COMUNE DI PIACENZA 37a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale 2016/2017 1 S e per Tommaso Campanella la società umana è l’incontro di anime “nel teatro del mondo ammascherate... da’ corpi e dagli affetti loro”, tutto ciò che avviene sul palcoscenico rispecchia di epoche e civiltà valori, ideali, costumi, conflitti, provocazioni, in un dialettico e metaforico rapporto tra realtà ed illusione. Cogliere nel Teatro un investimento intellettuale presuppone un articolato percorso formativo fin dall’infanzia, un percorso giocoso di idee e contenuti con cui maturare chiavi di lettura e di comprensione di tutto ciò che ci circonda. La fabula drammatizzata, spettacolare proiezione di donne, uomini, bambini, maghi ed istrioni, esseri fantastici o forze mostruose, si presenta in “Salt’in Banco”, storica rassegna di Teatro Gioco Vita per le Scuole, con una poliedrica proposta culturale: non solo spettacoli, incontri, laboratori e percorsi formativi per studenti di ogni età ma anche una ricerca continua e innovativa di linguaggi, suoni, colori, sperimentazioni per docenti e formatori. La dimensione infinita dei saperi richiede, ai giorni nostri in particolare, la capacità di governare la miriade di informazioni che piovono da tablet, smarphone, computer, opponendo a questa invasione di dati una formazione ben radicata, coltivata pazientemente con lo studio, la conoscenza, il confronto, per una indipendenza di pensiero disincantata e in continuo divenire. In quest’ottica si conferma anche quest’anno la riscrittura teatrale di “Salt’in Banco”, una rassegna che attualizza questioni antiche in contesti contemporanei, dal problema dell’esserci di Agilulfo e degli altri personaggi del romanzo alla necessaria armonia nella vita di relazione del brutto anatroccolo, dimostrando ad esempio come dal filone fiabesco gli intrecci siano da sempre strumenti vivi di analisi dell’uomo, con uno sguardo sull’universo alla ricerca di un briciolo di verità. Al ricco humus della narrativa popolare, della saggistica, della tragedia antica si affiancano anche nuove produzioni in cui, talvolta, protagonisti dello spettacolo sono gli studenti-attori. E se è vero che “un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”, la restituzione drammatizzata di capolavori della letteratura rielabora, con l’ausilio di altri linguaggi artistici, contenuti e parole nella complessità di una metamorfosi ininterrotta. In questi caratteri distintivi “Salt’in banco”, alla sua 37a edizione, si è storicizzato e continua a rappresentare un punto di riferimento importante per la produzione culturale della nostra città e non solo, con spettacoli diversificati per un pubblico speciale, gli studenti di ogni età a cui sono destinate in particolare le proposte in cartellone. Ai docenti, ai dirigenti e al personale tecnico-amministrativo delle Scuole l’auspicio di un buon anno scolastico, in compagnia anche di “Salt’in Banco”! Paolo Dosi Tiziana Albasi Sindaco di Piacenza Assessore alla Cultura - Comune di Piacenza U na stagione ricca di proposte, di contenuti e di linguaggi. Artisti e compagnie storiche del teatro ragazzi accanto a gruppi che più recentemente si sono affacciati alla scena per l’infanzia, in un dialogo continuo tra esperienza e innovazione. “Salt’in Banco” è qualcosa più di una semplice rassegna per le scuole. È un momento di teatro in cui si concretizza una lunga pratica di lavoro con le giovani generazioni. Uno spazio di libertà, di fantasia e di creatività, ma anche di pensiero, di riflessione e di complessità, per sfidare i luoghi comuni e le consuetudini più banali. Un’occasione di dialogo e di confronto, tanto più importante in un periodo come quello che stiamo vivendo segnato da grandi incertezze ed eventi drammatici. Spettacoli, incontri e laboratori fanno sperimentare ai nostri bambini e ragazzi situazioni in cui entrano in gioco una molteplicità di stati d’animo e di comportamenti: lo spirito critico, la curiosità, le emozioni, l’ascolto, l’accettazione dell’altro, l’espressione di sé. Un esercizio di quelle pratiche che ne faranno domani adulti più consapevoli e cittadini migliori, allenati ai valori della cultura, dell’arte e della bellezza. Da ottobre a maggio, trenta titoli in cartellone, oltre a quattro concerti, con una previsione di oltre novanta recite al Teatro Comunale Filodrammatici e al Teatro Gioia. Un articolato programma di proposte educational con ventisette percorsi tra laboratori, incontri e progetti formativi, che saranno realizzati negli spazi di Teatro Gioco Vita e nelle scuole, rivolti non solo agli studenti ma anche agli insegnanti. Numeri sicuramente significativi, al di là dei quali “Salt’in Banco” vuole esprimere l’idea di un teatro che non rinuncia a misurarsi con la vita, con le domande di fondo che ogni individuo fin da piccolo si pone e con le esperienze che si trova ad affrontare in quanto persona che fa parte di una comunità. Un teatro in grado di confrontarsi sia con la quotidianità dei ragazzi e con i tanti mondi che la attraversano, sia con la scuola e i suoi percorsi didattici ed educativi. E che anche per questo, nell’epoca di internet e dei social, con l’immediatezza e allo stesso tempo la complessità del dialogo tra artisti e pubblico, crediamo riesca sempre a trasmettere la sua peculiare sensibilità e il suo particolare punto di vista nel vasto e articolato mondo dell’arte e della comunicazione. Simona Rossi Teatro Gioco Vita EDIZIONE 2016/2017 TEATRO GIOCO VITA Coordinamento editoriale Simona Rossi Direttore Diego Maj Redazione Emma-Chiara Perotti, Simona Rossi Hanno collaborato Marilisa Fiorani, Clara Vullo Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza Tel. 0523.315578 - 0523.332613 Fax 0523.338428 www.teatrogiocovita.it [email protected] Progetto grafico e realizzazione Matteo Maria Maj Stampa settembre 2016 L’immagine di “Salt’in Banco” è di Lele Luzzati INDICE Cartellone....................................................................2 Guida alla scelta degli spettacoli....................................6 Guida alla scelta dei laboratori......................................8 Informazioni...............................................................10 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA Il cavaliere inesistente..................................................12 Circoluna..................................................................13 Moun.......................................................................14 Donna di Porto Pim.....................................................15 Piccolo Asmodeo.........................................................16 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI Le nuove avventure dei Musicanti di Brema..............17 Il brutto anatroccolo....................................................18 Sotto la neve................................................................19 La storia di Hansel e Gretel...........................................20 Me & te.......................................................................21 L’infanzia del mago.....................................................22 Sherlock Holmes..........................................................23 Goccia a goccia...........................................................24 La notte dei racconti...................................................25 Ouverture des saponnettes.........................................26 Sandokan...............................................................27 I 4 moschettieri in America..........................................28 Jack e il fagiolo magico................................................29 Rosso Cappuccetto......................................................30 La stanza dei giochi....................................................31 Riccioli d’Oro...............................................................32 Lost in translation........................................................33 Era ieri.........................................................................34 Don Giovanni in carne e legno.....................................35 Le avventure di Pinocchio............................................36 Felicino...................................................................37 Con gli occhi dei gabbiani............................................38 ALTRI SPETTACOLI Veleia amor mi.............................................................39 Intorno a Medea..........................................................40 Mafie in pentolino........................................................41 CONCERTI Viaggio nell’universo sonoro........................................42 LABORATORI Dal racconto al teatro d’ombre.....................................44 Smascherando...........................................................45 Tutti i colori dell’ombra................................................46 Pina e i suoi amici vanno a scuola................................47 Una giornata a teatro..................................................48 Se l’ombra gioca a nascondino.....................................49 Tutti sul palco!............................................................50 Seguendo l’ombra di un piccolo re..............................51 “Adagio, adagio, adagio” dice il bradipo......................52 L’anima delle cose.......................................................53 I viaggi di Astolfo........................................................54 Laboratori di teatro......................................................55 A teatro, ragazzi!.........................................................56 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI Tutti a teatro................................................................57 Teatrando................................................................58 Conoscere il teatro.......................................................59 Il teatro e la mente.......................................................60 C’è un cavaliere in scena............................................61 Breve viaggio nel mistero dell’anima...........................62 Antonio Tabucchi dalla pagina alla scena......................63 A teatro con Shakespeare.............................................64 Il teatro civile...............................................................65 Teatro e cinema...........................................................66 Sguardi critici...............................................................67 Copiare è da stupidi, rubare è da maestri......................68 La scuola dei classici...................................................69 ALTRI PROGETTI Libera la pasta.............................................................70 OLTRE IL SIPARIO E ancora......................................................................71 FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO L’altra scena 2016.......................................................72 STAGIONE DI PROSA Tre per Te 2016/2017.................................................74 Speciale Studenti - Informazioni...................................78 TEATRO PER LE FAMIGLIE A teatro con mamma e papà 2016/2017.......................79 2 CARTELLONE PROGRAMMA 2016/2017 Teatro Due Mondi Accademia Perduta/Romagna Teatri LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA SOTTO LA NEVE da 6 a 12 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 14 novembre 2016 - ore 9 e ore 10.45* da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 28 novembre 2016 - ore 9 e ore 10.45* *se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 *se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Minuetto d’inverno Liceo “Respighi” / Teatro Gioco Vita VELEIA AMOR MI da 14 anni - Secondaria Superiore TEATRO GIOIA giovedì 17 novembre 2016 - ore 10 venerdì 18 novembre 2016 - ore 10 sabato 19 novembre 2016 - ore 10 lunedì 21 novembre 2016 - ore 10* mercoledì 23 novembre 2016 - ore 10* Tiziana Di Masi MAFIE IN PENTOLINO GOCCIA A GOCCIA da 6 a 12 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI mercoledì 11 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45 giovedì 12 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45* Ferruccio Filipazzi Uno spettacolo di teatro civile-gastronomico *recite che saranno effettuate solamente qualora risultino esauriti i posti in data 11 gennaio 2017 Crest LA STORIA DI HANSEL E GRETEL da 5 a 11 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 17 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45 Fondazione Sipario Toscana Onlus ME & TE Una piccola storia d’amore da 8 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI mercoledì 18 gennaio 2017 - ore 10 giovedì 19 gennaio 2017 - ore 10 *recite che saranno effettuate solamente qualora risultino esauriti i posti in data 17, 18 e 19 novembre 2016 Ferruccio Filipazzi da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 6 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45 martedì 7 febbraio 2017 - ore 10 LA NOTTE DEI RACCONTI da 6 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI mercoledì 8 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45 giovedì 9 febbraio 2017 - ore 10 Studio Ta-Daa! / Michele Cafaggi OUVERTURE DES SAPONETTES Un concerto per bolle di sapone da 2 a 8 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 14 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45 mercoledì 15 febbraio 2017 - ore 10 Cà Luogo d’Arte L’INFANZIA DEL MAGO Clara Galante / Andrea Sammartino INTORNO A MEDEA da 14 anni - Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI venerdì 18 novembre 2016 - ore 21 Teatro Gioco Vita IL CAVALIERE INESISTENTE da 5 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 23 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45 Di Italo Calvino da 11 anni - Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 6 dicembre 2016 - ore 10 mercoledì 7 dicembre 2016 - ore 10 giovedì 26 gennaio 2017 - ore 10 venerdì 27 gennaio 2017 - ore 10 I Sacchi di Sabbia SANDOKAN O la fine dell’Avventura da 6 a 16 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 20 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45 martedì 21 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45 Teatro Gioco Vita CIRCOLUNA Tib Teatro IL BRUTTO ANATROCCOLO Una favola pop sulle differenze da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 24 novembre 2016 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 25 novembre 2016 - ore 10 *se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 L’unico circoteatro d’ombre al mondo da 2 a 5 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 9 gennaio 2017 - ore 10 martedì 10 gennaio 2017 - ore 10 lunedì 8 maggio 2017 - ore 10* martedì 9 maggio 2017 - ore 10 mercoledì 10 maggio 2017 - ore 10 *recita che sarà effettuata solamente qualora risultino esauriti i posti in data 9 e 10 maggio 2017 I Sacchi di Sabbia Teatro delle Briciole Progetto affidato a CollettivO CineticO SHERLOCK HOLMES da 8 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 31 gennaio 2017 - ore 10 mercoledì 1 febbraio 2017 - ore 10 I 4 MOSCHETTIERI IN AMERICA Radiodramma animato da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI mercoledì 22 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45 giovedì 23 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45 venerdì 24 febbraio 2017 - ore 10 CONCERTI Accademia Perduta/Romagna Teatri JACK E IL FAGIOLO MAGICO da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 9 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 10 marzo 2017 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Teatro Gioco Vita TAP Ensemble MOUN Scena Madre da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 14 marzo 2017 - ore 10 mercoledì 15 marzo 2017 - ore 10 da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 28 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45 mercoledì 29 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45 Portata dalla schiuma e dalle onde LA STANZA DEI GIOCHI DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO da 14 anni - Secondaria Superiore TEATRO GIOIA giovedì 20 aprile 2017 - ore 9 e ore 10.45 venerdì 21 aprile 2017 - ore 10 Teatro Gioco Vita DONNA DI PORTO PIM * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata una sola recita alle ore 10 Musiche di Francis Poulenc (Storia di Babar l’elefantino) e Sergej Prokofiev (Pierino e il lupo) FAVOLE IN MUSICA da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI venerdì 17 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45* PICCOLO ASMODEO Fontemaggiore da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 4 aprile 2017 - ore 10 mercoledì 5 aprile 2017 - ore 10 ...Ovvero il solito ceppo d’albero fatato da Lilla Asmodeus di Ulf Stark *se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 19 dicembre 2016 - ore 9 e ore 10.45* da 4 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 30 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 31 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45* Teatro Gioco Vita da 4 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 20 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45* martedì 21 marzo 2017 - ore 10 Musiche natalizie... ed altro RICCIOLI D’ORO *se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 ROSSO CAPPUCCETTO FIOCCHI DI… NOTE Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza Ensemble del Laboratorio di musica moderna e contemporanea Teatro delle Marionette degli Accettella Teatro delle Briciole Orchestra giovanile “Mousikè” di Cremona Carlo Rossi/Marcello Chiarenza LE AVVENTURE DI PINOCCHIO da 4 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 27 aprile 2017 - ore 10 venerdì 28 aprile 2017 - ore 10 LOST IN TRANSLATION CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG da 9 a 16 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 11 aprile 2017 - ore 9 e ore 10.45 mercoledì 12 aprile 2017 - ore 9 e ore 10.45 da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI mercoledì 3 maggio 2017 - ore 10 giovedì 4 maggio 2017 - ore 10 venerdì 5 maggio 2017 - ore 10 (How to learn English in 59 minutes) FELICINO Ballata per attori e ombre dal racconto di Antonio Tabucchi Teatro delle Briciole da 14 anni - Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 23 marzo 2017 - ore 10 venerdì 24 marzo 2017 - ore 10 lunedì 27 marzo 2017 - ore 10* ERA IERI L’Asina sull’Isola da 18 mesi a 4 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 11 maggio 2017 - ore 9 e ore 10.30* venerdì 12 maggio 2017 - ore 9 e ore 10.30* *recita che sarà effettuata solamente qualora risultino esauriti i posti in data 23 e 24 marzo 2017 da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 20 aprile 2017 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 21 aprile 2017 - ore 10 *se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 CON GLI OCCHI DEI GABBIANI * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna Orchestra dei Giovanissimi di Bologna BAROC...CANDO Musiche di Georg Friedrich Händel, Henry Purcell, Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI venerdì 3 marzo 2017 - ore 10.30 Conservatorio “G. Verdi” di Como e Liceo Musicale “A. Manzoni” di Varese bGold Saxophone Orchestra A TUTTO... SAX Musiche di Gustav Holst, Johannes Brahms, Antonín Dvorák, Jérôme Naulais, Scott Joplin, Pepito Ros, Ilio Volante, Roberto Molinelli, Arturo Marquez da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 10 aprile 2017 - ore 10.30 GUIDA ALLA SCELTA 6 SPETTACOLI TITOLO TEATRO IL CAVALIERE INESISTENTE CIRCOLUNA MOUN DONNA DI PORTO PIM PICCOLO ASMODEO Filodrammatici Filodrammatici/Gioia Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici 2, 12 2, 13 4, 14 4, 15 4, 16 LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA IL BRUTTO ANATROCCOLO SOTTO LA NEVE LA STORIA DI HANSEL E GRETEL ME & TE L’INFANZIA DEL MAGO SHERLOCK HOLMES GOCCIA A GOCCIA LA NOTTE DEI RACCONTI OUVERTURE DES SAPONETTES SANDOKAN I 4 MOSCHETTIERI IN AMERICA JACK E IL FAGIOLO MAGICO ROSSO CAPPUCCETTO LA STANZA DEI GIOCHI RICCIOLI D’ORO LOST IN TRANSLATION ERA IERI DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO LE AVVENTURE DI PINOCCHIO FELICINO CON GLI OCCHI DEI GABBIANI Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Gioia 2, 17 2, 18 2, 18 3, 19 3, 21 3, 22 3, 23 3, 24 3, 25 3, 26 3, 27 3, 28 4, 29 4, 30 4, 31 4, 32 4, 33 4, 34 5, 35 5, 36 5, 37 5, 38 ALTRI SPETTACOLI VELEIA AMOR MI INTORNO A MEDEA MAFIE IN PENTOLINO Gioia Filodrammatici Filodrammatici 2, 39 2, 40 3, 41 CONCERTI FIOCCHI DI… NOTE FAVOLE IN MUSICA BAROC...CANDO A TUTTO… SAX Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici Filodrammatici 5, 42-43 5, 42-43 5, 42-43 5, 42-43 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI INFO alle PAGINE ASILO NIDO SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA 7 SECONDARIA DI 1° GRADO SECONDARIA SUPERIORE CL. 1-2 CL. 1-2-3 5 ANNI CL. 3-4-5 5 ANNI CL. 3-4-5 CL. 1-2-3 CL. 1 CL. 1 CL. 1-2-3 CL. 1-2 CL. 3-4-5 4-5 ANNI CL. 1-2 4-5 ANNI CL. 1-2-3 CL. 4-5 CL. 1-2 CL. 1-2 4-5 ANNI CL. 1-2 3-4 ANNI CL. 1 CL. 3-4-5 CL. 3-4-5 CL. 3-4-5 CL. 3-4-5 8 GUIDA ALLA SCELTA LABORATORI, INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI TITOLO LABORATORI ALTRI PROGETTI INFO PAGINA DAL RACCONTO AL TEATRO D’OMBRE Officina delle Ombre 44 Smascherando Scuole 45 SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1° GRADO SECONDARIA SUPERIORE Scuole 46 Pina e i suoi amici vanno a scuola Scuole 47 Una giornata a teatro Officina delle Ombre 48 Se l’ombra gioca a nascondino Scuole 49 Tutti sul palco! Scuole 50 Seguendo l’ombra di un piccolo re Scuole 51 “Adagio, adagio, adagio” dice il Bradipo Scuole 52 L’ANIMA DELLE COSE Scuole 53 CL. 1-2 I VIAGGI DI ASTOLFO Scuole 54 CL. 1-2 Laboratori di teatro Teatro Gioia 55 Teatro Filodrammatici 56 TUTTI A TEATRO Scuole 57 TEATRANDO Scuole 58 CONOSCERE IL TEATRO Scuole 59 IL TEATRO E LA MENTE Scuole/Teatro Municipale 60 c’è un cavaliere in scena Scuole/ Teatro Filodrammatici 61 BREVE VIAGGIO NEL MISTERO DELL’ANIMA Scuole/Teatro Filodrammatici 62 ANTONIO TABUCCHI dalla pagina alla scena Scuole/Teatro Filodrammatici 63 A TEATRO CON SHAKESPEARE Scuole/Teatro Municipale 64 IL TEATRO CIVILE Scuole/Teatro Municipale 65 TEATRO E CINEMA Scuole/Teatro Municipale 66 SGUARDI CRITICI Scuole/Teatro Filodrammatici 67 COPIARE È DA STUPIDI, RUBARE È DA MAESTRI Scuole/Teatro Municipale 68 LA SCUOLA DEI CLASSICI Scuole/Teatro Municipale 69 LIBERA LA PASTA Scuole/Teatro Filodrammatici 70 INSEGNANTI educatori, animatori insegnanti Tutti i colori dell’ombra A TEATRO, RAGAZZI! INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI DOVE 9 10 INFORMAZIONI Salt’in Banco 37a edizione TEATRO GIOCO VITA Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza Tel. 0523.315578 - 0523.332613 Fax 0523.338428 Direzione artistica Diego Maj Ufficio Scuola Simona Rossi, responsabile ([email protected]) Emma Chiara Perotti, prenotazioni ([email protected]) Marilisa Fiorani e Nadia Quadrelli, biglietteria ([email protected]; [email protected]) Orari di apertura dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita dal lunedì al giovedì ore 9.30-13 e ore 14-15, venerdì ore 9.30-13 BIGLIETTI • Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia euro 4 • Primaria euro 4,50 • Secondaria di 1° grado euro 5 • Secondaria Superiore euro 6 Per lo spettacolo serale Intorno a Medea il costo del biglietto per gli studenti è di euro 10. Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori. L’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta della scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in situazioni di disabilità e/o in altri casi particolari. L’ingresso gratuito è applicato ai bambini un cui fratello/ sorella abbia già assistito nel corso della stagione ad uno spettacolo di “Salt’in Banco” (facilitazione riservata alle famiglie residenti nel Comune di Piacenza, per i dettagli vedi pag. 11). La somma corrispondente ai biglietti necessari per la classe dovrà essere versata dall’insegnante/accompagnatore alla Biglietteria del Teatro sede dello spettacolo. Altre modalità di pagamento potranno essere concordate con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Prenotazioni I TEATRI • Teatro Comunale Filodrammatici Via Santa Franca, 33 - Tel. 0523.315578 • Teatro Gioia Via Melchiorre Gioia, 20/a - Tel. 0523.1860191 • Officina delle Ombre Via Fulgonio, 7 - Tel. 0523.711055 La presenza nei teatri del personale dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita è limitata ai tempi di programmazione degli spettacoli negli spazi stessi. Per qualsiasi comunicazione si prega pertanto di fare sempre riferimento agli uffici. Gli spettatori presenti agli spettacoli e ai laboratori acconsentono e autorizzano qualsiasi uso presente e futuro delle eventuali riprese audio e video, nonché delle fotografie che potrebbero essere effettuate. Ricordiamo agli insegnanti e ai genitori che con l’adesione agli eventi rivolti ai bambini e ragazzi acconsentono e autorizzano qualsiasi uso presente e futuro, anche attraverso internet, delle eventuali riprese audio e video, nonché delle fotografie che potrebbero essere effettuate ai minori in quanto partecipanti a spettacoli e laboratori. I posti per tutti gli spettacoli di “Salt’in Banco” 2016/2017 si prenotano a partire da martedì 18 ottobre 2016. La prenotazione può essere effettuata telefonicamente o di persona. Eventuali richieste di adesione che giungessero via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli operatori di Teatro Gioco Vita nella giornata di arrivo al termine degli orari di accettazione delle prenotazioni telefoniche. In caso di mancata disponibilità di posti l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita contatterà il prima possibile la segreteria della Scuola o l’insegnante referente per concordare l’eventualità di date, orari e/o spettacoli alternativi. Le richieste per un determinato spettacolo saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà concordare con la compagnia recite aggiuntive e/o doppie rappresentazioni dello spettacolo, compatibilmente con le esigenze tecnico-organizzative del Teatro. In caso di esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà possibile optare per un titolo alternativo oppure scegliere l’inserimento in una lista d’attesa. Tale lista d’attesa INFORMAZIONI dà diritto ad essere chiamati in caso di disponibilità aggiuntiva di posti, in caso contrario sarà comunque possibile scegliere uno spettacolo in alternativa per il quale ci sia ancora posto. All’atto della prenotazione si consiglia di segnalare la presenza di alunni con difficoltà motorie, visive, o uditive, allo scopo di assegnare alla classe di appartenenza un’adeguata sistemazione in sala. I posti in teatro saranno assegnati dalla direzione tenendo conto di alcune variabili come età dei ragazzi, ordine di arrivo delle classi, presenza di eventuali alunni diversamente abili, data di prenotazione, ecc. Orario degli spettacoli • Unica rappresentazione: ore 10 • Doppia rappresentazione: ore 9 e ore 10.45 Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario delle rappresentazioni riportato nel presente catalogo. In caso di esubero di adesioni, per spettacoli programmati alle ore 10, potranno essere introdotte doppie rappresentazioni suddividendo le classi prenotate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di doppia recita già programmata in calendario, se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni potrà essere effettuata un’unica rappresentazione alle ore 10 (accorpando le classi in tale recita). Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi Le prenotazioni si accettano a partire da lunedì 19 settembre 2016. Le modalità di partecipazione, il calendario e gli eventuali costi relativi ai vari progetti sono indicati nella scheda dedicata a ciascun percorso. Per la partecipazione ad alcuni laboratori potrà essere richiesta l’iscrizione all’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Comunicazioni La Direzione si riserva di apportare al programma, alle sedi degli spettacoli e agli orari di inizio delle rappresentazioni le modifiche determinate da motivate esigenze tecnico/organizzative e/o da cause di forza maggiore. In tali casi sarà data comunicazione il prima possibile alle scuole interessate. Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli spet- 11 tacoli fa fede quanto indicato nella presente pubblicazione, salvo diversa comunicazione telefonica, via fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. L’offerta degli spettacoli viene calibrata sulle richieste delle scuole. Contemporaneamente ci sono titoli che non riescono a soddisfare tutte le richieste. La prenotazione deve essere una scelta consapevole e ragionata. Dare disdetta di prenotazioni effettuate significa creare problemi organizzativi al Teatro e togliere l’opportunità ad altre scuole di poter assistere alle rappresentazioni. In teatro è vietato scattare fotografie ed effettuare registrazioni audio e video. I telefoni cellulari possono essere utilizzati soltanto nel foyer e durante gli spettacoli dovranno essere spenti. Negli spazi del teatro potranno essere presenti video operatori e/o fotografi per effettuare riprese, anche del pubblico, a scopo di cronaca o di documentazione. AGEVOLAZIONI PER LE FAMIGLIE RESIDENTI NEL COMUNE DI PIACENZA in collaborazione con COMUNE DI PIACENZA Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie Servizio Programmazione Per i residenti nel Comune di Piacenza, sarà nuovamente in vigore una particolare facilitazione per le famiglie con due o più figli che, anche se con gruppi scolastici diversi e/o in momenti differenti, assisteranno agli spettacoli per le scuole di “Salt’in Banco”. Paga il biglietto il bambino della famiglia che per primo, nell’arco dell’anno scolastico, assiste ad uno spettacolo della Rassegna, mentre il/i fratello/i che successivamente verrà/verranno a teatro entrerà/entreranno gratuitamente previa segnalazione dell’insegnante/accompagnatore (che dovrà semplicemente comunicare alla biglietteria, relativamente al fratello che per primo ha assistito ad una rappresentazione di “Salt’in Banco”, scuola di appartenenza, classe e spettacolo visto). I dirigenti scolastici e gli insegnanti degli istituti situati nel Comune di Piacenza sono invitati a dare ampia diffusione di tale opportunità a tutte le famiglie dei loro alunni. 12 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA IL CAVALIERE INESISTENTE Di Italo Calvino SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA CIRCOLUNA L’unico circoteatro d’ombre al mondo TEATRO GIOCO VITA TEATRO GIOCO VITA con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari voce registrata Mariangela Granelli drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi costumi Tania Fedeli luci Davide Rigodanza assistente alla regia Lucia Menegazzo realizzazione sagome e oggetti scenici Nicoletta Garioni, Agnese Meroni realizzazione scene Sergio Bernasani coproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” / EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi con Tiziano Ferrari, Valeria Barreca testo Nicola Lusuardi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Leif Hultqvist costumi Inkan Aigner luci e fonica Davide Rigodanza si ringrazia Dockteatern Tittut pubblico: per tutti, da 10 anni - durata: 60 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore Il cavaliere inesistente è una gioiosa giostra di avventure. Inseguimenti a cavallo, sanguinose battaglie, grandi amori e gesta eroiche si susseguono senza interruzione, esattamente come nella migliore tradizione dei romanzi cavallereschi, ma qui tutti questi ingredienti sono rimescolati e riproposti non solo con leggerezza e ironia, ma anche con ricchezza di sfumature e grande profondità di contenuti. Il cavaliere inesistente è anche un ambiguo labirinto di passioni, pieno di luci e ombre, dove gli uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e nemmeno gli eroi sono senza macchia e senza peccato. Qui tutti si muovono maldestri, e ogni gesto tradisce il desiderio, l’insoddisfazione, l’inquietudine. Qui ognuno è alla ricerca di se stesso nell’ostinato tentativo d’esserci, di marcare un’impronta, di sapere quello che vuole e quello che è. Così, protagonista della storia, troviamo Agilulfo, l’insolito cavaliere che sotto le placche della propria armatura, semplicemente non esiste. Si muove grazie alla pura forza di volontà e ogni suo gesto è perfetto e misurato, ogni sua parola è arguta e sensata, eppure non esiste. E troviamo anche il suo opposto, Gurdulù, il suo scudiero, il quale invece esiste, ma ignora del tutto cosa voglia dire “essere” e s’immedesima negli oggetti, negli animali e negli uomini che incontra. Intorno a loro due, assistiamo a una girandola di personaggi continuamente in bilico tra una condizione d’esistenza e d’inesistenza: il giovane Rambaldo, che cerca di assomigliare a un ideale di uomo pur sapendo che non lo potrà mai eguagliare; l’amazzone Bradamante che combatte e vive come un uomo pur essendo più donna di una donna; il giovane Torrismondo, che cerca la verità su se stesso tra equivoci e bugie. Il cavaliere inesistente è un’autentica scuola di vita dove, come fa dire Calvino a uno dei personaggi del libro, “anche a essere s’impara”. Una sottile e arguta riflessione sulla costruzione dell’identità che, seppur ambientata all’epoca di Carlomagno e dei paladini, parla a tutti noi, senza distinzioni di età o cultura. Teatro Gioco Vita porta in scena Il cavaliere inesistente affidandosi alle tante possibilità del proprio linguaggio teatrale dove la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste due qualità di presenza scenica, nelle loro tante possibilità combinatorie, si prestano a tradurre i diversi piani dell’“essere” presenti in questo classico della letteratura del Novecento. 13 pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore (spettacolo a pubblico limitato) Benvenuti a CIRCOLUNA!! …l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo: Circoluna! Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie! Acrobazie! Trasformazioni! Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos’è un’ombra? No?? Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di immagini e colori: incontrerete Galline trasformiste e Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma soprattutto incontrerete Pallottola, un pagliaccio piccolo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre che si esibiranno per voi in questa straordinaria arena. E su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella del nostro circo. Cosa aspettate a entrare? Venite? Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!! Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano! Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che parla dell’ombra e della luce utilizzando un linguaggio ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa, dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni incredibili e fantastiche. E saranno loro a tradurre lo strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i fili di una storia, allo stesso tempo semplice e drammatica che, intrecciandosi con il normale svolgersi dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence fino alla fine. Circoluna è infatti anche un’avventura straordinaria: qualcosa di “terribile” interromperà improvvisamente lo spettacolo... che potrà proseguire solo se i nostri piccoli spettatori non ci negheranno il loro aiuto… Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen, uno spettacolo per la prima infanzia nato dalla collaborazione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut di Stoccolma, con la quale Teatro Gioco Vita ha realizzato anche Lillan e il Gatto. La grande esperienza del Dockteatern Tittut, realtà di rilievo a livello europeo specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e utilizzato positivamente quegli aspetti del linguaggio e della poetica che Teatro Gioco Vita ha sviluppato negli ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento, adozione di superfici anomale di proiezione, grande ritmo nella successione delle immagini spesso proiettate su più piani contemporaneamente. Circoluna è dedicato a tutti i bambini che vogliono ancora credere che si può accendere e spegnere una lampada con un soffio. 14 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA MOUN Storia di un viaggio Da Moun di Rascal e dalle illustrazioni di Sophie SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA DONNA DI PORTO PIM Ballata per attore e ombre dal racconto Donna di Porto Pim di Antonio Tabucchi TEATRO GIOCO VITA TEATRO GIOCO VITA con Deniz Azhar Azari regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni (dalle illustrazioni di Sophie) musiche Paolo Codognola coreografie Valerio Longo costumi Tania Fedeli luci Anna Adorno realizzazione sagome Federica Ferrari, Nicoletta Garioni, Agnese Meroni, Francesca Donati (assistente) realizzazione scene Sergio Bernasani assistente alla regia Helixe Charier produzione Teatro Gioco Vita in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi con Tiziano Ferrari regia e scene Fabrizio Montecchi oggetti e sagome Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi luci Davide Rigodanza assistente alla regia Lucia Menegazzo coproduzione Teatro Gioco Vita, Festival “L’altra scena”, EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée pubblico: da 6 a 10 anni teatro d’ombre, d’attore e danza Il riso venne a mancare. Allora il padre decise di costruire una piccola scatola per inviare Moun sull’altro lato del grande oceano. Lui e la moglie deposero in quella cassettina il loro primo figlio e le loro ultime speranze... Ai genitori di Moun il loro paese, in preda alla follia della guerra, sembra ormai non offrire nessun futuro. Con un atto disperato, decidono di abbandonare al mare l’unica figlia nella speranza che, lontano dalla guerra, avrà una vita migliore, una possibilità di salvezza. Moun attraversa così il vasto oceano dentro una scatola di bambù e, dopo un avventuroso viaggio, arriva “al di là” del mare, dove su una spiaggia un’altra coppia la trova, la porta in salvo e l’adotta. Moun cresce così in una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorelle sempre più numerosi. Arriva però il giorno in cui a Moun, ormai bambina, sono rivelate le sue origini e da quel momento non può non fare i conti con la propria storia, le proprie origini. Dopo tanto soffrire finalmente Moun capisce che “anche dall’altro lato dell’oceano l’amavano” e per regolare i conti con il suo passato, decide di compiere un simbolico ritorno al paese natale. Affida al mare quello che di quel luogo possiede, la scatola di bambù, ma arricchita di tutto quello che lei ha amato nei suoi anni d’infanzia, un concentrato di ricordi di un “tempo dell’innocenza” in cui lei ignorava le sue radici. La scatola di bambù, che i genitori di Moun stringevano “contro il cuore” all’inizio del suo lungo viaggio, farà così ritorno a casa, dopo che Moun l’avrà anche lei stretta per l’ultima volta “contro il suo cuore.” Moun è una storia che, nonostante tratti temi forti come l’abbandono, l’adozione, la nostalgia e la costruzione di sé, trasmette un senso di grande serenità. La sua forza consiste proprio nel contrasto tra la gravità dei temi trattati e la grande leggerezza con cui sono enunciati. Questa leggerezza poetica, indubbia qualità di questa storia, è resa sulla scena da immagini d’ombra dai toni pastello, acquerellati, e da ritmi calmi e distesi, che donano un’atmosfera di pace che informa tutta l’azione scenica e anche la recitazione. In scena una sola attrice ci racconta la storia di Moun e il pensiero che attraversa lo spettatore è che sia lei stessa la protagonista. Questo non è mai esplicitato ma affiora dalla sua profonda partecipazione al racconto. L’attrice evoca la storia di Moun aiutandosi con tutto il repertorio di tecniche d’ombra proprio del linguaggio teatrale di Teatro Gioco Vita. L’uso di personaggi sagoma e/o d’ombra favorisce quella “giusta distanza” dello spettatore dalla storia e nello stesso tempo un coinvolgimento emotivo senza il quale sarebbe impossibile condividere il percorso esperienziale di Moun. 15 pubblico: da 16 anni teatro d’ombre e teatro d’attore Nulla esiste, stiamo soltanto sognando Antonio Tabucchi Un omaggio ad Antonio Tabucchi per il quale scrivere non era una professione “ma qualcosa che coinvolge i desideri, i sogni e la fantasia” e che per questo ricorderemo sempre come un maestro. Teatro Gioco Vita La donna di Porto Pim era una creatura lunare, sensuale e ambigua, che rubò l’anima di un baleniere e ne fece un musicista; fino a quando, per riscattare il tradimento previsto, la sconfitta annunciata, la natura assassina di lui pretese un tributo di sangue, e fu la morte per lei. Un naufragio ultimo, di un baleniere e di una balena che irrideva chi sognava di poterla imprigionare. Chi ci accompagna, nel racconto di questa storia d’amo­ re e di morte, di sogno e realtà, in questo breve viag­ gio nel mistero dell’anima umana, è lo scrittore stesso, incarnato dall’attore-manipolatore. È lui il cantore di quest’epica dell’anima ed è lui che attraverso la propria testimonianza fatta di parole e gesti evoca ombre, reali e immaginarie, metafore di naufragi e naufraghi, di per­ sonaggi dagli atti mancati e dalle vite fallimentari. A fronte di un sobrio impianto scenico, un tavolo, una sedia e una parete schermo, un proliferare di ombre, agite a vista davanti e dietro allo schermo, invaderanno la scena prendendo vita dalle mani dell’attore. Creta, sabbia, legno, acqua saranno alcuni dei materiali sui quali si lavorerà per dare forma ai carnali, e nello stesso tempo impalpabili, protagonisti di questa storia. Con questa creazione Teatro Gioco Vita vuole proseguire la sua ricerca attorno alla figura di un moderno dalang, un “possibile” attore - manipolatore del teatro d’ombre contemporaneo totalmente figlio della nostra tradizione teatrale e culturale. 16 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA PICCOLO ASMODEO Da Lilla Asmodeus di Ulf Stark TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione con Tiziano Ferrari adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni Nicoletta Garioni musiche Michele Fedrigotti sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari luci e fonica Davide Rigodanza Premio “Eolo Awards 2013 - Miglior spettacolo di teatro ragazzi e giovani” pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 50 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del sole non arriva mai e dove i merli non cantano sugli alberi, abita Piccolo Asmodeo. Asmodeo è buono, troppo buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei Fuochi e dei Sospiri. Essere cattivo proprio non gli riesce e nemmeno gli interessa; e questo, per la sua famiglia, è un grande problema. Così Asmodeo viene sottoposto ad una vera prova e mandato nel mondo della Luce e della Terra con una missione: “Dovrai convincere, entro questa sera, almeno una persona a darmi la sua anima!” gli dice il padre “Solo così dimostrerai di essere mio figlio”. Ignaro dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente inconsapevole di quello che lo aspetta, Asmodeo inizia con timore, ma anche curiosità, il suo strampalato viaggio sulla terra. Da quel momento Asmodeo si trova coinvolto in una girandola d’incontri di ogni tipo: una mucca, un prete, un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo di bambini, un panettiere. A ognuno di loro, con grande semplicità, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre: “Io posso offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi prometti di dare via la tua anima”. Alla fine della sconvolgente giornata però, Asmodeo, incompreso, dileggiato, quando non addirittura maltrattato, si convince che non riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo. Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza che incontra Kristina… Piccolo Asmodeo è una favola sul bene e sul male di Ulf Stark, uno dei più affermati scrittori contemporanei per ragazzi. Con sottile ironia ma anche con delicata poesia, con momenti di sana comicità ma anche con acuta problematicità, l’autore ci racconta, senza mai cadere in facili moralismi, di un novello Mefistofele alla ricerca del suo Faust. Quello che ho capito è che ai bambini interessa che si parli di cose serie, di temi importanti. Magari con leggerezza, o ironia, o con comicità, ma di cose serie. E sono soprattutto le grandi domande, quelle a cui l’umanità da sempre fatica a dare risposte, quelle che più li affascinano. Domande sulla vita, sulla morte, sull’amore. E l’anima? Quell’anima che con tanta insistenza vuole scambiare il nostro Asmodeo? Piccolo Asmodeo è una storia così. Che fa ridere, pensare e forse anche commuovere. Fabrizio Montecchi SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 17 LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA Teatro Due Mondi con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa, Renato Valmori testi Gigi Bertoni musiche originali e direzione musicale Antonella Talamonti costumi e maschere Angela Pezzi, Maria Regosa, Maria Donata Papadia, Loretta Ingannato foto Stefano Tedioli regia Alberto Grilli pubblico: da 6 a 12 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore E se gli animali - che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come I Musicanti di Brema - uscissero dalla loro favola, o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero? E se all’asino, al cane, al gatto e al gallo - no, il gallo no, come dice la canzone “il gallo è morto” e al suo posto si unisce al gruppo un’oca - capitasse d’incontrare una cicogna, che sta facendo il suo lavoro di distribuire bambini nelle famiglie del mondo, un po’ disorientata davanti a un indirizzo irrintracciabile... Di qui si parte per il racconto de Le nuove avventure dei Musicanti di Brema nel nostro tempo, sulle strade dei nostri Paesi, e infine dell’Europa. Alla ricerca di una città ospitale, che possa mettere i valori davanti alle apparenze. Ospitare un bambino perché è un bambino, indipendentemente dalla sua provenienza, dal colore della sua pelle, perché la storia del mondo è esattamente la storia degli spostamenti dell’uomo tra un luogo da cui bisogna allontanarsi, o fuggire, e un luogo migliore nel quale approdare e costruire il futuro. La storia I Musicanti, animali oramai vecchi (un cane inglese, un gatto italo-ispanico, un asino tedesco e un’oca francese), si guadagnano da vivere cantando buffe e divertenti canzoni e raccontando storie, girando il mondo (come del resto fanno i nostri spettacoli di strada). L’incontro con una cicogna ferita cambia i loro programmi. Un piccolo bambino, proveniente dall’Africa o dall’Asia, deve essere consegnato a Madame Europe; ma la signora non si trova, così come sembra impossibile trovare la sua casa. Parte allora il viaggio alla ricerca di via dell’Ospitalità, viaggio che è continuamente interrotto da situazioni comiche e canzoni che illustrano le diverse tappe e avventure che si susseguono. Gli attori cantanti del Teatro Due Mondi portano in scena maschere zoomorfe, costumi multicolori e strumenti musicali, usano lo spazio del teatro in maniera totale ed essenziale. Come avviene in strada è l’architettura che diventa scenografia, il pubblico è parte del racconto, elemento presente e non distante. Diverse lingue vengono parlate in una sorta di gramelot comprensibile a tutti, le rime si rincorrono e si fondono nel canto arricchite da citazioni al mondo dei clown e alle commedie musicali. Un finale a sorpresa farà sì che il pubblico, accogliendo il bambino in una nuova casa, diventi protagonista e si riconosca nell’Europa che vorremmo. È un teatro potente, inusuale ed efficace, apparentemente semplice proprio perché, come nell’esperienza del teatro di strada, non ha bisogno di luci o scenografie ed è sinteticamente complesso e raffinato. 18 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI IL BRUTTO ANATROCCOLO Una favola pop sulle differenze SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI SOTTO LA NEVE Minuetto d’inverno Tib Teatro Accademia Perduta/Romagna Teatri Dalla favola di Hans Christian Andersen di Marcello Chiarenza con Mariolina Coppola e Maurizio Casali allestimento scenico Marcello Chiarenza e Maurizio Casali coordinamento Claudio Casadio musiche originali Carlo Cialdo Capelli drammaturgia e regia Daniela Nicosia con Susanna Cro e Solimano Pontarollo pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Sono stata un brutto anatroccolo per questo sono qui, per questo vi racconto questa storia, ma chi mi ha amato ha sempre detto sei bellissimaaaa! “Soli, è come quando che la festa finisce e ci si sente soli, ti viene su quella malinconia eppure resti là... ancora un po’ di musica, ci provi a divertirti ancora un po’... poi dai raccontami di te, della tua storia...” C’è stata una festa, due amici di vecchia data si ritrovano soli a sistemare, così mentre “si raccontano”, ci raccontano la storia del Brutto anatroccolo... rivelandoci come, in fin dei conti, tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati o ci siamo sentiti brutti anatroccoli. Lo spettacolo rivisiterà la celebre favola di Andersen, dando vita ad una originale drammaturgia musicale che, pur raccontando la favola nota, comporrà le esperienze personali dei protagonisti con le migliori canzoni del pop italiano. La musica, e la ricerca ad essa connessa, caratterizza lo spettacolo segnando gli snodi del racconto. Musiche e parole atte a disegnare quel paesaggio umano affettivo che costituisce il nucleo della relazione che intendiamo stabilire con i nostri piccoli spettatori. Lo stesso paesaggio affettivo di cui l’anatroccolo, protagonista della storia, viene deprivato, a causa del suo aspetto fisico. Una favola sul bisogno d’amore negato... sulla scoperta di se stessi, della bellezza che c’è in ognuno, fino al volo finale del bellissimo cigno. Lo spettacolo Il brutto anatroccolo vuol essere una riflessione sulla necessità di mutare lo sguardo, alla ricerca in noi stessi, di uno sguardo nuovo che sappia vedere la bellezza del cigno, nascosta, in ogni persona, e accogliere l’altrui bisogno di essere amato. L’impianto scenico, essenziale, e di taglio assolutamente contemporaneo, porta i segni di una festa “vintage” appena finita: disordine, sgabelli, piatti e dischi in terra, mentre un 45 giri riporta le canzoni di un tempo...in un’alternanza di ritmi e stili musicali che emozionano e commuovono.... Le emozioni si alternano, tra momenti di evidente comicità e leggerezza, in cui le musiche giocano un ruolo rilevante, insieme alle goffaggini e agli impacci del corpo. Il testo Il testo dello spettacolo è scaturito dalla mappatura delle emozioni vissute dai bambini delle scuole primarie su questo tema, e dalla tessitura delle loro esperienze con la ben nota favola che, in scena, viene integralmente raccontata. 19 pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore e di oggetti Quando la Signora Verde torna a casa dalle vacanze, si ritrova di fronte ad un ospite inatteso: nel salotto di casa sua sonnecchia uno strano personaggio, simpatico ma un po’ invadente, che si presenta come Signor Bianco. Presto si scoprirà che costui altri non è che l’inverno, giunto innanzi tempo, per fare il suo lavoro, che è quello di imbiancare e di mettere a dormire le cose. È l’inizio di una serie di micro avventure comiche, du- rante le quali il Signor Bianco ricopre di neve e di gelo l’intera casa, sia dentro che fuori, mentre la Signora Verde fa di tutto per spingere lo scomodo ospite per lo meno al di là della porta, nel giardino. La neve in casa, no! Anche il pubblico è coinvolto nel gioco della neve: i bambini prima costruiscono assieme ai personaggi in scena un pupazzo di neve molto speciale, poi vengono coinvolti in una grande battaglia di palle di neve! Sì, il Signor Bianco è proprio simpatico e l’inverno non è poi così brutto ma... a poco a poco, l’atmosfera intorno si fa sempre più tiepida e luminosa ed il Signor Bianco... deve andare. È il momento in cui le cose iniziano a cambiare: “non sarà freddo a lungo, Signor Bianco. C’è qualcosa sotto la neve...” sussurra la Signora Verde. Sotto la neve dipinge con allegria ma anche con poesia l’alternanza del caldo e del freddo nel ciclo delle stagioni: l’arrivo - inizialmente spiacevole - del tempo del freddo, con le sue piccole seccature, bisogna coprirsi, stare di più in casa... ma ogni stagione ha i suoi divertimenti e le sue allegrie ed infine l’avvento, dolce ed inatteso, della primavera. Il tutto in un gioco buffo e gaio, portato avanti con ironia ma anche con dolcezza da due attori-clown che coinvolgono di volta in volta il pubblico dei piccoli e dei grandi spettatori. Le suggestive ed originali magie sceniche di Marcello Chiarenza rendono il quadro ancora più coinvolgente: piume, fiocchi, palle, manti di neve, magici abiti che si ricoprono di neve o di fiori e molto altro. Elementi da guardare, da immaginare e anche da toccare per i giovani spettatori che si portano nel cuore un piccolo mondo di immagini e di emozioni. 20 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI LA STORIA DI HANSEL E GRETEL SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 21 ME & TE Una piccola storia d’amore Crest testo Katia Scarimbolo scene luci e regia Michelangelo Campanale con Catia Caramia, Paolo Gubello, Maria Pascale, Luigi Tagliente costumi Cristina Bari assistente di produzione Sandra Novellino tecnico luci Vito Marra Spettacolo vincitore Premio “L’uccellino azzurro” (Molfetta, 2009) e Premio speciale “L’uccellino azzurro” (Molfetta, 2015) pubblico: da 5 a 11 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Nella regione tedesca dello Spessart esiste ancora una fitta foresta, difficile da attraversare con i suoi pochi e aspri sentieri, resi ancora più difficoltosi da giganteschi e ombrosi pini e faggi, i cui rami intralciano il cammino. Per i contadini della zona è “il bosco della strega”, per via di un rudere con i suoi quattro forni e della storia di una donna bellissima che, con i suoi dolci magici, catturava quanti, perdendosi nel bosco, arrivavano nei pressi della sua casa. Sembra essere questa l’origine della fiaba di Hansel e Gretel, racconto “ombroso” come il bosco, reso ancora più inquietante dalla presenza di una donna che appare ai due fratellini bellissima, accogliente e materna, ma strega che inganna e mangia i bambini. Nello spettacolo, come nella fiaba, la sua presenza getta una luce mutevole su ogni passaggio della storia: il giornaliero inganno dell’immagine nasconde verità opposte o semplicemente più complicate. La casa, il bosco, il sentiero illuminato dai magici sassolini, le piume lucenti del cigno, tutto gira e si trasforma, per poi ritornare con una luce nuova, come il sole ogni mattina. “Cosa è buono? Cosa è brutto? Ciò è vero o ciò appare... non lasciatevi ingannare!”. In tempi di recessione economica, raccontare ai bimbi della società dei consumi una favola che prende avvio proprio dalla prosastica difficoltà di un padre e di una madre a sfamare i figli può non essere un esercizio di stile. Del resto, le favole non lo sono mai. Quali ansie d’abbandono, paura di non vedere soddisfatti i propri bisogni, quali fantasmi prendono corpo in bambini che sentono minacciata la propria avidità di benessere? Uno spettacolo sospeso tra realtà e favola, perché i bambini imparino a dare valore alle cose e soprattutto alla loro capacità di discernere e conquistarle, a superare la dipendenza passiva, quella dai genitori e quella... dall’abbondanza. In particolare possono essere oggetto di approfondimento: - paura dell’abbandono. - paura di crescere e di separarsi dalle persone care. - pericoli come condizioni-occasioni per scoprire nuovi tesori dentro di sé: indipendenza in pensieri e azioni, fiducia in se stessi, intelligenza e capacità di modificare le abitudini passate. - importanza e necessità della relazione per sconfiggere le avversità - l’inganno che si cela dietro le apparenze. Fondazione Sipario Toscana Onlus La Città del Teatro Centro di Produzione Teatrale di Maria Grazia Cassalia e Donatella Diamanti con Annalisa Cima e Stefano Tognarelli regia Letizia Pardi scene Riccardo Gargiulo costumi Cinzia Landucci audio e luci Fabio Giommarelli realizzazione scene Luigi Di Giorno sonorizzazioni Jambona Lab organizzazione Antonella Moretti Liberamente ispirato al romanzo La vera storia d’amore di Giacomo Candulli di Elisa Rocchi pubblico: da 8 a 13 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Una commedia romantica per ragazzi. Una storia d’amore scandita da una colonna sonora vintage, contrappunto ironico della trama. Una storia tenera e spassosa che viaggia nel sentimento più serio del mondo, su cui ognuno, piccolo e grande prima o poi chiederà conto. Giacomo si innamora perdutamente di Irene, sua coetanea e compagna di classe. Se ne sta chiuso nella sua camera, meditando sul da farsi, in preda ai sintomi strani ma inequivocabili dell’innamoramento. Cerca consigli ovunque e da chiunque finendo poi per dare retta al piano “diabolico” suggeritogli dal suo amico Filippo. Intanto, Mamma e Papà cercano di capire che cosa sia successo a quel loro unico figlio che comunica solamente attraverso ambigui bigliettini lanciati dal buco della chiave. Discutendo animatamente riusciranno a trovare le parole giuste per spiegare al loro figlio qualcosa sull’amore e sul rispetto. Attraverso lo sguardo del giovanissimo protagonista, lo spettacolo si fa supporto e strumento per parlare d’amore con i bambini e con gli adolescenti, provando a cogliere gli aspetti più profondi e sinceri a scapito degli stereotipi di genere derivati da un’educazione ancora fondata sul rosa e sul celeste e su quali debbano essere i comportamenti femminili e quelli maschili in un attribuzione rigida e distorta di ruoli e modelli. La storia, ricca di situazioni e personaggi, offre molti spunti di riflessione riconducibili al tema più ampio dell’educazione alla relazione e all’affettività. Il percorso di Giacomo all’interno dello spettacolo è infatti un percorso di crescita che, grazie all’incontro con gli altri, siano adulti o suoi pari, lo pone di fronte al riconoscimento e all’accettazione delle proprie emozioni, alla responsabilità dei propri comportamenti, all’individuazione dei suoi punti di forza e delle sue fragilità. La presenza dei genitori, protagonisti attivi della storia, consente anche di riflettere sulle difficoltà di comunicazione tra genitori e figli, tipiche dell’età adolescenziale ed in particolare, in materia di innamoramento e amore, evidenzia quanto spesso gli adulti siano portati a sottovalutare i sentimenti dei più piccoli che invece sono da loro vissuti con grande serietà e profonda intensità. 22 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI L’INFANZIA DEL MAGO Cà Luogo d’Arte testo Marina Allegri regia Maurizio Bercini scene Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Sonia Menichelli luci Maurizio Bercini, Alejandro Zamora costumi Patrizia Caggiati con Zeno Bercini, Alberto Branca, Piergiorgio Gallicani, Alejandro Zamora produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri, Cà Luogo d’Arte pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore, clownerie, magia Quando ero piccolo avevo tre zii, erano tre grandi maghi... Almeno così credo, in effetti io ero molto piccolo, ma per quello che ho da raccontare, le dimensioni sono una sfumatura. Questa è la storia di un giovane apprendista mago che vive dalla nascita dietro le quinte di un teatro. Lo hanno allevato tre zii, tre grandi maghi ormai vecchi che gli hanno insegnato tutto ciò che un giovane mago deve sapere e tutto quello che non deve mai chiedere, lo hanno allevato nel silenzio e nel frastuono del “dietro le quinte”, si sono presi cura della sua infanzia arando, seminando e innaffiando il suo talento di futuro mago. E lui è cresciuto saldamente in equilibrio su quel sottile filo che divide il di qua dal di là, la luce dalla penombra, il vero dal finto. Ora il giovane apprendista è cresciuto ed è giunto il momento che gli zii lo lascino andare per la sua strada, non prima però, di aver fatto l’ultima grande magia. Le difficoltà, le soddisfazioni, le risate, i dubbi e la fatica con cui i tre zii crescono l’”indomito” apprendista ci aiuteranno a ragionare come educatori adulti sulle forze da mettere in campo affinché il nostro lavoro forgi giovani maghi che riescano ad immaginare e cioè (dall’etimologia latina della parola) lascino agire il mago che è in loro e cerchino di cambiare, finalmente, il mondo. Lo sguardo dei giovani spettatori sarà invece sicuramente rivolto al giovane attore che in scena si stupisce, si spazientisce, si arrabbia e si commuove, esattamente come loro quando si confrontano con un mondo adulto che cerca di educarli, di generare memoria ” buona”. L’eroica impresa qui è quella di crescere senza mai di- menticare la parola magica, quella che ogni giorno ci porta in viaggio, la parola che ci apre gli orizzonti della magia, quindi del possibile : “C’era una volta”… SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 23 Sherlock Holmes Teatro delle Briciole Cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico Giovane Regia affidata a Francesca Pennini e Angelo Pedroni | COLLETTIVO CINETICO compagnia residente presso il Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” concept Francesca Pennini regia e drammaturgia Angelo Pedroni, Francesca Pennini coreografie e partiture fisiche Francesca Pennini in collaborazione con gli interpreti con Giulio Santolini, Daniele Bonaiuti, Roberto De Sarno assistenza organizzativa Carmine Parise costumi Titta Caggiati - luci e tecnica Emiliano Curà realizzazione scene Paolo Romanini pubblico: da 8 a 11 anni - durata 60 minuti teatro d’attore e danza Scrive Arthur Conan Doyle, il padre di Sherlock Holmes, che «il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare». L’idea che guida le parole e le azioni di questo spettacolo è la volontà assoluta, liberissima, giocosa, di rovesciare quella verità e osservare con divertita ostinazione il mondo. Sherlock Holmes, il suo celebre metodo fondato sul binomio osservazione e deduzione, si reincarna sulla scena in un anomalo terzetto di investigatori contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato e ingannevole della realtà, di analizzare i dettagli e ipotizzare possibili soluzioni. Nella sua sorprendente somiglianza con i meccanismi profondi della curiosità infantile, l’applicazione rigorosa e nello stesso tempo umoristica del metodo deduttivo è lo strumento di un viaggio di scoperta e investigazione di quel pezzo di mondo, di quel vero e proprio microcosmo che è il teatro. Un viaggio che diventa esplorazione della relazione ambigua tra realtà e finzione, verità e apparenza, artificio tecnico e autenticità di emozione. Quella che si viene compiendo sulla scena, “teatro del crimine” in una inedita accezione, è dunque una vera e propria anatomia in presa diretta, uno sguardo telescopico che si irradia sull’intero spettro del visibile e del sensibile. L’analisi clinica e interattiva di un campione del pubblico (lo spettatore non è forse parte integrante dell’accadimento teatrale?), convive allora con lo smontaggio e il rimontaggio della creazione artistica, innescando una riflessione sull’arte performativa e la sua relazione con la vita. La pluralità delle ipotesi ricostruttive dei movimenti coreografici di uno spettacolo, a partire dagli indizi lasciati sulla “scena del delitto”, si traduce in un vertiginoso atlante concentrato della danza, dal minimal alla contact improvisation, dalla metal al musical, perché il linguaggio del corpo ha estensione infinita, come infinito e aperto è il catalogo delle ipotesi sul mondo, se si parte dalla sua osservazione analitica. Tecnica e immaginazione si sorreggono a vicenda. Il teatro è metafora della immaginazione umana e della vita stessa, universo espressivo totale e complesso, di cui non si tralascia nulla, neanche il versante spazialecostruttivo, così ricco di aspetti carichi di potenzialità, quando si possieda un occhio ricco di acume investigativo. Così, l’occhio di una telecamera, moderno erede della lente di Sherlock Holmes, nella sua assoluta libertà di indagine scruta, analizza, rielabora tutti i recessi dello spazio-mondo: persone e oggetti, spettatori e proiettori, costumi e note di regia, e non si preoccupa di superare le pareti del teatro per puntare sulla vita là fuori che continua a scorrere, o di farsi strada dietro le quinte. Perché “le cose ovvie di cui è pieno il mondo”, se osservate, guardate, scrutate, possono dirci qualcosa di nuovo, rivelare un volto segreto. 24 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI GOCCIA A GOCCIA SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI LA NOTTE DEI RACCONTI Ferruccio Filipazzi Ferruccio Filipazzi testo Ferruccio Filipazzi immagini Massimo Ottoni produzione Compagnia Ferruccio Filipazzi, Accademia Perduta/ Romagna Teatri Storie sull’origine del mondo pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 50 minuti teatro di narrazione,canto e musiche dal vivo, tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo) È una storia di crescita, una storia di iniziazione. Una goccia, due gocce… mille gocce… un fiume. Acqua trasparente, acqua che corre, salta, si tuffa. Incontra sassi, pesci, alghe e piante. Il fiume come un bambino. All’inizio, goccia a goccia, passo passo, i primi salti, i tuffi, capriole e capitomboli… e poi le corse, le corse… La notte arriva all’improvviso, proprio adesso che c’è da attraversare il bosco e la luna tra le foglie disegna ombre e animali feroci. Le tinche, le carpe, i lucci, come nonni pazienti, raccontano cento volte al piccolo fiume una storia piena di avventure e di colori che arriva fino al mare. “Ancora, ancora!” Ma gli occhi si chiudono, è tempo di sognare… il mare! Continua il felice sodalizio tra Ferruccio Filipazzi che canta e racconta e Massimo Ottoni che narra con immagini in movimento. Eccomi qua! Dopo tanti anni, con la voce e la mia chitarra, a mettermi ancora in gioco ed esplorare possibilità narrative, finché riuscirò a divertirmi e divertire. E allora continuo a raccontare anche ad un pubblico piccolo da rispettare e prendere per mano per viaggiare insieme scegliendo le parole significative, i silenzi, i sussurri del canto e le esplosioni di ritmi e di suoni. Proverò, seguendo la curiosità, a raccontare come sempre la storia “di sempre”, le storie “altre” che diventano nostre per crescere e sognare un mondo migliore. Massimo, ora figurativo ora astratto, è stato per me un incontro felice, un amico che a volte ha sottolineato, altre volte anticipato sorprendentemente i miei sogni. Spero che riuscirà a riempire i vostri occhi di immagini, come riempie la scena. Questa volta, per un pubblico più piccolo, non sarà solo il raffinato bianco/nero della sabbia, ma anche sagome ritagliate, giochi d’acqua e colori. Ferruccio Filipazzi Note didattiche I giochi di un tempo: quando mio papà (o prima, mio nonno) era piccolo come me. I miei giochi: da solo, con gli amici, a scuola,… Il primo giorno di scuola. Come cresce un ruscello e il suo viaggio fino al mare: la montagna, la campagna e la città. Animali intorno e dentro al fiume. Lavori accanto al fiume. Racconti africani. I sogni quando dormo. I miei sogni: i miei desideri di ora e per quando diventerò grande. Cosa c’è nel buio? Immagini e paure. Cosa vuol dire crescere? Diventare grandi? 25 testo Ferruccio Filipazzi immagini Massimo Ottoni produzione Compagnia Ferruccio Filipazzi in collaborazione con Accademia Perduta/Romagna Teatri pubblico: da 6 a 11 anni - durata: 50 minuti teatro di narrazione,canto e musiche dal vivo, tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo) Un padre e un figlio. Il figlio interroga. Il padre risponde. Con una storia. È sempre stato così. Dovrebbe essere così. Il figlio viene al mondo, si guarda intorno, prova a vivere, arrivano le prime domande. E qualcuno più grande di lui prova a rispondere. La storia siamo noi: le nostre storie passate, la storia che stiamo vivendo, le storie che vivremo. Arrivava l’estate, padre e figlio vanno in vacanza, campeggio “selvaggio” al lago (al papà piace pescare): scelgono un bel prato con un albero per avere un po’ d’ombra, chiedono il permesso se il terreno è di qualcuno e piantano la tenda canadese. Dopo una giornata passata a giocare con i bambini del lago, la sera si ritrovano, entrano carponi nella tenda, ma non mettono la testa in fondo dove stanno i cuscini, tengono la testa fuori ad annusare l’erba, poi si girano a pancia in su e guardano in alto. E parlano. Guardano il cielo, le stelle e parlano... di mondi lontani, di quanto è grande l’universo e piccola la Terra... al bambino vengono in mente tante domande che lui chiama strane, diverse, un po’ difficili... e il papà racconta storie che il bambino non ha sentito mai, racconta con parole misteriose e un po’ difficili della Creazione, di Caino e Abele, due fratelli che non vanno molto d’accordo e poi arriva Noè con tutti gli animali. Al bambino piacciono queste storie anche se sono un po’ difficili, ma è lo stesso, anzi forse è più bello, perché è come un gioco da grandi, che poi alla fine si capisce... Perché questo spettacolo Lo spettacolo nasce dal desiderio di rispondere a uno dei “perché” più grandi della vita di un bambino: l’ori- gine del mondo. Per quanto ne sappiamo, noi siamo gli unici esseri sulla Terra a interrogarci sul come e sul perché della vita, delle cose, del mondo. Abbiamo incominciato a farlo fin dalla notte dei tempi. E tutti abbiamo cominciato a farlo, non solo i cristiani e gli ebrei, ma anche i musulmani e poi anche gli indù, i taoisti, gli indiani d’America, gli aborigeni australiani... A questo domandare e cercare di capire l’uomo, di qualsiasi religione, spesso ha dato forma di storie. Molte sono ancora in cammino, insieme alle domande che le hanno originate. Sono le storie, spesso comuni alle grandi religioni monoteiste, di luoghi speciali - come l’Eden, l’Arca, il Monte Ararat - e di personaggi mitici, la cui vita ci racconta di Dio: Adamo, Eva, il serpente, Caino, Noè e i suoi animali Perché raccontare storie Un universo narrativo comune a civiltà, culti, fedi, tradizioni sacre lontane nel tempo e nello spazio. Sapevamo che le fiabe avevano mantenuto intatta nei secoli la loro struttura, conoscevamo il catalogo dei destini dell’uomo che queste contenevano, ma certo non pensavamo che anche le più profonde radici del sentimento religioso attingessero a elementi comuni, ricavassero linfa da quella generale condizione umana che ci rende ansiosi e pieni di speranza, pavidi e curiosi, legati alla quotidianità e bisognosi di infinito. Sarebbe bello che le storie superassero le differenze di razza e di fede, attraversassero i confini degli Stati, e ignorando la lentezza dei secoli, aprissero le porte alla speranza di un futuro costruito su ciò che unisce e non su ciò che ci divide. 26 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI OUVERTURE DES SAPONETTES Un concerto per bolle di sapone studio ta-daa!/MICHELE CAFAGGI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 27 SANDOKAN O la fine dell’Avventura I Sacchi di Sabbia di e con Michele Cafaggi regia Davide Fossati Da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari pubblico: da 2 a 8 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore, clownerie, bolle di sapone scrittura scenica Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano tecnica Federico Polacci costumi Luisa Pucci produzione I Sacchi di Sabbia/Compagnia Lombardi-Tiezzi in collaborazione con Teatro Sant’Andrea di Pisa, La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi con il sostegno di Regione Toscana Direttore senza orchestra, musicista senza strumenti, cantante senza fiato un concerto anomalo, per pensieri fragili, per pensieri leggeri, per pensieri silenziosi. Come bolle di sapone. Un eccentrico direttore d’orchestra vi porterà nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone. Un “concerto” dove l’imprevisto è sempre in agguato; da strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle, mentre i più tondeggianti potranno entrare in una gigantesca bolla di sapone. Uno spettacolo di clownerie, pantomima e musica, che, nato per i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età. Lo spettacolo è nato nel 2003 ed è stato presentato per la prima volta presso il Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano nell’ambito delle attività organizzate dal Laboratorio scientifico di bolle di sapone. Da allora è stato rappresentato in numerose scuole e rassegne teatrali nazionali ed internazionali. Michele Cafaggi ritorna a Piacenza a grande richiesta con quello che può ormai essere considerato un suo “classico”. L’artista, conosciuto dal suo pubblico come il “mago delle bolle”, sperimenta continuamente attrezzi, materiali e tecniche per trovare nuove forme espressive attraverso l’uso delle bolle di sapone, approfondendo il rapporto tra la comicità del gesto, l’utilizzo della magia e delle arti circensi, il gioco con gli oggetti quotidiani e la loro trasformazione in “attrezzo magico”, per un teatro che non sia solo stupore ma anche racconto emotivo. Miche Cafaggi ha recentemente ricevuto il Premio Nazionale “Franco Enriquez” 2016 - sezione Mimi e Clown. Tra i premiati Marco Baliani, Maria Maglietta, Alfio Antico, Mario Martone, Antonio Calbi, Marco Tullio Giordana, Ivan Cotroneo, Fabrizio De Giovanni, Antonio Ferrara, Giancarlo Dettori e tanti altri personaggi della cultura e dello spettacolo italiano. Ecco la motivazione della Giuria che ha assegnato a Cafaggi il prestigioso riconoscimento: «Il suo teatro e le sue bolle piene di poesia catturano gli occhi e il cuore di grandi e bambini, i suoi spettacoli (L’omino della pioggia, Ouverture des saponettes, Concerto in Si Be-Bolle), sempre raffinati, estasianti, coinvolgenti, ricchi di clownerie, sono il frutto di una ricerca profonda e di una maturità, mimicoattoriale, raggiunta. La sua arte è spesso a disposizione di eventi benefici a favore dei bambini, ricordiamo la sua opera presso la Fondazione Theodora Onlus, per la quale veste presso i reparti pediatrici i panni del dott. Sogno, un grande esempio di impegno sociale e civile». pubblico: da 6 a 16 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Il luogo in cui si svolge l’azione è una cucina: attorno ad un tavolo si raccolgono i quattro personaggi che, indossato il grembiule, iniziano a vivere le intricate gesta del pirata malese. Perno dell’azione è l’ortaggio, in tutte le sue declinazioni: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patate-bombe, prezzemolo ornamentale. E poi cucchiai di legno come spade, grattugie come cannoni, una bacinella piena d’acqua per il mare del Borneo, scottex per cannocchiali, e ancora sacchetti di carta, coltellini, tritatutto...Il racconto si affaccia alla mente degli spettatori, per poi esplodere con una frenesia folle che contagia. La cucina è casa di Sandokan, nave dei pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese, spiaggia di Mompracem. Fedele all’ideale di un ironico esotismo quotidiano (Salgari non si avventurò mai oltre l’Adriatico) lo spettacolo - attraverso la rifunzionalizzazione di semplici oggetti d’uso - è un elogio all’immaginazione, che rischia di naufragare nel blob superficiale dei nostri tempi e al tempo stesso una satira di costume. Piccoli uomini (noi) e i loro grandi sogni si scontrano in un gioco scenico buffo ed elementare. Chi avrà la meglio? Dalla rassegna stampa I Sacchi di Sabbia si confermano una compagnia assolutamente unica. (…) Sandokan porta in scena quattro attori e un’attrice. Tutti intorno a un tavolo da cucina. Verdure, ortaggi, coltelli, utensili e grembiuli diverranno oggetti di scena, materiale scenografico e addirittura personaggi. Stralci del testo originale de Le tigri di Mompracem saranno usati quasi come pretesto, spesso chiusi a chiave in intonazioni assolutamente trasversali.(...) Se da un lato questo Sandokan può essere una sorta di circo per bambini, uno spettacolo di teatro ragazzi in cui a dettare legge è la potenza senza freno dell’immaginazione e il gusto nobile per il piccolo grande divertimento, un adulto - forse soprattutto se appassionato di teatro e spettatore abituale - può ritrovarvi il bandolo di quel ragionamento complesso sul rapporto tra drammaturgia, attore e convenzione poetica che è alla base dell’energia unica del teatro. (…) Ed ecco che mentre ci divertiamo a seguire un improbabile pirata nelle sue avventure e veniamo rapiti da un senso del ritmo e della musicalità eccezionali, abbiamo imparato qualcosa di più sull’estetica della narrazione e sul teatro come mezzo per un’immaginazione critica. Michelle Martini (“No Comment”, 17 gennaio 2011) 28 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI I 4 MOSCHETTIERI IN AMERICA Radiodramma animato SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 29 JACK E IL FAGIOLO MAGICO Accademia Perduta/Romagna Teatri I Sacchi di Sabbia testo Giovanni Guerrieri costruzioni sceniche Giulia Gallo disegni Guido Bartoli con Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e la partecipazione di Guido Bartoli e le voci di Marco Azzurrini, Gabriele Carli, Paolo Castellano, Enzo Illiano, Carlo Ipata, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Daniele Tarini regia Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo con la collaborazione di Giulia Solano produzione Associazione Teatrale Pistoiese/I Sacchi di Sabbia con il sostegno di Regione Toscana Il progetto I 4 Moschettieri nasce da un’idea di Giovanni Guerrieri e Rodolfo Sacchettini pubblico: da 8 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore e illustrazioni Giovedì 18 ottobre 1934 - dieci anni dopo l’inizio ufficiale in Italia delle trasmissioni radiofoniche - andò in onda la prima puntata de I 4 moschettieri «parodia di Nizza e Morbelli con musiche di E. Storaci»: abbinata ad un famoso concorso di figurine sponsorizzato dalla Perugina, la radiorivista (così venne definita ai tempi) si impose in poche settimane come un vero e proprio fenomeno di costume, contribuendo decisamente alla diffusione e alla vendita degli apparecchi radiofonici in Italia. Angelo Nizza e Riccardo Morbelli - i giovani autori piemontesi che la tennero in vita ininterrottamente per quattro anni - si ispirarono al famoso capolavoro di Dumas, riscrivendo in stile parodico e rivistaiolo le famose gesta di Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan. I 4 moschettieri lasciò un segno indelebile nell’immaginario collettivo italiano (la “trasmissione più seguita di tutti i tempi”), ergendosi a crocevia delle più disparate esperienze artistiche e pubblicistiche (pubblicità, teatro, radiofonia, grafica). Persino il cinema di quegli anni ne fu influenzato: Il Feroce Saladino di Mario Bonnard (1936) e I 4 Moschettieri di Carlo Campogalliani con le marionette dei Fratelli Colla ne sono fulgidi esempi. Ottant’anni dopo, I Sacchi di Sabbia hanno dato un se- quel a I 4 moschettieri: dapprima con un radiodramma - realizzato per Radio 3 all’interno del progetto Radio Days di Santarcangelo 14 - ed ora con questo spettacolo teatrale che ripropone, in un’inedita sperimentazione visiva, le atmosfere e i personaggi del radiodramma. I 4 moschettieri in America è ambientato nell’America degli Anni Trenta: qui, i famosi eroi di Dumas si ritrovano a inseguire - tra gangster, pupe e sparatorie - il sogno di una nuova grandezza, che solo il cinema potrà soddisfare. Un pastiche dunque che - alla maniera di Nizza e Morbelli - si avvale di gustose contaminazioni: dal cinema di Billy Wilder, ai testi di Jules Verne, alle moderne graphic novel. Restituire un radiodramma alla sua fruizione visiva, tracciare figure lasciando a chi guarda il lavoro di immaginare, è il cuore di questa avventura dedicata ai piccoli spettatori. Complice della compagnia, il pittore Guido Bartoli, chiamato a illustrare il teatro giocattolo che costituirà il centro della scena. uno spettacolo di Marcello Chiarenza con Mariolina Coppola, Maurizio Casali musiche originali di Carlo Cialdo Capelli realizzazione scene Maurizio Casali regia Claudio Casadio pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 55 minuti teatro d’attore, oggetti Le storie, se non vengono raccontate, si dimenticano... In una soffitta abbandonata, nascosti sotto la polvere, dormono da anni degli oggetti, povere cose che parlano di povertà e che rimandano ad una antica fiaba popolare inglese, Jack ed il fagiolo magico, che parla di un ragazzino povero, della madre vedova, di una mucca generosa di latte, di uno strano vecchio, di una enorme pianta di fagiolo e naturalmente di un orco cattivo a cui piacciono tanto i bambini... ma al forno, con le patate! Tra gli oggetti abbandonati c’è anche un libro. Un soffio sulla polvere del libro... Ed inizia la storia. Una mattina Bianca, la mucca, unico sostentamento della famiglia, smette di fare il latte, e Jack è mandato dalla mamma a venderla al mercato, ma sulla strada incontra un vecchio che gli regala 5 fagioli in cambio della sua mucca. Dai fagioli nascerà una pianta alta fino al cielo. Lassù, fra le nuvole ed il fumo di un gran pentolone, c’è la casa dell’orco. Curiosità, coraggio, astuzia spingono Jack ad arrampicarsi per ben tre volte sulla pianta fino alla casa dell’orco ed ogni volta a uscirne indenne con qualche piccolo tesoro: monete d’argento, uova d’oro, che serviranno a lui ed alla mamma a tirare avanti per un po’. Ma, come gli ha detto il vecchio, “prima o poi i soldi finiranno”... Sarà solo la terza volta, quando si porterà via un’arpa d’oro, che Jack si riscatterà per sempre dalla povertà. Perché si sa che la musica e l’arte non finiscono mai! Come due investigatori, gli attori, diretti da Claudio Casadio, si muovono fra quegli oggetti magici, ideati da Marcello Chiarenza e realizzati da Maurizio Casali, e ridanno vita ai personaggi in un gioco di entrare ed uscire dalla storia. Un po’ personaggi, un po’ narratori. Tematiche Ancora una fiaba classica, per continuare a parlare ai bambini, per dire loro cose che aiutano in quella meravigliosa avventura che stanno affrontando e che è la vita. Nella fiaba di Jack ed il fagiolo magico ritroviamo i temi classici della fiaba: - la povertà, accompagnata spesso dall’essere orfani, di madre o di padre, o addirittura di entrambi, e allo stesso tempo una grande dignità nel vivere questa condizione di indigenza; - la volontà di riscattarsi, comunque, e quindi di migliorare e di crescere; - una figura positiva, diciamo il Bene, rappresentato dal Vecchio che gli fa una proposta, apparentemente svantaggiosa, come difatti pensa la mamma, ma che invece non si rivelerà tale; - una figura cattiva, l’orco, come nella tradizione, il cui cuore si intenerisce solo nel sentire l’odore di un bambino tenero... da mangiare; - il numero tre, un numero magico, tre sono spesso le prove che i piccoli eroi devono superare e tre, nella nostra favola, sono le volte che Jack andrà furtivamente nella casa dell’orco. Infine, la curiosità, il coraggio e, perché no, l’astuzia, che serviranno a Jack per dare una svolta alla sua vita, da povero diventare ricco e conquistare anche un mestiere: musicista! Perché i beni materiali, come gli dice il Vecchio, possono finire, ma la musica e l’arte, come diciamo noi, non finiscono mai! 30 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI ROSSO CAPPUCCETTO SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI LA STANZA DEI GIOCHI Teatro delle Briciole ScenaMadre un progetto di Emanuela Dall’Aglio regia Mirto Baliani, Emanuela Dall’Aglio interpretazione, costume e oggetti di scena Emanuela Dall’Aglio musiche e suoni Mirto Baliani ideazione luci Emiliano Curà assistente Veronica Pastorino con Elio Ciolfi/Francesco Scavo e Emma Frediani/Sofia Ghiorsi regia e drammaturgia Marta Abate e Michelangelo Frola produzione ScenaMadre - Associazione Culturale Gli Scarti pubblico: da 4 a 7 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore e di figura Fiaba antica di cui si sono fatte diverse versioni e altrettante letture, Cappuccetto rosso è ora riavvicinata in questo progetto con tutto il rispetto che si deve ad una favola classica, originale come gli elementi che la compongono e che vengono mostrati all’inizio dello spettacolo. Oggetti concreti generatori di storie, evocatori di un tempo e quasi magici nella loro semplicità, le fragole, il sasso, la torta sono i realissimi reperti di un’esposizione che i bambini possono osservare da vicino, alimentando la curiosità dello spettatore e disponendo gli animi alla riflessione sulla natura rituale della favola. Come la narrazione orale suggerisce, un’unica figura riunisce l’intera architettura dello spettacolo, fondendo scenografia, costumi, oggetti e animazione in un unico manufatto, che genera così unitariamente personaggi, azioni, oggetti e colpi di scena: quasi un pop-up dalle sembianze umane, una favola vivente che si indossa come un abito e viene agito dall’interno. Un dramma “portatile”, portabile. Spettacolo vincitore Premio Scenario Infanzia 2014 e Premio Dallorso per il teatro 2015 pubblico: da 6 a 11 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore Uno spazio pieno di giocattoli, dove passare ore e ore a inventare, ridere, costruire, divertirsi. Questa è, nell’immaginario di ogni bambino, la stanza dei giochi. Ma basta poco perché il “terrain de jeux” diventi “terrain de guerre”, la dimensione di un conflitto dove ogni gioco innesca e alimenta una diversa sfumatura dell’egoismo. Due bambini imparano così sulla propria pelle quanto ci si possa ferire in modo molto sottile, semplicemente rendendo il gioco strumento di inganno, ricatto, minaccia. La stanza dei giochi mette in scena una piccola guerra fredda dove la realtà e il gioco si confondono, il tempo non è più un parametro immutabile e agli adulti non è permesso entrare. Ambiente e personaggi trovano solidità e compattezza nella particolare matrice che li origina: il bosco, l’emblema di tutte le nostre paure e insicurezze, e la casa della nonna, atteso rifugio che nasconde il più grande dei pericoli, sono, nella loro concretezza visiva, parte del manufatto umano, familiare e perturbante. La fiaba come nasce nella sua prima versione scritta da Perrault, dove si narra delle vicende di una bambina che si avventura nel bosco e dell’incontro con il lupo che cambierà il suo destino, nasce tutta da un unico congegno che è di volta in volta scena e sipario, paesaggio e baracca: lì si consuma la tragedia e lì la storia e il vestito si esauriscono. Il lieto fine, quello che i bambini attendono, quello che tutti vogliono, quello che i fratelli Grimm hanno aggiunto, arriva da lontano, come un cacciatore o un innamorato, come un elemento esterno casuale, dove la casualità si fa necessità rituale. 31 Con lo spettacolo La stanza dei giochi abbiamo scelto di affrontare il tema del conflitto. Durante il processo di crescita i bambini mettono in atto e sperimentano varie modalità di relazione con gli altri, tra cui anche quella conflittuale e oppositiva. Il conflitto tra i bambini non è un evento insolito, né qualcosa da reprimere in sé, bensì è una modalità di approccio relazionale che va incanalata nella giusta direzione. La stanza dei giochi affronta proprio il tema del conflitto, portando il bambino e l’adulto a riflettere sulle conseguenze dei gesti di egoismo verso gli altri e su quanto l’egoismo individuale, se non gestito nella modalità più appropriata, incida sulle relazioni affettive. Ripensando alla nostra infanzia, tutti ricordiamo i rapporti con i fratelli ed i compagni di scuola e sappiamo bene che, pur essendo loro molto affezionati, non andavamo sempre d’accordo. A volte litigavamo per i giocattoli, a volte ci facevamo i dispetti, a volte ci dicevamo cose cattive. A volte sembrava non ci volessimo più bene. Abbiamo pensato di mettere tutte queste cose dentro a uno spettacolo, per raccontare una storia in cui tutti, anche gli adulti, si potessero riconoscere un po’. Perché tutti a volte siamo un po’ egoisti e ci comportiamo male con gli altri, tutti a volte litighiamo con le persone a cui vogliamo bene. ScenaMadre Uno spazio scenico affidato alla naturalezza di soli attori bambini, che ribalta la consuetudine del Teatro Ragazzi interpretato da adulti, per riscoprire il nesso fondante tra gioco e teatro. I temi eterni della condizione umana rivelati in filigrana, in un tessuto di conflitti, complicità, piccoli egoismi e affermazioni di potere. Una drammaturgia sapiente che restituisce con limpidezza e semplicità di gesti e parole la dimensione profonda e poetica del mondo infantile. Motivazione della Giuria del Premio Scenario Infanzia 2014 32 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI RICCIOLI D’ORO SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 33 LOST IN TRANSLATION (How to learn English in 59 minutes) Teatro delle Marionette degli Accettella idea e progetto di Danilo Conti messa in scena di Danilo Conti e Antonella Piroli con Alessandro Accettella, Danilo Conti e Viviana Mancini luci Roberto De Leon pubblico: da 4 a 8 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore e marionette Si tratta di una tra le più popolari fiabe anglosassoni. In questa messa in scena, per attore e marionetta, l’ambiente è uno studio di un vecchio astronomo che, riordinando vecchie carte e oggetti utili al suo lavoro, con una grande cartina del cielo stellato alle sue spalle, cerca di spiegare ai bambini le costellazioni dell’Orsa Maggiore e Minore, quando compare una bimba con lunghi riccioli d’oro che le ricadono sulle spalle. È a lei che il vecchio astronomo comincia a raccontare una stori... di cui lei stessa sarà protagonista. Una bambina, che tutti chiamavano Riccioli d’Oro, entra nella casa di tre orsi, babbo orso, mamma orsa e piccolo orsetto, che sono assenti per una passeggiata… trova la tavola imbandita con tre zuppe, intorno vi sono tre sedie, al piano superiore tre letti; nonostante si sia introdotta nella casa di soppiatto e ne sfrutti le occasionali comodità e possibilità, la bimba riesce a scegliere la cosa migliore per lei: né troppo caldo, né troppo freddo, né troppo grande, né troppo piccolo, né troppo duro, Marcello Chiarenza/Carlo Rossi testo e regia Marcello Chiarenza musica Carlo Cialdo Capelli con Carlo Rossi e David Remondini pubblico: da 9 a 16 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore in lingua inglese Questo spettacolo nasce dall’esperienza teatrale vissuta con la compagnia Lyngo che, a partire dal 2010, ha prodotto tre spettacoli: Room in the sky, Snow Play e Knick knack & Doodad. La collaborazione ha visto come autore e regista Marcello Chiarenza e come autore musicale Carlo Cialdo Capelli. Con la coppia di attori Patrick Lynch e Carlo Rossi lo spettacolo è stato rappresentato in Inghilterra, Scozia ed Irlanda ed ha avuto un notevole successo al Festival di Edimburgo nell’estate del 2012. né troppo morbido, la scelta più equilibrata. Il problema è che Riccioli d’Oro ha rotto una tazza, una sedia e si è addormentata nel letto di Orsetto. Al ritorno degli orsi, dopo un primo momento di sorpresa e irritazione, Babbo e Mamma Orso apprezzeranno l’imprudenza e la vivacità infantile di Riccioli d’Oro lasciando nascere un’amicizia con piccolo Orsetto. Il racconto si rende attuale soprattutto nello sviluppo dei contenuti: il tema dell’integrazione sociale tra individui provenienti da culture e stili di vita diversi e la capacità di saper discernere e quindi operare delle scelte. Lo spettacolo Attraverso una cornice che funge di volta in volta da porta, metal detector, marciapiede, isola deserta, natante, specchio etc., il pubblico viene introdotto in un’avventura in cui due personaggi rivivono in diretta le concitate fasi della costruzione di uno spettacolo in lingua inglese. Mr. Lynch, attore scozzese, sta aspettando l’arrivo del collaboratore scelto dall’agenzia teatrale, il misterioso Mr. Rossi, di cui conosce solo il nome. Grande è la sua sorpresa e il disappunto quando scopre che costui non solo non sa nulla dello spettacolo che dovrà recitare ma, per di più, conosce a malapena qualche parola di inglese. Grazie anche all’aiuto dei ragazzi del pubblico però, Mr. Lynch riuscirà nel titanico compito di far apprendere al collega il testo inglese e gli elementi scenici che compongono l’opera teatrale. Lo spettacolo avrà luogo nonostante la dabbenaggine di Mr. Rossi e soprattutto grazie alla collaborazione del giovane pubblico in veste, in questo caso, di vero e proprio drama teacher. Nell’urgenza derivante dalla necessità di mettere in scena una storia misteriosa emergono i caratteri dei due personaggi ed il rapporto che si instaura tra di essi ed il pubblico, chiamato ad una fattiva collaborazione perché lo spettacolo abbia luogo. Il tema della relazione con un altro sconosciuto, con una lingua sconosciuta, l’avventura e la scoperta di una storia che man mano viene alla luce: è questo il nucleo dello spettacolo e al tempo stesso il suo stile. La regia, la scrittura scenica e le geniali trovate scenografiche di Marcello Chiarenza forniscono molto più che un supporto al gioco dei due attori, essendo parte integrante ed anzi ispirazione continua all’invenzione teatrale. Più che secondo una vera e propria trama, la storia si dipana come una specie di gioco di scatole cinesi, disegnando una situazione teatrale molteplice ed in fase di continua evoluzione. Una clownerie poetica si potrebbe definire questo modo di lavorare in teatro, in cui anche la luce (e le ombre!), gli oggetti e gli effetti sonori acquistano dignità di veri e propri personaggi, generando divertimento e coinvolgimento. How to learn English in 59 minutes Non solo uno spettacolo in inglese, ma un’esperienza che sintetizza con efficacia estetica l’avventura di entrare in una lingua. Il metodo è quello dell’esperienza, dell’incontro, dell’identificazione: un metodo prezioso per chi impara e per chi insegna. I ragazzi si identificano con Mr. Rossi e al tempo stesso sono direttamente coinvolti per aiutarlo a sbrogliare la matassa della storia attraverso gesti, parole e canzoni. La fusione dei linguaggi - corporeo, verbale, musicale e figurativo - e l’originalità dello stile portano a sviluppare nello spazio breve di un palco e di un’ora un percorso esemplare che potrà poi essere ripreso. Personaggi, testi, canzoni, dinamiche di gioco potranno infatti essere ripresi utilmente per fissare nella memoria e nell’immaginazione strutture e parole della lingua inglese. 34 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI ERA IERI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 35 Don Giovanni in carne e legno Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti Tap Ensemble / Teatro delle Temperie di Beatrice Baruffini e Agnese Scotti regia Beatrice Baruffini con Simone Evangelisti, Beatrice Baruffini ideazione scene e oggetti Andrea Bovaia assistente alla regia Virginia Canali ideazione luci Emiliano Curà musiche Mario Asti, Valerio Carboni voce Claudio Guain tecnico Dario Andreoli produzione Teatro delle Briciole attori Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi, Gianluca Soren guarattelle Luca Ronga regia Ted Keijser musiche e canzoni Andrea Mazzacavallo disegno e realizzazione scene e guarattelle Brina Babini - Atelier della luna maschere Andrea Cavarra disegno luci Maddalena Maj ombre Federica Ferrari testo Nicola Cavallari e Luca Ronga adattamento Ted Keijser e Tap Ensemble costumi Licia Lucchese produzione Tap Ensemble in collaborazione con Teatro delle Temperie, Atelier della luna, La Bagatella, Macherà, Balrog pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore e oggetti Ci sono state molte discussioni sulle cause dell’ascesa e caduta dei sauri. Perché? Duecento milioni di anni non sono sufficienti per il dominio di una famiglia, e cento milioni di anni per il dispotismo dei giganti? Oggi l’Olimpo non è vuoto e il Partenone non è una rovina? Perché ci attendiamo che una qualsiasi stirpe di esseri possa essere immortale? Tutti sanno che tutto ciò che è mortale finisce con il morire (...) le famiglie si estinguono, come pure le nazioni e le razze; così anche i sauri sono scomparsi (...) la grandezza viene e va, e così si concluse, con i sauri, un grande epoca creativa nella storia della vita: il periodo barocco della zoologia. Fritz Kahn (naturalista, scettico e arguto) Primo capitolo della Trilogia disumana: il passato Lo spettacolo Era ieri è il primo capitolo della Trilogia disumana, un progetto di Beatrice Baruffini e Agnese Scotti, che comprende tre creazioni, la prima sul passato, la seconda sul presente, la terza sul futuro. Tre storie che hanno come protagonisti rispettivamente i dinosauri, i robot e gli alieni. Tre storie senza l’uomo, che possono essere definite “anti antropocentriche” e che raccontano di esseri “superiori o inferiori alla natura umana” (def. disumano). Abbiamo bisogno d’immagini e suggestioni che si allontanino da quello che già conosciamo, che vediamo, che sappiamo. Che si allontanino da noi uomini, dai nostri occhi, dalle nostre vite. Guardiamo altrove perché solo così possiamo imparare un altro modo per tornare a guardare noi stessi. Il disumano è, per definizione, “privo di sentimenti umani”. Il disumano non è educato all’umanità, è un essere primordiale, istintivo, impetuoso. Non riesce a direzionare le proprie forze in modo razionale, non decide, non pianifica. Agisce, sempre nel presente, ancorato alla realtà. Non accumula saperi, ma esperienze utili, non progetta la propria vita, la vive direttamente. È come un umano senza presente e senza futuro. Un umano che spacca il secondo. Che vive al secondo. Abbiamo azzerato l’umanità dell’uomo perché volevamo ri-vederlo senza tutto quello che ci siamo accumulati addosso in millenni di civiltà (e inciviltà). Dei disumani ci è piaciuto il loro essere ancora alla prima volta. È necessario immaginarci queste altre vite per trovare altri modi per stupirci nuovamente di quello che siamo noi, qui, su questa terra, adesso. Beatrice Baruffini, Agnese Scotti Appunti iniziali e barocchi 1. (Stupidità) I dinosauri non erano così stupidi come si credeva. E comunque, in un modo o nell’altro, vissero molto più a lungo dell’uomo, quindi forse erano semplicemente “diversamente intelligenti”. 2. (Lentezza, evoluzione) Erano lenti, ma arrivarono lontano. Da lì a qui. (Popolarità, simbologia) Dei dinosauri se ne parla ancora oggi tantissimo. 3. (Estinzione) Lo spettacolo si sa già come finisce. Male per loro (meglio per noi). Tutti insieme non ci saremmo stati. 4. (Miticità, dimensioni, terra) Scoprirli ancora oggi lascia senza fiato. Soprattutto pensarli qui, un tempo, dove oggi siamo noi. pubblico: da 14 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore e di figura Il nostro Don Giovanni Lavorare sul Don Giovanni significa misurarsi con una delle figure più enigmatiche del teatro. Il legame fra Don Giovanni e la commedia dell’arte è storicamente molto prolifico: furono i comici italiani che resero popolare El burlador de Sevilla al di là dei Pirenei e che, attraverso i loro canovacci, ispirarono la creatività di Molière. La figura del dissoluto ingannatore di donne e fanciulle è un’eccellente fonte di contrasti e colpi di scena. Le innumerevoli versioni del Don Giovanni delineano una figura che va dall’ingannatore esperto in travestimenti sino al cinico libertino e al lucido contestatore di divinità e ministri del culto. In alcuni canovacci Don Giovanni, stanco di avventure, arriva addirittura a prendere moglie. In testi più recenti va a braccetto con Faust, compete col diavolo e da incompreso e tenace sognatore ingaggia titaniche lotte col cielo e col mondo. Parliamo dunque di un uomo solo o delle mille maschere di un personaggio sfuggente e poliedrico? Un burattino mosso dalle proprie pulsioni o l’ennesima maschera dall’irrefrenabile impulso di vita? Chi è dunque Don Giovanni? Tirso de Molina, Mozart, Rostand e molti altri hanno dato la loro risposta. Ispirati dal loro lavoro, abbiamo spinto vicende e personaggi sino al grottesco e al paradossale, sublimando velleità e ambizioni del nostro eroe sino a ridurlo in carne e... legno, ma non per questo a vincerlo! Lo spettacolo racconta la resurrezione di Don Giovanni. La resurrezione anche se Don Giovanni non è mai morto. In realtà festeggiamo il ritorno dell’affascinante e inquietante Don Giovanni. Conoscendo la storia, fa tristezza sapere che quel tipo finisce nelle mani del diavolo e viene portato all’inferno. Abbiamo scelto di rimanere fedeli al classico finale, dove l’instancabile desiderio di conquista del protagonista, incurante del destino delle sue prede, viene punito con il castigo eterno. Il nostro Don Giovanni è il risultato di un’attenta ricerca scenica, alla scoperta delle opportunità del recitare con il “legno” (i burattini o meglio le guarattelle napoletane!), con la “carne” (gli attori) e con entrambi. Su questo linguaggio comune, costruito sulla sintonia fra ritmo e parola, gioco e musicalità, poggia l’intero nostro lavoro. Attori e burattini si muovono in scena agendo sul palchetto di commedia come sul teatrino, e invadono reciprocamente gli spazi loro assegnati per tradizione, colmando così l’antica distanza fra il teatro “alto” dei comici in carne e ossa e il teatro “altro” dei girovaghi di piazze e mercati. Così abbiamo creato uno spettacolo con l’impertinenza del burattinaio, l’inventiva e il grottesco della maschera e lo spirito della Commedia dell’Arte, del teatro popolare, delle sagre, delle processioni e dei riti locali. Don Giovanni in carne e legno realizza l’idea di veder recitare insieme, su uno stesso palco, attori e guarattelle napoletane: uno spettacolo inedito che fonde Commedia dell’Arte e teatro di figura, un impasto frutto della mescolanza di due modalità espressive di grande tradizione scenica. 36 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI LE AVVENTURE DI PINOCCHIO … Ovvero il solito ceppo d’albero fatato Fontemaggiore drammaturgia Marina Allegri con Fausto Marchini, Nicol Martini, Emanuela Faraglia musiche Paolo Codognola, Renato Podestà costumi Patrizia Caggiati scene e oggetti Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Silvia Spagnoli luci Gigi Proietti, Pino Bernabei tecnico Di Mario Lanfranco regia Maurizio Bercini pubblico: da 4 a 10 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 37 FELICINO CSS Teatro stabile di innovazione del FVG Tratto da Il sassolino blu e Il filo rosso di Anne-Gaëlle Balpe e Éve Tharlet con Desy Gialuz e Michele Budai regia Roberto Piaggio consulenza drammaturgica Antonella Caruzzi musiche dal vivo Michele Budai oggetti di scena Elisa Iacuzzo coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, CTA Centro Teatro Animazione e Figure Spettacolo finalista Premio Scenario Infanzia 2014 pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 45 minuti teatro d’attore e d’oggetti, musica dal vivo Un altro sguardo su Pinocchio, un’altra lettura di un libro che, come tutti i classici, non finisce mai di stupire. Questa volta un Pinocchio ormai adulto, capita per caso nel Granteatro dei Burattini. Curiosità, destino, appartenenza... Lo spettatore “casuale” pescato in platea, re-incontrerà i personaggi più importanti della storia di Pinocchio, della “sua” storia. Si ritroverà burattino tra i burattini, cane alla catena, ammonito dal Grillo, accusato dalla Fatina. Incontrerà il serpente sibilante, il giudice gorilla, le faine canterine e di nuovo, finalmente, il suo babbino nella pancia del pescecane. E così, sollecitato da queste apparizioni, trasformerà il suo rifiuto a riconoscersi Pinocchio, nella voglia di finire la storia, per poterla ricominciare, rivivendo la sua infanzia a ritroso fino a diventare di nuovo, il solito ceppo d’albero fatato. Questo spettacolo è dedicato a tutti quei Pinocchi, grandi o piccini, che non vogliono smettere di essere monelli. Trama Lo squillo di un cellulare attira l’attenzione di due burattini del Gran Teatro di Mangiafuoco su uno spettatore “speciale” che verrà fatto salire sul palco. Da lì in avanti si susseguiranno apparizioni dei personaggi più famosi della storia di Collodi che riconosceranno in lui il famoso Pinocchio. L’uomo, all’inizio stupito e contrariato, rifiuta con forza l’idea di essere mai stato il burattino di Geppetto, ma pian piano arriverà alla consapevolezza delle sue origini e deciderà di finire la storia per poterla ricominciare. Temi prevalenti Il rifiuto della parte magica di sé. La riscoperta delle proprie origini. Il superamento della realtà con l’uso della “fantastica”. Il bisogno di scoprire la propria favola. Riferimenti all’esperienza dello spettatore. La capacità di entrare in un gioco fantastico e di giocarlo fino alla fine senza giudizi, senza remore. Tecniche e linguaggi teatrali utilizzati Lavoro attorale, animazioni, danza, canto. Metodo di lavoro utilizzato Ricerca sul testo, improvvisazioni, studio sui movimenti e la voce. Indicazioni su scenografie e costumi La scenografia riproduce l’interno della casa di Geppetto, un camino sul fondo scorre mostrando alla fine il ventre del pescecane. Possibile percorso didattico Una lettura del libro di Collodi che punti ad indagare quanto ognuno di noi sia un possibile Pinocchio, e quanto i personaggi della storia possano assomigliare a quelli della nostra realtà. Lo spettacolo è una piccola storia raccontata a due voci, un’attrice e un musicista, con oggetti “fuori dal tempo”, estranei agli occhi dei bambini di oggi (un arcolaio, un formascarpe, una squadra da sarto...), e con strumenti musicali particolari. Una storia che nasce dalla cesta di zia Elisabetta, piena di ogni genere di cose: “frammenti di magia” per Desy e Michele quand’erano bambini. Tra le varie cianfrusaglie c’è anche un sassolino blu, e Desy che è diventata una scrittrice di libri per bambini, lo utilizza per raccontare la storia di Felicino. Felicino, durante una delle sue passeggiate nel bosco, trova sotto una margherita un sassolino blu. Anche se non sa il perché, c’è qualcosa di speciale in quel sassolino, che lo incanta. Di certo Felicino di sassolini così non ne ha mai visti prima, ed è sicuro che prima o poi gli sarà utile. E poi è così bello...! E decide così di portarlo con sé. Il cinghiale, il lupo, tre folletti che giocano a biglie, e altri personaggi che Felicino incontra lungo la strada, pur come lui incuriositi da quel sassolino, lo consiglieranno tutti di buttarlo, perché “tanto, non serve a niente...!” Ma Felicino resta convinto che se quel sassolino gli è capitato davanti, un motivo ci sarà. E vuole scoprirlo. Intanto se lo guarda...“ perché anche la bellezza serve... serve al cuore, come il cielo o come un bel fiore...” Una storia che ci racconta come anche una piccola cosa all’apparenza inutile può invece completarsi in qualcos’altro durante il nostro cammino; o magari, se guardata da un altro punto di vista, diventare qualcos’altro: “basta un poco d’ironia / e di ingegno e fantasia / e si può fare una magia...” Felicino è uno spettacolo nato da un’idea di Desy Gialuz che l’ha sviluppata in un progetto arrivato fra i finalisti del Premio Scenario Infanzia 2014. Uno spettacolo per i bambini, ma anche per gli adulti, una chiave in più per leggere il mondo che ci circonda. 38 ALTRI SPETTACOLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI CON GLI OCCHI DEI GABBIANI 39 VELEIA AMOR MI L’Asina sull’Isola Liceo “Respighi” / Teatro Gioco Vita di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli partitura fisica di Claudia Monti drammaturgia Flavio Ambrosini da un’idea di Marina Avanzini progetto didattico Liceo “Respighi” docenti: Marina Avanzini (referente), Lucia Bacciocchi, Patrizia Datilini, Alessandro Manfredi, Maria Grazia Marcotti, Emanuela Sindaco progetto teatrale e regia Nicola Cavallari con Umberto Petranca e con Emanuela Braghieri, Simone Buonvento, Camilla Calandri, Marco Dallavalle, Stefano Lucchini, Gautier Marchetti, Luca Monnet, Amela Nasic, Michele Orlandi, Elia Perli, Aurora Piso, Gaia Platè, Viola Quagliaroli, Angela Sfolcini, Carola Ugolotti musiche composte ed eseguite dal vivo da Tempus Fugit Percussion Ensemble del Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza (Francesco Brianzi, Tommaso Franguelli, Yungshang Bao, Francesco Lupo) coreografie Simona Gnarini assistente alla regia Debora Migliavacca Bossi costumi Tania Fedeli maschere Andrea Cavarra trucco Roxana Placane luci e fonica Alessandro Gelmini scenotecnica Davide Giacobbi videografie a cura di studenti del Liceo “Respighi” con il coordinamento di Daniele Timpano pubblico: da 18 mesi a 4 anni - durata: 45 minuti teatro d’attore, ombre, movimento corporeo (spettacolo a pubblico limitato) Si entra e si osserva la scena costituita da un tappeto cosparso di stelle, due scalette bianche (gli appoggi dei due gabbiani), una valigia (il mondo da raccontare), un piccolo fondale (il cielo) che raccoglie le immagini create dai due protagonisti (i due gabbiani) nei loro elegantissimi frac bianchi. Uno è esperto del mondo, l’altro ha ancora tutto da imparare... da conoscere... da scoprire. Pochi segni scenici dunque, per concentrare l’attenzione dei bambini piccolissimi a cui lo spettacolo si rivolge (dai 18 mesi) su questo piccolo racconto, che ci parla di come attraverso l’osservazione e l’esperienza la mente si forma gradualmente, proprio così come si passa lentamente dalla notte al giorno. Un lieve racconto fatto di poche parole, che lasciano il posto a linguaggi più immediati, come il suono, la musica, il movimento del corpo, organizzato dalla partitura della coreografa Claudia Monti, i giochi e le atmosfere create da luci ed ombre, che da sempre caratterizzano il lavoro della compagnia teatrale L’Asina sull’Isola. (…) Con gli occhi dei gabbiani descrive il volo dal mare alla terra di un esperto gabbiano e di un altro invece piuttosto curioso ed incomprensibilmente molto interessato ai sassi. Il volo inizia nel sacro momento senza tempo quando notte e giorno si scambiano e si percepisce chiaramente il senso d’eternità profuso dalla quella straordinaria cosa che è la vita. Il cielo prima pieno di stelle, ora è un fitto intreccio di giravolte d’uccelli. L’ultimo raggio di luna cade in mare attraversando il magico confine tra il mondo dell’aria e il mondo dell’acqua. I due gabbiani veleggiano verso terra e così volano su una strada. Parlano della strada e poi parlando dell’uomo. I loro sguardi sono attenti all’erba, ai fiori, alle formiche, ai gatti, al vento. Il gabbiano ascolta il suono dell’acqua del lago e scopre che collega la sorgente col mare, insomma capisce che tutto è legato a tutto e l’esistenza è un complesso e meraviglioso organismo in in collaborazione con hanno contribuito al progetto le classi 2A, 3A, 4A, 2C, 4C, 3E, 4E, 2L, 3L, 4L, 5G cui ogni elemento ha la sua fondamentale importanza. Il volo prosegue e gli occhi dei due gabbiani registrano con il loro sguardo profondo i continui mutamenti delle cose: quella che nasce mentre un’altra muore, la pioggia che si trasforma in neve quando arriva il vento freddo del nord e tutto quello che era colorato diventa bianco. Guardano i bambini giocare con i sassi e scoprono che quando i bambini giocano non fanno finta e sono felici davvero. E mentre i sassi, pazienti, partecipano e si lasciano tirare, mettere uno sopra l’altro e battere uno contro l’altro, nel silenzio della loro profonda ed ancestrale conoscenza, forse, stanno solo sognando d’essere gabbiani portati in volo da uno stranissimo vento e sbattono le immaginarie ali che non stanno mai ferme, come questa stupefacente vita, sempre in eterno movimento. Katarina Janoskova e Paolo Valli una coproduzione Liceo “Respighi” di Piacenza / Teatro Gioco Vita / Festival del Diritto 2016 si ringraziano la dirigente scolastica Simona Favari, il Presidente del Consiglio d’Istituto Roberto Antenucci e il Dipartimento di Lettere del Liceo “Respighi”, il Comune di Piacenza e l’Assessore alla Cultura Tiziana Albasi, il Comune di Lugagnano per l’accoglienza sul sito archeologico, l’archeologa Anna Stevani, l’associazione culturale Arte e Pensieri, il dirigente del Polo Museale dell’Emilia Romagna Mario Scalini, il dirigente della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna Luigi Malnati pubblico: da 14 anni - durata 60 minuti teatro d’attore (in lingua latina e italiana) Il giovane tessalo Alexandros conosce a Zante la bellissima Pulcherrima e tra i due, con il favore degli dei, scocca la scintilla. Ma, come accade per tutti gli amori estivi, la fanciulla, terminate le vacanze, deve tornare nella sua città d’origine, Veleia, che si trova “apud Placentiam”. D’altra parte si sa: nulla separi ciò che gli dei unirono. Così, grazie ad un conoscente veleiate del padre, Alexandros parte alla volta di Veleia per ritrovare la sua amata e prometterle amore eterno. Qui viene condotto per la città dal servo del suo ospite, che gli mostra il mercato, il foro, la scuola, il teatro, le terme, la tabula alimentaria... Ma il giovane ha in mente solo Pulcherrima. Imbrogli, travestimenti, magistrati, farabutti, pranzi trimalcionici, servi, padroni, vecchi e giovani sono gli ingredienti di questa divertente commedia dal sapore plautino. Uno spettacolo dal gusto particolare: la drammaturgia di Flavio Ambrosini mescola sapien- temente la lingua italiana con la lingua latina. Un testo estremamente fluente che ci ricorda, se fosse necessario, quanto i nostri costumi e il nostro parlato non siano poi così distanti da quelli dei nostri avi. Oltre a divertirsi, il pubblico potrà apprezzare il complesso lavoro storico e culturale di cui la nostra commedia è pervasa: a partire, ovviamente, dalla tabula alimentaria di Traiano rinvenuta appunto a Veleia. Un lavoro che mette al centro i bellissimi scavi della città romana, la lingua latina e la dignità dell’uomo. In scena un attore d’eccezione, Umberto Petranca, a fare da anfitrione; alcuni studenti del liceo Respighi; le musiche originali eseguite dal vivo da Tempus Fugit Percussion Ensemble; le videoproiezioni dei reperti e degli scavi. Il tutto per farci immergere, come attraverso una sorta di macchina del tempo, nell’antico mondo veleiate grazie a una commedia che ci intratterrà amabilmente. Salvete! 40 ALTRI SPETTACOLI INTORNO A MEDEA ALTRI SPETTACOLI 41 MAFIE IN PENTOLINO Uno spettacolo di teatro civile-gastronomico Clara Galante / Andrea Sammartino liberamente ispirato al melologo di Jiri Antonin Benda regia Alessio Pizzech elaborazione drammaturgica ed interpretazione Clara Galante elaborazione musicale Andrea Sammartino pubblico: da 14 anni - durata 60 minuti teatro d’attore e musica dal vivo in collaborazione con Intorno a Medea ha debuttato al Teatro Verdi di Trieste con scene e costumi di Pier Paolo Bisleri, l’orchestra e il coro del teatro diretti dal Maestro Diego Dini Ciacci. Ora Clara Galante adatta il melologo di Benda (forma artistica per musica e attrice) ad una esecuzione concentrata sul dramma per voce e pianoforte, con l’elaborazione musicale del Maestro Andrea Sammartino. Mozart in una lettera del 12 novembre del 1778, durante la sua permanenza a Mannheim, scrive a proposito di questa Medea: «questo dramma è eccellente, la musica è un recitativo, e la parola che si recita sullo sfondo musicale è di splendido effetto». Note di regia Ho immaginato la parola drammatica, i suoni ribelli, i toni della vicenda come narrati da una donna/Medea che ritorna sul palcoscenico della sua vita, sul luogo che lei stessa ha incendiato con le sue mani e lì si ritrova ad evocare volti/voci del suo passato, quello che accadde, lei è Giasone, i figli la nutrice, la storia stessa, il sole di cui è figlia, la notte in cui si perde. Questo viaggio nella parola come un gioco di risonanze emozionali, passa attraverso una serie di luoghi deputati dove oggetti/testimoni vengono animati dal suo ricordo. Una serie di passaggi fisici, di qualità vocali, animano la vicenda. Il racconto pone al centro il punto di vista di Medea, di un femminile tradito, di un gesto estremo nel tentativo di rovesciare un sistema valoriale tutto al maschile. Medea fà della propria marginalità un punto di vista radicale che sovverte le leggi stabilite, metallo, sangue, carbone e cenere dominano i colori di un mondo devastato che corrisponde a quella sorta di terremoto dell’anima che Medea ha vissuto in sé: Medea maga, Medea moglie, Medea madre, ribelle, emarginata, tradita... La maternità così diventa colpa, impossibilità ad essere donna. Un dolore essenzializzato che si frammenta in un percorso scenico-musicale che anticipa e riassume in sé i termini di un conflitto interiore: l’impossibilità di amare e di essere amati come tema fondante che crea un ponte tra l’antico rito greco e la nostra contemporaneità passando in questo caso attraverso il filtro del mondo di Benda e di quello spirito mitteleuropeo che pare la lente attraverso cui rileggere questo capolavoro assoluto, tanto sperimentale quanto capace di creare una suggestione forte che lega questa parte di Europa alla straordinaria cultura nata sulle sponde del mediterraneo. Alessio Pizzech Tiziana Di Masi di e con Tiziana Di Masi pubblico: da 6 a 12 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore in collaborazione con Mafie in pentolino è la versione junior di Mafie in pentola - Libera Terra, il sapore di una sfida, un progetto di teatro civile-gastronomico realizzato da Tiziana Di Masi e dal giornalista Andrea Guolo in collaborazione con Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie), Avviso Pubblico (enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie) e sostenuto dalle Coop Adriatica, Nordest e Lombardia. Uno spettacolo che ha debuttato nel 2010, definito originale e straordinariamente efficace da Don Luigi Ciotti, che riesce a raccontare di un’antimafia possibile praticata nella quotidianità. Un progetto che sta girando in tutta Italia per raccontare il successo della realtà di Libera Terra, raccogliendo notevoli consensi di pubblico e stampa, toccando anche luoghi simbolo della lotta alle mafie e ottenendo vari riconoscimenti tra cui il Premio “Carlo Alberto Dalla Chiesa” 2014, il Premio “Cultura contro le mafie” 2014 e il Premio “Impegno civile per le nuove Resistenze” 2015. Con Mafie in pentolino, spettacolo che ha debuttato nel 2011, Tiziana Di Masi parte da questa esperienza per raccontare ai bambini la storia dei cibi che nascono dai terreni confiscati alle mafie, con un’altra entusiasmante sfida: quella di riuscire a far passare ai giovanissimi il messaggio del “buon cibo” collegato al concetto di antimafia che conviene e antimafia della quotidianità attraverso un acquisto. «Non era affatto facile - spiega l’attrice - anche perché non volevo trasmettere l’immagine semplicistica del mafioso come cattivo che vuole solo fare soldi, che peraltro è vera. Occorreva far passare il concetto che vuole farlo “costi quel che costi”, attraverso la distruzione di tutto ciò che ostacola tale proposito: giustizia, rispetto, pace, libertà, bellezza, lavoro, vita. La mafia come disprezzo e negazione del bene comune. Per farlo ho selezionato e riscritto i capitoli di Mafie in pentola maggiormente adatti all’età dei bambini: friselle e taralli, torrone e miele». Friselle e taralli I bambini giocano con le friselle e la loro croccantezza, indossando una collana di taralli e gustando la più antica merenda della storia: friselle e olio, quello di Terre di Puglia - Libera Terra, cooperativa nata a Mesagne (Brindisi). Invito i piccoli a gustare cibi che hanno il gusto in più, quello del giusto. E ad annusarli, quei cibi, perché se affineranno il loro olfatto si accorgeranno che hanno un profumo in più: quello della speranza. Il tutto in un percorso sensoriale tout court che fa riscoprire anche a me profumi e colori. Torrone e miele L’altro capitolo scelto non poteva che essere quello sul dolce: torrone e miele di Cascina Caccia, nel “padanissimo” Piemonte, associato al lavoro sui terreni confiscati alle mafie del Nord e ricollegato alla memoria di Bruno Caccia, ucciso a Torino dalla ‘ndrangheta perché aveva scelto di combatterla ad ogni costo. Tiziana Di Masi attiva anche nei piccoli quel canale di connessione tra gusto e memoria emotiva che contraddistingue Mafie in pentola. Del resto le cascine Caccia e Arzilla sono frequentate proprio dalle scolaresche, grazie alla presenza di orti didattici dove altri bambini hanno seminato e coltivato le piante. Quella lavanda che è stata piantata sui terreni che furono roccaforte dei Belfiore, ‘ndranghetisti specializzati nel traffico di stupefacenti, è la risposta alla morte, il senso della vita che si rigenera contro la logica della distruzione. E ha tanto più valore proprio perché il seme della rinascita è stato gettato dai bambini. 42 CONCERTI 43 VIAGGIO NELL’UNIVERSO SONORO (ascolto partecipato) sia per contribuire alla comprensione dei brani proposti. Music for Children Il programma Orchestra giovanile “Mousikè” di Cremona FIOCCHI DI… NOTE musiche natalizie... ed altro direttore Gianluigi Bencivenga pubblico: da 8 anni - durata 60’ circa Teatro Comunale Filodrammatici lunedì 19 dicembre 2016 - ore 9 e ore 10.45* FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO in collaborazione con TEATRO GIOCO VITA e ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA a cura della Commissione Cultura della Fondazione di Piacenza e Vigevano coordinamento artistico Fabrizio Garilli Riprende nella stagione teatrale 2016/2017 Viaggio nell’universo sonoro - Music for Children, progetto promosso dalla Commissione Cultura della Fondazione di Piacenza e Vigevano, realizzato in collaborazione con Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e dedicato agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. Considerata l’ampia partecipazione delle istituzioni scolastiche alle diverse manifestazioni della prima edizione nel 2014/2015, si propone la continuazione dell’iniziativa finalizzata alla scoperta del mondo dei suoni in tutti i suoi aspetti tecnici, culturali ed artistici. Un viaggio attraverso proposte di ascolto coinvolgenti e predisposte secondo un criterio di diversificazione che consenta di approfondire progressivamente i meccanismi che regolano l’organizzazione di uno dei linguaggi più straordinari e universali: il suono come relazione con la nostra interiorità e come espressione delle nostre emozioni. La rassegna, affiancando l’opera divulgativa del Conservatorio cittadino, prevede in continuità con l’edizione precedente la partecipazione di gruppi orchestrali e solisti provenienti da diverse realtà territoriali e musicali costituendo un mosaico di proposte indirizzate alla scoperta dell’“universo sonoro”. I partecipanti Primo ospite della rassegna e già protagonista nel 2014/2015, sarà l’Orchestra Giovanile “Mousikè” di Cremona, una formazione orchestrale amatoriale diretta da Gianluigi Bencivenga che proporrà Fiocchi di... note con un programma di canti e brani di diverse nazionalità riferiti anche al Natale. Un momento di partecipazione e di empatia. Gli alunni che assisteranno al concerto potranno essere preparati dai loro docenti per essere soggetti attivi nello svolgersi dello spettacolo. Il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza Ensemble del Laboratorio di musica moderna e contemporanea FAVOLE IN MUSICA voce recitante Samantha Oldani - Manicomics Teatro musiche di Francis Poulenc (Storia di Babar l’elefantino) e Sergej Prokofiev (Pierino e il lupo) direttore Camillo Mozzoni pubblico: da 8 anni - durata 60’ circa Teatro Comunale Filodrammatici venerdì 17 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45* secondo appuntamento sarà con il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza che presenterà Favole musicali eseguite dall’Ensemble del Laboratorio di musica moderna e contemporanea con l’apporto di una voce recitante. In programma Storia di Babar l’elefantino di Francis Poulenc e il celebre Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev. Un tuffo del mondo della fantasia! Il viaggio continuerà con l’Orchestra dei Giovanissimi di Bologna del Conservatorio di Musica “G. Martini” che proporrà, con la partecipazione di solisti, composizioni del periodo barocco per far conoscere, attraverso vari compositori (Händel, Purcell, Bach, Vivaldi), le caratteristiche sonore e stilistiche della famiglia degli archi. Divertente la proposta del Conservatorio “G. Verdi” di Como che unitamente al Liceo Musicale “A. Manzoni” di Varese presenta una formazione orchestrale inedita: la “bGold Saxophone Orchestra”, un ensemble di 30 saxofoni impegnati in un vasto repertorio di brani dall’Ottocento al Novecento adattati per tale formazione. Il saxofono, la cui origine risale alla metà dell’800, è oggi uno dei protagonisti della musica del nostro tempo. Obiettivi La musica, diversamente dalle arti figurative, rappresenta un linguaggio artistico più complesso proprio per la volatilità dei suoni che richiedono la capacità di memorizzare e collegare il momento presente al passato per comprendere lo svolgersi del discorso musicale. Solo attraverso una progressiva educazione all’ascolto di forme sempre più articolate si possono apprezzare e gustare nella loro intrinseca bellezza i capolavori dei grandi compositori. L’esperienza ha insegnato che, rispetto ai diversi interessi musicali dei giovani, ciò che li accomuna è l’ascolto. Tale riflessione è alla base della proposta di organizzare quattro appuntamen- Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna Orchestra dei Giovanissimi di Bologna BAROC...CANDO musiche di Georg Friedrich Händel, Henry Purcell, Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi direttori Stefano Chiarotti, Riccardo Martinini pubblico: da 8 anni - durata 60’ circa Teatro Comunale Filodrammatici venerdì 3 marzo 2017 - ore 10.30 ti finalizzati ad approfondire non solo la conoscenza degli strumenti musicali ma anche di elementi stilistici e formali, contribuendo a porre le basi di un più consapevole approccio all’universo musicale. Quindi un itinerario che, dalla semplice frase musicale, ci conduca progressivamente verso la comprensione di strutture formali sempre più complesse. In tale percorso ritmo e melodia rappresentano elementi basilari per seguire l’organizzazione del discorso musicale. La direzione artistica fornirà ai docenti materiale informativo utile sia per coinvolgere gli studenti nello svolgersi del concerto Conservatorio “G. Verdi” di Como e Liceo Musicale “A. Manzoni” di Varese bGold Saxophone Orchestra A TUTTO... SAX musiche di Gustav Holst, Johannes Brahms, Antonín Dvořák, Jérôme Naulais, Scott Joplin, Pepito Ros, Ilio Volante, Roberto Molinelli, Arturo Marquez direttore Franco Brizzi pubblico: da 8 anni - durata 60’ circa Teatro Comunale Filodrammatici lunedì 10 aprile 2017 - ore 10.30 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata una sola recita alle ore 10 44 LABORATORI Dal racconto al teatro d’ombre La famosa invasione degli orsi in Sicilia LABORATORI 45 SMASCHERANDO Laboratorio teatrale intensivo di Commedia dell’Arte Laboratorio di teatro - Parte III Modulo conclusivo del progetto di formazione triennale sul teatro d’ombre a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori a cura di Nicoletta Garioni per insegnanti, educatori e animatori Dunque ascoltiamo senza batter ciglia la famosa invasione degli orsi in Sicilia. La quale fu nel tempo dei tempi quando le bestie eran buone e gli uomini empi. Dino Buzzati Il filo conduttore del laboratorio e motore di sviluppo per l’elaborazione di un’idea di spettacolo d’ombre è La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Dino Buzzati. Il romanzo per ragazzi, scritto e illustrato dallo stesso autore, è un ottimo oggetto di confronto con l’arte del teatro d’ombre. La narrazione è ambientata in un mondo fantastico popolato da personaggi fortemente caratterizzati: umani, orsi, personaggi fantastici, che ben si prestano a diventare personaggi teatrali. La storia di un gruppo di orsi, portati dalla fame ad invadere la città è un racconto carico di ironia e farcito di considerazioni sui comportamenti umani. Le vicende degli orsi si articolano nel tempo in una carambola di avventure che offrono occasioni di riflessione sui temi cari a Buzzati come la morte, l’attesa, l’identità. Con il lavoro degli anni precedenti il testo narrativo è diventato copione e l’universo figurativo, studiato e ridisegnato per potersi adattare alle esigenze dell’arte del teatro d’ombre e alle sue specifiche necessità, si è strutturato in sagome, materiali d’ombra, schermi e scena. Elaborato il copione teatrale e progettata la scena si procede negli incontri di questa annualità a dare forma a uno spettacolo pensato dal gruppo dei partecipanti al laboratorio e ideato per essere a misura di “scuola”, cioè per poter essere rappresentato negli spazi scolastici dove saranno le stesse insegnanti che hanno partecipato al laboratorio a metterlo in scena. Per raccontare questa storia con il linguaggio delle ombre a partire dalla stagione teatrale 2014/2015 si è intrapreso un viaggio che, in compagnia degli orsi di Buzzati, ha toccato e toccherà le varie componenti che danno vita ad uno spettacolo d’ombre. Innanzitutto l’ombra, affrontata tecnicamente nelle sue varie declinazioni e potenzialità, il corpo come “oggetto” e “soggetto” scenico grazie alla sua presenza attiva sul palco, con la recitazione e l’animazione di sagome, la scena intesa come spazio d’azione teatrale dove la storia prende vita. Ora è il momento di mettere in scena, ossia di lavorare sulla relazione fra questi elementi. Con la partecipazione a questo laboratorio è possibile per gli insegnanti vivere in modo diretto l’esperienza del “fare teatro”. Acquisire dimestichezza con il mondo della scena e praticare in modo attivo gli elementi del teatro, compiere insomma una coinvolgente esperienza sia davanti sia dietro le quinte. Programma e informazioni Gli incontri si terranno da settembre a marzo all’Officina delle Ombre (il calendario del laboratorio sarà comunicato direttamente ai partecipanti). Il modulo progettato si articolerà in una serie di incontri ad elevata valenza pratica. Le attività di costruzione dei materiali in laboratorio si alterneranno con le prove sulla scena al fine di poterne verificare il risultato in itinere. Lo spettacolo finale Teatro Gioco Vita LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA esito del laboratorio teatrale Dal racconto al teatro d’ombre a cura di Nicoletta Garioni studi ideati e realizzati dalle insegnanti partecipanti supervisione artistica Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi Teatro Gioia sabato 18 marzo 2017 - ore 20.30 e ore 21.30 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Pre/Visioni) lo spettacolo potrà essere replicato in spazi scolastici, presso le scuole primarie che ne facciano richiesta a Teatro Gioco Vita, in date e orari da concordare Una giornata d’incontro con la Commedia dell’Arte e le sue maschere insieme a Nicola Cavallari, uno degli artisti oggi maggiormente conosciuti del settore. Una giornata in cui attraverso la pratica, l’uso delle maschere, il gioco e l’improvvisazione, gli studenti potranno avvicinarsi a questo genere teatrale oggi patrimonio UNESCO. Il progetto La Commedia dell’Arte è un genere teatrale nato nella prima metà del 1500 in Italia, che affonda le sue radici nella tradizione popolare Zannesca. Le sue caratteristiche più note ed evidenti sono la maschera e l’improvvisazione. Gli attori “calzano” la maschera, il viso dunque è celato e non può più servire per definire i vari stati d’animo dei personaggi. Sarà il corpo, nella sua infinita potenzialità, a farsi principale portavoce dell’ “evento scenico”. La tecnica dell’improvvisazione consiste nel dare un tessuto verbale all’improvviso di una storia di cui gli attori conoscono lo scenario. Seguendo canovacci stabiliti, gli attori “improvvisano” attingendo al loro repertorio, rimanendo in stretto contatto con il pubblico, sempre diverso, che hanno davanti. Questa necessità di cambiare, di improvvisare appunto, conferisce alla commedia la specificità di “vagabondare” costantemente e agli attori di rimanere costantemente concentrati e iperreattivi. Gli argomenti trattati nei canovacci sono legati al potere, all’amore, alla fame, cioè ai motori che muovono le maschere; le ambientazioni sono lontane nel tempo, ma spesso ciò diventa un escamotage per parlare dell’oggi; non esistono scenografie, è abilità delle maschere far vedere al pubblico ciò che non c’è fisicamente ma che esiste nella storia. Il successo della Commedia dell’Arte, che è riuscita ad attraversare i secoli, lasciando segni ovunque, sta nel linguaggio, nelle modalità di comunicazione che gli attori utilizzano per svolgere le loro performance, nella miscela e nell’uso di forme espressive diverse. Basta prendere un personaggio della Commedia dell’Arte in azione per rendersi conto di come usa il proprio corpo: gestualità fantasiosa, ritmi sottratti alla quotidianità, invenzioni vocali, costumi colorati e ricchi di fantasia che alludono ad altri contesti, azioni pantomimiche che sconfinano nella danza, ma soprattutto l’uso della maschera che subito annuncia la tipologia del personaggio e del suo carattere. Sono tutti elementi leggibili a qualsiasi latitudine e da qualsiasi persona, colta o non colta, anche se non conosce il valore semantico delle parole che vengono pronunciate. Il laboratorio vuole essere un primo contatto con questi meravigliosi attrezzi di artigianato che sono le maschere, un modo anche per potersi esprimere liberamente e protetti e nascosti dalle maschere, riuscire a dire molto del proprio mondo con il sorriso sulle labbra. Quindi, tutti pronti in maschera, smascherando noi stessi e gli altri! Programma e informazioni Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a studente. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche. 46 LABORATORI TUTTI I COLORI DELL’OMBRA TEATRO GIOCO VITA Una giornata di laboratorio sull’ombra che può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico LABORATORI 47 pina e i suoi amici vanno a scuola TEATRO GIOCO VITA a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni a cura di Nicoletta Garioni per le scuole dell’infanzia per le scuole dell’infanzia e primarie Cos’è un’ombra? Indaghiamo questa compagna di giochi. Di che cosa è fatta? È solo un piccolo pezzo di buio che ci segue, che è sempre con noi... ma è davvero solo un pezzo di buio? Che cosa ci racconta? Quali sono i colori dell’ombra? E ancora. Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli ce l’hanno l’ombra? Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra... Il laboratorio Tutti i colori dell’ombra è un percorso ludico e sensoriale concepito per condurre il bambino alla scoperta dell’ombra e delle sue particolarità. Dell’ombra si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (ingrandimento, deformazione, materia, ecc.); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il “raccontare” una forma, una figura, una storia); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati, ecc.). In concreto si metteranno i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive, cognitive e comunicative, nonché delle potenzialità espressive e creative dell’ombra stessa. I giochi proposti faranno riferimento a: • il buio, la luce, la penombra, l’ombra; • immagini d’ombra corporea; • immagini d’ombra con giocattoli, figure fisse e mobili; • comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate, ecc.; • drammatizzazioni: relazioni tra più figure proiettate. La caratteristica principale di questo laboratorio è quella di essere concepito per adattarsi alle situazioni ambientali (i luoghi e gli spazi, all’aperto e al chiuso della scuola), contestuali (il numero di bambini, di sezioni o di classi) e ai tempi a disposizione. Anche i contenuti dell’intervento saranno modellati sulla situazione scolastica in cui il laboratorio è previsto. Programma e informazioni Date e orari da concordare con le scuole interessate. Necessaria la disponibilità di uno spazio ampio, libero da ingombri e completamente oscurabile. La giornata di lavoro può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico. Costo totale: 200 euro per l’intera giornata (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo). Pina, personaggio disegnato da Lucy Cousins, è per i più piccoli un’amica che vive con loro le stesse scoperte, le gioie, le paure, le fatiche. È una topina simpatica con cui potersi identificare, che sa far sorridere e meravigliare della quotidianità. La topina Pina, il personaggio tanto amato dai bambini, si staccherà dalle pagine dei libri sulle quali normalmente vive e dove i bambini l’hanno conosciuta e andrà nelle scuole dell’infanzia per prendere vita sullo schermo del teatro d’ombre. Un percorso che condurrà anche gli alunni più piccoli alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre, un viaggio nello spazio della scena che coinvolgerà i bambini in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro incanto dove sarà per loro possibile giocare con il personaggio che è venuto ad incontrarli insieme ai compagni. Un percorso per far nascere storie, avventure, viaggi che partendo dalle pagine dei libri si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare. Il progetto • Arriva a scuola il villaggio di Pina e dei suoi amici. • Costruzione delle casette/teatrini. • Costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici. • Giochi di animazione e improvvisazione di brevi storie nel villaggio di Pina. Il laboratorio è rivolto a bambini delle Scuole dell’Infanzia che ben conoscono i personaggi delle storie proposte. La traduzione in un mondo d’ombra dei personaggi e del loro mondo grafico comporta un gran lavoro manuale di ritaglio sia per la realizzazione dei personaggi in sagoma sia delle casette/ teatrini. Per permettere ai bambini di partecipare attivamente alla creazione di tutti i materiali e per rispettare i loro tempi di realizzazione si è pensato di dividere il lavoro in due parti. Parte prima - Aspettando Pina e i suoi amici L’operatrice di Teatro Gioco Vita incontra gli insegnanti fornendo loro i materiali e le istruzioni necessarie per avviare il lavoro con la sezione. I bambini con l’aiuto degli insegnanti inizieranno così la costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici e delle loro casette/ teatrini. In questa prima parte i bambini avranno quindi la possibilità di conoscere i personaggi e di scoprire le loro caratteristiche attraverso stimoli ed indicazioni date dall’operatrice teatrale. Questo primo approccio darà modo di creare l’aspettativa della seconda parte del laboratorio. Parte seconda - È arrivata Pina con i suoi amici Arriva a scuola l’operatrice di Teatro Gioco Vita per una mattinata di laboratorio e gioco insieme. Si crea l’evento conclusivo nel quale i bambini andranno alla scoperta del magico mondo del teatro delle ombre. Per una buona riuscita del lavoro la sezione sarà suddivisa in due o più gruppi, per fasce omogenee d’età, in modo da poter seguire attentamente il lavoro di tutti i bambini. Programma e informazioni Date e orari da concordare con le scuole interessate. Necessaria la disponibilità di tavoli da lavoro e di uno spazio ampio, libero da ingombri e completamente oscurabile. Costo totale: 200 euro per l’intero laboratorio (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo). 48 LABORATORI UNA GIORNATA a TEATRO LABORATORI SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINO TEATRO GIOCO VITA Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia Piccoli incontri con l’ombra Una giornata in compagnia delle nostre ombre, per giocare e divertirsi ma anche imparare a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari Il mestiere del teatro Una giornata con la compagnia di Teatro Gioco Vita per parlare di come si “fa” uno spettacolo teatrale 49 per le scuole dell’infanzia a cura di Nicoletta Garioni per le scuole primarie, secondarie di I° grado e secondarie superiori Piccoli incontri con l’ombra per le scuole primarie Dalla scoperta della propria ombra alla prima sagoma, dall’ombra in piedi a quella in trasparenza, dai giochi con la luce a quelli con lo schermo. Un percorso ludico che permette ai bambini di familiarizzare con un elemento che appartiene alla loro vita quotidiana ma che può, se sollecitato, esprimere un enorme potenziale espressivo. Ma prima ancora che un percorso di gioco sull’ombra Piccoli incontri con l’ombra è un momento di incontro tra un gruppo di bambini e gli artisti della compagnia di Teatro Gioco Vita che aprono il loro laboratorio e li invitano a condividere, per una giornata, quello strano mondo che è un laboratorio teatrale. Questo è dunque il significato primo, più importante, di Piccoli incontri con l’ombra: semplicemente lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi e il giocare tra adulti e bambini senza altri fini che il piacere dello stare insieme. Tutto questo è molto più facile in quello strano luogo che è un laboratorio teatrale, una fabbrica di sogni, l’officina dell’impossibile. Il mestiere del teatro per le scuole secondarie di I° grado e superiori Come si fa uno spettacolo? Quanto tempo ci vuole? Perché avete scelto di raccontare questa storia? Come si fa a diventare un attore? Tu, quanti anni hai? Queste sono alcune delle tante domande che alla fine di uno spettacolo ci vengono normalmente rivolte dai ragazzi. Domande che spaziano dai contenuti alle tecniche, dai perché ai come, dall’artistico al personale. Domande alle quali frettolosamente cerchiamo di dare risposte nel disordine di una sala che si sta rumorosamente svuotando. Finiamo qualche volta col dubbio di non aver dato la giusta risposta e, spesso, di non aver risposto a tutti. Ma rimaniamo sempre con l’impressione che in quei veloci e all’apparenza banali scambi di battute ci sia molto del senso vero del teatro che facciamo e in cui crediamo. La proposta contenuta ne Il mestiere del teatro nasce dal radicarsi di questa impressione e dal bisogno di dare risposte alle domande che sollecita. Il laboratorio è dunque concepito come momento di incontro tra un gruppo di ragazzi e alcuni teatranti della compagnia di Teatro Gioco Vita. Il mestiere del teatro non sarà un incontro fatto di sole parole ma solleciterà un coinvolgimento ludico e fisico dei ragazzi, fatto di giochi e modi di comunicazione che favoriscano lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi tra adulti e ragazzi, senza infingimenti. Tutto questo è molto più facile in quella fabbrica dell’impossibile che è un laboratorio teatrale. Programma e informazioni Officina delle Ombre dalle ore 9 (orari e date da definire con i partecipanti) Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo - possibilità di consumare il pranzo al sacco all’Officina delle Ombre). Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli hanno l’ombra?Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra… Se l’ombra gioca a nascondino è un laboratorio sull’ombra propedeutico al teatro d’ombre. Perché questo? Perché siamo convinti che il teatro d’ombre, inteso come insieme di tecniche e linguaggi scenici tradizionalmente codificati, sia particolarmente difficile per i bambini piccoli e che queste difficoltà limitino l’incontro con questa arte scenica. Perché siamo convinti che l’ombra sia invece un elemento ricco di potenzialità espressive straordinariamente adatte ad esprimere l’universo emotivo e cognitivo del bambino. Perché siamo convinti che occorra pertanto esplorare il potenziale primario dell’ombra per arrivare a formulare nuove proposte in grado di darsi come reali strumenti di espressione nelle mani dei bambini. In concreto nel laboratorio Se l’ombra gioca a nascondino metteremo i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive (visive); capacità cognitive (mnemoniche, classificatorie, associative, ecc.); capacità comunicative (semantiche); potenzialità espressive (creative). E questo sempre nel pieno rispetto delle loro esigenze psico - affettive globali. Delle ombre si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (consistenza, ingrandimento, deformazione ecc.); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il ‘raccontare’ una forma, una figura, una storia); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati ecc.). I giochi faranno riferimento a: il buio, la luce, la penombra, l’ombra; l’ombra corporea in terra e in piedi; l’om- bra degli oggetti, dei giocattoli, di figure fisse e mobili; comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate; scoperta della sagoma; relazioni tra più figure proiettate (prime drammatizzazioni) ed inizio di una storia. Il progetto • 1° incontro: il buio. • 2° incontro: la luce e le ombre. • 3° incontro: un grande telo per fare teatro, lo schermo. • 4° incontro: le sagome e il teatro d’ombre. • 5° incontro: caratterizzazione delle sagome, animazioni. Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Informazioni Il laboratorio è articolato su cinque incontri della durata di 60/90 minuti ciascuno a seconda della fascia d’età ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (le sezioni numerose, quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone 1 incontro alla settimana per circa due mesi. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e l’altro. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. 50 LABORATORI TUTTI SUL PALCO! Una mattinata di “giochi teatrali” a cura di Nicola Cavallari LABORATORI 51 SEGUENDO L’OMBRA DI UN PICCOLO RE Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni per le scuole primarie e secondarie di 1° grado A partire dalle esperienze realizzate con successo con i giovanissimi da Nicola Cavallari nelle ultime stagioni teatrali, Teatro Gioco Vita ha proposto all’attore e regista di curare un nuovo progetto laboratoriale intensivo: una mattinata di “giochi teatrali”, un’attività creativa grazie alla quale i bambini delle scuole primarie e i ragazzi delle scuole secondarie di 1° grado potranno esplorare e sperimentare la propria sensibilità, le proprie attitudini e le dinamiche di gruppo. Per le scuole primarie Il laboratorio teatrale vuole dare la possibilità ai bambini di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva con l’obiettivo di sviluppare l’ascolto di sé e dell’altro, migliorare la propria capacità di associazione e di concentrazione e per aumentare la fantasia, utile in qualsiasi tipo di ragionamento. Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai bambini viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite alcune regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario. Una giornata intensa in cui i bambini impareranno a incanalare nel giusto modo la loro energia, una giornata da ricordare, una prima giornata per futuri “talenti”. Per le scuole secondarie di 1° grado Il laboratorio teatrale può essere un modo per i ragazzi e le ragazze di questa età meravigliosa e difficile di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva. Perché in palcoscenico, protetti e nascosti da un personaggio, a volte si può finalmente riuscire a dire molto di sé e del proprio mondo. Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai ragazzi viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite le regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario. È un gioco di squadra in cui le diversità individuali risultano fondamentali; è un gioco che si può fare solo insieme agli altri ma nel rispetto e nella valorizzazione delle attitudini di ciascuno. Niente è giusto o sbagliato ma è il pensiero che lo rende tale. (William Shakespeare) Programma e informazioni Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro ad alunno. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche. per le scuole dell’infanzia A partire dal racconto di una storia tratta dal libro Il piccolo re dei fiori illustrato da Kvèta Pacovskà, si creeranno situazioni che condurranno i bambini alla scoperta degli elementi fondamentali del teatro d’ombre (il buio, la luce, lo schermo, l’ombra corporea e della sagoma). Il laboratorio prevede momenti ludico-sensoriali alla scoperta dello spazio in situazioni di luce e di buio e momenti di creazione grafico pittorica. Elemento fondamentale del percorso sarà la continua creazione di situazioni di mistero e di sorpresa che manterranno viva la curiosità e la partecipazione dei bambini. Il progetto • 1° incontro: l’arrivo di un pacco misterioso; buio; luce e spazio; la luna esce dal libro per donarci un indizio: il Piccolo Re si è nascosto in “una grande pagina bianca”... • 2° incontro: lo schermo; la scoperta dell’ombra; l’uccellino e un nuovo suggerimento: “per scovare il Piccolo Re dobbiamo diventare piatti…”; la nostra ombra nera. • 3° incontro: i giochi con le ombre; le silhouettes; i personaggi della corte del Re. • 4° incontro: il Piccolo Re; le ombre colorate; caratterizziamo i nostri personaggi; ora siamo piatti e piccoli pezzi di colore fanno parte di noi. • 5° incontro: continuiamo la ricerca della Principessa con il Re; prepariamo insieme dei mondi colorati; riprendiamo il libro e la storia…; giochi di animazione e brevi drammatizzazioni. Informazioni Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e l’altro. La durata prevista è di 60/90 minuti circa per ogni incontro a seconda della fascia d’età. Durante il percorso può essere richiesto l’aiuto di qualche insegnante o di qualche genitore per le fasi di lavoro legate alle sagome (ritaglio dei profili e trasformazione in personaggi). 52 LABORATORI “ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO” DICE IL BRADIPO Laboratorio ispirato al libro scritto ed illustrato da Eric Carle LABORATORI 53 L’ANIMA DELLE COSE L’ombra nelle arti visive e plastiche Laboratorio tra teatro ed arte a cura di Nicoletta Garioni a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni per le scuole secondarie di 1°grado e secondarie superiori per le scuole dell’infanzia Come fare per trasformare le figure di un libro illustrato in personaggi animati e parlanti? Come fare a staccarli dal loro contesto originario per farli vivere sullo schermo del teatro d’ombre? Come tradurre il mondo grafico in un mondo d’ombre? Come possono i bambini farsi attori e protagonisti di questo processo? Il percorso, strutturato in cinque incontri, è un viaggio a partire dalle pagine del libro al teatro delle ombre passando attraverso la conoscenza dell’ombra e delle sue potenzialità espressive, alla creazione artistica di personaggi sagoma cercando di ricreare il mondo grafico del libro fino all’esperienza ludica nello spazio di animazione per una breve drammatizzazione della storia in ombra. Per creare sorpresa e aspettativa il libro, accompagnato da una lettera, sarà inviato a scuola prima dell’attività di laboratorio. I bambini con le insegnanti avranno la possibilità di conoscere la storia con il bradipo ed i suoi amici animali, animali strani che abitano lontano … ed andare alla scoperta del mondo raccontato, sino all’arrivo dell’operatrice. Il progetto • 1° incontro: la lettera, il buio della notte, l’arrivo del bradipo, giochi. • 2° incontro: riprendiamo la luce magica continuiamo ad esplorare le nostre ombre; giochi d’ombra con figure. • 3° incontro: strutturiamo i giochi per meglio capire la relazione luce, sagoma e superficie di proiezione; giochiamo con il nostro animale e il bradipo. • 4° incontro: coloriamo i nostri animali con le tempere come quelli di Eric Carle. • 5° incontro: animazioni, brevi drammatizzazioni; la storia del bradipo in ombra. Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Informazioni Il laboratorio è articolato in incontri della durata di 60/90 minuti ciascuno per sezione a seconda della fascia d’età ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (nel corso della stessa mattinata, quindi, le sezioni numerose saranno suddivise in due gruppi). Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone un incontro alla settimana per circa due mesi. Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli appuntamenti. L’alternarsi di zone di luce e zone in ombra sulla superficie degli oggetti ci permette di identificarne la forma, il tipo di riflessione sulla loro superficie ce ne indica la struttura e la reazione alle diverse lunghezze d’onda dello spettro determina il loro colore. Ernst E. Gombrich La luce e l’ombra sono due elementi “fisici” e “immateriali” che permettono ai nostri occhi di vedere il mondo, di delinearne lo spazio, i contenuti e le distanze, svelando la materia delle cose: in una parola quello che percepiamo della realtà. Sono elementi intangibili che rendono concreto quello che ci circonda. Si rivelano quando incontrano una superficie. Non possiamo prenderli in mano, non possiamo contenerli eppure combinandosi ci permettono di assistere allo spettacolo della realtà, capaci di infinite varianti e sfumature. Sono una l’antagonista dell’altra, in continua dialettica e responsabili del significato espressivo delle cose. La nostra percezione del mondo non è mai uguale ma cambia in continuazione anche grazie alla combinazione di questi elementi. Gli artisti di tutti i tempi, con il loro sguardo sensibile a queste ‘materie creatrici’ ne hanno saputo cogliere il potenziale espressivo: come registi hanno studiato, scelto e controllato la luce e l’ombra come elementi integranti della propria rappresentazione visiva facendo così vivere lo spettacolo delle proprie opere. Il progetto Il laboratorio, teorico-pratico, prevede momenti di osservazione e di lavoro attivo sul tema della luce e dell’ombra, delle loro modalità di creazione e funzionamento in rapporto alle arti visive e plastiche. Partendo dall’osservazione di alcune opere d’arte verranno proposte ai ragazzi una serie di attività e di situazioni che, attraverso giochi di luce e ombra, permetteranno loro di confrontarsi in modo diretto sul tema, come esploratori, attivando la propria fantasia e curiosità. Informazioni Il laboratorio si rivolge al gruppo classe. La struttura potrà essere articolata con forme e modi differenti in funzione delle esigenze degli insegnanti, anche in base alle tematiche affrontate nel corso dell’anno scolastico. Per lo svolgimento del laboratorio è necessaria un’ampia stanza oscurata e attrezzata con tavoli e sedie. La sede e la durata, che potrà variare da 1 incontro di 3 ore a tre incontri di 2 ore, sono da concordare con gli insegnanti della classe interessata. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa. 54 LABORATORI I VIAGGI DI ASTOLFO Laboratorio teatrale in occasione dei 500 anni de L’Orlando furioso (1516) di Ludovico Ariosto a cura di Nicoletta Garioni LABORATORI 55 LABORATORI DI TEATRO a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori per le scuole secondarie di 1°grado e secondarie superiori Astolfo si pensò d’entrarvi dentro, E veder quei c’hanno perduto il giorno, E penetrar la terra fin al centro, E le bolge infernal cercare intorno. - Di che debbo temer (dicea) s’io v’entro, Che mi posso aiutar sempre col corno? Farò fuggir Plutone e Satanasso, E’l can trifauce leverò dal passo. De l’alato destrier presto discese, E lo lasciò legato a un arbuscello: Poi si calò ne l’antro, e prima prese Il corno, avendo ogni sua speme in quello. Non andò molto inanzi, che gli offese Il naso e gli occhi un fumo oscuro e fello, Più che di pece grave e che di zolfo: Non sta d’andar per questo inanzi Astolfo. Astolfo, migliore amico di Orlando e suo compagno d’armi, con le sue mirabolanti avventure è sicuramente uno delle figure più interessanti de L’Orlando furioso. Da questo personaggio Teatro Gioco Vita intende partire per proporre un laboratorio ludico-pratico che condurrà i ragazzi a cimentarsi con il Teatro d’Ombre, disegnando e trasformando Astolfo in figura animata, in sagoma, dando così vita al personaggio. Attorno ad Astolfo si svilupperà l’universo di immagini che popolano L’Orlando furioso. Il progetto Ogni partecipante potrà creare il “proprio” Astolfo e realizzarlo secondo le tecniche costruttive del teatro d’ombre. La sagoma di Astolfo insieme a tanti altri protagonisti potrà essere animata sullo schermo bianco per dare nuova vita alle sue incredibili avventure. Sarà questo l’inizio di un percorso nello spazio della scena che coinvolgerà i ragazzi in situazioni teatrali coinvolgenti benché realizzati con semplici materiali. Dal mondo di figure d’ombra nasceranno storie, viaggi, liberi di vivere nello spazio teatrale. Per i ragazzi sarà un’occasione per avvicinarsi in modo ludico all’ opera di Ariosto e partecipare in prima persona al “teatro”. Nell’arco del laboratorio verranno affrontati i seguenti contenuti (con tempistiche e modalità differenti in relazione alla forma scelta del laboratorio): - Il personaggio di Astolfo e le vicende narrate ne L’Orlando furioso. - Le figure nel teatro d’ombre - La creazione del personaggio e la costruzione delle sagome. - Il testo de L’Orlando furioso. - L’animazione delle sagome: le storie raccontate con il teatro d’ombre. Informazioni Il laboratorio I viaggi di Astolfo si rivolge al gruppo classe. Si svolgerà nelle sedi scolastiche e potrà essere articolato con forme, tempi e modi differenti adattandolo alle esigenze della scuola. La tempistica ideale può variare da un incontro di tre ore per gruppo classe a tre incontri di due ore per gruppo classe. Per lo svolgimento del laboratorio è necessaria un’ampia stanza oscurata e attrezzata con tavoli e sedie. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa. Da alcuni anni scolastici con alcune classi di scuola superiore sono realizzati laboratori teatrali curati dall’attore e regista Nicola Cavallari. L’esperienza, valutata positivamente sia dai docenti sia dai ragazzi e dalle loro famiglie, sarà riproposta nell’anno scolastico 2016/2017, nella consapevolezza che il teatro, con i suoi linguaggi e le sue tecniche, può essere occasione, per insegnanti e studenti, per approfondire in modo diverso temi di ricerca, autori e testi che si affrontano nell’attività didattica. I contenuti e le modalità di realizzazione di ogni singolo laboratorio saranno concordati con gli insegnanti delle classi interessate, legan- do il progetto alle esigenze e alla ricettività delle classi stesse e cercando di esaltare le capacità e le conoscenze già in possesso dei partecipanti. I progetti Due le tipologie di laboratorio che sono proposte. Una con una struttura più articolata: il percorso sarà organizzato in dodici giornate di lavoro. La seconda tipologia di laboratorio è invece di carattere più intensivo: sono previste tre giornate di lavoro, calendarizzate di preferenza consecutivamente. Al termine di ogni progetto laboratoriale sarà allestita una performance, dimostrazione del lavoro fatto insieme e occasione per comunicare l’esperienza al pubblico, con gli studenti direttamente impegnati in ogni fase della messa in scena. Programma e informazioni Il laboratorio si rivolge al gruppo classe. Il numero e il calendario degli incontri per ciascun laboratorio saranno definiti con gli insegnanti delle classi interessate. Le performance finali di ciascun percorso saranno inserite nel cartellone Pre/Visioni della Stagione di Prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza. Sede di tutte le attività laboratoriali sarà principalmente il Teatro Gioia. 56 LABORATORI A TEATRO, RAGAZZI! INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 57 TUTTI A TEATRO Il teatro dietro le quinte Laboratorio/spettacolo Incontri di presentazione dei contenuti della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017 a cura di Nicola Cavallari Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017 per le scuole primarie Incontri di approfondimento sugli spettacoli della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017 Una divertente visita a teatro per scoprire tutto quello che c’è, ma non si vede. Il teatro, un luogo magico che aiuta a far sognare grandi e bambini. Ma cosa succede quando non c’è lo spettacolo? Il teatro dorme? Ci abita qualche strano essere? Un momento... cominciamo dall’inizio... dal foyer... No!!! Non si mangia, il foyer... E lasciate stare i tiri, altrimenti vien giù il cielo o forse l’arlecchino... Fermi, chi ha preso quel par e dov’è il sagomatore? Non si sale sulla graticcia! Ma non c’è una maschera in galleria? Che confusione! Sarà meglio cercare il regista in regia... No! Perché in regia ovviamente c’è il luciaio... E in platea? Basta! Adesso chiamo il direttore! Se come noi ci avete capito poco o niente, è il caso di venirci a trovare e insieme scopriremo tutti i segreti del teatro. Programma e informazioni Una visita al Teatro Comunale Filodrammatici che è strutturata come un incontro/laboratorio alla scoperta dello spazio teatrale e dei suoi segreti. Le date e gli orari sono da concordare con le scuole interessate. Il progetto è gratuito per le classi che assistono ad almeno uno spettacolo della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”. a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori Il progetto vuole incontrare l’esigenza degli studenti di migliorare gli strumenti in proprio possesso da una parte per fruire meglio della visione dello spettacolo, dall’altra per disporre di chiavi di lettura adeguate e per approfondire l’esperienza della visione dello spettacolo stesso. L’obiettivo è aiutare gli studenti ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e a sviluppare il senso critico, per una fruizione più consapevole dello spettacolo teatrale. Un progetto basilare nel percorso di educazione al teatro che Gioco Vita offre agli studenti di tutti i livelli, finalizzato ad istituire un dialogo continuativo e uno scambio reciproco con le nuove generazioni di spettatori, nella prospettiva della “costruzione” del pubblico di domani. Tre le parti in cui si articola il percorso, con tre tipologie di incontri a seconda delle esigenze delle classi. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti. Incontri di promozione e formazione del pubblico sui contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te” L’illustrazione dei contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017 diventa occasione per avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in modo consapevole dell’esperienza teatrale. Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione. Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione. Programma e informazioni Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita. Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente. Il percorso intende accompagnare gli studenti nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse. A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita. 58 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI TEATRANDO INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 59 CONOSCERE IL TEATRO Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2016/2017 Incontri di approfondimento sugli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2016/2017 Incontri di introduzione ai linguaggi della scena a cura di Nicola Cavallari per le scuole primarie, secondarie di 1° grado e secondarie superiori a cura di Nicola Cavallari per le scuole primarie e secondarie di 1° grado L’esperienza maturata da Teatro Gioco Vita nell’ambito dell’educazione al teatro, nel corso di tanti anni e nel contatto con numerose scuole, ha dimostrato come per gli studenti sia importante potersi avvicinare al teatro gradualmente e in modo consapevole. Ciò è ancora più vero per quanto riguarda i giovanissimi spettatori, che dimostrano di partecipare più direttamente, e con maggior coinvolgimento, all’esperienza teatrale se adeguatamente preparati e introdotti alla scoperta dei linguaggi della scena, delle peculiarità del testo e della rappresentazione, della stessa magia del teatro. Per questi motivi, Teatro Gioco Vita offre alle classi che assisteranno agli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” la possibilità di realizzare, in orario scolastico e presso le sedi scolastiche, incontri propedeutici alla visione degli spettacoli, cui potranno seguire incontri di approfondimento, da concordarsi direttamente con i docenti di riferimento delle classi interessate. Il progetto è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti. Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione. Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione. Programma e informazioni Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita. Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente. Il laboratorio intende accompagnare i ragazzi nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse. Un percorso tra il teorico e il pratico alla scoperta del teatro. Perché è vero che l’esperienza della scena è difficile da “spiegare”, ma possiamo provare a conoscere meglio le componenti che danno vita ad uno spettacolo teatrale: parole, gestualità, musica, scene, luci… Un progetto che vuole essere un incontro con il “mestiere del teatro” e offrire spunti, suggestioni, curiosità nei confronti dell’esperienza teatrale. Con l’obiettivo di aiutare i ragazzi e i giovani ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo della scena e a sviluppare il senso critico, offrendo chiavi di lettura e strumenti di lavoro da utilizzare in occasione della visione di spettacoli a teatro o in altre esperienze di educazione teatrale, soprattutto nella scuola. Un percorso per crescere come pubblico consapevole. Il gioco del teatro per le scuole primarie e secondarie di 1° grado Giocare al teatro per conoscerlo, avvicinarsi o approfondirlo. Tre incontri teorico-pratici: quali sono i lavori del teatro, fantasia e realizzazione, i personaggi, le emozioni... Il percorso terminerà con delle brevi improvvisazioni, in cui si proverà a interpretare le conoscenze apprese e durante le quali i ragazzi saranno attori e registi di loro stessi. Scoprire il teatro per le scuole primarie e secondarie di 1° grado Per le classi che hanno già affrontato il primo livello due incontri per provare a costruire su carta uno spettacolo partendo da un testo già noto alla classe o proposto dal formatore. I dialoghi, il luogo, i costumi, la regia. I due incontri saranno divisi in momenti teorici e pratici dove ci sarà un continuo confronto tra gli alunni e il formatore. Sarà necessario anche un ulteriore lavoro in classe tra un appuntamento e l’altro con il formatore teatrale. Il numero degli incontri potrà subire variazioni a seconda delle esigenze dei partecipanti. L’arte del teatro per le scuole secondarie superiori Tre incontri in cui i giovani spettatori impareranno le prime nozioni per leggere lo spettacolo teatrale. I segni teatrali, i linguaggi, la strategia, la messa in scena, la scrittura e altro ancora. Sarà valorizzata anche la capacità di critica teatrale dei ragazzi attraverso la visione di uno spettacolo proposto dal formatore o che la classe ha visto durante la stagione. A discrezione del formatore potrà esserci un momento di confronto su eventuali ipotesi di messa in scena. Il numero degli incontri potrà cambiare a seconda delle esigenze e della reattività della classe. Programma e informazioni In linea di massima il progetto si articola in tre incontri della durata di un’ora circa ciascuno. I temi proposti e gli argomenti varieranno a seconda dell’età degli studenti. Il numero degli incontri potrà anche cambiare a seconda delle esigenze e della reattività della classe. Gli appuntamenti si svolgeranno presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle scuole interessate). La partecipazione è gratuita. Per le classi che hanno già partecipato al progetto negli anni scorsi Potrà essere proposta un’annualità aggiuntiva, per approfondire ulteriormente il percorso avviato. I contenuti e le modalità di realizzazione saranno concordati direttamente con gli insegnanti delle classi interessate. 60 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI il teatro e la mente Percorso tra teatro e psichiatria collegato alla visione degli spettacoli Qualcuno volò sul nido del cuculo, Molière: la recita di Versailles e Fedra a cura di Nicola Cavallari e Giovanni Smerieri per le scuole secondarie superiori Tre spettacoli inseriti nel cartellone della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017 vengono affrontati da una duplice prospettiva: quella psichiatrica e psicoanalitica, con l’intervento di Giovanni Smerieri, psichiatra e psicoterapeuta, e quella teatrale, con l’intervento di Nicola Cavallari, attore, regista e formatore. Si tratta di Qualcuno volò sul nido del cuculo, Molière: la recita di Versailles e Fedra. Le caratteristiche psicologiche dei personaggi, le vicende narrate e gli eventuali parallelismi con la vita dell’autore diventano occasione per individuare aspetti della mente, delle relazioni e in generale della condizione umana. Programma e informazioni Il progetto può essere seguito interamente nella sua articolazione oppure gli insegnanti possono scegliere uno o due degli spettacoli proposti. Gli incontri possono essere rivolti anche a più classi contemporaneamente. Dopo la visione dello spettacolo sono previsti due incontri della durata di un’ora da svolgersi presso le sedi scolastiche, uno con Giovanni Smerieri sugli aspetti legati alla psiche, l’altro con Nicola Cavallari sull’analisi della messa in scena. Gli spettacoli Fondazione Teatro di Napoli QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO di Dale Wasserman dall’omonimo romanzo di Ken Kesey traduzione Giovanni Lombardo Radice adattamento Maurizio de Giovanni con Daniele Russo, Elisabetta Valgoi e con Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici, Emanuele Maria Basso, Davide Dolores, Daniele Marino, Gilberto Gliozzi, Antimo Casertano, Gabriele Granito, Giulia Merelli uno spettacolo di Alessandro Gassmann Teatro Municipale martedì 15 novembre 2016 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per te” - Altri Percorsi) Paolo Rossi MOLIÈRE: LA RECITA DI VERSAILLES novità di Paolo Rossi e Giampiero Solari su un canovaccio di Stefano Massini regia Giampiero Solari scene e costumi Elisabetta Gabbioneta luci Gigi Saccomandi con Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala, Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi, Mariaberta Blasko, Riccardo Zini, Karoline Comarella, Paolo Grossi canzoni originali Gianmaria Testa musiche eseguite dal vivo I Virtuosi del Carso produzione Teatro Stabile di Bolzano Teatro Municipale mercoledì 18 gennaio 2017 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi) Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale FEDRA dalla Phaedra di Seneca (con estratti dall’Ippolito di Euripide e dalle Lettere di Seneca) adattamento e regia Andrea De Rosa con Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Anna Coppola, Fabrizio Falco, Tamara Balducci scene e costumi Simone Mannino luci Pasquale Mari suono Gup Alcaro assistente alla regia Thea Dellavalle collaborazione scientifica Alfredo Casamento Teatro Municipale martedì 28 febbraio 2017 - ore 21 mercoledì 1 marzo 2017 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa) INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 61 C’è un cavaliere in scena Il cavaliere inesistente di Italo Calvino dal testo al palcoscenico a cura di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni per le scuole secondarie di 1° grado e superiori Ne Il cavaliere inesistente tutti i personaggi si cercano. Si cercano tra di loro ma, soprattutto, cercano se stessi. L’uomo si muove dentro un mondo labirintico e ambiguo, pieno di luci e ombre, e soggiace alla passione, all’amore, fino a dimenticarsi persino della guerra. Gli uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e nemmeno gli eroi, nell’epica nostrana, sono senza macchia e tantomeno senza peccato. Ne Il cavaliere inesistente tutto questo c’è, e c’è anche qualcosa in più, che ci parla in maniera ancora più stringente della nostra contemporaneità: l’uomo privo d’individualità fisica o d’individualità di coscienza. Fabrizio Montecchi Il progetto ha l’obiettivo di analizzare le scelte drammaturgiche, registiche e sceniche che hanno portato alla creazione del nuovo spettacolo di Teatro Gioco Vita. La scrittura di Calvino si dà per archetipi, figure, immagini che suggeriscono immediatamente visioni e rimandano continuamente ad altro, in un lucido gioco di rispecchiamento tra fantasia e verità, come l’ombra. Nel teatro d’ombre di Teatro Gioco Vita la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste due qualità di presenza scenica possono rendere molto bene, nelle loro tante possibilità combinatorie, i diversi piani dell’ “essere” presenti ne Il cavaliere inesistente. Inoltre l’alto potenziale rappresentativo dell’ombra, capace di farci viaggiare facilmente nel tempo e nello spazio, si presta a tradurre il ricco immaginario storico-favolistico di questo classico della letteratura del Novecento. Programma e informazioni Il percorso può essere strutturato in uno o due incontri. L’incontro singolo sarà calendarizzato prima o dopo la visione della rappresentazione, a seconda che si vogliano introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di svi- luppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione stessa. L’insegnante può scegliere anche di proporre entrambi gli incontri alla classe, sia quello propedeutico sia quello successivo alla visione dello spettacolo. Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche (previa verifica della disponibilità degli operatori, l’incontro successivo alla visione dello spettacolo potrà essere svolto in teatro al termine della rappresentazione). Lo spettacolo Teatro Gioco Vita IL CAVALIERE INESISTENTE di Italo Calvino con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari voce registrata Mariangela Granelli drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi - costumi Tania Fedeli luci Davide Rigodanza assistente alla regia Lucia Menegazzo coproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” / EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée - in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Comunale Filodrammatici martedì 6 dicembre 2016 - ore 10 mercoledì 7 dicembre 2016 - ore 10 giovedì 26 gennaio 2017 - ore 10 venerdì 27 gennaio 2017 - ore 10 (Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”) 62 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI BREVE VIAGGIO NEL MISTERO DELL’ANIMA Percorso tra teatro e psichiatria collegato alla visione dello spettacolo Donna di Porto Pim a cura di Fabrizio Montecchi e Giovanni Smerieri per le scuole secondarie superiori Programma e informazioni Dopo la visione dello spettacolo sono previsti due incontri della durata di un’ora da svolgersi presso le sedi scolastiche: uno con Giovanni Smerieri sugli aspetti legati alla psiche, l’altro con Fabrizio Montecchi sull’analisi della messa in scena. Gli incontri possono essere rivolti anche a più classi contemporaneamente. La donna di Porto Pim era una creatura lunare, sensuale e ambigua, che rubò l’anima di un baleniere e ne fece un musicista; fino a quando, per riscattare il tradimento previsto, la sconfitta annunciata, la natura assassina di lui pretese un tributo di sangue, e fu la morte per lei. Donna di Porto Pim è una storia d’amore e di morte, di sogno e realtà, un breve viaggio nel mistero dell’anima umana, una sorta di epica dell’anima fatta di parole e gesti che evocano ombre, reali e immaginarie, metafore di naufragi e naufraghi, di personaggi dagli atti mancati e dalle vite fallimentari. È la storia di un “naufragio umano”. Lo spettacolo Donna di porto Pim viene affrontato da una duplice prospettiva: quella psichiatrica e psicoanalitica, con l’intervento di Giovanni Smerieri, psichiatra e psicoterapeuta, e quella teatrale, con l’intervento di Fabrizio Montecchi, regista. Le caratteristiche psicologiche dei personaggi, le vicende narrate e gli eventuali parallelismi con la vita dell’autore diventano occasione per individuare aspetti della mente, delle relazioni e in generale della condizione umana. Lo spettacolo Teatro Gioco Vita DONNA DI PORTO PIM Ballata per attori e ombre dal racconto di Antonio Tabucchi un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi con Tiziano Ferrari regia e scene Fabrizio Montecchi oggetti e sagome Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi luci Davide Rigodanza assistente alla regia Lucia Menegazzo produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” / EPCC - Théâtre de Bourg en Bresse, scène conventionnée Teatro Comunale Filodrammatici giovedì 23 marzo 2017 - ore 10 venerdì 24 marzo 2017 - ore 10 lunedì 27 marzo 2017 - ore 10* *recita che sarà effettuata solamente qualora risultino esauriti i posti in data 23 e 24 marzo 2017 (Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”) giovedì 23 marzo 2017 - ore 21 venerdì 24 marzo 2017 - ore 21 sabato 25 marzo 2017 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te”) INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 63 ANTONIO TABUCCHI DALLA PAGINA ALLA SCENA Progetto collegato alla visione dello spettacolo Donna di Porto Pim a cura di Fabrizio Montecchi per le scuole secondarie superiori ...Abbiamo utilizzato il testo di Donna di Porto Pim in versione pressoché integrale, facendo quasi esclusivamente uso delle parole di Tabucchi. Le poche aggiunte sono attinte da altri testi contenuti nella raccolta omonima e ai quali ci siamo ispirati anche per creare il clima generale della pièce, l’atmosfera dello spazio. Le piccole modifiche che si sono rese necessarie sono state motivate solo da stringenti scelte di messinscena. La più importante tra queste è che in scena c’è un solo attore, che incarna lo scrittore. Perché abbiamo voluto che fosse proprio lo scrittore ad accompagnarci, sulla scena, in questa storia d’amore e di morte, di sogno e realtà, in questo breve viaggio nel mistero dell’anima umana. Volevamo che attraverso la sua testimonianza fatta di parole e gesti, evocasse ombre reali e immaginarie, metafore di naufragi e naufraghi, di personaggi dagli atti mancati e dalle vite fallimentari... Fabrizio Montecchi Il progetto ha l’obiettivo di analizzare le scelte drammaturgiche, registiche e sceniche che hanno portato alla creazione dello spettacolo di Teatro Gioco Vita. Spettacolo in cui la Compagnia sviluppa e prosegue due percorsi di lavoro che gli sono propri. Il primo, scenico, che concerne la ricerca di un moderno dalang, un “possibile” attore-manipolatore del teatro d’ombre contemporaneo, totalmente figlio della nostra tradizione teatrale e culturale. Il secondo, testuale, che riguarda il confronto con la creazione letteraria di scrittori italiani del secondo dopoguerra. Perché dunque Antonio Tabucchi? E perché mettere in scena questo suo testo in particolare? Perché un solo attore? Perché utilizzare ombre impalpabili per dare forma a personaggi molto carnali, come quelli che costituiscono questa storia? Perché ambientare la storia in una taverna, in un ambiente dominato da sabbia, legno e acqua? Un modo per riflettere sullo spettacolo a posteriori, dopo la sua visione, e meglio penetrarne i meccanismi che sottostanno alla sua creazione. Programma e informazioni Il percorso può essere strutturato in uno o due incontri. L’incontro singolo sarà calendarizzato prima o dopo la visione della rappresentazione, a seconda che si vogliano introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione stessa. L’insegnante può scegliere anche di proporre entrambi gli incontri alla classe, sia quello propedeutico sia quello successivo alla visione dello spettacolo. Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche (previa verifica della disponibilità degli operatori, l’incontro successivo alla visione dello spettacolo potrà essere svolto in teatro al termine della rappresentazione). Lo spettacolo Teatro Gioco Vita DONNA DI PORTO PIM Ballata per attori e ombre dal racconto di Antonio Tabucchi un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi con Tiziano Ferrari regia e scene Fabrizio Montecchi oggetti e sagome Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi luci Davide Rigodanza Teatro Comunale Filodrammatici giovedì 23 marzo 2017 - ore 10 venerdì 24 marzo 2017 - ore 10 lunedì 27 marzo 2017 - ore 10* *recita che sarà effettuata solamente qualora risultino esauriti i posti in data 23 e 24 marzo 2017 (Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”) giovedì 23 marzo 2017 - ore 21 venerdì 24 marzo 2017 - ore 21 sabato 25 marzo 2017 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te”) 64 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI A TEATRO CON SHAKESPEARE Progetto collegato alla visione dello spettacolo Macbeth a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori Un tuffo nel mondo del più grande drammaturgo di tutti i tempi: William Shakespeare. Un sunto della vita e dell’opera del “Bardo”. La presentazione dello spettacolo Macbeth: dalla trama alla regia. Il progetto si articola in due incontri, uno prima e uno dopo la visione dello spettacolo. Durante il primo incontro gli studenti potranno ottenere tutte le informazioni sul testo shakespeariano per poter apprezzare al meglio la visione della lettura proposta da Franco Branciaroli, che si confronta di nuovo con Macbeth, dopo esserne stato già protagonista nell’edizione diretta da Giancarlo Sepe nel 1994. Grande interprete di spettacoli shakespeariani (ricordiamo nella seconda metà degli anni Novanta l’Otello diretto da Gabriele Lavia, in cui duettava con Umberto Orsini nel ruolo di Jago, La bisbetica domata diretta da Marco Sciaccaluga, con Mariangela Melato nel ruolo del titolo, e il Riccardo III diretto da Antonio Calenda), primo attore da testi eterni, che ha onorato sempre la funzione rivelatoria e INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI IL TEATRO CIVILE Percorso tra linguaggi della scena ed educazione alla legalità collegato alla visione dello spettacolo Per non morire di mafia a cura di Nicola Cavallari e operatori di Libera per le scuole secondarie superiori sacra del teatro, Branciaroli non poteva non ritornare alla grande tragedia scozzese. Il secondo incontro sarà un confronto sullo spettacolo visto: la critica, i dubbi, i “mi è piaciuto perché” e i “non mi è piaciuto perché”. Un passo ulteriore verso la maturità da spettatori, senza dimenticare che “il pubblico ha sempre ragione”. Programma e informazioni Il progetto intende accompagnare gli studenti nella visione dello spettacolo Macbeth e allo stesso tempo approfondire un autore fondamentale nella storia del teatro. Il percorso si articola in due incontri, uno propedeutico e uno successivo alla rappresentazione in cartellone, con l’obiettivo di conoscere meglio l’opera di William Shakespeare e di imparare a “leggere” lo spettacolo teatrale nei suoi molteplici aspetti. Gli incontri sono gratuiti. Lo spettacolo CTB Centro Teatrale Bresciano Teatro de Gli Incamminati MACBETH di William Shakespeare traduzione di Agostino Lombardo regia Franco Branciaroli scene Margherita Palli costumi Gianluca Sbicca luci Gigi Saccomandi con Franco Branciaroli e Valentina Violo e con (in ordine alfabetico) Tommaso Cardarelli, Daniele Madde, Stefano Moretti, Livio Remuzzi, Giovanni Battista Storti, Alfonso Veneroso Teatro Municipale martedì 8 novembre 2016 - ore 21 giovedì 9 novembre 2016 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa ) 65 damentali per la società e per il cittadino. Da una parte, lo sguardo di chi fa teatro: quello di Nicola Cavallari, attore e regista. Dall’altra, lo sguardo di chi come gli operatori di Libera opera per sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Nella potenza “sovversiva” della parola sta la forza del teatro civile, un fenomeno tessuto d’impegno e talento che in Italia può essere considerato come una delle forme più vitali del teatro contemporaneo: attraverso la drammaturgia e l’utilizzo del corpo e della voce, rivivono sulla scena fatti ed emozioni, risvegliando nello spettatore il desiderio di conoscere e/o ricordare. Alla funzione civile del teatro, in questi anni, è stata prestata una costante attenzione nel cartellone della Stagione di Prosa “Tre per Te” (Marco Paolini, Ascanio Celestini, Simone Cristicchi ecc.). L’ospitalità dello spettacolo Per non morire di mafia si pone in continuità con questa attenzione. Più che uno spettacolo, una denuncia civile, lucida e spietata, dal libro omonimo di Pietro Grasso, già Procuratore nazionale antimafia, interpretato da Sebastiano Lo Monaco con la regia di Alessio Pizzech. E una testimonianza dolorosa: quella di un uomo che ha messo a disposizione dello Stato e della società la sua stessa vita per combattere la criminalità organizzata. Tra linguaggi della scena ed educazione alla legalità si muove il progetto che vedrà confrontarsi e interagire due punti di vista: il teatro come linguaggio, tecnica, arte e il teatro come occasione per dibattere temi fon- Programma e informazioni Dopo la visione dello spettacolo sono previsti uno o due incontri da svolgersi presso le sedi scolastiche: con Nicola Cavallari sugli aspetti più prettamente teatrali e/o con gli operatori di Libera sui temi della lotta alle mafie e alla cultura mafiosa, sull’educazione alla legalità come occasione di crescita e formazione delle coscienze a partire dai valori scritti nella Carta Costituzionale. Lo spettacolo Sebastiano Lo Monaco PER NON MORIRE DI MAFIA di Pietro Grasso versione scenica Nicola Fano adattamento drammaturgico Margherita Rubino regia Alessio Pizzech musiche Dario Arcidiacono scene Giacomo Tringali costumi Cristina Darold luci Luigi Ascione canti tradizionali Clara Salvo produzione SiciliaTeatro Associazione Teatro Municipale giovedì 26 gennaio 2017 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi) Incontro con Sebastiano Lo Monaco In collaborazione con Libera sarà organizzato in una scuola superiore della città un incontro con l’attore Sebastiano Lo Monaco. 66 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI TEATRO E CINEMA Percorso tra palcoscenico e grande schermo collegato alla visione degli spettacoli Calendar Girls, Qualcuno volò sul nido del cuculo e I duellanti a cura di Nicola Cavallari e Piero Verani (associazione culturale Cinemaniaci) per le scuole secondarie superiori L’innegabile parentela che lega cinema e teatro si riscontra sul piano storico come su quello estetico-linguistico. Sia teatro che cinema costituiscono, normalmente, l’occasione di un’esperienza di spettacolo, si iscrivono nell’orizzonte della rappresentazione, fanno appello principalmente alla vista e all’udito, operano perlopiù sui medesimi costituenti (attori, scenografie, costumi, set, regista…) e condividono anche molti percorsi. Fittissima è infatti la trama di intrecci, scambi, prestiti e interferenze che, dopo aver segnato la storia delle due arti, proficuamente continua ad alimentarle. Questi due ambiti artistici si incontreranno grazie al progetto Teatro e Cinema: la presenza nel cartellone della Stagione di Prosa “Tre per Te” di tre spettacoli legati a quella che Pirandello definiva “la settima arte” diventa occasione per un progetto che, attraverso visione del film, visione dello spettacolo e incontri, in classe vuole fornire ai ragazzi un’ulteriore occasione per decodificare l’evento teatrale. I film CALENDAR GIRLS regia di Nigel Cole - con John Alderton, Annette Crosbie, Linda Bassett, Julie Walters, Helen Mirren (108’ - Gb 2003) QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO (One Flew Over the Cuckoo’s Nest) regia di Milos Forman - con Jack Nicholson, Louise Fletcher, Will Sampson, William Redfield, Brad Dourif, Christopher Lloyd, Danny DeVito, Scatman Crothers (133’ - Usa 1975) I DUELLANTI (The Duellists) regia di Ridley Scott - con Keith Carradine, Harvey Keitel, Edward Fox, Robert Stephens, Cristina Raines, Tom Conti, Albert Finney (101’ - Gb 1977) Programma e informazioni Il progetto può essere seguito interamente nella sua articolazione oppure gli insegnanti possono scegliere uno o due spettacoli/film proposti. La visione del film sarà fatta autonomamente dalla classe prima della visione dello spettacolo. Nei giorni successivi alla rappresentazione teatrale sarà programmato un incontro nella sede scolastica che vedrà intervenire Nicola Cavallari e Piero Verani con l’obiettivo di evidenziare insieme agli studenti le differenze o gli intrecci tra film e spettacolo dal vivo. Qualora gli insegnanti vogliano approfondire con la classe alcuni aspetti, potranno concordare un ulteriore incontro con entrambi o uno solo degli esperti. Gli spettacoli Angela Finocchiaro Laura Curino CALENDAR GIRLS di Tim Firth basato sul film Miramax scritto da Juliette Towhide & Tim Firth - regia Cristina Pezzoli Teatro Municipale martedì 13 e mercoledì 14 dicembre 2016 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa) Fondazione Teatro di Napoli QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO di Dale Wasserman dall’omonimo romanzo di Ken Kesey uno spettacolo di Alessandro Gassmann Teatro Municipale martedì 15 novembre 2016 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per te” - Altri Percorsi) Alessio Boni Marcello Prayer I DUELLANTI di Joseph Conrad - regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi Teatro Municipale martedì 14 e mercoledì 15 marzo 2017 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa) INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 67 SGUARDI CRITICI Progetto di critica teatrale per le giovani generazioni Percorso educational collegato al 6° Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” a cura di Nicola Arrigoni si ringraziano le Compagnie ospiti del Festival per le scuole secondarie superiori Facendo tesoro della positiva esperienza del percorso di introduzione alla recensione teatrale SCS/Studenti-Critici-Spettatori realizzato dal 2012 al 2014 nell’ambito del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la partecipazione alla rassegna delle scuole superiori piacentine, prosegue con la seconda edizione Sguardi critici, un nuovo progetto di critica teatrale per le giovani generazioni curato da Nicola Arrigoni. Critico teatrale e redattore del quotidiano “La Provincia” di Cremona, Arrigoni collabora anche ai periodici “Sipario”, “Il giornale dello spettacolo”, “Il Grande fiume”, alle testate on line “Paneacqua Culture” e “Il Giudizio universale”. Critico militante di teatro e danza e saggista, si occupa di teatro educazione e della drammaturgia della festa, con particolare attenzione al contesto cremonese. Ha pubblicato: Alle origini del Piccolo Teatro. Gli articoli di Paolo Grassi e Giorgio Strehler su “Eccoci”, in “La Scuola Classica di Cremona” del 2010, sempre nel 2010 ha firmato il saggio Incipit vita nova, inserito nel programma di sala de Il vecchio e il cielo di Cesare Lievi, coproduzione Teatro nuovo Giovanni da Udine e Css, stagione 2010/2011, al Teatro nuovo Giovanni da Udine. Fra le altre pubblicazioni si ricordano: Passaggi e paesaggi Testoriani, La Scuola Classica di Cremona (2005). Lo sguardo dell’altro sul nulla che opprime saggio sulla trilogia dello stra- niero di Cesare Lievi, ne La badante, Brescia 2008; Le attese incrociate: il teatro visto dai banchi, dalla cattedra e dal palcoscenico in Il giullare nel curriculo, Franco Angeli, 2006; Il piacere della scena, nel volume sui 200 anni del Teatro Filo, Cremonabooks, 2001. Il progetto Il percorso si concentrerà su alcuni spettacoli del Festival (l’elenco dei titoli sarà comunicato direttamente alle scuole interessate). Ogni classe potrà sceglierne uno o due, compatibilmente con le richieste di adesione che perverranno dalle scuole. Nei giorni precedenti l’avvio del progetto Nicola Arrigoni terrà un incontro introduttivo sulla critica teatrale, allo scopo di guidare i ragazzi alla visione dello spettacolo scelto. Tutti gli studenti della classe, con i loro insegnanti, assisteranno allo spettacolo e al termine parteciperanno ad un incontro con gli artisti, sempre a cura di Nicola Arrigoni. Una volta tornati a scuola, quindi, potranno cimentarsi singolarmente o in gruppo nell’elaborazione di un testo critico sullo spettacolo a cui hanno assistito. Su richiesta potrà essere organizzato anche un incontro successivo con Nicola Arrigoni, per un confronto e un’eventuale valutazione intermedia del lavoro svolto. Programma e informazioni Le date e gli orari degli incontri saranno comunicate agli insegnanti interessati. La partecipazione è gratuita e per ogni spettacolo compreso nel progetto potranno essere accettate 1 o 2 classi compatibilmente con la disponibilità di posti. Il Festival Per il programma dettagliato vedi alle pagine 72-73. 68 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI COPIARE È DA STUPIDI, RUBARE È DA MAESTRI Teatro e improvvisazione da Molière a Paolo Rossi Progetto collegato alla visione dello spettacolo Molière: la recita di Versailles INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 69 LA SCUOLA DEI CLASSICI “Raccontare Virgilio. Tradire Virgilio. Svelare Virgilio.” Progetto collegato alla visione dello spettacolo Virgilio Brucia nell’ambito del 6° Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” a cura di Nicola Arrigoni con la partecipazione della compagnia Anagoor a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori Copiare è da stupidi, rubare è da maestri. Paolo Rossi La leggenda vuole che Re Luigi XIV abbia chiesto a Molière una nuova commedia da preparare per la sera stessa, in fretta e furia, così da poterla rappresentare a Versailles. In realtà la richiesta avvenne otto giorni prima, ma le prove con la compagnia ci furono solo il giorno stesso del debutto a corte. Ovviamente per riuscire a realizzare questo spettacolo Molière e i suoi attori attinsero dal loro repertorio, dalle capacità d’improvvisazione e dai fatti quotidiani che li vedevano coinvolti a titolo personale, soprattutto dai temi legati al loro lavoro, dalla loro visione teatrale, dalle critiche che muovevano e dalle rivalità con altre compagnie. Ispirato a L’improvvisazione di Versailles è lo spettacolo che vede mattatore Paolo Rossi, maestro indiscusso del teatro d’improvvisazione. Ma cos’è realmente l’improvvisazione? Perché deve rispondere a regole ferree? E quali sono i suoi meccanismi? Domande a cui si darà una risposta durante gli incontri di approfondimento, che non potranno non prendere le mosse dalla vita e dalla poetica del drammaturgo francese, oggi magnificato, ma troppo spesso snobbato dalla critica del suo tempo perché considerato “guitto”. Soprattutto si vedrà come il materiale molieriano è stato usato e rubato dal “guitto” Paolo Rossi. Programma e informazioni Il percorso potrà essere strutturato in uno oppure due incontri: i dettagli dei contenuti, i tempi e le modalità di realizzazione saranno definiti in accordo con gli insegnanti interessati, secondo livelli di apprendimento adeguati alle esigenze delle classi. Lo spettacolo Paolo Rossi MOLIÈRE: LA RECITA DI VERSAILLES novità di Paolo Rossi e Giampiero Solari su un canovaccio di Stefano Massini regia Giampiero Solari scene e costumi Elisabetta Gabbioneta luci Gigi Saccomandi con Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala,Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi, Mariaberta Blasko, Riccardo Zini, Karoline Comarella, Paolo Grossi canzoni originali Gianmaria Testa musiche eseguite dal vivo I Virtuosi del Carso produzione Teatro Stabile di Bolzano Teatro Municipale mercoledì 18 gennaio 2017 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi) per le scuole secondarie superiori La vita di un grande uomo, specialmente quando appartiene a un’età remota, non può mai essere una mera registrazione di fatti accertati. Perfino quando questi sono numerosi, il vero compito del biografo consiste nella loro interpretazione: egli deve andare oltre i semplici eventi e penetrare nell’intimo delle loro narrazioni, scoprendone fini e carattere. Il suo sarà uno sforzo di immaginazione costruttiva, tanto più se ad ospitare questa indagine sarà il teatro. Virgilio Brucia ha l’ambizione, stendendo un grande affresco attorno alla figura di Publio Virgilio Marone, di confrontarsi con la personalità del poeta di Mantova, senza pretendere tuttavia di offrire risposte facili circa alcuni interrogativi che gravano da sempre sulla sua opera. Virgilio fu il cantore del potere di Augusto? Offrì la sua voce all’Impero? (…) Guardando da vicino la sua poesia, scopriamo che le retoriche del potere si rovesciano e vanno in frantumi. Sotto la superficie dorata si rivela un grumo di dolore: quello delle infinite storie individuali e collettive, degli incendi e delle distruzioni, delle fughe per mare e degli esili, il dolore di ciascuno sotto l’incessante e implacabile sferza del vento della Storia. Ribolle sotterranea una tensione latente tra il Virgilio introspettivo, che colora i suoi versi di melodia tipicamente malinconica, e il Virgilio propagandista ufficiale, che deve proclamare il trionfo delle armi romane e la storia della dinastia al potere. (…) È questa la grande lezione dei classici: la loro capacità di essere soggetti a progressivi disvelamenti. Simone Derai e Silvia De Min (Appunti per un quaderno su Virgilio Brucia) Il teatro raffinato di Anagoor scruta dentro il tormento di un Virgilio schivo e timido, un uomo mite che poco ha a che vedere con il cantore del potere di Augusto. La drammaturgia, pur avendo come nucleo del progetto lo straziante momento in cui il poeta legge all’Imperatore due libri dell’Eneide in cui sono narrati la violenza della distruzione di Troia, irradia la sua riflessione sulle contraddizioni di uomo e di artista, sulla creazione poetica in sé, e in special modo sull’inquieto rapporto tra poesia e potere. Per questo motivo non importa quanto si conosca l’Eneide per essere commossi e stupiti da Virgilio Brucia, una sontuosa opera attraversata da un cangiante coro di voci europee ed extraeuropee, colte e popolari. Programma e informazioni Prima della visione dello spettacolo, in orario scolastico, sarà organizzato in una scuola superiore di Piacenza un incontro con la compagnia Anagoor. Al termine della rappresentazione, in teatro, si terrà un breve confronto tra il pubblico e gli artisti della compagnia. Gli incontri sono curati e moderati da Nicola Arrigoni, giornalista e critico teatrale. Lo spettacolo Anagoor VIRGILIO BRUCIA con Marco Menegoni, Gayanée Movsisyan, Massimiliano Briarava, Moreno Callegari, Brigita Marko, Mateja Gorjup, Paola Dallan/Aglaia Zannetti, Monica Tonietto, Artemio Tosello, Emanuela Guizzon con la partecipazione straordinaria di Marco Cavalcoli drammaturgia Simone Derai, Patrizia Vercesi testi ispirati dalle opere di Publio Virgilio Marone, Hermann Broch, Emmanuel Carrère, Danilo Kiš, Alessandro Barchiesi, Alessandro Fo, Joyce Carol Oates regia Simone Derai Teatro Municipale venerdì 14 ottobre 2016 - ore 21 (Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”) 70 ALTRI PROGETTI LIBERA LA PASTA Mafie in pentolino OLTRE IL SIPARIO 71 E ANCORA... ALTRI PROGETTI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE TEATRALE Progetti collegati alla visione dello spettacolo Mafie in pentolino in collaborazione con per le scuole primarie e secondarie di 1° grado Nelle mense scolastiche Grazie alla collaborazione tra Comune di Piacenza e Libera, da alcuni anni nelle mense scolastiche della città due volte al mese viene servita la pasta di Libera Terra. Una buona pasta, simbolo concreto della legalità, perché prodotta con il grano biologico coltivato nei campi confiscati alle mafie. Con questo gesto semplice celebriamo insieme il nostro amore per la legalità e insieme possiamo dire: “Non sono morti invano, le loro idee camminano sulle nostre gambe”. Concorso “Libera la pasta” In vista del 21 marzo, giornata in cui si commemorano le vittime innocenti delle mafie, i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado saranno invitati a preparare elaborati (disegni, testi, video, canzoni ecc.) a partire dagli stimoli ricevuti dallo spettacolo e dalle attività collaterali. Progetti didattici a cura di Libera Da diversi anni il coordinamento di Libera interviene negli istituti scolastici di Piacenza con progetti didattici Incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti RESIDENZA ARTISTICA DELLA COMPAGNIA DIURNI E NOTTURNI Nuova produzione e laboratorio teatrale per ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza a cura di Nicola Cavallari PRE/VISIONI Giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori e azioni teatrali, esperienze di residenza artistica LE STAGIONI DELLA VITA VI edizione - Istinto e sensualità Alle origini del movimento Percorso formativo e di aggiornamento collegato al cartellone di Teatro Danza per insegnanti, studenti, educatori e operatori del settore sociale A scuola, prima e/o dopo lo spettacolo I ragazzi di Libera sono disponibili, nelle classi che ne faranno richiesta, a tenere incontri nei giorni precedenti e/o in quelli successivi allo spettacolo. In teatro, dopo la rappresentazione Al termine dello spettacolo le classi potranno fermarsi in teatro per un breve incontro/dibattito che vedrà confrontarsi Tiziana Di Masi, regista, drammaturgo e interprete di Mafie in pentolino, con operatori di Libera e testimoni. DITELO ALL’ATTORE QUALCUNO VOLò NELLA MENTE DELL’ALTRO Progetto tra teatro e psichiatria collegato agli spettacoli Qualcuno volò sul nido del cuculo e Molière: la recita di Versailles a cura di Giovanni Smerieri TEATRO SOCIALE Interventi di promozione per realtà a rischio culturale L’ARTE IMMATERIALE VI edizione - L’anima delle cose L’ombra nell’arte visiva e le relazioni con il teatro d’ombre contemporaneo Laboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombre per marionettisti, attori, tecnici, scenografi, registi a cura di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni LABORATORI DI DANZA CONTEMPORANEA per gli allievi delle scuole di danza piacentine a cura delle compagnie ospiti del cartellone di Teatro Danza GIARDINI SEGRETI Rassegna estiva di burattini, teatro di strada e clownerie pensati per ogni fascia d’età. Sono tante le scuole, che alla fine di questi percorsi hanno aderito a Libera. Confermato il lavoro in vista della giornata del 21 marzo, appuntamento nazionale che coinvolge soprattutto le scuole e i ragazzi. Lo spettacolo Tiziana Di Masi MAFIE IN PENTOLINO Uno spettacolo di teatro civile-gastronomico di e con Tiziana Di Masi Teatro Comunale Filodrammatici mercoledì 11 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45 giovedì 12 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45* *recite che saranno effettuate solamente qualora risultino esauriti i posti in data 11 gennaio 2017 (Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”) ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA Dalla stagione teatrale 2011/2012 è attiva, su proposta e iniziativa di alcuni abbonati e spettatori particolarmente affezionati, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, che intende sostenere, promuovere, sviluppare e diffondere l’importante attività che Teatro Gioco Vita svolge a vari livelli (prosa, teatro ragazzi, teatro scuola, teatro per le famiglie, produzione e distribuzione di spettacoli, laboratori e formazione). Tra gli scopi e le finalità dell’Associazione, la promozione di iniziative di ricerca e divulgazione della cultura teatrale, anche mediante l’organizzazione di convegni, manifestazioni, concorsi a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale; il patrocinio di manifestazioni che possano favorire la conoscenza e la diffusione delle attività di Teatro Gioco Vita; la realizzazione di iniziative editoriali, in stampa, video o altro, di studio e di approfondimento riguardanti la cultura e l’attività teatrale; la promozione di iniziative, in Italia e all’estero, per la diffusione della cultura e del patrimonio culturale e artistico di Teatro Gioco Vita. In sintesi, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita vuole valorizzare il teatro sul piano culturale, sociale e promozionale a favore di tutta la cittadinanza. Associazione Amici del Teatro Gioco Vita Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected] Festival di teatro contemporaneo lunedì 17 ottobre 2016 venerdì 28 ottobre 2016 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 ALLARMI! MDLSX L’altra scena 6a edizione - Piacenza, ottobre 2016 lunedì 3 ottobre 2016 lunedì 10 ottobre 2016 Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 ANIMALI DA BAR MAD IN EUROPE Carrozzeria Orfeo Angela Demattè / Mad in Europe uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo g drammaturgia Gabriele Di Luca g regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti g con Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi g voce fuori campo Alessandro Haber g musiche originali Massimiliano Setti g progettazione scene Maria Spazzi g assistente scenografo Aurelio Colombo g realizzazione scene Scenografie Barbaro srl g costumi Erika Carretta g luci Giovanni Berti g allestimento Leonardo Bonechi g illustrazione Federico Bassi g grafica Giacomo Trivellini g foto di scena Laila Pozzo g organizzazione Luisa Supino g produzione Fondazione Teatro della Toscana g in collaborazione con Festival Internazionale di Andria | Castel dei Mondi testo Angela Demattè g collaborazione drammaturgica Rosanna Demattè g scene e costumi Ilaria Ariemme g disegno luci e audio Marco Grisa g interprete Angela Demattè g regia del gruppo Mad in Europe g coproduzione Pierfrancesco Pisani, CapoTrave/ Kilowatt, Progetto Goldstein g distribuzione Elena Lamberti g amministrazione Chiara Girardi g Progetto vincitore Premio Scenario 2015 venerdì 14 ottobre 2016 venerdì 7 ottobre 2016 Caroline Baglioni / La società dello spettacolo GIANNI ispirato alla voce di Gianni Pampanini g di e con Caroline Baglioni g supervisione alla regia Michelangelo Bellani g c.l.Grugher g luci Gianni Staropoli g suono Valerio Di Loreto g assistente alla regia Nicol Martini g organizzazione Mariella Nanni g produzione La società dello spettacolo g Progetto vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015 g Spettacolo vincitore del Premio In-Box 2016 giovedì 8 ottobre 2015 venerdì 21 ottobre 2016* Nuova produzione - Prima nazionale Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Teatro Gioco Vita VITA DA CAVIE da Magma (Spurious) di Lars Iyer g regia Nicola Cavallari g drammaturgia Marta Dalla Via g collaborazione drammaturgica Diego Dalla Via g disegno luci Alessandro Gelmini g scenotecnica Davide Giacobbi g costumi Tania Fedeli g con Marta Dalla Via e Nicola Cavallari g musiche dal vivo Francesco Brianzi g produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” g (*in caso siano esauriti i posti il 21 ottobre, potrà essere effettuata una replica sabato 22 ottobre sempre alle ore 21) Teatro Municipale - ore 21 lunedì 24 ottobre 2016 VIRGILIO BRUCIA Evento speciale del Festival Anagoor Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 ideazione Davide Sacco e Agata Tomsic / ErosAntEros g testo Emanuele Aldrovandi g regia Davide Sacco g con Marco Cavicchioli, Giusto Cucchiarini, Luca Mammoli, Massimo Scola, Agata Tomsic g spazio Davide Sacco e Agata Tomsic g costumi Laura Dondoli g music design Davide Sacco g luci Vincenzo Bonaffini e Davide Sacco g video Francesco Tedde g disegni Gianluca Costantini g animazioni Gianluca Sacco g fonica Giampiero Berti e Davide Sacco g assistente alle prove Jessica Sedda g gli oggetti sono stati realizzati dal laboratorio scenografico Arena del Sole con Marco Menegoni, Gayanée Movsisyan, Massimiliano Briarava, Moreno Callegari, Brigita Marko, Mateja Gorjup, Paola Dallan/ Aglaia Zannetti, Monica Tonietto, Artemio Tosello, Emanuela Guizzon g con la partecipazione straordinaria di Marco Cavalcoli g drammaturgia Simone Derai, Patrizia Vercesi g testi ispirati dalle opere di Publio Virgilio Marone, Hermann Broch, Emmanuel Carrère, Danilo Kiš, Alessandro Barchiesi, Alessandro Fo, Joyce Carol Oates g regia Simone Derai g con la partecipazione del Coro Polifonico Farnesiano di Piacenza diretto dal maestro Mario Pigazzini Teatro Gioia - ore 20 Teatro Gioco Vita L’ALTRA CENA la geografia del Festival 2016 “L’altra scena“ narrata attraverso i piatti di due grandi chef a cura di Isa Mazzocchi (La Palta di Bilegno, Piacenza) e Igles Corelli (Atman di Pescia, Pistoia) g coordinamento organizzativo Michele Milani Motus con Silvia Calderoni g regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò g drammaturgia Daniela Nicolò e Silvia Calderoni g suoni Enrico Casagrande g in collaborazione con Paolo Panella e Damiano Bagli g luci e video Alessio Spirli g produzione Elisa Bartolucci e Valentina Zangari g tour manager Ilaria Mancia g distribuzione estera Lisa Gilardino g in collaborazione con La Villette Résidence d’Artistes 2015 Parigi, Create to connect (EU project) bunker / MLADI Levi Festival Lubiana, Santarcangelo2015 Festival Internazionale del Teatro in piazza, L’Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Marche teatro g con il sostegno di MIBACT, Regione Emilia Romagna E ancora… L’altra scena Off - bar, djset, live music Sguardi critici - progetto di critica teatrale per le scuole superiori, a cura di Nicola Arrigoni Incontri con gli artisti Dopo-teatro Gli spazi del Festival Teatro Comunale Filodrammatici, via Santa Franca 33 Teatro Gioia, via Melchiorre Gioia 20/a Teatro Municipale, via Verdi 41 Palazzo ex Enel, via Santa Franca 56 Apertura Festival lunedì 3 ottobre dalle ore 18 ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA 74 STAGIONE DI PROSA TRE PER TE 2016/2017 Prosa - Teatro Municipale ore 21 21-22 febbraio 2017 Teatro dell’Archivolto QUELLO CHE NON HO 8-9 novembre 2016 CTB Centro Teatrale Bresciano / Teatro de Gli Incamminati MACBETH di William Shakespeare traduzione di Agostino Lombardo regia Franco Branciaroli scene Margherita Palli costumi Gianluca Sbicca luci Gigi Saccomandi con Franco Branciaroli e Valentina Violo e con (in ordine alfabetico) Tommaso Cardarelli, Enzo Curcurù, Stefano Moretti, Fulvio Pepe, Livio Remuzzi, Giovanni Battista Storti 13-14 dicembre 2016 Angela Finocchiaro Laura Curino CALENDAR GIRLS di Tim Firth basato sul film Miramax scritto da Juliette Towhide & Tim Firth traduzione e adattamento Stefania Bertola regia Cristina Pezzoli con Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni e con Titino Carrara scene Rinaldo Rinaldi costumi Nanà Cecchi musiche originali Riccardo Tesi disegno luci Massimo Consoli produzione Agidi e Enfi Teatro 29-30 novembre 2016 Massimo Ranieri 10-11 gennaio 2017 versi, prosa e musica di Raffaele Viviani regia Maurizio Scaparro elaborazioni e ricerche musicali Pasquale Scialò scena e costumi Lorenzo Cutuli disegno luci Maurizio Fabretti coreografie Giorgio De Bortoli con 8 attori e 6 musicisti produzione Compagnia Gli Ipocriti di Florian Zeller con (in ordine alfabetico) Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli, Gea Lionello, Galatea Ranzi, Luca Scapparone scenografia Roberto Crea costumi Silvia Frattolillo luci Marco Palmieri diretto e interpretato da Massimo Ghini produzione La Pirandelliana / Valerio Santoro TEATRO DEL PORTO UN’ORA DI TRANQUILLITà drammaturgia e regia Giorgio Gallione canzoni di Fabrizio De Andrè con Neri Marcorè voci e chitarre Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini arrangiamenti musicali Paolo Silvestri collaborazione alla drammaturgia Giulio Costa scene e costumi Guido Fiorato luci Aldo Mantovani 14-15 marzo 2017 Federica Vincenti per Goldenart production presenta Alessio Boni Marcello Prayer I DUELLANTI di Joseph Conrad traduzione e adattamento Francesco Niccolini drammaturgia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer, Francesco Niccolini il testo dello spettacolo è nato da un laboratorio tenutosi al Teatro della Pergola di Firenze con Francesco Meoni violoncellista Federica Vecchio maestro d’armi Renzo Musumeci Greco musiche Luca D’Alberto scene Massimo Troncanetti costumi Francesco Esposito light designer Giuseppe Filipponio regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi 28 febbraio - 1 marzo 2017 Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale FEDRA dalla Phaedra di Seneca (con estratti dall’Ippolito di Euripide e dalle Lettere di Seneca) adattamento e regia Andrea De Rosa con Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Anna Coppola, Fabrizio Falco, Tamara Balducci scene e costumi Simone Mannino luci Pasquale Mari suono Gup Alcaro assistente alla regia Thea Dellavalle collaborazione scientifica Alfredo Casamento 3-4 aprile 2017 Compagnia Umberto Orsini IL PREZZO di Arthur Miller traduzione Masolino D’Amico con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton scene Maurizio Balò costumi Gianluca Sbicca luci Pasquale Mari regia Massimo Popolizio direzione artistica Umberto Orsini ALTRI PERCORSI - Teatro Municipale ore 21 15 novembre 2016 Fondazione Teatro di Napoli QUALCUNO VOLò SUL NIDO DEL CUCULO di Dale Wasserman dall’omonimo romanzo di Ken Kesey traduzione Giovanni Lombardo Radice adattamento Maurizio de Giovanni con Daniele Russo, Elisabetta Valgoi e con Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici, Emanuele Maria Basso, Davide Dolores, Daniele Marino, Gilberto Gliozzi, Antimo Casertano, Gabriele Granito, Giulia Merelli uno spettacolo di Alessandro Gassmann 18 gennaio 2017 Paolo Rossi MOLIèRE: LA RECITA DI VERSAILLES novità di Paolo Rossi e Giampiero Solari su un canovaccio di Stefano Massini regia Giampiero Solari scene e costumi Elisabetta Gabbioneta luci Gigi Saccomandi con Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala, Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi, Mariaberta Blasko, Riccardo Zini, Karoline Comarella, Paolo Grossi canzoni originali Gianmaria Testa musiche eseguite dal vivo I Virtuosi del Carso produzione Teatro Stabile di Bolzano 22 novembre 2016 Emilia Romagna Teatro Fondazione / China National Peking Opera Company Teatro Comunale Filodrammatici 23, 24, 25 marzo 2017 Teatro Gioco Vita DONNA DI PORTO PIM ballata per attori e ombre dal racconto di Antonio Tabucchi un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi con Tiziano Ferrari regia e scene Fabrizio Montecchi oggetti e sagome Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi luci Davide Rigodanza produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” / EPCC - Théâtre de Bourg en Bresse, scène conventionnée 11 aprile 2017 Oblivion OBLIVION: THE HUMAN JUKEBOX gli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli consulenza registica Giorgio Gallione musiche Lorenzo Scuda testi di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda produzione Bags Live in collaborazione con Malguion TEATRO DANZA - Teatro Comunale Filodrammatici ore 21 17 dicembre 2016 Voetvolk / Lisbeth Gruwez (Belgio) Lisbeth Gruwez dances Bob Dylan concept e interpretazione Lisbeth Gruwez & Maarten Van Cauwenberghe coreografia Lisbeth Gruwez musica Bob Dylan disegno luci Harry Cole & Caroline Mathieu direttore di produzione Liesbeth Stas uno speciale ringraziamento a Bart Meuleman, Café Costume & Marie Szersnovic produzione Voetvolk vzw 17 marzo 2017 Compagnia Enzo Cosimi SOPRA DI ME IL DILUVIO regia, coreografia, scene, costumi Enzo Cosimi collaborazione alla coreografia Paola Lattanzi interprete Paola Lattanzi video Stefano Galanti musiche Chris Watson, Petro Loa, Jon Wheeler fruste sciamaniche Cristian Dorigatti disegno luci Gianni Staropoli organizzazione Flavia Passigli produzione Compagnia Enzo Cosimi e MIBACT FAUST una ricerca sul linguaggio dell’Opera di Pechino di Li Meini basato sul dramma Faust: prima parte di Johann Wolfgang Goethe traduzione Fabrizio Massini progetto e regia Anna Peschke consulente artistico Xu Mengke musiche originali composte da Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani, Chen Xiaoman scene Anna Peschke luci Tommaso Checcucci costumi Akuan materiali scenici Li Jiyong trucco e acconciature Ai Shuyun, Li Meng coreografie Zhou Liya, Han Zhen con Liu Dake, Xu Mengke, Zhao Huihui, Zhang Jiachun musicisti Fu ChaYina (yueqin), Vincenzo Core (chitarra elettrica ed elaborazione elettronica), Wang Jihui (jinghu), Niu LuLu (gong), Laura Mancini (percussioni), Giacomo Piermatti (contrabbasso), Wang Xi (bangu) 26 gennaio 2017 Sebastiano Lo Monaco PER NON MORIRE DI MAFIA di Pietro Grasso versione scenica Nicola Fano adattamento drammaturgico Margherita Rubino regia Alessio Pizzech musiche Dario Arcidiacono scene Giacomo Tringali costumi Cristina Darold luci Luigi Ascione canti tradizionali Clara Salvo produzione SiciliaTeatro Associazione 3 febbraio 2017 Compagnia Simona Bertozzi / Nexus BIRD’S EYE VIEW progetto Simona Bertozzi, Marcello Briguglio coreografia e danza Simona Bertozzi musiche ¾ had been eliminated progetto luci e set Antonio Rinaldi produzione Nexus Compagnia Daniele Ninarello NON(LEG)AZIONI atto improvvisativo di danza contemporanea e di ricerca ideazione e danza Daniele Ninarello musica J.S. Bach, Liuto Suites eseguita dal vivo da Francesco Romano (liuto) 7 aprile 2017 Fernando Anuang’a (Kenya) Traditional future danza e coreografia Fernando Anuang’a musica Maasaï Vocals e composizioni moderne produzione Pierre Cardin creazione 2010 Akili studio/Wayne MacGregor distribuzione in esclusiva mdspettacoli in collaborazione con associazione teatrale emilia romagna circuito regionale multidisciplinare 78 SPECIALE STUDENTI - ABBONAMENTI E BIGLIETTI STAGIONE DI PROSA “TRE PER TE” FESTIVAL “L’ALTRA SCENA” ABBONAMENTI PASS PASS STUDENTI - Altri Percorsi + 2 spettacoli di Prosa* + 1 spettacolo di Teatro Danza (7 spettacoli al Teatro Municipale e 2 al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 80, Loggione euro 50 *spettacoli a scelta tra quelli in abbonamento, fatta eccezione per Teatro del porto PASS STUDENTI - 7 spettacoli L’altra scena (6 spettacoli al Teatro Filodrammatici e 1 al Teatro Municipale)* - euro 43 *per gli spettacoli al Teatro Filodrammatici i posti non sono numerati; al Teatro Municipale verrà assegnato il posto numerato PASS STUDENTI MUNICIPALE - 5 spettacoli di Prosa e Altri Percorsi (5 spettacoli al Teatro Municipale: Fedra, I duellanti, Il prezzo, Per non morire di mafia, Oblivion: the human jukebox) - Galleria euro 50 (posto assegnato la sera stessa dello spettacolo) BIGLIETTI ALTRI PERCORSI (5 spettacoli al Teatro Municipale e 1 spettacolo al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 53, Loggione euro 28 TEATRO DANZA (4 spettacoli al Teatro Filodrammatici) - Posto unico Euro 25 2 PER TE Prosa + Altri Percorsi (13 spettacoli al Teatro Municipale e 1 spettacolo al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 125, Loggione euro 85 2 PER TE DANZA Altri Percorsi + Teatro Danza (5 spettacoli al Teatro Municipale e 5 al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 65 3 PER TE Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza (13 spettacoli al Teatro Municipale e 5 spettacoli al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 155, Loggione euro 100 Gli abbonamenti sono in vendita da martedì 27 settembre 2016. BIGLIETTI Prosa e Altri Percorsi al Teatro Municipale - Galleria euro 13 (per lo spettacolo Teatro del porto euro 15) Altri Percorsi e Teatro Danza al Teatro Filodrammatici - Euro 10 Prevendita da martedì 25 ottobre 2016. Spettacoli al Teatro Filodrammatici* - euro 5 Spettacolo Virgilio brucia al Teatro Municipale** - Euro 15 *posto unico non numerato **posto unico numerato OFFERTE E PROMOZIONI ABBONATI A tutti i giovani che hanno sottoscritto uno degli abbonamenti Speciale/Studenti viene offerta la visione gratuita di due spettacoli a scelta del cartellone Pre/Visioni. La prenotazione dei posti omaggio dovrà essere richiesta alla biglietteria di Teatro Gioco Vita almeno 3 giorni prima della recita prescelta. La promozione è valida fino ad esaurimento dei posti disponibili. PROMOZIONI SPECIALI La direzione di Teatro Gioco Vita si riserva di comunicare nel corso della Stagione eventuali ulteriori promozioni rivolte agli studenti e/o alle scuole. GLI ABBONATI DI “TRE PER TE” IN PALESTRA A LECLUB GRATUITAMENTE Grazie ad una convenzione sottoscritta da Teatro Gioco Vita e la Società Sportiva Dilettantistica LeClub, gli studenti abbonati a “Tre per Te” 2016/2017 e a “L’altra scena” 2016 possono usufruire di un ulteriore vantaggio: la Palestra LeClub offre una settimana di prova gratuita. L’offerta può essere fruita da chi non è socio di LeClub da almeno un anno, chi è già socio o lo è stato nell’ultimo anno può comunque regalarla. Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Per i gruppi scolastici sono previste facilitazioni e/o gratuità per gli insegnanti/accompagnatori. TEATRO PER LE FAMIGLIE 79 A TEATRO CON MAMMA E PAPà 2016/2017 - XXI RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE venerdì 6 gennaio 2017- ore 16.30 domenica 8 gennaio 2017 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Teatro Gioco Vita CIRCOLUNA L’unico circoteatro d’ombre al mondo domenica 13 novembre 2016 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Teatro Due Mondi LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA teatro d’attore - da 5 anni domenica 27 novembre 2016 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Accademia Perduta/Romagna Teatri SOTTO LA NEVE Minuetto d’inverno teatro d’attore e di oggetti - da 3 anni domenica 11 dicembre 2016 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Gli Alcuni Fata Corolla e Fata Valeriana presentano LA VOCE DELLA SIRENETTA teatro d’attore con pupazzi - da 3 anni Abbonamenti/carnet a 4 spettacoli Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito (senza posto a sedere) - da 3 a 15 anni euro 25 intero, 20 ridotto fratelli/sorelle Giovani/Adulti - euro 35 intero, 30 ridotto nonni/nonne Prevendita da giovedì 3 novembre 2016 teatro d’ombre e d’attore - da 2 a 5 anni domenica 22 gennaio 2017 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Cà Luogo d’Arte L’INFANZIA DEL MAGO teatro d’attore - da 5 anni domenica 5 febbraio 2017 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Ferruccio Filipazzi GOCCIA A GOCCIA teatro di narrazione, canto e musiche dal vivo, tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo) - da 3 anni domenica 19 febbraio 2017 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI I Sacchi di Sabbia SANDOKAN o la fine dell’Avventura Da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari teatro d’attore - per tutti, da 5 anni Biglietti Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito - da 3 a 15 anni euro 7 intero, 6 ridotto fratelli/sorelle Giovani/Adulti - euro 9 intero, 8 ridotto nonni/nonne Famiglie con due o più bambini residenti nel Comune di Piacenza - a partire dal secondo figlio gratis (del costo si farà carico il Comune di Piacenza - Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie - Servizio Programmazione) Dalla parte della Cultura. via S. Eufemia, 12/13 - 29121 Piacenza Tel. 0523.311111 - Fax 0523.311190 [email protected] - www.lafondazione.com 37a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale 2016/2017 ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA DIREZIONE GENERALE SPETTACOLO DAL VIVO