Giuliano Giovannetti
Carla Moretti
Milena Mammoli
L’integrazione del Servizio Sociale Professionale
negli studi associati dei Medici di Medicina Generale
Le cure domiciliari tra utopia e quotidiano
Roma, 12-14 maggio 2011
Soggetti promotori
• CRISS (Centro Interdipartimentale per la Ricerca sull’Integrazione
Socio-Sanitaria- Università Politecnica delle Marche)
• Centro di riferimento per la medicina generale della Regione
Marche
In collaborazione con:
• L’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Marche
• Il Comune di Senigallia
• L’ASUR-Zona Territoriale 4 – Senigallia
Roma, 14 Maggio 2011
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Lo studio di fattibilità
Finalità
Costruire risposte in grado di affrontare la salute del
cittadino nella sua globalità
Promuovere l’integrazione tra gli interventi sanitari
e sociali
Facilitare l’accesso dell’utente alle prestazioni dei
servizi presenti nel territorio
Roma, 14 Maggio 2011
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Elementi significativi del progetto
• La tipologia della domanda: si sono individuate le richieste con
implicazioni di carattere sociale, che arrivano ai medici di
medicina generale
• Le modalità di accesso del paziente all’assistente sociale: si sono
analizzati i possibili percorsi che facilitino il contatto con
l’operatore, considerando anche le diverse tipologie di intervento
Roma, 14 maggio 2011
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Elementi significativi del progetto
• La mappatura dei servizi presenti nel territorio e delle
modalità di organizzazione delle risposte e il raccordo
dell’assistente sociale con gli operatori del territorio
• La formazione dei medici di medicina generale e dei
collaboratori degli studi associati, mediante iniziative
relative all’intervento sociale e all’offerta dei servizi della
rete territoriale
La realizzazione del progetto
Individuazione di due studi associati di Medici di Medicina
Generale nel Comune di Senigallia e applicazione di due
modelli di intervento
Il modello di Iniziativa
• Si rivolge ad utenti con patologie di tipo cronico e ad utenti fragili
• Il MMG individua gli utenti che verranno inviati all’assistente
sociale che opera nello studio
• L’assistente sociale attiva un percorso di sostegno e
accompagnamento, costruito con l’utente e la sua famiglia, al
fine di rafforzare le risorse personali e familiari
Roma, 14 maggio 2011
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La realizzazione del progetto
Il modello di Opportunità-Attesa
Attivazione di uno sportello di Segretariato Sociale Professionale
presso lo studio associato
L’utente può accedere direttamente presso lo studio medico o può
essere inviato dal MMG
L’assistente sociale svolge attività di ascolto e di consulenza agli
utenti, garantendo loro le informazioni necessarie per l’accesso ai
servizi del territorio
Roma, 14 maggio 2011
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Soggetti di riferimento
Il Medico di Medicina Generale
Individua gli utenti da inviare all’assistente sociale
collabora con l’assistente sociale nella realizzazione dell’intervento
L’Assistente sociale che opera negli studi associati dei MMG
Definisce e realizza con l’utente e la famiglia un percorso di sostegno
Orienta l’utente nell’accesso dei servizi territoriali
Collabora con il medico di MG
Si raccorda con gli assistenti sociali dei servizi territoriali
Gli assistenti sociali dei servizi territoriali
Elaborano con l’assistente sociale dello studio un progetto condiviso per le situazioni
già conosciute
Si raccordano con l’assistente sociale dello studio associato per la definizione delle
risorse da attivare
Roma, 14 maggio 2011
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STUDIO DEI CASI
Il Valore Aggiunto messo in luce dallo Studio di fattibilità è l’attivazione di
PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO:
percorsi di accoglienza e di ascolto che consentono ai pazienti di formulare
richieste di aiuto e di maturare scelte
percorsi che potenziano le risposte socio-assistenziali territoriali
percorsi che consentono l’agire congiunto di figure che fanno riferimento a
più servizi, sostenute da quella unità di intenti che permette di cogliere le
diverse dimensioni con cui il bisogno si presenta.
Roma, 14 maggio 2011
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Gli esiti dello studio
• Le modalità di invio del paziente all’assistente sociale: il medico,
nell’inviare il paziente è importante che metta in atto delle azioni
orientate a motivare e sostenere il paziente nel rivolgersi ad un altro
professionista. “Un invio accompagnato”, che consenta al paziente
di percepire la fiducia che il medico ha nell’assistente sociale
stesso. (AS)
• L’attivazione dei percorsi di accompagnamento: in entrambi gli
studi associati i pazienti hanno espresso prevalentemente richieste
di sostegno e accompagnamento. Il modello di Iniziativa è risultato
essere quello più rispondente ai bisogni dei pazienti. “Con il modello
di Iniziativa si sono presentati dei casi che non sarebbero emersi in
altra maniera”(MMG)
Roma, 14 maggio 2011
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Gli esiti dello studio
• Il lavoro di rete con gli assistenti sociali del territorio: le azioni
di raccordo messe in atto dall’AS dello studio hanno arginato il
rischio di sovrapposizioni e hanno fatto emergere un suo possibile
ruolo. “Il rapporto con i MMG è carente… se c’è la possibilità di un
ponte ben venga” (AS)
• La finalità preventiva degli interventi socio sanitari messi in
atto, la lettura globale dei bisogni, che coglie i rischi che possono
seguire ad un evento problematico, consente di prevenire situazioni
di cronicità o di ulteriore disagi
Azioni da potenziare
• Il coinvolgimento di tutti i medici degli studi associati alla
realizzazione del progetto. “Io mi chiedo se sono troppo sommersi
dalla quotidianità, è necessario entrare in contatto con loro,
considerando che anche il Distretto sanitario dovrebbe facilitare i
MMG nell’attivazione di percorsi socio-sanitari” (MMG)
• L’integrazione non può essere pensata e agita al solo livello
delle prassi lavorative. Devono essere coinvolti i dirigenti dei
Dipartimenti, dei servizi e delle diverse istituzioni.
L’attivazione di percorsi integrati negli studi associati deve
coinvolgere, oltre al livello professionale, anche il livello
gestionale e istituzionale dell’integrazione socio-sanitaria.