EDILIZIA SOCIALE A ORISTANO
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PiSaA
Piemonte Samsarelou
Arquitectos
Domenico Piemonte, dopo gli studi universitari svolti a Firenze,
nel 2003 si trasferisce a Barcellona e collabora con lo studio Carlos
Ferrater Partnership (O.A.B.), partecipando a progetti e concorsi
internazionali, distinguendosi con premi e segnalazioni, tra cui
Torre Aquileia a Jesolo, il Fronte Marittimo di Las Palmas di Gran
Canaria, la sede del Municipio di Palma di Maiorca. È coautore dei
progetti del Cineteatro municipale di Palau, del complesso turistico-ricettivo, giardino botanico e parco a Borghetto Santo Spirito e
dei concorsi per la riqualificazione urbana dell’area Santa Teresa a
Parma e dell’area ex-Navile a Bologna.
Katerina Samsarelou, anche lei laureata a Firenze, dal 2003 al
2005 frequenta il Master di I livello “Arquitectura y Sostenibilidad”
presso la Fundación Politecnica de Catalunya. Contemporaneamente collabora con “Architetti senza frontiere” per la costruzione
di scuole a basso consumo energetico in Africa. Dal 2003 collabora con lo studio FUSINA 6 di Barcellona
Nel 2007 Piemonte e Samsarelou fondano lo studio PiSaA, che
dal 2008 è studio collaboratore di O.A.B. Nel 2008 vincono il concorso per 42 alloggi sociali a Oristano, nel 2009 il concorso per la
riqualificazione di una struttura industriale a Sona e ottengono il
terzo posto al Premio d’Architettura Ernesto Lusana per la realizzazione di 15 alloggi sperimentali a Itri. Nel 2010 vengono selezionati per partecipare alla Biennale dei Giovani Architetti ad
Atene con il progetto di Oristano.
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Il progetto non si limita ad attuare unicamente il programma di
edilizia residenziale pubblica ma intende sviluppare la capacità
dell’intervento di articolare lo spazio urbano a beneficio della
città, trasformandosi in un punto di riferimento per il quartiere.
L’intervento prevede due edifici distinti: il primo destinato alle abitazioni di edilizia residenziale pubblica, il secondo per l’edilizia a canone moderato. La conformazione geometrica e la disposizione nel lotto dei due edifici generano uno spazio pubblico unitario ma gerarchizzato. Le attività presenti al piano terra evidenziano ulteriormente la differenziazione: locali commerciali
per il primo, lavanderia, ludoteca e officina per il secondo. Il piano terra, arricchito da aree verdi e zone pavimentate, costituisce
quindi un gradevole spazio comune di relazione tra i due blocchi
abitativi e il resto del quartiere. Il traffico e la sosta dei mezzi sarà
direzionata alle due estremità del lotto. L’edificio a canone moderato ha una tipologia in linea e a ballatoio, mentre quello di edilizia residenziale pubblica esclusivamente a ballatoio. Ogni ap22 alloggi di edilizia sociale a Oristano
Progetto: PiSaA Piemonte Samsarelou Arquitectos
Collaboratori: Tonino Tola, Aron Murgia, Giovanni Murgia, Luca Baialardo,
Lucia Vecchi (paesaggista)
Strutture: Andrea Brigas (uff. tecnico A.R.E.A.)
Impianti: ECstudio
Committente: Azienda regionale Edilizia Abitativa (A.R.E.A.), Oristano
Cronologia: 2008 (concorso)-2012 (inizio lavori)
Dimensioni: 2.800 mq (sup. lotto), 5.796 mq (sup. costruita), di cui 1.590 mq
interrati
Foto: PiSaA© – Alejo Baguè (foto plastico)
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EDILIZIA SOCIALE A ORISTANO
partamento ha almeno una superficie finestrata posizionata
in modo speculare rispetto al
proprio asse, garantendo in questo modo un ricambio costante
dell’aria e quindi la salubrità
degli ambienti.
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ECO 003
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ECO 003 è un sistema energicamente autosufficiente, integrato nella rete delle imprese limitrofe. Partendo dalla maglia strutturale esistente, si organizza tanto il costruito quanto il territorio.
Lo spazio contenuto nel capannone viene diviso in tre zone principali: elaborazione-stoccaggio, servizi e farm. Una serra per
Riutilizzo di un capannone industriale a Sona (Verona)
Progetto: PiSaA Piemonte Samsarelou Arquitectos
Collaboratori: Luca Baialardo
Committente: O.M.B.B. S.r.l. (Officine Meccaniche Brevetti Bertolini)
Cronologia: 2009-in esecuzione
Dimensioni: 3.200,00 mq (sup. costruita), 44.000,00 mq (sup. sistemazioni
esterne)
coltivazioni sperimentali attraversa longitudinalmente l’intero
capannone a una quota elevata. In prossimità di ogni area, all’esterno, si situano gli spazi pertinenziali. La viabilità, integrata
nella maglia modulare, dà la possibilità di percorrere perimetralmente l’intero lotto o attraversarlo trasversalmente conducendo
all’ingresso principale dell’edificio. Lungo questo percorso trovano luogo i parcheggi pertinenziali e ampie zone di verde attrezzato rispondenti alle dotazioni prescritte dal P.R.G.
La produzione di energia rinnovabile, vista la disponibilità di
terreno, è affidata a un impianto di BIOGAS®. Si valuta questa
scelta più coerente rispetto a soluzioni quali pannelli solari termici e/o fotovoltaici in quanto maggiormente economica e di minor impatto ambientale fin dall’origine. Si cerca, in questo modo, di creare una fattoria che inizi e concluda il ciclo naturale al
suo interno, anche con scopi didattici.
Liquami e letami animali e residui delle colture derivanti dall’area e scarti agroindustriali, scarti organici, sottoprodotti della lavorazione della frutta provenienti dalle aziende limitrofe vengono utilizzati per produrre energia elettrica e termica per soddisfare le esigenze di ECO 003. L’energia elettrica eccedente verrà immessa nella rete nazionale generando profitto.
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ECO 003
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CINETEATRO E CINEMA ALL’APERTO
Il Complesso Montiggia, eretto tra il 1887 e il 1897 come presidio militare, si trasforma negli anni divenendo contenitore di spazi pubblici a servizio del cittadino. Progettare un luogo pubblico
significa completare, realizzare uno spazio costruito e non, che abbia un significato in sé, che diventi un riferimento per tutta la città.
L’integrazione delle varie funzioni si traduce nella necessità di
pensare tali spazi/luoghi come complementari e, quindi, necessariamente subordinati a un principio riorganizzativo unitario. La sala principale è stata convertita in una scatola magica, pareti e soffitto sono stati rivestiti con pannelli fonoassorbenti che, attraverso
una trama composita di tonalità differenti, cercano di smaterializzare lo spazio. Questa soluzione risolve tanto carenze estetiche
della sala esistente, quanto problematiche tecniche proprie delle
sale da spettacolo quali impianti, luci, segnaletica ecc. Il risultato
è un affascinante gioco di chiaroscuri geometrici. Una costruzione leggera e permeabile ha cucito funzionalmente la sala princiCompletamento locali per attività culturali a Palau (Olbia-Tempio)
Progetto: Carlos Ferrater (O.A.B.), Domenico Piemonte (PiSaA)
Direzione lavori: Domenico Piemonte (PiSaA), Aron Murgia, Tonino Tola
Assistenza direzione lavori: Giuseppe Manca
Responsabile sicurezza: Giovanni Murgia
Impianti: Essei Servizi s.r.l.
Impresa: Fenu Costruzioni S.r.l.
Committente: Comune di Palau, Settore Lavori Pubblici
Cronologia: 2007-2010
Dimensioni 1.051,00 mq (sup. costruita), 1.163,00 mq (sup. aree esterne)
Costo: 1.360.000,00 euro
Foto: Simone Cireddu
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CINETEATRO E CINEMA ALL’APERTO
pale con il foyer, il bar e la sala polivalente. Questo filtro, concepito in ferro e vetro, organizza la circolazione tanto dell’edificio
quanto dell’intero lotto lasciando intuire al visitatore lo spazio
pubblico nascosto dietro la sala. Il cinema all’aperto è stato affrontato con una logica simile a quella della sala interna. Si sono
coniugate soluzioni con elevato carattere estetico che, allo stesso
tempo, hanno risolto i problemi connessi. Lo spazio esterno è stato avvolto da una cortina lignea che, innalzandosi fino a diverse
quote, ha soddisfatto differenti esigenze.