Nome file: 5_(5).doc L.10 Classificazione dei solai I solai si possono suddividere secondo le seguenti classificazioni: – solai da gettarsi in opera su impalcatura con armatura anche bidirezionale; – solai ed elementi prefabbricati, ad armatura pretesa o lenta costituiti da travetti con blocchi intermedi di completamento; – solai a pannelli in latero-cemento associati in opera ad armatura pretesa oppure ad armatura lenta; – solai a pannelli accostati in opera interamente in cemento armato precompresso; – solai formati da lastre prefabbricate in calcestruzzo precompresso, costituenti l’intradosso finito ed elementi di alleggerimento in laterizio o polistirolo delimitanti le nervature da gettarsi in opera – solai con travetti in legno. L.11 I materiali L.11.1 Calcestruzzi e malte Per i getti in opera si impiega calcestruzzo di resistenza caratteristica almeno 25 N/mm2 a consistenza plastica con dosaggio di almeno 300 kg di cemento per m3 di conglomerato. Per la fabbricazione di travetti in laterizio armato con acciaio ordinario, generalmente si impiegano malte cementizie con dosaggio non inferiore a 450 kg di cemento per m3 di sabbia. Le resistenze caratteristiche dei calcestruzzi impiegati per i manufatti precompressi variano generalmente tra: Rck = 40 ÷ 55 N/mm2. L.11.2 Armature Le armature ordinarie sono normalmente costituite da barre in acciaio ad aderenza migliorata. Per i manufatti in calcestruzzo precompresso vengono impiegate trecce da c.a.p. con: f p( 0,2)k 1600N / mm 2 acciaio non f ptk 1800N / mm 2 stabilizzato e f p( 0,2)k 1700N / mm 2 acciaio f ptk 1900N / mm 2 stabilizzato. L.11.3 Laterizi Si distinguono nelle seguenti due tipologie fondamentali (figura L.11.1): Inserire figura: ArtsPDF - SOLAI/1 di pag 153.tif Figura L.11.1 – Schemi di tipologie di blocchi in laterizio. 186 Nome file: 5_(5).doc Inserire figura: ArtsPDF - SOLAI/2 di pag 153.tif Figura L.11.2 – Resistenze caratteristiche regolarmente richieste dal D.M. 09-01-96 per il laterizio. Il modulo elastico del laterizio può essere stimato: El = 2000Rlk0,75 e comunque deve essere 2,5 10 4 N / mm2 . Le esigenze dimensionali regolamentari degli elementi in laterizio per solai misti sono evidenziate dalle seguenti figure: 187 Nome file: 5_(5).doc Inserire figura: ArtsPDF - SOLAI/pag 154.tif Figura L.11.3 – Esigenze dimensionali regolamentari degli elementi in laterizio per solai misti. L.12 Solai ad armatura pretesa L.12.1 Riferimenti specifici di normativa La definizione delle caratteristiche resistenti delle sezioni nonché i procedimenti di calcolo (progettazione e verifica) devono fare riferimento alle prescrizioni regolamentari contenute nella normativa vigente. Attualmente, si può fare riferimento a quanto consigliato nelle Norme Tecniche per le Costruzioni; in precedenza si è fatto riferimento al D.M. 14/02/1992 e 09/01/1996 attuativi della legge n. 1086/1971. 188 Nome file: 5_(5).doc L.12.2 Note di funzionamento statico Nel settore dei solai ad elementi prefabbricati in c.a.p. la tecnica di precompressione ad armature aderenti consente di realizzare strutture a sezione mista, costituite da una parte in stato di coazione e da una parte di completamento in opera. Nella fase di esercizio le caratteristiche di funzionamento statico risiedono nella neutralizzazione delle tensioni di trazione indotte nell’elemento prefabbricato al lembo inferiore da momenti flettenti positivi e nell’apporto di resistenza a compressione e a taglio attribuibili alle parti di completamento in opera. Agli effetti della sicurezza a rottura, dovendosi ritenere esaurito l’apporto della precompressione, il comportamento statico è da ritenersi affine a quello della normale sezione parzializzata in cemento armato. Analogamente, per tutti i solai ad elementi in c.a.p., il funzionamento statico della sezione a momento negativo è affine a quello del cemento armato ordinario salvo presentare una resistenza a compressione notevolmente maggiore. Nella seguente sezione schematica elementare risultano individuate le funzioni resistenti assolte dalle singole parti della sezione. Inserire figura: ArtsPDF - SOLAI/pag 157.tif Figura L.12.1 – Sezione schematica elementare delle parti resistenti in un solaio in latero-cemento con travetti prefabbricati. Condizione Momento positivo M (+) Momento negativo M (-) Taglio T c Wc –– –– ) –– –– ) –– –– Limite per compressione al lembo superiore del solaio Limite per trazione nella fibra inferiore dell’elemento precompresso Limite per trazione nella fibra superiore dell’elemento precompresso (– (– cpi cps + 0, 03Rck Wi + 0, 27Rck2/ 3 Wi 189 Nome file: 5_(5).doc Limite per trazione nell’armature metallica ordinaria Limite per tensione tangenziale Limite per grado di sicurezza a rottura –– z As s –– –– MR / R MR / R co z bo R = 1, 5 Tabella 35.1 – Dalle schede tecniche RDB. Nelle schede tecniche che costituiscono la documentazione fondamentale per le operazioni di progetto e verifica, l’impiego delle relazioni risulta sistematico e correlato alle seguenti variabili di sezione: tensione di compressione ammissibile c cps tensione di precompressione nella fibra superiore dell’elemento precompresso cpi tensione di precompressione nella fibra inferiore dell’elemento precompresso 0,03 Rck tensione di trazione ammissibile oltre la decompressione nella fibra inferiore dell’elemento precompresso 2/ 3 tensione di trazione ammissibile oltre la decompressione nella fibra superiore 0, 27Rck dell’elemento precompresso modulo di resistenza superiore della sezione Wc modulo di resistenza inferiore della sezione Wi modulo di resistenza a livello della fibra superiore del’elemento prefabbricato Wi z braccio coppia resistente interna sezione armatura in acciaio ordinario As tensione ammissibile nell’acciaio ordinario s tensione tangenziale ammissibile co bo larghezza resistente a taglio momento di rottura teorico valutato secondo le prescrizioni di normativa. MR L.12.3 Tipologie strutturali La produzione normale nel settore dei solai ad armatura pretesa è costituita da elementi prefabbricati per la realizzazione di solai a travetti con interposti blocchi di laterizio, o di solettoni a travetti accostati, nonché di solai a pannelli e lastre prefabbricate. Per ognuna delle suddette tipologie attualmente in commercio esistono apposite tabelle in cui vengono riportati i parametri principali di scelta, costituiti dai momenti massimi per inflessione positiva e dal taglio massimo di servizio. Generalmente, il limite massimo di snellezza per questi solai è l/H 30 con: l = luce del solaio; H = spessore del solaio. L.12.3.1 Scelte progettuali A qualsiasi struttura edilizia, quindi anche ad un solaio, è richiesto oltre alla sicurezza nei confronti di situazioni critiche un importante requisito che si traduce nella possibilità di assolvere con efficienza le funzioni di esercizio previste per un determinato tempo di vita della struttura stessa. Una sufficiente garanzia di durabilità resta affidata, ad un definito complesso di regole pratiche in fase di progetto fra cui: – fare una completa previsione delle condizioni di esercizio che è possibile si verifichino; 190 Nome file: 5_(5).doc – adottare schemi strutturali adeguati al contesto, in altri termini, procedere in base a condizioni vincolari realistiche; – privilegiare l’impiego di strutture che garantiscano a priori la resistenza a fessurazione (solai ad elementi in c.a.p.); – controllare lo stato di fessurazione negli elementi ad armatura ordinaria limitando ragionevolmente la tensione della medesima; – scegliere attentamente i materiali esigendo che si tratti di prodotti sperimentati ed idonei all’impiego; – assicurare protezione termica ai solai laddove necessario; – evitare l’insorgenza di sforzi secondari. 191