- AESS Modena

annuncio pubblicitario
03/06/2014
Strategie per la realizzazione di “Edifici a Energia quasi zero”
Ecocompatibilità dei materiali, e di sistemi,
etichettatura ambientale e sistemi di
classificazione/certificazione della
sostenibilità ambientale di edifici
arch. Daniela Di Croce
Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena
AESS opera da 15 anni sul territorio provinciale e
regionale a servizio di
enti pubblici, tecnici del settore, aziende e cittadini
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sviluppo Energie Rinnovabili;
consulenza a Enti Locali pianificazione energetica;
riqualificazione della Illuminazione Pubblica;
diagnosi e certificazioni energetiche edifici;
capitolati d'appalto che implementino i cosiddetti
"Energy performance contract " nella gestione
degli impianti pubblici di riscaldamento di edifici
pubblici;
sviluppa Protocolli d'intesa e Gruppi di acquisto per
la diffusione presso i privati di impianti di
produzione di energia rinnovabile e di utilizzo
efficiente dell'energia;
progetti europei;
formazione ed informazione a tecnici del settore;
Settimana della BioArchitettura e della Domotica;
da gennaio 2010 Bioecolab e Laboratorio di Domotica
sono stati accorpati ad AESS al fine di creare un unico
punto di riferimento sul territorio per le iniziative
legate alla sostenibilità in architettura e urbanistica,
all’innovazione e al risparmio energetico
www.aess-modena.it
MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena
dal 2013 l’ Agenzia per l’Energia Alto Adige – CasaClima ha
individuato in AESS il soggetto esclusivo adatto a promuovere e
diffondere i propri protocolli nel territorio della regione EMILIA
ROMAGNA. Aess diventa quindi il riferimento CasaClima in
regione EMILIA ROMAGNA per quanto riguarda i corsi
di formazione e il rilascio della certificazione CASACLIMA
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03/06/2014
INVOLUCRO EDILIZIO: una scelta consapevole di materiali e componenti
L’involucro termico dell’edificio: è il perimetro definito dall’insieme degli ambienti
climatizzati dal sistema principale di riscaldamento, delimitati da strutture edilizie
che confinano con l’esterno o con altri ambienti non riscaldati …
L’involucro edilizio è anche composto da materiali e componenti che entrano fortemente in
gioco per la valutazione energetica ma soprattutto ambientale dell’edificio!
MAGGIO 2014 – arch. Daniela Di Croce AESS_Modena
Materiali e Bioedilizia
I MATERIALI ATTENTI ALL’AMBIENTE … perchè?
Oggi nel campo dei prodotti edilizi da costruzione l’aspetto ecologico sta diventando solo una questione di
marketing, ma come capire quale è il prodotto che tra tanti risponde effettivamente a criteri ambientali?
Benessere Abitativo
Rispetto per l’ambiente
controllo impatti ambientali nel
ciclo di vita del prodotto, BASSO
IMPATTO AMBIENTALE
Risparmio Energetico
nei Paesi Occidentali passiamo il 90%
del nostro tempo dentro agli edifici !
percezioni sensoriali di un individuo
inserito in un ambiente
energia grigia, prestazioni energetiche
dell’involucro edilizio
Inquinamento INDOOR
Malesseri e patologie molto comuni sono stati messi in relazione agli elevati livelli di tossicità riscontrati negli
ambienti interni (SBS_Sick Building Syndrome- anno ’70). Negli ambienti ci possono essere inquinanti pericolosi:
radon, particelle, campi magnetici, gas di sostanze pericolose ecc.
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
I MATERIALI ATTENTI ALL’AMBIENTE … perchè?
e dal nuovo Regolamento EU 305/11.
Per i materiali da
costruzione siamo abituati
a vedere indicati indici
relativi ad alcuni aspetti
che vanno a determinare
importanti parametri di
sicurezza o energetici …
ma il loro impatto
ambientale …
spesso è un grande
sconosciuto!
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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Valutazione di compatibilità ambientale di un materiale o di un processo edilizio
Valutare l’ECOCOMPATIBILITA’ di un MATERIALE non è mai cosa scontata
RISPETTO PER L’AMBIENTE …. spesso si è portati a valutare la eco-compatibilità ambientale in maniera
superficiale!
Tutti i materiali possono avere una caratteristica di sostenibilità ambientale:
i materiali di origine vegetale e animale sono biologici e rinnovabili …
i materiali di origine minerale sono naturali e riciclabili …
i materiali di sintesi chimica sono riciclati, riciclabili e durevoli …
… ma un materiale “naturale” non è detto che sia eco-compatibile: i materiali naturali, infatti,
potrebbero esaurirsi o richiedere nel loro ciclo di vita delle lavorazioni che provocano impatti elevati
sull’ambiente perdendo così il requisito di eco-compatibilità …
L’obiettivo di un prodotto ecologico dovrebbe essere sempre quello d’incrementare le prestazioni riducendo i carichi
ambientali … controllare il parametro “impatto ambientale” fin dalle prime fasi …
EMISSIONE (IMPATTO)
TRASMISSIONE
EFFETTO AMBIENTALE
IMMISSIONE
È necessario affrontare il problema in termini di life cycle approach, valutare cioè il parametro
IMPATTO AMBIENTALE "dalla culla alla tomba" … del PRODOTTO edilizio
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Territorialità-filiera corta
Materiali Locali = è importante
valutare cosa indica la tradizione costruttiva del luogo
Fino a un centinaio di anni fa i materiali da costruzione erano tutti “naturali” … legno, pietra, mattoni, terra cruda o
cotta … formavano la maggior parte delle abitazioni …
Oggi la BIOARCHITETTURA propone semplicemente di riconsiderare le tecniche, i materiali e le ragioni che fanno da
sempre parte della tradizione del costruire e che per la loro natura portano ad avere un migliore benessere abitativo
nel rispetto dell’ambiente …
Analizzando la tradizione costruttiva della zona in cui si va a costruire si deve fare attenzione al perché in quella
zona ci sono tetti con sporti grandi … può indicare una piovosità rilevante …
… al o perché gli edifici sono molto chiusi verso sud.. oppure al perché ci sono dei porticati … ci sono motivazioni
dovute ad una tradizione costruttiva locale che non possiamo trascurare … come non possiamo trascurare l’uso dei
materiali locali …
… conformi alla tradizione costruttiva locale, e/o prodotti o estratti localmente
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Materiali e Bioedilizia
Caratteristiche e Ecobilancio
Tutti i materiali possono avere una caratteristica di sostenibilità ambientale ma è fondamentale fare
un ECOBILANCIO
uso di materiali naturali
uso di materiali locali
uso di materiali rinnovabili
uso di materiali riciclati
uso di materiali riciclabili
Questi indicatori possono essere forvianti se non vengono verificati gli effetti
sull’ambiente determinati lungo
l’intero ciclo di vita
Basso impatto ambientale nel ciclo di vita = ECOCOMPATIBILE!
Poiché in Italia molti materiali sono ancora auto-certificati dal
produttore come “bioedili”, tale autocertificazione deve trovare
riscontro nella scheda tecnica del prodotto.
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Valutazione di compatibiltà ambientale di un materiale o di un processo edilizio
Energia grigia
Su quali basi un materiale può essere definito come
“ecologico”?
un materiale è tanto più sostenibile quanto sono minori le materie
prime e l’energia utilizzate per la sua produzione e smaltimento …
Energia grigia
da Wikipedia, l'enciclopedia libera:
… per energia grigia si intende la quantità di energia
necessaria per produrre, trasportare fino al luogo di utilizzo, e
smaltire un prodotto o un materiale o per assicurare un
servizio.
… con il termine energia grigia si indica una metodologia per
valutare l'ammontare totale dell'energia utilizzata nel corso
dell'intera vita del prodotto: estrazione delle materie prime,
trasporto, trasformazione, montaggio, installazione,
demolizione e smaltimento.
… risparmiare energia prima ancora di consumarla e pensare
sostenibile fin dalle prime fasi del progetto …
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Valutazione di compatibiltà ambientale di un materiale o di un processo edilizio
Impatti nel ciclo della vita ridotti ai minimi termini
Valutare il parametro “IMPATTO AMBIENTALE” dalla culla alla tomba …
approccio Life Cycle Assessment applicato al non solo al materiale ma all’intero processo edilizio
Estrazione delle materie prime
Trasporti allo stabilimento
Produzione materiali edili
Utilizzo di risorse naturali
la valutazione ambientale deve andare oltre al ciclo
di produzione del materiale edile … deve essere
applicato alla vita dell’intero
Recupero
Riciclo
EDIFICIO
Riuso
Discarica
fine vita dei
componenti-materiali
La certificazione energetica gioca un ruolo
fondamentale in questo processo
fornendo i dati per la fase d’uso energetica…
Trasporti al cantiere
Costruzione messa in opera cantiere
Demolizione
Uso e Manutenzione
fase d’uso energetica - fase d’uso manutenzione
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03/06/2014
Valutazione di compatibiltà ambientale di un materiale o di un processo edilizio
Impatti ambientali: non ci sono solo emissioni di C02
La certificazione energetica gioca un ruolo fondamentale in questo processo fornendo i dati per il
controllo degli impatti della fase d’uso energetica …
Il consumo di energia per la climatizzazione invernale ( … climatizzazione estiva, illuminazione,
ACS, ventilazione meccanica) produce quantità di emissioni in aria che determinano l’effetto
serra kg di CO2 equivalenti/m2a (durante la fase d’uso dell’edificio)
Effetto serra (CO2 eq)
Assottigliamento fascia Ozono (CFC-11 eq)
Acidificazione (SO2 eq)
Eutrofizzazione (NO3- eq)
Formazione smog fotochimico (C2H4 eq)
Tossicità (acqua, uomo, …)
Consumo di risorse…
Degrado territorio…..
e altre…
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La metodologia Life Cycle Assessment: LCA
che cosa è la metodologia LCA?
Nel settore edilizio è quindi fondamentale poter valutare il parametro “IMPATTO AMBIENTALE” di tutte le
parti che entrano in gioco, uno strumento fondamentale per fare ciò è l’applicazione di una valutazione
ambientale: Life Cycle Assessment … LCA
Metodologia riconosciuta e normata a livello
internazionale
UNI EN ISO 14040, «Environmental
Management – Life Cycle Assessment –
Principles and Framework»,
approvata dal CEN, Comitato Europeo di
Normazione, il 29 giugno 1997
standardizzata nel 1993 dal SETAC (Society of
Environmental Toxicoly and Chemistry).
Nasce nel settore industriale negli anni 70 … si
sviluppa principalmente dagli anni 80 in Stati
Uniti, Svizzera,Germania, Olanda ...
… è una metodologia scientifico-analitica che consente di fare una valutazione globale e razionale
sull’ecosostenibilità di un prodotto o edificio con approccio dalla culla alla tomba
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03/06/2014
La metodologia Life Cycle Assessment: LCA
La metodologia LCA: come si fa?
L'LCA rappresenta sicuramente uno strumento fondamentale alla base delle certificazioni ambientali sia di
prodotto che di edificio.
L’elaborazione di un LCA secondo la procedura indicata da SETAC, si articola in 4 fasi:
1-DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI (UNI EN ISO 14041)
UNITA’ FUNZIONALE
FUNZIONE DEL SISTEMA
DEFINIZIONE DEI CONFINI DEL SISTEMA (UNI EN ISO 14041)
MATERIALI
2-ANALISI INVENTARIO (UNI EN ISO14041)
ENERGIE
PROCESSI
RISORSE
CLASSIFICAZIONE
EMISSIONI
CARATTERIZZAZIONE
(NORMALIZZAZIONE)
VALUTAZIONE
3-VALUTAZIONE DELL’IMPATTO DEL CICLO DI VITA (UNI EN ISO 14042 )
con vari metodi di analisi ECO-INDICATOR 99, EPS 2000 e EDIP 96 e altri…
4-INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI (UNI EN ISO 14043 ): valutazione di possibili miglioramenti
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La metodologia Life Cycle Assessment: LCA
Banche Dati
Banche dati
Codice di calcolo
Olandese Sima-Pro
BUWAL 250
Data Archive
ETH-ESU 96
ECOINVENT
ANPA
IDEMAT 2001
Industry data
Ricerca dati sul campo
implementare le informazioni realtà produttive
nazionali (…. EPD di prodotti …)
- BUWAL 250 (1997)
s i ri ferisce a dati svi zzeri dell’EMPA (a genzia di protezione dell’ambiente)
- Data Archive (1988-95)
banca -da ti s tanda rd stilata da Pré Consultant, i deatri ce di Si ma Pro e contiene voci
s vi zzere, olandesi e s vedesi leggermente datate
- ETH-ESU (1996)
s vi luppata dall’Eidgenossische Technische Hochschule di Zurigo
- IDEMAT (2001)
s viluppa ta dalla Delft Uni versi ty of Technology, depa rtment of indus trial design
engi neering
- FRANKLIN_US_LCI (2003)
conti ene dati di matrice americana
- IVAM 2.0 (2001)
è una banca dati olandese redatta dal Dip.di Ricerche per
l ’Ambi ente della University of Amsterdam
- ECOINVENT (2004)
è la banca da ti s vizzera più recente (2004) e contiene 2500 processi, per la cui
reda zione hanno sei istituti di diverse nazionalità
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03/06/2014
La metodologia Life Cycle Assessment: LCA
Metodi di Valutazione dell’impatto ambientale
Alcuni metodi di valutazione
dell’impatto ambientale
Eco-Indicator
EPS
EDIP … Impact … CML
La valutazione finale del danno è in ECO-PUNTI
EcoIndicator 99
EPS 2000
Impact 2002+
EDIP 96
Pa esi Bassi
Svezia
Svizzera
D a nimarca
Elaborato nel 1999 dalla società
di consulenza Pré su
commissione del VROM
(Ministero dell’Ambiente
olandese), il metodo degli ecoindicatori è uno dei più diffusi a
livello europeo. È un endpoint
method, ovvero aggrega in un
singolo valore i risultati delle tre
damage categories, a loro volta
ripartite in categorie di impatto
Elaborato nel 2000 dallo
Swedish Environmental
Research Institute, opera la
valutazione del danno in
termini di “disponibilità a
pagare”. L’unità di misura del
danno complessivo è l’ELU
(Environmental Load Unit)
che restituisce direttamente il
valore monetario del danno
Il metodo rappresenta
l’evoluzione di EcoIndicator 99,
dal quale differisce soprattutto
per la categoria Climate Change
(in tEQ CO2). Le unità di misura
degli indicatori scaturiscono dal
confronto con sostanze di
riferimento
Elaborato dal governo
danese, si tratta di un
midpoint method (si basa
su categorie di impatto
disaggregate, anche se
sommabili con unità di
misura Pt). Le risorse
vengono trattate in un
metodo a sé stante (EDIP
96 Only Resources)
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La metodologia Life Cycle Assessment: LCA
Lo strumento: il codice di calcolo
Le Banche Dati esistenti sul mercato italiano ed internazionale e i metodi di valutazione sono direttamente
utilizzabili all’interno dei cosiddetti Detailed LCA modelling tools come ad esempio il codice di calcolo Olandese
Sima-Pro … altri Boustead (UK), Gabi (D), BEES (USA) …
Il codice di calcolo
SIMA-PRO
Prè Consultant
Banche dati
Obiettivo dello
strumento
comparazione dei
danni tra prodotti con
cicli di vita e
caratteristiche
complesse
informazioni
organizzate per
categorie
Processi
Metodi di valutazione
www.pre-sustainability.com
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03/06/2014
La metodologia Life Cycle Assessment: LCA
I risultati: gli impatti ambientali
analizza tutti gli stadi del ciclo di vita quantificando per ognuno:
le risorse in entrata (materiali ed energia) e le risorse in uscita (emissioni e rifiuti)
… applicando questa metodologia è possibile quantificare il contenimento del consumo e l’uso
della risorsa nel processo edilizio, valutando la reale sostenibilità dell’intervento con particolare
riguardo:
• al livello di qualità e di compatibilità delle soluzioni adottate
• ai materiali utilizzati e alla loro riciclabilità
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La metodologia Life Cycle Assessment: LCA
La ricerca scientifica
Una parte della ricerca italiana è impegnata in progetti di ricerca finalizzati a raggiungere obiettivi
importanti per la progettazione ambientale basata su analisi LCA
E’ necessario precisare che a livello nazionale non esiste un metodo Italiano, e una banca dati Italiana è in fase
di definizione. A livello internazionale non è mai stata effettuata una scelta tra tutti i metodi disponibili …
gli obiettivi della ricerca sono :
costruzione di una Banca-Dati italiana (il nostro paese è carente di un proprio database e attualmente i dati vengono reperiti
all’interno di database sviluppati in altre nazioni)
definizione di un Metodo italiano per la valutazione dell’impatto ambientale
scelta di un Metodo straniero col quale confrontare i risultati
costruzione di un Codice di calcolo italiano che utilizzi la Banca-Dati e il Metodo italiano
proposta per definire la Certificazione ambientale di edificio basata su studi LCA dettagliati, trasparenti e
basati su indicatori scientifici
“Verso una valutazione ambientale d egli edifici”, Neri P., Di Croce D. articolo pubblicato su: IL GIORNALE
DELL’ARCHITETTURA, N. 61, APRILE 2008, RAPPORTO AMBIENTE, ed. Umberto Allemandi & C., Torino
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03/06/2014
Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
LCA di PRODOTTO a cosa serve?
Rappresenta un supporto fondamentale allo sviluppo di schemi di
Etichettatura Ambientale di PRODOTTO, marchi ambientali ISO (14020)
Etichette volontarie, la richiesta è del tutto volontaria per cui i
fabbricanti, gli importatori o i distributori, possono decidere se aderire al
sistema di etichettatura, una volta verificata la rispondenza dei prodotti
ai criteri stabiliti da quel sistema specifico.
Tipo I: etichette ecologiche verificate da terzi (ISO 14024) si usa LCA nella definizione dei criteri
ambientali di riferimento per un dato gruppo di prodotti: ECOLABEL
Tipo II: autodichiarazioni basate su analisi LCA (Iso 14021) senza obbligo di verifica esterna
Tipo III: dichiarazioni ambientali di prodotto DAP (Iso 14025), l’LCA è il principale strumento atto ad
ottenere una Dichiarazione Ambientale di Prodotto: EPD
Di più recente emanazione la norma che certifica i prodotti edilizi: ISO CD 21930_2007 environmental
declaration of Building Productions che costituisce il principale riferimento europeo in materia di
etichettatura ambientale di prodotto nel settore edilizio. Stabilisce le regole per la realizzazione delle
EPD, che costituiscono un documento tecnico-informativo che ne accompagna la commercializzazione,
nel quale sono contenuti i risultati della valutazione ambientale LCA dello specifico prodotto.
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO I-ECOLABEL EUROPEO
L’ECOLABEL è un marchio europeo che premia la QUALITA ’ ECOLOGICA di un prodotto o di un
servizio.
E’stato introdotto con il regolamento CEE n°
° 880/92 e revisionato dal “Nuovo regolamento Ecolabel”
CE 1980/2000 e CE n. 66/2010.
E’ uno strumento di adesione VOLONTARIA che viene concesso a quei prodotti o servizi che rispettano
criteri ecologici e prestazionali stabiliti a livello europeoche e che possono così diversificarsi dai
concorrenti presenti sul mercato, mantenendo comunque elevati standard prestazionali.
Il Marchio ECOLABEL indica un
prodotto ecologico!
In edilizia L’ECOLABEL si applica solo ad
alcune categorie di prodotti:
PITTURE E VERNICI
TESSUTI DI CARTA
COPERTURE DURE PER PAVIMENTI
(PIASTRELLE IN CERAMICA )
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO I-ECOLABEL EUROPEO
COPERTURE DURE PER PAVIMENTI
(PIASTRELLE IN CERAMICA )
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO I-ECOLABEL EUROPEO
Ad oggi, in Italia, i prodotti a marchio Ecolabel sono complessivamente 673 di cui 328, appartenenti al gruppo di
prodotti “coperture dure” e 34 al gruppo di prodotti “vernicianti per interni ed esterni”.
Le elaborazioni grafiche mostrano un trend positivo di
crescita nel tempo (1998-2009) sia del numero totale
di licenze Ecolabel UE rilasciate, sia del numero di
prodotti e servizi etichettati.
Al link: http://www.isprambiente.gov.it/certificazioni/site/itIT/Ecolabel_UE/Prodotti_certificati/
è possibile visionare quali sono, per ogni categoria di prodotto
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO I-ECOLABEL EUROPEO, APPALTI VERDI
Nel 2004, il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno adottato nuove direttive sugli
APPALTI: gli enti pubblici possono tenere conto di fattori ecologici nell'acquistare
prodotti opere o servizi
L’ECOLABEL può essere utilizzato come parametro per valutare le offerte nella fase di attribuzione degli appalti.
Quando si pubblica un bando di gara per prodotti che rientrano nel sistema del marchio UE di qualità ecologica, è
sufficiente riportare nel capitolato d'oneri i pertinenti criteri del marchio.
Il marchio UE di qualità ecologica è accettato come prova di conformità con le specifiche tecniche.
acquistare "verde" significa anche dare il buon esempio e influenzare il mercato. Con un comportamento "ecologico"
le Amministrazioni pubbliche possono essere di esempio per I cittadini.
E’disponibile il Catalogo degli Acquisti Verdi® sul sito www.acquistiverdi.it.
Il progetto ideato e sviluppato dal portale AcquistiVerdi.it per la diffusione dei prodotti ecologici in Italia e per facilitare l’incontro
tra domanda e offerta, che supporta i destinatari nella scelta e nell’acquisto di prodotti spesso non facilmente reperibili attraverso
le reti di vendita tradizionali. Il Catalogo si rivolge prevalentemente ad Amministratori e responsabili degli acquisti di Enti Pubblici
e Multiutility impegnati in progetti di Green Public Procurement e più in generale in processi di Agenda 21 Locale per lo sviluppo
sostenibile, ma anche ai singoli cittadini o a gruppi di acquisto.
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO II - AUTODICHIARAZIONI
Autodichiarazioni basate su analisi LCA (Iso 14021) senza obbligo di
verifica esterna fornite dai produttori
In generale si riferiscono ad un singolo aspetto del ciclo di vita dei prodotti come:
•la percentuale di materiale riciclato contenuto nel prodotto,
•la biodegradabilità del prodotto
•l'assenza di sostanze tossiche o dannose per l'ambiente.
Per la redazione di tali etichette viene richiesto l‘utilizzo di metodologie verificate e provate
su basi scientifiche, che consentano di ottenere risultati attendibili e riproducibili.
Poiché queste etichette si basano su auto-dichiarazione, non sono verificate da un
ente terzo indipendente, ma prevedono solo il rispetto delle modalità di diffusione e
dei requisiti relativi ai contenuti dell'informazione.
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO
L’EPD è uno strumento che comunica in modo trasparente alcune informazioni di natura ambientale
e accompagna il prodotto come una “CARTA DI IDENTITA’ AMBIENTALE”.
Non impone il rispetto di limiti e criteri più restrittivi rispetto a quelli stabiliti dalla normativa
ambientale applicabile E’applicabile a tutti i prodotti o servizi, indipendentemente dal loro uso o
posizionamento nella catena produttiva
International
EPD® Sistem
Sono disponibili info sulle EPD sul sito: http://www.environdec.com/Epd-Search/?Category=6195
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO
L'obiettivo generale di una EPD è quello di fornire informazioni rilevanti e
verificate per soddisfare le diverse esigenze di comunicazione.
Un aspetto importante dell’EPD è quello di fornire la base imparziale di
confronto di prodotti e servizi attraverso le loro prestazioni ambientali.
E’una dichiarazione per tutti i mercati nazionali ed internazionali
Le EPD sono utili, inoltre per monitorare il miglioramento delle prestazioni
ambientali dei prodotti e dei servizi nel tempo e sono in grado di comunicare
e fornire dati ambientali rilevanti lungo tutta la filiera di produzione di un
prodotto.
Le EPD si basano sui principi dello standard ISO relativo ai sistemi di
Etichettatura di Tipo III (ISO 14025), che conferisce un riconoscimento diffuso
a livello internazionale.
I prodotti da
costruzione disponibili
CALCESTRUZZO
CEMENTO
LATERIZIO
TEGOLE
ISOLANTI
VERNICI
PVC
FINESTRE
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO
Un organismo accreditato e indipendente verifica e convalida lo studio LCA e la conseguente dichiarazione
EPD, garantendo la veridicità delle informazioni contenute nello studio del ciclo di vita e nella dichiarazione
ambientale di prodotto.
Alcuni materiali da costruzione con EPD …
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio
L’Associazione Produttori Tegole in Cemento (APTC) ha avviato un progetto per promuovere la sostenibilità
ambientale tra le aziende associate e sviluppare la diffusione dell’etichettatura ambientale EPD per il prodotto
tegola in cemento.
Le PCR di riferimento per questa categoria di prodotto sono: PCR 2008:04 “Product Category Rules (PCR) for Concrete roof coverings,
concrete roof tiles and concrete complementary of the roof system, Version 1.0 2008-06-16, the Swedish Environmental Management
Council”
I dati utilizzati per l’analisi di LCA sono raccolti sul campo
presso lo stabilimento Gambale di Mirabello (FE) e quelli
forniti dall’azienda in riferimento all’anno 2006.
I dati utilizzati per l’analisi di LCA sono i dati raccolti sul campo
presso lo stabilimento Ceda di Mareno di Piave e quelli
forniti dall’azienda in riferimento all’anno 2006.
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio
Tegola in cemento stabilimento
Gambale di Mirabello (FE)
Tegola in cemento stabilimento
Ceda di Mareno di Piave
I confini del sistema
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio
Tegola in cemento stabilimento Gambale di Mirabello (FE)
Tegola in cemento stabilimento Ceda di Mareno di Piave
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio
Stiferite Class S Viene utilizzato per l’isolamento termico
delle coperture, l’isolamento delle pareti in intercapedine,
all’esterno per gli isolamenti a cappotto e dei pavimenti e
per l’isolamento industriale.
La Lastra GREYPOR di EPS viene impiegato per isolamento dei tetti a
falde e dei tetti piani; isolamento delle pareti verticali dall'esterno (o
isolamento "a cappotto");isolamento delle pareti verticali in
intercapedine e dall'interno; isolamento di pavimenti e soffitti.
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio
L’EPD ha una validità di 3 anni durante i quali
è sottoposta ad una revisione di
mantenimento annuale, convalidata
dall’Organismo competente, per consentire
l’aggiornamento dei dati di produzione.
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
TIPO III- EPD- DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO: un esempio
DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO DI FINESTRE: FINESTRA S3 IN PINO MASSICCIO SVEDESE DOPPIA ANTA
FINESTRA S3 DOPPIA ANTA CON ANTONE INTELAIATO IN PINO MASSICCIO SVEDESE (BLOCCO)
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
I tipi di etichettature ambientali si distinguono, tra l’altro,
per la diversa applicazione della filosofia
e della metodologia del ciclo di vita LCA
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
Altri marchi: Marcatura CE dei prodotti da costruzione
Non è un marchio di qualità ambientale … attesta la conformità alle Direttive Comunitarie
applicabili e costituisce il livello minimo di sicurezza … si autocertifica la rispondenza (o
.
conformità) ai requisiti essenziali per la commercializzazione
e utilizzo nell' Unione
Europea, entro un periodo stabilito. La direttiva a cui fa riferimento era la 89/106/CEE …. e
ora al nuovo Regolamento EU 305/11
DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE (DOP)
Dal 1°luglio 2013 entra in vigore del Regolamento Europeo 305/2011 sui prodotti da costruzione, che
sostituisce la vecchia Direttiva 89/106. Alla luce di questa nuova regolamentazione per ogni prodotto si
rende obbligatoria la cosiddetta DOP (Declaration of performance) o Dichiarazione di prestazione, che
SOSTITUISCE la vecchia Dichiarazione di conformità.
Tutti i prodotti da costruzione, per i quali esistono le relative
La dichiarazione di prestazione (DoP),
norme armonizzate europee, devono essere obbligatoriamente
invece, introduce una grossa novità
accompagnati dalla marcatura CE e dalla relativa DoP. In
rispetto alla vecchia dichiarazione di
mancanza di questi è illegale commercializzare i prodotti.
Con la vecchia Direttiva, il marchio CE applicato ai prodotti da
costruzione significava solamente che essi erano conformi alle
normative e che le loro caratteristiche erano quindi state testate
secondo metodi condivisi da tutti gli Stati dell’UE. Cioè in
qualunque parte d’Europa si fosse acquistato il prodotto, i valori
riportati (e che potevano essere differenti da Stato a Stato),
erano stati testati ovunque allo stesso modo.
conformità: non si attesta più solamente
la semplice conformità del prodotto a un
certo processo di verifica, ma il
produttore è costretto anche a certificare
che quel determinato prodotto, se
utilizzato per l’uso cui è destinato,
soddisfa certe caratteristiche
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
Altri marchi
Esistono altri marchi ecologici …
… sono marchi di conformità a criteri ecologici stabiliti da Centri di ricerca, associazioni e
istituti di Certificazione … :
ANAB(Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) è stato il primo nel 1999 ad
avere sviluppato in Italia uno standard di valutazione della sostenibilità dei prodotti per
l'edilizia dopo un periodo di collaborazione con i due eco-istituti centro europei IBO
(Austria) e IBN (Germania), crea il marchio di qualità bioecologica ANAB-IBO-IBN.
Il marchio contrassegna i prodotti che ottengono la certificazione secondo i metodi di
valutazione messi a punto da ANAB attraverso l'attività di controllo di ICEA, Istituto per
la Certificazione Etica e Ambientale.
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
Altri marchi ecologici: Anab
Le categorie merceologiche in cui è attualmente possibile reperire materiali e prodotti
certificati per la bioedilizia sono le seguenti:
- laterizi termici;
- laterizi per muratura/pavimentazione;
- blocchi-cassero per solaio;
- isolanti termici/acustici;
- isolanti premiscelati;
- malte/intonaci;
- pietra ricostruita;
- trattamenti per legno;
- prodotti ceramici.
Elenco dei materiali certificati: http://www.anab.it/anab.php?c=2&p=61
laterizi termici
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
Altri marchi ecologici: Natureplus
Natureplus rappresenta il marchio di qualità che garantisce prodotti funzionali di bioedilizia
rispettosi della salute e dell’ambiente. Il marchio di qualità esprime chiarezza: è uniforme per
tutta l’Europa ed è garanzia di fiducia, grazie ai severi requisiti imposti, alle serie verifiche e al
largo consenso ottenuto.
Natureplus nasce su iniziativa di un associazione di origine tedesca che si occupa di
certificazione di prodotti da costruzione e arredamento per la casa (Internationaler
Verein für zukunftsfähiges Bauen und Wohnen – natureplus e.V.) e si rivolge a
consumatori, architetti e imprese edili ed offre loro un semplice ed affidabile aiuto nella scelta di
acquisti e pianificazione.
I prodotti certificati devono rispettare i criteri generali che vengono presentati nel documento
“Award guide line 0000 Basic Criteria for awarding the seal of quality Nature Plus” e quelli più specifici per
le diverse tipologie di prodotto, ad esempio per gli isolanti esiste il riferimento “Award guideline Insulating
material made from renewable raw material”.
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Etichettatura Ambientale di PRODOTTO e marchi ambientali
Altri marchi ecologici: NFB , FSC
Il nuovo marchio NFB (Natural Fiber Board) è stato creato dall’unione europea dei produttori
di pannelli in fibra di legno (Feropa). Solo pannelli in fibra di legno, prodotti col sistema
bagnato senza aggiunta di leganti, possono utilizzare il marchio NFB. Esclusivamente con
questo metodo si ottiene il legame delle fibre nei pannelli, grazie all’attivazione della lignina
(legante naturale proprio del legno), attraverso il processo termomeccanico. I pannelli in fibre
di legno con il logo NFB vengono prodotti esclusivamente con legno proveniente da boschi a
coltivazione sostenibile. Sono inoltre completamente riciclabili e biodegradabili.
Il marchio FSC garantisce la provenienza del legno da foreste gestite nel pieno rispetto
dell’ambiente e in modo socialmente compatibile. Il WWF sostiene il marchio FSC perché esso
garantisce a livello internazionale uno sfruttamento responsabile delle foreste, senza un
disboscamento selvaggio e nella piena tutela dei diritti della popolazione locale e dei
lavoratori forestali. La certificazione FSC è assegnata dal Consiglio per la Gestione Forestale
Sostenibile FSC (Forest Stewardship Council), un'organizzazione mondiale che ha stabilito
principi e criteri per una gestione delle foreste ecologica e socialmente compatibile. Un
prodotto ligneo può fregiarsi del marchio FSC solo se vi è la garanzia assoluta che il legno
proviene effettivamente da una foresta FSC.
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Dall’impatto ambientale alla prestazione energetica …
(lambda)
Conducibilità termica
λ
Calore specifico
cp
[ W/mK]
[ J/KgK]
Densità o massa volumica
ρ
(rho)
[ Kg/m3]
Fattore di resistenza alla diffusione del
vapore
µ
(mu)
[-]
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Prestazione energetica dei materiali
indica la “quantità di calore” che attraversa 1m² di materiale dello spessore di 1m in presenza di una
differenza di temperatura fra i due lati di 1°
° C (o Kelvin)
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
misura l’attitudine di un materiale a trasmettere il calore e dipende dalla sua natura
Si considerano materiali isolanti quelli che hanno un λ ≤ 0,1 [W/mK]
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Prestazione energetica dei materiali
La densità è la quantità di massa per
unità di volume: il rapporto fra la
massa di un materiale ed il volume
che occupa
Il calore specifico di una sostanza è definito come
la quantità di calore necessaria ad innalzare la
temperatura di un’unità di massa di 1K (1°C)
Il coefficiente di resistenza alla diffusione del vapore
è il parametro che indica in che misura il materiale
in oggetto è più resistente al passaggio di vapore
rispetto ad uno strato equivalente di aria
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Rassegna
Nel settore dei materiali
da costruzione rispettare
l’ambiente è ancora un
gesto VOLONTARIO non
obbligatorio ….
Una breve rassegna per
approfondire alcune
caratteristiche e fornire
alcune informazioni
relative a percorsi che le
aziende fanno o possono
fare per perseguire a
strada della sostenibilità
….
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Materiali e Bioedilizia
Laterizio
Il laterizio: materie prime terra argillosa grezza o argilla.
Il materiale è asciugato e cotto.
E’ molto facile riciclare i laterizi sono riutilizzabili in molti modi: come
materiale di fondo per le strade, o nell’isolamento acustico per i muri, o
come terreno per i campi da tennis …
PER AVERE LA PRESTAZIONE TERMICA IL LATERIZIO DEVE ESSERE
ALLEGGERITO
Ecocompatibilità: attenzione all’alleggerimento:
LATERIZI PORIZZATI CON…EPS.. farina di legno…pula di riso
In fase produttiva l’argilla è impastata con farina di legno - materiale
naturale ed ecologico - per cui il laterizio mantiene le ben note
caratteristiche del materiale porizzato, traspirabilità ed isolamento
termico senza la combustione di derivati del petrolio, come normalmente
avviene per tali tipologie di prodotti.
I micropori creano all’interno del laterizio piccole camere d’aria che
ottimizzano le proprietà termo-acustiche che si sommano alla elevata
inerzia termica del mattone.
Linea di prodotti in laterizio per strutture verticali-esterne ed interne,
portanti e da tamponamento il cui concetto base è rispondere ai parametri
energetici richiesti dal D.Lgs 311/2006, e farlo in modo ecologicamente
sostenibile.
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Materiali e Bioedilizia
Laterizio: un esempio dell’impegno delle associazioni verso la sostenibilità
ANDIL_Assolaterizi (Associazione Nazionale dei Produttori di Laterizio) ha stipulato una serie di accordi all'insegna della
sostenibilità dell'abitare. E’ s ta to sancito un significativo i mpegno, da oggi e per gli a nni a venire, a rendere i l laterizio protagonista di un
s i stema edilizio a d elevata efficienza energetica, che a dotta soluzioni “massive” per il contenimento dei consumi i nvernali ed estivi:
www.laterizio.it
Muratura doppia e portante con un'unica posa, con notevoli risparmi di mano
d'opera e tempo, impiegando materiali nobili ed ecologici come la terracotta e il
sughero
Blocchi rettificati in laterizio alveolato con fori saturati di perlite
che consente di costruire murature monostrato con eccezionali
valori di isolamento termico
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Materiali e Bioedilizia
Laterizio
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Laterizio: un esempio dell’impegno delle associazioni verso la sostenibilità
Una ricerca ANDIL-Dipartimento
di Tecnologie dell’Architettura e
Design “Pier Luigi
Spadolini”_Università di Firenze
ha studiato l’applicazione del
metodo LCA (Life Cycle
Assessment) per la
determinazione del profilo
ambientale dei prodotti in
laterizio nel ciclo di vita, al fine di
promuovere un approccio
sistemico alla valutazione della
sostenibilità del costruire, volto a
valutare le prestazioni
ambientali in rapporto all’uso
delle risorse, agli eco-sistemi e
alla salute dell’uomo.
Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment
a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze, Par. 8.1.3
a cura di arch. Elisabetta Palumbo, Caterina Gargari
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Materiali e Bioedilizia
Laterizio: un esempio di utilizzo di MATERIA PRIMA SECONDA: IL RICICLO
Da una COLLABORAZIONE della Fornace con UNIMORE dip. DIMA
Material Prima seconda: è una materia prima che deriva dal processo produttivo di un altro prodotto e
riutilizzata per ridurre l’impiego di una materia prima.
Ottenimento di:
- laterizio contenente un 20% di fanghi ceramici, nel rispetto della cottura della semplice argilla, senza ulteriori
emissioni al camino, né cessione chimica del materiale in piazzale, conforme alla normativa UNI EN 771-1, detta
“MARCATURA CE” di prima categoria
- recupero di fanghi che permette di ridurre il consumo di argille e di acqua per la preparazione dell’impasto
- autorizzazione al ritiro di fanghi ceramici fino a 26.000 tonn/anno
Fonte: Settimana della BiArchitettura..convegno “Nuovi prodotti ceramici ad elevate prestazioni ambientali” MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE 2009_ProMo Bioecolab, Prof.ssa Luisa Barbieri DIMA_UNIMORE
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Tecnologia costruttive legno cemento
Blocchi cassero legno-cemento
Scarti di abete
riciclati
Produzione
Molto importante è la scelta delle
materie prime!
il legno d’abete (pallets e scarti di segheria)
Cemento portland
cemento Portland è puro al 99%
Struttura
antisismiche
Isolamento acustico
Risparmio
energetico
Inerzia termica
Materie prime: blocchi vengono realizzati utilizzando esclusivamente legno
di recupero (vecchi pallets e bancali). Nelle oasi ecologiche viene
effettuata una raccolta differenziata, per il legno d’abete non trattato.
Come tipo di cemento, che serve per mineralizzare il legno e che funge da
legante del legno stesso, si utilizza un cemento Portland puro al 99%.
Processo produttivo: le celle di essicazione sono ad una temperatura di 50
°C, quindi si riduce notevolmente il consumo di combustibile e le
emissioni in atmosfera. I prodotti difettosi e gli scarti di fresatura degli
stessi, vengono macinati e reinseriti nel processo produttivo, quindi non
rimane assolutamente alcun rifiuto.
Blocco muratura
Messa in opera: i blocchi si posano completamente a secco, vengono poi
riempiti in calcestruzzo.
UTILIZZO DI MATERIALE DI RECUPERO COME MATERIA PRIMA
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Materiali e Bioedilizia
Tecnologia costruttiva in legno
TEMPI DI CANTIERE RIDOTTI - MAGGIORE POSSIBILITÀ DI DISASSEMBLAGGIO PER IL FINE VITA!
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Materiali e Bioedilizia
Tecnologia costruttiva a secco in legno
… tipologia costruttiva di involucro nella quale l’insieme delle unità tecnologiche e degli elementi tecnici con
funzioni portanti o non portanti, sono assemblati con giunzioni a secco e fissati ad una struttura principale
attraverso sistemi di ancoraggio (bulloneria, viterie o saldature).
Struttura a telaio
Le pareti esterne possono essere riempite
con fibra di legno mineralizzata
macinata, mentre quelle esterne con
graniglia di sughero
L’involucro a secco, come ogni involucro edilizio, deve garantire due funzioni fondamentali:
- proteggere dagli agenti atmosferici e ambientali;
-assicurare condizioni di equilibrio di diversi parametri quali: temperatura, velocità ed umidità dell’aria, livello di
pressione sonora, qualità dell’aria, livello di illuminazione.
TEMPI DI CANTIERE RIDOTTI - MAGGIORE POSSIBILITÀ DI DISASSEMBLAGGIO PER IL FINE VITA!
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Materiali e Bioedilizia
Tecnologia costruttiva a secco in legno
Sede AESS, Casa Ecologica del Comune di Modena, via Caruso 3 a Modena
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Tecnologia costruttiva a secco in legno: un confronto emissioni di gas effetto serra
Struttura di legno del tipo “a telaio e pannelli”, doppia coibentazione e finitura intonacata. Superficie lorda circa 350
m2. Realizzata in 6 mesi di cantiere. La nuova ala scolastica ha ricevuto il premio "Toscana ecoefficiente 2005" per le
sue caratteristiche di impatto ambientale e risparmio energetico (50 kWh/m2 anno secondo Casaclima)
Ampliamento scuola di Seano (Prato)
E’ stato valutato l’impatto ambientale di varie soluzioni di parete: le emissioni di gas “effetto serra” e
l’impiego di risorse delle pareti in legno sono risultate significativamente inferiori a quelle di pareti in
LATERIZIO ALLEGGERITO o in BLOCCHI CASSERO LEGNO-CEMENTO con equivalenti prestazioni statiche e
termiche (valutazioni eseguite con il programma Gemis – Öko Institut).
Basso impatto ambientale nel ciclo di vita= ECOCOMPATIBILE!
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Materiali e Bioedilizia
Mattone crudo
La terra cruda, è un materiale dal ciclo di vita chiuso,
controllabile durante tutto il processo edilizio, perfettamente
recuperabile riciclabile.
I prodotti sono a base di argilla, sabbia e fibra vegetale in
diverse proporzioni: terre e sabbie del Po e
dell’Appennino Emiliano, fibre vegetali garantite dalle
tradizionali lavorazioni contadine e dalle aziende legate
alle attività colturali locali.
Nessun uso di stabilizzante o additivo di origine chimica
Il vantaggio ambientale consiste nel fatto che per produrre un
mattone in terra cruda è sufficiente la quarantesima parte
dell’energia utilizzata per il mattone cotto
Basso impatto ambientale nel ciclo di vita= ECOCOMPATIBILE!
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Mattone crudo
Le sue proprietà :
1) Regola l’umidità : è in grado di mantenere in casa un
grado di umidità atmosferica del 50% (capacità di
accumulare fino a 100l/m3)
2) Regola la temperatura: grazie alla sua massa elevata fa da
volano termico
3) Protegge dal caldo: proprio grazie alla sua massa
4)Protegge dal rumore: raggiungendo ottimi valori di
abbattimento acustico, grazie alla sua elasticità
5) Protegge da inquinamento elettromagnetico:
schermando le onde elettromagnetiche
6) Purifica l’aria: assorbendo il vapore acque e quindi anche
odori pesanti
7) Evita la condensa: perché è in grado di assorbire l’umidità
circostante
è completamente riciclabile!
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Materiali e Bioedilizia
Mattone crudo esempi
Panta Rei è un Centro di esperienze per l'educazione e la formazione allosviluppo sostenibile ,
un villaggio ecologico posto sulle colline prospicienti il Lago Trasimeno in Umbria,
Passignano sul Trasimeno (PG), cantiere scuola
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
LCA del confronto tra 2 tipi di pacchetti: terra cruda e laterizio
LCA del confronto tra 2 tipi di partizioni interne a parità di spessore
Unità funzionale: 1 mq
Mattoni laterizio forati
Intonaco calce cemento
Mattoni in terra cruda intonaco
d’argilla grezzo con fibra di legno
la terra cruda ha una alta
inerzia termica
è completamente riciclabile
ha eccellenti capacità
termoacustiche
ottima regolazione
dell’umidità
Dall’analisi dei risultati della valutazione LCA la soluzione in terra cruda e intonaco d’argilla,
produce un impatto ambientale inferiore del 20% rispetto all’altra
Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze, Par.8.2.5
a cura di arch. Daniela Di Croce
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Spessore dell’isolamento = raggiungimento della prestazione termica dell’involucro
Posizione dell’isolamento = a intercapedine (facciata ventilata o paramento faccia a vista),
cappotto termico esterno, coibentazione interna …. ecc.
Applicazione e posa in opera =
esistono delle direttive di posa a regola d’arte
Come isolare all’insegna dell’ambiente = scelta dei materiali in base ai valori energetici (conducibilità
termica) ed ecocompatibilità
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ISOLAMENTO A CAPPOTTO: Vantaggi
Riduzione delle
dispersioni termiche
Risparmio
energetico
Il sistema a cappotto
Eliminazione
dei ponti termici
Minor spessori delle pareti
e maggior spazio abitativo
Confort
abitativo e
benessere ambientale
Quiete termica della
muratura e protezione
delle facciate
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ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA
L’evoluzione tecnica dell’isolante tradizionale è certamente il SISTEMA a cappotto.
L’insieme dei benefici derivanti da questi elementi deve essere in grado di garantire un risparmio del
consumo per la produzione di energia, ma bisogna accertarsi che venga applicato un SITEMA perché su
quello si ha un controllo di qualità
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ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA
CHE COSA E’UN ETA ? European Technical Approval
“Un ETA è una valutazione tecnica positiva dell’idoneità all’impiego di un prodotto per un uso previsto,
basata sul soddisfacimento dei RE delle opere nelle quali il prodotto è impiegato”.
(art. 8.1 CPD)
Un ETA NON è una “certificazione”, bensì una “specificazione”.
Impropriamente parlando, equivale ad una EN armonizzata, ma vale singolarmente.
L'ETA è il primo passo per potere ottenere una certificazione CE che è una conformità rispetto a determinate
specifiche tecniche assunte a riferimento comune in sede di UNIONE EUROPEA che per l'Italia viene rilasciata
dall'istituto ITC CNR.
L'ETA viene elaborata dall'EOTA (European Organization for Technical Approvals) per conto della Comunità Europea
(CE).
Nel 2001 la Commissione Europea ha approvato l'ETAG 004 che è la guida tecnica per il rilascio dell'ETA agli
ETICS (Sistemi composti per l'isolazione termica esterna).
Il sistema di isolamento a cappotto, e solo questo tipo di isolamento, dal maggio 2003 ha come riferimento per la
certificazione la guida ETAG 004 (l'unica a contenere tutti i riferimenti di valutazione per il rilascio di un ETA ai
singoli prodotti).
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ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA
La guida ETAG 004 descrive, per il sistema completo, i metodi di prova per quanto concerne:
• tenuta all’acqua,
• resistenza a suzione per depressione dovuta a carico del vento,
• permeabilità al vapore acqueo, resistenza allo shock termico, ecc.
La guida ETAG 014 descrive, invece, il complesso di prove per i tasselli che
fissano l’isolante al supporto.
In generale, le guide ETAG definiscono dei metodi di prova di caratterizzazione del comportamento
iniziale di un componente (ITP - Initial Type Test), oltre a definire il controllo in produzione, ma non si
può dire che la ETAG 004 sia una procedura di valutazione della durabilità del componente.
Insieme inscindibile di elementi diversi ma tra
loro compatibili e sinergici:
1. Pannelli Isolanti
2. Collante / rasante
3. Tassello
4. Rete d’armatura
5. Primer
6. Rivestimento di finitura a spessore
Il sistema garantisce la
perfetta compatibilità chimica
e fisica di tutti i componenti.
Prodotti di qualità, posa in
opera a regola d’arte e
attenzione ai dettagli tecnici
e ai nodi costruttivi, sono alla
base dell’affidabilità del
sistema a cappotto
7. Dettagli di sistema
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ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA
Un SISTEMA può essere conforme alla ETAG 004 e, se la conformità è verificata da un laboratorio ufficiale, ottenere il
BENESTARE ETA (validità europea)
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ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA
Sistema a cappotto non realizzati a regola
d’arte NON RISPONDENTI ALLA ETAG 004
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03/06/2014
ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA
Posa in opera: principali direttive di posa a regola d’arte
L’ETAG 004, nella sezione che regola le premesse per la valutazione della conformità all‘uso di ETICS, richiede che la
realizzazione delle opere sia effettuata da installatori in possesso di adeguata formazione.
Cortexa: Consorzio per la cultura del Sistema a Cappotto
Siamo alla seconda edizione del Manuale per l’applicazione del Sistema a Cappotto, che
costituisce un aggiornamento della prima, edita nel 2009, è il frutto di una collaborazione
tecnica estesa che ha visto coinvolte le rispettive associazioni di diversi Paesi europei,
confluite dal 2008 in un’unica associazione europea chiamata EAE (European Association
for ETICS).
La posa in opera svolge un ruolo fondamentale nella qualità finale dell'isolamento
termico integrale. Per questo, grazie alla sinergia tra i migliori tecnici sul campo e
all'esperienza consolidata delle aziende associate alla EAE (European Association for
ETICS, la massima autorità europea in fatto di sistemi a cappotto),
il Consorzio Cortexa diventa oggi più che mai uno strumento di lavoro unico e
indispensabile per tutti coloro che vogliono realizzare un sistema a cappotto seguendo
gli standard qualitativi europei.
Manuale Cortexa scaricabile da: http://www.cortexa.it/index.php
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ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: UN SISTEMA
Posa in opera: principali direttive di posa a regola d’arte
Soci Ordinari
Main Partner
• Alligator Italia
• Baumit Italia
• Caparol Italiana
• Ivas - Industria Vernici
• Röfix
• Settef
•
•
•
•
•
• Sigma Coatings
• Sto Italia
• Viero
• Waler
Tutte le aziende
associate a Cortexa
vantano più di 30 anni
di esperienza nel
settore e milioni di
metri quadri di
facciate di edifici
isolati in Italia e nel
mondo
BASF Italia
Knauf Insulation
Rockwool
Eni Versalis
Stiferite
Partner
•
•
•
Dosteba
EJOT
TESA
Partner Tecnico
•
AIPE
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Scelta del materiale per il pannello isolante – CLASSIFICAZIONE
Origine
Si può pensare di classificare i materiali
isolanti secondo diversi criteri:
importante sarà utilizzare il materiale
isolante più adatto in funzione delle
specifiche esigenze progettuali,
energetiche ed ambientali.
materie prime
sintesi
petrolchimica
Forma
pannelli rigidi
Igroscopicità
flessibile
materiale sfuso schiume
Reazione al fuoco
Protezione termica estiva
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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Materiali - Scelta del materiale per il pannello isolante
Materiale più venduto in Italia:
buone caratteristiche termiche
ma ha problematiche di
acustica di sfasamento;
è un materiale di sintesi
petrolchimica;
meglio quello a base di grafite
perché aiuta ad attenuare
l’onda del calore;
Ha grossissime dilatazioni
termiche attenzioni alla posa.
Pessima traspirabilità sconsigliato per zone umide;
Costa poco …
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico il sughero
Deriva dalla corteccia della quercia da sughero
che può essere prelevata solo intorno al 20
anno di età della pianta,
quando il tronco ha raggiunto la
circonferenza di 30- 40 cm.
Il pannello in puro sughero viene cotto espanso con vapore acqueo
nella propria resina (suberina)
che gli conferisce il collante …
viene pressato e tagliato, non ha bisogno di colle
sintetiche per restare unito e compatto…
non emana esalazioni … è più stabile in facciata..
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Sughero
• Espanso naturalmente - nessuna
aggiunta di sostanze estranee
• Materiale rigenerabile, antibatterico e
traspirante
• Non costituisce un rifiuto speciale
• comportamento al fuoco: in caso di
incendio non propaga le fiamme, ma
brucia fino a spegnersi.
λ
[W/mK]
cp
ρ
[J/KgK]
[Kg/m3]
µ
Rc
[-]
[N/mm2]
reazione
al fuoco
igroscop.
B2
●
protezione
termica
estiva
[Kg/cm2]
0,036
0,06
1560
1800
100
220
2
10
0,1 - 0,25
1– 2,5
☺☺☺
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico il sughero
Esempio: parete esterna - sistema di isolamento a cappotto in sughero U = 0.13 W/(m2K)
Si può avere fino ad uno spessore di 30 cm in lastra unica
è importante utilizzare degli accorgimenti per ottimizzare l’ecologità con la qualità della costruzione!
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico la fibra di legno
La ma teria prima
s ca rti di l egno delle s egherie
dei boschi di conifere
Fa s e intermedia di lavorazione
i res ti del legno vengono tagliati
s econdo precise misure.
Ma teria fi brosa
Ma ci natura precisa e accurata
Per pa nnelli di ottima qualità.
Prodotto finale
Durevoli e i solanti i pannelli
s ono incollati senza utilizzo di
col l anti.
CICLO CHIUSO: la materia prima è lo scarto di
precedenti lavorazioni del legno!
in copertura tetto a falda
per isolamento a cappotto consigliato per struttura in
legno applicabile anche su laterizio ma con intonaco di
fondo e dosaggio di colla al 100% per la sua stabilità….
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
- prodotta attraverso la
lavorazione di legname di scarto
proveniente da segherie,
silvicoltura sostenibile e dalla
ripulitura dei boschi.
- Il processo di produzione
richiede un consumo di energia
grigia relativamente basso,
mentre l'inquinamento dovuto
alle acque di scarico può essere
facilmente controllato.
☺☺☺
Per la produzione dei pannelli, le
fibre di legno vengono impastate
con acqua, pressate in apposite
forme ed essiccate fino
all'ottenimento dei pannelli della
densità desiderata.
Il collante utilizzato può essere la lignina (resina naturale del legno)
contenuta nelle fibre di legno stesse o, in alcuni casi, possono essere
aggiunti collanti atossici, privi di solventi e formaldeide.
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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Materiali e Bioedilizia
Valutazioni ambientali: LCA di confronto tra pannelli isolanti
l’Isolante è un componente edilizio che impedisce al calore di disperdersi verso l’esterno,
(situazione invernale), e di entrare (situazione estiva).
Consente di mantenere all’interno degli ambienti determinate condizioni di benessere termico.
Sughero
Polistirene Espanso
Fibre di legno
Isolante naturale
Isolante sintetico
Isolante naturale
Si ricava dalle piante per scorzatura,
Macinato in granuli e cotto a 370 C
affinchè sprigioni resina come legante.
Il suo processo produttivo nasce dalla
polimerizzazione dell’etilene che è un
prodotto derivato della nafta.
Parte del polistirene utilizzato proviene
dal riciclo.
Le materie prime sono lo scarto di
precedenti lavorazioni del legno.
Il processo di produzione utilizza
vapor acqueo per la sfibratura e
resina come legante.
Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze.
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Valutazioni ambientali: LCA di confronto tra pannelli isolanti a parità di spessore
Il pannello in fibra di legno presenta il minor impatto ambientale.
La fibra di legno analizzata proviene da scarti di precedenti lavorazioni questo
si nota nella categoria “qualità dell’ecosistema” con un impatto ambientale ridotto.
Inoltre, per il fine vita del pannello stesso, è previsto il riciclo.
Alto impatto ambientale
IMPATTO AMBIENTALE
totale:
Sughero =
0 Pt
0.29 Pt
Polistirene esp. = 0.76 Pt
F. legno = - 1.24 Pt
Risorse
Qualità dell’Ecosistema
Sughero
Polistirene
Fibra legno
Salute Umana
Diagramma di analisi LCA effettuata con metodo di valutazione dell’impatto ambientale: EcoIndicator 99 Unità funzionale 1 mq., spessore 5 cm
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Fibra di cellulosa:
viene ricavata dalla carta di giornale
riciclata.
La carta, una viene sminuzzata e
miscelata con sali di Boro (15%) che
costituiscono un trattamento
antiparassitario e ignifugante.
Da questo procedimento si
ottengono i fiocchi, che possono poi
essere pressati in granuli.
Vengono anche prodotti pannelli
tramite processi di termofissaggio in
cui alla fibra di cellulosa si aggiunge
un 5-10% di fibra di poliestere che
rende il pannello elastico e fa da
sostegno.
☺☺
E’traspirante e igroscopica, in grado di
assorbire umidità dall'ambiente e cederla successivamente.
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Lana di vetro
•
prodotta portando a fusione ad una temperatura
compresa tra i 1.300-1.500 ° C una miscela di vetro e
sabbia che successivamente viene convertita in fibre,
con l'aggiunta di un legante (da non molto tempo
resine prive di formaldeide);
•
di origine minerale, richiede una notevole quantità di
energia per la produzione (energia grigia).
☺
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
La coltivazione della canapa ha una
lunga tradizione in Italia e in
Europa ed è totalmente ecologica:
richiede ridotte quantità di acqua,
non necessita di pesticidi e
contribuisce al corretto
sfruttamento delle risorse
naturali.
☺
☺
☺
•
Composto per oltre il 90% da fibre
di canapa il pannello è riciclabile
ed ha un calore specifico
superiore alle lane minerali che
non favorisce il surriscaldamento
estivo degli edifici.
La canapa è, inoltre, resistente alla muffa, agli attacchi da parte di insetti e roditori, ed è una tra le fibre
naturali meno putrescibili.
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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Materiali e Bioedilizia
Valutazioni ambientali: LCA di confronto tra pannelli isolanti a parità di spessore
Il pannello in fibra di cellulosa presenta il minor impatto ambientale
il materiale analizzato prevede l’utilizzo di carta riciclata quindi è al secondo ciclo di vita…
Alto impatto ambientale
RISORSE:USO DI
COMBUSTIBILI
FOSSILI
IMPATTO AMBIENTALE
totale:
Fibra di cellulosa= 0,0425 Pt
0 Pt
Lana di vetro= 0,54 Pt
Fibra di cellulosa
Lana di vetro
Fibra di canapa
F. Canapa = 0,221 Pt
Diagramma di analisi LCA effettuata con metodo di valutazione dell’impatto ambientale: EcoIndicator 99 Unità funzionale 1 mq., spessore 5 cm
Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze.
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Le fibre di legno, macinate e sfibrate
attraverso procedimenti meccanici,
vengono impregnate con magnesite,
cemento o altri materiali per
determinarne la mineralizzazione,
che apporta alle fibre una notevole
coesione e compattezza strutturale.
E’ un materiale molto utilizzato fino
a pochi anni fa per “risolvere” i ponti
termici di pilastri e cordoli;
☺☺
☺
Esistono in commercio pannelli di
lana di legno accoppiati con eps che
vengono utilizzati in applicazioni
particolari.
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
La lana di roccia si ottiene dalla fusione di materiale roccioso.
La roccia viene fatta fondere a una temperatura di circa 1500 gradi,
viene ridotta in fibre e contemporaneamente impregnata di sostanze
idrorepellenti. Si aggiunge del legante per ottenere un tappeto fibroso
compatto, dal quale viene prefabbricato il prodotto finale con la
struttura delle fibre, il peso specifico e lo spessore isolante richiesti.
☺☺
Uno studio effettuato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro e dall'Organismo dell’Organizzazione
mondiale della sanità conferma che le lane minerali non sono pericolose per la salute dell’uomo, non sono prodotti
cancerogeni e quindi possono essere manipolate ed utilizzate in assoluta sicurezza. E’ comunque buona norma evitare
una eccessiva esposizione alla polveri
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Materiali e Bioedilizia
Valutazioni ambientali:LCA per la scelta del materiale isolante a parità di R termica
Selezione effettuata tra soluzioni caratterizzate da uguale resistenza termica ed uguali caratteristiche di montaggio di
isolante. Il parametro di confronto per il dimensionamento è l’uguale resistenza termica: R 0,75 m2K/W
Il pannello che risulta con minor impatto ambientale è quello in lana di vetro
Il pannello in fibre di legno e cemento Portland risulta penalizzato dalla quantità di polveri emesse dai
processi di produzione del cemento.
Fibre di
legno e
cemento
EPS
Lana di vetro
Lana di
roccia
0 Pt
Diagramma di analisi LCA effettuata con metodo di valutazione dell’impatto ambientale: EcoIndicator 99
Unità funzionale 1 mq
Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della progettazione eco-sostenibile”, Febbraio 2008 ALINEA Firenze.
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Materie prime: sabbia silicea, idrato
di calce, cemento Portland, acqua,
schiuma proteica, sostanze
idrofobizzanti. Per produrre il
pannello la sabbia viene lavata e
ridotta in polvere alla stessa
granulometria del cemento, vengono
poi aggiunti il cemento Portland e
tutti gli altri componenti in cui la
schiuma proteica funziona da agente
espandente.
☺☺
☺
Il materiale ha un buon potere isolante ed un'elevata
permeabilità al vapore, è incombustibile, resistente a
compressione e agli agenti acidi.
Il tutto viene mescolato in una
impastatrice e versato in stampi di
gesso. Successivamente i blocchi così
ottenuti vengono lasciati asciugare e
tagliati in pannelli. L'indurimento
definitivo avviene mediante
esposizione a vapore in autoclave.
Per i pannelli in calce-cemento cellulare l'applicazione più
adatta è quella del cappotto termico esterno.
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Si producono con sabbia quarzosa
e calce e poi armati con cellulosa
per renderli stabili. La struttura
aperta con pori fini (90% di pori
fini) offre elevata assorbenza
capillare (enorme capacità di
assorbimento di acqua) e
proprietà termoisolanti.
Il silicato di calcio ha un pH=10,
quindi è leggermente alcalino
☺☺
I pannelli a base di silicato di
calcio garantiscono un clima
dell’ambiente confortevole grazie
alla regolazione attiva
dell’umidità dell’aria e allo stesso
tempo delle pareti più calde.
Il loro valore pH 10 funge da barriera contro le muffe, quindi un
ottimo materiale per il risanamento di zone umide.
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Le materie prime sono la sabbia di
quarzo e il vetro riciclato proveniente
da lampade al neon, monitor e
parabrezza di autovetture rottamate.
Dalla fusione della sabbia in appositi
forni si ottiene il vetro puro cui viene
poi aggiunto il vetro riciclato e la
polvere di carbone, che sarà poi
responsabile dell'estrusione.
L'impasto viene portato nei forni di
espansione, dove il gas che si forma
espande la massa del vetro
conferendogli la struttura alveolare.
☺☺
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
Il vetro cellulare viene infine
raffreddato gradualmente per evitare
di creare tensioni che renderebbero
fragile il materiale. Ha una struttura
alveolare costituita da innumerevoli
piccole celle ermeticamente chiuse.
Per la produzione è necessaria una
grande quantità di energia.
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
I pa nnelli in vetro cellulare, a
ca us a della totale
i mpermeabilità del
ma teriale, non s ono
tra s piranti.
Per questo motivo s ono
uti l izzati i n applicazioni i n cui
ri s ulta necessaria la totale
i mpermeabilità all'acqua e al
va pore: solai e pareti
controterra dal lato esterno
e a l di s otto di strutture
porta nti i n calcestruzzo,
coperture piane, curvilinee o
a fa lda i nclinata realizzate
con s truttura i n lamiera
greca ta e laterocemento da
a di bire a giardino, terrazza o
pa rcheggio.
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO: ZOCCOLATURA MATERIALE
XPS (polistirene estruso)
I pa nnelli in polistirene espanso estruso vengono realizzati a partire da
gra nuli di polistirene nuovi e da polistirene proveniente da ri ciclo. Il
ma teriale di partenza viene inserito i n una macchina di estrusione che
l o fonde ed a ggiunte materiale espandente i gnifugo a di a ltro tipo, a
s econda delle necessità. La massa che ne risulta vi ene fatta passare
a ttra verso un ugello a pressione che ne determina la forma. Il risultato
del processo produttivo è un materiale isolante a s truttura cellulare
chi usa. Il polistirene espanso estruso s i può trovare i n commercio
s otto forma di pannelli con o senza "pelle". La "pelle" è costituita da
un a ddensamento s uperficiale del materiale che gli conferisce un
a s petto liscio e compatto. I pannelli senza pelle s ono ottenuti, invece,
fres ando la s uperficie per renderla compatibile con collanti,
ca l cestruzzo, malte ecc.
cp
λ
[W/mK]
[J/KgK]
ρ
[Kg/m 3]
µ
[-]
Rc
reazione
al fuoco
igroscop.
E
_
protezione
termica estiva
[N/mm 2]
[Kg/cm 2]
0,03
0,04
1300
1700
25
65
70
200
0,15 - 0,7
1,5- 7
☺
Fonte «CORSO BASE CASACLIMA»
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Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Isolanti innovativi
Gli isolanti sottili multistrato riflettenti sono degli isolanti tecnici a basso spessore, costituiti da una
serie di film riflettenti e relativi materiali separatori (ovatte, schiume, ecc...).
I film riflettenti hanno la funzione di riflettere l'irraggiamento termico: è il principio dei doppi vetri e
delle coperte termiche, utilizzate dai servizi di soccorso, applicato all'isolamento in edilizia.
A parità di efficacia termica, gli isolanti sottili multistrato riflettenti consentono un isolamento da 3
a 5 volte più sottile (lame d'aria comprese) rispetto agli isolanti spessi tradizionali.
Fonte: www.actis-isolation.com
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
Materiali per isolamento termo-acustico
Funzionano :
Materiali isolanti tradizionali: conduzione + convezione
Isolanti Termoriflettenti: conduzione + convezione +
irraggiamento
Irraggiamento: pellicole riflettenti basso emissive
respingono l’irraggiamento degli infrarossi verso la
sorgente di emissione;
Conduzione: gli elementi separatori a bassa densità
(schiume, ovatte, ecc.) costituiscono barriere alla
conduzione
Si usano per riqualificazione energetica
dall’interno e dall’esterno di pareti perimetrali,
coperture, sotto tetti e solai
Nuove costruzioni
Correzione di ponti termici
Isolamento di pavimenti freddi e terrazze
esposte
Controsoffitti
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ISOLAMENTO TERMICO INTERNO
Sono composti tecnici a spessore ridotto (max 35
mm), costituiti da pellicole di materiale
termoriflettente e da elementi isolanti combinati
(ovatta, schiume, lana di pecora, ecc.)
Isolanti molto efficaci nella riduzione degli scambi
termici dovuti alla componente radiativa
dell’energia, che rappresenta una parte molto
significativa della dispersione termica complessiva
negli edifici.
Garantiscono prestazioni termiche equivalenti a
14/25 cm di isolante tradizionale
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
MALTE E INTONACI (traspiranti e privi di sostanze nocive): LA CALCE
Calci aeree(CL, DL) e Calci idrauliche naturali la NHL 5 è quella con la
minor percentuale cementizia ...
NHL-Prodotto naturale a ciclo
chiuso
•Prodotto della calcinazione di un calcare contenente 15/20% di silice ed
alluminio + ferro
• nessuna mescola o additivo nei forni
• un prodotto che lascia traspirare i muri
• forte presenza di calce libera (calce aerea non combinata a silice e
alluminio)
Prodotto sano
• regola l’igrometria
• riduce la formazione di micro organismi, acari, muffe
• prodotto asettico: PH basico
• migliore abitabilità
• ha una presa che procede nel tempo
• riduce micro-fessurazioni,
• ritiri limitati
• tollera i movimenti dell’edificio
NHL: una calce idraulica naturale pura avente delle resistenze meccaniche superiori alle altre calci ma meno forte di un
cemento
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Materiali e Bioedilizia
MALTE E INTONACI, LA CALCE Emissioni di CO2
• Usando malte di calce si emette meno CO2.
• Fino al 82% in meno rispetto alle malte cementizie!
• La calce ha capacità di assorbire umidità in eccesso e rilasciarla in caso contrario: clima interno ideale.
Basso impatto ambientale nel ciclo di vita = ECOCOMPATIBILE!
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
MALTE E INTONACI: L’intonaco termico a base sughero
E’ un composto premiscelato a base di:
• sughero in granuli
• argilla
• polveri diatomeiche (minerali fossili.. ossi di seppia)
• fibre (Fibrorinforzo: unica componente sintetica, polipropilene)
• legante idraulico
• proprietà termiche Λ = 0,045 W/m.K
• altamente traspirante μ = 5
• assorbe acqua senza trattenerla: 0,35 Kg/mq in mezz’ora
• non e’ infiammabile: Euroclasse A1
Sistema di isolamento a cappotto: intonaco termico spessori da 3/4 cm
• Coibentazione delle travi e dei pilastri
• Annullamento dei ponti termici
• Sistema traspirante
• Sistema più stabile e sicuro ai movimenti strutturali (Nuova Normativa Sismica)
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Materiali e Bioedilizia
MALTE E INTONACI immagini
Tipi di Intonaci delle strutture principali a Panta Rei
w w w .pantarei-cea.it
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
MALTE E INTONACI
Aerogel Termointonaco
• Elevato valore di isolamento – λ= 0,028 W/mK
• Altamente permeabile al vapore μ= 5
• Idrorepellente – Valore termico inalterato anche in presenza di umidità.
• Alta resistenza ad alghe e funghi
• Ottimo isolamento acustico
• Incombustibile
• Materie prime minerali Naturali
• Esente da cemento portland
• Ottima resa – solo 2 kg/m²/cm
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Materiali e Bioedilizia
FINITURE PER INTERNO: pitture
uso di prodotti realizzati con materie prime naturali a differenza di quelli normalmente impiegati in edilizia che
contengono idrocarburi, isoalifatici, aromatici, chetoni, esteri, pentaclorofenolo, nocivi alla salute e all’ambiente.
Ingredienti:
PIGMENTI: terre naturali, blu cobalto, piante tintorie
COLLE: latte, caseina, albume e tuorlo d’uovo, grassello di calce, calce idraulica, cera d’api
CARICHE: carbonati di calcio amorfi e cristallini, mica,talco,marmi alabastri,sabbie silicee
COADIUVANTI: borace, borati di calcio, allume, oli, estratti vegetali, saponi
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03/06/2014
Materiali e Bioedilizia
MATERIALI DI RIVESTIMENTO la piastrella
Anche la piastrella Italiana va verso la sostenibilità!
Centro Ceramico di Bologna,… Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università di Modena e Reggio Emilia
Ricerca e Innovazione: nuove funzionalità delle piastrelle
Piastrella Fotovoltaica: applicazione diretta di un riporto fotovoltaico sulla superficie di
esercizio della piastrella …
Piastrella Fotocatalitica: Polveri micrometriche di ossido di titanio vengono fissate sulla
superficie ceramica mediante un adesivo inorganico, direttamente applicato sulla superficie
della piastrella ceramica e successivamente sottoposto a trattamento termico
si basa su un processo di fotocatalisi, che grazie a possibili reazioni chimico-fisiche, consente
una riduzione degli agenti inquinanti atmosferici.
Piastrella derivante dalla dismissione delle lampadine: innovativa piastrella
“Ecologica” in Gres Porcellanato Smaltato, contenente uno smalto composto da vetro ad
elevate prestazioni tecniche, derivante da lampade fluorescenti a fine vita bonificate.
Vetro Bonificato da lampade
fluorescenti dismesse
Raccolta italiana: da 160 tonn.
nel 2008 a quasi un migliaio nel
2009
Fonte: Settimana della BiArchitettura..convegno “Nuovi prodotti ceramici ad elevate prestazioni
ambientali” MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE 2009_ProMo Bioecolab, DIMA_UNIMORE e Centro Ceramico
Bologna
Recupero per FRITTA ceramica
Piastrella in gres porcellanato smaltato,
certificata Ecolabel, contenente uno smalto
composto dal 40% di vetro ad alte prestazioni
tecniche di lampade fluorescenti bonificate, che
unisce l’alta qualità del prodotto con un ridotto
impatto ambientale
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Materiali e Bioedilizia
MATERIALI DI RIVESTIMENTO il linoleum
Il 35% è riciclato,
è batteriostatico
utilizzato nel
settore della
sanità, settore
scolastico, uffici,
ristorazione,
sportivo e anche
nel residenziale
Step 1: ossidazione dell’olio di lino e resina= cemento di linoleum
Step 2: trasformazione delle materie prime in granuli
Step 3: calandrantura dei granuli di linoleum
Step 4: camere di essicazione
Step 5: applicazione del finish, taglio, imballaggio,
magazzino e distribuzione
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03/06/2014
Metodi, sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Valutare l’“IMPATTO AMBIENTALE” di un EDIFICIO
Estrazione delle materie prime
Trasporti allo stabilimento
Produzione materiali edili
Utilizzo di risorse naturali
Recupero
Riciclo
la valutazione ambientale deve andare oltre al
ciclo di produzione del materiale edile … deve
essere applicato alla vita dell’intero
Riuso
EDIFICIO
Discarica
Trasporti al cantiere
fine vita dei componentimateriali
Demolizione
Costruzione messa in opera
Uso e Manutenzione
fase d’uso energetica - fase d’uso manutenzione
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
In Italia protocolli di valutazione differenti
In Italia i sistemi di certificazione ambientale degli edifici sono svariati …
si propongono protocolli di valutazione differenti
… non è obbligatorio ma volontario!!
- il Green Building Council Italia,
CERTIFICAZIONE LEED
- l’Associazione Nazionale Architettura
Bioecologica, SB100
- Protocollo ITACA
- Certificazioni di sostenibilità
… molte sono le esperienze internazionali e italiane, ma ancora manca un unico punto di
riferimento per una certificazione energetico ambientale di edificio …
Quello della certificazione ambientale degli edifici è infatti un campo in cui sono già attivi
molti soggetti che operano con criteri simili ma ancora con modalità diverse …
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03/06/2014
Metodi, sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Sistemi di valutazione ambientale di edificio a punteggio- multicriterio
Punteggio- multicriterio
Sono liste di requisiti ambientali
per ogni categoria più requisiti
sono soddisfatti più alto è il
punteggio …
Sono analisi qualitative del
comportamento ambientale
dell’edificio …
Uno dei limiti maggiori è che molti
indicatori sono basati su
asserzioni di tipo qualitativo non
verificati in termini quantitativi …
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Casa Clima
CASA CLIMA è un certificato energetico: stabilisce uno standard energetico
certificato dall’agenzia CasaClima
E’un attributo di qualità che viene conferito da un ente terzo che certifica
la casa, sulla base di verifiche in cantiere e a lavoro finito. La targhetta
viene data sulla base di tre elementi:
Prestazione dell’involucro: si determina il fabbisogno energetico per
riscaldamento della casa e si determina in kWh/m2 anno
Rendimento energetico complessivo di involucro+impianti: quanti kg
di Co2 per m2 emette la costruzione per essere riscaldata
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03/06/2014
Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Casa Clima +
CASA CLIMA +
era un contrassegno rilasciato ad edifici abitativi che si contraddistinguono non solo per
l’alto risparmio energetico, ma anche per una tecnica di costruzione ecologica e che utilizza materiali ecologici
e fonti rinnovabili, e utilizzare almeno uno dei seguenti elementi:
• Fotovoltaico
• Solare termico
• Recupero acque piovane
• Tetto verde
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
CasaClima Nature
Certificazione CasaClima Nature: valutazione di sostenibilità degli edifici.
Prerequisiti della certificazione
CasaClima Nature sono:
- indice di efficienza dell’involucro
≤ 50 kWh/m²a
- indice di efficienza complessiva
-≤ 20 kg CO2 eq /m²a
. Sostenibilità
in vigore dal 01-01-2012
http://www.agenziacasaclima.it/it/certificazione/sostenibilit%C3%A0/casaclima-nature/200-0.html
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
CasaClima Nature
Certificazione CasaClima Nature: valutazione di sostenibilità degli edifici.
Prerequisiti della certificazione CasaClima Nature sono
EFFICIENZA ENERGETICA casaclima B
- FABBISOGNO TERMICO PER IL RISCALDAMENTO:
indice di efficienza dell’involucro ≤ 50 kWh/m²a
- INDICE DI EMMISSIONI DI CO2 EQ:indice di efficienza
complessiva ≤ 20 kg CO2 eq /m²a
Tale valutazione si articola nella verifica quantitativa di:
- impatto ambientale dei materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio
- impatto idrico
- qualità dell’aria interna
- illuminazione naturale
- comfort acustico
- protezione dal gas radon
in vigore dal
01-01-2012
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Casa Clima +
Impatto ambientale dei materiali utilizzati per la costruzione
dell’edificio (max 300 punti)
La valutazione dell’impatto dei materiali da costruzione avviene attraverso il calcolo quantitativo dell’
indicatore CasaClima Nature, che considera un bilancio di impatto ambientale in cui sono valutati:
- Energia primaria non rinnovabile (PEI)
- Potenziale di acidificazione (AP)
- Potenziale di effetto serra (GWP100)
- Durabilità dei materiali (tempo di utilizzo tu)
Bonuspoints
Ai seguenti materiali verranno attribuiti “Bonuspoints”:
- Materiali in pietra, prodotti entro 200 km di distanza dal cantiere (luogo di scavo delle pietre, lavorazione
e fornitura)
- Materiali in laterizio, prodotti entro 500 km di distanza dal cantiere (luogo di estrazione dell’argilla,
produzione, lavorazione e fornitura)
- Materiali in legno con certificato FSC/PEFC o prodotti entro 500 km di distanza dal cantiere (luogo di
abbattimento degli alberi, lavorazione e fornitura)
- Materiali con certificato ecologico di parte terza (secondo ISO 14024)
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED
CERTIFICAZIONE LEED è un sistema di certificazione degli edifici definito e gestito da US GBC.
Attribuisce un punteggio all’edificio in base alla valutazione della prestazione raggiunta in termini di impatto
ambientale.
E’ volontario e basato sul consenso, è basato su principi energetici e ambientali riconosciuti
Considera l’ intero processo di realizzazione dell’edificio, a partire dalle fasi di progettazione, costruzione, e
proseguendo fino alle fasi di occupazione ed uso.
IN ITALIA … il sistema di rating negli Stati Uniti e il percorso verso la definizione di parametri italiani
Il Green Building Council Italia costituitosi nel gennaio 2008, è un’associazione non profit promossa dalla Società
Consortile Distretto Tecnologico Trentino che si propone di certificare gli edifici secondo lo standard del Leed
americano, preventivamente adeguato alla realtà locale.
www.gbcitalia.org
Obiettivo: mettere in rete le più competitive imprese italiane operanti nel segmento dell’edilizia sostenibile e di
facilitare il dialogo tra le comunità professionali più qualificate. Soci del GBC aziende, società di capitali e
cooperative, studi professionali associati, enti pubblici e privati, fondazioni.
Stanno lavorando per mettere a punto le caratteristiche del sistema LEED Italia, che dovrà tener presenti le
specificità climatiche, edilizie e normative del nostro Paese…
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED
Occorre mappare le caratteristiche del progetto rispetto ai crediti previsti dai diversi standard; registrare il progetto
presso il Green Building Certification Institute e sottoporre formale richiesta all’ente, fornendo adeguata
documentazione relativa alle varie fasi di progettazione e costruzione. Seguiranno l’elaborazione della richiesta da parte
dell’ente e la Certificazione, successiva al completamento dell'opera.
SS
SELEZIONE
DEL SITO
WE
EA
EFFICIENZA
DELL’ACQUA
ENERGIA E
ATMOSFERA
Esistono 6 categorie di valutazione e sono stati organizzati
6 Comitati composti da soggetti attivi sulla nostra realtà Nazionale:
MR
EQ
MATERIALI E
RISORSE
ID
QUALITA’
AMBIENTALE
INTERNA
INNOVAZIONE
NEL DESIGN
Per ogni categoria sono stati adeguati alla nostro territorio i requisiti definiti dal GBC americano. Il rispetto di questi requisiti portano al
guadagno di crediti; la somma dei crediti ottenuti determina il livello di certificazione dell’edificio
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED
LEED presenta quattro livelli di certificazione:
CERTIFIED (40 – 49 punti)
SILVER (50 – 59 punti)
GOLD (60 – 69 punti)
PLATINUM (80 + punti)
LEED coinvolge sia la fase di progetto che la fase di costruzione
Non ci sono prodotti certificati LEED, LEED certifica l’EDIFICIO
SS 7 – Effetto isola di calore
Per esempio le piastrelle ceramiche contribuiscono al punteggio…
SS – Sostenibilità del Sito
WE–Gestione Efficiente delle Acque
EA – Energia e Ambiente
MR – Materiali e Risorse
EQ – Qualità Ambientale Interna
ID –Innovazione nella progettazione
Crediti a cui la
piastrella di
ceramica può
contribuire
MR 2- Gestione degli scarti di cantiere
MR 4 – Contenuto Materiale Riciclato
MR 5 – Materiali regionali
EQ 4 – Materiali a bassa emissione
E’ corretto quindi affermare che le piastrelle di ceramica possono fornire un CONTRIBUTO SIGNIFICATIVO al
punteggio LEED degli edifici finalizzato ad una progettazione Sostenibile
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED
Il protocollo LEED 2009 Italia Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni
è il frutto di un lavoro di trasposizione che ha portato non solo all'introduzione
di norme di riferimento italiane ed europee ma anche all'adattamento
alle esigenze del mercato edile nazionale.
MARCHIO LEED
Il protocollo GBC HOME è il rating system di sostenibilità di GBC Italia rivolto
alla certificazione degli edifici residenziali.
GBC HOME è uno strumento per progettare, costruire e certificare edifici
residenziali sostenibili.
MARCHIO GBC ITALIA
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Sistemi di valutazione ambientale di edificio: CERTIFICAZIONE LEED
Un esempio: Torre Unipol a Bologna , primo edificio a torre in Italia ad ottenere la CERTIFICAZIONE LEED NC GOLD
Fonte: presentazione alla SETTIMANA DELLA BIOARCHITETTURA E DELLA DOMOTICA – novembre 2013
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Sistemi di valutazione ambientale di edificio: PROTOCOLLO ITACA
PROTOCOLLO ITACA_Una delle realtà della certificazione che più si stanno affermando nel nostro paese è "Itaca" un
protocollo per l’edilizia residenziale, realizzato dalla sezione italiana dell'associazione IISBE, adottato da molte
regioni come criterio per la concessione dei finanziamenti all’edilizia pubblica …
E’ un organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle province
autonome con l’obiettivo di:
promuovere e garantire un efficace coordinamento tecnico tra le
stesse Regioni;
assicurare il miglior raccordo con le istituzioni statali, enti locali e
operatori del settore
Negli ultimi anni le attività sono state rivolte a creare strumenti in tema
di sicurezza nei luoghi di lavoro, e regolarità contributiva, abbattimento
delle barriere architettoniche, espropriazioni per pubblica utilità, qualità
ambientale ed energetica.
Il protocollo Itaca è stato ampiamente sperimentato in questi anni dalle Regioni, centri di ricerca, università, ecc., a
garanzia della piena e completa applicazione sulle diverse tipologie di edifici.
Oggi è adottato da numerose Regioni attraverso specifiche norme e regolamenti regionali:
• Piemonte: Progra mma Casa, edilizia s ociale, contratti di quartiere;
• Lombardia: s i stema di ri ferimento per i ncentivi comunali;
• Toscana, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Umbria, Marche: norme per l’edilizia s ostenibile, sistemi di certificazione,
progra mma casa, edilizia s ociale e contratti di quartiere;
• Basilicata, Calabria e Provincia autonoma di Trento, Campania, Emilia-Romagna; s i stemi di valutazione di riferimento.
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Sistemi di valutazione ambientale di edificio: PROTOCOLLO ITACA
Esistono varie versioni differenti
per numero di schede da
compilare: COMPLETO: 70
schede
RIDOTTO: 28 schede
SINTETICO: 12 schede
obiettivo: misurare oggettivamente la qualita’ energetico ambientale
strumento: analisi della prestazione rispetto a un insieme di criteri
risultato: punteggio e classificazione in una scala di qualita’
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Sistemi di valutazione ambientale di edificio: associazioni
Il MARCHIO INBAR _Istituto Nazionale di Bioarchitettura
Il ma rchio certifica il processo edilizio ecosostenibile con relativo
cons eguimento delle prestazioni energetico a mbientali. Rispetto alle fasi del
processo edilizio, i l marchio s i riferisce alla fase decisionale e a quella
rea lizzativa in opera.
Si ri ferisce alla fase gestionale s olo per il ma nuale d’uso dell’alloggio.
SB 100 ANAB_ Associazione nazionale Architettura Bioecologica
SB 100 è un s istema per l ’indirizzo,la valutazione, il controllo, la certificazione della s ostenibilità
i n edilizia, è prestazionale 100 a zioni seguono il percorso naturale di un progetto dalla scelta del
l uogo a lla manutenzione dell’edificio.
Ad 1 a zi one = 1punto
+1 per i l miglioramento dello standard
0 per prestazioni s tandard
-1 per prestazioni inferiori allo s tandard
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Enti di ricerca ENEA casi sperimentali basati su LCA
Un “caso studio”: l’obiettivo è stato quello di applicare LCA ad un edificio adibito a scuola materna progettato e
costruito nel 2004. Dell’edificio in oggetto si sono valutati gli impatti ambientali ed il costo economico dovuti al suo
ciclo di vita completo, nelle fasi di costruzione, di gestione ed uso ipotizzando i consumi energetici e gli scenari di
fine vita. Si è potuto poi dimostrare il vantaggio ambientale economico ed energetico dovuto allo stesso organismo
edilizio, ipotizzando l’introduzione di alcune varianti risultate eco-compatibili dai confronti con LCA e
dall’interazione di indici energetici ed ambientali. Si sono poi messi a confronto i 2 modelli e valutati gli impatti
ambientali. Quindi si è applicato l’LCA, alla scala dell’intero organismo architettonico dimostrando la convenienza
ambientale di scelte accurate effettuate fin dalle prime fasi progettuali.
Dati da computo metrico dell’architettonico +
computo Impianti definizione inventario quantità e
materiali
LCA FASE DI COSTRUZIONE
materiali, strutture, chiusure, impianti,
finiture …
Valutazioni energetiche per determinare il
fabbisogno di energia termica ed elettrica,
classificazione energetica …
LCA FASE D’USO
manutenzione, consumi energia termica,
energia elettrica con ipotesi di vita 100 anni
Fonte: Neri P. e altri “Verso la valutazione ambientale
degli edifici. Life Cycle Assessment a supporto della
progettazione eco-sostenibile”,
Febbraio 2008 ALINEA Firenze, Par.8.2.5 a cura di arch.
Daniela Di Croce
Ipotesi dello scenario di fine vita per
materiali, componenti, impianti ed
edificio
LCA FINE VITA
LCA EDIFICIO
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Enti di ricerca ENEA casi sperimentali basati su LCA di edificio
LCA del confronto tra materiali e sub-sistemi tecnologici CONFRONTI per L’ ECODESIGN
Definizione del modello di progetto
“EDIFICIO ECO-EFFICIENTE”
Confronto tra EDIFICIO TRADIZIONALE” e il modello di progetto “EDIFICIO ECO-EFFICIENTE”
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Metodi,sistemi di classificazione/certificazione della sostenibilità ambientale di edifici
Enti di ricerca ENEA casi sperimentali basati su LCA di edificio
Confronto di LCA tra EDIFICIO TRADIZIONALE e il modello EDIFICIO ECO-EFFICIENTE valutato nel ciclo di vita
Valutazione dell’impatto ambientale
Valutazione dell’impatto ambientale
“EDIFICIO TRADIZIONALE”
“EDIFICIO ECO-EFFICIENTE”
Dall’analisi dei risultati della valutazione LCA si nota che il modello Eco (1,88 MPt) produce un impatto inferiore di quello
prodotto dal progetto tradizionale (2,82 MPt)
risultati ottenuti con il metodo di v alutazione ambientale EPS 2000
IL DANNO AMBIENTALE è STATO RIDOTTO DEL 33%
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architetto Daniela Di Croce
Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena
Via Caruso 3, Modena
www.aess-modena.it
[email protected]
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