLABEL EUROPEO COPERTURE DURE PER PAVIMENTI (PIASTRELLE IN CERAMICA ) MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO I-ECOLABEL EUROPEO Ad oggi, in Italia, i prodotti a marchio Ecolabel sono complessivamente 673 di cui 328, appartenenti al gruppo di prodotti “coperture dure” e 34 al gruppo di prodotti “vernicianti per interni ed esterni”. Le elaborazioni grafiche mostrano un trend positivo di crescita nel tempo (1998-2009) sia del numero totale di licenze Ecolabel UE rilasciate, sia del numero di prodotti e servizi etichettati. Al link: http://www.isprambiente.gov.it/certificazioni/site/itIT/Ecolabel_UE/Prodotti_certificati/ è possibile visionare quali sono, per ogni categoria di prodotto MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 11 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO I-ECOLABEL EUROPEO, APPALTI VERDI Nel 2004, il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno adottato nuove direttive sugli APPALTI: gli enti pubblici possono tenere conto di fattori ecologici nell'acquistare prodotti opere o servizi L’ECOLABEL può essere utilizzato come parametro per valutare le offerte nella fase di attribuzione degli appalti. Quando si pubblica un bando di gara per prodotti che rientrano nel sistema del marchio UE di qualità ecologica, è sufficiente riportare nel capitolato d'oneri i pertinenti criteri del marchio. Il marchio UE di qualità ecologica è accettato come prova di conformità con le specifiche tecniche. acquistare "verde" significa anche dare il buon esempio e influenzare il mercato. Con un comportamento "ecologico" le Amministrazioni pubbliche possono essere di esempio per I cittadini. E’disponibile il Catalogo degli Acquisti Verdi® sul sito www.acquistiverdi.it. Il progetto ideato e sviluppato dal portale AcquistiVerdi.it per la diffusione dei prodotti ecologici in Italia e per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, che supporta i destinatari nella scelta e nell’acquisto di prodotti spesso non facilmente reperibili attraverso le reti di vendita tradizionali. Il Catalogo si rivolge prevalentemente ad Amministratori e responsabili degli acquisti di Enti Pubblici e Multiutility impegnati in progetti di Green Public Procurement e più in generale in processi di Agenda 21 Locale per lo sviluppo sostenibile, ma anche ai singoli cittadini o a gruppi di acquisto. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO II - AUTODICHIARAZIONI Autodichiarazioni basate su analisi LCA (Iso 14021) senza obbligo di verifica esterna fornite dai produttori In generale si riferiscono ad un singolo aspetto del ciclo di vita dei prodotti come: •la percentuale di materiale riciclato contenuto nel prodotto, •la biodegradabilità del prodotto •l'assenza di sostanze tossiche o dannose per l'ambiente. Per la redazione di tali etichette viene richiesto l‘utilizzo di metodologie verificate e provate su basi scientifiche, che consentano di ottenere risultati attendibili e riproducibili. Poiché queste etichette si basano su auto-dichiarazione, non sono verificate da un ente terzo indipendente, ma prevedono solo il rispetto delle modalità di diffusione e dei requisiti relativi ai contenuti dell'informazione. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 12 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO L’EPD è uno strumento che comunica in modo trasparente alcune informazioni di natura ambientale e accompagna il prodotto come una “CARTA DI IDENTITA’ AMBIENTALE”. Non impone il rispetto di limiti e criteri più restrittivi rispetto a quelli stabiliti dalla normativa ambientale applicabile E’applicabile a tutti i prodotti o servizi, indipendentemente dal loro uso o posizionamento nella catena produttiva International EPD® Sistem Sono disponibili info sulle EPD sul sito: http://www.environdec.com/Epd-Search/?Category=6195 MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO L'obiettivo generale di una EPD è quello di fornire informazioni rilevanti e verificate per soddisfare le diverse esigenze di comunicazione. Un aspetto importante dell’EPD è quello di fornire la base imparziale di confronto di prodotti e servizi attraverso le loro prestazioni ambientali. E’una dichiarazione per tutti i mercati nazionali ed internazionali Le EPD sono utili, inoltre per monitorare il miglioramento delle prestazioni ambientali dei prodotti e dei servizi nel tempo e sono in grado di comunicare e fornire dati ambientali rilevanti lungo tutta la filiera di produzione di un prodotto. Le EPD si basano sui principi dello standard ISO relativo ai sistemi di Etichettatura di Tipo III (ISO 14025), che conferisce un riconoscimento diffuso a livello internazionale. I prodotti da costruzione disponibili CALCESTRUZZO CEMENTO LATERIZIO TEGOLE ISOLANTI VERNICI PVC FINESTRE MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 13 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO Un organismo accreditato e indipendente verifica e convalida lo studio LCA e la conseguente dichiarazione EPD, garantendo la veridicità delle informazioni contenute nello studio del ciclo di vita e nella dichiarazione ambientale di prodotto. Alcuni materiali da costruzione con EPD … MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio L’Associazione Produttori Tegole in Cemento (APTC) ha avviato un progetto per promuovere la sostenibilità ambientale tra le aziende associate e sviluppare la diffusione dell’etichettatura ambientale EPD per il prodotto tegola in cemento. Le PCR di riferimento per questa categoria di prodotto sono: PCR 2008:04 “Product Category Rules (PCR) for Concrete roof coverings, concrete roof tiles and concrete complementary of the roof system, Version 1.0 2008-06-16, the Swedish Environmental Management Council” I dati utilizzati per l’analisi di LCA sono raccolti sul campo presso lo stabilimento Gambale di Mirabello (FE) e quelli forniti dall’azienda in riferimento all’anno 2006. I dati utilizzati per l’analisi di LCA sono i dati raccolti sul campo presso lo stabilimento Ceda di Mareno di Piave e quelli forniti dall’azienda in riferimento all’anno 2006. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 14 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio Tegola in cemento stabilimento Gambale di Mirabello (FE) Tegola in cemento stabilimento Ceda di Mareno di Piave I confini del sistema MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio Tegola in cemento stabilimento Gambale di Mirabello (FE) Tegola in cemento stabilimento Ceda di Mareno di Piave MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 15 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio Stiferite Class S Viene utilizzato per l’isolamento termico delle coperture, l’isolamento delle pareti in intercapedine, all’esterno per gli isolamenti a cappotto e dei pavimenti e per l’isolamento industriale. La Lastra GREYPOR di EPS viene impiegato per isolamento dei tetti a falde e dei tetti piani; isolamento delle pareti verticali dall'esterno (o isolamento "a cappotto");isolamento delle pareti verticali in intercapedine e dall'interno; isolamento di pavimenti e soffitti. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio L’EPD ha una validità di 3 anni durante i quali è sottoposta ad una revisione di mantenimento annuale, convalidata dall’Organismo competente, per consentire l’aggiornamento dei dati di produzione. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 16 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO DI FINESTRE: FINESTRA S3 IN PINO MASSICCIO SVEDESE DOPPIA ANTA FINESTRA S3 DOPPIA ANTA CON ANTONE INTELAIATO IN PINO MASSICCIO SVEDESE (BLOCCO) MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali I tipi di etichettature ambientali si distinguono, tra l’altro, per la diversa applicazione della filosofia e della metodologia del ciclo di vita LCA MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 17 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali Altri marchi: Marcatura CE dei prodotti da costruzione Non è un marchio di qualità ambientale … attesta la conformità alle Direttive Comunitarie applicabili e costituisce il livello minimo di sicurezza … si autocertifica la rispondenza (o . conformità) ai requisiti essenziali per la commercializzazione e utilizzo nell' Unione Europea, entro un periodo stabilito. La direttiva a cui fa riferimento era la 89/106/CEE …. e ora al nuovo Regolamento EU 305/11 DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE (DOP) Dal 1°luglio 2013 entra in vigore del Regolamento Europeo 305/2011 sui prodotti da costruzione, che sostituisce la vecchia Direttiva 89/106. Alla luce di questa nuova regolamentazione per ogni prodotto si rende obbligatoria la cosiddetta DOP (Declaration of performance) o Dichiarazione di prestazione, che SOSTITUISCE la vecchia Dichiarazione di conformità. Tutti i prodotti da costruzione, per i quali esistono le relative La dichiarazione di prestazione (DoP), norme armonizzate europee, devono essere obbligatoriamente invece, introduce una grossa novità accompagnati dalla marcatura CE e dalla relativa DoP. In rispetto alla vecchia dichiarazione di mancanza di questi è illegale commercializzare i prodotti. Con la vecchia Direttiva, il marchio CE applicato ai prodotti da costruzione significava solamente che essi erano conformi alle normative e che le loro caratteristiche erano quindi state testate secondo metodi condivisi da tutti gli Stati dell’UE. Cioè in qualunque parte d’Europa si fosse acquistato il prodotto, i valori riportati (e che potevano essere differenti da Stato a Stato), erano stati testati ovunque allo stesso modo. conformità: non si attesta più solamente la semplice conformità del prodotto a un certo processo di verifica, ma il produttore è costretto anche a certificare che quel determinato prodotto, se utilizzato per l’uso cui è destinato, soddisfa certe caratteristiche MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali Altri marchi Esistono altri marchi ecologici … … sono marchi di conformità a criteri ecologici stabiliti da Centri di ricerca, associazioni e istituti di Certificazione … : ANAB(Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) è stato il primo nel 1999 ad avere sviluppato in Italia uno standard di valutazione della sostenibilità dei prodotti per l'edilizia dopo un periodo di collaborazione con i due eco-istituti centro europei IBO (Austria) e IBN (Germania), crea il marchio di qualità bioecologica ANAB-IBO-IBN. Il marchio contrassegna i prodotti che ottengono la certificazione secondo i metodi di valutazione messi a punto da ANAB attraverso l'attività di controllo di ICEA, Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 18 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali Altri marchi ecologici: Anab Le categorie merceologiche in cui è attualmente possibile reperire materiali e prodotti certificati per la bioedilizia sono le seguenti: - laterizi termici; - laterizi per muratura/pavimentazione; - blocchi-cassero per solaio; - isolanti termici/acustici; - isolanti premiscelati; - malte/intonaci; - pietra ricostruita; - trattamenti per legno; - prodotti ceramici. Elenco dei materiali certificati: http://www.anab.it/anab.php?c=2&p=61 laterizi termici MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali Altri marchi ecologici: Natureplus Natureplus rappresenta il marchio di qualità che garantisce prodotti funzionali di bioedilizia rispettosi della salute e dell’ambiente. Il marchio di qualità esprime chiarezza: è uniforme per tutta l’Europa ed è garanzia di fiducia, grazie ai severi requisiti imposti, alle serie verifiche e al largo consenso ottenuto. Natureplus nasce su iniziativa di un associazione di origine tedesca che si occupa di certificazione di prodotti da costruzione e arredamento per la casa (Internationaler Verein für zukunftsfähiges Bauen und Wohnen – natureplus e.V.) e si rivolge a consumatori, architetti e imprese edili ed offre loro un semplice ed affidabile aiuto nella scelta di acquisti e pianificazione. I prodotti certificati devono rispettare i criteri generali che vengono presentati nel documento “Award guide line 0000 Basic Criteria for awarding the seal of quality Nature Plus” e quelli più specifici per le diverse tipologie di prodotto, ad esempio per gli isolanti esiste il riferimento “Award guideline Insulating material made from renewable raw material”. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 19 03/06/2014 Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali Altri marchi ecologici: NFB , FSC Il nuovo marchio NFB (Natural Fiber Board) è stato creato dall’unione europea dei produttori di pannelli in fibra di legno (Feropa). Solo pannelli in fibra di legno, prodotti col sistema bagnato senza aggiunta di leganti, possono utilizzare il marchio NFB. Esclusivamente con questo metodo si ottiene il legame delle fibre nei pannelli, grazie all’attivazione della lignina (legante naturale proprio del legno), attraverso il processo termomeccanico. I pannelli in fibre di legno con il logo NFB vengono prodotti esclusivamente con legno proveniente da boschi a coltivazione sostenibile. Sono inoltre completamente riciclabili e biodegradabili. Il marchio FSC garantisce la provenienza del legno da foreste gestite nel pieno rispetto dell’ambiente e in modo socialmente compatibile. Il WWF sostiene il marchio FSC perché esso garantisce a livello internazionale uno sfruttamento responsabile delle foreste, senza un disboscamento selvaggio e nella piena tutela dei diritti della popolazione locale e dei lavoratori forestali. La certificazione FSC è assegnata dal Consiglio per la Gestione Forestale Sostenibile FSC (Forest Stewardship Council), un'organizzazione mondiale che ha stabilito principi e criteri per una gestione delle foreste ecologica e socialmente compatibile. Un prodotto ligneo può fregiarsi del marchio FSC solo se vi è la garanzia assoluta che il legno proviene effettivamente da una foresta FSC. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Dall’impatto ambientale alla prestazione energetica … (lambda) Conducibilità termica λ Calore specifico cp [ W/mK] [ J/KgK] Densità o massa volumica ρ (rho) [ Kg/m3] Fattore di resistenza alla diffusione del vapore µ (mu) [-] MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 20 03/06/2014 Prestazione energetica dei materiali indica la “quantità di calore” che attraversa 1m² di materiale dello spessore di 1m in presenza di una differenza di temperatura fra i due lati di 1° ° C (o Kelvin) Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» misura l’attitudine di un materiale a trasmettere il calore e dipende dalla sua natura Si considerano materiali isolanti quelli che hanno un λ ≤ 0,1 [W/mK] MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Prestazione energetica dei materiali La densità è la quantità di massa per unità di volume: il rapporto fra la massa di un materiale ed il volume che occupa Il calore specifico di una sostanza è definito come la quantità di calore necessaria ad innalzare la temperatura di un’unità di massa di 1K (1°C) Il coefficiente di resistenza alla diffusione del vapore è il parametro che indica in che misura il materiale in oggetto è più resistente al passaggio di vapore rispetto ad uno strato equivalente di aria Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 21 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Rassegna Nel settore dei materiali da costruzione rispettare l’ambiente è ancora un gesto VOLONTARIO non obbligatorio …. Una breve rassegna per approfondire alcune caratteristiche e fornire alcune informazioni relative a percorsi che le aziende fanno o possono fare per perseguire a strada della sostenibilità …. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Laterizio Il laterizio: materie prime terra argillosa grezza o argilla. Il materiale è asciugato e cotto. E’ molto facile riciclare i laterizi sono riutilizzabili in molti modi: come materiale di fondo per le strade, o nell’isolamento acustico per i muri, o come terreno per i campi da tennis … PER AVERE LA PRESTAZIONE TERMICA IL LATERIZIO DEVE ESSERE ALLEGGERITO Ecocompatibilità: attenzione all’alleggerimento: LATERIZI PORIZZATI CON…EPS.. farina di legno…pula di riso In fase produttiva l’argilla è impastata con farina di legno - materiale naturale ed ecologico - per cui il laterizio mantiene le ben note caratteristiche del materiale porizzato, traspirabilità ed isolamento termico senza la combustione di derivati del petrolio, come normalmente avviene per tali tipologie di prodotti. I micropori creano all’interno del laterizio piccole camere d’aria che ottimizzano le proprietà termo-acustiche che si sommano alla elevata inerzia termica del mattone. Linea di prodotti in laterizio per strutture verticali-esterne ed interne, portanti e da tamponamento il cui concetto base è rispondere ai parametri energetici richiesti dal D.Lgs 311/2006, e farlo in modo ecologicamente sostenibile. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 22 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Laterizio: un esempio dell’impegno delle associazioni verso la sostenibilità ANDIL_Assolaterizi (Associazione Nazionale dei Produttori di Laterizio) ha stipulato una serie di accordi all'insegna della sostenibilità dell'abitare. E’ s ta to sancito un significativo i mpegno, da oggi e per gli a nni a venire, a rendere i l laterizio protagonista di un s i stema edilizio a d elevata efficienza energetica, che a dotta soluzioni “massive” per il contenimento dei consumi i nvernali ed estivi: www.laterizio.it Muratura doppia e portante con un'unica posa, con notevoli risparmi di mano d'opera e tempo, impiegando materiali nobili ed ecologici come la terracotta e il sughero Blocchi rettificati in laterizio alveolato con fori saturati di perlite che consente di costruire murature monostrato con eccezionali valori di isolamento termico MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Laterizio MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 23 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Laterizio: un esempio dell’impegno delle associazioni verso la sostenibilità Una ricerca ANDIL-Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “Pier Luigi Spadolini”_Università di Firenze ha studiato l’applicazione del metodo LCA (Life Cycle Assessment) per la determinazione del profilo ambientale dei prodotti in laterizio nel ciclo di vita, al fine di promuovere un approccio sistemico alla valutazione della sostenibilità del costruire, volto a valutare le prestazioni ambientali in rapporto all’uso delle risorse, agli eco-sistemi e alla salute dell’uomo. Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze, Par. 8.1.3 a cura di arch. Elisabetta Palumbo, Caterina Gargari MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Laterizio: un esempio di utilizzo di MATERIA PRIMA SECONDA: IL RICICLO Da una COLLABORAZIONE della Fornace con UNIMORE dip. DIMA Material Prima seconda: è una materia prima che deriva dal processo produttivo di un altro prodotto e riutilizzata per ridurre l’impiego di una materia prima. Ottenimento di: - laterizio contenente un 20% di fanghi ceramici, nel rispetto della cottura della semplice argilla, senza ulteriori emissioni al camino, né cessione chimica del materiale in piazzale, conforme alla normativa UNI EN 771-1, detta “MARCATURA CE” di prima categoria - recupero di fanghi che permette di ridurre il consumo di argille e di acqua per la preparazione dell’impasto - autorizzazione al ritiro di fanghi ceramici fino a 26.000 tonn/anno Fonte: Settimana della BiArchitettura..convegno “Nuovi prodotti ceramici ad elevate prestazioni ambientali” MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE 2009_ProMo Bioecolab, Prof.ssa Luisa Barbieri DIMA_UNIMORE MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 24 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Tecnologia costruttive legno cemento Blocchi cassero legno-cemento Scarti di abete riciclati Produzione Molto importante è la scelta delle materie prime! il legno d’abete (pallets e scarti di segheria) Cemento portland cemento Portland è puro al 99% Struttura antisismiche Isolamento acustico Risparmio energetico Inerzia termica Materie prime: blocchi vengono realizzati utilizzando esclusivamente legno di recupero (vecchi pallets e bancali). Nelle oasi ecologiche viene effettuata una raccolta differenziata, per il legno d’abete non trattato. Come tipo di cemento, che serve per mineralizzare il legno e che funge da legante del legno stesso, si utilizza un cemento Portland puro al 99%. Processo produttivo: le celle di essicazione sono ad una temperatura di 50 °C, quindi si riduce notevolmente il consumo di combustibile e le emissioni in atmosfera. I prodotti difettosi e gli scarti di fresatura degli stessi, vengono macinati e reinseriti nel processo produttivo, quindi non rimane assolutamente alcun rifiuto. Blocco muratura Messa in opera: i blocchi si posano completamente a secco, vengono poi riempiti in calcestruzzo. UTILIZZO DI MATERIALE DI RECUPERO COME MATERIA PRIMA MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Tecnologia costruttiva in legno TEMPI DI CANTIERE RIDOTTI - MAGGIORE POSSIBILITÀ DI DISASSEMBLAGGIO PER IL FINE VITA! MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 25 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Tecnologia costruttiva a secco in legno … tipologia costruttiva di involucro nella quale l’insieme delle unità tecnologiche e degli elementi tecnici con funzioni portanti o non portanti, sono assemblati con giunzioni a secco e fissati ad una struttura principale attraverso sistemi di ancoraggio (bulloneria, viterie o saldature). Struttura a telaio Le pareti esterne possono essere riempite con fibra di legno mineralizzata macinata, mentre quelle esterne con graniglia di sughero L’involucro a secco, come ogni involucro edilizio, deve garantire due funzioni fondamentali: - proteggere dagli agenti atmosferici e ambientali; -assicurare condizioni di equilibrio di diversi parametri quali: temperatura, velocità ed umidità dell’aria, livello di pressione sonora, qualità dell’aria, livello di illuminazione. TEMPI DI CANTIERE RIDOTTI - MAGGIORE POSSIBILITÀ DI DISASSEMBLAGGIO PER IL FINE VITA! MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Tecnologia costruttiva a secco in legno Sede AESS, Casa Ecologica del Comune di Modena, via Caruso 3 a Modena MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 26 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Tecnologia costruttiva a secco in legno: un confronto emissioni di gas effetto serra Struttura di legno del tipo “a telaio e pannelli”, doppia coibentazione e finitura intonacata. Superficie lorda circa 350 m2. Realizzata in 6 mesi di cantiere. La nuova ala scolastica ha ricevuto il premio "Toscana ecoefficiente 2005" per le sue caratteristiche di impatto ambientale e risparmio energetico (50 kWh/m2 anno secondo Casaclima) Ampliamento scuola di Seano (Prato) E’ stato valutato l’impatto ambientale di varie soluzioni di parete: le emissioni di gas “effetto serra” e l’impiego di risorse delle pareti in legno sono risultate significativamente inferiori a quelle di pareti in LATERIZIO ALLEGGERITO o in BLOCCHI CASSERO LEGNO-CEMENTO con equivalenti prestazioni statiche e termiche (valutazioni eseguite con il programma Gemis – Öko Institut). Basso impatto ambientale nel ciclo di vita= ECOCOMPATIBILE! MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Mattone crudo La terra cruda, è un materiale dal ciclo di vita chiuso, controllabile durante tutto il processo edilizio, perfettamente recuperabile riciclabile. I prodotti sono a base di argilla, sabbia e fibra vegetale in diverse proporzioni: terre e sabbie del Po e dell’Appennino Emiliano, fibre vegetali garantite dalle tradizionali lavorazioni contadine e dalle aziende legate alle attività colturali locali. Nessun uso di stabilizzante o additivo di origine chimica Il vantaggio ambientale consiste nel fatto che per produrre un mattone in terra cruda è sufficiente la quarantesima parte dell’energia utilizzata per il mattone cotto Basso impatto ambientale nel ciclo di vita= ECOCOMPATIBILE! MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 27 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Mattone crudo Le sue proprietà : 1) Regola l’umidità : è in grado di mantenere in casa un grado di umidità atmosferica del 50% (capacità di accumulare fino a 100l/m3) 2) Regola la temperatura: grazie alla sua massa elevata fa da volano termico 3) Protegge dal caldo: proprio grazie alla sua massa 4)Protegge dal rumore: raggiungendo ottimi valori di abbattimento acustico, grazie alla sua elasticità 5) Protegge da inquinamento elettromagnetico: schermando le onde elettromagnetiche 6) Purifica l’aria: assorbendo il vapore acque e quindi anche odori pesanti 7) Evita la condensa: perché è in grado di assorbire l’umidità circostante è completamente riciclabile! MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Mattone crudo esempi Panta Rei è un Centro di esperienze per l'educazione e la formazione allosviluppo sostenibile , un villaggio ecologico posto sulle colline prospicienti il Lago Trasimeno in Umbria, Passignano sul Trasimeno (PG), cantiere scuola MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 28 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia LCA del confronto tra 2 tipi di pacchetti: terra cruda e laterizio LCA del confronto tra 2 tipi di partizioni interne a parità di spessore Unità funzionale: 1 mq Mattoni laterizio forati Intonaco calce cemento Mattoni in terra cruda intonaco d’argilla grezzo con fibra di legno la terra cruda ha una alta inerzia termica è completamente riciclabile ha eccellenti capacità termoacustiche ottima regolazione dell’umidità Dall’analisi dei risultati della valutazione LCA la soluzione in terra cruda e intonaco d’argilla, produce un impatto ambientale inferiore del 20% rispetto all’altra Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze, Par.8.2.5 a cura di arch. Daniela Di Croce MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Spessore dell’isolamento = raggiungimento della prestazione termica dell’involucro Posizione dell’isolamento = a intercapedine (facciata ventilata o paramento faccia a vista), cappotto termico esterno, coibentazione interna …. ecc. Applicazione e posa in opera = esistono delle direttive di posa a regola d’arte Come isolare all’insegna dell’ambiente = scelta dei materiali in base ai valori energetici (conducibilità termica) ed ecocompatibilità MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 29 03/06/2014 ISOLAMENTO A CAPPOTTO: Vantaggi Riduzione delle dispersioni termiche Risparmio energetico Il sistema a cappotto Eliminazione dei ponti termici Minor spessori delle pareti e maggior spazio abitativo Confort abitativo e benessere ambientale Quiete termica della muratura e protezione delle facciate MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA L’evoluzione tecnica dell’isolante tradizionale è certamente il SISTEMA a cappotto. L’insieme dei benefici derivanti da questi elementi deve essere in grado di garantire un risparmio del consumo per la produzione di energia, ma bisogna accertarsi che venga applicato un SITEMA perché su quello si ha un controllo di qualità MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 30 03/06/2014 ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA CHE COSA E’UN ETA ? European Technical Approval “Un ETA è una valutazione tecnica positiva dell’idoneità all’impiego di un prodotto per un uso previsto, basata sul soddisfacimento dei RE delle opere nelle quali il prodotto è impiegato”. (art. 8.1 CPD) Un ETA NON è una “certificazione”, bensì una “specificazione”. Impropriamente parlando, equivale ad una EN armonizzata, ma vale singolarmente. L'ETA è il primo passo per potere ottenere una certificazione CE che è una conformità rispetto a determinate specifiche tecniche assunte a riferimento comune in sede di UNIONE EUROPEA che per l'Italia viene rilasciata dall'istituto ITC CNR. L'ETA viene elaborata dall'EOTA (European Organization for Technical Approvals) per conto della Comunità Europea (CE). Nel 2001 la Commissione Europea ha approvato l'ETAG 004 che è la guida tecnica per il rilascio dell'ETA agli ETICS (Sistemi composti per l'isolazione termica esterna). Il sistema di isolamento a cappotto, e solo questo tipo di isolamento, dal maggio 2003 ha come riferimento per la certificazione la guida ETAG 004 (l'unica a contenere tutti i riferimenti di valutazione per il rilascio di un ETA ai singoli prodotti). MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA La guida ETAG 004 descrive, per il sistema completo, i metodi di prova per quanto concerne: • tenuta all’acqua, • resistenza a suzione per depressione dovuta a carico del vento, • permeabilità al vapore acqueo, resistenza allo shock termico, ecc. La guida ETAG 014 descrive, invece, il complesso di prove per i tasselli che fissano l’isolante al supporto. In generale, le guide ETAG definiscono dei metodi di prova di caratterizzazione del comportamento iniziale di un componente (ITP - Initial Type Test), oltre a definire il controllo in produzione, ma non si può dire che la ETAG 004 sia una procedura di valutazione della durabilità del componente. Insieme inscindibile di elementi diversi ma tra loro compatibili e sinergici: 1. Pannelli Isolanti 2. Collante / rasante 3. Tassello 4. Rete d’armatura 5. Primer 6. Rivestimento di finitura a spessore Il sistema garantisce la perfetta compatibilità chimica e fisica di tutti i componenti. Prodotti di qualità, posa in opera a regola d’arte e attenzione ai dettagli tecnici e ai nodi costruttivi, sono alla base dell’affidabilità del sistema a cappotto 7. Dettagli di sistema MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 31 03/06/2014 ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA Un SISTEMA può essere conforme alla ETAG 004 e, se la conformità è verificata da un laboratorio ufficiale, ottenere il BENESTARE ETA (validità europea) MAGGIO2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA Sistema a cappotto non realizzati a regola d’arte NON RISPONDENTI ALLA ETAG 004 MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 32 03/06/2014 ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA Posa in opera: principali direttive di posa a regola d’arte L’ETAG 004, nella sezione che regola le premesse per la valutazione della conformità all‘uso di ETICS, richiede che la realizzazione delle opere sia effettuata da installatori in possesso di adeguata formazione. Cortexa: Consorzio per la cultura del Sistema a Cappotto Siamo alla seconda edizione del Manuale per l’applicazione del Sistema a Cappotto, che costituisce un aggiornamento della prima, edita nel 2009, è il frutto di una collaborazione tecnica estesa che ha visto coinvolte le rispettive associazioni di diversi Paesi europei, confluite dal 2008 in un’unica associazione europea chiamata EAE (European Association for ETICS). La posa in opera svolge un ruolo fondamentale nella qualità finale dell'isolamento termico integrale. Per questo, grazie alla sinergia tra i migliori tecnici sul campo e all'esperienza consolidata delle aziende associate alla EAE (European Association for ETICS, la massima autorità europea in fatto di sistemi a cappotto), il Consorzio Cortexa diventa oggi più che mai uno strumento di lavoro unico e indispensabile per tutti coloro che vogliono realizzare un sistema a cappotto seguendo gli standard qualitativi europei. Manuale Cortexa scaricabile da: http://www.cortexa.it/index.php MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA Posa in opera: principali direttive di posa a regola d’arte Soci Ordinari Main Partner • Alligator Italia • Baumit Italia • Caparol Italiana • Ivas - Industria Vernici • Röfix • Settef • • • • • • Sigma Coatings • Sto Italia • Viero • Waler Tutte le aziende associate a Cortexa vantano più di 30 anni di esperienza nel settore e milioni di metri quadri di facciate di edifici isolati in Italia e nel mondo BASF Italia Knauf Insulation Rockwool Eni Versalis Stiferite Partner • • • Dosteba EJOT TESA Partner Tecnico • AIPE MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 33 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Scelta del materiale per il pannello isolante – CLASSIFICAZIONE Origine Si può pensare di classificare i materiali isolanti secondo diversi criteri: importante sarà utilizzare il materiale isolante più adatto in funzione delle specifiche esigenze progettuali, energetiche ed ambientali. materie prime sintesi petrolchimica Forma pannelli rigidi Igroscopicità flessibile materiale sfuso schiume Reazione al fuoco Protezione termica estiva Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali - Scelta del materiale per il pannello isolante Materiale più venduto in Italia: buone caratteristiche termiche ma ha problematiche di acustica di sfasamento; è un materiale di sintesi petrolchimica; meglio quello a base di grafite perché aiuta ad attenuare l’onda del calore; Ha grossissime dilatazioni termiche attenzioni alla posa. Pessima traspirabilità sconsigliato per zone umide; Costa poco … MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 34 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico il sughero Deriva dalla corteccia della quercia da sughero che può essere prelevata solo intorno al 20 anno di età della pianta, quando il tronco ha raggiunto la circonferenza di 30- 40 cm. Il pannello in puro sughero viene cotto espanso con vapore acqueo nella propria resina (suberina) che gli conferisce il collante … viene pressato e tagliato, non ha bisogno di colle sintetiche per restare unito e compatto… non emana esalazioni … è più stabile in facciata.. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Sughero • Espanso naturalmente - nessuna aggiunta di sostanze estranee • Materiale rigenerabile, antibatterico e traspirante • Non costituisce un rifiuto speciale • comportamento al fuoco: in caso di incendio non propaga le fiamme, ma brucia fino a spegnersi. λ [W/mK] cp ρ [J/KgK] [Kg/m3] µ Rc [-] [N/mm2] reazione al fuoco igroscop. B2 ● protezione termica estiva [Kg/cm2] 0,036 0,06 1560 1800 100 220 2 10 0,1 - 0,25 1– 2,5 ☺☺☺ MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 35 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico il sughero Esempio: parete esterna - sistema di isolamento a cappotto in sughero U = 0.13 W/(m2K) Si può avere fino ad uno spessore di 30 cm in lastra unica è importante utilizzare degli accorgimenti per ottimizzare l’ecologità con la qualità della costruzione! MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico la fibra di legno La ma teria prima s ca rti di l egno delle s egherie dei boschi di conifere Fa s e intermedia di lavorazione i res ti del legno vengono tagliati s econdo precise misure. Ma teria fi brosa Ma ci natura precisa e accurata Per pa nnelli di ottima qualità. Prodotto finale Durevoli e i solanti i pannelli s ono incollati senza utilizzo di col l anti. CICLO CHIUSO: la materia prima è lo scarto di precedenti lavorazioni del legno! in copertura tetto a falda per isolamento a cappotto consigliato per struttura in legno applicabile anche su laterizio ma con intonaco di fondo e dosaggio di colla al 100% per la sua stabilità…. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 36 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico - prodotta attraverso la lavorazione di legname di scarto proveniente da segherie, silvicoltura sostenibile e dalla ripulitura dei boschi. - Il processo di produzione richiede un consumo di energia grigia relativamente basso, mentre l'inquinamento dovuto alle acque di scarico può essere facilmente controllato. ☺☺☺ Per la produzione dei pannelli, le fibre di legno vengono impastate con acqua, pressate in apposite forme ed essiccate fino all'ottenimento dei pannelli della densità desiderata. Il collante utilizzato può essere la lignina (resina naturale del legno) contenuta nelle fibre di legno stesse o, in alcuni casi, possono essere aggiunti collanti atossici, privi di solventi e formaldeide. Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Valutazioni ambientali: LCA di confronto tra pannelli isolanti l’Isolante è un componente edilizio che impedisce al calore di disperdersi verso l’esterno, (situazione invernale), e di entrare (situazione estiva). Consente di mantenere all’interno degli ambienti determinate condizioni di benessere termico. Sughero Polistirene Espanso Fibre di legno Isolante naturale Isolante sintetico Isolante naturale Si ricava dalle piante per scorzatura, Macinato in granuli e cotto a 370 C affinchè sprigioni resina come legante. Il suo processo produttivo nasce dalla polimerizzazione dell’etilene che è un prodotto derivato della nafta. Parte del polistirene utilizzato proviene dal riciclo. Le materie prime sono lo scarto di precedenti lavorazioni del legno. Il processo di produzione utilizza vapor acqueo per la sfibratura e resina come legante. Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 37 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Valutazioni ambientali: LCA di confronto tra pannelli isolanti a parità di spessore Il pannello in fibra di legno presenta il minor impatto ambientale. La fibra di legno analizzata proviene da scarti di precedenti lavorazioni questo si nota nella categoria “qualità dell’ecosistema” con un impatto ambientale ridotto. Inoltre, per il fine vita del pannello stesso, è previsto il riciclo. Alto impatto ambientale IMPATTO AMBIENTALE totale: Sughero = 0 Pt 0.29 Pt Polistirene esp. = 0.76 Pt F. legno = - 1.24 Pt Risorse Qualità dell’Ecosistema Sughero Polistirene Fibra legno Salute Umana Diagramma di analisi LCA effettuata con metodo di valutazione dell’impatto ambientale: EcoIndicator 99 Unità funzionale 1 mq., spessore 5 cm MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Fibra di cellulosa: viene ricavata dalla carta di giornale riciclata. La carta, una viene sminuzzata e miscelata con sali di Boro (15%) che costituiscono un trattamento antiparassitario e ignifugante. Da questo procedimento si ottengono i fiocchi, che possono poi essere pressati in granuli. Vengono anche prodotti pannelli tramite processi di termofissaggio in cui alla fibra di cellulosa si aggiunge un 5-10% di fibra di poliestere che rende il pannello elastico e fa da sostegno. ☺☺ E’traspirante e igroscopica, in grado di assorbire umidità dall'ambiente e cederla successivamente. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 38 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Lana di vetro • prodotta portando a fusione ad una temperatura compresa tra i 1.300-1.500 ° C una miscela di vetro e sabbia che successivamente viene convertita in fibre, con l'aggiunta di un legante (da non molto tempo resine prive di formaldeide); • di origine minerale, richiede una notevole quantità di energia per la produzione (energia grigia). ☺ MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 39 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico La coltivazione della canapa ha una lunga tradizione in Italia e in Europa ed è totalmente ecologica: richiede ridotte quantità di acqua, non necessita di pesticidi e contribuisce al corretto sfruttamento delle risorse naturali. ☺ ☺ ☺ • Composto per oltre il 90% da fibre di canapa il pannello è riciclabile ed ha un calore specifico superiore alle lane minerali che non favorisce il surriscaldamento estivo degli edifici. La canapa è, inoltre, resistente alla muffa, agli attacchi da parte di insetti e roditori, ed è una tra le fibre naturali meno putrescibili. Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Valutazioni ambientali: LCA di confronto tra pannelli isolanti a parità di spessore Il pannello in fibra di cellulosa presenta il minor impatto ambientale il materiale analizzato prevede l’utilizzo di carta riciclata quindi è al secondo ciclo di vita… Alto impatto ambientale RISORSE:USO DI COMBUSTIBILI FOSSILI IMPATTO AMBIENTALE totale: Fibra di cellulosa= 0,0425 Pt 0 Pt Lana di vetro= 0,54 Pt Fibra di cellulosa Lana di vetro Fibra di canapa F. Canapa = 0,221 Pt Diagramma di analisi LCA effettuata con metodo di valutazione dell’impatto ambientale: EcoIndicator 99 Unità funzionale 1 mq., spessore 5 cm Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 40 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Le fibre di legno, macinate e sfibrate attraverso procedimenti meccanici, vengono impregnate con magnesite, cemento o altri materiali per determinarne la mineralizzazione, che apporta alle fibre una notevole coesione e compattezza strutturale. E’ un materiale molto utilizzato fino a pochi anni fa per “risolvere” i ponti termici di pilastri e cordoli; ☺☺ ☺ Esistono in commercio pannelli di lana di legno accoppiati con eps che vengono utilizzati in applicazioni particolari. Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 41 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico La lana di roccia si ottiene dalla fusione di materiale roccioso. La roccia viene fatta fondere a una temperatura di circa 1500 gradi, viene ridotta in fibre e contemporaneamente impregnata di sostanze idrorepellenti. Si aggiunge del legante per ottenere un tappeto fibroso compatto, dal quale viene prefabbricato il prodotto finale con la struttura delle fibre, il peso specifico e lo spessore isolante richiesti. ☺☺ Uno studio effettuato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro e dall'Organismo dell’Organizzazione mondiale della sanità conferma che le lane minerali non sono pericolose per la salute dell’uomo, non sono prodotti cancerogeni e quindi possono essere manipolate ed utilizzate in assoluta sicurezza. E’ comunque buona norma evitare una eccessiva esposizione alla polveri MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Valutazioni ambientali:LCA per la scelta del materiale isolante a parità di R termica Selezione effettuata tra soluzioni caratterizzate da uguale resistenza termica ed uguali caratteristiche di montaggio di isolante. Il parametro di confronto per il dimensionamento è l’uguale resistenza termica: R 0,75 m2K/W Il pannello che risulta con minor impatto ambientale è quello in lana di vetro Il pannello in fibre di legno e cemento Portland risulta penalizzato dalla quantità di polveri emesse dai processi di produzione del cemento. Fibre di legno e cemento EPS Lana di vetro Lana di roccia 0 Pt Diagramma di analisi LCA effettuata con metodo di valutazione dell’impatto ambientale: EcoIndicator 99 Unità funzionale 1 mq Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 42 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Materie prime: sabbia silicea, idrato di calce, cemento Portland, acqua, schiuma proteica, sostanze idrofobizzanti. Per produrre il pannello la sabbia viene lavata e ridotta in polvere alla stessa granulometria del cemento, vengono poi aggiunti il cemento Portland e tutti gli altri componenti in cui la schiuma proteica funziona da agente espandente. ☺☺ ☺ Il materiale ha un buon potere isolante ed un'elevata permeabilità al vapore, è incombustibile, resistente a compressione e agli agenti acidi. Il tutto viene mescolato in una impastatrice e versato in stampi di gesso. Successivamente i blocchi così ottenuti vengono lasciati asciugare e tagliati in pannelli. L'indurimento definitivo avviene mediante esposizione a vapore in autoclave. Per i pannelli in calce-cemento cellulare l'applicazione più adatta è quella del cappotto termico esterno. Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Si producono con sabbia quarzosa e calce e poi armati con cellulosa per renderli stabili. La struttura aperta con pori fini (90% di pori fini) offre elevata assorbenza capillare (enorme capacità di assorbimento di acqua) e proprietà termoisolanti. Il silicato di calcio ha un pH=10, quindi è leggermente alcalino ☺☺ I pannelli a base di silicato di calcio garantiscono un clima dell’ambiente confortevole grazie alla regolazione attiva dell’umidità dell’aria e allo stesso tempo delle pareti più calde. Il loro valore pH 10 funge da barriera contro le muffe, quindi un ottimo materiale per il risanamento di zone umide. Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 43 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Le materie prime sono la sabbia di quarzo e il vetro riciclato proveniente da lampade al neon, monitor e parabrezza di autovetture rottamate. Dalla fusione della sabbia in appositi forni si ottiene il vetro puro cui viene poi aggiunto il vetro riciclato e la polvere di carbone, che sarà poi responsabile dell'estrusione. L'impasto viene portato nei forni di espansione, dove il gas che si forma espande la massa del vetro conferendogli la struttura alveolare. ☺☺ Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» Il vetro cellulare viene infine raffreddato gradualmente per evitare di creare tensioni che renderebbero fragile il materiale. Ha una struttura alveolare costituita da innumerevoli piccole celle ermeticamente chiuse. Per la produzione è necessaria una grande quantità di energia. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico I pa nnelli in vetro cellulare, a ca us a della totale i mpermeabilità del ma teriale, non s ono tra s piranti. Per questo motivo s ono uti l izzati i n applicazioni i n cui ri s ulta necessaria la totale i mpermeabilità all'acqua e al va pore: solai e pareti controterra dal lato esterno e a l di s otto di strutture porta nti i n calcestruzzo, coperture piane, curvilinee o a fa lda i nclinata realizzate con s truttura i n lamiera greca ta e laterocemento da a di bire a giardino, terrazza o pa rcheggio. Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 44 03/06/2014 ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: ZOCCOLATURA MATERIALE XPS (polistirene estruso) I pa nnelli in polistirene espanso estruso vengono realizzati a partire da gra nuli di polistirene nuovi e da polistirene proveniente da ri ciclo. Il ma teriale di partenza viene inserito i n una macchina di estrusione che l o fonde ed a ggiunte materiale espandente i gnifugo a di a ltro tipo, a s econda delle necessità. La massa che ne risulta vi ene fatta passare a ttra verso un ugello a pressione che ne determina la forma. Il risultato del processo produttivo è un materiale isolante a s truttura cellulare chi usa. Il polistirene espanso estruso s i può trovare i n commercio s otto forma di pannelli con o senza "pelle". La "pelle" è costituita da un a ddensamento s uperficiale del materiale che gli conferisce un a s petto liscio e compatto. I pannelli senza pelle s ono ottenuti, invece, fres ando la s uperficie per renderla compatibile con collanti, ca l cestruzzo, malte ecc. cp λ [W/mK] [J/KgK] ρ [Kg/m 3] µ [-] Rc reazione al fuoco igroscop. E _ protezione termica estiva [N/mm 2] [Kg/cm 2] 0,03 0,04 1300 1700 25 65 70 200 0,15 - 0,7 1,5- 7 ☺ Fonte «CORSO BASE CASACLIMA» MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Isolanti innovativi Gli isolanti sottili multistrato riflettenti sono degli isolanti tecnici a basso spessore, costituiti da una serie di film riflettenti e relativi materiali separatori (ovatte, schiume, ecc...). I film riflettenti hanno la funzione di riflettere l'irraggiamento termico: è il principio dei doppi vetri e delle coperte termiche, utilizzate dai servizi di soccorso, applicato all'isolamento in edilizia. A parità di efficacia termica, gli isolanti sottili multistrato riflettenti consentono un isolamento da 3 a 5 volte più sottile (lame d'aria comprese) rispetto agli isolanti spessi tradizionali. Fonte: www.actis-isolation.com MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 45 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia Materiali per isolamento termo-acustico Funzionano : Materiali isolanti tradizionali: conduzione + convezione Isolanti Termoriflettenti: conduzione + convezione + irraggiamento Irraggiamento: pellicole riflettenti basso emissive respingono l’irraggiamento degli infrarossi verso la sorgente di emissione; Conduzione: gli elementi separatori a bassa densità (schiume, ovatte, ecc.) costituiscono barriere alla conduzione Si usano per riqualificazione energetica dall’interno e dall’esterno di pareti perimetrali, coperture, sotto tetti e solai Nuove costruzioni Correzione di ponti termici Isolamento di pavimenti freddi e terrazze esposte Controsoffitti MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena ISOLAMENTO TERMICO INTERNO Sono composti tecnici a spessore ridotto (max 35 mm), costituiti da pellicole di materiale termoriflettente e da elementi isolanti combinati (ovatta, schiume, lana di pecora, ecc.) Isolanti molto efficaci nella riduzione degli scambi termici dovuti alla componente radiativa dell’energia, che rappresenta una parte molto significativa della dispersione termica complessiva negli edifici. Garantiscono prestazioni termiche equivalenti a 14/25 cm di isolante tradizionale MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 46 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia MALTE E INTONACI (traspiranti e privi di sostanze nocive): LA CALCE Calci aeree(CL, DL) e Calci idrauliche naturali la NHL 5 è quella con la minor percentuale cementizia ... NHL-Prodotto naturale a ciclo chiuso •Prodotto della calcinazione di un calcare contenente 15/20% di silice ed alluminio + ferro • nessuna mescola o additivo nei forni • un prodotto che lascia traspirare i muri • forte presenza di calce libera (calce aerea non combinata a silice e alluminio) Prodotto sano • regola l’igrometria • riduce la formazione di micro organismi, acari, muffe • prodotto asettico: PH basico • migliore abitabilità • ha una presa che procede nel tempo • riduce micro-fessurazioni, • ritiri limitati • tollera i movimenti dell’edificio NHL: una calce idraulica naturale pura avente delle resistenze meccaniche superiori alle altre calci ma meno forte di un cemento MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia MALTE E INTONACI, LA CALCE Emissioni di CO2 • Usando malte di calce si emette meno CO2. • Fino al 82% in meno rispetto alle malte cementizie! • La calce ha capacità di assorbire umidità in eccesso e rilasciarla in caso contrario: clima interno ideale. Basso impatto ambientale nel ciclo di vita = ECOCOMPATIBILE! MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 47 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia MALTE E INTONACI: L’intonaco termico a base sughero E’ un composto premiscelato a base di: • sughero in granuli • argilla • polveri diatomeiche (minerali fossili.. ossi di seppia) • fibre (Fibrorinforzo: unica componente sintetica, polipropilene) • legante idraulico • proprietà termiche Λ = 0,045 W/m.K • altamente traspirante μ = 5 • assorbe acqua senza trattenerla: 0,35 Kg/mq in mezz’ora • non e’ infiammabile: Euroclasse A1 Sistema di isolamento a cappotto: intonaco termico spessori da 3/4 cm • Coibentazione delle travi e dei pilastri • Annullamento dei ponti termici • Sistema traspirante • Sistema più stabile e sicuro ai movimenti strutturali (Nuova Normativa Sismica) MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia MALTE E INTONACI immagini Tipi di Intonaci delle strutture principali a Panta Rei w w w .pantarei-cea.it MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 48 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia MALTE E INTONACI Aerogel Termointonaco • Elevato valore di isolamento – λ= 0,028 W/mK • Altamente permeabile al vapore μ= 5 • Idrorepellente – Valore termico inalterato anche in presenza di umidità. • Alta resistenza ad alghe e funghi • Ottimo isolamento acustico • Incombustibile • Materie prime minerali Naturali • Esente da cemento portland • Ottima resa – solo 2 kg/m²/cm MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia FINITURE PER INTERNO: pitture uso di prodotti realizzati con materie prime naturali a differenza di quelli normalmente impiegati in edilizia che contengono idrocarburi, isoalifatici, aromatici, chetoni, esteri, pentaclorofenolo, nocivi alla salute e all’ambiente. Ingredienti: PIGMENTI: terre naturali, blu cobalto, piante tintorie COLLE: latte, caseina, albume e tuorlo d’uovo, grassello di calce, calce idraulica, cera d’api CARICHE: carbonati di calcio amorfi e cristallini, mica,talco,marmi alabastri,sabbie silicee COADIUVANTI: borace, borati di calcio, allume, oli, estratti vegetali, saponi MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 49 03/06/2014 Materiali e Bioedilizia MATERIALI DI RIVESTIMENTO la piastrella Anche la piastrella Italiana va verso la sostenibilità! Centro Ceramico di Bologna,… Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università di Modena e Reggio Emilia Ricerca e Innovazione: nuove funzionalità delle piastrelle Piastrella Fotovoltaica: applicazione diretta di un riporto fotovoltaico sulla superficie di esercizio della piastrella … Piastrella Fotocatalitica: Polveri micrometriche di ossido di titanio vengono fissate sulla superficie ceramica mediante un adesivo inorganico, direttamente applicato sulla superficie della piastrella ceramica e successivamente sottoposto a trattamento termico si basa su un processo di fotocatalisi, che grazie a possibili reazioni chimico-fisiche, consente una riduzione degli agenti inquinanti atmosferici. Piastrella derivante dalla dismissione delle lampadine: innovativa piastrella “Ecologica” in Gres Porcellanato Smaltato, contenente uno smalto composto da vetro ad elevate prestazioni tecniche, derivante da lampade fluorescenti a fine vita bonificate. Vetro Bonificato da lampade fluorescenti dismesse Raccolta italiana: da 160 tonn. nel 2008 a quasi un migliaio nel 2009 Fonte: Settimana della BiArchitettura..convegno “Nuovi prodotti ceramici ad elevate prestazioni ambientali” MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE 2009_ProMo Bioecolab, DIMA_UNIMORE e Centro Ceramico Bologna Recupero per FRITTA ceramica Piastrella in gres porcellanato smaltato, certificata Ecolabel, contenente uno smalto composto dal 40% di vetro ad alte prestazioni tecniche di lampade fluorescenti bonificate, che unisce l’alta qualità del prodotto con un ridotto impatto ambientale MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Materiali e Bioedilizia MATERIALI DI RIVESTIMENTO il linoleum Il 35% è riciclato, è batteriostatico utilizzato nel settore della sanità, settore scolastico, uffici, ristorazione, sportivo e anche nel residenziale Step 1: ossidazione dell’olio di lino e resina= cemento di linoleum Step 2: trasformazione delle materie prime in granuli Step 3: calandrantura dei granuli di linoleum Step 4: camere di essicazione Step 5: applicazione del finish, taglio, imballaggio, magazzino e distribuzione MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 50 03/06/2014 Metodi, sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Valutare l’“IMPATTO AMBIENTALE” di un EDIFICIO Estrazione delle materie prime Trasporti allo stabilimento Produzione materiali edili Utilizzo di risorse naturali Recupero Riciclo la valutazione ambientale deve andare oltre al ciclo di produzione del materiale edile … deve essere applicato alla vita dell’intero Riuso EDIFICIO Discarica Trasporti al cantiere fine vita dei componentimateriali Demolizione Costruzione messa in opera Uso e Manutenzione fase d’uso energetica - fase d’uso manutenzione MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici In Italia protocolli di valutazione differenti In Italia i sistemi di certificazione ambientale degli edifici sono svariati … si propongono protocolli di valutazione differenti … non è obbligatorio ma volontario!! - il Green Building Council Italia, CERTIFICAZIONE LEED - l’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, SB100 - Protocollo ITACA - Certificazioni di sostenibilità … molte sono le esperienze internazionali e italiane, ma ancora manca un unico punto di riferimento per una certificazione energetico ambientale di edificio … Quello della certificazione ambientale degli edifici è infatti un campo in cui sono già attivi molti soggetti che operano con criteri simili ma ancora con modalità diverse … MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 51 03/06/2014 Metodi, sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Sistemi di valutazione ambientale di edificio a punteggio- multicriterio Punteggio- multicriterio Sono liste di requisiti ambientali per ogni categoria più requisiti sono soddisfatti più alto è il punteggio … Sono analisi qualitative del comportamento ambientale dell’edificio … Uno dei limiti maggiori è che molti indicatori sono basati su asserzioni di tipo qualitativo non verificati in termini quantitativi … MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Casa Clima CASA CLIMA è un certificato energetico: stabilisce uno standard energetico certificato dall’agenzia CasaClima E’un attributo di qualità che viene conferito da un ente terzo che certifica la casa, sulla base di verifiche in cantiere e a lavoro finito. La targhetta viene data sulla base di tre elementi: Prestazione dell’involucro: si determina il fabbisogno energetico per riscaldamento della casa e si determina in kWh/m2 anno Rendimento energetico complessivo di involucro+impianti: quanti kg di Co2 per m2 emette la costruzione per essere riscaldata MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 52 03/06/2014 Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Casa Clima + CASA CLIMA + era un contrassegno rilasciato ad edifici abitativi che si contraddistinguono non solo per l’alto risparmio energetico, ma anche per una tecnica di costruzione ecologica e che utilizza materiali ecologici e fonti rinnovabili, e utilizzare almeno uno dei seguenti elementi: • Fotovoltaico • Solare termico • Recupero acque piovane • Tetto verde MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici CasaClima Nature Certificazione CasaClima Nature: valutazione di sostenibilità degli edifici. Prerequisiti della certificazione CasaClima Nature sono: - indice di efficienza dell’involucro ≤ 50 kWh/m²a - indice di efficienza complessiva -≤ 20 kg CO2 eq /m²a . Sostenibilità in vigore dal 01-01-2012 http://www.agenziacasaclima.it/it/certificazione/sostenibilit%C3%A0/casaclima-nature/200-0.html MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 53 03/06/2014 Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici CasaClima Nature Certificazione CasaClima Nature: valutazione di sostenibilità degli edifici. Prerequisiti della certificazione CasaClima Nature sono EFFICIENZA ENERGETICA casaclima B - FABBISOGNO TERMICO PER IL RISCALDAMENTO: indice di efficienza dell’involucro ≤ 50 kWh/m²a - INDICE DI EMMISSIONI DI CO2 EQ:indice di efficienza complessiva ≤ 20 kg CO2 eq /m²a Tale valutazione si articola nella verifica quantitativa di: - impatto ambientale dei materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio - impatto idrico - qualità dell’aria interna - illuminazione naturale - comfort acustico - protezione dal gas radon in vigore dal 01-01-2012 MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Casa Clima + Impatto ambientale dei materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio (max 300 punti) La valutazione dell’impatto dei materiali da costruzione avviene attraverso il calcolo quantitativo dell’ indicatore CasaClima Nature, che considera un bilancio di impatto ambientale in cui sono valutati: - Energia primaria non rinnovabile (PEI) - Potenziale di acidificazione (AP) - Potenziale di effetto serra (GWP100) - Durabilità dei materiali (tempo di utilizzo tu) Bonuspoints Ai seguenti materiali verranno attribuiti “Bonuspoints”: - Materiali in pietra, prodotti entro 200 km di distanza dal cantiere (luogo di scavo delle pietre, lavorazione e fornitura) - Materiali in laterizio, prodotti entro 500 km di distanza dal cantiere (luogo di estrazione dell’argilla, produzione, lavorazione e fornitura) - Materiali in legno con certificato FSC/PEFC o prodotti entro 500 km di distanza dal cantiere (luogo di abbattimento degli alberi, lavorazione e fornitura) - Materiali con certificato ecologico di parte terza (secondo ISO 14024) MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 54 03/06/2014 Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED CERTIFICAZIONE LEED è un sistema di certificazione degli edifici definito e gestito da US GBC. Attribuisce un punteggio all’edificio in base alla valutazione della prestazione raggiunta in termini di impatto ambientale. E’ volontario e basato sul consenso, è basato su principi energetici e ambientali riconosciuti Considera l’ intero processo di realizzazione dell’edificio, a partire dalle fasi di progettazione, costruzione, e proseguendo fino alle fasi di occupazione ed uso. IN ITALIA … il sistema di rating negli Stati Uniti e il percorso verso la definizione di parametri italiani Il Green Building Council Italia costituitosi nel gennaio 2008, è un’associazione non profit promossa dalla Società Consortile Distretto Tecnologico Trentino che si propone di certificare gli edifici secondo lo standard del Leed americano, preventivamente adeguato alla realtà locale. www.gbcitalia.org Obiettivo: mettere in rete le più competitive imprese italiane operanti nel segmento dell’edilizia sostenibile e di facilitare il dialogo tra le comunità professionali più qualificate. Soci del GBC aziende, società di capitali e cooperative, studi professionali associati, enti pubblici e privati, fondazioni. Stanno lavorando per mettere a punto le caratteristiche del sistema LEED Italia, che dovrà tener presenti le specificità climatiche, edilizie e normative del nostro Paese… MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED Occorre mappare le caratteristiche del progetto rispetto ai crediti previsti dai diversi standard; registrare il progetto presso il Green Building Certification Institute e sottoporre formale richiesta all’ente, fornendo adeguata documentazione relativa alle varie fasi di progettazione e costruzione. Seguiranno l’elaborazione della richiesta da parte dell’ente e la Certificazione, successiva al completamento dell'opera. SS SELEZIONE DEL SITO WE EA EFFICIENZA DELL’ACQUA ENERGIA E ATMOSFERA Esistono 6 categorie di valutazione e sono stati organizzati 6 Comitati composti da soggetti attivi sulla nostra realtà Nazionale: MR EQ MATERIALI E RISORSE ID QUALITA’ AMBIENTALE INTERNA INNOVAZIONE NEL DESIGN Per ogni categoria sono stati adeguati alla nostro territorio i requisiti definiti dal GBC americano. Il rispetto di questi requisiti portano al guadagno di crediti; la somma dei crediti ottenuti determina il livello di certificazione dell’edificio MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 55 03/06/2014 Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED LEED presenta quattro livelli di certificazione: CERTIFIED (40 – 49 punti) SILVER (50 – 59 punti) GOLD (60 – 69 punti) PLATINUM (80 + punti) LEED coinvolge sia la fase di progetto che la fase di costruzione Non ci sono prodotti certificati LEED, LEED certifica l’EDIFICIO SS 7 – Effetto isola di calore Per esempio le piastrelle ceramiche contribuiscono al punteggio… SS – Sostenibilità del Sito WE–Gestione Efficiente delle Acque EA – Energia e Ambiente MR – Materiali e Risorse EQ – Qualità Ambientale Interna ID –Innovazione nella progettazione Crediti a cui la piastrella di ceramica può contribuire MR 2- Gestione degli scarti di cantiere MR 4 – Contenuto Materiale Riciclato MR 5 – Materiali regionali EQ 4 – Materiali a bassa emissione E’ corretto quindi affermare che le piastrelle di ceramica possono fornire un CONTRIBUTO SIGNIFICATIVO al punteggio LEED degli edifici finalizzato ad una progettazione Sostenibile MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED Il protocollo LEED 2009 Italia Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni è il frutto di un lavoro di trasposizione che ha portato non solo all'introduzione di norme di riferimento italiane ed europee ma anche all'adattamento alle esigenze del mercato edile nazionale. MARCHIO LEED Il protocollo GBC HOME è il rating system di sostenibilità di GBC Italia rivolto alla certificazione degli edifici residenziali. GBC HOME è uno strumento per progettare, costruire e certificare edifici residenziali sostenibili. MARCHIO GBC ITALIA MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 56 03/06/2014 Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED Un esempio: Torre Unipol a Bologna , primo edificio a torre in Italia ad ottenere la CERTIFICAZIONE LEED NC GOLD Fonte: presentazione alla SETTIMANA DELLA BIOARCHITETTURA E DELLA DOMOTICA – novembre 2013 MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Sistemi di valutazione ambientale di edificio: PROTOCOLLO ITACA PROTOCOLLO ITACA_Una delle realtà della certificazione che più si stanno affermando nel nostro paese è "Itaca" un protocollo per l’edilizia residenziale, realizzato dalla sezione italiana dell'associazione IISBE, adottato da molte regioni come criterio per la concessione dei finanziamenti all’edilizia pubblica … E’ un organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle province autonome con l’obiettivo di: promuovere e garantire un efficace coordinamento tecnico tra le stesse Regioni; assicurare il miglior raccordo con le istituzioni statali, enti locali e operatori del settore Negli ultimi anni le attività sono state rivolte a creare strumenti in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, e regolarità contributiva, abbattimento delle barriere architettoniche, espropriazioni per pubblica utilità, qualità ambientale ed energetica. Il protocollo Itaca è stato ampiamente sperimentato in questi anni dalle Regioni, centri di ricerca, università, ecc., a garanzia della piena e completa applicazione sulle diverse tipologie di edifici. Oggi è adottato da numerose Regioni attraverso specifiche norme e regolamenti regionali: • Piemonte: Progra mma Casa, edilizia s ociale, contratti di quartiere; • Lombardia: s i stema di ri ferimento per i ncentivi comunali; • Toscana, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Umbria, Marche: norme per l’edilizia s ostenibile, sistemi di certificazione, progra mma casa, edilizia s ociale e contratti di quartiere; • Basilicata, Calabria e Provincia autonoma di Trento, Campania, Emilia-Romagna; s i stemi di valutazione di riferimento. MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 57 03/06/2014 Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Sistemi di valutazione ambientale di edificio: PROTOCOLLO ITACA Esistono varie versioni differenti per numero di schede da compilare: COMPLETO: 70 schede RIDOTTO: 28 schede SINTETICO: 12 schede obiettivo: misurare oggettivamente la qualita’ energetico ambientale strumento: analisi della prestazione rispetto a un insieme di criteri risultato: punteggio e classificazione in una scala di qualita’ MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Sistemi di valutazione ambientale di edificio: associazioni Il MARCHIO INBAR _Istituto Nazionale di Bioarchitettura Il ma rchio certifica il processo edilizio ecosostenibile con relativo cons eguimento delle prestazioni energetico a mbientali. Rispetto alle fasi del processo edilizio, i l marchio s i riferisce alla fase decisionale e a quella rea lizzativa in opera. Si ri ferisce alla fase gestionale s olo per il ma nuale d’uso dell’alloggio. SB 100 ANAB_ Associazione nazionale Architettura Bioecologica SB 100 è un s istema per l ’indirizzo,la valutazione, il controllo, la certificazione della s ostenibilità i n edilizia, è prestazionale 100 a zioni seguono il percorso naturale di un progetto dalla scelta del l uogo a lla manutenzione dell’edificio. Ad 1 a zi one = 1punto +1 per i l miglioramento dello standard 0 per prestazioni s tandard -1 per prestazioni inferiori allo s tandard MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 58 03/06/2014 Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Enti di ricerca ENEA casi sperimentali basati su LCA Un “caso studio”: l’obiettivo è stato quello di applicare LCA ad un edificio adibito a scuola materna progettato e costruito nel 2004. Dell’edificio in oggetto si sono valutati gli impatti ambientali ed il costo economico dovuti al suo ciclo di vita completo, nelle fasi di costruzione, di gestione ed uso ipotizzando i consumi energetici e gli scenari di fine vita. Si è potuto poi dimostrare il vantaggio ambientale economico ed energetico dovuto allo stesso organismo edilizio, ipotizzando l’introduzione di alcune varianti risultate eco-compatibili dai confronti con LCA e dall’interazione di indici energetici ed ambientali. Si sono poi messi a confronto i 2 modelli e valutati gli impatti ambientali. Quindi si è applicato l’LCA, alla scala dell’intero organismo architettonico dimostrando la convenienza ambientale di scelte accurate effettuate fin dalle prime fasi progettuali. Dati da computo metrico dell’architettonico + computo Impianti definizione inventario quantità e materiali LCA FASE DI COSTRUZIONE materiali, strutture, chiusure, impianti, finiture … Valutazioni energetiche per determinare il fabbisogno di energia termica ed elettrica, classificazione energetica … LCA FASE D’USO manutenzione, consumi energia termica, energia elettrica con ipotesi di vita 100 anni Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze, Par.8.2.5 a cura di arch. Daniela Di Croce Ipotesi dello scenario di fine vita per materiali, componenti, impianti ed edificio LCA FINE VITA LCA EDIFICIO MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Enti di ricerca ENEA casi sperimentali basati su LCA di edificio LCA del confronto tra materiali e sub-sistemi tecnologici CONFRONTI per L’ ECODESIGN Definizione del modello di progetto “EDIFICIO ECO-EFFICIENTE” Confronto tra EDIFICIO TRADIZIONALE” e il modello di progetto “EDIFICIO ECO-EFFICIENTE” MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 59 03/06/2014 Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici Enti di ricerca ENEA casi sperimentali basati su LCA di edificio Confronto di LCA tra EDIFICIO TRADIZIONALE e il modello EDIFICIO ECO-EFFICIENTE valutato nel ciclo di vita Valutazione dell’impatto ambientale Valutazione dell’impatto ambientale “EDIFICIO TRADIZIONALE” “EDIFICIO ECO-EFFICIENTE” Dall’analisi dei risultati della valutazione LCA si nota che il modello Eco (1,88 MPt) produce un impatto inferiore di quello prodotto dal progetto tradizionale (2,82 MPt) risultati ottenuti con il metodo di v alutazione ambientale EPS 2000 IL DANNO AMBIENTALE è STATO RIDOTTO DEL 33% MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena architetto Daniela Di Croce Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena Via Caruso 3, Modena www.aess-modena.it [email protected] MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena 60