Mantenimento, stimolazione delle capacità fisiche e mentali come dimensione della qualità della vita nell’anziano Aggiornamento gruppo RAI Ticino palazzo dei congresi, Lugano 27.09.11 D Dr. G. Ruggieri Vice primario “LONGEVITY REVOLUTION” (R. Butler, 2008) mortalità materna e infantile mortalià età adulta e terza età malattie correlate a età MALATTIE CRONICHE +/- “curare geriatricamente” implica gestione invecchiamento DISABI LITA’ FRAGILITA’ 65 DIPEN DENZA 83 75 OTTIMIZZAZIONE DELLA CONTINUITA’ DEI SERVIZI COMPESSI DI CURA RIABILITAZIONE E ASSISTENZA NELL’ATTUALE TRASFORMAZIONE DEL SISTEMA SANIATRIO 87 implicazioni dell’invecchiamento CRONICITA’ 65 Malattie “inevitabili e non malattie” Necessità di servizi rinnovati e adattattabili 83 75 RIVOLUZIONE DEL PARADIGMA MEDICO DI CURA “ nostri pazienti stanno cambiando!” 87 Dal cosa ha, al chi è,…al cosa può continuare a fare (per funzionare) PERDITA RISERVA FUNZIONALE “cure geriatriche” e gestione invecchiamento DIPENDENZA DISABILITA’ MALATTIE 65 83 75 OTTIMIZZAZIONE DELLA CONTINUITA’ DEI SERVIZI COMPESSI DI CURA RIABILITAZIONE E ASSISTENZA NELL’ATTUALE TRASFORMAZIONE DEL SISTEMA SANIATRIO 87 SOVRAPPOSIZIONE DI COMORBIDITA’ DISABILITA’ E FRAGILITA’ BISOGNI MULTIPLI INTERDIPENDENTI = COMPELSSITA’ DELLE CURE COMORBIDITA’ 21.5% DISABILITA’ 5.7% FRAGILITA’ 46.2% ASSESSMENT “PROATTIVO” SCREENING “case finding” 26.6% Fried, J. Gerontol , 2004 DISFUNZIONE E FRAGILITA’ IL CICLO NEGATIVO DELLA FRAGILITA’ L. Fried, Frailty in older adults: evidence for a phenotype (2001) DISFUNZIONAMENTO E DISABILITA’ MODELLO INTEGRATO DELLA FRAGILITA’ “SPECIAL NEEDS” IN MAINSTREAM SOCIETY ABILITARE “facilitazioni permissive” “DIS” ABILITARE “design of the built environment” (sulle funzioni) “RI” ABILITARE ogni intervento correttivo sulla “…causal chain” TRAIETTORIE FUNZIONALI NELL’ANZIANO Terminal Illness Sudden Death Function Function 7% Death Low High Death Time Lung Heart Liver Frailty High Function Function 16% Low 22% Low Time Organ Failure Cancer High High Death Low 47% Dementia Strokes Arthritis Parkinson’s Hip Fracture Death Time Time Lunney, JR, Lynn J, Hogan, C. Profiles of Older Medicare Decedents. JAGS 50:1108-1112, 2002 TRAIETTORIA DELLA DIPENDENZA NELL’ANZIANO CICLO NEGATIVO capacità fisiche, cognitive e sociali Auto-legittimazione ricerca o mantenimento del ruolo di malato dipendente Sindrome da FRAGILITA’ Legittimazione del profilo di dipendenza (istanze curative) Sviluppo del ruolo di dipendente disabile + negligenza verso capacità residue Source: Hall, MacLennan, Lye, 1986 processo di invecchiamento: “rischio di disfunzionamento e dipendenza” Source: Adapted from Petersen and Kane 1997. “ Cose’è la geriatria ? Cosa fate di diverso ? “ IPOTESI DI LAVORO : dis-adattamento a nuove condizioni “di vita”? • “Etat grabataire: ensemble des détériorations due à l’alitement prolongé” • La trasformazione della missione degli anziani affetti da sindrome da fragilità: una nuova forma di palliazione ? DISFUNZIONE E DISABILITA’ ELEMENTO CHIAVE Disability is not an “all or nothing” concept –There is a wide range of functional limitations Disabilita’: espressione di una limitazione fisica o mentale all’interno di un contesto sociale ' IOM, 1991 Disabilita’: “gap” fra le capacita’ della persona e le domande poste (o imposte) dall’ambiente IMMOBILITA’ COME AGENTE IATROGENO PERCHE’ E COME CI INTERPELLA QUESTO QUADRO DI DISADATTAMENTO ruolo di soggetto dipendente nell’ambiente • “gravitazionale “ ( costruito, culturale ) • “metabolico” (mezzo interno) • “relazionale” (psico-cpgnitivo, comportamentale) “disabilità in surplus” da prevenire una rivoluzione “culturale” delle cure attenzione e sensibilità per evitare: • complicazioni precoci del decubito • morte immediata • morte tardiva • disabilità cronica fisica e psicocognitiva (compresa la • depressione e la sindrome da “scivolamento”) La sindrome da immobilizzazione “sindrome ipocinetica” “regressione psicomotrice” (Tavernier-Vidal) CICLO DEL DECONDIZIONAMENTO FATTORI CONCORRENTI A NEL DECONDIZIONAMENTO Cause abusive di immobilizzazione • Ospedalizzazione in reparti non adatti alla complessità /fragilità del « grande anziano » • Perfusioni non giustificate/indicate • Confinamento in camera o in carrozzina per eviatre il « wandering » • Allettamento forzato/contenitivo per evitare cadute o demabulazione incerta (a rischio) • Ogni tipo di mezzo contenitivo: polsiere, pettorine, sbarre, barriere,… • Posa di CV e ricorso a pannolini per evitare incontinenza • Assenza di una « politica riabilitativa » e di regolamentazione dell’immobilizzazione Condizioni che invalidano i meccanismi centrali (start e controllo) e periferici (effettori) del movimento Condizioni neurologiche (35-40%) Cerebro-vascolari Sindromi extra-piramidali Paraparesi-plegie, mielopatie Sindromi cerebellari, (astasia-abasia) (*) Idrocefalia cronica , ematoma subdurale cronico, tumori Malattie degenerative, traumi crenioencefalci, Sindrome da regressione psicomotrice (*) Demenza e altre condizioni di deterioramento mentale (20-25%) Condizioni ortopediche-reumatologiche (15-20%) Artrosi e altri reumatismi infiammatori cronico-evolutivi Fratture (collo frmorale) anche in esiti (con recupero incompleto) Amputazioni, traumi diversi all’apparato locomotore (*) astasia-abasia (descrizione neurologica) Condizioni che invalidano i meccanismi centrali (start e controllo) e periferici (effettori) del movimento (2) Disturbi psichici (5-10%) Nevrosi, depressione Sindrome post-caduta ( « FFFF syndrome » ) Sindrome da scivolamento ( « glissement » ) Malattie organiche in stadio avanzato (5-10%) Tumori diffusi-metastatici Complicanze avanzate del diabete (vascolari,…) Insufficenza cardiaca Insufficenza renale terminale Sindromi geriatriche (mancato riconoscimento) Iatrogenicità+++ : utilizzazione non indicata di BDZ, neurolettici, duretici, antipertensivi… Presa in carico non adatta dei casi ad elevata complessità clinica (fragilità..) Complicanze del decubito supino: alterazione della risposta circolatoria Ipotensione ortostatica diminuzione del tono muscolare => stasi venosa = rischio di malattia tromboembolica (embolia polmonare anche a presentazione atipica!) mancata risposta dei riflessi neurovascolari e alterata sensibilità dei barocettori carotidei (iatrogena) diminuzione della resistenza arteriosa, aumento della frequenza cardiaca e della frazione di eiezione diminuita risposta globale di compenso cardiovascolare Complicanze del decubito supino: infezioni Infezioni broncopolmonari • riduzione del tono dei muscoli respiratori (compliance toracica) • atelettasia basi • disidratazione • disfagia Infezioni delle vie urinarie (IVU) da: • mobilità ridotta in posizione orizzontale, vescica da stasi, ritenzione urinaria acuta /cronica ev. iatrogena (diuretici, anticolinergici ...) ⇒posa di CV, • ipomobilità intestinale => fecalomi, inappetenza, vomito…disidratazione… Complicanze del decubito supino: lesioni tegumenti Ulcere da pressione malnutrizione disturbi dell’ irrorazione / ossigenazione tissutale Incontinenza diabete, febbre, … Complicanze da decubito supino: disturbi psico-cognitivi “Delirium” (episodio/stato confusionale) Depressione fino al quadro di mutismo/stupore Demenza “Sindrome da scivolamento “ Complicanze da decubito supino: dismetabolismi Negatività del bilancio azotato Riarrangiamenti del metabolismo osteo-minerale (riassorbimento) Osteoporosi Alterazioni calciche nei tessuti vascolari e pararticolari Complicanze da decubito Muscolo-articolari mioatrofia generalizzata rigidità /anchilosi articolari /spasticità posizioni/posture viziose in triplice flessione Neurologiche periferiche perdita dei riflessi posturali per soppressione delle afferenze sensoriali vestibolari (vertigine posizionale invalidante) da compressione ischemizzante: SPE, peroneo, radiale, ulnare ... Sindrome da regressione psicomotrice (1) Esito di allettamenti prolungati e spesso iatrogenizzanti Interazione di dimensione somatomotoria e psico-sensoriale > 10 giorni di riposo letto: diminuzione del tono muscolare, disturbo del camminco (andatura ipostenca con aumentato rischio di cadute) > 20 giorni: atrofia muscolare appendicolare /assiale / + ipostenia Dopo 1-2 mesi: impossibilità nel raddrizarsi senza aiuto e a reggersi in piedi autonomamente, diminuzione progressiva della sensazione di fame / sete, disturbi sfinterici, disturbi della sensibilità profonda e astenia generalizzata (preludio ad una sindrome “marasmatica”) Sindrome da regressione psicomotrice (2) Disturbo del controllo posturale riflesso (statico e dinamico) Si può osservare attraverso un comportamento di disregolazione (azione-reazione): Soggetto seduto: attitudeine posturale rigida, retropulsione del busto con bacino spinto in posizione avanzata rispetto al CDP Tentativo di alzata: antagonizza attivamente con estrema rigidità (retropulsione +++), avanzamento scomposto e ineconomico della spinta al raddrizzamento « timore, angoscia » lette su mimia e/o verbalizzazioni, Stazione eretta e tentativo di marcia : retropulsione, afferramento, (astasiaabasia: annullamneto reazioni di raddrizzamento e paracadute + « reazione fobica verso il vuoto» + oppositività ad ogni richiesta di effettuare un passo; Comportemento: rallentamento psicomotorio, perdita di iniziativa motoria , « infantilismo… » Sindrome da regressione psicomotrice (3) COMPLICANZE CHE SI INSTAURANO SULLE DIMENSIONI NON OSSERVABILI Cambiamenti cardiovascolari diminuzione della VO2 max diminuzione della gittata cardiaca e siminuzione del volume circolante minore sensibilità dei barocettori => insufficienza cardiaca acuta/scompensata,quando le cionsizioni basali cambiano ( ad as seguito di uno stato febbrile) Perdita progressiva della massa magra muscolare, fibrosi tendinea, calcificazioni eterotopiche Sindrome da regressione psicomotrice (4) COMPLICANZE CHE SI INSTAURANO SULLA DIMENSIONE PSICHICA Disinteresse, mutismo = ripiegamento su di sé Sindrome del dolore cronico Sensazione soggettiva di abbandono terapeutico con: Depressione conclamata +/- idee suicidali,r ifiuto dei trattamenti, rifiuto del cibo Regressione psicologica con atteggiamenti infantili, richieste “tiranniche”, di attenzione, … Misure di prevenzione (1) Principi generali Allettamento prolungato solo su indicazione diagnosi precoce, tempestiva e trattamento delle condizioni a > rischio mobilizzazione precoce: a letto, poltrona, sedia a rotelle, eretta... rivalutazione della farmacoterapia misure di supporto nutrizionale Prevenzione delle complicanze tromboemboliche e emodinamiche mobilizzazione attiva / passiva / afferentazione sensoriale contenzione elastica AI profilassi con EBPM Misure di prevenzione (2) Cambiamenti dello stile di “cura” idratazione corretta: 1,5 / 2 litri apporto calorico trattamento della costipazione promozione della la continenza attiva e non gli “alibi del confort” Prevenzione delle ulcere da pressione ricorso a scale di rischio e risposte adeguate => piano di prevenzione personalizzato materassi, cambi di posizione, eliminare fonti di umidità promuovere il movimento attraverso ogni occasione di cura Misure di prevenzione (3) Prevenzione del sistema muscolo-articolari complicazioni mobilizzazione precoce esercizi attivi, contrazioni muscolari isometriche posizione seduta, esercizi di prevenzione della disregolazione ortostatica, riabilitazione (fisioterapia +++ adattata lla condizione di fragilità interattiva ) Sostegno psicologico stimolazione dei reperi temporo-spaziali (ROT) sostegno emotivo MEDICINA GERIATRICA RIABILITATIVA CONCETTO CHIAVE “Management multi e interdisciplinare- patient oriented- della funzionalità e della salute individuale dell‘anziano ispirandosi ai principi del problem setting e solving (complessità interattiva). Multidimensionalità ed eterogeneità multidirezionale delle traiettorie di aging imprescindibilità dalla complessità di diverse interrelazioni congruenti: soggetto ambiente e “unità funzionale” [Soggetto-paziente]-[carer]-[ambiente] TRAIETTORIA DELLA SALUTE NELL’ ANZIANO IL CICLO POSITIVO Input medico; Assessment multidimensionale Mantenimento di Obiettivi costruttivi nel processo di sviluppo Input pedagogico; “pre e post” pensionamneto Continuazione della traiettoria di esistenza attiva Sindrome da FRAGILITA’ Mantenimento del ruolo nella società (comunità) legittimazione positiva di “capacità” Input medico-sociale + RIABILITAZIONE Sostegno degli elementi emozionali e sul bisogno di sicurezza Input sociale; mantenimento ruolo e partecipazione Source: Hall, MacLennan, Lye, 1986 Forte evidenza dei enefici dell’attività fisica per: • Diminuzione rischio di: Morte precoce Cardiopatie Ictus Diabete tipo II Ipertensione Dislipidemia Sindrome metabolica Tumore del seno e colon • Calo ponderale • Miglioramento della fitness CR e muscolare • Prevenzione cadute! • Prevenzione depressione • Mantenimento della funzione cognitiva (anziani) Condizioni indicanti allettamento • Fratture critiche : bacino (fino al controllo del dolore), collo femore instabile… fino al giudizio su operabilità) vertebrali (fino al gudizio di instabilità minacciante) • Disturbo della vigilanza (coma,…stato di minma respsnsività (?) • Stato postcritico di una cirsi epilettica • Ictus recente (?) • Stato febbrile condizionante «delirium » • Ipotensione sintomatica « invalidante » (?) • Scompenso cardiaco o respiratorio acuto necessitante monitoraggio parametrico e terapia assistita a breve termine Cos’è la geriatria ?