Tutto Model (1) - Marcello Nasso Architekten

La ricostruzione di “Piazza Fontana” a Milano
1.0.
Inqaudramento del contesto culturale ed artistico a Milano
p. 12
2.0.
Inquadramento del contesto urbano intorno a “Piazza Fontana
p. 13
3.0.
I nuovi spazi previsti per “Piazza Fontana”
p. 14
4.0.
Il funzionamento dei nuovi edifici previsti per “Piazza Fontana”
p. 15
4.1.
4.2.
4.3.
Il “museo della scultura del 20º secolo”
L’edificio commerciale della “made in milan”
Gli spazi esterni tra gl’edifici di “Piazza Fontana”
5.0.
I sistemi costruttivi applicati per l’esecuzione degl’edifici
5.1.
5.2.
5.3.
Il “museo della scultura del 20º secolo”
L’edificio commerciale della “made in milan”
Gli spazi esterni tra gl’edifici di “Piazza Fontana”
6.0.
Le fasi del cantiere di “Piazza Fontana”
p. 18
7.0.
Il programma previsto per la ricostruzione di “Piazza Fontana”
p. 19
7.1.
7.2.
7.3.
Il “museo della scultura del 20º secolo”
L’edificio commerciale della “made in milan”
Gli spazi esterni tra gl’edifici di “Piazza Fontana”
8.0.
stima dei costi in base ai punti elencati e ipotesi di ammortizazione
8.1.
8.2.
8.3.
Il “museo della scultura del 20º secolo”
L’edificio commerciale della “made in milan”
Gli spazi esterni tra gl’edifici di “Piazza Fontana”
p. 16/17
p. 20
made in milan & il museo della scultura del 20° secolo - documento preliminare per la ricostruzione di “Piazza Fontana” a Milano - POLIMI 2004 - p 11
1.0.
Inquadramento del contesto culturale ed artistico a Milano
.
Per il momento Milano, a differenza di molte grandi città europee o nord-americane, non è ancora
in grado di offrire al visitatore un importante museo d’arte moderna o contemporanea. Né può
vantare edifici museali recenti di prestigio dal punto di vista architettonico.
La storia artistica Milanese è costellata di avvenimenti di rilievo: il futurismo, l’astrattismo tra le
due guerre, il “chiarismo”, Lucio Fontana e lo spazialismo, Piero Manzoni, la frequente presenza dei
maggiori interpreti del “Nouveau Réalisme”. A questi avvenimenti ha funto da contorno l’attività di
critici e gallerie, di riviste specializzate della massima importanza, di un fitto seguito di collezionisti
e appassionati.
In anni recenti si è cominciato a parlare con insistenza di alcuni grandi progetti con lo scopo di
riorganizzare e dare un assetto definitivo a tutto il comparto delle collezioni comunali d’arte
moderna e contemporanea. L’offerta espositiva pubblica a Milano negli anni 80 e inizio 90
sembrava addirittura eccessiva. Risultava articolata, infatti, in una miriade di sedi più o meno
provvisorie. Molte di queste oggi sono chiuse.
Altro grande polo espositivo è Palazzo Reale, che da tempo funziona a regime ridotto a causa dei
radicali interventi di ristrutturazione.
Alle attività un po a singhiozzo di questi spazi ha fatto riscontro l’apertura di un numero
impressionante di strutture private, organizzate prevalentemente sotto forma di “fondazioni”.
Alcune sono dedicate all’arte antica, altre all’arte moderna-classica, altre ancora specificamente
all’arte contemporanea. Sono soprattutto queste istituzioni a variegare l’offerta culturale pubblica,
nell’attesa che si realizzino alcuni progetti concreti.
L’offerta pubblica di arte moderna e contemporanea si concentra essenzialmente su due poli: il polo
di Palazzo Reale, ed il polo della Villa Reale e del PAC:
Il complesso di Palazzo Reale è costituito dal grande Palazzo Reale, che, con la sua piazzetta
antistante, si affaccia direttamente su Piazza Duomo.
Il polo di Villa Reale è costituito dalla Villa Reale e dall’adiacente Padiglione d’Arte Contemporanea
(PAC). Si affaccia su Via Palestro, nei pressi dei Giardini Pubblici.
Secondo le comunicazioni del Comune di Milano, avrebbe inizio un vasto programma di
ristrutturazione delle istituzioni che si occupano di arte moderna e di arte contemporanea. Il
programma è legato soprattutto al risanamento di Palazzo Reale, che verrebbe completato entro il
2005. Qui verrebbe collocato il Museo del Novecento. Con questo termine si vorrebbe indicare “il
museo d’arte moderna”.
Per l’arte contemporanea sarebbe allo studio una soluzione più rivoluzionaria. Si tratterebbe di
ristrutturare e riadattare alcune grandi costruzioni, che in precedenza fungevano da gasometri. Le
strutture fanno parte dell’area dismessa della Bovisa, a Nord-Ovest.
In questo contesto la grande compagnia di moda “made in milan” oltre alla costruzione del suo
negozio pricipale in “Piazza Fontana” ha deciso di offrire alla città un “museo della scultura del 20°
secolo” con un giardino alberato sempre sulla stessa piazza, in relazione alle più importanti
istituzioni cittadine ed in particolare a Palazzo Reale.
made in milan & il museo della scultura del 20° secolo - documento preliminare per la ricostruzione di “Piazza Fontana” a Milano - POLIMI 2004 - p 12
2.0.
Inquadramento del contesto urbano intorno a “Piazza Fontana”
.
Il “museo della scultura dell’ 20º secolo” insieme ad un giardino alberato, un ristorante ed al
grande negozio della compagnia di moda “made in milan” intendono dare una risposta
architettonica-ambientale per un luogo a più riprese profondamente lacerato da “progetti” relativi
ad aree circostanti, progetti come le sistemazioni ottocentesche attorno a Piazza Duomo e corso
Vittorio Emanuele e l’apertura di via Larga e di corso Europa.
Si intende sottolineare, come tema centrale, l’obiettivo di ricostruzione della “Piazza Fontana”.
Ricostruzione e non rifacimento della sua forma storica, per altro improponibile; ricostruzione come
ricerca dei modi e delle forme per definire degli spazi pubblici, un luogo significativo dello spazio
urbano centrale, creando un nuovo centro di cultura, di svago e di consumo per tutta Milano,
attraendo oltre al turismo tutto il Nord Italia.
Un occasione importante per una città che non ha dato, dagli inizi del Novecento ad oggi,
particolare importanza ai luoghi urbani, che ha teso a focalizzare nella sola Piazza Duomo
l’ambizione a luoghi pubblici urbani.
Con ciò non si intendono sottovalutare altri aspetti, comunque importanti come le possibilità di
valorizzare, come spazi pedonali collegati a sistemi complessi, le piazze Beccaria e Santo Stefano
oppure il rafforzamento del carattere plurifunzionale, misto, dell’area centrale, prevedendo con i
nuovi interventi attività commerciali, e culturali di svago. Elementi di questo genere, unitamente
alla valutazione del patrimonio storico-monumentale sono, se cosi si puo dire, i “materiali di
costruzione” urbani, ritenuti fondamentali per l’obiettivo centrale di ricostruzione di questo “non
luogo” attuale.
I piani, le proposte, i progetti, dal piano neoclassico del 1807 sino al concorso del 1967, sono un
significativo “spaccato” della storia urbana moderna di Milano. La grande piazza di servizio a Piazza
Duomo e luogo di confluenza dei pricipali collegamenti urbani verso nord-est (Venezia) ed est
(Vittoria) prefigurata dal piano neoclassico, viene negata dalla logica novecentesca di aggiramento
del area centrale attorno a piazza Duomo. In questa logica “Piazza Fontana” è uno spazio ambiguo
tra Corso Vittorio Emanuele e il nuovo tracciato di attraversamento del centro.
L analisi dell’aspetto attuale di “Piazza Fontana” e del suo intorno fornisce ulteriori materiali di
riferimento. Il carattere di luogo non voluto, di spazio di “risulta” emerge con estrema chiarezza
anche da valutazioni apparentemente marginali, come la rappresentazione dei materiali costituenti
le diverse pavimentazioni stradali, cosi differenti in poche decine di metri quadrati.
Gli aspetti fisici, funzionali, spaziali e documentativi evidenziano la natura e l’entità dei problemi da
considerare. Il carattere di luogo prevalentemente destinato alla permanenza e passaggio dei
pedoni ma attrezzata con funzioni commerciali, con attività ricreative e culturali, arrichisce il
sistema dell’isola pedonale di Piazza Duomo, e può rafforzare correnti pedonali, oggi poco
valorizzate, come le direzioni Galleria del Corso - piazza Beccaria -“Piazza Fontana” - corso Europa.
Si determina inoltre un rafforzamento del sistema commerciale incentrato su corso Vittorio
Emanuele.
made in milan & il museo della scultura del 20° secolo - documento preliminare per la ricostruzione di “Piazza Fontana” a Milano - POLIMI 2004 - p 13
3.0.
I nuovi spazi previsti per “Piazza Fontana”
.
Come si è capito dalle considerazioni precedenti oggi “Piazza Fontana” non è che un grande vuoto
di intercapedini tra il denso centro storico di Milano ed una nuova parte più diffusa che si avvicina
da sud-ovest sventrando la circonferenza della città medioevale.
L’obiettivo principale della nuova “Piazza Fontana” deve essere il potenziamento dell’isola pedonale
di Piazza Duomo e la diretta connessione a piazza Beccaria, da dove si accede alla Galleria del
Corso, che sbocca su corso Vittorio Emanuele.
Questo obiettivo va raggiunto tramite il preciso posizionamento del “museo della scultura del 20º
secolo” all’interno di “Piazza Fontana”, dando finalmente una chiara conclusione al vecchio centro
storico in questa zona.
Senza toccare fisicamente gli edifici circostanti, il “museo della scultura del 20º secolo” estende il
centro da Piazza Duomo a Piazza Beccaria allineandosi a Via Arcivescovado e riprendendo l’altezza
di Palazzo Reale su Piazza Duomo.
Il “museo della scultura del 20º secolo” di “Piazza Fontana”, un contenitore d'acciaio alto e snello,
interagisce con i tre edifici circostanti (Palazzo del Capitano di Giustizia, Banca del Agricultura e
Palazzo dell’Arcivescovado) creando tre nuove zone ed una piazzetta alberata che si chiude sulla
parte nord con l’edificio della compagnia di Moda “made in milan”.
L’edificio della “made in milan” riproduce la facciata nord che viene a mancare sin dalla demolizione
dell’albergo Commercio nel 1969.
Dall’edificio della “made in milan” si accede al vano foyer che si apre su tutti i piani del negozio di
moda ed al bar-ristorate che si nasconde dietro la zona alberata.
La parte opposta al bar-ristorante dietro la zona alberata invece viene ripresa da una porta-galleria
che copre la vecchia fontana del Piermarini fornendo l'accesso al “museo della scultura del 20°
secolo” ed al suo bookshop oltre che a fungere come luogo di sosta o di passaggio.
Alla grande porta-galleria scavata nel corpo del “museo della scultura del 20° secolo” segue il
cortile che divide il palazzo in due sezioni: una più larga contenente il foyer seguito da due piani di
esposizione temporanea, l'altra contenente una piccola aula polivalente, due piani di esposizione
permanente ed un esposizione a cielo aperto. Tutti gli spazi del museo si affacciano sul cortile e
quindi sulla spazio porta-galleria che contiene il simbolo di “Piazza Fontana”, la vecchia fontana del
Piermarini.
Queste scelte programmatiche sono di carattere misto: cultura, svago e consumo intendono offrire
spazi innovativi di alta qualitá insediativa, architettonica e costruttiva per rivitalizzare “Piazza
Fontana” attirando ed intrattenendo la gente nella città.
made in milan & il museo della scultura del 20° secolo - documento preliminare per la ricostruzione di “Piazza Fontana” a Milano - POLIMI 2004 - p 14
4.0.
Il funzionamento dei nuovi edifici previsti per “Piazza Fontana”
.
Si intendono costruire due edifici connessi tra di loro tramite un giardino alberato. Il primo edificio
quale è il “museo della scultura del 20º secolo” è diviso in due parti: una parte più generica, che
consiste nella porta-galleria, il bookshop ed il piano terra del “museo della scultura del 20º secolo”
ed un altra parte più specifica che consiste negli spazi superiori riservati ad esporre le sculture.
Dall’altra parte del giardino sul fronte nord di “Piazza Fontana” troviamo l’edificio della “made in
milan” che accoglie un negozio di moda ed un bar-ristorante.
4.1.
Il “museo della scultura del 20º secolo”
Lo spazio pubblico all’esterno del “museo della scultura del 20° secolo” consiste, oltre che il
giardino alberato, nella nuova porta-galleria della fontana e nel cortile vetrato, da dove passa quasi
tutta la luce naturale per il museo.
Lo spazio pubblico all’interno del “museo della scultura del 20° secolo” consiste nello spazio
d’entrata sotto il cortile, nel foyer con la cassa, il guardaroba, in un piccolo bar e nel’aula
polivalente che ospiterà circa 180 persone.
Al piano terra del “museo della scultura del 20° secolo” seguono due volte due piani espositivi che
si avvolgono intorno al cortile. I due piani sulla parte nord del museo ospitano le esposizioni
temporanee, mentre l’altra parte consiste in due piani d’esposizione permanente all’interno ed un
altra all’esterno. Il tutto è collegato dai due nuclei tecnici in calcestruzzo contenenti le scale di fuga,
i montacarichi ed i vani verticali per accogliere le tubature tecniche.
4.2.
L’edificio commerciale della “made in milan
L’edificio della “made in milan consiste in tre piani per il negozio di moda e due piani bar-ristorante.
Il vano foyer del negozio con il nucleo tecnico (ascensore e scale di fuga) è aperto su tutti e quattro
i livelli, collegandosi con il ballatoio del ristorante al secondo piano dell’edificio.
I depositi e i vani tecnici dell’edificio della “made in milan si trovano nel sottosuolo, mentre la
cucina al piano terra divide il bar dal foyer dei negozi. I servizi sanitari sono collocati sui due piani
del bar-ristorante e sono accessibili anche dal secondo piano del foyer.
Il ballatoio in acciaio, che costituisce il secondo piano del ristorante della “made in milan è appeso
ai piani superiori per evitare che dei pilastri invadano il bar-ristorante al piano terra. Il bar consiste
in diciotto posti al banco e cinquanta in piedi mentre il ristorante offre otto tavoli da quattro al
piano terra e venti tavoli sul ballatoio.
4.3.
Gli spazi esterni tra gli edifici di “Piazza Fontana”
La pavimentazione di “Piazza Fontana” dalla parte ovest sarà pensata come continuazione della via
del Arcivescovado, e cioè di Piazza Duomo, mentre dalla parte est il pavimento va pensato come
continuazione della Piazza Beccaria, e cioè della Galleria del Corso che si lega a Corso Vittorio
Emanuele.
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5.0.
I sistemi costruttivi applicati per l’esecuzione dei due nuovi edifici
5.1.
Il “museo della scultura del 20º secolo”
.
Il sistema costruttivo previsto per l’edificio del “museo della scultura del 20º secolo” consiste in due
strutture: una in calcestruzzo per lo zoccolo ed un altra in accaio prefabbricato.
Lo zoccolo del “museo della scultura del 20° secolo” si distacca di cinquanta centimetri dal suolo
tramite tre scalini ed una rampa. Questo zoccolo consiste in un piano terra, un piano interrato e
due nuclei tecnici che emergono dal sottosuolo fino ad arrivare ad un altezza di circa trenta metri.
La struttura metallica va prefabbricata nell’industria metallurgica per evitare lunghe code di lunga
durata nei pressi di via Larga, quale importante collegamento automobillistico adiacente alla piazza.
Sul cantiere di “Piazza Fontana” è previsto soltanto un rapito bullonaggio dell’intero scheletro
strutturale a secco. Questo scheletro va posto sopra allo zoccolo che prevede già gli appositi
agganci.
Le travi delle solette del museo vanno appese a due grandi telai fissati tra i due vani tecnici,
formando nello stesso tempo il cortile interno.
Anche l'involucro esterno è formato da travi e pilastri. Una volta terminato il fissaggio, la struttura
esterna va rivestita con grandi lastre in acciaio inossidabile. La dimensione delle lastre di 1500 x
3000 mm corrisponde alla dimensione di produzione standard di un foglio metallico. Questi fogli
metallici spessi circa mezzo millimetro vanno fissati su delle lastre in compensato ligneo e poi
appese a delle travette secondarie già fissate allo scheletro strutturale.
Questo involucro metallico dall’interno va isolato e rivestito in lastre di cartongesso bianco, mentre
il cortile va rivestito con del vetro strutturale.
Tutti i pavimeti del “museo della scultura del 20° secolo” sia all’esterno che all’ interno sono in
ardesia nera.
I diversi telai delle poche ma grandi finestre vanno fabbricate sempre nello stesso acciaio
inossidabile, mentre i soffitti ribassati costituiti da una lamiera forata anch’ essi in acciaio
inossidabile nascondono gli impianti elettrici, climatici ed idrici.
made in milan & il museo della scultura del 20° secolo - documento preliminare per la ricostruzione di “Piazza Fontana” a Milano - POLIMI 2004 - p 16
5.2.
L’edificio commerciale della “made in milan”
Il sistema costruttivo previsto per l’edificio della “made in milan” è costituita da una struttura in
calcestruzzo facciavista colorato per entrare in sintonia con i marroni e i verdi delle pietre e degli
intonaci degli edifici retrostanti e circostanti. In realtà si tratta dello stesso calcestruzzo che
abbiamo utilizzato per zoccolo del “museo della scultura del 20° secolo”.
Per razionalizzare i costi e i tempi, senza rinunciare ad un prodotto di qualità la facciata frontale
dell’edificio della “made in milan” va composto da tante aperture ripetitive cercando di riprendere il
linguaggio degli altri edifici di “Piazza Fontana”.
La struttura in calcestruzzo facciavista va isolata e rivestita con lastre in cartongesso all’interno. Le
quarantotto finestre dei quattro piani sono tutte uguali. L’unica eccezione va fatta al piano terra
dove le aperture toccano il suolo. Altre quattro finestre anche queste in un acciaio inossidabile, ma
un po più strette delle altre le troviamo sulla facciata laterale.
5.3.
Gli spazi esterni tra gl’edifici di “Piazza Fontana”
Una volta terminato il rivestimento delle facciate in metallo ed i pavimenti in ardesia la fontana
restaurata va riattacata alla sua sorgente originaria al medesimo posto di prima, ma rialzata di
cinquata centimetri, che corrisponde all’altezza dello zoccolo.
Essendo consapevoli di edificare in una zona paludosa la costruzione grezza in calcestruzzo; e cioè
l’edificio della made in milan, la vasca per la piantumazione degli alberi e la costruzione dello
zoccolo del museo possono avere inizio solo dopo una precisa analisi del sottosuolo da parte di
specialisti.
made in milan & il museo della scultura del 20° secolo - documento preliminare per la ricostruzione di “Piazza Fontana” a Milano - POLIMI 2004 - p 17
6.0.
Le fasi del cantieri di “Piazza Fontana”
.
La ricostruzione di “Piazza Fontana” verrá effetuata nell’arco di un anno in quattro fasi per evitare
di bloccare il traffico a lungo termine sulla piazza ed i suoi dintorni.
In una prima fase che durerà circa sei mesi verrà costruito l’edificio della “made in milan”. Un
edificio che conclude il fronte nord di Piazza Fontana attaccandosi alla materia esistente.
Nella seconda fase che ha inizio una volta terminata la struttura grezza del primo edificio,
inizieranno gli interventi sul piano della piazza. I lavori da svolgere sulla piazza consistono nella
rimozione e la conservazione della vecchia fontana, nello scavo prima che si realizzi il bacino del
giardino attaccato tra il sottosuolo dell’edificio della “made in milan” e lo zoccolo del “museo della
scultura del 20° secolo” e nella costruzione del bacino del giardino e lo zoccolo in calcestruzzo con il
sottosuolo ed i nuclei tecnici.
La terza fase che ha inizio tre mesi dopo consiste nel montaggio e nel rivestimento del contenitore.
L’ultima fase prevista altri tre mesi dopo consiste nell’architettura degli interni, nel attacco degli
impianti tecnici, nel riposizionamento della fontana restaurata, nella piantumazione dei nove
giovani pioppi e nel rifacimento delle pavimentazioni.
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7.0.
il programma previsto per la ricostruzione di “Piazza Fontana”
7.1.
Il “museo della scultura del 20º secolo”
spazio
spazio
spazio
spazio
7.2.
7.3.
entrata
foyer
book – shop
aula polivalente
0100
0550
0200
0300
.
mq
mq
mq
mq
spazi expo temporanea
spazi expo permanente
1800 mq
1500 mq
spazio esterno tetto expo
spazio esterno cortile expo
0550 mq
0200 mq
nuclei tecnici verticali
nuclei wc
vani depositi interrati
vani tecnici interrati
0550
0125
0450
0200
mq
mq
mq
mq
L’edificio commerciale della “made in milan”
spazio foyer
spazi negozi di moda
spazio bar
spazio ristorante con ballatoio
0150
1350
0250
2350
mq
mq
mq
mq
nuclei cucina
nuclei wc
nuclei tecnici verticali
vani depositi interrati
vani tecnici interrati
0050
0075
0100
0500
0100
mq
mq
mq
mq
mq
Gli spazi esterni tra gli edifici di “Piazza Fontana”
spazio giardino alberato
spazio porta-galleria
0800 mq
0600 mq
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8.0.
stima dei costi in base ai punti elencati e ipotesi di ammortizazione
.
La stima preliminare dei costi e stata valutata in base ai punti sottoelencati e ammonta an un
valore complessivo di 85 milioni di Euro per la completa ricostruzione di “Piazza Fontana”.
La “made in milan” metterá a disposizione 75 milioni di Euro per la costruzione dei due edifici ed il
giardino alberato, ovvero 50 milioni di Euro per il “museo della scultura del 20° secolo” con il
bookshop el la porta-galleria, 20 milioni per l’edificio commerciale della “made in milan” con il
negozio ed il bar-ristorante e 5 milioni di Euro per il giardino. Il restauro della fontana e la
risistemazione della pavimentazione della Piazza ammonta ad altri 10 milioni di Euro che andranno
a carico del comune di Milano.
La “made in milan” prevede di poter ammortizare le due costruzioni entro 10 anni, sottraendo i
costi del personale, del mantenimento del edificio, della manutenzione, ecc.
8.1.
Il museo della scultura del ventesimo secolo
- opera in calcestruzzo (costruzione dello zoccolo con spazi interrati e nuclei verticali)
- prefabbricazione e montaggio della struttura in acciaio
- prefabbricazione e montaggio delle facciata in acciaio
- prefabbricazione e montaggio del cortile in vetro strutturale
- interni (pareti, pavimenti, solai e tetti)
- arredamento (porte, finestre e mobilia)
- impianti tecnici (riscaldamento, aria condizionata, aqua, eletricità)
8.2.
edificio commerciale della “made in milan”
- opera in calcestruzzo (struttura dell’edificio)
- prefabbricazione e montaggio del ballatoio in accaio
- interni (pareti, pavimenti, solai e tetti)
- arredamento (porte, finestre e mobilia)
- impianti tecnici (riscaldamento, aria condizionata, aqua, eletricità)
8.3.
spazi esterni & restauro della fontana
- opera in calcestruzzo (costruzione della vasca per gl’alberi)
- giardino alberato (riempimento della vasca e piantumazioni di nove giovani pioppi)
- restauro della fontana
- risistemazione della pavimentazione della piazza
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