GRATIS 18+ Solo per adulti. Soft Secrets viene pubblicato sei volte all’anno dalla Discover Publisher BV, Paesi Bassi In questa edizione: Notizie dal mondo patate, che nascondeva migliaia di piante di marijuana. I più esperti fra i giornalisti hanno determinato che fosse di elevata qualità, probabilmente di genetica Kush. Secondo i vicini, due giovani coinquilini di Bin Laden facevano la spesa nel villaggio quotidianamente – molti snack e innumerevoli bottiglie di coca cola, prova inconfutabile degli spuntini a briglia sciolta chez Bin Laden. Il Daily Mail ha riportato che l’erba era stata coltivata dall’anziano guerriero per alleviare il dolore al rene. Semitalia: giustizia è fatta ›› 8 IL COLTELLO DALLA PARTE DEL MANICO In questo paese proibizionista dalla morale pubblica impicciona e dalle libertà individuali messe sotto scacco da bieche rivalse ideologiche e legislative, accadono situazioni e si verificano eventi che meritano di essere discussi. In Italia l’apparato giudiziario e la forza pubblica svolgono il proprio ruolo con assoluta predominanza e spesso impunito arbitrio nei confronti del cittadino. Questo è il punto. Il disequilibrio fra cittadini, agenti e magistrati. ›› 33 A metà dell’opera ›› 9 CANAPISA 2011 E’ stata una stagione movimentata per l’Osservatorio Antiproibizionista di Pisa e per Canapisa 2011 perché Giovanardi aveva al solito deciso di contrastare l’iniziativa rivolgendosi a Sindaco, Questore e Prefetto: “Mi facciano conoscere se siano state previste misure straordinarie di controllo dell’ordine pubblico, tenuto conto degli eventuali profili d’illegalità e dei possibili rischi sanitari”. ›› 35 Olio Alco–pot Numero 4 - 2011 ›› 45 VETRANO VIBRANTE Il cantastorie del raggae italiano e del ragamuffin fiorentino è tornato con un nuovo entusiasmante album, Veterano Vibrante. Si tratta del settimo album, esclusi i singoli, dell’autore di alcune pietre miliari del reggae italiano: “Non è un miraggio (Roberto Baggio), “Pupilla”, “Non ci vengo a pisciare” e “Quanto mi sei piaciuta Firenze”. ›› 44 400% DI ERBA IN PIÙ LE FIANDRE PER LA CANAPA IN SPAGNA Secondo i dati più recenti della Guardia Civil spagnola, la quantità di piante di cannabis sequestrata nel Paese è aumentata del 425% fra il 2008 e il 2009. L’aumento è proseguito nel 2010 e nel 2011, ma la polizia non riesce a tenere il passo e non ha ancora dati precisi e aggiornati. Il 400% sembra un dato piuttosto drastico, ma se lo esprime in peso, si tratta di soli 1.000 chili l’anno. Allo stesso tempo, secondo la polizia, il consumo di cannabis è incrementato del 30%. Per spiegare tale dato, la polizia ha fatto riferimento alla crisi economica e all’elevato prezzo della cocaina. L’annuncio non è stato seguito dall’intenzione manifesta di maggiori controlli. Si può dire quindi ancora: Viva España. Quest’anno nel paese fiammingo di Wervik si coltiva cannabis legalmente. Si parla di un progetto di prova del Centro Provinciale per la Ricerca in Agricoltura e Orticoltura, per cui quattro coltivatori hanno seminato canapa in 8,5 ettari di terra. I GIOVANI TEDESCHI FUMANO MENO Questo non è certo passato inosservato nelle Fiandre. Uno dei coltivatori che hanno partecipato al test, Dirk Talpe, è già stato dichiarato pazzo dai concittadini e teme che ci siano ulteriori fraintendimenti. “La pianta somiglia moltissimo alla marijuana, quindi in molti vorranno provarla”, spiega Talpe preoccupato. “Spero solo che non esagerino e che il mio campo non sia stato svuotato prima del raccolto”. Per sicurezza, ha messo dei La cannabis sta perdendo il suo fascino nei confronti dei tedeschi fra i 12 e i 25 anni. Il Bundeszentrale für gesundheitliche Aufklärung ha calcolato che soltanto il 25% dei giovani in questa fascia d’età ha provato almeno una volta la cannabis; nel 2004 questo dato è stato del 31%. Un timido 3% apparentemente la fuma oltre dieci volte l’anno. L’istituto vede un legame con il consumo di tabacco storicamente basso fra i giovani. “Fumare è considerato semplicemente out fra i giovani. Come sappiamo, questi giovani non iniziano a fumare tabacco e quindi non hanno tendenza a fumare erba”, ha spiegato il portavoce, illustrando la versione tedesca di questo iter. ANCHE TU, OSAMA? Fortunatamente ci sono ancora giornalisti che seguono il proprio intuito, altrimenti non si sarebbe mai saputo che il leader di Al Qaeda Bin Laden aveva trascorso i suoi ultimi giorni sulla terra circondato dall’aroma pregnante della Cannabis Indica Pakistana. Attorno alla dimora di Abbottabad, dove Bin Laden si era (apparentemente) nascosto negli ultimi sei anni, sorgeva una coltivazione di cavoli e cartelli attorno ai campi che riportano la scritta seguente: Questa pianta non si fuma. Se l’esperimento avrà successo, ci sono buone possibilità che il prossimo anno un numero maggiore di piante di canapa compaia nel panorama lussureggiante fiammingo. INQUIETANTE ERGASTOLO Mentre un numero crescente di Stati americani consente la vendita della marijuana a scopi medici come prodotto da banco, in altre parti del Paese la lotta alle droghe è incrementata notevolmente. Di recente, Cornell Hood II, 35 anni, è stato condannato all’ergastolo in Louisiana per detenzione di marijuana. Lo spacciatore novizio di New Orleans è stato vittima della regola ‘Alla quarta sei fuori’, secondo cui, se si commette lo stesso reato quattro volte, la pena sarà tramutata automaticamente in ergastolo. UNA BELLA FUMATA, OBAMA? Sembra che dare il nome di celebrità alle varietà d’erba stia diventando un nuovo trend. Dopo Charlie Sheen e Chuck Norris, anche il Presidente Obama ha trovato posto nel panorama del THC: Obama OG, la discendente più giovane della famosa famiglia OG Kush in California. Gli appassionati stanno ancora dibattendo sul fatto che OG stia per Ocean Grown (Coltivata nell’Oceano) o Original Gangsta (Gangster Originale). A parte questo, la Obama OG è una marijuana con un ‘incredibile effetto terapeutico attivo di lunga durata’. Fortemente consigliata dal centro Toke of the Town. Continua a pagina 3 3 NOTIZIARIO ITALIANO Continua dalla prima pagina AMERICAN EXPRESS NON HA SIMPATIA PER L’ERBA Apparentemente ad American Express piace seguire la sua morale e non la Legge. Secondo gli acquirenti di marijuana a scopo medico, la carta di credito più famosa del mondo non può essere usata per acquistare erba a scopi medici. Sebbene la Società lo neghi, questo messaggio è confermato da decine di titolari di centri di distribuzione californiani. I pazienti possono tuttavia usare le carte MasterCard, Discover o VISA per questo tipo di pagamenti. ALBERO DI NATALE SOTTO STEROIDI Con il ceppo australiano Rainbow Dream, le sensazioni della cannabis sono cresciute notevolmente. Il leggendario coltivatore Gary Von Billen è il creatore della varietà che ottiene più riconoscimenti nelle competizioni australiane della cannabis dal 2003 a questa parte. Ora anche il resto del mondo può mettere le mani su un’erba spettacolare. La Rainbow Dream è un incrocio fra la Jack Flash di Sensi Seeds e la Carrot di Von Billen, un ceppo di sativa in vita da ormai 25 anni. La pianta, con un’altezza compresa fra un metro e quattro metri, ha un elevato numero di rami laterali ed è stata chiamata ‘Albero di Natale sotto steroidi’. “Se non si ottiene almeno un chilo e mezzo di erba da questa pianta, è meglio rimettere in discussione le proprie doti di coltivazione”, dichiara Von Billen. GANJA UNTUK KEHIDUPAN! Bisogna avere grandi cojones per organizzare un’azione in Indonesia per la liberalizzazione della cannabis, dato che la Legge non fa distinzione fra la marijuana e le droghe pesanti. Un’unica canna vi può inchiodare per quattro anni in una delle non particolarmente accoglienti carceri indonesiane. Ciononostante, un piccolo gruppo di attivisti sta cercando di far discutere la questione della liberalizzazione. È cominciato tutto nel 2008, quando il gruppo ha creato la pagina Facebook di Sostegno alla Liberalizzazione della Cannabis. Nel 2011 la pagina aveva già raggiunto i 42.000 fan, dopo di che è stata chiusa. Dato che la ricerca scientifica è l’unico modo per far discutere la questi-one delle droghe in Indonesia, gli attivisti hanno portato avanti la Fondazione per la Ricerca sulla Cannabis, che riconosce loro uno status officiale. Nella Giornata per la Liberalizzazione della Cannabis di quest’anno, varie centinaia di temerari a Jakarta si sono fatte vedere. Chi ha assistito all’evento dichiara che non si è trattato certo di una manifestazione di scienziati preoccupati... Genetica: Livello cannabinoidi: Sapore: Raccolto: autofiorente x Indica Medio-alto fruttato e dolce 60 – 65 giorni dopo la germinazione Una varietà che interrompe il mito secondo cui le autofiorenti non possano essere saporite. Il sapore è fruttato con accenti freschi di zenzero e salice. Secondo quanto dicono alcuni coltivatori è puro sciroppo. Lo potrete verificare rapidamente, dato che questa Syrup è molto veloce: dopo la germinazione, sarà pronta in poco più di due mesi. Morfologia praticamente a colonna, ramificata alla base. Ideale in indoor per la coltura “sea of green” e in outdoor per balconi e giardini discreti. Buddha Seeds Syrup INDICE: Syrup Caro Soft Secrets Prodotti Semitalia: giustizia è fatta A metà dell’opera Sulla religione della canapa Rumble Bee Highlife Cup 2011 EPA 2011 La war on drugs è fallita L’altra faccia del narcotraffico Strain report Ed Rosenthal Il coltello dalla parte del manico I danni della Fini-Giovanardi Canapisa 2011 Le medio-domande Jorge Cervantes Hesi Music for stoney ears Veterano Vibrante Olio Alco–pot 3 4 7 8 9 11 12 14 16 21 22 26 27 33 34 35 36 38 40 42 44 45 LA BIMBA DI PAGINA 3 POSTA PRODUCT FLASH PUNTO LEGALE ESTRAZIONE IL CANAPAIO BOOK REVIEW CANNABIS AWARDS PRODUCT AWARDS GOOD NEWS INTERVIEW STRAIN REPORT ASK ED BELPAESE MEDICAL CANNABIS BELPAESE 2 FREQUENTLY ASKED CANNABIS CONSIGLI INTERVIEW MUSIC REVIEWS MUSIC REVIEW DIY 4 Lettere dai lettori È con piacere che vi invio le foto del risultato ottenuto facendo crescere in verticale le meravigliose Critical Jack Dinafem da voi ricevuti. Per la fioritura sono stati usati vasi da 6,5 litri un terriccio di qualità ma non professionale e ATAMI organic box con 650w hps. una pianta eccezionale molto produttiva e devastante con una gran persistenza e un sapore eccezionale di incenso. Le foto le ho scattate a 8 settimane di fioritura. Grazie di avermi fatto incontrare questa magnifica varietà . GEPPO Ciao grandi! Queste sono le mie ragazze, devo dire che mi tengono molto impegnato ma gli sforzi saranno ripagati alla grande!che dite? Graziose. Sembra che avrai un ottimo raccolto. Stai attento che le punte delle piante non siano troppo vicine alla fonte di luce, poiché il calore le danneggia. La Critical Jack di Dinafem ha un buon sapore e un ottimo effetto (ne avevamo un bel po’ a scopo di ricerca). A volte ha un sapore che tende leggermente al legno di quercia, più saporito che dolce, ma senza la durezza tipica di molte altre varietà saporite. 650 watt va molto bene, le cime sono grandi a sufficienza, senza l’eccesso di elettricità e calore provocati da altre fonti. Attenzione lettori italiani! Volete vincere semi FEMMINIZZATI di DINAFEM? Mandateci una fotografia della vostra stanza di coltura o della vostra miglior pianta di cannabis, dove si veda chiaramente una copia di Soft Secrets e DINAFEM vi manderà una confezione 3 semi femminizzati. Se nella fotografia dovessero figurare anche la vostra bellissima moglie o ragazza che indossano un micro bikini sexy o dell’intimo molto allettante, riceverete una confezione 2 x 3 di semi femminizzati. La fotografia del mese riceverà una confezione 3 x 3 di semi femminizzati di prima qualità! Il tutto è un omaggio di Soft Secrets Europa e DINAFEM! Mandate le vostre fotografie via e-mail a [email protected] o mandatele alla nostra PoBox. Fate attenzione: il materiale verrà gestito con la massima discrezione. Non pubblichiamo foto sfuocate e non ci piacciono le fotografie di piante in fase vegetativa. Vogliamo vedere grosse cime e belle tette! Buona fortuna! DAVIDE Ottimo utilizzo del secchio! E che corpo tua moglie! Ciao... qualche settimana fa, vi ho mandato le mie foto... però non ho ricevuto nessuna vostra risposta. Spero che vi siano arrivate... magari fatemi sapere se le ricevete! Buona serata GABRIELE Più a lungo si coltiva una pianta, più probabilità si avranno d’incorrere in problemi che ridurranno il raccolto. Le piante più piccole sono meno esigenti e si adattano meglio alle esigenze dei coltivatori alle prime armi. Ci vuole abilità a coltivare piante così grandi in modo adeguato. Bel cappello! Dove si compra? Le cime sembra che matureranno e ti daranno dell’ottimo materiale da fumare. Soft Secrets Italia, PoBox 17250, 1001 JG Amsterdam, Paesi Bassi E-mail: [email protected] 6 Ciao Soft Secrects. Con il vostro aiuto e quello di tutti i coltivatori che mettono a disposizione, per tutti,la loro esperienza nella coltivazione di questa spettacolare pianta,vi invio il frutto di 2 mesi e mezzo di lavoro realizzato con semi di Harem Automatica di Dinafem (a destra) e di Auto Blueberry di Dutch Passion (a sinistra) cresciute in terra con un ciclo di 18/24 in vegetativa e 14/24 in fioritura... Magnifica vegetazione accompagnata dalla mia bellissima ragazza... Un saluto da noi coltivatori di speranze Bravo! Una foto perfetta per Caro Soft Secrets. La Haze Automatic di Dinafem ha un sapore speziato e legnoso, il che è un bel contrasto con la fruttata Auto Blueberry di Dutch Passion. Le automatic di solito sono utilizzate per ottenere un raccolto fuori stagione, dato che non dipendono dal regime di luce per fiorire. Salve ragazzi, che ne pensate delle mie piccole, sono tutte in fioritura e nel giro di 1 mese le raccoglierò. Purtroppo ho finito i semi, quindi il vostro premio sarà molto utile. Grazie e continuate così LUCIANO Foto di una Holland’s Hope della Dutch Passion ... mi dispiace per la mancanza di tette ma comunque FORZA RAGAZZI !! La Hope olandese di Dutch Passion è un ceppo più antico diffuso fra i coltivatori in outdoor. Un ottimo esempio di pianta molto piena. Sembra un eccellente raccolto da una pianta così compatta. 7 PRODOTTI ROYAL QUEEN SEEDS LANCIA NUOVE SPECIE AUTOMATICHE. Da quattro anni Royal Queen Seeds è una realtà importante nella continua espansione del mercato dei semi di cannabis in Europa. Grazie ai prezzi convenienti, all’alta qualità dei semi e alla partecipazione attiva nello sviluppo e distribuzione di semi femminizzati e delle cosiddette specie ‘automatiche’, Royal Queen Seeds è diventata un’azienda di grande rilevanza. Visto l’enorme successo delle cosiddette specie a fioritura automatica Royal Queen Seeds ha deciso di lanciare sul mercato diverse nuove specie. Royal Haze Automatic - Incrociate un classico olandese come l’Amnesia Haze con un Ruderalis e un tipo di Skunk, e otterrete una pianta spettacolare sotto ogni aspetto: una Haze automatica che fiorisce in sole nove settimane dal germoglio al raccolto! Northern Light Automatic - L’altro grande classico Northern Light è stato incrociato con un tipo di Ruderalis per creare un nuovo classico: Northern Light Automatic, una specie che fiorisce più rapidamente di quanto ogni coltivatore possa sognare! Royal AK Automatic - La notissima AK-47 si incrocia con un tipo di Ruderalis per creare una specie automatica geneticamente molto stabile. Royal Queen Seeds da oggi confeziona i semi a macchina ROYAL QUEEN SEEDS HA INTRODOTTO UNA CONFEZIONATRICE AUTOMATICA HAPAMATIC PER IL CONFEZIONAMENTO DEI SEMI. L’adozione della macchina Hapamatic, utilizzata già da anni nel settore medico per confezionare grandi quantità di medicine, è un passo logico per Royal Queen Seeds. Boy Ramsahai, il proprietario di Royal Queen Seeds, spiega: “Oggi il consumatore di cannabis sa benissimo a cosa fare attenzione quando acquista semi di qualità, e una buona confezione è un aspetto irrinunciabile, non solo perché il cliente esige il giusto numero di semi ma anche perché vuole che siano selezionati e confezionati con cura. I semi di Royal Queen Seeds sono selezionati a mano prima di essere confezionati a macchina, facendo grande attenzione ad aspetti come l’umidità dell’aria e la temperatura, e la selezione e il confezionamento hanno luogo in un ambiente sterile. Con il nuovo confezionamento i semi sono protetti dalla luce e sterilizzati. “ Per informazioni: Royal Queen Seeds » [email protected] » www.royalqueenseeds.com GREEN SENSATION 100 ML Green Sensation: ora disponibile anche in flaconi da 100 ml Green Sensation è uno stimolatore della fioritura per le ultime 4 - 6 settimane del periodo di fioritura. Con Green Sensation tutte le altre aggiunte, quali per esempio il P-K 13-14 e gli enzimi, diventano superflue.Inoltre, a seconda del tipo di substrato, è possibile risparmiare fino al 50% del fertilizzante di base per fioritura. Grazie a una composizione attentamente studiata, la pianta riceve tutte le sostanze nutritive necessarie per sostenere una fioritura e una fruttificazione copiose. Risparmio degli integratori per la fioritura Aggiungere Green Sensation all’acqua con un rapporto 1:1000. Misurare la EC e successivamente il nutrimento base per la fioritura fino al raggiungimento dell’EC desiderata. In base al tipo di substrato, si potrà constatare l’impiego di una quantità decisamente minore di nutrimento base per la fioritura. Green Sensation può essere usato su tutti i substrati (terrra, cocco, lana di roccia, mapito, quan-tigo) e con tutti i sistemi di irrigazione (ebb and flood, NFT ossia Nutrient film technique, oppure a sgocciolo). Molti coltivatori hanno già potuto constatare che Green Sensation procura veramente delle rese superiori. Per maggiori informazioni: » www.plagron.com WILMA PLUGS UNIT CREATE LA VOSTRA SERA IN UN BATTER D’OCCHIO! Mettere il coperchio capovolto sul recipiente. Create così una mini serra. Questa serra assicura un ambiente favorevole nel quale i semini possono germinare perfettamente. Caratteristiche del Wilma Plugs Unit. t(POGJBSFJiQMVHTwNPMUPWFMPDFNFOUFFTPOPQSPOUJQFSMVTP t4WJMVQQPWFMPDFEFMMFSBEJDJFEFMMBDSFTDJUBWFSBNFOUFTPSQSFOEFOUF t*iQMVHTwEJTFNJOBBTTPSCPOPGBDJMNFOUFMBDRVB ISTRUZIONI PER L’USO 1. Gonfiare i “plugs” con 30 ml d’acqua per “plug” (totale 150 ml). 2. Seminare i semini uno per uno sul “plug”. 3. Assicuratevi di sentire un “clic” quando mettete il coperchio rovesciato sul recipiente. 4. Aprite la buco dell’aria in modo che le piantine possano crescere. DURANTE LA COLTIVAZIONE t"TTJDVSBSTJDIFJiQMVHwSFTUJOPTVGGJDJFOUFNFOUF umidi durante la coltura. t-BDRVBOPOEFWFTVQFSBSFMBMUF[[BEJNN t 4F MF QJBOUJOF TPOP BCCBTUBO[B HSBOEJ QPUFUF metterle in un vaso/ contenitore/giardino. Wilma Plugs Unit è un prodotto naturale e ecologico ideate specialmente per malli delle noci di cocco. Questo elemento naturale è in grado di rinnovarsi velocemente ed non emette CO2. ATA ROOTFAST Ata Rootfast è uno stimolatore per radici vegetale al 100% che assicura una buona produzione di radici e un’alta resistenza della pianta. Applicabile a quelsiasi prodotto. APPLICAZIONE Dare alla pianta giornalmente nella 1º e 2º settimana a ogni innaffiatura. DOSAGGIO (1:1000) 1 ml per litro d’ acqua. ATTENZIONE Conservare a temperatura ambiente. Agitare bene prima dell’uso. Tenere fuori della portata dei bambini. E vietato ingerire il prodotto. COMPOSTO DI Laminara digitata e fosfato di ammonio. » www.atami.com 8 PUNTO LEGALE Semitalia: giustizia è fatta di Giovanna Dark ASSOLUZIONE PIENA PER I DUE IMPRENDITORI TOSCANI. LA VENDITA DI SEMI NON È ILLEGALE Assolti con formula piena perché il fatto non sussiste. Marco Gasparrini e Luigi Bargelli, i titolari di Semitalia.it, il portale web per la vendita di semi di marijuana, sono stati assolti dal giudice per le udienze preliminari di Firenze Moneti dalle accuse di istigazione al consumo di stupefacenti e di istigazione alla coltivazione di piante vietate. Una vicenda giudiziaria spinosa, cominciata nel 2005 con le prime assurde inchieste e continuata nel peggiore dei modi lo scorso 28 aprile 2010, con l’arresto dei due imprenditori, la messa sotto sequestro del sito internet e la requisizione di tutta la merce presente nei magazzini a loro intestati. In un’inspiegabile applicazione della custodia cautelare, Marco e Luigi hanno trascorso ben 18 giorni nel carcere di Sollicciano per quello che a tutti gli effetti non potrebbe essere altro che un reato d’opinione – sempre che di reato si possa parlare. “Un’esperienza tremenda”, dissero all’epoca i due interessati, frutto di un’inchiesta condotta dalla procura di Bolzano e, poi, trasferita per competenza a quella fiorentina, per decisione del Tribunale del Riesame. Proprio a Firenze Marco e Luigi hanno avuto conferma che la loro attività era perfettamente nella norma. Stando alla legislazione vigente i semi di marijuana sono esclusi dalla nozione legale di Cannabis, ciò significa che questi non sono da considerarsi sostanza stupefacente (L. 412 del 1974, art. 1, comma 1, lett. B; Convenzione unica sugli stupefacenti di New York del 1961 e tabella II del decreto ministeriale 27/7/1992). In Italia la coltivazione di marijuana è, come tutti sappiamo, vietata (artt. 28 e 73 del DPR 309/90) a meno che non si sia in possesso di apposita autorizzazione (art. 17 DPR solleva da ogni e qualsiasi responsabilità derivante dall’uso improprio della merce venduta. Consapevoli di questi assurdi ma (ahinoi) sussistenti paletti legislativi, i proprietari di Semitalia.it avevano appositamente introdotto un disclaimer che avvertiva i potenziali acquirenti, ma per i giudici trentini questo non è bastato. L’oscurantismo che tutt’oggi attanaglia le modalità attuative delle nostre istituzioni ha fatto sì che Marco e Luigi venissero citati in giudizio e accusati di proselitismo nonostante avessero seguito alla lettera la normativa al momento della costituzione della loro impresa. Se la vendita in sé appunto è legale, farlo alla luce del sole ¬– magari via Internet con una società regolarmente registrata con quell’oggetto sociale, come Semitalia – diventa automaticamente un reato d’opinione. Un’assurdità sia dal punto di vista giuridico che logico: sarebbe come accusare di istigazione a delinquere un negoziante di casalinghi perché vende coltelli, utilizzati a volte per commettere reati. Eppure è successo e, nonostante nel fascicolo che li riguardava ci fossero già state ben due assoluzioni, il Tribunale di Bolzano ha ritenuto necessario procedere con modalità che travalicano lo stato di diritto, arrestando due incensurati per quello che si configurava come un semplice reato d’opinione. Sebbene una certa parte del Paese creda, con il nostro (speriamo ancora per poco) Premier, che la magistratura è un “cancro da estirpare”, la legge è pur sempre legge e basandosi esclusivamente su questa i giudici fiorentini hanno dato ragione ai ragazzi di Semitalia.it, assolvendoli con formula piena e facendo finalmente giustizia su una vicenda che aveva dell’assurdo. L’avvocato difensore di Marco e Luigi, Carlo Alberto Zaina del foro di Rimini, commenta così la sentenza resa lo scorso primo giugno: “Con oggi, si consolida l’orientamento giuridisdizionale sulla vendita di semi. Questa attività – continua – non accompagnata da strumenti di magnificenza sull’uso di sostanze stupefacenti e sulla coltivazione, non è reato per la legge italiana, nonostante le opinioni di pensiero e, - aggiunge il legale - , anche giudice Moneti ha chiesto l’assoluzione appunto perché il reato non sussiste, ed ha accorciato così i tempi di uno scontro legale che, stando all’attuale legislazione in materia, non avrebbe portato che a questo esito positivo. Difatti Marco Gasparrini e Luigi Bargelli non potevano essere imputati di alcunché: il reato d’istigazione all’uso di sostanze stupefacenti non può reggere se si legge la condotta di Semitalia.it alla luce del suo essere semplicemente un’azienda. Un’azienda che in quanto tale promuove un suo prodotto IL REATO D’ISTIGAZIONE ALL’USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI NON PUÒ REGGERE SE SI LEGGE LA CONDOTTA DI SEMITALIA.IT ALLA LUCE DEL SUO ESSERE SEMPLICEMENTE UN’AZIENDA CHE, IN QUANTO TALE, PROMUOVE I SUOI PRODOTTI 309/90). Pertanto i semi venduti attraverso attività commerciali potranno essere utilizzati esclusivamente per fini collezionistici e per la preservazione genetica. Questi semi sono commercializzati con la riserva che essi non siano usati da terze parti in conflitto con la legge e chi commercializza tali prodotti solitamente si qualora ci fossero strumenti legati alla coltivazione, per la legge italiana rimane sempre nei limiti della legalità”. Il giudizio di assoluzione è poi arrivato in sede di udienza: lo stesso pubblico ministero Cutrignelli – titolare dell’inchiesta per la Procura di Firenze – di fronte al – tra l’altro assolutamente legale – come qualsiasi altro commerciante capace fa con la propria merce. Purtroppo però la battaglia alla canapa rientra in una guerra che va oltre il comune raziocinio per abbracciare la più bieca ideologia. Qui in Italia la suddetta ideologia scade inevitabilmente nella politica – le assurde polemiche sul nuovo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia ne hanno dato la triste misura – e non è difficile leggere l’accanimento contro Semitalia anche in questa chiave. Giustizia però è stata fatta e ci auguriamo che il trend imposto dalla Procura di Firenze possa essere utile in visione di quelli che, già lo sappiamo, saranno altri “casi Semitalia”. Per una buona notizia che arriva ce n’è però quasi sempre una cattiva, e ora che l’avvocato dei due imprenditori farà istanza per ottenere la revoca del sequestro delle riserve di semi e del sito internet, Marco e Luigi non sanno ancora se riapriranno l’attività: “Il danno economico e di immagine che abbiamo subito è enorme – spiega il primo, che è oltretutto vicepresidente in quota Pd di Vicchio, un comune del Mugello – e sarà molto difficile ripartire”. Noi di Soft Secrets siamo certamente vicini ai due imprenditori toscani e, nel congratularci con loro per la buona riuscita di quella che a tutti gli effetti è stata un’odissea giudiziaria in piena regola, ci auguriamo che la loro attività possa riprendere nel migliore dei modi. E senza ovviamente altri inutili intralci. Cheers! 9 ESTRAZIONE A metà dell’opera Quando sono mature bisogna avere già le idee chiare: quanta andrà conciata e quanta diverrà Ice-o-lator o in generale subirà un’estrazione. Non è mica finito qua il lavoro per l’estimatore del vero prodotto di qualità. Egli giustamente sa di essere a metà dell’opera al momento del taglio, che può avvenire in maniera sequenziale a seconda della maturità delle singole cime, o totale facendo una media generale della pianta. L’importante è non pulire totalmente le cime prima che siano secche; le foglie manterranno il giusto tenore di umidità attorno alle cime in fase di essicazione evitando repentini di CBG cambiamenti di umidità. L’ambiente deve essere medio secco, buio, senza ristagni d’aria e soprattutto lontano da forti odori! Dopo circa venti giorni sono pronte per essere separate dai rami che andranno nella compostiera e dalle foglie che finiranno in qualche estrazione. coglierne la resina che, nonostante sia più “sporca” di materiale vegetale rispetto all’Ice-o-lator, presenta a volte notevoli sorprese. Un buon battuto è come il vino buono italiano: di corpo pieno e aroma intenso, perpetuo nei sensi. L’Ice passa nell’acqua e probabilmente qualche cosa di vegetale viene lavato via, mentre il TAGLIARE UNA PIANTA È IL FINE DI UN “GROWER”, OTTENERE UN PRODOTTO ORGANICO RICCO DI TERPENI CON CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE BEN SVILUPPATE È L’OBIETTIVO DI UN “ESTIMATORE” Le cime devono essere secche ma non troppo, se cominciano a sbriciolarsi vuol dire che sono troppo asciutte e puzzeranno di fieno! Due mesi è il minimo per notare un cambiamento nel prodotto finale, sei mesi è invece il limite entro il quale andrà affinandosi. Dal primo semestre in avanti dipende dallo strain ma tendenzialmente tende a perdere sapore e profumi in favore del classico profumo di erba conciata che può divenire quasi coprente. Inoltre attenzione che non degeneri nel corrispettivo odore di erba stagionata ma vecchia, grave difetto delle prime esperienze in barattolo. Le foglie avanzate invece, che sono troppo amare da fumare a causa dell’elevato contenuto di clorofilla, andranno nelle sacche piramidali dell’Ice-o-lator. Data la particolare forma di questi scarti avremo un ottima resa dall’estrazione col ghiaccio. Ho visto fare anche tre passate di lavatrice per Ice agli stessi scarti, addirittura mutando lo spessore delle maglie dei setacci. La prima estrazione viene effettuata con tutti i setacci, dal 160 al 25 micron; la seconda senza i setacci intermedi e la terza con il 160, il 120 e il 25 (che sono i fondamentali per un’estrazione; il 73 e il 90 meritano una menzione particolare in quanto sono i migliori come gusto/effetto). Un’altra simpaticissima via d’estrazione di THC dagli scarti è il pollinator cioè la macchina che permette di fare lo “skuff”. Si tratta sostanzialmente di far sbattere il materiale vegetale su un filtro e rac- battuto è lo stesso procedimento però a secco, il sapore non può che risultare notevolmente più ampio nel bouquet. Esiste in commercio un aggeggio tipo un tubo che funge da estrattore, via butano, di olio di hashish tramite l’ausilio delle bombolette di ricarica degli accendini. Va detto che in Olanda ad esempio è illegale in quanto si usa un solvente non totalmente eliminabile dall’olio, ma è un sistema che funziona per recuperare principi attivi da materiale vegetale già usato in precedenza, magari dagli scarti di un ice-o-lator. L’olio risultante è oltretutto un punto di partenza per ottenere Jelly hash di qualità basta trovare il giusto mix di ice e olio per avere un prodotto presentabile agli occhi. L’estrazione con solvente è pericolosa in quanto i solventi organici sono spesso infiammabili o tossici, in generale perciò sconsiglio questa soluzione, inoltre non c’è garanzia di poter eliminare qualsiasi traccia di butano dall’olio ottenuto! Pare sia meglio estrarre dagli scarti che dalle cime a causa della loro forma. Le piccole cimotte che avanzano dalla pulitura possono subire anch’esse un’estrazione o venir cucinate in un canna butter. Il canna butter è il burro verde dall’alto contenuto di thc che si vede usare nei video su Youtube dalle ragazze che preparano i cookies. Il principio attivo che ci interessa è lipofilo, quindi per farlo meglio assorbire dal nostro apparato digerente dobbiamo cuocere le cimotte col burro. Il canna butter può poi sostituire il burro normale nelle ricette dei dolci e in tutte le preparazioni a base di burro. Fate attenzione alle dosi, soprattutto per i principianti, dato che l’assunzione orale non pregiudica l’assimilazione come la combustione col risultato che la quasi totalità dei principi attivi viene utilizzata. Un buon inizio è 0,2 grammi a persona di materiale vegetale di buona qualità, dopo un’ora dall’ultimo morso sarete il mister muffin della situazione! Raccomando ovviamente lo stomaco vuoto prima di cibarsi. Molti dei più interessati all’argomento avranno notato che ancora non ho parlato di estrazioni da pianta viva: del metodo diciamo “Charas”. atto ottenuto da piante vive tramite lo sfregamento ritmico dei palmi sulle cime delle piante in campo, ma è un rito che tradizionalmente compiono gli indiani di determinate valli e gli amici afghani coi soci nepalesi, non è di certo un metodo semplice che può fare chiunque in casa. Per ottenere buoni risultati servono molte piante in quanto l’estrazione a mano da pianta viva ha una resa bassissima, molto meglio sinceramente un battuto a meno che non ci si trovi in Afghanistan. E in ogni caso la Charas buona è prerogativa del continente asiatico, molto meglio provare a raccogliere l’hash che si ferma sulle forbici: il cosidetto Scissors’hash che è una specie di Charas fatta col coltello. Il materiale ottenuto ha un punto di solubilità bassissimo, fonde a 30 gradi circa e alla temperatura corporea non è solido. Molta precauzione si rende necessaria nell’ assunzione a causa dell’elevato contenuto di thc. Il gusto ha del battuto pollinator molto buono, ma niente a che vedere coi migliori battuti che rimangono più buoni nel rapporto gusto/effetto. L’estimatore deve essere onesto intellettualmente prima di tutto, per evitare di cadere nelle logiche indotte dal marketing selvaggio ed esigere sempre la massima qualità in ogni situazione, nel proprio rispetto fisico, intellettuale e ovviamente spirituale. Tagliare una pianta è il fine di un “grower”, ottenere un prodotto organico ricco di terpeni con caratteristiche organolettiche ben sviluppate in una maniera quasi paragonabile alla vinificazione è l’obiettivo di un “estimatore”. Mi fa sorridere che in questo campo esista un termine inglese per il coltivatore e non per la figura dell’estimatore. www. .ORG NEW STRAINS 2011 x1 10 € x1 11 € x1 10 € x3 26 € x3 25 € x3 23 € x5 43 € x5 40 € x5 37 € x10 85 € x10 80 € x10 75 € D I N A F E M D I N A F E M ORIGINAL AMNESIA SUPER POTENTI D I N A F E M SATIVA DOLCE E VELOCE CRITICAL+ AUTOFLOWERING CRITICAL JACK AUTOFLOWERING GRANDE FIORI GUSTO FRUTTATO by Dinafem DOLCE E RESINOSA GRANDE PRODUZIONE FEATURED STRAINS D I N A F E M MOBY DICK FORTISSIMA D I N A F E M D I N A F E M CRITICAL+ SUPER PRODUZIONE ALTA PRODUZIONE NUOVA FORMULA GUSTO HAZE PIÚ PRODUZIONE POWER KUSH FORTE ODORE GUSTO DOLCE x1 14 € x1 12 € x1 9€ x3 33 € x3 28 € x3 21 € x5 55 € x5 45 € x5 35 € x10 110 € x10 90 € x10 70 € D I N A F E M D I N A F E M D I N A F E M CRITICAL JACK CHEESE GEMME GROSSI SAPORI CRITICAL FORTE EFETTO WHITE WIDOW #1 IN INGHILTERRA BIANCO STRATO DI RESINA SAPORE DOLCE MOLTO FORTE POTENZA MEDICINALI x1 10 € x1 9€ x1 11 € x3 23 € x3 21 € x3 33 € x5 37 € x5 35 € x5 50 € x10 75 € x10 70 € x10 100 € D I N A F E M INDUSTRIAL PLANT SUPERPRODUCER VELOCE E DOLCI x1 x3 x5 x10 12 € 30 € 49 € 98 € D I N A F E M D I N A F E M HAZE AUTOFLOWERING FRUIT AUTOFLOWERING GRANDI FIORI GUSTO HAZE x1 x3 x5 x10 11 25 40 80 € € € € 70 GIORNI GUSTO FRUTTATO IN 60 GIORNI x1 8€ x3 18 € x5 30 € x10 60 € ...CLOUD 9, WHITE SIBERIAN, SHARK ATTACK, ROADRUNNER, ROADRUNNER2, AND MORE. 11 IL CANAPAIO CONTINUA LA STORIA DELLA RIVOLUZIONARIA HEMP DRUG COMMISSION DEL 1894 a cura di Franco Casalone Sulla religione della Canapa, part.II All’altro estremo del pensiero Hindu, opposto a quello dei nemici degli stimolanti, per i fedeli l’innalzare l’uomo fuori da sé stesso ed oltre le preoccupazioni individuali, il renderlo uno con la forza divina della natura, rende inevitabile che si trovino temperamenti per i quali lo spirito stimolante del bhang sia visto come lo spirito di libertà e conoscenza. Nell’estasi del bhang la scintilla dell’eterno nell’uomo trasforma in luce l’oscurità del bhang… il profeta Khizr, o profeta verde, grida: “possa la bevanda essere di tuo gradimento” Nasir, il grande poeta Urdu dell’India Settentrionale, che visse all’inizio del ventesimo secolo, tesse le lodi del suo amato “Sabzi” (verdura), il verde: “paragonati al bhang, gli alcolici non sono nulla. Tu, pazzo, abbandona tutto, bevi bhang”. A causa del suo stimolare l’immaginazione i poeti Musulmani onorano il bhang con il nome “Warak al khiyall”, rono ciò che avrebbe purificato il nettare, creando il bhang. Questo bhang fu creato da Mahadev dal suo stesso corpo, e così è chiamato “angaj”, nato dal corpo. Secondo un altro racconto, del nettare cadde al suolo e dal suolo nacque la pianta di bhang. Fu grazie all’uso di questo “figlio del nettare”, o di Mahadev, rispettando i precetti religiosi, che i Seers, o Rishis, diventarono Siddha, o tutt’uno con la divinità. Colui che, nonostante l’esempio COLUI CHE, NONOSTANTE L’ESEMPIO DEI RISHIS, NON USA BHANG, PERDERÀ LA FELICITÀ IN QUESTA VITA E IN QUELLA FUTURA. ALLA FINE SARÀ GETTATO ALL’INFERNO. della materia e il sé illusorio è perso nel fuoco centrale dell’anima. I poeti Hindu di Shiva, il Grande Spirito che vivendo nel bhang passa nel bevitore, celebrano il bhang come “quello che cancella l’ignoranza, il datore di conoscenza”. Non ci sono gemme o gioielli che possano eguagliare in valore il bhang assunto con veracità e riverenza. Colui che beve bhang beve Shiva. L’anima, nella quale lo spirito del bhang trova una casa, naviga nell’oceano dell’Essere libera dalla stanchezza portata dal sé legato alla materia. Per l’uomo avaro, ancora legato all’attrazione della materia, o Maya, il bhang preso religiosamente cambia con gentilezza i suoi sentimenti e dà al bevitore salute e prontezza di mente. Con la stessa devozione al bhang, con reverenza, non con riti religiosi, che sono dovuti al solo Allah, il Mussulmano del nord India si unisce a cantare lodi al bhang. Per il seguace della religione dell’Islam il sacro spirito del bhang non è lo spirito dell’Onnipotente. È lo spirito del grande profeta Khizr, o Elia. Che il bhang sia sacro a Khizr è naturale. Khizr è il santo patrono dell’acqua. Ancora di più, Khizr significa verde, il colore riverito dell’acqua rinfrescante la foglia del desiderio. E il “Makhzan”, il grande libro Arabo-Greco sulle droghe registra molti altri nomi amorevoli per la sostanza. Bhang è “il donatore di gioia”, “quello che fa volare nel Cielo”, “la guida al Paradiso”, “il Paradiso del Povero”, “il lenitore delle afflizioni”. Molta della sacralità del bhang è dovuta alla sua virtù di schiarire le idee e di stimolare il cervello al pensiero. Fra gli asceti, quelli della setta conosciuta come Atits dei Rishis, non usa bhang, perderà la felicità in questa vita e in quella futura. Alla fine sarà gettato all’inferno. La semplice vista del bhang ripulisce da tanti peccati come il sacrificio di mille cavalli o il compimento di mille pellegrinaggi. Colui che si scandalizza per l’uso di bhang soffrirà i tormenti dell’inferno tanto a lungo quanto durerà il sole. Colui che beve bhang in modo dissennato o per piacere, senza i riti religiosi, è tanto colpevole come chi commette centinaia di migliaia di peccati. focalizzare i propri pensieri sull’Eterno. Per riportare alla ragione una mente sconvolta bisognerebbe bollire nel latte le foglie di bhang migliori e più pulite, e mischiare il tutto con burro chiarificato. Aggiungere salamisri, zafferano e zucchero e mangiare il tutto. Oltre ad essere “Vijaya”, il vittorioso, sui demoni della follia, il bhang è il vittorioso anche sui demoni della fame e della sete. Con l’aiuto del bhang gli asceti trascorrono giornate intere senza cibo e bevande. Il potere di sostegno del bhang ha aiutato molte famiglie Hindu a sopportare le miserie della carestia. Proibire o anche restringere seriamente l’uso di una pianta tanto sacra e favorevole come la canapa causerebbe sofferenze diffuse e fastidi, e profonda rabbia nei numerosi venerandi asceti. Priverebbe la gente di una consolazione nello sconforto, di una cura nella malattia, di un guardiano la cui protezione divina li salva dagli attacchi di influenze malvagie, e il cui gran potere rende il devoto del Vittorioso in grado di superare i demoni di fame, sete, panico e pazzia, il demone del fascino di Maya, quello della pazzia, in grado di meditare sull’Eterno, fino all’E- COLUI CHE SI SCANDALIZZA PER L’USO DI BHANG SOFFRIRÀ I TORMENTI DELL’INFERNO TANTO A LUNGO QUANTO DURERÀ IL SOLE sono particolarmente devoti alla canapa. Nessuna riunione sociale o religiosa degli Atits è completa senza l’uso della canapa, fumata come ganja o bevuta come bhang. Per i suoi devoti il bhang non è una pianta comune, ed è sacra per il suo guardiano e per le sue proprietà curative. Secondo un racconto (delle scritture sacre Hindu), quando il nettare fu prodotto dalla frullatura dell’oceano, fu necessario qualcosa per purificare il nettare. Allora gli dei forni- Colui che beve con saggezza e in concordanza con le regole, e con riverenza, anche se il suo corpo è lordato con urina ed escrementi, è Shiva. Nessuna divinità o essere umano è tanto buono come chi beve religiosamente il bhang. Agli studenti delle sacre scritture a Benares viene dato da bere bhang prima che si siedano per studiare. A Benares, Ujjain ed altri posti sacri gli yogi, i bairagis ed i sannyasi bevono grandi quantità di bhang al fine di terno, possedendo il suo corpo e la sua anima lo libera dall’io e lo riceve nell’oceano dell’Essere. Il devoto Musulmano condivide pienamente queste credenze. Il fakiro Musulmano, come suo fratello Hindu, venera il bhang come “il prolungatore di vita”, “il liberatore dei legami dell’io”. Il bhang unisce con lo Spirito Divino. “Abbiamo bevuto bhang ed il mistero, Io sono Lui si è schiarito. Un così grande risultato, un peccato così piccolo”. 12 BOOK REVIEW Rumble Bee. Canapa, entropia ed apocalisse. Rumble bee, il romanzo scritto a due mani da Marco Philopat, autore post-punk milanese e del Duka, noto dandy della movida romana, è un racconto estremamente vivido ed allucinato di una storia collettiva in cui è coinvolto il protagonista, lo standista scrittore Malcom, che vive in un mondo sull’orlo del precipizio. E la cui esistenza sembra altrettanto ballerina. I due autori, divisi tra le due principali metropoli italiane, hanno costruito molte delle scene a partire da racconti orali e da incontri con protagonisti della scena alternativa. di Enrico Fletzer A peggiorare la sua situazione già poco sostenibile, Malcom si è innamorato di una donna ricca ed impossibile. Deciso a ribellarsi alla sua condizione, coinvolge una banda di amici a lanciarsi in avventure grottesche e tragicomiche. Dopo aver cominciato a ronzare proprio come le api, gli amici e le amiche di Malcom cominceranno a sciamare colpendo i punti nevralgici di un immaginario ribelle che aspetta solo la scintilla giusta per esplodere. Ed è qui che si comincia a volare verso nuovi orizzonti liberati, scatenando una forte carica di follia creativa ma anche distruttiva che come la potenza di milioni di api ha degli aspetti estremamente perturbanti. Nel libro ci si trova immediatamente proiettati in un mondo alla rovescia e in un contesto che ricorda le storie allucinate di Paura e Delirio a Las Vegas con una narrazione che sembra viaggiare su un tappeto volante dove si alternano tra passaggi apocalittici, il terremoto in Abruzzo, le code davanti alla Deutsche Bank in fallimento e le cavalcate a dorso di cammello in Egitto o quelle con le renne al vertice sul clima di Copenaghen. Ma non poteva mancare una Londra avvolta tra le fiamme, i più svariati traffici e le tante tipologie di erba di cui il grande amico, il bolognese Fritz è un gran conoscitore. In tutto questo strano ed avvincente racconto gli autori sembrano privilegiare un approccio decisamente surrealista, perché Malcom – ma anche Fritz – rappresenta il possibile cambiamento di una generazione di fuchi che proprio come le api potrebbero un bel giorno decidere di uscire dal bozzolo e di spiccare il volo. Ad un certo punto i vari protagonisti elettrificano l’atmosfera e ribaltano una esistenza che pare insensata. E’ il caso degli standisti scrittori e dei tanti creativi sottopagati di cui è pieno il nostro paese. Sono traduttori, grafici, correttori di bozze, direttori di collana e magazzinieri. In pratica tutto il settore dell’editoria che si trova in una costante ebollizione, in un calderone di creatività e di cocente frustrazione. E’ un romanzo in cui trionfa la cannabis in ogni sua manifestazione ma anche la voglia di uscire dalle convenzioni, in un mix dove prevale l’estetica della rivolta e della trovata curiosa. Siamo in una dimensione di sballo creativo presentato ai lettori e alle lettrici con amore ed entusiasmo. Una passione che ha porta- migliore. Anche perché Giuliano Pisapia, il nuovo Sindaco di Milano, è un personaggio che ha da sempre contestato la Legge Fini-Giovanardi: ai tempi della sua attuazione la considerava “un drammatico ritorno al passato con l’equiparazione delle droghe leggere a quelle pesanti, la riproposizione della dose media giornaliera, il carcere per i consumatori e la negazione della libertà terapeutica”. A Canapisa la presentazione di Rumble Bee non poteva essere tanto caotica quanto il libro, ma anche qui è avvenuta una vera e propria migrazione tra le belle piazze a cominciare dalla Chiesa sconsacrata di San Bernardo, una tappa a Piazza della Pera per poi concludersi con una performance itinerante sotto i portici di Piazza dei Banchi dove il libro è stato definitivamente presentato sulle rive dell’Arno. In puro stile beat ci siamo mossi sulle tracce del poeta Lawrence Ferlinghetti che sosteneva che “quando in città vengono chiusi gli spazi dove si fa cultura, le vie e le piazze si dorrebbero riempire di filosofi, di pittori, di ballerine, di scrittori e di poeti”. Ed effettivamente questo è tutto quello è successo. La presentazione stessa ha spaziato tra viaggi mentali e fisici con un costante riferimento al moderno precariato disposto a tutto che fa da pendant con la storia di E’ UN ROMANZO IN CUI TRIONFA LA CANNABIS IN OGNI SUA MANIFESTAZIONE MA ANCHE LA VOGLIA DI USCIRE DALLE CONVENZIONI, IN UN MIX DOVE PREVALE L’ESTETICA DELLA RIVOLTA E DELLA TROVATA CURIOSA. to gli autori molto vicini al movimento antiproibizionista che ha ricambiato invitandoli a presentare il libro alla vigilia di Canapisa 2011. E’ stato qui che ho rivisto Marco Philopat, nei locali del growshop del Drago in via Sant’Antonio dove tra dove tra le pubblicazioni dell’underground italiano ed internazionale non poteva certo mancare il nostro Soft Secrets. Mancava il Duka, assente giustificato che però sembrava ricordare una battuta di Fritz secondo cui i romani sono sempre in ritardo. Molto spontaneamente, essendo alla vigilia del ballottaggio, ne abbiamo approfittato per parlare anche del clima che si respira a Milano. Per Marco nella città “dove se cadi per terra non ti tira su nessuno” si respira un’aria nuova e carica di energie positive che lascia sperare in una Italia uno sciame cosmico, un ronzio tremendo che si incammina verso la battaglia finale al Parlamento. Tutto sembra essersi sciolta dalle identità, e il bene comune non è più lo zucchero o il miele, ma un grande pozzo riempito di Thc, verso cui le api si dirigeranno immancabilmente. Intanto Malcom grazie a Fritz riesce a degustare tipologie eccezionali di erba e di hashish continuando a volteggiare per il globo. Ma è sempre Fritz a ricordare la mitica Temple Ball, una varietà pregiata di hashish prodotta dai monaci nepalesi, fosse inizialmente trasportata negli Stati Uniti dentro enormi gabbie in cui erano rinchiusi dei molossi, un business organizzato da Joe Pietri e da un monaco nepalese. Tra canne e viaggi di ogni tipo i due riescono a far volare i lettori dalla Fiera del Libro fino all’immancabile Casino Finale. Bum, Bum, Bum! 14 HIGHLIFE CUP 2011 Highlife Cup in ambientazione orientale Venerdì 24 giugno, il paesino idilliaco di Ruigoord vicino ad Autofioritura più grande sorpresa è stata la menAmsterdam è stato per la terza volta la cornice ideale della Highlife La zione per un tipo di seme auto fiorenCup, dove si è riunita tutta la famiglia della cannabis europea in una te, l’Amarant Dwarf di Amaranta Seeds, atmosfera ispiratrice da Mille e una notte. Tutti hanno dato vera- che nella categoria Bio ha sbaragliato semi di successo come il Blue Cheese mente il meglio per un’affascinante spettacolo all’insegna dello star e il Chocolope/Skunkberry. Nella clasbene. Il terreno intorno alla chiesa del paese, come per magia, si è sifica generale, il nano automatico si è al secondo posto. Nelle due trasformato in un accampamento fiabesco da far invidia, in tempi piazzato categorie Haze, Amnesia si è dimostrata migliori, al generale Gheddafi. essere, su almeno quattro dei sei vinI visitatori provenienti da tutto il mondo sono stati accolti come sultani, pascià e gran visir e accompagnati all’ombra delle tende dove sono stati loro offerti cibi principeschi. Una tenda gigantesca ospitava un piccolo mercato d’atmosfera, dove gli ospiti hanno potuto conoscere gli innovativi prodotti in gara per gli European Product Awards – o semplicemente rilassarsi su un tappeto persiano dopo un narghilè o un vaporizzatore. Elastiche danzatrici del ventre facevano tremare in modo irresistibile le loro goodies. Tra tutte queste bellezze, passavano imperturbabili due cammelli. I visitatori potevano accomodarsi tra le loro gobbe per un giretto sulla ´nave del deserto´. Mancava solo un tappeto volante. Quando è sceso il buio e sono stati accesi i falò, era finalmente il momento: l’ora della consegna dei premi! Efficiente Mentre vecchie amicizie si rinsaldavano e delle nuove venivano allacciate, la temperatura del Campo Highlife ha iniziato a salire. Slanciate babes in sensuali abiti in stile arabeggiante giravano con grossi pitoni che, serpeggiando, esploravano luoghi che erano terreno proibito per i non-rettili. Pianta dell’anno In un’altra gara spagnola, organizzata da Soft Secrets Spagna, è stato assegnato un ulteriore premio per la Pianta dell’Anno. Questo premio è andato alla Sweed Seeds con il loro Green Caramel. Per ridurre al minimo l’attesa, quest’anno la gara è stata suddivisa in cinque categorie, in cui ogni settore poteva iscriversi. Questo ha portato a una quantità inferiore di riconoscimenti, ma in questo modo la consegna dei premi è stata molto più efficiente del solito. Il compito d’onore di giudicare gli innumerevoli campioni questa volta è stato svolto da cinque esperti del settore. Anche Hans Plomp, abitante del paese, è stato uno dei privilegiati. Secondo ´El Plompo´ la qualità è stata assolutamente all’altezza di quella degli anni passati. “Peccato solo che non si potessero dare quarti di punto `, scherza l’edonista hardcore con una birra La Chouffe in una mano e una pipa accesa nell’altra. citori, ancora la regina dell’Haze. Nella categoria Haze Hydro, il rivale di sempre di Amnesia Silver Haze ha soffiato la medaglia d’oro a King Kong della Allstar Genetics. Un’ottima spinta pubblicitaria per il nuovo arrivato! Anche il primo premio nella categoria di hashish è stato una sorpresa: il classico Kashmir dell’Udense Guna Guna ha fatto mangiare la polvere alle bombe di THC. L’Amnesia del coffeeshop Apeldoorn, ´t Bunkertje, è stato incoronato vincitore dei vincitori con la Highlife Cup 2011, pur essendo stata una gara testa a testa con il numero due Amarant Dwarf, che ha ottenuto solo due punti in meno. Intorno ai falò del campo si è parlato a lungo in molte lingue. Grandi apprezzamenti anche nei confronti dell’organizzatore Discover, che come editore internazionale ha rivestito un ruolo chiave nel riunire tutte le nazionalità o, come ha detto un visitatore italiano, per creare gli Stati Uniti dei Cannabisti. Di certo questa serata ha dimostrato che questo settore è vivo e vegeto, in Olanda e anche all’estero! MAICO DELLA ROYAL QUEEN SEEDS ORGOGLIOSISSIMO DEL SECONDO PREMIO IMPORTANTE ALLA ROYAL QUEEN SEEDS, OTTENUTO CON L’AMNESIA HAZE ORMAI DA ANNI SUL PODIO: COFFEESHOP DIZZY DUCK DELL’AIA. CON IL LORO INCROCIO CHOCOLOPE/ SKUNKBERRY HANNO ATTIRATO L’ATTENZIONE DELLA GIURIA DI ESPERTI Gli organizzatori della Highlife Cup ringraziano l’azienda Mountain High per la loro preziosissima collaborazione! Highlife Cup 2011: La Giuria Come al solito, anche quest’anno la giuria era sotto la guida di Cliff Cremer, redattore internazionale delle otto diverse edizioni di Soft Secrets. Proprio come per le edizioni passate, la sua organizzazione dell’evento è stata perfetta e i giudizi sono stati severi ma allo stesso tempo equi, emessi da una giuria estremamente selezionata: quest’anno infatti la giuria era più ristretta rispetto al solito, sono stati scelti solo 5 fumatori esperti in materia di fumo. GENTE CONTENTA OVUNQUE! Gli organizzatori ringraziano, per il loro apporto come membri della giuria alla Highlife Cup 2011: Cliff Cremer, Soft Secrets (organizzatore e presidente) Wernard Bruining, Highlife/Soft Secrets Hans Plomp e i membri della giuria di Ruigoord Karel Michiels, editorialista di Highlife Arthur Vandenberg, Mountain High Cobus Bosscha, DJ radiofonico, esperto di giuria e presentatore Highlife E inoltre tutti i membri della giuria ‘fumatori’ che ci siamo dimenticati! HUGO MADERA DELLA SOFT SECRETS IL PRESIDENTE DELLA GIURIA DI HIGHLIFE SPAGNA HA ATTIRATO L’ATTENZIONE DEI CUP, CLIFF CREMER CIRCONDATO DA UNA PIÙ VECCHI VISITATORI DELLA HIGHLIFE COMPAGNIA CON LE GAMBE LUNGHE CUP SU MANUEL DI FAWLTY TOWERS 15 Risultati Highlife Cup 2011: IL COFFEESHOP GUNA GUNA DI CAMPIONE DEI CAMPIONI PER IL QUARTO UDEN HA VINTO IL PRIMO PRE- ANNO CONSECUTIVO UN TIPO DI HAZE, MIO NELLA CATEGORIA HASHISH QUESTA VOLTA AMNESIA HAZE DEL COFFEE- CON IL SUO KASHMIR SHOP ‘T BUNKERTJE DI APELDOORN. A – Bio: 1) Amaranta Seeds: Amarant Dwarf (207 punti) 2) Coffeeshop Dizzy Duck (L’Aia): Chocolope /Skunkberry (204,5 punti) 3) Coffeeshop Blue Bird (Amsterdam): Blue Cheese (204 punti) B – Hydro: 1) Coffeeshop Cremers (L’Aia): Northern Lights (202,5 punti) 2) Coffeeshop Best Friends (Amsterdam): Power Plant (199,5 punti) 3) Amaranta Seeds: Critical (198,5 punti) D – Haze Bio: 1) Coffeeshop ’t Bunkertje (Apeldoorn): Amnesia Haze (209 punti) 2) Royal Queen Seed Store (Amsterdam): Amnesia Haze (206 punti) 3) Coffeeshop de Pinguin (Arnhem): Haze (205,5 punti) E – Hazy Hydro: 1) Growshop Amaranta: Silver Haze (201 punti) 2) Allstar Genetics: King Kong (200,5 punti) 3) Coffeeshop Kosbor (Maastricht): Amnesia Haze (200 punti) F – Hashish: 1) Coffeeshop Guna Guna (Uden): Kashmir (200 punti) 2) Coffeeshop Far Out (Dedemsvaart): Triple B. (198,5 punti) 3) Coffeeshop Jamaica (Nimega): Good-a-Good (197 punti) IL CATERING MAROCCHINO DI UN ALTISSIMO LIVELLO CULINARIO. DA NOTARE CHE ALLE 20.00 ERA GIÀ TUTTO FINITO! Vincitore Highlife Cup 2011: Amnesia Haze - ’t Bunkertje di Apeldoorn (209 punti) LA COMBINAZIONE DELLA HIGHLIFE CUP E DI RUIGOORD SI È DIMOSTRATA UNA GRANDE SELEZIONE DI OSPITI STRANIERI HA CREATO UN CONNUBIO DI SUCCESSO UN GEMELLAGGIO INTERNAZIONALE I BARISTI DI RUIGOORD HANNO SPILLATO BIRRA FINO AD AVERE CHI VOLEVA POTEVA FARSI BACIARE LE DITA BLU DAI LIVIDI E FUMATO FINO AD AVERE I POLMONI NERI SINBAD E DELILAH SI GODONO LA MERAVIGLIOSA FESTA DA UN VERO SERPENTE 16 European Product Awards Varie offerte di alta qualità Il 24 giugno sono stati consegnati, per la seconda volta, gli European Product Awards per l’industria della cannabis in Europa. Aziende provenienti da dieci paesi europei hanno partecipato a questa avvincente gara. Notevole è stata l’ampia gamma di prodotti che competevano per ottenere i premi; cartine, vaporizzatori, bong, lampade, risorse per la coltivazione o bevande alla canapa, una vasta offerta di prodotti vari e di alta qualità. I lettori delle varie edizioni europee di Soft Secrets hanno avuto la possibilità di dare il proprio voto attraverso il sito web (www.softsecrets.nl.). Tra i partecipanti, è stato estratto a sorte un meraviglioso televisore a schermo piatto. Anche i visitatori della cerimonia per la consegna dei premi hanno potuto esprimere la propria preferenza. Capirete che l’atmosfera era straordinaria. Infine, una giuria speciale ha studiato i prodotti, tenendo conto di elementi come originalità, durevolezza e innovazione. Dalle sette di sera c’è stata una bella affluenza agli stand. La scelta dell’organizzazione di dare all’evento un’atmosfera arabeggiante ha avuto un gran successo. Il gustosissimo couscous marocchino e la bellissima sala da tè sono stati molto apprezzati. I visitatori hanno gradito anche i narghilè, strategicamente posizionati tra comodi cuscini dove molti si sono rilassati tra quattro chiacchiere e gustandosi una canna o un narghilè in compagnia. Ma la tensione aumentava. Chi avrebbe vinto il primo premio? Dopo uno spettacolo di danza del ventre, intorno alle dieci è iniziata la consegna dei premi. Sotto gli occhi attenti di una sala piena, i vincitori dei vari paesi hanno gioito sul podio, mentre ricevevano il loro premio da Jeroen Bots, editore di Soft Secrets. Uno speciale premio del pubblico è andato alla Mazar LED Systems, con il loro Spectrabox LED Grow Light. Tuttavia, il momento clou della manifestazione è stato, naturalmente, la scelta del miglior prodotto di cannabis europeo. Il premio principale di questa seconda edizione degli European Product Awards è andato a… Ozotres con Generadores de Ozono. L’organizzatore Discover Publisher BV, editore di Highlife e Soft Secrets, si è mostrato molto soddisfatto riguardo allo svolgimento della seconda edizione degli European Product Awards. Jeroen Bots: “L’industria della cannabis ha varie sfaccettature. È molto bello vedere il grande impegno di molti imprenditori e il loro impegno verso innovazione e qualità. Per questo offriamo loro una piattaforma per presentare i propri prodotti al pubblico con una gara. Crediamo negli European Product Awards, e fortunatamente non siamo i soli. Il prossimo anno quindi arriva assolutamente la terza edizione!” L’organizzazione ringrazia i seguenti sponsor: (sponsor principale) 18 EVENTS VINCITORE EUROPEO: OZOTRES - GENERADORES DE OZONO PREMIO DEL PUBBLICO: MAZAR LED SYSTEMS – SPECTRABOX LED GROW LIGHT ITALIA FRANCIA REGNO UNITO IDROGRO CFL GREENPOWER AGRO KAYA GROWSHOPS BACTOHEMP DOWN TO EARTH KENT LTD MINIMAX 150W www.idrogrow.com www.kayagrowshops.com www.downtoearthkentltd.org.uk BIOMAGNO PANDORA’S POT HEMPPASSION LED COOLTECH 300W EASY GROW LTD ONA PRODUCT RANGE www.biomagno.com www.eurohydro.com www.easy-grow.co.uk 00 BOX 00 POCKET BOX GUDOMELEDGROW LED EVO V3 PROCARE / MAGIC TRUFFELS V-CARD GRINDER www.00box.cz www.gudomeledgrow.info www.grindercards.com GREEN FANTASY GREEN CUTTER CANNABISENERGYDRINK CANNABISENERGYDRINK www.greenfantasy.es www.cannabisenergydrink.com VINCITORI PER PAESE: ITALIA - BIOMAGNO – PANDORA’S POT FRANCIA - GUDOMELEDGROW – LED EVO V3 REGNO UNITO - DOWN TO EARTH KENT LTD – MINIMAX 150 W OLANDA - TGC TRADING – GREENGO KING SIZE SLIM GERMANIA/AUSTRIA/SVIZZERA HULABALOOZA - HULASOLUTION SPAGNA - OZOTRES - GENERADORES DE OZONO REPUBBLICA CECA - MAZAR LED SYSTEMS – SPECTRABOX LED GROW LIGHT 19 OLANDA GERMANIA SPAGNA REPUBBLICA CECA DE SJAMAAN WHOLESALE BV EJECT A BOWL AIR EAU TEC AG LETGROW SPRAYTRAY 5.0 600W JBQ MACETAS/PLATOS JBQ HEMPKERAMIKA HEMPKERAMIKA www.eject-a-bowl.eu www.letgrow.net www.jbqeco.es www.hempkeramika.webzdarma.cz TGC TRADING GREENGO KING SIZE SLIM CLEANU/ SCREENYWEENY 3.0 OZOTRES GENERADORES DE OZONO JOSEF KREJCIK JAK PESTOVAT ´INDOOR´ www.tgctrading.com www.cleanu.de www.ozotres.com www.pestovat.cz ATK KELPEN RFX-1 MIX HULABALOOZA HULASOLUTION IDAI NATURE INSECTICIDAS Y FUNGICIDAS MAZAR LED SYSTEMS SPECTRABOX LED GROW LIGHT www.agra-trading.nl www.hulabalooza.at www.idainature.com www.mazar.cz KULU TRADING N02 / VAPORIZER AEROPONIK SYSTEMS AERO GROW 19/27 PH&EC PRODUCTIONS UCI MALAPA MDZ3 www.kulutrading.com www.aeroponik24.com www.ph-ec.com www.malapa.cz AUSTRIA / SVIZZERA 21 GOOD NEWS La “war on drugs” è fallita! E se lo dicono loro… APPELLO DELLA GLOBAL COMMISSION ON DRUG POLICY PER VALUTARE L’IPOTESI DELLA LEGALIZZAZIONE La guerra globale alle droghe è miseramente fallita e i governi del mondo dovrebbero cominciare a pensare seriamente alla legalizzazione della marijuana e dei suoi derivati. Noi di Soft Secrets la meniamo da tempo immemore ma lo scorso 2 giugno anche le alte sfere internazionali hanno ammesso l’inutilità dell’accanimento contro i consumatori. di Giovanna Dark Legalizzare la cannabis per indebolire la criminalità organizzata. Questo il risultato del report che la Global Commission on Drug Policy – un organismo sovranazionale creato ad hoc per monitorare le politiche internazionali in tema di lotta alla droga, che comprende ex capi di stato nonché l’ex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan – ha reso pubblico lo scorso mese. Stando al testo “decenni di accanimento nella war on drugs hanno finito solo per creare conseguenze devastanti in termini sociali ed individuali, praticamente in tutto il mondo” e nelle 24 pagine di resoconto si fa appello ai leader politici e alle figure pubbliche di spicco affinché si rendano conto che l’approccio repressivo al consumo di sostanze stupefacenti non risolverà mai il problema ma continuerà, se possibile, a peggiorare una situazione già sul punto di rottura. “La war on drugs non è stata, e non potrà mai essere, vinta” dice il report. Invece di punire i consumatori che – continua la relazione – “non hanno mai fatto male a nessuno”, i commissari suggeriscono che i governi dovrebbero smettere di criminalizzare l’uso personale e sperimentare con modelli legali avanzati una liberalizzazione estesa delle droghe leggere. In questo modo si sarebbe in grado di minare alla base la criminalità organizzata ed offrire allo stesso tempo servizi sanitari migliori per i consumatori che lo richiedano. Sulle pagine di questo giornale lo scriviamo da tanto tempo che così come sono le cose non possono andare avanti, ma se a dirlo sono personalità del calibro di Kofi Annan, Paul Volcker (ex capo della Federal Reserve), o lo scrittore Mario Vargas Llosa allora è tutto un altro paio di maniche. Questi, assieme ad altri membri della Global Commission on Drug Policy quali l’attuale primo ministro greco George Papandreu, propongono una politica sulle droghe “improntata a criteri scientificamente dimostrati” che devono avere come obiettivo principale la riduzione del danno. In questo senso la Commissione è stata parecchio critica nei confronti degli Stati Uniti, rei di portare avanti un’inutile e dispendiosa battaglia contro i cartelli della droga del vicino Sud America: secondo il testo del report gli USA “devono essere i primi a cambiare le loro politica anti-droga, guidata attualmente da un approccio prettamente anti-criminale, per trasformarla in interventi ispirati alla cura della salute e al rispetto dei diritti umani”. In questo modo, la nazione che da ormai 70 anni vuole ergersi ad esempio e modello per l’intera comunità internazionale, potrebbe mandare un messaggio positivo agli altri paesi ed instradarli così verso una gestione più consapevole del problema – sempre se di problema si può parlare – riguardante il consumo di marijuana e derivati. Nel nostro Bel Paese, com’era facilmente prevedibile, le conclusioni della Global Commission hanno scatenato un vespaio di polemiche. Secondo il nostro amatissimo sottosegretario Carlo Giovanardi “Il contrasto alla tossicodipendenza ha tenuto il consumo, pur sempre preoccupante, a percentuali neanche lontanamente paragonabili, ad esempio, a quella di sostanze come il tabacco. Come spesso viene ricordato, all’inizio del ‘900 il consumo di droga era molto più alto di quanto sia adesso”. Inoltre, continua nel suo classico sproloquio, “questi signori sono rimasti indietro, gli sono sfuggiti i progressi delle neuroscienze che hanno mostrato i danni cerebrali provocati dalle sostanze stupefacenti, dall’eroina e dalla cocaina ma anche dai derivati della cannabis”. “L’idea che ci sia la possibilità di drogarsi e di andare in giro fatti, provocando incidenti stradali, danni a terze persone e danni sanitari – continua nel suo delirio il sottosegretario – non sta né in cielo né in terra. Nelle conferenze internazionali non c’è traccia di posizioni come questa. Nessun paese al mondo la assume (sic!), e i pochi paesi tolleranti come l’Olanda stanno facendo marcia indietro sull’uso della cannabis”. “E poi che vuol dire legalizzare? Che si può dare la droga ai ragazzini, che la si può diffondere nelle scuole? Un recente studio statunitense fatto su un milione di giovani dimostra che quando c’è allarme sui danni provocati dalla droga il consumo cala, mentre quando vengono trasmessi messaggi tolleranti i consumi aumentano” conclude, non si sa a che titolo, il sottosegretario. Per il nostro Carlone ecco un paio di dati: nel 1998 il consumo di oppiacei riguardava 12,9 milioni di persone, nel 2008 17,35 milioni - per un incremento del 34.5 per cento. Sempre nel 1998 il consumo di cocaina riguardava 13,4 milioni: dieci anni dopo 17 milioni – 27% in più. Nel Ovviamente di segno opposto l’intervento di Franco Corleone, il segretario dell’Italiano Forum Droghe, che ad Aduc dichiara: “Solo i ciechi possono continuare a perseguire una linea come quella della guerra infinita. Occorre immaginare nuove politiche. Nel report c’è un piano di legalizzazione di tutte le droghe, ovviamente una regolamentazione non anarchica e diversa a seconda delle sostanze”. “Nel mondo - continua Corleone - anche persone che in passato hanno avuto responsabilità di governo, e non quindi militanti dei centri sociali, si pongono il problema che questa politica è solo a vantaggio delle organizzazioni criminali, produce danni alla salute dei giovani (perché si continuano a diffondere sostanze non controllate e pericolose) e una implementazione del sistema penale che provoca emarginazione e riempie le carceri di consumatori e tossicodipendenti. Questo vale in primo luogo per Italia, che è alla retroguardia di tutto” conclude. Che la proposta della Global Commission on Drug Policy possa essere presa in considerazione anche nel nostro disgraziato LA WAR ON DRUGS NON È STATA, E NON POTRÀ MAI ESSERE, VINTA” DICE IL REPORT FIRMATO, TRA GLI ALTRI, DALL’EX SEGRETARIO ONU KOFI ANNAN 1998 la cannabis era consumata da 147,4 milioni di persone: dieci anni dopo da 160 milioni - l’8.5 % in più. Questi sono senz’altro i numeri di una disfatta e ci dicono semplicemente che tutte le politiche repressive attuate fin’ora hanno ottenuto beffardamente il risultato contrario a quello sperato. paese potrebbe non essere del tutto un miraggio: come abbiamo potuto vedere alle amministrative, ai ballottaggi e al referendum, il vento in Italia sta decisamente cambiando e una retromarcia sul proibizionismo rappresenterebbe una delle tante operazioni di buon senso che il paese sembra reclamare. 22 INTERVIEW L’altra faccia del narcotraffico Come cantava Bugo, c’è crisi dappertutto e in questi tempi di magra avere un lavoro è visto da molti con occhi colmi d’invidia. Purtroppo però non è tutto rose e fiori anche per chi un lavoro ce l’ha: costretti a sottostare a tipologie di contratti assurdi, molti giovani si arrabattano sdoppiandosi tra due o più lavori per arrivare alla fine del mese. In questo numero abbiamo incontrato R., un ragazzo che sulla carta è un artigiano con tanto di partita IVA e nella realtà di tutti i giorni è costretto a spacciare per arrivare a pagare gli assurdi balzelli che il nostro Stato e le varie confederazioni di categoria di Giovanna Dark impongono ai liberi professionisti. SSIT: Innanzitutto raccontaci di te, così t’inquadriamo. Ho 28 anni, lavoro e pago le tasse. Sembra banale ma al giorno d’oggi, in questo paese può essere considerata un’eccezione. Intendi per il lavoro o per le tasse? Entrambe le cose. Il livello di devi fare la gavetta, che è un brutto termine per farti lavorare gratis. Ma la gavetta non è esperienza? Certo, a quello serve l’università, lo studio e le prime esperienze. Le prime però. Non è possibile che molti miei coetanei vivano ancora sotto l’ala paterna quando hanno già i capelli bianchi, e la ché in un suo libro aveva affermato che le tasse sono una cosa bellissima. È difficile trovare qualcuno che paghi le tasse volentieri… E invece il suo ragionamento non faceva una piega, ma ti dirò di più, io mi trovai completamente d’accordo. Quindi a te piace pagare le tasse? Mettiamola così, un Paese evoluto è come una grande casa, come una famiglia. In questa famiglia c’è un capofamiglia che lavora e porta a casa uno stipendio. C’è una moglie che magari non lavora, o meglio non porta a casa soldi ma si occupa della casa. E ci sono dei figli che anche loro non portano a casa soldi perché non hanno l’età per farlo e si devono formare. È giusto che lo stipendio di chi lavora vada a coprire le necessità degli altri, altrimenti tutto crolla. Credo che sia giusto contribuire alla crescita del proprio Paese, perché si crea un equilibrio in cui tutti possono NELLA MIA TESTA MI SONO SEMPRE RIPETUTO CHE APPENA AVESSI AVUTO UNO STIPENDIO DI ALMENO MILLE EURO, SAREI DIVENTATO SOLO UN CONSUMATORE disoccupazione giovanile è a livelli imbarazzanti e di luce in fondo al tunnel non se ne vede. Quindi per me è un vanto poter affermare di avere una vita professionale pressoché stabile. Vedi, in una società gerontocratica come la nostra vieni considerato giovane almeno fino a 40 anni, e di conseguenza prostata a pezzi. Sopravvivendo con la paghetta settimanale. Qualcuno li definì bamboccioni… Ma non è colpa dei giovani, o almeno lo è solo in parte. Hai citato l’ex Ministro dell’Economia scomparso di recente. Lo stesso che fu criticato duramente per- convivere. Ci sono un miliardo di validi motivi per pagare le tasse, e io sono orgoglioso di farlo. Però tu fai commercio di sostanze illegali, questa non è una contraddizione? Non solo è una contraddizione ma un vero tormento. Qualcosa che eviterei volentieri. Ma per capirlo dovremmo fare un passo indietro. Facciamolo. Dunque, io sono uscito di casa molto presto, non ho fatto l’Università perché sono cresciuto in una famiglia con poche possibilità, ho fatto studi tecnici per fare il grafico e a 19 anni me ne sono andato e ho cominciato ad arrangiarmi. In qualche modo dovevo pagarlo l’affitto. Così per diversi anni saltavo da un lavoro all’altro, un mese alla volta, mai un contratto, stipendi da fame e soprattutto lavori che niente avevano a che fare con i miei studi e le mie competenze. La gavetta l’ho fatta portando pizze, spostando scatoloni, facendo qualunque cosa. Ma non bastava. L’unica vera fonte di sostentamento era l’erba. Sono un fumatore, quindi non era difficile crearsi un giro tale da assicurarmi un minimo di entrate. Con tutti i rischi del caso. Ovvio. Nella mia testa mi sono sempre ripetuto che appena avessi avuto uno stipendio di almeno mille euro, sarei diventato solo un consumatore. Ci sei riuscito? Si. Ma qui arriva il bello. Per qualche anno ho fatto il grafico Co.Co.Pro. Stipendio sicuro si, ma hai sempre una posizione precaria, perché vai avanti con contratti annuali, anche meno. Nel mio lavoro, ora come ora, per una serie di motivi, hai più possibilità di lavorare se hai una partita iva. Perché fai quello che devi fare, a fine mese emetti una fattura e il tuo datore di lavoro te la paga. Così invece di pagare tasse per un dipendente scarica la spesa. Naturalmente non è colpa del datore, se 2metti un’azienda di fronte a questo tipo di opzioni la sua scelta è ovvia. Chiunque farebbe così. Sono la legge e il mercato del lavoro che creano questa condizione. Così sei diventato un libero professionista. Per necessità, si. Sono un artigiano. Mi è stato offerto un lavoro a queste condizioni e mi sono sentito di accettare. L’offerta era buona, prima di tutto ti deve piacere quello che fai altrimenti non vivi felice. Ho studiato da tipografo e nella vita voglio fare il tipografo, tutto qui. Però ti trovi ad affrontare delle difficoltà. Enormi difficoltà. C’è un grosso disequilibrio. Paradossalmente io guadagno come un normale operaio ma per il fisco sono come un imprenditore e quindi ho una spesa base elevata. 23 operazioni aggiuntive (cioè tutte) e tessere varie si aggirerà sul migliaio di euro all’anno. Facciamo 80 al mese in meno. Ti rimangono poco più di 1100 euro. Alla fine dei giochi, ti sei dimezzato lo stipendio, e fai un po’ meno festa. Ma il fastidio non è nel 20% che dai allo Stato, perché quello è giusto, quello per me è un dovere civico che ti fa onore, perché sai che quei soldi servono a mantenere la casa in cui tutti viviamo. Quello che ti frega sono le spese di mantenimento di base, che sono le stesse sia che guadagni 2mila euro, sia che ne guadagni 10mila. capisco un accidente. Quindi per gestire il tutto devo affidarmi a qualcuno. Ci vuole il commercialista. Non proprio, nel mio caso ho scelto di affidarmi alle associazioni di categoria, in particolare alla Confartigianato. La soluzione che mi sembrava più efficace era quella di pagare un unico ente che si occupasse di tutto, in modo da evitare di fare confusione e tenere basso il numero di persone con cui interagire, anche per non passare le mattinate in giro per uffici. È stata la scelta giusta? Non ho un metro di paragone per stabilirlo, ma possiamo fare due conti anche qui e continuare a prosciugare la busta paga. La Confartigianato mi costa 160 euro di tessera, che devi fare per forza perché sei socio. Ripeto 160 euro e non è nemmeno tra le più care. E oltre il tesseramento? Una quota annuale di circa 600 euro che diventano 720 con l’iva. Detta in soldoni? Ti do un po’ di cifre. Un’ora di lavoro la fatturo a 12,5 euro. Lavoro circa 40 ore a settimana, quindi al mese stacco una fattura di 2mila euro. Sarebbero poi 24mila annuali. Non male, molti “giovani” non li vedranno mai. Però, c’è un però. Intanto devi calcolare che le ferie non sono pagate, quindi in alcuni mesi scendi a 1600, 1700. E devi togliere comunque agosto che l’azienda è chiusa, e quando non lavori non fat- Qui comincia la discesa. Ogni anno, quando fai la denuncia dei redditi devi dare allo Stato il 20% di quello che hai guadagnato nei dodici mesi precedenti. Vuol dire che a luglio devi staccare un assegno di circa 4000 euro. Devi farti furbo. Devi preoccuparti ogni mese di mettere da parte quei 300/350 euro altrimenti sono 4000 in una botta sola, e non ci sono scuse, se non paghi ti scotennano. Te ne rimangono 1500, ci si può vivere. Per ora si. Ma non è finita. Perché c’è Però ti assicuri la gestione delle carte senza intoppi. Magari. Qui siamo quasi al furto, all’italiana. Con quei soldi in verità, loro si prendono tutte le tue carte e le tengono in una cartellina, ti avvisano quando devi pagare qualcosa e ti fanno la dichiarazione dei redditi una volta all’anno. Poi, ogni volta che devono fare un’operazione in più, la paghi. Per esempio se cambi residenza e devono comunicare il cambio di indirizzo ai vari enti (si tratta di fare 3 o 4 comunicazioni), SE TI BECCANO CON UN ETTO DI ERBA IN CASA RISCHI LA GALERA E DI CERTO SE STAI IN GALERA NON FATTURI NULLA. MA L’INPS I SOLDI LI VUOLE LO STESSO turi. Un giorno di festa e sono 100 euro in meno. Alla fine se ti va bene saranno 22mila annuali. Quindi una media di 1800 mensili. Rimaniamo comunque in zona tranquillità, se non hai una famiglia da mantenere. Credi che non me la farei una famiglia? A 28 anni è legittimo desiderare un figlio no? È quello che ci dicono continuamente, fare figli. Io non ci credo molto, ma continua. l’Inps. Ottobre, febbraio, maggio, luglio. Sono i mesi in cui devi versare 700 e rotti euro di previdenza sociale. Diciamo 3000 euro l’anno. E anche lì non si scappa, se non paghi ti portano via anche l’aria. Se sei bravo e oculato, ti preoccuperai di mettere via ogni mese altri 250 euro. E scendiamo a 1250. Per ora ci staresti anche dentro. Sai, io non sono un burocrate, anzi ho una totale repulsione per le carte, è qualcosa che mi manda in confusione, non ci oppure richiedere dei dati all’Agenzia delle Entrate (dati tuoi), o altre cose del genere. Devi pagare tutto, come con un normale commercialista. Anzi di più. Per farti un esempio, il cambio di residenza me lo sono fatto fare da una commercialista e ho speso la metà di quello che dovevo spendere con loro, si parla comunque di 150 euro. Quindi quanto togliamo dal calderone? Insomma ridendo e scherzando, il costo di gestione tra Confartigianato, Inail, Se stai attento ce la fai. Sono artigiano da un anno. Il primo anno, soprattutto per i primi mesi ci sono tutte le spese di attivazione, che non è poco. Ogni tanto arriva a casa qualche letterina che ti dice che devi pagare 6/700 euro così, e non ne sapevi niente, e mica te li sei messi via. Poi può capitare di tutto e magari parte di quello che avevi messo via hai dovuto spenderlo, così arrivi al momento di pagare e non ci stai dentro. Capita, in fondo io sono un creativo, mica un notaio, sono un disordinato per definizione. Quindi come fai per sopperire al tuo disordine? Faccio un po’ di nero e soprattutto, mio malgrado, torno a spacciare. Praticamente torni al punto di partenza. Esatto. Qualcosa rimedio facendo lavori extra che mi faccio pagare in nero. Paradossalmente, mi ritrovo a dover evadere le tasse per pagarle. Divertente no? Che tipo di giro hai, quanto riesci ad arrotondare? Considerato che non ho un grosso giro, anche per scelta, mi limito a comprare uno o due etti al mese per fumare io e girarne a poche persone fidate, si tratta comunque di poche centinaia di euro. Quanto basta per mantenersi ad un livello minimo di guardia. E si rischia ancora? Naturalmente. Se ti beccano con un etto di erba in casa rischi la galera e di certo se stai in galera non fatturi nulla. Ma l’Inps i soldi li vuole lo stesso. Questo è degradante, perché io ero riuscito a smettere di vivere di espedienti, ai margini della legalità. Voglio essere una persona pulita, voglio essere trasparente. Credo nell’onestà e nei valori civili. Mi ritrovo costretto a fare il criminale, a continuare su una strada non mia che pensavo di aver abbandonato. Continui ad essere un consumatore? Certo, ma ho ridotto drasticamente. In parte per non gravare sul portafoglio, in parte perché con l’età è naturale sentire la necessità di essere lucidi più spesso. Rimango convinto che il proibizionismo crea solo delinquenza e un atteggiamento più realista sulle droghe creerebbe condizioni migliori per tutti. Chiedetelo a Kofi Annan. 24 Hemporium Cose di Canapa, Vicenza 1 10 S.S. 11 Padana Sup. Verso Verona, 279 36100 Vicenza [email protected] dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30 sabato dalle 11 alle 19 cell. 339 61 02 455 cell. 339 27 99 178 Big Budda, Alessandria 1 9 2 11 2 Il primo e l’unico Grow Seed Head shop ad Alessandria specializzato in coltivazioni indoor e idrocultura. Forniamo ai nostri clienti i migliori prodotti e le attrezzature + innovative presenti sul mercato. Da noi troverete 8 anni di esperienza unita a sincera passione e discrezione. “Mescolanza di particolary varietà di ynsalata verde.” (Zingarelly) 12 3 BIG BUDDA Via s. Gorizia 23 15100 Alessandria Tel 0131260728 www.bigbuddagrow.com Orari: dal lunedì al sabato dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 20,00 chiuso la domenica. Mysticanza, Perugia 6 3 Head and Growshop A Perugia in Via San Francesco n.9 (Piazza San Francesco) gli appassionati del biogardening troveranno Mysticanza. Dal 2003 punto di riferimento per il centro Italia. Sei anni di competenza, discrezione e cortesia sono le credenziali di Mysticanza. 4 v. San Francesco, 9 06123 Perugia -Italytel/sms +39-338-8819198 fax n. +39-075-951183 [email protected] www.mysticanza.it MAR-SAB dalle 11:30 alle 14:00 dalle 15:00 alle 19:30 DOM-LUN chiuso Amsterdam Shop, Pomezia 4 Il nostro punto vendita: Viale Alessandro Manzoni 25 Pomezia (RM) 00040 Orario: Aperto dal Lunedì al Sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:30 Si effettua anche vendita on-line, dai siti www.growhempshop.com per gli articoli di giardinaggio indoor e outdoor e su www.seedsline.com per quanto riguarda la vendita di semi di canapa da collezione. Servizio di assistenza clienti su Skype oppure via mail agli indirizzi staff@growhempshop.com o staff@seedsline.com Tel. 0691801148 Orto Biologico Shop, Cagliari Specializzato nella coltivazione biologica e biodinamica Orto Biologico nasce dall'amore verso la natura. Da circa dieci anni sperimentiamo una serie di terricci professionali pronti all'uso, specifici per tutte le fasi della pianta, questo è il nostro punto forte. La nostra esperienza è a vostra disposizione per aiutarvi a risolvere qualsiasi problema!! Ci trovate a Cagliari in via Tigellio 60 – Tel/fax 070/653170 Email: [email protected] Website: http://www.scirarindi.org/scirarindi/?q=node/2877 5 5 Hemp-orio, Cordenons 6 Nel marzo 2002 a Cordenons in via Martiri della Libertà 21 (PN), viene avviato il primo growshop del Friuliveneziagiulia. Il suo obbiettivo principale è fornire affidabilità e seguire con professionalità il cliente. Merito va allo staff e alla clientela affezionata, se dal 2004 l'Hemp-orio ha conseguito successo sul piano interregionale, fornendo una vasta gamma di articoli per fumatori, nutrimenti per terra, idroponia e cocco, lampade per crescita/fioritura, sistemi per idroponica e aeroponica, oggettistica e tanto altro. Via Martiri della Libertà 21, Cordenons (PN). Aperto dal martedì al sabato dalle 11:00 alle 19:00. 25 7 Growshop Area 51, Ostia, Roma Dopo anni di esperienza e dalla nostra grande passione nella coltivazione biologica, vista la continua richiesta e la difficoltà di trovare prodotti “veramente biologici” nasce la voglia di crearci un nostro orticello e nasce così la nostra attività, basata nel reperire, testare ed approvare per voi le ultime novità del mercato italiano ed estero nel campo della coltivazione indoor e outdoor. Da noi troverai esperienza, cortesia e tanta disponibilità. Ti aspettiamo in via Corrado del greco 32 – 00121 ostia – roma – aperti dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30 tel 06 56338761 o al sito http://www.growshoparea51.com 8 L’Hempirico, Roma Un ampia scelta di fertilizzanti delle migliori marche come BIOBIZZ, PLAGRON, BIONOVA, GHE, GUANO KALONG, BIOMAGNO, impianti luci completi e ciò che serve per le vostre serre, semi da collezione, tanti articoli fumatori, accessori, cosmesi e vestiti a base di canapa. Visitate il nuovo sito con tante novità tra cui il negozio on-line. Comune di Roma 8 L’Hempirico Via Luca Valerio, 14 , 00146 (zona Marconi), Roma. Tel +39 06 89016707 Web: www.hempirico.it Email: [email protected] ORARI: Lunedì: 16.00 - 20.00 Martedì - sabato: 10.30-13.30 / 16.30 - 20.00 7 New Energy Grow festeggia 10 anni di Passione 9 Dal 2001 pioniere della vostra libertà. Da sempre punto di riferimento per la competenza sul campo e la cortesia. Trovate tutto il necessario per iniziare o perfezionare il vostro hobby, tutto per l'indoor e outdoor, growrooms, preventivi personalizzati, le migliori marche di nutrimenti e componentistica. Qualità e prezzi imbattibili, grande disponibilità di sementi per collezionisti. Ne approfitto per ringraziare chi in 10 anni mi ha dato fiducia ed ha cresciuto il proprio desiderio. Grazie Via Scoto 10 Piacenza Tel 0523 590953 email: [email protected] mattino dalle 11:00-12:00, pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00 Chacruna Head&Growshop, Trento 10 Chacruna da 8 anni seleziona solo le migliori marche, unendo discrezione, professionalità ed esperienza. Proponiamo un'ampia scelta di banche di semi da collezione e siamo specializzati in impianti a LED Professionali. Abbiamo una vasta disponibilità di prodotti per la fertilizzazione, sistemi idro e aeroponici e impianti d’illuminazione con soluzioni su misura. Siamo RIVENDITORI UFFICIALI per il TrentinoAltoAdige di ROOR, EHLE e G.SPOT. Inoltre proponiamo ACCESSORI in CANAPA, COSMETICI NATURALI, BORSE e tanto altro. Chacruna Head&Growshop Corso 3 Novembre 72 presso “Galleria Al Corso” - TRENTO ORARIO: 9.30-12 15-19 (LUN mattina CHIUSO) Web: www.chacruna.it – Email: [email protected] Foglie d'erba, Bologna Growshop Via Brugnoli 17/E 40122 Bologna Tel. 051 523668 Lunedì-Sabato 15:30-19-30 Martedì-Sabato 11:00-13:30 Headshop Via de Marchi 29/A 40123 Bologna Tel. 051 4847574 Lunedì-Sabato 15:30-19-30 Mercoledì-Sabato 11:00-13:30 www.fogliederba.net - www.fogliederba.it 12 REGGIO EMILIA GROWSHOP REGGIO in via JACOPO DA MANDRA 30/A Zona Stadio GIGLIO laterale via del Chionso Orario: LUN – VEN SAB 15.30 – 19.30 10.00 – 13.00 15.30 – 19.00 SI RICEVE ANCHE SU APPUNTAMENTO Tel: 3315266441 www.secretsgarden.it 11 26 STRAIN REPORT Ho seguito il buon modo tradizionale con questo ceppo e ho usato la terra. Ho usato all mix bio bizz e bio bizz per la coltura, la fioritura, topmax, hammerhead 9/18 e rootcomplex hesi. Special Kush #1 Royal Queen Seeds di Mr/Mrs GANJA1STTIMER Ambiente: envirolite 125 watt per vegetativo / grolux hps 600 watt per fioritura Metodo: modello di crescita naturale/ lieve inclinazione Substrato: allmix bio-bizz Nutrienti: bio bizz coltura, fioritura, topmax e hammer head Tempo di coltivazione: 4 settimane Tempo di fioritura: 8 settimane Struttura della pianta: albero di Natale Struttura della cima: sativa lunga a forma di spada Fragranza: lemon kush Effetto: attivo ma devastante Resa: 85 grammi Rainbow Kush [FRT] di Mr Mashed Ambiente: Metodo: Substrato: Serra Fioritura forzata Concime, fibra di cocco, composto di vermi, guano Nutrienti: Guano tea Tempo di coltivazione: 30 – 40 giorni Tempo di fioritura: 60 – 70 giorni Struttura della pianta: Corta Struttura della cima: alcune grosse, alcune più sottili Fragranza: Frutta muschiata Effetto: Meditazione Resa: Bassa Ho fatto germinare un seme che avevo comprato in una confezione da 3 di Special Kush#1 e l’ho messo in un vaso da 10 cm con bio-bizz finché si è radicato. Sono passato poi a un vaso da 3 litri per una settimana e l’ho travasato nella terza settimana in vegetativo nel vaso finale da 11 litri. Ho usato il composto radicolare hesi di Hemp Fair 09 di Londra. La Kush è cresciuta molto bene e le radici sono spuntate rapidamente in fondo al vaso. Come ultima somministrazione in stadio vegetativo, ho dato alla Kush una dose inferiore di bio per grow e ho aggiunto una piccola quantità di bio bloom per aiutarla a prepararsi alla fioritura. In fioritura ho somministrato soltanto 2 ml di bio bloom per la prima settimana, con 1 ml di grow. Sono poi passato a 3 ml di bloom e 1 ml di hammerhead 9/18 durante la seconda settimana in cui cominciavano a formarsi i piccoli calici. Dalla terza alla sesta settimana ho somministrato 5 ml di bloom e 2 ml di hammerhead 9/18. Questi nuovi semi ci sono stati dati per essere testati. I progenitori della Rainbow Kush sono un clone di Purple Kush e di Orange Kush di Green Devil Genetics. I semi (4) sono stati messi in piccoli vassoi con terra a 20 cm e sono tutti germinati alla stessa velocità. Dopo 4 settimane in serra, 2 delle piante sono state travasate. Le altre 2 piante sono state date ad amici. Il substrato era una miscela di concime, fibra di cocco, composto di vermi e guano di pipistrello. Alle piante è stata somministrata solo acqua in questa fase. Le piante sono cresciute lentamente e solo una ha prodotto foglie grandi, mentre le altre molto più sottili. Le piante sono state forzate in fioritura (riparandole dal sole di sera e rimettendole in outdoor durante il giorno). Dopo alcune settimane il fotoperiodo naturale autunnale è andato al di sotto delle 12 ore giornaliere e le piante hanno continuato naturalmente la fioritura per le ultime 3-4 settimane. La pianta con le foglie più sottili aveva solo alcuni fiori attorcigliati ed è stata raccolta prima. L’altra pianta era pieni di terra. Il terreno era una miscela di All Mix Bio Biz e Canna Coco Professional. Non sono stati usati fertilizzanti. Green Poison Sweet Seeds di Mr Mash Ambiente: Serra e Outdoor Metodo: LST Substrato: Bio Bizz e Coco Tempo di coltivazione: 10 settimane Tempo di fioritura: 10 settimane Struttura della pianta: ampia Struttura della cima: violacea e a punta Fragranza: fruttata Effetto: meditazione Resa: media Questi semi femminizzati sono stati offerti da Soft Secrets. Abbiamo piantato alcuni semi a maggio in piccoli vasi con terra in una serra. All’inizio di giugno le piante più sane sono state travasate in grossi vasi Quando la miglior pianta di Green Poison ha raggiunto un’altezza di circa 80 cm, è stata trapiantata in terra outdoor a luglio. È cresciuta in altezza e in dimensione settimana dopo settimana. La punta della pianta è stata piegata per tenere la pianta bassa e meno visibile. Le foglie erano ampie e di color smeraldo profondo. In agosto la pianta di Green Poison ha cominciato a fiorire. La punta della pianta si è rotta a causa del vento a settembre, il che ne ha lasciato solo i rami laterali. Sono cresciuti rapidamente e hanno cominciato a sviluppare un colore violaceo a livello dei fiori, man mano che le notti sono diventate più fredde. La Green Poison aveva un odore forte che si sentiva già da lontano, se la si strofinava. All’inizio di novembre è arrivato il gelo e la pianta è stata raccolta per prevenire la muffa. Nel complesso la resa è stata media, ma è stata la pianta migliore in outdoor per questa stagione, con l’odore più forte e il sapore più consistente rispetto a molte altre varietà. Nella sesta settimana le come si sono formate completamente, ma non essendosi ancora gonfiate per bene. Ho quindi risciacquato la pianta per una settimana con la fase finale e una settimana con acqua. Ho appeso ed essiccato la Kush nella mia tenda per una settimana con una ventola oscillante e una ventola d’aspirazione. L’ho messa poi nei contenitori di plastica per un’altra settimana ed è arrivato il momento di DEVASTARSI!!! La Kush ha un sapore che tende al limone e nel complesso e la fragranza è molto buona, per cui ti viene voglia di ricominciare ogni volta. molto più sana e grande e aveva un miglior profilo. Questa pianta è stata pronta per il raccolto in 70 giorni di fioritura, ma avrebbe potuto continuare oltre. Nel complesso la resa di entrambe le piante è stata bassa, ma l’effetto è stato meditativo, perfetto per rilassarsi e ascoltare musica. 27 LUCI UVC Le luci germicide UVC rientrano in una coltivazione indoor? Sono dannose per le piante quanto lo sono per gli esseri umani? Sto cercando un modo per garantire un ambiente più pulito alle mie piante. JASON, INTERNET Le UVC germicide sono utilizzate per uccidere i microrganismi che fluttuano nell’aria. Il mildeo polvoso e altre spore di funghi vengono sterminati quando la luce li colpisce. Le fonti germicide si trovano in unità chiuse, quindi la luce rimane nascosta e protegge gli occhi degli esseri umani dai raggi dannosi. Sono utilizzate nei ristoranti, nei centri di lavorazione alimentare e in altri spazi che richiedono un ambiente pulito. Queste luci possono essere utilizzate per pulire l’aria in ricircolo di uno spazio chiuso o per purificare l’aria in ingresso in uno spazio ventilato. Queste fonti sostanzialmente eliminano i problemi legati al mildeo polvoso riducendo la popolazione di spore nell’aria. In Olanda alcuni coltivatori di rose hanno eliminato i problemi legati al mildeo polvoso utilizzando fonti UCV. Le piante della rosa si trovano su un nastro trasportatore. Ogni giorno passano attraverso un’arcata di fonti UVC chiare. Ogni pianta trascorre circa un secondo sotto queste fonti. Le spore che si trovano sulla pianta vengono così eliminate. Ed Rosenthal è un’autorità riconosciuta a livello mondiale nel campo della marijuana. Considerato in America il “guru della ganja” da oltre 30 anni, Ed ha scritto e redatto più di una decina di libri sulla coltivazione della marijuana e le relative politiche sociali, di cui sono state vendute più di un milione di copie. Il suo primo libro, Marijuana Grower’s Guide, è stata la prima opera sulla cannabis recensita dalla rubrica del New York Times. Dopo quasi vent’anni, continua a rispondere a tutti i quesiti sulla marijuana, sulla sua rubrica Ask Ed (Chiedi a Ed), da lettori di tutto il mondo. CAPELLI FERTILIZZANTI È vero che i capelli sono dei buoni nutrienti? Quanti capelli si devono usare? SIEMENS 649, CANADA I capelli sono una fonte fantastica di azoto (N). sono composti per circa il 15% da azoto e per meno dell’1% da calcio (Ca), ferro (Fe) e fosforo (P). L’ESTATE E’ TROPPO CALDA Ho alcune piante in contenitori bianchi da 60 litri circa sul tetto. Ricevono molta luce del sole e aria fresca, ma si riscaldano troppo. Nelle giornate soleggiate, possono raggiungere i 38°. Cosa devo fare per proteggere le piante dall’eccessivo calore? SUPERFOOFY, OAKLAND, CA Dato che la temperatura surriscalda il metabolismo della pianta, la percentuale della fotosintesi aumenta di anche un punto. A circa 32° il processo della fotosintesi si ferma, dato che la pianta entra in modalità stress e utilizza l’energia per la traspirazione dell’acqua per rinfrescarsi. Nelle giornate in cui si supera la temperatura per lungo tempo, la pianta foto sintetizza solo durante una piccola parte del periodo di luce. Ci sono due modi per aiutare la pianta in questo periodo di stress. Uno è quello di rinfrescare costantemente le radici a 20-21°. Le radici fredde aiutano a rinfrescare il canopo. Un altro metodo è quello di utilizzare micro nebulizzatori che emettono goccioline d’acqua che evaporano immediatamente e raffreddano l’aria circostante. Questo può raffreddare l’aria fino a 10°. Un metodo utilizza uno strumento di raffreddamento per evaporazione con una ventola oscillante. Un tubo porta l’acqua da un serbatoio e la fa cadere sulle lame giranti che la spezzettano in piccolissime parti. Una singola ventola può raffreddare circa 18 m2. Un altro modo per raffreddare usando la micro nebulizzazione è quello di usare micronebulizzatori che emettono le goccioline. Una pompa che crea pressione idrica nei nebulizzatori fa parte della strumentazione utilizzata. Probabilmente conosci già questi nebulizzatori, perché a volte sono usati negli eventi pubblici quando fa caldo d’estate. La nebulizzazione evapora prima di avere la possibilità di toccare le foglie, quindi non ci sono problemi a livello di danni provocati dall’acqua. I coltivatori che hanno usato la privazione della luce per la fioritura precoce a volte producono cime molli e non ben sode, a causa del caldo estivo. Utilizzare un sistema di nebulizzazione comandato mediante un termostato installato in cima al canopo della pianta risolve tale problema. Ci sono vari modi in cui utilizzarli: Li ho usati per scaldare il concime. Si decompongono rapidamente, dato che sostengono l’attività microbica. Possono essere mischiati alla terra prima di piantare. Rilasciano gradatamente nutrienti, man mano che si decompongono lentamente. Non danno un colpo di azoto, bensì una somministrazione graduale in un periodo di tempo piuttosto lungo. Se progetti di raccogliere i capelli presso un barbiere o parrucchiere, ricorda che una buona parte di questi sono tinti con tinte sintetiche. In generale, le tinge sono piccolissime molecole che possono persistere, quindi forse non è una buona idea mettere questi capelli nella terra. Hanno più probabilità di rompersi nel fermento microbico del concime. Entrambi i metodi vengono utilizzati nella coltivazione mista o in terra, ma non in idrocoltura. Negli stati in cui è consentito l’uso terapeutico molti fornitori producono tinture da vendere nei dispensari. Le tinture sublinguali hanno un’azione rapida, sono semplici da usare e discrete. Qui un paziente sta eseguendo l’autotitolazione. 28 TINTURA GREEN DRAGON AFIDI DELLE RADICI Che cos’è la “Green Dragon”? Come si produce? STARWARSFAN, INTERNET Sto combattendo contro gli afidi delle radici. Ho innaffiato usando i nematodi due volte in due settimane. Ora gli afidi se ne vanno in giro sul pavimento ma ce ne sono ancora nella zona delle radici. Ho usato un nebulizzatore al piretro per gli afidi vivi esposti. Sto per innaffiare la miscela senza terriccio con Botanigard. Poi tra due giorni aggiungerò altri nematodi. Hai qualche suggerimento? DAN, THE HYDRO MAN, INTERNET La Green Dragon è un concentrato liquido ottenuto dalle foglie o dalle cime. Si produce facendo macerare la marijuana essiccata in alcol per diverse settimane a temperatura ambiente o accelerando il processo riscaldando l’alcol a circa 21 per un’ora circa. Ecco la ricetta: 1. Trita le foglie o le cime. Usa circa 30 grammi di foglie o 5 grammi di cime in 250 cc di alcol. 2. Riscalda le foglie o le cime in forno a 40° fino a quando saranno essiccate. Questo decarbossila la molecola di THCA (acido tetraidrocannabinolico) inattivo, liberando acqua e CO2, che diventa il THC psicoattivo. Tenendo la temperatura relativamente bassa, i terpeni, le molecole odorose, che danno alla marijuana la sua “personalità”, vengono preservate e non evaporano. 3. Passaggio facoltativo: immergi l’erba in acqua fredda. La clorofilla e altre sostanze idrosolubili si dissolvono nell’acqua e vengono rimosse, in modo tale da non disperdersi nella soluzione alcolica. 4. Immergi la marijuana in alcol ad alta gradazione come alcol etilico di origine agricola al 90% oppure rum overproof (150 proof). NON UTILIZZARE ALCOL DENATURATO O ALCOL ISOPROPILICO. È VELENOSO E PUÒ PROVOCARE CECITÀ. Fai macerare a temperatura ambiente o leggermente superiore per tre settimane in un contenitore di vetro. Tieni la soluzione al riparo dalla luce. Gran parte dei tuoi sforzi sono efficaci. I benefici nematodi attaccano la maggior parte degli insetti che infestano il suolo. Usa il piretro come trattamento di irrigazione per sommersione anziché come spray. In questo modo raggiunge direttamente gli insetti. Il Botanigard contiene spore del Beauveria bassiana di ceppo GHA. Questo fungo attacca gli insetti dal corpo molle, provocandone la morte. Può essere applicato anche con irrigazione per sommersione. Tutti e tre questi trattamenti possono essere utilizzati insieme per attaccare gli insetti infestanti. Il Botanigard è disponibile in formulazione biologica venduta con il nome di Mycotrol O. Il pesticida “Ed Rosenthal’s Zero Tolerance” è una miscela di erbe spesso usata per gli insetti infestanti delle radici. Anche questo è un prodotto efficace. Se usi il metodo della cottura, alza la temperatura a 70° e lascia macerare per un’ora circa. L’alcol bolle a circa 78°, quindi per evitare vapori la temperatura deve restare al di sotto di questo limite. Usa un apparecchio elettrico anziché uno a gas per scaldare l’alcol. Usa un termometro da cucina per controllare la temperatura del liquido. Al chiuso, usa un fornello con cappa. 5. Separa la marijuana dal liquido con un colino da caffè. 6. La Green Dragon è pronta per l’uso così com’è oppure può essere raffinata e concentrata. Per concentrarla, aumenta la temperatura fino a circa 78° in modo che il liquido sobbolla ed evapori. Un modo per raffinarla e ottenere che le sostanze non idrosolubili vengano separate dal THC psicoattivo e dai terpeni consiste nell’aggiunta di una piccola quantità di etere di petrolio (che in alcune giurisdizioni è un prodotto chimico soggetto a restrizioni) e di un po’ di acqua all’alcol in un barattolo o bottiglia a bocca larga. Poi si scuote il barattolo o la bottiglia e si otterranno tre strati. Lo strato acquoso assorbe le sostanze idrosolubili come la clorofilla e altri pigmenti, quindi diventa verde scuro. Lo strato di alcol è verde chiaro. L’etere di petrolio solubilizza selettivamente il THC e i terpeni restando piuttosto chiaro. Lasciate riposare e avrete un olio appiccicoso estremamente potente. Un altro modo è aggiungere il concentrato a un po’ di alcol e lasciarlo riposare all’aria aperta per alcune ore, durante le quali l’etere di petrolio evaporerà lasciando una soluzione alcolica purificata. Ci sono molti modi per usare la Green Dragon. Il mio preferito è prenderne un po’ con il contagocce e mettere alcune gocce sotto la lingua. La soluzione viene assorbita velocemente dalle membrane mucose della bocca ed entra nel flusso sanguigno molto rapidamente dandomi uno sballo tipo fumata nel giro di pochi minuti. L’ho usata anche nelle bevande e ho provato anche alcune gocce nel cibo. Arriva al sistema digerente che cambia un po’ la chimica e dà uno sballo come quando si mangia la marijuana. I rami inferiori sono stati rimossi da queste piante perché erano in ombra e non avrebbero prodotto molte cime. La pianta avrebbe usato energia per dare loro nutrimento e loro avrebbero aumentato il livello di umidità e ridotto la circolazione dell’aria. STRUMENTAZIONE DA FERRAMENTA Posso usare delle fonti HPS, MH e CFL in vendita presso i ferramenta o devo andare al centro di giardinaggio ad acquistarle? Non credo che questo centro sia sicuro, a causa di tutte le storie che si sentono sulla polizia. FRANKIE112, NEW YORK Di solito le luci vendute nei centri di giardinaggio, progettate per la coltura indoor, sono la “risposta” migliore rispetto alle lampade in vendita presso i ferramenta. Per esempio, le fonti a sodio ad alta pressione (HPS) e ad alogenuri metallici (MH) vendute presso i ferramenta di solito non superano i 125 o 150 watt. I riflettori sono progettati per riflettere la luce su un’area ampia e non compatta e nessuno dei modelli presenta il raffreddamento ad aria. Lo stesso vale per le fluorescenti compatte (CFL). I modelli venduti nei centri di giardinaggio hanno più watt e riflettori che dirigono la luce sulla coltivazione. Non ho mai visto questi riflettori presso i ferramenta. Utilizzare una strumentazione dedicata diventa più importante, man mano che aumentano le dimensioni della coltura. Se stai coltivando in meno di un metro quadrato, non è così sbagliato creare un sistema utilizzando fonti con meno watt. Tuttavia, le fonti HPS e MH con pochi watt non trasformano l’elettricità in luce con l’efficienza delle fonti da 400 o 600 watt. Capisco la tua poca voglia di andare in un centro di giardinaggio. È stato soprattutto un problema negli Stati Uniti e non nei Paesi dell’UE per vari anni; di recente, lo è diventato anche per Inghilterra, Francia e Olanda. Una volta che la Giustizia degli Stati Uniti ha insegnato alla polizia quanto potesse essere redditizio il proibizionismo, questa ha cambiato atteggiamento nei confronti della dolce erba. Se non vuoi essere visto in un centro di giardinaggio, magari puoi mandare un amico che non sta coltivando. Un’altra idea è quella di ordinare la merce telefonicamente o su internet e farla consegnare a un indirizzo “di passaggio” dove non si coltiverà mai. A volte si trova anche strumentazione di seconda mano in vendita su internet, su Craiglist, o sulle bacheche di annunci. Ask Ed — TM “Ed Rosenthal is the guru of ganja”-- High Times LIGHT INDICAS, SATIVAS, ETC. HYDROPONICS MARIJUANA GROWER’S Handbook INDICA HANDBOOK INDICAS, SATIVAS, ETC. ASK ED® Edition HYDROPONICS All New Marijuana Grower’s Handbook: s Over 500 pages of grow info and full color photos s Ed’s methods guarantee better marijuana and bigger yields for experts and beginners alike s Preview the book online— Ed Rosenthal’s LIGHT Ed Spent 30 Years Perfecting His Grow Technique: All You Need Is THE BOOK tems because each diode emits light in an unusually narrow spectrum. The minerals used to make it determine LED fixtures the spectrum are more expens the diode emits. HID lamps emit ive than HID lights, most of but they save their light in spectrums that money in the long run: are not very useful to the plant. With LEDs, UÊ LED lamps fixtures can be design use less than ed to provide half the plants the electricity with exactly of HIDs per the spectrum unit that they need of PAR light for maximum produced. At growth. $.10 a kilowatt, LEDs By tailoring will save $215 the diodes’ per light specyear when compa trum to plant requirements, red to the cost LEDs can be of running a more efficien 1000w HID t PAR produc twelve ers. HPS lamps hours a day. deliver more total light per watt of input, UÊ LEDs last but LEDs are longer than HID twice as efficien bulbs. UÊ LEDs need t in PAR light per watt little to no as HPS lamps. cooling That means equipment, a 200w LED lamp in contrast can be substit to HIDs uted for a that require 400w HPS lamp, air or water and the 300w cooling, LED lamps ventilation system can be substit uted for 600w s, or air condiHPS lamps. tioners. The first genera tions of LED lamps did not emit an intense -enough light LEDs are powere to support either d by either a active vegetat transformer or a ive growth or flowering, but digital driver. modern fixtures Transformers are similar to , which use higher-capacit old-style magne y diodes, have tic ballasts for HID units; solved those early proble they use more ms. energy than digital contro llers and produc Higher quality systems use mostly e heat that may need to light along with red be dissipated. SYSTEM some blue.DRIP This is a small S OUTDOO consid Just RS eration as any other produc with compared to Drip irrigati t, manufacturers the heat HPS on is a 90% more lamps produc standards differ. A efficient e, which has method’ of few manufacturers delivering water to be vented LEDs are convenient LED lamps emit . to add to plants green light NASA virtually no heat, outhighly efficient light use because they are lightweight thanthe has shown doors other metho so they producers, and emit far to be be placed very ds. That is can with plants, and e less HPS lamps. They are much highereffectiv close to the garden than floodin amber is also small, so they are easy heat than g an area using are not encum and sometimes Stealth LED™ grow to install. The added. Most a hose, bered with tubes light manufacturersor overhead for air or reduces energy consumpti has a 50,000 hour lifetime and include a fewspraying. The result iswater cooling, white light emitter heavy ventila more delivered to the systems by 60-70%. on as compared with HPS or MH s in theirwater tion, or any of the other root zone than units. These diodes actuall problems or other waterin any y emit a combin inconvenienc of HID lamps. es ation of red, g system. Drip irrigati green, and blue on other spectrums,has which benefits that make it useful.Light from of a 1000w HID bine to appear LEDs can be is easy tocomIt system install, easy to white. White LEDs emit very little . combined lights help design andwith heat to both supply An advantage is in-HPS and MH lamps, so expens to the plants. The light and can be placed very close ive. useful wavele of using a combin there is no spreads at a 120° angle. reason to scrap ngths for the tion of HPS plants and soften afrom Maxx Power has your digital Drip system and LED lights the eerie purple a built in digital driver This LED HID lamp. s use pressu Adding LEDs is that you tors the power going can ensure that that monire from color generated by to your other public water the to the combination you are providi lights increas adjusts accordingly to the bulbs 100 times a second and es the amoun ng all the - spectrums of red andsystem, gravity or a pump blue light. Luckily t of light deliver ensure that maximum to deliver that plants need water output is being , the spectru achieved. ed to the garto thrive. If m range is where it is wsanted.den. For instance, more HID lamps usually wider Spaa garden using than the bandghetti lines tap rather than a 400w used, that is guar- off a main deliverHPS can be increas LEDs are anteed for each they y that line add ed is to the equiva PAR light, but connected to emitter. lent of increas 600 watts using most of the the water source 120 | MARIJ e is in the yellow 100 watts of LEDs. emitter on the . An UANA GROW ER’S HANDB other end of spectrum. AddAdding ing 300 watts of For O Oeven K distribution the spaghe red and blue LEDs creates ti line contro , use tLEDs instead the equivalent ls the rate at water through its porous a water soaker hose, which “leaks” increases PAR light, but which water material. flows. not in the yellow spectrum. As with other plumbing system eastern U.S., s there are all kinds and other areas, MARIJUANA of accessories GROWER’S H there may be A to N no need to irrigate DBOOK | 121 deal problems that with plants at all or may be encoun to use it as plants just a supplem tered by or gardens. Some ent to natural sources. of these are garIn areas where dens located there is a summe on different levels, remote drought such r gardens and as parts of southe different size rn Europe varying and the North plants with American west, water needs. The plants can irrigation fertilize is required or be the plants will d using a fertilize die. r siphon placed Outdoor plants in the water line. and gardens can be irrigated using Irrigation system a hose that fills s vary tremen a trough in reservoir, using dously their complexity a gravity powere resulting from d canal they that delivers the tasks are designed water to a group to accomplish. of plants or most efficien Store bought kits tly using a drip are suitable system. for most backOverhead waterin yard gardens. Even simpler g is very ineffici is the pinhole because of loss ent pail or bag irrigation. to evaporation A container is and the with shotgun approa filled water. The water ch of deliver ing water in slowly drips areas where there to the desired area throug are no crop roots. h small holes Once pierced the plants are drilled or flowering, overhe into the reservo ir. ad water slowly It delivers water is dangerous to the buds to the plant so which are susthat little is lost. ceptible to attack by mold when moisture is present. thrive under those specifi c conditions. Indica plants Thus, in any developed in season, no matter central weathe 292 | MARIJ what the U A N A Asia G R O Wbetwee the r, some plants E R ’ S H An and 35th latitud N D B O O 25th will do better K where the weathe es, others. than r is changeable. Drought one year may Indicas, includi be followed by ng Kush varietie cloudy, rainy or sunny weathe s, have broad genera r. For the popula l characteristic tion to early, s: they mature continue, the MARIJUANA have compact plant group GROWER’S short branch needed different individ es and wide, short leaves uals that survive which are dark and even someti green, mes tinged purple . Their buds are | 293 Your Complete Source for Medical & Personal Marijuana Cultivation MANGOLIAN INDICA: Smell/Taste: fresh woodsy,100% Indica, Flowering 55-60 days, High: heavy body mango citrus taste. stone, sleepy, long lasting, 36 | MARIJU ANA MAZAR: 100% Indica. Afghan weeks, early Nov. outdoors. x Skunk. The Afghani (Mazar-i-Shariff) part is a very short Christmast Photo: Dutch Passion Seeds ree-like plant. High: GROWER’S H ANDBOOK MARIJUANA Best from the Seed Breeders The Big Book of very "up." Flowering: GROWER’S H ANDBOOK 4 Big Book of Buds is back, and more spectacular than ever! Volume 4 features 86 new varieties. Find exactly what you want to grow and enjoy. (SZVH]HPSHISL!)\KZ E=9DQ:M?K9F<EAL=K Troubleshoot any problem with expert help, whether it is garden set up, nutrients, pests or disease. <ak]Yk]k HD9FL <AK=9K=K H=KL AFN9KAGFK Save Your Garden HGO<=JQEAD<=O D=9>K=HLGJA9 O@AL=>DA=K 9H@A<K EGD<Q:M< JGGLJGL L@JAHK >MK9JAMEOADL KHA<=JEAL=K KHA<=JEAL=K FMLJA=FL:MJF 9FLK =fnajgfe]flYdKlj]kk]k =FNAJGFE=FL9D KLJ=KK=K DA?@L:MJF s Best of Ask Ed s Marijuana Garden Saver Available through SENSI SEEDS www.sensiseeds.com ;9L=JHADD9JK9F<KDM?K GN=JO9L=JAF? D=9>EAF=JK 9F<EM;@EGJ= 9DKGAF;DM<=KAF>GJE9LAGFGF<==J$ >MF?MK?F9LK$?GH@=JK$EGD=K9F<J9LK @=9L:MJF ;GJF:GJ=JK 0UJS\KLZKPHNUVZ[PJN\PKL[V[OL TVZ[JVTTVUNHYKLUWYVISLTZ GROW IN AG Tel. 49 (0)30 / 34 43 64 2 www.grow-in-berlin.com All Books Available at AMAZON.COM www.amazon.com/books | 37 8-9 30 TAGLIARE I RAMI INFERIORI Ho 11 piante che coltivo in un sistema Sea of Green (SOG). Sono alla terza settimana di fioritura. Ho notato che i rami più bassi non produrranno molto. Va bene se li taglio via così il nutrimento e l’energia delle piante possono concentrarsi sui rami superiori più grossi? J. CARLSONS, INTERNET Sì, li puoi tagliare. Nel tuo sistema SOG tutta l’azione si svolge nella parte superiore della chioma fogliare. Quando la luce colpisce una superficie opaca come una foglia, cede tutta la sua energia. L’unico spettro che passa dall’altra parte è l’infrarosso, che non viene usato nella fotosintesi, ma è visto dalle piante come un segnale che devono allungarsi per andare al di là dell’ombra. Di conseguenza, le foglie sotto la chioma sono in ombra e non producono zuccheri. Ricevono però energia dalla pianta, emettono umidità e bloccano il flusso dell’aria. Per tutte queste ragioni sono un danno per la pianta, che sta meglio senza di loro. PIRETRO Per quanto tempo il piretro rimane tossico per gli esseri umani? L’ho spruzzato su alcune piante tre volte per controllare gli acari sulle piante che avevano appena iniziato la fioritura e sono preoccupato che saranno tossiche anche se smetto di usare questo pesticida adesso. Il piretro si dissolve e se è così, quando ci mette? È sensato usare il raccolto? RICK RITCH, CALIFORNIA Il piretro è un pesticida naturale ottenuto dai fiori essiccati di C. cinerarifolium, un membro della famiglia delle margherite, imparentata strettamente a quella dei crisantemi. È utilizzato come pesticida per le piante e i giardini, per il cibo immagazzinato e per gli esseri umani e il bestiame da centinaia di anni nell’area nativa, la Dalmazia, nel Caucaso settentrionale. Oggi, il 90% del piretro che usiamo è coltivato in Kenia. Il piretro chimico è ottenuto dai semi che si trovano nei fiori essiccati, immergendoli in acqua. La piretrina è tossica e repellente per tutti gli insetti. Funziona aprendo i loro canali ionici per il sodio, che regolano il meccanismo di segnalazione nervosa. Di conseguenza i neuroni trasmettono i segnali nervosi in continuazione, affaticando e inattivando i muscoli coinvolti. Nelle quantità in cui è probabile che sia esposta la fauna selvatica, il piretro è considerato sicuro per gran parte degli animali, compresi uccelli e mammiferi. È tossico per i pesci e gli invertebrati marini ed è dannoso per gli anfibi e i rettili. Il piretro naturale si biodegrada nel giro di alcuni giorni in presenza di luce solare e ossigeno. Il piretro viene impiegato in agricoltura, per l’igiene personale (contro i pidocchi) e come repellente per insetti da molto tempo. È considerato uno dei pesticidi più sicuri. Di fatto, il Ministero dell’agricoltura degli USA lo considera il più sicuro. Ci sono alcune precauzioni da adottare quando lo si utilizza. Secondo la scheda informativa delle sostanze pericolose stilata dal Dipartimento della salute e dei servizi agli anziani del New Jersey (Hazardous Substances Fact Sheet, Rev. 2002) e secondo schede informative analoghe, dovrebbe essere impiegato con cautela. Per prima cosa, è necessario evitare di respirarne le polveri o gli aerosol perché bassi livelli di esposizione possono irritare i polmoni, provocando tosse e respiro affannoso. Alti livelli di esposizione possono colpire il sistema nervoso e causare mal di testa, nausea, vomito, affaticamento e irrequietezza. Può provocare anche reazioni allergiche della cute. Le successive esposizioni possono causare eruzioni cutanee e prurito. Inoltre, può provocare una reazione allergica con sintomi simili all’asma che comprendono tosse, respiro affannoso e oppressione toracica. Questi sintomi sono rari se l’impiego è occasionale, ma diventano più gravi in caso di esposizione frequente o continua. Come precauzione di sicurezza, è importante coprire completamente il corpo indossando una maglia a maniche lunghe, guanti, cappello e occhiali di protezione. Inoltre, l’uso di un respiratore o quanto meno di una maschera riduce l’esposizione. Queste misure sono importanti nell’applicazione del piretro in ambienti chiusi, dove i vapori possono permanere nell’aria. Alcuni prodotti a base di piretro sono formulati con un additivo, il piperonil butossido (PBO). È un sinergizzante per pesticidi che funziona inibendo il meccanismo di disintossicazione degli insetti, rendendo quindi più efficace il pesticida. I test dimostrano che l’esposizione ripetuta in gravidanza provoca uno sviluppo mentale minore nel neonato. Per questo e per gli effetti del piretro, è necessario evitare l’applicazione e l’esposizione durante la gravidanza. Il piretro con PBO non è considerato biologico. I piretroidi sono le versioni sintetiche del piretro. Sono più persistenti perché resistono meglio dell’originale alla degradazione provocata dalla luce del sole e dall’ossigeno. In genere sono formulati con PBO che ne aumenta l’efficacia. Provocano maggiori reazioni avverse nei mammiferi, compresi gli umani, ma sono meno dannosi per i rettili. Una pianta femmina che ha prodotto fiori maschio quando è maturata. Questi fiori non sono un pericolo per la coltivazione perché maturano proprio al momento del raccolto dei fiori. Il loro polline può essere utilizzato per produrre piante che siano tutte femmina. LA TEMPERATURA GIUSTA Le mie piante sono a 31°. Pensi che sia una temperatura troppo elevata? FLETCH, INTERNET Presumo che tu stia parlando della temperatura misurata a livello della chioma fogliare della pianta. Un metodo più accurato è quello di usare un termometro che misura la temperatura superficiale. Dà una lettura della temperatura della superficie della foglia anziché dell’aria circostante. La giusta temperatura dell’aria è correlata all’intensità di luce e al contenuto di anidride carbonica dell’aria stessa. Le piante funzionano in modo simile agli animali a sangue freddo. Il loro metabolismo e il tasso di fotosintesi aumentano con l’aumentare della temperatura. Quando la temperatura è al di sotto dei 15°, a prescindere dall’intensità della luce, la fotosintesi non ha praticamente luogo. Il tasso di fotosintesi aumenta quando aumenta la temperatura. In indoor, una zona di luci a vapori di sodio ad alta pressione (HPS) da 600 Watt con un buon sistema di riflessione fornisce circa 60.000 lumen dopo la perdita dovuta alla dispersione luminosa e all’assorbimento. Posizionate in un m2, l’intensità è considerata elevata. Posizionate in 1,2 m2, l’intensità è considerata moderata. Che l’intensità della luce sia moderata o elevata, se la temperatura può essere regolata, il fattore limitante può essere spesso la CO2. Con livelli di CO2 adeguati, il tasso di fotosintesi aumenta con l’aumento della temperatura. Il livello di CO2 e la temperatura ideale necessari sono più bassi per le piante in condizioni di luce moderata che per le piante in condizioni di intensità luminosa più alta. Per le piante con una luce di intensità moderata, il livello di CO2 richiesto è di circa 900 ppm. Per le piante in condizioni di intensità luminosa elevata, il livello di CO2 dovrebbe essere intorno alle 1300 ppm durante il periodo di luce. La cannabis non utilizza CO2 durante il periodo di buio. A questi livelli, le piante fioriscono a una temperatura di 31°. In condizioni di luce moderata, probabilmente lo farebbero a 26°. Se le piante vengono coltivate in una zona con ventilazione elevata che dipende dall’aria fresca per sostituire la CO2, il suo livello è molto più basso. Il livello di CO2 nell’atmosfera è di sole 380 ppm. Quindi anche con un’intensità luminosa elevata non è possibile una fotosintesi così veloce e la temperatura ideale per la crescita è più bassa. In ogni caso, abbassa la temperatura di circa 3°. Una temperatura troppo elevata dà cime più rade e scarne. Un termometro, anche se a livello della chioma fogliare, fornisce una lettura indiretta della temperatura della pianta, perché misura la temperatura dell’aria. Un termometro che misura la temperatura superficiale può dare una lettura esatta di quello che avviene a livello della foglia. Poi potrai regolare il tuo termostato di conseguenza. 31 LUMACHE Ho un problema con le lumache. Sto cercando un rimedio biologico per proteggere la mia coltivazione. Che cosa posso usare senza sprecare la mia preziosa birra? MARSHALL WALDEN, INTERNET Ci sono diverse cose che puoi fare per proteggere la tua coltivazione senza troppa fatica. Per prima cosa, elimina i posti in cui potrebbero andare a nascondersi e in cui è probabile trovarle. Sono attive di notte e nei giorni di nebbia e di pioggia. Durante il giorno preferiscono luoghi freschi e umidi, per esempio sotto le assi, nei buchi lungo le recinzioni, tra le macerie o tra la vegetazione alta. Eliminando questi spazi dalla coltivazione la rendi molto meno interessante per le lumache. D’altro canto, la creazione di appositi spazi umidi dove possano riunirsi può rendere più semplice la loro cattura manuale. Alcune assi all’ombra o delle bucce di anguria possono costituire eccellenti rifugi temporanei. Una volta catturate possono essere annegate o schiacciate e poi messe nel compost lasciato sulla coltivazione. Dato che sono attratte dalle zone umide, è meglio innaffiare molto presto al mattino così la superficie ha maggiori possibilità di asciugare. Usare un sistema a goccia anziché innaffiare grandi aree può limitare in qualche modo il loro territorio. La birra o una combinazione di zucchero, acqua e lieviti attrae questi molluschi. Per attuare il piano, scava una piccola buca e mettici dentro il contenitore in modo che l’apertura sia a filo del terreno. Riempilo a metà con la birra o la soluzione di acqua e zucchero e aspetta la sera. Le lumache sentiranno l’odore e si dirigeranno al contenitore, cadranno dentro e affogheranno. Il sistema anti-lumache è efficace per un raggio di circa mezzo metro, quindi potresti aver bisogno di diversi contenitori per proteggere la tua coltivazione. I due modi più facili per proteggere la coltivazione dalle lumache sono le reti di rame e il fosfato di ferro in polvere. Le chiocciole e le lumache secernono una bava che le aiuta a muoversi. I ricercatori ritengono che il rame reagisca elettricamente con la bava disturbando il sistema nervoso delle lumache. Si possono utilizzare strisce o lastre di rame da mettere intorno al perimetro della coltivazione o del letto rialzato oppure da posizionare intorno ai vassoi di piantine o ai contenitori con le piante giovani più a rischio. Se metti il rame attorno al perimetro della coltivazione o del letto rialzato, cerca di eliminare le lumache dall’area protetta. La barriera intrappola ogni essere strisciante che si trovi nell’area circoscritta. Il fosfato di ferro in polvere è disponibile in commercio con due marchi, Sluggo ed Escar-Go. Cospargi con la polvere tutto il terreno che vuoi proteggere. Quando i molluschi entrano in contatto con la polvere smettono di nutrirsi e vanno a morire in posti appartati. È sicuro per gli animali domestici, può essere usato nelle coltivazioni biologiche ed è molto efficace. Un solo trattamento è a volte in grado di durare per tutta la stagione ed è sufficientemente economico da essere usato per proteggere vaste aree. SEDE CENTRALE DELLA GANGIA. CAVOLI! GUARDA TUTTA QUESTA POSTA DEI FAN. Queste cime sono a una settimana dalla piena maturazione. Raccoglierle ora sarebbe come raccogliere le pesche quando sono verdi. ERMAFRODITI DA SEMI FEMMINIZZATI Ho l’impressione che per ottenere semi femminizzati si debba incrociare un ermafrodita con una femmina. Ma ho anche sentito che circa il 50% di questi semi incrociati darà piante ermafrodite e dovrà essere eliminato per ottenere una coltivazione di sole piante femmine. J.D. INTERNET Ci sono molti modi per produrre semi femminizzati, ma l’uso di ermafroditi non è un metodo proficuo. Per circa la metà, le piante saranno ermafrodite, che sono più difficili da scovare dei maschi. Ci sono diversi metodi per creare solo semi femminizzati. Un modo è lasciare maturare le cime. A volte compaiono alcuni fiori maschio appena le cime maturano. Questi fiori, che sono innocui perché la cima è vicina al momento del raccolto, contengono polline utile che ha solo geni femminili. Raccogli con molta attenzione il polline e, usando un pennello per impollinare le cime selezionate, potrai produrre un certo numero di semi. Il secondo metodo, che è il metodo usato commercialmente dai selezionatori di semi di marijuana, consiste nell’usare sostanze chimiche contenenti nitrato di argento e/o tiosolfato di argento per alterare chimicamente l’espressione sessuale. I fiori maschio che si ottengono hanno solo geni femminili e di conseguenza i semi prodotti daranno solo piante femmina. Il processo è descritto più nel dettaglio nella nuova guida Marijuana Grower’s Handbook. CICLO DI FIORITURA IN CONFUSIONE Le lampade della mia coltivazione dovevano essere impostate su un ciclo di luce 12/12 per gli ultimi 40 giorni. Ieri sono andato nella stanza e ho notato che avevo spostato inavvertitamente il timer e la luce era accesa per 8 ore, spenta per 15 minuti e poi di nuovo accesa per 3 ore e 45 minuti. Le cime non stanno crescendo e le foglie sono tutte contorte e strane. Le cime non sono cresciute nelle ultime 3 settimane. I pilucchi bianchi stanno morendo su gran parte dei fiori superiori. Se ora le riporto al corretto ciclo di luce, cresceranno o dovrei eliminarle? VINCE, INTERNET Le piante misurano il numero di ore ininterrotte di buio e non il numero di ore di luce. La breve interruzione del fotoperiodo non è stata abbastanza lunga da influire sulla fioritura delle piante. Ha semplicemente bloccato la fotosintesi a causa della mancanza di luce. Secondo i tuoi calcoli, le piante stavano ricevendo un totale di 12 ore ininterrotte di buio, quindi la loro fioritura dovrebbe essere abbastanza normale. Tuttavia, la tua descrizione delle foglie e la mancanza di crescita mi porta a pensare che ci siano stati altri problemi con il ciclo di luce, nel senso che il periodo di buio è stato interrotto dalla luce all’inizio o alla fine del ciclo ogni giorno. Io cercherei di recuperare il raccolto accertandomi che il timer funzioni correttamente e che le piante ricevano 12 ore ininterrotte di buio al giorno a partire dalla stessa ora. Le cime mostreranno ancora una leggera crescita e matureranno nei prossimi 30 giorni. E’ INCREDIBILE COSA RICEVO: PEZZETTINI D’ERBA, SKIN, PIPE, BONG, INTIMO E FOTO DI RAGAZZE NUDE. BUONO A SAPERSI CHE SONO APPREZZATO. HMMM, COSA E’ QUESTO? CHE BOTTA! E’ MEGLIO CHE LA ESAMINI BENE. RISCHI DELLA PROFESSIONE. 33 BELPAESE Il coltello dalla parte del manico di Carlos Rafael Esposito In questo paese proibizionista dalla morale pubblica impicciona e dalle libertà individuali messe sotto scacco da bieche rivalse ideologiche e legislative, accadono situazioni e si verificano eventi che meritano di essere discussi. In Italia l’apparato giudiziario e la forza pubblica svolgono il proprio ruolo con assoluta predominanza e spesso impunito arbitrio nei confronti del cittadino. Questo è il punto. Il disequilibrio fra cittadini, agenti e magistrati. E per un giudice che abusa del proprio potere e per ogni agente che compie una prepotenza nascondendosi dietro la divisa, c’è un cittadino che inghiotte amaro il sapore consapevole del sopportare chi ha il coltello dalla parte del manico. Gli italiani, popolo eccelso e allo stesso tempo succube del proprio destino e delle proprie istituzioni. Nel migliore dei paesi che ci sia, infatti, il complesso intrico di istituzioni che regolano la vita pubblica ha il compito primario di agevolare l’equilibrio sociale, smorzare e ascoltare le sempre diverse e sempre nuove tensioni e lavorare per organizzare al meglio (per la maggior parte dei cittadini, potendo per tutti) una convivenza dove il singolo è libero in quanto membro di una società. C’è qualcosa in comune fra tutti. Il cittadino segue le regole come le seguono i suoi governanti. Ecco la democrazia: il meno peggio e il molto meglio. Tornando alla dimensione italica, il concetto è semplice: la magistratura libera e indipendente, fondamento della nostra democrazia, assume spesso e volentieri nel suo modus operandi dei tratti che di Il problema è che tutto ciò avviene nella legalità democratica. Nessuna legge violata, l’arbitrio del magistrato è supremo ad ogni mora. Con il clima politico che tira poi, alcuni magistrati – tipo Markus Mayr del foro di Bolzano quello che ha accusato rozzamente i ragazzi di Semitalia di reiterare il reato di istigazione alla coltivazione – hanno sposato la causa proibizionista (la caccia alle streghe) e impugnata la spada della giustizia brandiscono a destra e manca la lama del proprio privilegio. Quello di giudicare senza essere giudicati. Giudicare senza essere sottoposti a giudizio. Liberi e indipendenti. Liberi di commettere errori e reiterarli senza alcuna conseguenza, che non sia, per quel che vale, disciplinare, e quindi di casta. Giudici che giudicano giudici. Una garanzia nella forma e non certo nella sostanza, perché è del tutto evidente che il cittadino che ha subito un torto non viene certo risarcito da un’azione disciplinare nei confronti del giudice colpevole. Il caso di Semitalia è fra i più famosi: un’azienda distribuisce semi di canapa all’ingrosso in tutta Italia, attività legale e alla luce del sole. I proprietari vengono accusati di istigare alla coltivazione. Vien da ridere ma è tutto vero. Se il prodotto che vendo è legale come posso essere il danno economico dell’attività sequestrata? Il giudice prima di procedere non era a conoscenza della precedente assoluzione? Un giudice che incrimina un cittadino per un reato nel quale è già stato prosciolto, non dovrebbe procedere con molta molta cautela? Nulla PER UN GIUDICE CHE ABUSA DEL PROPRIO POTERE E PER OGNI AGENTE CHE COMPIE UNA PREPOTENZA NASCONDENDOSI DIETRO LA DIVISA, C’È UN CITTADINO CHE INGHIOTTE AMARO IL SAPORE CONSAPEVOLE DEL SOPPORTARE CHI HA IL MANICO DEL COLTELLO democratico hanno ben poco. O meglio, questi stessi metodi democratici applicati in un paese come il nostro non tutelano abbastanza chi del coltello vede solo la lama. Il mondo dell’antiproibizionismo si deve regolare, e si regola ogni giorno, con questo dato di fatto. Leggi complicate e dalla terminologia astrusa ed appositamente evasiva, pubblici ministeri che conoscono poco e malvolentieri la legislazione del settore, giudici che interpretano la legge ad assoluta discrezione, pene di gravità assoluta, impossibilità di ottenere risarcimenti, sequestri indiscriminati e dissequestri ignorati e per finire, detenzioni come se fossero caramelle. accusato di istigare persone maggiorenni e vaccinate solo perché descrivo, come ogni buon commerciante, il prodotto che distribuisco? Vengono assolti nel novembre 2008. Il fatto non sussiste. Passa un anno e mezzo e si procede nuovamente per istigazione, con l’aggravante della reiterazione del reato. Attività sequestrata, quindi galera. E dopo un anno e due mesi arriva, lo scorso 1 giugno, la seconda assoluzione. In questo caso però, non è il giudice che reitera un accanimento giudiziario nei confronti di imprenditori che lavorano? In caso positivo non sarebbe giusto risarcire queste persone e per la galera fatta scontare senza motivo e per di tutto questo, chi fa il bello e cattivo tempo non ha il problema di dover rendere conto del proprio operato. Il cittadino si lecca le ferite e il magistrato sposta la propria attenzione altrove. Nel frattempo però, nessuna regola democratica impedisce che in futuro, prima di sequestrare un’attività e arrestare i titolari per le medesime imputazioni, un magistrato abbia il dovere di conoscere le carte dei processi affrontati in passato e risolti con assoluzione. Tra l’altro se un magistrato ipotizza un reato e cerca di accertarne la sussistenza (al di fuori di ogni ragionevole dubbio) deve mettere in campo le risorse che lo Stato e le sue istituzioni prevedono: comunicazioni giudiziarie, mandati, notifiche, polizia “ASSOLUZIONE PIENA PER I DUE IMPRENDITORI TOSCANI. LA VENDITA DI SEMI NON È ILLEGALE” 8 giudiziaria. Questo impiego ha un costo che viene sobbarcato dalla società tutta, anche dalle stesse persone perseguite. E allora non c’è bisogno di porre un limite all’azione della magistratura quando è evidente che sta impiegando le risorse a sua disposizione in procedimenti che si risolvono in un buco nell’acqua? La tiritera è un po’ quella che il vecchio Silvio non perde mai occasione di raccontare: una democrazia pilotata dalla magistratura deviata. Non si tratta certo di questo, ma c’è per davvero chi può fare il bello e il cattivo tempo con la vita della gente qualunque, senza aver timore di patire una qualunque conseguenza. Giudici senza timore, cittadini senza protezione. Giudice timorato, cittadino più tutelato. “LE MEDIO-DOMANDE PIÙ GENERICHE POSSIBILE” 36 34 MEDICAL CANNABIS LA TESTIMONIANZA DI UN GIOVANE “ROVINATO” DALLE DISPOSIZIONI DELL’ATTUALE LEGGE SULLE DROGHE I danni della Berlusconi-FiniGiovanardi di Davide Calabria Secondo il Dipartimento delle Politiche Antidroga e i suoi poco approfonditi studi, la marijuana genera psicosi, schizofrenia e malattia mentale in generale. Eppure, nel lungo corso della storia, la canapa ha curato le malattie mentali di moltissime persone. La santa erborista tedesca Hildegard von Bingen già nel 1100 sosteneva: “Ma chi è malato nella testa e ha il cervello vuoto e poi mangia la canapa magari avrà un po`mal di testa. A chi però ha la testa sana e un cervello pieno non farà male”. Verso la fine del 1800, la canapa nostrana italiana, meno cara è più facilmente reperibile di quella indiana, era stata trovata vantaggiosa per l’isterismo dal medico napoletano Raffaele Valieri presso l’Ospedale degli Incurabili di Napoli. Il ricettario di Piero Arpino del 1909 invece, prescriveva la cannabis sotto forma di tintura o estratto alcolico, per emicrania, psicopatie, meningite celebro spinale, delirium tremens dei bevitori. In America, Lester Grinspoon, nel famoso libro Marihuana Reconsidered, ipotizza la possibilità che la marijuana possa addirittura proteggere dalle psicosi. E lo fa statistiche alla mano, con i dati dei ricoveri dei soldati dell’esercito americano. In Vietnam, dove i soldati consumavano parecchia erba, dodici persone su mille hanno riscontrato problemi psichiatrici contro i 73 della guerra in Corea, tra i 28 e i 101 della Prima Guerra mondiale e i 23 della Seconda Guerra Mondiale. Tornando in Italia, il professor Gian Luigi Gessa, docente di Neuropsicofarmacologia Com’era Fabrizio la tua vita prima? Come ti sei ritrovato questo situazione? Ero una persona ben inserita nella società e svolgevo il lavoro d’insegnante subacqueo. Successivamente, la disinformazione delle politiche a tolleranza zero contrarie allo stile di vita dei consumatore di marijuana, discriminandone pure i pregi sociali, lavorativi e personali, mi sono tro- CON 50 GRAMMI D’ERBA OGNI TRE MESI SONO RIUSCITO A FARE LO SCALAGGIO DALLE BENZODIAZEPINE CHE IL MEDICO MI PRESCRIVEVA IN ABBONDANZA L’erborista Carlo Erba, primo in Italia, nel 1849 iniziò il commercio dei prodotti farmaceutici a base di cannabis nella sua farmacia di Brera, a Milano. Le sue ricette ebbero talmente successo che nel 1853 apri un laboratorio farmaceutico adiacente alla farmacia e nel 1967 uno stabilmento alla porte di Milano divenuto la più grande industria chimico-farmaceutica d’Italia, la Carlo Erba appunto. Erba e alcuni suoi amici medici sperimentarono personalmente gli effetti terapeutici della cannabis e, nel 1951, il medico Filippo Lussana impiegò l’hashish a fini terapeutici per curare cefalee e malattie mentali, così come il dottor Girolami aveva già fatto nel 1858. all’Università di Cagliari, in una recente intervista su cannabis, circa la psicosi ha risposto: “Questa storia è proprio una balla. Se con le droghe leggere 23 persone su 100 avessero deliri e allucinazioni, nessuno fumerebbe, non crede? E invece fumano in tanti. La verità è un’altra, è che ci sono casi a rischio: alcuni hanno disturbi vato ad essere istigato, provocato fino all’intervento della Asl. Cos’è scaturito da questa visita? Questa e altre visite ospedaliere hanno portato a diagnosi impietose di disturbo psicotico non altrimenti specificabile, di schizofrenico paranoide, disturbo da questa pianta dalle proprietà miracolose. Durante i periodi di autoproduzione poi, riuscivo a crearmi una scorta tale da potermi sentire al sicuro per qualche mese e i miglioramenti erano notevoli. Con 50 grammi d’erba ogni tre mesi sono riuscito a fare lo scalaggio dalle benzodiazepine che il medico mi prescriveva in abbondanza. Da quattro anni non le utilizzo più. La marijuana è riuscita anche a farmi passare la distonia agli occhi indotta dalle medicine. In questo tuo sperimentare quale varietà d’erba hai trovato vantaggiosa rispetto ai tuoi bisogni? Il salto di qualità l’ho trovato nella Flash Back della Sweet Seed. Mi è stata d’aiutato veicolando gli effetti negativi dei farmaci, facendomi accettare in famiglia senza essere più vittima del mercato illegale, e senza pià scontri deleteri con le persone che mi vogliono bene! Ho potuto curare SE CON LE DROGHE LEGGERE 23 PERSONE SU 100 AVESSERO DELIRI E ALLUCINAZIONI, NESSUNO FUMEREBBE. E INVECE FUMANO IN TANTISSIMI gravi delle psicosi, che le droghe leggere “slatentizzano”, e fanno affiorare in modo a volte dirompente. Questo è un problema serio, anche per gli adulti ovviamente, ma senza invertire cause ed effetti, non si diventa schizofrenici con la marijuana, ma alcuni fumatori fanno la brutta scoperta di esserlo”. Vediamo ora il caso di Fabrizio, un ragazzo sulla trentina, che soffrendo mentalmente dei vari spostamenti nel mondo per il lavoro dei genitori e per la lontananza della famiglia, una parentela influenzata dalle leggi italiane e quindi poco incline ad accettare il consumo di canapa da parte del figlio, si è trovato alle prese con il poco compassionevole sistema sanitario italiano. Fabrizio ha trovato notevole supporto e conforto dalle associazioni antiproibizioniste italiane. borderline e un fin troppo facile ipotetico disturbo da consumo di cannabinoidi. Le implicazioni? Trattamento Sanitario Obbligatorio e accanimento terapeutico con la somministrazione sfrenata di farmaci che mi causato un parkinsonismo iatrogeno: una distonia caratterizzata da una disfunzione occhi-collo con vista che s’incastrava verso l’alto, dai 20 minuti alle 4 ore. Ora ricevo una piccola pensione d’invalidità e, dopo aver passato diversi anni imbottito di farmaci, ho qualche difficoltà d’inserimento sociale. La legge italiana in materia di cannabis inoltre non mi permette di muovermi liberamente. La marijuana ti è stata d’aiuto in questo periodo? Se prima mi godevo la marijuana a scopo ludico, durante tutti questi 10 anni ho sperimentato l’utilizzo terapeutico di l’ambito relazionale e trovare un piccolo lavoro nella costruzione d’acquari, fare del volontariato e svolgere hobby come il giardinaggio . Ora come ti stai curando? Ho una prescrizione per il Risperdal, uno psicofarmaco a iniezione sul deltoide ogni due settimane e, da qualche settimana, una prescrizione per cannabis in globuli che però non riesco a trovare in nessuna farmacia, più altri farmaci omeopatici. Autocoltivo e allo stesso tempo impreco perché il governo cambi politica, favorendo il mio percorso di guarigione. Eppure sarebbe semplice organizzarsi come avviene a Utrecht, in Olanda, dove, da questa primavera, ai consumatori a rischio – coloro che ne fanno uso per schizofrenia ad esempio – è stata data la possibilità di coltivare legalmente all’interno di club chiusi con la supervisione medica. 35 BELPAESE Canapisa 2011 E’stata una stagione movimentata per l’Osservatorio Antiproibizionista di Pisa e per Canapisa 2011 perché Giovanardi aveva al solito deciso di contrastare l’iniziativa rivolgendosi a Sindaco, Questore e Prefetto: “Mi facciano conoscere se siano state previste misure straordinarie di controllo dell’ordine pubblico, tenuto conto degli eventuali profili di Enrico Fletzer d’illegalità e dei possibili rischi sanitari”. Il sindaco Filippeschi aveva rincarato la dose giudicando tardivo l’intervento del governo, mentre il quotidiano locale si era fatto promotore di un sondaggio proibizionista trasformatosi in un boomerang perché l’89% dei cittadini si era dichiarato a favore. A questo punto la Canapisa Crew aveva spiegato come la manifestazione, fin dal 2000, si fosse sempre svolta regolarmente e che a causa dell’intervento del ministro “l’atteggiamento delle istituzioni cittadine, con le quali negli anni scorsi abbiamo collaborato per garantire la miglior riuscita della Street con il minore impatto sulla città, nei nostri confronti è cambiato radicalmente”. In effetti più che l’opinione pubblica è stato il Comune a dividersi tra favorevoli e contrari, a dimostrazione di come in alcuni casi i politici siano più arretrati della popolazione, considerata troppo spesso razzista e ignorante. Sono state polemiche pretestuose che hanno peraltro visto la prima autorità sanitaria di Pisa ignorare la domanda che da sempre pone il movimento antiproibizionista a livello mondiale e cioè una politica giusta ed efficace volta ridurre i danni e i rischi per tutti, tramite processi non repressivi di crescita collettiva. Canapisa ha dimostrato l’insipienza degli argomenti contrari volti a impedire la libera espressione e quindi la Prefettura l’ha autorizzata, intimando però il divieto di somministrazione, detenzione e consumo di bevande alcoliche (che peraltro i giovani si sono portati da casa). L’ordinanza conteneva poi una postilla positiva poiché il divieto era rivolto solo all’alcool, la cui vendita è di fatto delegata alla camorra appostata in tutti angoli delle strade: un curioso effetto secondario che rinfocola addirittura in questi casi un mercato criminale, sostenuto direttamente dalla proibizione e dalla pubblica sicurezza. La persistenza degli attivisti è stata il fattore decisivo, “seminando dissenso” musicale con benefit organizzati con Resistence Kristian e Tu Shung Peng Bass Klaat e le ragioni della canapa industriale con Angela Grimaldi e Felice Giraudo di Assocanapa e la discussione “Marjuana: una guerra infinita” con Massimo Lorenzani del Lab 57, Franco D’Agata del Gabrio di Torino e Federico Giusti dei Cobas. Canapisa 2011 ha dimostrato, con la partecipazione di oltre cinquemila persone e il clima festoso, di essere la scadenza più importante del Norditalia e che, con la partecipazione straordinaria di un piccolo gruppo di cannabis indignados della Spagna, si sta muovendo ormai verso una dimensione globale. Anche in questa occasione il sindaco ha dimostrato ancora una volta come le cosiddette politiche urbane riguardino il look del centro storico più che la sostanza. Da parte dell’Osservatorio arriva una ulteriore critica: “I motivi per i quali l’amministrazione comunale vorrebbe proibire lo svolgimento della Canapisa sembrano quantomeno pretestuosi”. Il fatto che dopo la street parade siano stati trovati “scritte e disegni sui muri dei palazzi” significa soltanto che anche a Canapisa avviene quello che da sempre accade parade, nelle quali evidentemente non si è registrato alcuno “scempio”. Non capiamo con quale coraggio l’amministrazione richiami gli organizzatori di Canapisa alla “competenza”, alla “serietà” e all’ ‘’attenzione’ ai problemi delle dipendenze”, se consideriamo che l’unico provvedimento di questa stessa amministrazione comunale in materia è stato il taglio dei fondi per i progetti di riduzione del danno. Decenni di proibizionismo sulle droghe non hanno fermato la diffusione delle sostanze proibite ed hanno prodotto solo lauti guadagni per le narcomafie, morte, carcere e persecuzioni di ogni genere per decine di milioni di persone. Per difendere tanta barbarie e tanta crudeltà, oggi non basta più la disinformazione di Stato, serve anche la censura. La triste realtà è che con la sua dichiarata intenzione di “vietare Canapisa”, la giunta comunale pisana si accoda alle criminali politiche liberticide del governo Berlusconi che, pur di difendere il proibizionismo, sta varando codici di censura (come quello già in vigore per le trasmissioni radiotelevisive), che in questo Paese abominevole - concludono poi gli antiproibizionisti - scrivere che gli stili di vita dovrebbero essere competenza degli organi competenti. Noi, ingenuamente, eravamo ancora convinti che gli stili di vita non potessero dipendere da altro se non dalla libera scelta delle persone”. Anche affrontare la giornata alzando al massimo la tensione e rendendo pericolosa quella che tutti gli anni è stata una manifestazione pacifica gestita efficacemente. Che senso ha mettere in pericolo i migliaia di partecipanti pur di non fare passar il corteo nel centro cittadino, senza oltretutto concedere l’arrivo in una piazza centrale, da cui le persone possono tranquillamente defluire come in ogni altra manifestazione? Che senso ha portare migliaia di persone su una strada statale periferica senza curarsi delle modalità di arrivo di un corteo così numeroso? La sola risposta che possiamo immaginare è che il pregiudizio regna all’interno delle decisioni prese e che la politica del terrore si sta abbattendo su di noi! Non vogliamo essere la prossima vittima sacrificale di questa cultura repressiva. CANAPISA 2011 HA DIMOSTRATO, CON LA PARTECIPAZIONE DI OLTRE 5.000 PERSONE E IL CLIMA FESTOSO, DI ESSERE LA SCADENZA PIÙ IMPORTANTE DEL NORDITALIA ad ogni partita di calcio, ad ogni festa patronale e ad ogni appuntamento pubblico in cui le persone riescono a liberare la propria voglia di esprimersi. Ci è sembrato molto curioso vedere citato “lo scempio della Cittadella”, se si considera che Canapisa non termina nella stessa Cittadella dal 2002 e che nel frattempo sono intercorse altre 7 edizioni della street non esistevano più dai tempi del fascismo. Alla fine tutto è andato comunque benissimo. La polizia si è addirittura complimentata con il direttore Alberto Mari per il magnifico scenario e per il comportamento civile dei manifestanti sfilati lungo l’Arno, mentre nella parte più centrale il Sindaco si consolava con le canne della gara di spinning. “Ci sembra veramente Ci auguriamo infine di poter riportare il dibattito sulle problematiche inerenti al proibizionismo e non di dover continuare a discutere di censura o di limitazioni alla libertà di espressione. Ma in fondo, pensandoci bene, che cosa è il proibizionismo se non una limitazione della libertà di espressione ed una forma di censura? 36 FREQUENTLY ASKED CANNABIS Le medio-domande più generiche possibile di CBG 1) Quante ce ne stanno in un metro quadro? In questo spazio si può fare un s.o.g. di 25 cloni in fioritura oppure uno scr.o.g. e avere una sola pianta in fioritura, dipende da quante vuoi metterne. L’unico fattore limitante per la produttività è la luce: l’ideale sono 50.000 lumens per metro quadro come fa una 600 watt hps con alimentatore digitale. Un bulbo da 400 watt copre 0,8/0,6 metri quadri e uno da 250 al massimo fa 50x50 cm. Chiaramente sono stime per avere una resa ottimale, una pianta fiorisce anche sotto un neon! 2) Quante ne faccio con una lampada da 250 watt? Con una 250 watt si hanno rese ottimali entro il mezzo metro quadro, la valutazione deve ricadere quindi sullo spazio e di conseguenza sulla tecnica colturale scelta. 3) Che lampada mi consigli per spendere poco? Spendere poco cioè acquistare una lampada scadente che dà meno lumens, o spendere poco e scegliere una lampada meno potente così da pagarla meno e che comunque consumi poco usandola? La sorgente luminosa è la base della coltivazione corretta: la resa dipenderà cioè da quanta fotosintesi faranno. 4) Qual’è il prodotto migliore per pomparle di più? Povere piccole! Pomparle per renderle così acquosamente uguali alle loro omologhe olandesi. Se proprio serve intervenire in caso di urgente carenza (rara in terra), consiglio un nutriente a pronta assimilazione tipo il nitrato d’ammonio ad esempio o un prodotto per idroponica che non necessiti di ulteriori lavorazioni terrene per esser assorbito dalle radici. 6) Quale ci mette di meno? Per le fotodipendenti quando si parla di vegetativa si intende un periodo pressochè infinito, mentre la fioritura dura dalle 8 alle 16 settimane a seconda della genetica scelta. Le autofiorenti impiegano invece dai 70 agli 85 giorni dal seme senza necessità di variazioni del fotoperiodo. Quindi la scelta dovrà ricadere sugli incroci a prevalenza indica se si vogliono fioriture veloci: 10 giorni di vegetativa e 50 di fioritura fanno due mesi netti. 7) Che terra mi consigli? La nostra amica necessita di un terreno semplice e di buona struttura, un esempio può essere terriccio universale 40%, humus di lombrico 30% e agriperlite 30%. Nei growshop si trovano sacchi di terra già pronta, anche con una leggera concimazione di base. 8) Che vasi devo usare? Siccome stiamo parlando di una pianta a radice fittonante, quindi con un radicione centrale lungo e corpulento che andrà crescendo man mano sempre più in profondità nel vaso. Quindi un vaso alto è più che auspicabile per un grande sviluppo vegetativo. I vasi in commercio, quelli quadrati e neri, sono ottimali nelle dimensioni di minimo 7 litri. Ovviamente più grande sarà il vaso ad inizio fioritura e maggiore sarà la tendenza della piccola a fiorire copiosamente. 9) La mia terra la prendo in un campo, va bene? Male! è molto pericoloso in quanto non è sterile, si possono trovare delle larve radicivore di Julodis ad esempio. Consiglio di creare il mix giusto mescolando terriccio sterile con “ingredienti” controllati e non pessimi possibili vettori di patogeni vari. 10) E’ vero che devo spezzare la punta? 13) Posso usare l’acqua del rubinetto? A casa mia ha pH 8,1 ed EC 1400. Oltretutto contiene cloro. Consiglio perciò di controllare bene l’acqua che scende dalle vostre tubature e lasciarla comunque decantare una notte (12 ore) all’aperto, poi regolare il pH ed usare se non troppo alta in EC. chiesti al Re, il grande Shantibaba. Online è pieno di report delle più grandi varietà commerciali e non disponibili sul mercato. Va ricordato però che ogni varietà può contenere differenti cannabinoidi che possono entrare in sinergia modificando l’effetto. 14) Cosa gli devo dare da mangiare? Qualsiasi fertilizzante in commercio purchè definito organico va bene, evitando 18) Ho uno spazio di 50x60 alto 120, mi basta? Lo spazio va di pari passo con la sorgente luminosa che dia i giusti lumens. In 50x60 ad esempio, abbondando ci sta una 400 w hps raffreddata con un cooltube. Nel calcolo dell’altezza bisogna tener conto di lampada, filtro, cooltube e almeno 2 spanne di aria dalle cime al bulbo. DIMENSIONI, TIPO DI SBALLO, ILLUMINAZIONE E MOLTO ALTRO ANCORA NELL’ELENCONE PIÙ RISOLUTIVO CHE POSSIATE TROVARE IN CIRCOLAZIONE A volte può rendersi necessaria una spintarella metabolica, un’agitazione di ormoni per avere fioriture più copiose, ma sempre senza esagerare e nei limiti della natura. Un estratto d’alghe ricco di composti organici è sempre utile a stimolare il metabolismo della nostra piccola. 5) Quale metodo di germinazione è migliore? La germinazione è sempre un problema per chi lavora fuori suolo. Bisogna intervenire con dei medium adatti alla radicazione del germoglio, tipo lana di roccia o un cubetto di torba. Va inoltre sempre evitata la germinazione fuori medium, tipo un fazzoletto o un bicchiere d’acqua. Basta conciare il seme con delle micorrize in polvere e interrarlo appena un centimetro sotto terra, terra ben bagnata e soprattutto mantenuta umida! No, non serve se si lavora indoor e tantomeno se si hanno problemi di fretta. Per maggiori info cerca su google “fim e topping”, si trovano numerosi post interessanti che spiegano correttamente queste tecniche e il loro perchè. 11) I semi già si distinguono tra maschio e femmina? No, è assolutamente impossibile distinguerli dal seme ad occhio nudo. Greenhouse seeds ha dovuto colorarli! 12) Se faccio out in quanto fioriscono? e quando? Outdoor a medie longitudini la fioritura inizia a metà luglio e dai primi giorni di agosto si possono chiaramente osservare i fiori, primi, ben formati. Si può piantare quando si vuole, contando a ritroso dal 15 luglio circa il periodo desiderato di vegetativa. per quanto possibile quelli a pronta assimilazione e si lavora in terra. Molto spesso un buon terriccioa rricchito con sostanza organica arriva sino a metà fioritura senza che le piccole mostrino carenze nutritive. 15) Quale strain scelgo? Che uso ne fai? Se cerchi l’uso ludico allora scegli indica. Se sti curi col THC o il CBD allora scegli varietà medicinali ad alto contenuti in cannabinoidi. 16) Ho una cantina/box/solaio può andare? Se l’umidità e la temperatura sono adatti alla vita delle piante, allora sì vanno bene. L’importante è avere sempre un termoigrometro! 17) Qual’è la più potente? Leggende ed ibridi leggendari vanno seedsman.com NORMALE FEMMINIZZATA AUTOFIORENTE CENTINAIA DI VARIETÀ. PREZZI INTERESSANTI. SEMI DI CANAPA DEI MIGLIORI PRODUTTORI. PICCOLI E GRANDI QUANTITATIVI. SENZA SPESE DI SPEDIZIONE! Offerta valida per ordini superiori a 40 GBP. Inserite il codice SSIT2 nel carrello per non pagare le spese di spedizione. SEMI GRATIS! Riceverete inoltre in regalo 5 semi gratis da Seedsman. Potete trovare nel nostro sito prodotti per la conservazione dei semi, borse di canapa, portafogli ed altri accessori di abbigliamento, come fantastiche t-shirt e felpe di canapa e cotone naturale. Avviso: Seedsman Ltd vende semi di cannabis agli adulti come oggetto da collezione per la conservazione genetica. La germinazione di semi di canapa è proibita nella maggior parte dei paesi. Le informazioni presenti nel sito www.seedsman.com, il materiale promozionale o le confezioni servono esclusivamente a fini didattici e non sono intese a tollerare, promuovere o favorire l’uso o la coltivazione di sostanze proibite e/o regolamentate. Seedsman non accetta responsabilità in caso di azioni da parte dei suoi clienti relativamente ai prodotti acquistati. ACQUISTI ONLINE GARANTITI. 38 Semi, terreno e lumen Ho iniziato a germinare i semi all’interno di fogli di carta da cucina umidi. Li ho messi su un vassoio ricoperto di pellicola e ho posizionato il vassoio in un cassetto della scrivania. Ho poi cominciato a fare ricerche online sulla coltivazione di questa meravigliosa pianta. Ho piantato i primi due semi quando hanno cominciato a fuoriuscire le piccole radici bianche della lunghezza di circa due centimetri. Ho lasciato gli altri germinare e li ho piantati non appena sono comparse le piccole radici bianche. Mi ero dimenticato che il resto dei semi stava ancora germinando. Quando ho alzato i fogli di carta umidi, ho ritrovato tre semi con radici lunghe circa 7 centimetri e delle foglioline che fuoriuscivano dal rivestimento. Li ho piantati subito con le piccole foglioline che fuoriuscivano. Le mie piante sopravvivranno? Sto usando due luci blu per la crescita da 75w, poste 12 centimetri al di sopra delle piante, per 24 ore al giorno. I primi semi che ho piantato sono germinati, ma non sono più cresciuti. Il terreno si asciuga velocemente dopo averlo innaffiato e diventa un po’ secco. Si sta formando una sorta di muschio anche in alcuni contenitori. RODNEY Far germinare i semi non è il problema, bensì la preparazione e ciò che tieni nella stanza di coltura, che ostacolano la crescita. Pianificare è fondamentale per coltivazioni indoor ben riuscite. I coltivatori preparati hanno tutto ciò di cui hanno bisogno prima di cominciare a coltivare. Ovviamente tu hai atteso troppo prima di piantare i semi e l’aver lasciato che si formassero le foglioline può averne soffocato lo sviluppo. Tuttavia, i problemi maggiori sono il terreno e l’illuminazione. Il terreno diventa secco perché è pieno di argilla. Secondo me lo hai preso scavando nel cortile di casa piuttosto che acquistare terreno morbido e leggero per vasi. La terra del cortile, nella maggior parte dei casi, non si adatta alla coltivazione indoor in vasi, perché contiene troppa argilla, è troppo acida o alcalina e controllare umidità e fertilizzanti è davvero difficile. Il tappo argilloso secco si forma quando l’argilla sale in superficie. È simile al modo in cui si forma un sottile strato di particelle nel cemento, quando viene risciacquato. Questo strato superficiale è duro come la roccia ed è molto difficile che le pianticelle riescano a penetrarci. Inoltre, il terreno è difficile da penetrare per le radici e il drenaggio è talmente scarso che in tale terreno c’è pochissima aria. Le radici hanno bisogno di ossigeno per assorbire i nutrienti nel terreno o quelli dati dai fertilizzanti. I terreni outdoor sono anche pieni di uova di insetti, spore di funghi, batteri e muschio. Utilizzare il terreno invita tutte questi agenti ad attaccare le tue meravigliose piante. Due fonti blu da coltivazione da 75w poste 12 centimetri sopra le piante probabilmente concorrono alla formazione dello strato superficiale sul terreno essiccandolo rapidamente. Passa a delle fluorescenti compatte o a una HID singola. Le fluorescenti compatte sono meno care. Si possono acquistare fluorescenti compatte da 65 watt in un negozio discount per circa 25€, oppure una fonte ad alogenuri metallici da 175 watt a meno di 120€. Entrambe le fonti sono più efficienti rispetto a quelle incandescenti blu. L’efficienza si misura in base alla quantità di lumen prodotti per watt di elettricità utilizzata. Per esempio, una fonte incandescente da 75 watt rende circa 17 lumen per watt e una fonte ad alogenuri metallici da 175 watt ne produce 80. Dopo l’investimento iniziale per acquistare la fonte, si può utilizzare la stessa quantità di elettricità e produrre 14.000 lumen con quella ad alogenuri metallici e solo 2.550 lumen (che non sono sufficienti per far crescere cime decenti) con le fonti incandescenti. Fate crescere il numero più alto possibile di pianticelle per preparare il vostro outdoor per l’estate. Potete germinare i semi fra due fogli di carta da cucina oppure seminarli direttamente nel terreno. Ricordate di mantenere umidità omogenea nel terreno! DOMANDE PER JORGE Jorge Cervantes è l’autore di: Marijuana Horticulture: the Indoor/Outdoor Medical Grower’s Bible (Gennaio 2006), Jorge Cervantes’ Ultimate Grow DVD (girato in BC) e Jorge Cervantes’ Ultimate Grow DVD II (girato in Spagna), Indoor Marijuana Horticulture: The Indoor Bible, Marijuana Indoors: Five Easy Gardens, Marijuana Outdoors: Guerrilla Growing e Jorge’s Rx. Scrive per 13 riviste in 6 lingue diverse. I libri di Jorge sono pubblicati in olandese, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Vai al sito www.marijuanagrowing.com per maggiori informazioni. La Power Plant è ancora una delle piante che crescono maggiormente e con la produzione più consistente. 39 Rotture sulle foglie Le foglie delle mie piante si stanno rompendo a metà e stanno sviluppando macchie di colore chiaro e brunastro. Nel complesso sono tutte verde chiaro e non sembrano molto sane. Cosa posso fare? Le piante sono alte circa 10 cm e hanno 4 paia di foglie. MALTE Si tratta senza dubbio di un blocco di fertilizzante/nutrienti. Il problema sussiste dall’inizio, ma solo ora lo riconosci, perché le piante manifestano sintomi fisici: foglie deboli e scolorite. In generale questo significa che le piante hanno ricevuto una dose eccessiva di nutrienti. Il terreno è pieno di sali fertilizzanti (nutrienti). Alcuni di questi nutrienti vengono assorbiti più rapidamente di altri, il che provoca il blocco dell’assorbimento dei nutrienti. Non sono certo del pH dell’acqua. In Danimarca, il pH varia da meno di 6 a oltre 8. Questo potrebbe essere il problema principale. Potrebbe inoltre essere l’EC (conduttività elettrica) o la concentrazione di nutrienti nell’acqua del rubinetto utilizzata. Dato che la Danimarca è circondata da acqua, i livelli di sodio e calcio sono probabilmente elevati. Il sodio, in concentrazioni superiori alle 50 PPM (parti per milione) bloccherà l’assorbimento di altri nutrienti attraverso le radici. Se l’acqua è piena di nutrienti come il sodio, è possibile che tu debba far passare l’acqua in un dispositivo per l’osmosi inversa, per eliminare i nutrienti tossici. Una volta che l’acqua è pulita, si può aggiungere il quantitativo consigliato di fertilizzante per formare la soluzione nutritiva. Tuttavia, per il momento, devi risciacquare i nutrienti in eccesso nei vasi. Risciacqua i nutrienti versando 2-3 litri d’acqua per ogni litro di terreno nel contenitore. Un contenitore da 11 litri richiede un risciacquo di almeno 22 litri. Ecco una panoramica veloce dei macronutrienti e dei sintomi di carenza e tossicità. I fiori precoci maschio sviluppano 3-4 internodi sui rami dalla punta della pianta. Cercate delle piccole protuberanze che poi si trasformano in sacche di polline. Sessare i semi Ho iniziato con 20 semi e ho ottenuto 10 femmine. Ho sessato tutte e 20 le piante con un fotoperiodo di 12/12, non sapendo del prelievo di talee. Sono fiorite tutte tre settimane, prima di passare un fotoperiodo di 18/6. Tale fotoperiodo è stato mantenuto per 3 settimane e i segni femmina non scompaiono. I piccoli gruppi di pistilli femmina si avvizziscono quando la pianta torna in vegetativo o i pilucchi bianchi maturano? Devo strappare i piccoli gruppi di pistilli bianchi? Inoltre, i rami superiori ricoperti di foglie sono diventati rossi: cosa significa? LUKE Dopo tutto lo stress sofferto dalle piante, il 50 percento si dimostrato femmina e queste piante sono ancora vive. Pensa a come le piante di cannabis crescano in natura da millenni. Le giornate sono lunghe in estate e corte in autunno. Le lunghe notti e le brevi giornate autunnali scatenano il processo di fioritura. Quando si gioca con la tabella di marcia di Madre Natura, le piante sono confuse, molto confuse. Queste signorine si trovano quasi a metà fioritura e poi vengono obbligate a ritornare in crescita vegetativa con notti più brevi e giornate di 18 ore di luce. In generale alle piante ci vuole circa un mese per cominciare a ripristinare la crescita normale. Questo shock luminoso costerà alle piante almeno un mese di perdita di crescita e poi le piante potrebbero continuare a manifestare uno sviluppo stressato con più foglie e rami e con foglie con crescita sporadica. I pilucchi bianchi o pistilli femmina probabilmente rimarranno ma perderanno colore. Sei settimane dopo la germinazione si ha un classico caso di blocco dei nutrienti a causa dell’accumulo dei sali fertilizzanti nel terreno. Il problema probabilmente è presente da una o due settimane prima di manifestarsi con un gambo violaceo, segno esterno di carenza di fosforo e la stanza di coltura potrebbe essere troppo fredda di notte o di giorno. Se questo è il problema, è provocato da terreno argilloso, acido e molto umido. Le carenze sono più diffuse se il pH del terreno supera 7 o è al di sotto di 5.8 e ha eccesso di ferro o zinco e ha legato chimicamente i fosfati. Il colore rosso potrebbe altrimenti essere una caratteristica della varietà che si sta coltivando. Per risolvere il blocco tossico di nutrienti, risciacqua abbondantemente il terreno con una soluzione di fertilizzante idroponico di elevata qualità. Versa circa 8 litri di soluzione nutritiva al 12% per ogni 4 litri di terra nel vaso. Un vaso da 20 litri dovrà essere risciacquato con almeno 40 litri. Tutti i sali bloccati saranno risciacquati e drenati. Metti le piante nel lavandino o in vasca per agevolare il drenaggio. Quella di azoto è la carenza più diffusa. Fra i sintomi figura il fatto che le foglie inferiori a crescita più lenta diventano gialle fra le venature. L’ingiallimento progredisce nella foglia prima che si stacchi. I gambi e l’altro lato della foglia possono diventare rossastri o violacei. Una quantità eccessiva di azoto provoca fogliame eccessivamente lussureggiante, che è quindi morbido ed esposto allo stress, come per esempio all’attacco di insetti infestanti e muffe. I gambi s’indeboliscono e possono ripiegarsi facilmente su se stessi. Il tessuto per il trasporto vascolare si rompe e l’apporto di acqua è dunque limitato. Le radici si sviluppano lentamente e marciscono con facilità. La carenza di fosforo provoca una crescita molto striminzita. Le foglie sono più piccole, di colore bluastro-verde e spesso sono macchiate. I gambi, i gambi delle foglie (piccioli) e le venature principali diventano di color rossastro-viola a partire dal retro della foglia. Le punte delle foglie più vecchie diventano più scure e si ripiegano all’ingiù. Le foglie più colpite sviluppano grosse macchie violaceonere e muoiono. La fioritura viene spesso ritardata e le cime sono uniformemente più piccole. Le carenze sono aggravate dal terreno argilloso, acido e molto umido. Le carenze sono più diffuse laddove il pH del substrato supera il valore di 7 e il fosforo non viene assorbito adeguatamente. Il terreno è acido (al di sotto di 5.8) e/o c’è eccesso di ferro e zinco. Il terreno diventa fissato (legato chimicamente) con i fosfati. Una quantità eccessiva di fosforo interferisce con la stabilità e l’apporto di calcio, rame, ferro, magnesio e zinco. I sintomi tossici del fosforo si manifestano come carenza di zinco, ferro, magnesio, calcio e rame; quella di zinco è la più diffusa. Le piante con carenza di potassio sembrano spesso in sane, ma in breve tempo le foglie più vecchie, le prime punte e i margini, seguiti dall’intera foglia, diventano di color giallo scuro e muoiono. I gambi spesso s’indeboliscono e a volte diventano fragili. Le piante sono così esposte alle malattie. Il potassio in genere è presente nel terreno, ma è bloccato dall’elevata salinità. Una carenza di potassio provoca un notevole aumento della temperatura interna del fogliame e le cellule proteiche bruciano o si degradano. L’evaporazione raggiunge i punti più alti ai margini delle foglie ed è qui che si verifica questo fenomeno di combustione. La tossicità da potassio è difficilmente diagnosticabile perché si miscela con sintomi di carenza di altri nutrienti. Troppo potassio ostacola e rallenta l’assorbimento di magnesio, manganese e a volte di zinco e ferro. Cercate i segni di tossicità da potassio quando compaiono sintomi di carenza di magnesio, manganese, zinco e ferro. Seguono le dosi consigliate di sali fertilizzanti solubili per la coltivazione indoor della cannabis. I valori sono espressi in parti per milione. Elemento Azoto Calcio Magnesio Fosforo Potassio Zolfo Rame Boro Ferro Manganese Molibdeno Zinco Limiti 150 – 1000 100 – 150 50 – 100 50 – 100 100 – 400 200 – 1000 0,1 – 0,5 0,5 – 5,0 2,0 – 10 0,5 – 5,0 0,01 – 0,05 0,5 – 1,0 Media 250 200 75 80 300 400 0,5 1,0 5,0 2,0 0,02 0,5 40 HESI Il top della qualità a un prezzo giusto Hesi è un ospite graditissimo in un’infinità di spazi di coltivazione in tutto il mondo. Chi lo avrebbe mai pensato nel 1993, quando una giovane coppia sposata mescolava sostanze nutritive nella vasca da bagno di casa? Dopo diciotto anni la “vasca” è cresciuta fino a diventare un’azienda solidissima, rappresentata da molti grossisti in 37 paesi. Strategie di marketing complesse, campagne pubblicitarie o la spinta a dover sempre inventare “nuovi” prodotti non sono parte della visione della coppia del Limburgo, che preferisce sobrietà, integrità e un lavoro a dimensione umana. Incontriamo due imprenditori che sono rimasti loro stessi nonostante il successo. Hesi significa Henk (He) più Siglinde (Si). Già solo il fatto che Hesi sia nato come un’azienda a conduzione familiare e che lo sia ancora dopo tanti anni la rende un caso eccezionale nel suo settore. “Siamo diversi dalla maggior parte dei produttori di sostanze nutritive anche perché non abbiamo iniziato a sviluppare prodotti per fare soldi: abbiamo iniziato per caso”, racconta Henk nel suo accogliente ufficio. La storia è questa: diciotto anni fa Siglinde era direttrice di laboratorio per un produttore tedesco di articoli per acquari. Dato che era nota per il suo pollice verde, un giorno il suo capo le chiese se non sapesse fare qualcosa per combattere la moria di piante nella sua lussuosa serra. Dopo qualche settimana di studi in laboratorio, Siglinde riemerse con alcune bottiglie che trasformarono in un attimo il misero deserto che era la serra del boss in una rigogliosa giungla. A Henk, appassionato dell’haze, venne un’idea. “Nel frattempo ero diventato il proprietario del growshop Limbogrow. Quando ho scoperto che con le formule di Siglinde si poteva anche coltivare dell’ottima erba, ho iniziato a regalarne bottigliette ai clienti per fare delle prove. È stato un tale successo che il primo aprile 1996 abbiamo fondato ufficialmente Hesi. Abbiamo guardato ai paesi esteri da subito: dato che Siglinde è tedesca e che io parlo tedesco fluentemente come l’olandese, era logico concentrarci in primo luogo sulle regioni di lingua tedesca, dato che in Olanda (in particolare nella zona a nord dei grandi fiumi) c’era una concorrenza enorme. Sfruttiamo questo vantaggio ancora adesso.” Ti va una birra? Come dicevamo, a Hesi importa poco di saperne di marketing e pubblicità. Henk e Siglinde promuovono i prodotti alla vecchia maniera: Siglinde ha scritto per anni sulla rivista Highlife, dove ha saputo spiegare progetti complicati a principianti assoluti. Ancora oggi se ne parla regolarmente con molta gratitudine. Anche le fiere specializzate sono state importantissime per diffondere il marchio Hesi: già nel 1997 l’azienda era presente alla prima borsa specializzata della canapa a Castrop-Rauxel, e da allora ha partecipato a 84 fiere. HESI: HENK E SIGLINDE A Henk e Siglinde piace il contatto personale con distributori e utenti dei loro prodotti, meglio ancora se con una birra Alfa fresca di spina a portata di mano. Il primissimo stand di Hesi era solo un tavolino, ma negli anni gli stand sono cresciuti fino a diventare accoglienti piccole oasi coronate da tanti premi. “Non rinunceremo mai più alla nostra birra alla spina”, promette solennemente Henk. Artigianale Il mix di massima qualità fondata su basi scientifiche, di ottimo rapporto qualitàprezzo e di semplicità è sempre stato il marchio di fabbrica di Hesi. È proprio grazie alla semplicità che tanti gestori di negozi sono contenti della marca: non c’è bisogno di costruire un’intera nuova ala del negozio per presentare l’assortimento completo… Anche per quanto riguarda il prezzo Hesi non riserva sorprese. Ci dice Henk: “I nostri prezzi sono gli stessi in tutto il mondo. Inoltre , solo dopo undici anni siamo stati costretti ad aumentare i prezzi: in tutti gli anni precedenti siamo riusciti a mantenerli stabili, in quanto l’aumento della domanda rendeva più conveniente l’acquisto. Naturalmente si coltiva anche moltissimo goodwill.” Una crescita costante è piacevole per un imprenditore, ma Hesi non sacrifica ad essa il suo fidato metodo artigianale. Henk: “Abbiamo risolto l’aumento della domanda non assumendo altro personale ma investendo in miglioramenti tecnologici. Siamo un’azienda a conduzione familiare e non vorremmo rovinare l’atmosfera del lavoro introducendo sempre nuove persone. Tutti i nostri dipendenti lavorano per Hesi da anni.” Lo schema di coltivazione Non molti sanno che Hesi è stato il primo produttore di sostanze nutritive ad aver introdotto lo schema di coltivazione. Un’altra invenzione di Hesi è stata il pacchetto per principianti, ora imitato da molti. Il pacchetto (Starterpakket) è una coloratissima scatola di cartone che contiene tutto ciò che serve al piccolo coltivatore per far crescere un prodotto sublime. Il pacchetto di Hesi, che Henk ha soprannominato ‘Happy Meal’, si è rivelato una miniera d’oro. Gli utenti possono conoscere Hesi spendendo poco e i gestori di negozi hanno praticamente la garanzia che i clienti torneranno a fare nuovi acquisti. uno scambiatore di ioni, e anche se all’aspetto sembra modesto, è essenziale per quasi tutti i prodotti Hesi. Serve a depurare l’acqua ma, a differenza dell’osmosi inversa, il procedimento non spreca neanche una goccia d’acqua. “In questo modo l’acqua di conduzione viene depurata da tutte le impurità e l’acqua alla base dei nostri liquidi ha un EC pari a zero.” Servizio rapido Una caratteristica unica di Hesi è la codifica per colore. Ogni nutriente liquido ha il suo colore, uguale al colore sull’etichetta, quindi è quasi impossibile sbagliarsi. I colori sono ottenuti con coloranti approvati per uso alimentare. Un vero campione della chimica universitaria è la correzione del pH “inserita” nel complesso nutritivo Bloeicomplex di Hesi: qualsiasi sia la durezza dell’acqua, la soluzione si trasforma automaticamente in un pH leggermente acido. EC: 0 Facciamo una passeggiata nello stabilimento di produzione. Hesi non lavora con mix preparati in anticipo; tutti gli ingredienti vengono pesati e mescolati sul luogo. Solo così è possibile garantire che le migliori sostanze nutritive possibili facciano parte del prodotto nelle giuste proporzioni. Dopo aver ammirato le macchine ipermoderne per il riempimento, Henk si ferma davanti a un apparecchio che sembra un cilindro di metallo nero. È “ASSOLUZIONE PIENA PER I DUE IMPRENDITORI TOSCANI. LA VENDITA DI SEMI NON È ILLEGALE” 8 “Dato che non lavoriamo su ordinazione ma abbiamo sempre tutto in stock, Hesi è tra i più rapidi nel nostro settore per quanto riguarda le consegne”, spiega Henk mentre percorriamo i magazzini nei quali gli ordini vengono preparati per il trasporto. “Se un cliente fa un ordine il lunedì da Berlino, lo riceve a domicilio non più tardi di giovedì.” “Naturalmente siamo orgogliosi di ciò che abbiamo creato, non solo per quanto riguarda il fatturato: ci sono anche cose diverse e più personali. La settimana scorsa ero con mia figlia al festival di musica Pinkpop, quando improvvisamente mi ha salutato una persona che non vedevo da anni. Si è quasi commosso e mi ha abbracciato come un figliol prodigo: ‘Grazie amico, senza di te non avrei mai guadagnato così tanti soldi!’ Ho passato il resto del weekend ad andare in giro con un sorriso enorme in faccia! » www.hesi.nl “LE MEDIO-DOMANDE PIÙ GENERICHE POSSIBILE” 36 Simple words + Quick photos = Easy success! Marijuana Grow Basics The EASY Guide for Cannabis Aficionados by Jorge Cervantes €21.95 NEW Download FREE pages from Jorge’s books ONLINE www.amazon.com www.amazon.ca www.amazon.co.uk www.amazon.de www.amazon.fr www.amazon.jp Jorge’s simple easy guide shows American, Canadian and European techniques to grow the maximum yield of the most potent cannabis possible—including week-by-week photo-based instructions to grow a 12-week crop from seed and a 10-week crop of clones. Even first timers are guaranteed a heavy harvest! BY PHONE 24-Hour EUROPEAN ORDERS tel: +1-419-281-1802 (English) Become an expert on grow room and internet security, feminized seeds, seedlings, cloning, mother plants, spotting male and female plants early, peak “sinsemilla” harvest, and manicuring, drying and curing your crop for highest potency. UK—Freedom book Company +44 23 9278 0600 Germany—Grow in Berlin +49 30 34 99 80 70 Buy only the grow gear you need—hydroponics and soil, CFL, HID & LED lights, CO2, meters, fans and filters—to maximize your harvest. Design and set up your grow room with supplies from your local hardware store and garden center. Plus troubleshoot problems and control common pests and diseases! 24-Hour CREDIT CARD ORDERS (US ONLY) 1-800-247-6553 24-Hour CANADIAN ORDERS tel: 1-419-281-1802 WHOLESALE ONLY United Kingdom Avalon Wholesale [email protected] 6 x 8.25 inches (210 x 150 cm), 240 pages, 760 colour images, appendix, index ISBN: 978-1-878823-37-3 More than 600,000 sold! Austria/Germany/Switzerland Grow in Berlin http://www.grow-in-berlin.de Marijuana Horticulture: The Indoor/Outdoor MEDICAL Grower’s Bible by Jorge Cervantes Nachtschatten Verlag www.nachtschatten.ch €29.95 Spanish edition €29.95 Italian edition €29.95 6 x 8.25 inches (210 x 150 cm), 512 colour pages, 1,120 colour images, countless charts & graphs, plus detailed glossary and index ISBN: 978-1-878823-23-6 The Fifth Edition (2006) is the #1 marijuana grow bible with all the best cannabis grow information—greenhouses and outdoor growing, seeds, seedlings, vegetative growth, cloning, flowering, breeding and hash, grow room design and construction, tools, fertilizers… everything! Spain/Italy/Portugal Van Patten Editoral, S.L. www.marijuanagrowing.com “Contact Us” “Ask for Jorge’s books at your local bookstore or hydroponic shop!” Netherlands/Belgium/Northern Europe Kulu Trading http://www.kulutrading.com/ See a Complete Wholesale list at: www.marijuanagrowing.com “Contact Us” 42 MUSIC FOR STONEY EARS di Carlo Vinci Art Department The Drawning Board CROSSTOWN REBELS Ovvero i produttori house canadesi Kenny Glasgow e Jonny White. Entrambi lavorano alla parte produttiva, la sorpresa è la vocalità di Glasgow, da plumbeo melodramma, quasi scottwalkeriana. I groove sono tagliati su un capace mix di sensibilità old e nu skool, rapaci sui bassi, velenosi nelle rifiniture. Un cocktail che trova applicazione esplosiva nell’iniziale Much Too Much, 10 minuti e mezzo di scioccante “benvenuto” tra caracollanti jacky beats, il synth che disegna uno spleen che prende alla gola, Glasgow che piange la vita. Ci sono delle pieghe nel suo cantato che sono di una bellezza dolorosa e a tratti insostenibile, e ogni volta che il synth torna a girare è una fitta alla testa. C’è un clima da “regno della notte” che prosegue con Tell Me Why, Kenny perso in un mantra “tell me why we’re always out of time”, un esistenzialismo che implode in Living The Life, Glasgow sulle retrovie e guest Seth Troxler con voce deforme, abbassata di tono, in un’idea gotica di house. Il già singolo Without You torna a incidere la ferita di Much Too Much, un nuovo, cavernoso pianto d’amore. A metà disco la jam We Call Love, con Soul Clap nel sound e Osunlade a duettare al microfono con Kenny. Vampire Nightclub monta inesorabilmente, tra vampate basse, spettrali astrazioni, sample vocali, Kenny che spunta solo in coda, Tell Me Why (Part II) è una reprise in allucinogeno freeform, solo qualche brandello di voce, e a chiudere è I C U, eccola la voce, che stavolta declina toni morrisseyani, intorno il suono su sghembe traiettorie estatiche, pura visione. Per la Crosstown Rebels fare un uno due così subito dopo l’album di Deniz Kurtel è uno strike pazzesco. “The Drawning Board” è un disco emozionante, che sta per essere portato live dagli Art Department. In Flagranti Worse For Wear CODEK Quarto album per il duo formato da Sasha Crnobrnja e Alex Gloor, aperto dal singolo Worse For Wear, che sembra un oscuro pezzo house delle origini con alla voce un maniaco sessuale, mentre sullo sfondo sfrecciano automobili e la scena è punteggiata da passi, rumori d’ambiente e sibili di videogames. Quasi una magnificazione dell’immaginario porno che ha caratterizzato molte cose degli In Flagranti in passato, mentre con il secondo pezzo parte una gara cosmica, tra sonorità kraut e mutazioni sonore che sgretolano lo scibile pop in un alfabeto personale di grande fascino, quasi da realtà parallela. Una vera festa sonora. Gatto Fritto Gatto Fritto INTERNATIONAL FEEL Con una manciata di singoli e remix il musicista e produttore inglese Ben Williams aka Gatto Fritto è diventato negli ultimi tre anni un culto con il suo sound tra dub-disco e balearic. Ora arriva all’album di debutto sulla ottima International Feel dimostrando di avere un peso specifico superiore a quello stesso meritato culto. Un disco che parte dai canovacci della disco più sperimentale per aprire a tutta una serie di mondi psichedelici, incorporando voli in traiettorie kraut tedesche, accenni newwave, strani esoterismi, punteggiature spagnoleggianti, solide strutture di funk bianco newyorchese, una natura cosmica a supervisionare il tutto. Eccellente. Cornershop Featuring Bubbley Kaur Cornershop & The Double ‘O’ Groove Of AMPLE PLAY Bubbley Kaur è una cantante di punjabi secondo la leggenda incontrata dai Cornershop in una lavanderia, e questo è un disco di canzoni interamente interpretate da lei, pieno di certosini quadretti che rappresentano bene quel clash tra raregroovismo inglese e le speziate figure asiatiche di ordinanza. Un album che come tutti i lavori dei Cornershop ha una sua imbattibile solidità e allo stesso tempo una fragrante leggerezza, e oltre la formula peraltro eseguita in modo stilisticamente eccellente, fatta di breakbeats di grande scuola e bassi funk di prima categoria, alterna un ventaglio di possibilità che vanno dal più anthemico singolo United Provinces Of India a un pezzo più d’atmosfera come Double Decker Eyelashes e vie di mezzo come The Biro Pen. Al solito grandi. Pie Finger A Dali Surprise CREATION 1992 Lo scozzese Russel Burn inizia la sua carriera negli anni ‘80 con i Fire Engines e con i Win, nei primi suonando la batteria e nei secondi sviluppando la sua vena da polistrumentista (tastiere, percussioni, voce, samples). Gli Win si sciolgono nel 1990 e Burn ha modo di mettere a fuoco l’esperienza decennale nei Pie Finger. Un’unica opera, “A Dali Surprise”, pubblicata nel 1992 per la Creation, e orchestrata insieme a Nick Prescott (chitarre e flauto di bamboo), Julio Llonis (tromba), David Henderson e Murray Slade (chitarre). Un disco personale e misterioso, delineato subito dalla strana, strumentale Jaggy Jungle, terzomondismo alieno, perturbante. A connotare meglio Time Will Tell, voce cavernosa, steel guitar, cieli apocalittici, movenze west-morriconiane e un senso psichedelico post-modernista. Strictly Planets (Jupiter) continua questo percorso, armonica, stanze d’eco, ed ecco Morricone in sabbie mobili dub. Arriva la title-track a rendere tutto molto più torbido: un quadro sonoro caracollante, a tinte fosche, lampi mantrici e il portamento zoppo di un assassino, allucinazioni di un’Europa nascosta, la voce che si fa perversa, strisciante. Let Them Drip Gold inverte solo apparentemente la rotta, aria funky bianca e sotterranea. La musica è giocata in una dimensione mentale, sfugge a parametri fisici, insegue esangue un’ideale di rarefazione, dissolvimento, scomparsa. È così che attraverso la giungla artificiale di Amazonian Howl si entra in Without A Name, terrificante climax. Un ritmo spiccio tracciato da una batteria giocattolo, una girandola lisergica e un po’ barocca di tastiere e implosioni emotive, il basso che punta e la voce di Burn che arriva come dall’aldilà a inscenare una sorta di cerimoniale ancestrale che trascende nella declamazione spiritata del nome di una serie di artisti surrealisti, da Breton a Cocteau, da Dali a Kokoschka. Il cervello cade in slow motion: pura psichedelia. Di Russel Burn non abbiamo avuto più notizie. Il disco non è facilissimo da trovare, che in tempi di titanici supermarket universali, è anche una bella notizia. 43 MUSIC INTERVIEW BOOM BOOM VIBRATION di Carlo Vinci “I Boom Boom Vibration mi hanno colpito per la loro semplicità ed umiltà, assomigliano al reggae umile, semplice e profondo allo stesso tempo. Con loro non ho dovuto spendere parole inutili, tutto è avvenuto naturalmente attraverso quel mistico feeling che ci unisce sotto lo stesso suono. Lavorare con loro mi ha ricordato da dove vengo e dove sto andando... Grazie boomboom”. Parole di un fuoriclasse del reggae italiano come Alborosie, che ha prodotto in Giamaica, dove da tempo si è trasferito a vivere, “Vibra Unica”, il disco dei salentini Boom Boom Vibration. Una band tra le più promettenti del genere in Italia, per un disco che suonato e mixato negli studi di Kingston a casa di Alborosie. Ne abbiamo parlato con il cantante Kubla: “È un disco che parla del Salento, che parla della nostra attualità, ma che anche ci fa evadere e ci permette un viaggio verso terre incontaminate e spiagge caraibiche. I brani sono nati tra le spiagge di Portmore e di Port Antonio e nella casa di Kingston a Paddington Terrace, ispirati dal profumo della Giamaica, dalle persone incontrate e dai suggestivi luoghi visitati”. Come nasce la vostra passione per il reggae? Erano gli anni a cavallo dei millenni e Prediction, una canzone degli Steel Pulse, ci trasmetteva sensazioni di spiritualità e ribellione che non potevamo ignorare. Il panorama del reggae era in piena attività sopratutto nel nostro paese e l’italianissimo Rototom Sunsplash era il fiore all’occhiello del reggae europeo. La passione per la reggae music nasce dalla voglia di suonare una musica che profuma di libertà, spiritualità e ribellione. Come nasce questo album e il contatto con Alborosie, e com’è stato lavorare con lui, che impronta ha dato? L’album “Vibra Unica” nasce dalla necessità di ritrovare quelle che sono le radici, le origini del ritmo in levare. Alborosie è un maestro che ci ha onorato del suo genio. Tutto nasce dalla featuring di Rumors con la quale abbiamo iniziato una collaborazione con Albo che ci avrebbe portato nel giro di pochi mesi a realizzare un vero sogno. Lavorare con lui è stato semplicissimo, tutto è arrivato con molta naturalezza e ognuno ha dato il massimo per questo disco. Siete salentini, una zona che ha una tradizione reggae importante con il Sud Sound System... La Giamaica d’Europa, il Salento. la canzone “Vibra Unica” parla dell mia terra, la terra del sole mare e vento, la terra dei Sud Sound System ma anche del Gusto Dopa e del Babylonia, la terra di tanti meritevoli artisti, una lingua di terra rossa nel Mediterraneo che dodici mesi all’anno pulsa a ritmo di reggae e taranta. Avete prodotto il disco in Giamaica, come avete trovato la terra, similitudini con il Salento? C’e un filo rosso che lega il Salento alla Giamaica, ovviamente il mare le spiagge e il reggae ma ciò che in assoluto accomuna le due terre è il calore e la spontaneità delle persone, il sorriso della gente, l’allegria di due popoli che sono praticamente gemellati, uniti nello sforzo costante di migliorare la propria condizione. Ci sentivamo a casa nostra e..lo eravamo. Potete raccontare il vostro rapporto con il fumo? Noi Boom Boom Vibration portiamo da sempre avanti la battaglia della tolleranza e della depenalizzazione, ma sopratutto siamo convinti che ogni libertà personale debba essere rispettata. Essere a favore della legalizzazione della marijuana, indipendentemente dall’uso, è una radicale presa di posizione politica. Cosa pensate di uno Stato dove ormai le leggi si fanno a tavolino e però il consumo di cannabis è sempre criminalizzato? E’ un paradosso. Viviamo ormai in uno stato invivibile, un leviatano che opprime e frustra le libertà personali in favore di un diffuso e dilagante abuso della corruzione e dell’uso personale delle leggi. Questa è una vergogna che abbiamo voluto raccontare nel singolo Dem Know in cui senza mezzi termini è rappresentato lo status quo, un panorama inaccettabile, in cui i veri criminali, spesso colletti bianchi e politici, rimangono impuniti anche di fronte ai reati più odiosi. Criminalizzare l’uso della cannabis, a mio avviso, rientra in un disegno più ampio di controllo delle coscienze. Inaccettabile nel terzo millennio. Potete dire qualcosa delle collaborazioni che ci sono nell’album? Nel nostro disco è presente oltre che come produttore Alborosie nel Rumors Dub remix, CèCile nella dancehall tune I Like It, Cesko degli Après La Classe che canta in francese su Real Love, Tony Tarantino il talentuoso polistrumentista, la meravigliosa voce di Sandy Smith nella commovente I’ll Be There e c’è il passato leggendario di Junior Murvin, il mitico interprete di Police And Thieves, canzone che nella storia hanno rifatto solo i Clash...e noi. Progetti futuri dopo l’album? Per tutto il 2011 promuoveremo “Vibra Unica”poi...più che di progetti parlerei di sogni...un sogno nel cassetto, a livello musicale, sarebbe quello di fare un disco in Africa, dove realmente tutto ebbe inizio, e comunque penso che il sogno di ogni artista sia quello di continuare a vivere della propria passione, di essere artista. Suonerete live, vi si potrà vedere in giro per l’Italia? Il tour, 30 date in Italia, partirà ufficialmente il 2 giugno dalla Sicilia e toccherà senza esclusione tutte le città e i capoluoghi del nostro Bel Paese, per avvolgerlo letteralmente con la Vibra Unica che da sempre ci accompagna. Suoneremo a Milano, Trieste, Bari, Modena, Venezia, Firenze, Roma, Bologna, Lecce, Cosenza e in una miriade di piazze sparse nello stivale e, in autunno, ci aspettano in Francia, Olanda, Germania, Spagna e Portogallo per il nostro European Tour....Colgo l’occasione per salutare tutti i lettori e le lettrici di Soft Secrets. 7DUWXÀPDJLFLHNLWSHU 7DUWXÀPDJLFLHNLWSHU ODFROWLYD]LRQH*URZNLW &KLHGLDOWXRJURZKHDGVPDUWVKRSGL ÀGXFLDRYLVLWDZZZPDJLFWUXIÁHVFRP 44 MUSIC REVIEW Veterano Vibrante IL NUOVO ALBUM DEL GENERALE Il cantastorie del raggae italiano e del ragamuffin fiorentino è tornato con un nuovo entusiasmante album, Veterano Vibrante. Si tratta del settimo album, esclusi i singoli, dell’autore di alcune pietre miliari del reggae italiano: “Non è un miraggio (Roberto Baggio), “Pupilla”, “Non ci vengo a pisciare” e “Quanto mi sei piaciuta Firenze”. di Davide Calabria Aver frequentato per più di vent’anni l’ambiente del reggae peninsulare ha permesso al Generale di conoscere un vasto panorama d’artisti del settore e d’intraprendere quindi diverse collaborazioni, sfociate abbondantemente in quest’album da 18 tracce (più una bonus track). Un disco di notevole varietà sonora, prodotto da Prince Vibe e Fede K9 del Boomker Sound Studio, Bizzarri, Gold Cup, DJ Scara, Ludus Pinsky, Mr Brown e MarcOne. Al fine di garantire la libertà d’espressione, come per Mille Modi il precedente album, è stata scelta la strada della sottoscrizione, anche attraverso gruppi d’acquisto, per coprire almeno parzialmente le spese vive di stampa e dei bolli SIAE e poter quindi autoprodurre l’album. In segno di ringraziamento, ai sottoscrittori che hanno sborsato 10 euro è stato posto il nome in copertina come produttori esecutivi e ovviamente hanno ricevuto per primi una copia del cd. Veterano Vibrante è un album fresco, ricco, generoso, incitante all’azione per uscire dal grigiore della quotidianità. I testi sono ben curati, per una produzio- ne nostrana d’alto livello. Un album che testimonia l’amore per il raggae e che ben rappresenta il pensiero dell’autore. In “Spacco Tutto”, la canzone d’apertura, si manifesta lo stile del Generale. “Il nonno del ragga” italiano ci racconta dei suoi viaggi con la la band, in giro per l’Italia per cantare, affermando orgogliosamente il suo stile e il suo modo di concepire la musica. “Quando Cominciai” è invece una breve storia del raggae italiano, parla di come il Generale vede questo tipo di musica e di come la affronta nel panorama del Bel Paese, cantando in italiano senza ridursi come molti a copiare i giamaicani e mantenendo la propria lingua per distinguersi e non cadere nell’anonimato. po’ d’anima e che magari sognano di scappare via. Un mondo dove, dal punto di vista musicale, è sempre più difficile sfuggire ai produttori, creare musica indipendente e trovare spazi per esibirsi e poter esprimersi liberamente. “Per questo” arriva giusto come antidoto per lo spirito del tempo, una miscela curativa per tornare a passare all’azione. “Lungo una linea aperta” è una canzone filosofica dedicata all’ascolto come esperienza fondamentale per capire e aprire i propri sensi alla vita, così come “Lascia stare e vedrai” è un inno alla cedevolezza come arma per il ritorno alla positività e una vita migliore. In “Non pensarci Più”, invece, l’invito è a dimenticare qualcosa di non piacevole, con “- caffe + mariujana”, “Dottor cespuglio” e la traccia nascosta, produce poi tre ganja tunes non banali, nate da buone idee. La prima è una canzone dal “Veterano Vibrante” con coro e toni neri vi farà vibrare di vita, mentre “Vola” è una bellissima canzone d’amore, oltre lo spazio, piena di leggerezza e sensibilità, condita con desiderio e sensualità. Un disco quindi contaminato da varie fonti, con le esperienze del Generale che giungono fin qua partendo dal punk hardcore degli anni ottanta. Un mix di diverse forme, sensazioni e emozioni, in grado, accompagnando l’ascolto con una buona erba, di darci la giusta energia per rialzarci e ritrovare la via per una vita piena e vera. Ascoltato l’album ho voluto poi fare un paio di domandine intime al Generale: Qual’è il tuo rapporto con l’erba? Cerco di evitare di dire banalità tanto cosa penso credo si possa dedurre dai miei pezzi, anche perché in Italia sono stato davvero uno dei primissimi a fare L’AUTORE DEL PRIMO 45 GIRI DI RAGGA ITALIANO NON PUÒ NON ESSERE ENUMERATO COME UN VETERANO E PER DI PIÙ VIBRANTE, VISTA APPUNTO L’IMMENSA PASSIONE PER LE REGGAE VIBES La potenza espressiva e comunicativa del Generale le troviamo anche in canzoni come “Sull’abisso”, “Che cos’è che stai pensando?” e “Comunico che esito”. Canzoni che esprimono poeticamente le vite degli emarginati, dei sopravvissuti alla catastrofi di questi tempi, dando sinceramente voce a chi spesso non ce l’ha. “Che cos’è che stai pensando” è forse la migliore dell’album, con un proclama alla militanza attraverso la disobbedienza e alla ribellione, per dare voce al proprio pensiero. Così come in “Non metter il burka alle tue idee”, dove i propri ideali vanno tenuti vivi e aperti, per lasciare libero il proprio mondo e vivere meglio. “Accanto al cielo” è una canzone dedicata agli emarginati delle monotone periferie, a tutti coloro che riescono a porci un tema salutista nel senso rivoluzionario del termine, in opposizione a un mondo frenico e stressante. La seconda, una ricerca d’aiuto, non da un dottore che mi prescriva la medicina, ma piuttosto da uno in grado di assistere la coltivazione della miglior qualità. Lasciando poi scorrere il cd dopo l’ultima traccia si arriva al pezzo nascosto, su un tema d’attualità tra i genitori con i figli già grandi, con discorso sicuramente estremizzato. “Little Bossi Skit” e “Sangue sulla camicia verde” sono in termini espliciti le canzoni più politiche dell’album. Little Bossi è un gioco melodico liberamente tratta da Little Boxes di Malvina Reynolds, l’intro della serie tv Weeds, con l’invito ai vari gruppi a proporne versioni diverse. Sangue sulla camicia verde è invece una canzone contro l’indifferenza. pezzi antiproibizionisti. In linea di massima per me è una pianta virtuosa e come tale andrebbe trattata, non solo come terapia al “logorio della vita moderna” ma anche per tutte le le sue proprietà benefiche. C’è una varietà di cannabis il particolare che trovi più idonea alla fase creativa della musica, piuttosto che nei concerti? Magari potessi concedermi il lusso di poter scegliere fra varietà diverse ... Il Cd è distribuito da Good Fellas, ma se non lo scovate in negozio non esistate a contattare il Generale su www.ilgenerale.it, dove potete anche trovare la programmazione dei concerti. Buon ascolto e godetevi la carica che scaturisce da questo groviglio musicale. 45 DIY Olio Alco–pot In questo numero vedremo come produrre olio di cannabis tramite alcool commestibile. Molti dei metodi di produzione di olio di cannabis, tra cui l’estrazione del butano e l’estrazione degli isopropili, sono rischiosi e nei peggiori casi davvero pericolosi! Questo metodo di estrazione, invece, è un modo molto più facile e sicuro di produrre olio di cannabis a casa, con il vantaggio extra che l’olio di cannabis risultante è “commestibile”, quindi può di Lazystrain essere ingerito oltre che inalato come fumo. Il seguente metodo è una rivisitazione nuova di tecniche preesistenti di estrazione dell’olio. Per questo articolo i produttori dell’olio hanno creato il nome “Olio Alco-pot”. Soft Secrets ricorda ai lettori di non fumare MAI nei pressi di sostanze alcoliche (anche se in questo caso la situazione è simile al fumare mentre si beve una bevanda alcolica con 40% di alcool, il che era una cosa normale in Gran Bretagna prima che vietassero il fumo nei pub). In generale, il metodo è forse più adatto alle esigenze del Medi User che vuole prodursi l’olio di cannabis a casa. Materiali Per produrre Olio Alco-pot sono necessari: t t 1 bottiglia da un litro di liquore (volume 30-50% ) 30 g di Cannabis t t t Un barattolo in vetro con coperchio Un cucchiaio Setacci metallici da cucina di varie dimensioni Una coppa di vetro Fazzoletti di carta Il freezer di casa tà del setaccio, su una coppa di vetro più capiente del barattolo (altrimenti il liquido appiccicoso che contiene olio di cannabis cadrebbe tutto per terra!). Il contenuto del barattolo è stato filtrato nel primo setaccio e raccolto nella coppa di vetro. La bottiglia di liquore può essere di qualsiasi tipo: vodka, whisky, acquavite, brandy, acqua di fuoco… qualsiasi cosa, ma attenzione: il suo aroma potrebbe trasferirsi nel sapore dell’Olio Alco-pot. La cosa importante di questo metodo è assicurarsi che il contenuto di alcool non sia troppo alto. Idealmente, il contenuto dovrebbe essere un volume di 30-50%; in caso contrario il liquore non congelerà, a meno che non si abbia in casa un freezer che raggiunga i -21°C. Questo metodo non è quindi adatto agli isopropili. Nota: a questo punto della procedura, Lazystrain ha acceso un joint e… la stanza non è esplosa. A differenza di altri metodi di estrazione dell’olio che creano fumi infiammabili, questo metodo permette di accendere sigarette, se l’alcool non supera un volume del 50%. t t t La cannabis può essere raccolta dai fiori della pianta o dai ritagli, incluse le foglie in ombra o persino gli steli ricoperti di ghiandole. Evitare le foglie arricciate: contengono resine che rovinerebbero l’Olio Alco-pot. La quantità di materiale indicata (30g) è solo indicativa; è possibile aumentarla o diminuirla a seconda delle circostanze individuali. La mater della pianta deve essere sminuzzata o sbriciolata per esporre più superficie utile possibile senza danneggiare troppe ghiandole di resina. Il materiale può essere bagnato, ma questo metodo ha risultati migliori su materiale secco. Il Metodo In primo luogo abbiamo messo i materiali della pianta e la bottiglia di liquore nel freezer di casa per tutta la notte per farli congelare. Il materiale della pianta, ora surgelato,viene posto nel barattolo di vetro, versando sopra la bottiglia di liquore semicongelato. Ricordate che solo l’acqua e lo zucchero del liquore congelano, mentre l’alcool no. Il materiale deve essere completamente saturo e coperto da almeno 2 cm di liquore congelato. Abbiamo mescolato quindi i contenuti del barattolo con il manico di un cucchiaio per vari minuti per ottenere la totale saturazione del materiale, messo il coperchio sul barattolo e rimesso il tutto in freezer per una notte. In seguito il barattolo è stato estratto dal freezer ed agitato vigorosamente ogni 12 ore, quindi rimesso nel freezer. L’operazione va ripetuta ogni 12 ore per quattro o cinque giorni fino a quando tutta la resina non si è completamente dissolta nell’alcool. Abbiamo poi separato il materiale congelato dall’alcool congelato. È necessario organizzare vari setacci da cucina in metallo, a seconda della densi- Nella quarta fase, dopo aver indossato guanti o proteggendosi con borse di plastica, il materiale è stato strizzato per estrarne tutto il succo. Il grumo appiccicoso di materiale viene spezzato e strizzato di nuovo sopra ai setacci per ottenere un liquido di un rosso ancora più scuro. La procedura è stata ripetuta fino ad aver estratto completamente il succo dal materiale. A questo punto la coppa di vetro ha iniziato a congelarsi dall’esterno. Infine la coppa di vetro è stata coperta con uno strofinaccio o della carta da cucina per evitare che polvere o corpi estranei contaminassero l’Olio Alco-pot durante la lenta evaporazione di acqua e alcool. Abbiamo quindi trasferito i contenuti in un piatto basso e largo in vetro, il che accelera l’evaporazione e rende più facile raccogliere l’Olio Alco-pot alla fine. Il liquido è stato messo ad evaporare nella coppa o nel piatto di vetro a temperatura ambiente per vari giorni, fino alla totale evaporazione di acqua e alcool; è rimasto solo l’Olio Alco-pot. Uso L’Olio Alco-pot può essere raschiato via con un coltello o una lametta pulitissimi. Spesso gli utenti aspirano l’Olio Alco-pot dentro a una siringa senz’ago, per poterlo poi distribuire sulle cartine molto più facilmente che usando coltellini o cacciaviti piatti. Gli effetti variano ampiamente a seconda della qualità della pianta e del tipo di liquore usato. A differenza di altri metodi di estrazione di olio di cannabis, l’Olio Alco-pot è molto meno dannoso per la salute quando viene fumato (con questo non vogliamo dire che fumare non sia dannoso): almeno non è presente il residuo dell’estrazione con butano. Il bello di questo metodo di estrazione di olio di cannabis, oltre al fatto che è sicuro quanto una bottiglia di liquore senza più alcool (pensateci!), è che il risultato è ingeribile come un liquore, ma senza le conseguenze nocive e socialmente dannose! Gli effetti della cannabis, tuttavia, possono essere molto forti per il consumatore, quindi assumete sempre l’olio commestibile in piccole dosi. Il valore medicinale delle ‘tinture di cannabis’ 46 è stato scoperto solo di recente dalla comunità medica, in quanto aiuto efficace per lenire e persino prevenire un’ampia gamma di patologie. Attenzione!!! Le stoviglie di vetro e i cucchiai qui descritti devono sempre essere tenuti lontani dalle altre stoviglie di cucina, per evitare che altre persone presenti in casa le usino senza saperlo. Un produttore, dopo aver raccolto e fumato l’olio, aveva lasciato la teglia in Pirex in cucina; più tardi un coinquilino che non fa uso di cannabis aveva usato la stessa teglia per fare il pollo al forno, ed è rimasto… fritto per vari giorni. Soft Secrets ci tiene inoltre a ricordarvi che l’alcool è infiammabile. Durante gli esperimenti utilizzate tutta la vostra prudenza, liquori di alta qualità e il migliore materiale possibile dalla pianta. Ringraziamo cannaboy per aver condiviso con Soft Secrets UK il suo metodo per l’Alco-pot, originariamente perfezionato in Irlanda. I lettori interessati ai metodi di estrazione di tintura di cannabis senza alcool e con glicerolo commestibile, di Pinky Starr i Medi Activists, possono trovare ulteriori informazioni nella sezione Medi del forum Soft Secrets all’indirizzo » www.softsecrets.nl/forum/ REVIEW / INDICE PUBBLICITÀ / COLOFON Indice pubblicità Colofon Nome Pagina Atami Atami Big Budda Biologika Buddha Seeds Bank Chacruna Dinafem Seeds Dinafem Seeds E.P.A. Ed Rosenthal Fiori di Campo Foglie D’Erba Fral Grow Hemp Shop Amsterdam Growshop Area 51 Hemp Passion Hemp-orio Hemporium IL Giardino Idroponico It Grow Jorge Cervantes L’Hempirico Mycologics Mysticanza New Energy Orto Biologico Shop Plagron Procare Secret’s Garden Seedsman Serious Seeds Strain.it Sweet Seeds Wunderland 13 48 24-25 37 2 24-25 1 10 17 29 37 24-25 37 24-25 24-25 5 24-25 24-25 37 32 41 24-25 43 24-25 24-25 24-25 1 43 24-25 37 32 37 47 37 L’imperdibile SSIT 5/2011 esce il 16 settembre 2011 Soft Secrets Italia è pubblicato da: Discover Publisher BV P.O. Box 362, 5460 Veghel, Paesi Bassi Tel: 0031 - 73 54 98 112 Fax: 0031 - 73 54 79 732 e-mail: [email protected] Editore: Cliff Cremer Collaboratori: Ed Rosenthal, Franco Casalone, Jorge Cervantes, Enrico Fletzer, Monsignor Jose Maria, Giovanna Dark, Davide Calabria, J. Searcher, Carlos Rafael Esposito e tanti altri. Traduzioni: Valefizz Indirizzo redazione: Soft Secrets Italia PoBox 17250, 1001 JG Amsterdam, Paesi Bassi E-mail: [email protected] Sito internet: www.softsecrets.nl Pubblicità: Fabrizio E-mail: [email protected] Tel: 0039 - 36 65 44 66 94 Soft Secrets Italia non intende in alcun modo incentivare condotte vietate. Tutte le informazioni contenute sono da intendersi ai fini di una più ampia cultura generale. La redazione e i collaboratori non si assumono nessuna responsabilità per un uso imporprio delle informazioni contenute nella rivista. L’editore e i distributori non sono da intendersi implicitamente d’accordo con i contenuti pubblicati. Nessun contenuto di questa pubblicazione può essere copiato o riprodotto in alcun formato senza autorizzazione degli editori. Cream Caramel, Sweet Seeds ® Miglior Banca di Semi Expocannabis 2007 Miglior Banca di Semi Spannabis 2008 Nuove Varietá 2011 ! Black Jack ® Cream Caramel Auto Nuova versione autofiorente della nostra Black Jack. Risultato dall’incrocio della nostra S.A.D. Auto con la nostra Jack Herer Auto. Automatica di qualità superiore con cime dense e di gran produzione di resina, intenso aroma dolce e incensato, fiorazione rapida, forte effetto e gran vigor ibrido. to .i DeAu .D SSwe.A ous lici et Afgan Auto ® 1XRYD YHUVLRQH DXWR¿RUHQWH della nostra Cream Caramel. Risultato dell’incrocio delle nostre migliori varietá autofiorenti con la Cream Caramel. Automatica di qualità superiore, con cime dense e gran produzione di resina, intenso aroma dolce con toni terrosi, rapida ¿RULWXUD HIIHWWR IRUWH H JUDQ vigor ibrido. $XWR¿RUHQWH AUTO Fioritura Indoor: 6 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 9 settimane dalla germinazione. Altezza: 40-110 cm. 3 s. 24€ / 5 s. 40€ / 10 s. 80€ ® 1XRYD YHUVLRQH DXWR¿RUHQWH della nostra S.A.D.S-1. Risultato dall’incrocio delle nostre migliori varietá DXWR¿RUHQWL FRQ OD 6$'6 Automatica di qualità superiore con cime dense e gran produzione di resina, intenso aroma dolce e muschiato, rapida fioritura, forte effetto e gran vigor ibrido. $XWR¿RUHQWH AUTO Fioritura Indoor: 5 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 8 settimane dalla germinazione. Altezza: 40-90 cm. ! va o Nu ! va o Nu 3 s. 20€ / 5 s. 33€ / 10 s. 66€ Speed Devil #2 ® Prima evoluzione della genetica Big Devil. Varietà autofiorente e femminizzata di taglia grande, come risposta alla domanda dei nostri clienti che sollecitavano autofiorenti di un maggior portamento abbiamo selezionato questa genetica che raggiunge un’altezza de 1-1,5 m. Più produttive e più aromatica che la sua anteriore versione, cime resinose e compatte con numerosi rami laterali. Aromi dolci e incensati con tocchi di Skunk. Prima evoluzione della genetica Fast Bud. Varietà autofiorente di buona produzione con grandi cime caricate di abbondante e aromatica resina. Nuova versione più produttive e aromatica. Produce piante molto vigorose e con abbondanti rami laterali, che raggiungono un’altezza tra 40 e 90 cm. Potente effetto e aromi dolci con tonalità esotiche procedenti della VXDHUHGLWjGLHVHO$XWR¿RUHQWHFRQ ¿RULWXUDPROWRYHORFH Prima evoluzione della genetica Speed Devil, sviluppata durante la stagione 20092010. In questa versione, si ha aumentato la media della grandezza delle piante che si mette tra 70 e 80 cm. Maggiore formazione di cristalli di resina e aroma molto più intenso, dolce e muschiato che ricorda lievito e formaggio. $XWR¿RUHQWH AUTO Fioritura Indoor: 6 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 9 settimane dalla germinazione. Altezza: 100-150 cm AUTO $XWR¿RUHQWH Fioritura Indoor: 5 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 7 ½ settimane dalla germinazione. Altezza: 40-90 cm $XWR¿RUHQWH AUTO Fioritura Indoor: 5 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 2 mese dalla germinazione. Altezza: 70-80 cm ! va o Nu 3 semi 25€ / 5 semi 42€ 10 semi 84€ *Big Devil #1 1o Premio Cream Caramel Black Jack Black Domina x Jack Herer 1o Premio Indoor Bio Cannabis S.A.D. S.1 Jack 47 ® Sweet Afgani Delicious Indica/Sativa: 50%-50% 3 s. 24€ / 5 s. 40€ 10 s. 80€ 3 s. 19,50€ / 5 s. 32,50€ 10 s. 65€ 3s. 14,90€ / 5s. 24,80€ 10s. 49,60€ ® Jack Herer x Ak 47 Autopollinizazione Black Domina Indica/Sativa: 90%-10% ! va o Nu 3 semi 19,50€ / 5 semi 32,50€ 10 semi 65€ 3s. 19,90€ / 5s. 33€ 10s. 66€ Blue Black x Maple Leaf Indica x White Rhino ! va o Nu 3 s. 22€ / 5 s. 36,50€ / 10 s. 73€ ® ® ! va o Nu $XWR¿RUHQWH AUTO Fioritura Indoor: 5 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 8 settimane dalla germinazione. Altezza: 40-90 cm Ice Cool 3 semi 24€ / 5 semi 40€ 10 semi 80€ Grande calo dei prezzi! 3s. 17,50€ / 5s. 29€ 10s. 58€ ® Green Poison ® Ingredienti Segreti NYC Diesel Line Indica/Sativa: 90%-10% Indica/Sativa: 25%-75% Indica/Sativa: 40%-60% 3 s. 18,50€ / 5 s. 30,50€ 10 s. 61€ 3 s. 33€ / 5 s. 55€ 10 s. 110€ 3 s. 29,30€ / 5 s. 48,80€ 10 s. 97,50€ Indica/Sativa: 70%-30% 3 s. 22,50€ / 5 s. 37,50€ 10 s. 75€ Cream 47 a! ov u N Snow Fruit Sweet Cheese Double White ® Ingredienti Segreti ® Cheese x Black Jack White Widow x Great White Shark Indica/Sativa: 90%-10% Indica/Sativa: 30%-70% Indica/Sativa: 60%-40% 3 s. 24,90€ / 5 s. 41,50€ 10 s. 83€ 3 s. 29,70€ / 5 s. 49,50€ 10 s. 99€ 3 s. 19,50€ / 5 s. 32,50€ 10 s. 65€ Sweet Tai ® Indica/Sativa: 30%-70% 3s. 17,50€ / 5s. 29€ / 10s. 58€ Wild Rose ® ® Indica/Sativa: 35%-65% 3s. 21€ / 5s. 35€ / 10s. 70€ Mohan Ram Indica/Sativa: 85%-15% 3s. 20€ / 5s. 33€ / 10s. 66€ Ganesh Spirit Flash Back#2 Psicodelicia Botafumeiros ® Indica/Sativa: 40%-60% 3s. 21€ / 5s. 35€ / 10s. 70€ ® Cream Caramel x AK 47 ® ® ® Indica/Sativa: 40%-60% Indica/Sativa: 30%-70% Indica/Sativa: 25%-75% 3s. 19,50€ / 5s. 32,50€ / 10s. 65€ 3s. 19,50€ / 5s. 32,50€ / 10s. 65€ 3s. 26,50€ / 5s. 44€ / 10s. 88€ Indica/Sativa: 50%-50%. Fioritura Interna: 9 settimane. Raccolta Esterna: Inizio Ottobre. 3 s. 28,50€ / 5 s. 47,50€ 10 s. 95€ Una Combi nazione M agistrale di o Dolcezza e P tenza! *Potete trovare maggiori informazioni sul nostro web site C/ Dr. Nicasio Benlloch nº36-38 · 46015 · Davanti al nuovo Mestalla · Valencia · España · +34 963 890 403 · Fax +34 961 934 843 $WWHQ]LRQHLVHPLGLFDQDSDVRQRHVFOXVLGDOODQR]LRQHOHJDOHGL&DQQDELVFLzVLJQL¿FDFKHHVVLQRQVRQRGDFRQVLGHUDUVLVRVWDQ]DVWXSHIDFHQWH/GHODUWFRPPDOHWW%FRQYHQ]LRQHXQLFDVXJOLVWH pefacenti di New York del 1961 e tabella del decreto ministeriale 27/7/1992. In Italia la coltivazione di Canapa è vietata (artr.28 e 73 del dpr 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (art.17 dpr 309/90) LQIR#LQGRRUOLQHFRP 7 LQIR#SOD\HUJURXSFRP 7 LQIR#LJURZLW 7