Oggetto: Gruppo di ricerca internazionale in Endocrinologia Alle redazioni in indirizzo COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento di Medicina, Endocrinologia, Metabolismo e Geriatria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia si avvale di un equipe di ricercatori internazionali per lo studio di particolari componenti del colesterolo HDL, il colesterolo “buono”, chiamati lisosfingolipidi, nella diagnosi, prevenzione e terapia dell’arteriosclerosi. Il coordinatore del progetto sarà il prof. Jerzy Roch Nofer, noto esperto a livello mondiale del settore, dell’Università di Münster in Germania. A Modena, un esempio di “rientro ed attrazione di ulteriori cervelli”. Ad attrarre in questo caso “cervelli” stranieri è un laboratorio dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia presso l’Ospedale civile S. Agostino - Estense di Baggiovara (Modena) che, a seguito del rientro, per iniziativa del prof. Cesare Carani, della prof.ssa Manuela Simoni nella equipe di Endocrinologia, da qualche tempo sta attraendo importanti e qualificati scienziati stranieri. Si tratta del Laboratorio di Endocrinologia e Medicina Metabolica, che già oggi può annoverare nella sua equipe non solo “cervelli in fuga” rientrati in patria, bensì anche ricercatori stranieri che hanno deciso di proseguire la propria attività di ricerca nel capoluogo emiliano. Presso la cattedra ed Unità operativa di Endocrinologia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, diretta dal prof. Cesare Carani da un anno, infatti, si trova ad operare anche la prof.ssa Manuela Simoni, ordinario di Endocrinologia, che dopo un’assenza di 18 anni trascorsi in Germania all’Università di Münster ha trovato qui le condizioni per continuare gli studi avviati durante il suo lungo soggiorno all’estero. Il suo arrivo, ha innescato un altro arrivo “eccellente” il prof. Jerzy Roch Nofer, che ha trasferito nel centro modenese il suo progetto di studio dedicato al “Potenziale diagnostico e terapeutico dei lisosfingolipidi e loro mimetici nell’arteriosclerosi”, ricerca che era stata selezionata tra le migliori, a livello europeo, dall’European Research Council, e che ha ricevuto un cospicuo finanziamento da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso il Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base. Al progetto di ricerca è stato destinato un importo pari a 538.325 euro e gli saranno riconosciuti altri 312.000 euro finalizzati all’assunzione quadriennale di “giovani ricercatori” che avranno così la possibilità di svolgere ricerca di alto livello a Modena all’interno di quello che si va qualificando come un vero gruppo internazionale di scienziati operante attorno al Laboratorio di Endocrinologia e Medicina Metabolica, che da anni si occupa degli effetti fisiologici degli estrogeni, fondamentali per l’essere umano per la maturazione dello scheletro, la fertilità, nonché per un numero di funzioni metaboliche quali il metabolismo lipidico e glucidico (glicemia e colesterolo), lo sviluppo dell’arteriosclerosi e dell’osteoporosi. Un ulteriore contributo all’internazionalizzazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è apportato dalla stipulazione di una convenzione di collaborazione con la facoltà di Medicina dell’Università di Munster (Germania). Nell’ambito di tale cooperazione opera a Modena un giovane ricercatore tedesco, il dott. Frank Tuettelmann. “La facoltà di Medicina e Chirurgia della nostra Università – afferma la Preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. ssa Gabriella Aggazzotti - dimostra ancora una volta particolare attenzione alla ricerca di eccellenza, valorizzando temi di notevole interesse ed attualità che verranno affrontati nel nuovissimo Laboratorio di Biologia molecolare e cellulare presso l’Ospedale civile S. Agostino - Estense di Baggiovara. Queste ricerche, coordinate dal prof. Carani, si collocano in una posizione preminente a livello internazionale, grazie alla presenza della prof. Simoni, rientrata in Italia grazie al progetto <rientro dei cervelli>, all’arrivo del ricercatore tedesco Tuettelmann e del prof. Jerzy Roch Nofer, il cui progetto permetterà l’avvio alla ricerca di giovani studiosi. Ricerca eccellente, dunque, a respiro internazionale, con particolare attenzione ai giovani: obiettivi questi che l’Università di Modena e Reggio Emilia, e la facoltà di Medicina e Chirurgia continuano costantemente a perseguire”. Alcuni dei più importanti progetti di cui si sta occupando l’equipe di ricercatori modenesi riguardano: - - - - - ruolo degli estrogeni nella funzione degli adipociti (cellule di deposito del grasso): questo studio, finanziato con fondi regionali, fornirà informazioni utili per combattere l’obesità; importanza delle variazioni interindividuali (polimorfismi di geni) nei recettori per gli ormoni che stimolano la fertilità localizzati nell’ovaio e nel testicolo. Questo risulterà in terapie “individualizzate” a seconda del background genetico. Tali studi sono finanziati in parte dalla Fondazione CRM; studi clinico-farmacologici sulla prevenzione delle complicanze endocrine e cardiovascolari nel diabete mellito, reso possibile grazie al finanziamento di un’importante industria farmaceutica, tale studio è volto ad individuare un approccio farmacologico innovativo nella prevenzione dell’arteriosclerosi in pazienti diabetici; analisi dei geni coinvolti nell’insorgenza del cancro della tiroide, una patologia frequente nel nostro territorio, per la quale non si conosce ancora adeguatamente la predisposizione genetica e che viene svolto in collaborazione con gli endocrinologi dell’Università di Milano permettendo una diagnosi accurata, precoce e tempestiva della malattia nei pazienti con noduli tiroidei; partecipazione a networks interuniversitari per lo studio di cause genetiche del mancato sviluppo puberale, in quanto alcuni bambini non vanno incontro al normale sviluppo puberale: oggi sono noti diversi geni responsabili di tale condizione, mentre altri rimangono da scoprire. Il gruppo endocrinologico modenese aderisce a due importanti reti nazionali di ricerca e diagnostica di queste condizioni; studio della prevalenza di alcune endocrinopatie in pazienti affetti da infezione dal virus HIV. Tale studio è eseguito in collaborazione con la Clinica delle Malattie Infettive dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Tali progetti hanno già permesso l’assunzione di due giovani ricercatori ed almeno altri tre contratti verranno stipulati a breve. Nelle attuali condizioni di crisi economica, nazionale ed internazionale, questa attività rappresenta una significativa controtendenza a vantaggio dell’occupazione e dello sviluppo tecnologico e scientifico. Per quello che riguarda il futuro è in fase di realizzazione un nuovissimo Laboratorio di Biologia molecolare e cellulare presso l’Ospedale civile S. Agostino - Estense di Baggiovara. Gran parte della strumentazione presente al Dipartimento Integrato di Medicina, Endocrinologia, Metabolismo e Geriatria, acquisita tramite una donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è comunque già a disposizione ed è operativa presso un laboratorio provvisorio messo a disposizione a Baggiovara dall’Azienda USL. Modena, 05 maggio 2009 L’ufficio stampa