LE DONNE POCO FRAGILI DI SHAKESPEARE Adattamento drammaturgico e regia di Giuseppe Emiliani con Susanna Costaglione e Marta Richeldi LE DONNE POCO FRAGILI DI SHAKESPEARE Adattamento drammaturgico e regia di Giuseppe Emiliani con Susanna Costaglione e Marta Richeldi Le donne di Shakespeare, a quanto ne sappiamo, non furono poi molte: la madre, una moglie di otto anni più vecchia sposata in tutta fretta da giovane e poi lasciata al paesello natio, Stratford-upon-Avon, mentre lui se ne va a cercare fortuna a Londra, trovandola nel mondo malfamato dei teatri (e a cui nel testamento lascia «il secondo letto» della casa); due figlie, con una delle quali non va proprio d' accordo, anzi entra in conflitto per questioni matrimoniali, al punto da modificare il testamento in suo sfavore; la «dark lady» dei Sonetti, che gli contende il «giovane biondo» e che non è certamente un esempio di virtù... Le vere donne di Shakespeare sono le eroine dei suoi drammi: lì si rifà a iosa delle manchevolezze private, creando una galleria di personaggi femminili a tutto campo e a tutto tondo, che non hanno l' eguale in letteratura per caleidoscopica varietà e profondità di caratterizzazione. Lo spettacolo è un affettuoso e godibile omaggio alle donne di Shakespeare, quelle reali e quelle immaginarie, quelle che lo hanno amato e quelle che ha amato. E quelle ora dolci ora terribili che hanno nutrito la sua fantasia e che sono diventate le indimenticabili protagoniste dei suoi capolavori. Ritratti di donne nate dalla fantasia del genio inglese, ma anche le figure reali tratte dalle sue biografie. Insomma, un girotondo femminile affascinante e fantastico. Lady Macbeth? Una donna intrigante, soprattutto vendicativa; una «moglie scozzese» pronta a difendere con i mezzi più estremi la posizione sociale di suo marito. Ofelia? Una giovane fanciulla ossessionata dal sesso, che sente le voci, in perenne contatto con l'aldilà , soprattutto con il fantasma della madre. Una ragazzina che sviluppa un vero e proprio progetto di seduzione nei confronti del principe Amleto… Donne innamorate, donne capaci di incredibile dedizione, di un'ammirazione sconfinata. Donne che, di fronte alla morte dell'unica figlia, ripercorrono come in un film il passato: succede alla madre di Giulietta che ricorda l'amore provato ma negato per il bel padre di Romeo. Donne, anzi fate, come la regina degli Elfi, Titania, grata al suo poeta per averla descritta così bene, per essersi accorto del suo mondo, da predirgli, fra un incantesimo e un altro, un avvenire luminoso, un successo clamoroso... Donne regine come l'amatissima Elisabetta, splendente nella sua ambigua e distante regalità, solo sfiorata in vita, che nel suo delirio notturno il poeta immagina avere gioielli alle dita al posto delle unghie… Storie intrecciate tra realtà e invenzione. Personaggi femminili ultranoti che improvvisamente ci rivelano impensabili lati del proprio carattere. Donne animate da forti passioni. Donne decise, tutt’altro che fragili…. Susanna Costaglione Comincia la sua attività di attrice nel 1982 con il regista G. Emiliani a Venezia, lavorando principalmente su testi di teatro contemporaneo e di poesia. Sempre con Emiliani è interprete dello spettacolo "Il Giuocatore" di Carlo Goldoni. Dal 1986 prende parte ad alcune produzioni della Compagnia Giorgio Albertazzi e nel ‘88 lavora con Albertazzi nel “Peer Gynt” con l’Orchestra e Coro del Maggio Fiorentino. Nel 1990 viene segnalata al Premio Internazionale di Teatro “Roberto De Monticelli”. Nello stesso anno per Matera Sassi organizzata da RAI 1, Radio 1, Audio box, è l’interprete dell’opera musicale “Gargan’Suite” di N. Cisternino. Debutta dal ‘91 al ’94 al Festival Santarcangelo dei Teatri con spettacoli da Buchner e da Brecht e nel ‘95 al Festival di Volterra, sempre per la regia di Claudio Di Scanno con il quale lavora dal 1992 nella Compagnia Drammateatro. E’ protagonista nel “POUR EN FINIR…(Evocation)” di Antonin Artaud, lavoro nel quale l’attrice esprime ai massimi livelli la sua tensione verso la ricerca di un corpo-voce. Ad Ottobre 2004 nello spettacolo “Il Gaddus in Abruzzo” lavora con l’attore Leo Gullotta e il compositore Luis Bacalov, su testi di Carlo Emilio Gadda. Nell’estate 2005 interpreta il ruolo maschile di Prometeo nel PROMETEO incatenato di Eschilo riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica. Riceve il Premio Speciale Franco Enriquez come attrice protagonista dello spettacolo artaudiano POUR EN FINIR. A settembre è stata invitata al Festival Dantesco a Ravenna svolgendo un personale percorso di lettura del Paradiso della Divina Commedia di Dante. Nell’estate 2006 debutta come protagonista nell’ Antigone di Bertolt Brecht, produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo. Il 30 agosto riceve per il secondo anno consecutivo il Premio Franco Enriquez per la migliore interpretazione femminile per il monologo Musi Neri che rievoca la tragedia alla miniera di carbone a Marcinelle in Belgio nella quale morirono 262 minatori, metà dei quali italiani e di cui la maggior parte abruzzesi In ottobre è stata invitata al COLUMBUS Centre di Toronto con una lettura di poesia da Dante e di diversi autori italiani per il Trentennale della fondazione del Centro di Cultura Italiana in collaborazione con la The Dante Society of Toronto. A novembre partecipa a “XI Festival Internacional MADRID SUR” con l’Antigone di Brecht. A febbraio 2007 lavora con il regista Giuseppe Emiliani in qualità di protagonista nello spettacolo Tu non sai cos’è l’amore, tratto dall’omonimo romanzo di Marco Franzoso. Produzione Teatro Fondamenta Nuove di Venezia. Estate 2007: Orestiade, produzione Drammateatro e Teatro Stabile d’Abruzzo. L’attrice interpreta il ruolo di Clitennestra. Nel 2009 al teatro Olimpico di Vicenza: Le baccanti, produzione Teatro Stabile del Veneto con la regia di Giuseppe Emiliani, nel ruolo di Agave. Marta Richeldi Diploma presso la Scuola di Formazione per Attori del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi. Corso di Perfezionamento per Attori Professionisti presso il Teatro di Roma diretto da Luca Ronconi Seminari con Peter Stein, Stanislas Nordey, Marco Sciaccaluga, Federico Tiezzi, Eimuntas Nekrosius, Serena Senigallia, Cloude Coldy, Raffaella Giordano, Danio Manfredini. Nel 1994 vince il concorso per giovani attrici Isabella Comica Gelosa in memoria di Lina Volonghi. Sostiene parti canore in numerosi spettacoli. Teatro Misura per misura di W. Shakespeare, regia di Luca Ronconi Pilade di P.P.Pasolini, regia di Luca Ronconi Calderon di P.P.Pasolini, regia di Luca Ronconi Venezia Salva di S. Weil, regia di Luca Ronconi Verso Peer Gynt di H. Ibsen, regia di Luca Ronconi Sturm und Drang di F.M. Klinger, regia di Luca Ronconi Esposizione Universale di L. Squarzina regia di Piero Maccarinelli La dodicesima notte di W. Shakespeare regia di Franco Branciaroli Le cugine di I.Svevo regia di Massimo De Francovich Nella giungla delle città di B.Brecht regia di Federico Tiezzi Spettri di H. Ibsen regia di Guido De Monticelli Agnese di Dio di J. Pielmeier regia di Giovanni Lombardo Radice Verso Roma di G. Manfridi regia di Roberto Gandini Nihil da W. Shakespeare e H. Muller regia di Armando Punzo Il sogno della Repubblica memoriale su Ugo La Malfa regia di Paolo Castagna Clitennestra per una notte monologo da M.Yorcenar e Eschilo regia di Giuseppe Emiliani Un avatar del diavolo di A. Artaud regia di Giuseppe Emiliani Il Campiello di C.Goldoni regia di Giuseppe Emiliani Gli Uccelli di Aristofane regia di Federico Tiezzi (Premio Ubu, miglior spettacolo e miglior regia) La donna serpente di C. Gozzi regia di Giuseppe Emiliani Sogno di un mattino di primavera di G. D’Annunzio regia di Federico Tiezzi Squat di J.M. Chevret regia di Maurizio Panici Otello di W. Shakespeare regia di Roberto Guicciardini Lei. Cinque storie per Casanova di autrici varie regia di Luca De Fusco Il piacere dell’onestà di L.Pirandello regia di Fabio Grossi All’imbrunire da testi di Grazia Deledda regia di Paolo Puppa La morsa di L.Pirandello regia di Arturo Cirillo Giuseppe Emiliani Regista e autore di teatro. Vincitore del Pegaso d’Oro 2004 per la regia teatrale del Premio Internazionale Flaiano. Nel 1979 fonda e dirige la Compagnia Teatromodo di Venezia, per la quale cura la messinscena di numerosi spettacoli con particolare predilezione per testi del primo 900. Nel 1992 fonda la Compagnia Teatro Niovo con la quale mette in scena: Il giuocatore” di Carlo Goldoni e “ Carlo Gozzi” di R. Simoni (1993). Nel 1994 inizia la sua collaborazione con il TEATRO STABILE DEL VENETO con le regie di: Chi la fa l’aspetta (di C. Goldoni) (1994) con Antonio Salines, I due gemelli veneziani (di C. Goldoni ) (1995) con Sergio Romano), Marta mia, caro Maestro (dall’ epistolario Pirandello- Marta Abba) con Giulio Bosetti e Marina Bonfigli.(1995), Una delle ultime sere di carnovale (di C. Goldoni ) (1996) con A. Salines, Marina Bonfigli , Camillo Milli, Donatella Ceccarello, Le ultime lune (regista assistente) di F. Bordon con M. Mastroianni (1996), La collina di Euridice (di Paolo Puppa) (1997) con Virginio Gazzolo e Ivana Monti, La trilogia di Zelinda e Lindoro (di C. Goldoni) (1999) con Mario Valgoi Dirige la Scuola di teatro del Teatro Stabile del Veneto e cura i saggi dei corsi di recitazione negli anni 1997, 1998, 2000. Per il TEATRO CARCANO di Milano dirige: L’uomo, la bestia e la virtù (di L. Pirandello) (1997) con Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi, Un amore (di D. Buzzati) con Giulio Bosetti e M. Bonfigli (1998), Una dolcezza inquieta (da E. Montale) (1998) con Giulio Bosetti Per il TEATRO FILODRAMMATICI di Milano dirige George Dandin (di Molière) (1998) Autore e regista di Bonne Nuit, Monsieur Goldoni (pubblicato da Primafila e rappresentato a Parigi) ( Coop. TEATRO ARGOT di Roma in collaborazione col Teatro Stabile del Veneto) (2001) con Mario Valgoi. Per la Compagnia PAMBIERI-TANZI (Broken Silence) dirige “Vite Private” di Noel Coward (2002). Per la Compagnia I FRATELLINI di Firenze: Il guardiano (di H. Pinter) (2000) con Marcello Bartoli e Dario Cantarelli, Arlecchino servitore di due padroni (di C. Goldoni) (Estate Veronese, 2001), Don Giovanni di Moliére (2003). Per il TEATRO DI VERDURA di Milano allestisce A Ghisola, tuo Gabri (adattamento drammaturgico dal carteggio Duse -D’Annunzio) con Franca Nuti e Giancarlo Dettori (2004). Per il TEATRO FONDAMENTA NUOVE di Venezia allestisce Notturni indiani in occasione del Carnevale 2004, cura la regia di Clitennestra per una notte da Eschilo a Marguerite Yourcenar con Marta Paola Richeldi e dirige Il Campiello di Carlo Goldoni per il Carnevale 2005. Nel 2005 è invitato al prestigioso TEATRO MALYI di MOSCA dove viene rappresentato il suo “Arlecchino servitore dei due padroni” con la compagnia de I Fratellini.Lo stesso spettacolo nel 2004 aveva partecipato al Festival Internazionale di SHIZUOCA (Giappone) . Per la BIENNALE MUSICA di Venezia 2005, in collaborazione con il Teatro Fondamenta Nuove, cura la regia dello spettacolo Un avatar del diavolo (da “Pour en finir avec le jugement de dieu” di Antonin Artaud) musiche di Roberto Doati e videoscenografie di Paolo Pachini. Autore del testo La commedia dell’angelo nero che viene rappresentato nel 2005 a SAN PIETROBURGO (coproduzione del TEATRO BALTIJSKIJ DOM di San Pietroburgo e il TEATRO METASTASIO di Prato. Autore e regista di Caro Marcello, caro Federico interpretato da Carlo Simoni e Antonio Salines (2006) . Autore del testo Il giorno del cantico, ( The Day of the Song) rappresentato al Wish Theater di NEW YORK (2006) Per la BIENNALE TEATRO di Venezia 2006 dirige La donna serpente di Carlo Gozzi, scene di Graziano Gregori, musiche di Uri Caine (Coproduzione del Teatro Fondamenta Nuove, Compagnia I Fratellini, Comune di Venezia, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Metastasio di Prato, la Biennale di Venezia). Per il CARNEVALE DI VENEZIA 2007 cura la regia di Tu non sai cos’è l’amore dal romanzo omonimo di Marco Franzoso, prodotto dal Teatro Fondamenta Nuove, Comune di Venezia e Azienda Promozione Turistica di Venezia. Per la BIENNALE TEATRO 2007 e in occasione del Trecentenario goldoniano allestisce Sior Todero Brontolon di Carlo Goldoni con Giulio Bosetti, prodotto dal Teatro Fondamenta Nuove in coproduzione con il Teatro Carcano, Teatro Stabile del Veneto, Comune di Venezia, Regione del Veneto. Per il TEATRO CARCANO cura la regia e l’adattamento drammaturgico di Dialoghi con Socrate (dall’Apologia di Socrate, Critone, Fedone di Platone) con Giulio Bosetti. (2008) Cura la regia dello spettacolo La riga nei capelli di William Holden del drammaturgo spagnolo Josè Sanchis Sinisterrra, prodotto dal Teatro Fondamenta Nuove, Venezia inscena, con il contributo del Ministero della Cultura spagnolo. Per la BIENNALE TEATRO 2008 conduce il laboratorio internazionale “Il teatro come arte della navigazione” in preparazione dello spettacolo Capitano Ulisse di Alberto Savinio che debutta nel febbraio 2009 coprodotto dal Teatro Stabile La Contrada di Trieste, Teatro Fondamenta Nuove, Comune di Venezia, La Biennale Teatro, con Antonio Salines, Vanessa Gravina, Virgilio Zernitz. Per il TEATRO OLIMPICO di Vicenza cura la regia de Le Baccanti di Euripide con Laura Marinoni, Francesco Migliaccio, Virgilio Zernitz, Marcello Bartoli coprodotto dal Teatro Stabile del Veneto, Teatro Fondamenta Nuove in collaborazione con la Biennale Musica 2009 di Venezia. Per il TEATRO STABILE LA CONTRADA di Trieste riallestisce Capitano Ulisse di Alberto Savinio, con Edoardo Siravo, Vanessa Gravina e Virgilio Zernitz (2009). Per il TEATRO CARCANO di Milano collabora, con Giulio Bosetti, alla regia de L’attore, dal romanzo di Mario Soldati, con Virginio Gazzolo e Antonio Salines (2009) .Cura la regia e l’adattamento teatrale del reading Follia del colore buono , omaggio al pittore Gino Rossi , con Giancarlo Previati (2010) Nella stagione 2010-2011 allestisce per il TEATRO CARCANO di Milano La bottega del caffè di Carlo Goldoni con Antonio Salines, Marina Bonfigli, Virgilio Zernitz, Enrico Bonavera e Serata d’onore (da “Memorie di un pazzo” di Gogol e “Il canto del cigno” di Cechov) con Antonio Salines. Per il TEATRO STABILE DEL VENETO, SpA TEATRI di Treviso, TEATRO CARCANO, dirige Se no i xe mati, no li volemo di Gino Rocca, con Virginio Gazzolo. Per il CARNEVALE DI VENEZIA 2011 cura il testo e la regia del reading Amelia Rosselli: un rèfolo di libertà con Giancarlo Previati e Marta Richeldi Autore e regista di Dal buio al grido - Aldo Moro come Antigone – con Antonio Salines e Virgilio Zernitz co-prodotto dal TEATRO BELLI di Roma, Amici del Castrum di Vittorio Veneto, Regione Veneto.