DOTAZIONI CULTURALI D’ECCELLENZA Alessandra Badami(*) (*) Università di Palermo, Facoltà di Architettura, Dipartimento Storia e Progetto nell’Architettura, Corso Vittorio Emanuele, 188 – Palermo, e-mail: [email protected] 1. Introduzione Le città medie della regione PACA (Provence-Alpes-Côte d’Azur), nel confrontarsi con la forte attrattività turistica della Costa Azzurra e del Principato di Monaco e con la presenza della città di rango metropolitano di Marsiglia, hanno investito sin dal secondo dopoguerra in una direzione alternativa di sviluppo puntando su dotazioni culturali d’eccellenza, facendo sistema tra loro (centri urbani relativamente vicini con distanze medie di circa 100 km) e configurando nei fatti un “distretto culturale” che, superando la dimensione locale e regionale, riesce a competere ad un livello internazionale. Accanto alla valorizzazione della propria identità, del patrimonio culturale e delle peculiarità del paesaggio provenzale, le azioni sono state dirette verso la promozione di attività culturali legate in particolare allo spettacolo ed alla creatività artistica, gestite secondo un principio di offerta diversificata: la presenza di tali eventi culturali, tra cui diversi Festival, richiede strutture in grado di soddisfare una richiesta di livello internazionale che, dedicate alle manifestazioni per un breve periodo, rimangono comunque patrimonio di rango elevato delle città medie per il resto dell’anno, contribuendo ad innalzare la qualità dell’offerta in termini di dotazioni e servizi ad elevate prestazioni e capacità. Nell’evento la città media si trasforma in città capitale, accoglie attrezzature e funzioni di rango corrispondente, e l’offerta differenziata potenzia la competitività di sistema delle città. Un modello di sviluppo che utilizza anche la produzione di attività culturali offre opportunità di riequilibrio di territori che sono o rischiano di venire emarginati dalle principali direttrici di sviluppo economico, o che soccombono nella concorrenza con altre realtà più attrattive sul capitalismo industriale o finanziario. 2. La vocazione turistica della regione Paca 2.1 La dimensione economica e demografica Sotto il profilo economico, la regione PACA è la terza della Francia e la diciannovesima regione europea; i suoi 4,7 milioni di abitanti costituiscono il 7,8% della popolazione francese insediati su una superficie di 31.400 km2 per una densità di 114 ab/km2 (più alta della media francese che si attesta sui 108 ab/km2); la regione ha recentemente giocato un ruolo attrattivo nei confronti della popolazione del resto della Francia e delle regioni francofone del sud del Mediterraneo, sia per la qualità dell’ambiente e del clima che per le opportunità offerte da un mercato del lavoro molto dinamico. La popolazione è concentrata per l’80% sul 15% del territorio, in particolare nei dieci nuclei urbani con più di 10.000 abitanti e nelle 4 città con più di 100.000 abitanti (Marseille-Aix, Nice, Toulon, Avignon); il 92% della popolazione vive in aree urbane e l’83% è concentrata nelle aree costiere (vedi tavole n. 1 e n. 2). 1 Tavola n. 1 – Distribuzione della popolazione per comune nella regione PACA (dati al 2005; fonte: MDER – Mission de développement économique régional) Tavola n. 2 – Le quattro grandi concentrazioni urbane nella regione PACA di Marseille-Aix, Nice, Toulon e Avignon per comuni e agglomerazioni di insediamenti (Marseille-Aix 1.350.000 abitanti, Nice 890.000 abitanti, Toulon 520.000 abitanti, Avignon 210.000 abitanti); (dati al 1999; fonte: INSEE) 2 È in una posizione strategica all’incrocio tra i due grandi assi stradali nord-sud ed est-ovest, ha 3 aeroporti internazionali con un traffico di 15 milioni di passeggeri per anno, è attraversata dal TGV che collega Marsiglia, la seconda città della Francia ed il più importante porto del Mediterraneo, a Parigi in sole 3 ore (vedi tavole n. 3, n. 4 e n. 5). Tavola n. 3 – La regione PACA è in stretto rapporto con le regioni europee economicamente più avanzate grazie alla sua localizzazione in corrispondenza dell’intersezione fra i due grandi sistemi economici e di trasporto della blue banana e dell’arco nord-mediterraneo. Tavola n. 4 – Principali infrastrutture della regione PACA: autostrade, linee del TGV, aeroporti, porti, marine, porti fluviali (dati al 2004; fonte: MDER – Mission de développement économique régional) 3 Tavola n. 5 – Rete del TGV in Francia (2003) La popolazione attiva occupata conta più di 1,6 milioni di abitanti di cui il 90% con impiego fisso; l’impiego della regione è per l’80% nel terziario (vedi grafici n. 1 e n. 2). Il PIL è di 112 miliardi di € e rappresenta il 7% del totale nazionale, classificando la regione al terzo posto tra le regioni francesi e al diciassettesimo a livello europeo. Nella regione sono insediate più di 1.100 imprese a capitale straniero, mentre l’80% del valore aggiunto regionale proviene dai servizi, tra cui 78 miliardi dal settore del turismo, servizi alle persone e alle imprese (vedi grafico n. 3). Grafico n. 1 – Economia nella regione PACA: percentuali di popolazione impiegata per settori Grafico n. 2 – Economia nella regione PACA: la popolazione attiva impiegata corrisponde al 7,1% del totale nazionale e la popolazione in cerca di impiego corrisponde al 9,4 del totale nazionale; il tasso di attività è del 60% per gli uomini e del 45% per le donne 4 Grafico n. 3 – Economia nella regione PACA: composizione del valore aggiunto di cui il 79% deriva dal turismo e dai servizi alle persone ed alle imprese 2.2 I principali settori di investimento Gli investimenti maggiori sono concentrati in 12 industrie trainanti: telecomunicazioni, microelettronica, scienze della vita e biotecnologie, cosmetica e profumeria, chimica e petrolchimica, yachting professionale, ottica e fotonica, aeronautica e aerospaziale, agricoltura e agroalimentare, logistica, tecnologie marine e cinema-audivisivo-multiumediale. In questo ultimo settore la regione ha investito ricerca ed economie per la costituzione di un polo di competitività che, raggruppando una massa significativa di attori (imprese, ricerca, formazione) e dotandosi dei diversi anelli della catena del valore di questo settore di attività, raggiunge livelli di concorrenzialità a livello internazionale. Il settore di attività dell’audiovisivo-multimediale, una delle più grandi concentrazioni europee di risorse tecnologiche nel settore dell’immagine e del suono che ne fanno l’unico incubatore dedicato al multimediale della Francia, vede la presenza nella regione PACA delle seguenti attività per il sostegno della filiera del cinema e del multimediale: Cinema Multimediale Risorse umane - 15% delle riprese girate in Francia 400 strutture di produzione audiovisuale 250 società di servizio 1/3 dei film stranieri girati in Francia più di 350 imprese più di una ventina di istituzioni dedicate alla formazione per il mestiere dell’audiovisuale e multimediale 14.000 tecnici e artisti dell’immagine del suono Principali domini di attività sono: - produzione cinematografica (creazione, riprese, produzione, post-produzione di film, fiction TV e documentari); - animazione 2D 3D per il cinema e i videogiochi; - multimediali educativi e culturali; 5 - produzione di contenuti e di applicazioni per i terminal mobili. Principali centri e piattaforme dedicate sono: - Il Polo mediatico de la Belle de Mai – Marseille: 30.000 m² di studios, uffici e locali tecnici per la produzione e le imprese dell’immagine e del suono; - Gli Studios Riviera – Nice: complesso multimediale di 70.000 m² (11 studios con 6.000 m² di superficie); - Il Média Pôle d’Arles: 2 edifici dedicati al mestiere dell’immagine e dell’animazione; - Il Technopôle de l’image, in progetto a Cannes. 2.3 Il turismo nella regione PACA 35 milioni di turisti l’anno, ovvero 7 volte la popolazione residente, ne fanno la prima regione turistica della Francia e la seconda per il turismo straniero (dopo l’Ile-de-France) con 24 milioni di pernottamenti l’anno. L’indotto turistico è pari a 7,5 miliardi di € che costituiscono il 12,2% del PIL regionale e vedono occupati 170.000 impiegati nell’alta stagione (il 12% degli impiegati della regione). PACA è la terza regione europea, dopo il Veneto e la Catalogna, in capacità di ricezione con 2,7 milioni di posti letto (vedi tavola n. 6). Tavola n. 6 – Le presenze turistiche in Francia ammontano a 1,5 miliardi di pernottamenti di cui 63% francesi e 37% stranieri; la regione PACA è la seconda per le presenze turistiche, dopo l’Ile-de-France, con 24 milioni di pernottamenti che costituiscono il 12% del totale nazionale (dati al 2002; fonte: Secrétariat d’Etat au Tourisme) 3. Le attività culturali: i Festival internazionali La buona qualità della ricettività alberghiera ed extralberghiera, la ricca offerta culturale per la fruizione del patrimonio storico e la straordinaria varietà dei paesaggi – dal paesaggio provenzale, ai rilievi delle Alpi, al litorale della Costa Azzurra che accolgono diversi tipi turismo nel corso di tutto l’anno, dal turismo balneare allo sci – sono potenziate dall’offerta di attività culturali ad alto livello che vanno dalla musica alla danza, dal teatro, al cinema e alla fotografia, celebrate dai numerosi Festival internazionali (vedi tavola n. 7). Tali attività sono sostenute inoltre da un continuo know-how proveniente dalle numerose industrie del settore dell’audiovisivo e del multimediale che il governo ha promosso nelle regioni del sud della Francia. 300 città presentano più di 500 Festival con programmi di oltre 5.000 spettacoli; i Festival sono sostenuti dai contributi pubblici provenienti dal Ministero della Cultura, dalla regione PACA, dalle province, da banche e imprese commerciali nonché dal mecenatismo di privati. 6 Tavola n. 7 – Monumenti, musei, siti di interesse religioso, curiosità e Festival più frequentati nella regione PACA (dati al 2004; fonte: MDER – Mission de développement économique régional) 3.1 Il Festival del Cinema di Cannes Istituito nel 1947, il Festival è giunto alla sua sessantesima edizione contando 10.000 partecipanti provenienti da 91 paesi, 4.000 film presentati di cui 55 selezionati e ammessi al concorso. Dal 1998 il Festival di Cannes ha istituito la Cinéfondation per sostenere la creazione cinematografica nel mondo, promuovere la formazione professionale dei giovani nel settore e scoprire nuovi talenti; all’interno del Festival è prevista una sezione dedicata alla selezione dei film prodotti dalla scuola e alla presentazione di corti e lungometraggi prodotti dalle scuole di cinematografia di tutto il mondo (ogni anno ne pervengono più di 1.000). Dal 2000 la Cinéfondation ha inaugurato a Parigi la Residence du Festival che accoglie ogni anno una dozzina di cineasti stranieri; la residenza offre programmi personalizzati per la scrittura dei lungo e cortometraggi e un programma collettivo di incontri con i più importanti professionisti e rappresentanti del mondo del cinema; i residenti beneficiano inoltre di una borsa di studio, dell’accesso gratuito a molte sale cinematografiche di Parigi, di un corso di francese e della possibilità di 7 accedere gratuitamente ai Festival. Dal 2005 il Festival di Cannes ha affidato alla Cinéfondation il compito di organizzare un atelier grazie al quale una quindicina di cineasti, selezionati su un determinato progetto di film da tutto il mondo, sono invitati alla produzione ed alla distribuzione internazionale dei loro lavori con condizioni estremamente favorevoli. L’industria commerciale che ruota attorno al Festival di Cannes è organizzata dal Marché du Film, appuntamento internazionale di incontri, negoziazioni, transazioni, etc., offrendo una perfetta alchimia tra glamour e affari per favorire lo sviluppo delle risorse. Il Marché cura tutti gli aspetti della produzione cinematografica: attrezzato con 30 sale di proiezione distribuite tra il Palazzo del Festival e i cinema di Cannes, offre l’opportunità di assistere a più di 14.000 proiezioni. Offre spazi pubblicitari e location per stand, servizi per le proiezioni cinematografiche e servizi logistici e di assistenza. Lanciato nel 2004 il Producers Network è dedicato ai produttori cinematografici e destinato a promuovere le attività di coproduzione internazionale in un mercato fortemente dinamico e concorrenziale; giunto alla quarta edizione accoglierà 500 produttori da tutto il mondo, con un significativo incremento della partecipazione da parte dei paesi asiatici. 8 3.3 Il Festival d’Avignon Nel 1947 Jean Vilar, insieme al poeta René Char ed ai collezionisti d’arte e Yvonne e Christian Zervos, promosse la prima Semaine d’art ad Avignone. La prima edizione del Festival d’Avignone nasce in un clima di ricostruzione della Francia dopo il secondo dopoguerra all’insegna della solidarietà sociale, dell’accesso per tutti alla cultura, di una Europa plurale e pacificata. La sessantesima edizione del Festival ha visto una capacità globale di 152.000 posti, incontrando un grande apprezzamento del pubblico. Rappresentazioni supplementari sono state offerte per rispondere alla forte affluenza di pubblico. Altri 15.000 ingressi sono stati registrati per le manifestazioni gratuite: esposizioni, letture, rappresentazioni al Teatro delle Idee, cicli di film, lezioni presso l’Università di Avignone, etc. La Corte d’onore del Palazzo dei Papi di Avignone, che offre una superficie di 1.800 m2 realizzata nella prima metà del XIV secolo, è stata fin dall’istituzione l’unico palcoscenico del Festival; dopo circa vent’anni sono stati utilizzati altri spazi scenici quali il Cloître des Carmes dal 1967 ed il Cloître des Célestins dal 1968. Ancora oggi la Corte d’onore del palazzo papale è il cuore della manifestazione con una capacità di 1996 posti ed un palcoscenico di 38 m di larghezza per 15 m di profondità; ma le manifestazioni si svolgono anche in più di 100 teatri, accogliendo oltre 800 spettacoli e 570.000 spettatori, tra cui il Teatro municipale, il cui primo impianto risale al 1734, la cava di Bourbon, situata a 15 km da Avignone e utilizzata a partire dal 1985, e il chiostro del noviziato gesuitico di SaintLouis. Il Noviziato gesuitico di Saint-Louis, edificio risalente al 1601, è stato oggetto nel 1987 di un restauro da parte di Jean Nouvel per ospitare gli uffici del Festival, delle sale espositive e soprattutto l’Istituto superiore di Tecniche dello Spettacolo, centro didattico di alta formazione di livello internazionale nel quale vengono formati i diversi operatori dello spettacolo teatrale. Il luoghi del Festival di Avignone sono, oltre alla corte d’onore del Palais des Papes ed al Teatro Municipale, oltre 100 edifici, in prevalenza cappelle sconsacrate, che nel corso del Festival trasformano la città in un continuo happening teatrale. 9 3.2 Il Festival international d’art lyrique d’Aix-en-Provence Il Festival international d’art lyrique d’Aix-en-Provence, uno dei maggiori Festival d’opera lirica e di musica classica a livello europeo insieme ai Festival di Salisburgo, di Glyndebourne e di Bayreuth, è stato fondato nel 1948; le rappresentazioni hanno luogo all’aperto nella corte del palazzo arcivescovile. Creato da Gabriel Dussurget con l’intento di promuovere l’attività musicale nella regione di Marsiglia dedicando la città di Aix-en-Provence al genio musicale di Mozart, dal 2006 è stato associato al Festival de Pâques de Salzbourg con la partecipazione dell’Orchestra filarmonica di Berlino. Il cuore del Festival è la corte del palazzo arcivescovile mentre altri concerti sono organizzati in molti altri luoghi della città come il Grand Théâtre de Provence, il Théâtre du Jeu de Paume, l’Hôtel Maynier d'Oppède, la place des QuatreDauphins, la place des Cardeurs, le pendici della montagna Sainte-Victoire, etc. Nel 1998 Stéphane Lissner fonda l'Académie européenne de musique, concepita come un prolungamento del Festival d'Aixen-Provence verso la pedagogia, l’apertura alla musica contemporanea, la promozione di giovani talenti (musicisti, cantanti, registi, direttori d’orchestra e compositori), favorendo l’incontro con il più grande pubblico. Ogni anno, in giugno e luglio, giovani cantanti e musicisti selezionati in tutto il mondo vengono a perfezionare la loro formazione supportati dai più grandi artisti e professori di fama internazionale. Dopo 9 anni di esistenza e 800 giovani artisti invitati, l’accademia è un centro originale e specifico di formazione, perfezionamento e professionalizzazione riconosciuto a livello internazionale; il suo livello di eccellenza e l’ampia offerta di percorsi formativi permettono a numerosi artisti non soltanto di perfezionarsi ma anche di affermarsi sulla scena artistica a livello mondiale; sono previsti incontri tra i compositori e i registi, gli scenografi, i librettisti, i decoratori, gli interpreti lirici, etc. Le attività dell’Accademia, la formazione e la promozione degli artisti, sono al centro delle attività del Festival non soltanto come centro di formazione specializzato ma anche come atelier di sperimentazione e sviluppo della ricerca al servizio del Festival, della sua programmazione e dell’incontro con un pubblico più vasto. Nel 2007 è prevista la partecipazione al Festival di un’opera prodotta dall’Accademia. L’obiettivo di realizzare spettacoli di alto livello artistico, ha condotto alla scelta di perfezionare non soltanto gli interpreti e gli esecutori delle opere ma anche le maestranze che si dedicano alle scenografie. Gli ateliers de Venelles, aperti dal 1998 a sette km dal centro di 10 Aix, sono dedicati alla costruzione e alla decorazione delle scenografie ed alla confezione dei costumi, hanno sale per le prove che riproducono la dimensione reale della scena del palazzo arcivescovile e studios di lavoro, consentendo agli artisti e agli artigiani di lavorare insieme in un ambiente attrezzato con le più moderne e funzionali dotazioni per lo spettacolo lirico. Accanto al più antico Festival di arte lirica, è stato promosso il Festival della Danza, oggi giunto alla sua 31esima edizione, con una frequentazione di oltre 13.000 spettatori (dati al 2005); oltre agli spettacoli rappresentati nei teatri vede spettacoli organizzati nelle strade, incontri e tavole rotonde, proiezione di film dedicati, atelier, stage, etc. Il luoghi del Festival animano tutta la città di Aix; sono il Théâtre de l’Archevêché, Palais de l’Ancien Archevêché (1); il Théâtre du Jeu de Paume(2); la Cité du Livre (3); il Collège Mignet presso cui è istituita l’Académie européenne de musique (4); La Boutique du Festival (5); l’Hôtel Maynier d’Oppède (6); l’Hôtel de Ville (7); l’Office du Tourisme (8) 11 3.4 Le Chorégies d'Orange Le Chorégies d'Orange sono il più antico Festival francese: sono state istituite nel 1869 e si svolgono presso il teatro romano di Orange che ha una capacità di 8.600 posti. La prima rappresentazione ha avuto luogo nel 1869 promuovendo opere teatrali francesi, mentre dal 1971 la vocazione lirica e musicale del teatro ha fatto preferire le cosiddette "Nouvelles Chorégies" che hanno riscosso subito un consenso internazionale ed un successo tuttora confermato. 3.5 Il Festival de La Roque-d'Anthéron Giunto alla sua 27esima edizione, il Festival internazionale di piano di La Roque-d'Anthéron ospita 73.000 visitatori (2006), più di 80 concerti di musica classica, contemporanea, jazz ed elettronica. I più grandi interpreti internazionali si esibiscono nel Parc de Florans, auditorium all’aperto. 12 3.6 I Rencontres d’Arles I Rencontres d'Arles sono stati istituiti nel 1969 grazie all’attività di Lucine Clergue che, dopo un viaggio negli Stati Uniti, ha voluto attrarre l’attenzione dei media sull’arte della fotografia con un Festival, similarmente al Festival del teatro di Avignone che in questo caso ha fornito un modello vincente per la promozione di attività culturali. Istituito con la collaborazione del direttore del museo di Arles Jean Maurice Rouquette e dello scrittore Michel Tournier, la prima edizione del primo Festival di fotografia al mondo ha visto la partecipazione di 150 persone a due esposizioni fotografiche. Nel 1974 l’evento attrae l’attenzione del grande pubblico grazie alla partecipazione di noti fotografi ed alla apertura a Parigi di una galleria dedicata alla fotografia. Alla 38esima edizione il Festival vede la partecipazione di decine di migliaia di visitatori e ospiti alle più di 40 esposizione ed agli eventi correlati. Attraverso più di 50 esposizioni istallate in diversi contenitori eccezionali della città di Arles, con 50.000 vistatori di cui il 20% stranieri, i Rencontres d’Arles hanno la finalità di contribuire a divulgare la conoscenza del patrimonio fotografico mondiale, promuovendo la creatività ed i giovani talenti. Con le esposizioni dedicate al reportage, al ritratto, alla pubblicità, etc., vengono indagate le potenzialità della fotografia come media testimone del mondo che ci circonda. Anche un Festival in sé è un media; considerando la fotografia come un mezzo per capire, immaginare, o lasciare esprimere la realtà, gli Incontri di Arles esplorano le nuove vie del mondo contemporaneo. La valenza pedagogica è promossa attraverso convegni, stage, la sensibilizzazione delle scuole e seminari diretti agli insegnanti e agli operatori sociali. Il n’existe qu’une école nationale supérieure de la photographie en France. Elle est à Arles. L’École Nationale Supérieure de la Photographie è un istituto pubblico d’insegnamento superiore sotto la tutela del Ministère de la Culture, dipartimento dell’insegnamento e della ricerca della Délégation aux Arts Plastiques. La sua missione riguarda la formazione, attraverso un corso triennale, di fotografi dotati di solide conoscenze ed esperienze nel campo artistico, tecnico, storico e teorico. Al centro degli insegnamenti è la fotografia sotto tutti i suoi aspetti, ma fa parte dell’offerta formativa anche il linguaggio video; gli sbocchi occupazioni sono il mondo artistico, il giornalismo, i media, etc., ovvero tutti i mestieri che richiedono competenze in materia di immagine, sia fissa che in movimento. La scuola ha sede presso un antico edificio neoclassico al centro della città di Arles; l’edificio, con i suoi 2.100 m2, ospita una biblioteca specializzata con più di 11.000 volumi, un archivio, un auditorium capace di 144 posti, laboratori individuali e collettivi, regie video, sale per seminari, studi di ripresa, etc. L’antica cappella è stata trasformata in una sala di esposizione (Galerie Arena). 13 14 3.7 Il Centro nazionale di creazione e diffusione culturale di Châteauvallon Nel 1965 il pittore e scultore Henri Komatis e il giornalista Gérard Parquet individuano in un castello del XVI secolo in abbandono il luogo ideale per l’incontro multietnico, la creatività, l’arte e il libero pensiero. I lavori di restauro che sono stati eseguiti lo hanno reso funzionale a rappresentazioni teatrali, coreografie, concerti, esposizioni e un Festival del film. Nel corso degli anni ’70 viene istituito un importante Festival della musica jazz che contribuisce a diffondere in Francia le sonorità di Gillespie, Mingus, Getz, Portal, etc. Dal 1980 viene promossa l’istituzione di un Festival di danza aperto alla scena internazionale contemporanea. Nel 1998 viene fondato il Centro nazionale di creazione e diffusione culturale sotto la direzione di Christian Tamet e con il sostegno del Ministère de la Culture et de la Communication, dalla regione Provence-AlpesCôte-d’Azur, dal Conseil Général du Var e dalla città di Ollioules, facente parte dal 2002 della Communauté d’Agglomération Toulon Provence Méditerranée. Ogni anno il Centro di Châteauvallon organizza una serie di spettacoli pluridisciplinari dove si sperimenta, attraverso al danza, il teatro, la musica o il circo, la diversità razziale, culturale, artistica delle differenti popolazioni, con particolare riferimento alle culture francofone. La capacità ricettiva di Châteauvallon permette di associare alle attività di spettacolo una serie di azioni di sensibilizzazione del più vasto pubblico attraverso atelier pratici, rappresentazioni, letture in luoghi pubblici, manifestazioni di strada. Mettendo a disposizione di artisti celebri o di futuri artisti mezzi di rappresentazione e divulgazione, Châteauvallon favorisce la partecipazione allo spettacolo vivente, l’accesso alla creazione e la promozione della creatività. Basata su una visione di mondializzazione alternativa, generosa e umana, prende forma il progetto di uno sviluppo culturale durevole, ancorato a risorse locali ma con una visione internazionale aperta in particolare al dialogo con i paesi del sud. Le strutture sono l’amphithéâtre de plein air, con 1.100 posti, 22 m di larghezza per 20 m di profondità del palcoscenico; le théâtre couvert con 500 posti a sedere, 1.000 posti in piedi, 12 m di larghezza per 13 m di profondità e 8,5 m di altezza del palcoscenico, bar e ristorante; gli 15 studios, con due sale dalla superficie di 200m2; la bastide e la maison ronde, quindici edifici, interamente restaurati, per l’accoglienza degli artisti; les chapiteaux, 950 m2 con 1.200 posti in piedi e 400 posti a sedere; le bâtiment d’accueil, con biglietteria, informazioni, uffici, etc. Il Centro accoglie 30.000 visitatori all’anno, incentivati da una politica di prezzi bassi sostenuta dalle autorità pubbliche. 16 3.8 Il Festival d’Antibes Juan les Pins Dal 1922 nella stazione alla moda di Cap d’Antibe il jazz era diventata la musica che si ascoltava nel casinò e nei dancing; nel 1960 Jacques Souplet e Jacques Hébey crearono, con il sostegno della municipalità, il primo Festival del jazz, contribuendo a divulgare le sonorità nate in America in tutta Europa. Il Festival d’Antibes Juan les Pins, nato nel 1971, è stato istituito per dare l’opportunità ai giovani diplomati del C.N.S.M di Parigi o di altre scuole di musica internazionali di debuttare in pubblico; l’originalità del Festival consiste non nel creare un Festival supplementare di musica da camera ma di permettere ai giovani artisti di esibirsi in concerto accompagnati da un’orchestra di fama internazionale davanti ad un pubblico di amatori della musica e nelle migliori condizionali tecniche e professionali. 17 4. Conclusioni Le dotazioni culturali di eccellenza possono costituire un modello di sviluppo vincente anche per sistemi urbani di piccole/medie dimensioni; calibrate su eventi eccezionali e dimensionate per un grande pubblico, è tuttavia indispensabile, perché siano effettivamente sostenibili, che si verifichino determinate condizioni al contorno. Le premesse nel caso della regione PACA sono date dalla presenza di un importante settore di investimento nell’industria dell’audiovisivo e del multimediale, che ne fanno un polo di competitività internazionale, e dalla sua alta vocazione turistica, sostenuta da una ampia e diversificata ricettività. Tale vocazione tuttavia può facilmente degenerare in concorrenzialità qualora ogni contesto tenti di emergere sugli altri competendo sull’offerta delle medesime risorse; le città medie della Provenza e della Costa Azzurra hanno scelto l’opzione del potenziamento reciproco dell’attrattività puntando sulla differenziazione dell’offerta culturale, costruendo un sistema coordinato di grandi eventi capace di attirare un pubblico internazionale. La loro crescita secondo una dimensione di sistema si è andata consolidando nel tempo, assumendo rilievo anche sotto il profilo infrastrutturale: i collegamenti autostradali e ferroviari ridisegnano l’arco dei flussi di relazioni tra i nuclei urbani e in particolare il tracciato della linea del TGV passa per Nizza, Marsiglia e Avignone prima di dirigersi al nord verso Lione e Parigi. La presenza periodica di un pubblico e di artisti e protagonisti della scena culturale contemporanea provenienti da tutto il mondo sono fattori qualificanti della dimensione urbana; tuttavia il grande evento non soltanto richiede ingenti impegni organizzativi ed economici, ma vive anche pochi giorni l’anno. La sostenibilità di tali attività, soprattutto in contesti urbani di piccole e medie dimensioni, viene ricercata sia in usi alternativi delle attrezzature e dei servizi, sia nell’ampliare il tema caratterizzante dell’evento attraverso la creazione di centri di eccellenza per lo studio, il perfezionamento, la professonalizzazione e la promozione della creatività, istituti culturali che vivono tutto l’anno e sono offerti a giovani, studiosi, artisti e professionisti di tutto il mondo. Alla fase di consolidamento dei Festival istituiti in Provenza e Costa Azzurra tra la fine degli anni ’40 e gli anni ‘60, negli anni ’80-’90 è seguita una seconda più interessante fase di messa a sistema delle risorse attratte e generate dai grandi eventi con l’istituzione di servizi culturali e centri di alta formazione, completando l’investimento nell’industria e nell’evento culturale con l’investimento in formazione culturale: ad Avignone è stata istituita nel 1987 l’École d'art dramatique; Aix-enProvence dal 1998 è sede dell'Académie Européenne de Musique mentre Arles è sede dell’École Nationale Supérieure de la Photographie; dal 1998 il Festival di Cannes ha istituito la Cinéfondation; sempre nel 1998 viene fondato a Châteauvallon il Centro nazionale di creazione e diffusione culturale, etc. Tali istituti, impostati sulla formazione e il perfezionamento delle discipline artistiche dedicate ai festival che hanno sede nelle rispettive città, sono frequentati da docenti/artisti di fama internazionale, la loro offerta formativa è ad altissimo livello e si rivolgono ad una utenza internazionale. Queste città medie vivono una dimensione di capitale internazionale, sia pur legata ad uno specifico tema artistico o culturale, non più soltanto per pochi momenti all’anno, ma continuamente attraverso le diverse declinazioni possibili delle dotazioni culturali di eccellenza. 18