COMUNE DI PIACENZA
37a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA
Stagione Teatrale 2016/2017
1
S
e per Tommaso Campanella la società umana è l’incontro di anime “nel teatro del mondo ammascherate... da’ corpi e
dagli affetti loro”, tutto ciò che avviene sul palcoscenico rispecchia di epoche e civiltà valori, ideali, costumi, conflitti,
provocazioni, in un dialettico e metaforico rapporto tra realtà ed illusione. Cogliere nel Teatro un investimento
intellettuale presuppone un articolato percorso formativo fin dall’infanzia, un percorso giocoso di idee e contenuti con cui
maturare chiavi di lettura e di comprensione di tutto ciò che ci circonda.
La fabula drammatizzata, spettacolare proiezione di donne, uomini, bambini, maghi ed istrioni, esseri fantastici o forze
mostruose, si presenta in “Salt’in Banco”, storica rassegna di Teatro Gioco Vita per le Scuole, con una poliedrica proposta
culturale: non solo spettacoli, incontri, laboratori e percorsi formativi per studenti di ogni età ma anche una ricerca continua
e innovativa di linguaggi, suoni, colori, sperimentazioni per docenti e formatori.
La dimensione infinita dei saperi richiede, ai giorni nostri in particolare, la capacità di governare la miriade di informazioni
che piovono da tablet, smarphone, computer, opponendo a questa invasione di dati una formazione ben radicata, coltivata
pazientemente con lo studio, la conoscenza, il confronto, per una indipendenza di pensiero disincantata e in continuo
divenire. In quest’ottica si conferma anche quest’anno la riscrittura teatrale di “Salt’in Banco”, una rassegna che attualizza
questioni antiche in contesti contemporanei, dal problema dell’esserci di Agilulfo e degli altri personaggi del romanzo alla
necessaria armonia nella vita di relazione del brutto anatroccolo, dimostrando ad esempio come dal filone fiabesco gli
intrecci siano da sempre strumenti vivi di analisi dell’uomo, con uno sguardo sull’universo alla ricerca di un briciolo di verità.
Al ricco humus della narrativa popolare, della saggistica, della tragedia antica si affiancano anche nuove produzioni
in cui, talvolta, protagonisti dello spettacolo sono gli studenti-attori. E se è vero che “un classico è un libro che non
ha mai finito di dire quel che ha da dire”, la restituzione drammatizzata di capolavori della letteratura rielabora,
con l’ausilio di altri linguaggi artistici, contenuti e parole nella complessità di una metamorfosi ininterrotta. In
questi caratteri distintivi “Salt’in banco”, alla sua 37a edizione, si è storicizzato e continua a rappresentare un
punto di riferimento importante per la produzione culturale della nostra città e non solo, con spettacoli diversificati
per un pubblico speciale, gli studenti di ogni età a cui sono destinate in particolare le proposte in cartellone.
Ai docenti, ai dirigenti e al personale tecnico-amministrativo delle Scuole l’auspicio di un buon anno scolastico, in
compagnia anche di “Salt’in Banco”!
Paolo Dosi
Tiziana Albasi
Sindaco di Piacenza
Assessore alla Cultura - Comune di Piacenza
U
na stagione ricca di proposte, di contenuti e di linguaggi. Artisti e compagnie storiche del teatro ragazzi accanto
a gruppi che più recentemente si sono affacciati alla scena per l’infanzia, in un dialogo continuo tra esperienza e
innovazione. “Salt’in Banco” è qualcosa più di una semplice rassegna per le scuole. È un momento di teatro in cui
si concretizza una lunga pratica di lavoro con le giovani generazioni. Uno spazio di libertà, di fantasia e di creatività, ma
anche di pensiero, di riflessione e di complessità, per sfidare i luoghi comuni e le consuetudini più banali. Un’occasione di
dialogo e di confronto, tanto più importante in un periodo come quello che stiamo vivendo segnato da grandi incertezze
ed eventi drammatici. Spettacoli, incontri e laboratori fanno sperimentare ai nostri bambini e ragazzi situazioni in cui
entrano in gioco una molteplicità di stati d’animo e di comportamenti: lo spirito critico, la curiosità, le emozioni, l’ascolto,
l’accettazione dell’altro, l’espressione di sé. Un esercizio di quelle pratiche che ne faranno domani adulti più consapevoli e
cittadini migliori, allenati ai valori della cultura, dell’arte e della bellezza.
Da ottobre a maggio, trenta titoli in cartellone, oltre a quattro concerti, con una previsione di oltre novanta recite al Teatro
Comunale Filodrammatici e al Teatro Gioia. Un articolato programma di proposte educational con ventisette percorsi tra
laboratori, incontri e progetti formativi, che saranno realizzati negli spazi di Teatro Gioco Vita e nelle scuole, rivolti non solo
agli studenti ma anche agli insegnanti. Numeri sicuramente significativi, al di là dei quali “Salt’in Banco” vuole esprimere
l’idea di un teatro che non rinuncia a misurarsi con la vita, con le domande di fondo che ogni individuo fin da piccolo si
pone e con le esperienze che si trova ad affrontare in quanto persona che fa parte di una comunità. Un teatro in grado di
confrontarsi sia con la quotidianità dei ragazzi e con i tanti mondi che la attraversano, sia con la scuola e i suoi percorsi
didattici ed educativi. E che anche per questo, nell’epoca di internet e dei social, con l’immediatezza e allo stesso tempo
la complessità del dialogo tra artisti e pubblico, crediamo riesca sempre a trasmettere la sua peculiare sensibilità e il suo
particolare punto di vista nel vasto e articolato mondo dell’arte e della comunicazione.
Simona Rossi
Teatro Gioco Vita
EDIZIONE 2016/2017
TEATRO GIOCO VITA
Coordinamento editoriale
Simona Rossi
Direttore
Diego Maj
Redazione
Emma-Chiara Perotti, Simona Rossi
Hanno collaborato
Marilisa Fiorani, Clara Vullo
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza
Tel. 0523.315578 - 0523.332613
Fax 0523.338428
www.teatrogiocovita.it
[email protected]
Progetto grafico e realizzazione
Matteo Maria Maj
Stampa settembre 2016
L’immagine di “Salt’in Banco” è di Lele Luzzati
INDICE
Cartellone....................................................................2
Guida alla scelta degli spettacoli....................................6
Guida alla scelta dei laboratori......................................8
Informazioni...............................................................10
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
Il cavaliere inesistente..................................................12
Circoluna..................................................................13
Moun.......................................................................14
Donna di Porto Pim.....................................................15
Piccolo Asmodeo.........................................................16
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
Le nuove avventure dei Musicanti di Brema..............17
Il brutto anatroccolo....................................................18
Sotto la neve................................................................19
La storia di Hansel e Gretel...........................................20
Me & te.......................................................................21
L’infanzia del mago.....................................................22
Sherlock Holmes..........................................................23
Goccia a goccia...........................................................24
La notte dei racconti...................................................25
Ouverture des saponnettes.........................................26
Sandokan...............................................................27
I 4 moschettieri in America..........................................28
Jack e il fagiolo magico................................................29
Rosso Cappuccetto......................................................30
La stanza dei giochi....................................................31
Riccioli d’Oro...............................................................32
Lost in translation........................................................33
Era ieri.........................................................................34
Don Giovanni in carne e legno.....................................35
Le avventure di Pinocchio............................................36
Felicino...................................................................37
Con gli occhi dei gabbiani............................................38
ALTRI SPETTACOLI
Veleia amor mi.............................................................39
Intorno a Medea..........................................................40
Mafie in pentolino........................................................41
CONCERTI
Viaggio nell’universo sonoro........................................42
LABORATORI
Dal racconto al teatro d’ombre.....................................44
Smascherando...........................................................45
Tutti i colori dell’ombra................................................46
Pina e i suoi amici vanno a scuola................................47
Una giornata a teatro..................................................48
Se l’ombra gioca a nascondino.....................................49
Tutti sul palco!............................................................50
Seguendo l’ombra di un piccolo re..............................51
“Adagio, adagio, adagio” dice il bradipo......................52
L’anima delle cose.......................................................53
I viaggi di Astolfo........................................................54
Laboratori di teatro......................................................55
A teatro, ragazzi!.........................................................56
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
Tutti a teatro................................................................57
Teatrando................................................................58
Conoscere il teatro.......................................................59
Il teatro e la mente.......................................................60
C’è un cavaliere in scena............................................61
Breve viaggio nel mistero dell’anima...........................62
Antonio Tabucchi dalla pagina alla scena......................63
A teatro con Shakespeare.............................................64
Il teatro civile...............................................................65
Teatro e cinema...........................................................66
Sguardi critici...............................................................67
Copiare è da stupidi, rubare è da maestri......................68
La scuola dei classici...................................................69
ALTRI PROGETTI
Libera la pasta.............................................................70
OLTRE IL SIPARIO
E ancora......................................................................71
FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO
L’altra scena 2016.......................................................72
STAGIONE DI PROSA
Tre per Te 2016/2017.................................................74
Speciale Studenti - Informazioni...................................78
TEATRO PER LE FAMIGLIE
A teatro con mamma e papà 2016/2017.......................79
2
CARTELLONE
PROGRAMMA 2016/2017
Teatro Due Mondi
Accademia Perduta/Romagna Teatri
LE NUOVE AVVENTURE
DEI MUSICANTI DI BREMA
SOTTO LA NEVE
da 6 a 12 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 14 novembre 2016 - ore 9 e ore 10.45*
da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 28 novembre 2016 - ore 9 e ore 10.45*
*se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà
effettuata un’unica recita alle ore 10
*se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Minuetto d’inverno
Liceo “Respighi” / Teatro Gioco Vita
VELEIA AMOR MI
da 14 anni - Secondaria Superiore
TEATRO GIOIA
giovedì 17 novembre 2016 - ore 10
venerdì 18 novembre 2016 - ore 10
sabato 19 novembre 2016 - ore 10
lunedì 21 novembre 2016 - ore 10*
mercoledì 23 novembre 2016 - ore 10*
Tiziana Di Masi
MAFIE IN PENTOLINO
GOCCIA A GOCCIA
da 6 a 12 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
mercoledì 11 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45
giovedì 12 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45*
Ferruccio Filipazzi
Uno spettacolo di teatro
civile-gastronomico
*recite che saranno effettuate solamente qualora risultino esauriti
i posti in data 11 gennaio 2017
Crest
LA STORIA DI HANSEL E GRETEL
da 5 a 11 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 17 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45
Fondazione Sipario Toscana Onlus
ME & TE
Una piccola storia d’amore
da 8 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
mercoledì 18 gennaio 2017 - ore 10
giovedì 19 gennaio 2017 - ore 10
*recite che saranno effettuate solamente qualora risultino
esauriti i posti in data 17, 18 e 19 novembre 2016
Ferruccio Filipazzi
da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 6 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45
martedì 7 febbraio 2017 - ore 10
LA NOTTE DEI RACCONTI
da 6 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
mercoledì 8 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45
giovedì 9 febbraio 2017 - ore 10
Studio Ta-Daa! / Michele Cafaggi
OUVERTURE DES SAPONETTES
Un concerto per bolle di sapone
da 2 a 8 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia,
Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 14 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45
mercoledì 15 febbraio 2017 - ore 10
Cà Luogo d’Arte
L’INFANZIA DEL MAGO
Clara Galante / Andrea Sammartino
INTORNO A MEDEA
da 14 anni - Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
venerdì 18 novembre 2016 - ore 21
Teatro Gioco Vita
IL CAVALIERE INESISTENTE
da 5 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 23 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45
Di Italo Calvino
da 11 anni - Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 6 dicembre 2016 - ore 10
mercoledì 7 dicembre 2016 - ore 10
giovedì 26 gennaio 2017 - ore 10
venerdì 27 gennaio 2017 - ore 10
I Sacchi di Sabbia
SANDOKAN
O la fine dell’Avventura
da 6 a 16 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 20 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45
martedì 21 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45
Teatro Gioco Vita
CIRCOLUNA
Tib Teatro
IL BRUTTO ANATROCCOLO
Una favola pop sulle differenze
da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 24 novembre 2016 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 25 novembre 2016 - ore 10
*se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà
effettuata un’unica recita alle ore 10
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
da 2 a 5 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 9 gennaio 2017 - ore 10
martedì 10 gennaio 2017 - ore 10
lunedì 8 maggio 2017 - ore 10*
martedì 9 maggio 2017 - ore 10
mercoledì 10 maggio 2017 - ore 10
*recita che sarà effettuata solamente qualora risultino
esauriti i posti in data 9 e 10 maggio 2017
I Sacchi di Sabbia
Teatro delle Briciole
Progetto affidato a CollettivO CineticO
SHERLOCK HOLMES
da 8 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 31 gennaio 2017 - ore 10
mercoledì 1 febbraio 2017 - ore 10
I 4 MOSCHETTIERI IN AMERICA
Radiodramma animato
da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
mercoledì 22 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45
giovedì 23 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45
venerdì 24 febbraio 2017 - ore 10
CONCERTI
Accademia Perduta/Romagna Teatri
JACK E IL FAGIOLO MAGICO
da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 9 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 10 marzo 2017 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Teatro Gioco Vita
TAP Ensemble
MOUN
Scena Madre
da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 14 marzo 2017 - ore 10
mercoledì 15 marzo 2017 - ore 10
da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 28 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45
mercoledì 29 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45
Portata dalla schiuma e dalle onde
LA STANZA DEI GIOCHI
DON GIOVANNI IN CARNE
E LEGNO
da 14 anni - Secondaria Superiore
TEATRO GIOIA
giovedì 20 aprile 2017 - ore 9 e ore 10.45
venerdì 21 aprile 2017 - ore 10
Teatro Gioco Vita
DONNA DI PORTO PIM
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata una sola recita alle ore 10
Musiche di Francis Poulenc (Storia di Babar
l’elefantino) e Sergej Prokofiev
(Pierino e il lupo)
FAVOLE IN MUSICA
da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
venerdì 17 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45*
PICCOLO ASMODEO
Fontemaggiore
da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 4 aprile 2017 - ore 10
mercoledì 5 aprile 2017 - ore 10
...Ovvero il solito ceppo d’albero fatato
da Lilla Asmodeus di Ulf Stark
*se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà
effettuata un’unica recita alle ore 10
da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 19 dicembre 2016 - ore 9 e ore 10.45*
da 4 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 30 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 31 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45*
Teatro Gioco Vita
da 4 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 20 marzo 2017 - ore 9 e ore 10.45*
martedì 21 marzo 2017 - ore 10
Musiche natalizie... ed altro
RICCIOLI D’ORO
*se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà
effettuata un’unica recita alle ore 10
ROSSO CAPPUCCETTO
FIOCCHI DI… NOTE
Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza
Ensemble del Laboratorio di musica moderna
e contemporanea
Teatro delle Marionette degli Accettella
Teatro delle Briciole
Orchestra giovanile “Mousikè” di Cremona
Carlo Rossi/Marcello Chiarenza
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
da 4 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 27 aprile 2017 - ore 10
venerdì 28 aprile 2017 - ore 10
LOST IN TRANSLATION
CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG
da 9 a 16 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 11 aprile 2017 - ore 9 e ore 10.45
mercoledì 12 aprile 2017 - ore 9 e ore 10.45
da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
mercoledì 3 maggio 2017 - ore 10
giovedì 4 maggio 2017 - ore 10
venerdì 5 maggio 2017 - ore 10
(How to learn English in 59 minutes)
FELICINO
Ballata per attori e ombre
dal racconto di Antonio Tabucchi
Teatro delle Briciole
da 14 anni - Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 23 marzo 2017 - ore 10
venerdì 24 marzo 2017 - ore 10
lunedì 27 marzo 2017 - ore 10*
ERA IERI
L’Asina sull’Isola
da 18 mesi a 4 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 11 maggio 2017 - ore 9 e ore 10.30*
venerdì 12 maggio 2017 - ore 9 e ore 10.30*
*recita che sarà effettuata solamente qualora risultino esauriti
i posti in data 23 e 24 marzo 2017
da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 20 aprile 2017 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 21 aprile 2017 - ore 10
*se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà
effettuata un’unica recita alle ore 10
CON GLI OCCHI DEI GABBIANI
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà
effettuata un’unica recita alle ore 10
Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna
Orchestra dei Giovanissimi di Bologna
BAROC...CANDO
Musiche di Georg Friedrich Händel,
Henry Purcell, Johann Sebastian Bach,
Antonio Vivaldi
da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
venerdì 3 marzo 2017 - ore 10.30
Conservatorio “G. Verdi” di Como
e Liceo Musicale “A. Manzoni” di Varese
bGold Saxophone Orchestra
A TUTTO... SAX
Musiche di Gustav Holst, Johannes Brahms,
Antonín Dvorák, Jérôme Naulais,
Scott Joplin, Pepito Ros, Ilio Volante,
Roberto Molinelli, Arturo Marquez
da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 10 aprile 2017 - ore 10.30
GUIDA ALLA SCELTA
6
SPETTACOLI
TITOLO
TEATRO
IL CAVALIERE INESISTENTE CIRCOLUNA
MOUN
DONNA DI PORTO PIM
PICCOLO ASMODEO
Filodrammatici
Filodrammatici/Gioia
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
2, 12
2, 13
4, 14
4, 15
4, 16
LE NUOVE AVVENTURE
DEI MUSICANTI DI BREMA
IL BRUTTO ANATROCCOLO
SOTTO LA NEVE
LA STORIA DI HANSEL E GRETEL
ME & TE
L’INFANZIA DEL MAGO
SHERLOCK HOLMES
GOCCIA A GOCCIA
LA NOTTE DEI RACCONTI
OUVERTURE DES SAPONETTES
SANDOKAN I 4 MOSCHETTIERI IN AMERICA
JACK E IL FAGIOLO MAGICO
ROSSO CAPPUCCETTO
LA STANZA DEI GIOCHI RICCIOLI D’ORO
LOST IN TRANSLATION
ERA IERI
DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
FELICINO
CON GLI OCCHI DEI GABBIANI
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Gioia
2, 17
2, 18
2, 18
3, 19
3, 21
3, 22
3, 23
3, 24
3, 25
3, 26
3, 27
3, 28
4, 29
4, 30
4, 31
4, 32
4, 33
4, 34
5, 35
5, 36
5, 37
5, 38
ALTRI
SPETTACOLI
VELEIA AMOR MI INTORNO A MEDEA
MAFIE IN PENTOLINO
Gioia
Filodrammatici
Filodrammatici
2, 39
2, 40
3, 41
CONCERTI
FIOCCHI DI… NOTE
FAVOLE IN MUSICA
BAROC...CANDO
A TUTTO… SAX Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
Filodrammatici
5, 42-43
5, 42-43
5, 42-43
5, 42-43
SPETTACOLI
DI
TEATRO
GIOCO VITA
SPETTACOLI
DELLE
COMPAGNIE
OSPITI
INFO alle PAGINE
ASILO
NIDO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
PRIMARIA
7
SECONDARIA
DI 1° GRADO
SECONDARIA
SUPERIORE
CL. 1-2
CL. 1-2-3
5 ANNI
CL. 3-4-5
5 ANNI
CL. 3-4-5
CL. 1-2-3
CL. 1
CL. 1
CL. 1-2-3
CL. 1-2
CL. 3-4-5
4-5 ANNI
CL. 1-2
4-5 ANNI
CL. 1-2-3
CL. 4-5
CL. 1-2
CL. 1-2
4-5 ANNI
CL. 1-2
3-4 ANNI
CL. 1
CL. 3-4-5
CL. 3-4-5
CL. 3-4-5
CL. 3-4-5
8
GUIDA ALLA SCELTA
LABORATORI, INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
TITOLO
LABORATORI
ALTRI
PROGETTI
INFO PAGINA
DAL RACCONTO AL TEATRO D’OMBRE
Officina delle Ombre
44
Smascherando
Scuole
45
SCUOLA
DELL’INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
DI 1° GRADO
SECONDARIA
SUPERIORE
Scuole
46
Pina e i suoi amici vanno a scuola
Scuole
47
Una giornata a teatro
Officina delle Ombre
48
Se l’ombra gioca a nascondino
Scuole
49
Tutti sul palco!
Scuole
50
Seguendo l’ombra di un piccolo re
Scuole
51
“Adagio, adagio, adagio” dice il Bradipo Scuole
52
L’ANIMA DELLE COSE
Scuole
53
CL. 1-2
I VIAGGI DI ASTOLFO
Scuole
54
CL. 1-2
Laboratori di teatro
Teatro Gioia
55
Teatro Filodrammatici
56
TUTTI A TEATRO Scuole
57
TEATRANDO
Scuole
58
CONOSCERE IL TEATRO
Scuole
59
IL TEATRO E LA MENTE
Scuole/Teatro Municipale
60
c’è un cavaliere in scena
Scuole/ Teatro Filodrammatici
61
BREVE VIAGGIO NEL MISTERO DELL’ANIMA
Scuole/Teatro Filodrammatici
62
ANTONIO TABUCCHI dalla pagina alla scena Scuole/Teatro Filodrammatici
63
A TEATRO CON SHAKESPEARE
Scuole/Teatro Municipale
64
IL TEATRO CIVILE
Scuole/Teatro Municipale
65
TEATRO E CINEMA
Scuole/Teatro Municipale
66
SGUARDI CRITICI
Scuole/Teatro Filodrammatici
67
COPIARE È DA STUPIDI, RUBARE È DA MAESTRI Scuole/Teatro Municipale
68
LA SCUOLA DEI CLASSICI
Scuole/Teatro Municipale
69
LIBERA LA PASTA
Scuole/Teatro Filodrammatici
70
INSEGNANTI
educatori, animatori
insegnanti
Tutti i colori dell’ombra
A TEATRO, RAGAZZI!
INCONTRI
E PROGETTI
FORMATIVI
DOVE
9
10
INFORMAZIONI
Salt’in Banco 37a edizione
TEATRO GIOCO VITA
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza
Tel. 0523.315578 - 0523.332613
Fax 0523.338428
Direzione artistica
Diego Maj
Ufficio Scuola
Simona Rossi, responsabile
([email protected])
Emma Chiara Perotti, prenotazioni
([email protected])
Marilisa Fiorani e Nadia Quadrelli,
biglietteria ([email protected];
[email protected])
Orari di apertura dell’Ufficio Scuola
di Teatro Gioco Vita
dal lunedì al giovedì ore 9.30-13
e ore 14-15, venerdì ore 9.30-13
BIGLIETTI
• Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia euro 4
• Primaria euro 4,50
• Secondaria di 1° grado euro 5
• Secondaria Superiore euro 6
Per lo spettacolo serale Intorno a Medea il costo del
biglietto per gli studenti è di euro 10.
Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori.
L’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta della
scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in situazioni
di disabilità e/o in altri casi particolari.
L’ingresso gratuito è applicato ai bambini un cui fratello/
sorella abbia già assistito nel corso della stagione ad uno
spettacolo di “Salt’in Banco” (facilitazione riservata alle
famiglie residenti nel Comune di Piacenza, per i dettagli
vedi pag. 11).
La somma corrispondente ai biglietti necessari per la
classe dovrà essere versata dall’insegnante/accompagnatore alla Biglietteria del Teatro sede dello spettacolo.
Altre modalità di pagamento potranno essere concordate con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.
Prenotazioni
I TEATRI
• Teatro Comunale Filodrammatici
Via Santa Franca, 33 - Tel. 0523.315578
• Teatro Gioia
Via Melchiorre Gioia, 20/a - Tel. 0523.1860191
• Officina delle Ombre
Via Fulgonio, 7 - Tel. 0523.711055
La presenza nei teatri del personale dell’Ufficio
Scuola di Teatro Gioco Vita è limitata ai tempi di
programmazione degli spettacoli negli spazi stessi.
Per qualsiasi comunicazione si prega pertanto di
fare sempre riferimento agli uffici.
Gli spettatori presenti agli spettacoli e ai laboratori acconsentono e autorizzano qualsiasi uso presente e futuro delle
eventuali riprese audio e video, nonché delle fotografie che
potrebbero essere effettuate. Ricordiamo agli insegnanti e ai
genitori che con l’adesione agli eventi rivolti ai bambini e ragazzi acconsentono e autorizzano qualsiasi uso presente e futuro, anche attraverso internet, delle eventuali riprese audio e
video, nonché delle fotografie che potrebbero essere effettuate
ai minori in quanto partecipanti a spettacoli e laboratori.
I posti per tutti gli spettacoli di “Salt’in Banco” 2016/2017
si prenotano a partire da martedì 18 ottobre 2016.
La prenotazione può essere effettuata telefonicamente
o di persona. Eventuali richieste di adesione che giungessero via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli
operatori di Teatro Gioco Vita nella giornata di arrivo
al termine degli orari di accettazione delle prenotazioni
telefoniche. In caso di mancata disponibilità di posti
l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita contatterà il prima
possibile la segreteria della Scuola o l’insegnante referente per concordare l’eventualità di date, orari e/o
spettacoli alternativi.
Le richieste per un determinato spettacolo saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In
alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà
concordare con la compagnia recite aggiuntive e/o doppie rappresentazioni dello spettacolo, compatibilmente
con le esigenze tecnico-organizzative del Teatro.
In caso di esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà
possibile optare per un titolo alternativo oppure scegliere l’inserimento in una lista d’attesa. Tale lista d’attesa
INFORMAZIONI
dà diritto ad essere chiamati in caso di disponibilità
aggiuntiva di posti, in caso contrario sarà comunque
possibile scegliere uno spettacolo in alternativa per
il quale ci sia ancora posto.
All’atto della prenotazione si consiglia di segnalare
la presenza di alunni con difficoltà motorie, visive,
o uditive, allo scopo di assegnare alla classe di appartenenza un’adeguata sistemazione in sala. I posti
in teatro saranno assegnati dalla direzione tenendo
conto di alcune variabili come età dei ragazzi, ordine
di arrivo delle classi, presenza di eventuali alunni diversamente abili, data di prenotazione, ecc.
Orario degli spettacoli
• Unica rappresentazione: ore 10
• Doppia rappresentazione: ore 9 e ore 10.45
Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario
delle rappresentazioni riportato nel presente catalogo.
In caso di esubero di adesioni, per spettacoli programmati alle ore 10, potranno essere introdotte
doppie rappresentazioni suddividendo le classi prenotate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di
doppia recita già programmata in calendario, se non
sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni potrà essere effettuata un’unica rappresentazione alle
ore 10 (accorpando le classi in tale recita).
Laboratori, incontri, progetti
e percorsi formativi
Le prenotazioni si accettano a partire da lunedì 19
settembre 2016. Le modalità di partecipazione, il
calendario e gli eventuali costi relativi ai vari progetti sono indicati nella scheda dedicata a ciascun
percorso. Per la partecipazione ad alcuni laboratori
potrà essere richiesta l’iscrizione all’Associazione
Amici del Teatro Gioco Vita. Per ulteriori informazioni
e/o chiarimenti, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita.
Comunicazioni
La Direzione si riserva di apportare al programma,
alle sedi degli spettacoli e agli orari di inizio delle
rappresentazioni le modifiche determinate da motivate esigenze tecnico/organizzative e/o da cause
di forza maggiore. In tali casi sarà data comunicazione il prima possibile alle scuole interessate.
Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli spet-
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tacoli fa fede quanto indicato nella presente pubblicazione, salvo diversa comunicazione telefonica, via
fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco
Vita.
L’offerta degli spettacoli viene calibrata sulle richieste
delle scuole. Contemporaneamente ci sono titoli che non
riescono a soddisfare tutte le richieste. La prenotazione
deve essere una scelta consapevole e ragionata. Dare
disdetta di prenotazioni effettuate significa creare
problemi organizzativi al Teatro e togliere l’opportunità ad altre scuole di poter assistere alle rappresentazioni.
In teatro è vietato scattare fotografie ed effettuare registrazioni audio e video. I telefoni cellulari possono essere
utilizzati soltanto nel foyer e durante gli spettacoli dovranno essere spenti.
Negli spazi del teatro potranno essere presenti video
operatori e/o fotografi per effettuare riprese, anche del
pubblico, a scopo di cronaca o di documentazione.
AGEVOLAZIONI PER LE FAMIGLIE
RESIDENTI NEL COMUNE DI PIACENZA
in collaborazione con
COMUNE DI PIACENZA
Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie
Servizio Programmazione
Per i residenti nel Comune di Piacenza, sarà nuovamente
in vigore una particolare facilitazione per le famiglie
con due o più figli che, anche se con gruppi scolastici
diversi e/o in momenti differenti, assisteranno agli spettacoli per le scuole di “Salt’in Banco”.
Paga il biglietto il bambino della famiglia che per primo,
nell’arco dell’anno scolastico, assiste ad uno spettacolo
della Rassegna, mentre il/i fratello/i che successivamente
verrà/verranno a teatro entrerà/entreranno gratuitamente previa segnalazione dell’insegnante/accompagnatore
(che dovrà semplicemente comunicare alla biglietteria,
relativamente al fratello che per primo ha assistito ad
una rappresentazione di “Salt’in Banco”, scuola di appartenenza, classe e spettacolo visto).
I dirigenti scolastici e gli insegnanti degli istituti situati nel Comune di Piacenza sono invitati a dare ampia
diffusione di tale opportunità a tutte le famiglie dei
loro alunni.
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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
IL CAVALIERE INESISTENTE
Di Italo Calvino
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
CIRCOLUNA
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
TEATRO GIOCO VITA
TEATRO GIOCO VITA
con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari
voce registrata Mariangela Granelli
drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Alessandro Nidi
costumi Tania Fedeli
luci Davide Rigodanza
assistente alla regia Lucia Menegazzo
realizzazione sagome e oggetti scenici Nicoletta Garioni,
Agnese Meroni
realizzazione scene Sergio Bernasani
coproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” /
EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi
con Tiziano Ferrari, Valeria Barreca
testo Nicola Lusuardi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Leif Hultqvist
costumi Inkan Aigner
luci e fonica Davide Rigodanza
si ringrazia Dockteatern Tittut
pubblico: per tutti, da 10 anni - durata: 60 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
Il cavaliere inesistente è una gioiosa giostra di avventure. Inseguimenti a cavallo, sanguinose battaglie, grandi
amori e gesta eroiche si susseguono senza interruzione,
esattamente come nella migliore tradizione dei romanzi
cavallereschi, ma qui tutti questi ingredienti sono rimescolati e riproposti non solo con leggerezza e ironia, ma
anche con ricchezza di sfumature e grande profondità
di contenuti. Il cavaliere inesistente è anche un ambiguo labirinto di passioni, pieno di luci e ombre, dove gli
uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e
nemmeno gli eroi sono senza macchia e senza peccato.
Qui tutti si muovono maldestri, e ogni gesto tradisce il
desiderio, l’insoddisfazione, l’inquietudine. Qui ognuno
è alla ricerca di se stesso nell’ostinato tentativo d’esserci, di marcare un’impronta, di sapere quello che vuole
e quello che è. Così, protagonista della storia, troviamo
Agilulfo, l’insolito cavaliere che sotto le placche della
propria armatura, semplicemente non esiste. Si muove
grazie alla pura forza di volontà e ogni suo gesto è perfetto e misurato, ogni sua parola è arguta e sensata,
eppure non esiste. E troviamo anche il suo opposto,
Gurdulù, il suo scudiero, il quale invece esiste, ma ignora del tutto cosa voglia dire “essere” e s’immedesima
negli oggetti, negli animali e negli uomini che incontra.
Intorno a loro due, assistiamo a una girandola di personaggi continuamente in bilico tra una condizione d’esistenza e d’inesistenza: il giovane Rambaldo, che cerca
di assomigliare a un ideale di uomo pur sapendo che
non lo potrà mai eguagliare; l’amazzone Bradamante
che combatte e vive come un uomo pur essendo più
donna di una donna; il giovane Torrismondo, che cerca
la verità su se stesso tra equivoci e bugie. Il cavaliere
inesistente è un’autentica scuola di vita dove, come fa
dire Calvino a uno dei personaggi del libro, “anche a
essere s’impara”. Una sottile e arguta riflessione sulla costruzione dell’identità che, seppur ambientata
all’epoca di Carlomagno e dei paladini, parla a tutti
noi, senza distinzioni di età o cultura. Teatro Gioco Vita
porta in scena Il cavaliere inesistente affidandosi alle
tante possibilità del proprio linguaggio teatrale dove la
presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde
con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste
due qualità di presenza scenica, nelle loro tante possibilità combinatorie, si prestano a tradurre i diversi piani
dell’“essere” presenti in questo classico della letteratura del Novecento.
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pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
(spettacolo a pubblico limitato)
Benvenuti a CIRCOLUNA!!
…l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo:
Circoluna!
Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie!
Acrobazie! Trasformazioni!
Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos’è un’ombra? No??
Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di
immagini e colori: incontrerete Galline trasformiste e
Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma
soprattutto incontrerete Pallottola, un pagliaccio piccolo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre
che si esibiranno per voi in questa straordinaria arena. E
su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella
del nostro circo.
Cosa aspettate a entrare? Venite?
Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!!
Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano!
Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che parla dell’ombra e della luce utilizzando un linguaggio
ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa,
dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i
bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il
domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa
in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni
incredibili e fantastiche. E saranno loro a tradurre lo
strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni
verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i
fili di una storia, allo stesso tempo semplice e drammatica che, intrecciandosi con il normale svolgersi
dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence
fino alla fine. Circoluna è infatti anche un’avventura
straordinaria: qualcosa di “terribile” interromperà improvvisamente lo spettacolo... che potrà proseguire solo
se i nostri piccoli spettatori non ci negheranno il loro
aiuto…
Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen, uno
spettacolo per la prima infanzia nato dalla collaborazione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut
di Stoccolma, con la quale Teatro Gioco Vita ha realizzato anche Lillan e il Gatto. La grande esperienza del
Dockteatern Tittut, realtà di rilievo a livello europeo
specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e
utilizzato positivamente quegli aspetti del linguaggio e
della poetica che Teatro Gioco Vita ha sviluppato negli
ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per
l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento,
adozione di superfici anomale di proiezione, grande ritmo nella successione delle immagini spesso proiettate
su più piani contemporaneamente. Circoluna è dedicato
a tutti i bambini che vogliono ancora credere che si può
accendere e spegnere una lampada con un soffio.
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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
MOUN
Storia di un viaggio
Da Moun di Rascal e dalle illustrazioni di Sophie
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
DONNA DI PORTO PIM
Ballata per attore e ombre
dal racconto Donna di Porto Pim di Antonio Tabucchi
TEATRO GIOCO VITA
TEATRO GIOCO VITA
con Deniz Azhar Azari
regia e scene Fabrizio Montecchi
sagome Nicoletta Garioni (dalle illustrazioni di Sophie)
musiche Paolo Codognola coreografie Valerio Longo
costumi Tania Fedeli luci Anna Adorno
realizzazione sagome Federica Ferrari, Nicoletta Garioni,
Agnese Meroni, Francesca Donati (assistente)
realizzazione scene Sergio Bernasani
assistente alla regia Helixe Charier
produzione Teatro Gioco Vita
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi
con Tiziano Ferrari
regia e scene Fabrizio Montecchi
oggetti e sagome Nicoletta Garioni
musiche Alessandro Nidi
luci Davide Rigodanza
assistente alla regia Lucia Menegazzo
coproduzione Teatro Gioco Vita, Festival “L’altra scena”,
EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée
pubblico: da 6 a 10 anni
teatro d’ombre, d’attore e danza
Il riso venne a mancare. Allora il padre decise di costruire una piccola scatola per inviare Moun sull’altro lato
del grande oceano. Lui e la moglie deposero in quella
cassettina il loro primo figlio e le loro ultime speranze...
Ai genitori di Moun il loro paese, in preda alla follia della guerra, sembra ormai non offrire nessun futuro. Con
un atto disperato, decidono di abbandonare al mare
l’unica figlia nella speranza che, lontano dalla guerra,
avrà una vita migliore, una possibilità di salvezza.
Moun attraversa così il vasto oceano dentro una scatola
di bambù e, dopo un avventuroso viaggio, arriva “al di
là” del mare, dove su una spiaggia un’altra coppia la
trova, la porta in salvo e l’adotta. Moun cresce così in
una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorelle sempre più numerosi. Arriva però il giorno in cui a
Moun, ormai bambina, sono rivelate le sue origini e da
quel momento non può non fare i conti con la propria
storia, le proprie origini. Dopo tanto soffrire finalmente
Moun capisce che “anche dall’altro lato dell’oceano
l’amavano” e per regolare i conti con il suo passato,
decide di compiere un simbolico ritorno al paese natale. Affida al mare quello che di quel luogo possiede, la
scatola di bambù, ma arricchita di tutto quello che lei
ha amato nei suoi anni d’infanzia, un concentrato di
ricordi di un “tempo dell’innocenza” in cui lei ignorava
le sue radici. La scatola di bambù, che i genitori di Moun
stringevano “contro il cuore” all’inizio del suo lungo
viaggio, farà così ritorno a casa, dopo che Moun l’avrà
anche lei stretta per l’ultima volta “contro il suo cuore.”
Moun è una storia che, nonostante tratti temi forti come
l’abbandono, l’adozione, la nostalgia e la costruzione di
sé, trasmette un senso di grande serenità. La sua forza consiste proprio nel contrasto tra la gravità dei temi
trattati e la grande leggerezza con cui sono enunciati.
Questa leggerezza poetica, indubbia qualità di questa
storia, è resa sulla scena da immagini d’ombra dai toni
pastello, acquerellati, e da ritmi calmi e distesi, che donano un’atmosfera di pace che informa tutta l’azione
scenica e anche la recitazione. In scena una sola attrice
ci racconta la storia di Moun e il pensiero che attraversa
lo spettatore è che sia lei stessa la protagonista. Questo non è mai esplicitato ma affiora dalla sua profonda partecipazione al racconto. L’attrice evoca la storia
di Moun aiutandosi con tutto il repertorio di tecniche
d’ombra proprio del linguaggio teatrale di Teatro Gioco
Vita. L’uso di personaggi sagoma e/o d’ombra favorisce
quella “giusta distanza” dello spettatore dalla storia e
nello stesso tempo un coinvolgimento emotivo senza il
quale sarebbe impossibile condividere il percorso esperienziale di Moun.
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pubblico: da 16 anni
teatro d’ombre e teatro d’attore
Nulla esiste, stiamo soltanto sognando
Antonio Tabucchi
Un omaggio ad Antonio Tabucchi per il quale scrivere
non era una professione “ma qualcosa che coinvolge i
desideri, i sogni e la fantasia” e che per questo ricorderemo sempre come un maestro.
Teatro Gioco Vita
La donna di Porto Pim era una creatura lunare, sensuale
e ambigua, che rubò l’anima di un baleniere e ne fece
un musicista; fino a quando, per riscattare il tradimento
previsto, la sconfitta annunciata, la natura assassina di
lui pretese un tributo di sangue, e fu la morte per lei. Un
naufragio ultimo, di un baleniere e di una balena che
irrideva chi sognava di poterla imprigionare.
Chi ci accompagna, nel racconto di questa storia d’amo­
re e di morte, di sogno e realtà, in questo breve viag­
gio nel mistero dell’anima umana, è lo scrittore stesso,
incarnato dall’attore-manipolatore. È lui il cantore di
quest’epica dell’anima ed è lui che attraverso la propria
testimonianza fatta di parole e gesti evoca ombre, reali
e immaginarie, metafore di naufragi e naufraghi, di per­
sonaggi dagli atti mancati e dalle vite fallimentari.
A fronte di un sobrio impianto scenico, un tavolo, una
sedia e una parete schermo, un proliferare di ombre,
agite a vista davanti e dietro allo schermo, invaderanno
la scena prendendo vita dalle mani dell’attore. Creta,
sabbia, legno, acqua saranno alcuni dei materiali sui
quali si lavorerà per dare forma ai carnali, e nello stesso
tempo impalpabili, protagonisti di questa storia.
Con questa creazione Teatro Gioco Vita vuole proseguire la sua ricerca attorno alla figura di un moderno
dalang, un “possibile” attore - manipolatore del teatro
d’ombre contemporaneo totalmente figlio della nostra
tradizione teatrale e culturale.
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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
PICCOLO ASMODEO
Da Lilla Asmodeus di Ulf Stark
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
con Tiziano Ferrari
adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni Nicoletta Garioni
musiche Michele Fedrigotti
sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
luci e fonica Davide Rigodanza
Premio “Eolo Awards 2013 - Miglior spettacolo di teatro
ragazzi e giovani”
pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 50 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del
sole non arriva mai e dove i merli non cantano sugli alberi, abita Piccolo Asmodeo. Asmodeo è buono, troppo
buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei
Fuochi e dei Sospiri. Essere cattivo proprio non gli riesce
e nemmeno gli interessa; e questo, per la sua famiglia,
è un grande problema. Così Asmodeo viene sottoposto
ad una vera prova e mandato nel mondo della Luce e
della Terra con una missione: “Dovrai convincere, entro
questa sera, almeno una persona a darmi la sua anima!” gli dice il padre “Solo così dimostrerai di essere
mio figlio”.
Ignaro dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente
inconsapevole di quello che lo aspetta, Asmodeo inizia
con timore, ma anche curiosità, il suo strampalato viaggio sulla terra.
Da quel momento Asmodeo si trova coinvolto in una
girandola d’incontri di ogni tipo: una mucca, un prete,
un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo
di bambini, un panettiere. A ognuno di loro, con grande
semplicità, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre:
“Io posso offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi prometti di dare via la tua anima”. Alla fine della sconvolgente giornata però, Asmodeo, incompreso, dileggiato,
quando non addirittura maltrattato, si convince che non
riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo.
Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza
che incontra Kristina…
Piccolo Asmodeo è una favola sul bene e sul male di Ulf
Stark, uno dei più affermati scrittori contemporanei per
ragazzi. Con sottile ironia ma anche con delicata poesia, con momenti di sana comicità ma anche con acuta
problematicità, l’autore ci racconta, senza mai cadere
in facili moralismi, di un novello Mefistofele alla ricerca
del suo Faust.
Quello che ho capito è che ai bambini interessa che si
parli di cose serie, di temi importanti. Magari con leggerezza, o ironia, o con comicità, ma di cose serie. E sono
soprattutto le grandi domande, quelle a cui l’umanità
da sempre fatica a dare risposte, quelle che più li affascinano. Domande sulla vita, sulla morte, sull’amore.
E l’anima? Quell’anima che con tanta insistenza vuole
scambiare il nostro Asmodeo?
Piccolo Asmodeo è una storia così. Che fa ridere, pensare e forse anche commuovere.
Fabrizio Montecchi
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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LE NUOVE AVVENTURE
DEI MUSICANTI DI BREMA
Teatro Due Mondi
con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa,
Renato Valmori
testi Gigi Bertoni
musiche originali e direzione musicale Antonella Talamonti
costumi e maschere Angela Pezzi, Maria Regosa,
Maria Donata Papadia, Loretta Ingannato
foto Stefano Tedioli
regia Alberto Grilli
pubblico: da 6 a 12 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
E se gli animali - che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come I Musicanti di Brema - uscissero dalla loro
favola, o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero?
E se all’asino, al cane, al gatto e al gallo - no, il gallo
no, come dice la canzone “il gallo è morto” e al suo posto si unisce al gruppo un’oca - capitasse d’incontrare
una cicogna, che sta facendo il suo lavoro di distribuire
bambini nelle famiglie del mondo, un po’ disorientata
davanti a un indirizzo irrintracciabile...
Di qui si parte per il racconto de Le nuove avventure dei
Musicanti di Brema nel nostro tempo, sulle strade dei
nostri Paesi, e infine dell’Europa. Alla ricerca di una città
ospitale, che possa mettere i valori davanti alle apparenze. Ospitare un bambino perché è un bambino, indipendentemente dalla sua provenienza, dal colore della
sua pelle, perché la storia del mondo è esattamente la
storia degli spostamenti dell’uomo tra un luogo da cui
bisogna allontanarsi, o fuggire, e un luogo migliore nel
quale approdare e costruire il futuro.
La storia
I Musicanti, animali oramai vecchi (un cane inglese, un
gatto italo-ispanico, un asino tedesco e un’oca francese), si guadagnano da vivere cantando buffe e divertenti canzoni e raccontando storie, girando il mondo (come
del resto fanno i nostri spettacoli di strada). L’incontro
con una cicogna ferita cambia i loro programmi.
Un piccolo bambino, proveniente dall’Africa o dall’Asia,
deve essere consegnato a Madame Europe; ma la signora non si trova, così come sembra impossibile trovare la sua casa. Parte allora il viaggio alla ricerca di via
dell’Ospitalità, viaggio che è continuamente interrotto
da situazioni comiche e canzoni che illustrano le diverse
tappe e avventure che si susseguono. Gli attori cantanti
del Teatro Due Mondi portano in scena maschere zoomorfe, costumi multicolori e strumenti musicali, usano
lo spazio del teatro in maniera totale ed essenziale.
Come avviene in strada è l’architettura che diventa
scenografia, il pubblico è parte del racconto, elemento
presente e non distante. Diverse lingue vengono parlate
in una sorta di gramelot comprensibile a tutti, le rime si
rincorrono e si fondono nel canto arricchite da citazioni
al mondo dei clown e alle commedie musicali.
Un finale a sorpresa farà sì che il pubblico, accogliendo
il bambino in una nuova casa, diventi protagonista e si
riconosca nell’Europa che vorremmo.
È un teatro potente, inusuale ed efficace, apparentemente semplice proprio perché, come nell’esperienza
del teatro di strada, non ha bisogno di luci o scenografie
ed è sinteticamente complesso e raffinato.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
IL BRUTTO ANATROCCOLO
Una favola pop sulle differenze
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
SOTTO LA NEVE
Minuetto d’inverno
Tib Teatro
Accademia Perduta/Romagna Teatri
Dalla favola di Hans Christian Andersen
di Marcello Chiarenza
con Mariolina Coppola e Maurizio Casali
allestimento scenico Marcello Chiarenza e Maurizio Casali
coordinamento Claudio Casadio
musiche originali Carlo Cialdo Capelli
drammaturgia e regia Daniela Nicosia
con Susanna Cro e Solimano Pontarollo
pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Sono stata un brutto anatroccolo per questo sono qui,
per questo vi racconto questa storia, ma chi mi ha amato ha sempre detto sei bellissimaaaa!
“Soli, è come quando che la festa finisce e ci si sente
soli, ti viene su quella malinconia eppure resti là... ancora un po’ di musica, ci provi a divertirti ancora un po’...
poi dai raccontami di te, della tua storia...” C’è stata
una festa, due amici di vecchia data si ritrovano soli a
sistemare, così mentre “si raccontano”, ci raccontano la
storia del Brutto anatroccolo... rivelandoci come, in fin
dei conti, tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati
o ci siamo sentiti brutti anatroccoli.
Lo spettacolo rivisiterà la celebre favola di Andersen,
dando vita ad una originale drammaturgia musicale
che, pur raccontando la favola nota, comporrà le esperienze personali dei protagonisti con le migliori canzoni
del pop italiano.
La musica, e la ricerca ad essa connessa, caratterizza lo
spettacolo segnando gli snodi del racconto. Musiche e
parole atte a disegnare quel paesaggio umano affettivo
che costituisce il nucleo della relazione che intendiamo
stabilire con i nostri piccoli spettatori. Lo stesso paesaggio affettivo di cui l’anatroccolo, protagonista della
storia, viene deprivato, a causa del suo aspetto fisico.
Una favola sul bisogno d’amore negato... sulla scoperta
di se stessi, della bellezza che c’è in ognuno, fino al volo
finale del bellissimo cigno.
Lo spettacolo
Il brutto anatroccolo vuol essere una riflessione sulla
necessità di mutare lo sguardo, alla ricerca in noi stessi,
di uno sguardo nuovo che sappia vedere la bellezza del
cigno, nascosta, in ogni persona, e accogliere l’altrui bisogno di essere amato. L’impianto scenico, essenziale, e
di taglio assolutamente contemporaneo, porta i segni
di una festa “vintage” appena finita: disordine, sgabelli, piatti e dischi in terra, mentre un 45 giri riporta le
canzoni di un tempo...in un’alternanza di ritmi e stili
musicali che emozionano e commuovono.... Le emozioni si alternano, tra momenti di evidente comicità e
leggerezza, in cui le musiche giocano un ruolo rilevante,
insieme alle goffaggini e agli impacci del corpo.
Il testo
Il testo dello spettacolo è scaturito dalla mappatura delle emozioni vissute dai bambini delle scuole primarie su
questo tema, e dalla tessitura delle loro esperienze con
la ben nota favola che, in scena, viene integralmente
raccontata.
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pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore e di oggetti
Quando la Signora Verde torna a casa dalle vacanze,
si ritrova di fronte ad un ospite inatteso: nel salotto di
casa sua sonnecchia uno strano personaggio, simpatico
ma un po’ invadente, che si presenta come Signor Bianco. Presto si scoprirà che costui altri non è che l’inverno,
giunto innanzi tempo, per fare il suo lavoro, che è quello
di imbiancare e di mettere a dormire le cose.
È l’inizio di una serie di micro avventure comiche, du-
rante le quali il Signor Bianco ricopre di neve e di gelo
l’intera casa, sia dentro che fuori, mentre la Signora
Verde fa di tutto per spingere lo scomodo ospite per lo
meno al di là della porta, nel giardino. La neve in casa,
no! Anche il pubblico è coinvolto nel gioco della neve:
i bambini prima costruiscono assieme ai personaggi in
scena un pupazzo di neve molto speciale, poi vengono
coinvolti in una grande battaglia di palle di neve!
Sì, il Signor Bianco è proprio simpatico e l’inverno non è
poi così brutto ma... a poco a poco, l’atmosfera intorno
si fa sempre più tiepida e luminosa ed il Signor Bianco... deve andare. È il momento in cui le cose iniziano a
cambiare: “non sarà freddo a lungo, Signor Bianco. C’è
qualcosa sotto la neve...” sussurra la Signora Verde.
Sotto la neve dipinge con allegria ma anche con poesia
l’alternanza del caldo e del freddo nel ciclo delle stagioni: l’arrivo - inizialmente spiacevole - del tempo del
freddo, con le sue piccole seccature, bisogna coprirsi,
stare di più in casa... ma ogni stagione ha i suoi divertimenti e le sue allegrie ed infine l’avvento, dolce ed
inatteso, della primavera. Il tutto in un gioco buffo e
gaio, portato avanti con ironia ma anche con dolcezza
da due attori-clown che coinvolgono di volta in volta il
pubblico dei piccoli e dei grandi spettatori.
Le suggestive ed originali magie sceniche di Marcello
Chiarenza rendono il quadro ancora più coinvolgente:
piume, fiocchi, palle, manti di neve, magici abiti che
si ricoprono di neve o di fiori e molto altro. Elementi
da guardare, da immaginare e anche da toccare per i
giovani spettatori che si portano nel cuore un piccolo
mondo di immagini e di emozioni.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
LA STORIA DI HANSEL E GRETEL
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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ME & TE
Una piccola storia d’amore
Crest
testo Katia Scarimbolo
scene luci e regia Michelangelo Campanale
con Catia Caramia, Paolo Gubello, Maria Pascale, Luigi Tagliente
costumi Cristina Bari
assistente di produzione Sandra Novellino
tecnico luci Vito Marra
Spettacolo vincitore Premio “L’uccellino azzurro” (Molfetta, 2009)
e Premio speciale “L’uccellino azzurro” (Molfetta, 2015)
pubblico: da 5 a 11 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Nella regione tedesca dello Spessart esiste ancora una
fitta foresta, difficile da attraversare con i suoi pochi e
aspri sentieri, resi ancora più difficoltosi da giganteschi
e ombrosi pini e faggi, i cui rami intralciano il cammino.
Per i contadini della zona è “il bosco della strega”, per
via di un rudere con i suoi quattro forni e della storia di
una donna bellissima che, con i suoi dolci magici, catturava quanti, perdendosi nel bosco, arrivavano nei pressi
della sua casa. Sembra essere questa l’origine della fiaba di Hansel e Gretel, racconto “ombroso” come il bosco, reso ancora più inquietante dalla presenza di una
donna che appare ai due fratellini bellissima, accogliente e materna, ma strega che inganna e mangia i bambini. Nello spettacolo, come nella fiaba, la sua presenza
getta una luce mutevole su ogni passaggio della storia:
il giornaliero inganno dell’immagine nasconde verità
opposte o semplicemente più complicate. La casa, il bosco, il sentiero illuminato dai magici sassolini, le piume
lucenti del cigno, tutto gira e si trasforma, per poi ritornare con una luce nuova, come il sole ogni mattina.
“Cosa è buono? Cosa è brutto? Ciò è vero o ciò appare... non lasciatevi ingannare!”.
In tempi di recessione economica, raccontare ai bimbi
della società dei consumi una favola che prende avvio
proprio dalla prosastica difficoltà di un padre e di una
madre a sfamare i figli può non essere un esercizio di
stile. Del resto, le favole non lo sono mai. Quali ansie
d’abbandono, paura di non vedere soddisfatti i propri
bisogni, quali fantasmi prendono corpo in bambini che
sentono minacciata la propria avidità di benessere?
Uno spettacolo sospeso tra realtà e favola, perché i
bambini imparino a dare valore alle cose e soprattutto
alla loro capacità di discernere e conquistarle, a superare la dipendenza passiva, quella dai genitori e quella...
dall’abbondanza.
In particolare possono essere oggetto di approfondimento:
- paura dell’abbandono.
- paura di crescere e di separarsi dalle persone care.
- pericoli come condizioni-occasioni per scoprire nuovi
tesori dentro di sé: indipendenza in pensieri e azioni,
fiducia in se stessi, intelligenza e capacità di modificare
le abitudini passate.
- importanza e necessità della relazione per sconfiggere
le avversità
- l’inganno che si cela dietro le apparenze.
Fondazione Sipario Toscana Onlus
La Città del Teatro Centro di Produzione Teatrale
di Maria Grazia Cassalia e Donatella Diamanti
con Annalisa Cima e Stefano Tognarelli
regia Letizia Pardi
scene Riccardo Gargiulo costumi Cinzia Landucci
audio e luci Fabio Giommarelli realizzazione scene Luigi Di Giorno
sonorizzazioni Jambona Lab
organizzazione Antonella Moretti
Liberamente ispirato al romanzo
La vera storia d’amore di Giacomo Candulli di Elisa Rocchi
pubblico: da 8 a 13 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Una commedia romantica per ragazzi. Una storia
d’amore scandita da una colonna sonora vintage, contrappunto ironico della trama. Una storia tenera e spassosa che viaggia nel sentimento più serio del mondo,
su cui ognuno, piccolo e grande prima o poi chiederà
conto. Giacomo si innamora perdutamente di Irene, sua
coetanea e compagna di classe. Se ne sta chiuso nella
sua camera, meditando sul da farsi, in preda ai sintomi strani ma inequivocabili dell’innamoramento. Cerca
consigli ovunque e da chiunque finendo poi per dare
retta al piano “diabolico” suggeritogli dal suo amico
Filippo. Intanto, Mamma e Papà cercano di capire che
cosa sia successo a quel loro unico figlio che comunica solamente attraverso ambigui bigliettini lanciati dal
buco della chiave. Discutendo animatamente riusciranno a trovare le parole giuste per spiegare al loro figlio
qualcosa sull’amore e sul rispetto.
Attraverso lo sguardo del giovanissimo protagonista,
lo spettacolo si fa supporto e strumento per parlare
d’amore con i bambini e con gli adolescenti, provando a
cogliere gli aspetti più profondi e sinceri a scapito degli
stereotipi di genere derivati da un’educazione ancora
fondata sul rosa e sul celeste e su quali debbano essere
i comportamenti femminili e quelli maschili in un attribuzione rigida e distorta di ruoli e modelli.
La storia, ricca di situazioni e personaggi, offre molti
spunti di riflessione riconducibili al tema più ampio
dell’educazione alla relazione e all’affettività. Il percorso
di Giacomo all’interno dello spettacolo è infatti un percorso di crescita che, grazie all’incontro con gli altri, siano adulti o suoi pari, lo pone di fronte al riconoscimento
e all’accettazione delle proprie emozioni, alla responsabilità dei propri comportamenti, all’individuazione dei
suoi punti di forza e delle sue fragilità. La presenza dei
genitori, protagonisti attivi della storia, consente anche
di riflettere sulle difficoltà di comunicazione tra genitori
e figli, tipiche dell’età adolescenziale ed in particolare,
in materia di innamoramento e amore, evidenzia quanto spesso gli adulti siano portati a sottovalutare i sentimenti dei più piccoli che invece sono da loro vissuti
con grande serietà e profonda intensità.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
L’INFANZIA DEL MAGO
Cà Luogo d’Arte
testo Marina Allegri
regia Maurizio Bercini
scene Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Sonia Menichelli
luci Maurizio Bercini, Alejandro Zamora
costumi Patrizia Caggiati
con Zeno Bercini, Alberto Branca, Piergiorgio Gallicani, Alejandro Zamora
produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri, Cà Luogo d’Arte
pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore, clownerie, magia
Quando ero piccolo avevo tre zii, erano tre grandi maghi... Almeno così credo, in effetti io ero molto piccolo,
ma per quello che ho da raccontare, le dimensioni sono
una sfumatura.
Questa è la storia di un giovane apprendista mago che
vive dalla nascita dietro le quinte di un teatro. Lo hanno
allevato tre zii, tre grandi maghi ormai vecchi che gli
hanno insegnato tutto ciò che un giovane mago deve
sapere e tutto quello che non deve mai chiedere, lo
hanno allevato nel silenzio e nel frastuono del “dietro
le quinte”, si sono presi cura della sua infanzia arando,
seminando e innaffiando il suo talento di futuro mago.
E lui è cresciuto saldamente in equilibrio su quel sottile
filo che divide il di qua dal di là, la luce dalla penombra,
il vero dal finto. Ora il giovane apprendista è cresciuto ed è giunto il momento che gli zii lo lascino andare
per la sua strada, non prima però, di aver fatto l’ultima
grande magia. Le difficoltà, le soddisfazioni, le risate, i
dubbi e la fatica con cui i tre zii crescono l’”indomito”
apprendista ci aiuteranno a ragionare come educatori
adulti sulle forze da mettere in campo affinché il nostro
lavoro forgi giovani maghi che riescano ad immaginare
e cioè (dall’etimologia latina della parola) lascino agire
il mago che è in loro e cerchino di cambiare, finalmente,
il mondo.
Lo sguardo dei giovani spettatori sarà invece sicuramente rivolto al giovane attore che in scena si stupisce,
si spazientisce, si arrabbia e si commuove, esattamente
come loro quando si confrontano con un mondo adulto
che cerca di educarli, di generare memoria ” buona”.
L’eroica impresa qui è quella di crescere senza mai di-
menticare la parola magica, quella che ogni giorno ci
porta in viaggio, la parola che ci apre gli orizzonti della
magia, quindi del possibile : “C’era una volta”…
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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Sherlock Holmes
Teatro delle Briciole
Cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico Giovane
Regia affidata a Francesca Pennini e Angelo Pedroni | COLLETTIVO CINETICO
compagnia residente presso il Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”
concept Francesca Pennini
regia e drammaturgia Angelo Pedroni, Francesca Pennini
coreografie e partiture fisiche Francesca Pennini in collaborazione
con gli interpreti
con Giulio Santolini, Daniele Bonaiuti, Roberto De Sarno
assistenza organizzativa Carmine Parise
costumi Titta Caggiati - luci e tecnica Emiliano Curà
realizzazione scene Paolo Romanini
pubblico: da 8 a 11 anni - durata 60 minuti
teatro d’attore e danza
Scrive Arthur Conan Doyle, il padre di Sherlock Holmes, che «il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno
si prende mai la cura di osservare». L’idea che guida
le parole e le azioni di questo spettacolo è la volontà
assoluta, liberissima, giocosa, di rovesciare quella verità
e osservare con divertita ostinazione il mondo. Sherlock
Holmes, il suo celebre metodo fondato sul binomio osservazione e deduzione, si reincarna sulla scena in un
anomalo terzetto di investigatori contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto
immediato e ingannevole della realtà, di analizzare i
dettagli e ipotizzare possibili soluzioni. Nella sua sorprendente somiglianza con i meccanismi profondi della
curiosità infantile, l’applicazione rigorosa e nello stesso
tempo umoristica del metodo deduttivo è lo strumento
di un viaggio di scoperta e investigazione di quel pezzo
di mondo, di quel vero e proprio microcosmo che è il
teatro. Un viaggio che diventa esplorazione della relazione ambigua tra realtà e finzione, verità e apparenza,
artificio tecnico e autenticità di emozione. Quella che
si viene compiendo sulla scena, “teatro del crimine”
in una inedita accezione, è dunque una vera e propria
anatomia in presa diretta, uno sguardo telescopico che
si irradia sull’intero spettro del visibile e del sensibile.
L’analisi clinica e interattiva di un campione del pubblico (lo spettatore non è forse parte integrante dell’accadimento teatrale?), convive allora con lo smontaggio
e il rimontaggio della creazione artistica, innescando
una riflessione sull’arte performativa e la sua relazione con la vita. La pluralità delle ipotesi ricostruttive
dei movimenti coreografici di uno spettacolo, a partire
dagli indizi lasciati sulla “scena del delitto”, si traduce in un vertiginoso atlante concentrato della danza,
dal minimal alla contact improvisation, dalla metal al
musical, perché il linguaggio del corpo ha estensione
infinita, come infinito e aperto è il catalogo delle ipotesi
sul mondo, se si parte dalla sua osservazione analitica.
Tecnica e immaginazione si sorreggono a vicenda. Il
teatro è metafora della immaginazione umana e della
vita stessa, universo espressivo totale e complesso, di
cui non si tralascia nulla, neanche il versante spazialecostruttivo, così ricco di aspetti carichi di potenzialità,
quando si possieda un occhio ricco di acume investigativo. Così, l’occhio di una telecamera, moderno erede
della lente di Sherlock Holmes, nella sua assoluta libertà
di indagine scruta, analizza, rielabora tutti i recessi dello
spazio-mondo: persone e oggetti, spettatori e proiettori,
costumi e note di regia, e non si preoccupa di superare
le pareti del teatro per puntare sulla vita là fuori che
continua a scorrere, o di farsi strada dietro le quinte.
Perché “le cose ovvie di cui è pieno il mondo”, se osservate, guardate, scrutate, possono dirci qualcosa di
nuovo, rivelare un volto segreto.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
GOCCIA A GOCCIA
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
LA NOTTE DEI RACCONTI
Ferruccio Filipazzi
Ferruccio Filipazzi
testo Ferruccio Filipazzi
immagini Massimo Ottoni
produzione Compagnia Ferruccio Filipazzi, Accademia Perduta/
Romagna Teatri
Storie sull’origine del mondo
pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 50 minuti
teatro di narrazione,canto e musiche dal vivo,
tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo)
È una storia di crescita, una storia di iniziazione.
Una goccia, due gocce… mille gocce… un fiume.
Acqua trasparente, acqua che corre, salta, si tuffa.
Incontra sassi, pesci, alghe e piante.
Il fiume come un bambino.
All’inizio, goccia a goccia, passo passo, i primi salti, i
tuffi, capriole e capitomboli… e poi le corse, le corse…
La notte arriva all’improvviso, proprio adesso che c’è
da attraversare il bosco e la luna tra le foglie disegna
ombre e animali feroci. Le tinche, le carpe, i lucci, come
nonni pazienti, raccontano cento volte al piccolo fiume
una storia piena di avventure e di colori che arriva fino
al mare.
“Ancora, ancora!”
Ma gli occhi si chiudono, è tempo di sognare… il
mare!
Continua il felice sodalizio tra Ferruccio Filipazzi che
canta e racconta e Massimo Ottoni che narra con immagini in movimento.
Eccomi qua! Dopo tanti anni, con la voce e la mia chitarra, a mettermi ancora in gioco ed esplorare possibilità narrative, finché riuscirò a divertirmi e divertire.
E allora continuo a raccontare anche ad un pubblico
piccolo da rispettare e prendere per mano per viaggiare
insieme scegliendo le parole significative, i silenzi, i sussurri del canto e le esplosioni di ritmi e di suoni. Proverò,
seguendo la curiosità, a raccontare come sempre la storia “di sempre”, le storie “altre” che diventano nostre
per crescere e sognare un mondo migliore. Massimo,
ora figurativo ora astratto, è stato per me un incontro
felice, un amico che a volte ha sottolineato, altre volte
anticipato sorprendentemente i miei sogni. Spero che
riuscirà a riempire i vostri occhi di immagini, come riempie la scena. Questa volta, per un pubblico più piccolo,
non sarà solo il raffinato bianco/nero della sabbia, ma
anche sagome ritagliate, giochi d’acqua e colori.
Ferruccio Filipazzi
Note didattiche
I giochi di un tempo: quando mio papà (o prima, mio
nonno) era piccolo come me.
I miei giochi: da solo, con gli amici, a scuola,…
Il primo giorno di scuola.
Come cresce un ruscello e il suo viaggio fino al mare:
la montagna, la campagna e la città.
Animali intorno e dentro al fiume.
Lavori accanto al fiume.
Racconti africani.
I sogni quando dormo.
I miei sogni: i miei desideri di ora e per quando diventerò grande.
Cosa c’è nel buio? Immagini e paure.
Cosa vuol dire crescere? Diventare grandi?
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testo Ferruccio Filipazzi
immagini Massimo Ottoni
produzione Compagnia Ferruccio Filipazzi
in collaborazione con Accademia Perduta/Romagna Teatri
pubblico: da 6 a 11 anni - durata: 50 minuti
teatro di narrazione,canto e musiche dal vivo,
tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo)
Un padre e un figlio.
Il figlio interroga.
Il padre risponde.
Con una storia. È sempre stato così. Dovrebbe essere
così. Il figlio viene al mondo, si guarda intorno, prova a
vivere, arrivano le prime domande. E qualcuno più grande di lui prova a rispondere. La storia siamo noi: le nostre storie passate, la storia che stiamo vivendo, le storie
che vivremo. Arrivava l’estate, padre e figlio vanno in
vacanza, campeggio “selvaggio” al lago (al papà piace
pescare): scelgono un bel prato con un albero per avere
un po’ d’ombra, chiedono il permesso se il terreno è di
qualcuno e piantano la tenda canadese. Dopo una giornata passata a giocare con i bambini del lago, la sera si
ritrovano, entrano carponi nella tenda, ma non mettono
la testa in fondo dove stanno i cuscini, tengono la testa
fuori ad annusare l’erba, poi si girano a pancia in su e
guardano in alto. E parlano. Guardano il cielo, le stelle
e parlano... di mondi lontani, di quanto è grande l’universo e piccola la Terra... al bambino vengono in mente
tante domande che lui chiama strane, diverse, un po’
difficili... e il papà racconta storie che il bambino non
ha sentito mai, racconta con parole misteriose e un po’
difficili della Creazione, di Caino e Abele, due fratelli che
non vanno molto d’accordo e poi arriva Noè con tutti
gli animali. Al bambino piacciono queste storie anche
se sono un po’ difficili, ma è lo stesso, anzi forse è più
bello, perché è come un gioco da grandi, che poi alla
fine si capisce...
Perché questo spettacolo
Lo spettacolo nasce dal desiderio di rispondere a uno
dei “perché” più grandi della vita di un bambino: l’ori-
gine del mondo. Per quanto ne sappiamo, noi siamo
gli unici esseri sulla Terra a interrogarci sul come e sul
perché della vita, delle cose, del mondo. Abbiamo incominciato a farlo fin dalla notte dei tempi. E tutti abbiamo cominciato a farlo, non solo i cristiani e gli ebrei,
ma anche i musulmani e poi anche gli indù, i taoisti,
gli indiani d’America, gli aborigeni australiani... A questo domandare e cercare di capire l’uomo, di qualsiasi
religione, spesso ha dato forma di storie. Molte sono
ancora in cammino, insieme alle domande che le hanno originate. Sono le storie, spesso comuni alle grandi
religioni monoteiste, di luoghi speciali - come l’Eden,
l’Arca, il Monte Ararat - e di personaggi mitici, la cui
vita ci racconta di Dio: Adamo, Eva, il serpente, Caino,
Noè e i suoi animali
Perché raccontare storie
Un universo narrativo comune a civiltà, culti, fedi, tradizioni sacre lontane nel tempo e nello spazio. Sapevamo
che le fiabe avevano mantenuto intatta nei secoli la loro
struttura, conoscevamo il catalogo dei destini dell’uomo
che queste contenevano, ma certo non pensavamo che
anche le più profonde radici del sentimento religioso attingessero a elementi comuni, ricavassero linfa da quella
generale condizione umana che ci rende ansiosi e pieni
di speranza, pavidi e curiosi, legati alla quotidianità e
bisognosi di infinito. Sarebbe bello che le storie superassero le differenze di razza e di fede, attraversassero
i confini degli Stati, e ignorando la lentezza dei secoli,
aprissero le porte alla speranza di un futuro costruito su
ciò che unisce e non su ciò che ci divide.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
OUVERTURE DES SAPONETTES
Un concerto per bolle di sapone
studio ta-daa!/MICHELE CAFAGGI
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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SANDOKAN
O la fine dell’Avventura
I Sacchi di Sabbia
di e con Michele Cafaggi
regia Davide Fossati
Da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari
pubblico: da 2 a 8 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore, clownerie, bolle di sapone
scrittura scenica Giovanni Guerrieri con la collaborazione
di Giulia Gallo e Giulia Solano
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano
tecnica Federico Polacci
costumi Luisa Pucci
produzione I Sacchi di Sabbia/Compagnia Lombardi-Tiezzi
in collaborazione con Teatro Sant’Andrea di Pisa, La Città del Teatro,
Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il sostegno di Regione Toscana
Direttore senza orchestra,
musicista senza strumenti, cantante senza fiato
un concerto anomalo, per pensieri fragili,
per pensieri leggeri, per pensieri silenziosi.
Come bolle di sapone.
Un eccentrico direttore d’orchestra vi porterà nel mondo
fragile e rotondo delle bolle di sapone. Un “concerto”
dove l’imprevisto è sempre in agguato; da strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da
passeggio, grappoli di bolle, mentre i più tondeggianti
potranno entrare in una gigantesca bolla di sapone.
Uno spettacolo di clownerie, pantomima e musica, che,
nato per i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di
qualsiasi età.
Lo spettacolo è nato nel 2003 ed è stato presentato
per la prima volta presso il Museo della Scienza e della
Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano nell’ambito delle
attività organizzate dal Laboratorio scientifico di bolle
di sapone. Da allora è stato rappresentato in numerose
scuole e rassegne teatrali nazionali ed internazionali.
Michele Cafaggi ritorna a Piacenza a grande richiesta
con quello che può ormai essere considerato un suo
“classico”. L’artista, conosciuto dal suo pubblico come il
“mago delle bolle”, sperimenta continuamente attrezzi,
materiali e tecniche per trovare nuove forme espressive
attraverso l’uso delle bolle di sapone, approfondendo il
rapporto tra la comicità del gesto, l’utilizzo della magia
e delle arti circensi, il gioco con gli oggetti quotidiani e la loro trasformazione in “attrezzo magico”, per
un teatro che non sia solo stupore ma anche racconto
emotivo.
Miche Cafaggi ha recentemente ricevuto il Premio
Nazionale “Franco Enriquez” 2016 - sezione Mimi e
Clown. Tra i premiati Marco Baliani, Maria Maglietta,
Alfio Antico, Mario Martone, Antonio Calbi, Marco Tullio
Giordana, Ivan Cotroneo, Fabrizio De Giovanni, Antonio
Ferrara, Giancarlo Dettori e tanti altri personaggi della
cultura e dello spettacolo italiano. Ecco la motivazione
della Giuria che ha assegnato a Cafaggi il prestigioso
riconoscimento: «Il suo teatro e le sue bolle piene di
poesia catturano gli occhi e il cuore di grandi e bambini,
i suoi spettacoli (L’omino della pioggia, Ouverture des
saponettes, Concerto in Si Be-Bolle), sempre raffinati,
estasianti, coinvolgenti, ricchi di clownerie, sono il frutto di una ricerca profonda e di una maturità, mimicoattoriale, raggiunta. La sua arte è spesso a disposizione
di eventi benefici a favore dei bambini, ricordiamo la
sua opera presso la Fondazione Theodora Onlus, per la
quale veste presso i reparti pediatrici i panni del dott.
Sogno, un grande esempio di impegno sociale e civile».
pubblico: da 6 a 16 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Il luogo in cui si svolge l’azione è una cucina: attorno
ad un tavolo si raccolgono i quattro personaggi che, indossato il grembiule, iniziano a vivere le intricate gesta
del pirata malese. Perno dell’azione è l’ortaggio, in tutte
le sue declinazioni: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patate-bombe, prezzemolo ornamentale. E poi cucchiai di legno come spade, grattugie
come cannoni, una bacinella piena d’acqua per il mare
del Borneo, scottex per cannocchiali, e ancora sacchetti
di carta, coltellini, tritatutto...Il racconto si affaccia alla
mente degli spettatori, per poi esplodere con una frenesia folle che contagia. La cucina è casa di Sandokan,
nave dei pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese,
spiaggia di Mompracem. Fedele all’ideale di un ironico
esotismo quotidiano (Salgari non si avventurò mai oltre
l’Adriatico) lo spettacolo - attraverso la rifunzionalizzazione di semplici oggetti d’uso - è un elogio all’immaginazione, che rischia di naufragare nel blob superficiale
dei nostri tempi e al tempo stesso una satira di costume.
Piccoli uomini (noi) e i loro grandi sogni si scontrano
in un gioco scenico buffo ed elementare. Chi avrà la
meglio? Dalla rassegna stampa
I Sacchi di Sabbia si confermano una compagnia assolutamente unica. (…) Sandokan porta in scena quattro
attori e un’attrice. Tutti intorno a un tavolo da cucina.
Verdure, ortaggi, coltelli, utensili e grembiuli diverranno
oggetti di scena, materiale scenografico e addirittura personaggi. Stralci del testo originale de Le tigri di
Mompracem saranno usati quasi come pretesto, spesso
chiusi a chiave in intonazioni assolutamente trasversali.(...) Se da un lato questo Sandokan può essere una
sorta di circo per bambini, uno spettacolo di teatro ragazzi in cui a dettare legge è la potenza senza freno
dell’immaginazione e il gusto nobile per il piccolo grande divertimento, un adulto - forse soprattutto se appassionato di teatro e spettatore abituale - può ritrovarvi il
bandolo di quel ragionamento complesso sul rapporto
tra drammaturgia, attore e convenzione poetica che è
alla base dell’energia unica del teatro. (…) Ed ecco che
mentre ci divertiamo a seguire un improbabile pirata
nelle sue avventure e veniamo rapiti da un senso del
ritmo e della musicalità eccezionali, abbiamo imparato
qualcosa di più sull’estetica della narrazione e sul teatro
come mezzo per un’immaginazione critica.
Michelle Martini
(“No Comment”, 17 gennaio 2011)
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
I 4 MOSCHETTIERI IN AMERICA
Radiodramma animato
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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JACK E IL FAGIOLO MAGICO
Accademia Perduta/Romagna Teatri
I Sacchi di Sabbia
testo Giovanni Guerrieri
costruzioni sceniche Giulia Gallo
disegni Guido Bartoli
con Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Giulia Solano
e la partecipazione di Guido Bartoli
e le voci di Marco Azzurrini, Gabriele Carli, Paolo Castellano, Enzo Illiano,
Carlo Ipata, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Daniele Tarini
regia Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo con la collaborazione di Giulia Solano
produzione Associazione Teatrale Pistoiese/I Sacchi di Sabbia
con il sostegno di Regione Toscana
Il progetto I 4 Moschettieri nasce da un’idea di Giovanni Guerrieri
e Rodolfo Sacchettini
pubblico: da 8 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore e illustrazioni
Giovedì 18 ottobre 1934 - dieci anni dopo l’inizio ufficiale in Italia delle trasmissioni radiofoniche - andò in
onda la prima puntata de I 4 moschettieri «parodia di
Nizza e Morbelli con musiche di E. Storaci»: abbinata
ad un famoso concorso di figurine sponsorizzato dalla
Perugina, la radiorivista (così venne definita ai tempi)
si impose in poche settimane come un vero e proprio
fenomeno di costume, contribuendo decisamente alla
diffusione e alla vendita degli apparecchi radiofonici in
Italia. Angelo Nizza e Riccardo Morbelli - i giovani autori
piemontesi che la tennero in vita ininterrottamente per
quattro anni - si ispirarono al famoso capolavoro di Dumas, riscrivendo in stile parodico e rivistaiolo le famose
gesta di Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan.
I 4 moschettieri lasciò un segno indelebile nell’immaginario collettivo italiano (la “trasmissione più seguita di
tutti i tempi”), ergendosi a crocevia delle più disparate
esperienze artistiche e pubblicistiche (pubblicità, teatro,
radiofonia, grafica). Persino il cinema di quegli anni
ne fu influenzato: Il Feroce Saladino di Mario Bonnard
(1936) e I 4 Moschettieri di Carlo Campogalliani con le
marionette dei Fratelli Colla ne sono fulgidi esempi.
Ottant’anni dopo, I Sacchi di Sabbia hanno dato un se-
quel a I 4 moschettieri: dapprima con un radiodramma
- realizzato per Radio 3 all’interno del progetto Radio
Days di Santarcangelo 14 - ed ora con questo spettacolo teatrale che ripropone, in un’inedita sperimentazione
visiva, le atmosfere e i personaggi del radiodramma.
I 4 moschettieri in America è ambientato nell’America
degli Anni Trenta: qui, i famosi eroi di Dumas si ritrovano
a inseguire - tra gangster, pupe e sparatorie - il sogno
di una nuova grandezza, che solo il cinema potrà soddisfare. Un pastiche dunque che - alla maniera di Nizza
e Morbelli - si avvale di gustose contaminazioni: dal
cinema di Billy Wilder, ai testi di Jules Verne, alle moderne graphic novel. Restituire un radiodramma alla sua
fruizione visiva, tracciare figure lasciando a chi guarda il
lavoro di immaginare, è il cuore di questa avventura dedicata ai piccoli spettatori. Complice della compagnia,
il pittore Guido Bartoli, chiamato a illustrare il teatro
giocattolo che costituirà il centro della scena.
uno spettacolo di Marcello Chiarenza
con Mariolina Coppola, Maurizio Casali
musiche originali di Carlo Cialdo Capelli
realizzazione scene Maurizio Casali
regia Claudio Casadio
pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 55 minuti
teatro d’attore, oggetti
Le storie, se non vengono raccontate, si dimenticano...
In una soffitta abbandonata, nascosti sotto la polvere,
dormono da anni degli oggetti, povere cose che parlano
di povertà e che rimandano ad una antica fiaba popolare
inglese, Jack ed il fagiolo magico, che parla di un ragazzino povero, della madre vedova, di una mucca generosa
di latte, di uno strano vecchio, di una enorme pianta di
fagiolo e naturalmente di un orco cattivo a cui piacciono
tanto i bambini... ma al forno, con le patate!
Tra gli oggetti abbandonati c’è anche un libro. Un soffio
sulla polvere del libro... Ed inizia la storia.
Una mattina Bianca, la mucca, unico sostentamento della famiglia, smette di fare il latte, e Jack è mandato dalla
mamma a venderla al mercato, ma sulla strada incontra
un vecchio che gli regala 5 fagioli in cambio della sua
mucca. Dai fagioli nascerà una pianta alta fino al cielo.
Lassù, fra le nuvole ed il fumo di un gran pentolone, c’è
la casa dell’orco. Curiosità, coraggio, astuzia spingono
Jack ad arrampicarsi per ben tre volte sulla pianta fino
alla casa dell’orco ed ogni volta a uscirne indenne con
qualche piccolo tesoro: monete d’argento, uova d’oro,
che serviranno a lui ed alla mamma a tirare avanti per un
po’. Ma, come gli ha detto il vecchio, “prima o poi i soldi
finiranno”... Sarà solo la terza volta, quando si porterà
via un’arpa d’oro, che Jack si riscatterà per sempre dalla
povertà. Perché si sa che la musica e l’arte non finiscono
mai!
Come due investigatori, gli attori, diretti da Claudio Casadio, si muovono fra quegli oggetti magici, ideati da
Marcello Chiarenza e realizzati da Maurizio Casali, e ridanno vita ai personaggi in un gioco di entrare ed uscire
dalla storia. Un po’ personaggi, un po’ narratori.
Tematiche
Ancora una fiaba classica, per continuare a parlare ai
bambini, per dire loro cose che aiutano in quella meravigliosa avventura che stanno affrontando e che è la vita.
Nella fiaba di Jack ed il fagiolo magico ritroviamo i temi
classici della fiaba:
- la povertà, accompagnata spesso dall’essere orfani, di
madre o di padre, o addirittura di entrambi, e allo stesso
tempo una grande dignità nel vivere questa condizione
di indigenza;
- la volontà di riscattarsi, comunque, e quindi di migliorare e di crescere;
- una figura positiva, diciamo il Bene, rappresentato dal
Vecchio che gli fa una proposta, apparentemente svantaggiosa, come difatti pensa la mamma, ma che invece
non si rivelerà tale;
- una figura cattiva, l’orco, come nella tradizione, il cui
cuore si intenerisce solo nel sentire l’odore di un bambino tenero... da mangiare;
- il numero tre, un numero magico, tre sono spesso le
prove che i piccoli eroi devono superare e tre, nella nostra favola, sono le volte che Jack andrà furtivamente
nella casa dell’orco.
Infine, la curiosità, il coraggio e, perché no, l’astuzia, che
serviranno a Jack per dare una svolta alla sua vita, da
povero diventare ricco e conquistare anche un mestiere:
musicista! Perché i beni materiali, come gli dice il Vecchio, possono finire, ma la musica e l’arte, come diciamo
noi, non finiscono mai!
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
ROSSO CAPPUCCETTO
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
LA STANZA DEI GIOCHI
Teatro delle Briciole
ScenaMadre
un progetto di Emanuela Dall’Aglio
regia Mirto Baliani, Emanuela Dall’Aglio
interpretazione, costume e oggetti di scena Emanuela Dall’Aglio
musiche e suoni Mirto Baliani
ideazione luci Emiliano Curà
assistente Veronica Pastorino
con Elio Ciolfi/Francesco Scavo
e Emma Frediani/Sofia Ghiorsi
regia e drammaturgia Marta Abate e Michelangelo Frola
produzione ScenaMadre - Associazione Culturale Gli Scarti
pubblico: da 4 a 7 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore e di figura
Fiaba antica di cui si sono fatte diverse versioni e altrettante letture, Cappuccetto rosso è ora riavvicinata in
questo progetto con tutto il rispetto che si deve ad una
favola classica, originale come gli elementi che la compongono e che vengono mostrati all’inizio dello spettacolo. Oggetti concreti generatori di storie, evocatori di un
tempo e quasi magici nella loro semplicità, le fragole, il
sasso, la torta sono i realissimi reperti di un’esposizione
che i bambini possono osservare da vicino, alimentando
la curiosità dello spettatore e disponendo gli animi alla
riflessione sulla natura rituale della favola.
Come la narrazione orale suggerisce, un’unica figura
riunisce l’intera architettura dello spettacolo, fondendo
scenografia, costumi, oggetti e animazione in un unico
manufatto, che genera così unitariamente personaggi,
azioni, oggetti e colpi di scena: quasi un pop-up dalle
sembianze umane, una favola vivente che si indossa
come un abito e viene agito dall’interno. Un dramma
“portatile”, portabile.
Spettacolo vincitore Premio Scenario Infanzia 2014
e Premio Dallorso per il teatro 2015
pubblico: da 6 a 11 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore
Uno spazio pieno di giocattoli, dove passare ore e ore a
inventare, ridere, costruire, divertirsi. Questa è, nell’immaginario di ogni bambino, la stanza dei giochi. Ma basta poco perché il “terrain de jeux” diventi “terrain de
guerre”, la dimensione di un conflitto dove ogni gioco
innesca e alimenta una diversa sfumatura dell’egoismo.
Due bambini imparano così sulla propria pelle quanto
ci si possa ferire in modo molto sottile, semplicemente
rendendo il gioco strumento di inganno, ricatto, minaccia. La stanza dei giochi mette in scena una piccola
guerra fredda dove la realtà e il gioco si confondono, il
tempo non è più un parametro immutabile e agli adulti
non è permesso entrare.
Ambiente e personaggi trovano solidità e compattezza
nella particolare matrice che li origina: il bosco, l’emblema di tutte le nostre paure e insicurezze, e la casa
della nonna, atteso rifugio che nasconde il più grande
dei pericoli, sono, nella loro concretezza visiva, parte del
manufatto umano, familiare e perturbante.
La fiaba come nasce nella sua prima versione scritta da
Perrault, dove si narra delle vicende di una bambina che
si avventura nel bosco e dell’incontro con il lupo che
cambierà il suo destino, nasce tutta da un unico congegno che è di volta in volta scena e sipario, paesaggio e
baracca: lì si consuma la tragedia e lì la storia e il vestito
si esauriscono.
Il lieto fine, quello che i bambini attendono, quello
che tutti vogliono, quello che i fratelli Grimm hanno
aggiunto, arriva da lontano, come un cacciatore o un
innamorato, come un elemento esterno casuale, dove la
casualità si fa necessità rituale.
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Con lo spettacolo La stanza dei giochi abbiamo scelto
di affrontare il tema del conflitto. Durante il processo di
crescita i bambini mettono in atto e sperimentano varie
modalità di relazione con gli altri, tra cui anche quella
conflittuale e oppositiva. Il conflitto tra i bambini non
è un evento insolito, né qualcosa da reprimere in sé,
bensì è una modalità di approccio relazionale che va
incanalata nella giusta direzione. La stanza dei giochi
affronta proprio il tema del conflitto, portando il bambino e l’adulto a riflettere sulle conseguenze dei gesti di
egoismo verso gli altri e su quanto l’egoismo individuale, se non gestito nella modalità più appropriata, incida
sulle relazioni affettive. Ripensando alla nostra infanzia,
tutti ricordiamo i rapporti con i fratelli ed i compagni di
scuola e sappiamo bene che, pur essendo loro molto
affezionati, non andavamo sempre d’accordo. A volte
litigavamo per i giocattoli, a volte ci facevamo i dispetti,
a volte ci dicevamo cose cattive. A volte sembrava non ci
volessimo più bene. Abbiamo pensato di mettere tutte
queste cose dentro a uno spettacolo, per raccontare una
storia in cui tutti, anche gli adulti, si potessero riconoscere un po’. Perché tutti a volte siamo un po’ egoisti e
ci comportiamo male con gli altri, tutti a volte litighiamo
con le persone a cui vogliamo bene.
ScenaMadre
Uno spazio scenico affidato alla naturalezza di soli
attori bambini, che ribalta la consuetudine del Teatro
Ragazzi interpretato da adulti, per riscoprire il nesso
fondante tra gioco e teatro. I temi eterni della condizione umana rivelati in filigrana, in un tessuto di conflitti,
complicità, piccoli egoismi e affermazioni di potere. Una
drammaturgia sapiente che restituisce con limpidezza
e semplicità di gesti e parole la dimensione profonda e
poetica del mondo infantile.
Motivazione della Giuria
del Premio Scenario Infanzia 2014
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
RICCIOLI D’ORO
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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LOST IN TRANSLATION
(How to learn English in 59 minutes)
Teatro delle Marionette degli Accettella
idea e progetto di Danilo Conti
messa in scena di Danilo Conti e Antonella Piroli
con Alessandro Accettella, Danilo Conti e Viviana Mancini
luci Roberto De Leon
pubblico: da 4 a 8 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore e marionette
Si tratta di una tra le più popolari fiabe anglosassoni.
In questa messa in scena, per attore e marionetta,
l’ambiente è uno studio di un vecchio astronomo che,
riordinando vecchie carte e oggetti utili al suo lavoro,
con una grande cartina del cielo stellato alle sue spalle,
cerca di spiegare ai bambini le costellazioni dell’Orsa
Maggiore e Minore, quando compare una bimba con
lunghi riccioli d’oro che le ricadono sulle spalle. È a lei
che il vecchio astronomo comincia a raccontare una stori... di cui lei stessa sarà protagonista.
Una bambina, che tutti chiamavano Riccioli d’Oro, entra
nella casa di tre orsi, babbo orso, mamma orsa e piccolo orsetto, che sono assenti per una passeggiata…
trova la tavola imbandita con tre zuppe, intorno vi sono
tre sedie, al piano superiore tre letti; nonostante si sia
introdotta nella casa di soppiatto e ne sfrutti le occasionali comodità e possibilità, la bimba riesce a scegliere la
cosa migliore per lei: né troppo caldo, né troppo freddo,
né troppo grande, né troppo piccolo, né troppo duro,
Marcello Chiarenza/Carlo Rossi
testo e regia Marcello Chiarenza
musica Carlo Cialdo Capelli
con Carlo Rossi e David Remondini
pubblico: da 9 a 16 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore in lingua inglese
Questo spettacolo nasce dall’esperienza teatrale vissuta
con la compagnia Lyngo che, a partire dal 2010, ha prodotto tre spettacoli: Room in the sky, Snow Play e Knick
knack & Doodad. La collaborazione ha visto come autore e regista Marcello Chiarenza e come autore musicale Carlo Cialdo Capelli. Con la coppia di attori Patrick
Lynch e Carlo Rossi lo spettacolo è stato rappresentato
in Inghilterra, Scozia ed Irlanda ed ha avuto un notevole
successo al Festival di Edimburgo nell’estate del 2012.
né troppo morbido, la scelta più equilibrata. Il problema è che Riccioli d’Oro ha rotto una tazza, una sedia e
si è addormentata nel letto di Orsetto. Al ritorno degli
orsi, dopo un primo momento di sorpresa e irritazione,
Babbo e Mamma Orso apprezzeranno l’imprudenza e
la vivacità infantile di Riccioli d’Oro lasciando nascere
un’amicizia con piccolo Orsetto.
Il racconto si rende attuale soprattutto nello sviluppo dei
contenuti: il tema dell’integrazione sociale tra individui
provenienti da culture e stili di vita diversi e la capacità
di saper discernere e quindi operare delle scelte.
Lo spettacolo
Attraverso una cornice che funge di volta in volta da
porta, metal detector, marciapiede, isola deserta, natante, specchio etc., il pubblico viene introdotto in
un’avventura in cui due personaggi rivivono in diretta le
concitate fasi della costruzione di uno spettacolo in lingua inglese. Mr. Lynch, attore scozzese, sta aspettando
l’arrivo del collaboratore scelto dall’agenzia teatrale, il
misterioso Mr. Rossi, di cui conosce solo il nome. Grande è la sua sorpresa e il disappunto quando scopre che
costui non solo non sa nulla dello spettacolo che dovrà
recitare ma, per di più, conosce a malapena qualche
parola di inglese. Grazie anche all’aiuto dei ragazzi del
pubblico però, Mr. Lynch riuscirà nel titanico compito di
far apprendere al collega il testo inglese e gli elementi
scenici che compongono l’opera teatrale. Lo spettacolo
avrà luogo nonostante la dabbenaggine di Mr. Rossi e
soprattutto grazie alla collaborazione del giovane pubblico in veste, in questo caso, di vero e proprio drama teacher. Nell’urgenza derivante dalla necessità di mettere
in scena una storia misteriosa emergono i caratteri dei
due personaggi ed il rapporto che si instaura tra di essi
ed il pubblico, chiamato ad una fattiva collaborazione
perché lo spettacolo abbia luogo. Il tema della relazione
con un altro sconosciuto, con una lingua sconosciuta,
l’avventura e la scoperta di una storia che man mano
viene alla luce: è questo il nucleo dello spettacolo e al
tempo stesso il suo stile. La regia, la scrittura scenica e
le geniali trovate scenografiche di Marcello Chiarenza
forniscono molto più che un supporto al gioco dei due
attori, essendo parte integrante ed anzi ispirazione continua all’invenzione teatrale. Più che secondo una vera
e propria trama, la storia si dipana come una specie di
gioco di scatole cinesi, disegnando una situazione teatrale molteplice ed in fase di continua evoluzione. Una
clownerie poetica si potrebbe definire questo modo di
lavorare in teatro, in cui anche la luce (e le ombre!),
gli oggetti e gli effetti sonori acquistano dignità di veri
e propri personaggi, generando divertimento e coinvolgimento.
How to learn English in 59 minutes
Non solo uno spettacolo in inglese, ma un’esperienza
che sintetizza con efficacia estetica l’avventura di entrare in una lingua. Il metodo è quello dell’esperienza,
dell’incontro, dell’identificazione: un metodo prezioso
per chi impara e per chi insegna. I ragazzi si identificano con Mr. Rossi e al tempo stesso sono direttamente coinvolti per aiutarlo a sbrogliare la matassa della
storia attraverso gesti, parole e canzoni. La fusione dei
linguaggi - corporeo, verbale, musicale e figurativo - e
l’originalità dello stile portano a sviluppare nello spazio
breve di un palco e di un’ora un percorso esemplare
che potrà poi essere ripreso. Personaggi, testi, canzoni,
dinamiche di gioco potranno infatti essere ripresi utilmente per fissare nella memoria e nell’immaginazione
strutture e parole della lingua inglese.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
ERA IERI
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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Don Giovanni in carne e legno
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
Tap Ensemble / Teatro delle Temperie
di Beatrice Baruffini e Agnese Scotti
regia Beatrice Baruffini
con Simone Evangelisti, Beatrice Baruffini
ideazione scene e oggetti Andrea Bovaia
assistente alla regia Virginia Canali
ideazione luci Emiliano Curà musiche Mario Asti, Valerio Carboni
voce Claudio Guain tecnico Dario Andreoli
produzione Teatro delle Briciole
attori Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi, Gianluca Soren
guarattelle Luca Ronga
regia Ted Keijser
musiche e canzoni Andrea Mazzacavallo
disegno e realizzazione scene e guarattelle Brina Babini - Atelier della luna
maschere Andrea Cavarra disegno luci Maddalena Maj ombre Federica Ferrari
testo Nicola Cavallari e Luca Ronga adattamento Ted Keijser e Tap Ensemble
costumi Licia Lucchese
produzione Tap Ensemble
in collaborazione con Teatro delle Temperie, Atelier della luna, La Bagatella,
Macherà, Balrog
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore e oggetti
Ci sono state molte discussioni sulle cause dell’ascesa e
caduta dei sauri. Perché? Duecento milioni di anni non
sono sufficienti per il dominio di una famiglia, e cento milioni di anni per il dispotismo dei giganti? Oggi
l’Olimpo non è vuoto e il Partenone non è una rovina?
Perché ci attendiamo che una qualsiasi stirpe di esseri
possa essere immortale? Tutti sanno che tutto ciò che
è mortale finisce con il morire (...) le famiglie si estinguono, come pure le nazioni e le razze; così anche i
sauri sono scomparsi (...) la grandezza viene e va, e così
si concluse, con i sauri, un grande epoca creativa nella
storia della vita: il periodo barocco della zoologia.
Fritz Kahn (naturalista, scettico e arguto)
Primo capitolo della Trilogia disumana:
il passato
Lo spettacolo Era ieri è il primo capitolo della Trilogia
disumana, un progetto di Beatrice Baruffini e Agnese
Scotti, che comprende tre creazioni, la prima sul passato,
la seconda sul presente, la terza sul futuro. Tre storie che
hanno come protagonisti rispettivamente i dinosauri, i
robot e gli alieni. Tre storie senza l’uomo, che possono
essere definite “anti antropocentriche” e che raccontano di esseri “superiori o inferiori alla natura umana”
(def. disumano). Abbiamo bisogno d’immagini e suggestioni che si allontanino da quello che già conosciamo,
che vediamo, che sappiamo. Che si allontanino da noi
uomini, dai nostri occhi, dalle nostre vite. Guardiamo altrove perché solo così possiamo imparare un altro modo
per tornare a guardare noi stessi. Il disumano è, per definizione, “privo di sentimenti umani”. Il disumano non
è educato all’umanità, è un essere primordiale, istintivo,
impetuoso. Non riesce a direzionare le proprie forze in
modo razionale, non decide, non pianifica. Agisce, sempre nel presente, ancorato alla realtà. Non accumula saperi, ma esperienze utili, non progetta la propria vita, la
vive direttamente. È come un umano senza presente e
senza futuro. Un umano che spacca il secondo. Che vive
al secondo. Abbiamo azzerato l’umanità dell’uomo perché volevamo ri-vederlo senza tutto quello che ci siamo
accumulati addosso in millenni di civiltà (e inciviltà). Dei
disumani ci è piaciuto il loro essere ancora alla prima
volta. È necessario immaginarci queste altre vite per
trovare altri modi per stupirci nuovamente di quello che
siamo noi, qui, su questa terra, adesso.
Beatrice Baruffini, Agnese Scotti
Appunti iniziali e barocchi
1. (Stupidità) I dinosauri non erano così stupidi come si
credeva. E comunque, in un modo o nell’altro, vissero
molto più a lungo dell’uomo, quindi forse erano semplicemente “diversamente intelligenti”.
2. (Lentezza, evoluzione) Erano lenti, ma arrivarono lontano. Da lì a qui. (Popolarità, simbologia) Dei dinosauri
se ne parla ancora oggi tantissimo.
3. (Estinzione) Lo spettacolo si sa già come finisce. Male
per loro (meglio per noi). Tutti insieme non ci saremmo
stati.
4. (Miticità, dimensioni, terra) Scoprirli ancora oggi
lascia senza fiato. Soprattutto pensarli qui, un tempo,
dove oggi siamo noi.
pubblico: da 14 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore e di figura
Il nostro Don Giovanni
Lavorare sul Don Giovanni significa misurarsi con una
delle figure più enigmatiche del teatro. Il legame fra Don
Giovanni e la commedia dell’arte è storicamente molto
prolifico: furono i comici italiani che resero popolare El
burlador de Sevilla al di là dei Pirenei e che, attraverso i
loro canovacci, ispirarono la creatività di Molière.
La figura del dissoluto ingannatore di donne e fanciulle
è un’eccellente fonte di contrasti e colpi di scena. Le
innumerevoli versioni del Don Giovanni delineano una
figura che va dall’ingannatore esperto in travestimenti
sino al cinico libertino e al lucido contestatore di divinità
e ministri del culto. In alcuni canovacci Don Giovanni,
stanco di avventure, arriva addirittura a prendere moglie.
In testi più recenti va a braccetto con Faust, compete col
diavolo e da incompreso e tenace sognatore ingaggia
titaniche lotte col cielo e col mondo. Parliamo dunque di
un uomo solo o delle mille maschere di un personaggio
sfuggente e poliedrico? Un burattino mosso dalle proprie pulsioni o l’ennesima maschera dall’irrefrenabile
impulso di vita? Chi è dunque Don Giovanni?
Tirso de Molina, Mozart, Rostand e molti altri hanno
dato la loro risposta. Ispirati dal loro lavoro, abbiamo
spinto vicende e personaggi sino al grottesco e al paradossale, sublimando velleità e ambizioni del nostro eroe
sino a ridurlo in carne e... legno, ma non per questo a
vincerlo! Lo spettacolo racconta la resurrezione di Don
Giovanni. La resurrezione anche se Don Giovanni non è
mai morto. In realtà festeggiamo il ritorno dell’affascinante e inquietante Don Giovanni. Conoscendo la storia, fa tristezza sapere che quel tipo finisce nelle mani
del diavolo e viene portato all’inferno. Abbiamo scelto
di rimanere fedeli al classico finale, dove l’instancabile
desiderio di conquista del protagonista, incurante del
destino delle sue prede, viene punito con il castigo eterno. Il nostro Don Giovanni è il risultato di un’attenta
ricerca scenica, alla scoperta delle opportunità del recitare con il “legno” (i burattini o meglio le guarattelle
napoletane!), con la “carne” (gli attori) e con entrambi.
Su questo linguaggio comune, costruito sulla sintonia
fra ritmo e parola, gioco e musicalità, poggia l’intero
nostro lavoro. Attori e burattini si muovono in scena
agendo sul palchetto di commedia come sul teatrino,
e invadono reciprocamente gli spazi loro assegnati per
tradizione, colmando così l’antica distanza fra il teatro
“alto” dei comici in carne e ossa e il teatro “altro” dei
girovaghi di piazze e mercati. Così abbiamo creato uno
spettacolo con l’impertinenza del burattinaio, l’inventiva
e il grottesco della maschera e lo spirito della Commedia dell’Arte, del teatro popolare, delle sagre, delle processioni e dei riti locali. Don Giovanni in carne e legno
realizza l’idea di veder recitare insieme, su uno stesso
palco, attori e guarattelle napoletane: uno spettacolo
inedito che fonde Commedia dell’Arte e teatro di figura, un impasto frutto della mescolanza di due modalità
espressive di grande tradizione scenica.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
… Ovvero il solito ceppo d’albero fatato
Fontemaggiore
drammaturgia Marina Allegri
con Fausto Marchini, Nicol Martini, Emanuela Faraglia
musiche Paolo Codognola, Renato Podestà
costumi Patrizia Caggiati
scene e oggetti Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Silvia Spagnoli
luci Gigi Proietti, Pino Bernabei
tecnico Di Mario Lanfranco
regia Maurizio Bercini
pubblico: da 4 a 10 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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FELICINO
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
Tratto da Il sassolino blu e Il filo rosso
di Anne-Gaëlle Balpe e Éve Tharlet
con Desy Gialuz e Michele Budai
regia Roberto Piaggio
consulenza drammaturgica Antonella Caruzzi
musiche dal vivo Michele Budai
oggetti di scena Elisa Iacuzzo
coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, CTA Centro
Teatro Animazione e Figure
Spettacolo finalista Premio Scenario Infanzia 2014
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 45 minuti
teatro d’attore e d’oggetti, musica dal vivo
Un altro sguardo su Pinocchio, un’altra lettura di un libro che, come tutti i classici, non finisce mai di stupire.
Questa volta un Pinocchio ormai adulto, capita per caso
nel Granteatro dei Burattini. Curiosità, destino, appartenenza... Lo spettatore “casuale” pescato in platea,
re-incontrerà i personaggi più importanti della storia di
Pinocchio, della “sua” storia. Si ritroverà burattino tra i
burattini, cane alla catena, ammonito dal Grillo, accusato dalla Fatina. Incontrerà il serpente sibilante, il giudice
gorilla, le faine canterine e di nuovo, finalmente, il suo
babbino nella pancia del pescecane. E così, sollecitato
da queste apparizioni, trasformerà il suo rifiuto a riconoscersi Pinocchio, nella voglia di finire la storia, per poterla ricominciare, rivivendo la sua infanzia a ritroso fino
a diventare di nuovo, il solito ceppo d’albero fatato.
Questo spettacolo è dedicato a tutti quei Pinocchi,
grandi o piccini, che non vogliono smettere di essere
monelli.
Trama
Lo squillo di un cellulare attira l’attenzione di due burattini del Gran Teatro di Mangiafuoco su uno spettatore
“speciale” che verrà fatto salire sul palco. Da lì in avanti
si susseguiranno apparizioni dei personaggi più famosi
della storia di Collodi che riconosceranno in lui il famoso Pinocchio. L’uomo, all’inizio stupito e contrariato,
rifiuta con forza l’idea di essere mai stato il burattino di
Geppetto, ma pian piano arriverà alla consapevolezza
delle sue origini e deciderà di finire la storia per poterla
ricominciare.
Temi prevalenti
Il rifiuto della parte magica di sé.
La riscoperta delle proprie origini.
Il superamento della realtà con l’uso della “fantastica”.
Il bisogno di scoprire la propria favola.
Riferimenti all’esperienza dello spettatore.
La capacità di entrare in un gioco fantastico e di giocarlo fino alla fine senza giudizi, senza remore.
Tecniche e linguaggi teatrali utilizzati
Lavoro attorale, animazioni, danza, canto.
Metodo di lavoro utilizzato
Ricerca sul testo, improvvisazioni, studio sui movimenti
e la voce.
Indicazioni su scenografie e costumi
La scenografia riproduce l’interno della casa di Geppetto, un camino sul fondo scorre mostrando alla fine il
ventre del pescecane.
Possibile percorso didattico
Una lettura del libro di Collodi che punti ad indagare quanto ognuno di noi sia un possibile Pinocchio, e
quanto i personaggi della storia possano assomigliare
a quelli della nostra realtà.
Lo spettacolo è una piccola storia raccontata a due voci,
un’attrice e un musicista, con oggetti “fuori dal tempo”,
estranei agli occhi dei bambini di oggi (un arcolaio, un
formascarpe, una squadra da sarto...), e con strumenti
musicali particolari.
Una storia che nasce dalla cesta di zia Elisabetta, piena
di ogni genere di cose: “frammenti di magia” per Desy
e Michele quand’erano bambini.
Tra le varie cianfrusaglie c’è anche un sassolino blu, e
Desy che è diventata una scrittrice di libri per bambini,
lo utilizza per raccontare la storia di Felicino.
Felicino, durante una delle sue passeggiate nel bosco,
trova sotto una margherita un sassolino blu. Anche se
non sa il perché, c’è qualcosa di speciale in quel sassolino, che lo incanta. Di certo Felicino di sassolini così non
ne ha mai visti prima, ed è sicuro che prima o poi gli
sarà utile. E poi è così bello...! E decide così di portarlo
con sé.
Il cinghiale, il lupo, tre folletti che giocano a biglie, e altri personaggi che Felicino incontra lungo la strada, pur
come lui incuriositi da quel sassolino, lo consiglieranno
tutti di buttarlo, perché “tanto, non serve a niente...!”
Ma Felicino resta convinto che se quel sassolino gli è
capitato davanti, un motivo ci sarà. E vuole scoprirlo. Intanto se lo guarda...“ perché anche la bellezza serve...
serve al cuore, come il cielo o come un bel fiore...”
Una storia che ci racconta come anche una piccola cosa
all’apparenza inutile può invece completarsi in qualcos’altro durante il nostro cammino; o magari, se guardata da un altro punto di vista, diventare qualcos’altro:
“basta un poco d’ironia / e di ingegno e fantasia / e si
può fare una magia...”
Felicino è uno spettacolo nato da un’idea di Desy Gialuz
che l’ha sviluppata in un progetto arrivato fra i finalisti
del Premio Scenario Infanzia 2014. Uno spettacolo per
i bambini, ma anche per gli adulti, una chiave in più per
leggere il mondo che ci circonda.
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ALTRI SPETTACOLI
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
CON GLI OCCHI DEI GABBIANI
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VELEIA AMOR MI
L’Asina sull’Isola
Liceo “Respighi” / Teatro Gioco Vita
di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli
partitura fisica di Claudia Monti
drammaturgia Flavio Ambrosini da un’idea di Marina Avanzini
progetto didattico Liceo “Respighi”
docenti: Marina Avanzini (referente), Lucia Bacciocchi, Patrizia Datilini,
Alessandro Manfredi, Maria Grazia Marcotti, Emanuela Sindaco
progetto teatrale e regia Nicola Cavallari con Umberto Petranca
e con Emanuela Braghieri, Simone Buonvento, Camilla Calandri,
Marco Dallavalle, Stefano Lucchini, Gautier Marchetti, Luca Monnet,
Amela Nasic, Michele Orlandi, Elia Perli, Aurora Piso, Gaia Platè,
Viola Quagliaroli, Angela Sfolcini, Carola Ugolotti
musiche composte ed eseguite dal vivo da Tempus Fugit Percussion Ensemble
del Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza (Francesco Brianzi,
Tommaso Franguelli, Yungshang Bao, Francesco Lupo)
coreografie Simona Gnarini assistente alla regia Debora Migliavacca Bossi
costumi Tania Fedeli maschere Andrea Cavarra trucco Roxana Placane
luci e fonica Alessandro Gelmini scenotecnica Davide Giacobbi
videografie a cura di studenti del Liceo “Respighi” con il coordinamento
di Daniele Timpano
pubblico: da 18 mesi a 4 anni - durata: 45 minuti
teatro d’attore, ombre, movimento corporeo
(spettacolo a pubblico limitato)
Si entra e si osserva la scena costituita da un tappeto
cosparso di stelle, due scalette bianche (gli appoggi dei
due gabbiani), una valigia (il mondo da raccontare), un
piccolo fondale (il cielo) che raccoglie le immagini create dai due protagonisti (i due gabbiani) nei loro elegantissimi frac bianchi.
Uno è esperto del mondo, l’altro ha ancora tutto da imparare... da conoscere... da scoprire.
Pochi segni scenici dunque, per concentrare l’attenzione
dei bambini piccolissimi a cui lo spettacolo si rivolge
(dai 18 mesi) su questo piccolo racconto, che ci parla di
come attraverso l’osservazione e l’esperienza la mente
si forma gradualmente, proprio così come si passa lentamente dalla notte al giorno.
Un lieve racconto fatto di poche parole, che lasciano il
posto a linguaggi più immediati, come il suono, la musica, il movimento del corpo, organizzato dalla partitura
della coreografa Claudia Monti, i giochi e le atmosfere
create da luci ed ombre, che da sempre caratterizzano il
lavoro della compagnia teatrale L’Asina sull’Isola.
(…) Con gli occhi dei gabbiani descrive il volo dal mare
alla terra di un esperto gabbiano e di un altro invece
piuttosto curioso ed incomprensibilmente molto interessato ai sassi. Il volo inizia nel sacro momento senza
tempo quando notte e giorno si scambiano e si percepisce chiaramente il senso d’eternità profuso dalla quella
straordinaria cosa che è la vita. Il cielo prima pieno di
stelle, ora è un fitto intreccio di giravolte d’uccelli. L’ultimo raggio di luna cade in mare attraversando il magico
confine tra il mondo dell’aria e il mondo dell’acqua. I
due gabbiani veleggiano verso terra e così volano su
una strada. Parlano della strada e poi parlando dell’uomo. I loro sguardi sono attenti all’erba, ai fiori, alle formiche, ai gatti, al vento. Il gabbiano ascolta il suono
dell’acqua del lago e scopre che collega la sorgente
col mare, insomma capisce che tutto è legato a tutto e
l’esistenza è un complesso e meraviglioso organismo in
in collaborazione con
hanno contribuito al progetto
le classi 2A, 3A, 4A, 2C, 4C, 3E,
4E, 2L, 3L, 4L, 5G
cui ogni elemento ha la sua fondamentale importanza.
Il volo prosegue e gli occhi dei due gabbiani registrano con il loro sguardo profondo i continui mutamenti
delle cose: quella che nasce mentre un’altra muore, la
pioggia che si trasforma in neve quando arriva il vento
freddo del nord e tutto quello che era colorato diventa
bianco. Guardano i bambini giocare con i sassi e scoprono che quando i bambini giocano non fanno finta e
sono felici davvero. E mentre i sassi, pazienti, partecipano e si lasciano tirare, mettere uno sopra l’altro e battere uno contro l’altro, nel silenzio della loro profonda
ed ancestrale conoscenza, forse, stanno solo sognando
d’essere gabbiani portati in volo da uno stranissimo
vento e sbattono le immaginarie ali che non stanno mai
ferme, come questa stupefacente vita, sempre in eterno
movimento.
Katarina Janoskova e Paolo Valli
una coproduzione Liceo “Respighi” di Piacenza / Teatro Gioco Vita / Festival del Diritto 2016
si ringraziano la dirigente scolastica Simona Favari, il Presidente del Consiglio d’Istituto
Roberto Antenucci e il Dipartimento di Lettere del Liceo “Respighi”, il Comune di Piacenza
e l’Assessore alla Cultura Tiziana Albasi, il Comune di Lugagnano per l’accoglienza sul sito
archeologico, l’archeologa Anna Stevani, l’associazione culturale Arte e Pensieri, il dirigente
del Polo Museale dell’Emilia Romagna Mario Scalini, il dirigente della Soprintendenza
Archeologica dell’Emilia Romagna Luigi Malnati
pubblico: da 14 anni - durata 60 minuti
teatro d’attore (in lingua latina e italiana)
Il giovane tessalo Alexandros conosce a Zante la bellissima Pulcherrima e tra i due, con il favore degli dei,
scocca la scintilla. Ma, come accade per tutti gli amori
estivi, la fanciulla, terminate le vacanze, deve tornare nella sua città d’origine, Veleia, che si trova “apud
Placentiam”. D’altra parte si sa: nulla separi ciò che gli
dei unirono. Così, grazie ad un conoscente veleiate del
padre, Alexandros parte alla volta di Veleia per ritrovare la sua amata e prometterle amore eterno. Qui viene
condotto per la città dal servo del suo ospite, che gli
mostra il mercato, il foro, la scuola, il teatro, le terme, la
tabula alimentaria... Ma il giovane ha in mente solo Pulcherrima. Imbrogli, travestimenti, magistrati, farabutti,
pranzi trimalcionici, servi, padroni, vecchi e giovani
sono gli ingredienti di questa divertente commedia dal
sapore plautino. Uno spettacolo dal gusto particolare:
la drammaturgia di Flavio Ambrosini mescola sapien-
temente la lingua italiana con la lingua latina. Un testo
estremamente fluente che ci ricorda, se fosse necessario, quanto i nostri costumi e il nostro parlato non siano
poi così distanti da quelli dei nostri avi. Oltre a divertirsi,
il pubblico potrà apprezzare il complesso lavoro storico e culturale di cui la nostra commedia è pervasa: a
partire, ovviamente, dalla tabula alimentaria di Traiano
rinvenuta appunto a Veleia. Un lavoro che mette al centro i bellissimi scavi della città romana, la lingua latina
e la dignità dell’uomo. In scena un attore d’eccezione,
Umberto Petranca, a fare da anfitrione; alcuni studenti
del liceo Respighi; le musiche originali eseguite dal vivo
da Tempus Fugit Percussion Ensemble; le videoproiezioni dei reperti e degli scavi. Il tutto per farci immergere, come attraverso una sorta di macchina del tempo,
nell’antico mondo veleiate grazie a una commedia che
ci intratterrà amabilmente. Salvete!
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ALTRI SPETTACOLI
INTORNO A MEDEA
ALTRI SPETTACOLI
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MAFIE IN PENTOLINO
Uno spettacolo di teatro civile-gastronomico
Clara Galante / Andrea Sammartino
liberamente ispirato al melologo di Jiri Antonin Benda
regia Alessio Pizzech
elaborazione drammaturgica ed interpretazione Clara Galante
elaborazione musicale Andrea Sammartino
pubblico: da 14 anni - durata 60 minuti
teatro d’attore e musica dal vivo
in collaborazione con
Intorno a Medea ha debuttato al Teatro Verdi di Trieste
con scene e costumi di Pier Paolo Bisleri, l’orchestra e il
coro del teatro diretti dal Maestro Diego Dini Ciacci. Ora
Clara Galante adatta il melologo di Benda (forma artistica per musica e attrice) ad una esecuzione concentrata
sul dramma per voce e pianoforte, con l’elaborazione
musicale del Maestro Andrea Sammartino.
Mozart in una lettera del 12 novembre del 1778, durante
la sua permanenza a Mannheim, scrive a proposito di
questa Medea: «questo dramma è eccellente, la musica
è un recitativo, e la parola che si recita sullo sfondo musicale è di splendido effetto».
Note di regia
Ho immaginato la parola drammatica, i suoni ribelli, i
toni della vicenda come narrati da una donna/Medea
che ritorna sul palcoscenico della sua vita, sul luogo che
lei stessa ha incendiato con le sue mani e lì si ritrova ad
evocare volti/voci del suo passato, quello che accadde,
lei è Giasone, i figli la nutrice, la storia stessa, il sole di
cui è figlia, la notte in cui si perde.
Questo viaggio nella parola come un gioco di risonanze
emozionali, passa attraverso una serie di luoghi deputati
dove oggetti/testimoni vengono animati dal suo ricordo.
Una serie di passaggi fisici, di qualità vocali, animano
la vicenda.
Il racconto pone al centro il punto di vista di Medea, di
un femminile tradito, di un gesto estremo nel tentativo di
rovesciare un sistema valoriale tutto al maschile. Medea
fà della propria marginalità un punto di vista radicale
che sovverte le leggi stabilite, metallo, sangue, carbone
e cenere dominano i colori di un mondo devastato che
corrisponde a quella sorta di terremoto dell’anima che
Medea ha vissuto in sé: Medea maga, Medea moglie,
Medea madre, ribelle, emarginata, tradita... La maternità
così diventa colpa, impossibilità ad essere donna.
Un dolore essenzializzato che si frammenta in un percorso scenico-musicale che anticipa e riassume in sé i termini di un conflitto interiore: l’impossibilità di amare e di
essere amati come tema fondante che crea un ponte tra
l’antico rito greco e la nostra contemporaneità passando
in questo caso attraverso il filtro del mondo di Benda
e di quello spirito mitteleuropeo che pare la lente attraverso cui rileggere questo capolavoro assoluto, tanto
sperimentale quanto capace di creare una suggestione
forte che lega questa parte di Europa alla straordinaria
cultura nata sulle sponde del mediterraneo.
Alessio Pizzech
Tiziana Di Masi
di e con Tiziana Di Masi
pubblico: da 6 a 12 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore
in collaborazione con
Mafie in pentolino è la versione junior di Mafie in pentola - Libera Terra, il sapore di una sfida, un progetto di
teatro civile-gastronomico realizzato da Tiziana Di Masi
e dal giornalista Andrea Guolo in collaborazione con
Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie),
Avviso Pubblico (enti locali e regioni per la formazione
civile contro le mafie) e sostenuto dalle Coop Adriatica,
Nordest e Lombardia. Uno spettacolo che ha debuttato nel 2010, definito originale e straordinariamente
efficace da Don Luigi Ciotti, che riesce a raccontare di
un’antimafia possibile praticata nella quotidianità. Un
progetto che sta girando in tutta Italia per raccontare
il successo della realtà di Libera Terra, raccogliendo notevoli consensi di pubblico e stampa, toccando anche
luoghi simbolo della lotta alle mafie e ottenendo vari riconoscimenti tra cui il Premio “Carlo Alberto Dalla Chiesa” 2014, il Premio “Cultura contro le mafie” 2014 e il
Premio “Impegno civile per le nuove Resistenze” 2015.
Con Mafie in pentolino, spettacolo che ha debuttato nel
2011, Tiziana Di Masi parte da questa esperienza per
raccontare ai bambini la storia dei cibi che nascono dai
terreni confiscati alle mafie, con un’altra entusiasmante sfida: quella di riuscire a far passare ai giovanissimi
il messaggio del “buon cibo” collegato al concetto di
antimafia che conviene e antimafia della quotidianità
attraverso un acquisto. «Non era affatto facile - spiega
l’attrice - anche perché non volevo trasmettere l’immagine semplicistica del mafioso come cattivo che vuole
solo fare soldi, che peraltro è vera. Occorreva far passare il concetto che vuole farlo “costi quel che costi”,
attraverso la distruzione di tutto ciò che ostacola tale
proposito: giustizia, rispetto, pace, libertà, bellezza,
lavoro, vita. La mafia come disprezzo e negazione del
bene comune. Per farlo ho selezionato e riscritto i capitoli di Mafie in pentola maggiormente adatti all’età dei
bambini: friselle e taralli, torrone e miele».
Friselle e taralli
I bambini giocano con le friselle e la loro croccantezza,
indossando una collana di taralli e gustando la più antica merenda della storia: friselle e olio, quello di Terre di
Puglia - Libera Terra, cooperativa nata a Mesagne (Brindisi). Invito i piccoli a gustare cibi che hanno il gusto in
più, quello del giusto. E ad annusarli, quei cibi, perché
se affineranno il loro olfatto si accorgeranno che hanno
un profumo in più: quello della speranza. Il tutto in un
percorso sensoriale tout court che fa riscoprire anche a
me profumi e colori.
Torrone e miele
L’altro capitolo scelto non poteva che essere quello sul
dolce: torrone e miele di Cascina Caccia, nel “padanissimo” Piemonte, associato al lavoro sui terreni confiscati
alle mafie del Nord e ricollegato alla memoria di Bruno
Caccia, ucciso a Torino dalla ‘ndrangheta perché aveva scelto di combatterla ad ogni costo. Tiziana Di Masi
attiva anche nei piccoli quel canale di connessione tra
gusto e memoria emotiva che contraddistingue Mafie in
pentola. Del resto le cascine Caccia e Arzilla sono frequentate proprio dalle scolaresche, grazie alla presenza
di orti didattici dove altri bambini hanno seminato e coltivato le piante. Quella lavanda che è stata piantata sui
terreni che furono roccaforte dei Belfiore, ‘ndranghetisti
specializzati nel traffico di stupefacenti, è la risposta alla
morte, il senso della vita che si rigenera contro la logica
della distruzione. E ha tanto più valore proprio perché il
seme della rinascita è stato gettato dai bambini.
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CONCERTI
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VIAGGIO NELL’UNIVERSO SONORO
(ascolto partecipato) sia per contribuire alla comprensione
dei brani proposti.
Music for Children
Il programma
Orchestra giovanile “Mousikè” di Cremona
FIOCCHI DI… NOTE
musiche natalizie... ed altro
direttore Gianluigi Bencivenga
pubblico: da 8 anni - durata 60’ circa
Teatro Comunale Filodrammatici
lunedì 19 dicembre 2016 - ore 9 e ore 10.45*
FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
in collaborazione con TEATRO GIOCO VITA
e ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
a cura della Commissione Cultura della Fondazione
di Piacenza e Vigevano
coordinamento artistico Fabrizio Garilli
Riprende nella stagione teatrale 2016/2017 Viaggio
nell’universo sonoro - Music for Children, progetto promosso dalla Commissione Cultura della Fondazione di
Piacenza e Vigevano, realizzato in collaborazione con
Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco
Vita e dedicato agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. Considerata l’ampia partecipazione delle istituzioni scolastiche alle diverse manifestazioni della prima edizione nel 2014/2015, si propone la
continuazione dell’iniziativa finalizzata alla scoperta del
mondo dei suoni in tutti i suoi aspetti tecnici, culturali
ed artistici. Un viaggio attraverso proposte di ascolto
coinvolgenti e predisposte secondo un criterio di diversificazione che consenta di approfondire progressivamente i meccanismi che regolano l’organizzazione di
uno dei linguaggi più straordinari e universali: il suono
come relazione con la nostra interiorità e come espressione delle nostre emozioni.
La rassegna, affiancando l’opera divulgativa del Conservatorio cittadino, prevede in continuità con l’edizione precedente la partecipazione di gruppi orchestrali e
solisti provenienti da diverse realtà territoriali e musicali
costituendo un mosaico di proposte indirizzate alla scoperta dell’“universo sonoro”.
I partecipanti
Primo ospite della rassegna e già protagonista nel
2014/2015, sarà l’Orchestra Giovanile “Mousikè” di
Cremona, una formazione orchestrale amatoriale diretta da Gianluigi Bencivenga che proporrà Fiocchi
di... note con un programma di canti e brani di diverse
nazionalità riferiti anche al Natale. Un momento di partecipazione e di empatia. Gli alunni che assisteranno al
concerto potranno essere preparati dai loro docenti per
essere soggetti attivi nello svolgersi dello spettacolo. Il
Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza
Ensemble del Laboratorio di musica moderna
e contemporanea
FAVOLE IN MUSICA
voce recitante Samantha Oldani - Manicomics Teatro
musiche di Francis Poulenc (Storia di Babar l’elefantino)
e Sergej Prokofiev (Pierino e il lupo)
direttore Camillo Mozzoni
pubblico: da 8 anni - durata 60’ circa
Teatro Comunale Filodrammatici
venerdì 17 febbraio 2017 - ore 9 e ore 10.45*
secondo appuntamento sarà con il Conservatorio “G.
Nicolini” di Piacenza che presenterà Favole musicali eseguite dall’Ensemble del Laboratorio di musica moderna
e contemporanea con l’apporto di una voce recitante.
In programma Storia di Babar l’elefantino di Francis
Poulenc e il celebre Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev.
Un tuffo del mondo della fantasia! Il viaggio continuerà
con l’Orchestra dei Giovanissimi di Bologna del Conservatorio di Musica “G. Martini” che proporrà, con la partecipazione di solisti, composizioni del periodo barocco
per far conoscere, attraverso vari compositori (Händel,
Purcell, Bach, Vivaldi), le caratteristiche sonore e stilistiche della famiglia degli archi. Divertente la proposta
del Conservatorio “G. Verdi” di Como che unitamente
al Liceo Musicale “A. Manzoni” di Varese presenta una
formazione orchestrale inedita: la “bGold Saxophone
Orchestra”, un ensemble di 30 saxofoni impegnati in
un vasto repertorio di brani dall’Ottocento al Novecento
adattati per tale formazione. Il saxofono, la cui origine
risale alla metà dell’800, è oggi uno dei protagonisti
della musica del nostro tempo.
Obiettivi
La musica, diversamente dalle arti figurative, rappresenta un linguaggio artistico più complesso proprio per la
volatilità dei suoni che richiedono la capacità di memorizzare e collegare il momento presente al passato
per comprendere lo svolgersi del discorso musicale.
Solo attraverso una progressiva educazione all’ascolto
di forme sempre più articolate si possono apprezzare
e gustare nella loro intrinseca bellezza i capolavori dei
grandi compositori. L’esperienza ha insegnato che, rispetto ai diversi interessi musicali dei giovani, ciò che
li accomuna è l’ascolto. Tale riflessione è alla base
della proposta di organizzare quattro appuntamen-
Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna
Orchestra dei Giovanissimi di Bologna
BAROC...CANDO
musiche di Georg Friedrich Händel, Henry Purcell,
Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi
direttori Stefano Chiarotti, Riccardo Martinini
pubblico: da 8 anni - durata 60’ circa
Teatro Comunale Filodrammatici
venerdì 3 marzo 2017 - ore 10.30
ti finalizzati ad approfondire non solo la conoscenza
degli strumenti musicali ma anche di elementi stilistici
e formali, contribuendo a porre le basi di un più consapevole approccio all’universo musicale. Quindi un
itinerario che, dalla semplice frase musicale, ci conduca
progressivamente verso la comprensione di strutture
formali sempre più complesse. In tale percorso ritmo
e melodia rappresentano elementi basilari per seguire
l’organizzazione del discorso musicale. La direzione artistica fornirà ai docenti materiale informativo utile sia
per coinvolgere gli studenti nello svolgersi del concerto
Conservatorio “G. Verdi” di Como
e Liceo Musicale “A. Manzoni” di Varese
bGold Saxophone Orchestra
A TUTTO... SAX
musiche di Gustav Holst, Johannes Brahms,
Antonín Dvořák, Jérôme Naulais, Scott Joplin, Pepito Ros,
Ilio Volante, Roberto Molinelli, Arturo Marquez
direttore Franco Brizzi
pubblico: da 8 anni - durata 60’ circa
Teatro Comunale Filodrammatici
lunedì 10 aprile 2017 - ore 10.30
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata una sola recita alle ore 10
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LABORATORI
Dal racconto al teatro d’ombre
La famosa invasione degli orsi in Sicilia
LABORATORI
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SMASCHERANDO
Laboratorio teatrale intensivo
di Commedia dell’Arte
Laboratorio di teatro - Parte III
Modulo conclusivo del progetto di
formazione triennale sul teatro d’ombre
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
a cura di Nicoletta Garioni
per insegnanti, educatori e animatori
Dunque ascoltiamo senza batter ciglia
la famosa invasione degli orsi in Sicilia.
La quale fu nel tempo dei tempi
quando le bestie eran buone e gli uomini empi.
Dino Buzzati
Il filo conduttore del laboratorio e motore di sviluppo
per l’elaborazione di un’idea di spettacolo d’ombre è
La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Dino Buzzati.
Il romanzo per ragazzi, scritto e illustrato dallo stesso
autore, è un ottimo oggetto di confronto con l’arte del
teatro d’ombre. La narrazione è ambientata in un mondo fantastico popolato da personaggi fortemente caratterizzati: umani, orsi, personaggi fantastici, che ben
si prestano a diventare personaggi teatrali. La storia di
un gruppo di orsi, portati dalla fame ad invadere la città
è un racconto carico di ironia e farcito di considerazioni
sui comportamenti umani. Le vicende degli orsi si articolano nel tempo in una carambola di avventure che
offrono occasioni di riflessione sui temi cari a Buzzati
come la morte, l’attesa, l’identità. Con il lavoro degli
anni precedenti il testo narrativo è diventato copione e
l’universo figurativo, studiato e ridisegnato per potersi
adattare alle esigenze dell’arte del teatro d’ombre e
alle sue specifiche necessità, si è strutturato in sagome,
materiali d’ombra, schermi e scena. Elaborato il copione
teatrale e progettata la scena si procede negli incontri di questa annualità a dare forma a uno spettacolo
pensato dal gruppo dei partecipanti al laboratorio e
ideato per essere a misura di “scuola”, cioè per poter
essere rappresentato negli spazi scolastici dove saranno
le stesse insegnanti che hanno partecipato al laboratorio a metterlo in scena. Per raccontare questa storia
con il linguaggio delle ombre a partire dalla stagione
teatrale 2014/2015 si è intrapreso un viaggio che, in
compagnia degli orsi di Buzzati, ha toccato e toccherà
le varie componenti che danno vita ad uno spettacolo
d’ombre. Innanzitutto l’ombra, affrontata tecnicamente
nelle sue varie declinazioni e potenzialità, il corpo come
“oggetto” e “soggetto” scenico grazie alla sua presenza
attiva sul palco, con la recitazione e l’animazione di sagome, la scena intesa come spazio d’azione teatrale dove la
storia prende vita. Ora è il momento di mettere in scena,
ossia di lavorare sulla relazione fra questi elementi. Con
la partecipazione a questo laboratorio è possibile per gli
insegnanti vivere in modo diretto l’esperienza del “fare
teatro”. Acquisire dimestichezza con il mondo della scena
e praticare in modo attivo gli elementi del teatro, compiere insomma una coinvolgente esperienza sia davanti sia
dietro le quinte.
Programma e informazioni
Gli incontri si terranno da settembre a marzo all’Officina
delle Ombre (il calendario del laboratorio sarà comunicato direttamente ai partecipanti). Il modulo progettato si
articolerà in una serie di incontri ad elevata valenza pratica. Le attività di costruzione dei materiali in laboratorio
si alterneranno con le prove sulla scena al fine di poterne
verificare il risultato in itinere.
Lo spettacolo finale
Teatro Gioco Vita
LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA
esito del laboratorio teatrale Dal racconto al teatro d’ombre a cura di Nicoletta Garioni
studi ideati e realizzati dalle insegnanti partecipanti
supervisione artistica Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi
Teatro Gioia
sabato 18 marzo 2017 - ore 20.30 e ore 21.30
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Pre/Visioni)
lo spettacolo potrà essere replicato in spazi scolastici, presso le
scuole primarie che ne facciano richiesta a Teatro Gioco Vita, in
date e orari da concordare
Una giornata d’incontro con la Commedia dell’Arte e
le sue maschere insieme a Nicola Cavallari, uno degli
artisti oggi maggiormente conosciuti del settore. Una
giornata in cui attraverso la pratica, l’uso delle maschere, il gioco e l’improvvisazione, gli studenti potranno
avvicinarsi a questo genere teatrale oggi patrimonio
UNESCO.
Il progetto
La Commedia dell’Arte è un genere teatrale nato nella
prima metà del 1500 in Italia, che affonda le sue radici
nella tradizione popolare Zannesca. Le sue caratteristiche più note ed evidenti sono la maschera e l’improvvisazione. Gli attori “calzano” la maschera, il viso dunque
è celato e non può più servire per definire i vari stati
d’animo dei personaggi. Sarà il corpo, nella sua infinita
potenzialità, a farsi principale portavoce dell’ “evento
scenico”.
La tecnica dell’improvvisazione consiste nel dare un tessuto verbale all’improvviso di una storia di cui gli attori
conoscono lo scenario. Seguendo canovacci stabiliti, gli
attori “improvvisano” attingendo al loro repertorio, rimanendo in stretto contatto con il pubblico, sempre diverso, che hanno davanti. Questa necessità di cambiare,
di improvvisare appunto, conferisce alla commedia la
specificità di “vagabondare” costantemente e agli attori di rimanere costantemente concentrati e iperreattivi.
Gli argomenti trattati nei canovacci sono legati al potere, all’amore, alla fame, cioè ai motori che muovono le
maschere; le ambientazioni sono lontane nel tempo, ma
spesso ciò diventa un escamotage per parlare dell’oggi;
non esistono scenografie, è abilità delle maschere far
vedere al pubblico ciò che non c’è fisicamente ma che
esiste nella storia. Il successo della Commedia dell’Arte,
che è riuscita ad attraversare i secoli, lasciando segni
ovunque, sta nel linguaggio, nelle modalità di comunicazione che gli attori utilizzano per svolgere le loro performance, nella miscela e nell’uso di forme espressive
diverse. Basta prendere un personaggio della Commedia dell’Arte in azione per rendersi conto di come usa il
proprio corpo: gestualità fantasiosa, ritmi sottratti alla
quotidianità, invenzioni vocali, costumi colorati e ricchi
di fantasia che alludono ad altri contesti, azioni pantomimiche che sconfinano nella danza, ma soprattutto
l’uso della maschera che subito annuncia la tipologia
del personaggio e del suo carattere. Sono tutti elementi
leggibili a qualsiasi latitudine e da qualsiasi persona,
colta o non colta, anche se non conosce il valore semantico delle parole che vengono pronunciate.
Il laboratorio vuole essere un primo contatto con questi
meravigliosi attrezzi di artigianato che sono le maschere, un modo anche per potersi esprimere liberamente e
protetti e nascosti dalle maschere, riuscire a dire molto
del proprio mondo con il sorriso sulle labbra.
Quindi, tutti pronti in maschera, smascherando noi stessi e gli altri!
Programma e informazioni
Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da
definire con le scuole interessate. Per la realizzazione
è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si
consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La
partecipazione prevede un costo di 8 euro a studente.
Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli
insegnanti della classe interessata, legando il progetto
alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di
esaltarne le capacità e le caratteristiche.
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LABORATORI
TUTTI I COLORI DELL’OMBRA
TEATRO GIOCO VITA
Una giornata di laboratorio sull’ombra
che può essere “spesa” su una sola classe o su più classi
per tutta la durata dell’orario scolastico
LABORATORI
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pina e i suoi amici vanno a scuola
TEATRO GIOCO VITA
a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni
a cura di Nicoletta Garioni
per le scuole dell’infanzia
per le scuole dell’infanzia e primarie
Cos’è un’ombra? Indaghiamo questa compagna di giochi. Di che cosa è fatta? È solo un piccolo pezzo di buio
che ci segue, che è sempre con noi... ma è davvero solo
un pezzo di buio? Che cosa ci racconta? Quali sono i
colori dell’ombra?
E ancora. Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un
pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli ce l’hanno l’ombra? Un’ombra sulla faccia fa male?
Quand’è che un’ombra...
Il laboratorio Tutti i colori dell’ombra è un percorso ludico e sensoriale concepito per condurre il bambino alla
scoperta dell’ombra e delle sue particolarità. Dell’ombra
si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto
di vista fisico (ingrandimento, deformazione, materia,
ecc.); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità
informative e comunicative (il “raccontare” una forma,
una figura, una storia); la dimensione del quotidiano e
dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle
sagome); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri,
cartoni animati, ecc.).
In concreto si metteranno i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive,
cognitive e comunicative, nonché delle potenzialità
espressive e creative dell’ombra stessa.
I giochi proposti faranno riferimento a:
• il buio, la luce, la penombra, l’ombra;
• immagini d’ombra corporea;
• immagini d’ombra con giocattoli, figure fisse
e mobili;
• comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili,
nere-colorate, ecc.;
• drammatizzazioni: relazioni tra più figure proiettate.
La caratteristica principale di questo laboratorio è quella di essere concepito per adattarsi alle situazioni ambientali (i luoghi e gli spazi, all’aperto e al chiuso della
scuola), contestuali (il numero di bambini, di sezioni o
di classi) e ai tempi a disposizione. Anche i contenuti
dell’intervento saranno modellati sulla situazione scolastica in cui il laboratorio è previsto.
Programma e informazioni
Date e orari da concordare con le scuole interessate.
Necessaria la disponibilità di uno spazio ampio, libero
da ingombri e completamente oscurabile.
La giornata di lavoro può essere “spesa” su una sola
classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico.
Costo totale: 200 euro per l’intera giornata (quota
comprensiva di preparazione, allestimento e materiali
di consumo).
Pina, personaggio disegnato da Lucy Cousins, è per i più
piccoli un’amica che vive con loro le stesse scoperte, le
gioie, le paure, le fatiche. È una topina simpatica con cui
potersi identificare, che sa far sorridere e meravigliare
della quotidianità.
La topina Pina, il personaggio tanto amato dai bambini, si staccherà dalle pagine dei libri sulle quali normalmente vive e dove i bambini l’hanno conosciuta e
andrà nelle scuole dell’infanzia per prendere vita sullo
schermo del teatro d’ombre. Un percorso che condurrà
anche gli alunni più piccoli alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre, un viaggio nello
spazio della scena che coinvolgerà i bambini in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di
sicuro incanto dove sarà per loro possibile giocare con
il personaggio che è venuto ad incontrarli insieme ai
compagni. Un percorso per far nascere storie, avventure, viaggi che partendo dalle pagine dei libri si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice
pretesto per giocare.
Il progetto
• Arriva a scuola il villaggio di Pina e dei suoi amici.
• Costruzione delle casette/teatrini.
• Costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici.
• Giochi di animazione e improvvisazione di brevi storie
nel villaggio di Pina.
Il laboratorio è rivolto a bambini delle Scuole dell’Infanzia che ben conoscono i personaggi delle storie proposte. La traduzione in un mondo d’ombra dei personaggi
e del loro mondo grafico comporta un gran lavoro manuale di ritaglio sia per la realizzazione dei personaggi
in sagoma sia delle casette/ teatrini.
Per permettere ai bambini di partecipare attivamente
alla creazione di tutti i materiali e per rispettare i loro
tempi di realizzazione si è pensato di dividere il lavoro
in due parti.
Parte prima - Aspettando Pina e i suoi amici
L’operatrice di Teatro Gioco Vita incontra gli insegnanti
fornendo loro i materiali e le istruzioni necessarie per
avviare il lavoro con la sezione. I bambini con l’aiuto
degli insegnanti inizieranno così la costruzione delle
sagome di Pina e dei suoi amici e delle loro casette/
teatrini. In questa prima parte i bambini avranno quindi la possibilità di conoscere i personaggi e di scoprire
le loro caratteristiche attraverso stimoli ed indicazioni
date dall’operatrice teatrale. Questo primo approccio
darà modo di creare l’aspettativa della seconda parte
del laboratorio.
Parte seconda - È arrivata Pina con i suoi amici
Arriva a scuola l’operatrice di Teatro Gioco Vita per una
mattinata di laboratorio e gioco insieme. Si crea l’evento conclusivo nel quale i bambini andranno alla scoperta del magico mondo del teatro delle ombre.
Per una buona riuscita del lavoro la sezione sarà suddivisa in due o più gruppi, per fasce omogenee d’età, in
modo da poter seguire attentamente il lavoro di tutti i
bambini.
Programma e informazioni
Date e orari da concordare con le scuole interessate.
Necessaria la disponibilità di tavoli da lavoro e di uno
spazio ampio, libero da ingombri e completamente
oscurabile.
Costo totale: 200 euro per l’intero laboratorio (quota
comprensiva di preparazione, allestimento e materiali
di consumo).
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LABORATORI
UNA GIORNATA a TEATRO
LABORATORI
SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINO
TEATRO GIOCO VITA
Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia
Piccoli incontri con l’ombra Una giornata in compagnia
delle nostre ombre, per giocare e divertirsi ma anche imparare
a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari
Il mestiere del teatro Una giornata con la compagnia
di Teatro Gioco Vita per parlare di come si “fa” uno
spettacolo teatrale
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per le scuole dell’infanzia
a cura di Nicoletta Garioni
per le scuole primarie, secondarie di I° grado e secondarie superiori
Piccoli incontri con l’ombra
per le scuole primarie
Dalla scoperta della propria ombra alla prima sagoma,
dall’ombra in piedi a quella in trasparenza, dai giochi
con la luce a quelli con lo schermo. Un percorso ludico che permette ai bambini di familiarizzare con un
elemento che appartiene alla loro vita quotidiana ma
che può, se sollecitato, esprimere un enorme potenziale
espressivo. Ma prima ancora che un percorso di gioco
sull’ombra Piccoli incontri con l’ombra è un momento
di incontro tra un gruppo di bambini e gli artisti della
compagnia di Teatro Gioco Vita che aprono il loro laboratorio e li invitano a condividere, per una giornata,
quello strano mondo che è un laboratorio teatrale.
Questo è dunque il significato primo, più importante, di
Piccoli incontri con l’ombra: semplicemente lo scambio,
la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare,
il raccontarsi e il giocare tra adulti e bambini senza altri fini che il piacere dello stare insieme. Tutto questo è
molto più facile in quello strano luogo che è un laboratorio teatrale, una fabbrica di sogni, l’officina dell’impossibile.
Il mestiere del teatro
per le scuole secondarie di I° grado e superiori
Come si fa uno spettacolo? Quanto tempo ci vuole?
Perché avete scelto di raccontare questa storia? Come
si fa a diventare un attore? Tu, quanti anni hai?
Queste sono alcune delle tante domande che alla fine
di uno spettacolo ci vengono normalmente rivolte dai
ragazzi. Domande che spaziano dai contenuti alle tecniche, dai perché ai come, dall’artistico al personale.
Domande alle quali frettolosamente cerchiamo di dare
risposte nel disordine di una sala che si sta rumorosamente svuotando. Finiamo qualche volta col dubbio di
non aver dato la giusta risposta e, spesso, di non aver risposto a tutti. Ma rimaniamo sempre con l’impressione
che in quei veloci e all’apparenza banali scambi di battute ci sia molto del senso vero del teatro che facciamo
e in cui crediamo. La proposta contenuta ne Il mestiere
del teatro nasce dal radicarsi di questa impressione e
dal bisogno di dare risposte alle domande che sollecita.
Il laboratorio è dunque concepito come momento di incontro tra un gruppo di ragazzi e alcuni teatranti della
compagnia di Teatro Gioco Vita.
Il mestiere del teatro non sarà un incontro fatto di sole
parole ma solleciterà un coinvolgimento ludico e fisico
dei ragazzi, fatto di giochi e modi di comunicazione che
favoriscano lo scambio, la comunione delle idee e dei
pensieri, il fantasticare, il raccontarsi tra adulti e ragazzi, senza infingimenti. Tutto questo è molto più facile
in quella fabbrica dell’impossibile che è un laboratorio
teatrale.
Programma e informazioni
Officina delle Ombre
dalle ore 9
(orari e date da definire con i partecipanti)
Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe.
La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino
(quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo - possibilità di consumare il pranzo al
sacco all’Officina delle Ombre).
Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa?
Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è
che un’ombra diventa la mia? I giocattoli hanno
l’ombra?Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che
un’ombra…
Se l’ombra gioca a nascondino è un laboratorio sull’ombra propedeutico al teatro d’ombre. Perché questo? Perché siamo convinti che il teatro d’ombre, inteso come
insieme di tecniche e linguaggi scenici tradizionalmente
codificati, sia particolarmente difficile per i bambini
piccoli e che queste difficoltà limitino l’incontro con
questa arte scenica. Perché siamo convinti che l’ombra
sia invece un elemento ricco di potenzialità espressive straordinariamente adatte ad esprimere l’universo
emotivo e cognitivo del bambino. Perché siamo convinti
che occorra pertanto esplorare il potenziale primario
dell’ombra per arrivare a formulare nuove proposte
in grado di darsi come reali strumenti di espressione
nelle mani dei bambini. In concreto nel laboratorio Se
l’ombra gioca a nascondino metteremo i bambini a
contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso
esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive (visive); capacità cognitive (mnemoniche,
classificatorie, associative, ecc.); capacità comunicative
(semantiche); potenzialità espressive (creative). E questo sempre nel pieno rispetto delle loro esigenze psico
- affettive globali. Delle ombre si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (consistenza,
ingrandimento, deformazione ecc.); la dimensione del
quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli,
ombre delle sagome); i limiti e le potenzialità in merito
alle capacità informative e comunicative (il ‘raccontare’
una forma, una figura, una storia); le relazioni con altri
linguaggi espressivi (libri, cartoni animati ecc.).
I giochi faranno riferimento a: il buio, la luce, la penombra, l’ombra; l’ombra corporea in terra e in piedi; l’om-
bra degli oggetti, dei giocattoli, di figure fisse e mobili;
comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili,
nere-colorate; scoperta della sagoma; relazioni tra più
figure proiettate (prime drammatizzazioni) ed inizio di
una storia.
Il progetto
• 1° incontro: il buio.
• 2° incontro: la luce e le ombre.
• 3° incontro: un grande telo per fare teatro, lo schermo.
• 4° incontro: le sagome e il teatro d’ombre.
• 5° incontro: caratterizzazione delle sagome,
animazioni.
Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio
Scuola di Teatro Gioco Vita.
Informazioni
Il laboratorio è articolato su cinque incontri della durata
di 60/90 minuti ciascuno a seconda della fascia d’età
ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini
(le sezioni numerose, quindi, saranno suddivise in due
gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone 1 incontro alla settimana per circa
due mesi.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione
di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro
e l’altro.
Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
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LABORATORI
TUTTI SUL PALCO!
Una mattinata di “giochi teatrali”
a cura di Nicola Cavallari
LABORATORI
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SEGUENDO L’OMBRA DI UN
PICCOLO RE
Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia
a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
A partire dalle esperienze realizzate con successo con i
giovanissimi da Nicola Cavallari nelle ultime stagioni teatrali, Teatro Gioco Vita ha proposto all’attore e regista
di curare un nuovo progetto laboratoriale intensivo: una
mattinata di “giochi teatrali”, un’attività creativa grazie
alla quale i bambini delle scuole primarie e i ragazzi delle scuole secondarie di 1° grado potranno esplorare e
sperimentare la propria sensibilità, le proprie attitudini
e le dinamiche di gruppo.
Per le scuole primarie
Il laboratorio teatrale vuole dare la possibilità ai bambini di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva con l’obiettivo
di sviluppare l’ascolto di sé e dell’altro, migliorare la
propria capacità di associazione e di concentrazione
e per aumentare la fantasia, utile in qualsiasi tipo di
ragionamento.
Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si
sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il
movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi
teatrali.
Ai bambini viene data piena libertà di inventare e di
inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite
alcune regole base della comunicazione teatrale con le
quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario.
Una giornata intensa in cui i bambini impareranno a incanalare nel giusto modo la loro energia, una giornata
da ricordare, una prima giornata per futuri “talenti”.
Per le scuole secondarie di 1° grado
Il laboratorio teatrale può essere un modo per i ragazzi
e le ragazze di questa età meravigliosa e difficile di dare
sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva. Perché in palcoscenico, protetti
e nascosti da un personaggio, a volte si può finalmente
riuscire a dire molto di sé e del proprio mondo. Tutto
questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il
movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi
teatrali.
Ai ragazzi viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite le
regole base della comunicazione teatrale con le quali
strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario.
È un gioco di squadra in cui le diversità individuali risultano fondamentali; è un gioco che si può fare solo
insieme agli altri ma nel rispetto e nella valorizzazione
delle attitudini di ciascuno.
Niente è giusto o sbagliato ma è il pensiero che lo rende
tale. (William Shakespeare)
Programma e informazioni
Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da
definire con le scuole interessate. Per la realizzazione
è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si
consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La
partecipazione prevede un costo di 8 euro ad alunno.
Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli
insegnanti della classe interessata, legando il progetto
alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di
esaltarne le capacità e le caratteristiche.
per le scuole dell’infanzia
A partire dal racconto di una storia tratta dal libro Il piccolo re dei fiori illustrato da Kvèta Pacovskà, si creeranno situazioni che condurranno i bambini alla scoperta
degli elementi fondamentali del teatro d’ombre (il buio,
la luce, lo schermo, l’ombra corporea e della sagoma).
Il laboratorio prevede momenti ludico-sensoriali alla
scoperta dello spazio in situazioni di luce e di buio e
momenti di creazione grafico pittorica. Elemento fondamentale del percorso sarà la continua creazione di
situazioni di mistero e di sorpresa che manterranno viva
la curiosità e la partecipazione dei bambini.
Il progetto
• 1° incontro: l’arrivo di un pacco misterioso; buio; luce
e spazio; la luna esce dal libro per donarci un indizio: il
Piccolo Re si è nascosto in “una grande pagina bianca”...
• 2° incontro: lo schermo; la scoperta dell’ombra; l’uccellino e un nuovo suggerimento: “per scovare il Piccolo
Re dobbiamo diventare piatti…”; la nostra ombra nera.
• 3° incontro: i giochi con le ombre; le silhouettes; i
personaggi della corte del Re.
• 4° incontro: il Piccolo Re; le ombre colorate; caratterizziamo i nostri personaggi; ora siamo piatti e piccoli
pezzi di colore fanno parte di noi.
• 5° incontro: continuiamo la ricerca della Principessa
con il Re; prepariamo insieme dei mondi colorati; riprendiamo il libro e la storia…; giochi di animazione e brevi
drammatizzazioni.
Informazioni
Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i
costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di
alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria
nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e
l’altro. La durata prevista è di 60/90 minuti circa per ogni
incontro a seconda della fascia d’età. Durante il percorso
può essere richiesto l’aiuto di qualche insegnante o di
qualche genitore per le fasi di lavoro legate alle sagome
(ritaglio dei profili e trasformazione in personaggi).
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LABORATORI
“ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO”
DICE IL BRADIPO
Laboratorio ispirato al libro scritto ed illustrato
da Eric Carle
LABORATORI
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L’ANIMA DELLE COSE
L’ombra nelle arti visive e plastiche
Laboratorio tra teatro ed arte
a cura di Nicoletta Garioni
a cura di Nicoletta Garioni/Agnese Meroni
per le scuole secondarie di 1°grado e secondarie superiori
per le scuole dell’infanzia
Come fare per trasformare le figure di un libro illustrato
in personaggi animati e parlanti? Come fare a staccarli
dal loro contesto originario per farli vivere sullo schermo del teatro d’ombre? Come tradurre il mondo grafico
in un mondo d’ombre? Come possono i bambini farsi
attori e protagonisti di questo processo?
Il percorso, strutturato in cinque incontri, è un viaggio
a partire dalle pagine del libro al teatro delle ombre
passando attraverso la conoscenza dell’ombra e delle
sue potenzialità espressive, alla creazione artistica di
personaggi sagoma cercando di ricreare il mondo grafico del libro fino all’esperienza ludica nello spazio di
animazione per una breve drammatizzazione della storia in ombra. Per creare sorpresa e aspettativa il libro,
accompagnato da una lettera, sarà inviato a scuola
prima dell’attività di laboratorio. I bambini con le insegnanti avranno la possibilità di conoscere la storia
con il bradipo ed i suoi amici animali, animali strani che
abitano lontano … ed andare alla scoperta del mondo
raccontato, sino all’arrivo dell’operatrice.
Il progetto
• 1° incontro: la lettera, il buio della notte, l’arrivo del
bradipo, giochi.
• 2° incontro: riprendiamo la luce magica continuiamo
ad esplorare le nostre ombre; giochi d’ombra con figure.
• 3° incontro: strutturiamo i giochi per meglio capire la
relazione luce, sagoma e superficie di proiezione; giochiamo con il nostro animale e il bradipo.
• 4° incontro: coloriamo i nostri animali con le tempere
come quelli di Eric Carle.
• 5° incontro: animazioni, brevi drammatizzazioni; la
storia del bradipo in ombra.
Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio
Scuola di Teatro Gioco Vita.
Informazioni
Il laboratorio è articolato in incontri della durata di
60/90 minuti ciascuno per sezione a seconda della fascia d’età ed è concepito per un gruppo di massimo
15 bambini (nel corso della stessa mattinata, quindi, le
sezioni numerose saranno suddivise in due gruppi).
Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si
propone un incontro alla settimana per circa due mesi.
Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per
i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la
memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli
appuntamenti.
L’alternarsi di zone di luce e zone in ombra sulla superficie degli oggetti ci permette di identificarne la forma,
il tipo di riflessione sulla loro superficie ce ne indica la
struttura e la reazione alle diverse lunghezze d’onda
dello spettro determina il loro colore.
Ernst E. Gombrich
La luce e l’ombra sono due elementi “fisici” e “immateriali” che permettono ai nostri occhi di vedere il mondo,
di delinearne lo spazio, i contenuti e le distanze, svelando la materia delle cose: in una parola quello che percepiamo della realtà. Sono elementi intangibili che rendono concreto quello che ci circonda. Si rivelano quando
incontrano una superficie. Non possiamo prenderli in
mano, non possiamo contenerli eppure combinandosi
ci permettono di assistere allo spettacolo della realtà,
capaci di infinite varianti e sfumature. Sono una l’antagonista dell’altra, in continua dialettica e responsabili
del significato espressivo delle cose.
La nostra percezione del mondo non è mai uguale ma
cambia in continuazione anche grazie alla combinazione di questi elementi. Gli artisti di tutti i tempi, con il
loro sguardo sensibile a queste ‘materie creatrici’ ne
hanno saputo cogliere il potenziale espressivo: come
registi hanno studiato, scelto e controllato la luce e
l’ombra come elementi integranti della propria rappresentazione visiva facendo così vivere lo spettacolo delle
proprie opere.
Il progetto
Il laboratorio, teorico-pratico, prevede momenti di
osservazione e di lavoro attivo sul tema della luce e
dell’ombra, delle loro modalità di creazione e funzionamento in rapporto alle arti visive e plastiche. Partendo
dall’osservazione di alcune opere d’arte verranno proposte ai ragazzi una serie di attività e di situazioni che,
attraverso giochi di luce e ombra, permetteranno loro di
confrontarsi in modo diretto sul tema, come esploratori,
attivando la propria fantasia e curiosità.
Informazioni
Il laboratorio si rivolge al gruppo classe. La struttura
potrà essere articolata con forme e modi differenti in
funzione delle esigenze degli insegnanti, anche in base
alle tematiche affrontate nel corso dell’anno scolastico.
Per lo svolgimento del laboratorio è necessaria un’ampia stanza oscurata e attrezzata con tavoli e sedie. La
sede e la durata, che potrà variare da 1 incontro di 3
ore a tre incontri di 2 ore, sono da concordare con gli
insegnanti della classe interessata.
Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa.
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LABORATORI
I VIAGGI DI ASTOLFO
Laboratorio teatrale in occasione dei 500 anni
de L’Orlando furioso (1516) di Ludovico Ariosto
a cura di Nicoletta Garioni
LABORATORI
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LABORATORI DI TEATRO
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
per le scuole secondarie di 1°grado e secondarie superiori
Astolfo si pensò d’entrarvi dentro,
E veder quei c’hanno perduto il giorno,
E penetrar la terra fin al centro,
E le bolge infernal cercare intorno.
- Di che debbo temer (dicea) s’io v’entro,
Che mi posso aiutar sempre col corno?
Farò fuggir Plutone e Satanasso,
E’l can trifauce leverò dal passo. De l’alato destrier presto discese,
E lo lasciò legato a un arbuscello:
Poi si calò ne l’antro, e prima prese
Il corno, avendo ogni sua speme in quello.
Non andò molto inanzi, che gli offese
Il naso e gli occhi un fumo oscuro e fello,
Più che di pece grave e che di zolfo:
Non sta d’andar per questo inanzi Astolfo.
Astolfo, migliore amico di Orlando e suo compagno
d’armi, con le sue mirabolanti avventure è sicuramente
uno delle figure più interessanti de L’Orlando furioso.
Da questo personaggio Teatro Gioco Vita intende
partire per proporre un laboratorio ludico-pratico che
condurrà i ragazzi a cimentarsi con il Teatro d’Ombre,
disegnando e trasformando Astolfo in figura animata,
in sagoma, dando così vita al personaggio. Attorno ad
Astolfo si svilupperà l’universo di immagini che popolano L’Orlando furioso.
Il progetto
Ogni partecipante potrà creare il “proprio” Astolfo e
realizzarlo secondo le tecniche costruttive del teatro
d’ombre. La sagoma di Astolfo insieme a tanti altri protagonisti potrà essere animata sullo schermo bianco per
dare nuova vita alle sue incredibili avventure. Sarà questo l’inizio di un percorso nello spazio della scena che
coinvolgerà i ragazzi in situazioni teatrali coinvolgenti
benché realizzati con semplici materiali. Dal mondo di
figure d’ombra nasceranno storie, viaggi, liberi di vivere
nello spazio teatrale. Per i ragazzi sarà un’occasione per
avvicinarsi in modo ludico all’ opera di Ariosto e partecipare in prima persona al “teatro”.
Nell’arco del laboratorio verranno affrontati i seguenti
contenuti (con tempistiche e modalità differenti in relazione alla forma scelta del laboratorio):
- Il personaggio di Astolfo e le vicende narrate ne L’Orlando furioso.
- Le figure nel teatro d’ombre
- La creazione del personaggio e la costruzione delle
sagome.
- Il testo de L’Orlando furioso.
- L’animazione delle sagome: le storie raccontate con il
teatro d’ombre.
Informazioni
Il laboratorio I viaggi di Astolfo si rivolge al gruppo
classe. Si svolgerà nelle sedi scolastiche e potrà essere
articolato con forme, tempi e modi differenti adattandolo alle esigenze della scuola. La tempistica ideale può
variare da un incontro di tre ore per gruppo classe a tre
incontri di due ore per gruppo classe. Per lo svolgimento
del laboratorio è necessaria un’ampia stanza oscurata e
attrezzata con tavoli e sedie.
Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa.
Da alcuni anni scolastici con alcune classi di scuola superiore sono realizzati laboratori teatrali curati dall’attore e regista Nicola Cavallari.
L’esperienza, valutata positivamente sia dai docenti sia
dai ragazzi e dalle loro famiglie, sarà riproposta nell’anno scolastico 2016/2017, nella consapevolezza che il
teatro, con i suoi linguaggi e le sue tecniche, può essere
occasione, per insegnanti e studenti, per approfondire
in modo diverso temi di ricerca, autori e testi che si affrontano nell’attività didattica. I contenuti e le modalità
di realizzazione di ogni singolo laboratorio saranno concordati con gli insegnanti delle classi interessate, legan-
do il progetto alle esigenze e alla ricettività delle classi
stesse e cercando di esaltare le capacità e le conoscenze
già in possesso dei partecipanti.
I progetti
Due le tipologie di laboratorio che sono proposte. Una
con una struttura più articolata: il percorso sarà organizzato in dodici giornate di lavoro. La seconda tipologia di laboratorio è invece di carattere più intensivo:
sono previste tre giornate di lavoro, calendarizzate di
preferenza consecutivamente.
Al termine di ogni progetto laboratoriale sarà allestita
una performance, dimostrazione del lavoro fatto insieme e occasione per comunicare l’esperienza al pubblico, con gli studenti direttamente impegnati in ogni fase
della messa in scena.
Programma e informazioni
Il laboratorio si rivolge al gruppo classe. Il numero e il
calendario degli incontri per ciascun laboratorio saranno definiti con gli insegnanti delle classi interessate. Le
performance finali di ciascun percorso saranno inserite
nel cartellone Pre/Visioni della Stagione di Prosa “Tre
per Te” del Teatro Municipale di Piacenza. Sede di tutte le attività laboratoriali sarà principalmente il Teatro
Gioia.
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LABORATORI
A TEATRO, RAGAZZI!
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
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TUTTI A TEATRO
Il teatro dietro le quinte
Laboratorio/spettacolo
Incontri di presentazione dei contenuti della
Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017
a cura di Nicola Cavallari
Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli
della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017
per le scuole primarie
Incontri di approfondimento sugli spettacoli della
Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017
Una divertente visita a teatro per scoprire tutto quello
che c’è, ma non si vede. Il teatro, un luogo magico che
aiuta a far sognare grandi e bambini.
Ma cosa succede quando non c’è lo spettacolo? Il teatro dorme? Ci abita qualche strano essere?
Un momento... cominciamo dall’inizio... dal foyer...
No!!! Non si mangia, il foyer... E lasciate stare i tiri,
altrimenti vien giù il cielo o forse l’arlecchino... Fermi,
chi ha preso quel par e dov’è il sagomatore? Non si sale
sulla graticcia! Ma non c’è una maschera in galleria?
Che confusione! Sarà meglio cercare il regista in regia...
No! Perché in regia ovviamente c’è il luciaio... E in platea? Basta! Adesso chiamo il direttore!
Se come noi ci avete capito poco o niente, è il caso di
venirci a trovare e insieme scopriremo tutti i segreti del
teatro.
Programma e informazioni
Una visita al Teatro Comunale Filodrammatici che è
strutturata come un incontro/laboratorio alla scoperta
dello spazio teatrale e dei suoi segreti. Le date e gli
orari sono da concordare con le scuole interessate. Il
progetto è gratuito per le classi che assistono ad almeno uno spettacolo della Rassegna di Teatro Scuola
“Salt’in Banco”.
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
Il progetto vuole incontrare l’esigenza degli studenti
di migliorare gli strumenti in proprio possesso da una
parte per fruire meglio della visione dello spettacolo,
dall’altra per disporre di chiavi di lettura adeguate e per
approfondire l’esperienza della visione dello spettacolo stesso. L’obiettivo è aiutare gli studenti ad acquisire
maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e a
sviluppare il senso critico, per una fruizione più consapevole dello spettacolo teatrale. Un progetto basilare
nel percorso di educazione al teatro che Gioco Vita offre
agli studenti di tutti i livelli, finalizzato ad istituire un
dialogo continuativo e uno scambio reciproco con le
nuove generazioni di spettatori, nella prospettiva della “costruzione” del pubblico di domani. Tre le parti in
cui si articola il percorso, con tre tipologie di incontri a
seconda delle esigenze delle classi. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età
e degli interessi degli studenti coinvolti.
Incontri di promozione e formazione del
pubblico sui contenuti artistici della
Stagione di Prosa “Tre per Te”
L’illustrazione dei contenuti artistici della Stagione di
Prosa “Tre per Te” 2016/2017 diventa occasione per
avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza
la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento
di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in
modo consapevole dell’esperienza teatrale.
Incontri propedeutici alla visione
degli spettacoli
Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione
teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione.
Incontri di approfondimento sugli spettacoli
Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono
finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione.
Programma e informazioni
Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di
mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con
gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione
è gratuita. Gli incontri possono essere proposti anche
a più classi contemporaneamente. Il percorso intende
accompagnare gli studenti nella visione degli spettacoli
in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la
fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e
argomenti connessi alle rappresentazioni stesse.
A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di
schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita.
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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
TEATRANDO
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
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CONOSCERE IL TEATRO
Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli
della Rassegna di Teatro Scuola
“Salt’in Banco” 2016/2017
Incontri di approfondimento sugli spettacoli
della Rassegna di Teatro Scuola
“Salt’in Banco” 2016/2017
Incontri di introduzione ai linguaggi della scena
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole primarie, secondarie di 1° grado
e secondarie superiori
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
L’esperienza maturata da Teatro Gioco Vita nell’ambito
dell’educazione al teatro, nel corso di tanti anni e nel
contatto con numerose scuole, ha dimostrato come per
gli studenti sia importante potersi avvicinare al teatro
gradualmente e in modo consapevole. Ciò è ancora
più vero per quanto riguarda i giovanissimi spettatori, che dimostrano di partecipare più direttamente, e
con maggior coinvolgimento, all’esperienza teatrale se
adeguatamente preparati e introdotti alla scoperta dei
linguaggi della scena, delle peculiarità del testo e della
rappresentazione, della stessa magia del teatro.
Per questi motivi, Teatro Gioco Vita offre alle classi che
assisteranno agli spettacoli della Rassegna di Teatro
Scuola “Salt’in Banco” la possibilità di realizzare, in
orario scolastico e presso le sedi scolastiche, incontri
propedeutici alla visione degli spettacoli, cui potranno
seguire incontri di approfondimento, da concordarsi
direttamente con i docenti di riferimento delle classi
interessate.
Il progetto è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e
secondarie di 1° grado. I contenuti e le modalità del
progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli
interessi degli studenti coinvolti.
Incontri propedeutici alla visione
degli spettacoli
Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione
teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione.
Incontri di approfondimento sugli spettacoli
Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono
finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione.
Programma e informazioni
Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di
mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con
gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione
è gratuita.
Gli incontri possono essere proposti anche a più classi
contemporaneamente.
Il laboratorio intende accompagnare i ragazzi nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere
più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse.
Un percorso tra il teorico e il pratico alla scoperta del
teatro. Perché è vero che l’esperienza della scena è difficile da “spiegare”, ma possiamo provare a conoscere
meglio le componenti che danno vita ad uno spettacolo
teatrale: parole, gestualità, musica, scene, luci…
Un progetto che vuole essere un incontro con il “mestiere del teatro” e offrire spunti, suggestioni, curiosità
nei confronti dell’esperienza teatrale. Con l’obiettivo
di aiutare i ragazzi e i giovani ad acquisire maggiore
dimestichezza con il mondo della scena e a sviluppare
il senso critico, offrendo chiavi di lettura e strumenti di
lavoro da utilizzare in occasione della visione di spettacoli a teatro o in altre esperienze di educazione teatrale,
soprattutto nella scuola.
Un percorso per crescere come pubblico consapevole.
Il gioco del teatro
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
Giocare al teatro per conoscerlo, avvicinarsi o approfondirlo. Tre incontri teorico-pratici: quali sono i lavori del
teatro, fantasia e realizzazione, i personaggi, le emozioni... Il percorso terminerà con delle brevi improvvisazioni, in cui si proverà a interpretare le conoscenze apprese
e durante le quali i ragazzi saranno attori e registi di
loro stessi.
Scoprire il teatro
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
Per le classi che hanno già affrontato il primo livello due
incontri per provare a costruire su carta uno spettacolo
partendo da un testo già noto alla classe o proposto
dal formatore. I dialoghi, il luogo, i costumi, la regia. I
due incontri saranno divisi in momenti teorici e pratici
dove ci sarà un continuo confronto tra gli alunni e il
formatore. Sarà necessario anche un ulteriore lavoro in
classe tra un appuntamento e l’altro con il formatore
teatrale. Il numero degli incontri potrà subire variazioni
a seconda delle esigenze dei partecipanti.
L’arte del teatro
per le scuole secondarie superiori
Tre incontri in cui i giovani spettatori impareranno le
prime nozioni per leggere lo spettacolo teatrale. I segni
teatrali, i linguaggi, la strategia, la messa in scena, la
scrittura e altro ancora. Sarà valorizzata anche la capacità di critica teatrale dei ragazzi attraverso la visione di
uno spettacolo proposto dal formatore o che la classe
ha visto durante la stagione. A discrezione del formatore potrà esserci un momento di confronto su eventuali
ipotesi di messa in scena. Il numero degli incontri potrà cambiare a seconda delle esigenze e della reattività
della classe.
Programma e informazioni
In linea di massima il progetto si articola in tre incontri
della durata di un’ora circa ciascuno. I temi proposti e
gli argomenti varieranno a seconda dell’età degli studenti.
Il numero degli incontri potrà anche cambiare a seconda delle esigenze e della reattività della classe.
Gli appuntamenti si svolgeranno presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle scuole interessate). La
partecipazione è gratuita.
Per le classi che hanno già partecipato al progetto negli anni scorsi
Potrà essere proposta un’annualità aggiuntiva, per approfondire ulteriormente il percorso avviato. I contenuti
e le modalità di realizzazione saranno concordati direttamente con gli insegnanti delle classi interessate.
60
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
il teatro e la mente
Percorso tra teatro e psichiatria collegato alla visione degli
spettacoli Qualcuno volò sul nido del cuculo, Molière: la recita
di Versailles e Fedra
a cura di Nicola Cavallari e Giovanni Smerieri
per le scuole secondarie superiori
Tre spettacoli inseriti nel cartellone della Stagione di
Prosa “Tre per Te” 2016/2017 vengono affrontati da
una duplice prospettiva: quella psichiatrica e psicoanalitica, con l’intervento di Giovanni Smerieri, psichiatra
e psicoterapeuta, e quella teatrale, con l’intervento di
Nicola Cavallari, attore, regista e formatore. Si tratta di
Qualcuno volò sul nido del cuculo, Molière: la recita di
Versailles e Fedra. Le caratteristiche psicologiche dei
personaggi, le vicende narrate e gli eventuali parallelismi con la vita dell’autore diventano occasione per individuare aspetti della mente, delle relazioni e in generale
della condizione umana.
Programma e informazioni
Il progetto può essere seguito interamente nella sua
articolazione oppure gli insegnanti possono scegliere
uno o due degli spettacoli proposti. Gli incontri possono
essere rivolti anche a più classi contemporaneamente.
Dopo la visione dello spettacolo sono previsti due incontri della durata di un’ora da svolgersi presso le sedi
scolastiche, uno con Giovanni Smerieri sugli aspetti legati alla psiche, l’altro con Nicola Cavallari sull’analisi
della messa in scena.
Gli spettacoli
Fondazione Teatro di Napoli
QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO
di Dale Wasserman
dall’omonimo romanzo di Ken Kesey
traduzione Giovanni Lombardo Radice
adattamento Maurizio de Giovanni
con Daniele Russo, Elisabetta Valgoi
e con Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici,
Emanuele Maria Basso, Davide Dolores, Daniele Marino,
Gilberto Gliozzi, Antimo Casertano,
Gabriele Granito, Giulia Merelli
uno spettacolo di Alessandro Gassmann
Teatro Municipale
martedì 15 novembre 2016 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per te” - Altri Percorsi)
Paolo Rossi
MOLIÈRE: LA RECITA DI VERSAILLES
novità di Paolo Rossi e Giampiero Solari
su un canovaccio di Stefano Massini
regia Giampiero Solari
scene e costumi Elisabetta Gabbioneta
luci Gigi Saccomandi
con Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala,
Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi,
Mariaberta Blasko, Riccardo Zini, Karoline Comarella,
Paolo Grossi
canzoni originali Gianmaria Testa
musiche eseguite dal vivo I Virtuosi del Carso
produzione Teatro Stabile di Bolzano
Teatro Municipale
mercoledì 18 gennaio 2017 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)
Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro
Stabile di Torino - Teatro Nazionale
FEDRA
dalla Phaedra di Seneca (con estratti dall’Ippolito di Euripide e dalle Lettere di Seneca)
adattamento e regia Andrea De Rosa
con Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Anna Coppola,
Fabrizio Falco, Tamara Balducci
scene e costumi Simone Mannino
luci Pasquale Mari suono Gup Alcaro
assistente alla regia Thea Dellavalle
collaborazione scientifica Alfredo Casamento
Teatro Municipale
martedì 28 febbraio 2017 - ore 21
mercoledì 1 marzo 2017 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa)
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
61
C’è un cavaliere in scena
Il cavaliere inesistente di Italo Calvino
dal testo al palcoscenico
a cura di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni
per le scuole secondarie di 1° grado e superiori
Ne Il cavaliere inesistente tutti i personaggi si cercano.
Si cercano tra di loro ma, soprattutto, cercano se stessi.
L’uomo si muove dentro un mondo labirintico e ambiguo, pieno di luci e ombre, e soggiace alla passione,
all’amore, fino a dimenticarsi persino della guerra. Gli
uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e
nemmeno gli eroi, nell’epica nostrana, sono senza macchia e tantomeno senza peccato. Ne Il cavaliere inesistente tutto questo c’è, e c’è anche qualcosa in più, che
ci parla in maniera ancora più stringente della nostra
contemporaneità: l’uomo privo d’individualità fisica o
d’individualità di coscienza.
Fabrizio Montecchi
Il progetto ha l’obiettivo di analizzare le scelte drammaturgiche, registiche e sceniche che hanno portato alla
creazione del nuovo spettacolo di Teatro Gioco Vita. La
scrittura di Calvino si dà per archetipi, figure, immagini
che suggeriscono immediatamente visioni e rimandano
continuamente ad altro, in un lucido gioco di rispecchiamento tra fantasia e verità, come l’ombra.
Nel teatro d’ombre di Teatro Gioco Vita la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste due qualità di presenza scenica possono rendere molto bene,
nelle loro tante possibilità combinatorie, i diversi piani
dell’ “essere” presenti ne Il cavaliere inesistente. Inoltre
l’alto potenziale rappresentativo dell’ombra, capace di
farci viaggiare facilmente nel tempo e nello spazio, si
presta a tradurre il ricco immaginario storico-favolistico
di questo classico della letteratura del Novecento.
Programma e informazioni
Il percorso può essere strutturato in uno o due incontri.
L’incontro singolo sarà calendarizzato prima o dopo la
visione della rappresentazione, a seconda che si vogliano introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la
comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di svi-
luppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza
della visione stessa. L’insegnante può scegliere anche
di proporre entrambi gli incontri alla classe, sia quello propedeutico sia quello successivo alla visione dello
spettacolo.
Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche (previa
verifica della disponibilità degli operatori, l’incontro successivo alla visione dello spettacolo potrà essere svolto
in teatro al termine della rappresentazione).
Lo spettacolo
Teatro Gioco Vita
IL CAVALIERE INESISTENTE
di Italo Calvino
con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari
voce registrata Mariangela Granelli
drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Alessandro Nidi - costumi Tania Fedeli
luci Davide Rigodanza
assistente alla regia Lucia Menegazzo
coproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”
/ EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée - in collaborazione con Emilia Romagna Teatro
Fondazione
Teatro Comunale Filodrammatici
martedì 6 dicembre 2016 - ore 10
mercoledì 7 dicembre 2016 - ore 10
giovedì 26 gennaio 2017 - ore 10
venerdì 27 gennaio 2017 - ore 10
(Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”)
62
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
BREVE VIAGGIO NEL MISTERO
DELL’ANIMA
Percorso tra teatro e psichiatria collegato alla visione
dello spettacolo Donna di Porto Pim
a cura di Fabrizio Montecchi e Giovanni Smerieri
per le scuole secondarie superiori
Programma e informazioni
Dopo la visione dello spettacolo sono previsti due incontri della durata di un’ora da svolgersi presso le sedi
scolastiche: uno con Giovanni Smerieri sugli aspetti legati alla psiche, l’altro con Fabrizio Montecchi sull’analisi della messa in scena. Gli incontri possono essere
rivolti anche a più classi contemporaneamente.
La donna di Porto Pim era una creatura lunare, sensuale
e ambigua, che rubò l’anima di un baleniere e ne fece
un musicista; fino a quando, per riscattare il tradimento
previsto, la sconfitta annunciata, la natura assassina di
lui pretese un tributo di sangue, e fu la morte per lei.
Donna di Porto Pim è una storia d’amore e di morte, di
sogno e realtà, un breve viaggio nel mistero dell’anima
umana, una sorta di epica dell’anima fatta di parole e
gesti che evocano ombre, reali e immaginarie, metafore
di naufragi e naufraghi, di personaggi dagli atti mancati e dalle vite fallimentari. È la storia di un “naufragio
umano”. Lo spettacolo Donna di porto Pim viene affrontato da una duplice prospettiva: quella psichiatrica
e psicoanalitica, con l’intervento di Giovanni Smerieri,
psichiatra e psicoterapeuta, e quella teatrale, con l’intervento di Fabrizio Montecchi, regista. Le caratteristiche psicologiche dei personaggi, le vicende narrate e gli
eventuali parallelismi con la vita dell’autore diventano
occasione per individuare aspetti della mente, delle relazioni e in generale della condizione umana.
Lo spettacolo
Teatro Gioco Vita
DONNA DI PORTO PIM
Ballata per attori e ombre dal racconto
di Antonio Tabucchi
un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi
con Tiziano Ferrari
regia e scene Fabrizio Montecchi
oggetti e sagome Nicoletta Garioni
musiche Alessandro Nidi
luci Davide Rigodanza
assistente alla regia Lucia Menegazzo
produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” /
EPCC - Théâtre de Bourg en Bresse, scène conventionnée
Teatro Comunale Filodrammatici
giovedì 23 marzo 2017 - ore 10
venerdì 24 marzo 2017 - ore 10
lunedì 27 marzo 2017 - ore 10*
*recita che sarà effettuata solamente qualora risultino
esauriti i posti in data 23 e 24 marzo 2017
(Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”)
giovedì 23 marzo 2017 - ore 21
venerdì 24 marzo 2017 - ore 21
sabato 25 marzo 2017 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te”)
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
63
ANTONIO TABUCCHI DALLA
PAGINA ALLA SCENA
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Donna di Porto Pim
a cura di Fabrizio Montecchi
per le scuole secondarie superiori
...Abbiamo utilizzato il testo di Donna di Porto Pim in
versione pressoché integrale, facendo quasi esclusivamente uso delle parole di Tabucchi. Le poche aggiunte
sono attinte da altri testi contenuti nella raccolta omonima e ai quali ci siamo ispirati anche per creare il clima
generale della pièce, l’atmosfera dello spazio. Le piccole
modifiche che si sono rese necessarie sono state motivate solo da stringenti scelte di messinscena. La più
importante tra queste è che in scena c’è un solo attore,
che incarna lo scrittore. Perché abbiamo voluto che fosse proprio lo scrittore ad accompagnarci, sulla scena,
in questa storia d’amore e di morte, di sogno e realtà,
in questo breve viaggio nel mistero dell’anima umana.
Volevamo che attraverso la sua testimonianza fatta di
parole e gesti, evocasse ombre reali e immaginarie, metafore di naufragi e naufraghi, di personaggi dagli atti
mancati e dalle vite fallimentari...
Fabrizio Montecchi
Il progetto ha l’obiettivo di analizzare le scelte drammaturgiche, registiche e sceniche che hanno portato
alla creazione dello spettacolo di Teatro Gioco Vita.
Spettacolo in cui la Compagnia sviluppa e prosegue
due percorsi di lavoro che gli sono propri. Il primo,
scenico, che concerne la ricerca di un moderno dalang,
un “possibile” attore-manipolatore del teatro d’ombre
contemporaneo, totalmente figlio della nostra tradizione teatrale e culturale. Il secondo, testuale, che riguarda
il confronto con la creazione letteraria di scrittori italiani del secondo dopoguerra. Perché dunque Antonio
Tabucchi? E perché mettere in scena questo suo testo
in particolare? Perché un solo attore? Perché utilizzare
ombre impalpabili per dare forma a personaggi molto
carnali, come quelli che costituiscono questa storia?
Perché ambientare la storia in una taverna, in un ambiente dominato da sabbia, legno e acqua? Un modo
per riflettere sullo spettacolo a posteriori, dopo la sua
visione, e meglio penetrarne i meccanismi che sottostanno
alla sua creazione.
Programma e informazioni
Il percorso può essere strutturato in uno o due incontri.
L’incontro singolo sarà calendarizzato prima o dopo la visione della rappresentazione, a seconda che si vogliano
introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di sviluppare
alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione stessa. L’insegnante può scegliere anche di proporre
entrambi gli incontri alla classe, sia quello propedeutico sia
quello successivo alla visione dello spettacolo. Gli incontri
si svolgono presso le sedi scolastiche (previa verifica della disponibilità degli operatori, l’incontro successivo alla
visione dello spettacolo potrà essere svolto in teatro al termine della rappresentazione).
Lo spettacolo
Teatro Gioco Vita
DONNA DI PORTO PIM
Ballata per attori e ombre dal racconto di Antonio Tabucchi
un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi
con Tiziano Ferrari regia e scene Fabrizio Montecchi
oggetti e sagome Nicoletta Garioni
musiche Alessandro Nidi luci Davide Rigodanza
Teatro Comunale Filodrammatici
giovedì 23 marzo 2017 - ore 10
venerdì 24 marzo 2017 - ore 10
lunedì 27 marzo 2017 - ore 10*
*recita che sarà effettuata solamente qualora risultino esauriti i
posti in data 23 e 24 marzo 2017
(Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”)
giovedì 23 marzo 2017 - ore 21
venerdì 24 marzo 2017 - ore 21
sabato 25 marzo 2017 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te”)
64
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
A TEATRO CON SHAKESPEARE
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Macbeth
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
Un tuffo nel mondo del più grande drammaturgo di
tutti i tempi: William Shakespeare. Un sunto della vita
e dell’opera del “Bardo”. La presentazione dello spettacolo Macbeth: dalla trama alla regia.
Il progetto si articola in due incontri, uno prima e uno
dopo la visione dello spettacolo.
Durante il primo incontro gli studenti potranno ottenere
tutte le informazioni sul testo shakespeariano per poter
apprezzare al meglio la visione della lettura proposta da
Franco Branciaroli, che si confronta di nuovo con Macbeth, dopo esserne stato già protagonista nell’edizione
diretta da Giancarlo Sepe nel 1994. Grande interprete
di spettacoli shakespeariani (ricordiamo nella seconda
metà degli anni Novanta l’Otello diretto da Gabriele
Lavia, in cui duettava con Umberto Orsini nel ruolo di
Jago, La bisbetica domata diretta da Marco Sciaccaluga,
con Mariangela Melato nel ruolo del titolo, e il Riccardo III diretto da Antonio Calenda), primo attore da testi
eterni, che ha onorato sempre la funzione rivelatoria e
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
IL TEATRO CIVILE
Percorso tra linguaggi della scena ed educazione
alla legalità collegato alla visione dello spettacolo
Per non morire di mafia
a cura di Nicola Cavallari e operatori di Libera
per le scuole secondarie superiori
sacra del teatro, Branciaroli non poteva non ritornare
alla grande tragedia scozzese.
Il secondo incontro sarà un confronto sullo spettacolo
visto: la critica, i dubbi, i “mi è piaciuto perché” e i “non
mi è piaciuto perché”. Un passo ulteriore verso la maturità da spettatori, senza dimenticare che “il pubblico
ha sempre ragione”.
Programma e informazioni
Il progetto intende accompagnare gli studenti nella
visione dello spettacolo Macbeth e allo stesso tempo
approfondire un autore fondamentale nella storia del
teatro.
Il percorso si articola in due incontri, uno propedeutico e
uno successivo alla rappresentazione in cartellone, con
l’obiettivo di conoscere meglio l’opera di William Shakespeare e di imparare a “leggere” lo spettacolo teatrale
nei suoi molteplici aspetti. Gli incontri sono gratuiti.
Lo spettacolo
CTB Centro Teatrale Bresciano
Teatro de Gli Incamminati
MACBETH
di William Shakespeare
traduzione di Agostino Lombardo
regia Franco Branciaroli
scene Margherita Palli
costumi Gianluca Sbicca
luci Gigi Saccomandi
con Franco Branciaroli e Valentina Violo
e con (in ordine alfabetico) Tommaso Cardarelli,
Daniele Madde, Stefano Moretti, Livio Remuzzi,
Giovanni Battista Storti, Alfonso Veneroso
Teatro Municipale
martedì 8 novembre 2016 - ore 21
giovedì 9 novembre 2016 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa )
65
damentali per la società e per il cittadino.
Da una parte, lo sguardo di chi fa teatro: quello di Nicola Cavallari, attore e regista. Dall’altra, lo sguardo di
chi come gli operatori di Libera opera per sollecitare la
società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità
e giustizia.
Nella potenza “sovversiva” della parola sta la forza del
teatro civile, un fenomeno tessuto d’impegno e talento che in Italia può essere considerato come una delle
forme più vitali del teatro contemporaneo: attraverso
la drammaturgia e l’utilizzo del corpo e della voce, rivivono sulla scena fatti ed emozioni, risvegliando nello
spettatore il desiderio di conoscere e/o ricordare.
Alla funzione civile del teatro, in questi anni, è stata
prestata una costante attenzione nel cartellone della
Stagione di Prosa “Tre per Te” (Marco Paolini, Ascanio Celestini, Simone Cristicchi ecc.). L’ospitalità dello
spettacolo Per non morire di mafia si pone in continuità con questa attenzione. Più che uno spettacolo, una
denuncia civile, lucida e spietata, dal libro omonimo
di Pietro Grasso, già Procuratore nazionale antimafia,
interpretato da Sebastiano Lo Monaco con la regia di
Alessio Pizzech. E una testimonianza dolorosa: quella
di un uomo che ha messo a disposizione dello Stato e
della società la sua stessa vita per combattere la criminalità organizzata.
Tra linguaggi della scena ed educazione alla legalità si
muove il progetto che vedrà confrontarsi e interagire
due punti di vista: il teatro come linguaggio, tecnica,
arte e il teatro come occasione per dibattere temi fon-
Programma e informazioni
Dopo la visione dello spettacolo sono previsti uno o due
incontri da svolgersi presso le sedi scolastiche: con Nicola
Cavallari sugli aspetti più prettamente teatrali e/o con gli
operatori di Libera sui temi della lotta alle mafie e alla cultura mafiosa, sull’educazione alla legalità come occasione
di crescita e formazione delle coscienze a partire dai valori
scritti nella Carta Costituzionale.
Lo spettacolo
Sebastiano Lo Monaco
PER NON MORIRE DI MAFIA
di Pietro Grasso
versione scenica Nicola Fano
adattamento drammaturgico Margherita Rubino
regia Alessio Pizzech
musiche Dario Arcidiacono
scene Giacomo Tringali
costumi Cristina Darold
luci Luigi Ascione
canti tradizionali Clara Salvo
produzione SiciliaTeatro Associazione
Teatro Municipale
giovedì 26 gennaio 2017 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)
Incontro con Sebastiano Lo Monaco
In collaborazione con Libera sarà organizzato in una scuola
superiore della città un incontro con l’attore Sebastiano Lo
Monaco.
66
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
TEATRO E CINEMA
Percorso tra palcoscenico e grande schermo
collegato alla visione degli spettacoli Calendar Girls,
Qualcuno volò sul nido del cuculo e I duellanti
a cura di Nicola Cavallari
e Piero Verani (associazione culturale Cinemaniaci)
per le scuole secondarie superiori
L’innegabile parentela che lega cinema e teatro si riscontra sul piano storico come su quello estetico-linguistico. Sia teatro che cinema costituiscono, normalmente,
l’occasione di un’esperienza di spettacolo, si iscrivono
nell’orizzonte della rappresentazione, fanno appello
principalmente alla vista e all’udito, operano perlopiù
sui medesimi costituenti (attori, scenografie, costumi,
set, regista…) e condividono anche molti percorsi. Fittissima è infatti la trama di intrecci, scambi, prestiti e
interferenze che, dopo aver segnato la storia delle due
arti, proficuamente continua ad alimentarle. Questi due
ambiti artistici si incontreranno grazie al progetto Teatro
e Cinema: la presenza nel cartellone della Stagione di
Prosa “Tre per Te” di tre spettacoli legati a quella che
Pirandello definiva “la settima arte” diventa occasione
per un progetto che, attraverso visione del film, visione dello spettacolo e incontri, in classe vuole fornire ai
ragazzi un’ulteriore occasione per decodificare l’evento
teatrale.
I film
CALENDAR GIRLS
regia di Nigel Cole - con John Alderton, Annette Crosbie, Linda Bassett, Julie Walters, Helen Mirren (108’
- Gb 2003)
QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO
(One Flew Over the Cuckoo’s Nest)
regia di Milos Forman - con Jack Nicholson, Louise
Fletcher, Will Sampson, William Redfield, Brad Dourif,
Christopher Lloyd, Danny DeVito, Scatman Crothers
(133’ - Usa 1975)
I DUELLANTI (The Duellists)
regia di Ridley Scott - con Keith Carradine, Harvey Keitel, Edward Fox, Robert Stephens, Cristina Raines, Tom
Conti, Albert Finney (101’ - Gb 1977)
Programma e informazioni
Il progetto può essere seguito interamente nella sua articolazione oppure gli insegnanti possono scegliere uno o
due spettacoli/film proposti. La visione del film sarà fatta
autonomamente dalla classe prima della visione dello spettacolo. Nei giorni successivi alla rappresentazione teatrale
sarà programmato un incontro nella sede scolastica che
vedrà intervenire Nicola Cavallari e Piero Verani con l’obiettivo di evidenziare insieme agli studenti le differenze o gli
intrecci tra film e spettacolo dal vivo. Qualora gli insegnanti
vogliano approfondire con la classe alcuni aspetti, potranno
concordare un ulteriore incontro con entrambi o uno solo
degli esperti.
Gli spettacoli
Angela Finocchiaro Laura Curino
CALENDAR GIRLS
di Tim Firth basato sul film Miramax scritto da Juliette
Towhide & Tim Firth - regia Cristina Pezzoli
Teatro Municipale
martedì 13 e mercoledì 14 dicembre 2016 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa)
Fondazione Teatro di Napoli
QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO
di Dale Wasserman dall’omonimo romanzo di Ken Kesey
uno spettacolo di Alessandro Gassmann
Teatro Municipale
martedì 15 novembre 2016 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per te” - Altri Percorsi)
Alessio Boni Marcello Prayer
I DUELLANTI
di Joseph Conrad - regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi
Teatro Municipale
martedì 14 e mercoledì 15 marzo 2017 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa)
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
67
SGUARDI CRITICI
Progetto di critica teatrale per le giovani generazioni
Percorso educational collegato al 6° Festival di teatro
contemporaneo “L’altra scena”
a cura di Nicola Arrigoni
si ringraziano le Compagnie ospiti del Festival
per le scuole secondarie superiori
Facendo tesoro della positiva esperienza del percorso di
introduzione alla recensione teatrale SCS/Studenti-Critici-Spettatori realizzato dal 2012 al 2014 nell’ambito del
Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, con
l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la partecipazione
alla rassegna delle scuole superiori piacentine, prosegue
con la seconda edizione Sguardi critici, un nuovo progetto di critica teatrale per le giovani generazioni curato
da Nicola Arrigoni. Critico teatrale e redattore del quotidiano “La Provincia” di Cremona, Arrigoni collabora
anche ai periodici “Sipario”, “Il giornale dello spettacolo”, “Il Grande fiume”, alle testate on line “Paneacqua
Culture” e “Il Giudizio universale”. Critico militante di
teatro e danza e saggista, si occupa di teatro educazione e della drammaturgia della festa, con particolare
attenzione al contesto cremonese. Ha pubblicato: Alle
origini del Piccolo Teatro. Gli articoli di Paolo Grassi e
Giorgio Strehler su “Eccoci”, in “La Scuola Classica di
Cremona” del 2010, sempre nel 2010 ha firmato il saggio Incipit vita nova, inserito nel programma di sala de Il
vecchio e il cielo di Cesare Lievi, coproduzione Teatro
nuovo Giovanni da Udine e Css, stagione 2010/2011,
al Teatro nuovo Giovanni da Udine. Fra le altre pubblicazioni si ricordano: Passaggi e paesaggi Testoriani, La
Scuola Classica di Cremona (2005). Lo sguardo dell’altro sul nulla che opprime saggio sulla trilogia dello stra-
niero di Cesare Lievi, ne La badante, Brescia 2008; Le
attese incrociate: il teatro visto dai banchi, dalla cattedra e dal palcoscenico in Il giullare nel curriculo, Franco
Angeli, 2006; Il piacere della scena, nel volume sui 200
anni del Teatro Filo, Cremonabooks, 2001.
Il progetto
Il percorso si concentrerà su alcuni spettacoli del Festival (l’elenco dei titoli sarà comunicato direttamente
alle scuole interessate). Ogni classe potrà sceglierne
uno o due, compatibilmente con le richieste di adesione che perverranno dalle scuole. Nei giorni precedenti
l’avvio del progetto Nicola Arrigoni terrà un incontro
introduttivo sulla critica teatrale, allo scopo di guidare i ragazzi alla visione dello spettacolo scelto. Tutti gli
studenti della classe, con i loro insegnanti, assisteranno
allo spettacolo e al termine parteciperanno ad un incontro con gli artisti, sempre a cura di Nicola Arrigoni.
Una volta tornati a scuola, quindi, potranno cimentarsi
singolarmente o in gruppo nell’elaborazione di un testo
critico sullo spettacolo a cui hanno assistito. Su richiesta
potrà essere organizzato anche un incontro successivo
con Nicola Arrigoni, per un confronto e un’eventuale
valutazione intermedia del lavoro svolto.
Programma e informazioni
Le date e gli orari degli incontri saranno comunicate agli
insegnanti interessati. La partecipazione è gratuita e per
ogni spettacolo compreso nel progetto potranno essere
accettate 1 o 2 classi compatibilmente con la disponibilità di posti.
Il Festival
Per il programma dettagliato vedi alle pagine 72-73.
68
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
COPIARE È DA STUPIDI,
RUBARE È DA MAESTRI
Teatro e improvvisazione da Molière a Paolo Rossi
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Molière: la recita di Versailles
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
69
LA SCUOLA DEI CLASSICI
“Raccontare Virgilio. Tradire Virgilio. Svelare Virgilio.”
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Virgilio Brucia nell’ambito del 6° Festival
di teatro contemporaneo “L’altra scena”
a cura di Nicola Arrigoni
con la partecipazione della compagnia Anagoor
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
Copiare è da stupidi, rubare è da maestri.
Paolo Rossi
La leggenda vuole che Re Luigi XIV abbia chiesto a
Molière una nuova commedia da preparare per la
sera stessa, in fretta e furia, così da poterla rappresentare a Versailles. In realtà la richiesta avvenne otto
giorni prima, ma le prove con la compagnia ci furono
solo il giorno stesso del debutto a corte. Ovviamente
per riuscire a realizzare questo spettacolo Molière e i
suoi attori attinsero dal loro repertorio, dalle capacità
d’improvvisazione e dai fatti quotidiani che li vedevano
coinvolti a titolo personale, soprattutto dai temi legati
al loro lavoro, dalla loro visione teatrale, dalle critiche
che muovevano e dalle rivalità con altre compagnie.
Ispirato a L’improvvisazione di Versailles è lo spettacolo
che vede mattatore Paolo Rossi, maestro indiscusso del
teatro d’improvvisazione. Ma cos’è realmente l’improvvisazione? Perché deve rispondere a regole ferree? E
quali sono i suoi meccanismi? Domande a cui si darà
una risposta durante gli incontri di approfondimento,
che non potranno non prendere le mosse dalla vita e
dalla poetica del drammaturgo francese, oggi magnificato, ma troppo spesso snobbato dalla critica del suo
tempo perché considerato “guitto”. Soprattutto si vedrà
come il materiale molieriano è stato usato e rubato dal
“guitto” Paolo Rossi.
Programma e informazioni
Il percorso potrà essere strutturato in uno oppure due
incontri: i dettagli dei contenuti, i tempi e le modalità di realizzazione saranno definiti in accordo con gli
insegnanti interessati, secondo livelli di apprendimento
adeguati alle esigenze delle classi.
Lo spettacolo
Paolo Rossi
MOLIÈRE: LA RECITA DI VERSAILLES
novità di Paolo Rossi e Giampiero Solari
su un canovaccio di Stefano Massini
regia Giampiero Solari
scene e costumi Elisabetta Gabbioneta
luci Gigi Saccomandi
con Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano,
Mario Sala,Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari,
Stefano Bembi, Mariaberta Blasko, Riccardo Zini,
Karoline Comarella, Paolo Grossi
canzoni originali Gianmaria Testa
musiche eseguite dal vivo I Virtuosi del Carso
produzione Teatro Stabile di Bolzano
Teatro Municipale
mercoledì 18 gennaio 2017 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)
per le scuole secondarie superiori
La vita di un grande uomo, specialmente quando appartiene a un’età remota, non può mai essere una mera
registrazione di fatti accertati. Perfino quando questi
sono numerosi, il vero compito del biografo consiste
nella loro interpretazione: egli deve andare oltre i semplici eventi e penetrare nell’intimo delle loro narrazioni,
scoprendone fini e carattere. Il suo sarà uno sforzo di
immaginazione costruttiva, tanto più se ad ospitare
questa indagine sarà il teatro. Virgilio Brucia ha l’ambizione, stendendo un grande affresco attorno alla figura
di Publio Virgilio Marone, di confrontarsi con la personalità del poeta di Mantova, senza pretendere tuttavia
di offrire risposte facili circa alcuni interrogativi che gravano da sempre sulla sua opera. Virgilio fu il cantore del
potere di Augusto? Offrì la sua voce all’Impero? (…)
Guardando da vicino la sua poesia, scopriamo che le
retoriche del potere si rovesciano e vanno in frantumi.
Sotto la superficie dorata si rivela un grumo di dolore:
quello delle infinite storie individuali e collettive, degli
incendi e delle distruzioni, delle fughe per mare e degli
esili, il dolore di ciascuno sotto l’incessante e implacabile sferza del vento della Storia. Ribolle sotterranea una
tensione latente tra il Virgilio introspettivo, che colora
i suoi versi di melodia tipicamente malinconica, e il
Virgilio propagandista ufficiale, che deve proclamare il
trionfo delle armi romane e la storia della dinastia al potere. (…) È questa la grande lezione dei classici: la loro
capacità di essere soggetti a progressivi disvelamenti.
Simone Derai e Silvia De Min
(Appunti per un quaderno su Virgilio Brucia)
Il teatro raffinato di Anagoor scruta dentro il tormento
di un Virgilio schivo e timido, un uomo mite che poco
ha a che vedere con il cantore del potere di Augusto. La
drammaturgia, pur avendo come nucleo del progetto lo
straziante momento in cui il poeta legge all’Imperatore
due libri dell’Eneide in cui sono narrati la violenza della
distruzione di Troia, irradia la sua riflessione sulle contraddizioni di uomo e di artista, sulla creazione poetica in sé, e
in special modo sull’inquieto rapporto tra poesia e potere.
Per questo motivo non importa quanto si conosca l’Eneide per essere commossi e stupiti da Virgilio Brucia, una
sontuosa opera attraversata da un cangiante coro di voci
europee ed extraeuropee, colte e popolari.
Programma e informazioni
Prima della visione dello spettacolo, in orario scolastico,
sarà organizzato in una scuola superiore di Piacenza un incontro con la compagnia Anagoor. Al termine della rappresentazione, in teatro, si terrà un breve confronto tra il pubblico e gli artisti della compagnia. Gli incontri sono curati e
moderati da Nicola Arrigoni, giornalista e critico teatrale.
Lo spettacolo
Anagoor
VIRGILIO BRUCIA
con Marco Menegoni, Gayanée Movsisyan,
Massimiliano Briarava, Moreno Callegari, Brigita Marko,
Mateja Gorjup, Paola Dallan/Aglaia Zannetti,
Monica Tonietto, Artemio Tosello, Emanuela Guizzon
con la partecipazione straordinaria di Marco Cavalcoli
drammaturgia Simone Derai, Patrizia Vercesi
testi ispirati dalle opere di Publio Virgilio Marone, Hermann
Broch, Emmanuel Carrère, Danilo Kiš, Alessandro Barchiesi,
Alessandro Fo, Joyce Carol Oates
regia Simone Derai
Teatro Municipale
venerdì 14 ottobre 2016 - ore 21
(Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”)
70
ALTRI PROGETTI
LIBERA LA PASTA
Mafie in pentolino
OLTRE IL SIPARIO
71
E ANCORA...
ALTRI PROGETTI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE TEATRALE
Progetti collegati alla visione dello spettacolo
Mafie in pentolino
in collaborazione con
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
Nelle mense scolastiche
Grazie alla collaborazione tra Comune di Piacenza e Libera, da alcuni anni nelle mense scolastiche della città
due volte al mese viene servita la pasta di Libera Terra.
Una buona pasta, simbolo concreto della legalità, perché prodotta con il grano biologico coltivato nei campi
confiscati alle mafie. Con questo gesto semplice celebriamo insieme il nostro amore per la legalità e insieme
possiamo dire: “Non sono morti invano, le loro idee
camminano sulle nostre gambe”.
Concorso “Libera la pasta”
In vista del 21 marzo, giornata in cui si commemorano
le vittime innocenti delle mafie, i ragazzi delle scuole
primarie e secondarie di 1° grado saranno invitati a
preparare elaborati (disegni, testi, video, canzoni ecc.)
a partire dagli stimoli ricevuti dallo spettacolo e dalle
attività collaterali.
Progetti didattici a cura di Libera
Da diversi anni il coordinamento di Libera interviene negli istituti scolastici di Piacenza con progetti didattici
Incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa
del Teatro Municipale di Piacenza
a cura di Enrico Marcotti
RESIDENZA ARTISTICA DELLA
COMPAGNIA DIURNI E NOTTURNI
Nuova produzione e laboratorio teatrale
per ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle
Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento
di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza
a cura di Nicola Cavallari
PRE/VISIONI
Giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori
e azioni teatrali, esperienze di residenza artistica
LE STAGIONI DELLA VITA
VI edizione - Istinto e sensualità
Alle origini del movimento
Percorso formativo e di aggiornamento
collegato al cartellone di Teatro Danza
per insegnanti, studenti, educatori e operatori del settore
sociale
A scuola, prima e/o dopo lo spettacolo
I ragazzi di Libera sono disponibili, nelle classi che ne
faranno richiesta, a tenere incontri nei giorni precedenti
e/o in quelli successivi allo spettacolo.
In teatro, dopo la rappresentazione
Al termine dello spettacolo le classi potranno fermarsi in teatro per un breve incontro/dibattito che vedrà
confrontarsi Tiziana Di Masi, regista, drammaturgo e
interprete di Mafie in pentolino, con operatori di Libera
e testimoni.
DITELO ALL’ATTORE
QUALCUNO VOLò NELLA MENTE
DELL’ALTRO
Progetto tra teatro e psichiatria collegato agli spettacoli
Qualcuno volò sul nido del cuculo e Molière: la recita di
Versailles
a cura di Giovanni Smerieri
TEATRO SOCIALE
Interventi di promozione per realtà a rischio culturale
L’ARTE IMMATERIALE
VI edizione - L’anima delle cose
L’ombra nell’arte visiva e le relazioni con il teatro d’ombre contemporaneo
Laboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombre
per marionettisti, attori, tecnici, scenografi, registi
a cura di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni
LABORATORI DI DANZA CONTEMPORANEA
per gli allievi delle scuole di danza piacentine
a cura delle compagnie ospiti del cartellone di Teatro Danza
GIARDINI SEGRETI
Rassegna estiva di burattini, teatro di strada e clownerie
pensati per ogni fascia d’età. Sono tante le scuole, che
alla fine di questi percorsi hanno aderito a Libera.
Confermato il lavoro in vista della giornata del 21 marzo, appuntamento nazionale che coinvolge soprattutto
le scuole e i ragazzi.
Lo spettacolo
Tiziana Di Masi
MAFIE IN PENTOLINO
Uno spettacolo di teatro civile-gastronomico
di e con Tiziana Di Masi
Teatro Comunale Filodrammatici
mercoledì 11 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45
giovedì 12 gennaio 2017 - ore 9 e ore 10.45*
*recite che saranno effettuate solamente qualora risultino esauriti i posti in data 11 gennaio 2017
(Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”)
ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
Dalla stagione teatrale 2011/2012 è attiva, su proposta e iniziativa di alcuni abbonati e spettatori particolarmente
affezionati, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, che intende sostenere, promuovere, sviluppare e diffondere
l’importante attività che Teatro Gioco Vita svolge a vari livelli (prosa, teatro ragazzi, teatro scuola, teatro per le famiglie,
produzione e distribuzione di spettacoli, laboratori e formazione). Tra gli scopi e le finalità dell’Associazione, la promozione
di iniziative di ricerca e divulgazione della cultura teatrale, anche mediante l’organizzazione di convegni, manifestazioni,
concorsi a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale; il patrocinio di manifestazioni che possano favorire la
conoscenza e la diffusione delle attività di Teatro Gioco Vita; la realizzazione di iniziative editoriali, in stampa, video o altro,
di studio e di approfondimento riguardanti la cultura e l’attività teatrale; la promozione di iniziative, in Italia e all’estero,
per la diffusione della cultura e del patrimonio culturale e artistico di Teatro Gioco Vita. In sintesi, l’Associazione Amici del
Teatro Gioco Vita vuole valorizzare il teatro sul piano culturale, sociale e promozionale a favore di tutta la cittadinanza.
Associazione Amici del Teatro Gioco Vita
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected]
Festival di teatro contemporaneo
lunedì 17 ottobre 2016
venerdì 28 ottobre 2016
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
ALLARMI!
MDLSX
L’altra scena
6a edizione - Piacenza, ottobre 2016
lunedì 3 ottobre 2016
lunedì 10 ottobre 2016
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
ANIMALI DA BAR
MAD IN EUROPE
Carrozzeria Orfeo
Angela Demattè / Mad in Europe
uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo g drammaturgia Gabriele Di
Luca g regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano
Setti g con Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti,
Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi g voce fuori campo Alessandro
Haber g musiche originali Massimiliano Setti g progettazione
scene Maria Spazzi g assistente scenografo Aurelio Colombo
g realizzazione scene Scenografie Barbaro srl g costumi Erika
Carretta g luci Giovanni Berti g allestimento Leonardo Bonechi
g illustrazione Federico Bassi g grafica Giacomo Trivellini g foto
di scena Laila Pozzo g organizzazione Luisa Supino g produzione
Fondazione Teatro della Toscana g in collaborazione con Festival
Internazionale di Andria | Castel dei Mondi
testo Angela Demattè g collaborazione drammaturgica Rosanna
Demattè g scene e costumi Ilaria Ariemme g disegno luci e audio
Marco Grisa g interprete Angela Demattè g regia del gruppo
Mad in Europe g coproduzione Pierfrancesco Pisani, CapoTrave/
Kilowatt, Progetto Goldstein g distribuzione Elena Lamberti
g amministrazione Chiara Girardi g Progetto vincitore Premio
Scenario 2015
venerdì 14 ottobre 2016
venerdì 7 ottobre 2016
Caroline Baglioni / La società dello spettacolo
GIANNI
ispirato alla voce di Gianni Pampanini g di e con Caroline Baglioni
g supervisione alla regia Michelangelo Bellani g c.l.Grugher g luci
Gianni Staropoli g suono Valerio Di Loreto g assistente alla regia
Nicol Martini g organizzazione Mariella Nanni g produzione La
società dello spettacolo g Progetto vincitore del Premio Scenario
per Ustica 2015 g Spettacolo vincitore del Premio In-Box 2016
giovedì 8 ottobre 2015
venerdì 21 ottobre 2016*
Nuova produzione - Prima nazionale
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Teatro Gioco Vita
VITA DA CAVIE
da Magma (Spurious) di Lars Iyer g regia Nicola Cavallari g
drammaturgia Marta Dalla Via g collaborazione drammaturgica
Diego Dalla Via g disegno luci Alessandro Gelmini g scenotecnica
Davide Giacobbi g costumi Tania Fedeli g con Marta Dalla
Via e Nicola Cavallari g musiche dal vivo Francesco Brianzi g
produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” g (*in caso
siano esauriti i posti il 21 ottobre, potrà essere effettuata una
replica sabato 22 ottobre sempre alle ore 21)
Teatro Municipale - ore 21
lunedì 24 ottobre 2016
VIRGILIO BRUCIA
Evento speciale del Festival
Anagoor
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
ideazione Davide Sacco e Agata Tomsic / ErosAntEros g testo
Emanuele Aldrovandi g regia Davide Sacco g con Marco Cavicchioli,
Giusto Cucchiarini, Luca Mammoli, Massimo Scola, Agata Tomsic
g spazio Davide Sacco e Agata Tomsic g costumi Laura Dondoli
g music design Davide Sacco g luci Vincenzo Bonaffini e Davide
Sacco g video Francesco Tedde g disegni Gianluca Costantini g
animazioni Gianluca Sacco g fonica Giampiero Berti e Davide
Sacco g assistente alle prove Jessica Sedda g gli oggetti sono stati
realizzati dal laboratorio scenografico Arena del Sole
con Marco Menegoni, Gayanée Movsisyan, Massimiliano Briarava,
Moreno Callegari, Brigita Marko, Mateja Gorjup, Paola Dallan/
Aglaia Zannetti, Monica Tonietto, Artemio Tosello, Emanuela
Guizzon g con la partecipazione straordinaria di Marco Cavalcoli
g drammaturgia Simone Derai, Patrizia Vercesi g testi ispirati
dalle opere di Publio Virgilio Marone, Hermann Broch, Emmanuel
Carrère, Danilo Kiš, Alessandro Barchiesi, Alessandro Fo, Joyce
Carol Oates g regia Simone Derai g con la partecipazione del
Coro Polifonico Farnesiano di Piacenza diretto dal maestro Mario
Pigazzini
Teatro Gioia - ore 20
Teatro Gioco Vita
L’ALTRA CENA
la geografia del Festival 2016
“L’altra scena“ narrata attraverso
i piatti di due grandi chef
a cura di Isa Mazzocchi (La Palta di Bilegno, Piacenza) e Igles
Corelli (Atman di Pescia, Pistoia) g coordinamento organizzativo
Michele Milani
Motus
con Silvia Calderoni g regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
g drammaturgia Daniela Nicolò e Silvia Calderoni g suoni Enrico
Casagrande g in collaborazione con Paolo Panella e Damiano
Bagli g luci e video Alessio Spirli g produzione Elisa Bartolucci e
Valentina Zangari g tour manager Ilaria Mancia g distribuzione
estera Lisa Gilardino g in collaborazione con La Villette Résidence d’Artistes 2015 Parigi, Create to connect (EU project)
bunker / MLADI Levi Festival Lubiana, Santarcangelo2015
Festival Internazionale del Teatro in piazza, L’Arboreto - Teatro
Dimora di Mondaino, Marche teatro g con il sostegno di MIBACT,
Regione Emilia Romagna
E ancora…
L’altra scena Off - bar, djset, live music
Sguardi critici - progetto di critica teatrale per le scuole
superiori, a cura di Nicola Arrigoni
Incontri con gli artisti
Dopo-teatro
Gli spazi del Festival
Teatro Comunale Filodrammatici, via Santa Franca 33
Teatro Gioia, via Melchiorre Gioia 20/a
Teatro Municipale, via Verdi 41
Palazzo ex Enel, via Santa Franca 56
Apertura Festival
lunedì 3 ottobre dalle ore 18
ASSOCIAZIONE AMICI DEL
TEATRO GIOCO VITA
74
STAGIONE DI PROSA
TRE PER TE 2016/2017
Prosa - Teatro Municipale ore 21
21-22 febbraio 2017
Teatro dell’Archivolto
QUELLO CHE NON HO
8-9 novembre 2016
CTB Centro Teatrale Bresciano /
Teatro de Gli Incamminati
MACBETH
di William Shakespeare
traduzione di Agostino Lombardo
regia Franco Branciaroli
scene Margherita Palli
costumi Gianluca Sbicca
luci Gigi Saccomandi
con Franco Branciaroli e Valentina Violo
e con (in ordine alfabetico) Tommaso Cardarelli,
Enzo Curcurù, Stefano Moretti, Fulvio Pepe,
Livio Remuzzi, Giovanni Battista Storti
13-14 dicembre 2016
Angela Finocchiaro Laura Curino
CALENDAR GIRLS
di Tim Firth
basato sul film Miramax scritto da Juliette Towhide & Tim Firth
traduzione e adattamento Stefania Bertola
regia Cristina Pezzoli
con Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris,
Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni
e con Titino Carrara
scene Rinaldo Rinaldi costumi Nanà Cecchi
musiche originali Riccardo Tesi
disegno luci Massimo Consoli
produzione Agidi e Enfi Teatro
29-30 novembre 2016
Massimo Ranieri
10-11 gennaio 2017
versi, prosa e musica di Raffaele Viviani
regia Maurizio Scaparro
elaborazioni e ricerche musicali Pasquale Scialò
scena e costumi Lorenzo Cutuli
disegno luci Maurizio Fabretti
coreografie Giorgio De Bortoli
con 8 attori e 6 musicisti
produzione Compagnia Gli Ipocriti
di Florian Zeller
con (in ordine alfabetico) Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro,
Alessandro Giuggioli, Gea Lionello, Galatea Ranzi, Luca Scapparone
scenografia Roberto Crea
costumi Silvia Frattolillo
luci Marco Palmieri
diretto e interpretato da Massimo Ghini
produzione La Pirandelliana / Valerio Santoro
TEATRO DEL PORTO
UN’ORA DI TRANQUILLITà
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
canzoni di Fabrizio De Andrè
con Neri Marcorè
voci e chitarre Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini
arrangiamenti musicali Paolo Silvestri
collaborazione alla drammaturgia Giulio Costa
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
14-15 marzo 2017
Federica Vincenti per Goldenart production presenta
Alessio Boni
Marcello Prayer
I DUELLANTI
di Joseph Conrad
traduzione e adattamento Francesco Niccolini
drammaturgia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer,
Francesco Niccolini
il testo dello spettacolo è nato da un laboratorio
tenutosi al Teatro della Pergola di Firenze
con Francesco Meoni
violoncellista Federica Vecchio
maestro d’armi Renzo Musumeci Greco
musiche Luca D’Alberto scene Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito light designer Giuseppe Filipponio
regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi
28 febbraio - 1 marzo 2017
Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro
Stabile di Torino - Teatro Nazionale
FEDRA
dalla Phaedra di Seneca
(con estratti dall’Ippolito di Euripide e dalle Lettere di Seneca)
adattamento e regia Andrea De Rosa
con Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Anna Coppola,
Fabrizio Falco, Tamara Balducci
scene e costumi Simone Mannino
luci Pasquale Mari suono Gup Alcaro
assistente alla regia Thea Dellavalle
collaborazione scientifica Alfredo Casamento
3-4 aprile 2017
Compagnia Umberto Orsini
IL PREZZO
di Arthur Miller
traduzione Masolino D’Amico
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton
scene Maurizio Balò
costumi Gianluca Sbicca
luci Pasquale Mari
regia Massimo Popolizio
direzione artistica Umberto Orsini
ALTRI PERCORSI - Teatro Municipale ore 21
15 novembre 2016
Fondazione Teatro di Napoli
QUALCUNO VOLò SUL NIDO DEL CUCULO
di Dale Wasserman
dall’omonimo romanzo di Ken Kesey
traduzione Giovanni Lombardo Radice
adattamento Maurizio de Giovanni
con Daniele Russo, Elisabetta Valgoi
e con Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici,
Emanuele Maria Basso, Davide Dolores,
Daniele Marino, Gilberto Gliozzi, Antimo Casertano,
Gabriele Granito, Giulia Merelli
uno spettacolo di Alessandro Gassmann
18 gennaio 2017
Paolo Rossi
MOLIèRE: LA RECITA DI VERSAILLES
novità di Paolo Rossi e Giampiero Solari
su un canovaccio di Stefano Massini
regia Giampiero Solari
scene e costumi Elisabetta Gabbioneta luci Gigi Saccomandi
con Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala,
Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi,
Mariaberta Blasko, Riccardo Zini, Karoline Comarella, Paolo Grossi
canzoni originali Gianmaria Testa
musiche eseguite dal vivo I Virtuosi del Carso
produzione Teatro Stabile di Bolzano
22 novembre 2016
Emilia Romagna Teatro Fondazione /
China National Peking Opera Company
Teatro Comunale Filodrammatici
23, 24, 25 marzo 2017
Teatro Gioco Vita
DONNA DI PORTO PIM ballata per attori e ombre
dal racconto di Antonio Tabucchi
un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi
con Tiziano Ferrari
regia e scene Fabrizio Montecchi
oggetti e sagome Nicoletta Garioni
musiche Alessandro Nidi luci Davide Rigodanza
produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra
scena” / EPCC - Théâtre de Bourg en Bresse, scène
conventionnée
11 aprile 2017
Oblivion
OBLIVION: THE HUMAN JUKEBOX
gli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese,
Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
consulenza registica Giorgio Gallione
musiche Lorenzo Scuda
testi di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
produzione Bags Live
in collaborazione con Malguion
TEATRO DANZA - Teatro Comunale Filodrammatici ore 21
17 dicembre 2016
Voetvolk / Lisbeth Gruwez (Belgio)
Lisbeth Gruwez dances Bob Dylan
concept e interpretazione Lisbeth Gruwez
& Maarten Van Cauwenberghe
coreografia Lisbeth Gruwez
musica Bob Dylan
disegno luci Harry Cole & Caroline Mathieu
direttore di produzione Liesbeth Stas
uno speciale ringraziamento a Bart Meuleman,
Café Costume & Marie Szersnovic
produzione Voetvolk vzw
17 marzo 2017
Compagnia Enzo Cosimi
SOPRA DI ME IL DILUVIO
regia, coreografia, scene, costumi Enzo Cosimi
collaborazione alla coreografia Paola Lattanzi
interprete Paola Lattanzi
video Stefano Galanti
musiche Chris Watson, Petro Loa, Jon Wheeler
fruste sciamaniche Cristian Dorigatti
disegno luci Gianni Staropoli
organizzazione Flavia Passigli
produzione Compagnia Enzo Cosimi e MIBACT
FAUST una ricerca sul linguaggio dell’Opera di Pechino
di Li Meini basato sul dramma Faust: prima parte
di Johann Wolfgang Goethe
traduzione Fabrizio Massini
progetto e regia Anna Peschke
consulente artistico Xu Mengke
musiche originali composte da Luigi Ceccarelli,
Alessandro Cipriani, Chen Xiaoman
scene Anna Peschke
luci Tommaso Checcucci
costumi Akuan
materiali scenici Li Jiyong
trucco e acconciature Ai Shuyun, Li Meng
coreografie Zhou Liya, Han Zhen
con Liu Dake, Xu Mengke, Zhao Huihui, Zhang Jiachun
musicisti Fu ChaYina (yueqin), Vincenzo Core (chitarra
elettrica ed elaborazione elettronica), Wang Jihui (jinghu),
Niu LuLu (gong), Laura Mancini (percussioni),
Giacomo Piermatti (contrabbasso), Wang Xi (bangu)
26 gennaio 2017
Sebastiano Lo Monaco
PER NON MORIRE DI MAFIA
di Pietro Grasso
versione scenica Nicola Fano
adattamento drammaturgico Margherita Rubino
regia Alessio Pizzech
musiche Dario Arcidiacono
scene Giacomo Tringali
costumi Cristina Darold
luci Luigi Ascione
canti tradizionali Clara Salvo
produzione SiciliaTeatro Associazione
3 febbraio 2017
Compagnia Simona Bertozzi / Nexus
BIRD’S EYE VIEW
progetto Simona Bertozzi, Marcello Briguglio
coreografia e danza Simona Bertozzi
musiche ¾ had been eliminated
progetto luci e set Antonio Rinaldi
produzione Nexus
Compagnia Daniele Ninarello
NON(LEG)AZIONI
atto improvvisativo di danza contemporanea e di ricerca
ideazione e danza Daniele Ninarello
musica J.S. Bach, Liuto Suites
eseguita dal vivo da Francesco Romano (liuto)
7 aprile 2017
Fernando Anuang’a (Kenya)
Traditional future
danza e coreografia Fernando Anuang’a
musica Maasaï Vocals e composizioni moderne
produzione Pierre Cardin
creazione 2010 Akili studio/Wayne MacGregor
distribuzione in esclusiva mdspettacoli
in collaborazione con
associazione teatrale emilia romagna
circuito regionale multidisciplinare
78
SPECIALE STUDENTI - ABBONAMENTI E BIGLIETTI
STAGIONE DI PROSA “TRE PER TE”
FESTIVAL “L’ALTRA SCENA”
ABBONAMENTI
PASS
PASS STUDENTI - Altri Percorsi + 2 spettacoli di
Prosa* + 1 spettacolo di Teatro Danza (7 spettacoli
al Teatro Municipale e 2 al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 80, Loggione euro 50
*spettacoli a scelta tra quelli in abbonamento, fatta eccezione per Teatro del porto
PASS STUDENTI - 7 spettacoli L’altra scena (6 spettacoli al Teatro Filodrammatici e 1 al Teatro Municipale)* - euro
43
*per gli spettacoli al Teatro Filodrammatici i posti non sono
numerati; al Teatro Municipale verrà assegnato il posto numerato
PASS STUDENTI MUNICIPALE - 5 spettacoli di
Prosa e Altri Percorsi (5 spettacoli al Teatro Municipale: Fedra, I duellanti, Il prezzo, Per non morire di mafia,
Oblivion: the human jukebox) - Galleria euro 50 (posto
assegnato la sera stessa dello spettacolo)
BIGLIETTI
ALTRI PERCORSI (5 spettacoli al Teatro Municipale e 1
spettacolo al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 53,
Loggione euro 28
TEATRO DANZA (4 spettacoli al Teatro Filodrammatici)
- Posto unico Euro 25
2 PER TE Prosa + Altri Percorsi (13 spettacoli al Teatro Municipale e 1 spettacolo al Teatro Filodrammatici)
- Galleria euro 125, Loggione euro 85
2 PER TE DANZA Altri Percorsi + Teatro Danza (5
spettacoli al Teatro Municipale e 5 al Teatro Filodrammatici) - Galleria euro 65
3 PER TE Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza (13
spettacoli al Teatro Municipale e 5 spettacoli al Teatro
Filodrammatici) - Galleria euro 155, Loggione euro 100
Gli abbonamenti sono in vendita da martedì 27 settembre 2016.
BIGLIETTI
Prosa e Altri Percorsi al Teatro Municipale - Galleria
euro 13 (per lo spettacolo Teatro del porto euro 15)
Altri Percorsi e Teatro Danza al Teatro Filodrammatici
- Euro 10
Prevendita da martedì 25 ottobre 2016.
Spettacoli al Teatro Filodrammatici* - euro 5
Spettacolo Virgilio brucia al Teatro Municipale** - Euro
15
*posto unico non numerato
**posto unico numerato
OFFERTE E PROMOZIONI
ABBONATI
A tutti i giovani che hanno sottoscritto uno degli abbonamenti Speciale/Studenti viene offerta la visione gratuita di due
spettacoli a scelta del cartellone Pre/Visioni. La prenotazione
dei posti omaggio dovrà essere richiesta alla biglietteria di
Teatro Gioco Vita almeno 3 giorni prima della recita prescelta.
La promozione è valida fino ad esaurimento dei posti disponibili.
PROMOZIONI SPECIALI
La direzione di Teatro Gioco Vita si riserva di comunicare nel
corso della Stagione eventuali ulteriori promozioni rivolte agli
studenti e/o alle scuole.
GLI ABBONATI DI “TRE PER TE”
IN PALESTRA A LECLUB GRATUITAMENTE
Grazie ad una convenzione sottoscritta da Teatro Gioco Vita e
la Società Sportiva Dilettantistica LeClub, gli studenti abbonati a “Tre per Te” 2016/2017 e a “L’altra scena” 2016 possono
usufruire di un ulteriore vantaggio: la Palestra LeClub offre
una settimana di prova gratuita. L’offerta può essere fruita da
chi non è socio di LeClub da almeno un anno, chi è già socio o
lo è stato nell’ultimo anno può comunque regalarla.
Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Per i gruppi
scolastici sono previste facilitazioni e/o gratuità per gli insegnanti/accompagnatori.
TEATRO PER LE FAMIGLIE
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A TEATRO CON MAMMA E PAPà
2016/2017 - XXI RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE
venerdì 6 gennaio 2017- ore 16.30
domenica 8 gennaio 2017 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Teatro Gioco Vita
CIRCOLUNA
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
domenica 13 novembre 2016 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Teatro Due Mondi
LE NUOVE AVVENTURE DEI
MUSICANTI DI BREMA
teatro d’attore - da 5 anni
domenica 27 novembre 2016 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Accademia Perduta/Romagna Teatri
SOTTO LA NEVE
Minuetto d’inverno
teatro d’attore e di oggetti - da 3 anni
domenica 11 dicembre 2016 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Gli Alcuni
Fata Corolla e Fata Valeriana presentano
LA VOCE DELLA SIRENETTA
teatro d’attore con pupazzi - da 3 anni
Abbonamenti/carnet a 4 spettacoli
Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito (senza
posto a sedere) - da 3 a 15 anni euro 25 intero, 20 ridotto
fratelli/sorelle
Giovani/Adulti - euro 35 intero, 30 ridotto nonni/nonne
Prevendita da giovedì 3 novembre 2016
teatro d’ombre e d’attore - da 2 a 5 anni
domenica 22 gennaio 2017 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Cà Luogo d’Arte
L’INFANZIA DEL MAGO
teatro d’attore - da 5 anni
domenica 5 febbraio 2017 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Ferruccio Filipazzi
GOCCIA A GOCCIA
teatro di narrazione, canto e musiche dal vivo,
tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo) - da 3 anni
domenica 19 febbraio 2017 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
I Sacchi di Sabbia
SANDOKAN o la fine dell’Avventura
Da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari
teatro d’attore - per tutti, da 5 anni
Biglietti
Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito - da 3 a 15
anni euro 7 intero, 6 ridotto fratelli/sorelle
Giovani/Adulti - euro 9 intero, 8 ridotto nonni/nonne
Famiglie con due o più bambini residenti nel Comune
di Piacenza - a partire dal secondo figlio gratis (del costo si
farà carico il Comune di Piacenza - Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie - Servizio Programmazione)
Dalla parte della Cultura.
via S. Eufemia, 12/13 - 29121 Piacenza
Tel. 0523.311111 - Fax 0523.311190
[email protected] - www.lafondazione.com
37a RASSEGNA
DI TEATRO SCUOLA
Stagione Teatrale 2016/2017
ASSOCIAZIONE AMICI DEL
TEATRO GIOCO VITA
DIREZIONE GENERALE
SPETTACOLO
DAL VIVO