LEONARDO DA VINCI A cura di Davide Alessi

LEONARDO DA VINCI
A cura di Davide Alessi
Presunto autoritratto, ca 1513, Torino, Biblioteca Reale
“Fu tanto raro e universale, che dalla natura per suo miracolo esser produtto dire si
puote: la quale non solo della bellezza del corpo, che molto bene gli concedette,
volse dotarlo, ma di molte rare virtù volse anchora farlo maestro. Assai valse in
matematica et in prospettiva non meno, et operò di scultura, et in disegno passò di
gran lunga tutti li altri. Hebbe bellissime inventioni, ma non colorì molte cose,
perché si dice mai a sé medesimo avere satisfatto, et però sono tante rare le opere
sue. Fu nel parlare eloquentissimo et raro sonatore di lira [...] et fu valentissimo in
tirari et in edifizi d'acque, et altri ghiribizzi, né mai co l'animo suo si quietava, ma
sempre con l'ingegno fabricava cose nuove:”
(Anonimo Gaddiano, 1542)
Vita e opere
1452: Leonardo nasce il 15 Aprile ad Anchiano di Vinci, non lontano da
Firenze. È figlio naturale di un notaio, Ser Piero.
1460: Si trasferisce a Firenze con la matrigna e il padre, che lo vuole avviare agli
studi per fargli intraprendere la carriera di notaio.
1464-1469: Entra in una delle botteghe artistiche più in vista della città, quella di
Andrea del Verrocchio: il giovane inizia così il suo apprendistato e familiarizza
gradualmente con tutti i segreti della bottega, in cui conosce tra gli altri Sandro
Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Pietro Perugino e Lorenzo di Credi.
1472: Il suo nome è registrato nell’elenco della confraternita dei pittori, la
Compagnia di San Luca: è quindi già un maestro indipendente. Frequenta
accademie, botteghe e la famiglia Medici, presso la quale conosce molti
intellettuali, tra cui il filosofo Marsilio Ficino.
1475: Verrocchio assegna a Leonardo l’incarico di completare la pala d’altare
rappresentante il Battesimo di Cristo. A questo si affiancano altre collaborazioni
col maestro che non impediscono a Leonardo di continuare a disegnare e prendere
appunti, con la sua inconfondibile scrittura a rovescio.
1482: È l’anno del probabile trasferimento a Milano, forse su consiglio di Lorenzo
de’ Medici. Si presenta alla corte di Ludovico il Moro con una lettera in cui espone
le sue abilità, soprattutto di ingegnere militare, ma anche di architetto, scultore,
pittore e persino musicista. A corte si occupa anche dell’organizzazione delle feste.
1483: Stipula un contratto insieme ai fratelli Evangelista e Giovan Ambrogio de’
Predis per realizzare la pala d’altare per la Confraternita dell’Immacolata
Concezione nella chiesa di San Francesco Grande: il pannello centrale sarà la
Vergine delle Rocce, mirabile fusione tra ricerca artistica e osservazione della
natura.
1488: Per Ludovico il Moro inizia anche gli studi per un grande monumento
equestre in onore di Francesco Sforza, per il quale affronta numerosi problemi
tecnici di fusione.
1487-1490: In qualità di ingegnere ducale, riceve dei pagamenti per il suo parere
per risolvere i problemi statici nella costruzione del tiburio del Duomo. La sua
soluzione sarà scartata a favore del progetto di Giovanni Antonio Amadeo e
Giovanni Dolcebuono.
1490: Ha modo di soggiornare nelle città di Vigevano e Pavia dove incontra
l’ingegnere senese Francesco di Giorgio Martini. Descrive le opere di irrigazione
del Vigevanasco e progetta la Sforzesca, una cascina modello per il Duca.
1495-1498: Lavora a uno dei suoi più celebri lavori: l’Ultima Cena, nel refettorio
del monastero domenicano di Santa Maria delle Grazie.
1498: Decora anche la Sala delle Asse del Castello di Milano con affresco
rappresentante un pergolato di alberi uniti a nodi di nastri, coniugando l’esigenza
di celebrazione dinastica con il desiderio di rappresentazione la natura nei suoi
minimi dettagli.
1499: A causa della caduta della signoria sforzesca per mano dei francesi,
abbandona Milano, lasciando incompiuta l’impresa della fusione del cavallo di
bronzo: il suo modello in terracotta rimane nel cortile del Castello. Nel suo viaggio
si trattiene a Mantova e a Venezia.
1500: Ritorna a Firenze, dove è protagonista di un grande evento, la pubblica
esposizione del suo cartone con la Sant’Anna presso la chiesa dell’Annunziata.
1502: Entra al servizio di Cesare Borgia come ingegnere militare, spostandosi
frequentemente dalla Toscana alla Romagna e alle Marche tra le città di Piombino,
Siena, Urbino, Imola, Senigallia e Cesena, dove progetta un canale navigale per
Porto Cesenatico.
1503: È di nuovo a Firenze, dove è impegnato insieme al giovane Michelangelo
nella decorazione del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio: per l’occasione
lavora alla pittura murale rappresentante la battaglia di Anghiari, mai terminata.
1503-1504: Inizia probabilmente a lavorare a due delle sue opere più famose: la
Gioconda, ritratto che rimane nello studio di Leonardo fino alla morte, e la perduta
Leda, omaggio alla forza generatrice della natura di cui appronta numerosi disegni
preparatori.
1506-1515: Si trasferisce nuovamente a Milano su invito di Charles d’Amboise,
nuovo governatore della città ,e del re Luigi XII di Francia. Per i successivi due
anni divide il suo tempo tra Milano e Firenze.
1508-1513: Visita spesso i corsi dell’Adda; inizia numerosi progetti di
canalizzazione e si interroga sempre più sulle forze che animano e governano la
natura, in particolare l’acqua, in cui egli riconosce una delle forze generatrici della
vita.
1515-1516: Lascia definitivamente Milano. Invitato a Roma da Giuliano de
Medici, continua i suoi studi di geometria e di ingegneria idraulica, progettando la
bonifica delle paludi Pontine e disegnando il porto di Civitavecchia.
1515: Ha modo di vedere la volta della Cappella Sistina appena terminata da
Michelangelo. A Bologna, dove si reca per un’ambasceria a seguito di Giuliano de
Medici e papa Leone X, conosce il re di Francia Francesco I, che lo invita a
trasferirsi in Francia e lavorare per lui.
1516: Diviene primo pittore, ingegnere e architetto del Re e si trasferisce insieme
ad alcuni suoi allievi, tra cui Francesco Melzi, nel castello di Cloux presso
Amboise. Si occupa nuovamente di ingegneria idraulica e abbozza i progetti per
una residenza reale a Romarantin.
1519: Muore il 2 maggio a Cloux e per sua volontà viene seppellito nel chiostro
della chiesa di Saint Valentin ad Amboise. Nel suo testamento, steso il 23 aprile,
lascia in eredità i suoi manoscritti, disegni e strumenti al suo discepolo favorito,
Francesco Melzi.
STUDI E INVENZIONI
Con i suoi disegni di straordinaria chiarezza ed efficacia Leonardo ci dà
un'immagine di se stesso, dell'uomo che, formatosi in una delle città più vive e
stimolanti del suo tempo quale era Firenze, iniziò a percorrere una strada autonoma
di ricerca ed elaborazione di idee e di progetti che toccavano molti settori,
dall'idraulica alla meccanica, dal volo all'anatomia, all'ottica.
Macchine da guerra terrestri
Acciarino automatico a pietra focaia
Argano per il sollevamento delle artiglierie
Artiglieria con elevazione regolabile a chiodo
Balestra gigante
Balista multipla
Carro armato
Carro falciante
Organo a 33 canne
Proiettili ogivali
Macchine per volare
Ala articolata e battente
Aliante
Navicella volante
Paracadute
Macchine per uso civile
Alambicco
Carro automotore
Distillatore a refrigerazione continua
Forno a fiamma guidata
Gru girevoli
Macchina per fabbricare le corde
Mulino a cilindri multipli
Rulli per lo studio sull'attrito
Telaio meccanico
Torchio da stampa
Trivella
Ventilatore
Macchine idrauliche e marittime
Apparecchiatura per prosciugare un porto
Barca a propulsione a ruote
Battipalo
Cannone navale
Cupolino per respirare e canna flessibile
Galleggianti per camminare sull'acqua
Misura della trasformazione di acqua in vapore
Nave veloce speronatrice
Scafandro per palombaro
Sega idraulica
Leonardo architetto
Angolo di rocca con triplice difesa radente
Basilica a cinque cupole
Chiesa a pianta centrale
Chiesa a pianta centrale con quattro campanili cilindrici
Città ideale
GLOSSARIO
Andrea di Michele di Cione detto Il Verrocchio (Firenze, 1434 – Venezia, 1488)
è stato uno scultore, pittore e orafo italiano.
Fu attivo soprattutto alla corte di Lorenzo de' Medici.
Alla sua bottega si formarono come allievi Leonardo da Vinci, Perugino,
Domenico Ghirlandaio, Francesco Botticini, Francesco di Simone Ferrucci.
Marsilio Ficino (Figline Valdarno, 19 ottobre 1433 – Careggi, 1 ottobre 1499) è
stato un filosofo e umanista italiano.
Lorenzo de' Medici detto Lorenzo il Magnifico (Firenze 7 gennaio 1449 –
Firenze 9 aprile 1492) è stato uno scrittore e principe italiano signore di Firenze
nella seconda metà del Quattrocento, letterato e mecenate appartenente alla
dinastia dei Medici.
Ludovico Maria Sforza (detto il Moro) (Vigevano 27 luglio 1452 – Loches, 27
maggio 1508) è stato un nobiluomo italiano, duca di Bari dal 1469, poi duca di
Milano dal 1494 al 1500.
Cesare Borgia detto il Valentino (Roma, 13 settembre 1475 – Viana, 12 marzo
1507) è stato un politico e cardinale italiano. Fu un avventuriero e condottiero
rinascimentale famoso per aver ispirato a Machiavelli la figura de Il Principe.
Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni (conosciuto semplicemente come
Michelangelo; Caprese Michelangelo, 6 marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564) è
stato un pittore, scultore, architetto e poeta italiano.
Papa Leone X, nato Giovanni di Lorenzo de' Medici (in latino: Leo X; Firenze,
11 dicembre 1475 – Roma, 1 dicembre 1521), fu Papa dal 1513 alla sua morte.
Giovanni era il secondogenito di Lorenzo de' Medici e portò alla corte pontificia lo
splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali.
Francesco I (Cognac, 12 settembre 1494 – Rambouillet, 31 marzo 1547) è stato un
sovrano francese, marito di Claudia di Francia, che regnò dal 1515.
Francesco Melzi (Milano, 1491 ca. - Vaprio d'Adda, 1568/70?) è stato un pittore
italiano, pupillo di Leonardo da Vinci.
Sitografia:
www.museoscienza.it;
www.wikipedia.it;
www.programmaleonardo.it