DIZIONARIO DEI TERMINI ARCHITETTONICI - FONDAZIONI Sistemi di Fondazione Fondazione: struttura di base a contatto col terreno che ripartisce opportunamente il peso della costruzione per garantirne la definitiva stabilità; viene disposta secondo un determinato piano di spiccato e su di essa poggiano le strutture. Le fondazioni si possono dividere, secondo le caratteristiche del terreno, in fondazioni dirette, indirette e sospese. FNST Tipo: Diretta: tipo di fondazione che trasmette il carico incombente dell'edificio direttamente al terreno di fondazione, più o meno superficiale; tale tipo viene adottato in presenza di terreni solidi poco profondi ( max. m. 5-6 ). Indiretta: tipo di fondazione che trasmette il carico dell'edificio al terreno solido sito in profondità (superiore a m. 5-6 ), tramite strutture intermedie. Può essere a pozzo o su pali. Sospesa a platea: tipo di fondazione utilizzata su terreni particolarmente cedevoli. Consiste in un grosso banco di materiale (pietrame, sabbia, mattoni, calcestruzzo), profondo dai 2 ai 3 metri e disteso anche più del doppio dell'area occupata dal fabbricato. Lo spessore e l'estensione della platea varia in conseguenza della cedevolezza del terreno e del carico del fabbricato. Quando diversi elementi di una pilastrata vengono raccordati tramite una massicciata che ne allarga la superficie d'appoggio, tale massicciata si definisce "zattera". Sostruzione: in senso stretto, il basamento interrato di un edificio quando esso sorga su un terreno sfavorevole, oppure l'allargarsi, sempre sotto terra, dell'edificio stesso sui lati; in senso più ampio il termine indica le fondazioni degli edifici di interesse archeologico. FNSQ Qualificazione del tipo: a pozzo (rif. indiretta): tipo di fondazione indiretta costituita da un insieme di grossi pilastri o colonne in muratura o calcestruzzo (pilastrata) che trasmettono i carichi sul terreno resistente e da archi di collegamento in muratura (barulle) impostati sul terreno opportunamente sagomato e battuto. I pilastri o colonne vengono costruiti scavando pozzi nel terreno in corrispondenza degli angoli e incroci dei muri. Si 73 CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEGLI ORGANISMI EDILIZI DIZIONARIO DEI TERMINI ARCHITETTONICI - FONDAZIONI possono avere pozzi circolari o quadrati, pozzi per sottomurazione e pozzi per affondamento. In ogni caso, eseguito il pozzo, si spiana accuratamente il fondo del cavo, si scampanano le pareti di quel tanto che il terreno consente per allargare la base di appoggio. Quindi si procede al riempimento con calcestruzzo o con muratura a sacco. ad archi rovesci (rif. diretta): tipo di fondazione utilizzata se il terreno ha scarsa resistenza anche in profondità e occorre quindi ripartire la pressione esercitata sulla "pilastrata" su una superficie più ampia; si procede collegando tra loro le basi dei pilastri con archi rovesci, usando come centinatura il terreno sagomato ad arco. Il tipo di arco impiegato è quasi sempre quello a sesto ribassato. continua (rif. diretta): tipo di fondazione diretta che appoggia sul terreno uniformemente lungo tutto il perimetro della muratura. discontinua (rif. diretta): tipo di fondazione diretta in cui i carichi vengono concentrati in appoggi su zone limitate di terreno anzichÈ distribuiti linearmente lungo una fondazione continua. Per le strutture murarie, questo tipo di fondazione può adottarsi quando il terreno resistente si trovi oltre i 5-6 m. di profondità (vedi fondazione indiretta) oppure quando non conviene ripartire i carichi modesti su una fondazione continua superficiale. su pali o palificata (rif. indiretta): tipo di fondazione indiretta poggiante su un insieme di pali infissi nel terreno (palificata) aventi lo scopo di raggiungerne lo strato consistente. L'azione di costipamento può essere di entità tale da non rendere necessario il raggiungimento dello strato resistente, in quanto il carico può essere completamente assorbito dall'attrito latente tra palo e terreno (palificata sospesa). FNSC Tecnica costruttiva: circolare o quadrato (rif. a pozzo): tipo di pozzo che si utilizza in caso di terreni asciutti e non troppo franabili. Consiste nello scavo di pozzi fino al raggiungimento di strati resistenti del terreno, facendo opera di puntellatura. Quando il terreno resistente si trova a poca profondità si ricorre al sistema dei "cassoni" di legno senza fondo che non formano parte integrante della fondazione, ma servono solo come puntellatura, proteggendo i muri dal cedimento del terreno circostante. in pietra artificiale: costruito principalmente con mattoni (laterizio), in sostituzione della pietra, realizzati con argilla essiccata al sole oppure cotta in fornaci. La disposizione di essi determina vari tipi di muratura. in pietra naturale: realizzato in pietra naturale o in pietra da taglio. I muri in pietra naturale sono assai diffusi nelle opere murarie tradizionali. I tipi di pietra più idonei sono i calcari e molte qualità di tufi litoidei; il muro è costituito da pietre uniformi (scapoli) più o meno grossi e squadrati grossolanamente. Nei muri in pietra da taglio la pietra viene lavorata e ridotta a conci parallelepipedi o di forma particolare. Il muro è formato da conci disposti uno accanto all'altro collegati anche con grappe o zanche metalliche e un sottile strato di malta. muratura a getto o conglomerato: tipo di muratura che si esegue con una "colata" o "gettata" in contenitori opportunamente predisposti, stabili e in muratura o provvisori in legno, di un impasto ottenuto mescolando materiali diversi (argilla, ghiaia, calce, pietrisco) uniti ad un legante. Quando il conglomerato si è solidificato i contenitori provvisori vengono rimossi. 74 DIZIONARIO DEI TERMINI ARCHITETTONICI - FONDAZIONI muratura a sacco: tipo di muratura eseguita ponendo i conci di pietra o il laterizio nelle parti esterne dello scavo di fondazione, riempiendo la cavità centrale di calcestruzzo e pietrisco. muratura mista: tipo di muratura che si ottiene alternando nei ricorsi di ripartizione conci di pietra squadrati con opera laterizia. per affondamento (rif. a pozzo): tipo di pozzo che si utilizza per la costruzione di piloni di notevole sezione in terreni franosi o spingenti e in presenza di acqua. Consiste nell'affondamento progressivo di una fodera muraria circolare, caricata con pesi, fino al raggiungimento dello strato resistente. La muratura viene posta sopra un elemento speciale in legname o calcestruzzo che facilita e dirige l'affondamento, ulteriormente agevolato dall'intonacamento delle pareti esterne. per sottomurazione (rif. a pozzo): tipo di pozzo utilizzato in terreni asciutti e non troppo franabili. Lo scavo avviene fino ad una certa profondità senza il bisogno di armature provvisorie; quindi si esegue, intorno, la cortina muraria circolare per l'intera parte scavata. In seguito viene scavata la terra all'interno del pozzo per un secondo tronco, operando per segmenti verticali al di sotto dell'anello, che pertanto risulta temporaneamente sostenuto da pilastrini di terra: si costruisce la muratura nei vani scavati e si completa in seguito lo scavo degli intervalli di terra rimasti, completando la muratura per il secondo tronco. Si procede in tal modo fino a raggiungere il terreno resistente. GLOSSARIO battipalo: macchina per conficcare i pali nel terreno mediante una massa battente chiamata "maglio" (da q. 4 a 8 per battere pali di legno). costipamento: miglioramento delle caratteristiche di resistenza di un terreno fabbricativo mediante compressione. Si può ottenere con infissione di pali o riporto di materiali. ghiera: vedi palo. maglio: vedi battipalo. palo: elemento costitutivo delle fondazioni indirette su pali. Si suddivide in pali "trivellati" e "battuti"; quelli battuti possono essere in legno, ferro e cemento armato; quelli trivellati in calcestruzzo di cemento con o senza armatura. Usati con frequenza in passato, i pali di legno sono in prevalenza di essenze resinose o comunque resistenti all'acqua (quercia, rovere, pino, larice). La lunghezza si aggira sui 6-8 metri. Opportunamente scortecciati e regolarizzati, sono rinforzati all'estremità inferiore con una "puntazza" metallica, per facilitarne l'infissione, e all'estremità superiore con una ghiera metallica, per evitarne lo sfibramento durante la battitura. puntazza: vedi palo. sbadacchiatura o sbadacchio: opera di puntellatura in legno o in ferro impiegata nell'armatura degli scavi in terra per sostenerne le pareti e impedirne il cedimento. scavo o sterro: asportazione di terra dal suolo, che si esegue per dar luogo alle fondazioni di un edificio; si indica con questo termine anche il risultato di tale operazione. sottofondazione: opera di rinforzo eseguita al di sotto di una struttura di fondazione allo scopo di conferirle maggiore stabilità. 75 CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEGLI ORGANISMI EDILIZI DIZIONARIO DEI TERMINI ARCHITETTONICI - FONDAZIONI 52 DIZIONARIO DEI TERMINI ARCHITETTONICI - FONDAZIONI 53 CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEGLI ORGANISMI EDILIZI