Stagione 2008/2009
□ domenica 5 ottobre 2008 – ore 20.45
INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE
Murray Perahia pianoforte
Nel 1972, a venticinque anni, vinse il primo premio al concorso di Leeds, e subito in quel ragazzo venuto dal Bronx
tutti riconobbero uno dei grandi poeti del pianoforte. Non certo a caso, del resto, Murray Perahia ha avuto come
maestro Mieczyslaw Horszowski, un altro eroe dolce della musica del Novecento, che insieme a Pablo Casals e Rudolf
Serkin ha illuminato la sua formazione di musicista (ha studiato anche composizione e direzione d’orchestra) prima
ancora che di pianista. Altri giganti hanno poi contribuito ad arricchire il suo mondo: Benjamin Britten, soprattutto,
con il quale collaborò a lungo, e Vladimir Horowitz. È amato e acclamato come interprete fra i più luminosi e intensi di
oggi: quando dirige, o quando fa musica da camera, come nella splendida solitudine del recital.
□ 8 - 11 ottobre 2008 – ore 20.45
Argot Produzioni
SINFONIA D’AUTUNNO
di Ingmar Bergman
con Rossella Falk, Maddalena Crippa,
Marco Balbi
regia di Maurizio Panici
scene Aldo Buti
costumi Lucia Mariani
luci Franco Ferrari
musiche Edvard Grieg - Frédéric Chopin
Trentasei ore: tanto dura l’incontro tra Eva e Charlotte. Trentasei ore in cui la macchina narrativa, lucida e feroce,
scava in modo quasi chirurgico nel rapporto tra le due donne. Una madre, una figlia, una relazione contrassegnata da
luci e ombre. Sinfonia d’autunno è, e rimane, una storia d’amore speciale, dipinta con crudezza e nitore da uno dei
più grandi esploratori di sentimenti che il secolo scorso ci abbia regalato: Ingmar Bergman. E le sue parole, così aspre
e così lontane da facili derive consolatorie, non avrebbero certo potuto riapprodare sulla scena, oggi, senza una
straordinaria coppia di regine cui affidarle: Rossella Falk e Maddalena Crippa.
□ giovedì 16 ottobre 2008 – ore 20.00
Teatri S.p.A. - Treviso
LIRICA
DIE ZAUBERFLÖTE (IL FLAUTO MAGICO), KV 620
opera in due atti in lingua originale con sopratitoli
di Emanuel Schikaneder
musica di WOLFGANG AMADEUS MOZART
Orchestra da Camera Europea, Coro della Radio Svizzera
Michael Eder Sarastro; Bernard Berchtold Tamino; Albina Shagimuratova Regina della notte; Sofia
Solovy Pamina; Filippo Bettoschi Papageno; Cassandra Mc Connell Prima Dama; Monika Wäckerle
Seconda Dama; Gabriele May Terza Dama; Steven Cole Monostatos; Caterina Di Tonno Papagena
Diego Fasolis direttore
regia, scene e costumi Eugenio Monti Colla
luci Roberto Gritti
Una fiaba strana, ma affascinante, per l’ultimo capolavoro teatrale di Mozart: la storia di un principe coraggioso, di
una bella fanciulla e di un mago. Un mago che, da principio, crediamo cattivo e che poi, invece, scopriamo custode del
bene e della giustizia, emblema di un mondo di luce contro le tenebre in cui vive la Regina della Notte… Nel Flauto
magico il genere ufficialmente minore e leggero del Singspiel, in cui si alternano musica e dialoghi parlati e che qui
continua a vivere in personaggi indimenticabili come Papageno, diventa veicolo dei valori spirituali più alti, grazie alla
fantasia inesauribile di una musica che ha tutto lo splendore del grande Mozart. Riproporlo oggi non significa solo
restituire autenticità storica all’esecuzione ma anche saper rileggere il teatro con spirito nuovo.
□ 22 - 25 ottobre 2008 – ore 20.45
domenica 26 ottobre 2008 - ore 16.00
Fabrizio Celestini & Andrea Maia - ATI Il Sistina
IL LETTO OVALE
di Ray Cooney e John Chapman
con Maurizio Micheli e Marialaura Baccarini,
Pierluigi Misasi, Lisa Angelillo, Adriano Evangelisti, Lusiana Pedroso, Valeria Brambilla,
Alessandro Marrapodi
regia di Gino Landi
traduzione e adattamento di Fabrizio Celestini, Andrea Maia, Gino Landi, Maurizio Micheli
basati sulla traduzione di Maria Teresa Petruzzi
Due editori di successo, due eleganti signore un po’ annoiate, un architetto stravagante della Milano bene, un
aspirante santone, una sexy operatrice di call center e una scrittrice di libri infantili. Senza, ovviamente, dimenticare
l’immancabile domestica muy caliente! Questi i numerosi personaggi del Letto ovale, un classico della commedia
inglese adattato dal testo di Cooney e Chapman (Move over, Mrs Markham) e, ora, cucito addosso a due interpreti
davvero irresistibili: Maurizio Micheli e Marialaura Baccarini. Tra equivoci e gag, tra infedeltà coniugali vere e
presunte, il copione macina risate e sorrisi.
□ mercoledì 29 ottobre 2008 – ore 20.45
ORCHESTRA GIOVANILE "LUIGI CHERUBINI"
Alexander Lonquich direttore e pianoforte solista
ROBERT SCHUMANN Introduzione e Allegro in re minore, op. 134 per pianoforte e orchestra
FRANZ SCHUBERT Sinfonia n. 4 in do minore, D 417 "Tragica"
LUDWIG VAN BEETHOVEN Concerto n. 1 in do maggiore, op. 15 per pianoforte e orchestra
Nella primavera 2008 la giuria del premio “Franco Abbiati” della critica musicale italiana ha riconosciuto come
“Migliore iniziativa dell’anno” l’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini”, voluta e guidata da Riccardo Muti. Qualità
artistica e formazione professionale rappresentano, infatti, dal 2004 l’impegno e la carta vincente di questa orchestra
davvero fuori dal comune, che raccoglie ragazzi scelti fra i migliori strumentisti italiani. Li porta a Udine Alexander
Lonquich, tedesco per nascita e studi, sempre più applaudito a livello internazionale ma anche sempre più italiano
dopo la vittoria al “Casagrande” nel 1977: pianista e direttore al tempo stesso, li guiderà e farà musica assieme a loro,
confrontandosi con il maggior repertorio classico-romantico.
□ sabato 1 novembre 2008 – ore 20.45
(ingresso libero)
Civica Accademia d’Arte Drammatica”Nico Pepe” di Udine
ALICE, ARTURO NEI GIARDINI EUROPA (EPPURE COSÌ REALI...)
il mondo alla rovescia, e la rovescia del mondo
liberamente tratto da "La contenibile ascesa di Arturo Ui" di Bertolt Brecht
e "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carroll
con gli allievi che hanno concluso il 3°corso Fabrizia Boffelli, Lorenza Calza, Nicola Canal, Daniel De
Rossi, Natalie Norma Fella, Lodovico Guenzi, Luca Marchioro, Luigi Rizzo
e gli allievi che hanno concluso il 2° corso Sara Allevi, Nicola Borghesi, Luca Damiani, Dominic De Cia,
Anna De Franceschi, Edoardo De Piccoli, Oscar Ferrari, Gabriele Paolocà, Valeria Rinaldi
drammaturgia e regia di Claudio de Maglio
collaborazione di Giuliano Bonanni
Attraverso uno spettacolo “immaginario” diretto da Claudio de Maglio, i futuri attori professionisti dell’Accademia Nico
Pepe si confrontano con il tema del passato. Due estremi si toccano: il racconto fantastico di Alice, che entra in un
sogno-incubo di regole rovesciate, e il mondo di Arturo Ui, che ricalca eventi precisi e tristemente noti della nascita
del III Reich. Il viaggio di Alice e l’ascesa di Arturo Ui si fondono attraverso l’incontro emblematico tra la Signora
Liddell, madre di Alice, e la Signora Clara madre di Arturo (Adolf Hitler) nei giardini “Europa”. Le due donne
discorrono amabilmente, ignare dei diversi destini che si vanno preparando, scene tratte dal celeberrimo racconto si
rincorrono e sembra preparino il triste avvenire dell’Europa del XX secolo.
□ 5 - 9 novembre 2008 – ore 20.45
Teatro di Roma
RITTER DENE VOSS
di Thomas Bernhard
traduzione di Eugenio Bernardi
con Massimo Popolizio, Maria Paiato, Manuela Mandracchia
regia di Piero Maccarinelli
scene Carmelo Giammello
costumi Gianluca Sbicca
musiche Paolo Terni
Un gioco al massacro. Un gioiello drammaturgico surreale e grottesco. Voss è un filosofo: ha scritto un trattato di
logica e si è fatto volontariamente rinchiudere nel manicomio di Steinhof. Sua sorella Dene, ogni tanto, lo convince a
tornare a casa, la grande casa dell’industriale Worringer, contro il parere dell’altra sorella Ritter: entrambe, in quella
casa, conducono un’esistenza da recluse, dolorosamente immerse nelle proprie frustrazioni e nelle proprie ossessioni.
Tre fratelli, tre simboli generazionali, che Thomas Bernhard colloca sull’orlo della follia. Tre personaggi, dissacranti e
tragicomici, splendidamente portati in vita da tre dei migliori attori dell’ultima generazione.
□ mercoledì 12 novembre 2008 – ore 20.45
DANZA
Pascal Rioult Dance Theatre - New York
Serata Stravinskij
Les Noces
Black Diamonds (Duo Concertante)
L’uccello di Fuoco (L’Uccello di Fuoco, suite)
musiche di IGOR STRAVINSKIJ
coreografie di Pascal Rioult
scenografie Harry Feiner e Pascal Rioult
luci David Finley
costumi Pilar Limosner
Dopo essere stato uno dei danzatori principali del leggendario ensemble di Martha Graham, firmando anche numerose
coreografie, Pascal Rioult ha fondato a New York una sua compagnia, accolta in tutto il mondo come una delle forze
più interessanti della danza moderna. Per questo suo debutto a Udine, il Pascal Rioult Dance Theatre ha scelto tre
grandi partiture di Stravinskij, due delle quali non destinate originariamente alla danza (Les Noces e il Duo
concertante) e la terza (la suite orchestrale da L’uccello di fuoco) riletta in chiave moderna. «Ciò che mi affascina di
Stravinskij – afferma Rioult – è l’idea di disciplina che vive all’interno della sua musica senza briglie e rivoluzionaria.
Virtuosismi e semplicità, sofisticazione ed arcaismo, innovazione e tradizione. Tali opposti sono per me fonte di
ispirazione. La forma e il contenuto sono inseparabili, nulla è perduto, nulla è gratuito: non ci sono movimenti senza
senso, non esiste senso che nella forma, perciò tutto è libero».
□ lunedì 17 novembre 2008 – ore 20.45
ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Daniel Kawka direttore
Massimo Quarta violino
IGOR STRAVINSKIJ Pulcinella, suite
NICOLÒ PAGANINI Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per violino e orchestra (versione originale)
LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n. 4 in mi bemolle maggiore, op. 60
Francese di origini polacche, Daniel Kawka si è fatto conoscere sulla scena internazionale come interprete agguerrito e
impegnato della musica d’oggi ma, in questa sua prima presenza al “Giovanni da Udine”, dirigerà l’Orchestra Sinfonica
del Friuli Venezia Giulia in un programma tutto giocato sul confronto fra grande classicismo e neoclassicismo
novecentesco e sul contrasto fra culture diverse. Se Beethoven rappresenta, attraverso uno dei suoi capolavori più
amabili e affettuosamente retrospettivi, la maggiore tradizione sinfonica viennese, dicono parole italiane i pezzi di
Pergolesi (rielaborati genialmente dal russo Stravinskij nel Pulcinella) e, soprattutto, il Primo concerto di Paganini:
banco di prova per i virtuosi più funambolici, anche sul piano della tensione espressiva, specie nella versione originale
cui lo restituirà Massimo Quarta, violinista celeberrimo ma anche musicista fra i più completi della nostra cultura.
□ 19 - 22 novembre 2008 – ore 20.45
Piccolo Teatro di Milano
arlecchino servitore di due padroni
di Carlo Goldoni
messa in scena da Ferruccio Soleri
con la collaborazione di Stefano De Luca
con Enrico Bonavera, Giorgio Bongiovanni, Francesco Cordella, Alessandra Gigli, Stefano Guizzi, Sergio Leone,
Tommaso Minniti, Stefano Onofri, Annamaria Rossano, Giorgio Sangati, Giorgia Senesi, Ferruccio Soleri, Giulia
Valenti
e con i musicisti Gianni Bobbio, Franco Emaldi, Paolo Mattei, Francesco Mazzoleni, Elisabetta Pasquinelli
regia di Giorgio Strehler
scene Ezio Frigerio
costumi Franca Squarciapino
luci Gerardo Modica
musiche Fiorenzo Carpi
movimenti mimici Marise Flach
maschere Amleto e Donato Sartori
Per raccontare il suo Arlecchino, che oggi compie sessant’anni, Strehler parlava di «memoria vivente», illustrando così
il continuo lavoro di revisione della storia. Una storia, appunto, in eterna e inarrestabile evoluzione. Dopo la lunga
tournée statunitense del 2005, i trionfi in Cina del 2006 e il secondo viaggio in Oriente del 2007, il più celebre degli
spettacoli goldoniani ritorna, quindi, nuovamente in scena, con un’edizione speciale in cui l’intera compagnia,
recuperando lo spirito festoso tipico della Commedia dell’Arte, si alterna nei vari ruoli. Un Arlecchino di celebrazioni,
ma anche di record, dove spicca il nome del mitico Ferruccio Soleri: autore di questa preziosissima ripresa e, da
quarantaquattro anni, volto e corpo del personaggio principale.
□ lunedì 1 dicembre 2008 – ore 20.45
Orchestra Sinfonica Del Friuli Venezia Giulia
Giampaolo Bisanti direttore
Pietro De Maria pianoforte
LUDWIG VAN BEETHOVEN Le creature di Prometeo, op. 43, ouverture
FRYDERYK CHOPIN Concerto n. 1 in mi minore, op. 11 per pianoforte e orchestra
LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n. 6 in fa maggiore, op. 68 "Pastorale"
Due italiani ancora giovani, ma già affermatissimi, impegnati con l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia nella
riproposta di capolavori fra i più amati del repertorio. Giampaolo Bisanti è milanese e sta decollando verso una bella
carriera internazionale: ha già diretto in molte stagioni importanti, fra le quali quella dell’Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai a Torino, che lo ha subito richiamato affidandogli il concerto per la festa della Repubblica in piazza
San Carlo, applaudito da migliaia e migliaia di ascoltatori. Pietro De Maria, invece, è veneziano: ha vinto molti
concorsi importanti, fra i quali il “Ciani” nel 1990, affermandosi come uno dei migliori pianisti della nuova
generazione, e sta incidendo l’opera omnia di Chopin per una delle maggiori etichette discografiche.
□ 3 - 6 dicembre 2008 – ore 20.45
domenica 7 dicembre 2008 - ore 16.00
KE.IS. MEDIA Comunicazione S.r.l.
ROBIN HOOD
il Musical di Beppe Dati
con Manuel Frattini
regia e adattamento di Christian Ginepro
con la collaborazione di Fabrizio Angelini
scene Alessandro Chiti
direttore musicale Giovanni Maria Lori
Una grande storia per un grande musical. Anzi: una grande leggenda. L’eterna leggenda del ladro gentiluomo che
«ruba ai ricchi per dare ai poveri» e che, spodestando i malvagi, diventerà il principe della foresta incantata di
Sherwood! Stiamo, ovviamente, parlando di Robin Hood (qui tradotto in coloratissimo spettacolo da Beppe Dati). E
stiamo, ovviamente, parlando di Manuel Frattini: chi meglio di lui, già applaudito al “Giovanni da Udine” nelle vesti di
Pinocchio e Peter Pan, potrebbe incarnare un’icona tanto cara a intere generazioni di adulti e bambini?
□ mercoledì 10 dicembre 2008 – ore 20.45
Yo-Yo Ma violoncello
Kathryn Stott pianoforte
FRANZ SCHUBERT Sonata in la minore, D 821 “Arpeggione”
DMITRIJ ŠOSTAKOVIČ Sonata in re minore, op. 40
EGBERTO GISMONTI, GERALDO CARNEIRO Bodas de Prata & Quatro Cantos
CÉSAR FRANCK Sonata in la maggiore
Allievo del leggendario Pablo Casals, e oggi ritenuto uno dei massimi violoncellisti di tutti i tempi, Yo-Yo Ma è capace
di espandere il suo impegno d’interprete del repertorio maggiore verso altre dimensioni e altri mondi: ha suonato con
Leonard Bernstein, così come con Ennio Morricone, e si è occupato di musica etnica (notissimo il suo straordinario
progetto dedicato alla Via della seta) non meno intensamente che di Bach. Ma anche con Bach ha voluto uscire dagli
schemi, proponendone interpretazioni alternative in una serie di film. Nato a Parigi da genitori cinesi (anch’essi
musicisti), ma educato a New York, Yo-Yo Ma è soprattutto un cittadino del mondo e un musicista dalla cultura a
trecentosessanta gradi: lo conferma il programma con cui si presenta, per la prima volta, al Teatro Nuovo, spalleggiato
da una pianista duttile ed estrosa come Kathryn Stott.
□ venerdì 12 dicembre 2008 - ore 9.00, 11.00, 16.30
sabato 13 dicembre 2008 - ore 9.00, 11.00
DEDICATO ALLE SCUOLE
PIERINO E IL LUPO E ALTRE STORIE
musica di SERGEJ PROKOF'EV
ideazione scenica Bustric
Fin da quando Sergej Prokof’ev ne scrisse il testo e lo rivestì di suoni, Pierino e il lupo ha conosciuto una fortuna
inossidabile: tradotta in tutte le lingue e narrata dagli attori più celebri, eseguita in concerto o resa eterna da un
cartone animato, questa fiaba gentile e un po’ surreale ha divertito e affascinato milioni di bambini e di ragazzi, che
hanno continuato ad amarla moltissimo anche da grandi. Il piccolo miracolo compiuto da Prokof’ev, fondendo assieme
valore artistico e intento didattico (avvicinare i giovanissimi alla musica attraverso la conoscenza dei diversi strumenti
e delle loro capacità di caratterizzazione), ne garantisce pienamente l’attualità. Attualità che oggi, nel segno di un
dialogo con gli scolari a cui il Teatro Nuovo non intende - né saprebbe - rinunciare, viene presa per mano da Sergio
Bustric, straordinario personaggio passato dalla laurea in filosofia alla scuola di circo di Annie Fratellini, per poi
spaziare tra prosa e musica, tra cinema regia d’opera.
□ 17 - 20 dicembre 2008 – ore 20.45
Teatro Diana Or.i.s.
Il Sindaco Del Rione Sanità
di Eduardo De Filippo
con Carlo Giuffrè,
Piero Pepe, Aldo De Martino, Alfonso Liguori,
Antonella Lori, Massimo Masiello, Gennaro Di Biase, Vincenzo Borrino, Roberta Mistione, Enzo Romano
regia di Carlo Giuffrè
musiche originali di Francesco Giuffrè
scene e costumi Aldo Terlizzi
«La confidenza che ti ho dato t’ha fatto scurdà ‘o nomme mio. È meglio ca t’ ‘o ricuorde: io mi chiamo Antonio
Barracano!». Antonio Barracano, sì. Antonio Barracano «tiene in ordine» un quartiere di Napoli, il Rione Sanità, e viene
quindi riconosciuto come sindaco: dispensa consigli e risolve i problemi della povera gente. Ma, proprio per compiere
un gesto di eroismo, verrà ferito nel tentativo di sedare un conflitto. Carlo Giuffrè riesce a mettere in scena, in modo
straordinario, uno dei personaggi più complessi di Eduardo De Filippo e, al tempo stesso, una delle sue commedie più
amare. Un affresco, ancora dolorosamente attuale, sulla crisi della società italiana: «Non è forse per la mancanza di
giustizia che ci troviamo in questa condizione?».
□ lunedì 22 dicembre 2008 – ore 20.45
Balletto dell'Opera di Kiev
DANZA
SCHIACCIANOCI
balletto–fiaba in due atti
musica di PËTR IL'IČ ČAJKOVSKIJ
libretto di Marius Petipa basato sul racconto di E.T.A. Hoffman
coreografia di Valery Kovtun da Marius Petipa
scene e costumi Maria Levitzkaia
Una fiaba di Natale per i bambini e per gli adulti, raccontata per la prima volta in pieno Romanticismo dal grande
Hoffmann e trasformata in danza nel 1895, al teatro Mariinskij di San Pietroburgo, dalla musica sorridente e
modernissima di Čajkovskij e dalla coreografia del grande Marius Petipa… Schiaccianoci è, da allora, uno dei pilastri
del repertorio ottocentesco, ripreso continuamente da tutte le grandi compagnie, magari in prospettiva moderna ma
sempre rispettando la magia dell’originale. E adesso, dall’Ucraina, ecco arrivare sul palco la preziosa versione firmata
da Valerij Kovtun, che del Balletto dell’Opera di Kiev fu a lungo direttore dopo un’illustre carriera di danzatore.
□ mercoledì 31 dicembre 2008 - ore 18.00
(fuori abbonamento)
STRAUSS FESTIVAL ORCHESTER WIEN
Willy Büchler direttore e violino solista
Claudia Chmelar soprano
Paul Schweinester tenore
musiche di JOHANN STRAUSS JR - JOSEF STRAUSS - FRANZ LEHÁR
Ormai, per il Teatro Nuovo e per il suo pubblico, salutare l’anno che finisce vuol dire concedersi – automaticamente –
un viaggio immaginario a Vienna, in compagnia dei musicisti della Strauss Festival Orchester! Questi cari e fedeli amici
di Udine, dunque, saluteranno il 2008 sotto la guida di Willi Büchler, che si farà apprezzare anche come violino solista,
in un programma che ripercorre la pagine più amate dell’operetta e della musica da ballo di un tempo, arricchito dalla
partecipazione di due voci soliste. Il re della festa è ancora una volta, come giusto, Johann Strauss figlio, in
compagnia del fratello Josef e di Franz Lehár, ovviamente rappresentato da pagine celebri del suo capolavoro,
l’operetta più amata al mondo: La vedova allegra.
□ martedì 6 gennaio 2009 – ore 17.00
“A Teatro da Giovanni” – Rassegna di teatro per bambini
TAM Teatromusica
Anima blu. Dedicato a marc chagall
con Flavia Bussolotto e Marco Tizianel
musiche Enzo Carpentieri, Michele Sambin, Kole Laca
regia, scene, immagini Michele Sambin
elaborazione video Raffaella Rivi
a partire dai 5 anni
Guardare i quadri di Chagall significa viaggiare nella poesia, nell’emozione, e Anima blu fa compiere lo stesso viaggio
anche ai bambini. Una piccola storia dove i corpi degli attori incontrano, appunto, i quadri di Chagall, trasformando la
pittura in teatro e dando vita a figure sospese tra realtà e fantasia. Due mondi che si alternano sulla scena, dunque, e
finiscono per confondersi uno nell’altro, integrandosi tra loro fino a che non saranno più separati e distinti ma
indivisibili.
□ giovedì 8 gennaio 2009 – ore 20.45
EUROPA GALANTE
Fabio Biondi direttore e violino solista
FRANZ JOSEPH HAYDN Cassazione in sol maggiore, Hob II/2 - Divertimento in re maggiore, Hob III/34
ANTONIO VIVALDI Le quattro stagioni (da “Il cimento dell'armonia e dell'inventione”, op. 8)
Fabio Biondi ed Europa Galante sono da tempo accreditati in campo internazionale come una delle maggiori certezze
italiane nel campo dell’esecuzione su strumenti d’epoca della musica del Barocco e del Classicismo. Ospiti, per la
prima volta, del Teatro Nuovo, proporranno il monumento più importante e amato della grande civiltà strumentale
italiana: Le quattro stagioni di Vivaldi. Un capolavoro di fascino prepotente, che alterna virtuosismo violinistico e
descrizioni affettuose, in una serie di quadri in cui il succedersi dei mesi dell’anno incornicia in una sintesi insuperata
momenti diversi della vita dell’uomo e del suo rapporto con la natura. Aprirà il programma un primo omaggio a Franz
Joseph Haydn, il padre del classicismo viennese, che la musica ricorda con gratitudine nel secondo centenario della
morte.
□ venerdì 9 gennaio 2009 – ore 20.45
OPERETTA
Compagnia Italiana di Operette 2003
AL CAVALLINO BIANCO
operetta in tre atti di Ralph Benatzky e Robert Stolz
libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charell e testi di Robert Gilbert
con Umberto Scida, Elena D’Angelo, Armando Carini
direttore d’orchestra Orlando Pulin
regia e coreografie Serge Manguette
Il 10 novembre 1930, recensendone la prima mondiale, il Berliner Tageblatt scrisse: «Quest’operetta è un
abbonamento per la felicità: il pubblico non può pretendere di più». Lo spettacolo aveva debuttato al Großes
Schausspielhaus, con un allestimento costato un milione e mezzo di marchi, e in brevissimo tempo fu chiaro a tutti che
la sua fama non si sarebbe esaurita presto. Anzi: che non si sarebbe esaurita mai! Dopo La vedova allegra, e qualunque
appassionato di lo sa molto bene, Al Cavallino Bianco rappresenta ancora oggi uno dei maggiori successi in assoluto del
teatro musicale. E non c’è davvero bisogno di aggiungere altro.
□ sabato 10 e domenica 11 gennaio 2009 – ore 20.45
CROSS OVER
Teatro dell’Archivolto
UN CERTO SIGNOR G
dall’opera di Giorgio Gaber
e Sandro Luporini
con Neri Marcorè
al pianoforte Vicky Schaetzinger e Gloria Clemente
elaborazione musicale Paolo Silvestri
regia di Giorgio Gallione
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
si ringrazia per la collaborazione la Fondazione Giorgio Gaber
Spettacolo ospite delle stagioni del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e di Teatro Contatto
Il bravo Neri Marcorè affronta, rilegge, rivisita, reinterpreta l’opera di Giorgio Gaber a 35 anni dalla nascita del
leggendario Signor G. Un’occasione unica per ricordare un personaggio – e un artista – che, tra ironia e comico
paradosso, indagò profeticamente sulle dinamiche della modernità, «in bilico tra utopia e impotenza, razzismo e
amore, paura e sogno». Un certo signor G è un’esplorazione nel mondo paradossale e buffonesco dell’uomo comune
che s’interroga, impotente, sul senso della propria vita, sfiorata dal pericolo dell’imbecillità e del qualunquismo. Un
individuo che soffre dei mali più alla moda: nevrosi acuta, condizionamento totale, visione delle cose prossima allo
zero. «Una persona normale, insomma».
□ 14 - 17 gennaio 2009 - ore 20.45
SiciliaTeatro
OTELLO
di William Shakespeare
traduzione di Masolino d'Amico
con Sebastiano Lo Monaco
Maria Rosaria Carli, Massimiliano Vado, Alkis Zanis, Marta Richeldi
regia di Roberto Guicciardini
scene Piero Guicciardini
costumi Maurizio Millenotti
luci Luigi Ascione
«La trama è celebre, ma ogni nuova lettura, ogni ipotesi di realizzazione scenica, ne mette in rilievo la complessità.
La storia di amore e gelosia, per spostamenti progressivi, raggiunge l’acme orrendo dell’omicidio e della strage. Ma la
tessitura della tragedia non è lineare. Contempla percorsi accidentali, snodi impensati: basta un salto di stile nel
linguaggio, la reazione imprevedibile di un personaggio, una osservazione innocua, un gesto immotivato». Le parole di
Roberto Guicciardini restituiscono, senza fatica, tutto il respiro del suo Otello (Sebastiano Lo Monaco) e, anche, tutta
la sua necessità: quella di riflettere, in parallelo, sul precario equilibrio che caratterizzava il mondo elisabettiano e
che, purtroppo, caratterizza anche il nostro.
□ domenica 18 gennaio 2009 – ore 17.00
“A Teatro da Giovanni” – Rassegna di teatro per bambini
Compagnia “La luna nel Letto”
OZ… NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
con Michelangelo Campanale, Annamaria de Giorgio, Damiano Nirchio, Katia Scarimbolo
regia e scene Michelangelo Campanale
a partire dai 6 anni
Immaginate una giornata d’estate, calda, una pianura gialla che raggiunge l’orizzonte, una ragazzina che gioca da sola
e due genitori distratti dal lavoro. La ragazzina si chiama Alice e ha un fratello, Oz, che non è un bambino come tutti
gli altri: speciale per lei, diverso per gli adulti, "autistico" per i medici e, quindi, tenuto lontano. Protetto da tutto.
Dalla gente e dal mondo. Oz, adesso, è scomparso e Alice decide di partire e andare a cercarlo...
□ venerdì 23 gennaio 2009 – ore 20.45
ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Jakub Hrusa direttore
Sayaka Shoji violino
WOLFGANG AMADEUS MOZART Don Giovanni, KV 527, ouverture
FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY Concerto in mi minore, op. 64 per violino e orchestra
LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n. 1 in do maggiore, op. 21
Impossibile non festeggiare il bicentenario della nascita di Mendelssohn, il grande romantico Felice di nome e di fatto.
Lo celebrano con una delle sue pagine più applaudite, il Concerto in mi minore op. 64, due giovani già forti di una
brillantissima carriera internazionale: Jakub Hrusa, classe 1981, direttore musicale di una delle orchestre più illustri
d’Europa, la Filarmonica di Praga, e Sayaka Shoji, vincitrice a sedici anni (record assoluto nella storia del concorso) del
Premio Paganini. Ma Hrusa guida anche l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia in due grandi pagine del
classicismo viennese: l’ouverture del Don Giovanni di Mozart e, soprattutto, la Prima sinfonia di Beethoven, finora mai
eseguita nelle stagioni del Teatro Nuovo.
□ sabato 24 gennaio 2009 – ore 20.45
CROSS OVER
Promo Music in collaborazione con Mittelfest 2007
SARÀ UNA BELLA SOCIETÀ
testo di Edmondo Berselli
selezione musicale a cura di Shel Shapiro
voce narrante, voce e chitarra Shel Shapiro
musiche eseguite dalla Shel Shapiro’s band
Alessandro Giulini tastiere, fisarmonica, voce
Daniele Ivaldi chitarre
Luigi Mitola chitarre, dobro, mandolino
Mario Belluscio basso
Ramon Rossi batteria e percussioni
regia di Ruggero Cara
assistente alla regia Elisabeth Boeke
scene e costumi Rosanna Monti
disegno luci Giulio Camporesi e Angelo Generali
progetto audio Claudio Morselli e Andrea Balducci
Sarà una bella società nasce dall’esigenza di ripercorrere, a ritmo di musica, la storia di alcune generazioni. La storia
di chi ha attraversato l’Italia, e simbolicamente il mondo, dai primi Sessanta in poi. E questa storia, adesso, ce la
raccontano il mitico Shel Shapiro e la sua band: oltre quarant’anni di contemporaneità e di cambiamento in cui le
canzoni contrappuntano sentimenti e avvenimenti facendo da sfondo alle trasformazioni sociali e culturali del nostro
Paese. La voce, la chitarra e l’immagine anche fisica di Shapiro, amatissima icona beat per eccellenza, rappresentano
«un esercizio evocativo irresistibile» che serve per recuperare il clima di un’epoca e lo spirito del tempo.
□ 28 - 31 gennaio 2009 – ore 20.45
Associazione Culturale Gianni Santuccio
LA CONTESSINA MIZZI
di Arthur Schnitzler
traduzione di Giuseppe Farese
con Micaela Esdra, Luciano Virgilio, Roberto Bisacco
regia di Walter Pagliaro
scene e costumi Luigi Perego
in collaborazione con le Cattedre di Letteratura germanica delle Università di Bari, Roma-La Sapienza e Udine,
dell'Istituto Austriaco di Cultura a Roma e dell'Istituto Italiano di Cultura a Vienna
Scritta fra il 1906 e il 1907, e adesso portata in scena da Walter Pagliaro con la raffinata complicità del traduttore
Giuseppe Farese, La contessina Mizzi vede puntare l’acuto sguardo di Schnitzler sul mondo dell’aristocrazia e sul rigido
codice che ne regola (ne snatura) l’esistenza. Tutto l’impatto satirico della commedia, peraltro sapientemente
contrappuntato e sorvegliato da «un senso di umana comprensione», è racchiuso nel sottotitolo: il giorno in famiglia
non allude, infatti, alla quiete degli orizzonti domestici ma fa leva, ironicamente, sulle rivelazioni che si scambieranno
i protagonisti. Rivelazioni a volte dolorose, a volte grottesche, sullo sfondo storico di «una classe che un tempo ha
retto con dignità le sorti dell’Austria felix e che ora, all’inizio del Novecento, è ormai soltanto l’ombra di se stessa».
□ domenica 1 febbraio 2009 – ore 17.00
“A Teatro da Giovanni” – Rassegna di teatro per bambini
Compagnia Abbondanza/Bertoni
ROMANZO D’INFANZIA
di Bruno Stori
coreografia e interpretazione Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
regia e drammaturgia Letizia Quintavalla e Bruno Stori
a partire dai 6 anni
Dedicato a «tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore», lo spettacolo utilizza il linguaggio del teatro-danza,
normalmente riservato al pubblico dei “più grandi”, rendendolo immediatamente fruibile anche dai “più piccoli”. In
scena due danzatori che si alternano tra essere genitori e figli, poi padre e figlio, madre e figlia, poi fratelli,
soprattutto fratelli, evocando il subire e il ribellarsi, il fuggire e il difendersi, il volare lontano e il tornare a casa.
Insomma: la vita.
□ martedì 3 febbraio 2009 – ore 20.45
Foyer del Teatro
(ingresso libero)
CONSERVATORIO DI MUSICA "JACOPO TOMADINI"
LUCIANO BERIO Folk Songs
Il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” cerca di far vivere un numero sempre maggiore dei suoi spazi, integrandosi
sempre di più con il pubblico, la città e il territorio. Così il foyer diventa sempre di più non solo un luogo attraverso il
quale passare all’entrata o all’uscita del teatro o dove trascorrere gi intervalli, ma un luogo per far musica e svolgere
tante altre attività. La Stagione 2008/2009 accoglie, così, un piccolo cartellone dedicato proprio al foyer, sotto il
segno della musica del nostro tempo. Ed è naturale che ad aprirlo siano i ragazzi del Conservatorio “Tomadini”, con il
capolavoro ormai classico ma sempre attuale con il quale un grande compositore come Luciano Berio traduce nella
lingua della musica colta le suggestioni irresistibili di canti popolari dei paesi più diversi: Stati Uniti, Armenia, Italia,
Francia, Azerbaijan.
□ sabato 7 febbraio 2009 - ore 20.00
Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
LIRICA
AIDA
opera in quattro atti di Antonio Ghislanzoni
musica di GIUSEPPE VERDI
Tiziana Caruso Aida; Mariana Pentcheva Amneris; Juan Pons Amonasro; Carlo Cigni Il re d’Egitto;
Walter Fraccaro Radamès; Nikolaj Didenko Ramfis; Gianluca Bocchino Un messaggero; Elisabetta
Martorana Una sacerdotessa
Nello Santi direttore
regia, scene e costumi Damiano Michieletto
L’Egitto favoloso e crudele dei faraoni, il mistero delle notti in riva al Nilo, gli apparati spettacolari di cerimonie e
trionfi e il groviglio di sentimenti (amore, nostalgia, lealtà, famiglia) che stritola poco a poco i due protagonisti…
Composta per celebrare il taglio dell’istmo di Suez, Aida è necessariamente l’opera più grandiosa di Verdi, ma anche
una delle più preziose sul piano dell’armonia e dell’orchestrazione e una delle più sottili nella definizione psicologica,
per la duttilità incredibile di una musica ormai raffinatissima ed europea. La presentano, a Udine, interpreti quanto
mai autorevoli in un allestimento firmato da Damiano Michieletto, che con La gazza ladra messa in scena per il Rossini
Opera festival ha da poco ricevuto il Premio “Franco Abbiati” per la miglior regia.
□ giovedì 12 febbraio 2009 – ore 20.45
CROSS OVER
STEFANO BOLLANI PIANO SOLO
Chi non conosce Stefano Bollani? Pianista e scrittore, compositore e showman. Studi severissimi al Conservatorio di
Firenze (c’è chi lo ricorda ancora come un allievo modello, oltre che come un virtuoso autentico anche nei grandi
classici), ma subito dopo, giovanissimo, un tuffo nel pop con Raf e Jovanotti. Poi, ancora, la strada maestra, il jazz,
incrociando le esperienze più diverse e stimolanti (da Richard Galliano a Gato Barbieri, da Pat Metheny a Lee Konitz,
da Toninho Horta a Kenny Wheeler, fino al sodalizio particolarmente intenso con Enrico Rava), suonando con
l’Orchestra di Santa Cecilia, passando dalla Scala a New York, dialogando in radio con David Riondino o in televisione
con Maurizio Crozza, piuttosto che incidendo dischi. Un musicista irriverente, senza dubbio, ma anche un intellettuale
con tutti i documenti in regola…
□ sabato 14 febbraio 2009 – ore 20.45
Orchestra sinfonica e coro sinfonico di milano "giuseppe verdi"
Christian Arming direttore
Anna-Katharina Behnke soprano
Annely Peebo mezzosoprano
Jon Ketilsson tenore
Peter Mikuláš basso
Erina Gambarini maestro del coro
LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n. 9 in re minore, op. 125
Per la prima volta nelle stagioni del “Giovanni da Udine” l’ultima e la più amata fra le nove sinfonie di Beethoven, a
completare l’integrale distribuita negli ultimi tre cartelloni… Il rito laico della gioia e della fratellanza predicate
nell’ode An die Freude di Schiller è celebrato dal viennese Christian Arming, uno dei direttori più apprezzati della
giovane generazione, già ospite del festival di Salisburgo e di molte fra le maggiori stagioni sinfoniche e d’opera di
tutto il mondo. Collaborano con lui quattro solisti di canto di grande prestigio e i complessi strumentali e corali di una
delle istituzioni musicali italiane più valorose, l’Orchestra “Giuseppe Verdi” di Milano, cui recentemente la giuria del
Premio “Franco Abbiati” della critica musicale italiana ha attribuito il Premio speciale “Filippo Siebaneck” per
l’iniziativa La Verdi per tutti.
□ 18 - 21 febbraio 2009 – ore 20.45
Teatro Stabile di Firenze
MICHELINA
di Edoardo Erba
con Maria Amelia Monti, Franco Castellano, Giampiero Ingrassia
regia di Alessandro Benvenuti
Risaie della Lomellina, 1948. Arturo Bonavia, uno sgangherato cantante che gira le balere di terz’ordine, si ritrova
senza soubrette e, viste le gambe di una bella mondina, decide di assumerla immediatamente. La donna canta
sguaiatamente, e si muove male, però ha il fisico giusto. E Arturo, con comico cinismo, le insegna a stare sul palco. Nel
frattempo, in Vaticano, hanno urgenza di proclamare santa suor Ercolina Corbella. E c’è qualcosa che lega la religiosa
all’aspirante soubrette... Modernissimo ritratto dell’Italia che fu, sostenuto da un umorismo contagioso e da un ritmo
narrativo incalzante, Michelina è una commedia sentimentale che «avvince, commuove e diverte» ma è, anche, è «una
commedia musicale di tipo nuovo: originale nell’ambientazione, imprevedibile nello sviluppo».
□ domenica 22 febbraio 2009 – ore 17.00
“A Teatro da Giovanni” – Rassegna di teatro per bambini
Viva Opera Circus
IL CANTO DELL’ANIMA
liberamente ispirato al testo di Hermann Hesse
attore/pittore Gianni Franceschini
attrice/danzatrice Maria Ellero
a partire dai 4 anni
Il respiro, il tatto, il battito del cuore, il movimento del corpo. I suoni, i colori, i profumi, i segni dell’ambiente…
Ispirandosi alla bellissima Favola d’amore di Hesse, un attore-pittore e un’attrice-danzatrice tessono Il canto
dell’anima: uno spettacolo in cui l’immagine si fonde con il gesto e in cui il teatro fa da ponte verso il respiro delle
nostre origini. Verso un mondo che, prima delle parole, si serviva dei codici naturali per mettere in comunicazione gli
uomini.
□ venerdì 27 febbraio 2009 – ore 20.45
ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Fabien Gabel direttore
Alexander Romanovsky pianoforte
FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY Ouverture Le Ebridi (La grotta di Fingal), op. 26
WOLFGANG AMADEUS MOZART Concerto in mi bemolle maggiore, KV 271 "Jeunehomme" per pianoforte e orchestra
FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY Sinfonia n. 3 in la minore, op. 56 "Scozzese
Seconda festa per Mendelssohn (due secoli nel 2009: ma non li dimostra davvero!), presente con due delle sue pagine
più fascinose: l’ouverture La grotta di Fingal e l’ultima sinfonia, la Scozzese. L’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia
Giulia sarà diretta da Fabien Gabel, che dopo essere stato assistente di Kurt Masur all’Orchestre National de France ha
vinto nel 2004 l’importante concorso “Donatella Flick” di Londra, lavorando quindi per due anni come Assistant
conductor della London Symphony Orchestra. Capolavoro di un giovane, anzi di un giovanissimo, è poi il Concerto per
pianoforte KV 271, detto Jeunehomme (giovanotto) dal nome della pianista francese di passaggio a Salisburgo per la
quale Mozart lo compose a ventun anni. E anche se è già stato più volte ospite del Teatro Nuovo, non è certo vecchio il
pianista che lo eseguirà: Alexander Romanovsky, infatti, è nato nel 1984, ma è famoso fin da quando, diciassettenne,
vinse il primo premio al concorso “Ferruccio Busoni” di Bolzano.
□ sabato 28 febbraio 2009 – ore 20.45
OPERETTA
Compagnia Italiana di Operette 2003
BALLO AL SAVOY
operetta in tre atti e un preludio di Paul Abraham
libretto di Alfred Grünwald e Fritz Lohner-Beda
con Umberto Scida, Elena D’Angelo, Armando Carini
direttore d’orchestra Orlando Pulin
regia e coreografie Serge Manguette
Ambientata a Nizza nei primi anni Trenta, l’operetta di Alfred Grünwald e Fritz Lohner-Beda mette in scena, con
abilità, i classici espedienti narrativi della commedia musicale americana. Il racconto prende avvio con i
festeggiamenti per il marchese Aristide e la sua giovane sposa Maddalena, di ritorno dal lungo viaggio di nozze.
All’arrivo, però, Aristide riceve il telegramma della ballerina Tangolita: si era forse dimenticato di averle
solennemente promesso «una seratina galante»? Ballo al Savoy, forte di un libretto davvero spassoso, deve il proprio
successo anche al moderno spartito di Paul Abraham: abbondano, infatti, i fox-trot e le danze latino-americane, anche
se, ovviamente, non manca e non può mancare il valzer!
□ lunedì 2 marzo 2009 – ore 20.45
Nuevo Ballet Español
Rojas y Rodríguez
SANGRE FLAMENCA
coreografia e direzione artistica di Rojas & Rodríguez
musica di Gaspar Rodríguez, Antonio Rey, Daniel Jurado
costumi di Modesto Lomba, Carlos Rodríguez, Raquel + Roberto
scene di Anselmo Gervolés
luci di David Pérez
fonica di Gonzalo Fernández
DANZA
Il flamenco è espressione della cultura andalusa, con radici antiche e multiformi (arabe, ebraiche, gitane): ma ormai i
suoi suoni, i suoi ritmi e la danza che ne scaturisce sono uno dei connotati più forti di tutto il folclore spagnolo. Dopo
una prima fortunata collaborazione come coreografi e danzatori, ancora giovanissimi Ángel Rojas e Carlos Rodríguez
hanno fondato nel 1995 la Compagnia Nuevo Ballet Español, che si è subito affermata in tutto il mondo, con frequenti
tournées in molti paesi, dagli Stati Uniti alla Francia, dal Giappone alla Finlandia, dal Canada al Venezuela, da Hong
Kong a Venezia. In particolar modo si sono distinti per una rivisitazione del flamenco limpida e moderna ma al tempo
stesso consapevole della tradizione: come in Sangre flamenca (Sangue flamenco), uno spettacolo creato nel 1997 e
riproposto più volte con grande successo.
□ 4 - 7 marzo 2009 – ore 20.45
Compagnia delle Indie Occidentali - Polis Cultura
VESTIRE GLI IGNUDI
di Luigi Pirandello
con Vanessa Gravina, Luigi Diberti, Bruno Armando
Daniela Piacentini, Francesco La Ruffa, Marco Marelli
regia di Walter Manfrè
scene Andrea Taddei
costumi Silvia Polidori
musiche Stefano Marcucci
«Vado cercando periodicamente Luigi Pirandello per confrontarmi con lui. È una necessità della mia anima, che va al di
là del mio essere regista. E ad ogni nuovo incontro nasce la domanda pressante su cosa di nuovo io possa ancora dire
che non sia stato già detto». Una magnifica dichiarazione d’amore, per il teatro e per la letteratura, quella di Walter
Manfrè. Una magnifica dichiarazione d’amore che, adesso, ha trovato terreno fertile in Vestire gli ignudi e nei suoi
ottimi interpreti (da Vanessa Gravina a Luigi Diberti): «Da qualche tempo è svanita in me la voglia di raccontare le sue
storie mentre parallelamente è iniziata la frenesia di avviare un’indagine sui rapporti fra lui e i suoi personaggi e fra i
suoi personaggi stessi, al di fuori degli intrecci delle sue trame».
□ mercoledì 11 marzo 2009 – ore 20.45
CAMERATA SALZBURG
Leonidas Kavakos direttore e violino solista
JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto in re minore per violino e orchestra (ricostruito da BWV 1052)
FRANZ SCHUBERT, GUSTAV MAHLER La morte e la fanciulla
LEÓŠ JANÁČEK Suite per archi
Anche Leonidas Kavakos, ospite per la prima volta del Nuovo, ha appena ricevuto il Premio “Franco Abbiati”, che lo ha
proclamato miglior solista dell’anno. Studi in Grecia e negli Stati Uniti, poi le vittorie in concorsi importantissimi (il
“Sibelius” nel 1985, il “Paganini” nel 1988): da allora è riconosciuto come uno dei maggiori violinisti di oggi e suona
nelle stagioni più importanti, accompagnato da direttori come Wolfgang Sawallisch e Esa-Pekka Salonen. Arriva a Udine
insieme con gli archi della celeberrima Camerata Salzburg, di cui è Artista Ospite Principale e con la quale esegue in
tutto il mondo programmi importanti e originali nella doppia veste di solista e di direttore, nello spirito più alto della
musica da camera. Ed è eccezionale anche quello che verrà proposto in questa occasione: uno dei due Concerti per
violino di Bach (che la musicologia ha recuperato dalle trascrizioni per clavicembalo ricostruendone le versioni
orginali); un autentico incontro al vertice fra due giganti della composizione come il quartetto La morte e la fanciulla
di Schubert nella versione per orchestra d’archi realizzata da Mahler; e, infine, la Suite per archi, capolavoro
giovanile, ancora intriso di umori tardoromantici e nazionalisti, del grande Leóš Janáček.
□ sabato 14 marzo 2009 – ore 20.45
CROSS OVER
Marangoni Spettacolo
L’ULTIMA ASTRONAVE
testo e voce recitante Stefano Benni
musiche di Umberto Petrin eseguite dal vivo al pianoforte
Cosa mettere su un’astronave che partirà per gli spazi siderali, una volta che la razza umana sarà estinta? Codici e
invenzioni non bastano: ci vuole la prova della capacità artistica dell’uomo. Il meglio, forse, della sua storia. Una storia
del mondo che mette in pista due scienziati pazzi, un dicitore, un pianoforte e uno schermo dove appaiono quadri
famosi e inattese sorprese. Dai graffiti paleolitici a Leonardo, dai mostri di Bosch a Velasquez, dalla sfida di Van Gogh a
Twombly, passando per Walt Disney, Klee e Bacon: le parole degli artisti, il sorriso e il grido in letteratura, in musica e
in pittura. Un viaggio ironico e crudele scandito dalla voce del grande Stefano Benni e dalla musica di Umberto Petrin.
□ 18 - 21 marzo 2009 – ore 20.45
domenica 22 marzo 2009 - ore 16.00
Compagnia della Rancia - Disney
HIGH SCHOOL MUSICAL lo spettacolo
testo di David Simpatico
canzoni originali di Matthew Gerrard e Robbie Nevil; Ray Cham, Greg Cham e Andrew Seeley;
Randy Petersen e Kevin Quinn; Andy Dodd; Adam Watts; Bryan Louiselle;
David N. Lawrence e Faye Greenberg; Jamie Houston
musica adattata, arrangiata e prodotta da Bryan Louiselle
tratto dal Disney Channel Original Movie
scritto da Peter Barsocchini
traduzione di Michele Renzullo
liriche italiane di Franco Travaglio
regia e adattamento Saverio Marconi
regia associata Federico Bellone
250 milioni di spettatori hanno fatto sì che il Disney Channel original movie diventasse, nell’arco di pochissimo tempo,
una clamorosa marcia trionfale. Un clamoroso fenomeno planetario che oggi, grazie alla gloriosa Compagnia della
Rancia, batte anche bandiera italiana: High School Musical – Lo spettacolo, infatti, è la prima produzione ufficiale di
un musical della Disney che sia mai stata rappresentata nel nostro Paese. In scena, per la gioia dei giovanissimi fan (e
di chiunque ami lasciarsi travolgere dall’energia di un autentico live show), 22 interpreti altrettanto giovani, scelti
dopo diverse audizioni tra quasi un migliaio di altri performer. Cronaca di un successo annunciato!
□ lunedì 23 marzo 2009 – ore 20.45
Foyer del Teatro
(ingresso libero)
Sentiti da Vicino
IVAN FEDELE
in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Jacopo Tomadini”
ore 16.00 Prova aperta Ensemble Algoritmo
ore 17.30 Incontro con Ivan Fedele
ore 20.45 Ensemble Algoritmo – Marco Angius direttore
musiche di IVAN FEDELE
“Sentiti da vicino”: un’occasione per incontrare i protagonisti del mondo musicale di oggi. Cominciamo con Ivan
Fedele, che nel 2007 ha ottenuto un successo clamoroso inaugurando il Maggio Musicale Fiorentino con la prima
assoluta della sua Antigone, premiata come “miglior novità dell’anno” dalla giuria del Premio “Franco Abbiati”. Il
concerto serale presenterà tre dei suoi lavori più importanti, nell’esecuzione autorevolissime di Marco Angius e
dell’ensemble Algoritmo, e concluderà una giornata molto intensa per Ivan Fedele, che in mattinata sarà impegnato al
Conservatorio “Tomadini” per una master class e nel pomeriggio sarà ospite del Teatro Nuovo per una prova aperta in
foyer seguita da una discussione con gli interpreti e il pubblico.
□ mercoledì 25 marzo 2009– ore 20.45
LA PETITE BANDE
Sigiswald Kuijken direttore
JOHANN SEBASTIAN BACH Matthäuspassion (Passione secondo Matteo), BWV 244
Nel 1829 Felix Mendelssohn, allora diciottenne, ne diresse la prima esecuzione in tempi moderni, dando così inizio alla
cosiddetta Bach-Renaissance, gigantesca operazione di recupero alla cultura europea di uno dei massimi compositori di
tutti i tempi, quasi ottant’anni dopo la sua morte. Da allora la Passione secondo Matteo rappresenta Bach nella cultura
e nella sensibilità di tutto il mondo con un’evidenza e un’autorevolezza forse non eguagliate da nessun altro fra i suoi
grandi capolavori. Destinata alle funzioni del Venerdì Santo nelle chiese luterane di Lipsia, la Matthäuspassion è al
tempo stesso un risultato artistico altissimo, uno straordinario momento di spiritualità con la sua drammatica
meditazione sulla morte di Cristo, un documento inarrivabile di sintesi di culture diverse, dal corale luterano all’aria
con il da capo all’italiana. La ripropone, a Udine, un grande dell’interpretazione del passato come Sigiswald Kuijken,
alla testa della sua Petite Bande, nel quadro di un omaggio a Bach e al primo barocco articolato intorno al tempo di
Pasqua.
□ 1 – 4 aprile 2009 – ore 20.45
domenica 5 aprile 2009 - ore 16.00
Chi è di scena - Teatro Diana Or.i.s.
BELLO DI PAPÀ!
commedia in due atti di Vincenzo Salemme
con Vincenzo Salemme,
Biancamaria Lelli, Giovanni Ribò, Massimiliano Gallo, Domenico Aria, Rosa Miranda, Antonio Guerriero,
Roberta Formilli, Adele Pandolfi
regia di Vincenzo Salemme
scene Alessandro Chiti
costumi Mariano Tufano
musiche Antonio Boccia
Vincenzo Salemme, artista particolarmente caro al pubblico del “Giovanni da Udine”, rielabora un copione rimasto nel
cassetto per oltre dieci anni e si confronta, brillantemente, con il mondo dei rapporti generazionali. Il risultato? Bello
di papà, un adorabile spettacolo popolato da «figli che non sono più figli e padri che hanno paura di essere padri» ma
anche attraversato da vibrazioni sentimentali sui bisogni contemporanei di paternità, di familiarità, di affetto e di
calore. Come al solito, naturalmente, lo stile-Salemme regna e vigila su tutto, mettendo a punto l’ennesimo congegno
implacabile «dove il ritmo della farsa si affaccia continuamente a disturbare il ritmo della commedia».
□ lunedì 6 aprile 2009 – ore 20.45
Mischa Maisky violoncello
JOHANN SEBASTIAN BACH Suite n. 1, BWV 1007 - Suite n. 4, BWV 1010 - Suite n. 5, BWV 1011
Ancora uno dei concertisti più celebri e amati del nostro tempo, ancora un violoncellista fra i massimi, ancora un
omaggio a Johann Sebastian Bach. Mischa Maisky presenta la prima metà di un’integrale delle sei Suites per violoncello
solo: un’impresa che chiede all’esecutore un impegno eccezionale sia sul piano tecnico sia su quello
dell’interpretazione, in un difficile equilibrio di bravura e rigore, di estro e profondità, quale solo il virtuosismo
leggendario e la musicalità straripante che da quasi quarant’anni lo rendono beniamino delle platee di tutto il mondo
possono garantire. Per l’ascoltatore, la promessa di una grande esperienza spirituale non meno che di una prova
strumentale entusiasmante.
□ martedì 15 aprile 2009 – ore 20.45
CROSS OVER
OPERA DI PECHINO
Accademia Nazionale di Tianjin
direzione artistica Liu Yi Min
Il serpente bianco Racconto di lealtà e doveri
Specificità: arti marziali
Sanchaku Racconto storic
Specificità : acrobazia ed arti marziali
Combattimento alla montagna di Yangdan Racconto storico
Specificità : arti marziali
Il re delle scimmie Leggenda Immortale
Specificità: acrobazia ed arti marziali
L’Accademia Nazionale dell’Opera di Pechino–Tianjin, assieme a quella di Shangai, non è soltanto considerata la
migliore della Cina ma vanta anche il maggior numero di artisti premiati con medaglie d’oro al merito (sette, tra gli
interpreti presenti in tournée, ne sono detentori). Nulla, come questo spettacolo, potrebbe dunque restituire alle
platee occidentali un’immagine più ricca e più completa della cultura teatrale cinese: i quattro quadri scelti per la
serata al “Giovanni da Udine”, infatti, uniscono armoniosamente la raffinatezza alla tradizione, l’acrobazia alle arti
marziali, la letteratura alle epopee guerriere, offrendo la preziosa opportunità di conoscere – o di ritrovare – tutti i
colori e tutte le sfumature di un percorso artistico millenario.
□ sabato 18 aprile 2009 – ore 20.45
GÄCHINGER KANTOREI STUTTGART - BACH-COLLEGIUM STUTTGART
Helmuth Rilling direttore
GEORG FRIEDRICH HÄNDEL Messiah, HWV 56
Accanto a Bach non può mancare Händel, specialmente nel duecentocinquantesimo anniversario della morte. In quel
1759 l’Inghilterra, che ormai lo aveva assimilato a ogni effetto, lo salutò come uno dei suoi cittadini più illustri,
tumulandolo nell’Abbazia di Westminster. Per un quarto di millennio la sua gloria è rimasta inalterata: e se questo o
quell’aspetto della sua produzione può aver conosciuto momenti di relativo oblìo, o, per contro, essere stato oggetto
di recuperi imponenti, da sempre il suo oratorio più celebre, il Messiah, è insediato fra le composizioni più amate ed
eseguite del repertorio sinfonico-corale. E, non dimentichiamolo, anche fra le più rielaborate. Lo presenta, invece,
con il più scrupoloso e intelligente rispetto per il testo un vecchio e illustre amico di Udine, Helmuth Rilling, alla testa
dei celeberrimi complessi di Stoccarda che sono i suoi collaboratori abituali.
□ lunedì 20 aprile 2009 – ore 20.45
CROSS OVER
Barbara Hendricks & The Magnus Lindgren Quartet
BILLIE’S BLUES
Barbara Hendricks voce
Magnus Lindgren sassofono, flauto, clarinetto
Mathias Algotsson pianoforte
Fredrik Jonsson basso acustico
Jonas Holgersson batteria
Se nel mondo della musica c’è ancora qualcuno che meriti di essere definito una star, certo si tratta di Barbara
Hendricks: interprete eccelsa di Mozart e Verdi, di Strauss e Gluck, di Debussy e Bach, ha cantato con Karajan e con
Gardiner, con Prêtre e con Abbado, con Sawallisch e con Davis, ha inciso Lieder di Schubert con Radu Lupu e song di
Gershwin. Il mondo, inoltre, la conosce e le porta gratitudine anche per l’instancabile attività che ha espresso come
Goodwill Ambassador dell’Alto commissariato ONU per i rifugiati, visitando campi di profughi e impegnandosi in un
progetto di riabilitazione per le vittime delle mine anti-uomo. Una personalità straordinaria e un’artista dalla duttilità
inarrivabile, capace di muoversi nel jazz come a confronto con i classici più austeri: si presenta per la prima volta al
“Giovanni da Udine” con un programma eccezionale, rendendo omaggio al leggendario Billie Holliday e al blues
insieme con un complesso di fama mondiale, il Magnus Lindgren Quartet.
□ mercoledì 6 maggio 2009 – ore 20.45
ATHESTIS CHORUS E ORCHESTRA
Filippo Maria Bressan direttore
WOLFGANG AMADEUS MOZART Sinfonia in re maggiore, KV 504 "Praga"
FRANZ JOSEPH HAYDN Messa in do maggiore, Hob XXII/9 "In tempore belli" (Paukenmesse)
Estate 1796: dopo quattro anni di guerra, le truppe francesi stanno addirittura minacciando di invadere l’Austria; nella
tranquilla Eisenstadt Haydn, ormai riconosciuto in tutta Europa come il maggior compositore vivente, lavora due volte
sul testo della Messa. La più famosa di queste partiture reca un titolo autografo e quanto mai significativo: Messa in
tempo di guerra. E a queste circostanze si lega anche il particolare compositivo che le è valso l’altro soprannome,
quello di Messa dei timpani: i colpi sordi con i quali, appunto, i timpani turbano minacciosamente la serenità
apparente con cui comincia l’Agnus Dei, aprendo la strada ad altre evocazioni militaresche e bellicose. Filippo Maria
Bressan e i complessi Athestis, suoi collaboratori ormai storici, affiancano a questo importante contributo alle
celebrazioni del bicentenario di Haydn un altro capolavoro del classicismo viennese: la Sinfonia Praga di Mozart.
□ giovedì 7 maggio 2009 – ore 20.45
Foyer del Teatro
Sentiti da Vicino
SALVATORE SCIARRINO
in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Jacopo Tomadini”
ore 17.30 Incontro con Salvatore Sciarrino
ore 20.45 Mario Caroli flauto
musiche di SALVATORE SCIARRINO
(ingresso libero)
Eseguito nelle stagioni sinfoniche e da camera di tutto il mondo, protagonista di ben nove fra spettacoli e concerti –
distribuiti in una serie intitolata “Kontinet Sciarrino” – durante il festival di Salisburgo 2008, si presenta per “Sentiti da
vicino” il compositore italiano più noto di oggi, e una personalità creativa fra le più originali e inconfondibili. Salvatore
Sciarrino viene a Udine per incontrare insegnati e allievi del Conservatorio “Tomadini” e per partecipare a una
giornata di studi a lui dedicata nel nostro foyer. Accreditato come interprete ideale della sua musica, Mario Caroli,
protagonista del concerto serale, vanta già una splendida carriera internazionale.
□ venerdì 22 maggio 2009 - ore 20.00
Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
LIRICA
LA FILLE DU RÉGIMENT
opéra-comique in due atti in lingua originale con sopratitoli
musica di GAETANO DONIZETTI
Slavko Sekulic Hortensius; Giovanna Lanza / Dionisia di Vico La marchesa di Berckenfield; Eva Mei
Marie; Paolo Rumetz Sulpice; Celso Albelo Tonio; Gianluca Bocchino Un caporale, Un paesano
Gérard Korsten direttore
Davide Livermore regia
Santi Cattaneo scene
Giusy Giustino costumi
Coproduzione Fondazione Teatro “G. Verdi” di Trieste, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Grande di Brescia, Teatro
Ponchielli di Cremona, Teatro Sociale di Como, Teatro Fraschini di Pavia
Nel 1840 Gaetano Donizetti andò alla conquista di Parigi: non con un melodramma emozionante e imponente, ma
giocando fuori casa nel genere tutto francese e brillante dell’opéra-comique, misto di canto e di parlati. Ne nacque un
capolavoro fra i più brillanti e ironici di tutta la storia dell’opera, frizzante nel racconto anche se temibile per il
virtuosismo canoro imposto ad alcuni fra i protagonisti. Ci vogliono, dunque, bravura e intelligenza, vocalità
importante e disinvoltura nella recitazione, tecnica agguerrita ed eleganza suprema, per affrontare La figlia del
reggimento. E tanto il direttore quanto la compagnia, in questo allestimento, promettono molto, così come la regia,
affidata a un uomo di teatro fra i più attenti alle cose della musica: Davide Livermore. Per chi non conoscesse il
francese, sopratitoli in italiano.
□ mercoledì 27 maggio 2009 – ore 20.45
(ingresso libero)
ORCHESTRA DELLA SOCIETÀ FILARMONIA
Alfredo Barchi direttore
Davide Cabassi pianoforte
ROBERT SCHUMANN, RENATO MIANI Träumerei (sogno) versione per orchestra
WOLFGANG AMADEUS MOZART Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in do maggiore K 467
FRANZ JOSEPH HAYDN Sinfonia n. 104 “London”
L’Orchestra delle Società Filarmonia, sorta nel 1998 con lo scopo di promuovere la cultura musicale e di proporre
concerti di alto profilo artistico riunendo esperienze e competenze diversificate, si presenta anche quest’anno sul
palcoscenico del “Giovanni da Udine” con la direzione del Maestro Alfredo Barchi.
Ad aprire il programma è la pagina forse più popolare di Robert Schumann, il Sogno (Träumerei): momento fra i più
dolci e intimi delle Scene infantili per pianoforte, tradotta per orchestra da Renato Miani. Davide Cabassi, che fra i
pianisti italiani delle giovani leve è uno dei più seguiti, specialmente dopo essersi messo in luce fra i finalisti del
celeberrimo concorso Van Cliburn nel 2005, affronta poi uno dei più amati concerti per pianoforte di Mozart, mentre
concorre a celebrare i duecento anni dalla morte di Haydn l’esecuzione di una delle dodici Londinesi, uno dei primi
monumenti del sinfonismo classico.