Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Regione Piemonte - Provincia di Torino - Città di Torino
TORINO SPETTACOLI - TEATRO STABILE PRIVATO DI PUBBLICO INTERESSE
La bella abitudine
di andare a teatro
Abbonamenti alla stagione 2011-12
Massimo Dapporto
Paolo Ferrari
Valeria Valeri
Leo Gullotta
Cochi e Renato
Gianfranco
Jannuzzo
Festival
dell’Operetta
I promessi sposi
Maurizio Micheli
Tullio Solenghi
Paola
Gassman
Massimo
Lopez
BIGLIETTERIE TORINO SPETTACOLI
collegamento informatico tra i Teatri Erba, Alfieri e Gioiello
www.torinospettacoli.it - [email protected]
TEATRO ERBA
TEATRO ALFIERI
c. Moncalieri 241
tel. 011.6615447
p. Solferino 4
tel. 011.5623800
TEATRO GIOIELLO
v. C. Colombo 31
tel. 011.5805768
prenotazione gruppi via fax al n. 011.6615415
All’interno tutti i programmi
dei Teatri Erba, Alfieri e Gioiello
da settembre 2011 a maggio 2012
iscriviti alla mailing list al sito www.torinospettacoli.it
V IVA IL T EATRO! - PERIODICO DI INFORMAZIONE, CULTURA E SPETTACOLO - Anno XVIII n° 8 del 27 giugno 2011
coli:
Compagnia Torino Spetta
a
ier
La Locand
Renato Rascel, Giuseppe Erba,
Vittorio Gassman
Con attività su più fronti, dalla produzione alla formazione, alla ricerca,
con una precisa attenzione per ospitalità importanti, Torino Spettacoli
anche nella prossima stagione, attraverso la sua programmazione nei
Teatri Erba, Alfieri e Gioiello, offre un quadro ampio di proposte di
grande prosa e di approfondimento. Questa storica realtà fa parte di
quel tessuto artistico e culturale che arricchisce Torino, durante l’arco
dell’intero anno, di stagioni teatrali e musicali: una consuetudine legata
al bisogno di cultura e di espressione artistica da sempre dimostrata
da chi vive e lavora in città. Anche nel cartellone di quest’anno il teatro
è declinato secondo differenti modi e cifre stilistiche, dalle migliori produzioni nazionali della commedia brillante, del musical, della prova
d’attore presenti nel Fiore all’Occhiello alle proposte della Grande
Prosa - il cui sguardo ci fa riflettere sul mondo in cui viviamo, in un
clima espressivo aperto a scritture artistiche differenti, che lascia spazio alla magia delle utopie di mondi possibili - alle atmosfere del teatro
musicale e del cabaret, ingredienti fondamentali di Piemonte in scena.
L’articolazione delle proposte è mirata a differenziare e valorizzare i
contenuti culturali così come a offrire ai fruitori possibilità diverse in
termini di orari e di costi, anche modestissimi (come avviene nelle rassegne low cost Mezzogiorno a teatro e Solferino di Sera), con apertura
agli studenti, agli anziani e alle categorie meno favorite. Alle ospitalità
di realtà teatrali prestigiose nel panorama nazionale, si affiancano gli
spazi riservati alle compagnie che operano sul territorio piemontese e
ai giovani talenti, nonché l’impegno rivolto alla Produzione, attraverso
la Compagnia Torino Spettacoli, con attenzione ai nuovi autori, registi
e interpreti, nel sostegno al dialogo tra le arti. Ci auguriamo che lo
sforzo produttivo della direzione artistica, nella ricerca del nuovo e
della valorizzazione del territorio torinese e piemontese, continui a offrire occasioni e possibilità di arricchimento e di dialogo.
Michele Coppola
Roberto Cota
Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili
Presidente
Regione Piemonte
Regione Piemonte
Anche quest’anno il programma di Torinospettacoli si presenta ricco
e originale per la varietà delle iniziative e dei linguaggi proposti. Una
stagione che, come in passato, saprà coinvolgere e incuriosire un pubblico vasto ed eterogeneo: molti infatti i generi e i filoni presenti. Una
risposta intelligente per soddisfare un pubblico con interessi e attitudini diverse. Per avvicinare i cittadini al teatro e contribuire così a far
conoscere e apprezzare l’offerta culturale che si esprime nelle forme
più varie nella nostra città. Se Torino sempre di più è conosciuta come
città ‘in fermento’, dinamica e innovativa questo lo si deve senza dubbio all’attività dei tanti soggetti – pubblici e privati - che, soprattutto in
campo culturale hanno cercato di lavorare insieme, ognuno con la propria vocazione e le proprie specificità, per proporre iniziative e programmi di qualità per fare crescere questo settore in città. Un grazie a
tutti gli organizzatori che da anni ormai si impegnano con passione e
professionalità ad ampliare e diffondere le opportunità di vivere esperienze culturali sempre nuove e interessanti che emozionano, divertono, ma anche che fanno pensare e riflettere e dunque crescere.
Questo è il ruolo del teatro!
Maurizio Braccialarghe
Assessore alla Cultura e al 150° dell’Unità d’Italia
Città di Torino
Giuseppe Erba
Maria Callas
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Sin da quando mi sono insediato come assessore alla cultura e al turismo della Provincia di Torino, ho sostenuto l’importanza di fare sistema, di mettere in rete tutte le esperienze del territorio affinché le
risorse e le energie fossero il più possibile ottimizzate. Questo significa
dare un giusto peso a tutte le realtà, pubbliche e private, valorizzando
al massimo la loro copresenza, che si traduce in un’offerta culturale
variegata, capace di raggiungere i gusti dei cittadini, assai poco “omogenei”, a dispetto di quanto vuole far credere l’offerta televisiva, specie
quando si tratta di teatro. Il lavoro tenace compiuto, edizione dopo
edizione, da TorinoSpettacoli va in questa direzione, ed è una risorsa
preziosa per il territorio. Penso alle commedie e ai musical, sempre
graditi a chi nel teatro cerca distensione, ma anche alla valorizzazione
della cultura latina, ai tanti spettacoli pensati per insegnare ai ragazzi
cos’è il teatro, all’attenzione alla drammaturgia contemporanea. Il teatro più di ogni altro intrattenimento culturale chiama alla riflessione,
alla presa di coscienza, alla partecipazione: TorinoSpettacoli si è ritaglito un ruolo da protagonista nel cosnteto culturale metropolitano,
non solo puntando sulla qualità degli spettacoli proposti, ma anche
aprendo i suoi teatri e costruendo iniziative che si svolgono nelle più
diverse ore del giorno, andando incontro alle necessità degli spettatori,
dai giovanissimi ai più anziani.
Ugo Perone
Assessore Cultura e Turismo
Provincia di Torino
La grande scatola dei sogni.
Forte di oltre sessant’anni di tradizione teatrale, avviata nel dopoguerra
da quel pioniere che fu Giuseppe Erba, un manager intelligente e un
vero precursore della promozione teatrale, Torino Spettacoli festeggia
i suoi 16 anni nella veste ufficiale di “strumento” di diffusione della cultura teatrale. Torino Spettacoli sarà attivo anche per il 2011-12 nei settori della produzione, formazione e perfezionamento, ospitalità,
promozione e ricerca. L’attività, nella pienezza dei suoi aspetti e delle
sue specializzazioni, sarà indirizzata verso un’approfondita, qualificata
e continuativa operatività culturale, strumento di educazione permanente allo spettacolo “a tutto tondo”, per migliorare le abilità e la qualità della vita. L’impegno sarà connotato dal rapporto con il territorio
torinese e piemontese, con attenzione all’integrazione con il patrimonio storico e architettonico, e dalla continuità del nucleo artistico-tecnico-organizzativo, nonché da una progettualità coerente a livello
artistico, culturale e sociale. Questo 9 giugno ha il significato di una
tappa importante perché permette di presentare la programmazione
dei Teatri Erba, Alfieri e Gioiello con ospitalità scelte nel panorama nazionale e con produzioni della Compagnia stabile Torino Spettacoli. Il
tutto, a comporre una “grande scatola dei sogni”, piena di emozione,
accessibile per approfondire tematiche, o per scoprire qualcosa di
nuovo, una scatola da aprire per aprire la porta e il cuore a quello strumento-sogno-mezzo straordinario che è il teatro.
Germana Erba
Direzione Artistica Torino Spettacoli
VIVA IL TEATRO! Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
Piemonte in scena
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Piemonte in scena al Teatro Erba
Valorizzazione delle realtà teatrali che operano in Piemonte
T. Erba - mercoledì 21 settembre ore 21
Compagnia Susy Picchio
SUSY PICCHIO soprano - TEOBALDO BUSSO tenore
MASSIMILIANO BRIZIO pianoforte
Piccole Storie del Piemonte
messinscena Susy Picchio
T. Erba - venerdì 23 settembre ore 21
Porto d’Arti
RENATO LIPRANDI
con RICCARDO PELLEGRINI BARBARA CINQUATTI
Come Ridiventai Direttore
scritto e diretto da Renato Liprandi
Piccole Storie del Piemonte, le più belle
romanze, canzoni, poesie e aneddoti
della tradizione culturale piemontese è
uno spettacolo-concerto in lingua piemontese dedicato alla musica dei più
noti compositori subalpini e alle più celebri canzoni popolari della nostra terra,
con alcune toccanti pagine di poeti piemontesi. Si tratta di un patrimonio di
grande valore storico della tradizione
culturale piemontese, ancora oggi godibilissimo, da frequentare nei suoi capolavori e riscoprire nelle sue perle più
segrete. A tal proposito, nel 2001, è stato
realizzato per la Regione Piemonte il CD
“El piasì ‘d canté”, raccolta di liriche e
canzoni di due secoli, interpretate da
Susy Picchio, accompagnato al pianoforte da Roberto Cognazzo. E’ questo
l’impegno che si è assunta Susy Picchio,
autentica cultrice del repertorio piemontese, realizzando lo spettacolo con la collaborazione del tenore Teobaldo Busso
e del pianista Massimiliano Brizio, per ridare voce a personaggi, storie, ambienti
e vicende del passato che, sia pure inconsapevolmente, ci appartiene e ci unisce. Sono nate così queste Piccole Storie del Piemonte: un piccolo naviglio
carico di voci di casa nostra, per lasciarsi andare alle rievocazioni di affettuose
memorie di tempi in apparenza remoti (e forse beati!) e di variazioni sull’eterno
tema della piemontesità, ma anche per tessere qualche gustosa considerazione sull’attualità dei nostri giorni. Intorno all’ispirazione ora popolaresca ora
raffinata che anima i versi di poeti piemontesi come Nino Costa, Giovanni Arpino e Cesare Pavese, il percorso letterario e musicale spazia verso frammenti
folcloristici (chi non ricorda Sponta ‘l sol e Pocionin?) affrontando delicate romanze da salotto composte su testi poetici, senza trascurare, come il titolo
promette, le nostre canzoni di ieri e oggi. In questa carrellata, un’attenzione carica d’affetto va al ricordo del grande comico torinese Erminio Macario.
IL FAMIGERATO DIRETTORE DI CAMERA CAFE’!
Gli attori si cimentano in una serie di
scene spumeggianti, in un incalzare
avvincente di “duetti di coppia” non di
“genere sentimentale”. Ritroviamo
quindi il personaggio stereotipato del
direttore DeMarinis della sit-com Camera Cafè alle prese con l’antagonista
femminile.
Un direttore trovatosi improvvisamente disoccupato che, pur di lavorare, assume le sembianze di un
domestico filippino, subendo la rigida
autorità della “padrona“, che, in un attimo di umana comprensione, lo indirizzerà da una psicanalista-maga per risolvere i suoi problemi. Una volta risolti, il ritrovato direttore, riprenderà il suo
ruolo con l’autorità e la perfidia di sempre…
T. Erba - giovedì 22 settembre ore 21
Associazione Terapia d’Arte
Quando la ruota gira controvento
Si viaggia per il cosmo nel segno degli angeli in lotta sindacale
commedia tragiscomoda da un testo surreale di Carlo Mariano Sartoris
ideazione Carlo Mariano Sartoris, Luciano Marchisio
regia Sergio Salvano
“Quando la diversità diviene conoscenza”. Secondo anno di repliche al Teatro
Erba per la commedia tragiscomoda Quando la ruota gira controvento. L’associazione Terapia d’Arte, nata nel 2008 da un fortunato incontro di menti creative tendenti ad un impiego
delle capacità residue di persone afflitte da handicap motorio, indirizzate ad una
comunicazione con il collettivo, facendosi portatori di
una messaggio di vita e di
appartenenza. Un obiettivo
difficile nel nostro contesto
sociale. Viviamo in una società pianificata dove, nella
maggioranza dei casi, il portatore di handicap viene inquadrato all’interno di un
sistema socio-assistenziale.
Assai raramente si cerca di individuare le capacità dell’individuo che giacciono
inutilizzate in menti e corpi che faticano ad arrendersi almeno quanto nel rendersi attendibili e desiderabili. L’attività dell’associazione è iniziata con Quando
la ruota gira controvento, scritta da Carlo Mariano Sartoris, presidente dell’associazione e interpretata da una compagnia mista formata da attori, ballerini e
da alcuni portatori di handicap. Il successo della prima opera è il volano delle
sue repliche ed è motore per iniziative indirizzate verso una comunicazione preventiva che riguarda soprattutto le casistiche di infortunistica stradale, la loro
dinamica, le conseguenze per chi ne patisce gli effetti in prima persona e i risvolti nelle famiglie. La commedia affianca altre casistiche invalidanti, ma il
messaggio è il medesimo: aumentare i processi di attenzione nei confronti
dell’unicità della vita e della salute, e della precarietà di questo miracolo della
natura, il vivere, messo a dura prova da comportamenti sociali che hanno allontanato l’essere umano e soprattutto i giovani dal rispetto di se stessi, dei
propri simili e dalla conoscenza dei propri limiti.
T. Erba - sabato 24 settembre ore 21
Gruppo Teatro Carmagnola
La sitoassion a l’è sota contròl!
commedia in piemontese in tre atti di Nino Bertalmia
scenografie Giusi Cornero - costumi Margherita Giraudi
scene Beppe Cordero, Germano Biglia, Michele D’Antino,
Oreste Leggiardi, Tonino Santoru
luci Mauro Canavesio
effetti sonori Bruno Benente
regia Francesco Rizzati
Nei condomìni, si sa, le beghe non mancano mai. Come non mancano i tipi più
strampalati che sembrano fare a gara
tra chi ne combina di più grosse. Ma
stavolta il rimedio c’è: uno dei condòmini è un ex colonnello, che è proprio
quello che ci vuole per sistemare tutto e
tutti… forse!
T. Erba - domenica 25 settembre ore 16
Compagnia del Nostro Teatro di Sinio
Maria e Madalena
commedia piemontese in due atti di Oscar Barile
1ª classificata Concorso per testo teatrale
nelle lingue storiche del Piemonte ed.10/11 Regione Piemonte
collaboratrice alla scenografia Piera Lusso
effetti musicali Paolo Tibaldi - regia Oscar Barile
Una vita intera a volte non basta
per conoscere a fondo le persone,
anche quelle più vicine. I sentimenti, le gioie e le prove formano
un groviglio difficile da sciogliere e
oltre il quale non è facile andare
per arrivare a quanto di più autentico si annida nell’animo umano. I
limiti e le debolezze di ogni persona, mescolati con l’ipocrisia e la
fatica di vivere, ci fanno apparire
diversi e restituiscono agli altri una
immagine di noi stessi che non è mai quella vera. Maria e Madalena, due sorelle, hanno condiviso un’infanzia tutto sommato serena, nonostante il carattere
chiuso e severo della loro famiglia, si sono prima confidate e poi nascoste le
loro aspirazioni e i loro desideri, si sono volute bene e si sono odiate, sino ad
arrivare ad una sopportazione reciproca che non esclude scontri violenti e momenti di tenera nostalgia. Una storia che, prendendoci per mano, ci porta a
spasso per cinquant’anni della nostra vita, dal dopoguerra ad oggi, con una
galleria di personaggi emblematici e di avvenimenti che ripercorrono i grandi
cambiamenti di vita, di abitudini, di mentalità che hanno caratterizzato la fine
dello scorso secolo e l’inizio del nuovo millennio. La Compagnia del Nostro
Teatro di Sinio festeggia, con questo spettacolo, il 30º anno di un’intensa attività che nel corso degli anni e nel rigoroso rispetto della tradizione teatrale piemontese, tra le più vive e feconde d’Italia (soprattutto nella seconda metà
dell’800), ha sempre cercato di sperimentare nuove strade capaci di rappresentare la vita e le aspirazioni degli uomini e delle donne del nostro tempo.
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Piemonte in scena
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
T. Erba - lunedì 26 e martedì 27 settembre ore 21
Alfatre Gruppo Teatro
GIANCARLO BIÒ’ RITA PELLEGRINELLI GIOVANNI MUSSOTTO
VANNA BARBERO OMBRETTA NOVELLI
La levr al sivè (L’anatra all’arancia)
tratto da L’anatra all’arancia, due atti di W.D. Home e M.A. Sauvajon
traduzione in italiano Francesco Orsini
traduzione e adattamento in piemontese Alfatre Gruppo Teatro
scene Piergiorgio Bertolo
costumi Mariagrazia Monticone, Loredana Poletto
musiche Ezio Brovero - regia Bruno Monticone
Secondo anno di repliche al Teatro
Erba. La levr al sivé, racchiude in
sé sia la componente anglosassone del dialogo frizzante, sia
quella tipicamente francese basata
sulla malizia del vaudeville della
commedia brillante L’anatra all’arancia, da cui è stata tratta la traduzione in piemontese: infatti il
fortunato copione del commediografo Marc-Gilbert Sauvajon -autore di tante altre fortunate pièce
come Tredici a tavola o Adorabile
Julia– scritto nel 1969, deriva a sua
volta dal romanzo dell’inglese William Douglas Home (The Secretary Bird), del
1967. In Italia è stata “cucinata” spesso, sottoponendosi via via agli adattamenti dei vari traduttori, sia in teatro sia al cinema. Gilberto Ferrari, brillante
autore di sceneggiati televisivi e pubblicità, bravo giocatore di tennis e scacchi,
simpatico mascalzone, inaffidabile, eterno Peter Pan, nonché fedifrago incallito,
è sposato da quindici anni con Lisa che, stanca e annoiata dopo una vita dedicata al marito, alla casa e ai due figli, cade tra le braccia di Francesco Maria
Serravalle-Scrivia, serio e per giunta nobile. In pratica l’esatto opposto dell’inattendibile Gilberto! Di fronte all’annunciato abbandono del tetto coniugale
da parte della mogliettina, Gilberto escogita un ingegnoso piano per ridicolizzare il rivale e far ingelosire la consorte: invita contemporaneamente in villa per
il weekend il rivale in amore e la sua sexy segretaria Patrizia, detta Patty Pat.
L’intento è quello di farsi scoprire a letto con Patty dalla governante Teresina,
impegnata in cucina nella preparazione di una lepre al sivé, piatto-simbolo della
luna di miele dei coniugi Ferrari. Gilberto potrà così addossarsi la colpa del divorzio, ma soprattutto stuzzicare la gelosia della moglie … Un divertente affresco sul tema della coppia che scoppia, oggi più che mai di attualità, dove i
personaggi ben tratteggiati nelle loro caratteristiche psicologiche e i loro progressivi mutamenti d’animo sono il motore della comicità del meccanismo.
T. Erba - mercoledì 28 settembre ore 21
Ij Taròch
LELE DANESIN FERDINANDO ROSSO
Canson, Poesie e Armonie del Piemont
scritto e diretto da Lele Danesin e Ferdinando Rosso
con GIOVANNI MUSSOTTO
Gruppo che da ormai dodici anni si esibisce in Piemonte (ma non solo), proponendo un vastissimo repertorio di canzoni piemontesi, che spazia dalla
vecchia “piola” ai classici degli chansonniers subalpini, a brani di gruppi più recenti fino alle proprie
composizioni. Questi performers si muovono agevolmente attraverso i più diversi stili musicali, potendo
contare su una formazione versatile e adattabile ai
diversi ambienti ove si svolgono gli spettacoli, caratterizzata dalla versatilità dei timbri sonori. Si rivolgono a coloro che apprezzano la vitalità della lingua
piemontese proposta spesso in chiave scanzonata e
ironica, ma interpretano anche la malinconia di chi ricorda una Torino che non c’è più. L’interpretazione
dei Taròch è sentita e genuina e proposta al pubblico
attraverso gli strumenti tradizionali, chitarra, fisarmonica e violino, (integrati spesso con saxofono, basso batteria e coro), eseguita
rigorosamente “dal vivo”, a garanzia di una migliore comunicazione tra i musicisti e il pubblico. Hanno recentemente raggiunto il numero di 300 serate piemontesi, incoraggiati da un pubblico che apprezza l’impegno di chi si batte per
mantenere viva una parte importante della nostra identità culturale. Con Il
gruppo “I Fratelli Montgolfier” si esibiscono con altri musicisti nel repertorio
Folk Occitano, e hanno recentemente registrato
un album in studio. Leader del gruppo è Lele Danesin, figlio d’arte (il padre Arturo è stato per 30
anni Primo Flauto dell’Orchestra Sinfonica RAI di
Torino, e insegnante di flauto presso il Conservatorio G.Verdi) che accompagna con la chitarra la
sua voce calda ed espressiva, alternando i toni
dell’allegria a quelli più intimisti. Alla fisarmonica
è Ferdinando Rosso, brillante ed eclettico. Al violino e viola è Marco Casazza. Nei versi finali della
canzone Canta con mi c’è la sintesi del loro impegno: “Cantoma la Lenga d’la Tèra d’Piemont,
ch’a sia viva e nostra, nèn Lenga d’ij Veij”.
T. Erba - da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre
(da giov a sab ore 21 - domenica ore 16)
Compagnia Masaniello
La Fortuna con l’Effe maiuscola
tre atti comicissimi di Armando Curcio e Eduardo De Filippo
regia Alfonso Rinaldi
La commedia scritta a quattro mani da Armando Curcio ed Eduardo De Filippo,
è ambientata nella Napoli post-bellica e racconta la miseria e l’arte di arrangiarsi attraverso uno spaccato di vita familiare intriso di sberleffi, risate ed equivoci. Il testo condensa tutti gli elementi tradizionali della farsa del drammaturgo
partenopeo sempre attento ad evidenziare la condizione di bisogno, materiale
e morale, e di ingiustizia familiare, sociale o addirittura esistenziale, dell’uomo.
Giovanni Ruoppolo, vive con la moglie Cristina e il loro figlio adottivo Erricuccio
una vita di miseria, di stenti e di sventure. Egli sebbene ferito e amareggiato
non rinuncia mai, però, alla lotta con la vita per affermare la propria dignità e si
industria come può in mille iniziative che il più delle volte falliscono. Finalmente,
un giorno, anche in casa Ruoppolo, inattesa, arriva la fortuna (con la F maiuscola). Infatti a Giovanni viene comunicato che è il destinatario testamentario
di una grossa eredità lasciatagli da suo fratello Federico da poco morto in America: sta per diventare quindi molto ricco, ma… Non vi raccontiamo altro, non
possiamo farlo, perdereste quel magico finale, la cui morale -tipica dell’opera
teatrale di Eduardo- affianca al divertimento le giuste riflessioni.
T. Alfieri - da martedì 18 a domenica 23 ottobre
GIPO FARASSINO
Premiata galleria (SCHEDA A PAG 19)
T. Gioiello - da giovedì 27 a domenica 30 ottobre
BLUE DOLLS
Mille lire al mese (SCHEDA A PAG 15)
T. Erba - unica data 7 novembre ore 21
Edizioni Musicali Discografiche Oranova
Torino Spettacoli
DANTE MURO
L’altra voce
regia Enrico Fasella
Il progetto artistico L’altra voce nasce a Torino nel 2010, da un’idea del M°Benny Fiorito, titolare dell’etichetta discografica
Oranova, e detentore di una grande esperienza nella musica jazzistica americana,
nonchè collaboratore stretto di Frank Sinatra. L’intento
è di proporre
al
grande
pubblico una
nuova vocalità, o meglio
una vocalità rara, potente, che è unico mezzo
per affrontare temi profondi sociali e di vita personale. La musica italiana riarrangiata per orchestra classica e moderna è una novità che lega la
classicità con la modernità stessa e che proprio
nell’interprete Dante Muro, trova facilità di
espressione canora, che “entra” nella mente, ma
soprattutto nel cuore, trasmettendo grandi emozioni. Questo progetto coinvolgerà la varie comunità italiane all’Estero e approderà il prossimo
anno in America.
VIVA IL TEATRO!
Piemonte in scena
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
T. Erba - sabato 10 ore 21 e domenica 11 dicembre ore 16
Associazione Culturale Onda Larsen
Delitto in manicomio
di Andrè De Lorde - regia Giovanni Mancaruso
All’interno di un istituto psichiatrico, nella
campagna francese, il tempo sembra non
scorrere mai, solo il passare delle stagioni
rappresenta l’unico legame con la realtà. E’
questo lo scenario ove si consumano deliranti
atrocità; il sottile equilibrio tra ciò che è reale
e ciò che non lo è, viene spezzato da due pericolose e deformi pazienti. La distrazione
degli infermieri e la casualità, saranno gli elementi che determineranno l’amaro epilogo di
chi in realtà pazzo non è.
di
Torre di pietra
Camillo Antona-Traversi e Roberto Francheville
regia Riccardo De Leo
Gelosia, alcool ed invidia, sono tre ingredienti da evitare se si trascorre la propria
esistenza all’interno di un faro sull’Atlantico. Il guardiano ed il suo amico colpiti
da questo velenoso cocktail di follia, mettono a repentaglio la vita di migliaia di
passeggeri innocenti. Solo un’estrema soluzione si presenta davanti a loro; per
sventare la terribile tragedia sarà necessaria un’asfissiante e dolorosa scelta.
T. Erba - da giovedì 15 a sabato 17 dicembre ore 21
M & M in collaborazione con Torino Spettacoli
MARCO & MAURO
Parlapà
scritto e diretto da Marco Amerio, Mauro Mangone,
Massimo Brusasco
Figlio dell’omonima serie televisiva in onda su
Telecupole, Parlapà è la nuova
proposta teatrale
di Marco e Mauro,
ormai ospiti fissi
nella programmazione del Teatro
Erba. Il duo cabarettistico torna sul
palco con uno
spettacolo brillante,
vivace,
ricco di colpi di
scena, con personaggi strampalati che... ruotano attorno all’alloggio dove i nostri abitano, in una
convivenza perlomeno curiosa. La piemontesità caratterizza alcune scene, ma
lo show è decisamente composito e, per certi versi, multietnico, perfettamente
al passo con i tempi e con una società in evoluzione. O involuzione, se preferite.
Tra decoder che fanno dannare e compagnie telefoniche che ti complicano la
vita a suon di offerte straordinarie e con operatori che ostacolano più che aiutare… Tra video curiosi e ospiti a sorpresa, anche un omaggio a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, impareggiabili protagonisti della comicità italiana.
Con Parlapà, Marco e Mauro promettono quasi due ore di risate, in uno show
senza pause, impreziosito da momenti musicali funzionali alla storia che si vuole raccontare. Una storia ‘quotidiana’... augurando a
ogni spettatore di vivere giornate ben diverse
dalle loro. Ma ugualmente divertenti!
T. Erba - venerdì 23 dicembre ore 21
e lunedì 26 dicembre ore 16
Compagnia Torino Spettacoli
GIOVANNI MUSSOTTO
Gelindo ritorna
di Gian Mesturino - regia Girolamo Angione
Scaramantico, affettuoso ritorno di un “must”
delle feste di Natale. Tra i pastori del Presepe
non manca mai quello che porta una pecora
sulle spalle: è Gelindo, uno dei personaggi più
noti e amati della Natività e del teatro popolare
piemontese, che di anno in anno ritorna sulle
tavole dei palcoscenici, perché Gelindo, contadino un po’ burbero ma dal cuore d’oro, incarna i sentimenti più autentici. Per obbedire
al censimento dell’imperatore, Gelindo lascia
la sua casa in Monferrato, attraversa un bosco
e, per quella magia che avviene solo nelle favole, si ritrova dalle parti di Betlemme! Lo
spettacolo propone l’originale stesura monferrina recitata in italiano, con qualche piacevole momento in dialetto, affidata ad
un gruppo di interpreti capeggiati da Giovanni Mussotto, il Gianduja della Famija Turineijsa, qui nei panni di Gelindo.
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T. Erba - da martedì 13 a domenica 18 marzo
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Associazione di Musica Barotta
TRELILU
Venti?!
testi e regia del gruppo
Nuovo spumeggiante spettacolo per
gli strepitosi Trelilu. Per Torino Spettacoli è una conferma collaborativa
importante: risale ormai al 2005 la
prima promozione del gruppo al Teatro Erba.Quartetto comico-musicale
composto da Filippo Bessone (Pippo,
cantante-filosofo nonchè autore dei
testi), Piero Ponzo (Peru, ascetico
maestro concertatore specializzato in
clarinetto ed effetti speciali), Roberto
Bella (Bertu, bello ed impossibile, insigne chitarrista e bluesman con uso
appropriato di voce), Francesco Bertone (Franco, eclettico professore di
contrabbasso e cappellaio matto),
formano senza tema di smentita il più
importante ensemble di musica “barotta” degli ultimi venti anni. Venti?!
celebra i 20 anni di carriera dei simpatici Trelilu e propone nuove canzoni
e veri “cavalli di battaglia” di questi
due decenni insieme.
PIEMONTE IN SCENA (biglietti già in vendita - riduz valide tutti i giorni):
Storie Piemonte - Ruota Gira - Sitoassion - Maria Madalena
Levr - Fortuna con F - Delitto/Torre - Gelindo
p.unico € 13 + € 1 prev
ridotto unificato (over 60, under 26, gruppi, abb.ti e convenzionati) € 9
Come ridiventai direttore – Parlapà – Altra voce
p.unico € 15 + € 1 prev
ridotto unificato (over 60, under 26, gruppi, abb.ti e convenzionati) € 10
Venti?! – Mille lire al mese
da martedi’ a giovedi’: posto unico € 23 + € 1.50 prev
ridotto (under 26, over 60) € 16 + € 1.50 prev
speciale abb., convenzionati e gruppi di almeno 15 persone € 13 + € 1 prev
ven, sab sera, dom.pom.: p.unico € 23 + € 1.50 prev – rid. unificato
under26, over 60, abb, conv., gruppi <15 persone € 16 + € 1.50 prev
Premiata Galleria Bertoldo
posto unico Platea € 28 + € 1.50 prev
rid € 24.00 + € 1.50 prev (gruppi, under 26, over 60)
speciale abbonati € 20 + € 1.50 prev
posto unico Galleria: € 24 + € 1.50 prev. - Ridotto € 20 + € 1.50 prev.
(gruppi, under 26, over 60) - Speciale € 18 + € 1.50 prev. (abbonati)
Abbonamento “Piemonte in scena”:
3 spettacoli a scelta tra: Piccole Storie – Ruota - Direttore - Sitoassion
Maria Madalena – Altra voce – Levr sivè – Canson - Fortuna con F
Delitto/Torre – Parlapà – Gelindo € 27
Immagini ed emozioni
dalla bella serata di presentazione
della stagione 2011-12 al Teatro Alfieri
Germana Erba e Gipo Farassino
Le Blue Dolls
Marco e Mauro
invadono la platea
divertendo il pubblico
6
13° festival di cultura classica al Teatro Erba
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
T. Erba – da mercoledì 12 a domenica 16 ottobre
temi e motivi etici,
intellettuali e artistici
del mondo antico
bagaglio dell’uomo
moderno
Teatro Erba - lunedì 3 ottobre ore 21
(ingresso libero su prenotazione)
Compagnia Torino Spettacoli
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI
Ciò che uno ama - Poeti lirici dell’antica Grecia in scena
a cura di Adriana Innocenti
Ritorna lo spettacolo-conferenza tradotto da
Dario Del Corno in omaggio alla 1a edizione del
Festival serata inaugurale e di presentazione
del Festival a cura
di Germana Erba e
Pierpaolo Fornaro
Archiloco, Mimnermo, Alceo, Anacreonte, Alcmane,
Ibico, Simonide,
Pindaro e Bacchilide…“Sono voci
poetiche che ci arrivano da lontano.
2600 anni sono trascorsi: eppure le sentiamo come
nostre. Parlano infatti di cose che ci riguardano:
amore,amicizia, odio, dolore e gioia…”.
T. Erba - da martedì 4 a domenica 9 ottobre
(da giov 6 a sab 8 ottobre ore 21, dom 9 ottobre ore 16
mart 4 e merc 5 ottobre ore 10)
Compagnia Torino Spettacoli
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI STEFANO FIORILLO
MATTEO ANSELMI VALENTINA POLLANI
Agamennone
a cura di Pierpaolo Fornaro - regia Girolamo Angione
Una fiaccola agitata
da una donna delirante, il tizzone brandito da Cassandra
fra i muri di Troia anneriti e grondanti di
sangue è segnale
che sorge da quella
città, balena sulle
cime dei monti, riverbera sui mari, sfiora
tutte le isole e giunge
a Micene dove, nel
palazzo del monarca
sanguinario e prevaricatore, viene accolto con giubilo e
con premonitrice angoscia. Quel fuoco che si fa luce e concentra tanto spazio drammatico torna
ad essere colore del sangue per Agamennone reduce alla sua casa, e poi ancora sangue, suo e grondante sulle vesti di Clitennestra, sposa infedele abbeverata di vendetta e strumento di giustizia sul cadavere del marito e della
concubina prigioniera. L’Agamennone di Eschilo, tragedia di fascinosa imponenza e di sovrabbondanti messaggi autorali, viene proposta con innovativa
selezione scenica e quasi contaminata con una scena-prologo tratta dalle Troiane di Euripide; si reinterpreta così il dramma eschileo al modo critico di Euripide (che appunto lo ricordò nel suo dramma posteriore di quarant’anni circa)
privilegiandone il messaggio di umana passione e di individuale responsabilità
rispetto ai più convenzionali motivi del destino ineluttabile e della nemesi familiare. I due testi antichi accostati in scena di per sé cospirano a una moderna
appropriazione del senso tragico pur senza alcuna nostra stridente intrusione.
Quasi un dialogo di due grandi tragici greci che impone agli spettatori un valore
di etica severa e di sublime poesia. L’originalità di questa proposta nasce dalla
concentrazione in un’unica sequenza scenica di due formidabili tragedie antiche: Agamennone di Eschilo e le Troiane di Euripide che, con l’agghiacciante
e visionario monologo premonitore di Cassandra, fa quasi da prologo alla tragedia Eschilea. A scandire il rito del fuoco e del sangue, la parola possente e
scabra della tragedia antica, affidata alla interpretazione di Adriana Innocenti e
Piero Nuti per una voluta attestazione, forte e attuale, del valore di una forma
interpretativa che appartiene all’espressione più alta del teatro italiano.
(mer 12 ottobre ore 10 – gio 13 ottobre ore 10 e ore 21
ven 14 e sab 15 ottobre ore 21, dom 16 ottobre ore 16)
Compagnia Torino Spettacoli
MARIO ACAMPA ALBERTO BARBI SILVIA BARBERO
EUGENIO GRADABOSCO MATTEO ANSELMI
GIUSEPPE RAIMONDO DENISE CONSIGLIO
ELENA SOFFIATO
Il Soldato Fanfarone
da Tito Maccio Plauto
nuova edizione di Gian Mesturino e Girolamo Angione
musiche Bruno Coli - maestro di canto Paolo Zaltron
coreografia Ekaterina Savina - regia Girolamo Angione
Ritorno a grande richiesta per un grande
successo comico firmato da Gian Mesturino
e
Girolamo
Angione.
Tutto
in
Plauto è moderno: la
comicità di situazione,
l’invenzione linguistica,
il contributo della musica, la modernissima
lezione della contaminatio: mettere in scena
Plauto vuol dire tornare
alle radici della comicità e, nello stesso
tempo, metterne a
frutto gli esiti più attuali. In questa prospettiva,
abbiamo
scelto di collocare la vicenda nella città in costruzione d’una provincia romana appena colonizzata:
Augusta Bagennorum o ancora Augusta Taurinorum e poi chissà! I Romani
sono appena arrivati ma la fanno da padroni e sulla scena, a colpo d’occhio,
marmi e capitelli si sovrappongono a steccati e pollai di matrice contadina in
una divertente contaminazione di stili di vita e di cultura. Il Miles, campione di
tracotanza “romanesca”, non lega affatto col carattere dei locali che, dunque,
sono ben lieti di collaborare alla buona riuscita della beffa che un simpatico
servo ordisce ai suoi danni. In questo crogiolo di genti e di esperienze, tra soldati veneti e romani, servi napoletani e contadini piemontesi, le sfumature dialettali giocano un ruolo di spassosa comicità.
T. Erba – martedì 18 e mercoledì 19 ottobre ore 21
(disponibile su prenotazione lunedì 17 ottobre ore 10)
Compagnia Torino Spettacoli
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI SILVIA BARBERO
MATTEO ANSELMI STEFANO FIORILLO
Oreste
di Vittorio Alfieri - riduzione del testo Giovanni Testori
regia Adriana Innocenti da Giovanni Testori
Oreste è affidato a un’artista specializzata nella dimensione alfieriana della parola: Adriana Innocenti.
Oreste, scritto da Vittorio Alfieri nel 1777, è la tragedia più moderna che possa
esistere. Per il potere, a dei figli viene ucciso il padre; schiavi del Potere, si nutrono di vendetta e vendetta dopo due lustri compiranno e la tragedia termina
con questo verso: “O dura d’orrendo fato inevitabil legge!”. Lo spettacolo non
ha scene, costumi, non ha tempo. Gli attori immobili daranno al pubblico solo
e soltanto le splendide parole di Alfieri esempio massimo della nostra meravigliosa lingua e per me regista la soddisfazione più grande è di aver scoperto
dei bravissimi giovani attori che nella violenza del linguaggio alfieriano trovano
il parlare del loro tempo.
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
13° festival di cultura classica al Teatro Erba
7
T.Erba – da martedì 25 a domenica 30 ottobre
(dal 27 al 29 ott ore 21 - 30 ott ore 16 – 25 e 26 ottobre ore 10)
Compagnia Torino Spettacoli
MARIO ACAMPA ELENA SOFFIATO
De Bello Gallico
a cura di Gian Mesturino e Girolamo Angione
T. Erba – giovedì 20 e venerdì 21 ottobre ore 21
A.T.I.R.
ARIANNA SCOMMEGNA ANTONY MONTANARI al violoncello
Cleopatràs
di Giovanni Testori - scene Maria Spazzi
luci Pietro Paroletti - regia Gigi Dall’Aglio
La forza interpretativa di Arianna Scommegna si sprigiona tutta in questo ultimo
spettacolo della sua trilogia di monologhi. Un allestimento dove la parola è regina con il suo suono al di là della comprensione, accompagnata dall’improvvisazione musicale della calda voce di un violoncello. Per questa
interpretazione Arianna ha vinto il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici
di Teatro. Dalla rassegna stampa: “È tanto brava, la Scommegna, che in certi
momenti si rischia di ascoltare solo lei e non il testo, e questo sarebbe un limite,
perché la Cleopatràs è un’opera di incommensurabile bellezza: ogni volta si
resta stupiti dalla struggente purezza di questo inno ai piccoli piaceri della vita
-le pattinate dell’Antonio sul lago del Segrino… -scritto da un autore che la vita
per anni l’aveva negata e maledetta, e la riassaporava a pochi passi dalla fine”
– “Magnifica Scommegna” – “Un’attrice di straordinario talento, capace di passare con disinvoltura da un registro drammatico al comico, dal divino al carnale.
Un’interpretazione da non perdere, e da applaudire”. – “La Scommegna è perfetta per Testori. Brava, anzi bravissima… tra le migliori attrici della sua generazione” – “E’ di rara perfezione lo spettacolo per la travolgente, sensuale,
disperata interpretazione e la rigorosa, limpida, colta regia. Magnifico”.
La nuova produzione De Bello Gallico (ovvero la celeberrima “Guerra gallica”)
propone un approccio innovativo nel lavoro di stesura testuale e nelle scelte
registiche rispetto allo scritto sicuramente più conosciuto di Gaio Giulio Cesare
che visse in prima persona le vicende riguardanti la conquista della Gallia.
Uomo di grande cultura, appassionato di arte e filosofia, descrisse minuziosamente la sua campagna militare, inserendo nella narrazione molte curiosità
sugli usi e sui costumi delle tribù barbariche con cui veniva a contatto, oltre a
tentare di difendere il proprio operato. Il De Bello Gallico fu redatto da Cesare
in terza persona, come diario di guerra, con l’intento di conferire una patina di
oggettività e di difendere la propria persona e la propria condotta politico-militare. L’ambizione e le capacità politiche del condottiero erano, infatti, eccezionali e assai temute da una corporazione politica, indebolita dal volgere degli
eventi e dai mali di sempre: corruzione, interesse personale nell’attività pubblica
e vendette tra fazioni. Cesare ricorse spesso a temi di riferimento ideologico:
Fortuna, Clementia, Iustitia e Celeritas. Si trattava di veri e propri slogan politici,
parole d’ordine celebrative che sarebbero state utilizzate in seguito anche nella
guerra contro Pompeo. Anche la storia, dunque, con la documentazione letteraria più nota nella classicità, vale come deposito di rinnovate emozioni, legittimamente immaginarie. Il De Bello Gallico può avere il fascino di eventi epocali
mitizzati o leggendari che riviviamo nella perenne attualità della storia sempre,
per interesse empatico, contemporanea. Sulla scena l’eco di battaglie antiche
e romane, fanno sì che ci possiamo sentire Cesare o Antonio, re Cozio o Vercingetorige e possiamo apprenderne significati di valore esistenziale secondo
shakespeariano modello. È quindi pedagogia intrinseca, non solo emozione
letteraria ma sollecitazione intellettiva utile anche, o soprattutto a pubblico scolastico, magari con citazioni o brani recitati direttamente nel latino di Cesare.
Vercingetorige si arrende a Cesare
(dipinto di Henri-Paul Motte )
T. Erba - sabato 22 ottobre ore 21,
domenica 23 ottobre ore 16, lunedì 24 ottobre ore 10
Compagnia Torino Spettacoli
PIERO NUTI MATTEO ANSELMI ANTONIO ORRIU
Processo a Socrate
dalle opere di Platone - scritto e diretto da Piero Nuti
“È giunta l’ora di andare, io a morire, voi a vivere. Chi vada a miglior sorte nessuno lo sa tranne Dio”.
Piero Nuti ripropone una delle sue più vibranti interpretazioni: il fortunato Processo a Socrate. I dialoghi di Platone dedicati al processo e alla condanna a
morte di Socrate rappresentano una delle più alte riflessioni sul senso della
giustizia, del dovere dell’uomo e della morte. Lo stesso Socrate, a colloquio
con i suoi discepoli, nel momento estremo della condanna capitale, fornisce
con le sue parole e con il suo comportamento la prova vivente di una esistenza
spesa a testimoniare il valore assoluto dell’obbedienza alle leggi, dell’amore
per la patria, della religiosità della giustizia. Nonostante gli accorati appelli a
cercare la salvezza, Socrate va incontro alla morte con la consapevolezza di
chi accetta il martirio come testimonianza del senso più alto della giustizia.
13° Festival di cultura classica
incontri di approfondimento (a ingresso gratuito su prenotazione)
a cura del prof.
Pierpaolo Fornaro
Galli e Romani oltralpe
Un antico scontro o incontro di civiltà
tra il sud ellenizzato e il nord continentale dell'Europa
Testimonianze e immaginazioni letterarie antiche e moderne
Cleopatra: Eros e potere
in alleanza e conflitto per la nascita di un impero
Testimonianze e immaginazioni letterarie antiche e moderne
FESTIVAL DI CULTURA CLASSICA
(già in vendita – riduz valide tutti i giorni):
Agamennone – Soldato Fanfarone – Oreste – Cleopatràs
Processo a Socrate – De Bello Gallico
p.unico € 23 + € 1.50 prev – over 60 € 16 + € 1.50 prev
gruppi, abbonati e convenzionati T.Spettacoli € 13 + € 1 prev
under 26, studenti e docenti € 8
(ingresso gratuito docenti accompagnatori, 1 ogni 10 allievi)
Ciò che uno ama - Galli e Romani - Cleopatra: Eros e potere
ingresso gratuito su prenotazione al Teatro Erba
abb.to 3 spettacoli a scelta:
prezzo unico € 42 - spec studenti e docenti € 24
A Teatro in Sala Solferino
Solferino di Mattina al Teatro Alfieri
per iniziare presto la buona
abitudine di andare a teatro!
ina
di matt
T.Alfieri - dal 14 al 18 novembre ore 10.30
Compagnia Torino Spettacoli
STEFANO CAVANNA LUCREZIA COLLIMATO
Storie di fate a teatro
di Stefano Cavanna - regia Franca Dorato
Il piacevole spazio della Sala Solferino, accogliente e a misura “d’uomo”, rinnova la proposta a misura di… “bambino”, in realtà molto
piacevole anche per il pubblico di ragazzi e
adulti che abbiano un po’ di voglia di sognare.
Questo progetto, dal titolo “Storie di fate... a
teatro”, è una produzione Torino Spettacoli firmata dall’autore Stefano Cavanna, che ha
pubblicato il libro “Storie di fate e molto altro”
(edito da Politeia, Torino) e ne ha realizzato un
adattamento teatrale appositamente per i
bambini. Così l’autore: “Non raccontarmi storie!” Chissà quante volte ce lo siamo sentito dire o lo abbiamo detto. Storie di
fate… a teatro invece prende questo divieto e lo trasforma nella bellissima e
antichissima richiesta propria dei bambini di ogni età: “mi racconti una storia?”.
Lo spettacolo attinge a piene mani dalla memoria del tempo, comune a tutti i
popoli, scegliendo antiche leggende, favole e fiabe e riportandole in scena in
un modo allegro e scanzonato, così da poter essere apprezzate pienamente
anche dal pubblico più giovane. Sulla scena le favole prendono vita evocate
dalle parole degli attori e da giochi di prestigio che tenteranno di ricreare sul
palco la magia di cui ogni storia è intrisa, conducendo per mano il pubblico
fino al tanto atteso “e vissero felici e contenti”.
o
Solferinsera
di
anche
Solferino di Sera al Teatro Alfieri
La rassegna low cost
di drammaturgia contemporanea
gli appuntamenti dal 17
al 28 ottobre (da lunedì a venerdì ore 21)
T. Alfieri - 17 e 18 ottobre ore 21
Compagnia Torino Spettacoli
LUCIANO CARATTO GUIDO TEPPA
L’uomo dal fiore in bocca
a cura di Enrico Fasella da Luigi Pirandello - regia Enrico Fasella
Enrico Fasella e Luciano Caratto, impegnati rispettivamente come regista e protagonista, affrontano L’uomo dal fiore in bocca, una delle più straordinarie pagine
del teatro pirandelliano: l’attesa dell’incontro con una morte certa. Atto unico,
scena drammatica: un uomo che parla ed un altro che ascolti intervenendo di
rado, con battute ovvie e banali, alle considerazioni amare del primo, che rivelano
terribili verità. L’uomo infatti è in attesa di morire (il “fiore in bocca” è una tumore
mortale che gli ha aggredito il labbro superiore) e proprio la vicinanza della morte
ha reso più lucida in lui la capacità d’indagare il mistero della vita per penetrarne
l’essenza. L’uomo, con la sua apparente follia, ha escogitato una strategia che
gli consenta di sopravvivere all’ombra della morte che si è allungata su di lui.
Tutto il dramma è dominato da un forte senso di incomunicabilità e solitudine.
T.Alfieri - 19, 20 e 21 ottobre ore 21
Compagnia Torino Spettacoli
ALBERTO BARBI
Carnera e la tempesta
scritto e diretto da Alberto Barbi
Nell’ambito della valorizzazione del patrimonio sommerso, l’autore e regista Alberto Barbi, che fa parte del nucleo artistico stabile di Torino Spettacoli ormai da
parecchi anni, dopo averci guidato nella sua stessa storia personale e nella grande
storia della Seconda Guerra Mondiale attraverso lo spettacolo Famiglia in guerra
e dopo averci fatto incontrare il ciclista “maglia nera” Malabrocca, ci presenta ora
la figura del pugile Carnera. Carnera è una figura che ha generato, negli anni, una
mitologia molto particolare: ricordato da tutti come un pugile potente più che abile,
rimane vivo nella memoria collettiva come pochi altri atleti di quegli anni. Su di lui
sono stati scritti libri e fumetti, sono stati fatti sceneggiati televisivi, sono stati
aperti musei. Ma qual è la verità? Campione del mondo di pugilato, fenomeno da
baraccone, eroe del proletariato, bruto ignorante, amante di Dante e della lirica,
mendicante, malato, uccisore di uomini, bufala giornalistica.
T.Alfieri - dal 24 al 28 ottobre ore 21
Compagnia Torino Spettacoli
ENRICO FASELLA
Addio mia bella signora
scritto e diretto da Enrico Fasella
Mezzogiorno a teatro al Teatro Alfieri
la rassegna low cost per una
“pausa pranzo” diversa dal solito
gli appuntamenti dal 18 ottobre
all’11 novembre (lun, mar e ven ore 12.45
mer e gio ore 13.45)
T.Alfieri -17, 18 e 21 ottobre 12.45 - 19 e 20 ottobre ore 13.45
Compagnia Torino Spettacoli
ENRICO FASELLA
Addio mia bella signora
scritto e diretto da Enrico Fasella
Il testo Addio Mia Bella Signora,
Guido Gozzano tra parole e musica, con musiche e canzoni a cura
di Enrico Messina, permette di
scoprire la figura del poeta e dandy
torinese. Addio mia bella signora si
prefigge di intrattenere il pubblico
offrendo i versi del giovane Guido
con canzoni dell’epoca ,disegnando in una sorta di cabaret letterario la storia di uno dei nostri
maggiori poeti. Un’affettuosa intensa rievocazione di un personaggio, di un’epoca e di una Torino che
non solo vive ancora nell’immaginario storico dei piemontesi ma di
tutti gli italiani.
T.Alfieri - 24, 25 e 28 ottobre 12.45
26 e 27 ottobre ore 13.45
Compagnia Torino Spettacoli
GIOVANNI MUSSOTTO
Mi povr om, me mort la vaca!
a cura di Gian Mesturino e Giovanni Mussotto
dal repertorio di Carlo Artuffo
Carlo Artuffo, attore teatrale nato ad Asti nel 1885 da famiglia del popolo, iniziò
sin da giovane a calcare il palcoscenico nella città natale e nei dintorni. Nel
contempo si esercitava nella pittura, dipingendo soggetti sacri. La sua improvvisa notorietà nel teatro avvenne per puro caso. Scoperto da Mario Casaleggio
dopo la fine della prima guerra mondiale, con lui costituì un binomio trionfale
per la scena torinese. All’inizio degli anni Trenta, Artuffo lavorò con Macario ed
Angelo Alessio, ed è certo di questi anni che nasce la sua prima parodia e suo
assoluto cavallo di battaglia: Mi povr’om me mort a vaca.
T.Alfieri - 7, 8, 11 novembre 12.45 - 9, 10 novembre ore 13.45
Compagnia Torino Spettacoli
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI
Viva Verdi
di Sandro Cappelletto - regia Piero Nuti
Piero Nuti e Adriana Innocenti, coppia storica del teatro italiano, si cimentano
con una suggestiva pagina di storia e di teatro: Viva VERDI, firmata dal giornalista, scrittore per il teatro e per il teatro musicale Sandro Cappelletto, che ci
permette di incontrare un grande della musica: Giuseppe Verdi. A Sandro Cappelletto il compito di presentare il suo nuovo lavoro: “Lui ha un dubbio: e se
l’Italia fosse stata anzitutto una sua invenzione, diventata poi realtà passando
dal melodramma alla politica? Se adesso che la nazione è stata finalmente fatta,
lui avesse perduto l’ispirazione? Lei ammazza il tempo, prova a buttarla in ridere,
si traveste e gioca a fare i suoi personaggi, lo provoca, lo canzona, per ravvivare
l’aria di casa. Ma da quando Giuseppe è diventato così scontroso, in famiglia il
clima si è fatto pesante. Villa Verdi, anni Ottanta dell’Ottocento. Dopo Aida,
prima di Otello. Siamo ospiti della coppia, di Giuseppe e Giuseppina. Lui è
scontroso, irritabile. Idee convincenti per un’opera nuova ancora non ne ha,
mentre l’uomo nuovo del momento è diventato Wagner… Pensa e ripensa, Giuseppina ha un’idea, ha trovato un nuovo soggetto che lo appassionerà... Questo
lavoro è dedicato ad Adriana Innocenti e Piero Nuti, alla loro gioia incontenibile
di fare teatro, che sanno meravigliosamente comunicare, che ci fa bene”.
MEZZOGIORNO A TEATRO (già in vendita):
posto unico € 2.5 – abb.to a 3 titoli a scelta € 4.5;
ingresso gratuito abbonati T.Spettacoli
SOLFERINO DI SERA (già in vendita):
posto unico € 8, rid. abbonati e convenzionati Torino Spettacoli € 6
abb.to a 3 titoli a scelta € 18
SOLFERINO DI MATTINA (già in vendita):
posto unico € 5
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
grande prosa nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
9
spettatori per una nuova coscienza teatrale
T. Erba - da giovedì 3 a lunedì 21 novembre
T. Erba - da martedì 29 novembre a domenica 4 dicembre
(3, 7, 14 e 21 novembre ore 10, ven 4 e sab 5 ore 21, dom 6 ore 16, da mart
8 a sab 12 ore 21, dom 13 ore 16, da mar 15 a sab 19 ore 21, dom 20 ore 16)
Associazione culturale La Pirandelliana
Compagnia Torino Spettacoli
La Mandragola
di Niccolò Machiavelli - regia Girolamo Angione
Capolavoro comico del teatro del ‘500 e inestimabile classico della letteratura italiana, La
mandragola –che prende il nome da una radice
di decantate virtù afrodisiache- è una potente
satira sulla corruttibilità della società italiana
dell’epoca. Nel pieno fervore della riscoperta
della commedia antica, con la leggerezza del
genio, Machiavelli ambienta nella splendida e
tumultuante Firenze rinascimentale una perfetta
macchina teatrale, un’opera rispettosa fin nei
particolari più minuti delle regole classiche, una
commedia esemplare per disegno compositivo, qualità dei personaggi e intelligenza del
trattamento comico di scottanti temi etici e politici. Così Girolamo Angione: “Intendiamo proporre una Mandragola fedele allo spirito
carnevalesco che la vide trionfare nelle prime
rappresentazioni, tutta giocata sullo spirito ironico e beffardo dell’autore che nei tipici personaggi della commedia classica ha voluto
tradurre il principio dell’utile, l’arte della dissimulazione, facendone la spassosa allegoria dei
cortigiani descritti nelle pagine dei suoi scritti
politici. In questo senso, personaggio cardine della nostra lettura diviene il personaggio di Ligurio, perfetta espressione del pensare “machiavellico” che, ideando e attuando la beffa erotica intorno a cui ruota la vicenda, spinta ben oltre
i limiti del boccaccesco, definisce una dimensione della vita quotidiana, in cui,
analogamente all’agire politico, la realtà si fa doppia o tripla e le situazioni, già
comiche di per sé, trasfigurano nel paradossale, senza nulla togliere alla vivacità e al divertimento”.
T. Erba - da martedì 22 a domenica 27 novembre
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Associazione Teatrale Pistoiese/Argot Produzioni
in collaborazione con Spoleto52 Festival dei 2Mondi
PAMELA VILLORESI DAVID SEBASTI
Appuntamento a Londra
di MARIO VARGAS LLOSA (Premio Nobel 2010)
traduzione Ernesto Franco - scena Francesco Ghisu
costumi Lucia Mariani - musiche Germano Mazzocchetti
luci Emiliano Pona - video Andrea Giansanti
regia MAURIZIO PANICI
Appuntamento a Londra è una novità
assoluta per il teatro, scritta da Mario
Vargas Llosa –uno dei più apprezzati
scrittori di fama mondiale– che,
anche in questo testo, propone alcune delle suggestioni a lui più care.
La storia che racconta è un’acuta e
profonda riflessione sul tema dell’identità e sulla vita segreta delle
persone. Lo spettacolo è anche
un’indagine sui valori dell’amicizia e
dei sentimenti, su quel sottile filo che
ci lega come esseri umani, come attrazione profonda dell’uomo per l’altro da sé. Due amici d’infanzia e
gioventù, entrambi peruviani, si ritrovano a Londra dopo molti anni durante i quali non avevano avuto più contatti. Nel loro incontro rivivono il passato,
mescolando bei ricordi con brutte storie che credevano oramai sotterrate o
delle quali, forse, ignoravano l’esistenza. Un teatro fortemente ispirato dalla
letteratura in uno scambio fertile tra i diversi linguaggi espressivi. Il cast attoriale
dello spettacolo vede ancora una volta la presenza di un’attrice protagonista
indiscussa del teatro italiano, Pamela Villoresi insieme a David Sebasti. Lo spettacolo è al suo terzo anno di tournée. Dalla rassegna stampa dello spettacolo:
“Vargas Llosa, con impagabile savoir faire riprende alla grande giostrando con
levità e pudore più sul registro noir che su quello brillante. Cui si adegua con
spirito, nella confezione approntata con charme da Maurizio Panici, la recita
dello spiritoso David Sebasti e la splendida prova di Pamela Villoresi” - “Il testo
è intrigante e divertente, pur senza perdere il suo significato di radiografia dell’identità contemporanea e diagnosi delle ambiguità latenti. Villoresi e Sebasti
regalano agli spettatori la degna interpretazione di un bel pezzo di teatro.” “Me ha gustado mucho. Original, sutil, immaginativo. Y al mismo tempo muy
fiel al texto. – Era raggiante, Mario Vargas Llosa dopo aver visto la trasposizione
teatrale del suo Appuntamento a Londra e soddisfatto, soprattutto per il modo
in cui il regista Panici ha risolto l’ultima scena, con il finale più indovinato”.
(da mart a sab ore 21 - dom ore 16)
presenta lo storico successo
VALERIA VALERI PAOLO FERRARI
Gin Game
di Donald Lee Coburn - regia Francesco Macedonio
Gin Game offre la visione di uno spaccato esistenziale riguardante due vecchi, Fonzia e
Weller, ospiti di una casa di riposo convenzionata. Weller, ricercatore di mercato in pensione, insegna a Fonzia, una vecchia puritana,
figlia di un pastore metodista, il gin nel quale
da sempre eccelle; egli è affettuoso e cordiale
ma quando Fonzia, che ha imparato subito,
comincia a vincere superando il maestro, scatena il suo disappunto, tanto più crescente
fino a diventare collera, rabbia allo stato puro.
Dietro questa collera si nascondono ragioni
più profonde del semplice orgoglio ferito: l’
anziano giocatore è vittima di un passato fatto
di delusioni, di frustrazioni economiche e personali; Fonzia sfoga le sue delusioni fatte di
abbandoni e altrettante delusioni, cedendo al
turpiloquio ed agli istinti ben lontani dal suo abituale stile di vita e dalla sua
educazione. Il finale ci mostra la dura realtà: due vecchi stanchi e sfiduciati che
avrebbero potuto essere due buoni amici se non fossero stati troppo impegnati
a nascondere la propria infelicità dietro il velo dell’ ipocrisia.
T. Gioiello - da giov 24 novembre a dom 8 gennaio
Compagnia Comica Stabile del Teatro Gioiello
Assemblea condominiale
di Gerard Darier - traduzione Antonella Questa (SCHEDA A PAG. 13)
T. Alfieri - da mar 29 novembre a dom 4 dicembre
GIUSEPPE PAMBIERI GIANCARLO ZANETTI LIA TANZI
Cena a sorpresa
di Neil Simon (SCHEDA A PAG 17)
T. Erba - da martedì 20 dicembre a domenica 15 gennaio
(mart 20 dic ore 10 e ore 21 – merc 21 e giov 22 dic ore 21 – da lun 26 a ven
30 dic ore 21 - sab 31 dic ore 20, dom 1° gen ore 16, da mar 3 a gio 5 gen
ore 21, ven 6 gen ore 16, sab 7 gen ore 21, dom 8 gen ore 16, da mar 10 a
sab 14 gen ore 21, dom 15 gen ore 16 – lun 16 gen ore 10)
Compagnia Torino Spettacoli
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI FRANCO VACCARO
LUCIANO CARATTO
Arsenico e vecchi merletti
di Joseph Kesselring - regia Giancarlo Zanetti
Nuovo, atteso
allestimento
per il capolavoro di black
humour Arsenico e vecchi
merletti. Dopo
il grande successo
riscosso
dai
molti anni di
repliche del
giallo Trappola
per topi, Torino Spettacoli si cimenta con un altro “meccanismo perfetto” del repertorio,
questa volta colorato di “nero”... Con arguto umorismo, sono rappresentate le
manie omicide di due simpatiche vecchiette in un grado di equilibrio in cui l’autore plasma nella sua forma comica il materiale incandescente della sua elaborazione. Rappresentato in tutti i Paesi del mondo e portato sullo schermo
da Frank Capra nel 1944, l’allestimento di questo testo si colloca nel percorso
di Torino Spettacoli di riproposta dei classici della tradizione comica di livello.
Come sottolinea Silvio D’Amico: “Per combinare i “pezzi” del suo gioco, l’autore ha immaginato di far capitare Mortimer, un uomo normale –pensate un po’:
un critico drammatico- in mezzo a una famiglia di pazzi. A capo di questa famiglia ci sono due candide, miti, religiose vecchine, le quali struggendosi di
pietà per la solitudine degli uomini anziani rimasti senza famiglia, hanno preso
l’abitudine di invitarli a casa e di offrir loro un certo vinello arsenicato, e dopo
averli così liberati dal peso della vita, li seppelliscono puntualmente nella loro
cantina con l’aiuto di un nipote anche lui pazzo, che si crede d’essere Theodore
Roosvelt. Il povero Mortimer ha appena fatto in tempo a sbalordire della macabra scoperta, che in quella casa capita un altro nipote pazzo; costui sfoga le
micidiali manie di famiglia in modi alquanto meno idillici, e arriva portandosi
appresso, dentro l’automobile, il dodicesimo dei suoi assassinati…”
10
grande prosa nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
T. Erba - da martedì 7 a domenica 12 febbraio
T. Erba - da martedì 21 a domenica 26 febbraio
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Compagnia Horovitz-Paciotto - Offucina Eclectic Arts
La MaMa Umbria International
Trilogia Horovitz di Israel Horovitz
L’indiano vuole Il Bronx (1968)
regia Luke Leonard (Stati Uniti)
con Lorenzo Bartoli, Giorgio Marchesi, Francesco Bolo Rossini
Beirut Rocks (2006)
regia Hyunjung Lee (Corea)
con Giorgio Marchesi, Francesco Bolo Rossini,
Nicole Sartirani, Simonetta Solder
Effetto Muro (2009)
regia Andrea Paciotto (Italia)
con Giorgio Marchesi, Francesco Bolo Rossini
Non Solo Comico - Studio 12
QUINCE
Marlene D. The Legend
scritto e diretto da Riccardo Castagnari
al pianoforte ANDREA CALVANI (nel ruolo di Burt Bacharach)
Tre atti unici di straordinaria
intensità, tradotti e messi in
scena per la prima volta in
Italia da tre registi di provenienze culturali e geografiche diverse: Stati Uniti,
Italia e Corea. Un gruppo di
5 attori si succedono nell’interpretare i vari personaggi dei tre testi. Il
risultato è coinvolgente,
toccante e visivamente
suggestivo. Dalla rassegna
stampa: “Una grande
prova di maestria e di sostenuto agonismo attoriale” – “Tre drammi di grande pathos e di straordinaria intensità” “Lo spettacolo
è stato accolto con grande entusiasmo e partecipazione dal pubblico. A colpire
gli spettatori è stata la forza dei testi esaltata da una suggestiva messa in scena
e dalla bravura di cinque giovani attori sotto la direzione di tre diversi registi.
Nella settimana precedente la Trilogia Horovitz, in un grande hotel di Torino
viene proposta la performance Suite Horovitz, Sei storie che si intrecciano all’interno di un Hotel. Prendi un hotel, poi prendi dei personaggi che in quell’hotel diventano protagonisti di divertenti e singolari disavventure. Il risultato?
«Suite Horovitz», un caratteristico spettacolo scritto da Israel Horovitz, adattato
e messo in scena con la regia di Andrea Paciotto. Suite Horovitz è una produzione molto particolare che ha inaugurato la 40° edizione del Festival Settembre
al Borgo di Caserta (agosto 2010), uno spettacolo divertente e coinvolgente
che si svolge in diversi spazi all’interno di un hotel. Scena dopo scena, il pubblico si ritrova testimone indiscreto di sei storie brevi, commedie ironiche e
pungenti, divertenti, commoventi, provocatorie ed impegnate. Ogni testo presenta un punto d’osservazione diverso, uno scorcio/squarcio sull’esperienza
dell’uomo e della donna contemporanei. (Seguirà in autunno conferenza di presentazione dedicata al progetto)
T. Erba - da martedì 14 a domenica 19 febbraio
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Argot Produzioni Teatro Artigiano
PAOLA GASSMAN PIETRO LONGHI
Due dozzine di rose scarlatte
di Aldo De Benedetti - scene Mario Amodio
costumi Lucia Mariani - regia Maurizio Panici
Un classico universale della commedia, sospesa
nel tempo e nello spazio, giocata da tre (più uno)
personaggi straordinariamente disegnati. Una
storia che parla di uomini e donne con le loro debolezze, i loro vezzi, le loro idiosincrasie. Come
diceva Dumas, “le catene del matrimonio sono
così pesanti che bisogna essere in tre per sopportarle” e quindi, oltre alla coppia, è necessario
che, di volta in volta, si aggiunga un terzo ad aiutare! In un matrimonio fin troppo fedele, la moglie
–forse trascurata- comincia a sentire voglia di
evasione e organizza un viaggio da
sola, il marito complice l’amico
avvocato- ne approfitta per tentare
di avvicinare una bella contessa inviando due
dozzine di rose scarlatte con lo pseudonimo “mistero”. Ma il mazzo per errore arriverà alla moglie… Da questo equivoco si sviluppa una storia
parallela sul desiderio e la necessità di sognare,
un percorso iniziatico che ci fa riflettere sorridendo sulle nostre debolezze. I protagonisti sono
ancora una volta Paola Gassman e Pietro Longhi,
che hanno consolidato il loro affiatamento in palcoscenico nei due anni di repliche, premiate da
straordinario successo, di Divorzio con sorpresa.
Atteso ritorno al Teatro Erba per una delle
interpretazioni più sorprendenti degli ultimi anni: Quince in Marlene ovvero uno
spaccato di vita della leggendaria Marlene Dietrich quando, cinquantenne, abbandona il cinema per dedicarsi al canto.
La preparazione meticolosa ad uno dei
suoi concerti. I suoi amori, i retroscena
nascosti della sua solitudine, lo sfarzo dei
suoi costumi... il tutto accompagnato
dalle più belle canzoni che lei ha cantato
sui palcoscenici di tutto mondo e, qui,
eseguite rigorosamente dal vivo con l’accompagnamento del pianoforte. Ma perché ad interpretarla è un uomo? Il segreto
è la chiave di volta dello spettacolo e sarà
proprio quel segreto a consolidare l’amicizia che nascerà tra lei e il suo interprete:
QUINCE (pseudonimo sotto il quale per
anni si è celato lo stesso Castagnari). Lo
spettacolo, in scena dal 2001, è diventato
un successo internazionale (da Città del Messico a Parigi) con innumerevoli riconoscimenti, tra i quali il premio Marius ottenuto a Parigi come migliore spettacolo musicale dell’anno (categoria adattamento francese) e la nomination a
Quince come miglior attore protagonista. Dopo oltre tre mesi sulle scene francesi, l’incontro con Pierre e Gilles ha consacrato Quince/ Marlene tra le icone
del loro gotha fotografico.
T. Erba - da martedì 28 febbraio a domenica 4 marzo
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Compagnia Torino Spettacoli
MIRIAM MESTURINO GIANLUCA RAMAZZOTTI
ANDREA MARROCCO LUCIANO CARATTO
DOMENICO BERARDI BARBARA CINQUATTI
MARIA ELVIRA RAO
La Locandiera
di Carlo Goldoni - regia Enrico Fasella
Secondo anno di repliche per questa edizione de La locandiera con Miriam Mesturino e Gianluca Ramazzotti che ha letteralmente sbancato il botteghino.
L’allestimento si avvale delle scenografie storiche create dal grande Emanuele
Luzzati per le produzioni goldoniane Torino Spettacoli; i costumi sono curati da
Pendragon. La riproposizione de La locandiera è un importante traguardo per il
Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli che, partendo dalla Pamela del 1989,
ha curato in questi anni il progetto Goldoni a Torino, articolato nell’omonimo
convegno (con relativa pubblicazione degli Atti), numerosi incontri e giornate di
studio, la produzione degli spettacoli L’Osteria della posta e l’Avaro e l’ospitalità
di titoli quali La vedova scaltra, proposta dal Teatro Stabile di Bolzano. La Locandiera, a differenza di altre commedie in cui Goldoni utilizza il dialetto veneziano, è un’opera scritta interamente in lingua italiana. Il capolavoro goldoniano,
che andò in scena al teatro Sant’Angelo di Venezia il 26 dicembre 1752, narra
la strana “avventura” di una giovane donna, Mirandolina, serva e padrona al
tempo stesso di una locanda fiorentina. Con la riforma goldoniana, questa figura
si modernizza divenendo “donna di garbo”. Dalle note di regia: “La storia di
una donna che rifiuta Conti, Marchesi e Cavalieri, per impalmare Fabrizio, umile
borghese quanto lei, al fine di governare meglio la locanda, non può che essere
una tipica allusione alla novità dei rapporti tra borghesia e nobiltà. In Mirandolina,
si visualizza, attraverso l’artificio scenico, quel mutamento che vede la borghesia
conquistare maggior spazio a danno della nobiltà veneziana e non solo (la commedia è ambientata a Firenze), per poi acquisire un primato che andrà via via
consolidandosi negli anni successivi.
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
grande prosa nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
T. Erba - da martedì 6 a domenica 11 marzo
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Fama Fantasma
PAOLA PITAGORA ROBERTO ALPI
VIOLA GRAZIOSI EVITA CIRI
Honour
di Joanna Murray-Smith - traduzione Masolino d’Amico
regia Franco Però
Premio Flaiano 2010 a Paola Pitagora per Honour
Cosa succede quando un confortevole e pluridecennale matrimonio di classe
media all’improvviso si frantuma? Quando si presenta la possibilità di rinnovare
la propria vita, ma a spese della felicità e della sicurezza di qualcun altro? George, giornalista e critico letterario, famoso e molto influente; Honour, sua moglie, già brava scrittrice; Claudia, giovane intervistatrice, molto determinata, con
mire letterarie; Sophie, fragile figlia della coppia, studentessa universitaria. Una
famiglia importante dell’establishment intellettuale, dove i ruoli della coppia sono
ben definiti con soddisfazione (reale? apparente?) di entrambi i partners. Ma poi
piomba, meteora inaspettata, questa giovane a intervistare Lui, l’intellettuale famoso. E l’ingranaggio, in apparenza perfettamente oliato del ménage familiare,
comincia a incepparsi. Che una giovane donna, attraente, affascini l’uomo maturo al punto di fargli abbandonare la vita precedente, rientra in una conosciuta
casistica; ma che la giovane Claudia intrecci rapporti con gli altri membri della
T. Erba - da martedì 20 a domenica 25 marzo
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Compagnia di prosa Ludus In Fabula
Residenza Teatrale Fondazione Teatro Coccia Novara
MARINA THOVEZ MARIO ZUCCA
L’insostenibile leggerezza…
di Marina Thovez - scene Nicola Rubertelli
regia Marina Thovez
E’ una novità assoluta, é la prima volta che
L’insostenibile leggerezza dell’essere, il famoso romanzo di Milan Kundera, viene portato in teatro. Dopo l’originale e felice
riscrittura della Casina di Plauto, l’autrice si
cimenta con un altro capolavoro della letteratura, questa volta contemporanea. Un
medico chirurgo di successo e donnaiolo incontra una cameriera autodidatta con un
grande amore per i libri e per il suo Paese:
la Boemia. La ragazza gli sconvolgerà la
vita. Ma un nemico ben più grande adombra
il loro matrimonio: la Russia che nel ’68 invade Praga con i carri armati e ne soffoca il
sogno libertario. La popolazione cecoslo-
T. Erba - da martedì 27 marzo a domenica 1° aprile
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Laros
SEBASTIANO SOMMA
Il giorno della civetta
di Leonardo Sciascia - adattamento Gaetano Aronica
con GAETANO ARONICA MORGANA FORCELLA
ROBERTO NEGRI ALESSIO CARUSO
MAURIZIO NICOLOSI MASSIMO CIMAGLIA
FABRIZIO CATALANO LUCA MARIANELLI
con la partecipazione di ORSO MARIA GUERRINI
scene Antonia Petrocelli e Gilda Cerullo - luci Ugo Governali
fonica Roberto Miccinilli - costumi Antonia Petrocelli
consulenza musicale Giovanni D’aquila - regia Fabrizio Catalano
Dalle note di regia: “Un paese di poche migliaia di abitanti,
nell’entroterra siciliano. Un freddo mattino d’inverno. Una
piazza. Un autobus –il motore già acceso– che s’appresta
a partire. Gli ultimi passeggeri s’affrettano a salire. Un
uomo, vestito di scuro, s’avvicina, di corsa. Posa il piede
sinistro sul predellino dell’autobus, sta per rivolgersi all’autista. All’improvviso, un bagliore, seguito da un rumore
sordo: l’uomo rimane quasi sospeso, per qualche istante,
prima di afflosciarsi sull’asfalto. Morto. Il giorno della civetta racconta la storia dell’inchiesta condotta, a partire
da questo omicidio, da un capitano dei carabinieri appena
arrivato in Sicilia, dalla lontana Parma, all’inizio degli anni ’60. Il capitano Bellodi
è un uomo onesto ed intelligente, pronto ad affrontare qualunque difficoltà, pur
di far bene il proprio dovere. Davanti a lui, c’è adesso un cammino lungo, faticoso, irto di ostacoli. In fondo a questo percorso, c’è la verità; ma la verità,
spesso, in Sicilia, ha troppe facce”. Spiega il drammaturgo Gaetano Aronica:
“Il progetto di uno spettacolo tratto da “Il giorno della civetta” nasce da un
grande amore per l’opera di Leonardo Sciascia, autore tra i più affascinanti e
“scomodi” del Novecento. Dico scomodi perché ritengo ci sia una volontà di
non voler comprendere, quando non addirittura di rimuovere alcune illuminanti
11
famiglia –che sono, poi, due
donne: Honour e Sophie- e li “usi”
e si faccia “usare” da questi per
quella che si rivela, essenzialmente, come una crudele forma di
ri-nascita –o, se vogliamo, di riscoperta di sé stessi– per tutti i personaggi coinvolti, cambia la
prospettiva. L’australiana Joanna
Murray Smith si è imposta ben
presto come una delle autrici più
interessanti della sua generazione
ottenendo la sua prima nomination
all’Australian Film Institute Award
per Georgia. Honour è stata messa
in scena da Meryl Streep e, dopo
aver vinto il Victorian’s Premier’s
Literary Award for Drama, è stata
prodotta a Broadway. Il testo è
stato rappresentato negli Stati
Uniti, in Nuova Zelanda, Corea,
Brasile, Messico, Malesia, Turchia,
Portogallo e Gran Bretagna, confermandosi un successo mondiale.
vacca è divisa in due: spie e spiati. Un professore universitario e una sua allieva portano per
mano lo spettatore nelle vicende praghesi, e
con simpatia e umorismo fanno capire l’importanza dell’esercizio del pensiero. Dalle note di
regia: “Ho ambientato la scena in un labirinto.
L’appartamento di Tomas, la stessa Praga
sono visti come un dedalo da cui non c’è via
d’uscita. Tereza e Tomas si muovono nel poderoso allestimento di Nicola Rubertelli come
topi in gabbia, spiati e costretti in un percorso
obbligato, quello del regime stalinista, che censura ogni movimento. Frontiere sbarrate, mezzi
d’informazione che diventano mezzi di disinformazione, scuole chiuse, intellettuali in galera o
sottoterra. Questa è la punizione per quella bellissima città che con la sua Primavera cercava
di riportare il socialismo verso gli ideali di democrazia sotto cui era nato. I personaggi del Professore e dell’Allieva non sono presenti nel romanzo di Kundera
ma, sotto forma di moderno dialogo di Platone, incarnano il suo pensiero filosofico. (…) All’annichilimento si può opporre la fiducia nell’esercizio del pensiero
in tutte le sue espressioni. Questo è il più grande strumento di libertà che abbiamo, è un baluardo contro qualsiasi dittatura: sia quella che si presenta sotto
la forma esplicita di un regime militare, sia quella più subdola di un voluto imbarbarimento progressivo che tolga alla gente ogni facoltà di pensare”.
personalità della nostra cultura recente che, con la carica erosiva
delle loro idee, metterebbero in crisi
oggi come ieri, più di ieri, meccanismi consolidati, gerarchie intoccabili, privilegi acquisiti e vissuti nella
comune coscienza come diritti; insomma quel delicato equilibrio fra i
poteri che si preferisce preservare
nei recinti di un conformismo rassicurante, anche là dove voci apparentemente difformi servono invece
per rafforzarli. Ci sono autori che invece fanno paura: sto pensando a
Sciascia e a Pasolini, a quelle voci
cioè che non è possibile “usare”,
perché nelle loro pagine emerge un
atteggiamento irriverente, un continuo sospetto, a volte, non poche,
una lucida, preoccupante veggenza. Perché Sciascia e Pasolini?
Due scrittori così diversi, due mondi separati, la Sicilia, “letteraria e civile” di
Sciascia, le borgate violente, colorate al “petrolio” di Pasolini. (…) Ma torniamo
al “Giorno della civetta”. Ciò che mi colpisce, aldilà della narrazione sempre avvincente, del complesso gioco di rapporti, nel contesto di una Sicilia dove il
“non detto” diventa più importante di ciò che si dice, è una grande, superiore,
talvolta impenetrabile intelligenza. Ho come l’impressione che Sciascia, si diverta a scoprire e poi nascondere senza essere mai volutamente esplicito, in
un gioco di ombre e di luci che sembrano suggerire al lettore uno sforzo di intelligenza, continuamente suscitando dubbi, invitando a scavare nella memoria
(passata e futura), collegare, inserire in un quadro di rapporti che va al di là della
forma e investe cose, persone, fatti, che sembrano scritti “domani”. Per questo
ritengo che “Il giorno della civetta” debba essere messo in scena. Credo che ci
sia bisogno di parlare di giustizia, ci sia bisogno di un’ostinata ricerca della verità, ci sia bisogno di un capitano Bellodi, del suo volersi “rompere la testa”
contro un muro che a quarant’anni di distanza è ancora solido. In una parola,
citando il Maestro, ci sia bisogno di “idee””.
12
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
grande prosa nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
T. Erba - da martedì 10 a domenica 15 aprile
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Molise Spettacoli
con il patrocinio e il sostegno del
Garante dei detenuti della Regione Lazio
Ministero della Giustizia D.A.P.
ANTONELLA FATTORI GIUSY FRALLONARDO
DANIELA SCARLATTI LIA ZINNO
Giorni Scontati
di Antonella Fattori e Daniela Scarlatti
musiche Marco Biscarini - scene Francesco Ghisu
costumi Lucia Mariani
lighting designer Maurizio Fabretti, Progettinaria
regia Luca De Bei
con il patrocinio del
GIORNI SCONTATI tutti uguali anche quando non sono uguali. GIORNI SCONTATI quelli già passati in carcere. GIORNI SCONTATI segnati sui muri della cella
per contare quelli che dividono dalla libertà. GIORNI SCONTATI che scontati
non sono mai. Una commedia in cui quattro personaggi femminili si ritrovano
a dividere una cella, vivendo situazioni divertenti disperate e grottesche. Quattro donne che si scontrano, s’incontrano, si amano, si odiano, si sopportano,
ridono e piangono, ma soprattutto imparano a vivere in un luogo che è negazione della vita. Il pubblico verrà trascinato dalle loro storie divertendosi alle
loro battute, immedesimandosi nella loro quotidianità così vicina e distante
dalla nostra. Si appassionerà alla durezza apparentemente inspiegabile di Viviana, che nega la voglia di vita; allo smarrimento di MariaPia che mai avrebbe
pensato, lei bella ricca e potente, di varcare la soglia di una cella; alla vitalità
dirompente di Rosa, empatica , strafottente che sprigiona simpatia a ogni piè
sospinto e a cui si perdona tutto; alla fragilità di Lucia che si appoggia alle altre
per paura di volare, ma poi riuscirà a spiccare il volo più alto. Giorni scontati è
uno spaccato di vita in un carcere femminile d’Italia che sorprenderà, divertirà
e commuoverà e, forse, riuscirà a spezzare qualche pregiudizio.
T. Erba - da martedì 17 a domenica 22 aprile
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16 – scolastiche a richiesta)
Compagnia Torino Spettacoli
Junior Company Liceo TNT
Sogno di una notte di mezza estate
di William Shakespeare - regia Enrico Fasella
“Può ben dire la sua un leone, quando a dir la
loro ci sono tanti asini in giro”. Questa è una
delle frasi più celebri del “Sogno di una notte
di mezza estate” l’immortale fiaba di William
Shakespeare, che accomuna l’alta poesia del
più grande drammaturgo di tutti i tempi con la
sua convinzione di quanto il teatro possa dare
ad ognuno di noi l’idea sintetica e chiara del
senso della vita; e di quanto la vita abbia quel
senso “drammatico” che in ognuno di noi vive
anche in sogno. E’ una delle prime scritte da Shakespeare e rimane un capolavoro assoluto e ancora oggi tra le commedie più rappresentate nel teatri di
tutto il mondo. La trama principale si snoda attorno alle vicende amorose di
Ermia e Lisandro e di Elena e Demetrio, le cui avventure sentimentali sono complicate dall’entrata in scena di Oberon e Titania, re e regina delle fate i quali,
tramite il folletto Puck, creano scompiglio tra i sentimenti degli amanti. Divertentissime anche le vicende di Bottom e dei suoi colleghi artigiani, che si recano
nella foresta per preparare la messa in scena della vicenda allegorica di Piramo
e Tisbe. Uno spettacolo gioioso, ricco di effetti scenici festosi, tra musiche,
canti e danze all’insegna della giovinezza. Affascinanti ed esuberanti interpreti
trasporteranno il pubblico in uno dei più bei viaggi tra fiabesco e il certame
d’amore, che fantasia umana abbia mai potuto creare.
T. Erba - da mercoledì 2 a domenica 6 maggio
(da mercoledì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Lux T
DANIELE ANTONINI FABRIZIO D’ALESSIO GIUSEPPE FORLI’
ANTONIO GROSSO FRANCESCO NANNARELLI
ANTONELLO PASCALE MARIA ANTONIETTA TILLOCA
con la partecipazione di NATALE RUSSO
Minchia Signor Tenente
commedia di Antonio Grosso - regia Nicola Pistoia
Minchia Signor Tenente racconta la vita quotidiana di una piccola Stazione dei
Carabinieri in un paesino della Sicilia, nella quale si vive un’ordinaria, lenta ma
divertente quotidianità, interrotta da un importante evento. L’espressione amara
Minchia Signor Tenente è detta tra i denti, perché “urlarla non si può, perché significherebbe insubordinazione”. Ma è un’espressione che non si può neanche
tacere perché significherebbe arrendersi a tutto: alle gerarchie che schiacciano,
alla legge del più forte, al male. Il tema della legalità è trattato soprattutto dal
punto di vista degli uomini che non fanno notizia, in un’ottica tragicomica, rappresentati nella loro quotidianità fatta di accadimenti belli e brutti, seriosi e divertenti, di amore e di passioni. Dalle note dell’autore: “Era l’anno 1994, guardavo
il festival di Sanremo con mio padre, la kermesse era arrivata quasi alla fine,
Baudo aveva la busta con il nome del vincitore, erano rimasti in due: Aleandro
Baldi con il brano “Passerà” e Giorgio Faletti con “Signor Tenente”. Ad un certo
punto, poco prima che Baudo annunciasse il vincitore, papà disse “Se vince Faletti, L’Italia cambia”. Faletti non vinse e L’Italia rimase sempre quello che era e
che è…la patria dei “rifugiati”. Quelle parole echeggiano nella mia mente da anni;
io figlio di un ex maresciallo dei carabinieri ho provato forse, dopo un po’ di anni,
quella sensazione che mio padre provò allora. Da bambino io vivevo nel terrore,
quando ascoltavo la radio, oppure guardavo la televisione e vedevo parlare di carabinieri, poliziotti che a “causa” soltanto del loro lavoro, venivano ammazzati
senza alcuna pietà. Intanto il tempo è passato e tre anni fa, per caso, ho riascoltato il brano “Signor Tenente” alla radio, improvvisamente la paura e la voglia di
reagire sono contemporaneamente riemersi e non avendo altro strumento che la
scrittura, ho elaborato lo spettacolo “Minchia Signor Tenente”. Cinque carabinieri,
un tenente e la mafia che li circonda… questa potrebbe sembrare la classica storia del cattivo e dei buoni in cui il bene vince sempre… invece no… Minchia Signor Tenente, non è il solito spettacolo in cui si cerca di raccontare le storie dei
protagonisti della guerra di mafia. Non è “Il Padrino”, “La scorta”, “Borsellino”,
“Il giudice Falcone” o il “Capo dei Capi” (film dei quali io sono un grande estimatore e che raccontano stralci di vita e biografie in modo perfetto) ma è semplicemente parlare in modo leggero, addirittura comico, di un argomento che è
stato per anni il cancro della nostra società”.
Immagini ed emozioni
dalla bella serata di presentazione
della stagione 2011-12 al Teatro Alfieri
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VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
Per farvi ridere
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T. Gioiello - da giovedì 27 a domenica 30 ottobre
(da giov a sab ore 21 - dom ore 16)
BLUE DOLLS
VIVIANA DRAGANI primo soprano
ANGELICA DETTORI secondo soprano
FLAVIA BARBACETTO contralto
MARCO PARODI chitarra - PAOLO VOLANTE pianoforte
RICCARDO VIGORÈ contrabbasso - LUCA RIGAZIO batteria
e con gli attori RENATO LIPRANDI e CRISTINA RIGOTTI
Mille lire al mese
Si immagina che una radio
italiana, che presenta i programmi musicali tipici delle
radio locali, trasmetta per
l’ennesima volta lo spettacolo Mille lire al mese, davanti ad un pubblico
radiofonico. Due annunciatori degli anni d’oro della
Radio (allora EIAR) si apprestano, dunque, a recitare radiofonicamente, la vicenda,
ricchissima di ricordi buffi e
divertenti del periodo anni
’30-’50 e i ricordi sono intervallati da belle canzoni
swing italiane degli anni ’30’50, interpretate dalle Blue
Dolls e dai loro 4 musicisti.
Lo spettacolo, diviso in 2
tempi (anteguerra e immediato dopoguerra) è, dunque, un revival di tutte le più
divertenti canzoni dell’Italia del “ventennio” e del dopoguerra, e colpisce per
la sensibilità, simpatia e freschezza delle protagoniste e per la maestria degli
attori. Non può non piacere agli Italiani di ogni età perchè con questi motivetti
sono cresciuti. Grazie al loro repertorio d’antan le Blue Dolls hanno interpretato
la fiction di RAIUNO Le ragazze dello swing, dando voce alle attrici nelle 14
canzoni presenti nel film e partecipando a numerosi cameo. La fiction, per il
grande successo ottenuto, sarà ripresentata dalla RAI nel 2012. Inoltre, le Blue
Dolls hanno partecipato al tour di Renzo Arbore, esibendosi col grande artista
anche al Teatro Alfieri a suggellare la loro notorietà.
T. Erba - da giovedì 3 a lunedì 21 novembre
La Mandragola
di Niccolò Machiavelli (SCHEDA A P.9)
T. Gioiello - da giov 24 novembre a dom 18 dicembre
(da mar a sab ore 21 - dom ore 16)
venerdì 23 dicembre ore 21
da lunedì 26 dicembre a domenica 8 gennaio
(da lun 26 a sab 31 dicembre ore 21 - da mar 3 a sab 7 gennaio ore 21
dom 8 gennaio ore 16)
Compagnia Comica Stabile del Teatro Gioiello
MARIO ACAMPA ELENA SOFFIATO ALBERTO BARBI
Assemblea condominiale
di Gerard Darier - traduzione Antonella Questa
Assemblea Condominiale è una pièce
di acutissima realtà e ironia, sulla natura umana che tutti viviamo all’interno dei nostri condomini. Non è un
caso che il pubblico si senta parte in
causa e partecipi, di fatto, all’assemblea stessa, sebbene dalla platea
fuori scena. Nella riunione di condominio, generazioni di famiglie, rancori
atavici, obiettivi più o meno dichiarati,
offese legate al dito e rimostranze per
gli interventi fatti, da fare e da non
fare all’interno dello stabile, sono il
pretesto per far venire fuori la vera
natura dei condomini stessi e più in
generale di quella umana. La varia
umanità contenuta (a stento) all’interno dell’assemblea, rappresenta infatti un campionario esaustivo e
ironico, con tratti amari eppure divertentissimi, di quanto si vive nella quotidianità di ognuno di noi. Tra anziani cani
di anzianissimi padroni che vengono portati a spasso per i bisogni sul pianerottolo, agli abusi edilizi mascherati all’interno dei propri appartamenti, i rumori
molesti, certi, incerti e ...inspiegabili, il braccetto corto di alcuni e la volontà ottimistica di miglioramento di altri, non manca neanche il più classico dei menage clandestini tra le umidità delle cantine, la polvere degli appartamenti sfitti
e l’idraulico. Con tanto di raccomandazioni per preventivi di lavori fatti ad hoc…
T. Alfieri - da mart 29 novembre a dom 4 dicembre
Cena a sorpresa (SCHEDA A PAG 17)
T. Erba - da mart 20 dicembre a dom 15 gennaio
Arsenico e vecchi merletti (SCHEDA A PAG 9)
T. Gioiello - da giovedì 3 a domenica 20 novembre
(da mart a sab ore 21 - dom ore 16)
Diaghilev in collaborazione con Comedy
& co.
GABRIELE PIGNOTTA FABIO AVARO
con CRISTINA ODASSO
Una Notte Bianca
una commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta
“La straordinaria e divertentissima avventura di tre ragazzi che rimasti chiusi in
ascensore durante il black out della prima “Notte bianca” cambiarono la loro
vita!”. Si può decidere di cambiare vita chiusi in un ascensore? Certo! E’ proprio
la voglia di cambiare vita e di sentirsi finalmente realizzati infatti che inaspettatamente ritrovano i tre protagonisti della commedia quando rimangono chiusi
per diverse ore in un ascensore, la notte del famoso black out del 2003, quando
a Roma sotto un diluvio, debuttava la prima indimenticabile edizione della
“Notte bianca”. Solo lontani dalla distrazione tecnologica generata dalla cor-
rente elettrica alla quale
siamo quotidianamente
sottoposti, si ritrova paradossalmente la voglia di
confrontarsi, di riflettere, di
stare insieme, di ridere, di
recuperare quella dimensione umana che stiamo
perdendo; così come a
volte, solo nelle situazioni
“estreme” riusciamo ad
entrare nuovamente in
contatto con noi stessi e
ad individuare la direzione
giusta sulla quale indirizzare la nostra esistenza.
14
Per farvi ridere
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
T. Gioiello - da martedì 24 gennaio a domenica 5 febbraio
T. Gioiello - da martedì 21 febbraio a domenica 4 marzo
(da mart a sab ore 21 - dom ore 16)
(da mart a sab ore 21, domenica ore 16)
Teatro dei Satiri
FRANCESCA NUNZI DIEGO RUIZ
Il Matrimonio puo’ attendere
di Diego Ruiz - regia Nicola Pistoia
a.ArtistiAssociati di Gorizia
ZUZZURRO & GASPARE
Non c’e’ più il futuro di una volta
di Aicardi, Formicola, Pistarino, Freyrie
ideazione scenica e costumi Pamela Aicardi
musiche Los Chitarones, Lorenzo Arco - regia Andrea Brambilla
Nuovo appuntamento firmato
Teatro dei Satiri dopo l’esuberante successo di Orgasmo e
pregiudizio.
In una notte di luna piena, un’automobile percorre una strada di
campagna. Una curva pericolosa, un momento di distrazione.
Uno schianto squarcia il silenzio.
La donna al volante e l’uomo accanto a lei sembrano non avere
speranze. E’ la prima scena di un
film noir dalle atmosfere rarefatte? O magari di un drammatico polpettone strappalacrime?
Macchè! E’ l’inizio di una commedia esilarante con Diego Ruiz
e Francesca Nunzi che questa
volta si scateneranno in un feroce scontro sui rapporti di coppia, sul matrimonio e sui piccoli
grandi interrogativi dei quarantenni. Meglio single che male accompagnati? Sicuramente, però se sei una donna e non hai più 20 anni, ti devi
rassegnare a farti chiamare “signora”, perché se rispondi che non sei ancora
sposata fai un’ inesorabile figura di “m”. E se sei un uomo? Alcuni dicono che
sei più fortunato… all’apparenza! Alle tue spalle si mormora che se non ti sei
ancora accasato è perché o sei gay o… ce l’hai piccolo. Quindi forse è meglio
mettere la testa a posto e arrendersi al corso della vita. Il tempo passa inesorabile e ce ne accorgiamo perché arriva per tutti quel particolare giorno in cui,
chissà cosa diavolo succede al nostro aspetto, la gente comincia a darti del
lei. E i figli? “Per carità. Io voglio godermi la vita! Cosa ci sarà mai di così infinitamente tenero nel cambiare un pannolino sporco?”. Eppure li vedi, i neogenitori, con le loro occhiaie da nottate insonni, con le loro camicie impataccate
da bavette e rigurgitini, che ti guardano con l’espressione di chi sa di essere
invidiato. Tu un po’ li compatisci, ma poi ripensi a te stesso che continui a dichiararti uno spirito libero, quando invece ti commuovi di fronte alla pubblicità
dei Pamper’s! Chi ha detto che i 40 anni sono la più bella età? Provate a chiederlo a Diego e a Francesca: vi divertirete, anzi, riderete fino alle lacrime.
T. Gioiello - da martedì 7 a domenica 19 febbraio
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Politeama - Associazione Culturale MLG
EDY ANGELILLO & MICHELE LA GINESTRA
Radice di 2
di Adriano Bennicelli - regia Enrico Maria Lamanna
testo vincitore II edizione premio di scrittura teatrale Diego Fabbri (Forlì)
Edy Angelillo e Michele La
Ginestra, tornano insieme
sul palcoscenico dopo
l’esperienza di Rugantino,
diretti dall’estro di Enrico
Maria Lamanna. Radice di
2, testo vincitore del prestigioso premio di scrittura
teatrale Diego Fabbri, è la
storia di un uomo alle soglie della pensione, che fa
il consuntivo della sua vita.
Lo accompagna una
donna. Lo accompagna da
quando erano bambini.
Tom e Gerri, l’uomo e la
donna… bambini, adulti,
vecchi. Ricordi, emozioni e
giochi di sessant’anni di
vita insieme, tra alti e bassi,
tra prendersi e lasciarsi,
raccontati con la voglia di
sorridere anche delle difficoltà. In fondo, lei e il suo
giocare col mondo sono
l’eccezione, mentre lui e il
suo rifiuto della matematica
sono la regola. È una storia
d’amore, di matematica e
di sentimenti… uno spettacolo brillante, con risvolti
dolci-amari, per divertirsi e
per riflettere, per ridere e
sorridere.
E se pensare al
futuro, per una
volta, diventasse
divertente? E se
riuscissimo,
in
questo momento
particolare, a riderci sopra? Non
sarebbe forse la
formula migliore,
la più ottimista, la
più alternativa?
Ottima idea, ottima soluzione. Ci
hanno pensato i
due funambolici
folletti della risata
Gaspare e Zuzzurro che da più di trent’anni leggono e rileggono la nostra quotidianità e la nostra società con stupore bambinesco e sarcasmo da filosofo. Se ti facessero
una proposta allettante non faresti di tutto per acchiapparla? Pensa a due attori
ormai fuori dal giro ai quali propongono di tornare in tv... se ti vogliono lì, sei
ancora vivo! Come farsi certificare l’esistenza senza essere eroi: la tv, la tv...
ma devono trovare un’idea, inventarsi il format, qualcosa di originale per questo
terzo millennio. Dei due uno è il giovanilista, ha un b@r con internet e Facebook.
Si muove. L’altro è un attore comico, nessuna smania di aggiornamento: uno
scontro generazionale tra maturi coetanei. Con Gaspare che scalpita e Zuzzurro
che recalcitra. Dicotomia tra old e new, tradizione e novità. Padri e figli, cartoline
e Twitter ed in questo contrasto dover trovare un’idea per il pubblico di oggi:
una battaglia epocale! Quale idea funzionerà, cosa piacerà al telespettatore di
oggi ormai svezzato a tutto? Ma la voglia di tornare è grande, bisogna trovare
una chiave. Prima si passano in rassegna gli avventori (in crisi) del b@r, poi si
pensa a un classico rivisitato... Ogni idea ha mille propositi e mille nemici. Riusciranno i nostri eroi ad accattivarsi ancora una volta i gusti del nuovo pubblico? Gaspare e Zuzzurro si trovano a perfetto agio nei meandri delle nuove
diavolerie tecnologiche perchè hanno la ricetta giusta: sono sempre più giovani
dei giovani veri perchè sono ottimisti dentro e quindi non si faranno mai spaventare da quel mistero per eccellenza che è il futuro. Nasce così Non c’è più
il futuro di una volta, commedia illuminante sul futuro in atto, perché bisogna
capirlo oggi per usarlo al meglio domani.
T. Gioiello - da martedì 6 a domenica 18 marzo
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
La Bilancia Produzioni
USSI ALZATI ANDREA APPI MARTINO DUANE
La strana notte di Alice
di Alessandro Betti - regia Roberto Marafante
“Tutti hanno un paio di ali ma solo chi sogna impara a volare” (Jim Morrison)
Come un banale incidente a volte può obbligarci a spostare il punto di vista sulla
propria vita e rivelarci cose a noi sconosciute, regalandoci un incontro con un
destino inaspettato. Alice è una donna apparentemente pragmatica e positiva
che vive la sua vita sempre di corsa
tra appuntamenti di lavoro e non
solo e continuamente alla ricerca di
un equilibrio emotivo. Una sera
rientrando a casa dal lavoro, rompe
accidentalmente la chiave del suo
appartamento dentro la serratura.
Questo evento è solo l’inizio di una
nottata piena di avvenimenti straordinari, come l’incontro con Tobia,
un nuovo vicino di casa, insegnante sensibile e premuroso che
l’accompagnerà attraverso questo
viaggio verso la soluzione del problema. Alice non si dimostrerà indifferente alle gentili attenzioni del
suo nuovo amico. O come il geometra Murino, un uomo dispotico e
lagnoso apparentemente insopportabile che in realtà nasconde in
sé un desiderio di amicizia ed è per
questo che con ogni mezzo cerca sempre il modo di rendersi utile. Un condominio che vissuto nel silenzio della notte, rivela personaggi, esistenze che si
percepiscono ma non si vedono, una realtà poetica e misteriosa che fa da cornice a una serie di situazioni paradossali che con il passare delle ore, data la
premessa, si riveleranno estremamente comiche e surreali. Il destino ha spesso
in serbo delle sorprese per noi e a volte capita che scelga di rivelarsi attraverso
strade inaspettate. Sta a noi in quei casi decidere quale sentiero percorrere.
VIVA IL TEATRO!
Per farvi ridere
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
15
T. Gioiello - da martedì 17 a domenica 29 aprile
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Esagera
MARCO CAVALLARO
Cheek to cheek
di Marco Cavallaro - regia Renato Sannio
Uno dei beniamini del cartellone Per Farvi Ridere, Marco Cavallaro, introduce
così Cheek to cheek: “Un regalo, un’emozione, un piacere. Questo spettacolo
è un regalo per Torino Spettacoli e per il pubblico di Torino che in questi anni mi
ha regalato un amore infinito venendo e apprezzando i miei spettacoli, e allora
quale migliore modo per ringraziarli se non mettere in scene solo per Torino uno
spettacolo che mi sta nel cuore e che, spero, regali emozioni e risate a tutti voi”.
Mancano ormai pochi minuti: un uomo e una donna s’incontreranno, inizieranno a conoscersi e a trovarsi reciprocamente simpatici, a capirsi, a divertirsi
insieme, a sorridere delle mancanze di grazie dell’altro, poi magari a tollerare i
difetti altrui, a confidarsi, a dividere uno spazio, a creare qualcosa insieme, a
ridere uniti, a piangere ancora più uniti, a soddisfare le proprie voglie nascoste
e magari, un giorno, a credere di aver trovato la persona giusta. Oppure tra
pochi minuti i due s’incontreranno, inizieranno a conoscersi e a trovarsi reciprocamente simpatici, ma poi forse si renderanno conto che si stanno annoiando, cominceranno a stancarsi, magari a non vedere più nell’altro quella
splendida persona di cui l’ombra sfuocata delineava i contorni. L’attesa ci co-
stringe a porci delle domande sugli altri e su noi stessi; ma le risposte tardano
ad emergere, ed intanto i minuti passano. Un uomo… la sua casa… la sua solitudine… i suoi mondi interni e i suoi sogni… che cosa si cela dietro l’attesa
di un possibile nuovo amore?
T. Gioiello – da giovedì 3 a domenica 13 maggio
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Nuova Compagnia di Prosa
ENNIO COLTORTI FRANCESCA DRAGHETTI
SANDRA CONTI SIMONE CRISARI
C’è una certa Annalisa per te
di Sandra Conti - elaborazione drammaturgica Ennio Coltorti
scene Vincenzo Ivan Sorbera - costumi Rita Forzano
musiche Aeneas - regia Ennio Coltorti
“Amore… siamo in crisi!” Questa la frase-chiave di C’è una certa Annalisa per
te, che vede riuniti due atti unici di Sandra Conti vincitori (premio pubblico e cri-
un'immagine
dell'attore e regista
Ennio Coltorti
e della produttrice
Adriana Ortolani
in occasione
della conferenza
di presentazione
della stagione
Torino Spettacoli
tica) della storica rassegna “Attori in cerca d’autore” ideata e diretta da Ennio
Coltorti. Con la collaborazione drammaturgica dello stesso Coltorti i due atti unici
si sono trasformati in una esilarante commedia in due tempi dai ritmi frenetici
che coinvolge due genitori ex sessantottini e una figlia conformista e intransigente. Battibecchi, incomprensioni, ripicche di una coppia stanca della solita
routine domestica, si intrecciano alle paure e all’impaccio della loro figlia Luigia,
alle prese con un appuntamento al buio con un possibile fidanzato. Una commedia dissacrante che, divertendo e rilassando, e magari suggerendo riflessioni,
punta il dito sui piccoli drammi relazionali dei nostri tempi in una sorta di moderna
“Comedie humaine”. “Che cosa resta a un’anima romantica? Peli superflui e caviglie grosse” - “Le mie battaglie le ho fatte. Le ho tutte perse, ma le ho fatte”.
Battute fulminanti, ironia e riflessione per una commedia intergenerazionale –impietosa e ottima anche nel ritmo la “fotografia” dinamica delle vicende delle due
coppie protagoniste-, da assaporare in ogni passaggio. Da vedere.
T. Gioiello - da martedì 15 a domenica 27 maggio
(da martedì a sabato ore 21, domenica ore 16)
Cubatea Associazione Culturale
ROSARIO GALLI FRANCO LO CASCIO LUIGI RUSSO
SEBASTIANO COLLA FRANCESCA CECI
Uomini sull’orlo
di una crisi di nervi 2 - La Visita
di Galli e Capone - regia Marco Simeoli
Pino, Ciccio e Nicola, sono tre uomini cacciati da casa e separati dalle rispettive
mogli; dei tre solo uno, Ciccio, ha un lavoro fisso, mentre gli altri due, un musicista e un architetto, non se la passano molto bene. Le precarie condizioni economiche quindi costringono i tre a vivere insieme, nella villetta del nonno di Pino,
formando una casa-famiglia, di drammatica attualità. Una domenica mattina
torna Gianni, il quarto amico fuggito sei mesi prima con una splendida ragazza
dopo aver rubato ventimila euro dal posto di lavoro: Gianni si era sposato appena un anno prima ma la sua “eterna” storia d’amore con la ragazza è durata
solo sei mesi. E’ disperato, avvilito, senza soldi, ricercato dalla polizia per il furto;
non sa dove andare e cosa fare, e spera di trovare sostegno e aiuto nei vecchi
amici, i quali sono disperati come e più di lui; insieme formano un quartetto di
uomini molto in crisi. Tra stupore e litigi e riconciliazioni e nevrosi i quattro amici
si ritrovano in una situazione disperata e Pino ha un attacco di panico violento,
sta così male che devono chiamare un dottore. Dopo un poco arriva una splendida ragazza che tutto sembra tranne un dottore, e visita non solo Pino ma
anche gli altri tre uomini presenti terrorizzandoli con diagnosi di malattie serie e
preoccupanti. Nel finale però la dottoressa rivela la sua vera identità… Dalla rassegna stampa: “Spettacolo dal ritmo incalzante, piacevole, intelligente, esila-
rante e ben costruito” – “Questo spettacolo ha tante ragioni di successo: si ride,
ci si immedesima, si condivide con gli attori un autentico divertimento” – “Esilarante commedia; un testo che mescola lo spirito della risata liberatoria (ma a
tratti amara) a quello della commedia all’italiana, ricca di spunti imprevedibili e
quasi assurdi” – “Una commedia teatrale che è riuscita nell’impresa quasi miracolosa di coniugare i gusti del pubblico con quelli della critica”.
16
il fiore all’occhiello nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
il “cult” del teatro leggero: musical, prosa brillante
e prove d’autore in compagnia degli artisti più amati
T. Alfieri - da martedì 22 a domenica 27 novembre
(da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 15.30)
Dopo il successo di Chat a due piazze
la nuova esilarante commedia di Ray Cooney
Associazione Culturale ARTU’
ANTONIO CATANIA GIANLUCA RAMAZZOTTI
MIRIAM MESTURINO
con la partecipazione straordinaria di RAFFAELE PISU
Se devi dire una bugia dilla ancora piu’ grossa!
una novità in due atti di Ray Cooney
versione italiana di Luca Barcellona
con NINI SALERNO nel ruolo del direttore
scene Gianluca Amodio - costumi Graziella Pera
regia Gianluca Guidi
T. Alfieri - da martedì 18 a domenica 23 ottobre
(da martedì a venerdì ore 20.45, sabato ore 15.30 e 20.45,
domenica ore 15.30)
GIPO FARASSINO
Premiata Galleria Bertoldo
di e con Gipo Farassino
Appuntamento con lo chansonnier subalpino capace di dare voce ed emozione
a una galleria di personaggi e canzoni che conquistano il cuore dello spettatore
tra successi senza tempo e nuove sfide. Un piacevole ritorno all’insegna della
spensieratezza e del disimpegno… infatti, da buon “bastian contrario”, poteva
lui fare come tutti ed occuparsi dell’Unita’ d’Italia?… no di certo… lui racconta
i suoi 150 anni di vita vissuta in giro per il mondo vero e fantastico attraverso i
personaggi che ha realmente incontrato o solo sognato. Un recital in due tempi
dove le canzoni si alternano al cabaret e all’umorismo e in cui Gipo esalta le
nobiltà di gente comune e amori mai dimenticati, passioni e delusioni, atmosfere parigine e realtà torinesi.
T. Erba - da giovedì 3 a lunedì 21 novembre
La Mandragola
di Niccolò Machiavelli (SCHEDA A P.9)
T. Alfieri - da martedì 8 a domenica 20 novembre
(da mar a sab ore 20.45 - dom ore 15.30 - sab 12 novembre anche ore 15.30)
MOMIX
re-Mix
di Moses Pendleton
A grande richiesta i
Momix torneranno in
Italia con l’acclamatissimo reMIX, l’ultima
creazione nata in occasione del 30°anniversario della Compagnia,
dove un sempre geniale Moses Pendleton
ci propone una caleidoscopica “compilation”
dei pezzi più significativi, originali e suggestivi, scelti tra tutte le
produzioni susseguitesi
nel corso degli anni:
dalla prima squisita,
magica, sorprendente
Momix Classics, alla
strepitosa ultima Bothanica, ed in esclusiva
per reMIX tre creazioni
ad hoc!
Dopo lo straordinario successo di Chat a due Piazze,
Gianluca Ramazzotti torna
con Antonio Catania e Miriam
Mesturino, ancora una volta
supportati dalla irrefrenabile
simpatia di Raffaele Pisu, e
con Nini Salerno per la prima
versione italiana della nuova
esilarante commedia degli
equivoci di Ray Cooney, che
vanta nientemeno che il prestigioso premio Lawrence Olivier come miglior commedia
dell’anno a Londra. Rappresentata in tutto il mondo ma
con un enorme successo a
Parigi con il titolo di Panique
au Plaza e a Madrid come Politicamente Incorrecto, è il seguito di un’altra importante commedia sempre di
Ray Cooney Se devi dire una bugia dilla Grossa
dove i personaggi principali si ritrovano anni
dopo all’Hotel Palace, ingarbugliati in un’altra
vorticosa serie di bugie per nascondere addirittura un cadavere che non vuole proprio saperne
di passare inosservato… Invece di presenziare
al Consiglio dei Ministri, l’On. De Mitri, Ministro
di Governo, sta per passare la notte, con la sua
amante, ufficio stampa
dell’opposizione, all’interno della
bellissima
suite
648
dell’Hotel Palace. Purtroppo, per loro
niente andrà come previsto. Un cadavere
appare dietro la grande finestra e il personale dell’albergo è troppo impiccione. Venti
di panico soffiano sull’Hotel Palace e lo
scandalo sta per scoppiare. Fortunatamente l’Onorevole De Mitri può contare sul
suo fedele portaborse, Mario Girini, che
con tutte le sue forze affronterà le situazioni
più incredibili e divertenti mai viste a teatro… per la gioia dello spettatore.
T. Gioiello - da giov 24 novembre a dom 18 dicembre
(da mar a sab ore 21 - dom ore 16)
venerdì 23 dicembre ore 21
da lunedì 26 dicembre a domenica 8 gennaio
(da lun 26 a sab 31 dicembre ore 21 - da mar 3 a sab 7 gennaio ore 21
dom 8 gennaio ore 16)
Compagnia Comica Stabile del Teatro Gioiello
MARIO ACAMPA ELENA SOFFIATO ALBERTO BARBI
Assemblea condominiale
di Gerard Darier - traduzione Antonella Questa
Assemblea Condominiale è una pièce di acutissima realtà e ironia, sulla natura
umana che tutti viviamo all’interno dei nostri condomini. Non è un caso che il pubblico si senta parte in causa e partecipi, di fatto, all’assemblea stessa, sebbene
dalla platea fuori scena. Nella riunione di condominio, generazioni di famiglie, rancori atavici, obiettivi più o meno dichiarati, offese legate al dito e rimostranze per
gli interventi fatti, da fare e da non fare all’interno dello stabile, sono il pretesto per
far venire fuori la vera natura dei condomini stessi e più in generale di quella umana.
La varia umanità contenuta (a stento) all’interno dell’assemblea, rappresenta infatti
un campionario esaustivo e ironico, con tratti amari eppure divertentissimi, di
quanto si vive nella quotidianità di ognuno di noi…
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
il fiore all’occhiello nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
17
T. Alfieri - da martedì 29 novembre
a domenica 4 dicembre
(da mar a sab ore 20.45 - dom ore 15.30)
Lux-T
GIUSEPPE PAMBIERI GIANCARLO ZANETTI LIA TANZI
MARIA LETIZIA GORGA MICHELE DE’ MARCHI
SIMONA CELI
Cena a sorpresa
di Neil Simon - scene Nicola Rubertelli
musiche Luciano Francisci - regia Giovanni Lombardo Radice
Grande successo a New York - In scena
in Italia per la prima volta
Commedia inedita per l’Italia, The dinner
party è stato uno dei maggiori successi
degli ultimi anni a New York. Una tessitura drammaturgica che si snocciola
come un meccanismo ad orologeria in
cui la fine non è mai quella che si presume possa essere. Neil Simon ha in
questa commedia un gusto diverso sia
nella scrittura che nell’evoluzione della
storia. Si ride, di quel modo intelligente
ed elegante che lui conosce bene ma,
allo stesso tempo, si hanno spunti interessanti di riflessione che fioriscono proprio in quei momenti in cui l’autore
sembra spingere alla facile conclusione.
La virata porta proprio la commedia verso quei piccoli drammi quotidiani che
tutti conosciamo molto bene. La quota dei sentimenti è sempre alta: Neil
Simon, che certamente è tra gli autori più amati e rappresentati, costruisce in
questo testo la risata e il dramma con la medesima intensità abituando il pubblico ad una gamma molto vasta di sentimenti che si susseguono. Sei personaggi, tre uomini e tre donne. Caratteri rubati alla quotidianità, vicende
immediatamente riconoscibili. Un’elegante cena al buio, anzi “a sorpresa” nella
quale nessuno sa che incontrerà il suo ex, diventa la soluzione a tre storie finite
male. Ma non sempre l’epilogo è quello del “vissero felici e contenti” e la vera
sorpresa della cena forse è quella che l’autore fa al pubblico.
in esclusiva per Piemonte e Valle D’Aosta
T. Alfieri - da mercoledì 7 a domenica 11 dicembre
(7 dic ore 20.45 – 8 dic ore 15.30 e 20.45 – 9 dic ore 20.45
10 dic ore 15.30 e 20.45 – 11 dic ore 15.30)
Uniarte
Arca di Giada
testi e scenografie 3D Daniela Fusco
coreografie Kristian Cellini
musiche e regia Toni Verde
con la partecipazione straordinaria di PIERO MAZZOCCHETTI e LEON
L’unione dell’Arcipelago degli Universi viene
infranta, l’armonia e la pace soppiantate
dall’odio e dalla guerra. La Grande Madre si
vede costretta a dividere il territorio nell’Arcipelago del Sole e in quello della Luna. Affida ad entrambi una metà del proprio
medaglione (simbolo dell’unione universale)
nella speranza che un giorno possa essere
ricongiunto. È scritto che al centro del monile sarà ricollocata, come un tempo, la preziosa pietra di giada, emblema della
concordia. Saranno i protagonisti di questa
storia mirabolante d’amore e di coraggio, la principessa Gioviska e il giramondo
Sansar, a dover riportare l’ordine universale. Nel lungo cammino, attraversando
il Regno del Mare, quello delle Terre incantate, del Sole e dell’Aria, non mancheranno ostacoli da superare e rivali da sconfiggere.
Nell’eterna lotta tra il bene e il male il loro viaggio, in luoghi misteriosi e tra creature fantastiche, ci porterà a vivere una stupefacente avventura.
T. Alfieri - da martedì 13 a domenica 18 dicembre
(da mar a sab ore 20.45 - dom ore 15.30)
Teatro 10
MASSIMO DAPPORTO BENEDICTA BOCCOLI
La verita’ (fa male... si sa!)
una pièce di Florian Zeller - traduzione Giulia Serafini
regia Maurizio Nichetti
Michel e Alice. Una camera. Hanno appena fatto l’amore… così inizia la storia.
Michel ha fretta di rientrare a casa, da sua moglie Laurence, mentre Alice è assalita da continui sensi di colpa, perché Paul, suo marito, è anche il miglior
amico di Michel. Laurence non ci mette molto a capire che quelle continue riunioni serali in ufficio sono solo una miserabile scusa, ma sopporta in silenzio,
timorosa di suscitare conseguenze gravi al proprio rapporto di coppia. Alice
non resiste alla tentazione di raccontare tutto al suo amato Paul, che a sua
volta non si scandalizza più di tanto. Secondo lui tutti hanno diritto alle proprie
zone di libertà. Anche lui non è immune da qualche distrazione. Così Michel si
troverà a doversi giustificare col suo migliore amico di un’azione davvero indegna ma mai così bassa come quello che Paul gli confesserà col sorriso sulle
labbra… A questo punto le molteplici verità della storia si complicano. Il pubblico viene condotto per mano, allegramente, tra tradimenti veri e tradimenti
raccontati. La natura dei singoli personaggi oscilla continuamente dal ruolo
della vittima a quella del colpevole e, alla fine, al pubblico rimarrà il piacere di
capire dalle ultime battute di Laurence la Verità del titolo… ma sarà un bene
conoscerla davvero? Perché come è noto la Verità può anche far male… Florian
Zeller gioca con il classico tema del tradimento coniugale portandolo alle
estreme conseguenze in un continuo scambio di ruoli tra i quattro personaggi
della pièce, un gioco di specchi che è il vero divertimento della commedia,
specchi che rimbalzano verità sorprendenti.
T. Erba - da martedì 20 dicembre a domenica 15 gennaio
(20 dic ore 10 e ore 21 – 21 e 22 dic ore 21 – dal 26 al 30 dic ore 21 - 31 dic
ore 20, 1° gen ore 16, dal 3 al 5 gen ore 21, 6 gen ore 16, 7 gen ore 21,
8 gen ore 16, dal 10 al 14 gen ore 21, 15 gen ore 16 – 16 gen ore 10)
Compagnia Torino Spettacoli
ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI FRANCO VACCARO
LUCIANO CARATTO
Arsenico e vecchi merletti
di Joseph Kesselring - regia Giancarlo Zanetti
Nuovo, atteso allestimento per il capolavoro di black humour Arsenico e vecchi
merletti. Dopo il grande successo riscosso dai molti anni di repliche del giallo
Trappola per topi, Torino Spettacoli si cimenta con un altro “meccanismo perfetto”
del repertorio, questa volta colorato di “nero”... Kesselring raggiunge in questa
commedia il massimo dell’originalità, del rendimento e dell’abilità espressiva: il
congegno, di assoluta precisione, è regolato da meccanismi costruttivi che si sublimano in momenti di alto teatro. Con arguto umorismo, sono rappresentate le
manie omicide di due simpatiche vecchiette in un grado di equilibrio in cui l’autore
plasma nella sua forma comica il materiale incandescente della sua elaborazione.
Rappresentato in tutti i Paesi del mondo e portato sullo schermo da Frank Capra
nel 1944, l’allestimento di questo testo si colloca nel percorso di Torino Spettacoli
di riproposta dei classici della tradizione comica di livello.
18
il fiore all’occhiello nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
T. Alfieri - da martedì 31 gennaio a domenica 5 febbraio
(da mar a sab ore 20.45, dom ore 15.30)
La Contrada - Teatro Stabile Di Trieste
MAURIZIO MICHELI TULLIO SOLENGHI
L’apparenza inganna
di Francis Veber - adattamento Tullio Solenghi e Maurizio Micheli
regia Tullio Solenghi
scene Alessandro Chiti - costumi Andrea Stanisci
musiche Massimiliano Forza - luci Marcello Cotugno
T. Alfieri - da venerdì 30 dicembre a domenica 8 gennaio
(ven 30 dic ore 20.45, sab 31 dic ore 20.15, dom 1 gen ore 17,
da mar 3 a sab 7 gen ore 20.45, dom 8 gen ore 15.30)
R.P.S.
ENRICO MONTESANO
Il Canto del Cigno
di Enrico Montesano, Luigi Lunari - regia Enrico Montesano
Ecco la nuova avventura teatrale di Enrico Montesano, pensata e scritta a quattro
mani con Luigi Lunari. L’inizio è strepitoso: a un grande attore, in un teatro tutto
velluti e cristalli, viene assegnato l’ambito premio “Per il più efficace sketch pubblicitario dell’anno”. L’attore -applauditissimo– si inchina sorridente e ringrazia:
è la prima volta che riceve un premio in quarant’anni di teatro, di cinema, di televisione. Ma mentre rigira tra le mani la statuetta ricevuta, matura in lui una ribellione improvvisa: possibile che dopo tanti successi, autorevoli e popolari, egli
venga premiato per uno sketch, un gesto, un battuta, magari insignificante e volgare? Il pensiero lo indigna, ed egli si rivolge al pubblico con male parole, ricoprendolo di insulti, lanciando in platea la statuina, mentre il pubblico a sua volta
gli si ribella in un confuso crescendo che culmina quando tutta la scena si dissolve, e l’attore si ritrova solo, nel suo camerino, a teatro, come migliaia di altre
volte in vita sua. Un incubo! Un incubo da cui a poco a poco si riprende… E’ l’occasione per Montesano per ripercorrere la propria storia: dai sogni dei suoi esordi
di attore, ai grandi successi del teatro rivista, ai popolari personaggi creati dalla
sua fantasia. Divertimento, bravura, sorpresa: questi i tre ingredienti principali di
un incontro teatrale con uno dei più grandi showmen dello spettacolo italiano.
T. Alfieri - da martedì 10 a domenica 15 gennaio
(da mar a sab ore 20.45 - dom ore 15.30)
Associazione Amici dello Spettacolo
COCHI E RENATO
Finchè c’è la salute
varietà con Band dal vivo - di Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto
regia Cochi e Renato
Ecco il divertente mondo di Cochi e Renato con la sua comicità intrisa di assurdo. Finchè c’è la salute è uno spettacolo che miscela abilmente nuovi pezzi
con pezzi d’annata. Sul palco vengono riproposti quindi cavalli di battaglia ma
anche nuove trovate dalla forte denotazione comica. Caratteristica tipica dei
due interpreti è l’umorismo graffiante e il non-sense. La formula del varietà soddisfa le esigenze di un pubblico che si è consolidato negli anni, ammiccando
ad un pubblico nuovo che può scoprire tutta la forza dirompente di due Comici
DOC. Nel titolo è racchiuso un messaggio che conferma il forte desiderio di
Cochi e Renato di continuare ad intrattenere, divertire, commuovere e far sognare il pubblico finchè la “salute glielo permetterà” e, forse, in questo messaggio, c’è anche un “pizzico” di scaramanzia. Tempi teatrali perfetti, un
continuo gioco delle parti, che rende protagonista talvolta l’uno e talvolta l’altro
e dietro la cui leggerezza regnano sovrani la ricerca del dettaglio e della perfezione. A fare da tappeto musicale allo spettacolo una band di altissimo livello
attraverso cui, come in una colonna sonora, vengono esaltati e sottolineati i
momenti più comici e quelli più intimi. Gag, canzoni, modi di dire, gesti che
nell’arco degli anni sono entrati a far parte del nostro modo di vivere. Una comicità stralunata e all’avanguardia che riconferma, per l’ennesima volta, l’intramontabile stile di due cantastorie che fanno sempre centro nel cuore della
gente senza mai scordare che…SI RIDE FINO ALLE LACRIME!!!
Contabile diligente e
uomo mite senza qualità,
Francois Pignon lavora
per un’azienda di produzioni derivanti dal caucciù, preservativi in primis.
Sfortunatamente, è stato
deciso il suo licenziamento, la qual cosa, unitamente al divorzio dalla
bella moglie di cui è ancora innamorato e al
fatto che il figlio diciassettenne non lo considera minimamente, lo
porta a contemplare il
suicidio. Il suo vicino lo
ferma in tempo, dando via a una serie di eventi che cambieranno totalmente la
sua vita e persino il suo carattere: il primo passo è quello di fingersi gay, in
modo da spingere la dirigenza a non procedere al licenziamento per paura di
mobilitare le associazioni omosessuali. L’idea, per quanto assurda, ha successo su tutti i fronti e ribalta completamente le sorti del povero Pignon in ufficio, nella società e anche nella vita privata, trasformandolo da oscuro
contabile a icona del movimento omosessuale, con tutte le esilaranti conseguenze del caso. Tratto dall’omonimo film francese del 2000, L’apparenza inganna riporta in scena per la quinta volta il personaggio di Francois Pignon
inventato da Veber nel 1973 con la pièce teatrale L’emmerdeur (in italiano Il
rompiballe), successivamente portata sul grande schermo da Edouard Molinaro. A dieci anni da L’emmerdeur, nell’83 Pignon è di nuovo protagonista di
Les compères. Nell’86 ritorna con Les fugitifs (Due fuggitive e mezzo), da cui
viene tratto due anni dopo un altro remake negli USA, In fuga per tre, diretto
dallo stesso Veber. Nel 1998 il ridicolo personaggio inventato da Veber torna
alla ribalta con Le diner de cons (La cena dei cretini), un successo internazionale nei teatri e nei cinema di tutto il mondo. Dopo Le placard, Pignon ricompare in La doublure (Una top model nel mio letto). Nel 2008 è uscito in Francia
un remake de L’emmerdeur nuovamente diretto da Veber.
T. Alfieri - da martedì 7 a domenica 12 febbraio
(da mart a sab ore 20.45, dom ore 15.30)
Bis Tremila
ALESSANDRO BENVENUTI ALICE E HELLEN KESSLER
ROSALINDA CELENTANO
Dr. Jekyll e Mr. Hyde
un musical ideato e diretto da Giancarlo Sepe
liberamente ispirato al racconto di Robert Louis Stevenson
scene Almodovar - luci Umile Vainieri - costumi Giovanni Ciacci
colonna sonora a cura di Harmonia Team
musiche originali Davide Mastrogiovanni
Bene e male: “due anime dimorano nei nostri petti”. Questo teorema ha attraversato i
tempi, i luoghi, gli esseri umani
che giocano con le cose, da tiranni e da re illuminati, indifferentemente, senza rispetto per
nessuno: a turno si è mostri e
servi fedeli. Si ama e si odia.
Questo è uno spettacolo basato sul doppio, sulla trasformazione, sull’accostamento di
due segni diversi, due colori
che stridono. Come in una
scena divisa in due parti, seguiamo i personaggi, ossessionati da un io camaleontico, in lotta con l’altra faccia della luna, del mondo. Ritroviamo dottor Jekyll
in riva al mare, che sogna e si dispera. Segue i giovani e cade ai piedi della
bellezza e della gioventù, spia una donna che ama e che rivede in altri luoghi:
perversa e disumana, assassina. Canta alla luna, e balla con lei, ama non riamato. Odia ed è amato. La città di Jekyll è una città del peccato dove si muove
un serial killer dell’Ottocento, è una città fatta d’uomini divenuti mostri di egoismo, e di sontuose apparenze. Ci si trasforma in fragili lupi per difendersi, per
non rischiare d’essere sopraffatti. (...) L’atmosfera è quella del fumetto d’autore,
quello in bianco e nero, dove il sangue è come l’inchiostro, dove tra le musiche
riecheggiano anche canzoni contemporanee riarrangiate per lo spettacolo, e
dove le danze nascono dall’estro dell’attore e dal fascino dei protagonisti,
anche loro diversi, e assillati dal lato oscuro. Venti interpreti che cantano, recitano e ballano. Uno spettacolo che promette di essere una sorta di Helzapoppin della psicanalisi, con fughe nel musical e nel surreale: un gioco.
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
il fiore all’occhiello nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
T. Alfieri - da martedì 14 a domenica 19 febbraio
19
T. Alfieri - da martedì 21 a domenica 26 febbraio
(da mart a sab ore 20.45 - dom ore 15.30)
(da mart a sab ore 20.45, dom ore 15.30)
Il Sistina
NANCY BRILLI
Sette
da un’idea di Nancy Brilli e Claudio Pallottini
scritto da Barbara Alberti, Iaia Fiastri, Francesco Freyrie,
Piergiorgio Paterlini, Carla Signoris,
Franca Valeri, Paolo Villaggio e da Claudio Pallottini
con DOSTO&YEVSKI e la MUSICOMIX ORCHESTRA
scene Francesco Fassone - costumi Patrizia Pontesilli
disegno luci Maurizio Fabretti - disegno suono Maurizio Capitini
regia Marco Mattolini
Stemal
MASSIMO LOPEZ
con GIULIANO CHIARELLO e la BIG BAND JAZZ COMPANY
Varie Età’
spettacolo musicale di Massimo e Alessandro Lopez
direzione musicale e arrangiamenti Gabriele Comeglio
regia Massimo Lopez
Nancy Brilli torna a Teatro portando in scena 7
donne. Sette figure femminili, sette vite, sette
esperienze, sette monologhi come i sette peccati
capitali. Uno sguardo divertito e divertente sulla
vita moderna, sui suoi vizi, sulle sue paure e sulle
sue nevrosi, per uno spettacolo tutto inedito, costruito intorno a una delle attrici più brave e più
amate dei nostri palcoscenici.
A disegnare le sette figure di donne, altrettanti autori che siamo sicuri sapranno sorprendere gli
spettatori: Barbara Alberti (lussuria), Iaia Fiastri
(accidia), Francesco Freyrie (gola), Piergiorgio Paterlini (invidia), Carla Signoris (superbia), Franca Valeri (ira), Paolo Villaggio (avarizia). A Claudio Pallottini si deve il testo che “cuce” tutto lo spettacolo. Accanto
alla Brilli, sul palco, con la loro comicità assurda e stralunata, ci saranno i musicisti Dosto&Yevski e la Musicomix Orchestra. Uno spettacolo per far ridere e
far riflettere gli spettatori. Dalle note di regia: “Chi l’ha detto che leggerezza e
superficialità siano sinonimi, che il divertimento vero debba per forza andare a
braccetto con la volgarità, che per catturare il pubblico sia necessario ricorrere
alla banalità degli stereotipi televisivi? Parte da qui la nostra scommessa, la nostra piccola sfida nel mettere in scena
uno spettacolo un po’ diverso dal solito,
ma con tutte le caratteristiche adatte a
coinvolgere il pubblico in una serata divertente, emozionante, attuale, ma anche
di un certo spessore. Possiamo contare
su alcuni punti di forza. Intanto la protagonista, Nancy Brilli, attrice eclettica,
donna intelligente e spiritosa a cui si
deve l’idea dello spettacolo. Mentre
scrivo, dopo una giornata di prove –ed è
l’una di notte - mi arriva un suo sms che
mi pare perfetto per definire il clima in cui
stiamo Dice “Il futuro appartiene a coloro
che credono nella bellezza dei propri
sogni. L’ho letto ora. E’ di Saramago. E
“Sette” è un sogno bellissimo”. Poi ci
sono i sette grandi autori che sono stati
chiamati a scrivere altrettanti pezzi teatrali dedicati ai vizi capitali, scrittori dei
più diversi stili e poetiche, che ci hanno
onorato della loro disponibilità. (…) Ricapitolando, per quelli che non possono fare a meno delle etichette, direi che non
sarà un one woman show, nè un recital. E nemmeno - nonostante i molti autori
coinvolti – un varietà culturale che fa sfoggio di tante visioni del mondo femminile. Non si tratta di una commedia nel senso tradizionale , anche se si riderà,
ci si commuoverà e magari ci sarà anche da riflettere. Non è un musical, anche
se la presenza di questa originalissima e stravagante orchestra – alla quale si
unirà a tratti la nostra protagonista - è tutt’altro che gratuita e occasionale, anzi è
parte strutturale del racconto.
Non è uno spettacolo di satira di costume, anche se non
si risparmieranno certo le
frecciate contro l’ipocrisia e i
luoghi comuni, con cui si liquidano troppo spesso i
cambiamenti epocali del
ruolo della donna. Non è
nemmeno una piece di teatro
civile che lamenta i troppi
ostacoli che la società frappone alla realizzazione e alla
felicità della donna, anche se
non mancheranno puntuali
teatralissime e divertenti analisi sul tema. E allora cos’è?
Ma come? L’abbiamo già
detto : è una sfida, contro la
prevedibilità, la noia, il conformismo che troppo spesso
dilaga sulla nostra scena. In
una parola: teatro”.
Un viaggio nelle varie - età dello
spettacolo che hanno lasciato
tracce indelebili nel tempo, rivisitate in un repertorio musicale
dove il jazz e lo swing, nel quale
Massimo Lopez veste bene le caratteristiche di cantante crooner,
si fondono in una gradevolissima
sequenza di indimenticabili evergreen americani ed italiani dagli
anni ‘30 ai giorni nostri eseguiti
con l’accompagnamento della Big
Band Jazz Company e i pregevoli
arrangiamenti del Maestro Gabriele Comeglio che da molti anni
affianca l’artista nelle sue scelte
musicali. Uno spettacolo scritto a
“cinque” mani dai due fratelli
Lopez: Massimo e Alessandro, un
binomio indissolubile e collaudato
per evidenziare ancora in questa
nuova produzione teatrale le straordinarie doti canore di Massimo
Lopez in un nuovo repertorio di
canzoni, la simpatia, l’eleganza e la comicità. Alcune pagine “amarcord” interpretate in estemporanei colpi di scena evocheranno varie - età del cinema,
della radio e della televisione. Tra gli ingredienti fondamentali per completare
questo Massimo Lopez show non mancheranno divertenti monologhi ed imitazioni, con scorci di attualità. Quindi uno show vario e brioso fatto anche di
interazioni con gli elementi dell’orchestra, il cast e il pubblico stesso nel quale
l’artista troverà spazi per raccontarsi nelle sue “varie-età”. Massimo Lopez,
torna a firmare la regia di un suo spettacolo lasciando lo spazio necessario ad
un pizzico di sogno e imprevedibilità per favorire le sue ottime qualità di improvvisazione scenica.
T. Alfieri - da martedì 28 febbraio a domenica 4 marzo
(da mart a sab ore 20.45, dom ore 15.30)
Fenice - Tiven Group
GIANFRANCO JANNUZZO
Cercasi tenore
di Ken Ludwig - traduzione Iaia Fiastri - regia Giancarlo Zanetti
Lend me a tenor, Cercasi Tenore, è una commedia in cui i
continui colpi di scena e le situazioni comiche sono la base
di uno dei più importanti successi di Broadway. Come
hanno scritto i critici: “Poco
importa che l’abbiate già vista
o no: potete cominciare a ridere fin da ora!”. Gianfranco
Jannuzzo, attore poliedrico di
grandissimo talento, raffinato
ed elegante nella sua naturale
ironia siciliana ha affiancato
nel suo percorso artistico mostri sacri della comicità quali
Gigi Proietti e Gino Bramieri. E’
stato protagonista di grandi
successi molti dei quali orchestrati da Pietro Garinei; una instancabile professionalità gli
ha assicurato un ruolo primario nell’affetto del pubblico.
Non
ultimo
ricordiamo
l’enorme riscontro avuto su
tutti i palcoscenici italiani, per
più stagioni, con lo spettacolo Nord & Sud. La regia è affidata a Giancarlo Zanetti, attore e regista che negli ultimi anni ha messo in scena spettacoli originali
e di grande sensibilità. La storia: siamo negli anni ’30, la vicenda ruota attorno
a Tommaso, aspirante ed incerto cantante lirico, che in qualità di assistente affianca un direttore senza scrupoli di teatro d’opera di provincia. Grandi fermenti
agitano gli animi dei protagonisti per l’arrivo di un tenore spagnolo di rara bravura, tanto da essere soprannominato “il magnifico”, che interpreterà Otello.
Cosa accade però quando a poche ore dallo spettacolo il grande artista soccombe ad un potente mix di alcol e sedativi?? Tutto precipita in un esilarante
vortice di fraintendimenti, scambi di persona, doppi sensi mal interpretati, vulcaniche gags con risate a non finire.
20
il fiore all’occhiello nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
T. Alfieri - da martedì 6 a domenica 11 marzo
(da mart a sab ore 20.45, dom ore 15.30)
D & P Production
GIAMPIERO INGRASSIA SIMONA SAMARELLI
Stanno suonando la nostra canzone
di Neil Simon - regia Gianluca Guidi
Gianluca Guidi spiega così la scelta di “tornare sul luogo del delitto”: “Questa
fortunata commedia musicale ha visto la luce a Broadway nel ‘79 aprendo il sipario per ben 1.082 sere consecutive. Nel 1980 “sbanca” il West-End londinese.
Nel 1981 Stanno Suonando viene rappresentata sui nostri palcoscenici da Gigi
Proietti e Loretta Goggi; quasi vent’anni dopo, Gigi, in veste di regista, affidava
i ruoli a Maria Laura Baccarini e al sottoscritto. Curiosa la “genesi” di questo
testo: Simon e Hamlisch si frequentavano per scrivere un musical tratto dalla
commedia “The Gingerbread Lady”. In quel periodo Hamlisch cominciava la sua
T. Alfieri - da martedì 13 a domenica 18 marzo
(da mart a sab ore 20.45, dom ore 15.30)
Europa Europa
GRAZIANO GALATONE NOEMI SMORRA PAOLA LAVINI
ANTONIO MAMELI BRUNELLA PLATANIA CHRISTIAN GRAVINA
VITTORIO MATTEUCCI ROSALIA MISSERI CHIARA LUPPI
ENRICO D’AMORE CRISTIAN MINI
con la partecipazione straordinaria di GIÒ DI TONNO
Corpo di ballo e Coro de “I PROMESSI SPOSI”
I Promessi Sposi
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
burrascosa relazione con la giovane
paroliera Carol Bayer Sager. I racconti del musicista a proposito di
questa relazione intrigarono a tal
punto il commediografo che “Gingerbread” venne abbandonata per
lasciare il posto alla nuova commedia sulla storia d’amore tra Sonia
Walsk (Bayer Sager) e Vernon
Gersch (Hamlisch). Gersch un musicista di grande successo, carriera
eccezionale. Uomo fragile, attanagliato da nevrosi, in analisi da molti anni; quando ebbi la fortuna di recitare questo ruolo capii che il cognome Gersch era senz’ altro una voluta derivazione di
Gershwin (…) Sono felice di “tornare sul luogo del delitto, riaffrontando uno
spettacolo a cui devo tantissimo e assieme a così tanti amici!”.
Dopo i trionfi a San Siro, nella valle dei Templi di Agrigento e agli Arcimboldi di
Milano, torna nei più grandi Teatri italiani. Dieci protagonisti, sei comprimari,
ventidue ballerini-coristi che cantano dal vivo sulle basi musicali realizzate da
una grande orchestra sinfonica di settanta elementi. Ma non solo: una spettacolare scenografia con otto enormi carri mobili,proiezioni,effetti scenografici
speciali. E i costumi e le coreografie da grande teatro musicale. Con questi ingredienti viene proposto lo Spettacolo che celebra il più grande romanzo italiano con continui rilanci alla attualità dei temi affrontati nel testo originale. È la
celebrazione di un mondo pieno di suggestioni storiche, poetiche e umane. Il
racconto è noto, e la sua modernità viene sfruttata per presentare un contesto
storico e sociale che riprende, immutate, le problematiche dell’essere: dall’Amore al Potere, dalla Giustizia alla Fede. Per concludere con il trionfo della
vita nella esplosione della luce del Duomo, la “grande macchina del Duomo”
come Manzoni racconta l’apparire di Milano agli occhi semplici e pieni di speranza di Renzo. L’opera si conclude con una spettacolare pioggia catartica che
vince la peste: il trionfo della vita. Scritta e rielaborata con attenzione speciale
alla stesura manzoniana l’Opera ha ottenuto il Patrocinio Morale della SIAE
“per l’elevata qualità artistica-spettacolare, la precisa aderenza della stesura
letteraria al romanzo del Manzoni nonché per la forte carica emotiva che
l’Opera è capace di suscitare nel Pubblico”.
opera musicale in due tempi di Pippo Flora e Michele Guardì
opera moderna dal romanzo di Alessandro Manzoni
musica arrangiamenti e armonizzazioni corali Pippo Flora
scene Luciano Ricceri - costumi Alessandro Lai
coordinamento musicale Gianluca Cucchiara
coro polifonico Maria Grazia Fontana
orchestra sinfonica “Nova Amadeus”
consulenza editing musicale e interventi al pianoforte Sergio Cammariere
orchestrazioni e dir d’orchestra Renato Serio
riduzione teatrale testo e regia Michele Guardí
T. Alfieri - da martedì 20 a domenica 25 marzo
(da mart a sab ore 20.45, dom ore 15.30)
spettacoli in collaborazione con Mediterrarea
Molise
GIAMPIERO INGRASSIA BARBARA COLA
con la partecipazione di PIERLUIGI MISASI
Salvatore Giuliano
musical di Dino Scuderi
testi Pierpaolo Palladino, Franco Ingrillì e Dino Scuderi
liriche aggiuntive Stefano Curina
musiche e direzione musicale Dino Scuderi
regia Giampiero Cicciò
coreografie Aurelio Gatti
scenografie Andrea Bianchi
costumi Alessandra Benaduce
A distanza di dieci anni dal successo ottenuto in
occasione della sua prima presentazione sotto
forma di concerto spettacolo al Teatro Antico di Taormina nell’estate del 2001, e visti i numerosi consensi espressi da autorevoli personalità del mondo
della cultura e dello spettacolo sulla validità artistica
e musicale del progetto, ritorna nella sua definitiva
messa in scena la storia del banditoeroe siciliano più noto al mondo. Salvatore Giuliano: un personaggio, una
leggenda siciliana da raccontare in musica. Da rivivere attraverso un originale
impasto di versi, parole recitate, suggestioni sonore. Un progetto che rievoca
un pezzo importante di storia italiana,
con tutto il suo carico di ambiguità e di
ferocia, fra il 1943 e i primi anni del secondo dopoguerra. Giuliano con le sue
molte facce: l’eroe, il bandito, il criminale, il simbolo di un possibile riscatto
della Sicilia negli anni dell’illusione separatista. Un personaggio audace e affascinante, ma anche la fragile pedina
di un gioco più grande di lui, dove l’intreccio tra mafia e politica e la ragion di
Stato dominano lo scacchiere. Un ambizioso musical totalmente inedito il cui
veicolo principale è la musica, attraverso la quale gli autori e la regia hanno
cercato di scavare a fondo negli animi, dando un’umanità ai protagonisti e cercando di mostrare, in realtà, una Sicilia pervasa da una voglia di cambiamento.
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
il fiore all’occhiello nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
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T. Alfieri - da martedì 27 marzo a domenica 1 aprile
(da mart a sab ore 20.45, dom ore 15.30)
Teatro Eliseo
LEO GULLOTTA
Le allegre comari di Windsor
commedia di William Shakespeare
traduzione e adattamento Fabio Grossi e Simonetta Traversetti
scene e costumi Luigi Perego - musiche Germano Mazzocchetti
movimenti coreografici Monica Codena - luci Valerio Tiberi
regia Fabio Grossi
con Alessandro Baldinotti, Paolo Lorimer, Mirella Mazzeranghi,
Fabio Pasquini, Rita Abela, Fabrizio Amicucci,
Valentina Gristina, Cristina Capodicasa, Gerardo Fiorenzano,
Gennaro Iaccarino, Federico Mancini, Giampiero Mannoni,
Sante Paolacci, Sergio Petrella, Vincenzo Versari
Un grande protagonista della scena per una commedia ricca e spassosa.
Fu per volontà della regina Elisabetta I che il Bardo riesumò Sir John Falstaff,
fatto morire nella sua precedente opera, l’Enrico V: nacque così Le Allegre comari di Windsor. Ad accreditare questo aneddoto fu infatti John Dennis, che
nel 1702 lo riferì per la prima volta affermando che la commedia fu scritta su
preciso ordine della regina Elisabetta che, capricciosamente ansiosa di vederla
rappresentata quanto prima, diede disposizioni insindacabili affinché la sua
scrittura fosse terminata nel giro di soli quattordici giorni. La smania della regina, come precisò pochi anni dopo un altro attento cronista shakespeariano,
Nicholas Rowe, derivava da un suo divertito “invaghimento” per la poderosa
T. Alfieri – venerdì 13 e sabato 14 aprile ore 20.45,
domenica 15 aprile ore 15.30
Musical Emotion
Giulietta e Romeo live 3D
testi e libretto Massimo Smith - musiche Bruno Coli
coreografie Ilir Shaquiri
direzione musicale e orchestrazione Giuseppe Di Gioia
scenografie Luigi Ferrigno - effetti speciali Fabio Daddario
ingegnere delle luci Massimo Tomasino
regia Claudio Insegno
Affidiamo alla produzione dello spettacolo il compito di illustrare il sorprendente musical Giulietta e Romeo live
3D: “Per la prima volta in Italia il 3D Live
approda nelle sale teatrali e lo fa con un
testo classico per eccellenza di William
Shakespeare. “Giulietta e Romeo live
3D” sarà infatti il primo musical che
avrà delle scenografie proiettate in HD
con tecnologia 3D e personaggi virtuali
che interagiranno sul palco con ballerini
e cantanti in carne ed ossa. Grazie agli
appositi occhiali, così come accade al
cinema, il pubblico potrà vedere particolari unici, godere di effetti speciali
fino ad ora mai utilizzati in campo teatrale. La tecnologia 3D sarà infatti utilizzata per dare maggiore dinamicità
alle proiezioni digitali delle scenografie,
con un risultato assolutamente straordinario. La realizzazione delle scenografie e le riprese HD/3D verranno effettuate in 3 nazioni diverse, Italia, Stati Uniti ed Arabia Saudita sotto la
figura comica di Falstaff così come appariva nelle due parti dell’Enrico IV; invaghimento che le istillò il desiderio (piuttosto balzano, a ben guardare, visto
che il grasso cavaliere era stato fatto morire in sordina già all’inizio dell’Enrico
V) di vederlo, in un altro dramma, innamorato. Sicché, per non venir meno al
dictat dell’imperiosa Elisabetta, Shakespeare avrebbe, non già “resuscitato”
Falstaff, che è moderno espediente da soap-opera, ma escogitato l’intreccio
narrativo delle Allegre comari collocandone la vicenda in un tempo immediatamente precedente alla morte del cavaliere, narrata da Mistress Quickly nell’Enrico V. Anche questa edizione, benché passati parecchi secoli, nasce sotto
l’occhio vigile e severo della Grande Regina: intrighi, scherzi e maramaldate,
sfileranno così secondo il divertito gusto shakespeariano. Protagonista della
vicenda è Sir John, con le sue esuberanti smargiassate da guascone, la sua
pletorica figura, la sua ridondante simpatia cialtrona, il suo amore per la crapula e il bicchiere e la sua irresistibile, endemica disonestà viziosa e bonaria.
Ma la tessitura della commedia stessa, va oltre l’apparenza e, per andar al di
là del detto che “l’apparenza inganna”, proprio d’inganni e scherzi, per lo più
perfidi, questa è avviluppata. Vi si racconta di una società, che vive sotto l’occhio della Corte, dove il dileggio l’uno dell’altro dei componenti della comunità,
fa da quotidiano passatempo. Quindi, amori e amanti, guasconi maldestri e
burocrati vacui, mariti gelosi e gelosi mercanti, ci racconteranno la storia che,
come nelle migliori tradizioni teatrali, verrà in alcune parti rafforzata dalla partitura musicale. Alla fine, l’amore giovanile uscirà trionfante, la smania tardiva
gabbata, in un turbinio, ammantato da magiche visioni, che concluderà riportando nelle proprie case gli astanti, lasciando il Nostro Grasso e Grosso protagonista a tirar le fila di una vita vissuta ai margini. Rispettando appieno la
struttura voluta e pensata da Shakespeare, si lascerà indubbia la correlazione
ai Nostri tempi e alle Nostre vicende sociali, allo spettatore, sottolineando qua
e là lo scherzo, acre e cattivo, dominante una società che pedissequamente
ripete i suoi stilemi.
supervisione di Fabio
Daddario, responsabile
degli effetti speciali. Il
debutto in teatro è previsto nel mese di febbraio del 2012 per
quella che si annuncia
come una prima assoluta sotto ogni punto di
vista. La vicenda, la
successione temporale
degli avvenimenti e le
caratteristiche principali dei personaggi,
sono quelle del testo
shakespeariano.
La
parte testuale fa riferimento alla bella traduzione in italiano di
Salvatore Quasimodo,
integrata secondo le
necessità dettate dalla
trasposizione in musica della tragedia.
L’innovazione tecnologica del 3D, la bravura
del cast e degli autori,
le atmosfere quasi fiabesche, sono gli altri
ingredienti che rendono questo intramontabile classico uno
spettacolo imperdibile
per gli appassionati di
musical e non solo”.
22
il fiore all’occhiello nei Teatri Erba, Gioiello, Alfieri
T. Alfieri - da mercoledì 2 a domenica 6 maggio
(da mercoledì a sabato ore 20.45, domenica ore 15.30)
Mitar Group
MAURIZIO CASAGRANDE MICHELE CARFORA
ELEONORA DI MIELE PAMELA CAMASSA
Quanti Amori
scritto e diretto da Eduardo Tartaglia
Un’operazione teatral-musicale ispirata al canzoniere di Gigi D’Alessio, impone,
dopo un’attenta analisi, una scelta di campo importante e decisiva: se musical
deve essere, e allora deve essere il Musical di un Italiano del Terzo Millennio!
Dove le maiuscole dell’altisonante definizione, però, non devono trarre in inganno. Tale denominazione, lungi dal volere apparire uno slogan presuntuoso,
va intesa semplicemente come un’indicazione di stile e di argomenti; trattandosi del tentativo di narrare storie ambientate in un tempo e in uno spazio di
oggi e di ieri, nella speranza, forse, di indicare proprio uno spazio ed un tempo
di là da venire. Storie d’Amore, certo. Racconti di emozioni. Avventure del
cuore. Ma, evidentemente, anche altro. Attraverso le varie vicende sentimentali,
che si intersecano, si aggrovigliano, talora si confondono e ci confondono (così
accade anche nella vita!), il tentativo sarà anche quello di dare uno sguardo
non superficiale ai nostri giorni: difficili, contradditori, impauriti, talvolta. Eppure
così bisognosi di una speranza per il domani. Stiamo diventando, ormai e finalmente, tutti Cittadini di un Unico Mondo.
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
Ognuno con la propria storia, con la propria
cultura, con le proprie tradizioni e con le
proprie radici. Ma è esattamente nel rispetto
di queste differenze, che va ricercata e trovata la strada della solidarietà per il superamento di ogni forma di ostilità. Siamo stati
(neanche troppo tempo fa!), un popolo di
emigranti. Non più tardi di qualche generazione fa, molti dei nostri cari furono costretti
ad abbandonare tutto e tutti e a lottare per
sconfiggere diffidenza e difficoltà. In ragione
di una Speranza. Oggi, una Speranza, per
uomini e donne di tanti popoli diversi, siamo
diventati noi. La Musica, le Canzoni, il Teatro, trovano sempre un modo per giungere
al cuore ed all’intelligenza di tante persone;
ed è per questo, io credo, che hanno anche
un dovere, quasi un compito morale, a cui
non debbono e non possono sottrarsi.
Una rilettura dei popolarissimi grandi successi di Gigi D’Alessio, con il dovuto
rispetto, ma anche, evidentemente, con la massima libertà creativa per individuare le loro potenzialità “teatrali”, inglobandole in una drammaturgia nuova,
che cita le forme e i contenuti della commedia musicale tradizionale così come
gli stilemi dei musical più moderni.
REGOLAMENTO DI BIGLIETTERIA TORINO SPETTACOLI
AL MOMENTO DELL’ACQUISTO I CLIENTI/SPETTATORI SONO INVITATI A:
• SEGNALARE il diritto a eventuali riduzioni prima dell’emissione del
titolo d’ingresso (biglietto o abbonamento)
• VERIFICARE al momento dell’acquisto data, fila, posto e tariffa riportati su biglietti o abbonamenti e la corretta corresponsione del
dovuto (resto, ricevuta bancomat e carta di credito), nonché l’esatto
numero di titoli di ingresso richiesto.
NON POTRANNO ESSERE ACCOLTI SUCCESSIVI RECLAMI.
SI RICORDA CHE: il biglietto o l’abbonamento emessi possono essere usati esclusivamente per data, posto e tipologia riportati sullo
stesso. Il personale è autorizzato al ritiro per verifica (per es. i ridotti
per età, devono essere giustificabili con documento di identità). Lo
spettatore che venga trovato sprovvisto del titolo, dovrà corrispondere nuovamente il prezzo del titolo di ingresso.
E’ POSSIBILE MODIFICARE UN TITOLO D’INGRESSO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE COME SEGUE:
• PER I POSSESSORI DI ABBONAMENTI TORINO SPETTACOLI:
• PER I POSSESSORI DI BIGLIETTI SINGOLI:
è possibile MODIFICARE gli ingressi su abbonamento, solo relatiè possibile MODIFICARE la data di un singolo spettacolo, mentre
vamente alla data, da concordarsi sulla base della effettiva disponon è possibile cambiare lo spettacolo.
nibilità di posti nella nuova data scelta dal cliente, e non allo
La procedura comporta un costo amministrativo di € 9 per ogni bispettacolo, necessariamente entro e non oltre data e orario di inizio
glietto, con rilascio di regolare ricevuta.
spettacolo indicati sul titolo d’ingresso. Per ogni abbonamento è
La modifica, da concordarsi sulla base dell’effettiva disponibilità di
possibile modificare gratuitamente fino a 2 date nell’arco della staposti nella nuova data scelta dal cliente, deve essere fatta necesgione teatrale. Dal terzo cambio sarà applicato il costo amministrasariamente entro e non oltre data e orario di inizio spettacolo inditivo di € 9 per ogni cambio.
Per ogni stagione non è comunque possibile modificare più di 3
cati sul titolo d’ingresso.
date degli spettacoli a giorno e posto fisso all’Alfieri per non perdere il posto fisso in abbonamento nella stagione successiva.
In caso di modifiche o annullamenti della programmazione da parte
di Torino Spettacoli o di organizzatori esterni, il possessore di biIn nessun caso è previsto il rimborso integrale o parziale dell’abglietto singolo può ottenere la modifica a titolo gratuito oppure il
bonamento. In caso di variazioni nella programmazione, sarà posrisarcimento dell’importo pagato, entro e non oltre i 5 giorni sucsibile scegliere uno spettacolo sostitutivo del circuito Torino
cessivi alla data della recita riportata sul biglietto.
Spettacoli nell’ambito della stagione teatrale in corso.
AGEVOLAZIONI GRUPPI, ABBONATI E CONVENZIONATI:
per “gruppi” si intendono
- almeno 15 persone paganti per gli spettacoli all’Erba e al Gioiello
- almeno 20 persone paganti per gli spettacoli in scena all’Alfieri
(eccetto particolari limitazioni previste dalle Compagnie)
per “convenzionati” si intendono:
tutti i CRAL, le associazioni e le aziende convenzionati per il
2011/2012 con Torino Spettacoli, su presentazione della CVC Carta
Vantaggi Convenzionati.
È VIETATO FOTOGRAFARE, REGISTRARE O RIPRENDERE GLI SPETTACOLI.
Immagini ed emozioni
dalla bella serata di presentazione
della stagione 2011-12 al Teatro Alfieri
Elena D'Angelo
I giovani talenti del Liceo TNT
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Miriam Mesturino,
Antonio Catania
e Gianluca Ramazzotti
VIVA IL TEATRO!
Anno XVIII - N. 8 del 27/06//2011
festival dell’operetta al Teatro Alfieri
23
La grande storia d’amore
tra Torino Spettacoli e la “piccola lirica”
TEATRO ALFIERI - dal 20 al 29 gennaio 2012
Compagnia Italiana di Operette
UMBERTO SCIDA ELENA D’ANGELO ARMANDO CARINI
con Orchestra dal vivo - direttore d’orchestra Orlando Pulin
maestri collaboratori per Cin Ci Là Stefano Nozzoli e Claudia
regie e coreografie Serge Manguette
Mariano
T. Alfieri - ven 20 gennaio ore 20.45
e merc 25 gennaio ore 15.30
La Principessa della Czardas
musica Emmerich Kálmán - librettista Leo Stein e Béla Jenbach
prima esecuzione: Vienna 1915
Il primo atto si svolge
a Budapest e precisamente
all’Orpheum, centro della
bella vita dove Edvino, principe di Lyppert-Weylersheim,
trascorre le sue serate. L’Orpheum vede
nascere l’amore tra
quest’ultimo e Sylva,
la bellissima canzonettista del locale,
che si appresta a partire per una tournée
negli Stati Uniti. Proprio per questo Edvino si impegna davanti ad un notaio (assiduo frequentatore
del locale) a sposare Sylva entro otto settimane. La madre di Edvino, Anilde,
non tollera questo legame e impone al figlio di sposare sua cugina, la contessina
Stasi. Due mesi dopo Edvino, ormai rassegnato, si accinge a sposare Stasi e
nel suo palazzo viene organizzata la festa di fidanzamento. Alla festa arriva Sylva
dagli Stati Uniti accompagnata dal conte Boni che si finge suo sposo. Iniziano
i colpi di scena: Boni si innamora a prima vista della contessina Stasi, Edvino,
dapprima geloso di Boni, ritrova il suo amore per Sylva che mostra ai convitati
il contratto di matrimonio dichiarando di essere anche lei contessa. Anilde, la
madre di Edvino rincontra una sua vecchia fiamma, Feri von Kerekesh che svela
a tutti il passato della donna: anche lei era stata canzonettista al teatro Apollo.
Questo suo passato aiuterà a risolvere il legame tra Sylva e Edvino rendendo
anche possibile l’avvicinamento di Boni con Stasi.
T. Alfieri - sab 21 gennaio ore 15.30 e ore 20.45
dom 22 gennaio ore 15.30
Cin ci là
musica Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo
librettista Carlo Lombardo
prima esecuzione: Milano, Teatro Dal Verme, 18 dicembre 1925
Siamo a Macao. La
giovane timida principessa Myosotis sta per
sposarsi ma, al contrario di quanto sarebbe
lecito supporre, è triste
perchè deve abbandonare i sogni e i giochi
della fanciullezza. E
anche il principe Ciclamino, suo promesso
sposo, è triste per gli
stessi motivi e si dimostra scarsamente entusiasta del matrimonio.
Ora a Macao c’è questa usanza: durante il periodo di fidanzamento di una principessa, ogni divertimento e ogni lavoro vengono sospesi. Ed è proprio in questo periodo che giunge a Macao la bella Cin Ci Là, attrice cinematografica
francese, assieme a Petit Gris il suo accompagnatore ufficiale, innamorato
cotto di lei. Il Mandarino di Macao Fonky, padre della principessa Myosotis,
decide di affidare i due giovani, così scarsamente entusiasti del matrimonio
alle esperte cure di Cin Ci Là. La bella attrice prende a cuore la cosa e si dedica
con particolare interesse alla emancipazione del principe Ciclamino. Petis Gris
viene colto da un furibondo attacco di gelosia e per vendicarsi rivolge le proprie
attenzioni alla principessa. Accade così che il principe Ciclamino che ha preso
gusto alla cosa, si innamora di Cin Ci Là e la vuole sposare. Ma l’attrice saggiamente gli spiega che lei non può e non vuole contrarre nessun legame duraturo. Del resto la principessa Myosotis è ora disposta a lasciare le sue
bambole e i suoi sogni e a convolare a giuste nozze con Ciclamino; il che avviene fra le più allegre feste di tutta Macao.
T. Alfieri - giovedì 26 e venerdì 27 gennaio ore 20.45
La duchessa del bal tabarin
musica Leon Bard - librettisti Arturo Franci e Carlo Vizzotti
prima esecuzione Milano, Teatro Fossati, 3 dicembre 1915
Negli uffici del Teatro Coruch di Parigi
lavorano tra le altre la bella Edi e Madame Morel, la direttrice. Già da un po’
di tempo ricevono insistenti visite dal
Ministro della Cultura, il Duca di Pontarcy. Questi tenta sempre un approccio con Edi ma lei lo respinge in quanto
già fidanzata con Ottavio, principe di
Chantal. Ottavio è innamorato di Edi
ma la tiene all’oscuro sia del fatto di
essere un principe, sia di avere ancora
un ultimo appuntamento “galante” con
la bellissima Frou Frou, ex regina del
Bal Tabarin, ora sposata proprio con il
Ministro. Frou Frou vuole condividere
una notte con Ottavio ma questo le è
impedito da un impegno con il marito:
dato che fu sorpresa dal Duca con
l’ennesimo amante, questi le intimò di
essergli fedele fino al 1°di marzo e in
quel caso le avrebbe donato 500.000 franchi. Arriva Sofia, agente del fisco con
un nome da donna a mettere ancora più confusione tra gli altri protagonisti. Per
caso Edi scopre dell’appuntamento di Ottavio con Frou Frou e per vendicarsi
accetta l’invito del Duca al Tabarin. E sarà proprio il Tabarin a vedere la parte
più divertente e risolutiva dello spettacolo, con un finale lieto e frizzante.
T. Alfieri - sab 28 gennaio ore 15.30 e ore 20.45
dom 29 gennaio ore 15.30
La vedova allegra
musica Franz Lehar - librettista Victor Leòn e Leo Stein
prima esecuzione: Vienna, Theater an der Wien, 28 dicembre 1905
Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signora
Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota. Infatti se
dovesse passare a seconde nozze con
uno straniero, il suo capitale, valutato
100 milioni di dollari, abbandonerebbe
la Banca Nazionale Pontevedrina e,
per la “Cara Patria”, sarebbe la rovina
economica. Il Barone Zeta, coadiuvato
da Niugus (cancelliere un po’ pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo
Danilowich,
segretario
all’Ambasciata di Parigi, a sposare la
ricca vedova. Danilo però non ne vuole
sapere perché, fra lui ed Anna c’è già
stato del “tenero” prima che lei sposasse il banchiere Glavari; ed ora Danilo,
ferito nell’orgoglio, non vuole assolutamente ammettere di essere ancora innamorato di Anna. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole
dimostrare e fa di tutto per ingelosirlo. Durante una festa che Anna organizza
nella sua villa, sia per vedere le reazioni di Danilo e sia per salvare l’onore della
moglie del barone Zeta, ella dichiara a tutti gli invitati che intende sposare un
francese: il sig. Camillo De Rossillon. Danilo furioso abbandona la festa. Tutto
sembra perduto, ma Niegus, più per caso che per merito, riesce a sciogliere
l’equivoco e a far confessare ad Anna e Danilo il loro amore reciproco.
FESTIVAL OPERETTA (già in vendita – riduz valide tutti i giorni):
Duchessa – Cin ci là – Czardas – Vedova
p.unico € 23 + € 1.50 prev;
rid. unico (und26, ov60, abbti, conv, gruppi) € 16 + € 1.50 prev
abb. 3 spettacoli F.Operetta p.unico € 51
INFORMAZIONI PRATICHE stagione 2011-12
dal 10 giugno: *rinnovi e nuovi abbonamenti
*vendita biglietti singoli cartelloni Festival cultura classica,
Piemonte in scena, Festival Operetta,
Mezzogiorno a teatro, Solferino di Sera, Solferino di Mattina
18 settembre: scadenza prelazione “vecchi abbonamenti”
(posto fisso e sconto rinnovo)
24 settembre: vendita biglietti singoli cartelloni
Fiore occhiello, Grande Prosa, Per Farvi Ridere
Regolamento di biglietteria Torino Spettacoli a pag. 22
AVVISO AI LETTORI/SPETTATORI:
i programmi illustrati in questo VIVA IL TEATRO! sono aggiornati al 27.06.11
e possono subire variazioni indipendentemente dall’organizzazione
I biglietti per i cartelloni di Torino Spettacoli
sono in vendita anche on-line al sito www.ticketone.it
Abbonamenti Torino Spettacoli 2011-12
prezzi uguali alla passata stagione
Abbonamento “Fiore all’occhiello”:
Abbonamento “3+3 Torino Spettacoli”:
FIORE GRANDE e GIOVANE a 11 spettacoli:
(platea Gioiello dalla fila E, Erba dalla fila B, Alfieri dalla fila M comprese)
platea o galleria € 153 (nuovi abbonati)
ridotto (rinnovi, gruppi, convenzionati): € 141
Se devi dire bugia - Verita’ – Apparenza - Varie Eta’- Cercasi Tenore
Promessi Sposi - Allegre Comari
+ 1 a scelta tra Assemblea condominiale e Arsenico e vecchi merletti
+ 1 a scelta tra Finchè c’è la salute e Il canto del cigno
+ 2 a scelta tra i cartelloni T.Spettacoli
(Fiore, Cult.Classica, G.Prosa, PFR e Operetta)
FIORE GRANDE p.unico platea o gall € 264 (nuovi abbonati)
ridotto (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 220
FIORE GIOVANE per i nati dal 1985 su presentaz. documento:
p.unico platea e galleria € 154 (nuovi e rinnovi)
Elenco date in abbonamento a giorno e posto fisso
per Abbonati Fiore Grande e Giovane:
MARTEDI’ SERA: Dire Bugia (22/11) - La Verita’ (13/12)
Apparenza Inganna (31/01) - Varie Eta’ (21/02) - Cercasi Tenore (28/02)
Promessi (13/03) - Allegre Comari (27/03)
MERCOLEDI’ SERA: Dire Bugia (23/11) - La Verita’ (14/12)
Apparenza Inganna (01/02) - Varie Eta’ (22/02) - Cercasi Tenore (29/02)
Promessi (14/03) - Allegre Comari (28/03)
GIOVEDI’ SERA: Dire Bugia (24/11) - La Verita’ (15/12)
Apparenza Inganna (02/02) - Varie Eta’ (23/02) - Cercasi Tenore (01/03)
Promessi (15/03) - Allegre Comari (29/03)
VENERDI’ SERA: Dire Bugia (25/11) - La Verita’ (16/12)
Apparenza Inganna (03/02) - Varie Eta’ (24/02) - Cercasi Tenore (02/03)
Promessi (16/03) - Allegre Comari (30/03)
SABATO SERA: Dire Bugia (26/11) - La Verita’ (17/12)
Apparenza Inganna (04/02) - Varie Eta’ (25/02) - Cercasi Tenore (03/03)
Promessi (17/03) - Allegre Comari (31/03)
DOMENICA POM: Dire Bugia (27/11) - La Verita’ (18/12)
Apparenza Inganna (05/02) - Varie Eta’ (26/02) - Cercasi Tenore (04/03)
Promessi (18/03) - Allegre Comari (01/04)
3 spettacoli a scelta tra i cartelloni FIORE e OPERETTA:
Dire Bugia – Cena – Finchè salute – Promessi Sposi – Premiata Galleria
Apparenza – Salvatore – Allegre Comari - Giulietta e Romeo
Quanti Amori – La Verità – Jekyll e Hyde – Sette – Varie Età – Tenore
Nostra Canzone - Re-Mix – Arca – Canto Cigno - Principessa - Cin Ci Là
Duchessa – Vedova – Arsenico – Assemblea - Mandragola
+ 3 spettacoli a scelta tra i cartelloni
FESTIVAL CULTURA CLASSICA, PFR e GRANDE PROSA:
Venti – Mandragola – Londra – Gin Game – Horovitz – Rose Scarlatte
Marlene - Locandiera – Honour - Leggerezza - Giorno Civetta
Notte Mezza Estate – Arsenico - Mille Lire – Notte Bianca – Assemblea
Matrimonio – Radice - Futuro di una volta - Notte Alice – Cheek
Agamennone – Soldato – Oreste – Cleopatràs - Processo
De Bello Gallico - Giorni Scontati – Signor Tenente - Annalisa
Crisi Nervi – Cena a sorpresa
Abbonamento “Grande Prosa”:
Abbonamento “Solferino di Sera”:
Elenco spettacoli Grande Prosa e Grande Prosa Giovane
8 titoli a scelta tra: Agamennone – Soldato - Oreste – Cleopatràs
Processo – De Bello - Mandragola – Londra – Gin Game – Horovitz
Rose Scarlatte - Marlene - Locandiera – Honour – Leggerezza
Giorno Civetta - Notte Mezza Estate - Arsenico - Notte Bianca
Assemblea - Matrimonio - Radice - Futuro Volta - Notte Alice - Cheek
Giorni Scontati - Sig.Tenente - Annalisa- Crisi Nervi - Cena a sorpresa
+ 1 titolo a scelta tra i cartelloni T.Spettacoli
(Fiore, Cult.Classica, G.Prosa, PFR e Operetta)
Abbonamento “Mezzogiorno a Teatro”:
GRANDE PROSA: p.unico € 171 (nuovi abbonati)
ridotto (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 126
Abbonamento “Festival Operetta”:
G.PROSA GIOVANE per i nati dal 1985 su presentazione documento:
prezzo unico nuovo o rinnovo € 108
3 spettacoli a scelta € 18
3 spett. a scelta € 4.50
3 spettacoli a scelta Operetta p.unico € 51
Abbonamento “Piemonte in scena”:
3 spettacoli a scelta tra: Piccole Storie – Ruota - Direttore - Sitoassion
Maria Madalena – Altra voce – Levr sivè – Canson - Fortuna
Delitto/Torre – Parlapà – Gelindo € 27
Abbonamento “Festival di Cultura Classica”:
3 spettacoli a scelta tra: Agamennone – Soldato – Oreste
Cleopatràs - Processo – De Bello Gallico
prezzo unico € 42 - speciale studenti e docenti € 24
Abbonamento “Per Farvi Ridere”:
3 spettacoli a scelta tra: Mille Lire – Notte Bianca – Assemblea
Matrimonio – Radice – Futuro - Notte Alice - Cheek – Venti
Soldato Fanfarone - Annalisa – Crisi Nervi – Arsenico
Mandragola – Cena a sorpresa
posto unico € 48 – ridotto (rinnovi, gruppi, convenzionati) € 42
N.B. Tutti gli abbonamenti a Torino Spettacoli danno diritto al biglietto ridotto
speciale per tutti i film proiettati nelle sale Torino Spettacoli e al biglietto ridotto per gli spettacoli programmati da Torino Spettacoli a Torino e nei Festival estivi con i quali Torino Spettacoli collabora quali Ferie d’Augusto a
Bene Vagienna e Vignaledanza (cfr singole condizioni e giorni di validità).
PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURA E SPETTACOLO
ASSOCIATO ALL’USPI
UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
Anno XVIII n. 8 del 27 giugno 2011
Red. e Amm. C. Moncalieri, 241 - 10133 TORINO Tel. 011.6615447 - Fax 011.6615415
[email protected] www.torinospettacoli.it
Editrice: Torino Spettacoli S.R.L. - Direttore Responsabile: Secondo Villata
Regis. Trib. di Torino n. 4654 del 12-03-1994
Imp. e Stampa: La Nuova Grafica - Torino
PUBBLICAZIONE QUINDICINALE - Sped. in abb. post. Pubbl. -45% - Torino
Abbonamento “5+5 Torino Spettacoli”:
(platea Gioiello dalla fila E, platea Erba dalla fila B,
platea Alfieri dalla fila M comprese)
platea o galleria € 240 (nuovi abbonati)
ridotto (rinnovi, gruppi, abbonati, convenzionati) € 225
5 spettacoli a scelta tra i cartelloni FIORE e OPERETTA:
Dire Bugia – Cena – Finchè salute – Promessi Sposi – Premiata Galleria
Apparenza – Salvatore – Allegre Comari - Giulietta e Romeo
Quanti Amori – La Verità – Jekyll– Sette - Varie Età – Tenore
Nostra Canzone - Re-Mix - Arca - Canto Cigno - Principessa
Cin Ci Là - Duchessa – Vedova – Arsenico – Assemblea - Mandragola
+5 spettacoli a scelta tra i cartelloni
FESTIVAL CULTURA CLASSICA, PFR e GRANDE PROSA:
Venti – Mandragola – Londra – Gin Game – Horovitz – Rose Scarlatte
Marlene - Locandiera – Honour – Leggerezza - Giorno Civetta
Notte Mezza Estate – Arsenico - Mille Lire – Notte Bianca – Assemblea
Matrimonio – Futuro - `Notte Alice – Cheek - Agamennone – Soldato
Oreste – Cleopatràs - Processo – De Bello Gallico - Giorni Scontati
Radice - Signor Tenente - Annalisa - Crisi Nervi - Cena a sorpresa
“BUON TEATRO A TE”
la formula open pensata per i tuoi regali
1 spettacolo dei cartelloni
Cultura classica, Grande Prosa all’Erba e al Gioiello
e PFR al Gioiello e all’Erba p.unico € 26
con possibilità di scegliere data e posto