01 PEDICCIANO_02_relazione_tecnica

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Opere di messa in sicurezza
MESSA IN SICUREZZA DI IMMOBILE DANNEGGIATO DAGLI
EVENTI SISMICI DEL 06.04.2009 E SEGUENTI
RELAZIONE TECNICA - ILLUSTRATIVA
Introduzione
Su incarico dell’Amministrazione comunale di Fagnano Alto (AQ) conferito alla società di
Ingegneria APM Engineering srl dell’Aquila (con sede legale in Piazza S.Domenico, 2 e sede
operativa in Via Saragat snc), nella sua figura del direttore tecnico Ing.Costantino Ciaccia, per la
progettazione esecutiva, Direzione lavori, misura e contabilità, nonché coordinamento della
sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, dei lavori di cui all’oggetto, è stato redatto il
presente progetto.
La seguente relazione riguarda l’individuazione della gravità del danno, la valutazione del livello di
pericolosità per l’incolumità pubblica da questo indotta ed i criteri seguiti per la progettazione degli
interventi per la messa in sicurezza di uno stabile adibito a civile abitazione.
Inquadramento generale
La presente progettazione riguarda la messa in sicurezza degli edifici, siti nel comune di Fagnano
Alto(AQ), frazione di Pedicciano, in Via Pantanelli.
Per giungere al tipo di presidio da adottare per la messa in sicurezza dell’edificio si è proceduto
con il seguente percorso.
1. Rilievo dello stato fessurativo
2. Valutazione dell’entità del danno.
3. Valutazione della necessità dell’intervento
L’immobile oggetto di intervento è distinto in catasto al foglio di mappa n° 20, alla particella n° 44 2
del comune di Fagnano Alto, frazione di Pedicciano.
La porzione di immobile interessata dal presente intervento di messa in sicurezza si sviluppa su
quattro livelli (piano primo sottostrada, piano terra, piano primo e piano secondo).
Da sopralluoghi effettuati è emerso un stato fessurativo che presenta lesioni da taglio su
entrambe le facciate in oggetto, oltre che negli orizzontamenti interni, denunciando uno stato di
criticità dovuto all’azione dinamica del sisma tanto importante da suggerire un intervento di messa
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in sicurezza, al fine di salvaguardare l’incolumità pubblica per possibili crolli parziali e/o locali
dell’immobile.
Per la messa in sicurezza dell’immobile si è valutata la possibilità eseguire dei puntellamenti a
tubo giunto o con pali in legno, ma con queste due tipologie d’interveto si andrebbe ad apportare
dei disagi sia agli ingressi delle unità immobiliari del fabbricato adiacente e non oggetto
d’intervento (prospetto 1), sia alla viabilità del luogo (prospetto 1-2), quindi si andrà ad intervenire
su tutta la superficie di entrambi i lati con una tirantatura esterna composta da UPN140 e barre in
acciaio fissate sull’intelaiatura che andremo a realizzare ed ancorate alla muratura interna
portante.
Gli eventi sismici del 06 aprile e seguenti hanno determinato il crollo della volta dell’ultimo piano,
che in successione ha contribuito a danneggiare quella sottostante.
1.
Tipologia costruttiva: L’edificio in esame presenta una struttura in muratura portante
realizzata con pietrame di dimensioni eterogenee squadrate. Il periodo di costruzione
dell’aggregato di cui fa parte l’edificio è del XIV. L’edificio, a pianta pressochè rettangolare,
presenta un sistema di bucature regolare con porte e finestre allineate. Il terreno su cui è
posizionato presso chè pianeggiante. Le dimensioni della facciata oggetto di messa in sicurezza
sono comprese tra i 5-7 metri di altezza per una base di 8 e 10 metri.
2.
Valutazione del danno: Il danno è stato valutato tenendo conto dei meccanismi di
collasso degli edifici in muratura della stessa tipologia costruttive e dal sopralluogo che ha
riguardato le parti esterne dell’aggregato strutturale e le parti interne dell’edificio. La visita degli
ambienti interni accessibili ha suggerito, nella redazione del presente progetto, di assumere un
livello basso di confidenza, poiché le murature portanti dell’edificio, benchè interessate nel
recente passato da interventi migliorativi, si ritengono di qualità scarsa. Per questa ragione si
progetterà tenedo conto di criteri piuttosto restrittivi. Le strutture verticali presentano un livello di
danno medio-grave esteso principalmente nei vani del piano più alto. In questa zona risultano
evidenti le lesioni a taglio della muratura soprattutto in una delle due facciate. In questa zona
sono altresì presenti lesioni che denunciano una tendenza al distacco delle murature portanti
perpendicolari alle facciate e le facciate stesse. Tali valutazioni inducono il progettista a
considerare necessario un intervento di messa in sicurezza urgente per la parte sommitale
dell’edificio.
3.
Criteri progettuali: Nella scelta ottimale, dell’opera provvisionale da adottare si deve
tener conto oltre che dei fattori intrinsechi descritti quali:
•
la tipologia e la geometria dell’edificio e dell’aggregato a cui l’edificio appartiene;
•
il meccanismo di collasso attivato;
•
l’entità e la localizzazione del danno;
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anche di altri fattori oggettivi quali:
•
l’accessibilità all’interno dell’edificio in condizioni sicure,
•
i materiali, la mano d’opera ed i mezzi d’opera disponibili;
•
l’urgenza dell’operazione e la durata prevista,
•
le condizioni di fruibilità e di occupabilità degli spazi circostanti l’edificio,
•
le vie disponibili per raggiunger l’edificio.
•
le indicazioni della scheda tecnica
•
ed altro a discrezione del progettista.
La particolare situazione del fabbricato, l’onerosità dell’utilizzo di un sistema di puntelli inclinati
che parte dalla quota stradale per arrivare a puntellare la sola parte sommitale dell’edificio, fa
ritenere opportuno la tirantature esterne su entrambe le facciate. La progettazione tiene conto
anche delle direttive dettate dal “Manuale delle opere provvisionali uregnti post-sisma” sviluppato
dalla Protezione Civile di concerto con l’Università degli studi della Basilicata.
Descrizione dell’intervento: Si procederà con il montaggio sull’intera superficie di entrambe le
facciate di una tirantatura esterna in acciaio composta da travi UPN 140 e barre, quest’ultime
utilizzate su tutti e tre i livelli che compongono il fabbricato come tiranti passanti per ancorare la
struttura in acciaio esterna alla muratura portante interna, con l’obiettivo di garantire il
contenimento delle spinte normali al piano delle murature presidiate. Il livello di imposta delle
tirantature interne è dato dalla quota dei vari solai di piano, considerando che la posa in opera
verrà realizzata ad un altezza che varia dai 0,40 e 1,20 m, ad eccezione del piano secondo dove
verrà effettuata un’ ulteriore tirantatura ad un altezza superiore che può variare dai 2,10 e 2,50 m
a causa di evidenti lesioni che si trovano nella parte sommitale dell’ edificio.
Per una maggiore garanzia dell’intervento, è prevista una centinatura in legname (10x10 e 12x12)
posizionati internamente agli imbotti delle finestre, oltre che il ringrosso in legno da realizzarsi in
corrispondenza della finestra del piano terra e secondo.
A causa di un evidente scivolamento del manto di copertura in coppi sulla falda di tetto che dà sul
lato di via Pantanelli, si è deciso di realizzare una mantovana per contenere l’ eventuale caduta a
terra di parti del manto.
Tutti gli interventi verranno attuati nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza in
ottemperanza a quanto previsto dal DECRETO LEGISLATIVO 3 agosto 2009, n. 106
“Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Per quanto non specificato nella presente si rimanda agli elaborati di progetto, alla regola tecnica,
ai manuali disponibili ed alla normativa specifica di settore.
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Elenco degli elaborati
Tav. 1A
Tav. 1B
Tav. 3
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Calcoli per dimensionamento travi
Inquadramento territoriale – Stralcio IGM scala 1:25.000 e Planimetria
catastale scala 1:1000
Rilievo critico: Prospetti e documentazione fotografica
Tav. 4
Tipologia degli interventi: Piante – scala 1:100
Tav. 5
Tipologia degli interventi : Prospetti – scala 1:100
Tav. 6
Particolari costruttivi
Tav. 7
Computo Metrico Estimativo
Tav. 8
Elenco dei prezzi unitari
Tav. 9
Quadro economico
Tav. 10
Piano di sicurezza e coordinamento
Tav. 2
Schema di parcella
IL TECNICO INCARICATO
Ing.Costantino Ciaccia
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