La stima del valore di mercato_2 Prof. Arch. ALESSIO D’AURIA, D’AURIA, PhD DIPARTIMENTO DI CONSERVAZIONE DEI BENI ARCHITETTONICI E AMBIENTALI [email protected] www.docenti.unina.it VALORE DI MERCATOMERCATO-METODI PLURIPARAMETRICI LA STIMA PER VALORI TIPICI (O PUNTI DI MERITO) 05/02/2012 2 1 La stima per valori tipici Scopo della stima Consente la stima di beni anche in assenza di un campione rigorosamente formato da beni omogenei 05/02/2012 3 La stima per valori tipici Il punto di partenza è costituito dalla compravendita che ha fatto registrare il prezzo massimo Si assume che tale immobile possieda tutte le caratteristiche che determinano il valore immobiliare al massimo grado 05/02/2012 4 2 Caratteristiche del bene immobile Le caratteristiche del bene immobile possono essere così suddivise: caratteristiche posizionali estrinseche (ambientali e infrastrutturali) caratteristiche posizionali intrinseche caratteristiche tecnologiche (qualità edilizia) caratteristiche produttive (capacità di produrre reddito) 05/02/2012 5 Caratteristiche posizionali estrinseche • Qualificazione infrastrutturale 1. 2. 3. 4. prossimità al centro urbano accessibilità ai servizi pubblici accessibilità al trasporto pubblico presenza di servizi commerciali di base • Qualificazione ambientale 1. 2. 3. 4. 05/02/2012 salubrità della zona contesto sociale assenza di rumori densità edilizia 6 3 Caratteristiche posizionali intrinseche • • • • • • Panoramicità o visibilità Orientamento Soleggiamento Luminosità Ventilazione Salubrità dei vani 05/02/2012 7 Caratteristiche tecnologiche • Oggetto dell’analisi: Fabbricato Unità immobiliare • Aspetti da considerare: Dimensioni Livello delle finiture Stato di conservazione Presenza di ascensore Dotazioni di servizi Impianti 05/02/2012 8 4 Caratteristiche produttive • Esenzioni fiscali • Detraibilità/deducibilità delle spese di manutenzione • Limiti alla locazione • Vincoli conseguenti alla locazione • Presenza di diritti di terzi • Condizioni manutentive delle parti comuni • Tipologia di impianti e consumi energetici 05/02/2012 9 L’incidenza delle caratteristiche nella formazione del prezzo • È possibile quantificare l'incidenza di ciascuna categoria di caratteristiche, con riferimento all’incidenza minima e all’incidenza massima Caratteristiche K max posizionali estrinseche posizionali intrinseche tecnologiche produttive K max 05/02/2012 0,35 0,25 0,30 0,10 1,00 K min Scarto 0,05 0,30 0,05 0,20 0,10 0,20 0,05 0,05 0,25 10 5 Il metodo operativo La stima si effettua per comparazione fra il bene di riferimento e il bene oggetto di stima Si confrontano le caratteristiche dell’uno e dell’altro bene: al bene di riferimento si attribuiscono 100 punti percentuali; al bene oggetto di stima si attribuiscono i punti percentuali che esso merita in relazione al bene di riferimento 05/02/2012 11 Il metodo operativo Quindi si procede al calcolo nel modo seguente: Vmi = Pmx * Ki dove Ki è la somma dei punti percentuali attribuiti al bene oggetto di stima in relazione al bene immobile di riferimento Ki < 1 05/02/2012 12 6 Un esempio Supponiamo di conoscere il prezzo massimo di un appartamento compravenduto a Napoli 500.000 € per 100 metri quadri Il quesito di stima riguarda un immobile in tutto e per tutto simile tranne che per la qualità edilizia assai inferiore 05/02/2012 13 Un esempio_2 Supponendo che il contributo delle caratteristiche tecnologiche si attesti al minimo (10%), avremo che: Vm = 500.000 * SKi = 500.000 * (0,35+0,10+0,25+0,10) = 500.000 * 0,8 = 400.000 05/02/2012 14 7 Il metodo operativo: evoluzioni_1 05/02/2012 15 Il metodo operativo: evoluzioni_2 05/02/2012 16 8 Da ciò consegue come il coefficiente di deprezzamento da applicare al valore di mercato unitario del bene ottimo al fine di individuare il valore di mercato del bene oggetto di stima, caratterizzato da maggiore vetustà e da una dotazione inferiore di servizi di quartiere, è pari (nell’esempio) a 0,68 (68%). Effettuate le indagini di mercato, ed appurato che il valore di mercato unitario del bene ottimo in quella zona è pari a € 2.600/mq, ne consegue il seguente valore di mercato unitario del bene oggetto di valutazione: Vm = €/mq 2.600 x 0,68 = €/mq 1.768 05/02/2012 17 Difficoltà e limiti del metodo Il limite fondamentale: l’empiricità della stima del peso percentuale di ogni caratteristica Difficile inoltre appare, sotto il profilo empirico, individuare l’immobile che ha fatto registrare il massimo prezzo 05/02/2012 18 9 La stima di beni strastra-ordinari_1 05/02/2012 19 La stima di beni strastra-ordinari_2 05/02/2012 20 10 La necessità di valutare immobili strastraordinari ha indotto a legare la scala delle caratteristiche qualitative all’ordinarietà dei dati di input e non più al bene ottimo, ricordando essere proprio l’ordinarietà il principio posto alla base dell’accettazione, da parte del mercato, del giudizio valutativo. Questo si è reso necessario anche al fine di limitare il grado di discrezionalità sempre ha caratterizzato le critiche al procedimento 05/02/2012 21 Al fine di meglio esplicitare l’utilizzo del metodo, si analizza ora, quale esempio d’impiego del procedimento per punti di merito nella valutazione per il mercato di beni d’interesse storicostorico-artistico, artistico, la stima fatta nel 1998 (con periodo di riferimento 1991) di un palazzo, appunto, di pregio storicostorico-architettonico sito in Roma. Il bene in questione fu oggetto di compravendita tra società e la stima si rivolge alla valutazione della congruità dell’importo pagato per l’acquisizione e messa a bilancio del cespite quale bene patrimoniale. Si tratta di un immobile costituente un intero isolato denominato “Palazzo Corrodi”, sito in Roma, Lungotevere Arnaldo da Brescia, edificato nei primi anni del ‘900, ed oggetto di un ulteriore intervento negli anni 19881988-1991 ad opera di Paolo Portoghesi, per recuperarlo dal degrado e al fine di renderlo funzionale alle esigenze manifestate dalla committenza. 05/02/2012 22 11 05/02/2012 23 05/02/2012 24 12 05/02/2012 25 Infine, individuato nel medesimo mercato il prezzo “ordinario” (p0) degli uffici e dei posti auto: p0 - uffici = L./mq 11.500.000 (€ (€5.939,25) p0 - posto auto = L./cad. 80.000.000 (€41.316,55) È possibile procedere, come segue, alla valutazione del bene. 05/02/2012 26 13 05/02/2012 27 VALORE DI MERCATOMERCATO-METODI PLURIPARAMETRICI IL METODO DEI PREZZI EDONICI 05/02/2012 28 14 Procedimento edonimetrico I beni economici possono essere visti come aggregati di molteplici caratteristiche diverse. diverse. Tali caratteristiche, non potendo essere vendute separatamente, non possiedono prezzi individuali: Ad esempio, nel mercato immobiliare non si può acquistare un bene separatamente dalla sua panoramicità panoramicità,, qualità delle finiture,, qualità dell’aria circostante finiture circostante,, Il prezzo di mercato del bene dipende dall’ dall’utilità utilità attribuita dagli operatori economici alle singole caratteristiche possedute dal bene stesso; I prezzi impliciti associati a ciascuna singola caratteristica apprezzata dagli operatori economici possono essere stimati a partire dal prezzo di mercato complessivo del bene. 05/02/2012 29 Il metodo dei prezzi edonici Secondo il metodo dei prezzi edonici, edonici, gli immobili sono apprezzati dai compratori e dai venditori in base all’utilità all’utilità attribuita al complesso delle caratteristiche possedute Il prezzo edonico è un prezzo implicito, implicito, in quanto è riferito a una singola caratteristica ed è ottenuto dall’analisi dei prezzi di mercato (espliciti) delle risorse immobiliari è un prezzo marginale in quanto esprime la variazione del prezzo totale al variare della caratteristica 05/02/2012 30 15 Lo strumento per la misura dei prezzi edonici: la regressione Costituisce lo strumento maggiormente utilizzato per la misura dei prezzi edonici Essa consente di indagare la natura della relazione fra due o più fenomeni, fenomeni, in modo tale da individuare la legge secondo la quale un fenomeno varia in funzione di uno o più fattori In particolare, è possibile rilevare come varia il valore dell’immobile (var. dipendente) dipendente) al variare delle sue caratteristiche (var. indipendenti)) indipendenti 05/02/2012 31 La regressione Quando si prendono in considerazione congiuntamente due o più variabili quantitative è possibile esaminare il tipo e l'intensità delle relazioni che sussistono tra esse. Per esempio, quando per ogni individuo si misurano contemporaneamente due variabili, come il peso e l'altezza, è possibile verificare se esse variano simultaneamente e come: se gli individui più alti sono anche mediamente più pesanti. E’ possibile chiedersi quale relazione matematica esista tra peso ed altezza nel campione analizzato; se la tendenza calcolata sia significativa, presente anche nella popolazione oppure debba essere ritenuta solo apparente, effetto probabile di variazioni casuali del campione. L’analisi congiunta di due variabili può offrire al ricercatore anche l’opportunità di predire il valore di una variabile quando sia nota l’altra (ad esempio, come valutare in un gruppo d’individui quale sia il peso medio al variare dell’altezza). 05/02/2012 32 16 Il termine regressione fu introdotto verso la metà dell‘Ottocento da F. Galton, nei suoi studi di eugenetica, con i quali voleva verificare se la statura dei figli potesse essere predeterminata sulla base di quella dei genitori, esprimendo questa corrispondenza in una legge matematica. Tra i vari tentativi effettuati, confrontò anche l'altezza di giovani ventenni con quella dei loro padri: osservò che padri molto alti hanno figli alti, ma che sono più vicini alla media del loro gruppo rispetto ai genitori; nello stesso modo, osservò che i padri più piccoli hanno figli maschi piccoli, ma un po’ più alti rispetto agli individui della loro generazione, più vicini alla media del loro gruppo. Galton fu colpito dal supposto fenomeno di maggiore omogeneità dei figli rispetto ai genitori ed affermò che la dispersione o variabilità della statura tende a regredire,, scendendo da valori estremi verso la media. regredire Per un genetista, o meglio uno studioso di eugenetica che si poneva il problema di come ottenere individui “migliori”, il fenomeno fu visto come negativo, era una regressione della popolazione verso una uniformità che non permette di selezionare i migliori. In seguito, dal suo significato originario di "ritornare indietro" verso la media,, assunse solo quello neutro di funzione che esprime media matematicamente la relazione tra la variabile attesa o predetta o teorica, indicata con Y, e la variabile empirica od attuale, indicata con X. X. 05/02/2012 33 La regressione semplice Il problema di partenza: passare da una nuvola di valori, esito di osservazioni empiriche, ad una relazione funzionale ben precisa Per regressione semplice si intende lo studio della variabilità di un carattere dipendente (y) al variare di quello indipendente (x) var. dipendente retta di regressione var. indipendente 05/02/2012 34 17 La relazione funzionale fra le variabili Lo studio della regressione semplice tra X e Y consiste nel determinare la funzione y = f (x) Se assumiamo che il modello sia lineare, avremo che la forma della funzione è la seguente: y = a + bx dove: a rappresenta l’intercetta della funzione; b, coefficiente di regressione, fornisce una stima della pendenza della retta 05/02/2012 35 Ad esempio, l’incremento del prezzo a metro quadro al variare del numero di metri quadri sarebbe rappresentato da una relazione del tipo: P (€/mq) = -ax + b 05/02/2012 36 18 Il metodo dei minimi quadrati Come posso determinare la più appropriata funzione che lega le variabili x e y? Il metodo dei minimi quadrati consente la determinazione dei parametri della funzione Il calcolo dei parametri fornisce l’equazione con la minore somma dei quadrati degli scostamenti tra valori osservati e valori stimati del carattere Y, ovvero: Σ ( Y osservato - Y stimato ) 2 = minimo 05/02/2012 37 Un’analisi grafica • Il segmento tratteggiato rappresenta la distanza fra y osservato e y stimato • La regressione per costruire la retta P = -ax + b utilizza il principio dei minimi quadrati. • La retta che simula meglio l’andamento lineare è quella che minimizza la somma delle distanze dei punti rilevati dalla retta stessa 05/02/2012 38 19 in entrambi i casi è possibile costruire una retta di regressione, ma nel secondo essa rappresenta poco efficacemente la legge di variazione di y in funzione di x, perché i punti sono più lontani dalla retta e non sono allineati. Bisogna in questo caso valutare il coefficiente di determinazione R2. R2 varia tra 0 e 1. Più R2 è vicino a 1, più la regressione è valida. 05/02/2012 39 Il caso a più variabili: la regressione multipla Se non considero solo una caratteristica, ma più caratteristiche otterrò un modello del tipo seguente: y = k + a1x + a2y + ... + anz dove: y = il valore dell’immobile k = una costante x, y, ... z = caratteristiche a1, an = coefficienti delle caratteristiche ovvero i prezzi edonici delle caratteristiche 05/02/2012 40 20 I test del modello Per verificare la significatività dei coefficienti di regressione si adotta il test “t” di Student, Student, i cui valori devono rientrare entro soglie prestabilite i cui valori devono superare soglie prestabilite (generalmente t > 2). Le variabili indipendenti (caratteristiche) il cui test t non supera la soglia di accettabilità sono statisticamente non significative, dunque vanno espunte dal modello poiché non incidono sufficientemente nella formazione del valore della variabile indipendente (valore immobiliare). 05/02/2012 41 I test del modello Esiste anche un coefficiente F (di Fisher) che lega la affidabilità della stima al rapporto tra numero di osservazioni m e numero di parametri n. quanto più il numero di rilevamenti è maggiore di n+1 (numero di parametri più 1), tanto più la regressione è valida 05/02/2012 42 21 I test del modello L’indice di determinazione R2 esprime la capacità delle variabili del modello a spiegare la variazione della variabile indipendente L’indice di determinazione R2 può variare da 0 a 1; a scopi estimativi, R2 deve raggiungere almeno 0,9 Per poter utilizzare i risultati del modello a fini meramente interpretativi (per interpretare quali caratteristiche incidono nella formazione del valore immobiliare e in che misura) è sufficiente che R2 sia superiore a 0,7 05/02/2012 43 05/02/2012 44 22 Variabili Affinché il modello possa restituire valori non solo consistenti dal punto di vista statistico, ma accettabili sotto il profilo estimativo, è necessario che i parametri utilizzati per la nostra stima abbiano due caratteristiche fondamentali: siano di tipo quantitativo; quantitativo; siano indipendenti indipendenti,, nel senso che tra di essi non vi debbono essere sovrapposizioni rispetto all’influenza sui prezzi. 05/02/2012 45 Le variabili possono essere espresse secondo tre scale di misura: variabili dicotomiche (o binarie), assumono solamente due valori (0, 1) e vengono utilizzate per rilevare la presenza o l’assenza di determinate caratteristiche; variabili espresse su scala cardinale, rappresentano le caratteristiche quantitative misurate mediante unità tecniche ed economiche (mq lordi per la superficie; € per il prezzo, …); variabili espresse su scala ordinale, rappresentano le caratteristiche qualitative misurate assegnando loro un punteggio numerico indicante il livello raggiunto. 05/02/2012 46 23 05/02/2012 47 Un modello così come esce dall’elaborazione statistica 05/02/2012 48 24 Cosa leggo dell’elaborazione del software? La funzione del valore si riferisce all’area centro e lungomare di Castellammare di Stabia Il primo valore che devo considerare è quello dell’indice di determinazione R2 Quindi posso procedere alla lettura: della costante: costante: denominata intercpt dei prezzi marginali impliciti, impliciti, che corrispondono ai coefficienti di regressione indicati nella prima colonna dell’elaborato statistico 05/02/2012 49 Come leggo la funzione del valore Il modello è lineare a più variabili La costante del modello è stimata in -93.300€ 93.300€ Il prezzo totale dell’alloggio varia in funzione della superficie dell’alloggio (MQ): il prezzo di ogni metro quadro marginale è di 3.550€ 3.550€ La presenza di un garage determina una variazione positiva del valore dell’immobile di 62.500€ 62.500€ 05/02/2012 50 25 Caratteristiche posizionali e valore Il prezzo totale subisce inoltre un rialzo nel caso l’alloggio si trovi in prossimità di un luogo di prestigio (+57.000 (+57.000€ €), nell’area di pregio storico--architettonico (+77.000 storico +77.000€ €) Inoltre, il prezzo totale aumenta se ci si trova in un’area a traffico non regolato (+41.000 (+41.000€ €) Sempre legata alla posizione dell’immobile, un affaccio di qualità comporta un significativo prezzo marginale (+42.000€ (+42.000€) 05/02/2012 51 Tecniche di valutazione dei beni pubblici Per le stime monetarie delle risorse ambientali e delle risorse storiche e culturali è frequente il ricorso al procedimento noto come hedonic housing price. Il valore dei beni ambientali, storici o culturali viene stimato a partire dall’osservazione dei prezzi di mercato di beni immobili localizzati nelle vicinanze, sulla base delle seguenti ipotesi: La qualità ambientale (storica, culturale) varia nello spazio; Le differenze nella qualità ambientale (storica, culturale) sono rispecchiate dai differenziali di prezzo dei beni immobili vicini; Il valore di tali caratteristiche può essere ricondotto alle differenze di prezzo degli immobili, una volta che queste siano state depurate dall’effetto di tutte le altre caratteristiche rilevanti nella formazione del prezzo immobiliare. 05/02/2012 52 26 Hedonic housing price_1 Generalmente si ipotizza che, coeteris paribus, la curva della funzione di hedonic pricing per esternalità positive, sia del tipo: 05/02/2012 53 Hedonic housing price_2 Il procedimento edonimetrico presenta analogie con i criteri estimativi del valore complementare e del valore di surrogazione. surrogazione. Per stimare il valore di un bene ambientale, storico o culturale è necessario esplicitare il tipo di relazione esistente tra il bene pubblico e il bene privato: Se il bene privato e il bene ambientale, storico o culturale sono parzialmente complementari, la disponibilità a pagare per il primo influenza altresì la disponibilità a pagare per il secondo; Se il bene privato e il bene ambientale, storico o culturale sono perfettamente sostituibili allora è lecito affermare che il prezzo di mercato del primo rappresenta il valore del secondo. 05/02/2012 54 27 Hedonic housing price_3 Si assume che il valore attribuibile ad una piazza sia incorporato nel valore degli immobili che vi si affacciano La presenza della piazza si riflette, al netto di tutte le altre caratteristiche rilevanti nella formazione del valore immobiliare,, nel differenziale di prezzo tra gli immobili immobiliare che vi si affacciano e gli immobili che non vi si affacciano. Il valore attribuibile ad una piazza può essere stimato scomponendo il valore immobiliare nei prezzi edonici associati a ciascuna caratteristica rilevante, e prendendo in considerazione il prezzo edonico della caratteristica affaccio sulla piazza. 05/02/2012 55 Hedonic housing price_4 Il ricorso al procedimento dell’hedonic housing price è possibile se sono verificate le seguenti condizioni: Esistenza di un mercato immobiliare attivo; Trasparenza del mercato immobiliare; Rilevanza della caratteristica ambientale, storica o culturale nella formazione del valore immobiliare. Limiti all’utilizzo dell’hedonic housing price: Le stime possono risultare distorte se vi sono aspettative da parte dei consumatori in merito a cambiamenti della qualità ambientale, storica o culturale; Non consente di stimare il valore economico totale del bene ambientale, storico o culturale, ma solo la componente legata all’utilizzo attuale. 05/02/2012 56 28