A
Salt’in banco - 27a edizione
lla sua ventisettesima edizione, "Salt’in banco" si
conferma importante punto di riferimento teatrale e culturale per la scuola.
Tra le più longeve e interessanti rassegne di teatro scuola
in Italia, coinvolge tutto il territorio piacentino, e non solo:
oltre alle scuole della città, nella passata stagione hanno
partecipato quelle di trentasei comuni della nostra provincia; inoltre la programmazione riesce ad attirare pubblico
da fuori provincia, in particolare dal Basso Lodigiano e
dall’Oltrepò Pavese. Lo scorso anno, “Salt’in banco” ha
superato abbondantemente le 28.000 presenze, con la
partecipazione di oltre 1.300 classi agli spettacoli e alle
altre attività, come i laboratori e le iniziative di formazione.
Anche nella stagione 2006/2007 “Salt’in banco” vede un
ricco cartellone di spettacoli, incontri, laboratori. Proposte
per tutte le fasce di età e per tutti i gusti, dai piccoli dell’asilo nido ai bambini della scuola dell’infanzia e della primaria, dai ragazzi della scuola secondaria di 1° grado agli
studenti delle superiori. Un programma che si articola tra
le tecniche e i linguaggi teatrali più diversi, dal teatro d’attore al teatro di figura, dalle ombre alla musica, dagli
oggetti alla narrazione, dalle immagini alle proiezioni multimediali, dalla prosa al movimento.
Una stagione che, tra figure, parole e suoni, propone alle
scuole un nuovo, interessante viaggio teatrale.
I classici della letteratura per l’infanzia e le più celebri
fiabe, da “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol
a “Il lupo e i sette capretti” dei fratelli Grimm, da
“Bandiera” di Mario Lodi a “Kirikù”. I grandi personaggi
della storia, da Marco Polo a Leonardo da Vinci e
Wolfgang Amadeus Mozart. I temi della contemporaneità,
dal razzismo all’educazione stradale, dalla democrazia alla
dittatura, dalle tematiche ambientali a quelle relazionali
che ogni bambino e ogni ragazzo deve affrontare nella
crescita e nei rapporti familiari e interpersonali. E ancora,
la natura, l’educazione all’immagine, l’utilizzo degli oggetti,
la musica, il movimento e la danza. Senza
dimenticare il sogno, la fantasia, la creatività. Gli
spettacoli sono articolati in tre sezioni: le produzioni di Teatro Gioco Vita; gli spettacoli delle
Compagnie ospiti, tra i quali si segnalano le più
interessanti realtà teatrali a livello italiano, e non
solo; gli spettacoli delle Compagnie piacentine.
Da segnalare, un importante appuntamento internazionale per “Salt'in banco”: l’ospitalità della
Compagnia canadese L’Arsenal à Musique, per la
prima volta a Piacenza con lo spettacolo “Alice nel
paese delle meraviglie”, rivolto alle scuole primarie e
secondarie di 1° grado. Per le superiori, invece, un’originale produzione di Emilia Romagna Teatro che si
terrà nelle aule scolastiche: “Benji (Adult Child/Dead
Child)”, un’interessante stand-up comedy dell’inglese
Claire Dowie messo in scena da Paola Di Meglio con
la regia di Cesare Lievi.
Un teatro che è occasione per i ragazzi e i giovani per
divertirsi, pensare, emozionarsi.
E, oltre agli spettacoli, laboratori, incontri, percorsi di
formazione per gli insegnanti e di educazione al teatro per gli studenti, realizzati con la collaborazione di
ospiti ed esperti. Senza dimenticare il coordinamento
di “Salt’in banco” con la stagione di prosa del Teatro
Municipale di Piacenza “Tre per Te”, che permette di
arricchire il ventaglio di attività rivolte alle scuole: da
segnalare in quest’ambito le attività realizzate in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto con Teatro
Gioco Vita e quelle che fanno capo alla Scuola D’Arte
Drammatica Paolo Grassi, grazie alla convenzione tra
la Fondazione Scuole Civiche di Milano e il nostro
Teatro Stabile di Innovazione.
Un teatro che si realizza sul palcoscenico nell’evento
spettacolare e un teatro che si fa conoscere da vicino nei suoi meccanismi e nei suoi linguaggi dai giovani spettatori.
Ancora una volta, augurandoci di incontrarvi come
sempre numerosi a teatro, desideriamo esprimere il
nostro grazie. Agli studenti e agli insegnanti, agli enti e
alle istituzioni che ci sostengono, alle famiglie e alle
scuole con cui ogni anno condividiamo il cammino e
il progetto di “Salt’in banco”.
Diego Maj
Teatro Gioco Vita
Piacenza, 1° settembre 2006
1
NEGLI ULTIMI ANNI ABBIAMO PURTROPPO RISCONTRATO UN USO CRESCENTE
DEI TELEFONI CELLULARI DURANTE GLI SPETTACOLI, CHE OLTRE A CREARE DISAGI TECNICI
NEL CORSO DELLE RAPPRESENTAZIONI, COSTITUISCE UN ELEMENTO DI DISTURBO
E DI MANCANZA DI RISPETTO NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI SPETTATORI.
PREGHIAMO PERTANTO GLI INSEGNANTI E/O GLI ADULTI ACCOMPAGNATORI DI
VERIFICARE CHE I TELEFONI CELLULARI NON SIANO
INTRODOTTI IN SALA DAGLI STUDENTI.
DURANTE GLI SPETTACOLI E’ VIETATO SCATTARE FOTOGRAFIE
ED EFFETTUARE REGISTRAZIONI AUDIO E VIDEO.
Le sedi di “Salt’in banco” 2006/2007
Teatro Comunale Filodrammatici - Via Santa Franca, 33 - Piacenza - Tel. 0523.315578
Teatro Municipale - Via Verdi, 41 - Piacenza - Tel. 0523.492251 (biglietteria)
Officina delle Ombre (Atelier Teatro Gioco Vita) - Via Fulgonio, 7 - Piacenza - Tel. 0523.711055
Teatro San Matteo - Vicolo San Matteo, 8 - Piacenza
Teatro Verdi - Piazza Chiesa Maggiore - Castelsangiovanni - Tel. 0523.882029 (biglietteria)
Cinema/Teatro Moderno - Via Albesani - Castelsangiovanni - Tel. 0523.842261 (biglietteria)
La presenza nei teatri e nelle altre sedi di attività del personale di Teatro Gioco Vita è legata all’organizzazione degli spettacoli e delle altre iniziative di “Salt’in banco”. Pertanto i numeri telefonici delle biglietterie dei teatri potranno essere utilizzati per contattare l’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita solamente in concomitanza con l’effettuazione degli spettacoli in quella determinata sede teatrale.
Per qualsiasi comunicazione, si prega pertanto di fare sempre riferimento agli uffici di Teatro Gioco Vita.
2
Indice
INFORMAZIONI.......................................................................4
Spettacoli “Salt’in banco”.................................................................4
Spettacoli fuori rassegna...................................................................4
Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi..................5
Per gli insegnanti.................................................................................5
Informazioni utili.................................................................................5
Laboratori Teatro Gioco Vita........................................................72
Disegni di carta, figure d’ombra..................................................73
La scoperta dell’ombra...................................................................73
Piccoli incontri con l’ombra...........................................................74
Magie d’ombra..................................................................................74
IL CARTELLONE - PIACENZA..........................................6
Spettacoli.........................................................................................6
Spettacoli fuori rassegna...................................................................9
E ancora...laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi...11
ALTRI PROGETTI
Spettacoli fuori rassegna - Incontri nelle scuole
Formazione insegnanti - Laboratori sul linguaggio
cinematografico - Attività collaterali........................76
La barca dei comici.........................................................................77
“La barca dei comici”: dai “Mémoires” la magia
dell’incontro di Carlo Goldoni con il teatro.
La drammaturgia di un’autobiografia...........................................79
“Lo spettacolo e la sua sintassi”
Carlo Goldoni dalla pagina alla scena.........................................81
La scuola di ballo. Commedia di Carlo Goldoni.........................82
La locandiera.....................................................................................83
Milva canta Brecht............................................................................84
Il teatro di Brecht tra “Vita di Galileo” e i “songs”....................85
“Lo spettacolo e la sua sintassi”
Per conoscere Brecht......................................................................87
Vita di Galileo....................................................................................88
Il mestiere del teatro.......................................................................89
Segni nel tempo................................................................................90
Tre sorelle..........................................................................................91
L’arma segreta di Archimede.........................................................92
Chancing Parts - Untitled...............................................................93
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Incontri nelle scuole........................................................................94
Passo e resto, come l’universo......................................................95
Ho mal di testa e di universo.........................................................96
Cinema e letteratura
I Vampiri tra letteratura e cinema................................................97
The Peking Acrobats........................................................................99
Gli Uccelli........................................................................................100
Il sorriso di Daphne.......................................................................101
Le due zittelle.................................................................................102
La didattica della visione
lo spettacolo teatrale come risorsa pedagogica......................103
Ditelo all’attore..............................................................................105
La bella addormentata...................................................................107
IL CARTELLONE - CASTELSANGIOVANNI..........12
Spettacoli....................................................................................12
GUIDA ALLA SCELTA..........................................................13
Spettacoli per i bambini dell’Asilo Nido......................................13
Spettacoli per i bambini della Scuola dell’Infanzia..................13
Spettacoli per gli alunni della Scuola Primaria (classi 1-2).....14
Spettacoli per gli alunni della Scuola Primaria (classi 3-4-5)....15
Spettacoli per i ragazzi della Scuola Secondaria di 1° grado....17
Spettacoli per gli studenti della Scuola Superiore...................18
Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi...................20
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA..........23
La barca dei comici...........................................................................24
La notte illuminata...........................................................................25
Pépé e Stella......................................................................................26
Una Topolino alle Mille Miglia........................................................28
L’uccello di fuoco..............................................................................31
L’ombra di Pollicino..........................................................................34
Circoluna............................................................................................35
Dormi bene, Chouchou..................................................................36
GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE
OSPITI.....................................................................................38
Leonardo - Un genio per tutte le stagioni...............................39
Alice nel paese delle meraviglie.....................................................40
Kirikù (che non ha paura)..............................................................41
Aci Babà e i quaranta pedoni........................................................43
I viaggi di Marco Polo.......................................................................45
Non aprite quella porta..................................................................46
L’amico immaginario........................................................................47
La favola dell’Uccellin Belverde....................................................48
Il razzismo spiegato a Lucia............................................................51
Bandiera - Ballata per una foglia...................................................53
Storia di carta.................................................................................54
Wolfi bambino prodigio.................................................................55
Di segno In segno............................................................................57
I grandi dittatori..............................................................................59
Siamo qui riuniti… o della democrazia imperfetta....................60
Gigi......................................................................................................62
Benji (Adult child/Dead child)........................................................63
“TRE PER TE” 2006/2007 Stagione di Prosa
del Teatro Municipale di Piacenza..............................108
Prosa.................................................................................................108
Altri Percorsi - Pre/Visioni...........................................................109
Altri Percorsi...................................................................................109
Teatro Danza...................................................................................110
Speciale/Studenti “Tre per Te” 2006/2007...............................111
GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE
PIACENTINE.........................................................................66
Concerto di Natale.........................................................................67
Ercole e il funambolo.......................................................................68
Cuore - il libro..................................................................................70
TEATRO GIOCO VITA
Laboratori - Formazione insegnanti
Percorsi sull’ombra e il teatro d’ombre.....................71
“A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ” 2006/2007
11° Rassegna di Teatro per le Famiglie....................112
3
Salt’in banco - Informazioni
Per tutte le attività di “Salt’in banco” è obbligatoria la
prenotazione, che deve pervenire a:
Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori
(l’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta
della scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in
situazioni di disabilità e/o in altri casi particolari).
• La somma corrispondente ai biglietti necessari
per la classe dovrà essere versata dall’insegnante
/accompagnatore alla biglietteria del teatro sede dello
spettacolo oppure essere pagata tramite vaglia postale
intestato a Teatro Gioco Vita srl - Via San Siro 9
29100 Piacenza (indicare, nella causale del versamento,
titolo dello spettacolo, classe, scuola e nome
dell’insegnante referente). Altre modalità di pagamento
potranno essere concordate con l’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita.
• L’ora di inizio degli spettacoli, salvo esigenze
particolari delle Compagnie ospitate o altri motivi di
ordine tecnico-organizzativo, è normalmente fissata
con il seguente criterio:
• unica rappresentazione, ore 10
• doppia rappresentazione,
ore 9.15 (prima rappresentazione)
e ore 10.45 (seconda rappresentazione)
Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario delle
rappresentazioni riportato sul presente catalogo.
In caso di esubero di adesioni in alcuni casi potranno
essere introdotte doppie rappresentazioni con inizio
alle ore 9.15 e alle ore 10.45 (anziché un’unica
rappresentazione alle ore 10), suddividendo le classi
prenotate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di
doppia recita programmata alle ore 9.15 e alle ore
10.45, se non sarà raggiunto un numero sufficiente di
adesioni potrà essere effettuata un’unica rappresentazione alle ore 10 (accorpando le classi in tale recita).
Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli
spettacoli fa fede quanto indicato nella presente
pubblicazione, salvo diversa comunicazione telefonica,
via fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita.
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Ufficio Scuola - Via San Siro, 9 - 29100 Piacenza
Telefono 0523.315578 - 0523.332613 - Fax 0523.338428
[email protected]; [email protected]
Orari di apertura dell’Ufficio Scuola: dal lunedì al giovedì ore
9.30 - 13 e ore 15 - 16, venerdì ore 9.30 - 13.
Spettacoli “Salt’in banco”
• I posti per tutti gli spettacoli del 2006/2007 si prenotano
a partire dal 12 ottobre 2006.
• La prenotazione può essere effettuata telefonicamente o
di persona. Eventuali richieste di adesione che giungessero
via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli operatori di
Teatro Gioco Vita nella giornata di arrivo al termine degli
orari di accettazione delle prenotazioni telefoniche. In caso
di mancata disponibilità di posti l’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita contatterà il prima possibile la segreteria della
scuola o l’insegnante referente per concordare l’eventualità
di date, orari e/o spettacoli alternativi.
• Il termine entro il quale dovranno preferibilmente
pervenire le prenotazioni è fissato al 27 ottobre 2006 per
lo spettacolo “Leonardo - Un genio per tutte le stagioni”, al 10
novembre 2006 per gli altri spettacoli programmati nel
2006, al 20 dicembre 2006 per gli spettacoli programmati nel
2007. Richieste di adesione saranno accolte anche dopo tali
date, previa verifica dell’effettiva disponibilità dei posti e fino
ad esaurimento degli stessi.
• Le richieste per un determinato spettacolo saranno
soddisfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili.
In alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà
concordare con la Compagnia recite aggiuntive e/o doppie
rappresentazioni dello spettacolo, compatibilmente con le
esigenze tecnico-organizzative del teatro. In caso di
esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà possibile
optare per un titolo alternativo oppure scegliere
l’inserimento in una lista d’attesa.Tale lista d’attesa dà diritto
ad essere chiamati in caso di disponibilità aggiuntiva di posti,
in caso contrario sarà comunque possibile scegliere uno
spettacolo in alternativa per il quale ci sia ancora
posto.
• Il prezzo del biglietto per gli spettacoli è così
fissato:
Euro 4,00 (primarie, secondarie di primo grado
e superiori)
Euro 3,50 (nidi, scuole dell’infanzia)
Spettacoli fuori rassegna
Stagione di Prosa 2006/2007 “TRE PER TE”
del Teatro Municipale di Piacenza
• Abbonamenti Speciale/Studenti
Le prenotazioni si accettano a partire dal 3
ottobre 2006.
• Pass Pre/Visioni e singoli biglietti Pre/Visioni
Le prenotazioni si accettano a partire dal 26
settembre 2006.
4
Stagione 2006/2007
• Singoli spettacoli
Le prenotazioni si accettano a partire dal 19 ottobre 2006.
I prezzi applicati per la Stagione 2006/2007 “Tre
per Te” del Teatro Municipale di Piacenza, con le particolari
facilitazioni previste per le scuole, sono indicati nelle pagine
della presente pubblicazione dedicate agli spettacoli e/o al
calendario generale della rassegna “Tre per Te”. Altre
offerte particolari e/o nuove iniziative promozionali
potranno anche essere comunicate nel corso dell’anno
scolastico.
Le
prenotazioni
per
singole
rappresentazioni,
compatibilmente con la disponibilità di posti, si accettano
fino a tre giorni prima dello spettacolo. Il pagamento deve
essere effettuato almeno entro il giorno precedente la data
della rappresentazione, concordando un appuntamento con
la biglietteria dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.
interessate.
La Direzione si riserva di apportare al
programma le modifiche determinate da cause di
forza maggiore.
Pubblicazione 2006/2007 “Salt’in banco”
Coordinamento editoriale
Simona Rossi
Con la collaborazione di
Emma Chiara Perotti, Lina Ronda
Progetto grafico e realizzazione
Matteo Maria Maj - MCube
Stampa
Tipolito Farnese, Piacenza - Settembre 2006
Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi
Le prenotazioni si accettano a partire dal 26 settembre
2006. Le modalità di partecipazione, il calendario e gli
eventuali costi relativi ai vari progetti sono indicati nella
scheda dedicata a ciascun percorso.
L’immagine di “Salt’in banco” è di Lele Luzzati
Per gli insegnanti
• Percorsi di formazione
La partecipazione è gratuita, con prenotazione
obbligatoria. Per i dettagli, si vedano le schede su ogni
progetto di formazione per insegnanti riportate nella
presente pubblicazione.
• Biglietti e/o abbonamenti
Anche nella stagione teatrale 2006/2007 saranno
applicate per gli insegnanti particolari facilitazioni
sull’acquisto di biglietti e/o abbonamenti delle stagioni
serali (“Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza) e
di teatro per le famiglie (“A teatro con mamma e
papà”) organizzate da Teatro Gioco Vita. Tali facilitazioni
sono riservate agli insegnanti che partecipano con le
loro classi a “Salt’in Banco”.
L’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita potrà fornire tutte
le informazioni e i chiarimenti su tale iniziativa.
TEATRO GIOCO VITA - Ufficio Scuola
Simona Rossi, responsabile
Emma Chiara Perotti, prenotazioni
Lina Ronda, biglietteria
TEATRO GIOCO VITA
Teatro Stabile di Innovazione
Via San Siro 9 - 29100 Piacenza
Telefono 0523.332613 - 0523.315578
Fax 0523.338428
http://www.teatrogiocovita.it
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Informazioni utili
Qualora motivate ragioni lo richiedessero, la
Direzione si riserva la possibilità di spostare la
data e/o l’orario degli spettacoli dandone
comunicazione il prima possibile alle scuole
5
Il Cartellone - Piacenza
SPETTACOLI
Conservatorio “Nicolini” di Piacenza
“CONCERTO DI NATALE”
Da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 18 dicembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45*
martedì 19 dicembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45*
mercoledì 20 dicembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45*
giovedì 21 dicembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate
una o due recite aggiuntive venerdì 15 dicembre 2006
Elsinor
“LEONARDO, UN GENIO
PER TUTTE LE STAGIONI”
Da 8 a 16 anni - Primaria (classi 3-4-5), Secondaria 1° grado, Secondaria
Superiore (classi 1-2)
TEATRO MUNICIPALE
venerdì 3 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Fondazione Nazionale della Danza
“L’UCCELLO DI FUOCO”
Fiaba per musica e ombre da “L’oiseau de feu”
di Igor Stravinsky e figure di Enrico Baj
Da 8 anni - Primaria (classi 3-4-5), Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 9 gennaio 2007 - ore 10.30
mercoledì 10 gennaio 2007 - ore 10.30
giovedì 11 gennaio 2007 - ore 10.30
in caso di esubero di adesioni, potrà essere effettuata
una recita aggiuntiva lunedì 8 gennaio 2007 alle ore 10.30
L’Arsenal à Musique (Canada)
“ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE”
Da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 20 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45*
martedì 21 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45*
mercoledì 22 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45*
giovedì 23 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
La Piccionaia - I Carrara
Teatro Stabile di Innovazione
“KIRIKU’ (CHE NON HA PAURA)”
Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2)
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 28 novembre 2006 - ore 10.00
mercoledì 29 novembre 2006 - ore 10.00
giovedì 30 novembre 2006 - ore 10.00
venerdì 1 dicembre 2006 - ore 10.00
Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi - Teatro Stabile
di Innovazione
“ACI BABA’ E I QUARANTA PEDONI”
Una favola moderna sull’educazione stradale
Da 6 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado (classe 1)
TEATRO MUNICIPALE
martedì 9 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
mercoledì 10 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
giovedì 11 gennaio 2007 - ore 10.00
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
con il patrocinio di Unicef - Piacenza
“LA NOTTE ILLUMINATA”
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 4 dicembre 2006 - ore 10.00
martedì 5 dicembre 2006 - ore 10.00
mercoledì 6 dicembre 2006 - ore 10.00
giovedì 7 dicembre 2006 - ore 10.00
La Contrada - Teatro Stabile di Trieste
“I VIAGGI DI MARCO POLO ”
Tratto da “Il Milione”
Da 6 a 15 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore (classe 1)
TEATRO MUNICIPALE
martedì 16 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
mercoledì 17 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
giovedì 18 gennaio 2007 - ore 10.00**
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
** in caso di esubero di adesioni, potrà essere effettuata
una doppia recita alle ore 9.15 e ore 10.45
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Il Cartellone - Piacenza
Sezione Aurea
“NON APRITE QUELLA PORTA”
Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2-3)
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 23 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
mercoledì 24 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45
giovedì 25 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Dockteatern Tittut - Stoccolma
“DORMI BENE, CHOUCHOU”
Claude Debussy, sua figlia e i “Children’s Corner”.
Un racconto per ombre e musica.
Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2-3)
OFFICINA DELLE OMBRE
mercoledì 21 febbraio 2007 - ore 10.00*
giovedì 22 febbraio 2007 - ore 10.00*
venerdì 23 febbraio 2007 - ore 10.00*
* in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate
doppie recite alle ore 9.15 e ore 10.45
Teatro delle Briciole - Teatro Stabile di Innovazione
“L’AMICO IMMAGINARIO”
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 30 gennaio 2007 - ore 10.00
mercoledì 31 gennaio 2007 - ore 10.00
giovedì 1 febbraio 2007 - ore 10.00
venerdì 2 febbraio 2007 - ore 10.00
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
con il sostegno di
CREA / Festival Momix
ABC Dijon / Festival A Pas Contés
“UNA TOPOLINO ALLE MILLE MIGLIA”
Da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 27 febbraio 2007 - ore 10.00
mercoledì 28 febbraio 2007 - ore 10.00
giovedì 1 marzo 2007 - ore 10.00
La Piccionaia - I Carrara - Teatro Stabile di Innovazione
“LA FAVOLA DELL’UCCELLIN BELVERDE”
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO SAN MATTEO
martedì 6 febbraio 2007 - ore 10.00
mercoledì 7 febbraio 2007 - ore 10.00
giovedì 8 febbraio 2007 - ore 10.00
Teatro dell’Archivolto
“IL RAZZISMO SPIEGATO A LUCIA”
Conferenza/Spettacolo
liberamente tratta da Tahar Ben Jelloun
Da 10 a 16 anni - Primaria (classe 5), Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore (classi 1-2-3)
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 5 marzo 2007 - ore 10.00
martedì 6 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
mercoledì 7 marzo 2007 - ore 10.00
giovedì 8 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
“LA BARCA DEI COMICI”
Dai “Mémoires” di Carlo Goldoni
di Giorgio Strehler
Da 8 anni - Primaria (classi 3-4-5), Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 12 febbraio 2007 - ore 10.00
martedì 13 febbraio 2007 - ore 10.00
mercoledì 14 febbraio 2007 - ore 10.00
giovedì 15 febbraio 2007 - ore 10.00
venerdì 16 febbraio 200 - ore 10.00
martedì 20 febbraio 2007 - ore 10.00*
mercoledì 21febbraio 2007 - ore 10.00*
* le recite del 20 e 21 febbraio saranno effettuate solo se
sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni
Accademia Perduta / Romagna Teatri
“BANDIERA” Ballata per una foglia
Dal racconto “Bandiera” di Mario Lodi
Da 5 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia (5 anni), Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 12 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
martedì 13 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
mercoledì 14 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
giovedì 15 marzo 2007 - ore 10.00
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
7
Il Cartellone - Piacenza
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
“CIRCOLUNA”
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
Da 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia
OFFICINA DELLE OMBRE
martedì 20 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.30
mercoledì 21 marzo 2007 - ore 10.00
giovedì 22 marzo 2007- ore 10.00
venerdì 23 marzo 2007 - ore 10.00
Giallo Mare Minimal Teatro
“DI SEGNO IN SEGNO”
Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 17 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
mercoledì 18 aprile 2007 - ore 10.00**
giovedì 19 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
venerdì 20 aprile 2007 - ore 10.00**
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
** in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate
doppie recite alle ore 9.15 e 10.45
Teatro del Canguro
“STORIA DI CARTA”
Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2-3)
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 27 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45
mercoledì 28 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45
giovedì 29 marzo 2007 - ore 10.00*
* in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie
recite alle ore 9.15 e 10.45
Teatro delle Briciole - Teatro Stabile
di Innovazione
“I GRANDI DITTATORI”
Da 10 anni - Primaria (classe 5), Secondaria di 1° grado, Secondaria
Superiore
TEATRO MUNICIPALE
giovedì 26 aprile 2007 - ore 10.00
Teatro Litta
“WOLFI BAMBINO PRODIGIO”
Da 8 a 13 anni - Primaria (classi 3-4-5),
Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 2 aprile 2007 - ore 10.00*
martedì 3 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45
mercoledì 4 aprile 2007 - ore 10.00*
* in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate
doppie recite alle ore 9.15 e 10.45
Teatro delle Briciole - Teatro Stabile
di Innovazione
“SIAMO QUI RIUNITI…
o della democrazia imperfetta”
Da 10 anni - Primaria (classe 5), Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO MUNICIPALE
venerdì 27 aprile 2007 - ore 10.00
Manicomics Teatro
“ERCOLE E IL FUNAMBOLO”
Da 6 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
mercoledì 2 maggio 2007 - ore 10.00*
giovedì 3 maggio 2007 - ore 10.00*
venerdì 4 maggio 2007 - ore 10.00*
* in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate
doppie recite alle ore 9.15 e 10.45
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
con il patrocinio di Unicef Piacenza
“PÉPÉ E STELLA”
Un bambino e il suo piccolo cavallo.
Una storia d’amicizia.
Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2)
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 12 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
venerdì 13 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
8
Il Cartellone - Piacenza
SPETTACOLI FUORI RASSEGNA
Teatro all’Improvviso
“GIGI”
Da 2 a 7 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2)
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 7 maggio 2007 - ore 10.00
martedì 8 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
mercoledì 9 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
giovedì 10 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
venerdì 11 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
lunedì 14 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
martedì 15 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
STAGIONE DI PROSA “TRE PER TE”
del Teatro Municipale di Piacenza
PROSA
sabato 9 dicembre 2006 - Teatro Municipale - ore 21
Anna Marchesini
LE DUE ZITTELLE
liberamente tratto dal racconto di Tommaso Landolfi
adattamento di Anna Marchesini
regia Anna Marchesini
produzione Marisa srl
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
“L’OMBRA DI POLLICINO”
Uno spettacolo d’ombre tutto da giocare
Da 2 a 5 anni - Nidi, Scuola dell’Infanzia
OFFICINA DELLE OMBRE
lunedì 21 maggio 2007 - ore 10.00*
martedì 22 maggio 2007 - ore 10.00*
mercoledì 23 maggio 2007 - ore 10.00*
giovedì 24 maggio 2007 - ore 10.00*
venerdì 25 maggio 2007 - ore 10.00*
* in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie
recite alle ore 9.15 e 10.45
domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Municipale - ore 15.30
THE PEKING ACROBATS® (Cina)
produzione IAI Presentation Inc.
in collaborazione con Just in Time Art Management
giovedì 8 marzo 2007 - Teatro Municipale - ore 21
venerdì 9 marzo 2007 - Teatro Municipale - ore 21
Compagnia del Teatro Moderno
Europa Duemila - Teatro Stabile del Veneto
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
uno spettacolo di Giancarlo Cobelli
con Mascia Musy
Piacenza Kultur Dom
“CUORE - IL LIBRO”
Da 9 a 14 anni - Primaria (classi 4-5), Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 21 maggio 2007 - ore 10.00*
martedì 22 maggio 2007 - ore 10.00*
mercoledì 23 maggio 2007 - ore 10.00*
* in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate
doppie recite alle ore 9.15 e 10.45
mercoledì 28 marzo 2007 - Teatro Municipale - ore 21
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
BRECHT/STREHLER
MILVA CANTA BRECHT
regia Cristina Pezzoli
testi Bertolt Brecht
musiche Bertolt Brecht, Hanns Eisler, Kurt Weill
con Milva
Emilia Romagna Teatro Fondazione
“BENJI”
Adult Child/Dead Child
Da 14 anni - Secondaria Superiore
SEDI SCOLASTICHE
da lunedì 5 a sabato 10 febbraio 2007
date e orari da concordare con le scuole interessate
lunedì 23 aprile 2007 - Teatro Municipale - ore 21
martedì 24 aprile 2007 - Teatro Municipale - ore 21
Franco Branciaroli
VITA DI GALILEO
di Bertolt Brecht
regia di Antonio Calenda
produzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia
e Teatro de Gli Incamminati
9
Il Cartellone - Piacenza
ALTRI PERCORSI
STAGIONE DI PROSA “TRE PER TE”
del Teatro Municipale di Piacenza
ALTRI PERCORSI
venerdì 17 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Compagnia Infidi Lumi
LA SCUOLA DI BALLO
COMMEDIA DI CARLO GOLDONI
con Cecilia Broggini, Silvia Giulia Mendola, Linda Montecchiani,
Tiziano Ferrari, Domenico Sannino, Nicola Spotorno,
Filippo Tansini
ideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassini
progetto di residenza artistica 06-08 presso
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
PRE/VISIONI
giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori e azioni teatrali
sabato 14 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
SEGNI NEL TEMPO
con Tam Teatromusica, East Rodeo e i giovani del laboratorio
“Segni nel tempo”
ideazione e composizione Pierangela Allegro, Michele Sambin
a cura di Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano
nell’ambito del progetto “Informazione Teatrale 2006”
venerdì 15 dicembre 2006 - Teatro Municipale - ore 21
Compagnia Lombardi-Tiezzi
Emilia Romagna Teatro Fondazione
GLI UCCELLI
di Aristofane
dramma didattico
regia Federico Tiezzi
con in ordine di entrata Sandro Lombardi, Alessandro Schiavo,
Massimo Verdastro, Silvio Castiglioni, Leonardo Capuano,
Marion D’Amburgo, Clara Galante, Ciro Masella,
Debora Zuin, Aleksandar Karlic
venerdì 20 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi
TRE SORELLE
di Anton Cechov
traduzione di Gerardo Guerrieri
regia Maurizio Schmidt
sabato 21 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi
L’ARMA SEGRETA DI ARCHIMEDE
di Dumitru Solomon
regia Massimo Navone
venerdì 16 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
sabato 17 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
domenica 18 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore
15.30
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
LA BARCA DEI COMICI
Dai Mémoires di Carlo Goldoni
Di Giorgio Strehler
drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca
regia Stefano De Luca
scene e ombre Fabrizio Montecchi
costumi Luisa Spinatelli
domenica 22 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi
CHANGING PARTS
Untitled
dimostrazione/spettacolo di Lucinda Childs
con il corso di Teatrodanza
laboratorio coreografico di Lucinda Childs
creato per e con gli allievi della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi
musiche Philip Glass
lunedì 5 marzo 2007 - Teatro Municipale - ore 21
Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile
di Bologna
IL SORRISO DI DAPHNE
due tempi di Vittorio Franceschi
Premio “Enrico Maria Salerno” 2004
regia Alessandro D’Alatri
con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin
in collaborazione con
La Ribalta - Centro Studi “Enrico Maria Salerno”
sabato 28 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici ore 21
domenica 29 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile
di Innovazione
Dipartimento di Salute Mentale - Azienda Usl
di Piacenza
PASSO E RESTO, COME L’UNIVERSO
progetto a cura di Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi
con la collaborazione di Federica Anna Armillis,
Federica Ferrari
10
Il Cartellone - Piacenza
STAGIONE DI DANZA
del Teatro Municipale di Piacenza
organizzata da Fondazione Arturo Toscanini e Teatro Gioco Vita
• Il mestiere del teatro
incontri di introduzione ai linguaggi della scena
per gli studenti delle scuole Primarie (classi 3-4-5),
Secondarie di 1° grado e Secondarie di 2° grado
sabato 27 gennaio 2007 - Teatro Municipale - ore 15.30
(prova generale aperta per le scuole)
Balletto dell’Opera di Kiev
direttore artistico Viktor Yaremenko
LA BELLA ADDORMENTATA
balletto in tre atti con un prologo e un’apoteosi
coreografia di Marius Petipa
(con frammenti coreografici di E. Lopujov e Y. Grigorovic)
musica di Piotr Ilic Ciaikovskij
scene e costumi di Maria Levitzkaia
Orchestra Filarmonica Italiana - direttore David Garforth
Cinema e letteratura
I Vampiri tra letteratura e cinema
Laboratorio sugli adattamenti cinematografici di testi letterari
a cura di Letizia Bellocchio, esperta di cinema
• Introduzione: I Vampiri tra letteratura e cinema
incontro per insegnanti (consigliato anche agli studenti delle
scuole Secondarie Superiori)
• Ciclo di film: Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm
Murnau, Per favore... non mordermi sul collo di Roman Polanski e
Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola
incontri e proiezioni per le scuole Secondarie di 1° grado e
Secondarie Superiori
• Ciclo di conferenze sul tema “Cinema e letteratura”
incontri per tutti
E ANCORA...
Ho mal di testa e di universo
a cura di Teatro Gioco Vita e del Dipartimento di Salute Mentale
dell’Azienda Usl di Piacenza
• incontri collegati alla visione della performance/spettacolo
Passo e resto, come l’universo e alla presentazione dell’esperienza
del laboratorio teatrale organizzato da Teatro Gioco Vita per
l’Unità Operativa Riabilitazione del Dipartimento di Salute
Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza
per gli studenti delle scuole Secondarie Superiori
Progetti sull’ombra e il teatro d’ombre a cura di Teatro
Gioco Vita
a cura di Fabrizio Montecchi e della Compagnia
• Disegni di carta, figure d’ombra
laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori
(riservato a coloro che hanno partecipato al laboratorio
“Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre” nella stagione 2005/2006)
• La scoperta dell’ombra
laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori
• Magie d’ombra
percorso laboratoriale collegato alla visione dello spettacolo Pépé
e Stella, per bambini da 3 a 7 anni
• Piccoli incontri con l’ombra - Una giornata in laboratorio con la
Compagnia di Teatro Gioco Vita
laboratorio teatrale intensivo, per ragazzi dagli 8 anni
Incontri nell’ambito della Convenzione con la
Fondazione Scuole Civiche di Milano
a cura della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano
• incontri collegati all’ospitalità degli spettacoli Tre Sorelle, L’arma
segreta di Archimede e Changing Parts - Untitled
per gli studenti delle scuole Secondarie Superiori
• incontri di orientamento sui linguaggi del teatro e sulla
formazione nel settore teatrale
per gli studenti delle scuole Secondarie Superiori
Progetti in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano
a cura di Roberta Zanoli, responsabile del settore educazione al teatro
del Piccolo Teatro di Milano
• “La barca dei comici”: dai “Mémoires” la magia dell’incontro di Carlo
Goldoni con il teatro. La drammaturgia di un’autobiografia
percorso di formazione per insegnanti collegato alla
presentazione del nuovo spettacolo La barca dei comici
• “Lo spettacolo e la sua sintassi”. Carlo Goldoni dalla pagina
alla scena
progetto di educazione al teatro per gli studenti delle scuole Primarie
(classi 3-4-5), Secondarie di 1° grado e Secondarie Superiori
collegato alla presentazione del nuovo spettacolo La barca dei comici
• Il teatro di Bertolt Brecht tra “Vita di Galileo” e i “songs”
percorso di formazione per insegnanti collegato
all’ospitalità dello spettacolo Milva canta Brecht
• “Lo spettacolo e la sua sintassi” - Per conoscere Brecht
incontri propedeutici alla visione dello spettacolo Milva
canta Brecht
progetto di educazione al teatro per gli studenti delle
scuole Secondarie Superiori
La didattica della visione - Lo spettacolo teatrale
come risorsa pedagogica
a cura di Manicomics Teatro
• percorso di formazione nell’ambito del “Progetto
MeDiAsCuOLa - Il programma formativo del teatro della scuola”
Ditelo all’attore - Incontri con i protagonisti della
stagione di prosa
a cura di Enrico Marcotti, critico teatrale
• incontri con gli artisti delle Compagnie della stagione
di prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza per
insegnanti, studenti delle scuole Secondarie Superiori e
per tutto il pubblico
La direzione si riserva di apportare al programma le
modifiche determinate da cause di forza maggiore
11
Il Cartellone - Castelsangiovanni
SPETTACOLI
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
“LA BARCA DEI COMICI”
Dai “Mémoires” di Carlo Goldoni
di Giorgio Strehler
da 8 anni - Primaria (classi 3-4-5), Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO VERDI
giovedì 22 febbraio 2007 - ore 10.00
venerdì 23 febbraio 2007 - ore 10.00
L’Arsenal à Musique (Canada)
“ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE”
da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO VERDI
venerdì 24 novembre 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
Accademia Perduta / Romagna Teatri
“BANDIERA” Ballata per una foglia
Tratto dal racconto “Bandiera” di Mario Lodi
Da 5 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia (5 anni), Primaria
CINEMA-TEATRO MODERNO
venerdì 16 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi - Teatro Stabile
di Innovazione
“ACI BABA’ E I QUARANTA PEDONI”
Una favola moderna sull’educazione stradale
Da 6 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado (classe 1)
CINEMA-TEATRO MODERNO
venerdì 12 gennaio 2007 - ore 10.00*
* in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate
doppie recite alle ore 9.15 e 10.45
Teatro del Canguro
“STORIA DI CARTA”
da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2-3)
TEATRO VERDI
venerdì 30 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
La Contrada - Teatro Stabile di Trieste
“I VIAGGI DI MARCO POLO ”
Tratto da “Il Milione”
Da 6 a 15 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore (classe 1)
CINEMA-TEATRO MODERNO
venerdì 19 gennaio 2007 - ore 10.00*
* in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate
doppie recite alle ore 9.15 e 10.45
Teatro all’Improvviso
“GIGI”
da 2 a 7 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia,
Primaria (classi 1-2)
TEATRO VERDI
mercoledì 16 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni,
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
Sezione Aurea
“NON APRITE QUELLA PORTA”
da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia,
Primaria (classi 1-2-3)
TEATRO VERDI
venerdì 26 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di
adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00
La direzione si riserva di apportare al
programma le modifiche determinate da
cause di forza maggiore
12
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Guida alla scelta degli spettacoli
Spettacoli per i bambini dell’ASILO NIDO
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
Circoluna
Piacenza
35
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro all’Improvviso
Gigi
Piacenza, Castelsangiovanni
62
9, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
L’ombra di Pollicino
Piacenza
34
9
Spettacoli per i bambini della
SCUOLA DELL’INFANZIA
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Accademia Perduta
Bandiera*
Piacenza, Castelsangiovanni
53
7, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
Circoluna
Piacenza
35
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro del Canguro
Storia di carta
Piacenza, Castelsangiovanni
54
8, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
Teatro Municipale di Piacenza
Pépé e Stella
Piacenza
26
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Giallo Mare Minimal Teatro
Di Segno di Segno
Piacenza
57
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
La Piccionaia
Kirikù (che non ha paura)
Piacenza
41
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Sezione Aurea
Non aprite quella porta
Piacenza, Castelsamgiovanni
46
7, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro all’Improvviso
Gigi
Piacenza, Castelsangiovanni
62
9, 12
Compagnia
Teatro Gioco Vita
Dockteatern Tittut
Dormi bene, Chouchou
Piacenza
36
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
L’ombra di Pollicino
Piacenza
34
9
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
*Lo spettacolo Bandiera è consigliato per i bambini di 5 anni
13
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Spettacoli per gli alunni della
SCUOLA PRIMARIA (classi 1-2)
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
L’Arsenal à Musique
Alice nel Paese delle Meraviglie
Piacenza, Castelsangiovanni
40
6, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
La Piccionaia
Kirikù (che non ha paura)
Piacenza
41
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
La notte illuminata
Piacenza
25
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Conservatorio “Nicolini”
Concerto di Natale
Piacenza
67
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Pupi e Fresedde
Aci Babà e i quaranta pedoni
Piacenza, Castelsangiovanni
43
6, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
La Contrada
I viaggi di Marco Polo
Piacenza, Castelsangiovanni
45
6, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Sezione Aurea
Non aprite quella porta
Piacenza, Castelsangiovanni
46
7, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro delle Briciole
L’amico immaginario
Piacenza
47
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
La Piccionaia
La favola dell’Uccellin Belverde
Piacenza
48
7
Compagnia
Teatro Gioco Vita
Dockteatern Tittut
Dormi bene, Chouchou
Piacenza
36
7
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
Teatro Municipale di Piacenza
Una Topolino alle Mille Miglia
Piacenza
28
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Accademia Perduta
Bandiera
Piacenza, Castelsangiovanni
53
7, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro del Canguro
Storia di carta
Piacenza, Castelsangiovanni
54
8, 12
Compagnia
Teatro Gioco Vita
Teatro Municipale di Piacenza
Pépé e Stella
Piacenza
26
8
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
14
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Giallo Mare Minimal Teatro
Di Segno in Segno
Piacenza
57
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Manicomics Teatro
Ercole e il funambolo
Piacenza
68
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro all’Improvviso
Gigi
Piacenza, Castelsangiovanni
62
9, 12
Compagnia
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
The Peking Acrobats*
Teatro Municipale
99
9
*lo spettacolo The Peking Acrobats è programmato la domenica
pomeriggio nell’ambito della Stagione 2006/2007 del Teatro Municipale
di Piacenza “Tre per te”
Spettacoli per gli alunni della
SCUOLA PRIMARIA (classi 3-4-5)
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Elsinor
Leonardo
Piacenza
39
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
L’Arsenal à Musique
Alice nel Paese delle Meraviglie
Piacenza, Castelsangiovanni
40
6, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
La notte illuminata
Piacenza
25
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Conservatorio “Nicolini”
Concerto di Natale
Piacenza
67
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
Fondazione Nazionale della Danza
L’uccello di fuoco
Piacenza
31
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Pupi e Fresedde
Aci Babà e i quaranta pedoni
Piacenza, Castelsangiovanni
43
6, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
La Contrada
I viaggi di Marco Polo
Piacenza, Castelsangiovanni
45
6, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Sezione Aurea
Non aprite quella porta*
Piacenza, Castelsangiovanni
46
7, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro delle Briciole
L’amico immaginario
Piacenza
47
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
15
La Piccionaia
La favola dell’Uccellin Belverde
Piacenza
48
7
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro delle Briciole
I grandi dittatori***
Piacenza
59
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro delle Briciole
Siamo qui riuniti...o della
democrazia imperfetta***
Piacenza
60
8
Teatro Gioco Vita
Una Topolino alle Mille Miglia
Piacenza
28
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Manicomics Teatro
Ercole e il funambolo
Piacenza
68
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro dell’Archivolto
Il razzismo spiegato a Lucia***
Piacenza
51
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Piacenza Kultur Dom
Cuore - il libro****
Piacenza
70
9
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Accademia Perduta
Bandiera
Piacenza, Castelsangiovanni
53
7, 12
Compagnia
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
The Peking Acrobats*****
Teatro Municipale
99
9
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro del Canguro
Storia di carta*
Piacenza, Castelsangiovanni
54
8, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Balletto dell’Opera di Kiev
La bella addormentata******
Teatro Municipale
107
11
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Litta
Wolfi bambino prodigio
Piacenza
55
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Giallo Mare Minimal Teatro
Di Segno in Segno
Piacenza
57
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Piccolo Teatro di Milano
Teatro Gioco Vita
La barca dei comici**
Piacenza, Castelsangiovanni
24, 77
7, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
Dormi bene, Chouchou*
Piacenza
36
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
* Gli spettacoli Non aprite quella porta, Dormi bene, Chouchou e Storia di carta
sono consigliati alle classi terze
** Lo spettacolo La barca dei comici è programmato anche in orario serale e
la domenica pomeriggio nell’ambito della stagione 2006/2007 “Tre per Te” del
Teatro Municipale di Piacenza
*** Gli spettacoli Il razzismo spiegato a Lucia, I grandi dittatori e Siamo qui
riuniti… o della democrazia imperfetta sono consigliati alle classi quinte
**** Lo spettacolo Cuore-il libro è consigliato alle classi quarte e quinte
***** Lo spettacolo The Peking Acrobats è programmato la domenica
pomeriggio nell’ambito della stagione 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro
Municipale di Piacenza
****** Lo spettacolo La bella addormentata (prova generale aperta per le
scuole) è programmato il sabato pomeriggio nell’ambito della stagione di
Danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza, organizzata da Comune
di Piacenza, Fondazione Arturo Toscanini e Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile
di Innovazione
16
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Spettacoli per i ragazzi della
SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Elsinor
Leonardo, un genio per tutte
le stagioni
Piacenza
39
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
L’Arsenal à Musique
Alice nel paese delle meraviglie
Piacenza, Castelsangiovanni
40
6, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Conservatorio “Nicolini”
Concerto di Natale
Piacenza
67
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
Fondazione Nazionale della Danza
L’uccello di fuoco
Piacenza
31
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Pupi e Fresedde
Aci Babà e i quaranta pedoni*
Piacenza, Castelsangiovanni
43
6, 12
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
La Contrada
I viaggi di Marco Polo
Piacenza, Castelsangiovanni
45
6, 12
Compagnia
Piccolo Teatro di Milano
Teatro Gioco Vita
La barca dei comici**
Piacenza, Castelsangiovanni
24, 77
7, 12
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
17
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
Teatro Municipale di Piacenza
Una Topolino alle Mille Miglia
Piacenza
28
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro dell’Archivolto
Il razzismo spiegato a Lucia
Piacenza
51
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Litta
Wolfi bambino prodigio
Piacenza
55
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro delle Briciole
I grandi dittatori
Piacenza
59
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro delle Briciole
Siamo qui riuniti...o della
democrazia imperfetta
Piacenza
60
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Manicomics Teatro
Ercole e il funambolo
Piacenza
68
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Piacenza Kultur Dom
Cuore - il libro
Piacenza
70
9
Compagnia
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
The Peking Acrobats***
Teatro Municipale
99
9
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Balletto dell’Opera di Kiev
La bella addormentata*****
Teatro Municipale
107
11
* Lo spettacolo Aci Babà e i quaranta pedoni è consigliato alle classi prime
** Lo spettacolo La barca dei comici è programmato anche in orario serale e la
domenica pomeriggio nell’ambito della stagione 2006/2007 “Tre per Te” del
Teatro Municipale di Piacenza
*** Lo spettacolo The Peking Acrobats è programmato la domenica pomeriggio
nell’ambito della Stagione 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza “Tre per Te”
**** Lo spettacolo La bella addormentata (prova generale aperta per le scuole)
è programmato il sabato pomeriggio nell’ambito della stagione di Danza
2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza, organizzata da Comune di
Piacenza, Fondazione Arturo Toscanini e Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione
Spettacoli per gli studenti della
SCUOLA SECONDARIA
SUPERIORE
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Compagnia
Elsinor
Leonardo, un genio per tutte
le stagioni*
Piacenza
39
6
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro Gioco Vita
Fondazione Nazionale della Danza
L’uccello di fuoco
Piacenza
31
6
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
La Contrada
I viaggi di Marco Polo**
Piacenza, Castelsangiovanni
45
6, 12
Compagnia
Piccolo Teatro di Milano
Teatro Gioco Vita
La barca dei comici***
Piacenza, Castelsangiovanni
24, 77
7, 12
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
18
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro dell’Archivolto
Il razzismo spiegato a Lucia****
Piacenza
51
7
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Teatro delle Briciole
I grandi dittatori
Piacenza
59
8
Compagnia
Titolo
Teatro delle Briciole
Siamo qui riuniti...
o della democrazia imprefetta
Piacenza
60
8
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Emilia Romagna
Teatro Fondazione
Benji
Aule Scolastiche
63
9
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Anna Marchesini
Le due zittelle*****
Teatro Municipale
102
9
Compagnia
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
The Peking Acrobats***
Teatro Municipale
99
9
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Compagnia del Teatro Moderno
Europa Duemila
Teatro Stabile del Veneto
La locandiera*****
Teatro Municipale
83
9
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Piccolo Teatro di Milano
Milva canta Brecht*****
Teatro Municipale
84
9
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Franco Branciaroli
Vita di Galileo*****
Teatro Municipale
88
9
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Tam Teatromusica
Segni nel tempo*****
Teatro Comunale Filodrammatici
90
10
Compagnia
Fondazione Scuole Civiche
di Milano - Scuola d’Arte
Drammatica Paolo Grassi
Tre sorelle*****
Teatro Comunale Filodrammatici
91
10
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Compagnia
Titolo
Infidi Lumi
La scuola di ballo
Commedia di Carlo Goldoni*****
Teatro Comunale Fildrammatici
82
10
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Compagnia Lombardi-Tiezzi
Emilia Romagna
Teatro Fondazione
Gli Uccelli*****
Teatro Municipale
100
10
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Nuova Scena-Arena del Sole
Il sorriso di Daphne*****
Teatro Municipale
101
10
Compagnia
Titolo
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Balletto dell’Opera di Kiev
La bella addormentata******
Teatro Municipale
107
11
Sede
Scheda a pag.
Date a pag.
Fondazione Scuole Civiche
di Milano - Scuola d’Arte
Drammatica Paolo Grassi
L’arma segreta
di Archimede*****
Teatro Comunale Filodrammatici
92
10
* Lo spettacolo Leonardo, un genio per tutte le stagioni è consigliato alle classi
prime e seconde
** Lo spettacolo I viaggi di Marco Polo è consigliato alle classi prime
*** Gli spettacoli La barca dei comici e The Peking Acrobats sono programmati
anche in orario serale e la domenica pomeriggio nell’ambito della stagione
2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza
**** Lo spettacolo Il razzismo spiegato a Lucia è consigliato alle classi prime,
seconde e terze
***** Gli spettacoli Le due zittelle, La locandiera, Milva canta Brecht,Vita di Galileo,
Segni nel tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changing Parts - Untitled,
Passo e resto, come l’universo, La scuola di ballo. Commedia di Carlo Goldoni, Gli
Uccelli e Il sorriso di Daphne sono programmati in orario serale nell’ambito della
stagione 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza
****** Lo spettacolo La bella addormentata (prova generale aperta per le
scuole) è programmato il sabato pomeriggio nell’ambito della stagione di Danza
2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza, organizzata da Comune di
Piacenza, Fondazione Arturo Toscanini e Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione
Fondazione Scuole Civiche
di Milano - Scuola d’Arte
Drammatica Paolo Grassi
Changing Parts - Untitled*****
Teatro Comunale Filodrammatici
93
10
Teatro Gioco Vita
Dipartimento
di Salute Mentale Ausl Pc
Passo e resto,
come l’universo*****
Piacenza
95
10
19
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi
Titolo
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
Disegni di carta, figure d’ombra
Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre/parte seconda
Teatro Gioco Vita
educatori asilo nido, insegnanti scuola dell’infanzia e primaria
(che hanno partecipato al percorso formativo “Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre”
realizzato nell’anno scolastico 2005/2006)
73
Titolo
La scoperta dell’ombra
laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori
Teatro Gioco Vita
educatori asilo nido, insegnanti scuola dell’infanzia e primaria
73
Titolo
Piccoli incontri con l’ombra
Una giornata in laboratorio con la Compagnia di Teatro Gioco Vita
Teatro Gioco Vita
ragazzi 8-13 anni - primaria (classi 3-4-5), secondaria di 1° grado
74
Titolo
Magie d’ombra
percorso laboratoriale collegato alla visione dello spettacolo Pépé e Stella
Teatro Gioco Vita
bambini 3-7 anni - scuola dell’infanzia, primaria (classi 1-2)
74
Titolo
La barca dei comici: dai Mémoires la magia dell’incontro di Carlo Goldoni
con il teatro. La drammaturgia di un’autobiografia.
percorso di formazione per insegnanti
Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano
insegnanti
79
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
Titolo
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
“Lo spettacolo e la sua sintassi”
Carlo Goldoni dalla pagina alla scena
incontri propedeutici alla visione dello spettacolo La barca dei comici
Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano
studenti scuola primaria (classi 3-4-5), secondaria di 1° grado e secondaria superiore
81
20
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Titolo
Il teatro di Brecht tra Vita di Galileo e i songs
percorso di formazione per insegnanti
Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano
insegnanti
85
Titolo
“Lo spettacolo e la sua sintassi”
Per conoscere Brecht
incontri propedeutici alla visione dello spettacolo Milva canta Brecht
Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano
studenti scuola secondaria superiore
87
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
Titolo
Il mestiere del teatro
incontri di introduzione ai linguaggi della scena
Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano
studenti scuola primaria (classi 3-4-5), secondaria di 1° grado e secondaria superiore
89
Titolo
Incontri con gli operatori della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi
nell’ambito della Convenzione tra Teatro Gioco Vita e la Fondazione Scuole Civiche
di Milano
Fondazione Scuole Civiche di Milano
studenti scuola secondaria superiore
94
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
Titolo
Ho mal di testa e di universo
incontri collegati alla visione della performance/spettacolo Passo e resto, come l’universo
Teatro Gioco Vita e Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza
studenti scuola secondaria superiore
96
Titolo
Cinema e letteratura
I Vampiri tra letteratura e cinema
laboratorio sugli adattamenti cinematografici di classici della letteratura
Letizia Bellocchio, esperta di cinema
insegnanti
studenti scuola secondaria di 1° grado e secondaria superiore
97
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
21
SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA
Titolo
La didattica della visione - Lo spettacolo teatrale come risorsa pedagogica
(progetto MeDiAsCuOLa - il programma formativo sul teatro della scuola)
Manicomics Teatro
insegnanti e alunni scuola primaria e secondaria di 1° grado
103
Titolo
Ditelo all’attore
incontri con i protagonisti della stagione di prosa del Teatro Municipale di Piacenza
Enrico Marcotti, critico teatrale
insegnanti
studenti scuola secondaria superiore
tutto il pubblico
105
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
A cura di
Destinatari
Scheda a pag.
22
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
Gli spettacoli di Teatro Gioco Vita
23
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI
La barca dei comici
novità
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
PICCOLO TEATRO DI MILANO - Teatro d’Europa
Dai Mémoires di Carlo Goldoni
di Giorgio Strehler
drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca
regia Stefano De Luca
scene e ombre Fabrizio Montecchi
musiche Fiorenzo Carpi
costumi Luisa Spinatelli
pubblico: da 8 anni - durata: 60 minuti circa
teatro di prosa e teatro d’ombre
La barca dei comici si ispira ad un episodio raccontato nei Mémoires e comunemente considerato il primo incontro di
Carlo Goldoni con il teatro. …all’età di
14 anni, a Rimini, Goldoni abbandona la
scuola dei domenicani e fugge in barca
con una compagnia di comici per raggiungere la madre a Chioggia, lasciando
per sempre gli studi di filosofia…
Da un’idea di Giorgio Strehler sui
Mémoires, lo spettacolo La barca dei
comici diventa così pretesto per raccontare la vera scelta di vita di Carlo
Goldoni: il teatro.
Vanno in scena gli episodi più significativi
della biografia dell’autore, i personaggi
della commedia dell’arte, le atmosfere
delle commedie goldoniane, la riforma
del teatro.
Un importante progetto coproduttivo
che vede impegnati Piccolo Teatro di
Milano - Teatro d’Europa e Teatro Gioco
Vita - Teatro Stabile di Innovazione. Un
contributo originale del Piccolo, rivolto in
modo particolare alle giovani generazioni, alle manifestazioni goldoniane del
2007: a trecento anni dalla nascita di
Carlo Goldoni, un modo nuovo per raccontarne la vita e l’amore per il teatro.
Con le ombre di Teatro Gioco Vita a
creare l’impianto scenico all’interno del
quale si svolge l’azione teatrale di uno
spettacolo nel quale forte è il segno del
Piccolo Teatro, con la sua storia e la sua
poetica.
Non solamente una biografia di Goldoni,
ma un viaggio nel teatro, inteso come
parafrasi della vita.
24
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI
La notte illuminata
novità
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
drammaturgia e regia Marco Ferro e Valeria Sacco
scene e sagome Nicoletta Garioni
costumi Sara Bartesaghi Gallo
con Silvia Paoli, Maurizio Patella
con il patrocinio di Unicef - Piacenza
pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’ombre e teatro d’attore
In una sera turbolenta, scossa da un vento
che sbatte le porte e spalanca le finestre,
a mettere a dura prova la pazienza di una
madre si aggiungono le corse matte e gli
scherzi birbanti del figlio.
Allora può capitare che la madre perda la
pazienza e lo sgridi una volta per tutte,
che la cena venga fatta di fretta e, dopo
un lungo silenzio, si vada subito a letto.
E così, nella propria camera ognuno cerca
di prendere sonno, col cuore un po’ rattristato.
Ma la notte può riservare grandi sorprese, perché durante la notte quei sogni si
gonfiano nel petto dei sognatori fino a
esplodere e a irrompere nella quiete della
casa come materia fantastica. E allora può
accadere che la notte si burli dei protagonisti e in un battito d’occhi trasformi la
madre in bambina e il giovane figlio in
colui che la guida fra le insidie del sogno;
può succedere che i ruoli si invertano
ancora una volta, che gli angoli più familiari della casa improvvisamente nascondano luoghi sconosciuti e misteriosi, inaspettate apertura da esplorare insieme.
L’universo del sogno in cui madre e figlio
si perdono e si rincontrano continuamente è un universo in cui tutto diventa possibile e niente è prevedibile: ciò che alla
luce del giorno faceva paura adesso
diverte, ciò che si pensava di conoscere si
rivela ora in tutto il suo inafferrabile
mistero. È un universo, insomma, che permette alla madre e al figlio di compiere un
pubblico dei bambini, che ritrovano nelle
parole e nelle immagini evocate dal teatro
d’ombre un’esperienza del proprio vissuto interiore.
viaggio insieme, a contatto con gli stessi
personaggi bizzarri e le stesse strampalate avventure, un luogo della notte dove i
due possono incontrarsi e parlarsi come
mai era successo prima. Un’avventura talmente sorprendente per entrambi che
quasi si vorrebbe durasse per sempre e
che, dover lasciare, pesa un po’ come un
triste partire.
Ma, per fortuna, al loro risveglio qualcosa
del sogno sembra saper durare…
“La notte illuminata” è uno spettacolo nel
quale ombre e attori dialogano continuamente sulla scena: l’universo onirico e la
vita reale si incontrano in una dimensione
rappresentativa in grado di parlare al
25
Un progetto artistico originale affidato da
Teatro Gioco Vita a due giovani collaboratori della Compagnia: Marco Ferro e
Valeria Sacco, entrambi diplomati presso
l’Accademia d’Arte Drammatica “Paolo
Grassi” di Milano, il primo al corso di
drammaturgia, la seconda al corso per
attori. Con all’attivo diverse esperienze
teatrali, anche nell’ambito del teatro di
figura, hanno iniziato a collaborare con
Teatro Gioco Vita per l’allestimento dello
spettacolo “Una Topolino alle Mille
Miglia”, nel quale sono impegnati come
attori e animatori.
Attraverso la loro partecipazione attiva a
stage e lavori di ricerca della nostra
Compagnia, a stretto contatto con il regista Fabrizio Montecchi, abbiamo potuto
verificare le capacità e le motivazioni a
confrontarsi con il linguaggio delle ombre,
secondo lo stile e la poetica di Teatro
Gioco Vita.
Per questo, anche allo scopo di incentivare il rinnovamento nel panorama del teatro per i ragazzi, abbiamo deciso di investire su un progetto originale, con il coinvolgimento di energie giovani in grado di
portare nuovi stimoli e nuovi contributi
alla nostra ricerca e alla nostra attività
produttiva.
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
Pépé e Stella
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Un bambino e il suo piccolo cavallo. Una storia d’amicizia.
Da Pojken och Stjärnan di Barbro Lindgren
adattamento teatrale Nicola Lusuardi
regia e scene Fabrizio Montecchi
sagome Nicoletta Garioni
musiche Michele Fedrigotti
costumi Corinne Lejeune
realizzazione sagome e materiali scenici Sara Bartesaghi Gallo, Sergio Bernasani,
Federica Ferrari, Luana Marchesini
musiche eseguite da Anahi Carfi (violino), Michele Fedrigotti (pianoforte), Lello Narcisi (flauto)
registrazione Cavo Studio
luci e fonica Gaia Barboni
con Federica Anna Armillis, Alessandro Ferrara
in coproduzione con il Teatro Municipale di Piacenza
con il patrocinio di Unicef - Piacenza
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti circa
teatro d’ombre e teatro d’attore
Direttore del Circo: Puoi avere un altro cavallo!
Pépé: Io voglio solo Stella.
Direttore del Circo: Pépé, Stella non c’è più!
Pépé : Lei c’è ancora perché la sua stella brilla nel
cielo.
Direttore del Circo:Tu parli come un bambino.
Pépé : Io sono un bambino!
Pépé è un bambino e Stella un piccolo cavallo. Sono
nati la stessa notte nel grande circo della grande
città e per questo le loro stelle brillano vicine in cielo,
così vicine che i due sono subito amici.
Insieme crescono giocando e, sempre insieme, imparano la dura arte del circo fino ad esibirsi davanti al
pubblico in numeri acrobatici sempre più sorprendenti.
Finché un giorno, di fronte ad un esercizio molto pericoloso, il cavallino ha paura, si rifiuta e per questo
viene cacciato dal circo dal Direttore.
È la separazione per Pépé e Stella… e l’inizio del
lungo viaggio del cavallino verso l’ignoto.
Ma Stella non accetta la triste fine a cui è destinata e fugge verso casa guidata dalle stelle. Il suo è un
viaggio avventuroso dove incontra una balena gentile, un coniglietto impaurito, lupi cattivi e corvi avidi
ma, dopo tante e travagliate peripezie, riesce a far
ritorno al circo dove il bambino è rimasto sempre
fiducioso ad attenderlo.
Tanto dell’universo infantile si ritrova in questa
storia scritta da una delle autrici contemporanee
per bambini più amate al mondo: Barbro
Lindgren. Il suo tocco lieve dà grazia e poesia ad
una storia d’amicizia semplice ma carica di suggestioni e forti emozioni che coinvolge tutti, indistintamente.
Come tutte le grandi storie per bambini anche
Pépé e Stella è ricca di quelle immagini elementari che hanno la forza di risuonare a lungo nei
nostri animi e ci conducono verso quei territori
del mito dove il magico e il simbolico sono parte
integrante del mondo reale.
Sulla scena un circo. O l’eco di un circo. E due personaggi secondari dello stesso circo: l’instancabile
inserviente e la sognante venditrice di caramelle.
Saranno loro, attraverso la grande varietà di tecniche del teatro d’ombre, ad animare tutti i per-
26
sonaggi della storia, lo stupefacente mondo del
circo, gli emozionanti e suggestivi incontri del viaggio di Stella. Saranno loro a raccontarci la delicata
storia, sempre sospesa tra reale e fantastico, di
Pépé e Stella.
Pensate al cielo… ad esempio
di Fabrizio Montecchi
Vi sono storie che pur nella loro bellezza si esauriscono negli accadimenti che raccontano.Vi sono
storie invece che risuonano ben oltre i personaggi e i fatti narrati. Queste ultime, normalmente,
inducono una leggera inquietudine perché senti,
senza veramente capirlo, che ti stanno dicendo
altro. Queste sono le storie che preferisco e che
mi piace raccontare ai piccoli (e ai grandi).
Ecco, per me, anche Pépé e Stella, è una storia che
racconta di altro. Perché dico questo? Pensate al
cielo… ad esempio. C’è sempre il cielo sopra
Pépé e Stella, un grande cielo, pieno di stelle.
Ecco, questo cielo che avvolge tutti, che conosce
tutto, non è solo azzurro ma ha il colore indefinibile del mito. È un cielo che nella sua immensità ci
fa sentire tutti piccoli ma, e forse proprio per questo, ci rassicura invece di spaventarci. Perché in
questo cielo tutto è scritto: sta a noi decifrarlo e
farci guidare.
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
Per questo c’è sempre il cielo sopra Pépé e Stella.
Dalla nascita le loro stelle brillano vicine e già raccontano della loro amicizia. Poi il cielo li aiuta a
crescere con le tante storie scritte sempre con le
stelle. Sotto lo stesso cielo c’è il noto (il circo) e
l’ignoto (il viaggio), e per questo Stella non ha
paura: è sempre lo stesso cielo a guidarla nel viaggio di ritorno e a far sapere a Pépé che è ancora
viva. Attraverso il cielo si ritorna a casa… come i
grandi viaggiatori. Ma se il cielo cade non c’è ritorno… e Stella deve difendere il cielo dall’avidità dei
corvi che vogliono rubare le stelle…
Se pensate a questo cielo anche voi vi convincerete che c’è dell’altro…
Sono piccoli Pépé e Stella ma la loro è una storia
grande perché avviene sotto un grande cielo,
pieno di stelle.
Delle stelle immortali…
di Nicola Lusuardi
Se è vero come dice Umberto Eco che gli uomini raccontano storie per educare sé stessi al destino e alla morte, allora Pépé e Stella, la bellissima
favola di Barbro Lindgren che abbiamo voluto
mettere in scena, ha la cadenza delle grandi storie.
Nel mondo vagamente uranio di un circo senza
nome, in una città senza nome, sotto un cielo di
stelle che sembra quello sconfinato, limpidissimo
e denso di segreti, delle grandi pianure asiatiche,
Pépé e Stella è la storia di una separazione.
Un bambino e un cavallo amici per la pelle, quasi
doppio uno dell’altro, vivono nella gratificazione
totale della simbiosi, in una tutta infantile pienezza fusionale. Si specchiano nelle stelle e nelle stelle si riconoscono, come ogni bambino, immortali.
Ma ecco l’evento. Il male che irrompe nelle loro
vite, arbitrario, come il Dio capriccioso del libro di
Giobbe. E li separa.
Com’è possibile allora vivere distanti uno dall’altro, strappati all’abbraccio prenatale del gioco
insieme, fuori e dentro le piste del circo?
La morte si diceva. Difficile dire se la morte spaventi perché separazione o la separazione spaventi
perché figura della morte. Nell’uno e nell’altro
caso, il destino impone la sua regola alla vita, la
cessazione dell’immortalità (del sentimento di
immortalità). Vivere significa sopravvivere a questo lutto. Il lutto di noi stessi, non più protetti dall’onnipotenza e dall’immortalità.
E allora ecco l’itinerario mentale che è anzitutto
fisico, denso di simboli e non per questo meno
avventuroso: il piccolo cavallo Stella viene destinato al macello.Tutto comincia da questo interrogativo angoscioso: è inevitabile che la rinuncia all’immortalità significhi la violenza nella morte meccanica, seriale e senza vita del macello?
Il racconto risponde, no, non lo è. Dal macello si
può fuggire e cercare a ritroso di tornare dal
nostro amico bambino, nel luogo protetto dell’im-
mortalità. La nostra stella e la sua indicheranno la
strada!
Ma un viaggio di ritorno dalla morte, deve attraversare la morte e sopravvivere a tutte le sue
aggressioni: i ladri, i lupi… e soprattutto i corvi
che fanno precipitare il cielo dalla sua infinita
distanza, rivelandone la precarietà e facendoci
smarrire la nostra stella tra le fiamme del bosco.
Forse questa è la fine del viaggio. Il cielo è tornato al suo posto, ma la stella di Stella non c’è!
Il bimbo rimasto nel circo appeso alla speranza
che quella stella avrebbe guidato il cavallo di
nuovo da lui, si dispera. La scomparsa della stella,
significa allora che infine la morte ha trionfato?
Che mai più Pépé e Stella potranno riunirsi?
Non è questo che vuole il destino, non a questo
vuole educarci il racconto.
La stella di Stella non è più in cielo, il cielo è caduto, nessuno è immortale… ma quella stella, non
più immortale, non brilla per questo di meno!
Una lepre l’ha ritrovata nel bosco, raccolta e
riportata in ricompensa al cavallo per aver salvato il suo leprottino (un “bambino” anche lui, separato e restituito alla madre).
Stella dunque può tornare al circo, riportando
con sé dal suo amico Pépé, anche la stella, viva e
brillante seppur caduta dal cielo, bella anche nella
sua nuova mortalità.
27
E tutti sappiamo che ora Stella e Pépé saranno
per sempre più forti e felici.
BARBRO LINDGREN
Barbro Lindgren è nata in Svezia nel 1937. Autrice
di numerosi libri per bambini e adulti, ha ricevuto
molti premi internazionali.Tra questi ricordiamo il
premio “Astrid Lindgren” nel 1973, il premio “Nils
Holgersson” nel 1977 e il “Litteraturfrämjandets
stora pris” (Gran Premio di Letteratura) nel 1991.
La Lindgren è senza dubbio una delle figure più
rappresentative della letteratura per l’infanzia: le
sue storie - ispirate alla sua infanzia e alla sua adolescenza e strettamente legate alla vita quotidiana
- hanno tutte ottenuto un grande successo e i
suoi personaggi sono amati non solo dai bambini,
ma anche dai grandi.
Nelle opere rivolte ai più piccoli, Barbro Lindgren
si distingue rispetto ad altri autori per sua grande
capacità di raccontare una storia completa e articolata in un linguaggio semplice e, allo stesso
tempo, dinamico e ricco di sfumature. In alcuni
casi, i critici letterari l’hanno descritta come un’autrice “che canta la canzone della spensieratezza.
Ma nella quale l’umorismo non è mai disgiunto
dalla capacità di raccontare esperienze di superamento della difficoltà e della sofferenza, anche ai
più piccoli”.
Dalla sua feconda collaborazione con l’illustratrice
Eva Eriksonn sono nati numerosi libri per ragazzi,
che in Svezia sono diventati dei veri e propri classici della letteratura per l’infanzia e che sono stati
tradotti in ogni parte del mondo. Alcuni sono stati
tradotti e pubblicati anche in Italia da Aer (Piccola
locomotiva rosa, 1996) e Piemme (La piccola peste,
2000). Nell’autunno 2004 per la casa editrice
Babalibri è uscito Anch'io voglio il ciuccio!, realizzato insieme a Olof Landström.
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
Una Topolino alle Mille Miglia
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Nel 1954 due ragazzi, Luigi Malanca e Gianni Stori, entrarono in corsa
alle Mille Miglia con una Topolino. Questo spettacolo è ispirato alla loro avventura.
testo e drammaturgia Edoardo Erba
regia Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Andrea Rauch
scene e ombre Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi
musiche e canzoni Cantarana
costumi Giulia Bonaldi, Anusc Castiglioni
consulenza artistica e preparazione attori Alessandra Antinori
materiali video Istituto Luce, Cravedi Produzione Immagini
realizzazione materiali scenici e sagome Gaia Barboni, Paola Camerone,
Federica Ferrari, Luana Marchesini
con Marco Ferro, Filippo Gessi,Valeria Sacco
in coproduzione con il Teatro Municipale di Piacenza
con il sostegno di CREA/Festival Momix e ABC Dijon/Festival A Pas Contés
pubblico: da 6 a 14 anni - durata: 50 minuti circa
teatro d’ombre e teatro d’attore
Millenovecentocinquantaquattro. Mica un anno
qualsiasi. Potremmo ricordarci tante cose di
quell’anno, ma limitiamoci a due: Joe di Maggio
sposa Marilyn Monroe, l’attrice più famosa del
mondo, e il signor Rivosecchi compra una splendida Topolino Fiat di seconda mano.
Il Signor Rivosecchi e Joe di Maggio non si conoscono, perché uno è un campione di baseball
americano e l’altro un operaio specializzato di
un paesino in provincia di Mantova. Ma sono
tutti e due innamorati. Per Joe, Marilyn è una
bionda irresistibile. E a Rivosecchi quella Topolino
color crema fa battere il cuore più di ogni altra
macchina. Ne è gelosissimo. Perciò è proprio una
fortuna che oggi sia in fabbrica. Perché diventerebbe pazzo se sapesse che in questo momento, sì proprio in questo momento, la sua Topolino
non è nel fienile dove l’ha lasciata, ma è…
sapete tenere un segreto?
tempi.
Due ragazzini spinti dalla passione per i motori nell’Italia degli Anni ’50.
Prendono la Topolino del padre ed entrano in
gara. Un’avventura a tutta velocità premiata
con un finale a sorpresa.
Uno spaccato su un periodo della storia e del
costume in Italia, con i campioni e i miti che
hanno fatto sognare più di una generazione, a
fare da sfondo alla vicenda “privata” di Luigi
Rivosecchi (Talpa) e del fratello Giovannino
(Nino), della loro famiglia e dei loro amici.
Questa avventura è tratta da una storia vera.
La più importante corsa su strada di tutti i
28
E vere sono le emozioni, i sentimenti, le sfide
che il nostro spettacolo racconta al pubblico
dei giovanissimi.
Nuova produzione di Teatro Gioco Vita e
nuova importante collaborazione per la
Compagnia. Questa volta con Edoardo Erba,
considerato una delle figure di punta del teatro italiano: “uno dei talenti più brillanti della
sua generazione. Nelle sue trame si intrecciano tutte le sfumature, dal giallo alla vena
comica della commedia” (da Dizionario dello
Spettacolo, Baldini e Castoldi).
Con Teatro Gioco Vita Edoardo Erba, per la
prima volta, affronta un lavoro drammaturgico rivolto al pubblico dei giovanissimi. L’idea,
quindi, è di uno spettacolo nel quale le nostre
ombre si incontrano con la parola: teatro di
figura e teatro d’attore ancora una volta si
confrontano sulla scena in una produzione
nella quale il confine tra capacità attoriale e
abilità di animatore non è tracciabile in modo
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
con luoghi e tempi determinati. Non volevamo più vivere come un limite quello che fino
ad allora era stato vissuto come un valore.
Questa esigenza non nasceva dal bisogno di
rinnegare il passato quanto di evolverlo ed
arricchirlo di nuove e diverse possibilità narrative. Poteva il nostro teatro mantenere il
proprio potere immaginifico anche se calato
dentro storie più “realistiche”?
netto. Il piano dell’attore-animatore e quello
delle immagini si compenetrano, si confrontano, giocano sulla scena in un continuo scambio tra attore e sagoma, tra fascino evocatore dell’ombra e presenza fisica dell’attore.
Mettendo in scena un testo scritto da
Edoardo Erba, Teatro Gioco Vita prosegue la
linea del coinvolgimento di nomi importanti
dello spettacolo italiano (tra le esperienze più
recenti il lavoro con la Piccola Orchestra
Avion Travel per l’operina La notte di San
Donnino realizzata nel 2001, la collaborazione
con Mauro Bigonzetti e la Fondazione
Nazionale della Danza per il riallestimento de
L’uccello di fuoco): a loro si chiede di dare un
contributo originale al teatro ragazzi e allo
stesso tempo la Compagnia, attraverso queste collaborazioni, contribuisce a portare
energie, intelligenze e interventi di qualità
nella scena italiana ed europea rivolta al pubblico dei ragazzi.
Viaggio in Italia / Terza Tappa:
Una Topolino alle Mille Miglia
di Fabrizio Montecchi
Il nostro teatro d’ombre ha sempre privilegiato drammaturgie caratterizzate dall’assenza di
un tempo storico determinato e di un luogo
geografico preciso. Il perché è abbastanza evidente. Gli spazi mitici delle epiche classiche,
come quelli altrettanto indefinibili della musica, li abbiamo sempre trovati affini al nostro
linguaggio espressivo perché sospesi in un
“altrove”, in un non-luogo e in un non-tempo.
Anche le storie di animali parlanti o di improbabili circhi che abbiamo raccontato, hanno
sempre vissuto nello spazio-tempo della pura
immaginazione.
Ma alcuni anni fa abbiamo deciso che era
giunto il momento di misurarci anche con
storie che sapessero coniugare questi territori della mente e queste geografie emozionali
Una Topolino alle Mille Miglia è anche un libro
per ragazzi (Edoardo Erba, Una Topolino alle
Mille Miglia, disegni di Desiderio, Gallucci
2004)
29
Da questa scommessa progettuale sono nati
spettacoli che ci hanno portato a confrontarci con fatti e personaggi della nostra storia e
con luoghi a noi conosciuti.
Abbiamo deciso di raccontare ancora miti,
ma di una storia a noi familiare. Nello spettacolo La notte di San Donnino abbiamo raccontato la favola di Giuseppe Verdi bambino, biografia romanzata e, come nella migliore tradizione “del vero” verdiano, inventata.
L’Ottocento padano da rendere nella concretezza della sua terra e nelle potenti passioni
dei suoi uomini. Il mito del melodramma italiano come frutto di un lavoro sagace e generoso.
Poi c’è stato Miracolo a Milano, un’altra favola
moderna ambientata nella Milano del secondo dopoguerra che parla di povertà e di ricchezza, di città reali e utopiche. Una storia che
ci racconta anche di un altro mito: quello dell’epica gloriosa del cinema neorealista italiano
e di alcuni dei suoi eroi, Zavattini e De Sica.
Ed ora il mito dell’automobile attraverso questa Una Topolino alle Mille Miglia, scritta per noi
da Edoardo Erba, ambientata nel 1954.
Anche qui siamo negli anni Cinquanta, ma
mentre Miracolo a Milano chiude un’epoca
lasciando solo “sognare” un possibile domani,
il ‘54 di Una Topolino alle Mille Miglia ci proietta già negli anni Sessanta. Due esempi: il ‘54 è
l’anno dell’inizio delle trasmissioni televisive e
dell’invenzione del Moplen. Sotto forma di
televisori e utensili domestici da allora invaderanno le case degli italiani dando inizio ai
nostri coloratissimi anni di plastica e dei consumi. Intanto sulle strade, in attesa delle faraoniche autostrade in costruzione, si correva
ancora la mitica Mille Miglia, sfrecciava la nuovissima Giulietta Sprint 1300 inseguita dalle
ultime, generose Topolino… ed ecco l’inizio
della nostra storia.
Una storia che nasce da un fatto realmente
accaduto. Sul giornale “Libertà” del 4 Maggio
1954 si legge:“A Padova, in Piazza Savonarola,
una Topolino recante il numero 60 si è sfasciata in un fossato, venivano trovati a bordo, feriti, due ragazzi: si è accertato che non parteci-
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
pavano alla gara. Si trattava infatti di due
minorenni di 14 e 15 anni… che incollato un
numero sulla vettura del padre… si erano
clandestinamente inseriti fra i concorrenti,
compiendo il tragitto fino a Padova a oltre 90
Km di media…”
Una storia che parla dell’amore per le auto, la
velocità, le corse, ma soprattutto della disubbidienza dei figli, delle bugie tra fratelli, di invidie e gelosie tra amici, dell’amore “impossibile” di un ragazzino per una amica. Una storia,
insomma, di cinquanta anni fa, di oggi.
Una storia che, come nei casi precedenti, ha
per protagonisti dei ragazzini. Una scelta dettata dalla precisa volontà di assumere, per
raccontare del nostro recente passato, uno
sguardo scevro da pregiudizi ideologici o
intenzioni sociologiche. Uno sguardo carico di
leggerezza e stupore, meravigliato e tutto
proiettato nel futuro. Uno sguardo bambino,
appunto.
Il nostro viaggio in Italia continua.
EDOARDO ERBA
Edoardo Erba è nato a Pavia nel 1954, l’anno
delle Mille Miglia della Topolino. Ha scritto
molti testi importanti per il teatro (Maratona
di New York, Muratori), ma un solo dramma
legato alle automobili: Curva cieca, sulla vita di
Achille Varzi, uno dei iù grandi piloti di tutti i
tempi. Possiede belle macchine solo in miniatura, che compra d’epoca a prezzi d’antiquariato. Una passione ovviamente non condivisa
dai suoi due bambini, a cui è dedicato Una
Topolino alle Mille Miglia.
Erba si è formato alla scuola del Piccolo
Teatro di Milano e vive a Roma.
Fra i suoi lavori teatrali Maratona di New York
è senz’altro il più fortunato. Rappresentato
con successo in Italia dal 1992 al 1994 è stato
tradotto in 8 lingue, pubblicato in 5, e rappresentato in 13 paesi. Da ricordare, fra le tante,
la versione londinese con la regia di Mick
Gordon (1999), quella bostoniana con la traduzione di Israel Horowitz (2002) e quella
indiana diretta da Vikram Kapadia (2004).
Fra le altre opere di Erba è interessante citare Ostruzionismo radicale, La notte di Picasso,
Porco Selvatico, Tessuti umani, Curva Cieca, Vizio
di Famiglia, Vaiolo, L’uomo della mia vita,
Venditori e Buone Notizie, interpretate, fra gli
altri, da Luca Zingaretti, Maria Amelia Monti,
Claudio Bisio, Toni Ber torelli, Franco
Castellano, Pamela Villoresi, Bruno Armando.
Con Venditori, Senza Hitler, Vizio di Famiglia, Il
capodanno del secolo, Maratona di New York e
Dejavu Erba si è affermato nei più importanti
premi nazionali di teatro (Riccione, Idi, Enrico
Maria Salerno e Candoni). La notte di Picasso
e Porco Selvatico sono stati presentati allo
Stages Theatre di Hollywood. Dejavu è stato
rappresentato a Londra e Amburgo. Venditori
a Budapest. Muratori, replicato a Roma dal
2002 al 2004, ha avuto una versione tedesca
a Frankfurt Oder nel 2004, mentre Animali
nella nebbia va in scena in prima mondiale nel
novembre 2005 al Metastasio di Prato con la
regia di Paolo Magelli. E Margarita e il gallo
debutta al Teatro Manzoni di Milano nel
marzo 2006.
Erba è considerato “uno dei talenti più brillanti della sua generazione. Nelle sue trame si
intrecciano tutte le sfumature, dal giallo alla
vena comica” (Dizionario dello spettacolo Baldini Castoldi). Ubulibri ha pubblicato il suo
Maratona di New York e altri testi, una raccolta
che contiene anche Venditori, Dejavu, Buone
Notizie e Senza Hitler. Vizio di Famiglia e Curva
cieca sono pubblicati nelle edizioni Ricordi
Teatro. La notte di picasso, Vaiolo e altri lavori
sono stati pubblicati dalla rivista Hystrio.
Marathon è pubblicato in inglese da Obern
Book, in spagnolo dalle Edicio de la Flor e in
croato da Adamic e in portoghese da Casa
Editora 7 Letras.
Il racconto Una Topolino alle Mille Miglia e il
romanzo Agenti senza pistole sono pubblicati
da Gallucci.
CANTARANA
Cantarana è un progetto musicale attivo
ormai da più di un decennio, con diverse formazioni, nell’ambito musicale piacentino.
Muovendo inizialmente dal folklore e dalla
musica popolare, il gruppo ha in seguito avvicinato nuovi contesti sonori (tra gli altri, quello della musica da film, con la sonorizzazione
di alcuni lungometraggi per conto della
Cineteca Italiana), prima di operare una graduale ma decisa svolta verso la forma-canzone nella sua accezione più ampia.
Nell’attuale formazione (un ensemble che
30
prevede violino, clarinetto e sax soprano, chitarre, mandoloncello, contrabbasso e percussioni, oltre all’apporto della voce solista),
Cantarana è in grado di accogliere, sotto la
direzione musicale di Nicola Perricone, le
diverse suggestioni della canzone d’autore italiana e di quella latino-americana, lo sperimentalismo non dimentico delle forme eurocolte, ma anche le pratiche musicali più
“basse” e popolari.
Tali imprestiti vengono ricontestualizzati in
una proposta ora programmaticamente
manierista, ora sottilmente decostruttiva, in
cui il ricorso a testi in italiano dal controllato
espressionismo linguistico è al servizio di una
tensione musicale a un tempo oleografica
eppure consapevolmente mediata da un’attitudine inequivocabilmente contemporanea.
ANDREA RAUCH
Grafico e illustratore di fama internazionale
ha disegnato e progettato immagini per il
Festival Internazionale del Teatro di Caracas, il
Centre Georges Pompidou, l’Union des
Théâtres de l’Europe e loghi per movimenti
politici e d’opinione: Greenpeace, Unicef,
Mouvement pour la paix, Amnesty
International, Ulivo e La Margherita.Tra il
1987 e il 1991 insegna Immagine coordinata
e segnaletica al corso di Grafica superiore
presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di
Milano e dal 1994 al 2001 Graphic Design
presso il Corso di laurea in Scienze della
Comunicazione dell’Università di Siena.Tiene
inoltre corsi e seminari di Graphic Design a
Bolzano, Venezia, Parigi, Dublino, Rio de
Janeiro, San Paolo. Ha esposto a Pistoia, Siena,
Roma, Milano, Caen, Chaumont, Madrid, Pecs,
Rio de Janeiro, San Paolo, Caracas,
Guadalajara, Barcellona. Il suo operato è stato
più volte oggetto di pubblicazioni a livello
internazionale e i suoi manifesti sono entrati a
far parte delle collezioni del Museum of
Modern Art di New York e del Musée de la
Publicité del Louvre di Parigi.
È dal 1983 che Andrea Rauch collabora con
Teatro Gioco Vita. Ha curato l’immagine e la
grafica di molti suoi spettacoli, rassegne e
manifestazioni teatrali e il progetto grafico di
libri e pubblicazioni tra cui ricordiamo il catalogo della mostra di Teatro Gioco Vita Un
mondo di figure d’ombra - Omaggio a Lele
Luzzati. Per la Compagnia ha inoltre disegnato le sagome degli spettacoli Il castello della
perseveranza (1984) e Peter tra il Qua e il Là
(1993).
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
L’uccello di fuoco
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA
Fiaba per musica, ombre e danza
da L’oiseau de feu di Igor Strawinsky e figure di Enrico Baj
regia e scene Fabrizio Montecchi
coreografie Mauro Bigonzetti
figure Enrico Baj
assistente alla coreografia Giuseppe Calanni
costumi Giulia Bonaldi, Anusc Castiglioni
consulenza musicale Michele Fedrigotti
realizzazione materiali scenici Nicoletta Garioni, Gaia Barboni, Paola Camerone, Federica Ferrari
assistente alla produzione Paola Camerone
luci e fonica Cesare Lavezzoli
danzatori Anna Basti, Margherita Pirotto, Lorenzo Schiavo
pubblico: da 8 anni - durata: 50 minuti circa
teatro d’ombre, danza e musica
A dieci anni dalla sua prima rappresentazione
Teatro Gioco Vita ripropone L’uccello di fuoco,
uno dei suoi spettacoli più importanti e di maggior successo. Questa edizione, grazie al prestigioso contributo artistico di Mauro Bigonzetti e
della Fondazione Nazionale della Danza, non si
presenta come una semplice ripresa ma come
una nuova versione, matura e significativa evoluzione dello spettacolo originale.
L’uccello di fuoco è uno spettacolo musicale
d’ombre e danza interamente costruito sul
“racconto coreografico” che Igor Strawinsky
ha composto nel 1909 per i Balletti Russi. La
definizione di “racconto coreografico” non è
impropria perché L’uccello di fuoco è una fiaba
raccontata attraverso la musica. E così è
anche il nostro spettacolo.
Infatti, così come Strawinsky ha creato una
musica che si pone in diretto rapporto con la
storia, ne segue gli episodi e, in funzione di
essi, plasma la propria forma sonora, così
anche il nostro spettacolo, grazie ad un sistema di segni scenici fortemente narrativi, si dà
come il racconto di una storia.
Ma L’uccello di fuoco non è solo questo. È
molto altro. Perché Strawinsky ha creato una
musica che non si lascia mai imbrigliare dal
narrativo dimostrando una totale libertà
espressiva. La sua forza consiste proprio nel
miracoloso equilibrio tra il funzionale e l’autonomo, tra il figurativo e l’astratto. Sulla scena
danza e ombre ricercano anch’esse questo
equilibrio. E lo fanno senza mai rinunciare alla
propria natura espressiva e nel costante dialogo con la musica.
Perché ne L’uccello di fuoco il narrativo, la storia, non è il fine ma il mezzo. La guida che ci
permette di esplorare i territori indecifrabili
dell’espressione. Di abbandonarci all’altro. In
quell’altrove teatrale dove i segni scenici perdono progressivamente i loro contorni definiti per accompagnarci verso i loro, indefinibili,
domini espressivi.
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La fiaba raccontata ne L’uccello di fuoco è un
sapiente melange di temi e motivi provenienti dalla tradizione favolistica russa. Il cuore del
racconto è il conflitto tra l’universo malefico tenebroso del mago Katscei, l’Immortale, e
l’universo benefico - luminoso dell’uccello di
fuoco. Al centro di questo conflitto è lo
Zarevic Ivan, principe - eroe. La fiaba infatti
racconta di come lo Zarevic Ivan, aggirandosi
nel giardino incantato del mago Katscei, vede
un albero dalle mele d’oro sul quale sta uno
splendido uccello di fuoco. Ivan lo cattura, ma
l’uccello per riottenere la libertà gli dona una
delle sue penne d’oro e gli dice che, in caso di
pericolo, verrà in suo aiuto. All’alba lo Zarevic
si trova nei pressi di un castello dal quale provengono dei lamenti. Sono le fanciulle prigioniere del mago, tra le quali la principessa
amata da Ivan, che lo scongiura di fuggire per
non essere tramutato in pietra. Catturato dai
demoni, lo Zarevic viene portato al cospetto
di Katscei, ma si salva agitando la penna d’oro.
Appare allora l’uccello di fuoco che trascina i
demoni in una danza che li sfinisce; poi invita
Ivan a rompere un uovo gigantesco dove è
racchiusa l’anima del Mago. Katscei muore, i
sortilegi svaniscono e tutti tornano liberi, l’uc-
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cello di fuoco unisce infine il principe e la
principessa e vola via.
Ne L’uccello di fuoco Teatro Gioco Vita fa
esplodere il grande potenziale spettacolare
del teatro d’ombre. Nel farlo sceglie come
interlocutore la danza, un linguaggio che dona
corpo all’incorporeità dell’ombra e, per natura, capace di porsi come medium scenico tra
le ombre e la musica. Sulla scena infatti sono
danzatori - animatori i tre performers che
danno vita all’universo di figure tratte dall’opera di Enrico Baj e animano le ombre di
grande impatto visivo di Teatro Gioco Vita
attraverso il gesto coreografico di Mauro
Bigonzetti.
L’uccello di fuoco
di Igor Strawinsky
L’uccello di fuoco è un racconto per musica e
ombra elaborato a partire dall’omonimo balletto di Igor Strawinsky. Il balletto è la forma
di spettacolo simbolo della identità nazionale
della Russia di fine secolo, lo stesso Strawinsky
era cresciuto in un mondo culturale impregnato di teatro e danza. La sua musica, come
quella di Ciaikovski, rivela, infatti, una naturale
propensione alla danza e al balletto, come
dimostrano le numerose opere finalizzate alla
rappresentazione coreografica, che hanno
dato vita a spettacoli unitari di musica, danza,
scenografia impostati su un determinato soggetto narrativo. L’uccello di fuoco è il primo del
ciclo dei balletti scritto da Strawinsky su incarico dell’impresario dei Balletti Russi, Sergej
Diaghilev che, si può dire, scoprì in questa
occasione, siamo nel 1909, il talento del giovane Strawinsky.
L’uccello di fuoco fu rappresentato per la prima
volta a Parigi nel 1910 sull’immenso palcoscenico dell’Opera, dove ricevette una fantastica
accoglienza, la partitura venne poi riorchestrata nel 1919 e nel 1945. Il soggetto del balletto è tratto da un’antica fiaba russa, la cui
struttura è abbastanza classica e comune a
tutte le tradizioni. Essa pone a confronto l’universo malefico-tenebroso del mago Katscei,
immortale orco dai verdi artigli che cattura le
fanciulle e pietrifica gli uomini, con l’universo
benefico-luminoso dell’Uccello. Tra i due il
principe-eroe, lo Zarevic Ivan, che possiede il
segreto per sfatare gli incantesirni del mago. Il
balletto di Strawinsky pone in risalto ed
accentua gli elementi magico-fantastici su
quelli umani e sentimentali, a differenza del
balletto ottocentesco incentrato sulla figura
dell’eroe romantico-idealista. Strawinsky tiene
conto del folklore e della tradizione e imprime loro un’energia originale, cosi che musicalmente “scatena sul pentagramma un furore
barbarico, una violenza mai vista. Alterna a
questa violenza la dolcezza dell'umano, separando il naturale dal sovrannaturale”.
ENRICO BAJ
Sagome e disegni dello spettacolo sono
opera di Enrico Baj, pittore milanese (nato nel
1924 e morto a Vergiate nel 2003) tra i più
originali del nostro tempo. Caratterizzato fin
dalle prime esperienze risalenti agli anni ‘50 da
una forte volontà, quasi una necessità etica
oltre che estetica, di contrapporsi alle accademie, ai provincialismi e alle riduzioni commercialistiche dell’arte. La sua esplorazione pittorica va di pari passo con l’affermazione del
diritto dell’artista di inventare, di non ripetersi in maniera monotona. Le tecniche e i linguaggi di Baj sono i più vari: la sua carriera
infatti è scandita da diverse fasi caratterizzate
32
ciascuna dalla prevalenza di un tema o di una
tecnica. Si possono distinguere il periodo del
movimento nucleare, della Patafisica, dei collages, della tecnica. “d’après”, che lo porta a
lavorare su pitture preesistenti di autori come
Picasso, Klee, Balla, Boccioni o su generi, come
il Kitsch e il barbarismo primitivo.
Straordinaria la sua capacità di contaminare e
ricreare opere, usando materiali non convenzionali (specchi, tappezzerie, legno, tessuti).
Da ricordare, tra gli altri, il periodo “Meccano”
in cui l'artista usando pezzi di meccano ha
prodotto la realizzazione delle marionette
dello spettacolo teatrale “Ubu Roi” di Alfred
Jarry, messo in scena nel 1983 da Massimo
Schuster. Da un punto di vista tematico Baj è
impegnato sempre in una critica sarcastica alla
società contemporanea e ai suoi “mostri”,
primo fra tutti il potere. La parodia e banalizzazione del potere, dell’arroganza e dell’aggressività raggiunge il suo apice nella famosa
serie dei “Generali” (siamo negli anni ‘60), personaggi militari di grande brutalità, ricoperti di
medaglie, cordoni, decorazioni, frange e galloni, un iperdecorativismo metafora della ridondanza vuota del potere. Ma Baj è capace
anche di ampi sguardi visionari sull’immaginario e sul fantastico contemporaneo, realizzando grandi opere scenografiche, come
“Apocalisse”. Eccezionali le sue collaborazioni,
da Duchamp a Picasso, da Fontana a Manzoni
a Picabia, esponenti dell’avanguardia dell’arte
contemporanea.
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
l’analisi critica anche dal racconto di precise
esperienze condotte nel mondo della scuola.
ITALO CALVINO, Sulla fiaba, Einaudi, Torino,
1988.
Un breve illuminante saggio di uno scrittore
che ha lavorato sulla fiaba anche in modo
documentario, raccogliendo, sull’esempio dei
fratelli Grimm e di Afanasjev, le fiabe della tradizione popolare italiana.
VLADIMIR YAKOVEVIC PROPP, Morfologia
della fiaba, Einaudi, 1966 e Le radici storiche dei
racconti di fiabe, Einaudi, 1949
Due pietre miliari nell’analisi strutturale della
fiaba.
ALEKSANDR N. AFANASJEV, Antiche fiabe
russe, Einaudi,Torino, 1953
La collaborazione di Baj a L’uccello di fuoco di
Teatro Gioco Vita è consistita nel suggerire le
immagini dello spettacolo. I volti dei personaggi, la loro personalità è quella evocata dall’immaginario pittorico di Baj, in particolare
ispirata ai Generali e all’Apocalisse. Baj ha
concretamente messo a disposizione segni e
materia pittorica, sulla quale, la compagnia ha
lavorato per costruire personaggi, spazi e
situazioni sceniche.
Percorsi bibliografici
Ecco alcune indicazioni bibliografiche per
approfondire i temi sollecitati dallo spettacolo.
MARIO BOLOGNESE, Verso una pedagogia
del mito, Ed. Sonda,Torino
È una guida didattica per l’utilizzazione della
fiaba come strumento educativo per la scoperta delle radici del sacro.
FABIO RONDOT - MARIA VARANO, Come
si inventano le fiabe, Ed. Sonda,Torino
Destinato a genitori, educatori, psicologi e
pediatri, il libro ricostruisce il processo con cui
ognuno può inventare storie e fiabe, a partire
anche da pochi elementi e dalla situazione in
cui ci si trova. GIANNI RODARI, Grammatica
della fantasia, (Introduzione all’arte di inventare
storie), Piccola Biblioteca Einaudi,Torino, 1993
È possibile costruire una fantastica, così come
esiste una logica? Rodari prova a suggerire in
maniera efficace dei percorsi per esercitare la
creatività narrativa di ciascuno.
BRUNO BETTELHEIM, Il mondo incantato,
Feltrinelli, Milano, 1977
L’autore mette a fuoco l’importanza della
fiaba nel processo di crescita del bambino e
ne mette in luce i significati psicanalitici.
MARILENA FLAVI - ALESSANDRA FRANCUCCI, Il Mago Sbaffione e altre meraviglie, La
Nuova Italia, Firenze, 1989
Per mettere a fuoco lo schema e le tecniche
della narrazione intesa come fatto trasversale
tra linguaggio, pensiero logico, corpo e
ambiente. Il testo è supportato oltre che dal-
33
Alcuni suggerimenti per il lavoro
in classe
Può essere interessante inoltrarsi nel mondo
della fiaba, leggendo le varianti delle avventure del principe Ivan e dell’uccello di fuoco.
Raccontare la storia dello spettacolo ai bambini è molto utile per introdurlo al tema, rassicuralo e permettergli di capire ciò che
vedrà: la possibilità di leggere testi simili creerà un “sottofondo” appropriato alla visione e
arricchirà la comprensione dello spettacolo.
La parte musicale ha nello spettacolo un
ruolo fondamentale, anche per questo può
essere utile “allenare” l’orecchio all’ascolto di
Strawinsky. Perché non risentire in classe i
brani e ricostruire le sequenze, ricordando i
silenzi, le immagini, i suoni dello spettacolo?
Le immagini de “L’uccello di fuoco” scaturiscono dalla rivisitazione e dalla rielaborazione
di disegni di Enrico Baj, sulla base di materiali
tratti dall’Apocalisse e dai Generali.
Suggeriamo di esplorare il mondo artistico
del pittore attraverso la visione di cataloghi e
testi che lo riguardano. Questo lavoro preliminare permetterà di capire meglio l’immagine dello spettacolo e il valore dell’operazione
originale della Compagnia, che ha poi organizzato lo spazio scenico delle immagini dispiegandole in una situazione tridimensionale
estremamente viva.
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
L’ombra di Pollicino
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Uno spettacolo d’ombre tutto da giocare
di Fabrizio Montecchi
con la collaborazione di Nicola Lusuardi
sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
costumi Sara Bartesaghi Gallo
con Elena Griseri, Christian Lesignoli
pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 50 minuti circa
laboratorio/spettacolo di teatro d’ombre
Non avete per caso visto l’ombra di Pollicino? Era
qui, in teatro, ed ora è sparita. Senza di lei lo spettacolo non si può fare!
Per caso qualcuno di voi ha un’ ombra come quella di Pollicino: piccola, colorata e molto monella?
Forza, chi vuole prestarci la propria ombra?
Così inizia L’ombra di Pollicino. E da questo
momento tenetevi forte perché può succedere di tutto. Anche di vedere un bambino con
un’ombra gigantesca che afferra minuscoli
compagni nel pugno di una mano, oppure
ombre di insegnanti danzare scatenate al ritmo
della musica.Vi può capitare di assistere ad altri
piccoli misteri, come bambini con ombre colorate o bambini con ombre di pesci! Teatro
Gioco Vita propone uno spettacolo non solo
da vedere, ma anche da agire, smontare, giocare. I bambini da spettatori diventano i protagonisti di un viaggio ludico e divertente nella
magia delle ombre, nei segreti del teatro d’ombre.
Prendendo come pretesto il personaggio di
Pollicino, guida i bambini alla scoperta dell’ombra e al superamento delle paure ad essa legate: un viaggio che è una scoperta e una presa di
coscienza, oltre che occasione di divertimento
e curiosità. Più che un viaggio, si direbbe un
vero e proprio “gioco”. I bambini anche molto
piccoli, insieme al personaggio Pollicino, giocano
infatti, guidati dagli animatori/attori di Teatro
Gioco Vita, a scoprire l’ombra, propria e quella
degli altri.
Teatro Gioco Vita con questo spettacolo rivela
al pubblico i segreti del suo teatro d’ombre
abbattendo la separazione fra palcoscenico e
platea e dando il via libera al dialogo col pubblico: bastano pochi elementi, una sagoma, una
superficie e la luce, per scoprire i mille volti dell’ombra e iniziare un divertente ed intrigante
viaggio nel “paese delle ombre”.
Dopo aver presentato parecchie volte lo spettacolo Ombromania a pubblici molto diversi e in
contesti altrettanto diversi,Teatro Gioco Vita ha
realizzato, facendo tesoro di questa esperienza,
lo spettacolo L’ombra di Pollicino, che ne è in
pratica una versione appositamente pensata
per i bambini più piccoli.
Una versione che nella durata, nel ritmo, nei
contenuti e nell’approccio con il pubblico tiene
conto del più piccolo degli spettatori, del suo
grado di attenzione, delle sue curiosità, delle
sue sensazioni ed emozioni. Nello stesso
tempo, la tecnica della lezione/spettacolo, con il
coinvolgimento dei bambini in giochi e azioni
sceniche, si innesta sul lavoro drammaturgico
realizzato da Fabrizio Montecchi sulla fiaba di
Pollicino: il viaggio di Pollicino diventa un percorso alla scoperta dell’ombra e del teatro
d’ombre.
Teatro Gioco Vita ha, da diversi anni, orientato
parte delle sue energie verso la prima infanzia.
Dopo le esperienze condotte attraverso laboratori all’interno dei Nidi e delle Materne, la
Compagnia ha realizzato due spettacoli per i
piccolissimi, Lillan e il gatto e Circoluna, spettacoli con ombre e attori per bambini dai 2 ai 5
anni, inoltre ha realizzato il percorso per le
materne all’interno della mostra/spettacolo Un
mondo di figure d’ombra - Omaggio a Lele
Luzzati. Per Teatro Gioco Vita tutte occasioni
per mettere alla prova il suo intero bagaglio
artistico sottoponendo alla prova del più piccolo degli spettatori la forza comunicativa e sug-
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gestiva del proprio spettacolo teatrale.
Durante tutto questo percorso, il confronto tra
il teatro d’ombre e il mondo dei piccolissimi si
è rivelato estremamente stimolante. Le ombre
“parlano” ai bambini così piccoli, questo linguaggio teatrale, pur fatto di figure eteree e di
spazi astratti, attira la loro attenzione e li coinvolge: l’ombra acquista una sua umanità e
diventa personaggio capace di parlare ai bambini, e i bambini dimostrano di saper ascoltare,
di concedere credito e attenzione a quelle
immagini fatte di nulla mosse da persone che le
rendono vive.
L’ombra di Pollicino è uno spettacolo concepito
come una formula aperta di rappresentazione
e di comunicazione teatrale, con il coinvolgimento dei bambini in esercizi e giochi sul palcoscenico. La rappresentazione si sviluppa
costruendo un percorso che, con semplici
esercizi di gioco, diventa coinvolgente e ricco di
suggestione. Inoltre questa soluzione, che si
pone a metà strada tra la normale fruizione di
uno spettacolo e un laboratorio, ha il vantaggio
di essere un’esperienza che può coinvolgere
gruppi di bambini numerosi come uno spettacolo e offrire materiali come un laboratorio.
Lo spettacolo è calibrato e mirato alle esigenze
conoscitive dei bambini dai 3 ai 5 anni, allo
scopo di soddisfare il loro immaginario collettivo. I temi trattati e i giochi proposti sono pertanto dimensionati sulle loro reali capacità di
comprensione ed esecuzione così come i
materiali sonori e visivi utilizzati per i giochi di
improvvisazione.
Il tutto, anche grazie al rinnovato riallestimento
realizzato da Teatro Gioco Vita nella stagione
2005/2006 in occasione dell’ospitalità dello
spettacolo nel cartellone del Piccolo Teatro di
Milano, strettamente legato ad un lavoro attorale che non è mai scindibile dal piano dell’animazione.
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
Circoluna
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi
testo Nicola Lusuardi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Leif Hultqvist
costumi Inkan Aigner
con Elena Griseri e Christian Lesignoli
si ringrazia Dockteatern Tittut di Stoccolma
pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti circa
teatro d’ombre e teatro d’attore
Benvenuti a CIRCOLUNA!!
…l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al
mondo: Circoluna!
Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno
magie! acrobazie! trasformazioni!
Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos'è
un'ombra? No??
Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro
mondo di immagini e colori: incontrerete Galline
trasformiste e Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma soprattutto incontrerete
Pallottola, un pagliaccio piccolo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre che si
esibiranno per voi in questa straordinaria arena.
E su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella del nostro circo.
Cosa aspettate a entrare? Venite?
Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!!
Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano!
Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci
che parla dell’ombra e della luce utilizzando
un linguaggio ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa, dell’incantamento e della
meraviglia. A condurre i bambini saranno
Lucetta, la presentatrice, e Achille, il domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa
in questo magico mondo circense, ricco di
apparizioni incredibili e fantastiche.
dinaria: qualcosa di “terribile” interromperà
improvvisamente lo spettacolo… che potrà
proseguire solo se i nostri piccoli spettatori
non ci negheranno il loro aiuto…
E saranno loro a tradurre lo strano linguaggio
delle “ombrartiste” in espressioni verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i fili
di una storia, allo stesso semplice e drammatica che, intrecciandosi con il normale svolgersi dei numeri del circo, terrà lo spettatore in
suspence fino alla fine.
Circoluna è infatti anche un’avventura straor-
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Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen
uno spettacolo per la prima infanzia nato
dalla collaborazione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut di Stoccolma, con la
quale Teatro Gioco Vita ha già realizzato nel
1996 Lillan e il Gatto.
Per Teatro Gioco Vita questa è un’ulteriore
occasione per mettere alla prova un intero
bagaglio artistico e teatrale sottoponendo alla
prova del più piccolo degli spettatori la forza
comunicativa e suggestiva del proprio linguaggio. La grande esperienza del Dockteatern
Tittut, realtà di rilievo a livello europeo specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e utilizzato positivamente quegli aspetti del
linguaggio e della poetica che Teatro Gioco
Vita ha sviluppato in questi ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento, adozione di superfici anomale di
proiezione, grande ritmo nella successione
delle immagini spesso proiettate su più piani
contemporaneamente.
Circoluna è dedicato a tutti i bambini che
vogliono ancora credere che si può accendere e spegnere una lampada con un soffio.
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
Dormi bene, Chouchou
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
DOCKTEATERN TITTUT
Claude Debussy, sua figlia e i Children’s Corner
Un racconto per ombre e musica
di Christer Dahl e Fabrizio Montecchi
musiche Claude Debussy
traduzione e adattamento Helena Tirén, Nicola Lusuardi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
realizzazione marionetta Annika Arnell
realizzazione sagome Paola Camerone, Federica Ferrari
costumi Inkan Aigner
preparazione attori Alessandra Antinori
luci e fonica Gaia Barboni
con Federica Anna Armillis e Alessandro Ferrara
pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 50 minuti circa
teatro d’ombre, teatro d’attore, musica
Dormi bene, Chouchou è uno spettacolo musicale per la prima infanzia costruito intorno ai
Children’s Corner di Claude Debussy.
L’originalità del progetto consiste però nella
presenza di un tessuto narrativo che lega l’insieme dei brani musicali rendendoli parte di
un più complesso gioco di riferimenti e
espressivamente dipendenti dalla struttura
drammaturgica dello spettacolo.
Pretesto per questo racconto in musica è la
relazione tra Debussy e la figlia Chouchou (il
suo vero nome era Claude-Emma ed era nata
il 30 Ottobre 1905). È per lei che Debussy
scrive i Children’s Corner tra il 1906 e il 1908.
A lei dedica inoltre tanti altri brani musicali. È
la sua musa ispiratrice e, ancora più importante, è la sola persona che, come lui dice, gli
impedisce di sparire del tutto dal mondo. E’
dunque una relazione fondamentale per il
musicista sia sul piano umano che su quello
artistico.
Ed è di questo che parla il nostro spettacolo:
del dialogo tra un papà artista e la sua adorata figlia di quattro anni. Un dialogo che si articola non solo attraverso un serrato scambio
di domande e risposte, ma anche attraverso
silenzi e soprattutto attraverso le musiche: i sei
brani che compongono i Children’s Corner,
vere e proprie risposte poetico musicali alle
grandi domande della piccola Chouchou.
Lo spettacolo è interpretato da due attori /
manipolatori: un uomo, nel ruolo di papà
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Claude e una donna, nel doppio ruolo di
angelo della casa e manipolatrice di
Chouchou. Chouchou è infatti una grande
marionetta che riproduce le fattezze della
bambina all’età di circa 4 anni. La scena rappresenta la camera da letto di Chouchou ed è
costituita solo da un grande letto sul quale, e
intorno al quale, si svolgeranno tutte le azioni.
Le immagini in ombra non svolgono nessuna
funzione narrativa, ma come la musica si fanno
interpreti del mondo poetico-espressivo dei
nostri personaggi e ci aiutano a penetrare in
quei territori dell’indicibile tanti cari a Claude
Debussy.
Teatro Gioco Vita e il Dockteatern Tittut di
Stoccolma, dopo le positive esperienze di collaborazione artistica avute in occasione degli
spettacoli Kattresan (1994) e Cirkus Månen
(1997), diventati nella versione italiana Lillan e
il gatto (1996) e Circoluna (2001) hanno deciso di dare vita ad un progetto di coproduzione più complesso e articolato, finalizzato alla
concezione di uno spettacolo realizzato nell’arco del 2003 in due versioni gemelle (svedese e italiana), ma distinte.
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI
Uno spettacolo, sempre destinato alla prima
infanzia, che mira a valorizzare ulteriormente i
patrimoni artistici delle due Compagnie attraverso la messa in comune dei loro reciproci
linguaggi: ombre e marionette, attori e manipolatori e la grande e solida esperienze delle
due Compagnie nel teatro per la prima infanzia.
Children’s Corner di Claude Debussy
“Voglio cantare il mio paesaggio interiore con il
candore ingenuo di un bambino”
Claude Debussy
Scritti da Claude Debussy tra il 1906 e il 1908,
i sei pezzetti della Suite per pianoforte
Children’s Corner sono dedicati dal compositore alla figlia Chouchou «con le tenere scuse di
suo padre per quel che seguirà». Chouchou,
nome di battesimo Claude-Emma, era nata il
30 Ottobre del 1905. La scrittura dei
Children’s Corner accompagna dunque i primi
quattro anni di vita della figlia e ne rappresentano un’intimistica e pudica dichiarazione d’affetto di Debussy.
Essi esaltano in musica aspetti e gesti quotidiani del loro profondissimo legame. Ad esempio
i titoli in inglese alludono alla elementare
conoscenza di questa lingua da parte di
Chouchou che, educata da una governante
anglosassone (Miss Gibbs) parlava, a tre anni,
un miscuglio di francese e inglese. E, come si
vedrà nello specifico, i soggetti dei brani alludono quasi sempre a giocattoli appartenenti a
Chouchou.
Il principale modello di riferimento sembra
essere la Camera dei bambini di Musorgskij, di
cui Monsieur Croche (pseudonimo letterario
di Claude Debussy) aveva lodato la "semplicità", la "luminosa chiaroveggenza" e la peculiare
capacità di entrare nell'immaginazione e negli
incantesimi del mondo infantile.
Debussy credeva nella necessità di conservare l’istintività, la freschezza d’immaginazione e
la capacità fantastica del fanciullo anche in vita
adulta. Esaltava il candore e l’innocenza della
prima infanzia, il suo stupore di fronte alle
cose del mondo. Dipingendo i sei graziosi quadretti infantili dei Children’s Corner, ognuno
dotato di una diversa e quasi inafferrabile
tonalità emotiva, il compositore tenta proprio
di penetrare un mondo di giochi e di piccoli
pensieri e fantasie, un microcosmo a suo
modo esoterico, distaccato rispetto a quello,
razionale e abbruttito, degli adulti.
E un vero e proprio saggio di psicologia infantile in musica è il Preludio della Suite, intitolato Doktor Gradus ad Parnassum, alludendo ironicamente agli studi pianistici di Clementi e
Czerny, identificati in un severo e pedante
“dottore”. Un bambino seduto al pianoforte
comincia ad articolare le dita sui tasti bianchi,
sciorinando scale e arpeggi che, come può
avvenire solo nella mente infantile, si svincolano a poco a poco della loro iniziale aridità e
assumono magicamente configurazioni armoniche e coloristiche fantasiose e sempre cangianti; la parte centrale poi mostra il piccolo
pianista annoiato ripetere svogliatamente il
tema in aumentazione, entro cui immette
anche il suo triste singhiozzo per la pena causata dai forzati esercizi. Brillante e virtuosistica
è, come conviene a uno studio, la coda del
brano, nella quale il bambino, prendendosi una
rivincita, inserisce impertinentemente tra i
funambolici arpeggi una sua giocosa cantilena,
simile a uno sfacciato sberleffo rivolto a tutti i
“dottori” della musica.
Jimbo’s Lullaby (Ninnananna dell'elefante) ritrae
i piccoli passi plantigradi di un elefante di peluche, presumibilmente regalato alla bambina.
Debussy costruisce un pezzettino perfetto
nella forma e cristallino nella struttura, impiegando geniali trovate armoniche - come le
successioni di seconde a imitazione del buffo
andamento oscillante e pattonaio del pupazzetto - e un melodizzare discendente che dà
un sapore malinconico anche alla piacevole
situazione evocata.
Di simile innocente candore è la Serenade for
the doll (Serenata per la bambola), già composta nel 1906 e pubblicata singolarmente nella
Méthode moderne de piano di Octavie
Carrier-Belleuse. Debussy cala nell' ambito
infantile il suo ascendente parnassiano, facendo somigliare la bambola di Chouchou a qualche Isabella o Colombina bergamasca. Del
pupazzo si intravedono i gesti meccanici e gli
sguardi attoniti e impassibili. Ma anche sembrano udirsi i dialoghi e le tenere confidenze,
inspiegabili per un adulto, che una bambina
può intrattenere con un giocattolo. Come nel
brano precedente, sonorità ovattate, malinco-
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nia melodica, semplicità di scrittura si combinano in un grazioso pezzo naif, di cui si può
avvertire il sapore di un piccolo capolavoro.
In The snow is dancing (La neve danza) anche la
neve diventa occasione per un’ulteriore
immedesimazione nella tristezza di un bambino che, con il naso schiacciato sul vetro della
finestra, osserva pensieroso il singolare balletto dei fiocchi di neve. Gli intrecci e i ghirigori
che questi formano nell’aria vengono resi da
un puntillismo musicale frequente in Debussy:
in un "moderatamente animato" perpetuum di
quartine di biscrome, viene elaborato un doppio inciso melodico ascendente nell'intervallo
di quarta (MI-LA), sui tasti, ovviamente bianchi, del pianoforte. Dalla grisaglia di questo
ostinato emergono diversi temini: una desolata melodia ristretta in una seconda eccedente,
un'altra vagamente somigliante a una filastrocca infantile "doux et triste", un dialogo tra un
canto terzinato all'acuto e dei minacciosi passi
nel registro basso, la cui frase riappare alla fine,
stranamente libratasi verso l'acuto, proprio
quando i fiocchetti vanno a poco a poco diradandosi nel nulla.
The little shepherd (Il pastorello) fa probabilmente riferimento a un altro dei pupazzetti di
Chouchou, che intona soffiando nel suo flautino di Pan una dolce melodia nel modo ipomisolidio, risolta poi nel tono di La maggiore. Il
suo canto è desolato e agogicamente libero,
tranne alcuni brevi accenni a un giocoso ritmo
puntato di danza, che si perde e si esaurisce
alla fine nell'immancabile disillusione.
Dopo tutto questo pessimismo con cui
Debussy ha tratteggiato l'infanzia della sua piccola figlia - ma non è da escludere un riferimento autobiografico alla propria infanzia infelice -, la Suite si concede un finale strabiliante,
per brillantezza e ironia: uno scatenato
Golliwogg’s Cake Walk dal tipico ritmo sincopato e l'accompagnamento "alla polka". Il cake
walk, una danza jazzistica molto somigliante al
rag-time, venne ascoltata da Debussy a
Londra nel 1905 e rappresenta quindi il sigillo
a questo ciclo pianistico scherzosamente
anglofilo. Il titolo fa riferimento a un pupazzo
di colore, chiamato appunto Golliwogg, allora
molto popolare in Europa. L'introduzione
all'ottava acuta, il tema interrotto, l'accompagnamento frammentato, l'irriverente citazione
del Tristano di Wagner nella parte centrale,
fanno del pezzo un gustosissimo pastiche, che
un maestro del genere, Igor Stravinskij, non
potrà di lì a poco ignorare.
Children’s Corner, il cui successo fu subito
molto vivo, venne orchestrato da André
Caplet nel 1908.
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Gli spettacoli delle Compagnie ospiti
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COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Leonardo
ELSINOR - Teatro Stabile di Innovazione
Un genio per tutte le stagioni
con Carlo Ottolini e Dario Sanna
scenografie Sergio Cangini e Alberto Bartolini
costumi Stefania Basile e Silvia Spadoni
musiche Mauro Casappa
luci Andrea Violato
regia Bruno Stori
pubblico: da 8 a 16 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore
La biografia di Leonardo da Vinci è il filo
conduttore dello spettacolo. Dai primi
passi nella campagna toscana, all’arrivo nell’esplosiva Firenze di pieno Rinascimento,
dalla bottega del Verrocchio, ai cenacoli
artistici di Lorenzo il Magnifico, fino alla
Milano degli Sforza, per arrivare alla definitiva residenza in Francia. Dalla nascita alla
morte e anche oltre. Carlo Ottolini e
Dario Sanna, due attori decisamente creativi, raccontano e rappresentano i momenti salienti della vita del Maestro, in un’ardita
messa in scena che lo stesso Leonardo, ne
siamo certi, avrebbe sicuramente approvato e benedetto.
Leonardo trovava congeniale la dimensione fantastica del teatro e della festa per
applicare, sperimentare e verificare, con la
leggerezza del gioco e dell’effimero, le sue
intuizioni nelle più svariate discipline, dalla
meccanica, all’ottica, alla musica, all’espressività, alla letteratura e ovviamente alla pittura. Leonardo era uno scatenato regista
multimediale che realizzò spettacoli con
automi, scenografie mobili, movimenti di
luce, giochi di acqua, di suoni e canti e con
il suo “Teatro delle Meraviglie” colpì l’immaginario e produsse stupore in tutti i suoi
contemporanei.
straordinarie qualità tecniche, umane nonchè atletiche, fraseggiando nello spazio con
grazia di corpo e acume di spirito. Maestri
della fisiognomica teatrale, fissano con rapidi schizzi” i caratteri” rinascimentali (il principe, l’artista, il cardinale, il mercante, il banchiere ecc.) e i tratti fisici ed umani dei
grandi di allora (Verrocchio, Michelangelo,
Pico della Mirandola, Macchiavelli,
Brunelleschi, il Magnifico e chi più ne ha più
ne metta!). Con i pennelli indiavolati dell’immaginazione dipingono atmosfere
intense e misteriose che rievocano la presenza del da Vinci e delle sue “creature”. In
poche parole e con rara maestria, spandono fiori di gioia creativa tutt’intorno.
Straordinari... ma davvero unici, forse inarrivabili, nell’interpretare e rivelare la misteriosa storia di Monna Lisa, detta la
Gioconda.
Niente da dire: è uno spettacolo dove il
Genio è di casa
Oggi a stupirci, ben guidati e ispirati dal
Maestro, sono gli attori di questo spettacolo, Ottolini e Sanna. I due mettono in luce
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ELSINOR
È l’esito di un processo di fusione societaria tra Fontanateatro/Milano, Teatro
dell’Arca/Forlì, Cantiere Florida/Firenze.
È l’incontro di tre soggetti che assecondando ognuno la realtà territoriale e socio-culturale di appartenenza, convergono, si
coordinano nell’attività di produzione, programmazione e distribuzione, sulla base di
un comune approccio al fattore artistico,
formativo, educativo del teatro
Coglie le istanze di rinnovamento presenti
nel vario panorama teatrale italiano e promuove spettacoli, progetti, interventi per
una nuova cultura del teatro.
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Alice nel paese delle meraviglie
L’ARSENAL A MUSIQUE
(Canada)
da Lewis Carroll
direzione artistica Reggi Ettore e Lorena Corradi
con Cora Lebuis, Benoît Coté, Mylène Lapierre
musiche Denis Gougeon e Yves Daoust
immagini Pier Chartrand
regia Antoine Laprise
luci e proiezioni Nadine Delisle
suono Guillaume Briand
pubblico: da 6 a 14 anni - durata: 50 minuti circa
musica dal vivo, teatro d’attore, immagini multimediali
Lo spettacolo
Il famoso racconto di Lewis Carroll nella
nostra messa in scena è affidato ad una sola
attrice, alla musica e alle immagini multimediali.
Non la musica come normalmente la si intende, ma quella dei suoni, dove gli oggetti più
strani divengono fonte di musica e ciascun
personaggio corrisponde ad una struttura
musicale.
La magia del teatro: si può essere da soli in
scena e contemporaneamente essere una
moltitudine. Noi raccontiamo una sintesi
molto fedele della conosciutissima storia e
l’attrice, interagendo con le immagini, diventa
tutti i personaggi.
La musica dello spettacolo
La musica di Alice è stata composta da due
compositori canadesi: Denis Gougeon et Yves
Daoust.
La versione che portiamo in scena è per due
solisti elettroacustici.
Come uno scultore sceglie e lavora la materia
prima, per creare la sua opera, il compositore
elettroacustico ascolta i rumori e i suoni che
lo circondano, li registra, li sceglie, li scolpisce,
manipola e trasforma musicalmente utilizzando un’apparecchiatura informatica estremamente sofisticata.
Generalmente questo stile musicale non è
interpretato in scena da musicisti ma riprodotto e diffuso da una serie di altoparlanti disposti nella sala.
Per lo spettacolo di Alice,Yves Daust decide di
fare interpretare dal vivo la sua musica da due
musicisti, perché possano meglio interagire
con l’attrice e per lasciare un più grande spa-
zio creativo ai due solisti.
Ispirandosi al linguaggio dei cartoni animati, la
musica commenta, completa l’azione e crea
delle atmosfere estremamente suggestive.
Lo strumento elettroacustico
usato durante lo spettacolo
È stato inventato dal compositore Yves
Daoust e da un’equipe di tecnici del conservatorio di musica di Montréal Questo strumento è composto da una tavola che include degli
oggetti comuni come: una forma per cuocere
i muffin, un supporto a elastici, un giradischi ed
altri elementi.
Il suono prodotto da questi oggetti, come
pure quello della voce di Alice e di tutti i personaggi, è captato da una dozzina di microfoni nascosti nel tavolo o portati dagli attori e
trasmesso ad un computer con sensori che
permettono di trasformarlo e modularlo con
il semplice gesto della mano, in tempo reale.
Ecco perché la voce di Alice diventa piccola,
piccola o grande e le voci dei vari personaggi
sono colorate…
Per potere permettere agli spettatori di seguire la performance dei musicisti una telecamera è puntata sopra la tavola e nei momenti
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musicalmente intensi l’immagine è proiettata
su uno schermo gigante.
Alice multimediale
L’utilizzazione di disegni animati permette allo
spettatore di entrare in un mondo fantastico
dove le immagini, che interagiscono con Alice,
sono proiettate su di uno schermo gigante,
trasparente e posto tra il pubblico e gli artisti.
Grazie a questa tecnica i personaggi appaiono come sospesi in aria, creando degli effetti
tridimensionali estremamente suggestivi.
Il bruco, il gatto dello Cheshire, la regina di
cuori interagiscono con Alice nel suo mondo
della meraviglie lasciando lo spettatore sbalordito e affascinato.
Gli artisti multimediali del Québec sono riconosciuti mondialmente come leader nella loro
arte, sviluppando un discorso tecnologico
altamente originale.
I disegni creati da Pier Chartrand, fanno parte
degli elementi chiave che hanno contribuito al
successo della produzione.
L’Arsenal à Musique
Lorena Corradi e Reginaldo Ettore diplomati
al Conservatorio di musica di Milano
“Giuseppe Verdi” hanno fondano nel 1978 a
Montréal (Québec) l’Arsenal à Musique.
Il connubio tra le origini europee dei fondatori e la cultura Nord Americana, è stato alla
base di un percorso artistico altamente innovativo.
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Kirikù (che non ha paura)
LA PICCIONAIA - I CARRARA - Teatro Stabile di Innovazione
drammaturgia e regia Ketti Grunchi
musica originale Rachele Colombo
con Ketti Grunchi e Rachele Colombo (voce, percussioni)
assemblaggi tessili Franco Viero
scenografia e luci Yurij Pevere
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti circa
teatro d’attore e materiali musicali
Dall’altra parte del mondo c’è tanto sole, un
sole grande come un fuoco che riscalda la
faccia e qui… dentro. Kirikù è un bambino
piccolo. Piccolo e coraggioso. Non ha paura
della strega Karabà Signora della Terra.
Dell’acqua, aria, padrona del sole del fuoco
e… degli uomini. I papà non ci sono, non
sono più nel villaggio, sono nella grande casa
di Karabà, prigionieri. Kirikù non ha paura della
strega, strappa la spina conficcata nella sua
schiena… Il male diventa bene, il bambino
diventa uomo, la paura diventa felicità.
Kirikù è il testo che conclude il ciclo di produzioni per la prima infanzia che La Piccionaia ha
dedicato agli elementi naturali: aria, acqua,
terra, fuoco. Una fiaba della tradizione africana racconta, in chiave simbolica, i valori di una
cultura semplice, diversa e saggia. Kirikù è il
coraggio, l’autonomia, luoghi e pensieri lontani, la diversità, il continuo trasformarsi delle
cose, la mescolanza degli opposti, il gioco del
maschile e del femminile.
I bambini sono piccoli uomini e piccole donne
coraggiose, che ogni giorno crescono, ogni
giorno combattono, contro la cattiva strega
Karabà…
PROGETTO
TERRARIACQUAFUOCO
Oggi l’aria profuma.Tra le dita una goccia d’acqua. Un fuoco lontano scalda la terra.
Affondo i piedi, echi lontani entrano nella mia
mente.
All’inizio c’erano. L’aria, l’acqua, il fuoco, la terra.
Ora raccontano, ma tutte le parole (del mondo)
non bastano.
Che cos’è il “mondo” per un bambino?
Tutto quello che può vedere: la pioggia, il sole, il
Madre dell’ Universo.
E poi… la terra: il papà, la mamma, la mia casa.
Dalla terra tutto nasce: il seme è la vita che si
rinnova, l’evoluzione della specie, il futuro.
Il Mondo e l’uomo hanno qualcosa in comune:
un cuore di fuoco, una memoria d’acqua, un
sogno d’aria e una grande mamma di terra.
Ketti Grunchi, drammaturga e attrice, in questo progetto sugli elementi naturali, dedicato
ai bambini dai 3 ai 7 anni, fa tesoro della sua
esperienza di insegnamento e dei suoi studi
Universitari legati agli aspetti psicologici e
pedagogici della didattica nell’Età Evolutiva.
fulmine, il vento che fa muovere le cose, la terra
su cui poggiare i piedi, il fango che sporca le
mani.
Conoscere gli elementi della natura vuol dire
conoscere il mondo.
Ma c’è un “fuoco” dentro ognuno di noi, che ci fa
arrabbiare, infuocare, amare.
C’è un desiderio di volo, di cielo, di libertà.
C’è la memoria di una grande acqua, la grande
Ogni spettacolo approfondisce le tematiche
legate ad un elemento naturale, e fa tesoro di
una lunga sperimentazione all’interno di
Scuole dell’Infanzia e Scuole Elementari, con
la collaborazione di insegnanti e bambini di
Vicenza e Provincia.
Il Teatro diventa possibilità di analisi, sperimentazione, indagine sulla simbologia e l’immaginario del bambino, all’interno di una linea che
vede la pedagogia come la possibilità di capire e “regalare” al bambino “cento linguaggi”
per esprimere, inventare, comunicare, creare.
PRODUZIONI
RACCONTO DI UNA
GABBIANELLA - aria (1998)
MIGNOLINA - terra (1999)
DELPHINA - acqua (2001)
KIRIKU’ (che non ha paura) - fuoco (2003)
Gli spettacoli hanno come modalità principale quella della narrazione, per un recupero
della comunicazione verbale e della trasmis-
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COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
lanza degli opposti: è la storia di una crescita
che porta il protagonista alla felicità, alla non
rassegnazione.
Angela Colosino, Gazzetta di Reggio
sione orale.
Uguale importanza riveste anche la sensorialità e la capacità di suscitare emozioni ed evocazioni simboliche.
Fanno parte del progetto laboratori di narrazione, psicomotori, sensoriali e di costruzione
dedicati ai bambini e laboratori di aggiornamento per insegnanti.
RASSEGNA STAMPA
«Cè un fuoco dentro ognuno di noi - scrive la
Grunchi - che ci fa arrabbiare, infuocare, amare»,
e Kirikù è la storia di un bambino “«piccolo e
coraggioso» che non ha paura della strega
Karabà signora della terra.
Questa, padrona di tutta la realtà che lo circonda, è la strega che non permette la felicità, ma
il piccolo eroe - così come sono piccoli eroi che
ogni giorno si trovano a combattere contro le
mille e mille Karabà - riesce a sconfiggerla, e
all’improvviso e inaspettato il male diventa bene,
la tristezza entusiasmo. E il bambino diventa
uomo, in quel sottofondo di percussioni, musiche
a metà fra Oriente e Africa e voce, curate da
Rachele Colombo.
Sono solo due, infatti, le attrici, e attorno a loro si
apre uno scenario fantastico fatto di magie (…)
Di fronte al pubblico (…) Kirikù rappresenta il
coraggio, l’autonomia, i luoghi e i pensieri lontani, il continuo trasformarsi delle cose, la mesco-
Kirikù, la via per crescere
Stimolare i bambini a 360 gradi. È lo scopo di
“Kirikù”, spettacolo conclusivo della rassegna
“Ariaterraacquafuoco” ideato e realizzato dalla
compagnia La Piccionaia-I Carrara (…)
La pièce, tratta dal cartone animato francosenegalese “Kirikù e la strega Karabà”, che s’ispira a sua volta ad una favola tradizionale del
paese africano, narra il percorso evolutivo di un
“bambino magico, il bambino più piccolo del
mondo”, Krikù appunto, che con il suo coraggio
e i suoi pensieri salverà gli uomini del villaggio
prigionieri della malvagia strega Karabà.
Chiave della storia non è però il combattimento
fra bene e male tipico non solo dei cartoons disneyani ma di tutta la letteratura epica dai
poemi omerici in poi.
In questa narrazione semplice che volutamente
richiama l’atmosfera del mito, la strega è tale
solo in quanto afflitta da una spina magica conficcata nella schiena, che pur donandole poteri
straordinari (vede il buio, sente i vermi strisciare
al centro della terra) le procura dolori talmente
lancinanti da renderla brutta e cattiva.
L’intervento di Kirikù, che grazie al braccialetto
del nonno, il vecchio saggio della montagna,
riesce a togliere la spina malefica dalla schiena
di Karabà, segna il punto di evoluzione di
entrambi i personaggi: l’ex strega recupera la
propria bellezza sia interiore che esteriore e il
suo bacio di ringraziamento tramuta il piccolo
Kirikù in un uomo grande e forte, che non ha
paura di proporsi a colei che ha salvato.
«È capitato - afferma Ketti Grunchi, autrice e
protagonista non solo di questo, ma anche degli
altri tre spettacoli della rassegna - che il linguaggio volutamente semplice ed evocativo da noi
scelto, basato su leit motive come “coraggio”
“pensieri” “correre veloce” “silenziosi come un’aquila” sia stato criticato perché troppo secco, o
42
troppo elementare o addirittura, troppo complicato.
La ricerca di parole chiave vuole invece ricreare
un’atmosfera magica e mitica e dare la possibilità ai bambini stranieri, ormai ovunque presenti
nelle nostre scuole, di avere punti di riferimento
semantici che li aiutino a comprendere il testo»
«A questo principio - continua Rachele Colombo
che dello spettacolo ha composto ed eseguito le
musiche - si è ispirato anche il mio lavoro. Svolgo
da anni ricerche sulla musica etnica veneta e
nello spettacolo ho iinserito anche la riproduzione da me realizzata di un antico strumento
della tradizione locale simile ad un primitivo violino, la torototela.
Penso infatti che sia importantissimo offrire ai
bambini stimoli di molteplici nature. Abbiamo
lavorato molto per associare uno strumento ad
ogni fase della vita di Kirikù punrtando a solleticare la fantasia dei ragazzi non solo attraverso
gli impulsi visivi sia narrativi che grafici, ma
anche attraverso la scoperta di nuove e diverse
sonorità»
Anche nella scenografia nulla è lasciato al caso.
La terribile Karabà, che a primo acchito potrebbe ricordare una tenda etnica di forma trapezoidale, è invece la materializazione dei disegni dei
bambini delle scuole, alcuni lavori dei quali sono
serviti ad intarsiare la strega stessa. Segno di
uno spettacolo realizzato con i ragazzi, per i
ragazzi.
Maria Elena Bonacini, Il Giornale di Vicenza
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
ACI BABA’ e i quaranta pedoni
PUPI E FRESEDDE - TEATRO RIFREDI - Teatro Stabile di Innovazione
Una favola moderna sull’educazione stradale
testo Andrea Bruno Savelli
regia Angelo Savelli
scene Mirco Rocchi
luci Roberto Cafaggini
canzoni a cura di Pasquale Filastò
su temi musicali di Nicola Piovani
con Giacomo Bogani,Valentina Bruscoli, Francesco Franzosi,Tiziano Veltri
produzione e organizzazione Giancarlo Mordini e Francesco De Biasi
pubblico: da 6 a 11 anni - durata: 70 minuti circa
teatro d’attore, canzoni
La storia di Alì che voleva
diventare vigile
di Andrea Bruno Savelli
Nel quartiere di una moderna città vive il
giovane Alì, il figlio di Cremazade, la grossa
pasticcera egiziana la quale, tra un biscotto
al sesamo ed un babà, sogna di tornare al
più presto al suo paese d’origine. Alì ha
invece un altro sogno: restare in Italia e
diventare un vigile. Preso dalla sua “insana”
passione conosce a memoria tutte le regole e tutta la segnaletica del codice stradale,
tanto che tutti lo chiamano ormai Aci Babà.
Come ogni ragazzino, anche Alì sogna di
avere un motorino ma la mamma non glielo vuole comprare, un po’ per la naturale
apprensione di tutte le mamme, un po’ perché non vede l’ora di riportarlo tra le
palme del paesello nativo, dove è più utile
possedere un bel cammello o un robusto
paio di scarpe.
Nel quartiere vive anche, con la sua amichetta smorfiosetta, Pippo Grifo, un grande
appassionato di moto e di velocità, che svillaneggia continuamente Aci Babà, sia perché
lo considera uno straniero, “un extracomunitario”, sia perché non possiede una moto
bella e luccicante come la sua. Il povero Alì,
sentendosi continuamente umiliato, cerca di
rimediare costruendosi un improbabile e
ridicolo mezzo di locomozione mettendo
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insieme pezzi trovati nella pasticceria della
mamma, con il risultato di suscitare ancora
di più le prese in giro dell’amico spaccone.
Insomma: Alì non ha un motorino ma conosce tutte le regole dell’educazione stradale
e non perde occasione per dimostrarlo.
Invece Pippo Grifo ha una bella moto ma a
lui le regole proprio non piacciono. Tanto
che una notte, esasperato dalle continue
rampogne di Alì, decide di rubare tutti i
segnali stradali della città e di nasconderli
nel suo garage, chiuso da una saracinesca
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
con un dispositivo elettronico che si apre
solo con una parola d’accesso segreta. Ma Alì
scopre la sua macchinazione e di nascosto
cambia la parola d’ordine del garage.
Nel frattempo, a causa della mancanza di
cartelli e di regole, la città diventa una giungla ed anche il centauro sbruffone rischia di
venir travolto e spiaccicato nel traffico
impazzito. Pippo Grifo, terrorizzato, vuole
rimettere a posto i cartelli, ma nonostante
tutti i suoi sforzi linguistici, non riesce ad
entrare nel garage. Ecco allora che gli appare Alì, travestito da Aci Babà, il “Grande
Genio della Vigilanza”, che gli pone degli
enigmi per poter aprire la saracinesca: cosa
significa quel cartello, come ci si comporta in
quell’occasione e via discorrendo. Siccome
Aci Babà è buono, Pippo Grifo potrà farsi
aiutare dai giovani spettatori. Aperta finalmente la saracinesca i cartelli tornano in
città e la vita riprende a scorrere ordinata e
tranquilla.
Alì e Pippo Grifo ottengono un bel regalo e
la mamma pasticciera si rassegna ad avere
un figlio vigile ed in motorino.
Aci Babà e i quaranta pedoni.
Alcuni spunti didattici dello
spettacolo
di Angelo Savelli
disposti e curiosi della necessità di questa
educazione.
Quanto all’aspetto formale, lo spettacolo utilizza due espedienti narrativi particolarmente funzionali a questo tipo di operazione
ludico/didattica:
in primo luogo l’utilizzo di una trama fiabesca universalmente conosciuta ma riadattata
ad un ambito contemporaneo, senza con
questo perdere gli snodi tipici della fiaba originale (“Apriti Sesamo”), tanto cara ai bambini;
in secondo luogo l’utilizzo di canzoncine e
filastrocche utili a memorizzare in modo
naturale e piacevole alcuni precetti basilari
del tema trattato.
Quanto ai contenuti, la narrazione fiabesca è
sostenuta da alcuni principi educativi che
abbiamo scelto, tra i tanti possibili, come
intelaiatura del nostro messaggio e che
abbiamo cercato di diluire teatralmente
attraverso la simpatia dei personaggi e il
divertimento dell’intreccio spettacolare.
Questi i tre principi guida del nostro lavoro.
1) Innanzitutto la convinzione che
Educazione Stradale sia sinonimo di
Educazione Civica e che quindi essa facilmente si accompagni alla scoperta ed alla
condivisione di altri valori umani e sociali,
quali il rispetto della vita e della libertà degli
Il nostro spettacolo non si propone di sostituirsi ad una corretta e completa educazione stradale quanto piuttosto di stimolare i
giovani spettatori, attraverso uno strumento
divertente come il teatro, ad essere più ben
44
altri, l’aspirazione alla qualità della vita, la tolleranza e la solidarietà qui sottolineate dalla
presenza di personaggi di altre nazionalità e
culture.
2) Poi la convinzione che una città senza
regole sia come una vita senza regole, forse
attraente da un punto di vista astratto ma
impraticabile dal punto di vista pratico. La
segnaletica non è un nemico che si frappone
continuamente all’espansione del nostro io
ma anche un amico che ci aiuta ad orientarci nei meandri del mondo esterno. Dietro ai
freddi cartelli, ai semafori, al codice stradale
non ci sono solo delle regole da rispettare
ma anche dei valori da condividere; e, primo
tra questi, la convivenza civile.
3) Infine la constatazione che dietro a certi
comportamenti si nascondono valori sbagliati. Prendendo in giro il narcisismo, l’istinto
di potenza legato alla velocità e la mitizzazione del mezzo meccanico come esternazione
del proprio io, la storia si propone di screditare il forte individualismo e l’incosciente
presunzione che stanno spesso alla base di
tanti comportamenti colposi e di tanti incidenti stradali; modelli purtroppo esaltati
dalla pubblicità, dal cinema, dalla società e
che i bambini acquisiscono spesso non per
loro inclinazione ma per imitazione dei loro
compagni più grandi o, peggio ancora, dei
loro familiari.
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
I viaggi di Marco Polo
LA CONTRADA - Teatro Stabile di Trieste
tratto da Il Milione
di Livia Amabilino e Lorella Tessarotto
regia Carlo Rossi
con Daniela Gattorno, Franko Korosec,Valentino Pagliei
scene Giuliana Artico
costumi Ida Visintin
musiche Carlo Moser
assistente alla regia Marzia Postogna
luci Roberto Vinattieri
macchinista Paolo De Paolis
allestimento scenico Daco S.r.l.
pubblico: da 6 a 15 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore
Terre di perle, di argenti, di miniere, di pietre
preziose, di strani animali… e poi la Cina, dove
si raccontava che leoni d’oro facessero, con il
loro ruggito, sollevare in volo uccelli anch’essi
dorati. Lo spettacolo, tratto dal più celebre
libro di viaggi mai scritto, Il Milione, vuole far
rivivere il “meraviglioso” dei racconti di Marco
Polo e lo stupore infantile che dovevano suscitare nei suoi contemporanei quelle favolose
avventure.
Lo spettacolo prende le mosse dalla prigionia
di Marco, rinchiuso insieme al suo compagno
di cella Rustichello da Pisa nel carcere di
Genova ai tempi delle Repubbliche Marinare.
Dal buio, da quelle parole trascritte da
Rustichello a lume di candela, nascerà un racconto, a volte buffo, a volte terribile, capace di
far rivivere i momenti salienti del lunghissimo
viaggio.
Le sue avventure, durate più di vent’anni, si
snodano dall’Armenia alla Persia, dall’India fino
alla Cina, alla Corte del Gran Khan, di cui
Marco diventa amico e consigliere, e poi perfino ambasciatore del suo Impero. Strani animali, strani costumi e usanze, i colori e il luccichio
dell’oro e delle pietre preziose: le particolarità
di quei luoghi lontani sono per Marco Polo e
anche per noi ricchezze da esplorare con
sguardo privo di ogni giudizio negativo o
morale.
NOTE DI REGIA
Il viaggio. Nel 1200 sono vissuti tre personaggi
famosi: Dante, San Francesco e Marco Polo. La
loro vita e la loro opera può forse essere letta
come un viaggio ma cosa accomuna un santo,
un poeta e un mercante? Nel loro caso senz’altro l’apertura mentale. Leggendo Il Milione,
questo manuale per mercanti, si resta sorpresi
dal percorso di conoscenza di sé che il giovane Marco fa venendo a contatto con popoli e
tradizioni, è il caso di dirlo, dell’altro mondo.
Come dire che sappiamo chi siamo solo incontrando altri uomini.
Il mercante. Ossia, qual è il guadagno? Marco in
oriente fa carriera alla corte del Khan come
ambasciatore e poi come governatore ma
poco si sa del suo destino di commerciante.
Quello che racconta in realtà è lo stupore per
ciò che incontra, quella umanità così diversa
eppure così simile alla nostra. Il guadagno è
imparare una lingua nuova nel senso di un
mondo nuovo e questo non lo insegna nessuno.
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O meglio lo impari se lo vuoi imparare.
Lo spettacolo. Veniamo a noi: come fanno un
regista e tre attori a mettere in scena una storia così intensa e densa? È semplice, ammettendo di non poterlo fare, cioè usando l’arma
del comico e dell’ironia. Abbiamo viaggiato così
dal buio carcere di Genova, dove erano rinchiusi Marco e Rustichello da Pisa, fino alla
corte imperiale a Pechino, attraverso deserti e
montagne, con il solo ausilio di un lenzuolo, sia
pure di grandi dimensioni. E il letterato
Rustichello ha potuto sperimentare sulla sua
pelle che scrivere le avventure di un altro è un
po’ come riviverle. Sul serio.
BREVI NOTE STORICHE
Nato a Venezia (o a Curzola) nel 1254, Marco
Polo parte per il suo celebre viaggio in Asia nel
1271 a soli 17 anni. Ritornerà in patria 24 anni
dopo, nel 1295.
Durante le guerre fra le Repubbliche Marinare,
Genova ottiene una schiacciante vittoria sulla
flotta pisana nella Battaglia della Meloria
(1284). Con la Battaglia di Curzola (1298), i
genovesi hanno la meglio anche sui veneziani.
Nel corso delle due battaglie vengono fatti prigionieri prima Rustichello da Pisa, poi lo stesso
Marco Polo.
Durante la prigionia a Genova, Marco Polo
detta a Rustichello Il Milione. Muore a Venezia
nel 1324.
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Non aprite quella porta
SEZIONE AUREA
Tratto da Il lupo e i sette capretti dei Fratelli Grimm
di Maura Mandelli e Elisa Rossini
regia Diego Bonifaccio
con Sergio Rocchi
pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 55 minuti circa
teatro d’attore
“Non aprite quella porta - dice mamma capra
ai suoi sette figliuoli - o il lupo entrerà e vi mangerà!”
Soli in casa, i capretti spiano da una fessura
della porta le mosse del lupo, che tenterà di
confonderli per convincerli ad aprire quella
“dannata porta”.
Come può il lupo raggiungere il suo unico
scopo, divorare tutto con ingordigia, quando
il suo cibo preferito (sette teneri capretti)
rispetta tanto coscienziosamente i divieti dati
dalla mamma? Di fronte a tanta prudenza
non basta la ferocia: il lupo deve aguzzare l’ingegno e il travestirsi si rivela la migliore soluzione.
spettacoli delle compagnie organizzatrici e
un'ampia selezione di compagnie ospiti, scelte fra le più interessanti del panorama italiano.
Dalla prima domenica di dicembre all'Epifania, all'Auditorium si svolge BURATTINI A
Il travestimento è alla base di ogni suo inganno; travestimento esteriore, travestimento
della voce, travestimento dei pensieri e del
cuore: tutto concorre ad imbrogliare gli altri.
Ma di che cosa si serve il nostro lupo per
camuffarsi e ingannare i capretti? Di miele, di
farina, di dolci, di vestiti, di maschere, di nasi,
di oggetti, di canzoni, di vademecum per la
bontà e di cento altri trucchi!
La musica e le canzoni eseguite dal vivo servono ad esaltare il ritmo incalzante e vivace
della messa in scena.
SEZIONE AUREA
È una cooperativa teatrale, i cui soci fondatori operano professionalmente, sin dalle origini, nel Teatro Ragazzi. Gestisce a Bergamo
l'Auditorium di Piazza Libertà, dove organizza la rassegna I TEATRI DEI BAMBINI, manifestazione che, in collaborazione con Teatro
San Giorgio - Il Teatro Prova, presenta gli
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NATALE, una sezione specifica della rassegna
dedicata al teatro d'animazione e di figura.
Nel 2006, la stagione giunge alla sua 28a
Edizione.
SEZIONE AUREA mette in scena spettacoli
d'attore, con testi originali oppure tratti dalla
tradizione favolistica.
È presente nelle rassegne di teatro ragazzi ed
é riconosciuta quale compagnia di produzione dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, sostenuta da Regione Lombardia e
da Comune e Provincia di Bergamo.
SEZIONE AUREA, oltre agli spettacoli, promuove iniziative di formazione ed educazione teatrale, organizza corsi di voce e recitazione, corsi per docenti, attività di laboratorio
teatrale per alunni e insegnanti della scuola.
Realizza attività di animazione ambientale e
stradale e di animazione alla lettura.
Le principali attività svolte sono:
- Produzione di spettacoli teatrali
- Rassegne per ragazzi Ragazzi a Teatro
e Burattini a Natale
- Gestione e programmazione
dell’Auditorium di Piazza Libertà, a Bergamo
Rassegne di Teatro-Scuola
- Seminari sulla storia del teatro
e del costume
- Corsi di formazione e aggiornamento
per docenti
- Laboratori e animazione teatrale
nelle scuole
- Corsi di dizione e di lettura espressiva
- Laboratorio e noleggio di costumi teatrali
- Archivio e centro di documentazione
teatrale
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
L’amico immaginario
TEATRO DELLE BRICIOLE - Teatro Stabile di Innovazione
Spettacolo comico-filosofico per tre attori fuori taglia
di Letizia Quintavalla e Bruno Stori
regia Letizia Quintavalla
con
Piergiorgio Gallicani - il bambino
Claudio Guain - l’amico immaginario
Mateo Reza Azchirvani - il padre e la madre
musiche Alessandro Nidi
movimenti Magdalena Victorino
pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore
Il compagno immaginario, il più delle volte
nato dalla fantasia del bambino, è un personaggio totalmente fittizio, con il quale il
bambino vive per un certo periodo di
tempo. Questo personaggio ha una relativa
autonomia rispetto al soggetto che l’ha creato, il quale rimane sempre consapevole che
è un frutto della sua fantasia e tuttavia continua a fare “come se” esso fosse reale.
Agisce come un “cuscinetto evolutivo”, un
dispositivo che in quel momento mitiga
situazioni che risultano difficili da affrontare
per un Io ancora primitivo. Il bambino, che ha
una concezione animistica del mondo e
crede fortemente nella magia e nel pensiero
onnipotente, ha la consapevolezza che il
proprio compagno immaginario sia una cosa
sua, l’unica sulla quale ha un diritto esclusivo
e prioritario, superiore ad ogni altro, anche
se a volte gli attribuisce caratteristiche proprie dell’adulto: forza, potere, conoscenza,
autorità e lo può usare come arma e provocazione. Il compagno immaginario è un confidente paziente ed empatico: orsi, conigli,
tigri e pantere sono capaci di ascoltare i
segreti che non riveleranno mai a nessuno.
Possono ascoltare per ore, in silenzio, e così
il bambino ha il tempo e lo spazio per esprimere i propri pensieri, riflettere su ciò che
ha detto e maturare le proprie idee sul
mondo. In breve, gli amici immaginari danno
spazio al filosofo che c’è in ogni bambino e
così, come il filosofo, il bambino, mediante il
gioco, pensa e si domanda: come sono nato?
Dov’ero prima di nascere? Dove va il nonno
quando muore? Interrogativi sul senso della
vita ai quali spesso nemmeno gli adulti
riescono a dare una risposta. E ancora, il
compagno immaginario è un grande consolatore. Forse la malinconia infantile è uno
scotto che bisogna pagare per diventare
grandi e se, in quei momenti di tristezza, non
ci fossero tigri, pantere e papere la situazione diventerebbe molto più pesante: insieme
all’amico inventato si combatte la paura e
quella infantile è tridimensionale e volumetrica…
I bambini che giocano e parlano con gli
oggetti transizionali, contrariamente agli stereotipi, sono di grande creatività e intelligenza; instaurano una relazione affettuosa - tempestosa col compagno immaginario, col
quale possono arrabbiarsi e litigare e attraverso questi scambi simulati, fatti per finta,
approfondiscono il dialogo con il sé interiore, imparano il rispetto dell’altro, ad esporre
le proprie idee e ad ascoltare quelle degli
altri.
Letizia Quintavalla e Bruno Stori
“La poesia è più vera del poeta”
….bisognerebbe poi parlare dell’infanzia.
Parlare delle menzogne del bambino, le più
vere in assoluto poiché il desiderio vi si legge
a chiare lettere; parlare dell’infanzia in quanto menzogna assoluta, nella quale
Ferdinando Pessoa enuncia la nostalgia di
qualcuno che non è mai stato: se stesso.
“Abbiamo tutti due vite: / La vera, quella
che sogniamo nell’infanzia, / E che continuiamo a sognare, adulti, su un fondo di
nebbia; / La falsa, che è quella che viviamo
nelle nostre relazioni con gli altri”
Mentire, quindi, per schivare le ingiunzioni
che il mondo adulto ti butta addosso e, in
questo modo, rimanere fedele all’infanzia,
non quella reale ma quella vera, cioè quella
sognata, significa sempre mentire? Poesia,
infanzia, menzogna, tre modi di dire se stesso inventandosi. (1)
(1) Simonetta M. Adamo (a cura di), Il compagno immaginario, Roma, Astrolabio
Ubaldini, 2006
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COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
La favola dell’Uccellin Belverde
LA PICCIONAIA - I CARRARA - Teatro Stabile di Innovazione
Da Fiabe italiane di Italo Calvino
drammaturgia Carlo Presotto,Titino Carrara
regia Marco Artusi
con Marco Artusi, Sara Paolini, Elisa Rampon
scenografia Mauro Zocchetta
luci e fonica Luciano Lora e Graziano Pretto
pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 50 minuti circa
teatro d’attore
Lo spettacolo
Da una celebre fiaba forse arrivata in Italia
con il canto dei trovatori, o forse sulle navi
che riportavano seta e spezie dalla Persia e
dalle vie dell'Oriente, nasce uno spettacolo
magico e affascinante dedicato al tema del
desiderio. Due sorelle invidiose della bellissima regina e dei suoi splendidi bambini nati
ognuno con una stella in fronte, un Re distratto dalla guerra che però tiene fede alla sua
parola a costo di andare contro i suoi stessi
sentimenti, una umile e saggia pescatrice che
salva i principi e li alleva, una vecchia custode
di un giardino segreto, ma soprattutto un
magico uccello parlante, che sottopone a
prove crudeli tutti coloro che vogliono conquistare le sue doti magiche.
Tra questi personaggi si muovono i due fratelli protagonisti Serenella e Delfino, che solo
aiutandosi a vicenda riusciranno a ritrovare i
genitori, ma soprattutto impareranno ad
ascoltare i loro desideri più profondi.
“…finché non ci sarà altro motivo per cui
vivere se non aderire fino in fondo alle proprie storie e partire alla ricerca del proprio
desiderio”.
Le tematiche
La fiaba dell’Uccellin Belverde ruota intorno al
tema del desiderare. Il desiderio stabilisce la
direzione, ed il racconto del desiderio progetta il futuro. Gli adulti si dimostrano inadeguati a dare le risposte necessarie, ed i ragazzi
devono affrontare in prima persona i rischi
dell’avventura per conquistare la propria
autonomia. Ma è anche una grande fiaba delle
prove fantastiche, in cui la perseveranza e la
tenacia della sorella riescono dove si infrange
la forza e la spavalderia del fratello. Ed infine
uno di quei racconti migranti che portano
incrostati su di sé il profumo di mille fuochi
intorno ai quali sono stati narrati. Per noi, da
Venezia verso oriente.
La fiaba
Le notizie che possiamo raccogliere sulla fiaba
ci indicano come la sua diffusione coinvolga
l’intera area del mediterraneo e del vicino
oriente, senza farci capire se la sua origine sia
nella Persia de “le mille e una notte” o nella
Provenza dei trovatori. Un ponte tra oriente
ed occidente, un racconto fiorito lungo le vie
della seta e delle spezie, che indica ancora
oggi una strada di saggezza con le parole di
Uccellin Belverde: “le cose non sempre sono
ciò che sembrano… ”.
Tre sorelle una sera al tramonto stanno discutendo dei loro desideri: “Io vorrei sposare… il fornaio del re” osa la maggiore, “ed io
il sarto del re” rilancia la seconda. E la più giovane, Stella, confessa che vorrebbe sposare il
re in persona. Ma in ascolto c’è il sovrano, che
il giorno dopo esaudisce i loro desideri, suscitando l’invidia delle sorelle maggiori.
Quando Stella darà alla luce al Re due bam-
48
bini, le sorelle li sostituiranno nella culla,
abbandonandoli poi al mare in una cesta. Non
contente di questo terribile gesto getteranno
un incantesimo sulla madre, privandola della
memoria per poi mandarla in esilio.
I bimbi vengono accolti su di un’isola da una
pescatrice, e da lei cresciuti. L’isola è il loro
giardino incantato, vestito dei racconti della
nutrice, ma un giorno si rivela troppo piccola,
ed arriva il momento di partire, in cerca dei
tre tesori in grado di trasformare il loro giardino in un paradiso: l’acqua che balla, l’albero
che suona e l’Uccellin Belverde.
Proprio il misterioso Uccellin Belverde, conquistato dalla sorella dopo molte prove
rischiose, aiuterà i ragazzi, rivelando il suo
segreto, a riconquistare il padre rendendo
giustizia alla madre.
RASSEGNA STAMPA
L’isola mediterranea dove
l’acqua balla e l’albero risuona
Vicenza: L’Uccellin Belverde è tutt’altro che simpatico: è il signore crudele di una terra che-nonsi-sa-dov’è e che si fa strappare la piuma salvifica solo dopo aver imposto le prove di coraggio.
Approda lì una storia che è intreccio di leggende e parte da lontano, forse dai velieri carichi di
racconti dall’Oriente, rimbalzati a Venezia e tornati naufraghi su un’isola del mare amico, il
Mediterraneo. Un’isola che è un’enciclopedia di
fiabe, nelle cui pagine interagiscono sorelle invidiose della loro Cenerentola, un re in cerca di
moglie, bambini affidati alla sorte dell’acqua
come Mosè.
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
È un testo complesso quello che Carlo Presotto
e Titino Carrara hanno steso a quattro mani per
dar vita al progetto che ha debuttato sabato e
domenica all’Astra per la regia di Marco Artusi.
“La favola dell’Uccellin Belverde” è una costruzione centripeta di 50 minuti che gode di una
prodigiosa coreografia firmata da Mauro
Zocchetta, come di consueto capace di creare
dal nulla un oggetto fortemente evocativo: un
arco che delimita il giardino dei giochi, che poi
diventa vela marina e quindi grotta dei misteri,
grazie a due motori e ad un “impasto” di tela,
stracci e rafia.
Forse ispirata alle yurte mongole, la macchina di
scena vede muoversi con brio Marco Artusi, che
è il fratello Delfino ma anche la sorella che vuol
sposare il sarto, poi il re e il mostro; Sara Paolini
nei panni della nutrice Euricla, che salva i principi e li tira su, poi aspirante moglie del pasticcere di corte, e quindi uccellin belverde, manipolatrice di uno slang veneto-balcanico facilitato dai
natali veneziani; infine la scledense Elisa
Rampon, la sorella Serenella che libererà
Delfino, ma anche giovanissima sposa del re,
madre di due gemelli, sostituiti dalle perfide consanguinee con due sassi.
Carne al fuoco ce n’è, ma lo scorrere degli eventi suscita incalzante il meccanismo dello stupore nel baby pubblico, totalmente in sintonia con
i passi del can can e soprattutto con le tre prove
superate da Serenella: l’incontro con l’acqua che
balla, l’albero che suona e l’uccello dalla piume
magiche.
Lieto fine col doppio monito: “le cose non sono
ciò che sembrano” e “l’isola più bella del mondo
è casa”. Invidia e desiderio, l’ingenuità che concretizza al sogno, la legge della tenacia sono
solo alcuni dei temi didattici sullo sfondo, che
porteranno certamente fortuna allo spettacolo.
Nicoletta Martelletto, Il Giornale di Vicenza
SCHEDA 1
(Almeno una settimana prima dello spettacolo)
Si propone di NON leggere ai ragazzi la fiaba
prima dello spettacolo
Cosa andremo a fare insieme il……….
alle……?
2.Che indizi abbiamo su ciò che succederà?
Eventuali esperienze precedenti. Titolo dello
spettacolo, scheda o informazioni sulla compagnia. Immagini del manifesto. Dati raccolti in
internet.
3.Come immaginiamo l'Uccellin Belverde?
Si tratta di un animale magico, un uccello parlante. Quale potrebbe essere la sua storia?
Come mai nelle favole ogni tanto gli animali
parlano? È possibile nella realtà comunicare
con gli animali? Se incontrassi l'Uccellin
Belverde e lui potesse esaudire tre miei desideri, cosa gli chiederei?
4.La notte dei desideri è un giorno preciso?
Cosa succede la Notte di S.Lorenzo? Cosa
c’entrano le stelle con i desideri?
“Se l’etimologia, come ha detto qualcuno, è
l'anima delle parole, l'anima del desiderio è
legata alla luce delle stelle, o meglio alla sua
privazione. Il termine viene infatti da
sidus/sideri (costellazione, poi singola stella).
In questo senso “desiderare” è in stretta analogia con “considerare”, che significa “valutare
le stelle per orientarsi”, e quindi ponderare
un problema nei suoi vari aspetti per prendere una decisione”. […] Nell’area semantica di
sidera (stelle) si assomma dunque il significato di orientamento, di rotta, di via da seguire;
ma in un piano più ampio anche di segni del
destino. Il “de” privativo (o di allontanamento)
che crea de/siderare sta dunque a indicare
“cessare di vedere”, “constatare l'assenza di”
stelle: quindi dis/orientamento nel senso più
ampio del termine, geografico e psichico. […]
Il desiderio è dunque essenzialmente un
“moto dell'animo tendente ad attuare o possedere ciò che appaga un bisogno, procura un
piacere o rappresenta un valore di cui si manchi” (M.Gagliardi, Le Stelle Nascoste, 1997,
Venezia, Marsilio)
5.Un gioco con i propri desideri
Si tratta di un piccolo questionario, tratto
dalla ricerca nazionale dell'Osservatorio
dell'Immaginario sui desideri dei bambini.
Può essere interessante rispondere personal-
1.Il teatro è:
raccolta di aggettivi che nell’immaginario dei
ragazzi identificano il teatro. L’insegnante raccoglie e trascrive. Poi commenterà confrontando la sua idea di teatro con quella dei
ragazzi.
mente e poi confrontare le risposte.
- Chi ti piacerebbe essere? Perché?
- Chi non ti piacerebbe essere? Perché?
- Qual è il tuo desiderio più grande?
- Qual è il tuo desiderio più piccolo?
- Fai qualcosa per realizzare i tuoi desideri?
6. Qualcuno conosce una storia in cui
compare l'Uccellin Belverde?
Secondo Italo Calvino e Dino Coltro, che
hanno riportato nelle loro raccolte rispettivamente una versione toscana ed una veronese
della fiaba, il motivo ha probabilmente origine
nella Francia meridionale e fa parte di quel
grosso bagaglio culturale che si trasferisce in
Italia durante il trecento.
L’uccello “belvert” in lingua provenzale, diventa “uccellin Belverde”.
Altre ipotesi invece rintracciano l'origine della
fiaba nell'area orientale, facendo riferimento
alla raccolta de Le mille e una notte in cui
compare sotto il nome de “La fiaba delle tre
sorelle”.
Fatti salvi i motivi principali, le varianti sono
molto ricche ed identificano il viaggio che la
storia compie di bocca in bocca spostandosi
in paesi dagli usi diversi.
A questa fiaba si ispirerà Carlo Gozzi per una
fiaba teatrale che rappresenta una satira
all’ambiente teatrale e letterario dell’epoca,
1765, in cui era attivo Carlo Goldoni.
La versione dello spettacolo sviluppa, incrociandole, la versione veneta e quella persiana.
SCHEDA 2
(Da presentare qualche giorno prima dello
spettacolo, e ricordare la mattina stessa)
- Costruire con i bambini delle regole da osservare durante l’esperienza, dalla partenza da
scuola al ritorno. Le regole devono essere poche,
la loro motivazione viene discussa fino in fondo,
poi vengono approvate con una adesione di
ognuno dei partecipanti.
- Per quanto riguarda lo spazio teatrale ricordiamo l’importanza del rispetto degli altri spettato ri e degli attori che stanno svolgendo un lavoro
per il quale si sono preparati a lungo. Si possono manifestare le proprie emozioni (ridere,
applaudire), ma sempre con l’attenzione a non
impedire agli altri di partecipare all’evento.
L’evento teatrale è oggi (ma non è sempre stato
così in tutte le epoche) diviso in tre momenti:
1. la preparazione, che serve a costruire un
luogo ed un tempo “speciali” rispetto alla vita di
49
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
tutti i giorni. La preparazione degli attori è più
lunga, e comprende il loro studio, le prove dello
spettacolo, ed il riscaldamento che svolgono
prima di ogni rappresentazione. La preparazione degli spettatori comincia da quando si decide di andare a partecipare ad uno spettacolo e
comprende la raccolta di un bagaglio di “attese”, lo scambio di queste attese con altre persone che parteciperanno all’evento, il viaggio per
recarsi a teatro, il prendere posto tutti rivolti in
una stessa direzione, l’abbassare il tono di voce,
l’andare in bagno etc.
parlare come i personaggi che interpretavano
durante lo spettacolo. Ed al termine si torna a
scuola. Ma lo spettacolo non è ancora finito, perchè possiamo confrontare con i compagni e gli
insegnanti ciò che lo spettacolo ha lasciato
impresso nei nostri ricordi e nelle nostre emozioni.
2. la rappresentazione, durante la quale delle
persone (gli attori) si muovono e parlano ed
altre persone (gli spettatori) guardano ed ascoltano. Durante la rappresentazione si crea come
una tela di ragno costruita dagli sguardi e dalla
partecipazione di ognuno degli spettatori. È fragilissima e basta poco a spezzarla. C’è chi dice
che quello è il teatro. Per questo di solito non si
commenta ciò che sta accadendo, non ci si alza
dal posto, e quando si vuole scaricare la propria
energia si battono le mani tutti insieme. Usiamo
nel nostro teatro abbassare le luci sul pubblico
ed accenderle sugli attori per evidenziare i loro
movimenti e la loro presenza. Come quando si
spengono le luci per far entrare la torta di compleanno con le candeline. Durante tutto lo spettacolo gli attori guardano ed ascoltano gli spettatori, prendendo da loro il coraggio e la forza
per raccontare la storia. Per questo si spengono
assolutamente i telefonini, le suonerie degli orologi, e non si usano puntatori al laser. Questi
sono tre motivi per cui un attore può distrarsi e
quindi essere costretto ad interrompere lo spettacolo e lasciare la storia a metà.
Cosa ci siamo portati a casa
Uno spettacolo provoca degli echi che diventano tanto più chiari e riconoscibili secondo
alcuni fattori: la maggiore o minore abitudine
ad assistere al teatro: uno spettatore “abituale” ed uno “occasionale” possono dare maggior rilievo ad aspetti diversi dell’evento.
L’esperienza ci indica di come sia importante
tenere sempre presente, ed al caso testimoniare, la differenza tra teatro, cinema e televisione,
che in alcuni casi si sovrappongono nella percezione infantile: in tutti questi casi vediamo “adulti che fanno finta”.
Il teatro è un contesto che richiede la collaborazione dello spettatore alla chiusura del senso,
che coinvolge le sue sensazioni, le sue emozioni,
la sua memoria corporea.
Per questo una fase di rielaborazione parte da
un percorso analogico, che attraverso proposte
di associazioni di idee stabilisca punti di incrocio
tra l’esperienza degli spettatori e l’evento vissuto.
Proponiamo alcune formulazioni per stimolare
una discussione:
- C’è qualche momento che mi ha spaventato?
- Come quando...
- C’è un momento in cui mi sono messo a ridere?
- Come quella volta che...
- Chi mi ricordano Delfino e Serenella?
- Di cosa avrei bisogno su di un'isola deserta?
- Cosa mi mancherebbe di più?
Se ne abbiamo voglia possiamo leggere le altre
fiabe che in diverse parti del mondo riportano gli
stessi motivi.
3. il seguito, durante il quale si torna alla vita di
tutti i giorni portando con sé qualcosa dello
spettacolo. Al termine dell’evento la luce si riaccende sul pubblico e gli attori vengono a ringraziare gli spettatori con un inchino per la loro
attenzione. Se gli spettatori sono contenti di ciò
che hanno visto battono le mani agli attori. Più
forte le battono più vogliono far sapere loro che
sono contenti. In altri paesi si battono i piedi, si
gettano cappelli o cuscini o fiori, o si fischia. Da
noi l’applauso è segnale di approvazione ed il
fischio è un grave segno di disapprovazione. Per
gli attori questo è ancora un momento importante dello spettacolo. Poi, se è possibile, ci si può
incontrare con la classe o in numero maggiore,
con gli attori che hanno presentato lo spettacolo. In questa occasione li si può conoscere come
persone, dato che hanno finito di muoversi e
SCHEDA 3
(Da svolgere dopo lo spettacolo, secondo la
programmazione, senza lasciar passare troppo tempo)
50
A questo punto può seguire una fase di lavoro,
che con gli strumenti più adatti, metta il gruppo
in grado di fissare l’esperienza vissuta insieme
sotto forma di un mosaico di diverse impressioni.
Si può trattare di una serie di disegni raccolti in
un album, oppure di un grande quadro collettivo
realizzato stendendo a terra una serie di fogli di
carta da pacco uniti insieme con il nastro adesivo.
Si può decidere di utilizzare la scrittura, raccogliendo un quaderno di pensieri, oppure proponendo ad ognuno dei ragazzi di scrivere il proprio punto di vista, oppure raccogliendo un
repertorio di frasi e parole particolari riportate a
casa dallo spettacolo.
Si possono recuperare modi di muoversi e di
parlare dei personaggi in un laboratorio teatrale che permetta ai ragazzi di scegliere “chi” vorrebbe essere nella storia.
Si possono inventare giochi che rievochino
momenti della storia.
Il diritto di non fare il riassunto
Noterete che tra le attività proposte manca un
classico strumento di lavoro, che prevede la
rielaborazione e la verbalizzazione dell’evento
sotto forma scritta.
Ogni insegnante conosce al meglio i suoi strumenti e soprattutto i ragazzi con cui lavora, per
cui neppure in questo caso ci permettiamo di
indicare formule valide per tutti.
Una cosa però è certa, che per scrivere una
recensione di uno spettacolo, per ricostruirne
la successione cronologica, bisogna compiere
una operazione molto complessa.
La percezione dell’evento teatrale stabilisce una
gerarchia secondo l’intensità con cui una determinata “azione” ha colpito il nostro immaginario. Di uno spettacolo possiamo ricordare anche
solo una frase, con vividezza eccezionale, e cancellare quasi istantaneamente dalla memoria
dettagli e sfondi, come facciamo di fronte ad un
opera d’arte visiva.
L’analisi dell’opera va quindi proposta ai ragazzi
insieme con gli strumenti per attuarla, per non
rischiare di trasmettere la sensazione che lo
spettacolo “non ci abbia detto molto”.
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Il razzismo spiegato a Lucia
TEATRO DELL’ARCHIVOLTO
Conferenza/Spettacolo liberamente tratta da Tahar Ben Jelloun
drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino
con Federico Vanni
costumi Lorenza Gioberti
pubblico: da 10 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore
La conferenza/spettacolo Il razzismo spiegato
a Lucia segue teatralmente il felice percorso
di Come un romanzo (precedente esperienza
del Teatro dell’Archivolto sul piacere di leggere ispirata al libro/saggio di Daniel Pennac), e
cerca di lottare contro luoghi comuni, frasi
fatte stereotipi che spesso fanno parte del
nostro linguaggio quendo proviamo a parlare
di razzismo soprattutto ai giovani. Un percorso fatto di tante piccole storie, perché la
Storia, quella con la S maiuscola, quella dei
libri, si impara a ascoltando le voci e i racconti di uomini e donne vicini e lontani.
Come Benigni in La vita è bella e Mihaileanu
in Train de vie ci hanno insegnato, ne Il razzismo spiegato a Lucia cercheremo di affrontare la drammaticità del tema con ironica autocritica e con la consapevolezza che tutti
apparteniamo alla stessa tribù.
Partendo dal celebre libro di Tahar Ben
Jelloun, lo spettacolo vuole parlare in modo
semplice e diretto di razzismo. Che cosa è il
razzismo? Come e dove si palesa? Ma io sono
razzista? A queste e a altre domande, comuni
soprattutto in età adolescenziale, Il razzismo
spiegato a Lucia cerca di dare una risposta. Per
riuscire meglio a entrare in contatto con un
pubblico giovane, si è scelto di raccontare
tante piccole e significative storie: Iussuf, un
ragazzo marocchino emigrato a Parigi specialista in cous-cous, Modu un venditore senegalese che gira le spiagge italiane, Olindo
Pantaleo un arzillo signore ottantenne di Mola
provincia di Bari, e tante altri racconti curiosi.
Un monologo vivace, divertente, per lottare
contro luoghi comuni, frasi fatte, stereotipi
che spesso fanno parte del nostro linguaggio
quando proviamo a parlare di razzismo
soprattutto ai giovani
Il libro
È l’ABC del razzismo spiegato a una bambina
di dieci anni dal padre immigrato. Il padre in
questione è Tahar Ben Jelloun e l’occasione è
il 1997, anno in cui il movimento anti-razzista
manifestava nelle vie parigine in favore dei
sans papiers.
Scritto e pensato “con una preoccupazione
pedagogica”, il libro è stato redatto almeno
quindici volte e modificato a seconda delle
reazioni che Ben Jelloun otteneva leggendolo
alla figlia e alle sue giovani amiche, poiché
essendo destinato ai ragazzi tra gli otto e i
quattordici anni, è stato necessario cambiare
le espressioni più complicate e chiarire i concetti più difficili.
IL RAZZISMO SPIEGATO A MIA FIGLIA è pubblicato in Italia da Bompiani nella traduzione di
Egi Volterrani.
L’autore
Tahar Ben Jelloun è nato a Fès (Marocco) nel
1944. Vive a Parigi ed è padre di quattro figli.
Poeta, romanziere e giornalista, è noto in Italia
per i suoi numerosi romanzi e per gli acuti
articoli di osservazione internazionale che
appaiono su “La Repubblica”.
Per il profondo messaggio contenuto ne Il
razzismo spiegato a mia figlia, il 16 novembre
1998 gli è stato conferito dal Segretario
Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, il
“Global Tolerance Award”.
Il razzismo è come l’umidità. Con il tempo la
casa crolla.
Fabio, 13 anni
RASSEGNA STAMPA
Buona l’idea di incorniciare il monologo in una
situazione che i ragazzi sentono vicinissima. Il
papà tormentato da domande difficili mentre è
davanti al televisore, per i mondiali di calcio.
L’interprete Federico Vanni è tanto convincente
51
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
che i piccoli spettatori, a fine racconto, gli chiedono notizie in più sull’immaginaria interlocutrice come se fosse davvero la sua bambina.
Saggia e suggestiva soluzione quella delle microstorie, che traducono lo spinosissimo argomento
in favola.
Silvana Zanovello, Il Secolo XIX
Razzista? Mi fai ridere, papà
«Il razzismo è come l’umidità: col tempo farà
crollare la casa». Con questa metafora del silenzioso morbo che sottovalutato può distruggere
l’umanità, si è conclusa ieri mattina alla Casa si
Pulcinella l’ultima replica di una serie di matinée
per il pubblico scolastico dello spettacolo Il
Razzismo spiegato a Lucia.
In scena l’attore Federico Vanni, bolognese, della
scuderia del Teatro dell’Archivolto, qui alla prima
esperienza di teatro-ragazzi.
In scena è da solo: di fronte ha una platea gremita di ragazzini (ieri erano di terza media, di
solito sono più piccoli). Luci accese in sala, sul
palco soltanto un tavolino. L’inizio è quello tipico
della simil-conferenza (sottogenere di nobile tradizione nel teatro della crisi del dramma: chi può
non ricordare subito la conferenza cechoviana
del Fa male il tabacco?). L’argomento è il razzi-
smo. Tema difficile, ispido e sfuggente.
Antiteatrale, si direbbe di primo acchito. Eppure:
ragazzi incollati alle sedie, emozioni forti e risate di cuore, addirittura, sul finale.
Ma andiamo con ordine. Daccapo. La simil-conferenza ha un pretesto: il libriccino quasi omonimo di Tahar Ben Jelloum, lo scrittore francomarocchino, che rimane appunto un’idea di partenza (la spiegazione da dare a una figlia).
Dell’impianto didattico di quel testo fortunato
non è rimasto nulla nel testo confezionato da
Giorgio Scaramuzzino (che è pure regista). Al
contrario sul canovaccio di un papà costretto a
rinunciare alla partita in tv per rispondere alle
domande della figlia Lucia, si intrecciano prose
ricavate da Vittorio Zucconi, da Vincenzo Cerami,
e storie, per lo più vere, ricavate anche da notizie di cronaca.
52
Papà, cos’è il razzismo? Domanda «galattica»
alla quale papà Federico - dopo il primo sbandamento - risponde come suo nonno rispose a
lui stesso che gli chiedeva: cos’è la guerra? «Non
lo so» fece quello e fa lui. «Ma posso dirti cos’è
la guerra (il razzismo) per me. Come l’ho vissuta io e cos’è stata per le persone che ho conosciuto».
Il razzismo è una serie di storie agrodolci: la storia di Youssouf, ragazzo arabo-parigino che
andava a caccia di odori; la storia di Olindo, il
postino pensionato siculo-bolognese che lasciava l’auto aperta, perché vi si rifugiassero i negri
senza-tetto; la storia di Manu, il senegalese che
parla quattro lingue, ha una laurea e apre e
chiude gli ombrelloni sulla spiaggia di Rimini; le
storie di quella nigeriana che urlava voi italiani
siete tutti ignoranti e di quel generale che dettava ai suoi soldati la preghiera contro i terroni.
Piccole storie e grandi luoghi comuni che diventano esilaranti se li recita papà Federico: donna
al volante pericolo costante, donne e buoi dei
paesi tuoi, i politici sono tutti ladri, i comunisti
mangiano i bambini…
Ridicoli i luoghi comuni, ma efficaci nell’insegnare ai bambini ad aver paura dell’altro: «razzisti
non si nasce, si diventa».
Papà Federico, che nel frattempo ha abbandonato l’aplomb del conferenziere e a cominciato
a «recitare» (e qui rivela tutte le sue abitudini di
attore «da grandi», compreso qualche vizio del
recitardrammatico) va al fondo del problema,
all’esistenza stessa di una presunta pluralità di
razze. Ed è a questo punto che Federico Vanni
rischia il confronto con Roberto Benigni interprentando la scena esilarante del polpaccio
ariano dal film La vita è bella. I ragazzi ridono di
gusto. Bravo papà Federico, funziona!
Nicola Signorile,
La Gazzetta del Mezzogiorno
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Bandiera - Ballata per una foglia
ACCADEMIA PERDUTA - ROMAGNA TEATRI
Tratto dal racconto Bandiera di Mario Lodi
drammaturgia e regia Claudio Casadio
con Mariolina Coppola e Maurizio Casali
allestimento scenico Marcello Chiarenza
pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 55 minuti circa
teatro d’attore - musica dal vivo
Dieci anni dopo Cipì, Accademia Perduta
incontra ancora Mario Lodi, scrittore per l’infanzia i cui racconti sono scaturiti dal rapporto con i bambini nella sua esperienza di maestro elementare.
Il testo scelto da Claudio Casadio, che ne ha
curato l’adattamento teatrale e la regia, è
Bandiera tenera favola sul ciclo delle stagioni.
ro che gli ha dato la vita, chi per vedere che
cosa accadrà dopo, chi per non morire.
È una favola vera perché nasce dalla realtà
della natura, che i bambini osservano da
quando sono nati. Ed è una favola la rievocazione fantastica che i bambini hanno creato
interpretando il presunto dramma della foglia.
È questo il tema di fondo che porta i bambini alla lettura divertente e fantasiosa della
fotosintesi clorofilliana e nello stesso tempo al
dramma umano del distacco da questa vita
che abbiamo tanto amato e alla quale abbiamo dato il meglio di noi stessi.
Questa storia pone il rapporto dell’uomo
con la natura al centro di una nuova civiltà
La vita di una foglia di ciliegio, Bandiera
appunto, che resiste imperterrita attaccata al
suo ramo, incurante dell’arrivo dell’inverno, è
il filo conduttore dello spettacolo.
Questa lotta impari con la natura vinta da
Bandiera, durerà fino al nascere delle nuove
foglioline all’arrivo di una nuova stagione.
Tema dello spettacolo è la poesia della vita
nella sua gioia e nella sua malinconia in una
tenera e delicata accettazione del suo ciclo.
Lo spettacolo ricerca la trasformazione di un
racconto in teatro conservandone e amplificandone il lato poetico e immagignifico.
Un suggestivo gioco di oggetti, creati da
Marcello Chiarenza, creano uno spazio scenico dove un albero viene trasformato a vista
dagli attori nel susseguirsi delle stagioni.
La musica e le canzoni, eseguite dal vivo, creano la colonna sonora che accompagna la suggestione del racconto.
La favola vera di Bandiera è la storia di un
albero, che è una famiglia, un laboratorio, un
mondo.
Ed è la tragica storia di una foglia che fa parte
di questa famiglia-laboratorio che, quando la
legge inesorabile della natura la chiama, non
vuole staccarsi dal ramo come le sue sorelle,
dando vita a una umanizzazione differenziata:
chi pensa che rifiuta per restare vicino all’albe-
53
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Storia di carta
TEATRO DEL CANGURO
di Lino Terra, Renato Patarca, Nicoletta Briganti, Fabrizio Valentini, Natascia Zanni
scene Fabrizio Valentini
figure e animazioni Nicoletta Briganti, Renato Patarca
luci Marrico Rocchi
musiche Gustavo Capitò
con Umberto Rozzi, Walter Caccioppola, Natascia Zanni
regia Lino Terra
pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 55 minuti circa
figure ed animatori a vista che disegnano sporcano e si sporcano
In questo spettacolo ci sono molti fogli di
carta di varie forme e dimensioni, ci sono
tanti colori, tanti pennelli, matite, pennarelli:
insomma c’è tutto quanto può essere utile
per disegnare, colorare, dipingere.
Ci sono poi colla, forbici, nastri adesivi:
insomma c’è tutto quanto serve per incollare, tagliare, piegare, aggiungere, sottrarre.
Ci sono anche Umberto e Walter in questo
spettacolo: Umberto disegna, pittura, dipinge, sporca, si sporca; Walter cancella, taglia,
incolla, sporca, si sporca.
C’è poi una storia, la storia di Bimba: Bimba
è un pupazzetto curioso e vivace che proprio non riesce a stare lontano da tutte le
cose che Umberto e Walter disegnano e
costruiscono; se ad esempio su di un foglio
appare il disegno di una casa subito Bimba
vuole entrarci e chiede a Natascia, la sua animatrice “personale”, di aiutarla ad entrare
nella casa, se invece il disegno rappresenta
un albero subito Bimba ci si vuole arrampicare.
Qualche volta Natascia si adopera per farle
capire che bisogna essere prudenti, che non
si può fare tutto quello che si vuole, che ci
sono cose pericolose...che qualcuno potrebbe arrabbiarsi, che...
Ma Bimba non sente ragione, lei è fatta così,
come del resto sono fatti così anche tanti
bambini, e infatti quello che succede a lei
potrebbe accadere anche a molti bambini.
Allora perché si racconta la storia di Bimba
se potrebbe essere simile a tante altre?
Perché questa è più strana, più divertente,
più incredibile di tutte le altre; e questo gra-
zie al fatto che Bimba è sì come tutti gli altri
bambini, ma lo è molto...molto...molto di più!
Ed allora quando qualcuno è “molto, molto
di più” diventa sempre interessante guardare
ed ascoltare tutto quanto gli accade...
54
Riuscirà Natascia a farle capire che l’acqua
bagna, che il fuoco scotta, che il mare è profondo, che il cielo è troppo alto, che un cane
può anche mordere (se lo si infastidisce), che
se non si mangia (quando si deve farlo) si ha
poi tanta fame, che se non si dorme (quando si deve farlo) si ha poi tanto sonno...e
cosa e chi incontrerà Bimba tra le righe e i
punti e i colori dei disegni di Umberto e
Walter?
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Wolfi bambino prodigio
TEATRO LITTA
di Roberto Corona, Claudio Raimondo
con Roberto Corona, Massimo Cottica al pianoforte, Gabriella Locatelli soprano
regia Roberto Corona
pubblico: da 8 a 13 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore - musica dal vivo
Un evento eccezionale scuote la platea e
forse il mondo intero: Mozart, il grande genio,
è tornato.
I due primi testimoni di questo clamoroso
ritorno, il maestro di musica e la cantante, non
credono ai loro occhi. Il previsto concerto in
suo ricordo passa in second’ordine e la curiosità si fa spazio. Il tempo, oltre ad arrugginire
le sue giunture, ha rimosso la memoria della
sua vita. Sarà la musica a guidare il ricordo dei
momenti più importanti e di quelli meno noti
della sua breve esistenza. Maestro e cantante
vorrebbero seguire un ordine cronologico di
tali eventi, ma la curiosità ancora infantile di
Wolfi, il suo cercare nelle emozioni, più che
nel tempo, ci porta in un’atmosfera sospesa
tra estremi opposti, colorati di musica e visioni. Viaggi e incontri eccezionali ci immergono
in un'epoca passata, ma ancora così umanamente vicina.
L’atmosfera leggera, l’ascolto dal vivo di alcuni
brani del genio, così profondamente emotivi,
diventano una fonte di grande ispirazione per
giocare e improvvisare con la fantasia.Trovare
qualcosa di sé in quelle atmosfere, forse le
grandi aspirazioni che aiutano a crescere, un
senso leggero che attraversa l’anima, una passione che deve essere difesa e coltivata con
tenacia.
Ed è quello che forse ha fatto Mozart, il bambino prodigio, che all’età di soli sei anni ha
composto la sua prima opera e ci ha donato
alcune delle più belle pagine della musica classica, apprezzate anche da chi, di questa materia, è completamente digiuno. Una vita particolare quella di Mozart. La sua genialità, la sua
complessità sublime, ma soprattutto le sue
emozioni conflittuali e la sua contraddittoria
umanità ci mettono davanti a un personaggio
eccezionale, e allo stesso tempo umano e
comune.
Wolfi, dunque, è tornato, e da gran viaggiatore, quale è sempre stato, vuole uscire per
vedere come è cambiato il mondo…
Un modo per avvicinarsi al mondo della grande musica con leggerezza e divertimento, nel
250° anniversario della nascita di Mozart.
55
NOTE DI REGIA
Mettere in scena Wolfi bambino prodigio è
stata un’enorme sfida. Da una parte per l’interesse per l’argomento e per la grandezza
del personaggio. Dall’altra perché si voleva
parlare di Mozart ad un pubblico di ragazzi,
per i quali - si sa - la musica classica, e in particolare la lirica, possono risultare “noiosi”, e,
quindi, argomento particolarmente a rischio.
La ricerca si è così rivolta, in particolare, verso
gli aspetti vivaci, vivi, giocosi, emotivi della vita
di Mozart.
La musica in questo ha, naturalmente, un
ruolo fondamentale. La produzione di Mozart
è stata immensa e qualitativamente straordinaria, e non poneva problemi di scelte. Il problema semmai era “come” mettere in scena la
musica di Mozart per un pubblico di ragazzi.
Ne è venuta subito fuori l’idea del terzetto: un
pianista, un soprano e un attore.
In tutto questo processo, il testo è cambiato
numerose volte: da una prima stesura di
carattere didattico, in cui si cercava di riprendere la biografia di Mozart attraverso la figura di un attore che riviveva le sue stesse passioni da bambino, si è arrivati ad una stesura
più interessante nella quale, invece, risaltano
soprattutto le emozioni, il sentimento, la passione, e dove si è deciso di mettere in scena
proprio lui, l’enfant prodige, il genio.
La passione è diventata il filo conduttore della
vicenda.
La figura di Mozart che ne è venuta fuori è
geniale, ma anche semplice e ingenua. Sono
stati scelti momenti della vita di Mozart che
più si potessero avvicinare al sentire dei
ragazzi del pubblico. È emerso il personaggio
del padre Leopold, che riconosce il talento
del figlio e lo indirizza, che lo porta in giro per
le corti d’Europa come un enfant prodige, col
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
“Corona Gherzi Mattioli” ha creato spettacoli quali: ARBOL, vincitore del Premio
ETI/Scenario 1989; ARI-ARI, vincitore del
Premio ETI/Stregagatto 1994; MUNECA, vincitore del Premio ETI/Stregagatto 1998. Con
lo spettacolo OZ (2002) ha vinto il Premio
ETI/Stregagatto come miglior attore nel 2004.
MASSIMO COTTICA
ha vinto diversi concorsi pianistici e cameristici sia nazionali che internazionali e nel luglio
1992 gli è stato assegnato il “Diploma di
Merito” della Accademia Chigiana di Siena in
qualità di compositore. La critica internazionale parla di lui come di un musicista “dalla
straordinaria versatilità”, “che sa interpretare
ciascun pezzo con pieno carattere”, “che unisce uno straordinario talento a dei modi simpatici”,“dotato di enorme virtuosità”,“ricco di
sentimento”, “poeta della tastiera”.
doppio significato che può assumere questo
termine di genio, ma anche di “scimmietta
ammaestrata”, come lo canzonano i bambini
di corte a Londra.
Per coltivare la sua passione, Mozart romperà con il padre, si ridurrà in miseria, ma comporrà le opere immortali.
GLI ARTISTI
CLAUDIO RAIMONDO
diplomato alla Scuola Attorale del Teatro
Stabile di Torino, partecipa a molte esperienze di teatro sperimentale prima di approdare
al TEATRO DEL SOLE, dove rimane per 25
anni come attore, regista e pedagogo della
Scuola Attorale. Insieme a Serena Sartori, a
Felice Picco e ad altri 25 artisti di diverse provenienze fonda il Centro Interculturale Koron
Tlè. Lavora attivamente come regista e pedagogo in situazioni quali carceri, CSE, scuole e
Centri Giovanili. È da 10 anni regista in
Germania di molti spettacoli del gruppo
Spielwerk. Come drammaturgo ha collaborato insieme a Fabio Comana e Roberto
Corona allo spettacolo “L’appeso”.
GABRIELLA LOCATELLI
giovanissima soprano, ha partecipato ad allestimenti operistici in Francia, Spagna e negli
Stati Uniti, dove ogni volta le sue interpretazioni hanno trovato il consenso del pubblico
e della critica. Ha lavorato con direttori come
Marco Berdondini, Paolo Savio, David Miller.
BRANI MUSICALI AFFRONTATI
NELLO SPETTACOLO
Brani vocali
“Voi che sapete” da Le nozze di Figaro K492
“Non so più cosa son, cosa faccio” da Le
nozze di Figaro K492
Abendempfindung (“Sentimento della sera”),
Lied per canto e pianoforte K523
Aria della Regina della Notte, da Il flauto magico K620
Duetto di Papagena e Papageno, da Il flauto
magico K620
Brani pianistici
Minuetto in Sol K1
Marcia alla Turca, dalla Sonata in La maggiore
K331
Fantasia in Do minore K475
Allegro assai, dalla Sonata in Fa K332
Finale danze tedesche K 509
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Sulla vita di Mozart:
“MOZART” di Michel Parouty
ed. ELECTA-GALLIMARD
“MOZART” di Wolfgang Hildesheimer
ed. SUPERBUR SAGGI
“VITA DI MOZART” di Sthendal
ed.TASCABILI NEWTON
“L'ANIMA DI HEGEL E LE MUCCHE
DEL WISCONSIN” di Alessandro Baricco
ed. GARZANTI
Su come si viveva nel ‘700:
“IL PROFUMO” di Patrick Süskind
ed.TEADUE
Con accompagnamento di Cd per l’ascolto
di alcuni brani:
LE GRANDI FIABE IN MUSICA narrate da
Giovanni Cavizel
ed. DVE JUNIOR
FILMOGRAFIA DI RIFERIMENTO
AMADEUS di Milos Forman
IL FLAUTO MAGICO di Ingmar Bergman
NOI TRE di Pupi Avati
SITI INTERNET
www.cronologia.it/storia/biografie/mozart.htm
www.mozart2006.at
ROBERTO CORONA
personalità tra le più innovative del teatro
ragazzi italiano e non solo, con la formazione
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COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Di segno In segno
GIALLO MARE MINIMAL TEATRO
ideazione e progetto drammaturgico:Vania Pucci
luci, scelte musicali e collaborazione all'allestimento: Lucio Diana
tecnico di compagnia Alessio Lotti
collaborazione drammaturgica Stefano Furlan
contributi all'allestimento Simona Salani
con Vania Pucci, Adriana Zamboni
pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore e disegno dal vivo
Perché i bambini devono sempre andare a
letto anche se non hanno sonno?
Perché esiste la notte e il giorno?
Perché non si può parlare sott'acqua?
Cos’è l’aria?
Cosa c’è oltre il cielo?
Tutto inizia da una finestra che si apre per la
prima volta di notte.
È il pretesto per cercare di gettare uno
sguardo sul mondo, E allora si cerca di capire, di “spiegare” questo mondo fin dalla sua
nascita, da quando era piccolo “tanto da
stare in una mano” Si spiega il perché del
giorno, della notte, delle stelle, del cielo, dell'acqua, dell'aria, della terra...., e diventa quasi
raccontare una fiaba, una storia “fantastica”
ma allo stesso tempo molto reale.
Una lavagna luminosa aiuta l’attrice a raccontare questi grandi “fatti”, Sullo schermo/fondale si formano linee, segni, disegni, immagini, tutte realizzate in contemporanea da una
disegnatrice, che sono di aiuto alla spiegazione/racconto, qualche volta la precedono,
qualche volta la rendono poetica. Così l’attrice interagisce in maniera ludica con le imma-
gini bidimensionali proiettate, manipolate a
livello narrativo, in un incontro/scontro tra
gesto, parola e segno,
Per tutti i bambini che una notte hanno
aperto la finestra per guardare il cielo,
Menzione speciale della giuria Premio ETI
Stregagatto ‘99
“Per il garbo e la fluidità con i quali racconta
ai più piccoli l’avventura della conoscenza con
felicità di risultati artistici e intelligenti indicazioni pedagogiche”
GIALLO MARE MINIMAL TEATRO
È una compagnia di produzione e di progetto strutturata come un "epicentro" teatrale e
multidisciplinare diffuso. Fin dalla sua costituzione si è caratterizzata per una qualificata e
riconoscibile attività di produzione con particolare attenzione al Teatro per le Nuove
Generazioni per la quale ha ottenuto significativi premi e riconoscimenti.
La compagnia svolge da anni, oltre alla sua
costitutiva funzione di produzione, rispetto
ad un vasto territorio distribuito su tre province della Toscana, un progetto di formazio-
57
ne, promozione ed ospitalità legati al teatro,
con particolare attenzione al teatro di innovazione per il pubblico delle nuove generazioni.
Il suo costante percorso di ricerca drammaturgia e scenica si incentra sul recupero di
alcuni articolati aspetti della tradizione teatrale e di una loro rilettura con gli strumenti della contemporaneità.
Una ricerca che coniuga la tradizione con
linguaggi, idee e tecniche capaci di dialogare
con vari pubblici a partire da quello delle
nuove generazioni. La “grammatica” della
poetica della compagnia si struttura tramite
un’attenzione particolare ad alcuni aspetti
significativi della composizione teatrale:
• Multiscena - Ampliamento delle potenzialità in termini di scrittura e messa in scena
della tecnologia primaria del teatro tramite un utilizzo originale di sistemi e tecnologie di riproduzione meccanica, digitale
ed analogica del suono e dell'immagine.
(Boccascena, Lieto il fine, Consumazione
Biancaneve
Neranotte
obbligatoria,
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
• Tradizione Tradita - Il confronto, la rilettura di testi classici della tradizione teatrale,
letteraria ed orale del mondo degli adulti,
dei giovani e dei bambini. Un itinerario di
riduzione, rielaborazione realizzato tramite stratificazioni, studi, laboratori. Un lavoro di ricontestualizzazione in termini
contemporanei di lingua, di contesto e
concezione drammaturgia, pur nel rispetto integrale della fabula, dei fuochi narrativi centrali dei testi presi in esame.
(La Storia di Giulietta e Romeo, Sette,
Pollicino in pista).
VANIA PUCCI
Fondatrice insieme ad altri operatori teatrali del laboratorio teatrale empolese, opera
dal 1977 nel Teatro ragazzi e giovani.
Partecipa a corsi tenuti da Dario Fo, Augusto
Boal, Els Comediants e Living Theatre. Nel
1981 fonda la compagnia Giallo Mare
Minimal Teatro e si occupa di Progetti
Teatro/scuola elaborando corsi, seminari,
laboratori, stages di teatro per insegnanti e
ragazzi. Contemporaneamente porta avanti
una particolare ricerca come attrice e realizza pièces teatrali di narrazione con l’uso di
telecamera e televisione chiamate “tele/racconti” con le quali partecipa ai più importanti festivals internazionali di teatro. È autrice e
attrice degli spettacoli: Prove di volo;
Biancaneve, neranotte, giallaluna, brunaterra; Di
Segno In Segno; Paesaggi Paralleli; Lezioni di
Geografia.
Giallaluna Brunaterra, Di Segno in segno,
Storie Zip, Albero, Www.Dghamelin.Com)
• Di/Visioni - Rapporto tra spazio scenico e
punto di vista dello spettatore. Lo spazio
scenico come modulo di scrittura della
relazione con il pubblico costantemente
reinventabile nella sua progettazione sia in
termini spaziali che simbolico-drammaturgici
(Per un attimo una stella, Hansel & Gretel
Restaurant, Gostanza, Lezioni di geografia,
Mi basta un attimo!)
• Narrazione e Teatro della Memoria - Il
lavoro di recupero e rielaborazione del
teatro di narrazione ed affabulazione, di
una ricerca drammaturgia legata alla figura
dell'autore/attore, per un teatro della
memoria capace di legare storie che mettono a confronto generazioni.
(No eh! Un’altra arca ancora, Paesaggi
paralleli)
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COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
I grandi dittatori
TEATRO DELLE BRICIOLE - Teatro Stabile di Innovazione
testo e regia Bruno Stori e Letizia Quintavalla
con Bruno Stori
musiche Alessandro Nidi
luci e suono Dario Andreoli
attrezzeria Patrizia Caggiati
assistente Sara Zanella
collaborazione per la ricerca storica e la documentazione
William Gambetta, Irene Di Jorio, Leonardo Di Jorio
pubblico: da 10 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore
“I bambini devono crescere, e così è necessario
che imparino dalla storia come la sobillazione e
l’intolleranza possano trasformare facilmente gli
esseri umani in inumani. Quando qualcuno dice di
sé “io sono il più intelligente, il più forte, il più
coraggioso e più talentuoso uomo al mondo” si
rende ridicolo e imbarazzante, ma se al posto di
“io” dice “noi”, e sostiene che “noi” siamo i più
intelligenti, i più forti, i più coraggiosi e i più talentuosi al mondo nella sua patria lo applaudono
entusiasti e lo definiscono un patriota. Mentre
tutto ciò non ha nulla a che vedere con il patriottismo. Si può infatti essere attaccati al proprio
paese senza per questo dover sostenere che al di
fuori di esso vive solo gentaglia inferiore. E invece
più persone caddero in questa insensatezza, più
la pace fu in pericolo”
(da Breve storia del mondo di E. H. Gombrich)
L’attore in un dialogo diretto con il pubblico, si
confronta con una platea numerosa, su un
tema importante come la dittatura.
Un monologo tragicomico per platea illimitata,
cioè per tutti quelli che ci stanno…
Un ometto solo sul palco a tu per tu con i
grandi dittatori della storia, soprattutto quella
italiana. Un ringraziamento al Grande Dittatore
di Charlie Chaplin che è stata la fonte di ispirazione e ha dato l’impulso alla creazione del
progetto.
che tiene avvinto il «popolo del pubblico» all’ascolto, una scoppiettante, intelligente teatralità.
È giunto alla sua esatta misura I grandi dittatori,
testo di Bruno Stori e Letizia Quintavalla, che
firma anche la regia, produzione delle Briciole,
visto al Teatro al Parco, una creazione che aveva
lasciato perplessi in più passaggi, per sottolineature ridondanti, eccesso di spiegazioni, confronti
troppo facili.
Forse il testo è mutato di poco ma Bruno Stori,
sempre bravissimo e ora davvero perfetto nell’equilibrare le forme di coinvolgimento dei ragazzi
tenendo sempre viva la loro attenzione, ha ridotto con tale determinazione il tempo dello spettacolo da lasciare come senza fiato gli spettatori.
Questo senza che mai si perda il senso, anzi risul-
RASSEGNA STAMPA
I grandi dittatori
Uno Stori scoppiettante
Uno spettacolo travolgente d’energia, teso, veloce,
59
tando come meravigliosamente potenziato dalla
velocità, passando Bruno Stori, unico protagonista
in scena, dal circo alla lezione (vera e finta:
mescolando periodi e nazioni, politica ed economia, ma con sostanziale aderenza alla storia), dal
varietà alle più varie citazioni, Charlie Chaplin
(quel mondo che fluttua e scoppia tra le mani!) e
Totò, raccontando e interpretando, ilare e grottesco, capace di arringare la sua folla di spettatori
e subito dopo commentare ironicamente il suo
agire. Una manciata di minuti in meno, una rigorosa professionalità unita a un’impetuosa generosità comunicativa, rendono I grandi dittatori spettacolo ora di particolare intensità teatrale, belle,
funzionali all'irresistibile gioco d'insieme, le musiche di Alessandro Nidi.
Davvero inquietante nell'apparenza dello scherzo
il momento in cui viene chiamato un ragazzo a
esprimere liberamente il suo pensiero: democratico il dittatore?!
Ma: un istante di buio - e lo spettacolo può continuare senza più quell’amante della libertà!
Ed ecco che poco dopo si è tutti nuovamente
affascinati da quel fiume di parole - del personaggio/dell’attore che lo interpreta, una forma di
incantamento, però sempre vigile, gli spettatori
pronti alla partecipazione, al divertimento, alla
risata con pensiero.
Il trucco c’è: quella forma di racconto grottesco,
quasi da circo, un po’ gridato non è di un dittatore, ma di un attore!
Con filastrocca finale: no, non è il suo mestiere
governare, fare conquiste. «Io voglio far l’attore/
saltare e sgambettare/ e fare anche il buffone/ e
dir quel che mi va!».
Applausi scroscianti, meritatissimi.
Valeria Ottolenghi, La Gazzetta di Parma
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Siamo qui riuniti...o della democrazia imperfetta
TEATRO DELLE BRICIOLE - Teatro Stabile di Innovazione
con Bruno Stori
testo e regia Letizia Quintavalla, Bruno Stori
musiche Alessandro Nidi
ideazione luci Emiliano Curà
consulenza storica Irene Di Jorio
assistente alla regia Silvia Boschi
tecnico Mauro De Pietri
pubblico: da 10 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore
Il mondo è fuori squadra: che maledetta noia
esser nato per rimetterlo in sesto
(W. Shakespeare, Amleto)
Dopo il capitolo d’esordio de I grandi dittatori (2003), Siamo qui riuniti o della democrazia
imperfetta è la seconda tappa del progetto,
diretto da Letizia Quintavalla e Bruno Stori, di
un teatro che parla ai ragazzi di politica in
senso alto, con il rigore della ricerca storica e
la profonda leggerezza del riso e dell’ironia.
Ma di quale politica si tratta? Di quella illustrata dalla radice della parola, quella del senso
etimologico, come la intendevano i greci: non
la gestione della cosa pubblica o del potere,
ma l’essere o il saper diventare cittadini
autentici, protagonisti attivi e critici del luogo
abitato dagli uomini: la polis. Politoi quindi,
uomini all’altezza dell’identità di animali sociali, destinati dalla natura a superare la dimensione individualistica per affrontare coraggiosamente il rapporto con l’altro. Quell’altro che
nel presente è sempre più spesso qualcuno
che viene da lontano, da altre polis, da altri
mondi, così differenti per lingua e per cultura.
È in questo orizzonte di senso che la politica
è la protagonista assoluta di questo spettacolo.
Condotto per mano dall’attore/guida in un
ironico e istruttivo viaggio nel tempo che ha
inizio dalla culla della democrazia, l’Atene di
2500 anni fa, il pubblico approderà sorpreso
a un oggi carico di contraddizioni e disuguaglianze. Scoprendo (o riscoprendo) le tante
imperfezioni, le storture, i camuffamenti delle
democrazie del nostro tempo. Sarà curioso
allora avvedersi di come la democrazia non sia
una conquista acquisita, né d’altronde una ste-
rile utopia, sia invece un tentativo in movimento, un’affascinante ipotesi di lavoro, una
tensione ancora da agire.
Tra i compagni di viaggio, un grazie particolare al greco Socrate, alla sua arte della parola
come colloquio e percorso a due, come
arricchimento interiore, di sé e dell’altro. E
allo spagnolo Fernando Savater, che dopo
Etica per un figlio ha gettato, con Politica per un
figlio, uno sguardo ancora una volta acuto,
penetrante, intenso sul rapporto tra generazioni.
RASSEGNA STAMPA
Briciole di grande teatro
intervista a Bruno Stori
L’AVEVAMO visto l’ultima volta sul palco per
I grandi dittatori, solo in scena davanti ai ragazzi, sospeso tra la Storia e il teatro ad evocare
Charlot, Benigni e Totò e a ricordare i grandi
tiranni del Novecento in uno spettacolo
comico e tragico, dolce e terribile, scritto e
diretto con Letizia Quintavalla per il Teatro
delle Briciole. E ora lo aspettiamo in Siamo qui
riuniti, nuovo assolo d’attore e di nuovo un
faccia a faccia, anzi un principio di dialogo, tra
60
i giovani chiamati all’incontro in un teatro
pronto a farsi agorà e lui, Bruno Stori, che del
Teatro delle Briciole di Parma fu tra i fondatori quasi trent’anni fa (…)
Tra I grandi dittatori e Siamo qui riuniti sembra
non esserci soluzione di continuità…
In effetti, come in I Grandi dittatori, anche qui
l’idea è di uno stare insieme agli altri per discutere, riflettere, confrontarsi. Da I grandi dittatori
si arrivava alla conclusione della necessità di
usare la propria testa, di non delegare a nessuno il proprio pensiero. Proprio a partire da questo assunto è nato il nucleo di uno spettacolo
che racconta a sè stesso e agli altri la democrazia e quindi pretende che chi parla e chi ascolta si confrontino, perché tutti in questo caso,
attori e spettatori, sono governanti e governati
nello stesso tempo. Quindi Siamo qui riuniti è
detto anche nel senso dell’incontro pubblico tra
te attore e loro spettatori.
Sì, si tratta di affrontare, dentro l’atto teatrale,
ma con la coscienza costante del fuori, l’idea di
essere tutti uomini politici. Per farlo, partiamo
dall’antica Grecia (…)
Nel tuo monologo coinvolgi i ragazzi?
Beh, cerco di fare con i ragazzi del pubblico quello che faceva Socrate con gli ateniesi. L’idea dell’incontro in Siamo qui riuniti è fondamentale.
Il grande dittatore di Charlie Chaplin, il film, era
stata fonte di ispirazione alla creazione del
vostro progetto quasi omonimo. Anche per
Siamo qui riuniti avete avuto un impulso di
questo genere?
Nel caso dei dittatori, ovviamente, il film riusciva
anche a prestarci una struttura narrativa. In questo caso, il primo riferimento è un libro del filo-
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
sofo Fernando Savater, Politica per un figlio, che
abbiamo tenuto come filo conduttore, usando
come blocchi tematici dello spettacolo gli stessi
argomenti che Savater tratta nel libro. Poi, per la
drammaturgia, abbiamo cominciato dalla
costruzione del personaggio e dal metodo socratico. In questo nuovo spettacolo io metto in atto
infatti un gioco maieutico continuo, non solo nei
confronti del pubblico, ma anche nei confronti di
me stesso. Voglio dire, faccio domande a loro e
anche a me per cercare insieme di arrivare alla
verità.
State seguendo un percorso di intersezioni
tra il teatro e la storia. Anche questa volta
avete collaborato con studiosi e raccolto
documenti?
Sì, abbiamo avuto di nuovo la collaborazione
della giovane storica Irene di Iorio che ci ha aiutato a cercare e trovare materiali. E poi abbiamo usato testi di Hillmann, di Bauman (…)
Ma che cosa riesci a raccontare della democrazia, mentre siete lì riuniti? Solo l’antico o
anche il contemporaneo? Solo le conquiste o
anche le difficoltà?
In Siamo qui riuniti raccontiamo per esempio il
primo giorno in cui nacque la democrazia greca,
e lo raccontiamo basandoci sul fatto che questa
parola, democrazia, è sempre rimasta uguale, è
esistita ed esiste, ma non sempre corrisponde
alla realtà che propugna. E facciamo anche una
critica della democrazia, delle cose che non funzionano, della maggioranza che può anche non
fare la cosa giusta. Siamo guidati insomma da
un amore-odio per la democrazia. E il messaggio, per i ragazzi, è quello di imparare a difendere le proprie opinioni, e quindi a cercare gli strumenti e gli argomenti per farlo. Il grande sforzo
è di riuscire a non essere mai banali, a giocare
tra comico e tragico, ad affrontare temi importanti senza mai aggrottare le sopracciglia.
Questo è ciò che chiedete a voi. Ma ai ragazzi del pubblico che cosa chiedete?
Chiediamo loro l’attenzione. Perché stiamo trattando un argomento non facile, che è quello del
vivere insieme. Rispetto a I grandi dittatori mi
sembra che questo nuovo lavoro presupponga
una maturazione maggiore da parte del pubblico. Se lì io ero anche il tiranno, di fronte al quale
il pubblico può essere succube, e passivo, qui
sono sempre pari tra i pari, perché chiedo a chi
mi sta davanti di essere attore, e attivo, quanto
me.
Che rapporto c’è tra la creazione teatrale e
la tensione pedagogica?
Il Teatro delle Briciole ha sempre messo l’attenzione al pubblico al centro del suo percorso. Lo
ha fatto sin dall’epoca del Piccolo Principe, il
nostro primo spettacolo, nel 1975, in cui la regia
di Gigi Dall’Aglio dava struttura alla struttura.
Ecco, noi abbiamo avuto sempre questa tensione per l’aspetto pedagogico e questo per me
vuol dire che non abbiamo mai fatto lo spettacolino per lo spettacolino (…)
Ma i ragazzi che incontri sono cambiati in
questi anni?
Posso dire di aver trovato sempre ragazzi molto
in gamba, intelligenti. Ragazzi molto più curiosi,
molto più in ascolto di quello che alcuni vogliono
farci credere. Sono gli adulti che trattano troppo
spesso i bambini come “non in grado”. E invece
il linguaggio con loro può essere tenuto alto, può
mirare alto. L’importante è parlare sempre con
loro, giocare con loro, e farlo nella maniera autorevole che il palco consente, ma insieme con
franchezza. Il pubblico cambia sì, ma cambia
semplicemente a seconda di chi gli si rapporta.
Bisogna parlare ai ragazzi con lealtà, e allora
ecco che i ragazzi, i bambini appaiono molto più
in gamba della maggior parte degli adulti che
incontro. L’importante è pensare a fare teatro e
lavorare sui contenuti, sulla bellezza del teatro.
Federica Iacobelli, Primafila
Raccontare la democrazia con goliardia
e rigore
Quando si dice andare controcorrente, rovesciare i luoghi comuni. Sembrava che il teatro ragazzi (il teatro in generale) non dovesse avere niente a che fare con finalità dichiaratamente pedagogiche. Ed ecco Letizia Quintavalla e Bruno
Stori membri fondatori dello storico Teatro delle
Briciole varare dopo i Grandi Dittatori la seconda tappa del loro progetto di pedagogia “politica” per ragazzi «dagli 11 anni in poi». Gaia
pedagogia, naturalmente, perché questo Siamo
qui riuniti o della democrazia imperfetta che
Stori, camicia azzurra e solare vestito di lino
bianco, apre a passo di sirtaki è un viaggio di
andata e ritorno dalle radici della democrazia
nella Grecia di duemila e cinquecento anni fa
fino ai giorni nostri, dai dialoghetti di maieutica
socratica ai capitoli di Politica per un figlio di
Fernando Savater, compiuto senza mai aggrot-
61
tare la fronte: intrecciando come nelle lezionispettacolo di Dario Fo il gioco, lo spirito goliardico, lo sberleffo del “pazzariello” con il rigore e la
mole del’informazione scientifica. Non un catechismo di soluzioni usa e getta, un Bignami di
verità da mandare a memoria, un Elogio della
Democrazia senza ombre di dubbi, ma un coinvolgente invito a ragionare in gruppo perché, etimologia alla mano, idiota in greco significa solo,
isolato, e politica viene da “polis”, città, dunque i
politici siamo noi, siete voi, futuri cittadini.
Nico Garrone, La Repubblica
Stori nell’antica Grecia «mattatore»
dell’agorà
Grande mattatore Bruno Stori capace di catturare il pubblico di ogni età, incantarlo, coinvolgerlo con intelligen?za e ironia: così anche in questa
nuova produzione delle Briciole Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta, testo e regia di
Letizia Quintavalla e dello stesso Stori, una creazione che, in anteprima per le scuole di Parma
e nel calendario di Zona Franca al Teatro al
Parco, dialoga in qualche modo con il precedente spettacolo I grandi dittatori, una drammaturgia di parola basata su temi di carattere civile,
gli stessi autori, la medesima formula, argomenti che attraversano la storia, ma producono echi
anche nel presente. Passi di sirtaki, la Grecia
antica, l’uomo animale sociale, vivere in gruppo
(...) Stori spiega, costruisce dialoghi, si muove
sulla scena in modo buffo, s’interroga, chiede al
pubblico…Ripensando alla tragedia, alla catarsi.
(…) Ma poi il motivo guida dello spettacolo
diviene, come indica il titolo, la democrazia. (…)
Stori coinvolge alcuni spettatori, mette loro dei
cartelli, li invita sulla scena... Tutto con velocità,
brio, grande senso del teatro. Inevitabile il confronto con il presente, con i problemi della contemporaneità, la guerra, l’immigrazione, la mancanza di posti di lavoro... Il pubblico segue con
viva partecipazione, fino alla scena finale, ancora il sirtaki.
Valeria Ottolenghi, Gazzetta di Parma
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Gigi
TEATRO ALL’IMPROVVISO
di Dario Moretti e Cristina Cazzola
con Dario Moretti, Cristina Cazzola, Bianca Papafava
coreografie di Giorgio Rossi
musiche di Jhon Zorn
pubblico: da 2 a 7 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore
La storia di Gigi è una metafora semplice e
accessibile anche ai bambini più piccoli, per
conoscere ed esplorare il mondo attraverso
i sensi e gli elementi. Gigi, il Troll svedese
nato dalle dita colorate di Dario Moretti,
continua le sue avventure utilizzando la vista,
l’udito, il tatto, l'olfatto e il gusto, ma in più
dovrà immedesimarsi nell’acqua, nella terra
e nel fuoco, per riuscire finalmente a crescere.
Lo spettacolo sfrutta la semplicità della storia per raccontare attraverso il linguaggio
della danza e dell’illustrazione, un viaggio
che apparentemente è fantastico, ma che in
realtà è molto vicino all’esperienza percettiva e sensoriale che quotidianamente il bambino vive. Una realtà che è un flusso di
immagini, gesti e suoni che attraversano il
bambino e lo fanno crescere.
Il testo si basa sulla storia di Gigi Troll, riscritta e ridisegnata per una nuova edizione
Franco Panini Ragazzi; racconta del viaggio
di un folletto, che parte alla ricerca di una
pozione magica.
Distinguere la medicina giusta è difficile, ma
un mago aiuta Gigi trasformandolo in un
animale diverso ogni volta che assaggia la
pozione sbagliata. Mangiare o quantomeno
assaggiare è il primo modo che abbiamo di
conoscere il mondo. Ma una volta scoperto
il mondo occorre anche relazionarsi ed è
per questo che Gigi dovrà cercare una compagna, attraverso l’aria, l’acqua, la terra e il
fuoco. Il potere evocativo, e il ritmo delle
musiche di Zorn accompagnano il viaggio di
Gigi come in un film, dove ogni suono crea
nell'immaginario un nuovo ambiente, una
nuova suggestione.
LA COMPAGNIA
Il Teatro all’Improvviso è una compagnia
professionale di teatro per ragazzi, riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali dal 1980. Finora la Compagnia ha
prodotto oltre quaranta spettacoli, che ha
rappresentato nei maggiori teatri e nelle più
importanti rassegne e festival in Italia e all’estero.
Da sempre il Teatro all’Improvviso realizza
spettacoli utilizzando varie tecniche e linguaggi, impostando la propria poetica teatrale sul rapporto tra immagine e narrazione. Un “teatro visuale” dove la cura delle
scene, il rigore delle immagini e la plasticità
delle forme vengono accompagnate e attraversate dalla parola; in un continuo scarto
tra la storia e il modo di raccontarla ... come
62
in un gioco, alla ricerca di leggerezza, piacere, ironia ed emozione.
Il Teatro all'Improvviso si dedica soprattutto
all'allestimento di spettacoli adatti al pubblico dei bambini dai 3 ai 7 anni; ha inoltre realizzato numerosi progetti ed eventi speciali:
opere d'arte dove la materia, il colore, la
forma e il gesto artistico è mediato e filtrato dall'azione teatrale. Percorsi ricchi di stimoli e di suggestioni, adatti all'immaginario
infantile e di tutto il pubblico.
Dal 1992 la Compagnia gestisce a Mantova
una sala teatrale, dove con il contributo
della Regione Lombardia, della Provincia e
del Comune di Mantova organizza una rassegna di teatro di ricerca, Sentieri Sensibili, e
una rassegna teatrale per il giovane pubblico, L’albero incantato.
Nel 2004, con lo spettacolo Le stagioni di
Pallina il Teatro all’Improvviso ha vinto il
Premio ETI-Stregagatto, per il miglior spettacolo di teatro per l’infanzia.
DARIO MORETTI
Dal 1974 opera nell’ambito del teatro. Ha
creato oltre trenta spettacoli con il Teatro
all’Improvviso, di cui è direttore artistico. Ha
inoltre realizzato scene, regie, testi e manifesti di numerosi spettacoli, festival ed eventi
teatrali in Italia e all’estero. Ha svolto principalmente attività rivolte all’infanzia e oltre
agli spettacoli ha ideato e realizzato installazioni e percorsi d’arte, laboratori, mostre e
libri illustrati per bambini.
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Benji (Adult child / Dead child)
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
di Claire Dowie
traduzione di Anna Parmanzini e Maggie Rose
con Paola Di Meglio
regia Cesare Lievi
pubblico: da 14 anni - durata: 1 ora e 6 minuti circa
teatro di prosa
(lo spettacolo è proposto in aula nelle scuole superiori – max 40 spettatori)
Quando il dolore non ha parole per dirsi…
Quando tutti sembrano lontani e il mondo ce
l’ha con noi…
Benji è la storia di una sofferenza molto profonda.
Benji è un po’ la storia di ognuno di noi alla ricerca di un ascolto vero.
I ragazzi lo sanno e lo sanno quelli che si ricordano di essere stati ragazzi.
Dott.Vilde Mailli
psicologa psicoterapeuta
Scrittrice, attrice, poetessa e pioniera dello
stand-up theatre, Claire Dowie ha iniziato
operando nel circuito dei teatri alternativi di
Londra.
La stand-up comedy è un genere tipicamente
anglosassone di performance comica ed è
rappresentato da una nutrita serie di autoriattori che scrivono e interpretano monologhi
(in genere legati al costume) e li provano a
loro rischio e pericolo sugli spettatori in luoghi diversi come pub, piccoli teatri, sale alternative.
In questo ambito Claire Dowie ha una voce
assolutamente riconoscibile e unica perché
indaga, a volte in maniera autobiografica, uno
dei temi chiave di questi tempi, il tema dell’identità, mettendo in luce tutte le ipocrisie e i
condizionamenti che il mondo dei consumi
esercita sull’esplosione dei nostri desideri.
La scrittura a volte è poesia, a volte è ritmata
come un rap, ma in ogni modo esplosiva,
penetrante, leggera ed ironica.
In Benji la Dowie racconta la storia di un
grave disagio psichico mettendo in scena una
personalità scissa che per esistere in una collettività oppressiva deve crearsi un amico
immaginario. È la storia di una ragazza, una
ragazza comune, che ripercorre episodi della
sua infanzia, della sua famiglia, della scuola,
attenti nel leggere il dolore negli occhi di chi ci è
vicino, e vorrei che tutti noi imparassimo da questa ragazza ad essere più ironici verso noi stessi e ad accontentarci con gioia dei piccoli passi
avanti della vita.
Paola Di Meglio
mettendo in luce la sua inadeguatezza, il suo
essere diversa rispetto ai modelli imposti dalla
società, il suo chiudersi in se stessa e il suo
esplodere nella schizofrenia per manifestare
quello che ha dentro che ha tenuto per troppo tempo compresso.
Anni fa, per caso, ho comprato questo testo, l’ho
letto e poi ogni volta che sono passata davanti
a una libreria ho chiesto se avevano copie di
questo libro e le ho comprate. Non volevo che
altri scoprissero questa storia, volevo essere io a
raccontarla. Ora ci sono riuscita e ringrazio tutti
quelli che mi hanno aiutata.
La protagonista è una ragazza comune che ha
subito una serie di violenze e nessuno si è accorto del suo dolore. Vorrei, nel raccontare la sua
storia, sensibilizzare tutti noi ad essere più
63
Paola Di Meglio si è diplomata alla scuola di
recitazione del Teatro Stabile del Veneto nel
1998 perfezionando in seguito il proprio percorso ar tistico con Nicolaj Karpov e
Giancarlo Sepe.
Ha lavorato con ERT Emilia Romagna Teatro
Fondazione, CTB di Brescia, Teatro Stabile di
Trieste,Teatro Stabile del Veneto,Teatro Eliseo
di Roma, con registi quali Cesare Lievi, Mario
Missiroli, Eugenio Allegri, Giuseppe Emiliani,
Francesco Macedonio, Roberto Cavosi e con
attori come Umber to Orsini, Giulia
Lazzaroni, Franca Nuti, Giancarlo Dettori,
Flavio Bucci, Mario Valgoi.
IMPRESSIONI SU BENJI
Emilia Romagna Teatro, già a partire dalla
scorsa stagione teatrale, propone alle scuole
lo spettacolo Benji, messo in scena dall’attrice
Paola Di Meglio, per la regia di Cesare Lievi. Il
testo, dell’inglese Claire Dowie, presenta la
storia di una ragazzina nel suo percorso dalla
solitudine e disaffezione della famiglia, dalla
sofferenza dell’isolamento, alla malattia mentale, in cui entra prepotentemente l’amica
immaginata, Benji, che incarna tanto il bisogno
di affetto quanto quello di ribellione. L’esito
positivo della vicenda non le toglie drammaticità e tensione, così come la schizofrenia non
fa della ragazzina un caso a parte, bensì esemplifica una condizione molto più diffusa tra i
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
giovani e gli adolescenti di quanto non si osi
dire. Lo spettacolo, della durata di un’ora, è
rappresentato in una classe, con tutti gli studenti-spettatori ai loro banchi, in un rapporto
di sguardi, parole, sensazioni così stretto e
coinvolgente da risultare alla fine davvero ‘vissuto’ e, in modo complesso, catartico.
Un’esperienza forte emozionalmente; un
evento di teatro originale e molto ben recitato e diretto. Tanto da consigliare di farsene
spettatori, visto che sarà riproposto anche
nella prossima stagione teatrale.
Milena Nicolini
insegnante di lettere delle classi 4 e 5 F
Commenti dei ragazzi
A mio parere questo che è stato rappresentato nella nostra classe è un importante spettacolo anche e un po’ strano. È una forma di
teatro particolare perché non ambientandola
in un teatro gli spazi in cui l’attrice si può
muovere e impersonare il suo personaggio
sono molto più ristretti. In questo modo si
crea un piccolo spazio riservato all’attrice e al
suo pubblico, in cui nessuno può entrare dall’esterno. È come se si creasse un bunker
dove nessuno può entrare, in cui l’attrice e il
suo pubblico si sentono sicuri e protetti. Si è
creata una grande complicità tra l’attrice e
noi. Si arriva ad un livello molto alto di intimità, quasi maniacale, in quanto l’attrice cerca il
suo pubblico, cioè cerca sempre il nostro
sguardo, una risposta nei propri occhi. Si è
venuta a creare un’interazione di sguardi
molto emozionante e potente… Io penso
che noi non eravamo soltanto un semplice
pubblico di uno spettacolo teatrale, ma eravamo anche noi personaggi e parte integrante
di questa opera. Lo spettacolo ci catapulta di
fronte ad un problema di doppia personalità.
Durante la narrazione ci viene spesso descritto uno sgabuzzino buio. Lo sgabuzzino è una
metafora e simboleggia le costrizioni che i
genitori, la famiglia, la società ti impongono
nella tua vita, che non necessariamente è una
segregazione in uno sgabuzzino, ma può essere anche solo una mancanza di affetto o una
privazione di spazio, si qualcosa di importante per la persona.
Marcello Arletti
studente della classe 3 F
paura di uno sgabuzzino buio… Benji mostra
le conseguenze che può portare su un’adolescente e poi in un’adulta un’educazione priva
di calore, di affetto, fondata sulla finzione, sulla
distanza fra genitori e figli e sugli sgabuzzini
bui. Interessante la trama, fra l’altro moto realistica, che spinge lo spettatore ad una riflessione, sia egli genitore o figlio, sugli atteggiamenti subiti o tenuti nel suo ruolo. Grande
merito va anche all’attrice, capace di far penetrare nel pubblico la tensione e le emozioni
della protagonista, grazie anche ai climax,
ottenuti aumentando l’intensità della voce e
facendo un fastidioso rumore battendo per
terra e sui banchi. Grazie alla piccolezza dell’inusuale teatro riesce ad entrare in contatto
diretto con il pubblico, che uscirà dalla rappresentazione con l’animo arricchito ed un
poco provato.
Nicola Battilani
studente della classe 3 F
Quanti di noi sono terrorizzati dall’idea di trovarsi soli con se stessi, quanto di noi hanno
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Trovo che Benji sia uno dei più begli spettacoli che abbia mai visto. Molto probabilmente
perché, a differenza dei normali spettacoli che
vengono rappresentati a teatro, dove lo spettatore fa da osservatore esterno e spesso
rimane quindi fuori dalla rappresentazione
senza immedesimarsi nei personaggi, Benji
viene proposto in classe dove l’attrice si
muove in mezzo al pubblico cercando di coinvolgerlo emotivamente. Inoltre l’attrice, Paola
Di Meglio, è veramente brava, molto espressiva e riesce a calarsi perfettamente nelle
varie vicende. Durante lo spettacolo Paola
cambia spesso voce, anche improvvisamente,
a seconda del momento, inscenando anche
vere e proprie discussioni tra personaggi
diversi. Per quanto riguarda il testo trovo che
sia una storia molto interessante e anche
molto realistica e convincente, tanto che all’inizio pensavo fosse vera. Il tema principale è
la schizofrenia, ma soprattutto la mancanza di
attenzione verso i giovani e gli adolescenti. In
questa rappresentazione vengono mostrati, in
maniera semplice e comprensibile, gli effetti
devastanti che essa produce. Benji è uno
spettacolo veramente bello ed interessante e
un po’ fuori dal comune, che consiglio, a
chiunque ne abbia la possibilità, di andare a
vedere.
Gabriele Anzalone
studente della classe 3 F
COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL
Mi sembra più che giusto commentare due
diversi aspetti: uno riguardante il significato
molto profondo della storia messa in scena, e
poi il modo in cui l’attrice ha saputo rappresentarla. La rappresentazione di storie di questo genere, essendo molto forti, è un punto
quantomeno di partenza per fare sì che la
gente si renda conto di quanto il problema
della malattia mentale sia diffuso: non solo si
solleva il problema, ma si contribuisce a
denunciare le possibili cause e le conseguenze del problema stesso, che molte volte sono
banali consuetudini familiari. Per la resa scenica, cioè per come l’attrice ha saputo mettere
in scena lo spettacolo, il mio parere, da persona non appassionata di teatro, è sicuramente
molto positivo. L’attrice è riuscita a coinvolgere il pubblico con qualcosa del corpo che
secondo me è molto complicato da utilizzare,
e cioè lo sguardo. Io, dallo sguardo, riuscivo a
capire gli stati d’animo, anche senza sentire le
parole; cioè, se mi avessero tolto “l’audio”, le
mie emozioni non sarebbero cambiate molto.
I momenti di silenzio molte volte riuscivano a
diventare fondamentali per comprendere la
storia stessa, quasi come le parole fossero un
elemento aggiuntivo. Questa volta sono veramente stato colpito.
Alessandro Rossi
studente della classe 4 F
Impressionante. È impressionante come
eventi che giudichiamo comuni, anche se
poco delicati, dei quali siamo ogni giorno
testimoni, possano corrompere, in particolari
circostanze, la mente umana fino alla schizofrenia. Come un comportamento, un atteggiamento, persino un gioco, se interviene in una
situazione particolare, possa in chi come i
bambini non ha i mezzi per elaborarne il
colpo, trasformarsi in un trauma psicologico.
Come le stesse tecniche educative, delle quali
spesso gli adulti sono perfino orgogliosi, possano, in realtà, rivelarsi catastrofiche. È impressionante la violenza con cui Benji sbatte queste tematiche davanti agli occhi del pubblico.
Venire a conoscenza dell’intera vicenda che
porta alla follia un essere umano, non è cosa
comune: i “matti” sono emarginati, li temiamo,
o temiamo di ridestare in loro superati dolori rivangando nel passato. Così la loro esperienza rimane dominio dei soli psicologi, mentre noi finiamo per mitizzarla e immaginarla
erroneamente lontanissima da qualsiasi altra
esperienza di nostra conoscenza. Benji, inve-
ce, racconta l’esperienza della protagonista
dal principio, evidenziando l’apparente banalità dei torti di certo subiti anche da lui, in qualche circostanza. Seguire la storia della formazione di una persona, permette di comprendere alcuni dei suoi processi mentali e caratteriali, e porta il pubblico a ragionare come il
personaggio, condividendo almeno in parte le
sue vicende. L’immedesimazione è tale che al
termine della rappresentazione lo spettatore
finisce per convincersi di avere percorso
anch’egli qualche tratto di follia.
Lucio Anderlini
studente della classe 4 F
Entra, sbatte la porta e ti fissa imbronciata.
Questo l’inizio col quale Paola Di Meglio,
attrice, si tuffa nella storia di una giovane
inglese, prima bambina e poi adolescente,
addentrandosi abilmente nei meandri della
sua mente e coinvolgendo con maestria il giovane pubblico perlopiù composto da studenti. Sicuramente imponente e brusco è l’impatto emotivo che i repentini cambi di tono e
sguardo dell’attrice provocano nello spettatore che, in breve tempo, si ritrova completamente immerso e rapito da una trama tanto
semplice quanto coinvolgente. Il segreto è
forse il contatto diretto che si instaura tra
attrice e spettatore e la vicinanza fisica: annullano la classica barriera cinematografica o
televisiva. Impatto emotivo che solo il teatro
con le sue urla improvvise e la sua fisicità
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riesce a dare. Per l’intera durata del monologo si ha così la sensazione di essere spettatori passivi della travagliata vita di una ragazzina
inglese, non inserita in un adeguato contesto
famigliare e sociale che, con il passare degli
anni, la porterà alla maturazione di una follia,
inizialmente nata come autodifesa da quel
mondo, attraverso gli occhi di un bambino
mai ascoltato né incoraggiato se non da un’amica immaginaria (Benji), unico rifugio interiore. Raramente si ha l’occasione di poter assistere in maniera così ravvicinata a quella che
si può definire come un’ottima espressione
teatrale, molto professionale e curata.
Assolutamente consigliato a tutti coloro che
della fantasia fanno una parte fondamentale
della propria vita e che non si limitano a vivere di solo toccare e guardare.
Luca Vescovini
studente della classe 4 F
RASSEGNA STAMPA
Quando il teatro è più coinvolgente di un
videogioco
La storia racconta la crescita di una ragazza con
a fianco un’immaginaria amica che rompe tutto,
un altro sé che esplode con rabbia distruttiva in
una schizofrenia causata dal disprezzo, dalla
disattenzione, dalla mancanza di affetto e fiducia dei parenti e degli adulti.
È un urlare contro chi non sa ascoltare, che si
placa lentamente con i farmaci e soprattutto
quando la protagonista troverà qualcuno disposto a darle attenzione, a sforzarsi di comunicare senza pretendere una perfezione che assomiglia alla prestazione secondo rigidi schemi omologati.
È molto brava l’interprete a conquistare l’attenzione a contatto ravvicinatissimo, anche nelle
classi presentate come difficili: segno di una
forza della storia ma anche di un grande coraggio e di una bella sensibilità d’attrice. Entra e
guarda dritto negli occhi con espressione di sfida
che si fa dolente o si evolve in qualcosa che
sembra la voglia di un sorriso, si siede con i piedi
sulla cattedra e poi avanza a parlare verso i
banchi, a catturare gli occhi di ognuno.
Accompagna con delicatezza e strepito ribelle
in una sofferenza che brucia nel cuore di molti
ragazzi e che i più rifiutano di riconoscere.
Questo spettacolo meriterebbe di essere visto
anche nella normale stagione teatrale, a patto
di ricreare una tale inquieta complicità.
Massimo Marino, L’Unità
GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE
Gli spettacoli delle Compagnie piacentine
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GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE
La valigia di Babbo Natale
CONSERVATORIO DI MUSICA “G. NICOLINI” DI PIACENZA
Concerto di Natale
testo e messinscena Sonia Grandis
preparazione musicale e canto a cura di Maria Laura Groppi
classe di canto di Maria Laura Groppi
pubblico: da 6 a 14 anni - durata: 60 minuti circa
concerto vocale e strumentale
significati che porta con sé.
Sul palco canzoni della tradizione popolare, il
repertorio italiano e internazionale, i canti augurali che fin dall’infanzia ci guidano nelle atmosfere di questa magica festa.
Un appuntamento da non perdere.
Tornano come ogni anno le avventure di
Babbo Natale e dei suoi aiutanti. Cosa si sta
preparando questa volta?
Fervono i preparativi per la Notte di Natale:
i pacchi con i doni per i bambini stanno per
essere ultimati, le renne scalpitano pronte al
lungo viaggio, ma come al solito i Babbetti e
le Babbette sono in ritardo. E allora Babbo
Natale decide di… ma cosa ci sarà nella grande valigia rossa che porta con sé?
Lo scopriremo insieme alle più belle melodie
di Natale!
Un luogo suggestivo, il teatro. Probabilmente “il
luogo”, da sempre, dove si avverano le magie e
gli incontri più impensabili. Un po’ come il
Natale.
E allora, perché non festeggiare a teatro l’arrivo
delle festività natalizie?
Con “Salt’in banco” lo facciamo già da alcuni
anni, insieme al Conservatorio “Nicolini”.
Un concerto per festeggiare il Natale e tutti i
Lo spettacolo/concerto, interpretato dagli
allievi di canto lirico del Conservatorio
Nicolini, conduce gli spettatori nel magico
mondo dei suoni e della voce attraverso i
moduli narrativi della fiaba e della clownerie.
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Concerto di strumentisti e cantanti (solisti e
gruppi) del Conservatorio di Musica di Stato
“G. Nicolini”, da anni - a grande richiesta - il
Concerto di Natale è una proposta ormai
tradizionale nel cartellone di “Salt’in banco”,
occasione per i ragazzi e gli insegnanti per un
piacevole scambio di auguri in un clima di
festa, accompagnato dalle note e dai canti tipici del repertorio natalizio.
Un concerto vocale e strumentale proposto
da allievi e docenti del Conservatorio
“Nicolini” di Piacenza e il cui programma,
secondo una formula ormai collaudata, si articola tra le tradizionali arie e sinfonie del
Natale, canti augurali e brani classici del panorama musicale italiano e internazionale.
In questi anni il Concerto ha saputo spaziare
dai tradizionali Astro del Ciel, Jingle Bells, O
albero (la versione italiana di Tannenbaum) e
Joy to the world ai classici spiritual e gospel
come Happy Day e Glory Hallelujah; dagli indimenticabili Happy Christmas, di John Lennon,
e White Christmas, composto da Irving Berlin
e reso celebre da Bing Crosby, ai brani più
amati delle storie disneyane (la musica dei
Sette Nani, il Supercalifragilistic-espiralidoso di
Mary Poppins, le musiche di Cenerentola e
degli Aristogatti).
Un appuntamento che è ormai tradizionale
ma che in ogni edizione riesce sempre ad
inserire qualche novità e qualche sorpresa.
GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE
Ercole e il funambolo
MANICOMICS TEATRO
di Mauro Mozzani e Paolo Pisi
con Agostino Bossi, Mauro Mozzani e Paolo Pisi
produzione
Manicomics Teatro - Progetto Teatro-Scuola
pubblico: da 6 a 13 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore
“Un uomo è vecchio solo quando dentro di lui i
rimpianti si sostituiscono ai sogni.”
J. Barrymore
Ercole e il funambolo è uno spettacolo che
tratta con poesia e leggerezza il tema della
solitudine e il rapporto generazionale giovanianziani.
Ercole è un vecchio signore, uno dei tanti
anziani signori con i visi rugosi, che seduti su
una panchina in un parco, sorridono ai bambini, forse ricordandosi della giovinezza passata. Da giovane era stato un bravo pugile ma
ora la sua vita, come quella di molte persone
della sua età è troppo lenta per lo scorrere
frenetico dei nostri tempi ed Ercole è ormai
stanco per affrontare altri combattimenti.
Ma un giorno nella vita di Ercole arriva il giovane Gaston, “…io non arrivo io mi mandano”,
uno strano funambolo che a volte sale sui pali
del telefono o cammina sui cavi della luce.
Sembrano distanti tra loro, ma un pugile e un
funambolo hanno una cosa in comune; l'equilibrio, mai cadere, cercare sempre di stare
dritti.
Lo scambio e l’incontro sarà determinante
per entrambi. Grazie al giovane funambolo,
con serenità e senso dell'umorismo, Ercole
troverà la forza per affrontare il temibile
avversario che “poco alla volta, prende possesso degli uomini, soprattutto delle persone anziane”. Ascoltando i racconti del vecchio pugile,
Gaston si sentirà più ricco, perché al di là delle
parole, al di là di ciò che vedono i nostri occhi,
al di là dei suoni, delle musiche che le nostre
orecchie sentono, nonni e nipoti hanno ancora molto da dirsi.
dolore. A me fa pensare a cose straordinarie,
tipo “basta un pensiero felice per volare”. Penso
anche che un giorno farò un’'intervista a un
Angelo. Porterò in Paradiso microfono e videocamera e lo intervisterò.
(Francesco - 2° D)
Fonti Bibliografiche
- Io ho bisogno dei nonni
Madaleine Natanson - ed. Magi
- Mio nonno era un ciliegio - Angela Nanetti
Einaudi Ragazzi
- Trattato di funambolismo; Toccare le nuvole
Philippe Petit - ed. Ponte delle Grazie
- Diavoli e pugni - Riccardo Signori
ed. Liminia
SCHEDA DIDATTICA
Le seguenti proposte sono da vagliare a
discrezione dell’insegnante valutando la classe
di lavoro
Per me un Angelo è come un puzzle fatto di vita
o di morte, e il suo pezzo corrisponde a gioia e
Spunti per un dibattito in classe di prepara-
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GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE
gi, seguendo questa traccia:
- A quale colore paragoni ognuno di loro?
Perché?
- A quale animale? Perché?
- Se fosse una musica, di che genere
sarebbe? Perché?
- Dai tre aggettivi qualificativi per definire
ognuno dei personaggi.
- C’è qualcuno che conosci a cui
paragoneresti i personaggi dello
spettacolo? Perché?
Lo spettacolo racconta soprattutto la storia
di un rapporto: Ercole e Gaston fanno delle
cose insieme e, conoscendosi, capiscono un
po’ di cose sia di se stessi che dell’altro.
Quali sono le cose che fanno insieme?
Quali ti sono piaciute di più?
zione alla visione dello spettacolo
“Un uomo è vecchio solo quando dentro di lui i
rimpianti si sostituiscono ai sogni.”
J. Barrymore
Che cosa ne pensi ?
Che cosa sono i rimpianti?
Chi di solito ha dei rimpianti?
Come si fa a sostituire un sogno ad un rimpianto?
Come potrei aiutare un “nonno” a farlo?
Da quale età parte la “vecchiaia”?
Che cos’è la solitudine?
Solo i “nonni” si sentono soli”?
Un “nonno” ci può insegnare ancora qualcosa? Se sì, che cosa?
Quali sono le cose che ti ha insegnato un
“nonno” che ricordi con più piacere?
Un “nipote” può insegnare qualcosa di utile
ad un “nonno”? Se sì, che cosa?
L’hai mai fatto con un tuo “nonno”?
Reputi importante la figura del “nonno” per
te?
Ti reputi importante per il tuo “nonno”?
Credi che le persone anziane siano importanti per la struttura della nostra società? Perché?
Spunti per un’indagine sulla comprensione
dello spettacolo
La solitudine è uno dei mali del nostro tempo.
Le persone anziane sono particolarmente esposte a questa “malattia”.
Ercole, il protagonista dello spettacolo, è un
vecchio pugile che rischia di arrendersi di fronte
a questo temibile nemico.
Chi è il protagonista dello spettacolo e perché?
Quanti anni ha secondo te Ercole?
Perché quando entra Gaston ci sono delle
piume in scena?
Che cosa hanno in comune Ercole e Gaston?
Che cosa hanno di differente Ercole e
Gaston?
Chi è l’avversario di Ercole in scena?
Chi rappresenta in scena la solitudine?
Dai una definizione per ognuno dei personag-
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Hai mai fatto insieme ad un “nonno” una delle
cose che fanno Ercole e Gaston?
- Se la risposta è sì, racconta e/o disegna!
- Se hai fatto delle altre cose, racconta e/o
disegna!
- Se non hai mai fatto nulla di divertente o
importante con un “nonno”, che cosa ti
piacerebbe fare? Racconta e/o disegna!
Quali sono i cambiamenti che Ercole e
Gaston hanno nell’arco dello spettacolo?
Perché e come Ercole alla fine vince il combattimento?
Proposta per un lavoro di gruppo
1. Disegna una vignetta per ognuno dei personaggi, creando una battuta che sia la presentazione dei personaggi stessi.
2. Disegna i personaggi nei loro cambiamenti,
dividendo in sequenze le varie fasi del rapporto.
3. Inventa almeno altre tre possibili conclusioni dello spettacolo.
Spunti per un’intervista ai “nonni”
1. Che cos’è la solitudine per te?
2. Quando ti senti più solo?
3. Che cos’è un rimpianto per te?
4. Hai molti rimpianti? Quali sono?
5. Quali sono i sogni che vuoi realizzare?
6. Quali quelli che hai rinunciato a realizzare?
7. Come ti può aiutare un “nipote” a realizzare un tuo sogno?
GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE
Cuore - il libro
PIACENZA KULTUR DOM
Liberamente ispirato al libro “Cuore” di Edmondo De Amicis
Progetto teatrale sul bullismo
di e con Filippo Arcelloni
pubblico: da 9 a 14 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore
Cuore - Il libro, liberamente ispirato dal libro
di Edmondo De Amicis, è uno spettacolo
che racconta la vita di una classe durante
l’anno scolastico, le lezioni, i compiti in classe, le interrogazioni, gli intervalli.
Spettacoli prodotti: “Rifiuti a Manovella”,
“XTC 2”, “La Luna Buona”
Rassegne Organizzate: Teatro e Diversità,
Teatro e Natura,Teatro a Vapore
Il libro pubblicato nel 1886 ci mostra uno
spaccato del mondo di allora, ma oggi quali
cambiamenti sono avvenuti. Esistono ancora i Garrone grandi e buoni, i Franti cattivi
d’animo, i Nobis altezzosi e superbi oppure
sono stati sostituiti nuovi personaggi?
Quante maestrine dalla penna rossa sono
rimaste?
Filippo Arcelloni
Fondatore dell’associazione culturale
Piacenza Kultur Dom, Filippo Arcelloni è
anche attore, regista ed autore teatrale.
Negli anni 1989-1990 frequenta la Scuola
di Teatro dell'Arsenale di Milano, basata
sulla metodologia Lecoque, diretto da
Marina Spreafico e Kuniaki Ida, ambedue
diplomati alla Scuola di Lecoque a Parigi.
Negli anni 1992-1993-1994 frequenta la
Scuola Laboratorio dell’Attore, basata sulla
metodologia Stanislavskij, diretta da Raoul
Manso, regista ed attore argentino, laureato presso l’Istituto d’Arte Drammatica
dell’Università di Buenos Aires, avendo
come insegnanti Coco Leonardi, Riccardo
Magherini, Antonio Basilisco.
Ha inoltre partecipato a stage di aggiornamento professionale condotti da Ambra
D’Amico, Pierre Byland, Danio Manfredini,
Monica Francia, Naira Gonzales, Roberto
Angrisani, Ida Marinelli, Alfonso Santagata,
Franco
Difrancescantonio,
Mimmo
Cuticchio, Mauro Maggioni, Massimo
Marino.
Il teatro diventa così, durante la rappresentazione, il luogo dove il piccolo spettatore,
lo studente, si vedrà rappresentato, messo
in scena. Seduto in platea scoprirà che la
classe è un microcosmo guidato da leggi
eterne e che la scuola non è solo studio
ma vita.
Nello stesso tempo lo spettacolo è anche
un pretesto per affrontare l’argomento del
“bullismo”, forma di prevaricazione, pericolosa e strisciante , a danno di soggetti più
deboli, che trova nell’ambito scolastico un
terreno particolarmente favorevole.
Piacenza Kultur Dom
L’associazione culturale Piacenza Kultur
Dom P.K.D., nata nel 1997, ha sede legale
ed operativa nella provincia di Piacenza, a
Podenzano in località Caminata.
L’associazione, senza fini di lucro, opera nel
settore culturale promuovendo e allestendo spettacoli; progettando e gestendo attività laboratoriali, seminariali, didattiche e di
animazione culturale.
L’associazione è iscritta all’Albo Provinciale
delle associazioni culturali, dall’anno 2001 è
una compagnia teatrale dotata di agibilità
ministeriale e dall’anno 2002 è socia di
Piacenza Turismi, società a composizione
mista pubblico - privato, per la promozione
turistica e culturale della Provincia di
Piacenza.
Quindi Cuore - Il libro è uno spettacolo che
parla della scuola, della classe ma anche
della difficoltà per i più “deboli” e “fragili” di
riuscire a crescere e vivere.
70
TEATRO GIOCO VITA - PERCORSI SULL’OMBRA E IL TEATRO D’OMBRE - TEATRO GIOCO
Teatro Gioco Vita
laboratori
formazione insegnanti
percorsi sull’ombra e il teatro d’ombre
71
TEATRO GIOCO VITA - PERCORSI SULL’OMBRA E IL TEATRO D’OMBRE - TEATRO GIOCO VI
Laboratori Teatro Gioco Vita
Teatro Gioco Vita propone per la stagione teatrale 2006/2007 un articolato programma di percorsi laboratoriali rivolti
alle scuole.
Il progetto - coordinato da Fabrizio
Montecchi, regista della Compagnia sarà inserito nella programmazione di
“Salt’in banco 2006/2007”, la rassegna di
Teatro Scuola organizzata da Teatro
Gioco Vita.
Il linguaggio utilizzato, naturalmente, è
quello del teatro d’ombre, per cui il
nostro Teatro Stabile di Innovazione è
conosciuto in ogni parte del mondo.
Nata dall’esperienza dell’animazione teatrale, la Compagnia artistica di Teatro
Gioco Vita incontra il teatro d’ombre alla
fine degli anni Settanta. Da allora ha sviluppato un percorso dentro il teatro
d’ombre teso inizialmente all’approfondimento delle sue possibilità tecniche e
successivamente alla sua ridefinizione linguistico-espressiva. Per far questo la
Compagnia si è impegnata in una costruzione artigianale del teatro dove la parola artigianato ritorna alla sua originaria
accezione di ars: ogni elemento, anche
minimo, dell’artificio teatrale è oggetto di
una scelta paziente, laboriosa, meditata.
Da questo operare con coerenza e
coscienza professionale, e grazie al contributo prezioso di collaboratori esterni,
Teatro Gioco Vita ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è
valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo con
teatri stabili ed enti lirici come La Fenice
di Venezia, il Covent Garden di Londra,
La Scala di Milano, L’Arena di Verona,
Ater, Ert, Opera di Roma,Teatro Regio di
Torino, Piccolo Teatro di Milano, Institut
International de la Marionnette di
Charleville-Mézières.
Teatro Gioco Vita affianca l’attività sul
territorio di Piacenza e provincia (organizzazione di rassegne teatrali e altri
eventi culturali, ospitalità, laboratori, formazione) ad una dimensione sempre più
internazionale che ha portato i suoi
spettacoli di teatro d’ombre ad essere
rappresentati oltre che in Europa, negli
Stati Uniti, in Brasile, Canada, Giappone,
Cina, Israele e Taiwan.
Con Teatro Gioco Vita il teatro d’ombre
si incontra con il teatro d’attore, la musica, la danza, la narrazione, la nuova drammaturgia, altri linguaggi del teatro di figura: ogni nostra produzione è frutto di
una ricerca originale, che esplora e
mette alla prova le affinità dell’ombra
con i molteplici linguaggi della scena.
Il progetto dei percorsi laboratoriali proposti alle scuole nella stagione
2006/2007 nasce quindi dalla consapevolezza, maturata in anni di esperienza di
spettacoli e laboratori, della forza espressiva e comunicativa dell’ombra.
Le proposte si articolano sostanzialmente in tre tipologie di laboratorio:
1. incontri di formazione per insegnanti
- La scoperta dell’ombra
- Disegni di carta, figure d’ombra
2. laboratori per ragazzi di breve durata
- Magie d’ombra - laboratorio collegato alla visione dello spettacolo Pépé e
Stella (per bambini da 3 a 7 anni)
- Piccoli incontri con l’ombra (per ragazzi da 8 a 13 anni)
I laboratori saranno tenuti da attori e
animatori di Teatro Gioco Vita, guidati dal
regista Fabrizio Montecchi che in alcuni
percorsi sarà direttamente impegnato,
oltre che nelle fasi di progettazione e di
verifica, anche nella conduzione del lavoro.
TEATRO GIOCO VITA
Teatro Stabile di Innovazione
Via San Siro 9 - 29100 Piacenza
Telefono 0523.332613 - 0523.315578
Fax 0523.338428
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TEATRO GIOCO VITA - PERCORSI SULL’OMBRA E IL TEATRO D’OMBRE - TEATRO GIOCO VI
Laboratori Teatro Gioco Vita
FORMAZIONE
INSEGNANTI
DISEGNI DI CARTA, FIGURE D’OMBRA
Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre/parte seconda
Laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori
Dai primi libri illustrati ai fumetti il percorso di crescita di un bambino/ragazzo è
sempre accompagnato da figure, personaggi e eroi che vivono solo sulla carta.
Come fare a staccarli dal loro contesto originario per farli vivere sullo schermo del
teatro d’ombre? Come fare per trasformarli in personaggi animati e parlanti?
Destinatari
Il percorso formativo è rivolto principalmente agli insegnanti degli asili nido,
delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie e agli educatori e animatori che lo
scorso anno hanno preso parte al progetto “Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre”.
FORMAZIONE
INSEGNANTI
Finalità e obiettivi
Questo progetto rappresenta un
approfondimento
del
laboratorio
“Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre”
che si è tenuto nella stagione 2005/2006. In
questa seconda parte si approfondiranno
gli aspetti tecnici e linguistici legati alla
messa in scena di uno spettacolo d’ombre.
Sempre a partire da alcuni libri illustrati si
realizzeranno piccoli spettacoli campione,
veri e propri prototipi di esperienze da
realizzare con e per i bambini.
Modalità di realizzazione
4/6 incontri teorico - pratici sulla possibile
messa in scena a partire da libri illustrati.
Gli incontri avranno una durata di circa 2
ore e mezza ciascuno.
Sede di svolgimento
Officina delle Ombre - Atelier di Teatro
Gioco Vita - Via Fulgonio, 7 - Piacenza
La partecipazione al laboratorio è gratuita
Periodo di realizzazione
da definire, primavera 2007
Per informazioni e iscrizioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
LA SCOPERTA DELL’OMBRA
Laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori
L’ombra ha una sua fenomenologia: essa è
prima di tutto un fenomeno fisico.
Indispensabile alla nostra dimensione percettiva, onnipresente nella nostra esperienza sensibile, essa partecipa e ci accompagna
nel nostro percorso di conoscenza del
mondo. L’ombra prima di tutto esiste,
appartiene alla nostra vita quotidiana e l’osservazione del reale, naturale e artificiale, è
il primo passo verso il suo riconoscimento.
Accettare il “grado di realtà” dell’ombra, la
sua presenza, è fondamentale nel processo
di formazione di un individuo.
Destinatari
Il percorso formativo è rivolto principalmente agli insegnanti degli asili nido, delle
scuole dell’infanzia e delle scuole primarie,
agli educatori e agli animatori.
pone percorsi di lavoro sull’ombra che
potremmo definire propedeutici ad un
lavoro sul teatro d’ombre. Di fatto questi
percorsi si giustificano in sé, come momenti formativi ed espressivi autonomi, come
allargamento del bagaglio di esperienze e
conoscenze. Il buio, la luce, la penombra,
l’oscurità, l’opaco, il trasparente ecc. possono perdere il loro carattere di concetti per
diventare patrimonio dell’esperienza sensibile del bambino ed accompagnarlo nel
suo percorso di crescita e di scoperta del
mondo.
Modalità di realizzazione
3 incontri teorico - pratici propedeutici al
lavoro sul teatro d’ombre
Gli incontri avranno una durata di circa 2
ore e mezza ciascuno.
Sede di svolgimento
Officina delle Ombre - Atelier di Teatro
Gioco Vita - Via Fulgonio 7 - Piacenza
La partecipazione al laboratorio è gratuita
Periodo di realizzazione
da definire, primavera 2007
Per informazioni e iscrizioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
Finalità e obiettivi
Il laboratorio “La scoperta dell’ombra” pro-
73
TEATRO GIOCO VITA - PERCORSI SULL’OMBRA E IL TEATRO D’OMBRE - TEATRO GIOCO VI
Laboratori Teatro Gioco Vita
LABORATORIO
8-13 anni
PICCOLI INCONTRI CON L’OMBRA
Una giornata in laboratorio con la Compagnia di Teatro Gioco Vita
per ragazzi da 8 a 13 anni
Coraggio, venite, facciamo un piccolo viaggio
insieme: andiamo tutti ad incontrare l’ombra.
La nostra, quella dei nostri amici. Basta poco.
Ci chiudiamo in una stanza, accendiamo una
piccola luce e voilà, eccoci arrivati alla meta.
L’ombra si rivela, prima timida poi sempre più
giocosa. Cambia dimensione, si trasforma, si
diverte a sorprenderci e a meravigliarci…
Possiamo giocare insieme a lei o rimanere ad
ascoltarla. Perché l’ombra qualcosa racconta
sempre…di lei, di noi, degli uomini e del
mondo. Forza, chi di voi vuol venire ad incontrare l’ombra?
Destinatari
Il laboratorio è rivolto a ragazzi da 8 a 13
anni (Scuola Primaria - classi 3-4-5; Scuola
Secondaria di 1° grado).
Il laboratorio viene realizzato per gruppi di
max 25/30 ragazzi, omogenei per età (per
la tipologia del lavoro, l’ideale è il gruppo
classe).
LABORATORIO
3-7 anni
Finalità e obiettivi
La compagnia artistica di Teatro Gioco Vita,
specializzata da anni nel teatro d’ombre,
apre il suo laboratorio ai bambini e ragazzi. Un’occasione per conoscersi meglio, giocare con le ombre ma anche scoprire i
tanti segreti che stanno dietro alla costruzione di uno spettacolo. Una giornata da
vivere insieme tra esperienze, giochi e
creatività per portare bambini e ragazzi alla
scoperta ed all'utilizzo degli elementi fondamentali del teatro d'ombre. Una giornata da trascorrere insieme ad una compagnia teatrale, alla scoperta del gioco del
teatro.
I bambini potranno portare con sé il pranzo al sacco.
Sede di svolgimento
Il laboratorio si svolge presso l’officina delle
Ombre - Atelier di Teatro Gioco Vita, via
Fulgonio 7, Piacenza.
Costi
Il costo del laboratorio è di 200 euro + Iva
20% a giornata.
Per informazioni e iscrizioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
Modalità di realizzazione
Il laboratorio si svolge nell’arco di una giornata, circa 6/7 ore.
I materiali necessari alla realizzazione del
laboratorio saranno forniti da Teatro Gioco
Vita.
MAGIE D’OMBRA
Percorso laboratoriale
collegato alla visione dello spettacolo Pépé e Stella
per bambini da 3 a 7 anni
Il laboratorio si propone come percorso
parallelo alla visione dello spettacolo Pépé
e Stella, produzione di Teatro Gioco Vita
rivolta ai bambini dai 3 ai 7 anni che ha
debuttato a Piacenza nel febbraio 2006.
Pépé è un bambino e Stella un piccolo
cavallo. Sono nati la stessa notte nel grande
circo della grande città e per questo le loro
stelle brillano vicine in cielo, così vicine che
i due diventano subito amici. Insieme crescono giocando e, sempre insieme, imparano ad esibirsi in numeri circensi sempre più
sorprendenti. Finché un giorno, di fronte ad
un esercizio molto pericoloso, il cavallino
ha paura e viene cacciato dal Direttore del
74
circo. È la separazione per Pépé e Stella e
l’inizio del lungo viaggio del cavallino verso
l’ignoto. Poi la fuga avventurosa e, dopo
tante e travagliate peripezie, il ritorno al
circo dove il bambino è rimasto sempre
fiducioso ad attenderlo.
Tanto dell’universo infantile si ritrova in
questa storia scritta da una delle autrici
contemporanee più amate al mondo dai
bambini: Barbro Lindgren. Il suo tocco lieve
dà grazia e poesia ad una storia d’amicizia
semplice ma ricca di suggestioni e forti
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI
Laboratori Teatro Gioco Vita
ulteriore incontro, a completamento del
percorso di base.
Possibilità di concludere il percorso del
modulo A con un ulteriore incontro.
emozioni. Le ombre di Teatro Gioco Vita
restituiscono sulla scena la delicata storia,
sempre sospesa tra reale e fantastico, di
Pépé e Stella.
Nel percorso laboratoriale collegato alla
visione dello spettacolo, esperienze ludiche
e sensoriali porteranno i piccoli partecipanti alla scoperta degli elementi fondamentali del teatro d’ombre.
Gli esercizi di scoperta e gioco proposti
saranno supportati da una cornice misteriosa che contribuirà a mantenere vivo il
rapporto con i personaggi dello spettacolo.
Destinatari
Il laboratorio è rivolto a bambini dai 3 ai 7
anni (Scuola dell’Infanzia; Scuola Primaria classi 1-2).
Il laboratorio viene realizzato per gruppi di
max 25/30 bambini, omogenei per età (per
la tipologia del lavoro, l’ideale è il gruppo
classe).
ludica sarà completata analizzando anche
gli aspetti più tecnici del teatro d’ombre,
per permettere ai partecipanti d’impadronirsi di un linguaggio teatrale con una forte
potenzialità espressiva.
Modalità di realizzazione
Il laboratorio è articolato in due moduli
diversi. Il secondo modulo è a completamento del primo ed è facoltativo (la scelta
dipende dalle esigenze e dalle risorse delle
scuole interessate).
1° Modulo (percorso base - Modulo A)
incontro + visione dello spettacolo
(l’incontro, può essere calendarizzato
prima o dopo lo spettacolo - qualora la
classe scelga di partecipare anche al secondo modulo di lavoro, l’incontro del 1°
Modulo sarà fissato preferibilmente prima
della visione dello spettacolo)
2° Modulo (percorso facoltativo - Modulo B)
Finalità e obiettivi
Con i bambini della Scuola dell’Infanzia il
laboratorio tende a valorizzare la dimensione espressiva e di gioco dell’ombra.
Con i bambini delle Scuole Primarie la fase
Programma
Il Modulo A prevede un incontro alla scoperta del mondo del teatro d’ombre in
grado di suscitare interesse e curiosità nei
confronti della visione successiva dello
spettacolo Pépé e Stella. Nel caso in cui
l’incontro sia calendarizzato dopo la visione
dello spettacolo Pépé e Stella, l’esperienza
subirà alcune piccole variazioni, pur mantenendo costanti i contenuti: l’obiettivo sarà
infatti portare i bambini a recuperare la
memoria della rappresentazione e a ricostruire il legame con i personaggi e con la
visione dello spettacolo.
Il Modulo B dà la possibilità di concludere il
percorso svolto nel Modulo A con un ulteriore incontro che permette ai bambini di
addentrarsi nell’esperienza e diventare i
protagonisti di un mondo d’ombra.
Periodo di programmazione
Da concordare con le scuole interessate.
Sede di svolgimento
Il laboratorio si può tenere a scuola: per
poter effettuare l’intervento si richiede una
stanza vuota, piuttosto grande, completamente oscurata. È necessaria la presenza
almeno di una presa elettrica.
In casi particolari, si può concordare con
Teatro Gioco Vita una sede alternativa.
Costi
Il costo del laboratorio è di 8 euro a bambino per il Modulo A (spettacolo + incontro); di 12 euro a bambino per i Moduli A e
B (spettacolo + 2 incontri).
Nelle scuole che hanno più gruppi che
intendono partecipare al percorso, è preferibile fissare due incontri nella stessa mattinata. Tutti i materiali necessari alla realizzazione del laboratorio vengono forniti da
Teatro Gioco Vita.
Per informazioni e iscrizioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
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ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Altri progetti
spettacoli fuori rassegna
incontri nelle scuole
formazione insegnanti
laboratori sul linguaggio cinematografico
attività collaterali
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ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Goldoni
Piccolo Teatro di Milano
Teatro d’Europa
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
ALTRI PERCORSI
Teatro Gioco Vita
Teatro Stabile di Innovazione
LA BARCA DEI COMICI
Dai Mémoires di Carlo Goldoni
Di Giorgio Strehler
drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca
regia Stefano De Luca
scene e ombre Fabrizio Montecchi
musiche Fiorenzo Carpi
costumi Luisa Spinatelli
Omaggio a Goldoni e a Strehler, che alla
straordinaria autobiografia dell’autore veneziano sognava di dedicare uno spettacolo.
bonda, in giro per il mondo, a raccontare e
a raccontarsi un universo di illusioni.
Scrive Enrico Marcotti sul quotidiano
Libertà di Piacenza del 22 giugno 2006:
A partire da uno degli episodi più noti e “All'inizio era poco più che un’idea, poi era
romanzeschi della vita di Goldoni - la fuga, diventata un’ossessione. Quella di portare
da adolescente, su una barca che portava in scena i Mémoires di Goldoni era la granin tournée una compagnia di comici - il de sfida di Giorgio Strehler con il Piccolo
Piccolo e Teatro Gioco Vita presentano Teatro di Milano. Un’ipotesi che, purtropuno spettacolo per i più giovani che rac- po, non ha mai potuto realizzarsi perché il
conta il modo in cui il padre del teatro ita- regista morì proprio pochi mesi prima che
liano moderno scoprì la propria vocazione il progetto cominciasse il suo iter.
Ora, in occasione dei 300 anni dalla nasciteatrale.
Il testo originale dei Mémoires di Goldoni, ta del grande drammaturgo veneziano,
da cui Giorgio Strehler trasse una sceneg- diventa lo spunto per uno spettacolo, La
giatura per la tv, quindi un copione teatrale barca dei comici che, in scena nel 2007,
ma che non riuscì mai a trasformare in vedrà una nuova collaborazione tra Piccolo
spettacolo, offre a Stefano de Luca, regista Teatro di Milano e Teatro Gioco Vita di
ed allievo di Strehler, l’occasione per Piacenza.
accompagnare i giovani in un “viaggio al In pratica una coproduzione che, dopo il
centro del teatro”. Recitazione, teatro bell’esperimento di Miracolo a Milano vede
d’ombre, marionette, musica, immagini: il di nuovo insieme le due istituzioni teatrali
teatro in tutte le sue forme, quel teatro che guidate da Sergio Escobar e Diego Maj in
Goldoni tanto amò e che fu tutta la sua
vita, si rivela ai giovani, pronto ad esercitare
anche su di loro il proprio irresistibile fascino.
Perché anche Goldoni fu un ragazzo, vivace e insofferente agli studi, pronto ad emozionarsi di fronte a un palcoscenico di
comici dell’Arte, attratto da una vita vaga-
77
un’avventura prestigiosa che va ad incastonarsi nelle iniziative del Piccolo per festeggiare l’autore che tanta parte ha avuto nella
storia dello Stabile milanese.
La barca dei comici, drammaturgia di Stella
Casiraghi e Stefano De Luca, che, allievo di
Strehler, firma anche la regia, avrà dunque
scene e ombre di Gioco Vita firmate dal
regista Fabrizio Montecchi, le musiche di
Fiorenzo Carpi e i costumi di Luisa
Spinatelli.
Il lavoro si ispirerà ad un episodio raccontato nei Mémoires di Strehler quando
Goldoni ebbe il primo incontro col teatro.
All’età di 14 anni, infatti, a Rimini, Goldoni
lascia la scuola dei Domenicani e fugge in
barca con una compagnia di comici per
raggiungere la madre a Chioggia, lasciando
per sempre gli studi di filosofia. Lo spettacolo è in sostanza un pretesto per raccontare la storia di Goldoni e il suo amore per
il teatro. Si tratta di pezzi della sua biografia tra la Commedia dell’Arte, i suoi lavori e
la riforma del teatro attuata dal grande
veneziano. In pratica un modo per narrare
a giovani, ma anche ad adulti, le emozioni
del teatro inteso come metafora della vita.
(...)
«Uno spettacolo - osserva Diego Maj - che
assume un significato ancora più forte
rispetto al lavoro precedente. Qui c’è un
omaggio a Strehler, al teatro e a Goldoni.
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Goldoni
è prevista la riduzione sui prezzi dei biglietti per i genitori/accompagnatori dei ragazzi
con meno di 14 anni.
I posti saranno assegnati a seconda della
disponibilità in teatro.
Lo spettacolo è programmato anche nell’ambito della Stagione di Teatro Scuola
2006/2007 “SALT’IN BANCO” con il
seguente calendario:
Teatro Comunale Filodrammatici - Piacenza
lunedì 12 febbraio 2007 - ore 10
martedì 13 febbraio 2007 - ore 10
mercoledì 14 febbraio 2007 - ore 10
giovedì 15 febbraio 2007 - ore 10
venerdì 16 febbraio 2007 - ore 10
martedì 20 febbraio 2007 - ore 10
mercoledì 21 febbraio 2007 - ore 10
Teatro Verdi - Castelsangiovanni
giovedì 22 febbraio 2007 - ore 10
venerdì 23 febbraio 2007 - ore 10
I prezzi dei biglietti sono quelli in vigore per la
rassegna “Salt’in banco”
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
Inoltre, saranno gli attori del Piccolo a
muovere le sagome, ad assumere cioè
competenze di solito appannaggio dei
nostri animatori (...)»”.
Spettacolo per le scuole primarie (classi 3-45) e per le scuole secondarie di 1° grado e
superiori
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
studenti fino a 14 anni euro 8;
studenti da 15 a 25 anni euro 10;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti);
Teatro Comunale Filodrammatici
venerdì 16 febbraio 2007 - ore 21
sabato 17 febbraio 2007 - ore 21
domenica febbraio 2007 - ore 15.30
78
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Goldoni
FORMAZIONE
INSEGNANTI
Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa
LA BARCA DEI COMICI:
DAI MEMOIRES LA MAGIA DELL’INCONTRO
DI CARLO GOLDONI CON IL TEATRO.
LA DRAMMATURGIA DI UN’AUTOBIOGRAFIA
percorso di formazione per insegnanti
a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano
Il progetto si collega alla presentazione del
nuovo spettacolo La barca dei comici, una
coproduzione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa e Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione, dai
“Mémoires” di Carlo Goldoni di Giorgio
Stehler, proposto alle scuole nel cartellone
di “Salt’in banco” ed inserito anche nella
sezione “Altri Percorsi” della Stagione di
Prosa “Tre per te” 2006/2007 del Teatro
Municipale di Piacenza.
La visione degli spettacolo sarà preceduta
da un incontro di formazione rivolto agli
insegnanti, finalizzato a fornire chiavi di lettura della rappresentazione teatrale.
Eventualmente, gli insegnanti interessati
possono scegliere di completare il percorso con la visione dello spettacolo La locandiera, regia di Giancarlo Cobelli, realizzato
da Compagnia del Teatro Moderno, Europa
Duemila e Teatro Stabile del Veneto, proposto nella Stagione di Prosa “Tre per te”
2006/2007 del Teatro Municipale di
Piacenza. Si suggerisce anche la visione
dello spettacolo La scuola di ballo, regia di
Stefano Tomassini, presentato dalla
Compagnia Infidi Lumi nella sezione “Altri
Percorsi” della Stagione di Prosa “Tre per
te” 2006/2007 del Teatro Municipale di
Piacenza.
Un approfondimento dei temi del teatro di
Carlo Goldoni, del suo incontro con il teatro: la magia e la suggestione di una scelta,
dalla quale è nato il contributo di Goldoni
allo sviluppo del linguaggio teatrale. La
riforma del teatro, i temi delle commedie
goldoniane, la biografia dell’autore: un
modo per conoscere meglio Carlo
Goldoni nel Tricentenario della sua nascita.
È consigliato da parte degli insegnanti il
coinvolgimento degli studenti nel percorso
(scuola primaria, a partire dalla classe terza,
scuola secondaria di di 1° grado e scuola
secondaria superiore). In tal caso un esperto del Piccolo Teatro terrà un incontro a
scuola con le classi interessate nei giorni
antecedenti la rappresentazione teatrale La
barca dei comici. Si tratta di un incontro
introduttivo alla visione dello spettacolo,
che intende offrire agli studenti chiavi di
lettura e strumenti di interpretazione della
messa in scena. I contenuti dell’incontro
potranno di volta in volta essere adattati
alle esigenze e agli interessi degli insegnanti e/o degli studenti: l’incontro non si propone infatti come momento esclusivamente funzionale alla visione dello spettacolo,
ma si pone l’obiettivo di offrire spunti, suggestioni, occasioni di ulteriore approfondimento sull’opera di Goldoni.
Destinatari
Il progetto è rivolto agli insegnanti delle
scuole primarie e secondarie di 1° e 2°
grado. Si tratta infatti di un’iniziativa che
può essere utile ai docenti anche come
79
occasione di formazione e aggiornamento
professionale, oltre che come arricchimento personale.
Finalità e obiettivi
Il progetto si pone come momento propedeutico alla visione dello spettacolo La
barca dei comici.
Durante l’incontro gli operatori del Piccolo
offrono agli insegnanti chiavi di lettura e di
interpretazione per lo spettacolo a cui assisteranno. In particolare, saranno approfonditi i temi del teatro di Goldoni in riferimento alla lettura che Strehler fece dai
“Mémoires”, alla quale si ispira la produzione che vede la regia di Stefano De Luca
(Piccolo Teatro di Milano) e le scene e le
ombre di Fabrizio Montecchi (Teatro
Gioco Vita). Conoscenze e chiavi interpretative che ogni singolo insegnante potrà poi
utilizzare con la propria classe in relazione
alla visione di altri spettacoli teatrali e/o in
esperienze di educazione al teatro nella
scuola.
Modalità di realizzazione
Incontro, tenuto da Roberta Zanoli,
responsabile del settore Educazione al
Teatro del Piccolo Teatro di Milano, e visione dello spettacolo.
A tutti gli insegnanti che partecipano agli
incontri è offerto il biglietto gratuito per
assistere allo spettacolo La barca dei comici
(Teatro Comunale Filodrammatici, 16-1718 febbraio 2007 - ore 21).
Agli insegnanti iscritti al percorso di formazione, è offerta la possibilità di assistere a
prezzi ridotti agli altri spettacolo di argo-
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Goldoni
mento goldoniano in car tellone nella
Stagione di prosa 2006/2007 “Tre per Te”
del Teatro Municipale: La locandiera (biglietto ridotto a 11 euro) e La scuola di ballo
(biglietto ridotto a 10 euro).
La partecipazione è libera e gratuita.
La presenza dovrà essere attestata
dall’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Da
parte degli insegnanti è consigliata la prenotazione (Teatro Gioco Vita - Ufficio
Scuola), in modo da avere tutti i riferimenti da trasmettere alla biglietteria per l’emissione del biglietto omaggio.
Collaborazioni
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Programma
venerdì 9 febbraio 2007 - ore 17.30
Teatro Comunale Filodrammatici
Incontro tenuto da Roberta Zanoli sul
tema
La barca dei comici: dai Mémoires la magia
dell’incontro di Carlo Goldoni con il teatro. La
drammaturgia di un’autobiografia.
venerdì 16 febbraio 2007- ore 21.00
sabato 17 febbraio 2007- ore 21.00
domenica 18 febbraio 2007- ore 15.30
Teatro Comunale Filodrammatici
Visione dello spettacolo La barca dei comici*
* la visione dello spettacolo, se si preferisce, può essere effettuata in alternativa
insieme alla classe anche nelle recite mattutine nell’ambito della rassegna “Salt’in
banco”
La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore
Tempi
L’incontro dura circa un’ora.
Al termine della relazione, sarà dato spazio
a domande del pubblico ed approfondimenti.
Anche gli eventuali incontri in classe con gli
studenti avranno una durata di circa un’ora.
Esperti
Roberta Zanoli, responsabile del Settore
Educazione al teatro del Piccolo Teatro di
Milano
Laureata in Letteratura greca presso
l’Università Statale di Milano con il professor Dario Del Corno, svolge l’attività didattica nella scuola media superiore come
docente di lettere fino al 1992.
Contemporaneamente inizia il lavoro in
teatro come assistente alla regia nella
Compagnia Glauco Mauri. Nella stagione
1991/92 segue un corso per addetti all’organizzazione e distribuzione di produzioni
teatrali organizzato dal Piccolo Teatro di
Milano - Teatro d’Europa, frequentando
uno stage presso l’Ufficio Promozione
Pubblico. L’anno successivo viene inserita
nel nuovo settore denominato Proposte
Culturali occupandosi dei progetti di formazione del pubblico. Nella stagione
1997/98, pur continuando le attività formative, affianca Enrico D’Amato come coordinatrice didattica della Scuola di Teatro fondata da Giorgio Strehler.
Dal 1999 cura, in qualità di responsabile, gli
aspetti progettuali ed operativi del Settore
Proposte Culturali. Compito del settore è
la realizzazione di attività di educazione al
teatro e formazione del pubblico con particolare attenzione al segmento giovani e
giovanissimi. In stretta e costante collaborazione con il settore di promozione, vengono individuate aree di pubblico organizzato
(scuole, associazioni) alle quali proporre
progetti laboratoriali, percorsi didattici,
corsi di formazione docenti, incontri propedeutici alla visione degli spettacoli, visite
a teatro per conoscere i segreti e comprendere le molteplici implicazioni tecniche
ed artistiche di un allestimento, spettacolilaboratorio. In tempi più recenti, la diffusione e la facilità di accesso ad Internet, la
ricerca di una possibile applicazione dei lin-
guaggi multimediali al settore educativo ha
determinato l’ideazione e lo sviluppo di
progetti in rete.
Principali progetti realizzati: Officina degli
scrittori, laboratorio di scrittura creativa
riservato agli studenti; Vita di Galileo on line,
proposta di Officina degli scrittori in rete;
Corso di formazione docenti, laboratorio sui
linguaggi della comunicazione teatrale; Lo
spettacolo e la sua sintassi, incontri propedeutici alla visione di uno spettacolo;
Benvenuti al Piccolo Teatro, visite guidate
“dietro le quinte”; Fiabe a merenda: la narrazione come forma elementare di teatro narratori provenienti da tutto il mondo
propongono le loro fiabe d’origine;
Arlecchino racconta, spettacolo-laboratorio
nel quale una compagnia di Comici
dell’Arte svela ai giovani spettatori il segreti del teatro; Festival di teatro per bambini,
(stagione 2001-2002): un evento unico,
con compagnie italiane e internazionali e
spettacoli dedicati ai bambini tra i 4 e i 14
anni, in qualità di organizzatrice e responsabile delle attività educational; Viaggio nel
teatro.it, percorso interattivo per avvicinarsi
al mondo del teatro; Officina degli scrittori.
Nuovi percorsi, progetto sperimentale di
riscrittura a partire dal Temporale realizzato
con gli ospiti e gli operatori dei Centri
Diurni del Dipartimento di Salute Mentale
dell’Azienda Usl di Piacenza.
Materiali e strumenti
Lezione frontali, dibattito. Eventuali proiezioni di video e testimonianze.
Visione della rappresentazione teatrale La
barca dei comici.
Ai partecipanti al corso saranno fornite
anche indicazioni bibliografiche e dispense.
Sede di svolgimento
Piacenza,Teatro Comunale Filodrammatici
Via Santa Franca, 33 - Piacenza - Telefono
0523.315578
Per informazioni e iscrizioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
80
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Goldoni
INCONTRI NELLE
SCUOLE
Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa
“Lo spettacolo e la sua sintassi”
CARLO GOLDONI DALLA PAGINA ALLA SCENA
Incontri propedeutici alla visione dello spettacolo La barca dei comici
a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano
per le scuole primarie (classi 3-4-5), secondarie di 1° grado, secondarie superiori
Prosegue nella stagione 2006/2007 il progetto di educazione al teatro a cura del
Piccolo Teatro di Milano avviato negli ultimi
anni con gli incontri del ciclo “Lo spettacolo e la sua sintassi” propedeutici nel
2003/2004 alla visione di Arlecchino servitore di due padroni, nel 2004/2005 alla visione di Giorni felici e nel 2005/2006 alla visione di Temporale.
Il progetto si collega alla presentazione del
nuovo spettacolo La barca dei comici,
coproduzione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa e Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione, tratto dai
Mémoires di Carlo Goldoni, da un’idea di
Giorgio Stehler, proposto alle scuole nel
cartellone di “Salt’in banco” ed inserito
anche nella sezione “Altri Percorsi” della
Stagione di Prosa “Tre per te” 2006/2007
del Teatro Municipale di Piacenza. La visione dello spettacolo sarà preceduta da un
incontro propedeutico che si terrà nelle
scuole e potrà essere rivolto anche a più
classi contemporaneamente. L’incontro
potrà essere proposto alle scuole primarie
(classi 3-4-5), secondarie di 1° grado e
secondarie superiori: a seconda dell’età
degli studenti, i contenuti e le modalità
saranno calibrate alle esigenze della/e classe/i.
Eventualmente le classi delle scuole secondarie possono scegliere di completare il
percorso con lo spettacolo La locandiera,
coproduzione Compagnia del Teatro
Moderno, Europa Duemila e Teatro Stabile
del Veneto, regia di Giancarlo Cobelli, proposto nell’ambito della Stagione di Prosa
Previo accordo con Teatro Gioco Vita, sarà
possile effettuare incontri propedeutici alla
visione di questi spettacoli.
Parole, gestualità, musica, scene, luci… Le
componenti che danno vita a uno spettacolo teatrale sono molteplici, quindi è
importante “leggere”, di ciascuna, il relativo
codice espressivo, la finalità e il significato
ad essa collegato.
L’incontro si pone come momento propedeutico alla visione dello spettacolo La
barca dei comici: gli operatori del Piccolo
aiuteranno gli studenti ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e
a sviluppare il senso critico, offrendo chiavi
di lettura per lo spettacolo a cui assisteranno.
“Tre per te” 2006/2007 del Teatro
Municipale di Piacenza.
Si consiglia anche la visione dello spettacolo La scuola di ballo, della Compagnia Infidi
Lumi, regia di Stefano Tomassini, in programma nella sezione “Altri Percorsi” della
Stagione di Prosa “Tre per te” 2006/2007
del Teatro Municipale di Piacenza.
Gli incontri sono gratuiti e sono riservati alle
classi che acquistano i biglietti dello spettacolo La barca dei comici e che ne fanno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.
Gli incontri si terranno nel periodo
gennaio/febbraio 2007, in date che saranno
concordate con gli insegnanti delle classi interessate.
La prenotazione deve essere effettuata entro
dicembre 2006 rivolgendosi a Teatro Gioco
Vita.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
81
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Goldoni
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
ALTRI PERCORSI
Infidi Lumi
LA SCUOLA DI BALLO
Commedia di Carlo Goldoni
con Cecilia Broggini, Silvia Giulia Mendola, Linda Montecchiani,Tiziano Ferrari,
Domenico Sannino, Nicola Spotorno, Filippo Tansini
ideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassini
progetto di residenza artistica 06-08 presso
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
«Ballerete il malanno che vi colga»
Nell’ultima pagina dei suoi Mémoires, che
rappresenta il definitivo commiato dell’ottuagenario Goldoni nei confronti del
mondo attraverso la costruzione mitografica di un’intera vita dedicata al teatro e vissuta da protagonista, purtuttavia celando le
difficoltà oggettive di un continuo aggiornamento nei confronti dei mutamenti del
tempo e della storia, quando il passato già
luminoso declina, e il successo scivola via,
ebbene in questa ultima pagina si riflette in
pieno l’atteggiamento in apparenza bonario e remissivo di un Goldoni coerentemente fedele agli imperativi di “verità” e
“natura”, ma quale maschera di una personalità inquieta nei confronti della propria
biografia e del proprio passato magistero
comico, indifferente come è noto a quegli
eventi storici, specie durante l’ultima parte
della sua vita, che lo sfiorano senza lasciare
traccia apparente.Tale riflesso diventa addirittura emblematico se dietro al silenzio,
alla ritrosia e alla discrezione dignitosa di
questi ultimi difficili anni di vita, scorgiamo
gli interstizi di un tramonto tutt’altro che
sereno e agiato, incapace di sfoghi o lamentose confidenze, e dunque per questo non
meno rabbioso o crucciato. Se l’Alfieri, che
lo visitò nella primavera del 1784 tornando
da Londra, lo apostrofò “buon vecchietto”,
ben ne colse da ultimo la dignità remissiva
ma vigile di un uomo che stava chiudendo
a credito i conti con
il prossimo e con la storia, compreso ogni
della critica, come ne La scuola di ballo
contro la mediocrità della nobiltà e della
borghesia pretenziosa e galante, a un passo
già profetico della società dello spettacolo:
«Pantalone abbatte Luigi XVI e rifonda il
mondo a propria misura. Con il suo teatro
- forse il più grande monumento eretto alla
classe borghese - Goldoni ha contribuito
non poco a questa vittoria, ma è forse
troppo tardi perché egli possa accorgersene davvero; anche a lui, al pari di Mosè, la
Terra promessa è negata» (Luigi Lunari).
s.t.
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
Teatro Comunale Filodrammatici
venerdì 17 novembre 2006 - ore 21
molesto detrattore, possibilmente ancora
con un ultimo sorriso, quello sospeso dei
soli “libri divertenti” degli ultimi suoi giorni.
La rivoluzione francese porterà al potere
quella classe sociale che il Goldoni ha con
grande ingegno esaltato anche con learmi
Lo spettacolo La scuola di ballo è in programma anche
mercoledì 15 novembre 2006 - ore 21
giovedì 16 novembre 2006 - ore 21
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
studenti fino a 25 anni euro 10;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti).
I posti saranno assegnati a seconda della
disponibilità in teatro.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
82
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Goldoni
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
PROSA
Compagnia del Teatro Moderno
Europa Duemila
Teatro Stabile del Veneto
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
uno spettacolo di Giancarlo Cobelli
con Mascia Musy
e Francesco Biscione, Paolo Musio,
Massimo Cimaglia, Alessandra Celi, Federica De Cola,
Andrea Benedet, Antonio Fermi,Vincenzo Rollo,
Peppe Sottile, Antonio Burgio
spazio scenico Alessandro Ciammarughi
disegno luci Robert John Resteghini
elaborazione drammaturgica Giancarlo Cobelli
Nel 2007 ricorre il tricentenario della nascita di Carlo Goldoni, forse il più importante
autore italiano teatrale di tutti i tempi.Tra gli
innumerevoli testi che ha scritto, uno dei
suoi capolavori è senz’altro La locandiera. Il
22 aprile 1979 Giancarlo Cobelli in occasione dell'inaugurazione del Teatro Goldoni di
Venezia appena restaurato, allestì una celebre edizione de La locandiera, con Carla
Gravina protagonista. Lo spettacolo conobbe un tale successo da essere rappresentato per ben tre stagioni di seguito. Quello
spettacolo “passò alla storia”: fu infatti salutato dall’ambiente teatrale come una svolta
nelle regie goldoniane. Non ne veniva fuori
una Mirandolina raffinata, come per esempio quella Morelli-Visconti che pure rivoluzionò tanti luoghi comuni goldoniani, ma un
personaggio - e uno spettacolo - duro e elegante, un po’ ‘noir’, con una forte componente erotica e di conflitto sociale.
Molti anni dopo lo stesso regista sceglie
Mascia Musy per rinnovare questo suo
capolavoro. Il ruolo che fu di Pino Micol è
ora interpretato da Francesco Biscione, la
parte del Marchese è affidata a Paolo Musio,
il Conte è Massimo Cimaglia e Fabrizio
Andrea Benedet. Il genio di Cobelli si è particolarmente incentrato sulla recitazione
cercando ritmi “umani” con un respiro
diverso da quei ritmi vertiginosi che la televisione ci impone e che spesso ritroviamo
non solo perché in esso traspare fortemente tutto il meglio del grande maestro
Cobelli, ma perché è forse una delle poche,
ultime occasioni di vedere uno spettacolo
teatrale tanto moderno nella regia,quanto
classico in un rigore di cui il nostro ambiente si sta sempre più depauperando. In un
quotidiano dove si parla tanto e si ascolta
poco: uno spettacolo che spinge all’ascolto.
Fermate per una sera la frenesia e la televisione, e godetevi un diverso ritmo, una
diversa serata, una diversa Locandiera.
nel nostro quotidiano.Ogni battuta è soppesata e calibrata in ogni suo piccolo particolare. Sono soprattutto i giovani a subire
maggiormente il fascino di uno spettacolo
che oltre a creare una dimensione diversa e
lontanissima da quella televisiva, rende ai
personaggi goldoniani uno spessore ben più
marcato dagli ‘a parte’ ai quali erano relegati.
Insomma uno spettacolo da non perdere
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
Teatro Municipale
giovedì 8 marzo 2007 - ore 21
venerdì 9 marzo 2007 - ore 21
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti:
studenti fino a 25 anni euro 11;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito
(le gratuità saranno calcolate nel numero di
una ogni dieci biglietti).
I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
83
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Brecht
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
PROSA
Piccolo Teatro di Milano
Teatro d’Europa
MILVA CANTA BRECHT
regia Cristina Pezzoli
testi Bertolt Brecht
musiche Bertolt Brecht, Hanns Eisler, Kurt Weill
con Milva
pianoforte Vicky Schaetzinger
fisarmonica Bruno Poletto
chitarra, banjo Federico Ulivi
sax soprano, contralto, baritono Marco Albonetti
Ecco l’artista che tutti ci invidiano di nuovo
faccia a faccia con Brecht.
Così Milva ritorna all’antico maestro per
ripercorrere con noi i suoi grandi successi, i
suoi mitici incontri.
Da un’idea di Giorgio Strehler, un viaggio
attraverso il mondo poetico di uno dei più
grandi autori del Novecento raccontato dalla
voce di un’interprete straordinaria.
Artista amatissima da Giorgio Strehler,
grande interprete e “ambasciatrice” dell’opera brechtiana in Italia e nel mondo, Milva
torna “cantare Brecht” in una impaginazione registica che, come afferma Cristina
Pezzoli, si pone il problema di un “aggiornamento di Brecht rispetto al presente”.
«Non sarei quella che sono oggi, dopo più
di quarant’anni di carriera internazionale, se
non avessi avuto la fortuna di incontrare
sul mio cammino Giorgio Strehler».
Così Milva parla di un incontro che le ha
cambiato la vita e che ha avuto in Brecht
uno dei momenti più alti del suo percorso
artistico.
In Milva canta Brecht, attraverso un ventaglio melodico che spazia da songs tratte da
L’Opera da tre soldi a brani di canzoni e ballate, la straordinaria voce di Milva accompagna il pubblico in un recital che, spiega la
cantante, «ha avuto molte edizioni, ma di
cui oggi presentiamo una versione che, a
mio avviso, rappresenta un ‘florilegio’,
figure femminili, lo spettacolo intesse parole
e musica e, in un gioco di rimandi iconografici all’oggi, fa “reagire” il pensiero brechtiano con la complessità del mondo contemporaneo, in un processo di ricontestualizzazione capace di metterne in luce attualità e
anacronismi. L’uso delle immagini - chiari
riferimenti all’oggi, icone di guerre presenti
- e la voce, anche recitante, di Milva arricchiscono di sfumature inedite le parole dei
songs, le poesie, gli epigrammi, da cui emerge con forza la capacità brechtiana di analisi e comprensione della realtà.
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
un’antologia di tutte le altre versioni».
Si rinnova così, a cinquant’anni dalla scomparsa di Brecht, il viaggio attraverso l’opera
poetica di uno dei più grandi autori del
Novecento, un viaggio iniziato tanti anni fa
e che Strehler amava definire “un salto in
cielo”.
Diviso in tre sezioni, le ballate, la guerra, le
Teatro Municipale
mercoledì 28 marzo 2007 - ore 21
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
studenti fino a 25 anni euro 11;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti).
I posti saranno assegnati a seconda della
disponibilità in teatro.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
84
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Brecht
Formazione
insegnanrti
Piccolo Teatro di Milano
Teatro d’Europa
IL TEATRO DI BRECHT TRA VITA DI GALILEO E I SONGS
percorso di formazione per insegnanti
a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano
Il progetto si collega all’ospitalità dello spettacolo del Piccolo Teatro di Milano Milva
canta Brecht e allo spettacolo Vita di Galileo
con Franco Branciaroli, coproduzione
Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e
Teatro de Gli Incamminati, proposti alle
scuole secondarie superiori nel cartellone
di “Salt’in banco” come appuntamento
fuori rassegna (sono infatti inseriti nella stagione di prosa 2006/2007 “Tre per Te” del
Teatro Municipale).
La visione dello spettacolo Milva canta
Brecht sarà preceduta da un incontro di
formazione rivolto agli insegnanti, finalizzato a fornire chiavi di lettura della rappresentazione teatrale e del teatro di Bertolt
Brecht.
Eventualmente gli insegnanti interessati
possono scegliere di completare il percorso con la visione dello spettacolo Vita di
Galileo (anch’esso proposto nella stagione
di prosa 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro
Municipale di Piacenza).
Un approfondimento dei temi del teatro di
Bertolt Brecht, da Vita di Galileo ai Songs.
Per gli insegnanti delle scuole secondarie
superiori è consigliato il coinvolgimento
degli studenti delle loro classi nel percorso.
In tal caso un esperto del Piccolo Teatro
terrà un incontro a scuola con le classi interessate nei giorni antecedenti la rappresentazione teatrale. Si tratta di un incontro
introduttivo alla visione dello spettacolo,
che intende offrire agli studenti chiavi di
lettura e strumenti di interpretazione della
messa in scena. I contenuti dell’incontro
potranno di volta in volta essere adattati
alle esigenze e agli interessi degli insegnanti e/o degli studenti: l’incontro non si propone infatti come momento esclusivamen-
te funzionale alla visione dello spettacolo,
ma si pone l’obiettivo di offrire spunti, suggestioni, occasioni di ulteriore approfondimento sull’opera di Brecht.
Per assistere alle rappresentazioni, agli studenti sarà proposto un biglietto con speciale riduzione.
Destinatari
Il progetto è rivolto in particolare agli insegnanti delle scuole secondarie di 1° grado
e superiori, ma anche delle primarie. Si
tratta infatti di un’iniziativa che può essere
utile ai docenti anche come occasione di
formazione e aggiornamento professionale, oltre che come arricchimento personale.
Finalità e obiettivi
Il progetto si pone come momento propedeutico alla visione dello spettacolo Milva
canta Brecht.
Durante l’incontro gli operatori del Piccolo
offrono agli insegnanti chiavi di lettura e di
interpretazione per lo spettacolo a cui assisteranno. In particolare, saranno approfonditi i temi del teatro di Brecht: conoscenze
e chiavi interpretative che ogni singolo
insegnante potrà poi utilizzare con la propria classe in relazione alla visione di altri
spettacoli teatrali e/o in esperienze di educazione al teatro nella scuola.
Modalità di realizzazione
Un incontro, tenuto da Roberta Zanoli,
responsabile del settore Educazione al teatro del Piccolo Teatro di Milano, e la successiva visione degli spettacoli Milva canta
Brecht e Vita di Galileo.
A tutti gli insegnanti che partecipano all’incontro è offerto il biglietto gratuito per
assistere agli spettacoli Milva canta Brecht
(Teatro Municipale, 28 marzo 2007 - ore
21) e Vita di Galileo (Teatro Municipale, 23
e 24 aprile 2007 - ore 21).
La partecipazione è libera e gratuita.
La presenza dovrà essere attestata
dall’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Da
parte degli insegnanti è consigliata la prenotazione (Teatro Gioco Vita - Ufficio
Scuola), in modo da avere tutti i riferimenti da trasmettere alla biglietteria per l’emissione del biglietto omaggio.
Collaborazioni
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
PROGRAMMA
venerdì 23 marzo 2007 - ore 17.30
Teatro Comunale Filodrammatici
Incontro tenuto da Roberta Zanoli sul
tema
Il teatro di Bertolt Brecht tra Vita di Galileo e
i songs
mercoledì 28 marzo 2007 - ore 21.00
Teatro Municipale
Visione dello spettacolo Milva canta Brecht
85
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Brecht
lunedì 23 aprile 2007 - ore 21
martedì 24 aprile 2007 - ore 21
Teatro Municipale
Visione dello spettacolo Vita di Galileo
La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause
di forza maggiore.
Tempi
L’incontro dura circa un’ora.
Al termine della relazione, sarà dato spazio
a domande del pubblico ed approfondimenti.
Anche gli eventuali incontri in classe con gli
studenti avranno una durata di circa un’ora.
Esperti
Roberta Zanoli, responsabile del Settore
Educazione al teatro del Piccolo Teatro di
Milano
Laureata in Letteratura greca presso
l’Università Statale di Milano con il professor Dario Del Corno, svolge l’attività didattica nella scuola media superiore come
docente di lettere fino al 1992.
Contemporaneamente inizia il lavoro in
teatro come assistente alla regia nella
Compagnia Glauco Mauri. Nella stagione
1991/92 segue un corso per addetti all’organizzazione e distribuzione di produzioni
teatrali organizzato dal Piccolo Teatro di
Milano - Teatro d’Europa, frequentando
uno stage presso l’Ufficio Promozione
Pubblico. L’anno successivo viene inserita
nel nuovo settore denominato Proposte
Culturali occupandosi dei progetti di formazione del pubblico. Nella stagione
1997/98, pur continuando le attività formative, affianca Enrico D’Amato come coordinatrice didattica della Scuola di Teatro fondata da Giorgio Strehler.
Dal 1999 cura, in qualità di responsabile, gli
aspetti progettuali ed operativi del Settore
Proposte Culturali. Compito del settore è
la realizzazione di attività di educazione al
teatro e formazione del pubblico con particolare attenzione al segmento giovani e
giovanissimi. In stretta e costante collaborazione con il settore di promozione, vengono individuate aree di pubblico organizzato
(scuole, associazioni) alle quali proporre
progetti laboratoriali, percorsi didattici,
corsi di formazione docenti, incontri propedeutici alla visione degli spettacoli, visite
a teatro per conoscere i segreti e comprendere le molteplici implicazioni tecniche
ed artistiche di un allestimento, spettacolilaboratorio. In tempi più recenti, la diffusione e la facilità di accesso ad Internet, la
ricerca di una possibile applicazione dei linguaggi multimediali al settore educativo ha
determinato l’ideazione e lo sviluppo di
progetti in rete.
Principali progetti realizzati: Officina degli
scrittori, laboratorio di scrittura creativa
riservato agli studenti; Vita di Galileo on line,
proposta di Officina degli scrittori in rete;
Corso di formazione docenti, laboratorio sui
linguaggi della comunicazione teatrale; Lo
spettacolo e la sua sintassi, incontri propedeutici alla visione di uno spettacolo;
Benvenuti al Piccolo Teatro, visite guidate
“dietro le quinte”; Fiabe a merenda: la narrazione come forma elementare di teatro -
narratori provenienti da tutto il mondo
propongono le loro fiabe d’origine;
Arlecchino racconta, spettacolo-laboratorio
nel quale una compagnia di Comici
dell’Arte svela ai giovani spettatori il segreti del teatro; Festival di teatro per bambini,
(stagione 2001-2002): un evento unico,
con compagnie italiane e internazionali e
spettacoli dedicati ai bambini tra i 4 e i 14
anni, in qualità di organizzatrice e responsabile delle attività educational; Viaggio nel
teatro.it, percorso interattivo per avvicinarsi al mondo del teatro; Officina degli scrittori. Nuovi percorsi, progetto sperimentale di
riscrittura a partire dal Temporale realizzato con gli ospiti e gli operatori dei Centri
Diurni del Dipartimento di Salute Mentale
dell’Azienda Usl di Piacenza.
Materiali e strumenti
Lezioni frontali, dibattito. Proiezioni di
video e testimonianze.
Visione della rappresentazione teatrale
Milva canta Brecht.
Ai partecipanti al corso saranno fornite
anche indicazioni bibliografiche e dispense.
Sede di svolgimento
Piacenza,Teatro Comunale Filodrammatici
Via Santa Franca, 33 - Piacenza - Telefono
0523.315578
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
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ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Brecht
Incontri
nelle scuole
Piccolo Teatro di Milano
Teatro d’Europa
“Lo spettacolo e la sua sintassi”
PER CONOSCERE BRECHT
Incontri propedeutici alla visione dello spettacolo Milva canta Brecht
a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano
per le scuole secondarie superiori
Prosegue nella stagione 2006/2007 il progetto di educazione al teatro a cura del
Piccolo Teatro di Milano, avviato negli ultimi
anni con gli incontri del ciclo “Lo spettacolo e la sua sintassi” propedeutici alla visione
nel 2003/2004 di Arlecchino servitore di due
padroni, nel 2004/2005 di Giorni felici e nel
2005/2006 di Temporale.
Il progetto si collega alla visione di Milva
canta Brecht, proposto alle scuole superiori nel cartellone di “Salt’in banco” come
appuntamento fuori rassegna (è infatti
inserito nella stagione di prosa 2006/2007
“Tre per Te” del Teatro Municipale di
Piacenza).
La visione dello spettacolo sarà preceduta
da un incontro propedeutico che si terrà
nelle scuole e potrà essere rivolto anche a
più classi contemporaneamente.
Eventualmente le classi possono scegliere
di completare il percorso con lo spettacolo Vita di Galileo, con Franco Branciaroli,
coproduzione Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia e Teatro de Gli Incamminati
(anch’esso proposto nella stagione di prosa
2006/2007 “Tre per Te” del Teatro
Municipale di Piacenza).
Parole, gestualità, musica, scene, luci… poiché le componenti che danno vita a uno
spettacolo teatrale sono molteplici, è
importante “leggere”, di ciascuna, il relativo
codice espressivo, la finalità e il significato
ad essa collegato.
L’incontro si pone come momento propedeutico alla visione dello spettacolo Milva
canta Brecht: gli operatori del Piccolo aiuteranno gli studenti ad acquisire maggiore
dimestichezza con il mondo del teatro e a
sviluppare il senso critico, offrendo chiavi di
lettura per lo spettacolo a cui assisteranno.
Su richiesta delle classi, a completamento
del percorso, potrà essere concordato
anche un incontro sullo spettacolo Vita di
Galileo (che potrà tenersi eventualmente
nella stessa mattinata di quello relativo a
Milva canta Brecht).
87
Gli incontri sono gratuiti e sono riservati alle
classi che acquistano i biglietti dello spettacolo Milva canta Brecht e che ne fanno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.
Gli incontri si terranno tra la fine di gennaio
e marzo 2007.
La prenotazione deve essere effettuata entro
dicembre 2006 rivolgendosi a Teatro Gioco
Vita.
Su richiesta delle classi, a completamento del
percorso, potrà essere concordato anche un
incontro sullo spettacolo Vita di Galileo, che
potrà tenersi eventualmente nella stessa
mattinata di quello relativo a Milva canta
Brecht (anche questo incontro sarà gratuito
e riservato alle classi che acquistano i biglietti dello spettacolo Vita di Galileo e che ne
faranno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita).
Le adesioni saranno accolte previa verifica
della disponibilità di posti per gli spettacoli.
Collaborazioni
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Brecht
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
PROSA
Franco Branciaroli
VITA DI GALILEO
di Bertolt Brecht
regia Antonio Calenda
scene Pier Paolo Bisleri
costumi Elena Mannini
luci Gigi Saccomandi
produzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Teatro de Gli Incamminati
L’uomo e il senso di responsabilità, la ricerca
e l’etica, lo scienziato e il potere: si sviluppa
fra questi cardini - di assoluta attualità - Vita
di Galileo, una delle opere più importanti e
profonde di Bertolt Brecht, ma anche una fra
le più ambigue e avvincenti. Composto fra il
1938 e il 1943, il dramma fu rielaborato in
almeno tre distinte riprese, e costituì sempre
un culmine nella produzione brechtiana: una
sorta di “testamento spirituale” sia sul piano
del lavoro teatrale, che su quello del contenuto morale, per il grande autore di Augusta;
un capolavoro nei cui inquietanti chiaroscuri
e nelle cui evoluzioni ci sembra di poter intuire le vie per comprendere veramente il XX
secolo ed i suoi conflitti, ove sono radicate le
ombre del nostro presente…
Sarebbero sufficienti queste prime scarne
riflessioni a motivare un nuovo allestimento
di Vita di Galileo, ma il testo è ricchissimo di
ulteriori induzioni che si rivolgono con forza
ancor più dirompente all’uomo contemporaneo, dibattuto più che mai nella scelta fra reificazione e intimi valori, fra anelito al potere
e responsabilità, fra conformismo e isolamento.
Temi di profondo coinvolgimento su cui il
Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia assieme al Teatro de Gli Incamminati intende puntare, nella realizzazione della nuova messinscena dell’opera, affidata al suggestivo ed
essenziale linguaggio registico di Antonio
Calenda e - per il ruolo del titolo – al vigoroso talento e all’intensa espressività di uno
dei maggiori protagonisti della scena nazionale, Franco Branciaroli.
«Per comprendere a fondo il senso e le
peculiarità di questo testo - sostiene il regista
- è necessario risalire alle grandi motivazioni
per cui fu creato, alle riflessioni e agli eventi
che spinsero Brecht ad elaborarlo in certe
direzioni… Impossibile non correlare l’ultima
definitiva versione di Vita di Galileo (in cui
l’autore condanna l’abiura del protagonista)
con l’atteggiamento di certi scienziati a lui
coevi, che proprio in quegli anni si erano resi
indirettamente colpevoli del disastro di
Hiroshima, mettendo a disposizione di uomini comuni e della politica di potenza i loro
studi sulla scissione dell’atomo. Impossibile
non ricordare le osservazioni di Brecht sulla
scelta di Robert Oppenheimer e di quei fisici che pur di non cedere alle richieste di un
governo dedito alla guerra rinunciarono a
incarichi di prestigio certi che “scoprire qualcosa fosse diventato un’ignominia”».
Argomenti che già nel 1963 sollecitarono il
genio di Giorgio Strehler e lo indussero a
creare uno spettacolo profondamente significativo e sui quali, attualmente, appare ancora
più urgente e opportuna una riflessione.
Brecht ci ha donato un testo presago, turbato dall’intuizione dei disastri che l’uso distorto della scienza avrebbe procurato all’umanità: oggi siamo noi quell’umanità. È nostro il
mondo che trema davanti alla pervicacia
dell’Iran nell’uso indiscriminato del nucleare,
nostro l’incubo della clonazione, nostre le
nazioni che - per seguire la logica dell’interesse e del consumo proprie del capitalismo rischiano la distruzione del pianeta, disattendendo al protocollo di Kioto…
«La scienza e la necessità di rigenerarla
secondo un’etica che le offra motivazioni
assolute - anticipa ancora Calenda - saranno
dunque i temi nodali della nostra lettura, che
- rispetto al passato - non svilupperà invece il
profilo della critica alla Chiesa: una scelta che
apparirebbe anacronistica alla luce del famoso “perdono per Galileo e per le vittime della
Santa Inquisizione” chiesto da Papa Wojtila,
come pure delle osservazioni dello stesso
Brecht, che nelle ultime note suggerisce - per
non limitare le potenzialità e il senso del
testo - di riconoscere alla Chiesa semplicemente il ruolo di rappresentante dell’ “autorità”».
Con la guida esperta e sensibile di Antonio
Calenda, Franco Branciaroli ha già affrontato
con successo il mistero di un grande eroe
negativo: lo shakespeariano Riccardo III. Si
prospetta ricco di complessità e sortilegi
anche il percorso che sul piano psicologico e
interpretativo Calenda suggerirà all’attore
per questo Galileo: un eroe moderno, negativo, ma a cui - questa l’ultima speranza che
Brecht offre al suo e al nostro futuro - rimane sempre la chance di agire positivamente.
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
Teatro Municipale
lunedì 23 aprile 2007 - ore 21
martedì 24 aprile 2007 - ore 21
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
studenti fino a 25 anni euro 11;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito
(le gratuità saranno calcolate nel numero di
una ogni dieci biglietti).
I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
88
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Il mestiere del teatro
Incontri
nelle scuole
IL MESTIERE DEL TEATRO
Incontri di introduzione ai linguaggi della scena
a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano
per gli studenti delle scuole primarie (classi 3-4-5), secondarie di 1° grado e superiori
brati a seconda dell’età e degli interessi
degli studenti coinvolti.
Finalità e obiettivi
L’incontro si pone l’obiettivo di introdurre i
ragazzi all’esperienza del teatro, alle figure
artistiche e tecniche che lavorano alla realizzazione dello spettacolo, agli elementi
caratteristici della rappresentazione teatrale.
Un’ “introduzione” al teatro, momento che
vuole essere allo stesso tempo propedeutico e di stimolo ad un autentico incontro
con le arti della scena, che si realizza attraverso la visione dello spettacolo teatrale.
Perché è vero che il teatro è difficile da raccontare. Ma possiamo conoscere meglio le
componenti che danno vita a uno spettacolo teatrale: parole, gestualità, musica,
scene, luci… sono molteplici, ed è importante “leggere”, di ciascuna, il relativo codice espressivo, la finalità e il significato ad
essa collegato.
Per imparare a conoscere il “mestiere del
teatro”. E per offrire spunti, suggestioni,
curiosità nei confronti dell’esperienza teatrale. L’obiettivo è di aiutare ad acquisire
maggiore dimestichezza con il mondo della
scena e a sviluppare il senso critico, offrendo chiavi di lettura da utilizzare in occasione della visione di spettacoli a teatro o in
altre esperienze di educazione teatrale,
soprattutto nella scuola.
Modalità di realizzazione
Si tratta di uno o più incontri (a seconda
dell’età e degli interessi degli studenti e del
livello di approfondimento che si vuole
proporre) che potranno essere realizzati a
scuola o in teatro, anche per più classi contemporaneamente.
Collaborazioni
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione
Piccolo Teatro di Milano
Tempi
L’incontro “Il mestiere del teatro” dura
circa un’ora, con spazio alle domande del
pubblico
Esperti
Roberta Zanoli, responsabile del Settore
Educazione al teatro del Piccolo Teatro di
Milano
Destinatari
Il progetto è rivolto agli studenti delle
scuole primarie (classi 3-4-5), secondarie di
1° grado e secondarie superiori. I contenuti e le modalità dell’incontro saranno cali-
Materiali e strumenti
Lezione frontale, proiezione di video e
testimonianze, spazio al dibattito e alle
domande di approfondimento.
Sede di svolgimento
Gli incontri si possono tenere direttamente nelle scuole oppure al Teatro Comunale
Filodrammatici (previa verifica della disponibilità dello spazio).
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
89
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Pre/Visioni
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
ALTRI PERCORSI
PRE/VISIONI
SEGNI NEL TEMPO
con Tam Teatromusica, East Rodeo
e i giovani del laboratorio “Segni nel tempo”
in scena Lara Boselli, Roberta Bozzi, Giovita Caniggia,
Cristina Chiappini,Tania Chiodaroli, Sabrina De Canio,
Elisa Fantinati, Manuela Fontana, Michel Franzoso, Simona Fornari, Matteo Ghisalberti,
Serena Groppelli, Francesca Lateana,Teresa Moschin, Graziella Rimondi, Sergio Tonini
ideazione e composizione Pierangela Allegro, Michele Sambin
suoni organizzati Kole Laca, Michele Sambin, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz
fonica Enrico Maso
a cura di Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano
nell’ambito del progetto “InFormazione Teatrale 2006”
Segni nel tempo è un progetto, non un semplice spettacolo.
È un luogo di sperimentazione sul linguaggio, una forma aperta, un’idea in movimento.
Segni nel tempo si compone di una serie di
piccoli pezzi collegati uno all’altro per assonanza, musicalità, rottura ritmica, proprio
come in una serata a programma di un
concerto musicale. È un raccontare altro
da quello che il teatro ci ha abituato a considerare racconto. È un raccontare sospeso
tra immagine e suono, visionario ironico e
sconnesso come spesso accade ai sogni
notturni e ai desideri. Ma è raccontare. A
modo nostro il nostro tempo. Due generazioni condividono la scena di Segni nel
tempo e si alternano nei diversi ruoli di
musicista, performer, datore
luci,
fonico…una micro comunità unita dalla
tenace fiducia in un teatro astratto, un teatro che non descrive stati d’animo, ma li
provoca; un teatro che indica come tutto
sia già lì sotto i nostri occhi. Basta solo
volerlo ascoltare.
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
euro 5 posto unico studenti (platea/galleria, non numerato)
euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato)
Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel
tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di
Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e
resto, come l’universo.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
Teatro Comunale Filodrammatici
sabato 14 ottobre 2006 - ore 21
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
90
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Pre/Visioni
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
ALTRI PERCORSI
PRE/VISIONI
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi
TRE SORELLE
di Anton Cechov
traduzione Gerardo Guerrieri
regia Maurizio Schmidt
con Stefano Annoni,Valeria Barreca, Paola Campaner, Giorgia Coco, Andrea Corsi, Angelo Di Genio,
Michele Di Giacomo, Sara Fenoglio, Biagio Fontana, Paolo Fronticelli, Marco Maccieri,
Alessandro Mercurio, Francesca Radaelli
scene a cura del laboratorio di scenotecnica diretto da Fabrizio Palla
luci Paolo Latini
costumi Enza Bianchini
macchinisti Claudio Cerra, Roberto Manzotti
I drammi maggiori di Cechov sono un
dono per così dire doppio: di essi ci rimane oltre al testo anche la partitura scenica
nata dal rapporto dell’autore con
Stanislavskij, Nemirovic-Dancenko ed il
Teatro d’Arte di Mosca.
Nel caso di Tre Sorelle: 1160 gesti scenici
con indicazioni molto particolareggiate di
spazio, rumori, oggetti e gesti con planimetrie dinamiche rappresentanti il movimento
dei personaggi nello spazio. L’idea della
pubblicazione delle note di regia fu dello
stesso Cechov, ma fu realizzata da
Stanislavskij, solo alla fine della sua vita
(1938), perché rappresentavano un metodo di lavoro che successivamente aveva
ritenuto superato.
Si tratta di un documento unico e sensazionale: di uno dei più grandi autori di tutti
i tempi abbiamo a disposizione sia la parte
che la partitura originali; di uno dei più
grandi teorici di tutti i tempi abbiamo a disposizione delle indicazioni che sono indice
concreto degli stadi di avanzamento della
sua ricerca.
A cento anni esatti dalla morte di Cechov,
per un gruppo di attori in formazione è un
gioco rischioso e stimolante tornare a percorrere esattamente quelle sequenze di
azione andate in scena nel 1901, cercando
di integrare con la propria fantasia quello
che le note non possono tramandarci: il
loro ritmo, il senso intimo, le intenzioni che
le muovono dall’interno.
Provare a tornare - a distanza di ogni
tempo - in quelle scarpe che sono state di
attori come Mejerchold, Olga Knipper,
Stanislavskij e provare a rifare i loro gesti
non è indice di presunzione, né nasce dall’idea di poter copiare risultati scenici inconoscibili prima che irraggiungibili: permette
un contatto diretto, non mediato dai pregiudizi, con alcuni principi cardine della
nostra tradizione teatrale.
Quella che diventerà la teoria delle azioni
psicofisiche è infatti agli albori in queste
note di regia, nelle quali la partitura delle
azioni sceniche nasce ancora dall’immaginazione del regista demiurgo e non nel
corpo dell’attore. È proprio su un materiale di confine di questa portata, così carico
di gesti scenici ancora antichi mescolati ad
altri di novità sensazionale, che ha senso
confrontarsi perché un attore di oggi trovi
una sua bussola di riferimento in quel tragitto di ricerca per tentativi ed errori che è
il teatro.
Teatro Comunale Filodrammatici
venerdì 20 ottobre 2006 - ore 21
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
euro 5 posto unico studenti (platea/galleria, non numerato)
euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato)
Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel
tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di
Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e
resto, come l’universo.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
91
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Pre/Visioni
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
ALTRI PERCORSI
PRE/VISIONI
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi
L’ARMA SEGRETA DI ARCHIMEDE
di Dumitru Solomon
regia Massimo Navone
scene Fabrizio Palla
luci Paolo Latini
costumi Enza Bianchini
assistente alla regia Sofia Pelczer
collaborazione Ambra D’Amico
con Giulia Cailotto, Paola Campaner, Giorgia Coco, Angelo Di Genio, Michele Di Giacomo, Sara Fenoglio,
Biagio Fontana, Paolo Fronticelli, Leonardo Lapomarda, Alessandro Mercurio,Alberto Onofrietti, Roberto Testa
Note di regia
Dumitru Solomon, uno dei protagonisti
della storia della drammaturgia rumena di
questi ultimi quarant’anni, vincitore di
diversi premi prestigiosi e rappresentato in
importanti teatri d’Europa, per il pubblico
italiano è una novità assoluta.
L’arma segreta di Archimede è ambientato
nell’antichità, ma la vicenda che vede il protagonista impegnato nella difesa di Siracusa
contro la conquista da parte dei Romani, è
rivisitata da un punto i vista che ne evidenzia l’attualità. In un’atmosfera tra fiaba e
sogno, il testo fa riflettere su alcuni dei
grandi temi che percorrono la storia dell’umanità: la crisi di un popolo che sta per
essere oppresso e cerca strategie di resistenza, il mondo degli oppressori con le
sue spietate dinamiche di potere, la contrapposizione tra i diversi ceti sociali.
In questo scenario di guerra, Archimede
diventa l’uomo chiave intorno al quale si
gioca la partita tra le due fazioni: protagonista e arbitro del conflitto, deve decidere
la destinazione delle proprie invenzioni e
calcolarne le conseguenze. Riconsiderando
le questioni fondamentali del rapporto tra
scienza e filosofia, tra morale ed etica, tra
società e politica, la sua riflessione attraversa le più importanti scuole filosofiche
dell’Antica Grecia con un chiaro riferimen-
una penna leggera, ironica, costruendo una
drammaturgia in cui i rapporti tra i personaggi richiamano le coppie classiche della
commedia dell’arte: servo-padrone, innamorati nobili e poveri, servi che bisticciano.
Le battute si alternano abilmente tra i meccanismi di comicità e le riflessioni erudite,
disponendo un interessante campo di
gioco per gli attori neodiplomati della
Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi.
Massimo Navone
to alle problematiche attuali. Nel testo di
Salomon il concetto di vita che Archimede
sposa è quello di un continuo esperimento
ludico, anche se il gioco comporta dei
rischi, a volte mortali.
La sua leggerezza d’animo e la sua purezza
lo portano infatti a mettersi in pericolo,
senza rendersene conto.
L’autore tocca questi temi importanti con
Teatro Comunale Filodrammatici
sabato 21 ottobre 2006 - ore 21
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
euro 5 posto unico studenti (platea/galleria, non numerato)
euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato)
Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel
tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di
Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e
resto, come l’universo.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
92
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Pre/Visioni
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
ALTRI PERCORSI
PRE/VISIONI
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi
CHANGING PARTS
Untitled
dimostrazione - spettacolo di Lucinda Childs
con il corso di Teatrodanza
laboratorio coreografico di Lucinda Childs
creato per e con gli allievi della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi
musiche Philip Glass
con Alessio Attanasio, Paola Bedoni, Eleonora Bonvini, Mattia Furlan, Matteo Graziano, Lara Guidetti,
Marzia Liberatore, Scarlett Mattka, Caterina Poletti, Annalisa Rainoldi, Ilaria Tanini, Stela Vathi
special guest Luca Zangheri
luci Paolo Latini
costumi Enza Bianchini
sartoria Nunzia Lazzaro
Lucinda Childs ha accettato di tenere, nell’anno accademico 2005-2006, un laboratorio coreografico di lunga durata: il primo in
una scuola professionale italiana che giunga
ad una messinscena coreografica.
Il lavoro nasce dalle improvvisazioni guidate
degli allievi del secondo e terzo anno e si
articola in composizioni per lo più per piccoli gruppi che si succedono dando vita a
micro-strutture coreografiche rigorosissime
e complesse pur nella sobria semplicità dei
movimenti.
Per gli allievi, un’esperienza unica e illuminante: hanno appreso un metodo per gestire il delicato passaggio in cui si deve trovare
una forma, una misura, dei tempi d’esecuzione e infine “un’anima” a un’improvvisazione
in relazione a ciò che segue e a ciò che è
venuto prima dell’improvvisazione stessa.
Tutto il lavoro preparatorio di Changing
Parts si è svolto senza il supporto musicale,
secondo le originarie abitudini sperimentali
di Lucinda Childs; successivamente la coreografa - che ha legato il proprio nome al
Minimalismo, a taluni spettacoli di riferimento di Robert Wilson e Philip Glass (a partire da Einstein on The Beach, 1973) e a capolavori della danza postmoderna come
Dance (ancora con la musica di Glass e
scene-video di Sol Lewitt) - ha voluto inserire nella confezione coreografica da lei
strutturata, uno dei pezzi più celebri del
primo Glass, Music with Changing Parts del
1970.
Progetto
didattico-formativo,
Changing Parts è una sperimentazione di
estremo interesse anche per lo spettatore.
Vi si ravvisano, infatti, tutti gli ingredienti della
poetica formalista di Lucinda Childs, nei suoi
corsi e ricorsi all’utilizzo del gesto quotidia-
no, e nella sua evoluzione dal Minimalismo
ieratico e ortodosso delle origini all’odierno
arricchimento linguistico più complesso e
stratificato. Senza contare la componente
aggiuntiva, ovvero la fantasia degli stessi allievi: messa al servizio di un laboratorio “spettacolare” in cui i corpi vibrano nel silenzio
come nella musica, all’interno di una struttura quasi ipnotica, senza inizio e senza fine,
potenzialmente infinita.
Teatro Comunale Filodrammatici
domenica 22 ottobre 2006 - ore 21
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti:
euro 5 posto unico studenti (platea/galleria,
non numerato)
euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato)
Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel
tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di
Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e
resto, come l’universo.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
93
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Pre/Visioni
Incontri nelle
scuole
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi
INCONTRI NELLE SCUOLE
Incontri nell’ambito della Convenzione tra Teatro Gioco Vita e la Fondazione Scuole Civiche di Milano
per le scuole secondarie superiori
Incontri collegati all’ospitalità degli spettacoli Tre Sorelle, L’arma segreta di Archimede
e Changing Parts - Untitled
Gli artisti della Scuola D’Arte Drammatica
Paolo Grassi sono disponibili ad incontrare
gli studenti per presentare l’esperienza che
ha portato alla realizzazione degli spettacoli e la ricerca ad essi connessa.
Gli incontri sono gratuiti e riservati alle
classi che acquistano i biglietti di almeno
uno tra gli spettacoli Tre sorelle, L’arma
segreta di Archimede, Changings Parts Untitled e che ne fanno richiesta all’Ufficio
Scuola di Teatro Gioco Vita.
Gli incontri si terranno dal mese di ottobre
2006 (prima o dopo lo spettacolo, a seconda delle esigenze delle classi).
La prenotazione deve essere effettuata
rivolgendosi a Teatro Gioco Vita.
Le adesioni saranno accolte previa verifica
della disponibilità di posti per gli spettacoli
Incontri di orientamento sui linguaggi
del teatro e sulla formazione nel settore
teatrale
Gli operatori della Scuola D’Ar te
Drammatica Paolo Grassi sono disponibili
ad incontrare gli studenti per presentare i
corsi di formazione nel settore teatrale e le
varie iniziative formative che fanno capo
alla Fondazione Scuole Civiche di Milano.
Occasione per gli studenti per conoscere
meglio il teatro e per orientarsi con strumenti critici nel sistema formativo del settore.
Gli incontri sono gratuiti e riservati alle classi
che ne fanno richiesta all’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita.
Gli incontri si terranno dal mese di ottobre
2006.
La prenotazione deve essere effettuata rivolgendosi a Teatro Gioco Vita.
Collaborazioni
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
Scuole Civiche di Milano - Scuola d’Arte
Drammatica Paolo Grassi
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
94
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Pre/Visioni
Incontri nelle
scuole
Teatro Gioco Vita-Teatro Stabile di Innovazione
Dipartimento di Salute Mentale
Azienda Usl di Piacenza
PASSO E RESTO, COME L’UNIVERSO
progetto a cura di Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi
con la collaborazione di Federica Anna Armillis, Federica Ferrari
costumi Sara Bartesaghi Gallo
luci e fonica Cesare Lavezzoli
produzione
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
nell’ambito del laboratorio teatrale organizzato per l’Unità Operativa Riabilitazione
del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza
Noi attraversiamo la vita, passiamo, ma
qualcosa di noi resta - diceva Fernando
Pessoa - sempre e comunque.
Come tutto, d’altra parte, nell’universo.
Non far passare un giorno senza segni - scriveva invece Elias Canetti - A qualcuno i tuoi
segni serviranno.
Passo e resto, come l’universo, è la somma di
tante piccole storie, visioni, sogni che
vogliamo raccontare perché,
così facendo, da semplici tracce di esistenze private, le possiamo trasformare in
segni. E così, potranno vivere fuori di noi,
aldilà di noi.
Saranno segni fatti di poche parole e di
pochi gesti.
Saranno fatti soprattutto d’ombre e di
musica.
Segni fuggevoli dunque, e fragili, così impalpabili da non essere sempre percepibili.
Ma ci saranno.
A qualcuno, ne siamo sicuri, questi segni
serviranno.
Dopo l’esperienza degli ultimi anni, ecco
una nuova proposta frutto della collaborazione tra Teatro Gioco Vita e il
Dipartimento di Salute Mentale di
Piacenza.
Passo e resto, come l’universo è il risultato di
un percorso laboratoriale di tre mesi sull’ombra e il teatro d’ombre che ha visto
coinvolti ospiti e operatori dell’Unità
Operativa Riabilitazione del Dipartimento
di Salute Mentale dell’Ausl di Piacenza e il
gruppo artistico di Teatro Gioco Vita.
Teatro Comunale Filodrammatici
sabato 28 ottobre 2006 - ore 21
domenica 29 ottobre 2006 - ore 21
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
euro 5 posto unico studenti (platea/galleria, non numerato)
euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato)
Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel
tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di
Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e
resto, come l’universo.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
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Pre/Visioni
Incontri nelle
scuole
HO MAL DI TESTA E DI UNIVERSO
Incontri collegati alla visione della performance/spettacolo
Passo e resto, come l’universo
a cura di Teatro Gioco Vita e del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza
per le scuole secondarie superiori
Incontri collegati alla visione della performance/spettacolo Passo e resto, come l’universo e alla presentazione dell’esperienza
del laboratorio teatrale organizzato da
Teatro Gioco Vita per l’Unità Operativa
Riabilitazione del Dipartimento di Salute
Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza.
Fabrizio Montecchi, regista di Teatro Gioco
Vita, e gli operatori dell’ l’Unità Operativa
Riabilitazione del Dipartimento di Salute
Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza, sono
disponibili ad illustrare agli studenti il lavoro condotto nell’ambito del progetto
“Passo e resto, come l’universo”, nato dalla
consapevolezza, maturata in anni di esperienza da parte di Teatro Gioco Vita di
spettacoli e laboratori, della forza espressiva e comunicativa dell’ombra. Dal momento che il teatro delle ombre parte dallo
studio e dalla sperimentazione del fenomeno dell’ombra e date le implicazioni emotivo-psicologiche che tale fenomeno suscita
in ogni essere umano, un laboratorio che
voglia avvicinare a questo genere di teatro
non può non partire da un approccio fisico
e sperimentale delle ombre presenti in
natura: prima fra tutte l’ombra del nostro
corpo. Figura onnipresente e specchio di
noi stessi, l’ombra obbedisce però a leggi
proprie, che appare affascinante esplorare
attraverso giochi ed esercizi. Nello stesso
tempo, essere fisico ma mutevole, a metà
strada fra reale e intangibile, essa diventa
spesso la proiezione del proprio io più profondo, della propria percezione di sé e
delle proprie paure. Perciò giocare con la
propria ombra può creare i presupposti
per favorire l’emergere di vissuti e percezioni personali.
Tra gli obiettivi che il Dipartimento di
volta, è stato chiamato a favorire la creatività, la comunicazione, l’ascolto, la disponibilità e l’integrazione.
Un tema di confronto interessante per gli
studenti delle scuole secondarie superiori,
che si collega sia ad un approfondimento
sul linguaggio teatrale sia ad un approccio
psicologico e sociologico dell’argomento.
Gli incontri sono gratuiti e sono riservati alle
classi che acquistano i biglietti dello spettacolo Passo e resto, come l’universo e che ne
fanno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita.
Gli incontri si terranno dal mese di ottobre
2006 (prima o dopo la visione dello spettacolo, a seconda delle esigenze delle classi).
La prenotazione deve essere effettuata rivolgendosi a Teatro Gioco Vita.
Le adesioni saranno accolte previa verifica
della disponibilità di posti per gli spettacoli.
Salute Mentale si è posto con questo lavoro, la possibilità di offrire ai propri utenti
uno strumento utile per l’espressione dei
vissuti della psicosi, praticare un’attività in
uno spazio esterno ai luoghi tradizionali
della psichiatria qual è il teatro, valorizzare
e diffondere l’arte proveniente dal mondo
silente della psicosi. E soprattutto, migliorare il benessere e le capacità relazionali
all’interno del gruppo. Il teatro, ancora una
96
Collaborazioni
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
Dipar timento
di
Salute
Mentale
dell’Azienda Usl di Piacenza
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Cinema e letteratura
Altri linguaggi
IL CINEMA
CINEMA E LETTERATURA
I Vampiri tra letteratura e cinema
Laboratorio sul linguaggio cinematografico
a cura di Letizia Bellocchio
per le scuole secondarie di 1° grado e secondarie superiori
Finalità e obiettivi
Il laboratorio intende fornire strumenti utili a
decodificare il linguaggio filmico e soprattutto
a individuare le modalità di rappresentazione
e narrazione di cui si avvale il cinema quando
traduce sullo schermo opere letterarie.
Il tema del percorso, inoltre, è oggi è molto
attuale in quanto si sente spesso parlare di
vampiri: la fiction, la letteratura, gli stessi media
ci propongono storie di “revenants” più o
meno attuali, ma tutte queste storie affondano le loro radici in antiche paure dell’uomo,
remoti tabù che ancora oggi ritroviamo nel
folklore popolare.
Teatro Gioco Vita organizza un progetto
dedicato ai rapporti che intercorrono tra
cinema e letteratura, articolato in tre parti. Le
prime due sono pensate per le scuole secondarie e consistono in quattro incontri (uno
per gli insegnanti, gli altri per gli studenti),
tenuti da Letizia Bellocchio, incentrati sull’adattamento cinematografico dei testi letterari. La terza prevede un ciclo di incontri serali
aperti al pubblico, tenuti da scrittori e saggisti,
che approfondiranno il tema.
Il laboratorio propone un breve percorso
attraverso tre lungometraggi dedicati ai
Vampiri, Nosferatu il vampiro (1922) di
Friedrich Wilhelm Murnau, Per favore… non
mordermi sul collo (1967) di Roman Polanski,
Dracula di Bram Stoker (1992) di Francis Ford
Coppola.
Murnau e Coppola, in modi diversi, adattano
per il grande schermo il romanzo epistolare
di Bram Stoker mentre Polanski scrive con
Gérard Brach una sceneggiatura originale
che, parodiandolo, attinge a piene a mani dal
‘genere Vampiri’.
Oggetto di analisi saranno: i rapporti tra i testi
filmici e la fonte letteraria o la tradizione in cui
si inseriscono e la storia del linguaggio cinematografico sia muto (Murnau) che audiovisivo (Polanski e Coppola). Si consiglia vivamente agli studenti la lettura di Dracula (1897) di
Bram Stoker.
Destinatari
Il progetto è articolato in tre momenti:
- una fase propedeutica destinata agli
insegnanti delle scuole secondarie di I°
grado e superiori, alla quale è consigliata la
partecipazione anche degli studenti delle
superiori.
- tre incontri mattutini con gli studenti
delle classi interessate (scuole seconda-
rie di 1° grado e superiori). Gli incontri
saranno incentrati sui rapporti che intercorrono tra letteratura e cinema in un corpus di testi dedicati ai Vampiri e consisteranno nella visione di film e nell’analisi di
alcune sequenze.
- un ciclo di incontri serali gratuiti e aperti
a tutto il pubblico, tenuti da scrittori e
saggisti che approfondiranno il tema.
A conclusione del lavoro, gli insegnanti
potranno proseguire l’approfondimento in
classe mediante l’utilizzo di schede didattiche
sui film.
Modalità di realizzazione
Il laboratorio prevede una serie di incontri,
nei quali si alterneranno visione e analisi del
film.
Il primo incontro (riservato agli insegnanti e
consigliato anche agli studenti) sarà propedeutico a quelli successivi e consisterà in una
panoramica sugli adattamenti cinematograci
di testi letterari incentrati sui Vampiri (per tale
incontro non è previsto alcun costo).
Gli altri incontri prevedono un’introduzione al
film, la sua visione e l’analisi di alcune sequenze funzionali ad individuare affinità e differenze tra testo letterario e filmico (per ognuno
di questi incontri è previsto un biglietto d’ingresso per gli studenti, costo euro 3,50).
Collaborazioni
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
Programma
Giovedì 1 marzo 2007 - Teatro Comunale
Filodrammatici - ore 17.30
Incontro riservato agli insegnanti (consigliato
anche agli studenti delle scuole superiori)
Introduzione: I Vampiri tra letteratura e cinema
(partecipazione gratuita)
97
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI
Venerdì 2 marzo 2007 - Teatro Comunale
Filodrammatici - ore 9.15
Nosferatu il vampiro (Nosferatu. Eine
Symphonie des Grauens, Germania 1922, b/n,
63’) di Friedrich Wilhelm Murnau
(biglietto studenti euro 3,50 - insegnanti/
accompagnatori omaggio)
Venerdì 16 marzo 2007 - Teatro Comunale
Filodrammatici - ore 9.15
Per favore... non mordermi sul collo (The
Fearless Vampire Killers, Gran Bretagna 1967,
col., 107’) di Roman Polanski
(biglietto studenti euro 3,50 - insegnanti/
accompagnatori omaggio)
Venerdì 30 marzo 2007 - Teatro Comunale
Filodrammatici - ore 9.15
Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker’s Dracula,
USA 1992, col., 130’) di Francis Ford
Coppola
(biglietto studenti euro 3,50 - insegnanti/
accompagnatori omaggio)
Esperti
Maria Letizia Bellocchio, esperta di cinema
Maria Letizia Bellocchio (Piacenza, 1974).
Laureata in Storia del Teatro Inglese con una
tesi dal titolo Shakespeare e il teatro di Carlo
Cecchi, è dottoranda borsista presso la Scuola
di Dottorato Logos e Rappresentazione
(Sezione Comparatistica: Letteratura, Teatro,
Cinema) dell’Università degli Studi di Siena,
dove sta scrivendo una tesi sui rapporti che
intercorrono tra Shakespeare e l’opera di
Luchino Visconti (teatro, melodramma, cinema).
Ha collaborato con l’Università degli Studi di
Milano, dove ha tenuto alcuni seminari sull’estetica del cinema e cofondato e diretto la
rivista di cultura cinematografica «Millimetri».
Collaboratrice del Dizionario dello
Spettacolo del ‘900 (Baldini&Castoldi, 1998),
dell’Enciclopedia del Cinema (Garzanti, 2002)
e, dal 2003, del Morandini, dizionario dei film
(Zanichelli), ha curato la Rassegna Film
Shakespeariani del Piccolo Teatro di Milano e
vari laboratori del Teatro Gioco Vita di
Piacenza, tra cui, Cinema e letteratura (2006).
Ha pubblicato numerosi saggi su riviste come
«Memoria di Shakespeare», è coautrice di
volumi quali Il montaggio non indifferente. Il problema della forma nel cinema di S. M. Ejzenstejn
(Milano, CUEM 2003, con Sara Criscuolo),
Guarda bene, fratellino, guarda bene. Kubrick,
Pasolini, Visconti (CUEM, Milano 2005, con
Tomaso Subini e Mauro Giori) e ha curato gli
atti della Scuola Europea di Studi Comparati
Synapsis: Finestre (Le Monnier, uscita prevista
per settembre 2006).
Materiali e strumenti
Tutte le lezioni, che verranno riassunte in
schede didattiche, prevedono la proiezione di
DVD o VHS.
Sede di svolgimento
Piacenza,Teatro Comunale Filodrammatici
Per informazioni e iscrizioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
Le date degli incontri serali gratuiti e aperti al
pubblico, che saranno dedicati al tema, sono
da definire.
98
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
The Peking Acrobats®
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
PROSA
THE PEKING ACROBATS®
produzione IAI Presentation Inc.
in collaborazione con Just in Time Art Management
“Benvenuti nel magnifico mondo de The
Peking Acrobats®! Dove l’impossibile diventa
realtà e l’azzardo è solo l’inizio”.
The Peking Acrobats® sono un ensemble
composto dai migliori gruppi acrobatici
cinesi. Hanno ricevuto ovazioni in tutti i
paesi del mondo. Un’evoluzione del
Grande Circo Cinese, popolare durante gli
anni ‘20, questo gruppo è diventato una
compagnia acrobatica professionale nel
1958.
Molti degli incredibili numeri acrobatici che
fanno parte dello spettacolo, nonostante la
loro sofisticatezza, erano già svolti in tempi
antichi. La storia degli acrobati cinesi è ricchissima e la sua tradizione risale a 2000
anni fa. Cominciò come arte del comune
folklore semplicemente roteando e dondolando oggetti tipici che si trovavano
comunemente nelle case. Giochi tipici del
popolo come “Rang Hitting”, il tiro di una
piccola striscia di legno della grandezza di
una suola verso un bersaglio, si svilupparono accuratamente. Il “Whip Feats” è la versione moderna di questo gioco.
Anche il mito e la religione influenzarono le
arti acrobatiche cinesi.
Un esempio è la “Danza Del Leone”, ancora parte degli spettacoli odierni, che ha origini buddiste. Il leone era visto come la
reincarnazione di una donna, che si prendeva gioco dei presenti senza
rivelare la sua vera identità. Un simbolico
rinnovo dello spirito che negli anni è diventato scacciatore di cattiva sorte. Attraverso
la storia le arti acrobatiche cinesi sono cresciute in diversi modi e livelli.
Originariamente i divertimenti di corte
erano formali e monotoni, al contrario
delle vitali arti popolari. In seguito comunque l’entusiasmo delle stupefacenti performance degli acrobati colpirono l’attenzione
regolarmente a Broadway, teatro degli
spettacoli di maggiore successo a livello
mondiale, e recentemente hanno fatto
parte del cast stellare della finale del prestigioso Hollywood Bowl.
Spettacolo per le scuole primarie, secondarie
di 1° grado e superiori
Teatro Municipale
domenica 14 gennaio 2007 - ore 15.30
delle classi alte. Gli atleti acrobati venivano
invitati a corte per intrattenere e impressionare gli Imperatori in visita. Questi
numeri di roteazioni, canti, balli e incredibili equilibri diventarono conosciuti come “I
cento Divertimenti” nella dinastia Han
(206 a. C. - 220 d. C.). Le arti acrobatiche
hanno sempre mantenuto la loro popolarità nei secoli.
Oggi un acrobata in Cina è considerato un
artista e generazioni di famiglie portano
avanti questa tradizione amatissima.
Entrati nel nuovo millennio la tradizione
cinese è più forte che mai grazie all’innovazione degli artisti e all’infinito entusiasmo
del loro pubblico adorante.
The Peking Acrobats® sono un ensemble
composto dai migliori acrobati, giocolieri,
funamboli contorsionisti e ginnasti della
grande tradizione circense cinese, accompagnati sul palco da musicisti che suonano
tradizionali strumenti cinesi. Si esibiscono
99
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
studenti fino a 14 anni euro 8;
studenti da 15 a 25 anni euro 11;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti);
è prevista la riduzione sui prezzi dei biglietti per i genitori/accompagnatori dei ragazzi
con meno di 14 anni.
I posti saranno assegnati a seconda della
disponibilità in teatro.
In casi particolari, comunque da concordare con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco
Vita, i gruppi scolastici potranno assistere
allo spettacolo scegliendo le recite serali
di sabato 13 e domenica 14 gennaio
2007, sempre alle ore 21.
Per informazioni e prenotazioni:
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Gli Uccelli
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
ALTRI PERCORSI
Compagnia Lombardi-Tiezzi
Emilia Romagna Teatro Fondazione
GLI UCCELLI
di Aristofane
dramma didattico
traduzione Dario Del Corno
drammaturgia Sandro Lombardi
regia Federico Tiezzi
con in ordine di entrata Sandro Lombardi, Alessandro Schiavo, Massimo Verdastro, Silvio Castiglioni,
Leonardo Capuano, Marion D’Amburgo, Clara Galante, Ciro Masella, Debora Zuin, Aleksandar Karlic
scene Pier Paolo Bisleri
costumi Giovanna Buzzi
luci Gianni Pollini
Due ateniesi lasciano la loro città tediosa,
divorata dalla corruzione e sull’orlo del crollo
definitivo, per andare in cerca di un luogo
“senza seccature” dove trascorrere in santa
pace il resto della vita. Così comincia Gli
Uccelli di Aristofane, che Dario Del Corno
definisce “la più bella commedia di tutti i
tempi”. Nel mondo degli uccelli i due ateniesi cercano e trovano un grande sogno utopico, una patria dolce e materna, senza leggi né
violenza. L’utopia di Aristofane è nostalgica e
tutta rivolta a un vagheggiamento del passato,
quando Atene poteva davvero essere considerata una ‘città ideale’. Attraverso una comicità surreale e lirica, fantastica e liberatoria, Gli
Uccelli è un’opera colma di spirito di contestazione. Nonostante la sua ideologia aristocraticae conservatrice, Aristofane risulta qui
‘più moderno di ogni moderno’ (Pasolini), nel
rivendicare la necessità della gioia e della concretezza, dei piaceri del corpo (dal cibo al
sesso, al godimento della natura). È il grande
sogno della creazione di una società libera e
felice, dove gli uomini, riconquistato il rapporto con la natura, possano vivere nel migliore
dei mondi possibili. Intrisa di comicità e sarcasmo, questa commedia dissacra tutti i miti di
allora come di oggi; e mentre ridiamo di
cuore pensiamo alla verità dei suoi significati.
Ma cos’è e dove si trova il regno di Utopia? È
forse il palcoscenico dove è possibile, nello
stesso momento, la realtà e il sogno?
Assistiamo così, nello spettacolo, alla presa di
possesso, da parte di Pisetero ed Evelpide, di
quello spazio (scenico) nel quale, nel corso
dei secoli, si sono raccontate le vicende, le
speranze e i mutamenti del cuore degli uomini; dove si è rappresentato e discusso il cambiamento,
la ribellione, l’utopia di mondi migliori, l’idea
stessa di libertà. Ma nel racconto di Aristofane
il regno di Utopia si riconverte a poco a poco
nel mondo che conosciamo con le sue strutture e le sue figure: poetastri e politicanti da
strapazzo, lenoni e parricidi, dèi e uomini vengono a bussare alla porta del “neo-regista”
Pisetero, chiedendogli, con insistenza, di inventare leggi ad personam, a scapito della ideale
Costituzione ornitologica. In questo Teatro
del Mondo tutti gli stili teatrali concorrono
alla rappresentazione: è il teatro con i suoi
infiniti umori e linguaggi a rappresentarsi.
E come tutti i grandi capolavori, Gli Uccelli ha
ispirato poeti e drammaturghi tra i più diversi. Di questi, Federico Tiezzi è interessato in
particolare a Bertolt Brecht e a Pier Paolo
Pasolini. Al primo Gli Uccelli potrebbe aver
ispirato la stessa idea di ‘dramma didattico” e
dimostrativo. Il secondo ne è stato evidentemente guidato per il film Uccellacci e uccellini.
Ma la lettura di Tiezzi non intende fermarsi a
questi due filtri novecenteschi, puntando
anche all’idea di ‘città ideale’ che percorre,
come un’esigenza ricorrente nei secoli, il
Rinascimento toscano come le utopie di
grandi filosofi (da Kant a Hegel) fino agli utopisti dell’Ottocento che tanto pesarono nella
formazione di Karl Marx. E senza mai dimenticare la leggerezza tutta mozartiana di una
commedia scritta circa 2500 anni fa e che è
fresca come una rosa appena sbocciata.
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
Teatro Municipale
venerdì 15 dicembre 2006 - ore 21
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti:
studenti fino a 25 anni euro 10;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito
(le gratuità saranno calcolate nel numero di
una ogni dieci biglietti).
I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
100
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Il sorriso di Daphne
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
ALTRI PERCORSI
Nuova Scena - Arena del Sole
Teatro Stabile di Bologna
IL SORRISO DI DAPHNE
due tempi di Vittorio Franceschi
Premio “Enrico Maria Salerno” 2004
regia Alessandro D’Alatri
con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin
musiche Germano Mazzocchetti
scene Matteo Soltanto
costumi Carolina Olcese
luci Paolo Mazzi
suono Federica Giuliano
regista assistente Gabriele Tesauri
assistente alla regia Marla Moffa
in collaborazione con
La Ribalta - Centro Studi “Enrico Maria Salerno”
Dopo i successi del grande schermo, da I
Giardini dell’Eden a Casomai, al recente La febbre, il regista Alessandro D’Alatri è approdato
al teatro realizzando un sogno che coltivava
da tempo. È così che, dall’incontro con l’attore e autore bolognese Vittorio Franceschi
(avvenuto proprio sul set della Febbre), nasce
Il sorriso di Daphne, una produzione di Nuova
Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di
Bologna che ha debuttato nel novembre
2005 e che vede come interpreti, assieme a
Franceschi, Laura Curino, una tra le più
apprezzate attrici/narratrici del teatro italiano,
e il giovane talento Laura Gambarin.
“La più classica delle scritture teatrali, con
personaggi a tutto tondo che a leggerli sembrano già vivi scenicamente”: è questo il giudizio della giuria che nel 2004 ha attribuito al
testo di Franceschi, e al progetto produttivo
del Teatro Stabile di Bologna, il Premio “Enrico
Maria Salerno” per la Drammaturgia Europea,
organizzato dal Centro Studi “Enrico Maria
Salerno”.
Franceschi parla di questo suo testo come di
una commedia tragica che non ha uno, ma tre
protagonisti:Vanni (lo stesso Franceschi) è un
professore di botanica geniale e stravagante
che ha girato il mondo alla ricerca di piante
sconosciute; Rosa, interpretata da Laura
Curino, è la sorella di Vanni e vive con lui nella
vecchia casa di famiglia dove è tornata ad abitare dopo essere rimasta vedova; Sibilla, ex
allieva che subito dopo la laurea accompagnò
Vanni in un viaggio di ricerca in Thailandia, è
interpretata da Laura Gambarin.
Fra libri di botanica e ricordi di viaggio e d’amore, si assiste al tramonto della vita del burbero studioso. La Daphne del titolo è una
pianta, esemplare unico e misterioso proveniente dal Borneo, probabilmente la scoperta
più importante di Vanni. Il suo nome deriva da
quello della ninfa il cui sorriso sensuale e
tenero, ammaliante e enigmatico, e per questo pericoloso, fece innamorare Apollo.
“Dietro a ogni sorriso c’è un abisso - racconta Franceschi - e anche la nostra Daphne ne
nasconde uno, terribile e salvifico. Il paesaggio
dei luoghi evocati nel testo (soprattutto quello della Thailandia) è stato in tempi recenti
sconvolto dallo Tsunami. Ne sono stato molto
colpito e turbato, perché le forze della natura
non hanno violentato solo un Paese reale, ma
anche un sogno, che non aveva confini precisi ma era collocato là. Non sono mai stato in
quei luoghi e anche per questo quel sogno lo
sentivo mio”.
Uno spettacolo che commuove, ma al tempo
stesso riesce a strappare la risata e che ha
segnato l’esordio nella regia teatrale di
Alessandro D’Alatri.
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
Teatro Municipale
lunedì 5 marzo 2007 - ore 21
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti:
studenti fino a 25 anni euro 10;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito
(le gratuità saranno calcolate nel numero di
una ogni dieci biglietti).
I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro.
Per informazioni e prenotazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
101
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Le due zittelle
Stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
PROSA
Anna Marchesini
LE DUE ZITTELLE
liberamente tratto dal racconto di Tommaso Landolfi
adattamento di Anna Marchesini
costumi Santuzza CalÏ
scene Carmelo Giammello
musiche Luciano Francisci
luci Angelo Ugazzi
regia Anna Marchesini
produzione Marisa Srl
Le zittelle è un romanzo scritto nel 1946 da
Tommaso Landolfi, autore cresciuto artisticamente nell’ambito dell’ermetismo fiorentino degli anni ’30, traduttore di Gogol,
Puskin, Novalis, collaboratore de “Il
Mondo” e del “Corriere della Sera”, ma
considerato dalla critica un “outsider”, un
“dandy” contemporaneo dalla scrittura
immaginifica e barocca.
Le due zittelle intesse, con il linguaggio iperbolico di Landolfi, un affresco surreale di
una “scuorante” provincia e di due personaggi emblematici, le due zitelle del titolo.
Dal testo di Landolfi, con la solita, irresistibile capacità di individuare la comicità
nascosta nelle pieghe del linguaggio, Anna
Marchesini realizza per la scena un monologo che promette esilarante.
«Ho sposato un altro monologo - dice la
Marchesini - sempre più difficile e senza
rete, sempre più imbottito, ciarliero, chiassoso sfrenato polifonico e zoologico, con
cui oltre che ridere io, una, trina e multipla
spero di raccontare un luogo, un tempo
che alcuni di noi possono ricordare, altri
non hanno mai conosciuto».
Adattato ed interpretato da Anna
Marchesini, il divertente e tumultuoso
monologo è ambientato nella provincia italiana del primo ‘900. Da un incubo implacabile di esistenze grigie e appartamenti polverosi, emergono i personaggi irresistibili
della Lila e della Nena, sorelle e “zittelle”, di
Donna Marietta, madre dispotica e baffuta,
della fantesca Bellonia e di Tombo, unico
maschio di casa, “scimmia” blasfema, che
infastidisce le monache dell’attiguo monastero con sfrenati cerimoniali notturni! La
Marchesini, affascinata dalla storia, si esibisce in una galleria di ritratti strambi di macchiette di paese, interpretando tutte le
parti della commedia con grande fedeltà
descrittiva. Tanti i personaggi che si susseguono e impegnano l'attrice in un ritmo
incalzante farcito di dialoghi sfrenati, che le
consentono di restituire appieno il sapore
autentico di quell’epoca e il senso profondo di un racconto delirante che nasconde,
al suo interno, innumerevoli spunti di forte
comicità e continui spunti di riflessione. Sua
è anche la voce narrante, che lega volti e
parole in una collana di nocciole da sgranare come i vecchi rosari. Prende in giro la
borghesia bigotta ed ottusa, stuzzica le
mamme apprensive ed egocentriche, le
donne consumate nel nido della
famiglia/prigione, o quelle che si vedono
solo madri o spose di Cristo, inconsapevoli della loro identità di femmine. Lontano
dalla satira religiosa, rispettosa di qualsiasi
forma d’identità umana, la commedia è una
provocazione al qualunquismo, all'ipocrisia,
alle apparenze, all’ignoranza che non sa, e a
quella che non vuol sapere.
Spettacolo per le scuole secondarie superiori
Teatro Municipale
sabato 9 dicembre 2006 - ore 21
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
studenti fino a 25 anni euro 11;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti).
I posti saranno assegnati a seconda della
disponibilità in teatro.
In casi particolari, comunque sempre da
concordare con l’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita, i gruppi scolastici potranno assistere allo spettacolo anche nelle date di
giovedì 7 e venerdì 8 dicembre 2006, sempre alle ore 21.
102
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
La didattica della visione
FORMAZIONE
Manicomics Teatro
LA DIDATTICA DELLA VISIONE
Lo spettacolo teatrale come risorsa pedagogica
PROGETTO MeDiAsCuOLa
Il programma formativo sul teatro della scuola
Mediascuola è un programma formativo e di
consulenza sul Teatro della Scuola, rivolto alle
scuole primarie e secondarie, che Manicomics
Teatro porta avanti da alcuni anni in collaborazione con il Servizio Infanzia Formazione e
Diritto allo studio del Comune di Piacenza e
si sviluppa attorno alla triade: FARE VEDERE
PARLARE di Teatro della Scuola. Mediascuola
è un programma di formazione sul campo e
abbraccia sia gli aspetti del FARE laboratorio
direttamente con gli alunni e le alunne sia gli
aspetti legati alla visione teatrale e alla sua elaborazioni all’interno dei programmi didattici.
L’obiettivo è quello di valorizzare lo strumento teatrale come nuovo strumento di una
pedagogia attiva rivolta a mettere in luce il
potenziamento delle diverse attitudini dei
partecipanti e centrato sul valore cognitivo e
affettivo della relazione. Fare laboratorio teatrale all’interno della scuola vuol dire attivare
processi educativi in cui la comunicazione
scolastica valorizzi e potenzi i saperi e le capacità dei giovani e dei bambini e il loro potenziale espressivo e comunicativo sottraendoli
ad una condizione di passiva assimilazione di
modelli. La finalità, in sintesi, è di utilizzare l’esperienza teatrale come strumento di prevenzione e di crescita in modo di stimolare
nei ragazzi la coscienza di obiettivi primari
quali l’utilizzo del gioco, la cultura attiva e la
cultura passiva, il concetto di ordine e disordine, la comprensione del ciclo teatro-vita, la
capacità di affrontare i momenti di passaggio
e di transizione così frequenti e esplosivi nell’età scolare.
Quest’anno continua la collaborazione con
Teatro Gioco Vita per il progetto rivolto alla
didattica della visione in sinergia con la rassegna Saltinbanco. In seguito all’interesse suscitato lo scorso anno, il percorso si svilupperà
attorno ai temi dell’educazione al “vedere
teatro”.
Finalità
Il laboratorio del vedere tende a sviluppare una
capacità analitica e critica, ovvero la possibilità
di mettere in atto l’ascolto attivo. È indirizzato a tutti coloro che vedono teatro a / con /
per la scuola (dall’alunno al direttore didattico).
Ha lo scopo principale, quindi, non di fornire
dei modelli critici, bensì quello di alimentare
l’accettazione del fatto che uno stesso oggetto può essere guardato da diversi punti di
vista e che più essi sono vari, eterogenei e
allenati ad un’analisi specifica ed approfondita,
più cose si scopriranno sull’oggetto dato. I differenti punti di vista danno la possibilità di sviluppare il pensiero divergente e di far trovare
al ragazzo, al professore e all’organizzatore
nuove strade per l’apprendimento e la creatività.
Il progetto
Fase preliminare: la programmazione - I quattro
punti di vista del percettore teatrale
Il Teatro Ragazzi per le scuole viene visto da
quattro principali tipi di pubblico:
1 -il ragazzo, per il quale identificheremo uno
specifico punto di vista pedagogico, essen-
La ricerca teatrale di Manicomics Teatro nell’ambito del teatro della scuola nasce nel
1990 e, ad oggi, è sostenuta dalle istituzioni
locali, dall’accreditamento del Ministero
dell’Istruzione dell’Universita e della Ricerca e
da importanti collaborazione a livello nazionale tra cui ricordiamo la Rassegna Nazionale
di Teatro della Scuola di Serra San Quirico.
do egli in età evolutiva e principale oggetto
di attenzione da parte di chi organizza
l’evento;
2 -l’insegnante, al quale perviene principalmente il punto di vista didattico, essendo
delegato a lui il magistero del gruppo classe;
3 -l’operatore, il quale sviluppa il proprio
potenziale educativo grazie alla propria
esperienza nel campo teatrale/comunicativo, a cui, dunque, assegneremo il punto di
vista artistico;
4 -l’operatore culturale, cioè chi organizza il
progetto ed ha in mano la gestione delle
motivazioni e la pertinenza delle finalità
dello stesso, il quale dovrà quindi possedere un punto di vista globale;
Prima fase: la propedeutica alla visione Sinestesia e punti di vista
La fase iniziale di propedeutica è tesa
1) al potenziamento della capacità di
attenzione;
2) all’individuazione dell’ordine semantico
su cui l’atto teatrale si fonda;
3) al potenziamento dell’attitudine alla critica costruttiva;
Il gruppo/classe sarà introdotto nel mondo
della percezione, intesa nella sua globalità,
attraverso dei giochi teatrali sulla scomposizione delle fasi percettive e sulla sinestesia,
sulla lettura della semantica teatrale e sulle
dinamiche dell’ascolto critico.
Al termine di questa fase si procederà alla
creazione di una scheda che fornisca una griglia alla visione dello spettacolo, nonché un’intervista a cui sottoporre gli attori dello spettacolo scelto.
Seconda fase: L’atto della visione - COME COSA
e PERCHE’
Il gruppo classe sarà accompagnato alla visione dello spettacolo con differenti compiti di
percezione: il gruppo sarà diviso in sottogrup-
103
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
pi, alcuni dei quali avranno il compito di osservare lo spettacolo dal punto di vista semantico, altri quello tematico, altri quello attoriale;
l’atto della visione sarà guidato in maniera tale
che vi siano dei sottogruppi a cui è delegato
un particolare compito percettivo, in maniera
tale che si indaghi non solo lo spettacolo e le
sue peculiarità, ma anche l’atto della visione
stessa, il modo di guardare il teatro.
Al termine dello spettacolo uno dei sottogruppi avrà il compito di intervistare alcuni
dei giovani spettatori, indagando sulle motivazioni che li hanno condotti a teatro, sulle
aspettative e sulle impressioni generali.
Tale percorso è finalizzato alla presa di
coscienza di “cosa si vede”, di “come si vede”
e di “perché si vede” il Teatro Ragazzi nelle
Scuole. (Tale fase può essere gestita anche nei
giorni successivi all’evento spettacolare poiché nei plessi scolastici vengono usualmente
accompagnate più di una classe a vedere lo
stesso spettacolo).
L’intero gruppo, sempre al termine dello spettacolo, incontrerà gli attori e li sottoporrà
all’intervista precedentemente preparata.
Terza Fase: la rielaborazione del vissuto - La critica militante e l’input creativo della visione
Nei giorni successivi alla visione il gruppo
classe sarà chiamato
1) alla discussione del vissuto in un brain
storming guidato dall’insegnante e dall’operatore;
2) alla rielaborazione del vissuto tramite
percorsi di scrittura creativa ed automatica,
di creazioni grafiche e attoriali, partendo
dagli input forniti dallo spettacolo visionato;
3) alla compilazione di un articolo di critica
sullo spettacolo visto, che racchiuda tutto il
panorama di informazioni raccolte durante
e dopo lo spettacolo e le valutazioni dei
giovani spettatori specializzati.
L’articolo sarà pubblicato dalla Stampa locale
e, al termine dell’anno scolastico, andrà a far
parte di una pubblicazione che racchiuderà
tutti i lavori prodotti (grafici, letterari, giornalistici), promossa dalle realtà coinvolte nel
Progetto.
Collaborazioni
Manicomics Teatro - Teatro d’attore creazione
movimento
Comune di Piacenza Servizio Infanzia
Formazione e Diritto allo Studio
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione (Rassegna “Salt’in banco”)
Associazione Teatro Giovani - Serra San
Quirico
Esperti
Rolando Tarquini è attore, autore e regista
della Compagnia Teatrale Manicomics. Dal
1991 opera nel mondo della scuola sul territorio nazionale, proponendo laboratori teatrali rivolti a elementari, medie e superiori e
corsi di aggiornamento rivolti agli insegnanti
sul tema del Teatro della Scuola. È componente dell’Ufficio Direzione della Associazione
Teatro Giovani di Serra San Quirico (An).
Allegra Spernanzoni, laureata in lettere e filosofia, lavora dal 1996 come operatrice teatrale nelle scuole della provincia di Macerata.
Tiene corsi di aggiornamento per insegnanti e
corsi teatrali per bambini e adolescenti presso la scuola comunale di recitazione di
Civitanova Marche (Mc). Dal 2003 collabora
con Manicomics Teatro come responsabile
per le attività pedagogiche e la conduzione di
laboratori teatrali nella scuola. Dal 1999 collabora con L’Associazione Teatro Giovani di
Serra San Quirico (An).
Paolo Pisi è attore, autore e regista della
Compagnia Teatrale Manicomics. Dal 1991
Programma
I tempi del programma sono da sviluppare in
collaborazione con i gruppi aderenti.
Modalità di accesso
L’accesso al progetto è subordinato alla disponibilità del gruppo a svolgere una attività
laboratoriale di almeno 10 ore.
104
opera nel mondo della scuola sul territorio
nazionale, proponendo laboratori teatrali
rivolti a elementari, medie e superiori e corsi
di aggiornamento rivolti agli insegnanti sul
tema del Teatro della Scuola. Si occupa in particolar modo di laboratori teatrali nei luoghi
del disagio.
Compagnia Manicomics - teatro d’attore
creazione movimento. Manicomics Teatro è
nato a Piacenza (Italia) nel 1985. Gli spettacoli prodotti utilizzano essenzialmente un linguaggio teatrale legato al movimento e all'immagine. Gli spettacoli di Manicomics sono
stati presentati in Italia, Francia, Polonia, Russia,
Belgio, Olanda, Svizzera, Spagna, Croazia.
Portogallo, Argentina. Parallelamente all’attività di produzione, la compagnia pratica una
intensa attività laboratoriale e si occupa di
organizzazione di eventi teatrali.
Per informazioni
MANICOMICS TEATRO
Via Trebbia, 3/A - 29100 Piacenza
E-mail: info@manicomics
Pagina internet: www.manicomics.com
Telefono e Fax: 0523.497248
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Ditelo all’attore
Attività collaterali
stagione 2006/2007
“TRE PER TE”
Teatro Municipale
di Piacenza
DITELO ALL’ATTORE
Incontri con i protagonisti della
Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza
a cura di Enrico Marcotti, critico teatrale
per gli insegnanti di tutte le scuole
per gli studenti delle scuole secondarie superiori
per tutto il pubblico
Anche nella stagione 2006/2007 le iniziative
collaterali della rassegna di prosa “Tre per Te”
del Teatro Municipale di Piacenza coinvolgono
la rassegna “Salt’in banco”, alla quale tradizionalmente fanno capo le attività proposte per
le scuole da Teatro Gioco Vita.
Crediamo fermamente che il pubblico del
teatro non sia solo “spettatore”, ma abbia
sempre più l’esigenza di capire, decodificare ,
andare oltre la visione di ciò che è sulla scena.
Il nostro spettatore è un interlocutore diverso, attento e non scettico, ha uno sguardo critico e curioso e proprio per andare incontro
alle sue esigenze è stato necessario andare
“Oltre il sipario”, arricchendo la stagione di
prosa “Tre per Te” di progetti e attività collaterali: incontri con i protagonisti della scena,
approfondimenti critici sugli spettacoli e i linguaggi del teatro, iniziative per promuovere la
cultura teatrale tra i giovani e nelle scuole.
Tra queste iniziative si segnala “Ditelo all’attore - Incontri con i protagonisti della Stagione
di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza”, a
cura di Enrico Marcotti, critico teatrale.
Gli attori protagonisti della stagione
2006/2007 risponderanno alle domande del
pubblico, che potrà così scoprire curiosità,
approfondire le tematiche degli spettacoli e
svelare aspetti insoliti di attori e artisti.
Un’occasione informale e spontanea per
incontrare i personaggi al dilà di quello che
appare sul palcoscenico durante lo spettacolo. A tessere le fila di tutto, il critico teatrale
Enrico Marcotti. Con l’obiettivo di suscitare
curiosità, offrire strumenti e chiavi di lettura,
per conoscere meglio il teatro e i suoi meccanismi. Non con una funzione pedagogica che di per sé finirebbe per snaturare la natura “teatrale” di questa iniziativa - ma critica.
Una proposta che ci sembra interessante
rivolgere in modo particolare agli insegnanti
di tutte le scuole e agli studenti delle superiori: spazio aperto al dibattito, al confronto e
all’incontro di chi il teatro lo guarda, con coloro che il teatro lo fanno.
arricchimento personale, anche come
occasione di formazione e aggiornamento
professionale)
- a tutto il pubblico
Destinatari
Il progetto è rivolto:
- agli studenti delle scuole superiori
- agli insegnanti delle scuole secondarie
inferiori e superiori, ma anche delle primarie (si tratta infatti di un’iniziativa che può
essere utile utile ai docenti, oltre che come
Finalità e obiettivi
Gli incontri hanno l’obiettivo di stimolare la
conoscenza del teatro attraverso le testimonianze e le esperienze di alcuni protagonisti di
rilievo della scena italiana e internazionale
105
Modalità di realizzazione
Si tratta di un ciclo di incontri con gli attori
protagonisti degli spettacoli del cartellone di
prosa 2006/2007 del Teatro Municipale di
Piacenza, presentati dal giornalista Enrico
Marcotti. Gli incontri si tengono al Teatro
Comunale dei Filodrammatici alle ore 17.30.
La partecipazione è libera e gratuita per tutti.
ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE
Collaborazioni
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile
di Innovazione
Teatro Municipale di Piacenza
PROGRAMMA
mercoledì 8 novembre 2006 - ore 17.30
Compagnia Teatri Uniti
in scena con lo spettacolo Le false confidenze
mercoledì 31 gennaio 2007 - ore 17.30
Compagnia Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
in scena con lo spettacolo Il padre
martedì 20 febbraio 2007 - ore 17.30
Compagnia Glauco Mauri
in scena con lo spettacolo Delitto e castigo
venerdì 9 marzo 2007 - ore 17.30
Compagnia del Teatro Moderno - Europa
Duemila - Teatro Stabile del Veneto
in scena con lo spettacolo La locandiera
martedì 24 aprile 2007 - ore 17.30
Compagnia del Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia - Teatro de Gli Incamminati
in scena con lo spettacolo Vita di Galileo
La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza
maggiore
Tempi
Ogni incontro dura circa un’ora, con spazio
alle domande del pubblico
Esperti
Enrico Marcotti, giornalista professionista, è
responsabile delle pagine degli Spettacoli del
quotidiano Libertà. Critico teatrale, è membro della Commissione premi del Consiglio
direttivo dell’Anct (Associazione Nazionale
Critici di Teatro). Allievo di Luigi Squarzina e
Renzo Tian, studia al Dams di Bologna.
Collaboratore di diverse riviste di settore (da
“King” a “Proposte”, da “Hystrio” a “Sipario”)
nel 1985 è stato autore di un progetto teatrale su Giulio Cesare Croce per le attività scolastiche del comune di bologna. Ha collaborato per la parte cinematografica al libro di
Sergio Colomba e Albert Duchy sulla vita di
Jean Genet L’immoralità leggendaria. Ha tenuto incontri e cicli di conferenze sul ruolo della
critica teatrale, sulla storia del teatro popolare e di ricerca e sull’opera di Pirandello in
varie città (Massa, Bergamo, Firenze,
Casalmaggiore, Rubiera, ecc.). Ha guidato
incontri con protagonisti della scena italiana
per teatri e diverse istituzioni e associazioni.
Alla professione di critico e giornalista alterna
quella di regista. È stato assistente alla regia di
Luigi Squarzina, di Marco Bernardi dello
Stabile di Bolzano. Ha lavorato con Cochi
Ponzoni per il Bertoldo di Dursi e con Erio
Masina, nipote di Giulietta, in Maledetta fra le
donne. Da diversi anni collabora con la
Società Filodrammatica Piacentina di cui è
106
direttore artistico e con la quale ha messo in
scena La notte del 16 gennaio di Ayn Rand, Le
cognate di Michel Trembley, Al Pappagallo
Verde di Schnitzler.
Materiali e strumenti
Incontri con attori e registi, dibattito.
Sede di svolgimento
Piacenza,Teatro Comunale Filodrammatici
Per informazioni
TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola)
GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI
La bella addormentata
STAGIONE DI
DANZA 2006/2007
Teatro Municipale
di Piacenza
Balletto dell’Opera di Kiev
direttore artistico Viktor Yaremenko
LA BELLA ADDORMENTATA
balletto in tre atti con un prologo e un’apoteosi
coreografia Marius Petipa
(con frammenti coreografici di E. Lopujov e Y. Grigorovic)
musica Piotr Ilic Ciaikovskij
scene e costumi di Maria Levitzkaia
Orchestra Filarmonica Italiana
direttore David Garforth
dell’Accademia della danza francese. Dal
1992 al 2000 la Compagnia viene diretta
dal coreografo ucraino, Anatolij Shekera,
che ha svolto un grandissimo ruolo nello
sviluppo del balletto ucraino negli ultimi tre
decenni del XX secolo, dedicandosi sia alla
danza classica sia a quella moderna. Oggi è
guidata da Viktor Yaremenko, uno dei più
importanti solisti dell’attuale Compagnia,
mentre Alla Lagoda e Tatjana Beletska sono
le attuali maîtres de ballet della Compagnia
che in questi anni ha riscosso lusinghieri
successi in Germania, Svizzera, Danimarca,
Giappone, Ungheria, Spagna, Italia, Stati
Uniti, Canada, Messico, paesi dell’America
Latina e Australia.
Spettacolo per le scuole primarie (classi 1-23), secondarie di 1° grado e superiori
Dopo il successo riportato nella passata
stagione con Lo Schiaccianoci, ritorna il
Balletto dell’Opera di Kiev con La bella
addormentata, un altro classico sulle musiche immortali di Cajkovskj.
Il Balletto dell’Opera di Kiev nasce all’interno dell’omonimo Teatro dell’Opera della
capitale dell’Ucraina il 18 ottobre 1931 e
intorno al 1950 diviene una delle più grandi Compagnie europee con regolari tournée in Bulgaria, Jugoslavia, Ungheria e
Francia, dove nel 1964 in occasione del
festival internazionale di danza classica di
Parigi, viene insignita dell’Etoile d’or
Teatro Municipale
sabato 27 gennaio 2007 - ore 15.30
(prova generale pubblica per le scuole)
107
I prezzi dei biglietti per le scuole sono i
seguenti:
studenti fino a 25 anni euro 5;
insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti).
La Stagione di Danza 2006/2007 del Teatro
Municipale di Piacenza è organizzata da
Fondazione Arturo Toscanini, Teatro Gioco
Vita - Teatro Stabile di Innovazione e
Comune di Piacenza con la collaborazione
di AterDanza.
PIACENZA - STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA - STAGIONE DI
TRE PER TE 2006/2007
Stagione di prosa del Teatro Municipale di Piacenza - Prosa - Altri Percorsi - Teatro Danza
COMUNE DI PIACENZA
TEATRO MUNICIPALE
TEATRO GIOCO VITA
in collaborazione con
Teatro Stabile di Innovazione
PROSA
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
Dipartimento dello Spettacolo
martedì 30 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa A)
mercoledì 31 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa B)
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di
Bologna
IL PADRE
di August Strindberg
traduzione Luciano Codignola
regia Massimo Castri
scene e costumi Maurizio Balò
con Umberto Orsini e Manuela Mandracchia
martedì 7 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa A)
mercoledì 8 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa B)
Teatri Uniti
LE FALSE CONFIDENZE
di Pierre Marivaux
traduzione Cesare Garboli
regia Toni Servillo
con Anna Bonaiuto, Andrea Renzi, Gigio Morra, Betti Pedrazzi,
Salvatore Cantalupo,Toni Servillo, Monica Nappo,
Francesco Silvestri, Francesco Paglino
martedì 6 febbraio 2007 - Teatro Municipale (*)
Enrico Bertolino
NUOVO SPETTACOLO
(titolo da definire)
regia Gabriele Vacis
produzione ITC 2000
martedì 28 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa A)
mercoledì 29 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa B)
Teatro Stabile di Catania
LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA
di Dacia Maraini
regia Lamberto Puggelli
con Mariella Lo Giudice, Luciano Virgilio
lunedì 19 febbraio 2007 - Teatro Municipale (Prosa A)
martedì 20 febbraio 2007 - Teatro Municipale (Prosa B)
Glauco Mauri
Roberto Sturno
DELITTO E CASTIGO
da Fëdor Dostoevskij
versione, riduzione teatrale e regia Glauco Mauri
produzione Compagnia Mauri-Sturno
in collaborazione con Teatro Comunale Chiabrera di Savona
giovedì 7 dicembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa A)
venerdì 8 dicembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa B)
sabato 9 dicembre 2006 - Teatro Municipale (*)
Anna Marchesini
LE DUE ZITTELLE
liberamente tratto dal racconto di Tommaso Landolfi
adattamento di Anna Marchesini
regia Anna Marchesini
produzione Marisa srl
giovedì 8 marzo 2007 - Teatro Municipale (Prosa A)
venerdì 9 marzo 2007 - Teatro Municipale (Prosa B)
Compagnia del Teatro Moderno
Europa Duemila
Teatro Stabile del Veneto
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
uno spettacolo di Giancarlo Cobelli
con Mascia Musy
sabato 13 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa A)
domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Municipale (* - ore 15.30)
domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa B)
THE PEKING ACROBATS® (Cina)
produzione IAI Presentation Inc.
in collaborazione con Just in Time Art Management
mercoledì 28 marzo 2007 - Teatro Municipale (*)
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
BRECHT/STREHLER
MILVA CANTA BRECHT
regia Cristina Pezzoli
testi Bertolt Brecht
musiche Bertolt Brecht, Hanns Eisler, Kurt Weill
con Milva
giovedì 25 gennaio 2007 - Teatro Municipale (*)
Teatro dell’Archivolto
IL BAR SOTTO IL MARE
di Stefano Benni
con Fabio De Luigi
regia Giorgio Gallione
108
PIACENZA - STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA - STAGIONE DI
TRE PER TE 2006/2007
domenica 22 ottobre 2006 - Teatro Comunale
Filodrammatici (Pre/Visioni)
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi
CHANGING PARTS
Untitled
dimostrazione/spettacolo di Lucinda Childs
con il corso di Teatrodanza
laboratorio coreografico di Lucinda Childs
creato per e con gli allievi della Scuola D’Arte Drammatica
Paolo Grassi
musiche Philip Glass
lunedì 23 aprile 2007 - Teatro Municipale (Prosa A)
martedì 24 aprile 2007 - Teatro Municipale (Prosa B)
Franco Branciaroli
VITA DI GALILEO
di Bertolt Brecht
regia di Antonio Calenda
coproduzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia
e Teatro de Gli Incamminati
(*) recite fuori abbonamento
Teatro Municipale di Piacenza
Inizio spettacoli ore 21.00
sabato 28 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Pre/Visioni)
domenica 29 ottobre 2006 - Teatro Comunale
Filodrammatici (Pre/Visioni)
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione
Dipartimento di Salute Mentale - Azienda Usl
di Piacenza
PASSO E RESTO, COME L’UNIVERSO
progetto a cura di Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi
con la collaborazione di Federica Anna Armillis, Federica
Ferrari
La recita pomeridiana fuori abbonamento di domenica 14 gennaio
2007 (The Peking Acrobats) inizierà alle ore 15.30
ALTRI PERCORSI/Pre Visioni
giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori e azioni teatrali
sabato 14 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Pre/Visioni)
SEGNI NEL TEMPO
con Tam Teatromusica, East Rodeo e i giovani del laboratorio
“Segni nel tempo”
ideazione e composizione Pierangela Allegro, Michele Sambin
a cura di Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano
nell’ambito del progetto “Informazione Teatrale 2006”
Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza
Inizio spettacoli ore 21.00
ALTRI PERCORSI
venerdì 20 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Pre/Visioni)
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi
TRE SORELLE
di Anton Cechov
traduzione di Gerardo Guerrieri
regia Maurizio Schmidt
giovedì 2 novembre 2006 - Spazio Rotative (Altri Percorsi A)
venerdì 3 novembre 2006 - Spazio Rotative (Altri Percorsi B)
sabato 4 novembre 2006 - Spazio Rotative (Altri Percorsi A-B)*
Mercadante Teatro Stabile di Napoli
in collaborazione con
Fondazione Teatro Stabile di Torino
ELETTRA
di Hugo von Hofmannsthal
un progetto di Andrea De Rosa e Hubert Westkemper
con Frédérique Loliée, Maria Grazia Mandruzzato,
Moira Grassi, Gabriele Benedetti
regia Andrea De Rosa
sabato 21 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Pre/Visioni)
Fondazione Scuole Civiche di Milano
Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi
L’ARMA SEGRETA DI ARCHIMEDE
di Dumitru Solomon
regia Massimo Navone
(spettacolo a pubblico limitato - per esigenze tecniche, posti non numerati)
* in caso di esubero del numero di abbonamenti per ciascun turno rispetto alla
disponibilità dei posti, verrà assegnata la terza serata sia per il turno A sia per il
turno B
Si ringrazia EDITORIALE LIBERTA’
109
PIACENZA - STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA - STAGIONE DI
mercoledì 15 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi A)
giovedì 16 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi B)
venerdì 17 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (**)
Compagnia Infidi Lumi
LA SCUOLA DI BALLO
COMMEDIA DI CARLO GOLDONI
con Cecilia Broggini, Silvia Giulia Mendola,
Linda Montecchiani,Tiziano Ferrari, Domenico Sannino,
Nicola Spotorno, Filippo Tansini
ideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassini
progetto di residenza artistica 06-08 presso
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca
regia Stefano De Luca
scene e ombre Fabrizio Montecchi
costumi Luisa Spinatelli
lunedì 5 marzo 2007 - Teatro Municipale (Altri Percorsi A-B)
Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile
di Bologna
IL SORRISO DI DAPHNE
due tempi di Vittorio Franceschi
Premio “Enrico Maria Salerno” 2004
regia Alessandro D’Alatri
con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin
in collaborazione con
La Ribalta - Centro Studi “Enrico Maria Salerno”
venerdì 15 dicembre 2006 - Teatro Municipale (Altri Percorsi A-B)
Compagnia Lombardi-Tiezzi
Emilia Romagna Teatro Fondazione
GLI UCCELLI
di Aristofane - dramma didattico
regia Federico Tiezzi
con in ordine di entrata Sandro Lombardi, Alessandro Schiavo,
Massimo Verdastro, Silvio Castiglioni, Leonardo Capuano,
Marion D’Amburgo, Clara Galante, Ciro Masella,
Debora Zuin, Aleksandar Karlic
giovedì 18 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi A)
venerdì 19 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi B)
Compagnia Teatrale Krypton
TRITTICO BECKETTIANO
Atto Senza Parole 1
con Fulvio Cauteruccio
Non io
con Monica Benvenuti
L’ultimo nastro di Krapp
con Giancarlo Cauteruccio
di Samuel Beckett - traduzioni di Carlo Fruttero e John Francis Lane
regia Giancarlo Cauteruccio
venerdì 16 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri
Percorsi A)
sabato 17 febbraio 2007 - Teatro Comunale
Filodrammatici (Altri Percorsi B)
domenica 18 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici
(** - ore 15.30)
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile
di Innovazione
LA BARCA DEI COMICI
Dai Mémoires di Carlo Goldoni
Di Giorgio Strehler
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martedì 20 marzo 2007 - Teatro Comunale
Filodrammatici (Altri Percorsi A)
mercoledì 21 marzo 2007 - Teatro Comunale
Filodrammatici (Altri Percorsi B)
Familie Flöz (Germania)
RISTORANTE IMMORTALE
o: sulla precarietà dell'esistenza
opera teatrale creata da Paco Gonzalez, Björn Leese,
Ilka Vierkant, Hajo Schüler, Michael Vogel
con Marianne Cornil, Stefan Ferencz, Paul Kustermann,
Stefan Lochau, Dana Schmidt
in collaborazione con Just in Time Art Management
(**) recite fuori abbonamento
Teatro Comunale Filodrammatici,Teatro Municipale di
Piacenza e Spazio Rotative
Inizio spettacoli ore 21.00
La recita pomeridiana fuori abbonamento di domenica 18
febbraio 2007 (La barca dei comici) inizierà alle ore 15.30
TEATRO DANZA
sabato 24 febbraio 2007 - Teatro Municipale
ELISA MONTE DANCE (Stati Uniti)
direttore artistico Elisa Monte
co-fondatore e coreografo David Brown
promozione e distribuzione in Italia International
Music
PIACENZA - STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA - STAGIONE DI
mercoledì 14 marzo 2007 - Teatro Municipale
PILOBOLUS DANCE THEATRE (Stati Uniti)
tournée italiana organizzata da Ater
Spettacoli di Teatro/Danza e Altri Percorsi al Teatro
Municipale:
euro 10 (posto unico in galleria)
Gli spettacoli di Teatro Danza sono inseriti nel cartellone della Stagione di Danza
2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza organizzata da Fondazione Arturo
Toscanini,Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e Comune di Piacenza con la
collaborazione di AterDanza
Per le recite pomeridiane fuori abbonamento del 14 gennaio
2007 (The Peking Acrobats) e del 18 febbraio 2007 (La barca
dei comici) è previsto un biglietto scontato a euro 8 per i minori di 14 anni e la riduzione sui prezzi dei biglietti per i loro genitori/accompagnatori.
Spettacolo Elettra allo Spazio Rotative:
euro 11 (posto unico non numerato)
Teatro Municipale di Piacenza
Inizio spettacoli ore 21.00
Spettacoli Pre/Visioni al Teatro Comunale Filodrammatici:
euro 5 (platea/galleria, non numerato)
SPECIALE/STUDENTI
“TRE PER TE”-2006/2007
BIGLIETTI “LAST MINUTE”
ABBONAMENTI
Spettacoli al Teatro Municipale:
Platea e posto/palco euro 12
Galleria
euro 8
Loggione
euro 3
Abbonamento TEATRO (10 spettacoli)
euro 60 con posto in galleria
L’abbonamento Teatro comprende i seguenti spettacoli: Elettra, La scuola di ballo, Gli Uccelli,
Trittico Beckettiano, La barca dei comici, Il sorriso di Daphne, Ristorante immortale e 3 spettacoli di Prosa (Le due zittelle oppure The Peking Acrobats + 2 titoli a scelta tra quelli in cartellone, eccetto lo spettacolo di Enrico Bertolino).
Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici:
Platea
euro 7
Galleria
euro 4
Abbonamento ALTRI PERCORSI (7 spettacoli)
euro 45 con posto in galleria
Spettacoli di Teatro/Danza e Altri Percorsi al Teatro
Municipale:
Platea e posto/palco euro 7
Galleria
euro 4
Loggione
euro 2
L’abbonamento Altri Percorsi comprende i seguenti spettacoli: Elettra, La scuola di ballo, Gli
Uccelli,Trittico Beckettiano, La barca dei comici, Il sorriso di Daphne, Ristorante immortale.
Abbonamento 2 PER TE (Prosa + Altri Percorsi - 15 spettacoli
euro 84 con posto in galleria
L’abbonamento 2 Per Te comprende i seguenti spettacoli: Elettra, Le false confidenze, La
scuola di ballo, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Le due zittelle, Gli Uccelli,The Peking Acrobats,
Trittico Beckettiano, Il padre, La barca dei comici, Delitto e castigo, Il sorriso di Daphne, La locandiera, Ristorante immortale, Vita di Galileo.
I biglietti “Last Minute” sono disponibili, a discrezione della Direzione, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo per cui l’offerta è valida. Per
alcune rappresentazioni non è detto che vengano messi in vendita biglietti
“Last Minute”.
Abbonamento 3 PER TE
(Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza - 17 spettacoli)
euro 94 con posto in galleria
INFORMAZIONI UTILI
Possono usufruire dell’abbonamento “Speciale Studenti” tutti gli studenti che non abbiano compiuto i 25 anni. Gli interessati dovranno presentare, al momento dell’acquisto dell’abbonamento o del biglietto, un certificato di iscrizione (o in alternativa tessera, libretto
universitario, libretto giustificazioni…) che dovrà essere esibito anche al momento dell’ingresso a teatro. In caso contrario, per usufruire dello speciale dovrà essere sottoscritta
un’apposita autocertificazione. La tariffa Speciale/Studenti per l’abbonamento
Teatro/Danza si applica anche agli iscritti a scuole e accademie di danza.
Le gratuità per gli insegnanti/accompagnatori vengono concesse nel numero di 1 ogni
dieci abbonamenti/ biglietti.
Gli abbonamenti non sono personali e possono quindi essere utilizzati da persone diverse dall’intestatario, purché abbiano le medesime caratteristiche (ad esempio, un abbonamento speciale studenti può essere utilizzato solamente da altri studenti, e così via). Non
è possibile, da parte di persone che non abbiano gli stessi diritti, utilizzare la tessera, nemmeno pagando la differenza. In questi casi è possibile usufruire del posto, entrando in teatro con un ingresso (ad esempio, un genitore può entrare in Teatro con un ingresso e
usufruire del posto a sedere del proprio figlio studente, mostrando alla maschera la tessera di abbonamento).
In caso non venissero rappresentati, per cause impreviste, tutti gli spettacoli compresi nell’abbonamento, il Teatro opererà una sostituzione oppure, in alternativa, rimborserà agli
abbonati le quote relative. Qualora ragioni impreviste lo richiedessero, la Direzione si
riserva la facoltà di spostare la data dei turni di abbonamento dandone notizia sulla stampa, sui veicoli pubblicitari del Teatro e/o contattando telefonicamente o per lettera gli
abbonati.
All’atto della sottoscrizione dell’abbonamento è opportuno rilasciare generalità, indirizzo
e recapito (anche telefonico ed e-mail) per eventuali comunicazioni urgenti.
I biglietti e gli abbonamenti non utilizzati non verranno rimborsati.
A spettacolo iniziato non è consentito l’accesso alla platea. È vietato scattare fotografie,
effettuare registrazioni audio e video e fare uso di telefoni cellulari. La direzione si riserva la possibilità di effettuare spostamenti su posti venduti per esigenze tecniche e di
apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore.
L’abbonamento 3 Per Te comprende i seguenti spettacoli: Elettra, Le false confidenze, La
scuola di ballo, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Le due zittelle, Gli Uccelli,The Peking Acrobats,
Trittico Beckettiano, Il padre, La barca dei comici, Delitto e castigo, Elisa Monte Dance, Il sorriso di Daphne, La locandiera, Pilobolus, Ristorante immortale, Vita di Galileo.
Pass PRE/VISIONI (5 spettacoli)
euro 18 posto unico non numerato
Il Pass Pre/Visioni comprende: Segni nel tempo, Tre Sorelle, L’arma segreta di Archimede,
Changing Parts - Untitled, Passo e resto, come l’universo.
Per gli spettacoli programmati al Teatro Municipale, in caso di esaurimento di posti in galleria, a chi
sottoscrive un abbonamento Speciale/Studenti potranno essere assegnati posti numerati di loggione. Per poter usufrire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita; l’acquisto potrà poi essere formalizzato rivolgendosi alla biglietteria del Teatro
Comunale Filodrammatici nei giorni ed orari di apertura oppure concordando un appuntamento
con gli uffici di Teatro Gioco Vita.
BIGLIETTI
Spettacoli di Prosa al Teatro Municipale:
euro 11 (posto unico in galleria)
Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici:
euro 10 (posto unico in galleria)
111
GLIE - 11° RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE - 11° RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAM
A teatro con mamma e papà 2006/2007
domenica 5 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30
Teatro dell’Archivolto
PIMPA CAPPUCCETTO ROSSO
da 3 anni
domenica 25 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30
Fratelli di Taglia
CIRCUS COLOMBAZZI
da 4 anni
domenica 19 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30
L’Arsenal à Musique (Canada)
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
da 6 anni
ABBONAMENTI E BIGLIETTI
Abbonamenti/carnet a 5 spettacoli
• Bambini/Ragazzi
fino a 3 anni ingresso gratuito
da 3 a 15 anni
euro 16,00 (intero) euro 12.00 (ridotto)
(la riduzione è applicata ai bambini appartenenti alla stessa famiglia)
• Giovani/Adulti
euro 25,00 (intero) euro 20,00 (ridotto nonni/nonne)
La tessera dà diritto ad assistere a 5 spettacoli a scelta.
La scelta dei titoli e/o dei posti dovrà essere effettuata direttamente al momento dell’acquisto.
Dalla scelta sono esclusi gli spettacoli fuori rassegna.
venerdì 8 dicembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30
domenica 10 dicembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
LA NOTTE ILLUMINATA
(nuova produzione 2006/2007)
da 6 anni
domenica 17 dicembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30
Centro Teatrale Corniani
IL GATTO CHE AVEVA GLI STIVALI
da 3 anni
Biglietti
• Bambini/Ragazzi
fino a 3 anni
ingresso gratuito
da 3 a 15 anni
euro 5.00 (intero)
euro 4.00 (ridotto)
(la riduzione è applicata ai bambini appartenenti alla stessa famiglia)
• Giovani/Adulti
euro 7.00 (intero)
euro 6.00 (ridotto nonni/nonne)
Per le recite fuori rassegna degli spettacoli The Peking Acrobats e La
barca dei comici nel cartellone di “Tre per Te” del Teatro Municipale,
i prezzi applicati sono quelli in vigore per la Stagione di Prosa
2006/2007, con uno speciale biglietto scontato a euro 8 per i minori di 14 anni e la riduzione sul costo dei biglietti per i loro
genitori/accompagnatori.
Per la recita fuori rassegna La bella addormentata nel cartellone di
Danza del Teatro Municipale, i prezzi applicati sono quelli in vigore
per la Stagione di Danza 2006/2007, con uno speciale biglietto scontato a euro 5 per i minori di 14 anni.
sabato 6 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30
Teatrino dell’Erba Matta
HANSEL E GRETEL
da 3 anni
domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 15.30*
THE PEKING ACROBATS
(*recita fuori rassegna - Stagione di Prosa 2006/2007 “TRE PER TE”
del Teatro Municipale di Piacenza / Prosa)
da 6 anni
domenica 21 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30
Quelli di Grock
KINESIS - IL CUBO MAGICO
da 3 anni
domenica 28 gennaio 2007 • Teatro Municipale • ore 15.30*
Balletto dell’Opera di Kiev
LA BELLA ADDORMENTATA
da 8 anni
(*recita fuori rassegna - Stagione di Danza 2006/2007
del Teatro Municipale di Piacenza)
Biglietti e abbonamenti/carnet sono in vendita da martedì 24 ottobre 2006.
Biglietteria
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Teatro Comunale Filodrammatici
Via San Siro, 9 - 29100 Piacenza
Telefono 0523.315578 (biglietteria) - 0523.332613 (uffici)
Fax 0523.338428
E-mail [email protected]
Orari d’apertura:
dal 24 ottobre al 20 dicembre 2006, dal lunedì al giovedì ore 15-18
e sabato ore 10-13; dal 4 gennaio 2007, dal lunedì al giovedì ore
15-18.
Vendita on-line: www.teatrogiocovita.it
domenica 4 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30
L’Atalante
OUVERTURE DES SAPONETTES
Un concerto per bolle di sapone
da 3 anni
domenica 18 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 15.30*
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
LA BARCA DEI COMICI
Dai “Mémoires” di Carlo Goldoni
di Giorgio Strehler
(nuova produzione 2007 nel Tricentenario Goldoniano)
da 8 anni
(*recita fuori rassegna - Stagione di Prosa “TRE PER TE”
del Teatro Municipale di Piacenza / Altri Percorsi)
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