COMUNE DI : CASTRI DI LECCE Provincia di Lecce Regione Puglia - Asse IV Leader PSR 2007-2013 - Misura 313 “Incentivazione di Attività Turistiche” Azione 2 “Creazione di centri di informazione e di accoglienza turistica” Recupero funzionale del Frantoio Ipogeo di Piazza dei Caduti in Castri di Lecce per l’insediamento di un “Centro di Informazione Turistica e Promozione dei prodotti tipici del territorio” - PROGETTO ESECUTIVO (Determinazione – Prot. Settore – N° 61 del 26-11-2010) IMPIANTO ELETTRICO - Relazione Tecnica Progettista – Tecnico Incaricato (Arch. Francesco MURRONE) TAV. 9 D Responsabile del Procedimento (Ing. Raffaele MITTARIDONNA) Collaboratore per progetto elettrico (Ing. Oronzo LEZZI) Il Sindaco (Fernando CAPONE) Collaboratore per progetto della Piazza (Arch. Nadia CAPONE) Pag. 1 INDICE 01. Introduzione .............................................................................................................................................................. 2 02. Descrizione dell’impianto...................................................................................................................................... 3 03. Protezione differenziale selettiva ........................................................................................................................ 5 04. Ambienti di lavoro, linee e protezioni ................................................................................................................ 5 05. Caratteristiche dei componenti elettrici ............................................................................................................ 6 06. Protezione da cortocircuiti e da sovraccarichi ................................................................................................ 7 07. Impianto di messa a terra...................................................................................................................................... 7 09. Illuminazione d’emergenza ................................................................................................................................... 8 10. Cadute di tensione sulle linee .............................................................................................................................. 8 11. Portate dei cavi ........................................................................................................................................................ 9 01. Introduzione Il sottoscritto Ing. Lezzi Oronzo, iscritto all'ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce al n. 925 in data 10/12/82, per incarico ricevuto dalla titolare del Comune di Castri di Lecce (LE), redige la presente relazione tecnica relativa all’impianto elettrico e di messa a terra da realizzarsi in un frantoio ipogeo da ristrutturare per l’apertura al pubblico. Norme di riferimento 1. L. 1/03/1968 n. 186 2. D.M. 22/01/2008 n. 37 3. Norma CEI 64-8 4. D. Lgs. 09/04/2008 n.81 Pag. 2 02. Descrizione dell’impianto L’impianto elettrico di che trattasi è un impianto di prima categoria secondo quanto definito dalle norme CEI. Esso è alimentato dalla rete ENEL di B.T. (sistema TT) con un gruppo di misura di energia ubicato all’esterno del sito in apposita cassetta protettiva. Il progetto dell’impianto elettrico si prefigge di fornire all’installatore indicazioni tecniche per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: • adeguata protezione delle linee elettriche contro le sovracorrenti e le correnti differenziali; • adeguamento delle apparecchiature e del loro grado di protezione all’ambiente di lavoro; • coordinamento delle linee elettriche con i relativi interruttori di protezione; • realizzazione dell’impianto di messa a terra così come prescritto dalla normativa CEI 64-8 e dal D.Lgs. 09/04/2008 n.81. 2.1 Alimentazione elettrica, scelte progettuali di massima e carichi elettrici. Le caratteristiche dell’alimentazione elettrica sono riportate nella tabella seguente: Pag. 3 Tabella 1 Alimentazione elettrica e scelte progettuali di massima Punto di consegna Tensione nominale e massima variazione Contenuto armonico della tensione di alimentazione (fattore di distorsione totale ed eventuale ampiezza delle singole armoniche Frequenza nominale e massima variazione Massima potenza prelevabile in servizio continuo Massima potenza prelevabile di punta Corrente di cortocircuito presunta (massima e minima) nel punto di alimentazione Tipo di sistema Caduta di tensione Il punto di consegna ipotizzato è quello della tavola n. 9B 400 V ± 10%, come da contratto ENEL Non disponibile 50 Hz 10 kW Solo servizio continuo 6,0 kA T-T Contenuta entro il 4% come stabilito dalla norma CEI 64-8 Sezione minima dei Come stabilito dalla norma CEI 64-8 Tabella 52E, conduttori ovvero 1,5 mmq Protezione differenziale Non è presente protezione differenziale selettiva. selettiva I carichi elettrici, suddivisi per reparto, sono quelli risultanti dalla tavola n. 9A che rappresenta le linee elettriche, i sezionamenti e le protezioni dell’impianto. L’alimentazione del quadro elettrico generale avviene a valle del punto di consegna dell’energia elettrica come indicato nella tavola grafica n. 9A e 9B. In base alle esigenze della committenza, quindi alle caratteristiche dei carichi elettrici necessari al funzionamento dell’attività, si è giunti al dimensionamento dell’impianto, in particolare delle linee elettriche, delle loro protezioni e dei necessari coordinamenti. Tutto ciò è riportato nelle tavole grafiche 9A, 9B e 9C, che sintetizzano l’impostazione Pag. 4 generale dell’impianto, la sua suddivisione e le protezioni delle singole linee. Tutti gli interruttori magnetotermici del quadro generale e nel vano contatore avranno tutti potere d’interruzione di 6,0 kA. La linea dal vano contatore al quadro elettrico generale, multipolare da 10mmq con doppio isolamento, essa inoltre e protetta con differenziale da 0,3A. 03. Protezione differenziale Per la protezione contro i guasti a terra saranno installati gli interruttori differenziali di cui alle tavole richiamate. Essi garantiranno la protezione generale e quella delle varie linee. Il quadro elettrico generale conterrà interruttori magnetotermico-differenziali normali a protezione delle singole linee con corrente differenziale d’intervento di 30 mA. Le linee sono protette comunque da interruttori magnetotermici. Una siffatta impostazione garantisce un’adeguata protezione contro le sovracorrenti e contro i contatti indiretti e consente una buona gestione dell’impianto nell’ipotesi della messa fuori esercizio delle linee più soggette a guasti verso terra. La suddivisione dell’impianto e le relative protezioni all’interno del quadro di sezionamento sono riportate nelle tavole grafiche che fanno parte integrante del presente progetto. 04. Ambienti di lavoro, linee e protezioni Tutti i tratti e le linee esterne saranno realizzati con protezione minima IP 55, compresi i componenti e gli organi illuminanti. Nella tavola grafica 9A sono rappresentate le tratte e la loro modalità di posa. Pag. 5 05. Caratteristiche dei componenti elettrici Dato l’ambiente in questione tutti i cavi conduttori saranno multipolari in rame con guaina in EPR ed isolati in pvc di tipo flessibile FG7(O)R o similari del tipo conformi alle norme CEI 2020 e 20-22. Le giunzioni saranno realizzate in apposite cassette di derivazione isolate con l’impiego di morsettiere a rotazione conformi alla normativa CEI 23-18. L’impianto di messa a terra e i collegamenti equipotenziali previsti dalle norme CEI 64-8 saranno realizzati con le stesse modalità. Le plafoniere saranno dotate di involucro protettivo e conformi alla normativa CEI 34-21, con grado di protezione in funzione dell’ambiente nel quale saranno installate, comunque dotate di fusibile per la protezione contro i cortocircuiti e i sovraccarichi. Le lampade di emergenza, tutte del tipo neon autoalimentato inserito nelle plafoniere a doppio isolamento, sono dimensionate per assicurare un grado di illuminamento di 5 lux circa sulle vie di fuga; esse saranno installate ad un’altezza superiore a 2.5 m e comunque dotate di fusibile per la protezione contro i cortocircuiti e i sovraccarichi. La determinazione di massima dei carichi sulle linee è stata condotta tenendo conto della dotazione necessaria, applicando poi i coefficienti di utilizzo e di contemporaneità stimati, per i vari casi, sulla base dei valori usualmente utilizzati. Ad ogni modo tutti gli elementi che si utilizzano devono essere rispondenti alle norme che li riguardano. In particolare: I quadri elettrici dovranno essere conformi alla norma CEI EN 60439/1. Il tubo rigido e quello flessibile saranno conformi alla norma CEI 23-25. Gli apparecchi di comando tipo serie domestica dovranno essere conformi alla norma CEI 23-9. Le prese a spina bipasso 2P + T 10/16 A saranno conformi alla norma CEI 23-16. Le plafoniere con tubi fluorescenti saranno dotate di involucro protettivo e conformi alla normativa CEI 34-21. Alla stessa norma saranno conformi gli apparecchi d’illuminazione ad installazione fissa per lampade ad incandescenza e gli apparecchi d’illuminazione d’emergenza ad installazione fissa. In particolare si dovrà assicurare una protezione differenziale con idoneo interruttore con Idn da 30 mA . Pag. 6 Inoltre si dovranno rispettare le prescrizioni relative alla presenza di apparecchiature e componenti elettrici nelle varie zone come definite dalla surrichiamata norma CEI 64-8 parte 7. 06. Protezione da cortocircuiti e da sovraccarichi La protezione contro i cortocircuiti e contro i sovraccarichi delle linee sarà assicurata da interruttori magnetotermici di tipo “C” con corrente nominale e potere d’interruzione come evidenziato nella tavola grafica che rappresenta i quadri elettrici. I tratti di linea dove si manifesta un’eventuale riduzione della sezione saranno protetti da fusibili installati sul singolo componente, con adeguato potere d’interruzione, non inferiore a quello dell’interruttore magnetotermico a protezione dell’intera linea. In particolare, come già evidenziato nella presente relazione tecnica, si avranno le seguenti protezioni: Plafoniere (le plafoniere, sia per l’illuminazione normale che per quella di emergenza, saranno protette da fusibili con caratteristiche innanzi descritte); Prese bipasso e normali (tutte le prese serie civile saranno protette da interruttore magnetotermico posto nel relativo quadro elettrico). 07. Impianto di messa a terra L’impianto di protezione contro i contatti indiretti sarà conforme alla normativa CEI 64-8. Esso sarà costituito da n.1 puntazze con profilo stellare in acciaio zincato di circa 1,5 ml cadauno, collegata al collettore di terra da un cavo del tipo N07V-K da 10. Il conduttore PE avrà sezione minima pari a quella dei conduttori di fase. Il collettore di terra sarà collegato al dispersore come indicato nella tavola grafica n. 9C. Al collettore di terra, ubicato come indicato nella tavola 9C, faranno capo: i conduttori di protezione; il conduttore di terra; gli eventuali collegamenti equipotenziali principali (rete idrica all’ingresso, eventuale rete metano ed eventuale impianto di riscaldamento). La protezione contro i contatti indiretti sarà assicurata da coordinamento fra l’impianto di terra e gli interruttori differenziali posti a protezione dell’impianto. Pag. 7 08. Illuminazione d’emergenza Come detto prima non saranno presenti lampade d’emergenza autonome, bensì determinati neon dell’illuminazione ordinaria, scelti appositamente per dotare il sito di un’illuminazione minima necessaria a lasciare l’ambiente in sicurezza, avranno al loro interno un gruppo d’illuminazione d’emergenza, aventi sezioni pari a quella d’alimentazione del neon nel suo normale funzionamento, ovvero 2,5 mmq, comunque dotate di fusibile per la protezione contro i cortocircuiti e i sovraccarichi. 9. Cadute di tensione sulle linee La caduta di tensione sulle varie linee è stata determinata con la formula seguente: V=k*L*I*(r*cosϕ + x*senϕ) assumendo ( vedi tabella UNEL 35023-70) V= Caduta di Tensione K= 2 per linee monofasi e 1.73 per linee trifasi L= Lunghezza della linea [km] I= Corrente della linea [A] r= Resistenza di fase della linea [Ω/km] x= Reattanza di fase della linea [Ω/km] cosϕ = [V] fattore di potenza Il fattore di potenza è quello che risulta dalla tavola grafica n. 9A per le singole linee. Il calcolo della caduta di tensione è stato effettuato nell’ipotesi, molto più gravosa di quella reale, che tutto il carico sia concentrato sulle estremità delle linee. Le sezioni dei cavi delle singole linee sono state determinate per garantire una caduta di tensione percentuale, riferita al valore nominale di 220 V, all’interno della soglia del 4% consigliata dalle norme CEI 64-8. Pag. 8 11. Portate dei cavi Le portate dei cavi sono state ricavate mediante l’uso del pacchetto applicativo della ditta BTICINO al quale sono stati assegnati i seguenti parametri di calcolo delle stesse: Parametri per la determinazione della portata dei cavi Parametro Valore Temperatura ambiente 30 °C Numero di circuiti raggruppati Max 3 Tipo di posa Note Questo numero, che rappresenta il numero di linee all’interno della stessa conduttura elettrica, non dovrà essere superato in fase di realizzazione dell’impianto Il tipo di posa è quello riportato per le singole linee nella tavola grafica n. 9A. Castri di Lecce (LE), Gennaio 2011 Il Tecnico (Ing. Oronzo Lezzi) Pag. 9