A Salt’in banco - 27a edizione lla sua ventisettesima edizione, "Salt’in banco" si conferma importante punto di riferimento teatrale e culturale per la scuola. Tra le più longeve e interessanti rassegne di teatro scuola in Italia, coinvolge tutto il territorio piacentino, e non solo: oltre alle scuole della città, nella passata stagione hanno partecipato quelle di trentasei comuni della nostra provincia; inoltre la programmazione riesce ad attirare pubblico da fuori provincia, in particolare dal Basso Lodigiano e dall’Oltrepò Pavese. Lo scorso anno, “Salt’in banco” ha superato abbondantemente le 28.000 presenze, con la partecipazione di oltre 1.300 classi agli spettacoli e alle altre attività, come i laboratori e le iniziative di formazione. Anche nella stagione 2006/2007 “Salt’in banco” vede un ricco cartellone di spettacoli, incontri, laboratori. Proposte per tutte le fasce di età e per tutti i gusti, dai piccoli dell’asilo nido ai bambini della scuola dell’infanzia e della primaria, dai ragazzi della scuola secondaria di 1° grado agli studenti delle superiori. Un programma che si articola tra le tecniche e i linguaggi teatrali più diversi, dal teatro d’attore al teatro di figura, dalle ombre alla musica, dagli oggetti alla narrazione, dalle immagini alle proiezioni multimediali, dalla prosa al movimento. Una stagione che, tra figure, parole e suoni, propone alle scuole un nuovo, interessante viaggio teatrale. I classici della letteratura per l’infanzia e le più celebri fiabe, da “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol a “Il lupo e i sette capretti” dei fratelli Grimm, da “Bandiera” di Mario Lodi a “Kirikù”. I grandi personaggi della storia, da Marco Polo a Leonardo da Vinci e Wolfgang Amadeus Mozart. I temi della contemporaneità, dal razzismo all’educazione stradale, dalla democrazia alla dittatura, dalle tematiche ambientali a quelle relazionali che ogni bambino e ogni ragazzo deve affrontare nella crescita e nei rapporti familiari e interpersonali. E ancora, la natura, l’educazione all’immagine, l’utilizzo degli oggetti, la musica, il movimento e la danza. Senza dimenticare il sogno, la fantasia, la creatività. Gli spettacoli sono articolati in tre sezioni: le produzioni di Teatro Gioco Vita; gli spettacoli delle Compagnie ospiti, tra i quali si segnalano le più interessanti realtà teatrali a livello italiano, e non solo; gli spettacoli delle Compagnie piacentine. Da segnalare, un importante appuntamento internazionale per “Salt'in banco”: l’ospitalità della Compagnia canadese L’Arsenal à Musique, per la prima volta a Piacenza con lo spettacolo “Alice nel paese delle meraviglie”, rivolto alle scuole primarie e secondarie di 1° grado. Per le superiori, invece, un’originale produzione di Emilia Romagna Teatro che si terrà nelle aule scolastiche: “Benji (Adult Child/Dead Child)”, un’interessante stand-up comedy dell’inglese Claire Dowie messo in scena da Paola Di Meglio con la regia di Cesare Lievi. Un teatro che è occasione per i ragazzi e i giovani per divertirsi, pensare, emozionarsi. E, oltre agli spettacoli, laboratori, incontri, percorsi di formazione per gli insegnanti e di educazione al teatro per gli studenti, realizzati con la collaborazione di ospiti ed esperti. Senza dimenticare il coordinamento di “Salt’in banco” con la stagione di prosa del Teatro Municipale di Piacenza “Tre per Te”, che permette di arricchire il ventaglio di attività rivolte alle scuole: da segnalare in quest’ambito le attività realizzate in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto con Teatro Gioco Vita e quelle che fanno capo alla Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi, grazie alla convenzione tra la Fondazione Scuole Civiche di Milano e il nostro Teatro Stabile di Innovazione. Un teatro che si realizza sul palcoscenico nell’evento spettacolare e un teatro che si fa conoscere da vicino nei suoi meccanismi e nei suoi linguaggi dai giovani spettatori. Ancora una volta, augurandoci di incontrarvi come sempre numerosi a teatro, desideriamo esprimere il nostro grazie. Agli studenti e agli insegnanti, agli enti e alle istituzioni che ci sostengono, alle famiglie e alle scuole con cui ogni anno condividiamo il cammino e il progetto di “Salt’in banco”. Diego Maj Teatro Gioco Vita Piacenza, 1° settembre 2006 1 NEGLI ULTIMI ANNI ABBIAMO PURTROPPO RISCONTRATO UN USO CRESCENTE DEI TELEFONI CELLULARI DURANTE GLI SPETTACOLI, CHE OLTRE A CREARE DISAGI TECNICI NEL CORSO DELLE RAPPRESENTAZIONI, COSTITUISCE UN ELEMENTO DI DISTURBO E DI MANCANZA DI RISPETTO NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI SPETTATORI. PREGHIAMO PERTANTO GLI INSEGNANTI E/O GLI ADULTI ACCOMPAGNATORI DI VERIFICARE CHE I TELEFONI CELLULARI NON SIANO INTRODOTTI IN SALA DAGLI STUDENTI. DURANTE GLI SPETTACOLI E’ VIETATO SCATTARE FOTOGRAFIE ED EFFETTUARE REGISTRAZIONI AUDIO E VIDEO. Le sedi di “Salt’in banco” 2006/2007 Teatro Comunale Filodrammatici - Via Santa Franca, 33 - Piacenza - Tel. 0523.315578 Teatro Municipale - Via Verdi, 41 - Piacenza - Tel. 0523.492251 (biglietteria) Officina delle Ombre (Atelier Teatro Gioco Vita) - Via Fulgonio, 7 - Piacenza - Tel. 0523.711055 Teatro San Matteo - Vicolo San Matteo, 8 - Piacenza Teatro Verdi - Piazza Chiesa Maggiore - Castelsangiovanni - Tel. 0523.882029 (biglietteria) Cinema/Teatro Moderno - Via Albesani - Castelsangiovanni - Tel. 0523.842261 (biglietteria) La presenza nei teatri e nelle altre sedi di attività del personale di Teatro Gioco Vita è legata all’organizzazione degli spettacoli e delle altre iniziative di “Salt’in banco”. Pertanto i numeri telefonici delle biglietterie dei teatri potranno essere utilizzati per contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita solamente in concomitanza con l’effettuazione degli spettacoli in quella determinata sede teatrale. Per qualsiasi comunicazione, si prega pertanto di fare sempre riferimento agli uffici di Teatro Gioco Vita. 2 Indice INFORMAZIONI.......................................................................4 Spettacoli “Salt’in banco”.................................................................4 Spettacoli fuori rassegna...................................................................4 Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi..................5 Per gli insegnanti.................................................................................5 Informazioni utili.................................................................................5 Laboratori Teatro Gioco Vita........................................................72 Disegni di carta, figure d’ombra..................................................73 La scoperta dell’ombra...................................................................73 Piccoli incontri con l’ombra...........................................................74 Magie d’ombra..................................................................................74 IL CARTELLONE - PIACENZA..........................................6 Spettacoli.........................................................................................6 Spettacoli fuori rassegna...................................................................9 E ancora...laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi...11 ALTRI PROGETTI Spettacoli fuori rassegna - Incontri nelle scuole Formazione insegnanti - Laboratori sul linguaggio cinematografico - Attività collaterali........................76 La barca dei comici.........................................................................77 “La barca dei comici”: dai “Mémoires” la magia dell’incontro di Carlo Goldoni con il teatro. La drammaturgia di un’autobiografia...........................................79 “Lo spettacolo e la sua sintassi” Carlo Goldoni dalla pagina alla scena.........................................81 La scuola di ballo. Commedia di Carlo Goldoni.........................82 La locandiera.....................................................................................83 Milva canta Brecht............................................................................84 Il teatro di Brecht tra “Vita di Galileo” e i “songs”....................85 “Lo spettacolo e la sua sintassi” Per conoscere Brecht......................................................................87 Vita di Galileo....................................................................................88 Il mestiere del teatro.......................................................................89 Segni nel tempo................................................................................90 Tre sorelle..........................................................................................91 L’arma segreta di Archimede.........................................................92 Chancing Parts - Untitled...............................................................93 Fondazione Scuole Civiche di Milano Incontri nelle scuole........................................................................94 Passo e resto, come l’universo......................................................95 Ho mal di testa e di universo.........................................................96 Cinema e letteratura I Vampiri tra letteratura e cinema................................................97 The Peking Acrobats........................................................................99 Gli Uccelli........................................................................................100 Il sorriso di Daphne.......................................................................101 Le due zittelle.................................................................................102 La didattica della visione lo spettacolo teatrale come risorsa pedagogica......................103 Ditelo all’attore..............................................................................105 La bella addormentata...................................................................107 IL CARTELLONE - CASTELSANGIOVANNI..........12 Spettacoli....................................................................................12 GUIDA ALLA SCELTA..........................................................13 Spettacoli per i bambini dell’Asilo Nido......................................13 Spettacoli per i bambini della Scuola dell’Infanzia..................13 Spettacoli per gli alunni della Scuola Primaria (classi 1-2).....14 Spettacoli per gli alunni della Scuola Primaria (classi 3-4-5)....15 Spettacoli per i ragazzi della Scuola Secondaria di 1° grado....17 Spettacoli per gli studenti della Scuola Superiore...................18 Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi...................20 GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA..........23 La barca dei comici...........................................................................24 La notte illuminata...........................................................................25 Pépé e Stella......................................................................................26 Una Topolino alle Mille Miglia........................................................28 L’uccello di fuoco..............................................................................31 L’ombra di Pollicino..........................................................................34 Circoluna............................................................................................35 Dormi bene, Chouchou..................................................................36 GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI.....................................................................................38 Leonardo - Un genio per tutte le stagioni...............................39 Alice nel paese delle meraviglie.....................................................40 Kirikù (che non ha paura)..............................................................41 Aci Babà e i quaranta pedoni........................................................43 I viaggi di Marco Polo.......................................................................45 Non aprite quella porta..................................................................46 L’amico immaginario........................................................................47 La favola dell’Uccellin Belverde....................................................48 Il razzismo spiegato a Lucia............................................................51 Bandiera - Ballata per una foglia...................................................53 Storia di carta.................................................................................54 Wolfi bambino prodigio.................................................................55 Di segno In segno............................................................................57 I grandi dittatori..............................................................................59 Siamo qui riuniti… o della democrazia imperfetta....................60 Gigi......................................................................................................62 Benji (Adult child/Dead child)........................................................63 “TRE PER TE” 2006/2007 Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza..............................108 Prosa.................................................................................................108 Altri Percorsi - Pre/Visioni...........................................................109 Altri Percorsi...................................................................................109 Teatro Danza...................................................................................110 Speciale/Studenti “Tre per Te” 2006/2007...............................111 GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE.........................................................................66 Concerto di Natale.........................................................................67 Ercole e il funambolo.......................................................................68 Cuore - il libro..................................................................................70 TEATRO GIOCO VITA Laboratori - Formazione insegnanti Percorsi sull’ombra e il teatro d’ombre.....................71 “A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ” 2006/2007 11° Rassegna di Teatro per le Famiglie....................112 3 Salt’in banco - Informazioni Per tutte le attività di “Salt’in banco” è obbligatoria la prenotazione, che deve pervenire a: Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori (l’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta della scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in situazioni di disabilità e/o in altri casi particolari). • La somma corrispondente ai biglietti necessari per la classe dovrà essere versata dall’insegnante /accompagnatore alla biglietteria del teatro sede dello spettacolo oppure essere pagata tramite vaglia postale intestato a Teatro Gioco Vita srl - Via San Siro 9 29100 Piacenza (indicare, nella causale del versamento, titolo dello spettacolo, classe, scuola e nome dell’insegnante referente). Altre modalità di pagamento potranno essere concordate con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. • L’ora di inizio degli spettacoli, salvo esigenze particolari delle Compagnie ospitate o altri motivi di ordine tecnico-organizzativo, è normalmente fissata con il seguente criterio: • unica rappresentazione, ore 10 • doppia rappresentazione, ore 9.15 (prima rappresentazione) e ore 10.45 (seconda rappresentazione) Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario delle rappresentazioni riportato sul presente catalogo. In caso di esubero di adesioni in alcuni casi potranno essere introdotte doppie rappresentazioni con inizio alle ore 9.15 e alle ore 10.45 (anziché un’unica rappresentazione alle ore 10), suddividendo le classi prenotate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di doppia recita programmata alle ore 9.15 e alle ore 10.45, se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni potrà essere effettuata un’unica rappresentazione alle ore 10 (accorpando le classi in tale recita). Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli spettacoli fa fede quanto indicato nella presente pubblicazione, salvo diversa comunicazione telefonica, via fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione Ufficio Scuola - Via San Siro, 9 - 29100 Piacenza Telefono 0523.315578 - 0523.332613 - Fax 0523.338428 [email protected]; [email protected] Orari di apertura dell’Ufficio Scuola: dal lunedì al giovedì ore 9.30 - 13 e ore 15 - 16, venerdì ore 9.30 - 13. Spettacoli “Salt’in banco” • I posti per tutti gli spettacoli del 2006/2007 si prenotano a partire dal 12 ottobre 2006. • La prenotazione può essere effettuata telefonicamente o di persona. Eventuali richieste di adesione che giungessero via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli operatori di Teatro Gioco Vita nella giornata di arrivo al termine degli orari di accettazione delle prenotazioni telefoniche. In caso di mancata disponibilità di posti l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita contatterà il prima possibile la segreteria della scuola o l’insegnante referente per concordare l’eventualità di date, orari e/o spettacoli alternativi. • Il termine entro il quale dovranno preferibilmente pervenire le prenotazioni è fissato al 27 ottobre 2006 per lo spettacolo “Leonardo - Un genio per tutte le stagioni”, al 10 novembre 2006 per gli altri spettacoli programmati nel 2006, al 20 dicembre 2006 per gli spettacoli programmati nel 2007. Richieste di adesione saranno accolte anche dopo tali date, previa verifica dell’effettiva disponibilità dei posti e fino ad esaurimento degli stessi. • Le richieste per un determinato spettacolo saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà concordare con la Compagnia recite aggiuntive e/o doppie rappresentazioni dello spettacolo, compatibilmente con le esigenze tecnico-organizzative del teatro. In caso di esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà possibile optare per un titolo alternativo oppure scegliere l’inserimento in una lista d’attesa.Tale lista d’attesa dà diritto ad essere chiamati in caso di disponibilità aggiuntiva di posti, in caso contrario sarà comunque possibile scegliere uno spettacolo in alternativa per il quale ci sia ancora posto. • Il prezzo del biglietto per gli spettacoli è così fissato: Euro 4,00 (primarie, secondarie di primo grado e superiori) Euro 3,50 (nidi, scuole dell’infanzia) Spettacoli fuori rassegna Stagione di Prosa 2006/2007 “TRE PER TE” del Teatro Municipale di Piacenza • Abbonamenti Speciale/Studenti Le prenotazioni si accettano a partire dal 3 ottobre 2006. • Pass Pre/Visioni e singoli biglietti Pre/Visioni Le prenotazioni si accettano a partire dal 26 settembre 2006. 4 Stagione 2006/2007 • Singoli spettacoli Le prenotazioni si accettano a partire dal 19 ottobre 2006. I prezzi applicati per la Stagione 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza, con le particolari facilitazioni previste per le scuole, sono indicati nelle pagine della presente pubblicazione dedicate agli spettacoli e/o al calendario generale della rassegna “Tre per Te”. Altre offerte particolari e/o nuove iniziative promozionali potranno anche essere comunicate nel corso dell’anno scolastico. Le prenotazioni per singole rappresentazioni, compatibilmente con la disponibilità di posti, si accettano fino a tre giorni prima dello spettacolo. Il pagamento deve essere effettuato almeno entro il giorno precedente la data della rappresentazione, concordando un appuntamento con la biglietteria dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. interessate. La Direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore. Pubblicazione 2006/2007 “Salt’in banco” Coordinamento editoriale Simona Rossi Con la collaborazione di Emma Chiara Perotti, Lina Ronda Progetto grafico e realizzazione Matteo Maria Maj - MCube Stampa Tipolito Farnese, Piacenza - Settembre 2006 Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi Le prenotazioni si accettano a partire dal 26 settembre 2006. Le modalità di partecipazione, il calendario e gli eventuali costi relativi ai vari progetti sono indicati nella scheda dedicata a ciascun percorso. L’immagine di “Salt’in banco” è di Lele Luzzati Per gli insegnanti • Percorsi di formazione La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria. Per i dettagli, si vedano le schede su ogni progetto di formazione per insegnanti riportate nella presente pubblicazione. • Biglietti e/o abbonamenti Anche nella stagione teatrale 2006/2007 saranno applicate per gli insegnanti particolari facilitazioni sull’acquisto di biglietti e/o abbonamenti delle stagioni serali (“Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza) e di teatro per le famiglie (“A teatro con mamma e papà”) organizzate da Teatro Gioco Vita. Tali facilitazioni sono riservate agli insegnanti che partecipano con le loro classi a “Salt’in Banco”. L’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita potrà fornire tutte le informazioni e i chiarimenti su tale iniziativa. TEATRO GIOCO VITA - Ufficio Scuola Simona Rossi, responsabile Emma Chiara Perotti, prenotazioni Lina Ronda, biglietteria TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Telefono 0523.332613 - 0523.315578 Fax 0523.338428 http://www.teatrogiocovita.it [email protected] [email protected] [email protected] Informazioni utili Qualora motivate ragioni lo richiedessero, la Direzione si riserva la possibilità di spostare la data e/o l’orario degli spettacoli dandone comunicazione il prima possibile alle scuole 5 Il Cartellone - Piacenza SPETTACOLI Conservatorio “Nicolini” di Piacenza “CONCERTO DI NATALE” Da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 18 dicembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45* martedì 19 dicembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45* mercoledì 20 dicembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45* giovedì 21 dicembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate una o due recite aggiuntive venerdì 15 dicembre 2006 Elsinor “LEONARDO, UN GENIO PER TUTTE LE STAGIONI” Da 8 a 16 anni - Primaria (classi 3-4-5), Secondaria 1° grado, Secondaria Superiore (classi 1-2) TEATRO MUNICIPALE venerdì 3 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Fondazione Nazionale della Danza “L’UCCELLO DI FUOCO” Fiaba per musica e ombre da “L’oiseau de feu” di Igor Stravinsky e figure di Enrico Baj Da 8 anni - Primaria (classi 3-4-5), Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 9 gennaio 2007 - ore 10.30 mercoledì 10 gennaio 2007 - ore 10.30 giovedì 11 gennaio 2007 - ore 10.30 in caso di esubero di adesioni, potrà essere effettuata una recita aggiuntiva lunedì 8 gennaio 2007 alle ore 10.30 L’Arsenal à Musique (Canada) “ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE” Da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 20 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45* martedì 21 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45* mercoledì 22 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45* giovedì 23 novembre 2006 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione “KIRIKU’ (CHE NON HA PAURA)” Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2) TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 28 novembre 2006 - ore 10.00 mercoledì 29 novembre 2006 - ore 10.00 giovedì 30 novembre 2006 - ore 10.00 venerdì 1 dicembre 2006 - ore 10.00 Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi - Teatro Stabile di Innovazione “ACI BABA’ E I QUARANTA PEDONI” Una favola moderna sull’educazione stradale Da 6 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado (classe 1) TEATRO MUNICIPALE martedì 9 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* mercoledì 10 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* giovedì 11 gennaio 2007 - ore 10.00 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione con il patrocinio di Unicef - Piacenza “LA NOTTE ILLUMINATA” Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 4 dicembre 2006 - ore 10.00 martedì 5 dicembre 2006 - ore 10.00 mercoledì 6 dicembre 2006 - ore 10.00 giovedì 7 dicembre 2006 - ore 10.00 La Contrada - Teatro Stabile di Trieste “I VIAGGI DI MARCO POLO ” Tratto da “Il Milione” Da 6 a 15 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore (classe 1) TEATRO MUNICIPALE martedì 16 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* mercoledì 17 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* giovedì 18 gennaio 2007 - ore 10.00** * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 ** in caso di esubero di adesioni, potrà essere effettuata una doppia recita alle ore 9.15 e ore 10.45 6 Il Cartellone - Piacenza Sezione Aurea “NON APRITE QUELLA PORTA” Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2-3) TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 23 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* mercoledì 24 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45 giovedì 25 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Dockteatern Tittut - Stoccolma “DORMI BENE, CHOUCHOU” Claude Debussy, sua figlia e i “Children’s Corner”. Un racconto per ombre e musica. Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2-3) OFFICINA DELLE OMBRE mercoledì 21 febbraio 2007 - ore 10.00* giovedì 22 febbraio 2007 - ore 10.00* venerdì 23 febbraio 2007 - ore 10.00* * in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie recite alle ore 9.15 e ore 10.45 Teatro delle Briciole - Teatro Stabile di Innovazione “L’AMICO IMMAGINARIO” Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 30 gennaio 2007 - ore 10.00 mercoledì 31 gennaio 2007 - ore 10.00 giovedì 1 febbraio 2007 - ore 10.00 venerdì 2 febbraio 2007 - ore 10.00 Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza con il sostegno di CREA / Festival Momix ABC Dijon / Festival A Pas Contés “UNA TOPOLINO ALLE MILLE MIGLIA” Da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 27 febbraio 2007 - ore 10.00 mercoledì 28 febbraio 2007 - ore 10.00 giovedì 1 marzo 2007 - ore 10.00 La Piccionaia - I Carrara - Teatro Stabile di Innovazione “LA FAVOLA DELL’UCCELLIN BELVERDE” Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO SAN MATTEO martedì 6 febbraio 2007 - ore 10.00 mercoledì 7 febbraio 2007 - ore 10.00 giovedì 8 febbraio 2007 - ore 10.00 Teatro dell’Archivolto “IL RAZZISMO SPIEGATO A LUCIA” Conferenza/Spettacolo liberamente tratta da Tahar Ben Jelloun Da 10 a 16 anni - Primaria (classe 5), Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore (classi 1-2-3) TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 5 marzo 2007 - ore 10.00 martedì 6 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* mercoledì 7 marzo 2007 - ore 10.00 giovedì 8 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione “LA BARCA DEI COMICI” Dai “Mémoires” di Carlo Goldoni di Giorgio Strehler Da 8 anni - Primaria (classi 3-4-5), Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 12 febbraio 2007 - ore 10.00 martedì 13 febbraio 2007 - ore 10.00 mercoledì 14 febbraio 2007 - ore 10.00 giovedì 15 febbraio 2007 - ore 10.00 venerdì 16 febbraio 200 - ore 10.00 martedì 20 febbraio 2007 - ore 10.00* mercoledì 21febbraio 2007 - ore 10.00* * le recite del 20 e 21 febbraio saranno effettuate solo se sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni Accademia Perduta / Romagna Teatri “BANDIERA” Ballata per una foglia Dal racconto “Bandiera” di Mario Lodi Da 5 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia (5 anni), Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 12 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* martedì 13 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* mercoledì 14 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* giovedì 15 marzo 2007 - ore 10.00 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 7 Il Cartellone - Piacenza Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione “CIRCOLUNA” L’unico circoteatro d’ombre al mondo Da 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia OFFICINA DELLE OMBRE martedì 20 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.30 mercoledì 21 marzo 2007 - ore 10.00 giovedì 22 marzo 2007- ore 10.00 venerdì 23 marzo 2007 - ore 10.00 Giallo Mare Minimal Teatro “DI SEGNO IN SEGNO” Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 17 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* mercoledì 18 aprile 2007 - ore 10.00** giovedì 19 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* venerdì 20 aprile 2007 - ore 10.00** * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 ** in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie recite alle ore 9.15 e 10.45 Teatro del Canguro “STORIA DI CARTA” Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2-3) TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 27 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45 mercoledì 28 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45 giovedì 29 marzo 2007 - ore 10.00* * in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie recite alle ore 9.15 e 10.45 Teatro delle Briciole - Teatro Stabile di Innovazione “I GRANDI DITTATORI” Da 10 anni - Primaria (classe 5), Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO MUNICIPALE giovedì 26 aprile 2007 - ore 10.00 Teatro Litta “WOLFI BAMBINO PRODIGIO” Da 8 a 13 anni - Primaria (classi 3-4-5), Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 2 aprile 2007 - ore 10.00* martedì 3 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45 mercoledì 4 aprile 2007 - ore 10.00* * in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie recite alle ore 9.15 e 10.45 Teatro delle Briciole - Teatro Stabile di Innovazione “SIAMO QUI RIUNITI… o della democrazia imperfetta” Da 10 anni - Primaria (classe 5), Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO MUNICIPALE venerdì 27 aprile 2007 - ore 10.00 Manicomics Teatro “ERCOLE E IL FUNAMBOLO” Da 6 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI mercoledì 2 maggio 2007 - ore 10.00* giovedì 3 maggio 2007 - ore 10.00* venerdì 4 maggio 2007 - ore 10.00* * in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie recite alle ore 9.15 e 10.45 Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza con il patrocinio di Unicef Piacenza “PÉPÉ E STELLA” Un bambino e il suo piccolo cavallo. Una storia d’amicizia. Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2) TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 12 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* venerdì 13 aprile 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 8 Il Cartellone - Piacenza SPETTACOLI FUORI RASSEGNA Teatro all’Improvviso “GIGI” Da 2 a 7 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2) TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 7 maggio 2007 - ore 10.00 martedì 8 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* mercoledì 9 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* giovedì 10 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* venerdì 11 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* lunedì 14 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* martedì 15 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 STAGIONE DI PROSA “TRE PER TE” del Teatro Municipale di Piacenza PROSA sabato 9 dicembre 2006 - Teatro Municipale - ore 21 Anna Marchesini LE DUE ZITTELLE liberamente tratto dal racconto di Tommaso Landolfi adattamento di Anna Marchesini regia Anna Marchesini produzione Marisa srl Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione “L’OMBRA DI POLLICINO” Uno spettacolo d’ombre tutto da giocare Da 2 a 5 anni - Nidi, Scuola dell’Infanzia OFFICINA DELLE OMBRE lunedì 21 maggio 2007 - ore 10.00* martedì 22 maggio 2007 - ore 10.00* mercoledì 23 maggio 2007 - ore 10.00* giovedì 24 maggio 2007 - ore 10.00* venerdì 25 maggio 2007 - ore 10.00* * in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie recite alle ore 9.15 e 10.45 domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Municipale - ore 15.30 THE PEKING ACROBATS® (Cina) produzione IAI Presentation Inc. in collaborazione con Just in Time Art Management giovedì 8 marzo 2007 - Teatro Municipale - ore 21 venerdì 9 marzo 2007 - Teatro Municipale - ore 21 Compagnia del Teatro Moderno Europa Duemila - Teatro Stabile del Veneto LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni uno spettacolo di Giancarlo Cobelli con Mascia Musy Piacenza Kultur Dom “CUORE - IL LIBRO” Da 9 a 14 anni - Primaria (classi 4-5), Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 21 maggio 2007 - ore 10.00* martedì 22 maggio 2007 - ore 10.00* mercoledì 23 maggio 2007 - ore 10.00* * in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie recite alle ore 9.15 e 10.45 mercoledì 28 marzo 2007 - Teatro Municipale - ore 21 Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa BRECHT/STREHLER MILVA CANTA BRECHT regia Cristina Pezzoli testi Bertolt Brecht musiche Bertolt Brecht, Hanns Eisler, Kurt Weill con Milva Emilia Romagna Teatro Fondazione “BENJI” Adult Child/Dead Child Da 14 anni - Secondaria Superiore SEDI SCOLASTICHE da lunedì 5 a sabato 10 febbraio 2007 date e orari da concordare con le scuole interessate lunedì 23 aprile 2007 - Teatro Municipale - ore 21 martedì 24 aprile 2007 - Teatro Municipale - ore 21 Franco Branciaroli VITA DI GALILEO di Bertolt Brecht regia di Antonio Calenda produzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Teatro de Gli Incamminati 9 Il Cartellone - Piacenza ALTRI PERCORSI STAGIONE DI PROSA “TRE PER TE” del Teatro Municipale di Piacenza ALTRI PERCORSI venerdì 17 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Compagnia Infidi Lumi LA SCUOLA DI BALLO COMMEDIA DI CARLO GOLDONI con Cecilia Broggini, Silvia Giulia Mendola, Linda Montecchiani, Tiziano Ferrari, Domenico Sannino, Nicola Spotorno, Filippo Tansini ideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassini progetto di residenza artistica 06-08 presso Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione PRE/VISIONI giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori e azioni teatrali sabato 14 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 SEGNI NEL TEMPO con Tam Teatromusica, East Rodeo e i giovani del laboratorio “Segni nel tempo” ideazione e composizione Pierangela Allegro, Michele Sambin a cura di Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto “Informazione Teatrale 2006” venerdì 15 dicembre 2006 - Teatro Municipale - ore 21 Compagnia Lombardi-Tiezzi Emilia Romagna Teatro Fondazione GLI UCCELLI di Aristofane dramma didattico regia Federico Tiezzi con in ordine di entrata Sandro Lombardi, Alessandro Schiavo, Massimo Verdastro, Silvio Castiglioni, Leonardo Capuano, Marion D’Amburgo, Clara Galante, Ciro Masella, Debora Zuin, Aleksandar Karlic venerdì 20 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi TRE SORELLE di Anton Cechov traduzione di Gerardo Guerrieri regia Maurizio Schmidt sabato 21 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi L’ARMA SEGRETA DI ARCHIMEDE di Dumitru Solomon regia Massimo Navone venerdì 16 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 sabato 17 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 domenica 18 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 15.30 Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione LA BARCA DEI COMICI Dai Mémoires di Carlo Goldoni Di Giorgio Strehler drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca regia Stefano De Luca scene e ombre Fabrizio Montecchi costumi Luisa Spinatelli domenica 22 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi CHANGING PARTS Untitled dimostrazione/spettacolo di Lucinda Childs con il corso di Teatrodanza laboratorio coreografico di Lucinda Childs creato per e con gli allievi della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi musiche Philip Glass lunedì 5 marzo 2007 - Teatro Municipale - ore 21 Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna IL SORRISO DI DAPHNE due tempi di Vittorio Franceschi Premio “Enrico Maria Salerno” 2004 regia Alessandro D’Alatri con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin in collaborazione con La Ribalta - Centro Studi “Enrico Maria Salerno” sabato 28 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici ore 21 domenica 29 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Dipartimento di Salute Mentale - Azienda Usl di Piacenza PASSO E RESTO, COME L’UNIVERSO progetto a cura di Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi con la collaborazione di Federica Anna Armillis, Federica Ferrari 10 Il Cartellone - Piacenza STAGIONE DI DANZA del Teatro Municipale di Piacenza organizzata da Fondazione Arturo Toscanini e Teatro Gioco Vita • Il mestiere del teatro incontri di introduzione ai linguaggi della scena per gli studenti delle scuole Primarie (classi 3-4-5), Secondarie di 1° grado e Secondarie di 2° grado sabato 27 gennaio 2007 - Teatro Municipale - ore 15.30 (prova generale aperta per le scuole) Balletto dell’Opera di Kiev direttore artistico Viktor Yaremenko LA BELLA ADDORMENTATA balletto in tre atti con un prologo e un’apoteosi coreografia di Marius Petipa (con frammenti coreografici di E. Lopujov e Y. Grigorovic) musica di Piotr Ilic Ciaikovskij scene e costumi di Maria Levitzkaia Orchestra Filarmonica Italiana - direttore David Garforth Cinema e letteratura I Vampiri tra letteratura e cinema Laboratorio sugli adattamenti cinematografici di testi letterari a cura di Letizia Bellocchio, esperta di cinema • Introduzione: I Vampiri tra letteratura e cinema incontro per insegnanti (consigliato anche agli studenti delle scuole Secondarie Superiori) • Ciclo di film: Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau, Per favore... non mordermi sul collo di Roman Polanski e Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola incontri e proiezioni per le scuole Secondarie di 1° grado e Secondarie Superiori • Ciclo di conferenze sul tema “Cinema e letteratura” incontri per tutti E ANCORA... Ho mal di testa e di universo a cura di Teatro Gioco Vita e del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza • incontri collegati alla visione della performance/spettacolo Passo e resto, come l’universo e alla presentazione dell’esperienza del laboratorio teatrale organizzato da Teatro Gioco Vita per l’Unità Operativa Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza per gli studenti delle scuole Secondarie Superiori Progetti sull’ombra e il teatro d’ombre a cura di Teatro Gioco Vita a cura di Fabrizio Montecchi e della Compagnia • Disegni di carta, figure d’ombra laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori (riservato a coloro che hanno partecipato al laboratorio “Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre” nella stagione 2005/2006) • La scoperta dell’ombra laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori • Magie d’ombra percorso laboratoriale collegato alla visione dello spettacolo Pépé e Stella, per bambini da 3 a 7 anni • Piccoli incontri con l’ombra - Una giornata in laboratorio con la Compagnia di Teatro Gioco Vita laboratorio teatrale intensivo, per ragazzi dagli 8 anni Incontri nell’ambito della Convenzione con la Fondazione Scuole Civiche di Milano a cura della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano • incontri collegati all’ospitalità degli spettacoli Tre Sorelle, L’arma segreta di Archimede e Changing Parts - Untitled per gli studenti delle scuole Secondarie Superiori • incontri di orientamento sui linguaggi del teatro e sulla formazione nel settore teatrale per gli studenti delle scuole Secondarie Superiori Progetti in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano a cura di Roberta Zanoli, responsabile del settore educazione al teatro del Piccolo Teatro di Milano • “La barca dei comici”: dai “Mémoires” la magia dell’incontro di Carlo Goldoni con il teatro. La drammaturgia di un’autobiografia percorso di formazione per insegnanti collegato alla presentazione del nuovo spettacolo La barca dei comici • “Lo spettacolo e la sua sintassi”. Carlo Goldoni dalla pagina alla scena progetto di educazione al teatro per gli studenti delle scuole Primarie (classi 3-4-5), Secondarie di 1° grado e Secondarie Superiori collegato alla presentazione del nuovo spettacolo La barca dei comici • Il teatro di Bertolt Brecht tra “Vita di Galileo” e i “songs” percorso di formazione per insegnanti collegato all’ospitalità dello spettacolo Milva canta Brecht • “Lo spettacolo e la sua sintassi” - Per conoscere Brecht incontri propedeutici alla visione dello spettacolo Milva canta Brecht progetto di educazione al teatro per gli studenti delle scuole Secondarie Superiori La didattica della visione - Lo spettacolo teatrale come risorsa pedagogica a cura di Manicomics Teatro • percorso di formazione nell’ambito del “Progetto MeDiAsCuOLa - Il programma formativo del teatro della scuola” Ditelo all’attore - Incontri con i protagonisti della stagione di prosa a cura di Enrico Marcotti, critico teatrale • incontri con gli artisti delle Compagnie della stagione di prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza per insegnanti, studenti delle scuole Secondarie Superiori e per tutto il pubblico La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore 11 Il Cartellone - Castelsangiovanni SPETTACOLI Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione “LA BARCA DEI COMICI” Dai “Mémoires” di Carlo Goldoni di Giorgio Strehler da 8 anni - Primaria (classi 3-4-5), Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO VERDI giovedì 22 febbraio 2007 - ore 10.00 venerdì 23 febbraio 2007 - ore 10.00 L’Arsenal à Musique (Canada) “ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE” da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO VERDI venerdì 24 novembre 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 Accademia Perduta / Romagna Teatri “BANDIERA” Ballata per una foglia Tratto dal racconto “Bandiera” di Mario Lodi Da 5 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia (5 anni), Primaria CINEMA-TEATRO MODERNO venerdì 16 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi - Teatro Stabile di Innovazione “ACI BABA’ E I QUARANTA PEDONI” Una favola moderna sull’educazione stradale Da 6 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado (classe 1) CINEMA-TEATRO MODERNO venerdì 12 gennaio 2007 - ore 10.00* * in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie recite alle ore 9.15 e 10.45 Teatro del Canguro “STORIA DI CARTA” da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2-3) TEATRO VERDI venerdì 30 marzo 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 La Contrada - Teatro Stabile di Trieste “I VIAGGI DI MARCO POLO ” Tratto da “Il Milione” Da 6 a 15 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore (classe 1) CINEMA-TEATRO MODERNO venerdì 19 gennaio 2007 - ore 10.00* * in caso di esubero di adesioni, potranno essere effettuate doppie recite alle ore 9.15 e 10.45 Teatro all’Improvviso “GIGI” da 2 a 7 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2) TEATRO VERDI mercoledì 16 maggio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 Sezione Aurea “NON APRITE QUELLA PORTA” da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria (classi 1-2-3) TEATRO VERDI venerdì 26 gennaio 2007 - ore 9.15 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni, sarà effettuata un’unica recita alle ore 10.00 La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore 12 SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Guida alla scelta degli spettacoli Spettacoli per i bambini dell’ASILO NIDO Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita Circoluna Piacenza 35 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro all’Improvviso Gigi Piacenza, Castelsangiovanni 62 9, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita L’ombra di Pollicino Piacenza 34 9 Spettacoli per i bambini della SCUOLA DELL’INFANZIA Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Accademia Perduta Bandiera* Piacenza, Castelsangiovanni 53 7, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita Circoluna Piacenza 35 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro del Canguro Storia di carta Piacenza, Castelsangiovanni 54 8, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita Teatro Municipale di Piacenza Pépé e Stella Piacenza 26 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Giallo Mare Minimal Teatro Di Segno di Segno Piacenza 57 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. La Piccionaia Kirikù (che non ha paura) Piacenza 41 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Sezione Aurea Non aprite quella porta Piacenza, Castelsamgiovanni 46 7, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro all’Improvviso Gigi Piacenza, Castelsangiovanni 62 9, 12 Compagnia Teatro Gioco Vita Dockteatern Tittut Dormi bene, Chouchou Piacenza 36 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita L’ombra di Pollicino Piacenza 34 9 Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. *Lo spettacolo Bandiera è consigliato per i bambini di 5 anni 13 SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Spettacoli per gli alunni della SCUOLA PRIMARIA (classi 1-2) Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. L’Arsenal à Musique Alice nel Paese delle Meraviglie Piacenza, Castelsangiovanni 40 6, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. La Piccionaia Kirikù (che non ha paura) Piacenza 41 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita La notte illuminata Piacenza 25 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Conservatorio “Nicolini” Concerto di Natale Piacenza 67 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Pupi e Fresedde Aci Babà e i quaranta pedoni Piacenza, Castelsangiovanni 43 6, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. La Contrada I viaggi di Marco Polo Piacenza, Castelsangiovanni 45 6, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Sezione Aurea Non aprite quella porta Piacenza, Castelsangiovanni 46 7, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro delle Briciole L’amico immaginario Piacenza 47 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. La Piccionaia La favola dell’Uccellin Belverde Piacenza 48 7 Compagnia Teatro Gioco Vita Dockteatern Tittut Dormi bene, Chouchou Piacenza 36 7 Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita Teatro Municipale di Piacenza Una Topolino alle Mille Miglia Piacenza 28 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Accademia Perduta Bandiera Piacenza, Castelsangiovanni 53 7, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro del Canguro Storia di carta Piacenza, Castelsangiovanni 54 8, 12 Compagnia Teatro Gioco Vita Teatro Municipale di Piacenza Pépé e Stella Piacenza 26 8 Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. 14 SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Giallo Mare Minimal Teatro Di Segno in Segno Piacenza 57 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Manicomics Teatro Ercole e il funambolo Piacenza 68 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro all’Improvviso Gigi Piacenza, Castelsangiovanni 62 9, 12 Compagnia Sede Scheda a pag. Date a pag. The Peking Acrobats* Teatro Municipale 99 9 *lo spettacolo The Peking Acrobats è programmato la domenica pomeriggio nell’ambito della Stagione 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza “Tre per te” Spettacoli per gli alunni della SCUOLA PRIMARIA (classi 3-4-5) Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Elsinor Leonardo Piacenza 39 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. L’Arsenal à Musique Alice nel Paese delle Meraviglie Piacenza, Castelsangiovanni 40 6, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita La notte illuminata Piacenza 25 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Conservatorio “Nicolini” Concerto di Natale Piacenza 67 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita Fondazione Nazionale della Danza L’uccello di fuoco Piacenza 31 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Pupi e Fresedde Aci Babà e i quaranta pedoni Piacenza, Castelsangiovanni 43 6, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. La Contrada I viaggi di Marco Polo Piacenza, Castelsangiovanni 45 6, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Sezione Aurea Non aprite quella porta* Piacenza, Castelsangiovanni 46 7, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro delle Briciole L’amico immaginario Piacenza 47 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. 15 La Piccionaia La favola dell’Uccellin Belverde Piacenza 48 7 SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro delle Briciole I grandi dittatori*** Piacenza 59 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro delle Briciole Siamo qui riuniti...o della democrazia imperfetta*** Piacenza 60 8 Teatro Gioco Vita Una Topolino alle Mille Miglia Piacenza 28 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Manicomics Teatro Ercole e il funambolo Piacenza 68 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro dell’Archivolto Il razzismo spiegato a Lucia*** Piacenza 51 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Piacenza Kultur Dom Cuore - il libro**** Piacenza 70 9 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Accademia Perduta Bandiera Piacenza, Castelsangiovanni 53 7, 12 Compagnia Sede Scheda a pag. Date a pag. The Peking Acrobats***** Teatro Municipale 99 9 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro del Canguro Storia di carta* Piacenza, Castelsangiovanni 54 8, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Balletto dell’Opera di Kiev La bella addormentata****** Teatro Municipale 107 11 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Litta Wolfi bambino prodigio Piacenza 55 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Giallo Mare Minimal Teatro Di Segno in Segno Piacenza 57 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Piccolo Teatro di Milano Teatro Gioco Vita La barca dei comici** Piacenza, Castelsangiovanni 24, 77 7, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita Dormi bene, Chouchou* Piacenza 36 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. * Gli spettacoli Non aprite quella porta, Dormi bene, Chouchou e Storia di carta sono consigliati alle classi terze ** Lo spettacolo La barca dei comici è programmato anche in orario serale e la domenica pomeriggio nell’ambito della stagione 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza *** Gli spettacoli Il razzismo spiegato a Lucia, I grandi dittatori e Siamo qui riuniti… o della democrazia imperfetta sono consigliati alle classi quinte **** Lo spettacolo Cuore-il libro è consigliato alle classi quarte e quinte ***** Lo spettacolo The Peking Acrobats è programmato la domenica pomeriggio nell’ambito della stagione 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza ****** Lo spettacolo La bella addormentata (prova generale aperta per le scuole) è programmato il sabato pomeriggio nell’ambito della stagione di Danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza, organizzata da Comune di Piacenza, Fondazione Arturo Toscanini e Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione 16 SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Spettacoli per i ragazzi della SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Elsinor Leonardo, un genio per tutte le stagioni Piacenza 39 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. L’Arsenal à Musique Alice nel paese delle meraviglie Piacenza, Castelsangiovanni 40 6, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Conservatorio “Nicolini” Concerto di Natale Piacenza 67 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita Fondazione Nazionale della Danza L’uccello di fuoco Piacenza 31 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Pupi e Fresedde Aci Babà e i quaranta pedoni* Piacenza, Castelsangiovanni 43 6, 12 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. La Contrada I viaggi di Marco Polo Piacenza, Castelsangiovanni 45 6, 12 Compagnia Piccolo Teatro di Milano Teatro Gioco Vita La barca dei comici** Piacenza, Castelsangiovanni 24, 77 7, 12 Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. 17 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita Teatro Municipale di Piacenza Una Topolino alle Mille Miglia Piacenza 28 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro dell’Archivolto Il razzismo spiegato a Lucia Piacenza 51 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Litta Wolfi bambino prodigio Piacenza 55 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro delle Briciole I grandi dittatori Piacenza 59 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro delle Briciole Siamo qui riuniti...o della democrazia imperfetta Piacenza 60 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Manicomics Teatro Ercole e il funambolo Piacenza 68 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Piacenza Kultur Dom Cuore - il libro Piacenza 70 9 Compagnia Sede Scheda a pag. Date a pag. The Peking Acrobats*** Teatro Municipale 99 9 SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Balletto dell’Opera di Kiev La bella addormentata***** Teatro Municipale 107 11 * Lo spettacolo Aci Babà e i quaranta pedoni è consigliato alle classi prime ** Lo spettacolo La barca dei comici è programmato anche in orario serale e la domenica pomeriggio nell’ambito della stagione 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza *** Lo spettacolo The Peking Acrobats è programmato la domenica pomeriggio nell’ambito della Stagione 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza “Tre per Te” **** Lo spettacolo La bella addormentata (prova generale aperta per le scuole) è programmato il sabato pomeriggio nell’ambito della stagione di Danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza, organizzata da Comune di Piacenza, Fondazione Arturo Toscanini e Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Spettacoli per gli studenti della SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Compagnia Elsinor Leonardo, un genio per tutte le stagioni* Piacenza 39 6 Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro Gioco Vita Fondazione Nazionale della Danza L’uccello di fuoco Piacenza 31 6 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. La Contrada I viaggi di Marco Polo** Piacenza, Castelsangiovanni 45 6, 12 Compagnia Piccolo Teatro di Milano Teatro Gioco Vita La barca dei comici*** Piacenza, Castelsangiovanni 24, 77 7, 12 Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. 18 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro dell’Archivolto Il razzismo spiegato a Lucia**** Piacenza 51 7 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Teatro delle Briciole I grandi dittatori Piacenza 59 8 Compagnia Titolo Teatro delle Briciole Siamo qui riuniti... o della democrazia imprefetta Piacenza 60 8 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Emilia Romagna Teatro Fondazione Benji Aule Scolastiche 63 9 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Anna Marchesini Le due zittelle***** Teatro Municipale 102 9 Compagnia Sede Scheda a pag. Date a pag. The Peking Acrobats*** Teatro Municipale 99 9 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Compagnia del Teatro Moderno Europa Duemila Teatro Stabile del Veneto La locandiera***** Teatro Municipale 83 9 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Piccolo Teatro di Milano Milva canta Brecht***** Teatro Municipale 84 9 Sede Scheda a pag. Date a pag. SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Franco Branciaroli Vita di Galileo***** Teatro Municipale 88 9 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Tam Teatromusica Segni nel tempo***** Teatro Comunale Filodrammatici 90 10 Compagnia Fondazione Scuole Civiche di Milano - Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi Tre sorelle***** Teatro Comunale Filodrammatici 91 10 Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Compagnia Titolo Infidi Lumi La scuola di ballo Commedia di Carlo Goldoni***** Teatro Comunale Fildrammatici 82 10 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Compagnia Lombardi-Tiezzi Emilia Romagna Teatro Fondazione Gli Uccelli***** Teatro Municipale 100 10 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Nuova Scena-Arena del Sole Il sorriso di Daphne***** Teatro Municipale 101 10 Compagnia Titolo Sede Scheda a pag. Date a pag. Balletto dell’Opera di Kiev La bella addormentata****** Teatro Municipale 107 11 Sede Scheda a pag. Date a pag. Fondazione Scuole Civiche di Milano - Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi L’arma segreta di Archimede***** Teatro Comunale Filodrammatici 92 10 * Lo spettacolo Leonardo, un genio per tutte le stagioni è consigliato alle classi prime e seconde ** Lo spettacolo I viaggi di Marco Polo è consigliato alle classi prime *** Gli spettacoli La barca dei comici e The Peking Acrobats sono programmati anche in orario serale e la domenica pomeriggio nell’ambito della stagione 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza **** Lo spettacolo Il razzismo spiegato a Lucia è consigliato alle classi prime, seconde e terze ***** Gli spettacoli Le due zittelle, La locandiera, Milva canta Brecht,Vita di Galileo, Segni nel tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e resto, come l’universo, La scuola di ballo. Commedia di Carlo Goldoni, Gli Uccelli e Il sorriso di Daphne sono programmati in orario serale nell’ambito della stagione 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza ****** Lo spettacolo La bella addormentata (prova generale aperta per le scuole) è programmato il sabato pomeriggio nell’ambito della stagione di Danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza, organizzata da Comune di Piacenza, Fondazione Arturo Toscanini e Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Fondazione Scuole Civiche di Milano - Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi Changing Parts - Untitled***** Teatro Comunale Filodrammatici 93 10 Teatro Gioco Vita Dipartimento di Salute Mentale Ausl Pc Passo e resto, come l’universo***** Piacenza 95 10 19 SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi Titolo A cura di Destinatari Scheda a pag. Disegni di carta, figure d’ombra Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre/parte seconda Teatro Gioco Vita educatori asilo nido, insegnanti scuola dell’infanzia e primaria (che hanno partecipato al percorso formativo “Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre” realizzato nell’anno scolastico 2005/2006) 73 Titolo La scoperta dell’ombra laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori Teatro Gioco Vita educatori asilo nido, insegnanti scuola dell’infanzia e primaria 73 Titolo Piccoli incontri con l’ombra Una giornata in laboratorio con la Compagnia di Teatro Gioco Vita Teatro Gioco Vita ragazzi 8-13 anni - primaria (classi 3-4-5), secondaria di 1° grado 74 Titolo Magie d’ombra percorso laboratoriale collegato alla visione dello spettacolo Pépé e Stella Teatro Gioco Vita bambini 3-7 anni - scuola dell’infanzia, primaria (classi 1-2) 74 Titolo La barca dei comici: dai Mémoires la magia dell’incontro di Carlo Goldoni con il teatro. La drammaturgia di un’autobiografia. percorso di formazione per insegnanti Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano insegnanti 79 A cura di Destinatari Scheda a pag. A cura di Destinatari Scheda a pag. A cura di Destinatari Scheda a pag. A cura di Destinatari Scheda a pag. Titolo A cura di Destinatari Scheda a pag. “Lo spettacolo e la sua sintassi” Carlo Goldoni dalla pagina alla scena incontri propedeutici alla visione dello spettacolo La barca dei comici Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano studenti scuola primaria (classi 3-4-5), secondaria di 1° grado e secondaria superiore 81 20 SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Titolo Il teatro di Brecht tra Vita di Galileo e i songs percorso di formazione per insegnanti Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano insegnanti 85 Titolo “Lo spettacolo e la sua sintassi” Per conoscere Brecht incontri propedeutici alla visione dello spettacolo Milva canta Brecht Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano studenti scuola secondaria superiore 87 A cura di Destinatari Scheda a pag. A cura di Destinatari Scheda a pag. Titolo Il mestiere del teatro incontri di introduzione ai linguaggi della scena Roberta Zanoli, Piccolo Teatro di Milano studenti scuola primaria (classi 3-4-5), secondaria di 1° grado e secondaria superiore 89 Titolo Incontri con gli operatori della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi nell’ambito della Convenzione tra Teatro Gioco Vita e la Fondazione Scuole Civiche di Milano Fondazione Scuole Civiche di Milano studenti scuola secondaria superiore 94 A cura di Destinatari Scheda a pag. A cura di Destinatari Scheda a pag. Titolo Ho mal di testa e di universo incontri collegati alla visione della performance/spettacolo Passo e resto, come l’universo Teatro Gioco Vita e Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza studenti scuola secondaria superiore 96 Titolo Cinema e letteratura I Vampiri tra letteratura e cinema laboratorio sugli adattamenti cinematografici di classici della letteratura Letizia Bellocchio, esperta di cinema insegnanti studenti scuola secondaria di 1° grado e secondaria superiore 97 A cura di Destinatari Scheda a pag. A cura di Destinatari Scheda a pag. 21 SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA SCELTA - GUIDA ALLA Titolo La didattica della visione - Lo spettacolo teatrale come risorsa pedagogica (progetto MeDiAsCuOLa - il programma formativo sul teatro della scuola) Manicomics Teatro insegnanti e alunni scuola primaria e secondaria di 1° grado 103 Titolo Ditelo all’attore incontri con i protagonisti della stagione di prosa del Teatro Municipale di Piacenza Enrico Marcotti, critico teatrale insegnanti studenti scuola secondaria superiore tutto il pubblico 105 A cura di Destinatari Scheda a pag. A cura di Destinatari Scheda a pag. 22 GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI Gli spettacoli di Teatro Gioco Vita 23 GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI La barca dei comici novità TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione PICCOLO TEATRO DI MILANO - Teatro d’Europa Dai Mémoires di Carlo Goldoni di Giorgio Strehler drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca regia Stefano De Luca scene e ombre Fabrizio Montecchi musiche Fiorenzo Carpi costumi Luisa Spinatelli pubblico: da 8 anni - durata: 60 minuti circa teatro di prosa e teatro d’ombre La barca dei comici si ispira ad un episodio raccontato nei Mémoires e comunemente considerato il primo incontro di Carlo Goldoni con il teatro. …all’età di 14 anni, a Rimini, Goldoni abbandona la scuola dei domenicani e fugge in barca con una compagnia di comici per raggiungere la madre a Chioggia, lasciando per sempre gli studi di filosofia… Da un’idea di Giorgio Strehler sui Mémoires, lo spettacolo La barca dei comici diventa così pretesto per raccontare la vera scelta di vita di Carlo Goldoni: il teatro. Vanno in scena gli episodi più significativi della biografia dell’autore, i personaggi della commedia dell’arte, le atmosfere delle commedie goldoniane, la riforma del teatro. Un importante progetto coproduttivo che vede impegnati Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa e Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione. Un contributo originale del Piccolo, rivolto in modo particolare alle giovani generazioni, alle manifestazioni goldoniane del 2007: a trecento anni dalla nascita di Carlo Goldoni, un modo nuovo per raccontarne la vita e l’amore per il teatro. Con le ombre di Teatro Gioco Vita a creare l’impianto scenico all’interno del quale si svolge l’azione teatrale di uno spettacolo nel quale forte è il segno del Piccolo Teatro, con la sua storia e la sua poetica. Non solamente una biografia di Goldoni, ma un viaggio nel teatro, inteso come parafrasi della vita. 24 GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI La notte illuminata novità TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione drammaturgia e regia Marco Ferro e Valeria Sacco scene e sagome Nicoletta Garioni costumi Sara Bartesaghi Gallo con Silvia Paoli, Maurizio Patella con il patrocinio di Unicef - Piacenza pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’ombre e teatro d’attore In una sera turbolenta, scossa da un vento che sbatte le porte e spalanca le finestre, a mettere a dura prova la pazienza di una madre si aggiungono le corse matte e gli scherzi birbanti del figlio. Allora può capitare che la madre perda la pazienza e lo sgridi una volta per tutte, che la cena venga fatta di fretta e, dopo un lungo silenzio, si vada subito a letto. E così, nella propria camera ognuno cerca di prendere sonno, col cuore un po’ rattristato. Ma la notte può riservare grandi sorprese, perché durante la notte quei sogni si gonfiano nel petto dei sognatori fino a esplodere e a irrompere nella quiete della casa come materia fantastica. E allora può accadere che la notte si burli dei protagonisti e in un battito d’occhi trasformi la madre in bambina e il giovane figlio in colui che la guida fra le insidie del sogno; può succedere che i ruoli si invertano ancora una volta, che gli angoli più familiari della casa improvvisamente nascondano luoghi sconosciuti e misteriosi, inaspettate apertura da esplorare insieme. L’universo del sogno in cui madre e figlio si perdono e si rincontrano continuamente è un universo in cui tutto diventa possibile e niente è prevedibile: ciò che alla luce del giorno faceva paura adesso diverte, ciò che si pensava di conoscere si rivela ora in tutto il suo inafferrabile mistero. È un universo, insomma, che permette alla madre e al figlio di compiere un pubblico dei bambini, che ritrovano nelle parole e nelle immagini evocate dal teatro d’ombre un’esperienza del proprio vissuto interiore. viaggio insieme, a contatto con gli stessi personaggi bizzarri e le stesse strampalate avventure, un luogo della notte dove i due possono incontrarsi e parlarsi come mai era successo prima. Un’avventura talmente sorprendente per entrambi che quasi si vorrebbe durasse per sempre e che, dover lasciare, pesa un po’ come un triste partire. Ma, per fortuna, al loro risveglio qualcosa del sogno sembra saper durare… “La notte illuminata” è uno spettacolo nel quale ombre e attori dialogano continuamente sulla scena: l’universo onirico e la vita reale si incontrano in una dimensione rappresentativa in grado di parlare al 25 Un progetto artistico originale affidato da Teatro Gioco Vita a due giovani collaboratori della Compagnia: Marco Ferro e Valeria Sacco, entrambi diplomati presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano, il primo al corso di drammaturgia, la seconda al corso per attori. Con all’attivo diverse esperienze teatrali, anche nell’ambito del teatro di figura, hanno iniziato a collaborare con Teatro Gioco Vita per l’allestimento dello spettacolo “Una Topolino alle Mille Miglia”, nel quale sono impegnati come attori e animatori. Attraverso la loro partecipazione attiva a stage e lavori di ricerca della nostra Compagnia, a stretto contatto con il regista Fabrizio Montecchi, abbiamo potuto verificare le capacità e le motivazioni a confrontarsi con il linguaggio delle ombre, secondo lo stile e la poetica di Teatro Gioco Vita. Per questo, anche allo scopo di incentivare il rinnovamento nel panorama del teatro per i ragazzi, abbiamo deciso di investire su un progetto originale, con il coinvolgimento di energie giovani in grado di portare nuovi stimoli e nuovi contributi alla nostra ricerca e alla nostra attività produttiva. GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI Pépé e Stella TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione Un bambino e il suo piccolo cavallo. Una storia d’amicizia. Da Pojken och Stjärnan di Barbro Lindgren adattamento teatrale Nicola Lusuardi regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni musiche Michele Fedrigotti costumi Corinne Lejeune realizzazione sagome e materiali scenici Sara Bartesaghi Gallo, Sergio Bernasani, Federica Ferrari, Luana Marchesini musiche eseguite da Anahi Carfi (violino), Michele Fedrigotti (pianoforte), Lello Narcisi (flauto) registrazione Cavo Studio luci e fonica Gaia Barboni con Federica Anna Armillis, Alessandro Ferrara in coproduzione con il Teatro Municipale di Piacenza con il patrocinio di Unicef - Piacenza pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti circa teatro d’ombre e teatro d’attore Direttore del Circo: Puoi avere un altro cavallo! Pépé: Io voglio solo Stella. Direttore del Circo: Pépé, Stella non c’è più! Pépé : Lei c’è ancora perché la sua stella brilla nel cielo. Direttore del Circo:Tu parli come un bambino. Pépé : Io sono un bambino! Pépé è un bambino e Stella un piccolo cavallo. Sono nati la stessa notte nel grande circo della grande città e per questo le loro stelle brillano vicine in cielo, così vicine che i due sono subito amici. Insieme crescono giocando e, sempre insieme, imparano la dura arte del circo fino ad esibirsi davanti al pubblico in numeri acrobatici sempre più sorprendenti. Finché un giorno, di fronte ad un esercizio molto pericoloso, il cavallino ha paura, si rifiuta e per questo viene cacciato dal circo dal Direttore. È la separazione per Pépé e Stella… e l’inizio del lungo viaggio del cavallino verso l’ignoto. Ma Stella non accetta la triste fine a cui è destinata e fugge verso casa guidata dalle stelle. Il suo è un viaggio avventuroso dove incontra una balena gentile, un coniglietto impaurito, lupi cattivi e corvi avidi ma, dopo tante e travagliate peripezie, riesce a far ritorno al circo dove il bambino è rimasto sempre fiducioso ad attenderlo. Tanto dell’universo infantile si ritrova in questa storia scritta da una delle autrici contemporanee per bambini più amate al mondo: Barbro Lindgren. Il suo tocco lieve dà grazia e poesia ad una storia d’amicizia semplice ma carica di suggestioni e forti emozioni che coinvolge tutti, indistintamente. Come tutte le grandi storie per bambini anche Pépé e Stella è ricca di quelle immagini elementari che hanno la forza di risuonare a lungo nei nostri animi e ci conducono verso quei territori del mito dove il magico e il simbolico sono parte integrante del mondo reale. Sulla scena un circo. O l’eco di un circo. E due personaggi secondari dello stesso circo: l’instancabile inserviente e la sognante venditrice di caramelle. Saranno loro, attraverso la grande varietà di tecniche del teatro d’ombre, ad animare tutti i per- 26 sonaggi della storia, lo stupefacente mondo del circo, gli emozionanti e suggestivi incontri del viaggio di Stella. Saranno loro a raccontarci la delicata storia, sempre sospesa tra reale e fantastico, di Pépé e Stella. Pensate al cielo… ad esempio di Fabrizio Montecchi Vi sono storie che pur nella loro bellezza si esauriscono negli accadimenti che raccontano.Vi sono storie invece che risuonano ben oltre i personaggi e i fatti narrati. Queste ultime, normalmente, inducono una leggera inquietudine perché senti, senza veramente capirlo, che ti stanno dicendo altro. Queste sono le storie che preferisco e che mi piace raccontare ai piccoli (e ai grandi). Ecco, per me, anche Pépé e Stella, è una storia che racconta di altro. Perché dico questo? Pensate al cielo… ad esempio. C’è sempre il cielo sopra Pépé e Stella, un grande cielo, pieno di stelle. Ecco, questo cielo che avvolge tutti, che conosce tutto, non è solo azzurro ma ha il colore indefinibile del mito. È un cielo che nella sua immensità ci fa sentire tutti piccoli ma, e forse proprio per questo, ci rassicura invece di spaventarci. Perché in questo cielo tutto è scritto: sta a noi decifrarlo e farci guidare. GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI Per questo c’è sempre il cielo sopra Pépé e Stella. Dalla nascita le loro stelle brillano vicine e già raccontano della loro amicizia. Poi il cielo li aiuta a crescere con le tante storie scritte sempre con le stelle. Sotto lo stesso cielo c’è il noto (il circo) e l’ignoto (il viaggio), e per questo Stella non ha paura: è sempre lo stesso cielo a guidarla nel viaggio di ritorno e a far sapere a Pépé che è ancora viva. Attraverso il cielo si ritorna a casa… come i grandi viaggiatori. Ma se il cielo cade non c’è ritorno… e Stella deve difendere il cielo dall’avidità dei corvi che vogliono rubare le stelle… Se pensate a questo cielo anche voi vi convincerete che c’è dell’altro… Sono piccoli Pépé e Stella ma la loro è una storia grande perché avviene sotto un grande cielo, pieno di stelle. Delle stelle immortali… di Nicola Lusuardi Se è vero come dice Umberto Eco che gli uomini raccontano storie per educare sé stessi al destino e alla morte, allora Pépé e Stella, la bellissima favola di Barbro Lindgren che abbiamo voluto mettere in scena, ha la cadenza delle grandi storie. Nel mondo vagamente uranio di un circo senza nome, in una città senza nome, sotto un cielo di stelle che sembra quello sconfinato, limpidissimo e denso di segreti, delle grandi pianure asiatiche, Pépé e Stella è la storia di una separazione. Un bambino e un cavallo amici per la pelle, quasi doppio uno dell’altro, vivono nella gratificazione totale della simbiosi, in una tutta infantile pienezza fusionale. Si specchiano nelle stelle e nelle stelle si riconoscono, come ogni bambino, immortali. Ma ecco l’evento. Il male che irrompe nelle loro vite, arbitrario, come il Dio capriccioso del libro di Giobbe. E li separa. Com’è possibile allora vivere distanti uno dall’altro, strappati all’abbraccio prenatale del gioco insieme, fuori e dentro le piste del circo? La morte si diceva. Difficile dire se la morte spaventi perché separazione o la separazione spaventi perché figura della morte. Nell’uno e nell’altro caso, il destino impone la sua regola alla vita, la cessazione dell’immortalità (del sentimento di immortalità). Vivere significa sopravvivere a questo lutto. Il lutto di noi stessi, non più protetti dall’onnipotenza e dall’immortalità. E allora ecco l’itinerario mentale che è anzitutto fisico, denso di simboli e non per questo meno avventuroso: il piccolo cavallo Stella viene destinato al macello.Tutto comincia da questo interrogativo angoscioso: è inevitabile che la rinuncia all’immortalità significhi la violenza nella morte meccanica, seriale e senza vita del macello? Il racconto risponde, no, non lo è. Dal macello si può fuggire e cercare a ritroso di tornare dal nostro amico bambino, nel luogo protetto dell’im- mortalità. La nostra stella e la sua indicheranno la strada! Ma un viaggio di ritorno dalla morte, deve attraversare la morte e sopravvivere a tutte le sue aggressioni: i ladri, i lupi… e soprattutto i corvi che fanno precipitare il cielo dalla sua infinita distanza, rivelandone la precarietà e facendoci smarrire la nostra stella tra le fiamme del bosco. Forse questa è la fine del viaggio. Il cielo è tornato al suo posto, ma la stella di Stella non c’è! Il bimbo rimasto nel circo appeso alla speranza che quella stella avrebbe guidato il cavallo di nuovo da lui, si dispera. La scomparsa della stella, significa allora che infine la morte ha trionfato? Che mai più Pépé e Stella potranno riunirsi? Non è questo che vuole il destino, non a questo vuole educarci il racconto. La stella di Stella non è più in cielo, il cielo è caduto, nessuno è immortale… ma quella stella, non più immortale, non brilla per questo di meno! Una lepre l’ha ritrovata nel bosco, raccolta e riportata in ricompensa al cavallo per aver salvato il suo leprottino (un “bambino” anche lui, separato e restituito alla madre). Stella dunque può tornare al circo, riportando con sé dal suo amico Pépé, anche la stella, viva e brillante seppur caduta dal cielo, bella anche nella sua nuova mortalità. 27 E tutti sappiamo che ora Stella e Pépé saranno per sempre più forti e felici. BARBRO LINDGREN Barbro Lindgren è nata in Svezia nel 1937. Autrice di numerosi libri per bambini e adulti, ha ricevuto molti premi internazionali.Tra questi ricordiamo il premio “Astrid Lindgren” nel 1973, il premio “Nils Holgersson” nel 1977 e il “Litteraturfrämjandets stora pris” (Gran Premio di Letteratura) nel 1991. La Lindgren è senza dubbio una delle figure più rappresentative della letteratura per l’infanzia: le sue storie - ispirate alla sua infanzia e alla sua adolescenza e strettamente legate alla vita quotidiana - hanno tutte ottenuto un grande successo e i suoi personaggi sono amati non solo dai bambini, ma anche dai grandi. Nelle opere rivolte ai più piccoli, Barbro Lindgren si distingue rispetto ad altri autori per sua grande capacità di raccontare una storia completa e articolata in un linguaggio semplice e, allo stesso tempo, dinamico e ricco di sfumature. In alcuni casi, i critici letterari l’hanno descritta come un’autrice “che canta la canzone della spensieratezza. Ma nella quale l’umorismo non è mai disgiunto dalla capacità di raccontare esperienze di superamento della difficoltà e della sofferenza, anche ai più piccoli”. Dalla sua feconda collaborazione con l’illustratrice Eva Eriksonn sono nati numerosi libri per ragazzi, che in Svezia sono diventati dei veri e propri classici della letteratura per l’infanzia e che sono stati tradotti in ogni parte del mondo. Alcuni sono stati tradotti e pubblicati anche in Italia da Aer (Piccola locomotiva rosa, 1996) e Piemme (La piccola peste, 2000). Nell’autunno 2004 per la casa editrice Babalibri è uscito Anch'io voglio il ciuccio!, realizzato insieme a Olof Landström. GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI Una Topolino alle Mille Miglia TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione Nel 1954 due ragazzi, Luigi Malanca e Gianni Stori, entrarono in corsa alle Mille Miglia con una Topolino. Questo spettacolo è ispirato alla loro avventura. testo e drammaturgia Edoardo Erba regia Fabrizio Montecchi disegni e sagome Andrea Rauch scene e ombre Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi musiche e canzoni Cantarana costumi Giulia Bonaldi, Anusc Castiglioni consulenza artistica e preparazione attori Alessandra Antinori materiali video Istituto Luce, Cravedi Produzione Immagini realizzazione materiali scenici e sagome Gaia Barboni, Paola Camerone, Federica Ferrari, Luana Marchesini con Marco Ferro, Filippo Gessi,Valeria Sacco in coproduzione con il Teatro Municipale di Piacenza con il sostegno di CREA/Festival Momix e ABC Dijon/Festival A Pas Contés pubblico: da 6 a 14 anni - durata: 50 minuti circa teatro d’ombre e teatro d’attore Millenovecentocinquantaquattro. Mica un anno qualsiasi. Potremmo ricordarci tante cose di quell’anno, ma limitiamoci a due: Joe di Maggio sposa Marilyn Monroe, l’attrice più famosa del mondo, e il signor Rivosecchi compra una splendida Topolino Fiat di seconda mano. Il Signor Rivosecchi e Joe di Maggio non si conoscono, perché uno è un campione di baseball americano e l’altro un operaio specializzato di un paesino in provincia di Mantova. Ma sono tutti e due innamorati. Per Joe, Marilyn è una bionda irresistibile. E a Rivosecchi quella Topolino color crema fa battere il cuore più di ogni altra macchina. Ne è gelosissimo. Perciò è proprio una fortuna che oggi sia in fabbrica. Perché diventerebbe pazzo se sapesse che in questo momento, sì proprio in questo momento, la sua Topolino non è nel fienile dove l’ha lasciata, ma è… sapete tenere un segreto? tempi. Due ragazzini spinti dalla passione per i motori nell’Italia degli Anni ’50. Prendono la Topolino del padre ed entrano in gara. Un’avventura a tutta velocità premiata con un finale a sorpresa. Uno spaccato su un periodo della storia e del costume in Italia, con i campioni e i miti che hanno fatto sognare più di una generazione, a fare da sfondo alla vicenda “privata” di Luigi Rivosecchi (Talpa) e del fratello Giovannino (Nino), della loro famiglia e dei loro amici. Questa avventura è tratta da una storia vera. La più importante corsa su strada di tutti i 28 E vere sono le emozioni, i sentimenti, le sfide che il nostro spettacolo racconta al pubblico dei giovanissimi. Nuova produzione di Teatro Gioco Vita e nuova importante collaborazione per la Compagnia. Questa volta con Edoardo Erba, considerato una delle figure di punta del teatro italiano: “uno dei talenti più brillanti della sua generazione. Nelle sue trame si intrecciano tutte le sfumature, dal giallo alla vena comica della commedia” (da Dizionario dello Spettacolo, Baldini e Castoldi). Con Teatro Gioco Vita Edoardo Erba, per la prima volta, affronta un lavoro drammaturgico rivolto al pubblico dei giovanissimi. L’idea, quindi, è di uno spettacolo nel quale le nostre ombre si incontrano con la parola: teatro di figura e teatro d’attore ancora una volta si confrontano sulla scena in una produzione nella quale il confine tra capacità attoriale e abilità di animatore non è tracciabile in modo GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI con luoghi e tempi determinati. Non volevamo più vivere come un limite quello che fino ad allora era stato vissuto come un valore. Questa esigenza non nasceva dal bisogno di rinnegare il passato quanto di evolverlo ed arricchirlo di nuove e diverse possibilità narrative. Poteva il nostro teatro mantenere il proprio potere immaginifico anche se calato dentro storie più “realistiche”? netto. Il piano dell’attore-animatore e quello delle immagini si compenetrano, si confrontano, giocano sulla scena in un continuo scambio tra attore e sagoma, tra fascino evocatore dell’ombra e presenza fisica dell’attore. Mettendo in scena un testo scritto da Edoardo Erba, Teatro Gioco Vita prosegue la linea del coinvolgimento di nomi importanti dello spettacolo italiano (tra le esperienze più recenti il lavoro con la Piccola Orchestra Avion Travel per l’operina La notte di San Donnino realizzata nel 2001, la collaborazione con Mauro Bigonzetti e la Fondazione Nazionale della Danza per il riallestimento de L’uccello di fuoco): a loro si chiede di dare un contributo originale al teatro ragazzi e allo stesso tempo la Compagnia, attraverso queste collaborazioni, contribuisce a portare energie, intelligenze e interventi di qualità nella scena italiana ed europea rivolta al pubblico dei ragazzi. Viaggio in Italia / Terza Tappa: Una Topolino alle Mille Miglia di Fabrizio Montecchi Il nostro teatro d’ombre ha sempre privilegiato drammaturgie caratterizzate dall’assenza di un tempo storico determinato e di un luogo geografico preciso. Il perché è abbastanza evidente. Gli spazi mitici delle epiche classiche, come quelli altrettanto indefinibili della musica, li abbiamo sempre trovati affini al nostro linguaggio espressivo perché sospesi in un “altrove”, in un non-luogo e in un non-tempo. Anche le storie di animali parlanti o di improbabili circhi che abbiamo raccontato, hanno sempre vissuto nello spazio-tempo della pura immaginazione. Ma alcuni anni fa abbiamo deciso che era giunto il momento di misurarci anche con storie che sapessero coniugare questi territori della mente e queste geografie emozionali Una Topolino alle Mille Miglia è anche un libro per ragazzi (Edoardo Erba, Una Topolino alle Mille Miglia, disegni di Desiderio, Gallucci 2004) 29 Da questa scommessa progettuale sono nati spettacoli che ci hanno portato a confrontarci con fatti e personaggi della nostra storia e con luoghi a noi conosciuti. Abbiamo deciso di raccontare ancora miti, ma di una storia a noi familiare. Nello spettacolo La notte di San Donnino abbiamo raccontato la favola di Giuseppe Verdi bambino, biografia romanzata e, come nella migliore tradizione “del vero” verdiano, inventata. L’Ottocento padano da rendere nella concretezza della sua terra e nelle potenti passioni dei suoi uomini. Il mito del melodramma italiano come frutto di un lavoro sagace e generoso. Poi c’è stato Miracolo a Milano, un’altra favola moderna ambientata nella Milano del secondo dopoguerra che parla di povertà e di ricchezza, di città reali e utopiche. Una storia che ci racconta anche di un altro mito: quello dell’epica gloriosa del cinema neorealista italiano e di alcuni dei suoi eroi, Zavattini e De Sica. Ed ora il mito dell’automobile attraverso questa Una Topolino alle Mille Miglia, scritta per noi da Edoardo Erba, ambientata nel 1954. Anche qui siamo negli anni Cinquanta, ma mentre Miracolo a Milano chiude un’epoca lasciando solo “sognare” un possibile domani, il ‘54 di Una Topolino alle Mille Miglia ci proietta già negli anni Sessanta. Due esempi: il ‘54 è l’anno dell’inizio delle trasmissioni televisive e dell’invenzione del Moplen. Sotto forma di televisori e utensili domestici da allora invaderanno le case degli italiani dando inizio ai nostri coloratissimi anni di plastica e dei consumi. Intanto sulle strade, in attesa delle faraoniche autostrade in costruzione, si correva ancora la mitica Mille Miglia, sfrecciava la nuovissima Giulietta Sprint 1300 inseguita dalle ultime, generose Topolino… ed ecco l’inizio della nostra storia. Una storia che nasce da un fatto realmente accaduto. Sul giornale “Libertà” del 4 Maggio 1954 si legge:“A Padova, in Piazza Savonarola, una Topolino recante il numero 60 si è sfasciata in un fossato, venivano trovati a bordo, feriti, due ragazzi: si è accertato che non parteci- GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI pavano alla gara. Si trattava infatti di due minorenni di 14 e 15 anni… che incollato un numero sulla vettura del padre… si erano clandestinamente inseriti fra i concorrenti, compiendo il tragitto fino a Padova a oltre 90 Km di media…” Una storia che parla dell’amore per le auto, la velocità, le corse, ma soprattutto della disubbidienza dei figli, delle bugie tra fratelli, di invidie e gelosie tra amici, dell’amore “impossibile” di un ragazzino per una amica. Una storia, insomma, di cinquanta anni fa, di oggi. Una storia che, come nei casi precedenti, ha per protagonisti dei ragazzini. Una scelta dettata dalla precisa volontà di assumere, per raccontare del nostro recente passato, uno sguardo scevro da pregiudizi ideologici o intenzioni sociologiche. Uno sguardo carico di leggerezza e stupore, meravigliato e tutto proiettato nel futuro. Uno sguardo bambino, appunto. Il nostro viaggio in Italia continua. EDOARDO ERBA Edoardo Erba è nato a Pavia nel 1954, l’anno delle Mille Miglia della Topolino. Ha scritto molti testi importanti per il teatro (Maratona di New York, Muratori), ma un solo dramma legato alle automobili: Curva cieca, sulla vita di Achille Varzi, uno dei iù grandi piloti di tutti i tempi. Possiede belle macchine solo in miniatura, che compra d’epoca a prezzi d’antiquariato. Una passione ovviamente non condivisa dai suoi due bambini, a cui è dedicato Una Topolino alle Mille Miglia. Erba si è formato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano e vive a Roma. Fra i suoi lavori teatrali Maratona di New York è senz’altro il più fortunato. Rappresentato con successo in Italia dal 1992 al 1994 è stato tradotto in 8 lingue, pubblicato in 5, e rappresentato in 13 paesi. Da ricordare, fra le tante, la versione londinese con la regia di Mick Gordon (1999), quella bostoniana con la traduzione di Israel Horowitz (2002) e quella indiana diretta da Vikram Kapadia (2004). Fra le altre opere di Erba è interessante citare Ostruzionismo radicale, La notte di Picasso, Porco Selvatico, Tessuti umani, Curva Cieca, Vizio di Famiglia, Vaiolo, L’uomo della mia vita, Venditori e Buone Notizie, interpretate, fra gli altri, da Luca Zingaretti, Maria Amelia Monti, Claudio Bisio, Toni Ber torelli, Franco Castellano, Pamela Villoresi, Bruno Armando. Con Venditori, Senza Hitler, Vizio di Famiglia, Il capodanno del secolo, Maratona di New York e Dejavu Erba si è affermato nei più importanti premi nazionali di teatro (Riccione, Idi, Enrico Maria Salerno e Candoni). La notte di Picasso e Porco Selvatico sono stati presentati allo Stages Theatre di Hollywood. Dejavu è stato rappresentato a Londra e Amburgo. Venditori a Budapest. Muratori, replicato a Roma dal 2002 al 2004, ha avuto una versione tedesca a Frankfurt Oder nel 2004, mentre Animali nella nebbia va in scena in prima mondiale nel novembre 2005 al Metastasio di Prato con la regia di Paolo Magelli. E Margarita e il gallo debutta al Teatro Manzoni di Milano nel marzo 2006. Erba è considerato “uno dei talenti più brillanti della sua generazione. Nelle sue trame si intrecciano tutte le sfumature, dal giallo alla vena comica” (Dizionario dello spettacolo Baldini Castoldi). Ubulibri ha pubblicato il suo Maratona di New York e altri testi, una raccolta che contiene anche Venditori, Dejavu, Buone Notizie e Senza Hitler. Vizio di Famiglia e Curva cieca sono pubblicati nelle edizioni Ricordi Teatro. La notte di picasso, Vaiolo e altri lavori sono stati pubblicati dalla rivista Hystrio. Marathon è pubblicato in inglese da Obern Book, in spagnolo dalle Edicio de la Flor e in croato da Adamic e in portoghese da Casa Editora 7 Letras. Il racconto Una Topolino alle Mille Miglia e il romanzo Agenti senza pistole sono pubblicati da Gallucci. CANTARANA Cantarana è un progetto musicale attivo ormai da più di un decennio, con diverse formazioni, nell’ambito musicale piacentino. Muovendo inizialmente dal folklore e dalla musica popolare, il gruppo ha in seguito avvicinato nuovi contesti sonori (tra gli altri, quello della musica da film, con la sonorizzazione di alcuni lungometraggi per conto della Cineteca Italiana), prima di operare una graduale ma decisa svolta verso la forma-canzone nella sua accezione più ampia. Nell’attuale formazione (un ensemble che 30 prevede violino, clarinetto e sax soprano, chitarre, mandoloncello, contrabbasso e percussioni, oltre all’apporto della voce solista), Cantarana è in grado di accogliere, sotto la direzione musicale di Nicola Perricone, le diverse suggestioni della canzone d’autore italiana e di quella latino-americana, lo sperimentalismo non dimentico delle forme eurocolte, ma anche le pratiche musicali più “basse” e popolari. Tali imprestiti vengono ricontestualizzati in una proposta ora programmaticamente manierista, ora sottilmente decostruttiva, in cui il ricorso a testi in italiano dal controllato espressionismo linguistico è al servizio di una tensione musicale a un tempo oleografica eppure consapevolmente mediata da un’attitudine inequivocabilmente contemporanea. ANDREA RAUCH Grafico e illustratore di fama internazionale ha disegnato e progettato immagini per il Festival Internazionale del Teatro di Caracas, il Centre Georges Pompidou, l’Union des Théâtres de l’Europe e loghi per movimenti politici e d’opinione: Greenpeace, Unicef, Mouvement pour la paix, Amnesty International, Ulivo e La Margherita.Tra il 1987 e il 1991 insegna Immagine coordinata e segnaletica al corso di Grafica superiore presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano e dal 1994 al 2001 Graphic Design presso il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena.Tiene inoltre corsi e seminari di Graphic Design a Bolzano, Venezia, Parigi, Dublino, Rio de Janeiro, San Paolo. Ha esposto a Pistoia, Siena, Roma, Milano, Caen, Chaumont, Madrid, Pecs, Rio de Janeiro, San Paolo, Caracas, Guadalajara, Barcellona. Il suo operato è stato più volte oggetto di pubblicazioni a livello internazionale e i suoi manifesti sono entrati a far parte delle collezioni del Museum of Modern Art di New York e del Musée de la Publicité del Louvre di Parigi. È dal 1983 che Andrea Rauch collabora con Teatro Gioco Vita. Ha curato l’immagine e la grafica di molti suoi spettacoli, rassegne e manifestazioni teatrali e il progetto grafico di libri e pubblicazioni tra cui ricordiamo il catalogo della mostra di Teatro Gioco Vita Un mondo di figure d’ombra - Omaggio a Lele Luzzati. Per la Compagnia ha inoltre disegnato le sagome degli spettacoli Il castello della perseveranza (1984) e Peter tra il Qua e il Là (1993). GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI L’uccello di fuoco TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA Fiaba per musica, ombre e danza da L’oiseau de feu di Igor Strawinsky e figure di Enrico Baj regia e scene Fabrizio Montecchi coreografie Mauro Bigonzetti figure Enrico Baj assistente alla coreografia Giuseppe Calanni costumi Giulia Bonaldi, Anusc Castiglioni consulenza musicale Michele Fedrigotti realizzazione materiali scenici Nicoletta Garioni, Gaia Barboni, Paola Camerone, Federica Ferrari assistente alla produzione Paola Camerone luci e fonica Cesare Lavezzoli danzatori Anna Basti, Margherita Pirotto, Lorenzo Schiavo pubblico: da 8 anni - durata: 50 minuti circa teatro d’ombre, danza e musica A dieci anni dalla sua prima rappresentazione Teatro Gioco Vita ripropone L’uccello di fuoco, uno dei suoi spettacoli più importanti e di maggior successo. Questa edizione, grazie al prestigioso contributo artistico di Mauro Bigonzetti e della Fondazione Nazionale della Danza, non si presenta come una semplice ripresa ma come una nuova versione, matura e significativa evoluzione dello spettacolo originale. L’uccello di fuoco è uno spettacolo musicale d’ombre e danza interamente costruito sul “racconto coreografico” che Igor Strawinsky ha composto nel 1909 per i Balletti Russi. La definizione di “racconto coreografico” non è impropria perché L’uccello di fuoco è una fiaba raccontata attraverso la musica. E così è anche il nostro spettacolo. Infatti, così come Strawinsky ha creato una musica che si pone in diretto rapporto con la storia, ne segue gli episodi e, in funzione di essi, plasma la propria forma sonora, così anche il nostro spettacolo, grazie ad un sistema di segni scenici fortemente narrativi, si dà come il racconto di una storia. Ma L’uccello di fuoco non è solo questo. È molto altro. Perché Strawinsky ha creato una musica che non si lascia mai imbrigliare dal narrativo dimostrando una totale libertà espressiva. La sua forza consiste proprio nel miracoloso equilibrio tra il funzionale e l’autonomo, tra il figurativo e l’astratto. Sulla scena danza e ombre ricercano anch’esse questo equilibrio. E lo fanno senza mai rinunciare alla propria natura espressiva e nel costante dialogo con la musica. Perché ne L’uccello di fuoco il narrativo, la storia, non è il fine ma il mezzo. La guida che ci permette di esplorare i territori indecifrabili dell’espressione. Di abbandonarci all’altro. In quell’altrove teatrale dove i segni scenici perdono progressivamente i loro contorni definiti per accompagnarci verso i loro, indefinibili, domini espressivi. 31 La fiaba raccontata ne L’uccello di fuoco è un sapiente melange di temi e motivi provenienti dalla tradizione favolistica russa. Il cuore del racconto è il conflitto tra l’universo malefico tenebroso del mago Katscei, l’Immortale, e l’universo benefico - luminoso dell’uccello di fuoco. Al centro di questo conflitto è lo Zarevic Ivan, principe - eroe. La fiaba infatti racconta di come lo Zarevic Ivan, aggirandosi nel giardino incantato del mago Katscei, vede un albero dalle mele d’oro sul quale sta uno splendido uccello di fuoco. Ivan lo cattura, ma l’uccello per riottenere la libertà gli dona una delle sue penne d’oro e gli dice che, in caso di pericolo, verrà in suo aiuto. All’alba lo Zarevic si trova nei pressi di un castello dal quale provengono dei lamenti. Sono le fanciulle prigioniere del mago, tra le quali la principessa amata da Ivan, che lo scongiura di fuggire per non essere tramutato in pietra. Catturato dai demoni, lo Zarevic viene portato al cospetto di Katscei, ma si salva agitando la penna d’oro. Appare allora l’uccello di fuoco che trascina i demoni in una danza che li sfinisce; poi invita Ivan a rompere un uovo gigantesco dove è racchiusa l’anima del Mago. Katscei muore, i sortilegi svaniscono e tutti tornano liberi, l’uc- GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI cello di fuoco unisce infine il principe e la principessa e vola via. Ne L’uccello di fuoco Teatro Gioco Vita fa esplodere il grande potenziale spettacolare del teatro d’ombre. Nel farlo sceglie come interlocutore la danza, un linguaggio che dona corpo all’incorporeità dell’ombra e, per natura, capace di porsi come medium scenico tra le ombre e la musica. Sulla scena infatti sono danzatori - animatori i tre performers che danno vita all’universo di figure tratte dall’opera di Enrico Baj e animano le ombre di grande impatto visivo di Teatro Gioco Vita attraverso il gesto coreografico di Mauro Bigonzetti. L’uccello di fuoco di Igor Strawinsky L’uccello di fuoco è un racconto per musica e ombra elaborato a partire dall’omonimo balletto di Igor Strawinsky. Il balletto è la forma di spettacolo simbolo della identità nazionale della Russia di fine secolo, lo stesso Strawinsky era cresciuto in un mondo culturale impregnato di teatro e danza. La sua musica, come quella di Ciaikovski, rivela, infatti, una naturale propensione alla danza e al balletto, come dimostrano le numerose opere finalizzate alla rappresentazione coreografica, che hanno dato vita a spettacoli unitari di musica, danza, scenografia impostati su un determinato soggetto narrativo. L’uccello di fuoco è il primo del ciclo dei balletti scritto da Strawinsky su incarico dell’impresario dei Balletti Russi, Sergej Diaghilev che, si può dire, scoprì in questa occasione, siamo nel 1909, il talento del giovane Strawinsky. L’uccello di fuoco fu rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1910 sull’immenso palcoscenico dell’Opera, dove ricevette una fantastica accoglienza, la partitura venne poi riorchestrata nel 1919 e nel 1945. Il soggetto del balletto è tratto da un’antica fiaba russa, la cui struttura è abbastanza classica e comune a tutte le tradizioni. Essa pone a confronto l’universo malefico-tenebroso del mago Katscei, immortale orco dai verdi artigli che cattura le fanciulle e pietrifica gli uomini, con l’universo benefico-luminoso dell’Uccello. Tra i due il principe-eroe, lo Zarevic Ivan, che possiede il segreto per sfatare gli incantesirni del mago. Il balletto di Strawinsky pone in risalto ed accentua gli elementi magico-fantastici su quelli umani e sentimentali, a differenza del balletto ottocentesco incentrato sulla figura dell’eroe romantico-idealista. Strawinsky tiene conto del folklore e della tradizione e imprime loro un’energia originale, cosi che musicalmente “scatena sul pentagramma un furore barbarico, una violenza mai vista. Alterna a questa violenza la dolcezza dell'umano, separando il naturale dal sovrannaturale”. ENRICO BAJ Sagome e disegni dello spettacolo sono opera di Enrico Baj, pittore milanese (nato nel 1924 e morto a Vergiate nel 2003) tra i più originali del nostro tempo. Caratterizzato fin dalle prime esperienze risalenti agli anni ‘50 da una forte volontà, quasi una necessità etica oltre che estetica, di contrapporsi alle accademie, ai provincialismi e alle riduzioni commercialistiche dell’arte. La sua esplorazione pittorica va di pari passo con l’affermazione del diritto dell’artista di inventare, di non ripetersi in maniera monotona. Le tecniche e i linguaggi di Baj sono i più vari: la sua carriera infatti è scandita da diverse fasi caratterizzate 32 ciascuna dalla prevalenza di un tema o di una tecnica. Si possono distinguere il periodo del movimento nucleare, della Patafisica, dei collages, della tecnica. “d’après”, che lo porta a lavorare su pitture preesistenti di autori come Picasso, Klee, Balla, Boccioni o su generi, come il Kitsch e il barbarismo primitivo. Straordinaria la sua capacità di contaminare e ricreare opere, usando materiali non convenzionali (specchi, tappezzerie, legno, tessuti). Da ricordare, tra gli altri, il periodo “Meccano” in cui l'artista usando pezzi di meccano ha prodotto la realizzazione delle marionette dello spettacolo teatrale “Ubu Roi” di Alfred Jarry, messo in scena nel 1983 da Massimo Schuster. Da un punto di vista tematico Baj è impegnato sempre in una critica sarcastica alla società contemporanea e ai suoi “mostri”, primo fra tutti il potere. La parodia e banalizzazione del potere, dell’arroganza e dell’aggressività raggiunge il suo apice nella famosa serie dei “Generali” (siamo negli anni ‘60), personaggi militari di grande brutalità, ricoperti di medaglie, cordoni, decorazioni, frange e galloni, un iperdecorativismo metafora della ridondanza vuota del potere. Ma Baj è capace anche di ampi sguardi visionari sull’immaginario e sul fantastico contemporaneo, realizzando grandi opere scenografiche, come “Apocalisse”. Eccezionali le sue collaborazioni, da Duchamp a Picasso, da Fontana a Manzoni a Picabia, esponenti dell’avanguardia dell’arte contemporanea. GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI l’analisi critica anche dal racconto di precise esperienze condotte nel mondo della scuola. ITALO CALVINO, Sulla fiaba, Einaudi, Torino, 1988. Un breve illuminante saggio di uno scrittore che ha lavorato sulla fiaba anche in modo documentario, raccogliendo, sull’esempio dei fratelli Grimm e di Afanasjev, le fiabe della tradizione popolare italiana. VLADIMIR YAKOVEVIC PROPP, Morfologia della fiaba, Einaudi, 1966 e Le radici storiche dei racconti di fiabe, Einaudi, 1949 Due pietre miliari nell’analisi strutturale della fiaba. ALEKSANDR N. AFANASJEV, Antiche fiabe russe, Einaudi,Torino, 1953 La collaborazione di Baj a L’uccello di fuoco di Teatro Gioco Vita è consistita nel suggerire le immagini dello spettacolo. I volti dei personaggi, la loro personalità è quella evocata dall’immaginario pittorico di Baj, in particolare ispirata ai Generali e all’Apocalisse. Baj ha concretamente messo a disposizione segni e materia pittorica, sulla quale, la compagnia ha lavorato per costruire personaggi, spazi e situazioni sceniche. Percorsi bibliografici Ecco alcune indicazioni bibliografiche per approfondire i temi sollecitati dallo spettacolo. MARIO BOLOGNESE, Verso una pedagogia del mito, Ed. Sonda,Torino È una guida didattica per l’utilizzazione della fiaba come strumento educativo per la scoperta delle radici del sacro. FABIO RONDOT - MARIA VARANO, Come si inventano le fiabe, Ed. Sonda,Torino Destinato a genitori, educatori, psicologi e pediatri, il libro ricostruisce il processo con cui ognuno può inventare storie e fiabe, a partire anche da pochi elementi e dalla situazione in cui ci si trova. GIANNI RODARI, Grammatica della fantasia, (Introduzione all’arte di inventare storie), Piccola Biblioteca Einaudi,Torino, 1993 È possibile costruire una fantastica, così come esiste una logica? Rodari prova a suggerire in maniera efficace dei percorsi per esercitare la creatività narrativa di ciascuno. BRUNO BETTELHEIM, Il mondo incantato, Feltrinelli, Milano, 1977 L’autore mette a fuoco l’importanza della fiaba nel processo di crescita del bambino e ne mette in luce i significati psicanalitici. MARILENA FLAVI - ALESSANDRA FRANCUCCI, Il Mago Sbaffione e altre meraviglie, La Nuova Italia, Firenze, 1989 Per mettere a fuoco lo schema e le tecniche della narrazione intesa come fatto trasversale tra linguaggio, pensiero logico, corpo e ambiente. Il testo è supportato oltre che dal- 33 Alcuni suggerimenti per il lavoro in classe Può essere interessante inoltrarsi nel mondo della fiaba, leggendo le varianti delle avventure del principe Ivan e dell’uccello di fuoco. Raccontare la storia dello spettacolo ai bambini è molto utile per introdurlo al tema, rassicuralo e permettergli di capire ciò che vedrà: la possibilità di leggere testi simili creerà un “sottofondo” appropriato alla visione e arricchirà la comprensione dello spettacolo. La parte musicale ha nello spettacolo un ruolo fondamentale, anche per questo può essere utile “allenare” l’orecchio all’ascolto di Strawinsky. Perché non risentire in classe i brani e ricostruire le sequenze, ricordando i silenzi, le immagini, i suoni dello spettacolo? Le immagini de “L’uccello di fuoco” scaturiscono dalla rivisitazione e dalla rielaborazione di disegni di Enrico Baj, sulla base di materiali tratti dall’Apocalisse e dai Generali. Suggeriamo di esplorare il mondo artistico del pittore attraverso la visione di cataloghi e testi che lo riguardano. Questo lavoro preliminare permetterà di capire meglio l’immagine dello spettacolo e il valore dell’operazione originale della Compagnia, che ha poi organizzato lo spazio scenico delle immagini dispiegandole in una situazione tridimensionale estremamente viva. GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI L’ombra di Pollicino TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione Uno spettacolo d’ombre tutto da giocare di Fabrizio Montecchi con la collaborazione di Nicola Lusuardi sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari costumi Sara Bartesaghi Gallo con Elena Griseri, Christian Lesignoli pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 50 minuti circa laboratorio/spettacolo di teatro d’ombre Non avete per caso visto l’ombra di Pollicino? Era qui, in teatro, ed ora è sparita. Senza di lei lo spettacolo non si può fare! Per caso qualcuno di voi ha un’ ombra come quella di Pollicino: piccola, colorata e molto monella? Forza, chi vuole prestarci la propria ombra? Così inizia L’ombra di Pollicino. E da questo momento tenetevi forte perché può succedere di tutto. Anche di vedere un bambino con un’ombra gigantesca che afferra minuscoli compagni nel pugno di una mano, oppure ombre di insegnanti danzare scatenate al ritmo della musica.Vi può capitare di assistere ad altri piccoli misteri, come bambini con ombre colorate o bambini con ombre di pesci! Teatro Gioco Vita propone uno spettacolo non solo da vedere, ma anche da agire, smontare, giocare. I bambini da spettatori diventano i protagonisti di un viaggio ludico e divertente nella magia delle ombre, nei segreti del teatro d’ombre. Prendendo come pretesto il personaggio di Pollicino, guida i bambini alla scoperta dell’ombra e al superamento delle paure ad essa legate: un viaggio che è una scoperta e una presa di coscienza, oltre che occasione di divertimento e curiosità. Più che un viaggio, si direbbe un vero e proprio “gioco”. I bambini anche molto piccoli, insieme al personaggio Pollicino, giocano infatti, guidati dagli animatori/attori di Teatro Gioco Vita, a scoprire l’ombra, propria e quella degli altri. Teatro Gioco Vita con questo spettacolo rivela al pubblico i segreti del suo teatro d’ombre abbattendo la separazione fra palcoscenico e platea e dando il via libera al dialogo col pubblico: bastano pochi elementi, una sagoma, una superficie e la luce, per scoprire i mille volti dell’ombra e iniziare un divertente ed intrigante viaggio nel “paese delle ombre”. Dopo aver presentato parecchie volte lo spettacolo Ombromania a pubblici molto diversi e in contesti altrettanto diversi,Teatro Gioco Vita ha realizzato, facendo tesoro di questa esperienza, lo spettacolo L’ombra di Pollicino, che ne è in pratica una versione appositamente pensata per i bambini più piccoli. Una versione che nella durata, nel ritmo, nei contenuti e nell’approccio con il pubblico tiene conto del più piccolo degli spettatori, del suo grado di attenzione, delle sue curiosità, delle sue sensazioni ed emozioni. Nello stesso tempo, la tecnica della lezione/spettacolo, con il coinvolgimento dei bambini in giochi e azioni sceniche, si innesta sul lavoro drammaturgico realizzato da Fabrizio Montecchi sulla fiaba di Pollicino: il viaggio di Pollicino diventa un percorso alla scoperta dell’ombra e del teatro d’ombre. Teatro Gioco Vita ha, da diversi anni, orientato parte delle sue energie verso la prima infanzia. Dopo le esperienze condotte attraverso laboratori all’interno dei Nidi e delle Materne, la Compagnia ha realizzato due spettacoli per i piccolissimi, Lillan e il gatto e Circoluna, spettacoli con ombre e attori per bambini dai 2 ai 5 anni, inoltre ha realizzato il percorso per le materne all’interno della mostra/spettacolo Un mondo di figure d’ombra - Omaggio a Lele Luzzati. Per Teatro Gioco Vita tutte occasioni per mettere alla prova il suo intero bagaglio artistico sottoponendo alla prova del più piccolo degli spettatori la forza comunicativa e sug- 34 gestiva del proprio spettacolo teatrale. Durante tutto questo percorso, il confronto tra il teatro d’ombre e il mondo dei piccolissimi si è rivelato estremamente stimolante. Le ombre “parlano” ai bambini così piccoli, questo linguaggio teatrale, pur fatto di figure eteree e di spazi astratti, attira la loro attenzione e li coinvolge: l’ombra acquista una sua umanità e diventa personaggio capace di parlare ai bambini, e i bambini dimostrano di saper ascoltare, di concedere credito e attenzione a quelle immagini fatte di nulla mosse da persone che le rendono vive. L’ombra di Pollicino è uno spettacolo concepito come una formula aperta di rappresentazione e di comunicazione teatrale, con il coinvolgimento dei bambini in esercizi e giochi sul palcoscenico. La rappresentazione si sviluppa costruendo un percorso che, con semplici esercizi di gioco, diventa coinvolgente e ricco di suggestione. Inoltre questa soluzione, che si pone a metà strada tra la normale fruizione di uno spettacolo e un laboratorio, ha il vantaggio di essere un’esperienza che può coinvolgere gruppi di bambini numerosi come uno spettacolo e offrire materiali come un laboratorio. Lo spettacolo è calibrato e mirato alle esigenze conoscitive dei bambini dai 3 ai 5 anni, allo scopo di soddisfare il loro immaginario collettivo. I temi trattati e i giochi proposti sono pertanto dimensionati sulle loro reali capacità di comprensione ed esecuzione così come i materiali sonori e visivi utilizzati per i giochi di improvvisazione. Il tutto, anche grazie al rinnovato riallestimento realizzato da Teatro Gioco Vita nella stagione 2005/2006 in occasione dell’ospitalità dello spettacolo nel cartellone del Piccolo Teatro di Milano, strettamente legato ad un lavoro attorale che non è mai scindibile dal piano dell’animazione. GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI Circoluna TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione L’unico circoteatro d’ombre al mondo uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi testo Nicola Lusuardi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Leif Hultqvist costumi Inkan Aigner con Elena Griseri e Christian Lesignoli si ringrazia Dockteatern Tittut di Stoccolma pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti circa teatro d’ombre e teatro d’attore Benvenuti a CIRCOLUNA!! …l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo: Circoluna! Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie! acrobazie! trasformazioni! Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos'è un'ombra? No?? Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di immagini e colori: incontrerete Galline trasformiste e Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma soprattutto incontrerete Pallottola, un pagliaccio piccolo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre che si esibiranno per voi in questa straordinaria arena. E su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella del nostro circo. Cosa aspettate a entrare? Venite? Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!! Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano! Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che parla dell’ombra e della luce utilizzando un linguaggio ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa, dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni incredibili e fantastiche. dinaria: qualcosa di “terribile” interromperà improvvisamente lo spettacolo… che potrà proseguire solo se i nostri piccoli spettatori non ci negheranno il loro aiuto… E saranno loro a tradurre lo strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i fili di una storia, allo stesso semplice e drammatica che, intrecciandosi con il normale svolgersi dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence fino alla fine. Circoluna è infatti anche un’avventura straor- 35 Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen uno spettacolo per la prima infanzia nato dalla collaborazione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut di Stoccolma, con la quale Teatro Gioco Vita ha già realizzato nel 1996 Lillan e il Gatto. Per Teatro Gioco Vita questa è un’ulteriore occasione per mettere alla prova un intero bagaglio artistico e teatrale sottoponendo alla prova del più piccolo degli spettatori la forza comunicativa e suggestiva del proprio linguaggio. La grande esperienza del Dockteatern Tittut, realtà di rilievo a livello europeo specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e utilizzato positivamente quegli aspetti del linguaggio e della poetica che Teatro Gioco Vita ha sviluppato in questi ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento, adozione di superfici anomale di proiezione, grande ritmo nella successione delle immagini spesso proiettate su più piani contemporaneamente. Circoluna è dedicato a tutti i bambini che vogliono ancora credere che si può accendere e spegnere una lampada con un soffio. GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI Dormi bene, Chouchou TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione DOCKTEATERN TITTUT Claude Debussy, sua figlia e i Children’s Corner Un racconto per ombre e musica di Christer Dahl e Fabrizio Montecchi musiche Claude Debussy traduzione e adattamento Helena Tirén, Nicola Lusuardi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni realizzazione marionetta Annika Arnell realizzazione sagome Paola Camerone, Federica Ferrari costumi Inkan Aigner preparazione attori Alessandra Antinori luci e fonica Gaia Barboni con Federica Anna Armillis e Alessandro Ferrara pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 50 minuti circa teatro d’ombre, teatro d’attore, musica Dormi bene, Chouchou è uno spettacolo musicale per la prima infanzia costruito intorno ai Children’s Corner di Claude Debussy. L’originalità del progetto consiste però nella presenza di un tessuto narrativo che lega l’insieme dei brani musicali rendendoli parte di un più complesso gioco di riferimenti e espressivamente dipendenti dalla struttura drammaturgica dello spettacolo. Pretesto per questo racconto in musica è la relazione tra Debussy e la figlia Chouchou (il suo vero nome era Claude-Emma ed era nata il 30 Ottobre 1905). È per lei che Debussy scrive i Children’s Corner tra il 1906 e il 1908. A lei dedica inoltre tanti altri brani musicali. È la sua musa ispiratrice e, ancora più importante, è la sola persona che, come lui dice, gli impedisce di sparire del tutto dal mondo. E’ dunque una relazione fondamentale per il musicista sia sul piano umano che su quello artistico. Ed è di questo che parla il nostro spettacolo: del dialogo tra un papà artista e la sua adorata figlia di quattro anni. Un dialogo che si articola non solo attraverso un serrato scambio di domande e risposte, ma anche attraverso silenzi e soprattutto attraverso le musiche: i sei brani che compongono i Children’s Corner, vere e proprie risposte poetico musicali alle grandi domande della piccola Chouchou. Lo spettacolo è interpretato da due attori / manipolatori: un uomo, nel ruolo di papà 36 Claude e una donna, nel doppio ruolo di angelo della casa e manipolatrice di Chouchou. Chouchou è infatti una grande marionetta che riproduce le fattezze della bambina all’età di circa 4 anni. La scena rappresenta la camera da letto di Chouchou ed è costituita solo da un grande letto sul quale, e intorno al quale, si svolgeranno tutte le azioni. Le immagini in ombra non svolgono nessuna funzione narrativa, ma come la musica si fanno interpreti del mondo poetico-espressivo dei nostri personaggi e ci aiutano a penetrare in quei territori dell’indicibile tanti cari a Claude Debussy. Teatro Gioco Vita e il Dockteatern Tittut di Stoccolma, dopo le positive esperienze di collaborazione artistica avute in occasione degli spettacoli Kattresan (1994) e Cirkus Månen (1997), diventati nella versione italiana Lillan e il gatto (1996) e Circoluna (2001) hanno deciso di dare vita ad un progetto di coproduzione più complesso e articolato, finalizzato alla concezione di uno spettacolo realizzato nell’arco del 2003 in due versioni gemelle (svedese e italiana), ma distinte. GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA - GLI Uno spettacolo, sempre destinato alla prima infanzia, che mira a valorizzare ulteriormente i patrimoni artistici delle due Compagnie attraverso la messa in comune dei loro reciproci linguaggi: ombre e marionette, attori e manipolatori e la grande e solida esperienze delle due Compagnie nel teatro per la prima infanzia. Children’s Corner di Claude Debussy “Voglio cantare il mio paesaggio interiore con il candore ingenuo di un bambino” Claude Debussy Scritti da Claude Debussy tra il 1906 e il 1908, i sei pezzetti della Suite per pianoforte Children’s Corner sono dedicati dal compositore alla figlia Chouchou «con le tenere scuse di suo padre per quel che seguirà». Chouchou, nome di battesimo Claude-Emma, era nata il 30 Ottobre del 1905. La scrittura dei Children’s Corner accompagna dunque i primi quattro anni di vita della figlia e ne rappresentano un’intimistica e pudica dichiarazione d’affetto di Debussy. Essi esaltano in musica aspetti e gesti quotidiani del loro profondissimo legame. Ad esempio i titoli in inglese alludono alla elementare conoscenza di questa lingua da parte di Chouchou che, educata da una governante anglosassone (Miss Gibbs) parlava, a tre anni, un miscuglio di francese e inglese. E, come si vedrà nello specifico, i soggetti dei brani alludono quasi sempre a giocattoli appartenenti a Chouchou. Il principale modello di riferimento sembra essere la Camera dei bambini di Musorgskij, di cui Monsieur Croche (pseudonimo letterario di Claude Debussy) aveva lodato la "semplicità", la "luminosa chiaroveggenza" e la peculiare capacità di entrare nell'immaginazione e negli incantesimi del mondo infantile. Debussy credeva nella necessità di conservare l’istintività, la freschezza d’immaginazione e la capacità fantastica del fanciullo anche in vita adulta. Esaltava il candore e l’innocenza della prima infanzia, il suo stupore di fronte alle cose del mondo. Dipingendo i sei graziosi quadretti infantili dei Children’s Corner, ognuno dotato di una diversa e quasi inafferrabile tonalità emotiva, il compositore tenta proprio di penetrare un mondo di giochi e di piccoli pensieri e fantasie, un microcosmo a suo modo esoterico, distaccato rispetto a quello, razionale e abbruttito, degli adulti. E un vero e proprio saggio di psicologia infantile in musica è il Preludio della Suite, intitolato Doktor Gradus ad Parnassum, alludendo ironicamente agli studi pianistici di Clementi e Czerny, identificati in un severo e pedante “dottore”. Un bambino seduto al pianoforte comincia ad articolare le dita sui tasti bianchi, sciorinando scale e arpeggi che, come può avvenire solo nella mente infantile, si svincolano a poco a poco della loro iniziale aridità e assumono magicamente configurazioni armoniche e coloristiche fantasiose e sempre cangianti; la parte centrale poi mostra il piccolo pianista annoiato ripetere svogliatamente il tema in aumentazione, entro cui immette anche il suo triste singhiozzo per la pena causata dai forzati esercizi. Brillante e virtuosistica è, come conviene a uno studio, la coda del brano, nella quale il bambino, prendendosi una rivincita, inserisce impertinentemente tra i funambolici arpeggi una sua giocosa cantilena, simile a uno sfacciato sberleffo rivolto a tutti i “dottori” della musica. Jimbo’s Lullaby (Ninnananna dell'elefante) ritrae i piccoli passi plantigradi di un elefante di peluche, presumibilmente regalato alla bambina. Debussy costruisce un pezzettino perfetto nella forma e cristallino nella struttura, impiegando geniali trovate armoniche - come le successioni di seconde a imitazione del buffo andamento oscillante e pattonaio del pupazzetto - e un melodizzare discendente che dà un sapore malinconico anche alla piacevole situazione evocata. Di simile innocente candore è la Serenade for the doll (Serenata per la bambola), già composta nel 1906 e pubblicata singolarmente nella Méthode moderne de piano di Octavie Carrier-Belleuse. Debussy cala nell' ambito infantile il suo ascendente parnassiano, facendo somigliare la bambola di Chouchou a qualche Isabella o Colombina bergamasca. Del pupazzo si intravedono i gesti meccanici e gli sguardi attoniti e impassibili. Ma anche sembrano udirsi i dialoghi e le tenere confidenze, inspiegabili per un adulto, che una bambina può intrattenere con un giocattolo. Come nel brano precedente, sonorità ovattate, malinco- 37 nia melodica, semplicità di scrittura si combinano in un grazioso pezzo naif, di cui si può avvertire il sapore di un piccolo capolavoro. In The snow is dancing (La neve danza) anche la neve diventa occasione per un’ulteriore immedesimazione nella tristezza di un bambino che, con il naso schiacciato sul vetro della finestra, osserva pensieroso il singolare balletto dei fiocchi di neve. Gli intrecci e i ghirigori che questi formano nell’aria vengono resi da un puntillismo musicale frequente in Debussy: in un "moderatamente animato" perpetuum di quartine di biscrome, viene elaborato un doppio inciso melodico ascendente nell'intervallo di quarta (MI-LA), sui tasti, ovviamente bianchi, del pianoforte. Dalla grisaglia di questo ostinato emergono diversi temini: una desolata melodia ristretta in una seconda eccedente, un'altra vagamente somigliante a una filastrocca infantile "doux et triste", un dialogo tra un canto terzinato all'acuto e dei minacciosi passi nel registro basso, la cui frase riappare alla fine, stranamente libratasi verso l'acuto, proprio quando i fiocchetti vanno a poco a poco diradandosi nel nulla. The little shepherd (Il pastorello) fa probabilmente riferimento a un altro dei pupazzetti di Chouchou, che intona soffiando nel suo flautino di Pan una dolce melodia nel modo ipomisolidio, risolta poi nel tono di La maggiore. Il suo canto è desolato e agogicamente libero, tranne alcuni brevi accenni a un giocoso ritmo puntato di danza, che si perde e si esaurisce alla fine nell'immancabile disillusione. Dopo tutto questo pessimismo con cui Debussy ha tratteggiato l'infanzia della sua piccola figlia - ma non è da escludere un riferimento autobiografico alla propria infanzia infelice -, la Suite si concede un finale strabiliante, per brillantezza e ironia: uno scatenato Golliwogg’s Cake Walk dal tipico ritmo sincopato e l'accompagnamento "alla polka". Il cake walk, una danza jazzistica molto somigliante al rag-time, venne ascoltata da Debussy a Londra nel 1905 e rappresenta quindi il sigillo a questo ciclo pianistico scherzosamente anglofilo. Il titolo fa riferimento a un pupazzo di colore, chiamato appunto Golliwogg, allora molto popolare in Europa. L'introduzione all'ottava acuta, il tema interrotto, l'accompagnamento frammentato, l'irriverente citazione del Tristano di Wagner nella parte centrale, fanno del pezzo un gustosissimo pastiche, che un maestro del genere, Igor Stravinskij, non potrà di lì a poco ignorare. Children’s Corner, il cui successo fu subito molto vivo, venne orchestrato da André Caplet nel 1908. COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Gli spettacoli delle Compagnie ospiti 38 COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Leonardo ELSINOR - Teatro Stabile di Innovazione Un genio per tutte le stagioni con Carlo Ottolini e Dario Sanna scenografie Sergio Cangini e Alberto Bartolini costumi Stefania Basile e Silvia Spadoni musiche Mauro Casappa luci Andrea Violato regia Bruno Stori pubblico: da 8 a 16 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore La biografia di Leonardo da Vinci è il filo conduttore dello spettacolo. Dai primi passi nella campagna toscana, all’arrivo nell’esplosiva Firenze di pieno Rinascimento, dalla bottega del Verrocchio, ai cenacoli artistici di Lorenzo il Magnifico, fino alla Milano degli Sforza, per arrivare alla definitiva residenza in Francia. Dalla nascita alla morte e anche oltre. Carlo Ottolini e Dario Sanna, due attori decisamente creativi, raccontano e rappresentano i momenti salienti della vita del Maestro, in un’ardita messa in scena che lo stesso Leonardo, ne siamo certi, avrebbe sicuramente approvato e benedetto. Leonardo trovava congeniale la dimensione fantastica del teatro e della festa per applicare, sperimentare e verificare, con la leggerezza del gioco e dell’effimero, le sue intuizioni nelle più svariate discipline, dalla meccanica, all’ottica, alla musica, all’espressività, alla letteratura e ovviamente alla pittura. Leonardo era uno scatenato regista multimediale che realizzò spettacoli con automi, scenografie mobili, movimenti di luce, giochi di acqua, di suoni e canti e con il suo “Teatro delle Meraviglie” colpì l’immaginario e produsse stupore in tutti i suoi contemporanei. straordinarie qualità tecniche, umane nonchè atletiche, fraseggiando nello spazio con grazia di corpo e acume di spirito. Maestri della fisiognomica teatrale, fissano con rapidi schizzi” i caratteri” rinascimentali (il principe, l’artista, il cardinale, il mercante, il banchiere ecc.) e i tratti fisici ed umani dei grandi di allora (Verrocchio, Michelangelo, Pico della Mirandola, Macchiavelli, Brunelleschi, il Magnifico e chi più ne ha più ne metta!). Con i pennelli indiavolati dell’immaginazione dipingono atmosfere intense e misteriose che rievocano la presenza del da Vinci e delle sue “creature”. In poche parole e con rara maestria, spandono fiori di gioia creativa tutt’intorno. Straordinari... ma davvero unici, forse inarrivabili, nell’interpretare e rivelare la misteriosa storia di Monna Lisa, detta la Gioconda. Niente da dire: è uno spettacolo dove il Genio è di casa Oggi a stupirci, ben guidati e ispirati dal Maestro, sono gli attori di questo spettacolo, Ottolini e Sanna. I due mettono in luce 39 ELSINOR È l’esito di un processo di fusione societaria tra Fontanateatro/Milano, Teatro dell’Arca/Forlì, Cantiere Florida/Firenze. È l’incontro di tre soggetti che assecondando ognuno la realtà territoriale e socio-culturale di appartenenza, convergono, si coordinano nell’attività di produzione, programmazione e distribuzione, sulla base di un comune approccio al fattore artistico, formativo, educativo del teatro Coglie le istanze di rinnovamento presenti nel vario panorama teatrale italiano e promuove spettacoli, progetti, interventi per una nuova cultura del teatro. COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Alice nel paese delle meraviglie L’ARSENAL A MUSIQUE (Canada) da Lewis Carroll direzione artistica Reggi Ettore e Lorena Corradi con Cora Lebuis, Benoît Coté, Mylène Lapierre musiche Denis Gougeon e Yves Daoust immagini Pier Chartrand regia Antoine Laprise luci e proiezioni Nadine Delisle suono Guillaume Briand pubblico: da 6 a 14 anni - durata: 50 minuti circa musica dal vivo, teatro d’attore, immagini multimediali Lo spettacolo Il famoso racconto di Lewis Carroll nella nostra messa in scena è affidato ad una sola attrice, alla musica e alle immagini multimediali. Non la musica come normalmente la si intende, ma quella dei suoni, dove gli oggetti più strani divengono fonte di musica e ciascun personaggio corrisponde ad una struttura musicale. La magia del teatro: si può essere da soli in scena e contemporaneamente essere una moltitudine. Noi raccontiamo una sintesi molto fedele della conosciutissima storia e l’attrice, interagendo con le immagini, diventa tutti i personaggi. La musica dello spettacolo La musica di Alice è stata composta da due compositori canadesi: Denis Gougeon et Yves Daoust. La versione che portiamo in scena è per due solisti elettroacustici. Come uno scultore sceglie e lavora la materia prima, per creare la sua opera, il compositore elettroacustico ascolta i rumori e i suoni che lo circondano, li registra, li sceglie, li scolpisce, manipola e trasforma musicalmente utilizzando un’apparecchiatura informatica estremamente sofisticata. Generalmente questo stile musicale non è interpretato in scena da musicisti ma riprodotto e diffuso da una serie di altoparlanti disposti nella sala. Per lo spettacolo di Alice,Yves Daust decide di fare interpretare dal vivo la sua musica da due musicisti, perché possano meglio interagire con l’attrice e per lasciare un più grande spa- zio creativo ai due solisti. Ispirandosi al linguaggio dei cartoni animati, la musica commenta, completa l’azione e crea delle atmosfere estremamente suggestive. Lo strumento elettroacustico usato durante lo spettacolo È stato inventato dal compositore Yves Daoust e da un’equipe di tecnici del conservatorio di musica di Montréal Questo strumento è composto da una tavola che include degli oggetti comuni come: una forma per cuocere i muffin, un supporto a elastici, un giradischi ed altri elementi. Il suono prodotto da questi oggetti, come pure quello della voce di Alice e di tutti i personaggi, è captato da una dozzina di microfoni nascosti nel tavolo o portati dagli attori e trasmesso ad un computer con sensori che permettono di trasformarlo e modularlo con il semplice gesto della mano, in tempo reale. Ecco perché la voce di Alice diventa piccola, piccola o grande e le voci dei vari personaggi sono colorate… Per potere permettere agli spettatori di seguire la performance dei musicisti una telecamera è puntata sopra la tavola e nei momenti 40 musicalmente intensi l’immagine è proiettata su uno schermo gigante. Alice multimediale L’utilizzazione di disegni animati permette allo spettatore di entrare in un mondo fantastico dove le immagini, che interagiscono con Alice, sono proiettate su di uno schermo gigante, trasparente e posto tra il pubblico e gli artisti. Grazie a questa tecnica i personaggi appaiono come sospesi in aria, creando degli effetti tridimensionali estremamente suggestivi. Il bruco, il gatto dello Cheshire, la regina di cuori interagiscono con Alice nel suo mondo della meraviglie lasciando lo spettatore sbalordito e affascinato. Gli artisti multimediali del Québec sono riconosciuti mondialmente come leader nella loro arte, sviluppando un discorso tecnologico altamente originale. I disegni creati da Pier Chartrand, fanno parte degli elementi chiave che hanno contribuito al successo della produzione. L’Arsenal à Musique Lorena Corradi e Reginaldo Ettore diplomati al Conservatorio di musica di Milano “Giuseppe Verdi” hanno fondano nel 1978 a Montréal (Québec) l’Arsenal à Musique. Il connubio tra le origini europee dei fondatori e la cultura Nord Americana, è stato alla base di un percorso artistico altamente innovativo. COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Kirikù (che non ha paura) LA PICCIONAIA - I CARRARA - Teatro Stabile di Innovazione drammaturgia e regia Ketti Grunchi musica originale Rachele Colombo con Ketti Grunchi e Rachele Colombo (voce, percussioni) assemblaggi tessili Franco Viero scenografia e luci Yurij Pevere pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti circa teatro d’attore e materiali musicali Dall’altra parte del mondo c’è tanto sole, un sole grande come un fuoco che riscalda la faccia e qui… dentro. Kirikù è un bambino piccolo. Piccolo e coraggioso. Non ha paura della strega Karabà Signora della Terra. Dell’acqua, aria, padrona del sole del fuoco e… degli uomini. I papà non ci sono, non sono più nel villaggio, sono nella grande casa di Karabà, prigionieri. Kirikù non ha paura della strega, strappa la spina conficcata nella sua schiena… Il male diventa bene, il bambino diventa uomo, la paura diventa felicità. Kirikù è il testo che conclude il ciclo di produzioni per la prima infanzia che La Piccionaia ha dedicato agli elementi naturali: aria, acqua, terra, fuoco. Una fiaba della tradizione africana racconta, in chiave simbolica, i valori di una cultura semplice, diversa e saggia. Kirikù è il coraggio, l’autonomia, luoghi e pensieri lontani, la diversità, il continuo trasformarsi delle cose, la mescolanza degli opposti, il gioco del maschile e del femminile. I bambini sono piccoli uomini e piccole donne coraggiose, che ogni giorno crescono, ogni giorno combattono, contro la cattiva strega Karabà… PROGETTO TERRARIACQUAFUOCO Oggi l’aria profuma.Tra le dita una goccia d’acqua. Un fuoco lontano scalda la terra. Affondo i piedi, echi lontani entrano nella mia mente. All’inizio c’erano. L’aria, l’acqua, il fuoco, la terra. Ora raccontano, ma tutte le parole (del mondo) non bastano. Che cos’è il “mondo” per un bambino? Tutto quello che può vedere: la pioggia, il sole, il Madre dell’ Universo. E poi… la terra: il papà, la mamma, la mia casa. Dalla terra tutto nasce: il seme è la vita che si rinnova, l’evoluzione della specie, il futuro. Il Mondo e l’uomo hanno qualcosa in comune: un cuore di fuoco, una memoria d’acqua, un sogno d’aria e una grande mamma di terra. Ketti Grunchi, drammaturga e attrice, in questo progetto sugli elementi naturali, dedicato ai bambini dai 3 ai 7 anni, fa tesoro della sua esperienza di insegnamento e dei suoi studi Universitari legati agli aspetti psicologici e pedagogici della didattica nell’Età Evolutiva. fulmine, il vento che fa muovere le cose, la terra su cui poggiare i piedi, il fango che sporca le mani. Conoscere gli elementi della natura vuol dire conoscere il mondo. Ma c’è un “fuoco” dentro ognuno di noi, che ci fa arrabbiare, infuocare, amare. C’è un desiderio di volo, di cielo, di libertà. C’è la memoria di una grande acqua, la grande Ogni spettacolo approfondisce le tematiche legate ad un elemento naturale, e fa tesoro di una lunga sperimentazione all’interno di Scuole dell’Infanzia e Scuole Elementari, con la collaborazione di insegnanti e bambini di Vicenza e Provincia. Il Teatro diventa possibilità di analisi, sperimentazione, indagine sulla simbologia e l’immaginario del bambino, all’interno di una linea che vede la pedagogia come la possibilità di capire e “regalare” al bambino “cento linguaggi” per esprimere, inventare, comunicare, creare. PRODUZIONI RACCONTO DI UNA GABBIANELLA - aria (1998) MIGNOLINA - terra (1999) DELPHINA - acqua (2001) KIRIKU’ (che non ha paura) - fuoco (2003) Gli spettacoli hanno come modalità principale quella della narrazione, per un recupero della comunicazione verbale e della trasmis- 41 COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL lanza degli opposti: è la storia di una crescita che porta il protagonista alla felicità, alla non rassegnazione. Angela Colosino, Gazzetta di Reggio sione orale. Uguale importanza riveste anche la sensorialità e la capacità di suscitare emozioni ed evocazioni simboliche. Fanno parte del progetto laboratori di narrazione, psicomotori, sensoriali e di costruzione dedicati ai bambini e laboratori di aggiornamento per insegnanti. RASSEGNA STAMPA «Cè un fuoco dentro ognuno di noi - scrive la Grunchi - che ci fa arrabbiare, infuocare, amare», e Kirikù è la storia di un bambino “«piccolo e coraggioso» che non ha paura della strega Karabà signora della terra. Questa, padrona di tutta la realtà che lo circonda, è la strega che non permette la felicità, ma il piccolo eroe - così come sono piccoli eroi che ogni giorno si trovano a combattere contro le mille e mille Karabà - riesce a sconfiggerla, e all’improvviso e inaspettato il male diventa bene, la tristezza entusiasmo. E il bambino diventa uomo, in quel sottofondo di percussioni, musiche a metà fra Oriente e Africa e voce, curate da Rachele Colombo. Sono solo due, infatti, le attrici, e attorno a loro si apre uno scenario fantastico fatto di magie (…) Di fronte al pubblico (…) Kirikù rappresenta il coraggio, l’autonomia, i luoghi e i pensieri lontani, il continuo trasformarsi delle cose, la mesco- Kirikù, la via per crescere Stimolare i bambini a 360 gradi. È lo scopo di “Kirikù”, spettacolo conclusivo della rassegna “Ariaterraacquafuoco” ideato e realizzato dalla compagnia La Piccionaia-I Carrara (…) La pièce, tratta dal cartone animato francosenegalese “Kirikù e la strega Karabà”, che s’ispira a sua volta ad una favola tradizionale del paese africano, narra il percorso evolutivo di un “bambino magico, il bambino più piccolo del mondo”, Krikù appunto, che con il suo coraggio e i suoi pensieri salverà gli uomini del villaggio prigionieri della malvagia strega Karabà. Chiave della storia non è però il combattimento fra bene e male tipico non solo dei cartoons disneyani ma di tutta la letteratura epica dai poemi omerici in poi. In questa narrazione semplice che volutamente richiama l’atmosfera del mito, la strega è tale solo in quanto afflitta da una spina magica conficcata nella schiena, che pur donandole poteri straordinari (vede il buio, sente i vermi strisciare al centro della terra) le procura dolori talmente lancinanti da renderla brutta e cattiva. L’intervento di Kirikù, che grazie al braccialetto del nonno, il vecchio saggio della montagna, riesce a togliere la spina malefica dalla schiena di Karabà, segna il punto di evoluzione di entrambi i personaggi: l’ex strega recupera la propria bellezza sia interiore che esteriore e il suo bacio di ringraziamento tramuta il piccolo Kirikù in un uomo grande e forte, che non ha paura di proporsi a colei che ha salvato. «È capitato - afferma Ketti Grunchi, autrice e protagonista non solo di questo, ma anche degli altri tre spettacoli della rassegna - che il linguaggio volutamente semplice ed evocativo da noi scelto, basato su leit motive come “coraggio” “pensieri” “correre veloce” “silenziosi come un’aquila” sia stato criticato perché troppo secco, o 42 troppo elementare o addirittura, troppo complicato. La ricerca di parole chiave vuole invece ricreare un’atmosfera magica e mitica e dare la possibilità ai bambini stranieri, ormai ovunque presenti nelle nostre scuole, di avere punti di riferimento semantici che li aiutino a comprendere il testo» «A questo principio - continua Rachele Colombo che dello spettacolo ha composto ed eseguito le musiche - si è ispirato anche il mio lavoro. Svolgo da anni ricerche sulla musica etnica veneta e nello spettacolo ho iinserito anche la riproduzione da me realizzata di un antico strumento della tradizione locale simile ad un primitivo violino, la torototela. Penso infatti che sia importantissimo offrire ai bambini stimoli di molteplici nature. Abbiamo lavorato molto per associare uno strumento ad ogni fase della vita di Kirikù punrtando a solleticare la fantasia dei ragazzi non solo attraverso gli impulsi visivi sia narrativi che grafici, ma anche attraverso la scoperta di nuove e diverse sonorità» Anche nella scenografia nulla è lasciato al caso. La terribile Karabà, che a primo acchito potrebbe ricordare una tenda etnica di forma trapezoidale, è invece la materializazione dei disegni dei bambini delle scuole, alcuni lavori dei quali sono serviti ad intarsiare la strega stessa. Segno di uno spettacolo realizzato con i ragazzi, per i ragazzi. Maria Elena Bonacini, Il Giornale di Vicenza COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL ACI BABA’ e i quaranta pedoni PUPI E FRESEDDE - TEATRO RIFREDI - Teatro Stabile di Innovazione Una favola moderna sull’educazione stradale testo Andrea Bruno Savelli regia Angelo Savelli scene Mirco Rocchi luci Roberto Cafaggini canzoni a cura di Pasquale Filastò su temi musicali di Nicola Piovani con Giacomo Bogani,Valentina Bruscoli, Francesco Franzosi,Tiziano Veltri produzione e organizzazione Giancarlo Mordini e Francesco De Biasi pubblico: da 6 a 11 anni - durata: 70 minuti circa teatro d’attore, canzoni La storia di Alì che voleva diventare vigile di Andrea Bruno Savelli Nel quartiere di una moderna città vive il giovane Alì, il figlio di Cremazade, la grossa pasticcera egiziana la quale, tra un biscotto al sesamo ed un babà, sogna di tornare al più presto al suo paese d’origine. Alì ha invece un altro sogno: restare in Italia e diventare un vigile. Preso dalla sua “insana” passione conosce a memoria tutte le regole e tutta la segnaletica del codice stradale, tanto che tutti lo chiamano ormai Aci Babà. Come ogni ragazzino, anche Alì sogna di avere un motorino ma la mamma non glielo vuole comprare, un po’ per la naturale apprensione di tutte le mamme, un po’ perché non vede l’ora di riportarlo tra le palme del paesello nativo, dove è più utile possedere un bel cammello o un robusto paio di scarpe. Nel quartiere vive anche, con la sua amichetta smorfiosetta, Pippo Grifo, un grande appassionato di moto e di velocità, che svillaneggia continuamente Aci Babà, sia perché lo considera uno straniero, “un extracomunitario”, sia perché non possiede una moto bella e luccicante come la sua. Il povero Alì, sentendosi continuamente umiliato, cerca di rimediare costruendosi un improbabile e ridicolo mezzo di locomozione mettendo 43 insieme pezzi trovati nella pasticceria della mamma, con il risultato di suscitare ancora di più le prese in giro dell’amico spaccone. Insomma: Alì non ha un motorino ma conosce tutte le regole dell’educazione stradale e non perde occasione per dimostrarlo. Invece Pippo Grifo ha una bella moto ma a lui le regole proprio non piacciono. Tanto che una notte, esasperato dalle continue rampogne di Alì, decide di rubare tutti i segnali stradali della città e di nasconderli nel suo garage, chiuso da una saracinesca COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL con un dispositivo elettronico che si apre solo con una parola d’accesso segreta. Ma Alì scopre la sua macchinazione e di nascosto cambia la parola d’ordine del garage. Nel frattempo, a causa della mancanza di cartelli e di regole, la città diventa una giungla ed anche il centauro sbruffone rischia di venir travolto e spiaccicato nel traffico impazzito. Pippo Grifo, terrorizzato, vuole rimettere a posto i cartelli, ma nonostante tutti i suoi sforzi linguistici, non riesce ad entrare nel garage. Ecco allora che gli appare Alì, travestito da Aci Babà, il “Grande Genio della Vigilanza”, che gli pone degli enigmi per poter aprire la saracinesca: cosa significa quel cartello, come ci si comporta in quell’occasione e via discorrendo. Siccome Aci Babà è buono, Pippo Grifo potrà farsi aiutare dai giovani spettatori. Aperta finalmente la saracinesca i cartelli tornano in città e la vita riprende a scorrere ordinata e tranquilla. Alì e Pippo Grifo ottengono un bel regalo e la mamma pasticciera si rassegna ad avere un figlio vigile ed in motorino. Aci Babà e i quaranta pedoni. Alcuni spunti didattici dello spettacolo di Angelo Savelli disposti e curiosi della necessità di questa educazione. Quanto all’aspetto formale, lo spettacolo utilizza due espedienti narrativi particolarmente funzionali a questo tipo di operazione ludico/didattica: in primo luogo l’utilizzo di una trama fiabesca universalmente conosciuta ma riadattata ad un ambito contemporaneo, senza con questo perdere gli snodi tipici della fiaba originale (“Apriti Sesamo”), tanto cara ai bambini; in secondo luogo l’utilizzo di canzoncine e filastrocche utili a memorizzare in modo naturale e piacevole alcuni precetti basilari del tema trattato. Quanto ai contenuti, la narrazione fiabesca è sostenuta da alcuni principi educativi che abbiamo scelto, tra i tanti possibili, come intelaiatura del nostro messaggio e che abbiamo cercato di diluire teatralmente attraverso la simpatia dei personaggi e il divertimento dell’intreccio spettacolare. Questi i tre principi guida del nostro lavoro. 1) Innanzitutto la convinzione che Educazione Stradale sia sinonimo di Educazione Civica e che quindi essa facilmente si accompagni alla scoperta ed alla condivisione di altri valori umani e sociali, quali il rispetto della vita e della libertà degli Il nostro spettacolo non si propone di sostituirsi ad una corretta e completa educazione stradale quanto piuttosto di stimolare i giovani spettatori, attraverso uno strumento divertente come il teatro, ad essere più ben 44 altri, l’aspirazione alla qualità della vita, la tolleranza e la solidarietà qui sottolineate dalla presenza di personaggi di altre nazionalità e culture. 2) Poi la convinzione che una città senza regole sia come una vita senza regole, forse attraente da un punto di vista astratto ma impraticabile dal punto di vista pratico. La segnaletica non è un nemico che si frappone continuamente all’espansione del nostro io ma anche un amico che ci aiuta ad orientarci nei meandri del mondo esterno. Dietro ai freddi cartelli, ai semafori, al codice stradale non ci sono solo delle regole da rispettare ma anche dei valori da condividere; e, primo tra questi, la convivenza civile. 3) Infine la constatazione che dietro a certi comportamenti si nascondono valori sbagliati. Prendendo in giro il narcisismo, l’istinto di potenza legato alla velocità e la mitizzazione del mezzo meccanico come esternazione del proprio io, la storia si propone di screditare il forte individualismo e l’incosciente presunzione che stanno spesso alla base di tanti comportamenti colposi e di tanti incidenti stradali; modelli purtroppo esaltati dalla pubblicità, dal cinema, dalla società e che i bambini acquisiscono spesso non per loro inclinazione ma per imitazione dei loro compagni più grandi o, peggio ancora, dei loro familiari. COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL I viaggi di Marco Polo LA CONTRADA - Teatro Stabile di Trieste tratto da Il Milione di Livia Amabilino e Lorella Tessarotto regia Carlo Rossi con Daniela Gattorno, Franko Korosec,Valentino Pagliei scene Giuliana Artico costumi Ida Visintin musiche Carlo Moser assistente alla regia Marzia Postogna luci Roberto Vinattieri macchinista Paolo De Paolis allestimento scenico Daco S.r.l. pubblico: da 6 a 15 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore Terre di perle, di argenti, di miniere, di pietre preziose, di strani animali… e poi la Cina, dove si raccontava che leoni d’oro facessero, con il loro ruggito, sollevare in volo uccelli anch’essi dorati. Lo spettacolo, tratto dal più celebre libro di viaggi mai scritto, Il Milione, vuole far rivivere il “meraviglioso” dei racconti di Marco Polo e lo stupore infantile che dovevano suscitare nei suoi contemporanei quelle favolose avventure. Lo spettacolo prende le mosse dalla prigionia di Marco, rinchiuso insieme al suo compagno di cella Rustichello da Pisa nel carcere di Genova ai tempi delle Repubbliche Marinare. Dal buio, da quelle parole trascritte da Rustichello a lume di candela, nascerà un racconto, a volte buffo, a volte terribile, capace di far rivivere i momenti salienti del lunghissimo viaggio. Le sue avventure, durate più di vent’anni, si snodano dall’Armenia alla Persia, dall’India fino alla Cina, alla Corte del Gran Khan, di cui Marco diventa amico e consigliere, e poi perfino ambasciatore del suo Impero. Strani animali, strani costumi e usanze, i colori e il luccichio dell’oro e delle pietre preziose: le particolarità di quei luoghi lontani sono per Marco Polo e anche per noi ricchezze da esplorare con sguardo privo di ogni giudizio negativo o morale. NOTE DI REGIA Il viaggio. Nel 1200 sono vissuti tre personaggi famosi: Dante, San Francesco e Marco Polo. La loro vita e la loro opera può forse essere letta come un viaggio ma cosa accomuna un santo, un poeta e un mercante? Nel loro caso senz’altro l’apertura mentale. Leggendo Il Milione, questo manuale per mercanti, si resta sorpresi dal percorso di conoscenza di sé che il giovane Marco fa venendo a contatto con popoli e tradizioni, è il caso di dirlo, dell’altro mondo. Come dire che sappiamo chi siamo solo incontrando altri uomini. Il mercante. Ossia, qual è il guadagno? Marco in oriente fa carriera alla corte del Khan come ambasciatore e poi come governatore ma poco si sa del suo destino di commerciante. Quello che racconta in realtà è lo stupore per ciò che incontra, quella umanità così diversa eppure così simile alla nostra. Il guadagno è imparare una lingua nuova nel senso di un mondo nuovo e questo non lo insegna nessuno. 45 O meglio lo impari se lo vuoi imparare. Lo spettacolo. Veniamo a noi: come fanno un regista e tre attori a mettere in scena una storia così intensa e densa? È semplice, ammettendo di non poterlo fare, cioè usando l’arma del comico e dell’ironia. Abbiamo viaggiato così dal buio carcere di Genova, dove erano rinchiusi Marco e Rustichello da Pisa, fino alla corte imperiale a Pechino, attraverso deserti e montagne, con il solo ausilio di un lenzuolo, sia pure di grandi dimensioni. E il letterato Rustichello ha potuto sperimentare sulla sua pelle che scrivere le avventure di un altro è un po’ come riviverle. Sul serio. BREVI NOTE STORICHE Nato a Venezia (o a Curzola) nel 1254, Marco Polo parte per il suo celebre viaggio in Asia nel 1271 a soli 17 anni. Ritornerà in patria 24 anni dopo, nel 1295. Durante le guerre fra le Repubbliche Marinare, Genova ottiene una schiacciante vittoria sulla flotta pisana nella Battaglia della Meloria (1284). Con la Battaglia di Curzola (1298), i genovesi hanno la meglio anche sui veneziani. Nel corso delle due battaglie vengono fatti prigionieri prima Rustichello da Pisa, poi lo stesso Marco Polo. Durante la prigionia a Genova, Marco Polo detta a Rustichello Il Milione. Muore a Venezia nel 1324. COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Non aprite quella porta SEZIONE AUREA Tratto da Il lupo e i sette capretti dei Fratelli Grimm di Maura Mandelli e Elisa Rossini regia Diego Bonifaccio con Sergio Rocchi pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 55 minuti circa teatro d’attore “Non aprite quella porta - dice mamma capra ai suoi sette figliuoli - o il lupo entrerà e vi mangerà!” Soli in casa, i capretti spiano da una fessura della porta le mosse del lupo, che tenterà di confonderli per convincerli ad aprire quella “dannata porta”. Come può il lupo raggiungere il suo unico scopo, divorare tutto con ingordigia, quando il suo cibo preferito (sette teneri capretti) rispetta tanto coscienziosamente i divieti dati dalla mamma? Di fronte a tanta prudenza non basta la ferocia: il lupo deve aguzzare l’ingegno e il travestirsi si rivela la migliore soluzione. spettacoli delle compagnie organizzatrici e un'ampia selezione di compagnie ospiti, scelte fra le più interessanti del panorama italiano. Dalla prima domenica di dicembre all'Epifania, all'Auditorium si svolge BURATTINI A Il travestimento è alla base di ogni suo inganno; travestimento esteriore, travestimento della voce, travestimento dei pensieri e del cuore: tutto concorre ad imbrogliare gli altri. Ma di che cosa si serve il nostro lupo per camuffarsi e ingannare i capretti? Di miele, di farina, di dolci, di vestiti, di maschere, di nasi, di oggetti, di canzoni, di vademecum per la bontà e di cento altri trucchi! La musica e le canzoni eseguite dal vivo servono ad esaltare il ritmo incalzante e vivace della messa in scena. SEZIONE AUREA È una cooperativa teatrale, i cui soci fondatori operano professionalmente, sin dalle origini, nel Teatro Ragazzi. Gestisce a Bergamo l'Auditorium di Piazza Libertà, dove organizza la rassegna I TEATRI DEI BAMBINI, manifestazione che, in collaborazione con Teatro San Giorgio - Il Teatro Prova, presenta gli 46 NATALE, una sezione specifica della rassegna dedicata al teatro d'animazione e di figura. Nel 2006, la stagione giunge alla sua 28a Edizione. SEZIONE AUREA mette in scena spettacoli d'attore, con testi originali oppure tratti dalla tradizione favolistica. È presente nelle rassegne di teatro ragazzi ed é riconosciuta quale compagnia di produzione dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sostenuta da Regione Lombardia e da Comune e Provincia di Bergamo. SEZIONE AUREA, oltre agli spettacoli, promuove iniziative di formazione ed educazione teatrale, organizza corsi di voce e recitazione, corsi per docenti, attività di laboratorio teatrale per alunni e insegnanti della scuola. Realizza attività di animazione ambientale e stradale e di animazione alla lettura. Le principali attività svolte sono: - Produzione di spettacoli teatrali - Rassegne per ragazzi Ragazzi a Teatro e Burattini a Natale - Gestione e programmazione dell’Auditorium di Piazza Libertà, a Bergamo Rassegne di Teatro-Scuola - Seminari sulla storia del teatro e del costume - Corsi di formazione e aggiornamento per docenti - Laboratori e animazione teatrale nelle scuole - Corsi di dizione e di lettura espressiva - Laboratorio e noleggio di costumi teatrali - Archivio e centro di documentazione teatrale COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL L’amico immaginario TEATRO DELLE BRICIOLE - Teatro Stabile di Innovazione Spettacolo comico-filosofico per tre attori fuori taglia di Letizia Quintavalla e Bruno Stori regia Letizia Quintavalla con Piergiorgio Gallicani - il bambino Claudio Guain - l’amico immaginario Mateo Reza Azchirvani - il padre e la madre musiche Alessandro Nidi movimenti Magdalena Victorino pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore Il compagno immaginario, il più delle volte nato dalla fantasia del bambino, è un personaggio totalmente fittizio, con il quale il bambino vive per un certo periodo di tempo. Questo personaggio ha una relativa autonomia rispetto al soggetto che l’ha creato, il quale rimane sempre consapevole che è un frutto della sua fantasia e tuttavia continua a fare “come se” esso fosse reale. Agisce come un “cuscinetto evolutivo”, un dispositivo che in quel momento mitiga situazioni che risultano difficili da affrontare per un Io ancora primitivo. Il bambino, che ha una concezione animistica del mondo e crede fortemente nella magia e nel pensiero onnipotente, ha la consapevolezza che il proprio compagno immaginario sia una cosa sua, l’unica sulla quale ha un diritto esclusivo e prioritario, superiore ad ogni altro, anche se a volte gli attribuisce caratteristiche proprie dell’adulto: forza, potere, conoscenza, autorità e lo può usare come arma e provocazione. Il compagno immaginario è un confidente paziente ed empatico: orsi, conigli, tigri e pantere sono capaci di ascoltare i segreti che non riveleranno mai a nessuno. Possono ascoltare per ore, in silenzio, e così il bambino ha il tempo e lo spazio per esprimere i propri pensieri, riflettere su ciò che ha detto e maturare le proprie idee sul mondo. In breve, gli amici immaginari danno spazio al filosofo che c’è in ogni bambino e così, come il filosofo, il bambino, mediante il gioco, pensa e si domanda: come sono nato? Dov’ero prima di nascere? Dove va il nonno quando muore? Interrogativi sul senso della vita ai quali spesso nemmeno gli adulti riescono a dare una risposta. E ancora, il compagno immaginario è un grande consolatore. Forse la malinconia infantile è uno scotto che bisogna pagare per diventare grandi e se, in quei momenti di tristezza, non ci fossero tigri, pantere e papere la situazione diventerebbe molto più pesante: insieme all’amico inventato si combatte la paura e quella infantile è tridimensionale e volumetrica… I bambini che giocano e parlano con gli oggetti transizionali, contrariamente agli stereotipi, sono di grande creatività e intelligenza; instaurano una relazione affettuosa - tempestosa col compagno immaginario, col quale possono arrabbiarsi e litigare e attraverso questi scambi simulati, fatti per finta, approfondiscono il dialogo con il sé interiore, imparano il rispetto dell’altro, ad esporre le proprie idee e ad ascoltare quelle degli altri. Letizia Quintavalla e Bruno Stori “La poesia è più vera del poeta” ….bisognerebbe poi parlare dell’infanzia. Parlare delle menzogne del bambino, le più vere in assoluto poiché il desiderio vi si legge a chiare lettere; parlare dell’infanzia in quanto menzogna assoluta, nella quale Ferdinando Pessoa enuncia la nostalgia di qualcuno che non è mai stato: se stesso. “Abbiamo tutti due vite: / La vera, quella che sogniamo nell’infanzia, / E che continuiamo a sognare, adulti, su un fondo di nebbia; / La falsa, che è quella che viviamo nelle nostre relazioni con gli altri” Mentire, quindi, per schivare le ingiunzioni che il mondo adulto ti butta addosso e, in questo modo, rimanere fedele all’infanzia, non quella reale ma quella vera, cioè quella sognata, significa sempre mentire? Poesia, infanzia, menzogna, tre modi di dire se stesso inventandosi. (1) (1) Simonetta M. Adamo (a cura di), Il compagno immaginario, Roma, Astrolabio Ubaldini, 2006 47 COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL La favola dell’Uccellin Belverde LA PICCIONAIA - I CARRARA - Teatro Stabile di Innovazione Da Fiabe italiane di Italo Calvino drammaturgia Carlo Presotto,Titino Carrara regia Marco Artusi con Marco Artusi, Sara Paolini, Elisa Rampon scenografia Mauro Zocchetta luci e fonica Luciano Lora e Graziano Pretto pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 50 minuti circa teatro d’attore Lo spettacolo Da una celebre fiaba forse arrivata in Italia con il canto dei trovatori, o forse sulle navi che riportavano seta e spezie dalla Persia e dalle vie dell'Oriente, nasce uno spettacolo magico e affascinante dedicato al tema del desiderio. Due sorelle invidiose della bellissima regina e dei suoi splendidi bambini nati ognuno con una stella in fronte, un Re distratto dalla guerra che però tiene fede alla sua parola a costo di andare contro i suoi stessi sentimenti, una umile e saggia pescatrice che salva i principi e li alleva, una vecchia custode di un giardino segreto, ma soprattutto un magico uccello parlante, che sottopone a prove crudeli tutti coloro che vogliono conquistare le sue doti magiche. Tra questi personaggi si muovono i due fratelli protagonisti Serenella e Delfino, che solo aiutandosi a vicenda riusciranno a ritrovare i genitori, ma soprattutto impareranno ad ascoltare i loro desideri più profondi. “…finché non ci sarà altro motivo per cui vivere se non aderire fino in fondo alle proprie storie e partire alla ricerca del proprio desiderio”. Le tematiche La fiaba dell’Uccellin Belverde ruota intorno al tema del desiderare. Il desiderio stabilisce la direzione, ed il racconto del desiderio progetta il futuro. Gli adulti si dimostrano inadeguati a dare le risposte necessarie, ed i ragazzi devono affrontare in prima persona i rischi dell’avventura per conquistare la propria autonomia. Ma è anche una grande fiaba delle prove fantastiche, in cui la perseveranza e la tenacia della sorella riescono dove si infrange la forza e la spavalderia del fratello. Ed infine uno di quei racconti migranti che portano incrostati su di sé il profumo di mille fuochi intorno ai quali sono stati narrati. Per noi, da Venezia verso oriente. La fiaba Le notizie che possiamo raccogliere sulla fiaba ci indicano come la sua diffusione coinvolga l’intera area del mediterraneo e del vicino oriente, senza farci capire se la sua origine sia nella Persia de “le mille e una notte” o nella Provenza dei trovatori. Un ponte tra oriente ed occidente, un racconto fiorito lungo le vie della seta e delle spezie, che indica ancora oggi una strada di saggezza con le parole di Uccellin Belverde: “le cose non sempre sono ciò che sembrano… ”. Tre sorelle una sera al tramonto stanno discutendo dei loro desideri: “Io vorrei sposare… il fornaio del re” osa la maggiore, “ed io il sarto del re” rilancia la seconda. E la più giovane, Stella, confessa che vorrebbe sposare il re in persona. Ma in ascolto c’è il sovrano, che il giorno dopo esaudisce i loro desideri, suscitando l’invidia delle sorelle maggiori. Quando Stella darà alla luce al Re due bam- 48 bini, le sorelle li sostituiranno nella culla, abbandonandoli poi al mare in una cesta. Non contente di questo terribile gesto getteranno un incantesimo sulla madre, privandola della memoria per poi mandarla in esilio. I bimbi vengono accolti su di un’isola da una pescatrice, e da lei cresciuti. L’isola è il loro giardino incantato, vestito dei racconti della nutrice, ma un giorno si rivela troppo piccola, ed arriva il momento di partire, in cerca dei tre tesori in grado di trasformare il loro giardino in un paradiso: l’acqua che balla, l’albero che suona e l’Uccellin Belverde. Proprio il misterioso Uccellin Belverde, conquistato dalla sorella dopo molte prove rischiose, aiuterà i ragazzi, rivelando il suo segreto, a riconquistare il padre rendendo giustizia alla madre. RASSEGNA STAMPA L’isola mediterranea dove l’acqua balla e l’albero risuona Vicenza: L’Uccellin Belverde è tutt’altro che simpatico: è il signore crudele di una terra che-nonsi-sa-dov’è e che si fa strappare la piuma salvifica solo dopo aver imposto le prove di coraggio. Approda lì una storia che è intreccio di leggende e parte da lontano, forse dai velieri carichi di racconti dall’Oriente, rimbalzati a Venezia e tornati naufraghi su un’isola del mare amico, il Mediterraneo. Un’isola che è un’enciclopedia di fiabe, nelle cui pagine interagiscono sorelle invidiose della loro Cenerentola, un re in cerca di moglie, bambini affidati alla sorte dell’acqua come Mosè. COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL È un testo complesso quello che Carlo Presotto e Titino Carrara hanno steso a quattro mani per dar vita al progetto che ha debuttato sabato e domenica all’Astra per la regia di Marco Artusi. “La favola dell’Uccellin Belverde” è una costruzione centripeta di 50 minuti che gode di una prodigiosa coreografia firmata da Mauro Zocchetta, come di consueto capace di creare dal nulla un oggetto fortemente evocativo: un arco che delimita il giardino dei giochi, che poi diventa vela marina e quindi grotta dei misteri, grazie a due motori e ad un “impasto” di tela, stracci e rafia. Forse ispirata alle yurte mongole, la macchina di scena vede muoversi con brio Marco Artusi, che è il fratello Delfino ma anche la sorella che vuol sposare il sarto, poi il re e il mostro; Sara Paolini nei panni della nutrice Euricla, che salva i principi e li tira su, poi aspirante moglie del pasticcere di corte, e quindi uccellin belverde, manipolatrice di uno slang veneto-balcanico facilitato dai natali veneziani; infine la scledense Elisa Rampon, la sorella Serenella che libererà Delfino, ma anche giovanissima sposa del re, madre di due gemelli, sostituiti dalle perfide consanguinee con due sassi. Carne al fuoco ce n’è, ma lo scorrere degli eventi suscita incalzante il meccanismo dello stupore nel baby pubblico, totalmente in sintonia con i passi del can can e soprattutto con le tre prove superate da Serenella: l’incontro con l’acqua che balla, l’albero che suona e l’uccello dalla piume magiche. Lieto fine col doppio monito: “le cose non sono ciò che sembrano” e “l’isola più bella del mondo è casa”. Invidia e desiderio, l’ingenuità che concretizza al sogno, la legge della tenacia sono solo alcuni dei temi didattici sullo sfondo, che porteranno certamente fortuna allo spettacolo. Nicoletta Martelletto, Il Giornale di Vicenza SCHEDA 1 (Almeno una settimana prima dello spettacolo) Si propone di NON leggere ai ragazzi la fiaba prima dello spettacolo Cosa andremo a fare insieme il………. alle……? 2.Che indizi abbiamo su ciò che succederà? Eventuali esperienze precedenti. Titolo dello spettacolo, scheda o informazioni sulla compagnia. Immagini del manifesto. Dati raccolti in internet. 3.Come immaginiamo l'Uccellin Belverde? Si tratta di un animale magico, un uccello parlante. Quale potrebbe essere la sua storia? Come mai nelle favole ogni tanto gli animali parlano? È possibile nella realtà comunicare con gli animali? Se incontrassi l'Uccellin Belverde e lui potesse esaudire tre miei desideri, cosa gli chiederei? 4.La notte dei desideri è un giorno preciso? Cosa succede la Notte di S.Lorenzo? Cosa c’entrano le stelle con i desideri? “Se l’etimologia, come ha detto qualcuno, è l'anima delle parole, l'anima del desiderio è legata alla luce delle stelle, o meglio alla sua privazione. Il termine viene infatti da sidus/sideri (costellazione, poi singola stella). In questo senso “desiderare” è in stretta analogia con “considerare”, che significa “valutare le stelle per orientarsi”, e quindi ponderare un problema nei suoi vari aspetti per prendere una decisione”. […] Nell’area semantica di sidera (stelle) si assomma dunque il significato di orientamento, di rotta, di via da seguire; ma in un piano più ampio anche di segni del destino. Il “de” privativo (o di allontanamento) che crea de/siderare sta dunque a indicare “cessare di vedere”, “constatare l'assenza di” stelle: quindi dis/orientamento nel senso più ampio del termine, geografico e psichico. […] Il desiderio è dunque essenzialmente un “moto dell'animo tendente ad attuare o possedere ciò che appaga un bisogno, procura un piacere o rappresenta un valore di cui si manchi” (M.Gagliardi, Le Stelle Nascoste, 1997, Venezia, Marsilio) 5.Un gioco con i propri desideri Si tratta di un piccolo questionario, tratto dalla ricerca nazionale dell'Osservatorio dell'Immaginario sui desideri dei bambini. Può essere interessante rispondere personal- 1.Il teatro è: raccolta di aggettivi che nell’immaginario dei ragazzi identificano il teatro. L’insegnante raccoglie e trascrive. Poi commenterà confrontando la sua idea di teatro con quella dei ragazzi. mente e poi confrontare le risposte. - Chi ti piacerebbe essere? Perché? - Chi non ti piacerebbe essere? Perché? - Qual è il tuo desiderio più grande? - Qual è il tuo desiderio più piccolo? - Fai qualcosa per realizzare i tuoi desideri? 6. Qualcuno conosce una storia in cui compare l'Uccellin Belverde? Secondo Italo Calvino e Dino Coltro, che hanno riportato nelle loro raccolte rispettivamente una versione toscana ed una veronese della fiaba, il motivo ha probabilmente origine nella Francia meridionale e fa parte di quel grosso bagaglio culturale che si trasferisce in Italia durante il trecento. L’uccello “belvert” in lingua provenzale, diventa “uccellin Belverde”. Altre ipotesi invece rintracciano l'origine della fiaba nell'area orientale, facendo riferimento alla raccolta de Le mille e una notte in cui compare sotto il nome de “La fiaba delle tre sorelle”. Fatti salvi i motivi principali, le varianti sono molto ricche ed identificano il viaggio che la storia compie di bocca in bocca spostandosi in paesi dagli usi diversi. A questa fiaba si ispirerà Carlo Gozzi per una fiaba teatrale che rappresenta una satira all’ambiente teatrale e letterario dell’epoca, 1765, in cui era attivo Carlo Goldoni. La versione dello spettacolo sviluppa, incrociandole, la versione veneta e quella persiana. SCHEDA 2 (Da presentare qualche giorno prima dello spettacolo, e ricordare la mattina stessa) - Costruire con i bambini delle regole da osservare durante l’esperienza, dalla partenza da scuola al ritorno. Le regole devono essere poche, la loro motivazione viene discussa fino in fondo, poi vengono approvate con una adesione di ognuno dei partecipanti. - Per quanto riguarda lo spazio teatrale ricordiamo l’importanza del rispetto degli altri spettato ri e degli attori che stanno svolgendo un lavoro per il quale si sono preparati a lungo. Si possono manifestare le proprie emozioni (ridere, applaudire), ma sempre con l’attenzione a non impedire agli altri di partecipare all’evento. L’evento teatrale è oggi (ma non è sempre stato così in tutte le epoche) diviso in tre momenti: 1. la preparazione, che serve a costruire un luogo ed un tempo “speciali” rispetto alla vita di 49 COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL tutti i giorni. La preparazione degli attori è più lunga, e comprende il loro studio, le prove dello spettacolo, ed il riscaldamento che svolgono prima di ogni rappresentazione. La preparazione degli spettatori comincia da quando si decide di andare a partecipare ad uno spettacolo e comprende la raccolta di un bagaglio di “attese”, lo scambio di queste attese con altre persone che parteciperanno all’evento, il viaggio per recarsi a teatro, il prendere posto tutti rivolti in una stessa direzione, l’abbassare il tono di voce, l’andare in bagno etc. parlare come i personaggi che interpretavano durante lo spettacolo. Ed al termine si torna a scuola. Ma lo spettacolo non è ancora finito, perchè possiamo confrontare con i compagni e gli insegnanti ciò che lo spettacolo ha lasciato impresso nei nostri ricordi e nelle nostre emozioni. 2. la rappresentazione, durante la quale delle persone (gli attori) si muovono e parlano ed altre persone (gli spettatori) guardano ed ascoltano. Durante la rappresentazione si crea come una tela di ragno costruita dagli sguardi e dalla partecipazione di ognuno degli spettatori. È fragilissima e basta poco a spezzarla. C’è chi dice che quello è il teatro. Per questo di solito non si commenta ciò che sta accadendo, non ci si alza dal posto, e quando si vuole scaricare la propria energia si battono le mani tutti insieme. Usiamo nel nostro teatro abbassare le luci sul pubblico ed accenderle sugli attori per evidenziare i loro movimenti e la loro presenza. Come quando si spengono le luci per far entrare la torta di compleanno con le candeline. Durante tutto lo spettacolo gli attori guardano ed ascoltano gli spettatori, prendendo da loro il coraggio e la forza per raccontare la storia. Per questo si spengono assolutamente i telefonini, le suonerie degli orologi, e non si usano puntatori al laser. Questi sono tre motivi per cui un attore può distrarsi e quindi essere costretto ad interrompere lo spettacolo e lasciare la storia a metà. Cosa ci siamo portati a casa Uno spettacolo provoca degli echi che diventano tanto più chiari e riconoscibili secondo alcuni fattori: la maggiore o minore abitudine ad assistere al teatro: uno spettatore “abituale” ed uno “occasionale” possono dare maggior rilievo ad aspetti diversi dell’evento. L’esperienza ci indica di come sia importante tenere sempre presente, ed al caso testimoniare, la differenza tra teatro, cinema e televisione, che in alcuni casi si sovrappongono nella percezione infantile: in tutti questi casi vediamo “adulti che fanno finta”. Il teatro è un contesto che richiede la collaborazione dello spettatore alla chiusura del senso, che coinvolge le sue sensazioni, le sue emozioni, la sua memoria corporea. Per questo una fase di rielaborazione parte da un percorso analogico, che attraverso proposte di associazioni di idee stabilisca punti di incrocio tra l’esperienza degli spettatori e l’evento vissuto. Proponiamo alcune formulazioni per stimolare una discussione: - C’è qualche momento che mi ha spaventato? - Come quando... - C’è un momento in cui mi sono messo a ridere? - Come quella volta che... - Chi mi ricordano Delfino e Serenella? - Di cosa avrei bisogno su di un'isola deserta? - Cosa mi mancherebbe di più? Se ne abbiamo voglia possiamo leggere le altre fiabe che in diverse parti del mondo riportano gli stessi motivi. 3. il seguito, durante il quale si torna alla vita di tutti i giorni portando con sé qualcosa dello spettacolo. Al termine dell’evento la luce si riaccende sul pubblico e gli attori vengono a ringraziare gli spettatori con un inchino per la loro attenzione. Se gli spettatori sono contenti di ciò che hanno visto battono le mani agli attori. Più forte le battono più vogliono far sapere loro che sono contenti. In altri paesi si battono i piedi, si gettano cappelli o cuscini o fiori, o si fischia. Da noi l’applauso è segnale di approvazione ed il fischio è un grave segno di disapprovazione. Per gli attori questo è ancora un momento importante dello spettacolo. Poi, se è possibile, ci si può incontrare con la classe o in numero maggiore, con gli attori che hanno presentato lo spettacolo. In questa occasione li si può conoscere come persone, dato che hanno finito di muoversi e SCHEDA 3 (Da svolgere dopo lo spettacolo, secondo la programmazione, senza lasciar passare troppo tempo) 50 A questo punto può seguire una fase di lavoro, che con gli strumenti più adatti, metta il gruppo in grado di fissare l’esperienza vissuta insieme sotto forma di un mosaico di diverse impressioni. Si può trattare di una serie di disegni raccolti in un album, oppure di un grande quadro collettivo realizzato stendendo a terra una serie di fogli di carta da pacco uniti insieme con il nastro adesivo. Si può decidere di utilizzare la scrittura, raccogliendo un quaderno di pensieri, oppure proponendo ad ognuno dei ragazzi di scrivere il proprio punto di vista, oppure raccogliendo un repertorio di frasi e parole particolari riportate a casa dallo spettacolo. Si possono recuperare modi di muoversi e di parlare dei personaggi in un laboratorio teatrale che permetta ai ragazzi di scegliere “chi” vorrebbe essere nella storia. Si possono inventare giochi che rievochino momenti della storia. Il diritto di non fare il riassunto Noterete che tra le attività proposte manca un classico strumento di lavoro, che prevede la rielaborazione e la verbalizzazione dell’evento sotto forma scritta. Ogni insegnante conosce al meglio i suoi strumenti e soprattutto i ragazzi con cui lavora, per cui neppure in questo caso ci permettiamo di indicare formule valide per tutti. Una cosa però è certa, che per scrivere una recensione di uno spettacolo, per ricostruirne la successione cronologica, bisogna compiere una operazione molto complessa. La percezione dell’evento teatrale stabilisce una gerarchia secondo l’intensità con cui una determinata “azione” ha colpito il nostro immaginario. Di uno spettacolo possiamo ricordare anche solo una frase, con vividezza eccezionale, e cancellare quasi istantaneamente dalla memoria dettagli e sfondi, come facciamo di fronte ad un opera d’arte visiva. L’analisi dell’opera va quindi proposta ai ragazzi insieme con gli strumenti per attuarla, per non rischiare di trasmettere la sensazione che lo spettacolo “non ci abbia detto molto”. COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Il razzismo spiegato a Lucia TEATRO DELL’ARCHIVOLTO Conferenza/Spettacolo liberamente tratta da Tahar Ben Jelloun drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino con Federico Vanni costumi Lorenza Gioberti pubblico: da 10 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore La conferenza/spettacolo Il razzismo spiegato a Lucia segue teatralmente il felice percorso di Come un romanzo (precedente esperienza del Teatro dell’Archivolto sul piacere di leggere ispirata al libro/saggio di Daniel Pennac), e cerca di lottare contro luoghi comuni, frasi fatte stereotipi che spesso fanno parte del nostro linguaggio quendo proviamo a parlare di razzismo soprattutto ai giovani. Un percorso fatto di tante piccole storie, perché la Storia, quella con la S maiuscola, quella dei libri, si impara a ascoltando le voci e i racconti di uomini e donne vicini e lontani. Come Benigni in La vita è bella e Mihaileanu in Train de vie ci hanno insegnato, ne Il razzismo spiegato a Lucia cercheremo di affrontare la drammaticità del tema con ironica autocritica e con la consapevolezza che tutti apparteniamo alla stessa tribù. Partendo dal celebre libro di Tahar Ben Jelloun, lo spettacolo vuole parlare in modo semplice e diretto di razzismo. Che cosa è il razzismo? Come e dove si palesa? Ma io sono razzista? A queste e a altre domande, comuni soprattutto in età adolescenziale, Il razzismo spiegato a Lucia cerca di dare una risposta. Per riuscire meglio a entrare in contatto con un pubblico giovane, si è scelto di raccontare tante piccole e significative storie: Iussuf, un ragazzo marocchino emigrato a Parigi specialista in cous-cous, Modu un venditore senegalese che gira le spiagge italiane, Olindo Pantaleo un arzillo signore ottantenne di Mola provincia di Bari, e tante altri racconti curiosi. Un monologo vivace, divertente, per lottare contro luoghi comuni, frasi fatte, stereotipi che spesso fanno parte del nostro linguaggio quando proviamo a parlare di razzismo soprattutto ai giovani Il libro È l’ABC del razzismo spiegato a una bambina di dieci anni dal padre immigrato. Il padre in questione è Tahar Ben Jelloun e l’occasione è il 1997, anno in cui il movimento anti-razzista manifestava nelle vie parigine in favore dei sans papiers. Scritto e pensato “con una preoccupazione pedagogica”, il libro è stato redatto almeno quindici volte e modificato a seconda delle reazioni che Ben Jelloun otteneva leggendolo alla figlia e alle sue giovani amiche, poiché essendo destinato ai ragazzi tra gli otto e i quattordici anni, è stato necessario cambiare le espressioni più complicate e chiarire i concetti più difficili. IL RAZZISMO SPIEGATO A MIA FIGLIA è pubblicato in Italia da Bompiani nella traduzione di Egi Volterrani. L’autore Tahar Ben Jelloun è nato a Fès (Marocco) nel 1944. Vive a Parigi ed è padre di quattro figli. Poeta, romanziere e giornalista, è noto in Italia per i suoi numerosi romanzi e per gli acuti articoli di osservazione internazionale che appaiono su “La Repubblica”. Per il profondo messaggio contenuto ne Il razzismo spiegato a mia figlia, il 16 novembre 1998 gli è stato conferito dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, il “Global Tolerance Award”. Il razzismo è come l’umidità. Con il tempo la casa crolla. Fabio, 13 anni RASSEGNA STAMPA Buona l’idea di incorniciare il monologo in una situazione che i ragazzi sentono vicinissima. Il papà tormentato da domande difficili mentre è davanti al televisore, per i mondiali di calcio. L’interprete Federico Vanni è tanto convincente 51 COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL che i piccoli spettatori, a fine racconto, gli chiedono notizie in più sull’immaginaria interlocutrice come se fosse davvero la sua bambina. Saggia e suggestiva soluzione quella delle microstorie, che traducono lo spinosissimo argomento in favola. Silvana Zanovello, Il Secolo XIX Razzista? Mi fai ridere, papà «Il razzismo è come l’umidità: col tempo farà crollare la casa». Con questa metafora del silenzioso morbo che sottovalutato può distruggere l’umanità, si è conclusa ieri mattina alla Casa si Pulcinella l’ultima replica di una serie di matinée per il pubblico scolastico dello spettacolo Il Razzismo spiegato a Lucia. In scena l’attore Federico Vanni, bolognese, della scuderia del Teatro dell’Archivolto, qui alla prima esperienza di teatro-ragazzi. In scena è da solo: di fronte ha una platea gremita di ragazzini (ieri erano di terza media, di solito sono più piccoli). Luci accese in sala, sul palco soltanto un tavolino. L’inizio è quello tipico della simil-conferenza (sottogenere di nobile tradizione nel teatro della crisi del dramma: chi può non ricordare subito la conferenza cechoviana del Fa male il tabacco?). L’argomento è il razzi- smo. Tema difficile, ispido e sfuggente. Antiteatrale, si direbbe di primo acchito. Eppure: ragazzi incollati alle sedie, emozioni forti e risate di cuore, addirittura, sul finale. Ma andiamo con ordine. Daccapo. La simil-conferenza ha un pretesto: il libriccino quasi omonimo di Tahar Ben Jelloum, lo scrittore francomarocchino, che rimane appunto un’idea di partenza (la spiegazione da dare a una figlia). Dell’impianto didattico di quel testo fortunato non è rimasto nulla nel testo confezionato da Giorgio Scaramuzzino (che è pure regista). Al contrario sul canovaccio di un papà costretto a rinunciare alla partita in tv per rispondere alle domande della figlia Lucia, si intrecciano prose ricavate da Vittorio Zucconi, da Vincenzo Cerami, e storie, per lo più vere, ricavate anche da notizie di cronaca. 52 Papà, cos’è il razzismo? Domanda «galattica» alla quale papà Federico - dopo il primo sbandamento - risponde come suo nonno rispose a lui stesso che gli chiedeva: cos’è la guerra? «Non lo so» fece quello e fa lui. «Ma posso dirti cos’è la guerra (il razzismo) per me. Come l’ho vissuta io e cos’è stata per le persone che ho conosciuto». Il razzismo è una serie di storie agrodolci: la storia di Youssouf, ragazzo arabo-parigino che andava a caccia di odori; la storia di Olindo, il postino pensionato siculo-bolognese che lasciava l’auto aperta, perché vi si rifugiassero i negri senza-tetto; la storia di Manu, il senegalese che parla quattro lingue, ha una laurea e apre e chiude gli ombrelloni sulla spiaggia di Rimini; le storie di quella nigeriana che urlava voi italiani siete tutti ignoranti e di quel generale che dettava ai suoi soldati la preghiera contro i terroni. Piccole storie e grandi luoghi comuni che diventano esilaranti se li recita papà Federico: donna al volante pericolo costante, donne e buoi dei paesi tuoi, i politici sono tutti ladri, i comunisti mangiano i bambini… Ridicoli i luoghi comuni, ma efficaci nell’insegnare ai bambini ad aver paura dell’altro: «razzisti non si nasce, si diventa». Papà Federico, che nel frattempo ha abbandonato l’aplomb del conferenziere e a cominciato a «recitare» (e qui rivela tutte le sue abitudini di attore «da grandi», compreso qualche vizio del recitardrammatico) va al fondo del problema, all’esistenza stessa di una presunta pluralità di razze. Ed è a questo punto che Federico Vanni rischia il confronto con Roberto Benigni interprentando la scena esilarante del polpaccio ariano dal film La vita è bella. I ragazzi ridono di gusto. Bravo papà Federico, funziona! Nicola Signorile, La Gazzetta del Mezzogiorno COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Bandiera - Ballata per una foglia ACCADEMIA PERDUTA - ROMAGNA TEATRI Tratto dal racconto Bandiera di Mario Lodi drammaturgia e regia Claudio Casadio con Mariolina Coppola e Maurizio Casali allestimento scenico Marcello Chiarenza pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 55 minuti circa teatro d’attore - musica dal vivo Dieci anni dopo Cipì, Accademia Perduta incontra ancora Mario Lodi, scrittore per l’infanzia i cui racconti sono scaturiti dal rapporto con i bambini nella sua esperienza di maestro elementare. Il testo scelto da Claudio Casadio, che ne ha curato l’adattamento teatrale e la regia, è Bandiera tenera favola sul ciclo delle stagioni. ro che gli ha dato la vita, chi per vedere che cosa accadrà dopo, chi per non morire. È una favola vera perché nasce dalla realtà della natura, che i bambini osservano da quando sono nati. Ed è una favola la rievocazione fantastica che i bambini hanno creato interpretando il presunto dramma della foglia. È questo il tema di fondo che porta i bambini alla lettura divertente e fantasiosa della fotosintesi clorofilliana e nello stesso tempo al dramma umano del distacco da questa vita che abbiamo tanto amato e alla quale abbiamo dato il meglio di noi stessi. Questa storia pone il rapporto dell’uomo con la natura al centro di una nuova civiltà La vita di una foglia di ciliegio, Bandiera appunto, che resiste imperterrita attaccata al suo ramo, incurante dell’arrivo dell’inverno, è il filo conduttore dello spettacolo. Questa lotta impari con la natura vinta da Bandiera, durerà fino al nascere delle nuove foglioline all’arrivo di una nuova stagione. Tema dello spettacolo è la poesia della vita nella sua gioia e nella sua malinconia in una tenera e delicata accettazione del suo ciclo. Lo spettacolo ricerca la trasformazione di un racconto in teatro conservandone e amplificandone il lato poetico e immagignifico. Un suggestivo gioco di oggetti, creati da Marcello Chiarenza, creano uno spazio scenico dove un albero viene trasformato a vista dagli attori nel susseguirsi delle stagioni. La musica e le canzoni, eseguite dal vivo, creano la colonna sonora che accompagna la suggestione del racconto. La favola vera di Bandiera è la storia di un albero, che è una famiglia, un laboratorio, un mondo. Ed è la tragica storia di una foglia che fa parte di questa famiglia-laboratorio che, quando la legge inesorabile della natura la chiama, non vuole staccarsi dal ramo come le sue sorelle, dando vita a una umanizzazione differenziata: chi pensa che rifiuta per restare vicino all’albe- 53 COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Storia di carta TEATRO DEL CANGURO di Lino Terra, Renato Patarca, Nicoletta Briganti, Fabrizio Valentini, Natascia Zanni scene Fabrizio Valentini figure e animazioni Nicoletta Briganti, Renato Patarca luci Marrico Rocchi musiche Gustavo Capitò con Umberto Rozzi, Walter Caccioppola, Natascia Zanni regia Lino Terra pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 55 minuti circa figure ed animatori a vista che disegnano sporcano e si sporcano In questo spettacolo ci sono molti fogli di carta di varie forme e dimensioni, ci sono tanti colori, tanti pennelli, matite, pennarelli: insomma c’è tutto quanto può essere utile per disegnare, colorare, dipingere. Ci sono poi colla, forbici, nastri adesivi: insomma c’è tutto quanto serve per incollare, tagliare, piegare, aggiungere, sottrarre. Ci sono anche Umberto e Walter in questo spettacolo: Umberto disegna, pittura, dipinge, sporca, si sporca; Walter cancella, taglia, incolla, sporca, si sporca. C’è poi una storia, la storia di Bimba: Bimba è un pupazzetto curioso e vivace che proprio non riesce a stare lontano da tutte le cose che Umberto e Walter disegnano e costruiscono; se ad esempio su di un foglio appare il disegno di una casa subito Bimba vuole entrarci e chiede a Natascia, la sua animatrice “personale”, di aiutarla ad entrare nella casa, se invece il disegno rappresenta un albero subito Bimba ci si vuole arrampicare. Qualche volta Natascia si adopera per farle capire che bisogna essere prudenti, che non si può fare tutto quello che si vuole, che ci sono cose pericolose...che qualcuno potrebbe arrabbiarsi, che... Ma Bimba non sente ragione, lei è fatta così, come del resto sono fatti così anche tanti bambini, e infatti quello che succede a lei potrebbe accadere anche a molti bambini. Allora perché si racconta la storia di Bimba se potrebbe essere simile a tante altre? Perché questa è più strana, più divertente, più incredibile di tutte le altre; e questo gra- zie al fatto che Bimba è sì come tutti gli altri bambini, ma lo è molto...molto...molto di più! Ed allora quando qualcuno è “molto, molto di più” diventa sempre interessante guardare ed ascoltare tutto quanto gli accade... 54 Riuscirà Natascia a farle capire che l’acqua bagna, che il fuoco scotta, che il mare è profondo, che il cielo è troppo alto, che un cane può anche mordere (se lo si infastidisce), che se non si mangia (quando si deve farlo) si ha poi tanta fame, che se non si dorme (quando si deve farlo) si ha poi tanto sonno...e cosa e chi incontrerà Bimba tra le righe e i punti e i colori dei disegni di Umberto e Walter? COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Wolfi bambino prodigio TEATRO LITTA di Roberto Corona, Claudio Raimondo con Roberto Corona, Massimo Cottica al pianoforte, Gabriella Locatelli soprano regia Roberto Corona pubblico: da 8 a 13 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore - musica dal vivo Un evento eccezionale scuote la platea e forse il mondo intero: Mozart, il grande genio, è tornato. I due primi testimoni di questo clamoroso ritorno, il maestro di musica e la cantante, non credono ai loro occhi. Il previsto concerto in suo ricordo passa in second’ordine e la curiosità si fa spazio. Il tempo, oltre ad arrugginire le sue giunture, ha rimosso la memoria della sua vita. Sarà la musica a guidare il ricordo dei momenti più importanti e di quelli meno noti della sua breve esistenza. Maestro e cantante vorrebbero seguire un ordine cronologico di tali eventi, ma la curiosità ancora infantile di Wolfi, il suo cercare nelle emozioni, più che nel tempo, ci porta in un’atmosfera sospesa tra estremi opposti, colorati di musica e visioni. Viaggi e incontri eccezionali ci immergono in un'epoca passata, ma ancora così umanamente vicina. L’atmosfera leggera, l’ascolto dal vivo di alcuni brani del genio, così profondamente emotivi, diventano una fonte di grande ispirazione per giocare e improvvisare con la fantasia.Trovare qualcosa di sé in quelle atmosfere, forse le grandi aspirazioni che aiutano a crescere, un senso leggero che attraversa l’anima, una passione che deve essere difesa e coltivata con tenacia. Ed è quello che forse ha fatto Mozart, il bambino prodigio, che all’età di soli sei anni ha composto la sua prima opera e ci ha donato alcune delle più belle pagine della musica classica, apprezzate anche da chi, di questa materia, è completamente digiuno. Una vita particolare quella di Mozart. La sua genialità, la sua complessità sublime, ma soprattutto le sue emozioni conflittuali e la sua contraddittoria umanità ci mettono davanti a un personaggio eccezionale, e allo stesso tempo umano e comune. Wolfi, dunque, è tornato, e da gran viaggiatore, quale è sempre stato, vuole uscire per vedere come è cambiato il mondo… Un modo per avvicinarsi al mondo della grande musica con leggerezza e divertimento, nel 250° anniversario della nascita di Mozart. 55 NOTE DI REGIA Mettere in scena Wolfi bambino prodigio è stata un’enorme sfida. Da una parte per l’interesse per l’argomento e per la grandezza del personaggio. Dall’altra perché si voleva parlare di Mozart ad un pubblico di ragazzi, per i quali - si sa - la musica classica, e in particolare la lirica, possono risultare “noiosi”, e, quindi, argomento particolarmente a rischio. La ricerca si è così rivolta, in particolare, verso gli aspetti vivaci, vivi, giocosi, emotivi della vita di Mozart. La musica in questo ha, naturalmente, un ruolo fondamentale. La produzione di Mozart è stata immensa e qualitativamente straordinaria, e non poneva problemi di scelte. Il problema semmai era “come” mettere in scena la musica di Mozart per un pubblico di ragazzi. Ne è venuta subito fuori l’idea del terzetto: un pianista, un soprano e un attore. In tutto questo processo, il testo è cambiato numerose volte: da una prima stesura di carattere didattico, in cui si cercava di riprendere la biografia di Mozart attraverso la figura di un attore che riviveva le sue stesse passioni da bambino, si è arrivati ad una stesura più interessante nella quale, invece, risaltano soprattutto le emozioni, il sentimento, la passione, e dove si è deciso di mettere in scena proprio lui, l’enfant prodige, il genio. La passione è diventata il filo conduttore della vicenda. La figura di Mozart che ne è venuta fuori è geniale, ma anche semplice e ingenua. Sono stati scelti momenti della vita di Mozart che più si potessero avvicinare al sentire dei ragazzi del pubblico. È emerso il personaggio del padre Leopold, che riconosce il talento del figlio e lo indirizza, che lo porta in giro per le corti d’Europa come un enfant prodige, col COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL “Corona Gherzi Mattioli” ha creato spettacoli quali: ARBOL, vincitore del Premio ETI/Scenario 1989; ARI-ARI, vincitore del Premio ETI/Stregagatto 1994; MUNECA, vincitore del Premio ETI/Stregagatto 1998. Con lo spettacolo OZ (2002) ha vinto il Premio ETI/Stregagatto come miglior attore nel 2004. MASSIMO COTTICA ha vinto diversi concorsi pianistici e cameristici sia nazionali che internazionali e nel luglio 1992 gli è stato assegnato il “Diploma di Merito” della Accademia Chigiana di Siena in qualità di compositore. La critica internazionale parla di lui come di un musicista “dalla straordinaria versatilità”, “che sa interpretare ciascun pezzo con pieno carattere”, “che unisce uno straordinario talento a dei modi simpatici”,“dotato di enorme virtuosità”,“ricco di sentimento”, “poeta della tastiera”. doppio significato che può assumere questo termine di genio, ma anche di “scimmietta ammaestrata”, come lo canzonano i bambini di corte a Londra. Per coltivare la sua passione, Mozart romperà con il padre, si ridurrà in miseria, ma comporrà le opere immortali. GLI ARTISTI CLAUDIO RAIMONDO diplomato alla Scuola Attorale del Teatro Stabile di Torino, partecipa a molte esperienze di teatro sperimentale prima di approdare al TEATRO DEL SOLE, dove rimane per 25 anni come attore, regista e pedagogo della Scuola Attorale. Insieme a Serena Sartori, a Felice Picco e ad altri 25 artisti di diverse provenienze fonda il Centro Interculturale Koron Tlè. Lavora attivamente come regista e pedagogo in situazioni quali carceri, CSE, scuole e Centri Giovanili. È da 10 anni regista in Germania di molti spettacoli del gruppo Spielwerk. Come drammaturgo ha collaborato insieme a Fabio Comana e Roberto Corona allo spettacolo “L’appeso”. GABRIELLA LOCATELLI giovanissima soprano, ha partecipato ad allestimenti operistici in Francia, Spagna e negli Stati Uniti, dove ogni volta le sue interpretazioni hanno trovato il consenso del pubblico e della critica. Ha lavorato con direttori come Marco Berdondini, Paolo Savio, David Miller. BRANI MUSICALI AFFRONTATI NELLO SPETTACOLO Brani vocali “Voi che sapete” da Le nozze di Figaro K492 “Non so più cosa son, cosa faccio” da Le nozze di Figaro K492 Abendempfindung (“Sentimento della sera”), Lied per canto e pianoforte K523 Aria della Regina della Notte, da Il flauto magico K620 Duetto di Papagena e Papageno, da Il flauto magico K620 Brani pianistici Minuetto in Sol K1 Marcia alla Turca, dalla Sonata in La maggiore K331 Fantasia in Do minore K475 Allegro assai, dalla Sonata in Fa K332 Finale danze tedesche K 509 BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO Sulla vita di Mozart: “MOZART” di Michel Parouty ed. ELECTA-GALLIMARD “MOZART” di Wolfgang Hildesheimer ed. SUPERBUR SAGGI “VITA DI MOZART” di Sthendal ed.TASCABILI NEWTON “L'ANIMA DI HEGEL E LE MUCCHE DEL WISCONSIN” di Alessandro Baricco ed. GARZANTI Su come si viveva nel ‘700: “IL PROFUMO” di Patrick Süskind ed.TEADUE Con accompagnamento di Cd per l’ascolto di alcuni brani: LE GRANDI FIABE IN MUSICA narrate da Giovanni Cavizel ed. DVE JUNIOR FILMOGRAFIA DI RIFERIMENTO AMADEUS di Milos Forman IL FLAUTO MAGICO di Ingmar Bergman NOI TRE di Pupi Avati SITI INTERNET www.cronologia.it/storia/biografie/mozart.htm www.mozart2006.at ROBERTO CORONA personalità tra le più innovative del teatro ragazzi italiano e non solo, con la formazione 56 COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Di segno In segno GIALLO MARE MINIMAL TEATRO ideazione e progetto drammaturgico:Vania Pucci luci, scelte musicali e collaborazione all'allestimento: Lucio Diana tecnico di compagnia Alessio Lotti collaborazione drammaturgica Stefano Furlan contributi all'allestimento Simona Salani con Vania Pucci, Adriana Zamboni pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore e disegno dal vivo Perché i bambini devono sempre andare a letto anche se non hanno sonno? Perché esiste la notte e il giorno? Perché non si può parlare sott'acqua? Cos’è l’aria? Cosa c’è oltre il cielo? Tutto inizia da una finestra che si apre per la prima volta di notte. È il pretesto per cercare di gettare uno sguardo sul mondo, E allora si cerca di capire, di “spiegare” questo mondo fin dalla sua nascita, da quando era piccolo “tanto da stare in una mano” Si spiega il perché del giorno, della notte, delle stelle, del cielo, dell'acqua, dell'aria, della terra...., e diventa quasi raccontare una fiaba, una storia “fantastica” ma allo stesso tempo molto reale. Una lavagna luminosa aiuta l’attrice a raccontare questi grandi “fatti”, Sullo schermo/fondale si formano linee, segni, disegni, immagini, tutte realizzate in contemporanea da una disegnatrice, che sono di aiuto alla spiegazione/racconto, qualche volta la precedono, qualche volta la rendono poetica. Così l’attrice interagisce in maniera ludica con le imma- gini bidimensionali proiettate, manipolate a livello narrativo, in un incontro/scontro tra gesto, parola e segno, Per tutti i bambini che una notte hanno aperto la finestra per guardare il cielo, Menzione speciale della giuria Premio ETI Stregagatto ‘99 “Per il garbo e la fluidità con i quali racconta ai più piccoli l’avventura della conoscenza con felicità di risultati artistici e intelligenti indicazioni pedagogiche” GIALLO MARE MINIMAL TEATRO È una compagnia di produzione e di progetto strutturata come un "epicentro" teatrale e multidisciplinare diffuso. Fin dalla sua costituzione si è caratterizzata per una qualificata e riconoscibile attività di produzione con particolare attenzione al Teatro per le Nuove Generazioni per la quale ha ottenuto significativi premi e riconoscimenti. La compagnia svolge da anni, oltre alla sua costitutiva funzione di produzione, rispetto ad un vasto territorio distribuito su tre province della Toscana, un progetto di formazio- 57 ne, promozione ed ospitalità legati al teatro, con particolare attenzione al teatro di innovazione per il pubblico delle nuove generazioni. Il suo costante percorso di ricerca drammaturgia e scenica si incentra sul recupero di alcuni articolati aspetti della tradizione teatrale e di una loro rilettura con gli strumenti della contemporaneità. Una ricerca che coniuga la tradizione con linguaggi, idee e tecniche capaci di dialogare con vari pubblici a partire da quello delle nuove generazioni. La “grammatica” della poetica della compagnia si struttura tramite un’attenzione particolare ad alcuni aspetti significativi della composizione teatrale: • Multiscena - Ampliamento delle potenzialità in termini di scrittura e messa in scena della tecnologia primaria del teatro tramite un utilizzo originale di sistemi e tecnologie di riproduzione meccanica, digitale ed analogica del suono e dell'immagine. (Boccascena, Lieto il fine, Consumazione Biancaneve Neranotte obbligatoria, COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL • Tradizione Tradita - Il confronto, la rilettura di testi classici della tradizione teatrale, letteraria ed orale del mondo degli adulti, dei giovani e dei bambini. Un itinerario di riduzione, rielaborazione realizzato tramite stratificazioni, studi, laboratori. Un lavoro di ricontestualizzazione in termini contemporanei di lingua, di contesto e concezione drammaturgia, pur nel rispetto integrale della fabula, dei fuochi narrativi centrali dei testi presi in esame. (La Storia di Giulietta e Romeo, Sette, Pollicino in pista). VANIA PUCCI Fondatrice insieme ad altri operatori teatrali del laboratorio teatrale empolese, opera dal 1977 nel Teatro ragazzi e giovani. Partecipa a corsi tenuti da Dario Fo, Augusto Boal, Els Comediants e Living Theatre. Nel 1981 fonda la compagnia Giallo Mare Minimal Teatro e si occupa di Progetti Teatro/scuola elaborando corsi, seminari, laboratori, stages di teatro per insegnanti e ragazzi. Contemporaneamente porta avanti una particolare ricerca come attrice e realizza pièces teatrali di narrazione con l’uso di telecamera e televisione chiamate “tele/racconti” con le quali partecipa ai più importanti festivals internazionali di teatro. È autrice e attrice degli spettacoli: Prove di volo; Biancaneve, neranotte, giallaluna, brunaterra; Di Segno In Segno; Paesaggi Paralleli; Lezioni di Geografia. Giallaluna Brunaterra, Di Segno in segno, Storie Zip, Albero, Www.Dghamelin.Com) • Di/Visioni - Rapporto tra spazio scenico e punto di vista dello spettatore. Lo spazio scenico come modulo di scrittura della relazione con il pubblico costantemente reinventabile nella sua progettazione sia in termini spaziali che simbolico-drammaturgici (Per un attimo una stella, Hansel & Gretel Restaurant, Gostanza, Lezioni di geografia, Mi basta un attimo!) • Narrazione e Teatro della Memoria - Il lavoro di recupero e rielaborazione del teatro di narrazione ed affabulazione, di una ricerca drammaturgia legata alla figura dell'autore/attore, per un teatro della memoria capace di legare storie che mettono a confronto generazioni. (No eh! Un’altra arca ancora, Paesaggi paralleli) 58 COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL I grandi dittatori TEATRO DELLE BRICIOLE - Teatro Stabile di Innovazione testo e regia Bruno Stori e Letizia Quintavalla con Bruno Stori musiche Alessandro Nidi luci e suono Dario Andreoli attrezzeria Patrizia Caggiati assistente Sara Zanella collaborazione per la ricerca storica e la documentazione William Gambetta, Irene Di Jorio, Leonardo Di Jorio pubblico: da 10 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore “I bambini devono crescere, e così è necessario che imparino dalla storia come la sobillazione e l’intolleranza possano trasformare facilmente gli esseri umani in inumani. Quando qualcuno dice di sé “io sono il più intelligente, il più forte, il più coraggioso e più talentuoso uomo al mondo” si rende ridicolo e imbarazzante, ma se al posto di “io” dice “noi”, e sostiene che “noi” siamo i più intelligenti, i più forti, i più coraggiosi e i più talentuosi al mondo nella sua patria lo applaudono entusiasti e lo definiscono un patriota. Mentre tutto ciò non ha nulla a che vedere con il patriottismo. Si può infatti essere attaccati al proprio paese senza per questo dover sostenere che al di fuori di esso vive solo gentaglia inferiore. E invece più persone caddero in questa insensatezza, più la pace fu in pericolo” (da Breve storia del mondo di E. H. Gombrich) L’attore in un dialogo diretto con il pubblico, si confronta con una platea numerosa, su un tema importante come la dittatura. Un monologo tragicomico per platea illimitata, cioè per tutti quelli che ci stanno… Un ometto solo sul palco a tu per tu con i grandi dittatori della storia, soprattutto quella italiana. Un ringraziamento al Grande Dittatore di Charlie Chaplin che è stata la fonte di ispirazione e ha dato l’impulso alla creazione del progetto. che tiene avvinto il «popolo del pubblico» all’ascolto, una scoppiettante, intelligente teatralità. È giunto alla sua esatta misura I grandi dittatori, testo di Bruno Stori e Letizia Quintavalla, che firma anche la regia, produzione delle Briciole, visto al Teatro al Parco, una creazione che aveva lasciato perplessi in più passaggi, per sottolineature ridondanti, eccesso di spiegazioni, confronti troppo facili. Forse il testo è mutato di poco ma Bruno Stori, sempre bravissimo e ora davvero perfetto nell’equilibrare le forme di coinvolgimento dei ragazzi tenendo sempre viva la loro attenzione, ha ridotto con tale determinazione il tempo dello spettacolo da lasciare come senza fiato gli spettatori. Questo senza che mai si perda il senso, anzi risul- RASSEGNA STAMPA I grandi dittatori Uno Stori scoppiettante Uno spettacolo travolgente d’energia, teso, veloce, 59 tando come meravigliosamente potenziato dalla velocità, passando Bruno Stori, unico protagonista in scena, dal circo alla lezione (vera e finta: mescolando periodi e nazioni, politica ed economia, ma con sostanziale aderenza alla storia), dal varietà alle più varie citazioni, Charlie Chaplin (quel mondo che fluttua e scoppia tra le mani!) e Totò, raccontando e interpretando, ilare e grottesco, capace di arringare la sua folla di spettatori e subito dopo commentare ironicamente il suo agire. Una manciata di minuti in meno, una rigorosa professionalità unita a un’impetuosa generosità comunicativa, rendono I grandi dittatori spettacolo ora di particolare intensità teatrale, belle, funzionali all'irresistibile gioco d'insieme, le musiche di Alessandro Nidi. Davvero inquietante nell'apparenza dello scherzo il momento in cui viene chiamato un ragazzo a esprimere liberamente il suo pensiero: democratico il dittatore?! Ma: un istante di buio - e lo spettacolo può continuare senza più quell’amante della libertà! Ed ecco che poco dopo si è tutti nuovamente affascinati da quel fiume di parole - del personaggio/dell’attore che lo interpreta, una forma di incantamento, però sempre vigile, gli spettatori pronti alla partecipazione, al divertimento, alla risata con pensiero. Il trucco c’è: quella forma di racconto grottesco, quasi da circo, un po’ gridato non è di un dittatore, ma di un attore! Con filastrocca finale: no, non è il suo mestiere governare, fare conquiste. «Io voglio far l’attore/ saltare e sgambettare/ e fare anche il buffone/ e dir quel che mi va!». Applausi scroscianti, meritatissimi. Valeria Ottolenghi, La Gazzetta di Parma COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Siamo qui riuniti...o della democrazia imperfetta TEATRO DELLE BRICIOLE - Teatro Stabile di Innovazione con Bruno Stori testo e regia Letizia Quintavalla, Bruno Stori musiche Alessandro Nidi ideazione luci Emiliano Curà consulenza storica Irene Di Jorio assistente alla regia Silvia Boschi tecnico Mauro De Pietri pubblico: da 10 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore Il mondo è fuori squadra: che maledetta noia esser nato per rimetterlo in sesto (W. Shakespeare, Amleto) Dopo il capitolo d’esordio de I grandi dittatori (2003), Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta è la seconda tappa del progetto, diretto da Letizia Quintavalla e Bruno Stori, di un teatro che parla ai ragazzi di politica in senso alto, con il rigore della ricerca storica e la profonda leggerezza del riso e dell’ironia. Ma di quale politica si tratta? Di quella illustrata dalla radice della parola, quella del senso etimologico, come la intendevano i greci: non la gestione della cosa pubblica o del potere, ma l’essere o il saper diventare cittadini autentici, protagonisti attivi e critici del luogo abitato dagli uomini: la polis. Politoi quindi, uomini all’altezza dell’identità di animali sociali, destinati dalla natura a superare la dimensione individualistica per affrontare coraggiosamente il rapporto con l’altro. Quell’altro che nel presente è sempre più spesso qualcuno che viene da lontano, da altre polis, da altri mondi, così differenti per lingua e per cultura. È in questo orizzonte di senso che la politica è la protagonista assoluta di questo spettacolo. Condotto per mano dall’attore/guida in un ironico e istruttivo viaggio nel tempo che ha inizio dalla culla della democrazia, l’Atene di 2500 anni fa, il pubblico approderà sorpreso a un oggi carico di contraddizioni e disuguaglianze. Scoprendo (o riscoprendo) le tante imperfezioni, le storture, i camuffamenti delle democrazie del nostro tempo. Sarà curioso allora avvedersi di come la democrazia non sia una conquista acquisita, né d’altronde una ste- rile utopia, sia invece un tentativo in movimento, un’affascinante ipotesi di lavoro, una tensione ancora da agire. Tra i compagni di viaggio, un grazie particolare al greco Socrate, alla sua arte della parola come colloquio e percorso a due, come arricchimento interiore, di sé e dell’altro. E allo spagnolo Fernando Savater, che dopo Etica per un figlio ha gettato, con Politica per un figlio, uno sguardo ancora una volta acuto, penetrante, intenso sul rapporto tra generazioni. RASSEGNA STAMPA Briciole di grande teatro intervista a Bruno Stori L’AVEVAMO visto l’ultima volta sul palco per I grandi dittatori, solo in scena davanti ai ragazzi, sospeso tra la Storia e il teatro ad evocare Charlot, Benigni e Totò e a ricordare i grandi tiranni del Novecento in uno spettacolo comico e tragico, dolce e terribile, scritto e diretto con Letizia Quintavalla per il Teatro delle Briciole. E ora lo aspettiamo in Siamo qui riuniti, nuovo assolo d’attore e di nuovo un faccia a faccia, anzi un principio di dialogo, tra 60 i giovani chiamati all’incontro in un teatro pronto a farsi agorà e lui, Bruno Stori, che del Teatro delle Briciole di Parma fu tra i fondatori quasi trent’anni fa (…) Tra I grandi dittatori e Siamo qui riuniti sembra non esserci soluzione di continuità… In effetti, come in I Grandi dittatori, anche qui l’idea è di uno stare insieme agli altri per discutere, riflettere, confrontarsi. Da I grandi dittatori si arrivava alla conclusione della necessità di usare la propria testa, di non delegare a nessuno il proprio pensiero. Proprio a partire da questo assunto è nato il nucleo di uno spettacolo che racconta a sè stesso e agli altri la democrazia e quindi pretende che chi parla e chi ascolta si confrontino, perché tutti in questo caso, attori e spettatori, sono governanti e governati nello stesso tempo. Quindi Siamo qui riuniti è detto anche nel senso dell’incontro pubblico tra te attore e loro spettatori. Sì, si tratta di affrontare, dentro l’atto teatrale, ma con la coscienza costante del fuori, l’idea di essere tutti uomini politici. Per farlo, partiamo dall’antica Grecia (…) Nel tuo monologo coinvolgi i ragazzi? Beh, cerco di fare con i ragazzi del pubblico quello che faceva Socrate con gli ateniesi. L’idea dell’incontro in Siamo qui riuniti è fondamentale. Il grande dittatore di Charlie Chaplin, il film, era stata fonte di ispirazione alla creazione del vostro progetto quasi omonimo. Anche per Siamo qui riuniti avete avuto un impulso di questo genere? Nel caso dei dittatori, ovviamente, il film riusciva anche a prestarci una struttura narrativa. In questo caso, il primo riferimento è un libro del filo- COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL sofo Fernando Savater, Politica per un figlio, che abbiamo tenuto come filo conduttore, usando come blocchi tematici dello spettacolo gli stessi argomenti che Savater tratta nel libro. Poi, per la drammaturgia, abbiamo cominciato dalla costruzione del personaggio e dal metodo socratico. In questo nuovo spettacolo io metto in atto infatti un gioco maieutico continuo, non solo nei confronti del pubblico, ma anche nei confronti di me stesso. Voglio dire, faccio domande a loro e anche a me per cercare insieme di arrivare alla verità. State seguendo un percorso di intersezioni tra il teatro e la storia. Anche questa volta avete collaborato con studiosi e raccolto documenti? Sì, abbiamo avuto di nuovo la collaborazione della giovane storica Irene di Iorio che ci ha aiutato a cercare e trovare materiali. E poi abbiamo usato testi di Hillmann, di Bauman (…) Ma che cosa riesci a raccontare della democrazia, mentre siete lì riuniti? Solo l’antico o anche il contemporaneo? Solo le conquiste o anche le difficoltà? In Siamo qui riuniti raccontiamo per esempio il primo giorno in cui nacque la democrazia greca, e lo raccontiamo basandoci sul fatto che questa parola, democrazia, è sempre rimasta uguale, è esistita ed esiste, ma non sempre corrisponde alla realtà che propugna. E facciamo anche una critica della democrazia, delle cose che non funzionano, della maggioranza che può anche non fare la cosa giusta. Siamo guidati insomma da un amore-odio per la democrazia. E il messaggio, per i ragazzi, è quello di imparare a difendere le proprie opinioni, e quindi a cercare gli strumenti e gli argomenti per farlo. Il grande sforzo è di riuscire a non essere mai banali, a giocare tra comico e tragico, ad affrontare temi importanti senza mai aggrottare le sopracciglia. Questo è ciò che chiedete a voi. Ma ai ragazzi del pubblico che cosa chiedete? Chiediamo loro l’attenzione. Perché stiamo trattando un argomento non facile, che è quello del vivere insieme. Rispetto a I grandi dittatori mi sembra che questo nuovo lavoro presupponga una maturazione maggiore da parte del pubblico. Se lì io ero anche il tiranno, di fronte al quale il pubblico può essere succube, e passivo, qui sono sempre pari tra i pari, perché chiedo a chi mi sta davanti di essere attore, e attivo, quanto me. Che rapporto c’è tra la creazione teatrale e la tensione pedagogica? Il Teatro delle Briciole ha sempre messo l’attenzione al pubblico al centro del suo percorso. Lo ha fatto sin dall’epoca del Piccolo Principe, il nostro primo spettacolo, nel 1975, in cui la regia di Gigi Dall’Aglio dava struttura alla struttura. Ecco, noi abbiamo avuto sempre questa tensione per l’aspetto pedagogico e questo per me vuol dire che non abbiamo mai fatto lo spettacolino per lo spettacolino (…) Ma i ragazzi che incontri sono cambiati in questi anni? Posso dire di aver trovato sempre ragazzi molto in gamba, intelligenti. Ragazzi molto più curiosi, molto più in ascolto di quello che alcuni vogliono farci credere. Sono gli adulti che trattano troppo spesso i bambini come “non in grado”. E invece il linguaggio con loro può essere tenuto alto, può mirare alto. L’importante è parlare sempre con loro, giocare con loro, e farlo nella maniera autorevole che il palco consente, ma insieme con franchezza. Il pubblico cambia sì, ma cambia semplicemente a seconda di chi gli si rapporta. Bisogna parlare ai ragazzi con lealtà, e allora ecco che i ragazzi, i bambini appaiono molto più in gamba della maggior parte degli adulti che incontro. L’importante è pensare a fare teatro e lavorare sui contenuti, sulla bellezza del teatro. Federica Iacobelli, Primafila Raccontare la democrazia con goliardia e rigore Quando si dice andare controcorrente, rovesciare i luoghi comuni. Sembrava che il teatro ragazzi (il teatro in generale) non dovesse avere niente a che fare con finalità dichiaratamente pedagogiche. Ed ecco Letizia Quintavalla e Bruno Stori membri fondatori dello storico Teatro delle Briciole varare dopo i Grandi Dittatori la seconda tappa del loro progetto di pedagogia “politica” per ragazzi «dagli 11 anni in poi». Gaia pedagogia, naturalmente, perché questo Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta che Stori, camicia azzurra e solare vestito di lino bianco, apre a passo di sirtaki è un viaggio di andata e ritorno dalle radici della democrazia nella Grecia di duemila e cinquecento anni fa fino ai giorni nostri, dai dialoghetti di maieutica socratica ai capitoli di Politica per un figlio di Fernando Savater, compiuto senza mai aggrot- 61 tare la fronte: intrecciando come nelle lezionispettacolo di Dario Fo il gioco, lo spirito goliardico, lo sberleffo del “pazzariello” con il rigore e la mole del’informazione scientifica. Non un catechismo di soluzioni usa e getta, un Bignami di verità da mandare a memoria, un Elogio della Democrazia senza ombre di dubbi, ma un coinvolgente invito a ragionare in gruppo perché, etimologia alla mano, idiota in greco significa solo, isolato, e politica viene da “polis”, città, dunque i politici siamo noi, siete voi, futuri cittadini. Nico Garrone, La Repubblica Stori nell’antica Grecia «mattatore» dell’agorà Grande mattatore Bruno Stori capace di catturare il pubblico di ogni età, incantarlo, coinvolgerlo con intelligen?za e ironia: così anche in questa nuova produzione delle Briciole Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta, testo e regia di Letizia Quintavalla e dello stesso Stori, una creazione che, in anteprima per le scuole di Parma e nel calendario di Zona Franca al Teatro al Parco, dialoga in qualche modo con il precedente spettacolo I grandi dittatori, una drammaturgia di parola basata su temi di carattere civile, gli stessi autori, la medesima formula, argomenti che attraversano la storia, ma producono echi anche nel presente. Passi di sirtaki, la Grecia antica, l’uomo animale sociale, vivere in gruppo (...) Stori spiega, costruisce dialoghi, si muove sulla scena in modo buffo, s’interroga, chiede al pubblico…Ripensando alla tragedia, alla catarsi. (…) Ma poi il motivo guida dello spettacolo diviene, come indica il titolo, la democrazia. (…) Stori coinvolge alcuni spettatori, mette loro dei cartelli, li invita sulla scena... Tutto con velocità, brio, grande senso del teatro. Inevitabile il confronto con il presente, con i problemi della contemporaneità, la guerra, l’immigrazione, la mancanza di posti di lavoro... Il pubblico segue con viva partecipazione, fino alla scena finale, ancora il sirtaki. Valeria Ottolenghi, Gazzetta di Parma COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Gigi TEATRO ALL’IMPROVVISO di Dario Moretti e Cristina Cazzola con Dario Moretti, Cristina Cazzola, Bianca Papafava coreografie di Giorgio Rossi musiche di Jhon Zorn pubblico: da 2 a 7 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore La storia di Gigi è una metafora semplice e accessibile anche ai bambini più piccoli, per conoscere ed esplorare il mondo attraverso i sensi e gli elementi. Gigi, il Troll svedese nato dalle dita colorate di Dario Moretti, continua le sue avventure utilizzando la vista, l’udito, il tatto, l'olfatto e il gusto, ma in più dovrà immedesimarsi nell’acqua, nella terra e nel fuoco, per riuscire finalmente a crescere. Lo spettacolo sfrutta la semplicità della storia per raccontare attraverso il linguaggio della danza e dell’illustrazione, un viaggio che apparentemente è fantastico, ma che in realtà è molto vicino all’esperienza percettiva e sensoriale che quotidianamente il bambino vive. Una realtà che è un flusso di immagini, gesti e suoni che attraversano il bambino e lo fanno crescere. Il testo si basa sulla storia di Gigi Troll, riscritta e ridisegnata per una nuova edizione Franco Panini Ragazzi; racconta del viaggio di un folletto, che parte alla ricerca di una pozione magica. Distinguere la medicina giusta è difficile, ma un mago aiuta Gigi trasformandolo in un animale diverso ogni volta che assaggia la pozione sbagliata. Mangiare o quantomeno assaggiare è il primo modo che abbiamo di conoscere il mondo. Ma una volta scoperto il mondo occorre anche relazionarsi ed è per questo che Gigi dovrà cercare una compagna, attraverso l’aria, l’acqua, la terra e il fuoco. Il potere evocativo, e il ritmo delle musiche di Zorn accompagnano il viaggio di Gigi come in un film, dove ogni suono crea nell'immaginario un nuovo ambiente, una nuova suggestione. LA COMPAGNIA Il Teatro all’Improvviso è una compagnia professionale di teatro per ragazzi, riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dal 1980. Finora la Compagnia ha prodotto oltre quaranta spettacoli, che ha rappresentato nei maggiori teatri e nelle più importanti rassegne e festival in Italia e all’estero. Da sempre il Teatro all’Improvviso realizza spettacoli utilizzando varie tecniche e linguaggi, impostando la propria poetica teatrale sul rapporto tra immagine e narrazione. Un “teatro visuale” dove la cura delle scene, il rigore delle immagini e la plasticità delle forme vengono accompagnate e attraversate dalla parola; in un continuo scarto tra la storia e il modo di raccontarla ... come 62 in un gioco, alla ricerca di leggerezza, piacere, ironia ed emozione. Il Teatro all'Improvviso si dedica soprattutto all'allestimento di spettacoli adatti al pubblico dei bambini dai 3 ai 7 anni; ha inoltre realizzato numerosi progetti ed eventi speciali: opere d'arte dove la materia, il colore, la forma e il gesto artistico è mediato e filtrato dall'azione teatrale. Percorsi ricchi di stimoli e di suggestioni, adatti all'immaginario infantile e di tutto il pubblico. Dal 1992 la Compagnia gestisce a Mantova una sala teatrale, dove con il contributo della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Mantova organizza una rassegna di teatro di ricerca, Sentieri Sensibili, e una rassegna teatrale per il giovane pubblico, L’albero incantato. Nel 2004, con lo spettacolo Le stagioni di Pallina il Teatro all’Improvviso ha vinto il Premio ETI-Stregagatto, per il miglior spettacolo di teatro per l’infanzia. DARIO MORETTI Dal 1974 opera nell’ambito del teatro. Ha creato oltre trenta spettacoli con il Teatro all’Improvviso, di cui è direttore artistico. Ha inoltre realizzato scene, regie, testi e manifesti di numerosi spettacoli, festival ed eventi teatrali in Italia e all’estero. Ha svolto principalmente attività rivolte all’infanzia e oltre agli spettacoli ha ideato e realizzato installazioni e percorsi d’arte, laboratori, mostre e libri illustrati per bambini. COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Benji (Adult child / Dead child) EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE di Claire Dowie traduzione di Anna Parmanzini e Maggie Rose con Paola Di Meglio regia Cesare Lievi pubblico: da 14 anni - durata: 1 ora e 6 minuti circa teatro di prosa (lo spettacolo è proposto in aula nelle scuole superiori – max 40 spettatori) Quando il dolore non ha parole per dirsi… Quando tutti sembrano lontani e il mondo ce l’ha con noi… Benji è la storia di una sofferenza molto profonda. Benji è un po’ la storia di ognuno di noi alla ricerca di un ascolto vero. I ragazzi lo sanno e lo sanno quelli che si ricordano di essere stati ragazzi. Dott.Vilde Mailli psicologa psicoterapeuta Scrittrice, attrice, poetessa e pioniera dello stand-up theatre, Claire Dowie ha iniziato operando nel circuito dei teatri alternativi di Londra. La stand-up comedy è un genere tipicamente anglosassone di performance comica ed è rappresentato da una nutrita serie di autoriattori che scrivono e interpretano monologhi (in genere legati al costume) e li provano a loro rischio e pericolo sugli spettatori in luoghi diversi come pub, piccoli teatri, sale alternative. In questo ambito Claire Dowie ha una voce assolutamente riconoscibile e unica perché indaga, a volte in maniera autobiografica, uno dei temi chiave di questi tempi, il tema dell’identità, mettendo in luce tutte le ipocrisie e i condizionamenti che il mondo dei consumi esercita sull’esplosione dei nostri desideri. La scrittura a volte è poesia, a volte è ritmata come un rap, ma in ogni modo esplosiva, penetrante, leggera ed ironica. In Benji la Dowie racconta la storia di un grave disagio psichico mettendo in scena una personalità scissa che per esistere in una collettività oppressiva deve crearsi un amico immaginario. È la storia di una ragazza, una ragazza comune, che ripercorre episodi della sua infanzia, della sua famiglia, della scuola, attenti nel leggere il dolore negli occhi di chi ci è vicino, e vorrei che tutti noi imparassimo da questa ragazza ad essere più ironici verso noi stessi e ad accontentarci con gioia dei piccoli passi avanti della vita. Paola Di Meglio mettendo in luce la sua inadeguatezza, il suo essere diversa rispetto ai modelli imposti dalla società, il suo chiudersi in se stessa e il suo esplodere nella schizofrenia per manifestare quello che ha dentro che ha tenuto per troppo tempo compresso. Anni fa, per caso, ho comprato questo testo, l’ho letto e poi ogni volta che sono passata davanti a una libreria ho chiesto se avevano copie di questo libro e le ho comprate. Non volevo che altri scoprissero questa storia, volevo essere io a raccontarla. Ora ci sono riuscita e ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutata. La protagonista è una ragazza comune che ha subito una serie di violenze e nessuno si è accorto del suo dolore. Vorrei, nel raccontare la sua storia, sensibilizzare tutti noi ad essere più 63 Paola Di Meglio si è diplomata alla scuola di recitazione del Teatro Stabile del Veneto nel 1998 perfezionando in seguito il proprio percorso ar tistico con Nicolaj Karpov e Giancarlo Sepe. Ha lavorato con ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, CTB di Brescia, Teatro Stabile di Trieste,Teatro Stabile del Veneto,Teatro Eliseo di Roma, con registi quali Cesare Lievi, Mario Missiroli, Eugenio Allegri, Giuseppe Emiliani, Francesco Macedonio, Roberto Cavosi e con attori come Umber to Orsini, Giulia Lazzaroni, Franca Nuti, Giancarlo Dettori, Flavio Bucci, Mario Valgoi. IMPRESSIONI SU BENJI Emilia Romagna Teatro, già a partire dalla scorsa stagione teatrale, propone alle scuole lo spettacolo Benji, messo in scena dall’attrice Paola Di Meglio, per la regia di Cesare Lievi. Il testo, dell’inglese Claire Dowie, presenta la storia di una ragazzina nel suo percorso dalla solitudine e disaffezione della famiglia, dalla sofferenza dell’isolamento, alla malattia mentale, in cui entra prepotentemente l’amica immaginata, Benji, che incarna tanto il bisogno di affetto quanto quello di ribellione. L’esito positivo della vicenda non le toglie drammaticità e tensione, così come la schizofrenia non fa della ragazzina un caso a parte, bensì esemplifica una condizione molto più diffusa tra i COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL giovani e gli adolescenti di quanto non si osi dire. Lo spettacolo, della durata di un’ora, è rappresentato in una classe, con tutti gli studenti-spettatori ai loro banchi, in un rapporto di sguardi, parole, sensazioni così stretto e coinvolgente da risultare alla fine davvero ‘vissuto’ e, in modo complesso, catartico. Un’esperienza forte emozionalmente; un evento di teatro originale e molto ben recitato e diretto. Tanto da consigliare di farsene spettatori, visto che sarà riproposto anche nella prossima stagione teatrale. Milena Nicolini insegnante di lettere delle classi 4 e 5 F Commenti dei ragazzi A mio parere questo che è stato rappresentato nella nostra classe è un importante spettacolo anche e un po’ strano. È una forma di teatro particolare perché non ambientandola in un teatro gli spazi in cui l’attrice si può muovere e impersonare il suo personaggio sono molto più ristretti. In questo modo si crea un piccolo spazio riservato all’attrice e al suo pubblico, in cui nessuno può entrare dall’esterno. È come se si creasse un bunker dove nessuno può entrare, in cui l’attrice e il suo pubblico si sentono sicuri e protetti. Si è creata una grande complicità tra l’attrice e noi. Si arriva ad un livello molto alto di intimità, quasi maniacale, in quanto l’attrice cerca il suo pubblico, cioè cerca sempre il nostro sguardo, una risposta nei propri occhi. Si è venuta a creare un’interazione di sguardi molto emozionante e potente… Io penso che noi non eravamo soltanto un semplice pubblico di uno spettacolo teatrale, ma eravamo anche noi personaggi e parte integrante di questa opera. Lo spettacolo ci catapulta di fronte ad un problema di doppia personalità. Durante la narrazione ci viene spesso descritto uno sgabuzzino buio. Lo sgabuzzino è una metafora e simboleggia le costrizioni che i genitori, la famiglia, la società ti impongono nella tua vita, che non necessariamente è una segregazione in uno sgabuzzino, ma può essere anche solo una mancanza di affetto o una privazione di spazio, si qualcosa di importante per la persona. Marcello Arletti studente della classe 3 F paura di uno sgabuzzino buio… Benji mostra le conseguenze che può portare su un’adolescente e poi in un’adulta un’educazione priva di calore, di affetto, fondata sulla finzione, sulla distanza fra genitori e figli e sugli sgabuzzini bui. Interessante la trama, fra l’altro moto realistica, che spinge lo spettatore ad una riflessione, sia egli genitore o figlio, sugli atteggiamenti subiti o tenuti nel suo ruolo. Grande merito va anche all’attrice, capace di far penetrare nel pubblico la tensione e le emozioni della protagonista, grazie anche ai climax, ottenuti aumentando l’intensità della voce e facendo un fastidioso rumore battendo per terra e sui banchi. Grazie alla piccolezza dell’inusuale teatro riesce ad entrare in contatto diretto con il pubblico, che uscirà dalla rappresentazione con l’animo arricchito ed un poco provato. Nicola Battilani studente della classe 3 F Quanti di noi sono terrorizzati dall’idea di trovarsi soli con se stessi, quanto di noi hanno 64 Trovo che Benji sia uno dei più begli spettacoli che abbia mai visto. Molto probabilmente perché, a differenza dei normali spettacoli che vengono rappresentati a teatro, dove lo spettatore fa da osservatore esterno e spesso rimane quindi fuori dalla rappresentazione senza immedesimarsi nei personaggi, Benji viene proposto in classe dove l’attrice si muove in mezzo al pubblico cercando di coinvolgerlo emotivamente. Inoltre l’attrice, Paola Di Meglio, è veramente brava, molto espressiva e riesce a calarsi perfettamente nelle varie vicende. Durante lo spettacolo Paola cambia spesso voce, anche improvvisamente, a seconda del momento, inscenando anche vere e proprie discussioni tra personaggi diversi. Per quanto riguarda il testo trovo che sia una storia molto interessante e anche molto realistica e convincente, tanto che all’inizio pensavo fosse vera. Il tema principale è la schizofrenia, ma soprattutto la mancanza di attenzione verso i giovani e gli adolescenti. In questa rappresentazione vengono mostrati, in maniera semplice e comprensibile, gli effetti devastanti che essa produce. Benji è uno spettacolo veramente bello ed interessante e un po’ fuori dal comune, che consiglio, a chiunque ne abbia la possibilità, di andare a vedere. Gabriele Anzalone studente della classe 3 F COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI - GLI SPETTACOLI DELL Mi sembra più che giusto commentare due diversi aspetti: uno riguardante il significato molto profondo della storia messa in scena, e poi il modo in cui l’attrice ha saputo rappresentarla. La rappresentazione di storie di questo genere, essendo molto forti, è un punto quantomeno di partenza per fare sì che la gente si renda conto di quanto il problema della malattia mentale sia diffuso: non solo si solleva il problema, ma si contribuisce a denunciare le possibili cause e le conseguenze del problema stesso, che molte volte sono banali consuetudini familiari. Per la resa scenica, cioè per come l’attrice ha saputo mettere in scena lo spettacolo, il mio parere, da persona non appassionata di teatro, è sicuramente molto positivo. L’attrice è riuscita a coinvolgere il pubblico con qualcosa del corpo che secondo me è molto complicato da utilizzare, e cioè lo sguardo. Io, dallo sguardo, riuscivo a capire gli stati d’animo, anche senza sentire le parole; cioè, se mi avessero tolto “l’audio”, le mie emozioni non sarebbero cambiate molto. I momenti di silenzio molte volte riuscivano a diventare fondamentali per comprendere la storia stessa, quasi come le parole fossero un elemento aggiuntivo. Questa volta sono veramente stato colpito. Alessandro Rossi studente della classe 4 F Impressionante. È impressionante come eventi che giudichiamo comuni, anche se poco delicati, dei quali siamo ogni giorno testimoni, possano corrompere, in particolari circostanze, la mente umana fino alla schizofrenia. Come un comportamento, un atteggiamento, persino un gioco, se interviene in una situazione particolare, possa in chi come i bambini non ha i mezzi per elaborarne il colpo, trasformarsi in un trauma psicologico. Come le stesse tecniche educative, delle quali spesso gli adulti sono perfino orgogliosi, possano, in realtà, rivelarsi catastrofiche. È impressionante la violenza con cui Benji sbatte queste tematiche davanti agli occhi del pubblico. Venire a conoscenza dell’intera vicenda che porta alla follia un essere umano, non è cosa comune: i “matti” sono emarginati, li temiamo, o temiamo di ridestare in loro superati dolori rivangando nel passato. Così la loro esperienza rimane dominio dei soli psicologi, mentre noi finiamo per mitizzarla e immaginarla erroneamente lontanissima da qualsiasi altra esperienza di nostra conoscenza. Benji, inve- ce, racconta l’esperienza della protagonista dal principio, evidenziando l’apparente banalità dei torti di certo subiti anche da lui, in qualche circostanza. Seguire la storia della formazione di una persona, permette di comprendere alcuni dei suoi processi mentali e caratteriali, e porta il pubblico a ragionare come il personaggio, condividendo almeno in parte le sue vicende. L’immedesimazione è tale che al termine della rappresentazione lo spettatore finisce per convincersi di avere percorso anch’egli qualche tratto di follia. Lucio Anderlini studente della classe 4 F Entra, sbatte la porta e ti fissa imbronciata. Questo l’inizio col quale Paola Di Meglio, attrice, si tuffa nella storia di una giovane inglese, prima bambina e poi adolescente, addentrandosi abilmente nei meandri della sua mente e coinvolgendo con maestria il giovane pubblico perlopiù composto da studenti. Sicuramente imponente e brusco è l’impatto emotivo che i repentini cambi di tono e sguardo dell’attrice provocano nello spettatore che, in breve tempo, si ritrova completamente immerso e rapito da una trama tanto semplice quanto coinvolgente. Il segreto è forse il contatto diretto che si instaura tra attrice e spettatore e la vicinanza fisica: annullano la classica barriera cinematografica o televisiva. Impatto emotivo che solo il teatro con le sue urla improvvise e la sua fisicità 65 riesce a dare. Per l’intera durata del monologo si ha così la sensazione di essere spettatori passivi della travagliata vita di una ragazzina inglese, non inserita in un adeguato contesto famigliare e sociale che, con il passare degli anni, la porterà alla maturazione di una follia, inizialmente nata come autodifesa da quel mondo, attraverso gli occhi di un bambino mai ascoltato né incoraggiato se non da un’amica immaginaria (Benji), unico rifugio interiore. Raramente si ha l’occasione di poter assistere in maniera così ravvicinata a quella che si può definire come un’ottima espressione teatrale, molto professionale e curata. Assolutamente consigliato a tutti coloro che della fantasia fanno una parte fondamentale della propria vita e che non si limitano a vivere di solo toccare e guardare. Luca Vescovini studente della classe 4 F RASSEGNA STAMPA Quando il teatro è più coinvolgente di un videogioco La storia racconta la crescita di una ragazza con a fianco un’immaginaria amica che rompe tutto, un altro sé che esplode con rabbia distruttiva in una schizofrenia causata dal disprezzo, dalla disattenzione, dalla mancanza di affetto e fiducia dei parenti e degli adulti. È un urlare contro chi non sa ascoltare, che si placa lentamente con i farmaci e soprattutto quando la protagonista troverà qualcuno disposto a darle attenzione, a sforzarsi di comunicare senza pretendere una perfezione che assomiglia alla prestazione secondo rigidi schemi omologati. È molto brava l’interprete a conquistare l’attenzione a contatto ravvicinatissimo, anche nelle classi presentate come difficili: segno di una forza della storia ma anche di un grande coraggio e di una bella sensibilità d’attrice. Entra e guarda dritto negli occhi con espressione di sfida che si fa dolente o si evolve in qualcosa che sembra la voglia di un sorriso, si siede con i piedi sulla cattedra e poi avanza a parlare verso i banchi, a catturare gli occhi di ognuno. Accompagna con delicatezza e strepito ribelle in una sofferenza che brucia nel cuore di molti ragazzi e che i più rifiutano di riconoscere. Questo spettacolo meriterebbe di essere visto anche nella normale stagione teatrale, a patto di ricreare una tale inquieta complicità. Massimo Marino, L’Unità GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE Gli spettacoli delle Compagnie piacentine 66 GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE La valigia di Babbo Natale CONSERVATORIO DI MUSICA “G. NICOLINI” DI PIACENZA Concerto di Natale testo e messinscena Sonia Grandis preparazione musicale e canto a cura di Maria Laura Groppi classe di canto di Maria Laura Groppi pubblico: da 6 a 14 anni - durata: 60 minuti circa concerto vocale e strumentale significati che porta con sé. Sul palco canzoni della tradizione popolare, il repertorio italiano e internazionale, i canti augurali che fin dall’infanzia ci guidano nelle atmosfere di questa magica festa. Un appuntamento da non perdere. Tornano come ogni anno le avventure di Babbo Natale e dei suoi aiutanti. Cosa si sta preparando questa volta? Fervono i preparativi per la Notte di Natale: i pacchi con i doni per i bambini stanno per essere ultimati, le renne scalpitano pronte al lungo viaggio, ma come al solito i Babbetti e le Babbette sono in ritardo. E allora Babbo Natale decide di… ma cosa ci sarà nella grande valigia rossa che porta con sé? Lo scopriremo insieme alle più belle melodie di Natale! Un luogo suggestivo, il teatro. Probabilmente “il luogo”, da sempre, dove si avverano le magie e gli incontri più impensabili. Un po’ come il Natale. E allora, perché non festeggiare a teatro l’arrivo delle festività natalizie? Con “Salt’in banco” lo facciamo già da alcuni anni, insieme al Conservatorio “Nicolini”. Un concerto per festeggiare il Natale e tutti i Lo spettacolo/concerto, interpretato dagli allievi di canto lirico del Conservatorio Nicolini, conduce gli spettatori nel magico mondo dei suoni e della voce attraverso i moduli narrativi della fiaba e della clownerie. 67 Concerto di strumentisti e cantanti (solisti e gruppi) del Conservatorio di Musica di Stato “G. Nicolini”, da anni - a grande richiesta - il Concerto di Natale è una proposta ormai tradizionale nel cartellone di “Salt’in banco”, occasione per i ragazzi e gli insegnanti per un piacevole scambio di auguri in un clima di festa, accompagnato dalle note e dai canti tipici del repertorio natalizio. Un concerto vocale e strumentale proposto da allievi e docenti del Conservatorio “Nicolini” di Piacenza e il cui programma, secondo una formula ormai collaudata, si articola tra le tradizionali arie e sinfonie del Natale, canti augurali e brani classici del panorama musicale italiano e internazionale. In questi anni il Concerto ha saputo spaziare dai tradizionali Astro del Ciel, Jingle Bells, O albero (la versione italiana di Tannenbaum) e Joy to the world ai classici spiritual e gospel come Happy Day e Glory Hallelujah; dagli indimenticabili Happy Christmas, di John Lennon, e White Christmas, composto da Irving Berlin e reso celebre da Bing Crosby, ai brani più amati delle storie disneyane (la musica dei Sette Nani, il Supercalifragilistic-espiralidoso di Mary Poppins, le musiche di Cenerentola e degli Aristogatti). Un appuntamento che è ormai tradizionale ma che in ogni edizione riesce sempre ad inserire qualche novità e qualche sorpresa. GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE Ercole e il funambolo MANICOMICS TEATRO di Mauro Mozzani e Paolo Pisi con Agostino Bossi, Mauro Mozzani e Paolo Pisi produzione Manicomics Teatro - Progetto Teatro-Scuola pubblico: da 6 a 13 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore “Un uomo è vecchio solo quando dentro di lui i rimpianti si sostituiscono ai sogni.” J. Barrymore Ercole e il funambolo è uno spettacolo che tratta con poesia e leggerezza il tema della solitudine e il rapporto generazionale giovanianziani. Ercole è un vecchio signore, uno dei tanti anziani signori con i visi rugosi, che seduti su una panchina in un parco, sorridono ai bambini, forse ricordandosi della giovinezza passata. Da giovane era stato un bravo pugile ma ora la sua vita, come quella di molte persone della sua età è troppo lenta per lo scorrere frenetico dei nostri tempi ed Ercole è ormai stanco per affrontare altri combattimenti. Ma un giorno nella vita di Ercole arriva il giovane Gaston, “…io non arrivo io mi mandano”, uno strano funambolo che a volte sale sui pali del telefono o cammina sui cavi della luce. Sembrano distanti tra loro, ma un pugile e un funambolo hanno una cosa in comune; l'equilibrio, mai cadere, cercare sempre di stare dritti. Lo scambio e l’incontro sarà determinante per entrambi. Grazie al giovane funambolo, con serenità e senso dell'umorismo, Ercole troverà la forza per affrontare il temibile avversario che “poco alla volta, prende possesso degli uomini, soprattutto delle persone anziane”. Ascoltando i racconti del vecchio pugile, Gaston si sentirà più ricco, perché al di là delle parole, al di là di ciò che vedono i nostri occhi, al di là dei suoni, delle musiche che le nostre orecchie sentono, nonni e nipoti hanno ancora molto da dirsi. dolore. A me fa pensare a cose straordinarie, tipo “basta un pensiero felice per volare”. Penso anche che un giorno farò un’'intervista a un Angelo. Porterò in Paradiso microfono e videocamera e lo intervisterò. (Francesco - 2° D) Fonti Bibliografiche - Io ho bisogno dei nonni Madaleine Natanson - ed. Magi - Mio nonno era un ciliegio - Angela Nanetti Einaudi Ragazzi - Trattato di funambolismo; Toccare le nuvole Philippe Petit - ed. Ponte delle Grazie - Diavoli e pugni - Riccardo Signori ed. Liminia SCHEDA DIDATTICA Le seguenti proposte sono da vagliare a discrezione dell’insegnante valutando la classe di lavoro Per me un Angelo è come un puzzle fatto di vita o di morte, e il suo pezzo corrisponde a gioia e Spunti per un dibattito in classe di prepara- 68 GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE gi, seguendo questa traccia: - A quale colore paragoni ognuno di loro? Perché? - A quale animale? Perché? - Se fosse una musica, di che genere sarebbe? Perché? - Dai tre aggettivi qualificativi per definire ognuno dei personaggi. - C’è qualcuno che conosci a cui paragoneresti i personaggi dello spettacolo? Perché? Lo spettacolo racconta soprattutto la storia di un rapporto: Ercole e Gaston fanno delle cose insieme e, conoscendosi, capiscono un po’ di cose sia di se stessi che dell’altro. Quali sono le cose che fanno insieme? Quali ti sono piaciute di più? zione alla visione dello spettacolo “Un uomo è vecchio solo quando dentro di lui i rimpianti si sostituiscono ai sogni.” J. Barrymore Che cosa ne pensi ? Che cosa sono i rimpianti? Chi di solito ha dei rimpianti? Come si fa a sostituire un sogno ad un rimpianto? Come potrei aiutare un “nonno” a farlo? Da quale età parte la “vecchiaia”? Che cos’è la solitudine? Solo i “nonni” si sentono soli”? Un “nonno” ci può insegnare ancora qualcosa? Se sì, che cosa? Quali sono le cose che ti ha insegnato un “nonno” che ricordi con più piacere? Un “nipote” può insegnare qualcosa di utile ad un “nonno”? Se sì, che cosa? L’hai mai fatto con un tuo “nonno”? Reputi importante la figura del “nonno” per te? Ti reputi importante per il tuo “nonno”? Credi che le persone anziane siano importanti per la struttura della nostra società? Perché? Spunti per un’indagine sulla comprensione dello spettacolo La solitudine è uno dei mali del nostro tempo. Le persone anziane sono particolarmente esposte a questa “malattia”. Ercole, il protagonista dello spettacolo, è un vecchio pugile che rischia di arrendersi di fronte a questo temibile nemico. Chi è il protagonista dello spettacolo e perché? Quanti anni ha secondo te Ercole? Perché quando entra Gaston ci sono delle piume in scena? Che cosa hanno in comune Ercole e Gaston? Che cosa hanno di differente Ercole e Gaston? Chi è l’avversario di Ercole in scena? Chi rappresenta in scena la solitudine? Dai una definizione per ognuno dei personag- 69 Hai mai fatto insieme ad un “nonno” una delle cose che fanno Ercole e Gaston? - Se la risposta è sì, racconta e/o disegna! - Se hai fatto delle altre cose, racconta e/o disegna! - Se non hai mai fatto nulla di divertente o importante con un “nonno”, che cosa ti piacerebbe fare? Racconta e/o disegna! Quali sono i cambiamenti che Ercole e Gaston hanno nell’arco dello spettacolo? Perché e come Ercole alla fine vince il combattimento? Proposta per un lavoro di gruppo 1. Disegna una vignetta per ognuno dei personaggi, creando una battuta che sia la presentazione dei personaggi stessi. 2. Disegna i personaggi nei loro cambiamenti, dividendo in sequenze le varie fasi del rapporto. 3. Inventa almeno altre tre possibili conclusioni dello spettacolo. Spunti per un’intervista ai “nonni” 1. Che cos’è la solitudine per te? 2. Quando ti senti più solo? 3. Che cos’è un rimpianto per te? 4. Hai molti rimpianti? Quali sono? 5. Quali sono i sogni che vuoi realizzare? 6. Quali quelli che hai rinunciato a realizzare? 7. Come ti può aiutare un “nipote” a realizzare un tuo sogno? GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE PIACENTINE - GLI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE Cuore - il libro PIACENZA KULTUR DOM Liberamente ispirato al libro “Cuore” di Edmondo De Amicis Progetto teatrale sul bullismo di e con Filippo Arcelloni pubblico: da 9 a 14 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore Cuore - Il libro, liberamente ispirato dal libro di Edmondo De Amicis, è uno spettacolo che racconta la vita di una classe durante l’anno scolastico, le lezioni, i compiti in classe, le interrogazioni, gli intervalli. Spettacoli prodotti: “Rifiuti a Manovella”, “XTC 2”, “La Luna Buona” Rassegne Organizzate: Teatro e Diversità, Teatro e Natura,Teatro a Vapore Il libro pubblicato nel 1886 ci mostra uno spaccato del mondo di allora, ma oggi quali cambiamenti sono avvenuti. Esistono ancora i Garrone grandi e buoni, i Franti cattivi d’animo, i Nobis altezzosi e superbi oppure sono stati sostituiti nuovi personaggi? Quante maestrine dalla penna rossa sono rimaste? Filippo Arcelloni Fondatore dell’associazione culturale Piacenza Kultur Dom, Filippo Arcelloni è anche attore, regista ed autore teatrale. Negli anni 1989-1990 frequenta la Scuola di Teatro dell'Arsenale di Milano, basata sulla metodologia Lecoque, diretto da Marina Spreafico e Kuniaki Ida, ambedue diplomati alla Scuola di Lecoque a Parigi. Negli anni 1992-1993-1994 frequenta la Scuola Laboratorio dell’Attore, basata sulla metodologia Stanislavskij, diretta da Raoul Manso, regista ed attore argentino, laureato presso l’Istituto d’Arte Drammatica dell’Università di Buenos Aires, avendo come insegnanti Coco Leonardi, Riccardo Magherini, Antonio Basilisco. Ha inoltre partecipato a stage di aggiornamento professionale condotti da Ambra D’Amico, Pierre Byland, Danio Manfredini, Monica Francia, Naira Gonzales, Roberto Angrisani, Ida Marinelli, Alfonso Santagata, Franco Difrancescantonio, Mimmo Cuticchio, Mauro Maggioni, Massimo Marino. Il teatro diventa così, durante la rappresentazione, il luogo dove il piccolo spettatore, lo studente, si vedrà rappresentato, messo in scena. Seduto in platea scoprirà che la classe è un microcosmo guidato da leggi eterne e che la scuola non è solo studio ma vita. Nello stesso tempo lo spettacolo è anche un pretesto per affrontare l’argomento del “bullismo”, forma di prevaricazione, pericolosa e strisciante , a danno di soggetti più deboli, che trova nell’ambito scolastico un terreno particolarmente favorevole. Piacenza Kultur Dom L’associazione culturale Piacenza Kultur Dom P.K.D., nata nel 1997, ha sede legale ed operativa nella provincia di Piacenza, a Podenzano in località Caminata. L’associazione, senza fini di lucro, opera nel settore culturale promuovendo e allestendo spettacoli; progettando e gestendo attività laboratoriali, seminariali, didattiche e di animazione culturale. L’associazione è iscritta all’Albo Provinciale delle associazioni culturali, dall’anno 2001 è una compagnia teatrale dotata di agibilità ministeriale e dall’anno 2002 è socia di Piacenza Turismi, società a composizione mista pubblico - privato, per la promozione turistica e culturale della Provincia di Piacenza. Quindi Cuore - Il libro è uno spettacolo che parla della scuola, della classe ma anche della difficoltà per i più “deboli” e “fragili” di riuscire a crescere e vivere. 70 TEATRO GIOCO VITA - PERCORSI SULL’OMBRA E IL TEATRO D’OMBRE - TEATRO GIOCO Teatro Gioco Vita laboratori formazione insegnanti percorsi sull’ombra e il teatro d’ombre 71 TEATRO GIOCO VITA - PERCORSI SULL’OMBRA E IL TEATRO D’OMBRE - TEATRO GIOCO VI Laboratori Teatro Gioco Vita Teatro Gioco Vita propone per la stagione teatrale 2006/2007 un articolato programma di percorsi laboratoriali rivolti alle scuole. Il progetto - coordinato da Fabrizio Montecchi, regista della Compagnia sarà inserito nella programmazione di “Salt’in banco 2006/2007”, la rassegna di Teatro Scuola organizzata da Teatro Gioco Vita. Il linguaggio utilizzato, naturalmente, è quello del teatro d’ombre, per cui il nostro Teatro Stabile di Innovazione è conosciuto in ogni parte del mondo. Nata dall’esperienza dell’animazione teatrale, la Compagnia artistica di Teatro Gioco Vita incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Da allora ha sviluppato un percorso dentro il teatro d’ombre teso inizialmente all’approfondimento delle sue possibilità tecniche e successivamente alla sua ridefinizione linguistico-espressiva. Per far questo la Compagnia si è impegnata in una costruzione artigianale del teatro dove la parola artigianato ritorna alla sua originaria accezione di ars: ogni elemento, anche minimo, dell’artificio teatrale è oggetto di una scelta paziente, laboriosa, meditata. Da questo operare con coerenza e coscienza professionale, e grazie al contributo prezioso di collaboratori esterni, Teatro Gioco Vita ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo con teatri stabili ed enti lirici come La Fenice di Venezia, il Covent Garden di Londra, La Scala di Milano, L’Arena di Verona, Ater, Ert, Opera di Roma,Teatro Regio di Torino, Piccolo Teatro di Milano, Institut International de la Marionnette di Charleville-Mézières. Teatro Gioco Vita affianca l’attività sul territorio di Piacenza e provincia (organizzazione di rassegne teatrali e altri eventi culturali, ospitalità, laboratori, formazione) ad una dimensione sempre più internazionale che ha portato i suoi spettacoli di teatro d’ombre ad essere rappresentati oltre che in Europa, negli Stati Uniti, in Brasile, Canada, Giappone, Cina, Israele e Taiwan. Con Teatro Gioco Vita il teatro d’ombre si incontra con il teatro d’attore, la musica, la danza, la narrazione, la nuova drammaturgia, altri linguaggi del teatro di figura: ogni nostra produzione è frutto di una ricerca originale, che esplora e mette alla prova le affinità dell’ombra con i molteplici linguaggi della scena. Il progetto dei percorsi laboratoriali proposti alle scuole nella stagione 2006/2007 nasce quindi dalla consapevolezza, maturata in anni di esperienza di spettacoli e laboratori, della forza espressiva e comunicativa dell’ombra. Le proposte si articolano sostanzialmente in tre tipologie di laboratorio: 1. incontri di formazione per insegnanti - La scoperta dell’ombra - Disegni di carta, figure d’ombra 2. laboratori per ragazzi di breve durata - Magie d’ombra - laboratorio collegato alla visione dello spettacolo Pépé e Stella (per bambini da 3 a 7 anni) - Piccoli incontri con l’ombra (per ragazzi da 8 a 13 anni) I laboratori saranno tenuti da attori e animatori di Teatro Gioco Vita, guidati dal regista Fabrizio Montecchi che in alcuni percorsi sarà direttamente impegnato, oltre che nelle fasi di progettazione e di verifica, anche nella conduzione del lavoro. TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione Via San Siro 9 - 29100 Piacenza Telefono 0523.332613 - 0523.315578 Fax 0523.338428 72 TEATRO GIOCO VITA - PERCORSI SULL’OMBRA E IL TEATRO D’OMBRE - TEATRO GIOCO VI Laboratori Teatro Gioco Vita FORMAZIONE INSEGNANTI DISEGNI DI CARTA, FIGURE D’OMBRA Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre/parte seconda Laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori Dai primi libri illustrati ai fumetti il percorso di crescita di un bambino/ragazzo è sempre accompagnato da figure, personaggi e eroi che vivono solo sulla carta. Come fare a staccarli dal loro contesto originario per farli vivere sullo schermo del teatro d’ombre? Come fare per trasformarli in personaggi animati e parlanti? Destinatari Il percorso formativo è rivolto principalmente agli insegnanti degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie e agli educatori e animatori che lo scorso anno hanno preso parte al progetto “Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre”. FORMAZIONE INSEGNANTI Finalità e obiettivi Questo progetto rappresenta un approfondimento del laboratorio “Dall’illustrazione allo spettacolo d’ombre” che si è tenuto nella stagione 2005/2006. In questa seconda parte si approfondiranno gli aspetti tecnici e linguistici legati alla messa in scena di uno spettacolo d’ombre. Sempre a partire da alcuni libri illustrati si realizzeranno piccoli spettacoli campione, veri e propri prototipi di esperienze da realizzare con e per i bambini. Modalità di realizzazione 4/6 incontri teorico - pratici sulla possibile messa in scena a partire da libri illustrati. Gli incontri avranno una durata di circa 2 ore e mezza ciascuno. Sede di svolgimento Officina delle Ombre - Atelier di Teatro Gioco Vita - Via Fulgonio, 7 - Piacenza La partecipazione al laboratorio è gratuita Periodo di realizzazione da definire, primavera 2007 Per informazioni e iscrizioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) LA SCOPERTA DELL’OMBRA Laboratorio di formazione per insegnanti, educatori e animatori L’ombra ha una sua fenomenologia: essa è prima di tutto un fenomeno fisico. Indispensabile alla nostra dimensione percettiva, onnipresente nella nostra esperienza sensibile, essa partecipa e ci accompagna nel nostro percorso di conoscenza del mondo. L’ombra prima di tutto esiste, appartiene alla nostra vita quotidiana e l’osservazione del reale, naturale e artificiale, è il primo passo verso il suo riconoscimento. Accettare il “grado di realtà” dell’ombra, la sua presenza, è fondamentale nel processo di formazione di un individuo. Destinatari Il percorso formativo è rivolto principalmente agli insegnanti degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie, agli educatori e agli animatori. pone percorsi di lavoro sull’ombra che potremmo definire propedeutici ad un lavoro sul teatro d’ombre. Di fatto questi percorsi si giustificano in sé, come momenti formativi ed espressivi autonomi, come allargamento del bagaglio di esperienze e conoscenze. Il buio, la luce, la penombra, l’oscurità, l’opaco, il trasparente ecc. possono perdere il loro carattere di concetti per diventare patrimonio dell’esperienza sensibile del bambino ed accompagnarlo nel suo percorso di crescita e di scoperta del mondo. Modalità di realizzazione 3 incontri teorico - pratici propedeutici al lavoro sul teatro d’ombre Gli incontri avranno una durata di circa 2 ore e mezza ciascuno. Sede di svolgimento Officina delle Ombre - Atelier di Teatro Gioco Vita - Via Fulgonio 7 - Piacenza La partecipazione al laboratorio è gratuita Periodo di realizzazione da definire, primavera 2007 Per informazioni e iscrizioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) Finalità e obiettivi Il laboratorio “La scoperta dell’ombra” pro- 73 TEATRO GIOCO VITA - PERCORSI SULL’OMBRA E IL TEATRO D’OMBRE - TEATRO GIOCO VI Laboratori Teatro Gioco Vita LABORATORIO 8-13 anni PICCOLI INCONTRI CON L’OMBRA Una giornata in laboratorio con la Compagnia di Teatro Gioco Vita per ragazzi da 8 a 13 anni Coraggio, venite, facciamo un piccolo viaggio insieme: andiamo tutti ad incontrare l’ombra. La nostra, quella dei nostri amici. Basta poco. Ci chiudiamo in una stanza, accendiamo una piccola luce e voilà, eccoci arrivati alla meta. L’ombra si rivela, prima timida poi sempre più giocosa. Cambia dimensione, si trasforma, si diverte a sorprenderci e a meravigliarci… Possiamo giocare insieme a lei o rimanere ad ascoltarla. Perché l’ombra qualcosa racconta sempre…di lei, di noi, degli uomini e del mondo. Forza, chi di voi vuol venire ad incontrare l’ombra? Destinatari Il laboratorio è rivolto a ragazzi da 8 a 13 anni (Scuola Primaria - classi 3-4-5; Scuola Secondaria di 1° grado). Il laboratorio viene realizzato per gruppi di max 25/30 ragazzi, omogenei per età (per la tipologia del lavoro, l’ideale è il gruppo classe). LABORATORIO 3-7 anni Finalità e obiettivi La compagnia artistica di Teatro Gioco Vita, specializzata da anni nel teatro d’ombre, apre il suo laboratorio ai bambini e ragazzi. Un’occasione per conoscersi meglio, giocare con le ombre ma anche scoprire i tanti segreti che stanno dietro alla costruzione di uno spettacolo. Una giornata da vivere insieme tra esperienze, giochi e creatività per portare bambini e ragazzi alla scoperta ed all'utilizzo degli elementi fondamentali del teatro d'ombre. Una giornata da trascorrere insieme ad una compagnia teatrale, alla scoperta del gioco del teatro. I bambini potranno portare con sé il pranzo al sacco. Sede di svolgimento Il laboratorio si svolge presso l’officina delle Ombre - Atelier di Teatro Gioco Vita, via Fulgonio 7, Piacenza. Costi Il costo del laboratorio è di 200 euro + Iva 20% a giornata. Per informazioni e iscrizioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) Modalità di realizzazione Il laboratorio si svolge nell’arco di una giornata, circa 6/7 ore. I materiali necessari alla realizzazione del laboratorio saranno forniti da Teatro Gioco Vita. MAGIE D’OMBRA Percorso laboratoriale collegato alla visione dello spettacolo Pépé e Stella per bambini da 3 a 7 anni Il laboratorio si propone come percorso parallelo alla visione dello spettacolo Pépé e Stella, produzione di Teatro Gioco Vita rivolta ai bambini dai 3 ai 7 anni che ha debuttato a Piacenza nel febbraio 2006. Pépé è un bambino e Stella un piccolo cavallo. Sono nati la stessa notte nel grande circo della grande città e per questo le loro stelle brillano vicine in cielo, così vicine che i due diventano subito amici. Insieme crescono giocando e, sempre insieme, imparano ad esibirsi in numeri circensi sempre più sorprendenti. Finché un giorno, di fronte ad un esercizio molto pericoloso, il cavallino ha paura e viene cacciato dal Direttore del 74 circo. È la separazione per Pépé e Stella e l’inizio del lungo viaggio del cavallino verso l’ignoto. Poi la fuga avventurosa e, dopo tante e travagliate peripezie, il ritorno al circo dove il bambino è rimasto sempre fiducioso ad attenderlo. Tanto dell’universo infantile si ritrova in questa storia scritta da una delle autrici contemporanee più amate al mondo dai bambini: Barbro Lindgren. Il suo tocco lieve dà grazia e poesia ad una storia d’amicizia semplice ma ricca di suggestioni e forti GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI Laboratori Teatro Gioco Vita ulteriore incontro, a completamento del percorso di base. Possibilità di concludere il percorso del modulo A con un ulteriore incontro. emozioni. Le ombre di Teatro Gioco Vita restituiscono sulla scena la delicata storia, sempre sospesa tra reale e fantastico, di Pépé e Stella. Nel percorso laboratoriale collegato alla visione dello spettacolo, esperienze ludiche e sensoriali porteranno i piccoli partecipanti alla scoperta degli elementi fondamentali del teatro d’ombre. Gli esercizi di scoperta e gioco proposti saranno supportati da una cornice misteriosa che contribuirà a mantenere vivo il rapporto con i personaggi dello spettacolo. Destinatari Il laboratorio è rivolto a bambini dai 3 ai 7 anni (Scuola dell’Infanzia; Scuola Primaria classi 1-2). Il laboratorio viene realizzato per gruppi di max 25/30 bambini, omogenei per età (per la tipologia del lavoro, l’ideale è il gruppo classe). ludica sarà completata analizzando anche gli aspetti più tecnici del teatro d’ombre, per permettere ai partecipanti d’impadronirsi di un linguaggio teatrale con una forte potenzialità espressiva. Modalità di realizzazione Il laboratorio è articolato in due moduli diversi. Il secondo modulo è a completamento del primo ed è facoltativo (la scelta dipende dalle esigenze e dalle risorse delle scuole interessate). 1° Modulo (percorso base - Modulo A) incontro + visione dello spettacolo (l’incontro, può essere calendarizzato prima o dopo lo spettacolo - qualora la classe scelga di partecipare anche al secondo modulo di lavoro, l’incontro del 1° Modulo sarà fissato preferibilmente prima della visione dello spettacolo) 2° Modulo (percorso facoltativo - Modulo B) Finalità e obiettivi Con i bambini della Scuola dell’Infanzia il laboratorio tende a valorizzare la dimensione espressiva e di gioco dell’ombra. Con i bambini delle Scuole Primarie la fase Programma Il Modulo A prevede un incontro alla scoperta del mondo del teatro d’ombre in grado di suscitare interesse e curiosità nei confronti della visione successiva dello spettacolo Pépé e Stella. Nel caso in cui l’incontro sia calendarizzato dopo la visione dello spettacolo Pépé e Stella, l’esperienza subirà alcune piccole variazioni, pur mantenendo costanti i contenuti: l’obiettivo sarà infatti portare i bambini a recuperare la memoria della rappresentazione e a ricostruire il legame con i personaggi e con la visione dello spettacolo. Il Modulo B dà la possibilità di concludere il percorso svolto nel Modulo A con un ulteriore incontro che permette ai bambini di addentrarsi nell’esperienza e diventare i protagonisti di un mondo d’ombra. Periodo di programmazione Da concordare con le scuole interessate. Sede di svolgimento Il laboratorio si può tenere a scuola: per poter effettuare l’intervento si richiede una stanza vuota, piuttosto grande, completamente oscurata. È necessaria la presenza almeno di una presa elettrica. In casi particolari, si può concordare con Teatro Gioco Vita una sede alternativa. Costi Il costo del laboratorio è di 8 euro a bambino per il Modulo A (spettacolo + incontro); di 12 euro a bambino per i Moduli A e B (spettacolo + 2 incontri). Nelle scuole che hanno più gruppi che intendono partecipare al percorso, è preferibile fissare due incontri nella stessa mattinata. Tutti i materiali necessari alla realizzazione del laboratorio vengono forniti da Teatro Gioco Vita. Per informazioni e iscrizioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 75 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Altri progetti spettacoli fuori rassegna incontri nelle scuole formazione insegnanti laboratori sul linguaggio cinematografico attività collaterali 76 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Goldoni Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza ALTRI PERCORSI Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione LA BARCA DEI COMICI Dai Mémoires di Carlo Goldoni Di Giorgio Strehler drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca regia Stefano De Luca scene e ombre Fabrizio Montecchi musiche Fiorenzo Carpi costumi Luisa Spinatelli Omaggio a Goldoni e a Strehler, che alla straordinaria autobiografia dell’autore veneziano sognava di dedicare uno spettacolo. bonda, in giro per il mondo, a raccontare e a raccontarsi un universo di illusioni. Scrive Enrico Marcotti sul quotidiano Libertà di Piacenza del 22 giugno 2006: A partire da uno degli episodi più noti e “All'inizio era poco più che un’idea, poi era romanzeschi della vita di Goldoni - la fuga, diventata un’ossessione. Quella di portare da adolescente, su una barca che portava in scena i Mémoires di Goldoni era la granin tournée una compagnia di comici - il de sfida di Giorgio Strehler con il Piccolo Piccolo e Teatro Gioco Vita presentano Teatro di Milano. Un’ipotesi che, purtropuno spettacolo per i più giovani che rac- po, non ha mai potuto realizzarsi perché il conta il modo in cui il padre del teatro ita- regista morì proprio pochi mesi prima che liano moderno scoprì la propria vocazione il progetto cominciasse il suo iter. Ora, in occasione dei 300 anni dalla nasciteatrale. Il testo originale dei Mémoires di Goldoni, ta del grande drammaturgo veneziano, da cui Giorgio Strehler trasse una sceneg- diventa lo spunto per uno spettacolo, La giatura per la tv, quindi un copione teatrale barca dei comici che, in scena nel 2007, ma che non riuscì mai a trasformare in vedrà una nuova collaborazione tra Piccolo spettacolo, offre a Stefano de Luca, regista Teatro di Milano e Teatro Gioco Vita di ed allievo di Strehler, l’occasione per Piacenza. accompagnare i giovani in un “viaggio al In pratica una coproduzione che, dopo il centro del teatro”. Recitazione, teatro bell’esperimento di Miracolo a Milano vede d’ombre, marionette, musica, immagini: il di nuovo insieme le due istituzioni teatrali teatro in tutte le sue forme, quel teatro che guidate da Sergio Escobar e Diego Maj in Goldoni tanto amò e che fu tutta la sua vita, si rivela ai giovani, pronto ad esercitare anche su di loro il proprio irresistibile fascino. Perché anche Goldoni fu un ragazzo, vivace e insofferente agli studi, pronto ad emozionarsi di fronte a un palcoscenico di comici dell’Arte, attratto da una vita vaga- 77 un’avventura prestigiosa che va ad incastonarsi nelle iniziative del Piccolo per festeggiare l’autore che tanta parte ha avuto nella storia dello Stabile milanese. La barca dei comici, drammaturgia di Stella Casiraghi e Stefano De Luca, che, allievo di Strehler, firma anche la regia, avrà dunque scene e ombre di Gioco Vita firmate dal regista Fabrizio Montecchi, le musiche di Fiorenzo Carpi e i costumi di Luisa Spinatelli. Il lavoro si ispirerà ad un episodio raccontato nei Mémoires di Strehler quando Goldoni ebbe il primo incontro col teatro. All’età di 14 anni, infatti, a Rimini, Goldoni lascia la scuola dei Domenicani e fugge in barca con una compagnia di comici per raggiungere la madre a Chioggia, lasciando per sempre gli studi di filosofia. Lo spettacolo è in sostanza un pretesto per raccontare la storia di Goldoni e il suo amore per il teatro. Si tratta di pezzi della sua biografia tra la Commedia dell’Arte, i suoi lavori e la riforma del teatro attuata dal grande veneziano. In pratica un modo per narrare a giovani, ma anche ad adulti, le emozioni del teatro inteso come metafora della vita. (...) «Uno spettacolo - osserva Diego Maj - che assume un significato ancora più forte rispetto al lavoro precedente. Qui c’è un omaggio a Strehler, al teatro e a Goldoni. ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Goldoni è prevista la riduzione sui prezzi dei biglietti per i genitori/accompagnatori dei ragazzi con meno di 14 anni. I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro. Lo spettacolo è programmato anche nell’ambito della Stagione di Teatro Scuola 2006/2007 “SALT’IN BANCO” con il seguente calendario: Teatro Comunale Filodrammatici - Piacenza lunedì 12 febbraio 2007 - ore 10 martedì 13 febbraio 2007 - ore 10 mercoledì 14 febbraio 2007 - ore 10 giovedì 15 febbraio 2007 - ore 10 venerdì 16 febbraio 2007 - ore 10 martedì 20 febbraio 2007 - ore 10 mercoledì 21 febbraio 2007 - ore 10 Teatro Verdi - Castelsangiovanni giovedì 22 febbraio 2007 - ore 10 venerdì 23 febbraio 2007 - ore 10 I prezzi dei biglietti sono quelli in vigore per la rassegna “Salt’in banco” Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) Inoltre, saranno gli attori del Piccolo a muovere le sagome, ad assumere cioè competenze di solito appannaggio dei nostri animatori (...)»”. Spettacolo per le scuole primarie (classi 3-45) e per le scuole secondarie di 1° grado e superiori I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 14 anni euro 8; studenti da 15 a 25 anni euro 10; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti); Teatro Comunale Filodrammatici venerdì 16 febbraio 2007 - ore 21 sabato 17 febbraio 2007 - ore 21 domenica febbraio 2007 - ore 15.30 78 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Goldoni FORMAZIONE INSEGNANTI Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa LA BARCA DEI COMICI: DAI MEMOIRES LA MAGIA DELL’INCONTRO DI CARLO GOLDONI CON IL TEATRO. LA DRAMMATURGIA DI UN’AUTOBIOGRAFIA percorso di formazione per insegnanti a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano Il progetto si collega alla presentazione del nuovo spettacolo La barca dei comici, una coproduzione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa e Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione, dai “Mémoires” di Carlo Goldoni di Giorgio Stehler, proposto alle scuole nel cartellone di “Salt’in banco” ed inserito anche nella sezione “Altri Percorsi” della Stagione di Prosa “Tre per te” 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza. La visione degli spettacolo sarà preceduta da un incontro di formazione rivolto agli insegnanti, finalizzato a fornire chiavi di lettura della rappresentazione teatrale. Eventualmente, gli insegnanti interessati possono scegliere di completare il percorso con la visione dello spettacolo La locandiera, regia di Giancarlo Cobelli, realizzato da Compagnia del Teatro Moderno, Europa Duemila e Teatro Stabile del Veneto, proposto nella Stagione di Prosa “Tre per te” 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza. Si suggerisce anche la visione dello spettacolo La scuola di ballo, regia di Stefano Tomassini, presentato dalla Compagnia Infidi Lumi nella sezione “Altri Percorsi” della Stagione di Prosa “Tre per te” 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza. Un approfondimento dei temi del teatro di Carlo Goldoni, del suo incontro con il teatro: la magia e la suggestione di una scelta, dalla quale è nato il contributo di Goldoni allo sviluppo del linguaggio teatrale. La riforma del teatro, i temi delle commedie goldoniane, la biografia dell’autore: un modo per conoscere meglio Carlo Goldoni nel Tricentenario della sua nascita. È consigliato da parte degli insegnanti il coinvolgimento degli studenti nel percorso (scuola primaria, a partire dalla classe terza, scuola secondaria di di 1° grado e scuola secondaria superiore). In tal caso un esperto del Piccolo Teatro terrà un incontro a scuola con le classi interessate nei giorni antecedenti la rappresentazione teatrale La barca dei comici. Si tratta di un incontro introduttivo alla visione dello spettacolo, che intende offrire agli studenti chiavi di lettura e strumenti di interpretazione della messa in scena. I contenuti dell’incontro potranno di volta in volta essere adattati alle esigenze e agli interessi degli insegnanti e/o degli studenti: l’incontro non si propone infatti come momento esclusivamente funzionale alla visione dello spettacolo, ma si pone l’obiettivo di offrire spunti, suggestioni, occasioni di ulteriore approfondimento sull’opera di Goldoni. Destinatari Il progetto è rivolto agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado. Si tratta infatti di un’iniziativa che può essere utile ai docenti anche come 79 occasione di formazione e aggiornamento professionale, oltre che come arricchimento personale. Finalità e obiettivi Il progetto si pone come momento propedeutico alla visione dello spettacolo La barca dei comici. Durante l’incontro gli operatori del Piccolo offrono agli insegnanti chiavi di lettura e di interpretazione per lo spettacolo a cui assisteranno. In particolare, saranno approfonditi i temi del teatro di Goldoni in riferimento alla lettura che Strehler fece dai “Mémoires”, alla quale si ispira la produzione che vede la regia di Stefano De Luca (Piccolo Teatro di Milano) e le scene e le ombre di Fabrizio Montecchi (Teatro Gioco Vita). Conoscenze e chiavi interpretative che ogni singolo insegnante potrà poi utilizzare con la propria classe in relazione alla visione di altri spettacoli teatrali e/o in esperienze di educazione al teatro nella scuola. Modalità di realizzazione Incontro, tenuto da Roberta Zanoli, responsabile del settore Educazione al Teatro del Piccolo Teatro di Milano, e visione dello spettacolo. A tutti gli insegnanti che partecipano agli incontri è offerto il biglietto gratuito per assistere allo spettacolo La barca dei comici (Teatro Comunale Filodrammatici, 16-1718 febbraio 2007 - ore 21). Agli insegnanti iscritti al percorso di formazione, è offerta la possibilità di assistere a prezzi ridotti agli altri spettacolo di argo- ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Goldoni mento goldoniano in car tellone nella Stagione di prosa 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale: La locandiera (biglietto ridotto a 11 euro) e La scuola di ballo (biglietto ridotto a 10 euro). La partecipazione è libera e gratuita. La presenza dovrà essere attestata dall’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Da parte degli insegnanti è consigliata la prenotazione (Teatro Gioco Vita - Ufficio Scuola), in modo da avere tutti i riferimenti da trasmettere alla biglietteria per l’emissione del biglietto omaggio. Collaborazioni Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Programma venerdì 9 febbraio 2007 - ore 17.30 Teatro Comunale Filodrammatici Incontro tenuto da Roberta Zanoli sul tema La barca dei comici: dai Mémoires la magia dell’incontro di Carlo Goldoni con il teatro. La drammaturgia di un’autobiografia. venerdì 16 febbraio 2007- ore 21.00 sabato 17 febbraio 2007- ore 21.00 domenica 18 febbraio 2007- ore 15.30 Teatro Comunale Filodrammatici Visione dello spettacolo La barca dei comici* * la visione dello spettacolo, se si preferisce, può essere effettuata in alternativa insieme alla classe anche nelle recite mattutine nell’ambito della rassegna “Salt’in banco” La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore Tempi L’incontro dura circa un’ora. Al termine della relazione, sarà dato spazio a domande del pubblico ed approfondimenti. Anche gli eventuali incontri in classe con gli studenti avranno una durata di circa un’ora. Esperti Roberta Zanoli, responsabile del Settore Educazione al teatro del Piccolo Teatro di Milano Laureata in Letteratura greca presso l’Università Statale di Milano con il professor Dario Del Corno, svolge l’attività didattica nella scuola media superiore come docente di lettere fino al 1992. Contemporaneamente inizia il lavoro in teatro come assistente alla regia nella Compagnia Glauco Mauri. Nella stagione 1991/92 segue un corso per addetti all’organizzazione e distribuzione di produzioni teatrali organizzato dal Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, frequentando uno stage presso l’Ufficio Promozione Pubblico. L’anno successivo viene inserita nel nuovo settore denominato Proposte Culturali occupandosi dei progetti di formazione del pubblico. Nella stagione 1997/98, pur continuando le attività formative, affianca Enrico D’Amato come coordinatrice didattica della Scuola di Teatro fondata da Giorgio Strehler. Dal 1999 cura, in qualità di responsabile, gli aspetti progettuali ed operativi del Settore Proposte Culturali. Compito del settore è la realizzazione di attività di educazione al teatro e formazione del pubblico con particolare attenzione al segmento giovani e giovanissimi. In stretta e costante collaborazione con il settore di promozione, vengono individuate aree di pubblico organizzato (scuole, associazioni) alle quali proporre progetti laboratoriali, percorsi didattici, corsi di formazione docenti, incontri propedeutici alla visione degli spettacoli, visite a teatro per conoscere i segreti e comprendere le molteplici implicazioni tecniche ed artistiche di un allestimento, spettacolilaboratorio. In tempi più recenti, la diffusione e la facilità di accesso ad Internet, la ricerca di una possibile applicazione dei lin- guaggi multimediali al settore educativo ha determinato l’ideazione e lo sviluppo di progetti in rete. Principali progetti realizzati: Officina degli scrittori, laboratorio di scrittura creativa riservato agli studenti; Vita di Galileo on line, proposta di Officina degli scrittori in rete; Corso di formazione docenti, laboratorio sui linguaggi della comunicazione teatrale; Lo spettacolo e la sua sintassi, incontri propedeutici alla visione di uno spettacolo; Benvenuti al Piccolo Teatro, visite guidate “dietro le quinte”; Fiabe a merenda: la narrazione come forma elementare di teatro narratori provenienti da tutto il mondo propongono le loro fiabe d’origine; Arlecchino racconta, spettacolo-laboratorio nel quale una compagnia di Comici dell’Arte svela ai giovani spettatori il segreti del teatro; Festival di teatro per bambini, (stagione 2001-2002): un evento unico, con compagnie italiane e internazionali e spettacoli dedicati ai bambini tra i 4 e i 14 anni, in qualità di organizzatrice e responsabile delle attività educational; Viaggio nel teatro.it, percorso interattivo per avvicinarsi al mondo del teatro; Officina degli scrittori. Nuovi percorsi, progetto sperimentale di riscrittura a partire dal Temporale realizzato con gli ospiti e gli operatori dei Centri Diurni del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza. Materiali e strumenti Lezione frontali, dibattito. Eventuali proiezioni di video e testimonianze. Visione della rappresentazione teatrale La barca dei comici. Ai partecipanti al corso saranno fornite anche indicazioni bibliografiche e dispense. Sede di svolgimento Piacenza,Teatro Comunale Filodrammatici Via Santa Franca, 33 - Piacenza - Telefono 0523.315578 Per informazioni e iscrizioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 80 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Goldoni INCONTRI NELLE SCUOLE Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa “Lo spettacolo e la sua sintassi” CARLO GOLDONI DALLA PAGINA ALLA SCENA Incontri propedeutici alla visione dello spettacolo La barca dei comici a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano per le scuole primarie (classi 3-4-5), secondarie di 1° grado, secondarie superiori Prosegue nella stagione 2006/2007 il progetto di educazione al teatro a cura del Piccolo Teatro di Milano avviato negli ultimi anni con gli incontri del ciclo “Lo spettacolo e la sua sintassi” propedeutici nel 2003/2004 alla visione di Arlecchino servitore di due padroni, nel 2004/2005 alla visione di Giorni felici e nel 2005/2006 alla visione di Temporale. Il progetto si collega alla presentazione del nuovo spettacolo La barca dei comici, coproduzione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa e Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione, tratto dai Mémoires di Carlo Goldoni, da un’idea di Giorgio Stehler, proposto alle scuole nel cartellone di “Salt’in banco” ed inserito anche nella sezione “Altri Percorsi” della Stagione di Prosa “Tre per te” 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza. La visione dello spettacolo sarà preceduta da un incontro propedeutico che si terrà nelle scuole e potrà essere rivolto anche a più classi contemporaneamente. L’incontro potrà essere proposto alle scuole primarie (classi 3-4-5), secondarie di 1° grado e secondarie superiori: a seconda dell’età degli studenti, i contenuti e le modalità saranno calibrate alle esigenze della/e classe/i. Eventualmente le classi delle scuole secondarie possono scegliere di completare il percorso con lo spettacolo La locandiera, coproduzione Compagnia del Teatro Moderno, Europa Duemila e Teatro Stabile del Veneto, regia di Giancarlo Cobelli, proposto nell’ambito della Stagione di Prosa Previo accordo con Teatro Gioco Vita, sarà possile effettuare incontri propedeutici alla visione di questi spettacoli. Parole, gestualità, musica, scene, luci… Le componenti che danno vita a uno spettacolo teatrale sono molteplici, quindi è importante “leggere”, di ciascuna, il relativo codice espressivo, la finalità e il significato ad essa collegato. L’incontro si pone come momento propedeutico alla visione dello spettacolo La barca dei comici: gli operatori del Piccolo aiuteranno gli studenti ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e a sviluppare il senso critico, offrendo chiavi di lettura per lo spettacolo a cui assisteranno. “Tre per te” 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza. Si consiglia anche la visione dello spettacolo La scuola di ballo, della Compagnia Infidi Lumi, regia di Stefano Tomassini, in programma nella sezione “Altri Percorsi” della Stagione di Prosa “Tre per te” 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza. Gli incontri sono gratuiti e sono riservati alle classi che acquistano i biglietti dello spettacolo La barca dei comici e che ne fanno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Gli incontri si terranno nel periodo gennaio/febbraio 2007, in date che saranno concordate con gli insegnanti delle classi interessate. La prenotazione deve essere effettuata entro dicembre 2006 rivolgendosi a Teatro Gioco Vita. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 81 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Goldoni Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza ALTRI PERCORSI Infidi Lumi LA SCUOLA DI BALLO Commedia di Carlo Goldoni con Cecilia Broggini, Silvia Giulia Mendola, Linda Montecchiani,Tiziano Ferrari, Domenico Sannino, Nicola Spotorno, Filippo Tansini ideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassini progetto di residenza artistica 06-08 presso Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione «Ballerete il malanno che vi colga» Nell’ultima pagina dei suoi Mémoires, che rappresenta il definitivo commiato dell’ottuagenario Goldoni nei confronti del mondo attraverso la costruzione mitografica di un’intera vita dedicata al teatro e vissuta da protagonista, purtuttavia celando le difficoltà oggettive di un continuo aggiornamento nei confronti dei mutamenti del tempo e della storia, quando il passato già luminoso declina, e il successo scivola via, ebbene in questa ultima pagina si riflette in pieno l’atteggiamento in apparenza bonario e remissivo di un Goldoni coerentemente fedele agli imperativi di “verità” e “natura”, ma quale maschera di una personalità inquieta nei confronti della propria biografia e del proprio passato magistero comico, indifferente come è noto a quegli eventi storici, specie durante l’ultima parte della sua vita, che lo sfiorano senza lasciare traccia apparente.Tale riflesso diventa addirittura emblematico se dietro al silenzio, alla ritrosia e alla discrezione dignitosa di questi ultimi difficili anni di vita, scorgiamo gli interstizi di un tramonto tutt’altro che sereno e agiato, incapace di sfoghi o lamentose confidenze, e dunque per questo non meno rabbioso o crucciato. Se l’Alfieri, che lo visitò nella primavera del 1784 tornando da Londra, lo apostrofò “buon vecchietto”, ben ne colse da ultimo la dignità remissiva ma vigile di un uomo che stava chiudendo a credito i conti con il prossimo e con la storia, compreso ogni della critica, come ne La scuola di ballo contro la mediocrità della nobiltà e della borghesia pretenziosa e galante, a un passo già profetico della società dello spettacolo: «Pantalone abbatte Luigi XVI e rifonda il mondo a propria misura. Con il suo teatro - forse il più grande monumento eretto alla classe borghese - Goldoni ha contribuito non poco a questa vittoria, ma è forse troppo tardi perché egli possa accorgersene davvero; anche a lui, al pari di Mosè, la Terra promessa è negata» (Luigi Lunari). s.t. Spettacolo per le scuole secondarie superiori Teatro Comunale Filodrammatici venerdì 17 novembre 2006 - ore 21 molesto detrattore, possibilmente ancora con un ultimo sorriso, quello sospeso dei soli “libri divertenti” degli ultimi suoi giorni. La rivoluzione francese porterà al potere quella classe sociale che il Goldoni ha con grande ingegno esaltato anche con learmi Lo spettacolo La scuola di ballo è in programma anche mercoledì 15 novembre 2006 - ore 21 giovedì 16 novembre 2006 - ore 21 I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 25 anni euro 10; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti). I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 82 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Goldoni Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza PROSA Compagnia del Teatro Moderno Europa Duemila Teatro Stabile del Veneto LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni uno spettacolo di Giancarlo Cobelli con Mascia Musy e Francesco Biscione, Paolo Musio, Massimo Cimaglia, Alessandra Celi, Federica De Cola, Andrea Benedet, Antonio Fermi,Vincenzo Rollo, Peppe Sottile, Antonio Burgio spazio scenico Alessandro Ciammarughi disegno luci Robert John Resteghini elaborazione drammaturgica Giancarlo Cobelli Nel 2007 ricorre il tricentenario della nascita di Carlo Goldoni, forse il più importante autore italiano teatrale di tutti i tempi.Tra gli innumerevoli testi che ha scritto, uno dei suoi capolavori è senz’altro La locandiera. Il 22 aprile 1979 Giancarlo Cobelli in occasione dell'inaugurazione del Teatro Goldoni di Venezia appena restaurato, allestì una celebre edizione de La locandiera, con Carla Gravina protagonista. Lo spettacolo conobbe un tale successo da essere rappresentato per ben tre stagioni di seguito. Quello spettacolo “passò alla storia”: fu infatti salutato dall’ambiente teatrale come una svolta nelle regie goldoniane. Non ne veniva fuori una Mirandolina raffinata, come per esempio quella Morelli-Visconti che pure rivoluzionò tanti luoghi comuni goldoniani, ma un personaggio - e uno spettacolo - duro e elegante, un po’ ‘noir’, con una forte componente erotica e di conflitto sociale. Molti anni dopo lo stesso regista sceglie Mascia Musy per rinnovare questo suo capolavoro. Il ruolo che fu di Pino Micol è ora interpretato da Francesco Biscione, la parte del Marchese è affidata a Paolo Musio, il Conte è Massimo Cimaglia e Fabrizio Andrea Benedet. Il genio di Cobelli si è particolarmente incentrato sulla recitazione cercando ritmi “umani” con un respiro diverso da quei ritmi vertiginosi che la televisione ci impone e che spesso ritroviamo non solo perché in esso traspare fortemente tutto il meglio del grande maestro Cobelli, ma perché è forse una delle poche, ultime occasioni di vedere uno spettacolo teatrale tanto moderno nella regia,quanto classico in un rigore di cui il nostro ambiente si sta sempre più depauperando. In un quotidiano dove si parla tanto e si ascolta poco: uno spettacolo che spinge all’ascolto. Fermate per una sera la frenesia e la televisione, e godetevi un diverso ritmo, una diversa serata, una diversa Locandiera. nel nostro quotidiano.Ogni battuta è soppesata e calibrata in ogni suo piccolo particolare. Sono soprattutto i giovani a subire maggiormente il fascino di uno spettacolo che oltre a creare una dimensione diversa e lontanissima da quella televisiva, rende ai personaggi goldoniani uno spessore ben più marcato dagli ‘a parte’ ai quali erano relegati. Insomma uno spettacolo da non perdere Spettacolo per le scuole secondarie superiori Teatro Municipale giovedì 8 marzo 2007 - ore 21 venerdì 9 marzo 2007 - ore 21 I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 25 anni euro 11; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti). I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 83 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Brecht Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza PROSA Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa MILVA CANTA BRECHT regia Cristina Pezzoli testi Bertolt Brecht musiche Bertolt Brecht, Hanns Eisler, Kurt Weill con Milva pianoforte Vicky Schaetzinger fisarmonica Bruno Poletto chitarra, banjo Federico Ulivi sax soprano, contralto, baritono Marco Albonetti Ecco l’artista che tutti ci invidiano di nuovo faccia a faccia con Brecht. Così Milva ritorna all’antico maestro per ripercorrere con noi i suoi grandi successi, i suoi mitici incontri. Da un’idea di Giorgio Strehler, un viaggio attraverso il mondo poetico di uno dei più grandi autori del Novecento raccontato dalla voce di un’interprete straordinaria. Artista amatissima da Giorgio Strehler, grande interprete e “ambasciatrice” dell’opera brechtiana in Italia e nel mondo, Milva torna “cantare Brecht” in una impaginazione registica che, come afferma Cristina Pezzoli, si pone il problema di un “aggiornamento di Brecht rispetto al presente”. «Non sarei quella che sono oggi, dopo più di quarant’anni di carriera internazionale, se non avessi avuto la fortuna di incontrare sul mio cammino Giorgio Strehler». Così Milva parla di un incontro che le ha cambiato la vita e che ha avuto in Brecht uno dei momenti più alti del suo percorso artistico. In Milva canta Brecht, attraverso un ventaglio melodico che spazia da songs tratte da L’Opera da tre soldi a brani di canzoni e ballate, la straordinaria voce di Milva accompagna il pubblico in un recital che, spiega la cantante, «ha avuto molte edizioni, ma di cui oggi presentiamo una versione che, a mio avviso, rappresenta un ‘florilegio’, figure femminili, lo spettacolo intesse parole e musica e, in un gioco di rimandi iconografici all’oggi, fa “reagire” il pensiero brechtiano con la complessità del mondo contemporaneo, in un processo di ricontestualizzazione capace di metterne in luce attualità e anacronismi. L’uso delle immagini - chiari riferimenti all’oggi, icone di guerre presenti - e la voce, anche recitante, di Milva arricchiscono di sfumature inedite le parole dei songs, le poesie, gli epigrammi, da cui emerge con forza la capacità brechtiana di analisi e comprensione della realtà. Spettacolo per le scuole secondarie superiori un’antologia di tutte le altre versioni». Si rinnova così, a cinquant’anni dalla scomparsa di Brecht, il viaggio attraverso l’opera poetica di uno dei più grandi autori del Novecento, un viaggio iniziato tanti anni fa e che Strehler amava definire “un salto in cielo”. Diviso in tre sezioni, le ballate, la guerra, le Teatro Municipale mercoledì 28 marzo 2007 - ore 21 I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 25 anni euro 11; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti). I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 84 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Brecht Formazione insegnanrti Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa IL TEATRO DI BRECHT TRA VITA DI GALILEO E I SONGS percorso di formazione per insegnanti a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano Il progetto si collega all’ospitalità dello spettacolo del Piccolo Teatro di Milano Milva canta Brecht e allo spettacolo Vita di Galileo con Franco Branciaroli, coproduzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Teatro de Gli Incamminati, proposti alle scuole secondarie superiori nel cartellone di “Salt’in banco” come appuntamento fuori rassegna (sono infatti inseriti nella stagione di prosa 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale). La visione dello spettacolo Milva canta Brecht sarà preceduta da un incontro di formazione rivolto agli insegnanti, finalizzato a fornire chiavi di lettura della rappresentazione teatrale e del teatro di Bertolt Brecht. Eventualmente gli insegnanti interessati possono scegliere di completare il percorso con la visione dello spettacolo Vita di Galileo (anch’esso proposto nella stagione di prosa 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza). Un approfondimento dei temi del teatro di Bertolt Brecht, da Vita di Galileo ai Songs. Per gli insegnanti delle scuole secondarie superiori è consigliato il coinvolgimento degli studenti delle loro classi nel percorso. In tal caso un esperto del Piccolo Teatro terrà un incontro a scuola con le classi interessate nei giorni antecedenti la rappresentazione teatrale. Si tratta di un incontro introduttivo alla visione dello spettacolo, che intende offrire agli studenti chiavi di lettura e strumenti di interpretazione della messa in scena. I contenuti dell’incontro potranno di volta in volta essere adattati alle esigenze e agli interessi degli insegnanti e/o degli studenti: l’incontro non si propone infatti come momento esclusivamen- te funzionale alla visione dello spettacolo, ma si pone l’obiettivo di offrire spunti, suggestioni, occasioni di ulteriore approfondimento sull’opera di Brecht. Per assistere alle rappresentazioni, agli studenti sarà proposto un biglietto con speciale riduzione. Destinatari Il progetto è rivolto in particolare agli insegnanti delle scuole secondarie di 1° grado e superiori, ma anche delle primarie. Si tratta infatti di un’iniziativa che può essere utile ai docenti anche come occasione di formazione e aggiornamento professionale, oltre che come arricchimento personale. Finalità e obiettivi Il progetto si pone come momento propedeutico alla visione dello spettacolo Milva canta Brecht. Durante l’incontro gli operatori del Piccolo offrono agli insegnanti chiavi di lettura e di interpretazione per lo spettacolo a cui assisteranno. In particolare, saranno approfonditi i temi del teatro di Brecht: conoscenze e chiavi interpretative che ogni singolo insegnante potrà poi utilizzare con la propria classe in relazione alla visione di altri spettacoli teatrali e/o in esperienze di educazione al teatro nella scuola. Modalità di realizzazione Un incontro, tenuto da Roberta Zanoli, responsabile del settore Educazione al teatro del Piccolo Teatro di Milano, e la successiva visione degli spettacoli Milva canta Brecht e Vita di Galileo. A tutti gli insegnanti che partecipano all’incontro è offerto il biglietto gratuito per assistere agli spettacoli Milva canta Brecht (Teatro Municipale, 28 marzo 2007 - ore 21) e Vita di Galileo (Teatro Municipale, 23 e 24 aprile 2007 - ore 21). La partecipazione è libera e gratuita. La presenza dovrà essere attestata dall’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Da parte degli insegnanti è consigliata la prenotazione (Teatro Gioco Vita - Ufficio Scuola), in modo da avere tutti i riferimenti da trasmettere alla biglietteria per l’emissione del biglietto omaggio. Collaborazioni Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa PROGRAMMA venerdì 23 marzo 2007 - ore 17.30 Teatro Comunale Filodrammatici Incontro tenuto da Roberta Zanoli sul tema Il teatro di Bertolt Brecht tra Vita di Galileo e i songs mercoledì 28 marzo 2007 - ore 21.00 Teatro Municipale Visione dello spettacolo Milva canta Brecht 85 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Brecht lunedì 23 aprile 2007 - ore 21 martedì 24 aprile 2007 - ore 21 Teatro Municipale Visione dello spettacolo Vita di Galileo La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore. Tempi L’incontro dura circa un’ora. Al termine della relazione, sarà dato spazio a domande del pubblico ed approfondimenti. Anche gli eventuali incontri in classe con gli studenti avranno una durata di circa un’ora. Esperti Roberta Zanoli, responsabile del Settore Educazione al teatro del Piccolo Teatro di Milano Laureata in Letteratura greca presso l’Università Statale di Milano con il professor Dario Del Corno, svolge l’attività didattica nella scuola media superiore come docente di lettere fino al 1992. Contemporaneamente inizia il lavoro in teatro come assistente alla regia nella Compagnia Glauco Mauri. Nella stagione 1991/92 segue un corso per addetti all’organizzazione e distribuzione di produzioni teatrali organizzato dal Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, frequentando uno stage presso l’Ufficio Promozione Pubblico. L’anno successivo viene inserita nel nuovo settore denominato Proposte Culturali occupandosi dei progetti di formazione del pubblico. Nella stagione 1997/98, pur continuando le attività formative, affianca Enrico D’Amato come coordinatrice didattica della Scuola di Teatro fondata da Giorgio Strehler. Dal 1999 cura, in qualità di responsabile, gli aspetti progettuali ed operativi del Settore Proposte Culturali. Compito del settore è la realizzazione di attività di educazione al teatro e formazione del pubblico con particolare attenzione al segmento giovani e giovanissimi. In stretta e costante collaborazione con il settore di promozione, vengono individuate aree di pubblico organizzato (scuole, associazioni) alle quali proporre progetti laboratoriali, percorsi didattici, corsi di formazione docenti, incontri propedeutici alla visione degli spettacoli, visite a teatro per conoscere i segreti e comprendere le molteplici implicazioni tecniche ed artistiche di un allestimento, spettacolilaboratorio. In tempi più recenti, la diffusione e la facilità di accesso ad Internet, la ricerca di una possibile applicazione dei linguaggi multimediali al settore educativo ha determinato l’ideazione e lo sviluppo di progetti in rete. Principali progetti realizzati: Officina degli scrittori, laboratorio di scrittura creativa riservato agli studenti; Vita di Galileo on line, proposta di Officina degli scrittori in rete; Corso di formazione docenti, laboratorio sui linguaggi della comunicazione teatrale; Lo spettacolo e la sua sintassi, incontri propedeutici alla visione di uno spettacolo; Benvenuti al Piccolo Teatro, visite guidate “dietro le quinte”; Fiabe a merenda: la narrazione come forma elementare di teatro - narratori provenienti da tutto il mondo propongono le loro fiabe d’origine; Arlecchino racconta, spettacolo-laboratorio nel quale una compagnia di Comici dell’Arte svela ai giovani spettatori il segreti del teatro; Festival di teatro per bambini, (stagione 2001-2002): un evento unico, con compagnie italiane e internazionali e spettacoli dedicati ai bambini tra i 4 e i 14 anni, in qualità di organizzatrice e responsabile delle attività educational; Viaggio nel teatro.it, percorso interattivo per avvicinarsi al mondo del teatro; Officina degli scrittori. Nuovi percorsi, progetto sperimentale di riscrittura a partire dal Temporale realizzato con gli ospiti e gli operatori dei Centri Diurni del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza. Materiali e strumenti Lezioni frontali, dibattito. Proiezioni di video e testimonianze. Visione della rappresentazione teatrale Milva canta Brecht. Ai partecipanti al corso saranno fornite anche indicazioni bibliografiche e dispense. Sede di svolgimento Piacenza,Teatro Comunale Filodrammatici Via Santa Franca, 33 - Piacenza - Telefono 0523.315578 Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 86 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Brecht Incontri nelle scuole Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa “Lo spettacolo e la sua sintassi” PER CONOSCERE BRECHT Incontri propedeutici alla visione dello spettacolo Milva canta Brecht a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano per le scuole secondarie superiori Prosegue nella stagione 2006/2007 il progetto di educazione al teatro a cura del Piccolo Teatro di Milano, avviato negli ultimi anni con gli incontri del ciclo “Lo spettacolo e la sua sintassi” propedeutici alla visione nel 2003/2004 di Arlecchino servitore di due padroni, nel 2004/2005 di Giorni felici e nel 2005/2006 di Temporale. Il progetto si collega alla visione di Milva canta Brecht, proposto alle scuole superiori nel cartellone di “Salt’in banco” come appuntamento fuori rassegna (è infatti inserito nella stagione di prosa 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza). La visione dello spettacolo sarà preceduta da un incontro propedeutico che si terrà nelle scuole e potrà essere rivolto anche a più classi contemporaneamente. Eventualmente le classi possono scegliere di completare il percorso con lo spettacolo Vita di Galileo, con Franco Branciaroli, coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro de Gli Incamminati (anch’esso proposto nella stagione di prosa 2006/2007 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza). Parole, gestualità, musica, scene, luci… poiché le componenti che danno vita a uno spettacolo teatrale sono molteplici, è importante “leggere”, di ciascuna, il relativo codice espressivo, la finalità e il significato ad essa collegato. L’incontro si pone come momento propedeutico alla visione dello spettacolo Milva canta Brecht: gli operatori del Piccolo aiuteranno gli studenti ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e a sviluppare il senso critico, offrendo chiavi di lettura per lo spettacolo a cui assisteranno. Su richiesta delle classi, a completamento del percorso, potrà essere concordato anche un incontro sullo spettacolo Vita di Galileo (che potrà tenersi eventualmente nella stessa mattinata di quello relativo a Milva canta Brecht). 87 Gli incontri sono gratuiti e sono riservati alle classi che acquistano i biglietti dello spettacolo Milva canta Brecht e che ne fanno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Gli incontri si terranno tra la fine di gennaio e marzo 2007. La prenotazione deve essere effettuata entro dicembre 2006 rivolgendosi a Teatro Gioco Vita. Su richiesta delle classi, a completamento del percorso, potrà essere concordato anche un incontro sullo spettacolo Vita di Galileo, che potrà tenersi eventualmente nella stessa mattinata di quello relativo a Milva canta Brecht (anche questo incontro sarà gratuito e riservato alle classi che acquistano i biglietti dello spettacolo Vita di Galileo e che ne faranno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita). Le adesioni saranno accolte previa verifica della disponibilità di posti per gli spettacoli. Collaborazioni Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Brecht Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza PROSA Franco Branciaroli VITA DI GALILEO di Bertolt Brecht regia Antonio Calenda scene Pier Paolo Bisleri costumi Elena Mannini luci Gigi Saccomandi produzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Teatro de Gli Incamminati L’uomo e il senso di responsabilità, la ricerca e l’etica, lo scienziato e il potere: si sviluppa fra questi cardini - di assoluta attualità - Vita di Galileo, una delle opere più importanti e profonde di Bertolt Brecht, ma anche una fra le più ambigue e avvincenti. Composto fra il 1938 e il 1943, il dramma fu rielaborato in almeno tre distinte riprese, e costituì sempre un culmine nella produzione brechtiana: una sorta di “testamento spirituale” sia sul piano del lavoro teatrale, che su quello del contenuto morale, per il grande autore di Augusta; un capolavoro nei cui inquietanti chiaroscuri e nelle cui evoluzioni ci sembra di poter intuire le vie per comprendere veramente il XX secolo ed i suoi conflitti, ove sono radicate le ombre del nostro presente… Sarebbero sufficienti queste prime scarne riflessioni a motivare un nuovo allestimento di Vita di Galileo, ma il testo è ricchissimo di ulteriori induzioni che si rivolgono con forza ancor più dirompente all’uomo contemporaneo, dibattuto più che mai nella scelta fra reificazione e intimi valori, fra anelito al potere e responsabilità, fra conformismo e isolamento. Temi di profondo coinvolgimento su cui il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia assieme al Teatro de Gli Incamminati intende puntare, nella realizzazione della nuova messinscena dell’opera, affidata al suggestivo ed essenziale linguaggio registico di Antonio Calenda e - per il ruolo del titolo – al vigoroso talento e all’intensa espressività di uno dei maggiori protagonisti della scena nazionale, Franco Branciaroli. «Per comprendere a fondo il senso e le peculiarità di questo testo - sostiene il regista - è necessario risalire alle grandi motivazioni per cui fu creato, alle riflessioni e agli eventi che spinsero Brecht ad elaborarlo in certe direzioni… Impossibile non correlare l’ultima definitiva versione di Vita di Galileo (in cui l’autore condanna l’abiura del protagonista) con l’atteggiamento di certi scienziati a lui coevi, che proprio in quegli anni si erano resi indirettamente colpevoli del disastro di Hiroshima, mettendo a disposizione di uomini comuni e della politica di potenza i loro studi sulla scissione dell’atomo. Impossibile non ricordare le osservazioni di Brecht sulla scelta di Robert Oppenheimer e di quei fisici che pur di non cedere alle richieste di un governo dedito alla guerra rinunciarono a incarichi di prestigio certi che “scoprire qualcosa fosse diventato un’ignominia”». Argomenti che già nel 1963 sollecitarono il genio di Giorgio Strehler e lo indussero a creare uno spettacolo profondamente significativo e sui quali, attualmente, appare ancora più urgente e opportuna una riflessione. Brecht ci ha donato un testo presago, turbato dall’intuizione dei disastri che l’uso distorto della scienza avrebbe procurato all’umanità: oggi siamo noi quell’umanità. È nostro il mondo che trema davanti alla pervicacia dell’Iran nell’uso indiscriminato del nucleare, nostro l’incubo della clonazione, nostre le nazioni che - per seguire la logica dell’interesse e del consumo proprie del capitalismo rischiano la distruzione del pianeta, disattendendo al protocollo di Kioto… «La scienza e la necessità di rigenerarla secondo un’etica che le offra motivazioni assolute - anticipa ancora Calenda - saranno dunque i temi nodali della nostra lettura, che - rispetto al passato - non svilupperà invece il profilo della critica alla Chiesa: una scelta che apparirebbe anacronistica alla luce del famoso “perdono per Galileo e per le vittime della Santa Inquisizione” chiesto da Papa Wojtila, come pure delle osservazioni dello stesso Brecht, che nelle ultime note suggerisce - per non limitare le potenzialità e il senso del testo - di riconoscere alla Chiesa semplicemente il ruolo di rappresentante dell’ “autorità”». Con la guida esperta e sensibile di Antonio Calenda, Franco Branciaroli ha già affrontato con successo il mistero di un grande eroe negativo: lo shakespeariano Riccardo III. Si prospetta ricco di complessità e sortilegi anche il percorso che sul piano psicologico e interpretativo Calenda suggerirà all’attore per questo Galileo: un eroe moderno, negativo, ma a cui - questa l’ultima speranza che Brecht offre al suo e al nostro futuro - rimane sempre la chance di agire positivamente. Spettacolo per le scuole secondarie superiori Teatro Municipale lunedì 23 aprile 2007 - ore 21 martedì 24 aprile 2007 - ore 21 I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 25 anni euro 11; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti). I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 88 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Il mestiere del teatro Incontri nelle scuole IL MESTIERE DEL TEATRO Incontri di introduzione ai linguaggi della scena a cura di Roberta Zanoli - Piccolo Teatro di Milano per gli studenti delle scuole primarie (classi 3-4-5), secondarie di 1° grado e superiori brati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti. Finalità e obiettivi L’incontro si pone l’obiettivo di introdurre i ragazzi all’esperienza del teatro, alle figure artistiche e tecniche che lavorano alla realizzazione dello spettacolo, agli elementi caratteristici della rappresentazione teatrale. Un’ “introduzione” al teatro, momento che vuole essere allo stesso tempo propedeutico e di stimolo ad un autentico incontro con le arti della scena, che si realizza attraverso la visione dello spettacolo teatrale. Perché è vero che il teatro è difficile da raccontare. Ma possiamo conoscere meglio le componenti che danno vita a uno spettacolo teatrale: parole, gestualità, musica, scene, luci… sono molteplici, ed è importante “leggere”, di ciascuna, il relativo codice espressivo, la finalità e il significato ad essa collegato. Per imparare a conoscere il “mestiere del teatro”. E per offrire spunti, suggestioni, curiosità nei confronti dell’esperienza teatrale. L’obiettivo è di aiutare ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo della scena e a sviluppare il senso critico, offrendo chiavi di lettura da utilizzare in occasione della visione di spettacoli a teatro o in altre esperienze di educazione teatrale, soprattutto nella scuola. Modalità di realizzazione Si tratta di uno o più incontri (a seconda dell’età e degli interessi degli studenti e del livello di approfondimento che si vuole proporre) che potranno essere realizzati a scuola o in teatro, anche per più classi contemporaneamente. Collaborazioni Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Piccolo Teatro di Milano Tempi L’incontro “Il mestiere del teatro” dura circa un’ora, con spazio alle domande del pubblico Esperti Roberta Zanoli, responsabile del Settore Educazione al teatro del Piccolo Teatro di Milano Destinatari Il progetto è rivolto agli studenti delle scuole primarie (classi 3-4-5), secondarie di 1° grado e secondarie superiori. I contenuti e le modalità dell’incontro saranno cali- Materiali e strumenti Lezione frontale, proiezione di video e testimonianze, spazio al dibattito e alle domande di approfondimento. Sede di svolgimento Gli incontri si possono tenere direttamente nelle scuole oppure al Teatro Comunale Filodrammatici (previa verifica della disponibilità dello spazio). Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 89 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Pre/Visioni Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza ALTRI PERCORSI PRE/VISIONI SEGNI NEL TEMPO con Tam Teatromusica, East Rodeo e i giovani del laboratorio “Segni nel tempo” in scena Lara Boselli, Roberta Bozzi, Giovita Caniggia, Cristina Chiappini,Tania Chiodaroli, Sabrina De Canio, Elisa Fantinati, Manuela Fontana, Michel Franzoso, Simona Fornari, Matteo Ghisalberti, Serena Groppelli, Francesca Lateana,Teresa Moschin, Graziella Rimondi, Sergio Tonini ideazione e composizione Pierangela Allegro, Michele Sambin suoni organizzati Kole Laca, Michele Sambin, Alen Sinkauz, Nenad Sinkauz fonica Enrico Maso a cura di Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto “InFormazione Teatrale 2006” Segni nel tempo è un progetto, non un semplice spettacolo. È un luogo di sperimentazione sul linguaggio, una forma aperta, un’idea in movimento. Segni nel tempo si compone di una serie di piccoli pezzi collegati uno all’altro per assonanza, musicalità, rottura ritmica, proprio come in una serata a programma di un concerto musicale. È un raccontare altro da quello che il teatro ci ha abituato a considerare racconto. È un raccontare sospeso tra immagine e suono, visionario ironico e sconnesso come spesso accade ai sogni notturni e ai desideri. Ma è raccontare. A modo nostro il nostro tempo. Due generazioni condividono la scena di Segni nel tempo e si alternano nei diversi ruoli di musicista, performer, datore luci, fonico…una micro comunità unita dalla tenace fiducia in un teatro astratto, un teatro che non descrive stati d’animo, ma li provoca; un teatro che indica come tutto sia già lì sotto i nostri occhi. Basta solo volerlo ascoltare. I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: euro 5 posto unico studenti (platea/galleria, non numerato) euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato) Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e resto, come l’universo. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) Teatro Comunale Filodrammatici sabato 14 ottobre 2006 - ore 21 Spettacolo per le scuole secondarie superiori 90 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Pre/Visioni Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza ALTRI PERCORSI PRE/VISIONI Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi TRE SORELLE di Anton Cechov traduzione Gerardo Guerrieri regia Maurizio Schmidt con Stefano Annoni,Valeria Barreca, Paola Campaner, Giorgia Coco, Andrea Corsi, Angelo Di Genio, Michele Di Giacomo, Sara Fenoglio, Biagio Fontana, Paolo Fronticelli, Marco Maccieri, Alessandro Mercurio, Francesca Radaelli scene a cura del laboratorio di scenotecnica diretto da Fabrizio Palla luci Paolo Latini costumi Enza Bianchini macchinisti Claudio Cerra, Roberto Manzotti I drammi maggiori di Cechov sono un dono per così dire doppio: di essi ci rimane oltre al testo anche la partitura scenica nata dal rapporto dell’autore con Stanislavskij, Nemirovic-Dancenko ed il Teatro d’Arte di Mosca. Nel caso di Tre Sorelle: 1160 gesti scenici con indicazioni molto particolareggiate di spazio, rumori, oggetti e gesti con planimetrie dinamiche rappresentanti il movimento dei personaggi nello spazio. L’idea della pubblicazione delle note di regia fu dello stesso Cechov, ma fu realizzata da Stanislavskij, solo alla fine della sua vita (1938), perché rappresentavano un metodo di lavoro che successivamente aveva ritenuto superato. Si tratta di un documento unico e sensazionale: di uno dei più grandi autori di tutti i tempi abbiamo a disposizione sia la parte che la partitura originali; di uno dei più grandi teorici di tutti i tempi abbiamo a disposizione delle indicazioni che sono indice concreto degli stadi di avanzamento della sua ricerca. A cento anni esatti dalla morte di Cechov, per un gruppo di attori in formazione è un gioco rischioso e stimolante tornare a percorrere esattamente quelle sequenze di azione andate in scena nel 1901, cercando di integrare con la propria fantasia quello che le note non possono tramandarci: il loro ritmo, il senso intimo, le intenzioni che le muovono dall’interno. Provare a tornare - a distanza di ogni tempo - in quelle scarpe che sono state di attori come Mejerchold, Olga Knipper, Stanislavskij e provare a rifare i loro gesti non è indice di presunzione, né nasce dall’idea di poter copiare risultati scenici inconoscibili prima che irraggiungibili: permette un contatto diretto, non mediato dai pregiudizi, con alcuni principi cardine della nostra tradizione teatrale. Quella che diventerà la teoria delle azioni psicofisiche è infatti agli albori in queste note di regia, nelle quali la partitura delle azioni sceniche nasce ancora dall’immaginazione del regista demiurgo e non nel corpo dell’attore. È proprio su un materiale di confine di questa portata, così carico di gesti scenici ancora antichi mescolati ad altri di novità sensazionale, che ha senso confrontarsi perché un attore di oggi trovi una sua bussola di riferimento in quel tragitto di ricerca per tentativi ed errori che è il teatro. Teatro Comunale Filodrammatici venerdì 20 ottobre 2006 - ore 21 Spettacolo per le scuole secondarie superiori I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: euro 5 posto unico studenti (platea/galleria, non numerato) euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato) Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e resto, come l’universo. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 91 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Pre/Visioni Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza ALTRI PERCORSI PRE/VISIONI Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi L’ARMA SEGRETA DI ARCHIMEDE di Dumitru Solomon regia Massimo Navone scene Fabrizio Palla luci Paolo Latini costumi Enza Bianchini assistente alla regia Sofia Pelczer collaborazione Ambra D’Amico con Giulia Cailotto, Paola Campaner, Giorgia Coco, Angelo Di Genio, Michele Di Giacomo, Sara Fenoglio, Biagio Fontana, Paolo Fronticelli, Leonardo Lapomarda, Alessandro Mercurio,Alberto Onofrietti, Roberto Testa Note di regia Dumitru Solomon, uno dei protagonisti della storia della drammaturgia rumena di questi ultimi quarant’anni, vincitore di diversi premi prestigiosi e rappresentato in importanti teatri d’Europa, per il pubblico italiano è una novità assoluta. L’arma segreta di Archimede è ambientato nell’antichità, ma la vicenda che vede il protagonista impegnato nella difesa di Siracusa contro la conquista da parte dei Romani, è rivisitata da un punto i vista che ne evidenzia l’attualità. In un’atmosfera tra fiaba e sogno, il testo fa riflettere su alcuni dei grandi temi che percorrono la storia dell’umanità: la crisi di un popolo che sta per essere oppresso e cerca strategie di resistenza, il mondo degli oppressori con le sue spietate dinamiche di potere, la contrapposizione tra i diversi ceti sociali. In questo scenario di guerra, Archimede diventa l’uomo chiave intorno al quale si gioca la partita tra le due fazioni: protagonista e arbitro del conflitto, deve decidere la destinazione delle proprie invenzioni e calcolarne le conseguenze. Riconsiderando le questioni fondamentali del rapporto tra scienza e filosofia, tra morale ed etica, tra società e politica, la sua riflessione attraversa le più importanti scuole filosofiche dell’Antica Grecia con un chiaro riferimen- una penna leggera, ironica, costruendo una drammaturgia in cui i rapporti tra i personaggi richiamano le coppie classiche della commedia dell’arte: servo-padrone, innamorati nobili e poveri, servi che bisticciano. Le battute si alternano abilmente tra i meccanismi di comicità e le riflessioni erudite, disponendo un interessante campo di gioco per gli attori neodiplomati della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Massimo Navone to alle problematiche attuali. Nel testo di Salomon il concetto di vita che Archimede sposa è quello di un continuo esperimento ludico, anche se il gioco comporta dei rischi, a volte mortali. La sua leggerezza d’animo e la sua purezza lo portano infatti a mettersi in pericolo, senza rendersene conto. L’autore tocca questi temi importanti con Teatro Comunale Filodrammatici sabato 21 ottobre 2006 - ore 21 Spettacolo per le scuole secondarie superiori I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: euro 5 posto unico studenti (platea/galleria, non numerato) euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato) Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e resto, come l’universo. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 92 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Pre/Visioni Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza ALTRI PERCORSI PRE/VISIONI Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi CHANGING PARTS Untitled dimostrazione - spettacolo di Lucinda Childs con il corso di Teatrodanza laboratorio coreografico di Lucinda Childs creato per e con gli allievi della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi musiche Philip Glass con Alessio Attanasio, Paola Bedoni, Eleonora Bonvini, Mattia Furlan, Matteo Graziano, Lara Guidetti, Marzia Liberatore, Scarlett Mattka, Caterina Poletti, Annalisa Rainoldi, Ilaria Tanini, Stela Vathi special guest Luca Zangheri luci Paolo Latini costumi Enza Bianchini sartoria Nunzia Lazzaro Lucinda Childs ha accettato di tenere, nell’anno accademico 2005-2006, un laboratorio coreografico di lunga durata: il primo in una scuola professionale italiana che giunga ad una messinscena coreografica. Il lavoro nasce dalle improvvisazioni guidate degli allievi del secondo e terzo anno e si articola in composizioni per lo più per piccoli gruppi che si succedono dando vita a micro-strutture coreografiche rigorosissime e complesse pur nella sobria semplicità dei movimenti. Per gli allievi, un’esperienza unica e illuminante: hanno appreso un metodo per gestire il delicato passaggio in cui si deve trovare una forma, una misura, dei tempi d’esecuzione e infine “un’anima” a un’improvvisazione in relazione a ciò che segue e a ciò che è venuto prima dell’improvvisazione stessa. Tutto il lavoro preparatorio di Changing Parts si è svolto senza il supporto musicale, secondo le originarie abitudini sperimentali di Lucinda Childs; successivamente la coreografa - che ha legato il proprio nome al Minimalismo, a taluni spettacoli di riferimento di Robert Wilson e Philip Glass (a partire da Einstein on The Beach, 1973) e a capolavori della danza postmoderna come Dance (ancora con la musica di Glass e scene-video di Sol Lewitt) - ha voluto inserire nella confezione coreografica da lei strutturata, uno dei pezzi più celebri del primo Glass, Music with Changing Parts del 1970. Progetto didattico-formativo, Changing Parts è una sperimentazione di estremo interesse anche per lo spettatore. Vi si ravvisano, infatti, tutti gli ingredienti della poetica formalista di Lucinda Childs, nei suoi corsi e ricorsi all’utilizzo del gesto quotidia- no, e nella sua evoluzione dal Minimalismo ieratico e ortodosso delle origini all’odierno arricchimento linguistico più complesso e stratificato. Senza contare la componente aggiuntiva, ovvero la fantasia degli stessi allievi: messa al servizio di un laboratorio “spettacolare” in cui i corpi vibrano nel silenzio come nella musica, all’interno di una struttura quasi ipnotica, senza inizio e senza fine, potenzialmente infinita. Teatro Comunale Filodrammatici domenica 22 ottobre 2006 - ore 21 Spettacolo per le scuole secondarie superiori I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: euro 5 posto unico studenti (platea/galleria, non numerato) euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato) Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e resto, come l’universo. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 93 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Pre/Visioni Incontri nelle scuole Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi INCONTRI NELLE SCUOLE Incontri nell’ambito della Convenzione tra Teatro Gioco Vita e la Fondazione Scuole Civiche di Milano per le scuole secondarie superiori Incontri collegati all’ospitalità degli spettacoli Tre Sorelle, L’arma segreta di Archimede e Changing Parts - Untitled Gli artisti della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi sono disponibili ad incontrare gli studenti per presentare l’esperienza che ha portato alla realizzazione degli spettacoli e la ricerca ad essi connessa. Gli incontri sono gratuiti e riservati alle classi che acquistano i biglietti di almeno uno tra gli spettacoli Tre sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changings Parts Untitled e che ne fanno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Gli incontri si terranno dal mese di ottobre 2006 (prima o dopo lo spettacolo, a seconda delle esigenze delle classi). La prenotazione deve essere effettuata rivolgendosi a Teatro Gioco Vita. Le adesioni saranno accolte previa verifica della disponibilità di posti per gli spettacoli Incontri di orientamento sui linguaggi del teatro e sulla formazione nel settore teatrale Gli operatori della Scuola D’Ar te Drammatica Paolo Grassi sono disponibili ad incontrare gli studenti per presentare i corsi di formazione nel settore teatrale e le varie iniziative formative che fanno capo alla Fondazione Scuole Civiche di Milano. Occasione per gli studenti per conoscere meglio il teatro e per orientarsi con strumenti critici nel sistema formativo del settore. Gli incontri sono gratuiti e riservati alle classi che ne fanno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Gli incontri si terranno dal mese di ottobre 2006. La prenotazione deve essere effettuata rivolgendosi a Teatro Gioco Vita. Collaborazioni Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza Scuole Civiche di Milano - Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 94 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Pre/Visioni Incontri nelle scuole Teatro Gioco Vita-Teatro Stabile di Innovazione Dipartimento di Salute Mentale Azienda Usl di Piacenza PASSO E RESTO, COME L’UNIVERSO progetto a cura di Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi con la collaborazione di Federica Anna Armillis, Federica Ferrari costumi Sara Bartesaghi Gallo luci e fonica Cesare Lavezzoli produzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione nell’ambito del laboratorio teatrale organizzato per l’Unità Operativa Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza Noi attraversiamo la vita, passiamo, ma qualcosa di noi resta - diceva Fernando Pessoa - sempre e comunque. Come tutto, d’altra parte, nell’universo. Non far passare un giorno senza segni - scriveva invece Elias Canetti - A qualcuno i tuoi segni serviranno. Passo e resto, come l’universo, è la somma di tante piccole storie, visioni, sogni che vogliamo raccontare perché, così facendo, da semplici tracce di esistenze private, le possiamo trasformare in segni. E così, potranno vivere fuori di noi, aldilà di noi. Saranno segni fatti di poche parole e di pochi gesti. Saranno fatti soprattutto d’ombre e di musica. Segni fuggevoli dunque, e fragili, così impalpabili da non essere sempre percepibili. Ma ci saranno. A qualcuno, ne siamo sicuri, questi segni serviranno. Dopo l’esperienza degli ultimi anni, ecco una nuova proposta frutto della collaborazione tra Teatro Gioco Vita e il Dipartimento di Salute Mentale di Piacenza. Passo e resto, come l’universo è il risultato di un percorso laboratoriale di tre mesi sull’ombra e il teatro d’ombre che ha visto coinvolti ospiti e operatori dell’Unità Operativa Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Piacenza e il gruppo artistico di Teatro Gioco Vita. Teatro Comunale Filodrammatici sabato 28 ottobre 2006 - ore 21 domenica 29 ottobre 2006 - ore 21 Spettacolo per le scuole secondarie superiori I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: euro 5 posto unico studenti (platea/galleria, non numerato) euro 18 pass Pre/Visioni 5 spettacoli (platea/galleria, non numerato) Il pass Pre/Visioni comprende: Segni nel tempo, Tre sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e resto, come l’universo. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 95 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Pre/Visioni Incontri nelle scuole HO MAL DI TESTA E DI UNIVERSO Incontri collegati alla visione della performance/spettacolo Passo e resto, come l’universo a cura di Teatro Gioco Vita e del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza per le scuole secondarie superiori Incontri collegati alla visione della performance/spettacolo Passo e resto, come l’universo e alla presentazione dell’esperienza del laboratorio teatrale organizzato da Teatro Gioco Vita per l’Unità Operativa Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza. Fabrizio Montecchi, regista di Teatro Gioco Vita, e gli operatori dell’ l’Unità Operativa Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza, sono disponibili ad illustrare agli studenti il lavoro condotto nell’ambito del progetto “Passo e resto, come l’universo”, nato dalla consapevolezza, maturata in anni di esperienza da parte di Teatro Gioco Vita di spettacoli e laboratori, della forza espressiva e comunicativa dell’ombra. Dal momento che il teatro delle ombre parte dallo studio e dalla sperimentazione del fenomeno dell’ombra e date le implicazioni emotivo-psicologiche che tale fenomeno suscita in ogni essere umano, un laboratorio che voglia avvicinare a questo genere di teatro non può non partire da un approccio fisico e sperimentale delle ombre presenti in natura: prima fra tutte l’ombra del nostro corpo. Figura onnipresente e specchio di noi stessi, l’ombra obbedisce però a leggi proprie, che appare affascinante esplorare attraverso giochi ed esercizi. Nello stesso tempo, essere fisico ma mutevole, a metà strada fra reale e intangibile, essa diventa spesso la proiezione del proprio io più profondo, della propria percezione di sé e delle proprie paure. Perciò giocare con la propria ombra può creare i presupposti per favorire l’emergere di vissuti e percezioni personali. Tra gli obiettivi che il Dipartimento di volta, è stato chiamato a favorire la creatività, la comunicazione, l’ascolto, la disponibilità e l’integrazione. Un tema di confronto interessante per gli studenti delle scuole secondarie superiori, che si collega sia ad un approfondimento sul linguaggio teatrale sia ad un approccio psicologico e sociologico dell’argomento. Gli incontri sono gratuiti e sono riservati alle classi che acquistano i biglietti dello spettacolo Passo e resto, come l’universo e che ne fanno richiesta all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Gli incontri si terranno dal mese di ottobre 2006 (prima o dopo la visione dello spettacolo, a seconda delle esigenze delle classi). La prenotazione deve essere effettuata rivolgendosi a Teatro Gioco Vita. Le adesioni saranno accolte previa verifica della disponibilità di posti per gli spettacoli. Salute Mentale si è posto con questo lavoro, la possibilità di offrire ai propri utenti uno strumento utile per l’espressione dei vissuti della psicosi, praticare un’attività in uno spazio esterno ai luoghi tradizionali della psichiatria qual è il teatro, valorizzare e diffondere l’arte proveniente dal mondo silente della psicosi. E soprattutto, migliorare il benessere e le capacità relazionali all’interno del gruppo. Il teatro, ancora una 96 Collaborazioni Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza Dipar timento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Cinema e letteratura Altri linguaggi IL CINEMA CINEMA E LETTERATURA I Vampiri tra letteratura e cinema Laboratorio sul linguaggio cinematografico a cura di Letizia Bellocchio per le scuole secondarie di 1° grado e secondarie superiori Finalità e obiettivi Il laboratorio intende fornire strumenti utili a decodificare il linguaggio filmico e soprattutto a individuare le modalità di rappresentazione e narrazione di cui si avvale il cinema quando traduce sullo schermo opere letterarie. Il tema del percorso, inoltre, è oggi è molto attuale in quanto si sente spesso parlare di vampiri: la fiction, la letteratura, gli stessi media ci propongono storie di “revenants” più o meno attuali, ma tutte queste storie affondano le loro radici in antiche paure dell’uomo, remoti tabù che ancora oggi ritroviamo nel folklore popolare. Teatro Gioco Vita organizza un progetto dedicato ai rapporti che intercorrono tra cinema e letteratura, articolato in tre parti. Le prime due sono pensate per le scuole secondarie e consistono in quattro incontri (uno per gli insegnanti, gli altri per gli studenti), tenuti da Letizia Bellocchio, incentrati sull’adattamento cinematografico dei testi letterari. La terza prevede un ciclo di incontri serali aperti al pubblico, tenuti da scrittori e saggisti, che approfondiranno il tema. Il laboratorio propone un breve percorso attraverso tre lungometraggi dedicati ai Vampiri, Nosferatu il vampiro (1922) di Friedrich Wilhelm Murnau, Per favore… non mordermi sul collo (1967) di Roman Polanski, Dracula di Bram Stoker (1992) di Francis Ford Coppola. Murnau e Coppola, in modi diversi, adattano per il grande schermo il romanzo epistolare di Bram Stoker mentre Polanski scrive con Gérard Brach una sceneggiatura originale che, parodiandolo, attinge a piene a mani dal ‘genere Vampiri’. Oggetto di analisi saranno: i rapporti tra i testi filmici e la fonte letteraria o la tradizione in cui si inseriscono e la storia del linguaggio cinematografico sia muto (Murnau) che audiovisivo (Polanski e Coppola). Si consiglia vivamente agli studenti la lettura di Dracula (1897) di Bram Stoker. Destinatari Il progetto è articolato in tre momenti: - una fase propedeutica destinata agli insegnanti delle scuole secondarie di I° grado e superiori, alla quale è consigliata la partecipazione anche degli studenti delle superiori. - tre incontri mattutini con gli studenti delle classi interessate (scuole seconda- rie di 1° grado e superiori). Gli incontri saranno incentrati sui rapporti che intercorrono tra letteratura e cinema in un corpus di testi dedicati ai Vampiri e consisteranno nella visione di film e nell’analisi di alcune sequenze. - un ciclo di incontri serali gratuiti e aperti a tutto il pubblico, tenuti da scrittori e saggisti che approfondiranno il tema. A conclusione del lavoro, gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede didattiche sui film. Modalità di realizzazione Il laboratorio prevede una serie di incontri, nei quali si alterneranno visione e analisi del film. Il primo incontro (riservato agli insegnanti e consigliato anche agli studenti) sarà propedeutico a quelli successivi e consisterà in una panoramica sugli adattamenti cinematograci di testi letterari incentrati sui Vampiri (per tale incontro non è previsto alcun costo). Gli altri incontri prevedono un’introduzione al film, la sua visione e l’analisi di alcune sequenze funzionali ad individuare affinità e differenze tra testo letterario e filmico (per ognuno di questi incontri è previsto un biglietto d’ingresso per gli studenti, costo euro 3,50). Collaborazioni Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza Programma Giovedì 1 marzo 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 17.30 Incontro riservato agli insegnanti (consigliato anche agli studenti delle scuole superiori) Introduzione: I Vampiri tra letteratura e cinema (partecipazione gratuita) 97 GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI Venerdì 2 marzo 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 9.15 Nosferatu il vampiro (Nosferatu. Eine Symphonie des Grauens, Germania 1922, b/n, 63’) di Friedrich Wilhelm Murnau (biglietto studenti euro 3,50 - insegnanti/ accompagnatori omaggio) Venerdì 16 marzo 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 9.15 Per favore... non mordermi sul collo (The Fearless Vampire Killers, Gran Bretagna 1967, col., 107’) di Roman Polanski (biglietto studenti euro 3,50 - insegnanti/ accompagnatori omaggio) Venerdì 30 marzo 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 9.15 Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker’s Dracula, USA 1992, col., 130’) di Francis Ford Coppola (biglietto studenti euro 3,50 - insegnanti/ accompagnatori omaggio) Esperti Maria Letizia Bellocchio, esperta di cinema Maria Letizia Bellocchio (Piacenza, 1974). Laureata in Storia del Teatro Inglese con una tesi dal titolo Shakespeare e il teatro di Carlo Cecchi, è dottoranda borsista presso la Scuola di Dottorato Logos e Rappresentazione (Sezione Comparatistica: Letteratura, Teatro, Cinema) dell’Università degli Studi di Siena, dove sta scrivendo una tesi sui rapporti che intercorrono tra Shakespeare e l’opera di Luchino Visconti (teatro, melodramma, cinema). Ha collaborato con l’Università degli Studi di Milano, dove ha tenuto alcuni seminari sull’estetica del cinema e cofondato e diretto la rivista di cultura cinematografica «Millimetri». Collaboratrice del Dizionario dello Spettacolo del ‘900 (Baldini&Castoldi, 1998), dell’Enciclopedia del Cinema (Garzanti, 2002) e, dal 2003, del Morandini, dizionario dei film (Zanichelli), ha curato la Rassegna Film Shakespeariani del Piccolo Teatro di Milano e vari laboratori del Teatro Gioco Vita di Piacenza, tra cui, Cinema e letteratura (2006). Ha pubblicato numerosi saggi su riviste come «Memoria di Shakespeare», è coautrice di volumi quali Il montaggio non indifferente. Il problema della forma nel cinema di S. M. Ejzenstejn (Milano, CUEM 2003, con Sara Criscuolo), Guarda bene, fratellino, guarda bene. Kubrick, Pasolini, Visconti (CUEM, Milano 2005, con Tomaso Subini e Mauro Giori) e ha curato gli atti della Scuola Europea di Studi Comparati Synapsis: Finestre (Le Monnier, uscita prevista per settembre 2006). Materiali e strumenti Tutte le lezioni, che verranno riassunte in schede didattiche, prevedono la proiezione di DVD o VHS. Sede di svolgimento Piacenza,Teatro Comunale Filodrammatici Per informazioni e iscrizioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) Le date degli incontri serali gratuiti e aperti al pubblico, che saranno dedicati al tema, sono da definire. 98 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE The Peking Acrobats® Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza PROSA THE PEKING ACROBATS® produzione IAI Presentation Inc. in collaborazione con Just in Time Art Management “Benvenuti nel magnifico mondo de The Peking Acrobats®! Dove l’impossibile diventa realtà e l’azzardo è solo l’inizio”. The Peking Acrobats® sono un ensemble composto dai migliori gruppi acrobatici cinesi. Hanno ricevuto ovazioni in tutti i paesi del mondo. Un’evoluzione del Grande Circo Cinese, popolare durante gli anni ‘20, questo gruppo è diventato una compagnia acrobatica professionale nel 1958. Molti degli incredibili numeri acrobatici che fanno parte dello spettacolo, nonostante la loro sofisticatezza, erano già svolti in tempi antichi. La storia degli acrobati cinesi è ricchissima e la sua tradizione risale a 2000 anni fa. Cominciò come arte del comune folklore semplicemente roteando e dondolando oggetti tipici che si trovavano comunemente nelle case. Giochi tipici del popolo come “Rang Hitting”, il tiro di una piccola striscia di legno della grandezza di una suola verso un bersaglio, si svilupparono accuratamente. Il “Whip Feats” è la versione moderna di questo gioco. Anche il mito e la religione influenzarono le arti acrobatiche cinesi. Un esempio è la “Danza Del Leone”, ancora parte degli spettacoli odierni, che ha origini buddiste. Il leone era visto come la reincarnazione di una donna, che si prendeva gioco dei presenti senza rivelare la sua vera identità. Un simbolico rinnovo dello spirito che negli anni è diventato scacciatore di cattiva sorte. Attraverso la storia le arti acrobatiche cinesi sono cresciute in diversi modi e livelli. Originariamente i divertimenti di corte erano formali e monotoni, al contrario delle vitali arti popolari. In seguito comunque l’entusiasmo delle stupefacenti performance degli acrobati colpirono l’attenzione regolarmente a Broadway, teatro degli spettacoli di maggiore successo a livello mondiale, e recentemente hanno fatto parte del cast stellare della finale del prestigioso Hollywood Bowl. Spettacolo per le scuole primarie, secondarie di 1° grado e superiori Teatro Municipale domenica 14 gennaio 2007 - ore 15.30 delle classi alte. Gli atleti acrobati venivano invitati a corte per intrattenere e impressionare gli Imperatori in visita. Questi numeri di roteazioni, canti, balli e incredibili equilibri diventarono conosciuti come “I cento Divertimenti” nella dinastia Han (206 a. C. - 220 d. C.). Le arti acrobatiche hanno sempre mantenuto la loro popolarità nei secoli. Oggi un acrobata in Cina è considerato un artista e generazioni di famiglie portano avanti questa tradizione amatissima. Entrati nel nuovo millennio la tradizione cinese è più forte che mai grazie all’innovazione degli artisti e all’infinito entusiasmo del loro pubblico adorante. The Peking Acrobats® sono un ensemble composto dai migliori acrobati, giocolieri, funamboli contorsionisti e ginnasti della grande tradizione circense cinese, accompagnati sul palco da musicisti che suonano tradizionali strumenti cinesi. Si esibiscono 99 I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 14 anni euro 8; studenti da 15 a 25 anni euro 11; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti); è prevista la riduzione sui prezzi dei biglietti per i genitori/accompagnatori dei ragazzi con meno di 14 anni. I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro. In casi particolari, comunque da concordare con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita, i gruppi scolastici potranno assistere allo spettacolo scegliendo le recite serali di sabato 13 e domenica 14 gennaio 2007, sempre alle ore 21. Per informazioni e prenotazioni: TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Gli Uccelli Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza ALTRI PERCORSI Compagnia Lombardi-Tiezzi Emilia Romagna Teatro Fondazione GLI UCCELLI di Aristofane dramma didattico traduzione Dario Del Corno drammaturgia Sandro Lombardi regia Federico Tiezzi con in ordine di entrata Sandro Lombardi, Alessandro Schiavo, Massimo Verdastro, Silvio Castiglioni, Leonardo Capuano, Marion D’Amburgo, Clara Galante, Ciro Masella, Debora Zuin, Aleksandar Karlic scene Pier Paolo Bisleri costumi Giovanna Buzzi luci Gianni Pollini Due ateniesi lasciano la loro città tediosa, divorata dalla corruzione e sull’orlo del crollo definitivo, per andare in cerca di un luogo “senza seccature” dove trascorrere in santa pace il resto della vita. Così comincia Gli Uccelli di Aristofane, che Dario Del Corno definisce “la più bella commedia di tutti i tempi”. Nel mondo degli uccelli i due ateniesi cercano e trovano un grande sogno utopico, una patria dolce e materna, senza leggi né violenza. L’utopia di Aristofane è nostalgica e tutta rivolta a un vagheggiamento del passato, quando Atene poteva davvero essere considerata una ‘città ideale’. Attraverso una comicità surreale e lirica, fantastica e liberatoria, Gli Uccelli è un’opera colma di spirito di contestazione. Nonostante la sua ideologia aristocraticae conservatrice, Aristofane risulta qui ‘più moderno di ogni moderno’ (Pasolini), nel rivendicare la necessità della gioia e della concretezza, dei piaceri del corpo (dal cibo al sesso, al godimento della natura). È il grande sogno della creazione di una società libera e felice, dove gli uomini, riconquistato il rapporto con la natura, possano vivere nel migliore dei mondi possibili. Intrisa di comicità e sarcasmo, questa commedia dissacra tutti i miti di allora come di oggi; e mentre ridiamo di cuore pensiamo alla verità dei suoi significati. Ma cos’è e dove si trova il regno di Utopia? È forse il palcoscenico dove è possibile, nello stesso momento, la realtà e il sogno? Assistiamo così, nello spettacolo, alla presa di possesso, da parte di Pisetero ed Evelpide, di quello spazio (scenico) nel quale, nel corso dei secoli, si sono raccontate le vicende, le speranze e i mutamenti del cuore degli uomini; dove si è rappresentato e discusso il cambiamento, la ribellione, l’utopia di mondi migliori, l’idea stessa di libertà. Ma nel racconto di Aristofane il regno di Utopia si riconverte a poco a poco nel mondo che conosciamo con le sue strutture e le sue figure: poetastri e politicanti da strapazzo, lenoni e parricidi, dèi e uomini vengono a bussare alla porta del “neo-regista” Pisetero, chiedendogli, con insistenza, di inventare leggi ad personam, a scapito della ideale Costituzione ornitologica. In questo Teatro del Mondo tutti gli stili teatrali concorrono alla rappresentazione: è il teatro con i suoi infiniti umori e linguaggi a rappresentarsi. E come tutti i grandi capolavori, Gli Uccelli ha ispirato poeti e drammaturghi tra i più diversi. Di questi, Federico Tiezzi è interessato in particolare a Bertolt Brecht e a Pier Paolo Pasolini. Al primo Gli Uccelli potrebbe aver ispirato la stessa idea di ‘dramma didattico” e dimostrativo. Il secondo ne è stato evidentemente guidato per il film Uccellacci e uccellini. Ma la lettura di Tiezzi non intende fermarsi a questi due filtri novecenteschi, puntando anche all’idea di ‘città ideale’ che percorre, come un’esigenza ricorrente nei secoli, il Rinascimento toscano come le utopie di grandi filosofi (da Kant a Hegel) fino agli utopisti dell’Ottocento che tanto pesarono nella formazione di Karl Marx. E senza mai dimenticare la leggerezza tutta mozartiana di una commedia scritta circa 2500 anni fa e che è fresca come una rosa appena sbocciata. Spettacolo per le scuole secondarie superiori Teatro Municipale venerdì 15 dicembre 2006 - ore 21 I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 25 anni euro 10; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti). I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 100 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Il sorriso di Daphne Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza ALTRI PERCORSI Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna IL SORRISO DI DAPHNE due tempi di Vittorio Franceschi Premio “Enrico Maria Salerno” 2004 regia Alessandro D’Alatri con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin musiche Germano Mazzocchetti scene Matteo Soltanto costumi Carolina Olcese luci Paolo Mazzi suono Federica Giuliano regista assistente Gabriele Tesauri assistente alla regia Marla Moffa in collaborazione con La Ribalta - Centro Studi “Enrico Maria Salerno” Dopo i successi del grande schermo, da I Giardini dell’Eden a Casomai, al recente La febbre, il regista Alessandro D’Alatri è approdato al teatro realizzando un sogno che coltivava da tempo. È così che, dall’incontro con l’attore e autore bolognese Vittorio Franceschi (avvenuto proprio sul set della Febbre), nasce Il sorriso di Daphne, una produzione di Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna che ha debuttato nel novembre 2005 e che vede come interpreti, assieme a Franceschi, Laura Curino, una tra le più apprezzate attrici/narratrici del teatro italiano, e il giovane talento Laura Gambarin. “La più classica delle scritture teatrali, con personaggi a tutto tondo che a leggerli sembrano già vivi scenicamente”: è questo il giudizio della giuria che nel 2004 ha attribuito al testo di Franceschi, e al progetto produttivo del Teatro Stabile di Bologna, il Premio “Enrico Maria Salerno” per la Drammaturgia Europea, organizzato dal Centro Studi “Enrico Maria Salerno”. Franceschi parla di questo suo testo come di una commedia tragica che non ha uno, ma tre protagonisti:Vanni (lo stesso Franceschi) è un professore di botanica geniale e stravagante che ha girato il mondo alla ricerca di piante sconosciute; Rosa, interpretata da Laura Curino, è la sorella di Vanni e vive con lui nella vecchia casa di famiglia dove è tornata ad abitare dopo essere rimasta vedova; Sibilla, ex allieva che subito dopo la laurea accompagnò Vanni in un viaggio di ricerca in Thailandia, è interpretata da Laura Gambarin. Fra libri di botanica e ricordi di viaggio e d’amore, si assiste al tramonto della vita del burbero studioso. La Daphne del titolo è una pianta, esemplare unico e misterioso proveniente dal Borneo, probabilmente la scoperta più importante di Vanni. Il suo nome deriva da quello della ninfa il cui sorriso sensuale e tenero, ammaliante e enigmatico, e per questo pericoloso, fece innamorare Apollo. “Dietro a ogni sorriso c’è un abisso - racconta Franceschi - e anche la nostra Daphne ne nasconde uno, terribile e salvifico. Il paesaggio dei luoghi evocati nel testo (soprattutto quello della Thailandia) è stato in tempi recenti sconvolto dallo Tsunami. Ne sono stato molto colpito e turbato, perché le forze della natura non hanno violentato solo un Paese reale, ma anche un sogno, che non aveva confini precisi ma era collocato là. Non sono mai stato in quei luoghi e anche per questo quel sogno lo sentivo mio”. Uno spettacolo che commuove, ma al tempo stesso riesce a strappare la risata e che ha segnato l’esordio nella regia teatrale di Alessandro D’Alatri. Spettacolo per le scuole secondarie superiori Teatro Municipale lunedì 5 marzo 2007 - ore 21 I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 25 anni euro 10; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti). I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro. Per informazioni e prenotazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) 101 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Le due zittelle Stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza PROSA Anna Marchesini LE DUE ZITTELLE liberamente tratto dal racconto di Tommaso Landolfi adattamento di Anna Marchesini costumi Santuzza CalÏ scene Carmelo Giammello musiche Luciano Francisci luci Angelo Ugazzi regia Anna Marchesini produzione Marisa Srl Le zittelle è un romanzo scritto nel 1946 da Tommaso Landolfi, autore cresciuto artisticamente nell’ambito dell’ermetismo fiorentino degli anni ’30, traduttore di Gogol, Puskin, Novalis, collaboratore de “Il Mondo” e del “Corriere della Sera”, ma considerato dalla critica un “outsider”, un “dandy” contemporaneo dalla scrittura immaginifica e barocca. Le due zittelle intesse, con il linguaggio iperbolico di Landolfi, un affresco surreale di una “scuorante” provincia e di due personaggi emblematici, le due zitelle del titolo. Dal testo di Landolfi, con la solita, irresistibile capacità di individuare la comicità nascosta nelle pieghe del linguaggio, Anna Marchesini realizza per la scena un monologo che promette esilarante. «Ho sposato un altro monologo - dice la Marchesini - sempre più difficile e senza rete, sempre più imbottito, ciarliero, chiassoso sfrenato polifonico e zoologico, con cui oltre che ridere io, una, trina e multipla spero di raccontare un luogo, un tempo che alcuni di noi possono ricordare, altri non hanno mai conosciuto». Adattato ed interpretato da Anna Marchesini, il divertente e tumultuoso monologo è ambientato nella provincia italiana del primo ‘900. Da un incubo implacabile di esistenze grigie e appartamenti polverosi, emergono i personaggi irresistibili della Lila e della Nena, sorelle e “zittelle”, di Donna Marietta, madre dispotica e baffuta, della fantesca Bellonia e di Tombo, unico maschio di casa, “scimmia” blasfema, che infastidisce le monache dell’attiguo monastero con sfrenati cerimoniali notturni! La Marchesini, affascinata dalla storia, si esibisce in una galleria di ritratti strambi di macchiette di paese, interpretando tutte le parti della commedia con grande fedeltà descrittiva. Tanti i personaggi che si susseguono e impegnano l'attrice in un ritmo incalzante farcito di dialoghi sfrenati, che le consentono di restituire appieno il sapore autentico di quell’epoca e il senso profondo di un racconto delirante che nasconde, al suo interno, innumerevoli spunti di forte comicità e continui spunti di riflessione. Sua è anche la voce narrante, che lega volti e parole in una collana di nocciole da sgranare come i vecchi rosari. Prende in giro la borghesia bigotta ed ottusa, stuzzica le mamme apprensive ed egocentriche, le donne consumate nel nido della famiglia/prigione, o quelle che si vedono solo madri o spose di Cristo, inconsapevoli della loro identità di femmine. Lontano dalla satira religiosa, rispettosa di qualsiasi forma d’identità umana, la commedia è una provocazione al qualunquismo, all'ipocrisia, alle apparenze, all’ignoranza che non sa, e a quella che non vuol sapere. Spettacolo per le scuole secondarie superiori Teatro Municipale sabato 9 dicembre 2006 - ore 21 I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 25 anni euro 11; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti). I posti saranno assegnati a seconda della disponibilità in teatro. In casi particolari, comunque sempre da concordare con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita, i gruppi scolastici potranno assistere allo spettacolo anche nelle date di giovedì 7 e venerdì 8 dicembre 2006, sempre alle ore 21. 102 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE La didattica della visione FORMAZIONE Manicomics Teatro LA DIDATTICA DELLA VISIONE Lo spettacolo teatrale come risorsa pedagogica PROGETTO MeDiAsCuOLa Il programma formativo sul teatro della scuola Mediascuola è un programma formativo e di consulenza sul Teatro della Scuola, rivolto alle scuole primarie e secondarie, che Manicomics Teatro porta avanti da alcuni anni in collaborazione con il Servizio Infanzia Formazione e Diritto allo studio del Comune di Piacenza e si sviluppa attorno alla triade: FARE VEDERE PARLARE di Teatro della Scuola. Mediascuola è un programma di formazione sul campo e abbraccia sia gli aspetti del FARE laboratorio direttamente con gli alunni e le alunne sia gli aspetti legati alla visione teatrale e alla sua elaborazioni all’interno dei programmi didattici. L’obiettivo è quello di valorizzare lo strumento teatrale come nuovo strumento di una pedagogia attiva rivolta a mettere in luce il potenziamento delle diverse attitudini dei partecipanti e centrato sul valore cognitivo e affettivo della relazione. Fare laboratorio teatrale all’interno della scuola vuol dire attivare processi educativi in cui la comunicazione scolastica valorizzi e potenzi i saperi e le capacità dei giovani e dei bambini e il loro potenziale espressivo e comunicativo sottraendoli ad una condizione di passiva assimilazione di modelli. La finalità, in sintesi, è di utilizzare l’esperienza teatrale come strumento di prevenzione e di crescita in modo di stimolare nei ragazzi la coscienza di obiettivi primari quali l’utilizzo del gioco, la cultura attiva e la cultura passiva, il concetto di ordine e disordine, la comprensione del ciclo teatro-vita, la capacità di affrontare i momenti di passaggio e di transizione così frequenti e esplosivi nell’età scolare. Quest’anno continua la collaborazione con Teatro Gioco Vita per il progetto rivolto alla didattica della visione in sinergia con la rassegna Saltinbanco. In seguito all’interesse suscitato lo scorso anno, il percorso si svilupperà attorno ai temi dell’educazione al “vedere teatro”. Finalità Il laboratorio del vedere tende a sviluppare una capacità analitica e critica, ovvero la possibilità di mettere in atto l’ascolto attivo. È indirizzato a tutti coloro che vedono teatro a / con / per la scuola (dall’alunno al direttore didattico). Ha lo scopo principale, quindi, non di fornire dei modelli critici, bensì quello di alimentare l’accettazione del fatto che uno stesso oggetto può essere guardato da diversi punti di vista e che più essi sono vari, eterogenei e allenati ad un’analisi specifica ed approfondita, più cose si scopriranno sull’oggetto dato. I differenti punti di vista danno la possibilità di sviluppare il pensiero divergente e di far trovare al ragazzo, al professore e all’organizzatore nuove strade per l’apprendimento e la creatività. Il progetto Fase preliminare: la programmazione - I quattro punti di vista del percettore teatrale Il Teatro Ragazzi per le scuole viene visto da quattro principali tipi di pubblico: 1 -il ragazzo, per il quale identificheremo uno specifico punto di vista pedagogico, essen- La ricerca teatrale di Manicomics Teatro nell’ambito del teatro della scuola nasce nel 1990 e, ad oggi, è sostenuta dalle istituzioni locali, dall’accreditamento del Ministero dell’Istruzione dell’Universita e della Ricerca e da importanti collaborazione a livello nazionale tra cui ricordiamo la Rassegna Nazionale di Teatro della Scuola di Serra San Quirico. do egli in età evolutiva e principale oggetto di attenzione da parte di chi organizza l’evento; 2 -l’insegnante, al quale perviene principalmente il punto di vista didattico, essendo delegato a lui il magistero del gruppo classe; 3 -l’operatore, il quale sviluppa il proprio potenziale educativo grazie alla propria esperienza nel campo teatrale/comunicativo, a cui, dunque, assegneremo il punto di vista artistico; 4 -l’operatore culturale, cioè chi organizza il progetto ed ha in mano la gestione delle motivazioni e la pertinenza delle finalità dello stesso, il quale dovrà quindi possedere un punto di vista globale; Prima fase: la propedeutica alla visione Sinestesia e punti di vista La fase iniziale di propedeutica è tesa 1) al potenziamento della capacità di attenzione; 2) all’individuazione dell’ordine semantico su cui l’atto teatrale si fonda; 3) al potenziamento dell’attitudine alla critica costruttiva; Il gruppo/classe sarà introdotto nel mondo della percezione, intesa nella sua globalità, attraverso dei giochi teatrali sulla scomposizione delle fasi percettive e sulla sinestesia, sulla lettura della semantica teatrale e sulle dinamiche dell’ascolto critico. Al termine di questa fase si procederà alla creazione di una scheda che fornisca una griglia alla visione dello spettacolo, nonché un’intervista a cui sottoporre gli attori dello spettacolo scelto. Seconda fase: L’atto della visione - COME COSA e PERCHE’ Il gruppo classe sarà accompagnato alla visione dello spettacolo con differenti compiti di percezione: il gruppo sarà diviso in sottogrup- 103 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE pi, alcuni dei quali avranno il compito di osservare lo spettacolo dal punto di vista semantico, altri quello tematico, altri quello attoriale; l’atto della visione sarà guidato in maniera tale che vi siano dei sottogruppi a cui è delegato un particolare compito percettivo, in maniera tale che si indaghi non solo lo spettacolo e le sue peculiarità, ma anche l’atto della visione stessa, il modo di guardare il teatro. Al termine dello spettacolo uno dei sottogruppi avrà il compito di intervistare alcuni dei giovani spettatori, indagando sulle motivazioni che li hanno condotti a teatro, sulle aspettative e sulle impressioni generali. Tale percorso è finalizzato alla presa di coscienza di “cosa si vede”, di “come si vede” e di “perché si vede” il Teatro Ragazzi nelle Scuole. (Tale fase può essere gestita anche nei giorni successivi all’evento spettacolare poiché nei plessi scolastici vengono usualmente accompagnate più di una classe a vedere lo stesso spettacolo). L’intero gruppo, sempre al termine dello spettacolo, incontrerà gli attori e li sottoporrà all’intervista precedentemente preparata. Terza Fase: la rielaborazione del vissuto - La critica militante e l’input creativo della visione Nei giorni successivi alla visione il gruppo classe sarà chiamato 1) alla discussione del vissuto in un brain storming guidato dall’insegnante e dall’operatore; 2) alla rielaborazione del vissuto tramite percorsi di scrittura creativa ed automatica, di creazioni grafiche e attoriali, partendo dagli input forniti dallo spettacolo visionato; 3) alla compilazione di un articolo di critica sullo spettacolo visto, che racchiuda tutto il panorama di informazioni raccolte durante e dopo lo spettacolo e le valutazioni dei giovani spettatori specializzati. L’articolo sarà pubblicato dalla Stampa locale e, al termine dell’anno scolastico, andrà a far parte di una pubblicazione che racchiuderà tutti i lavori prodotti (grafici, letterari, giornalistici), promossa dalle realtà coinvolte nel Progetto. Collaborazioni Manicomics Teatro - Teatro d’attore creazione movimento Comune di Piacenza Servizio Infanzia Formazione e Diritto allo Studio Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione (Rassegna “Salt’in banco”) Associazione Teatro Giovani - Serra San Quirico Esperti Rolando Tarquini è attore, autore e regista della Compagnia Teatrale Manicomics. Dal 1991 opera nel mondo della scuola sul territorio nazionale, proponendo laboratori teatrali rivolti a elementari, medie e superiori e corsi di aggiornamento rivolti agli insegnanti sul tema del Teatro della Scuola. È componente dell’Ufficio Direzione della Associazione Teatro Giovani di Serra San Quirico (An). Allegra Spernanzoni, laureata in lettere e filosofia, lavora dal 1996 come operatrice teatrale nelle scuole della provincia di Macerata. Tiene corsi di aggiornamento per insegnanti e corsi teatrali per bambini e adolescenti presso la scuola comunale di recitazione di Civitanova Marche (Mc). Dal 2003 collabora con Manicomics Teatro come responsabile per le attività pedagogiche e la conduzione di laboratori teatrali nella scuola. Dal 1999 collabora con L’Associazione Teatro Giovani di Serra San Quirico (An). Paolo Pisi è attore, autore e regista della Compagnia Teatrale Manicomics. Dal 1991 Programma I tempi del programma sono da sviluppare in collaborazione con i gruppi aderenti. Modalità di accesso L’accesso al progetto è subordinato alla disponibilità del gruppo a svolgere una attività laboratoriale di almeno 10 ore. 104 opera nel mondo della scuola sul territorio nazionale, proponendo laboratori teatrali rivolti a elementari, medie e superiori e corsi di aggiornamento rivolti agli insegnanti sul tema del Teatro della Scuola. Si occupa in particolar modo di laboratori teatrali nei luoghi del disagio. Compagnia Manicomics - teatro d’attore creazione movimento. Manicomics Teatro è nato a Piacenza (Italia) nel 1985. Gli spettacoli prodotti utilizzano essenzialmente un linguaggio teatrale legato al movimento e all'immagine. Gli spettacoli di Manicomics sono stati presentati in Italia, Francia, Polonia, Russia, Belgio, Olanda, Svizzera, Spagna, Croazia. Portogallo, Argentina. Parallelamente all’attività di produzione, la compagnia pratica una intensa attività laboratoriale e si occupa di organizzazione di eventi teatrali. Per informazioni MANICOMICS TEATRO Via Trebbia, 3/A - 29100 Piacenza E-mail: info@manicomics Pagina internet: www.manicomics.com Telefono e Fax: 0523.497248 ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Ditelo all’attore Attività collaterali stagione 2006/2007 “TRE PER TE” Teatro Municipale di Piacenza DITELO ALL’ATTORE Incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti, critico teatrale per gli insegnanti di tutte le scuole per gli studenti delle scuole secondarie superiori per tutto il pubblico Anche nella stagione 2006/2007 le iniziative collaterali della rassegna di prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza coinvolgono la rassegna “Salt’in banco”, alla quale tradizionalmente fanno capo le attività proposte per le scuole da Teatro Gioco Vita. Crediamo fermamente che il pubblico del teatro non sia solo “spettatore”, ma abbia sempre più l’esigenza di capire, decodificare , andare oltre la visione di ciò che è sulla scena. Il nostro spettatore è un interlocutore diverso, attento e non scettico, ha uno sguardo critico e curioso e proprio per andare incontro alle sue esigenze è stato necessario andare “Oltre il sipario”, arricchendo la stagione di prosa “Tre per Te” di progetti e attività collaterali: incontri con i protagonisti della scena, approfondimenti critici sugli spettacoli e i linguaggi del teatro, iniziative per promuovere la cultura teatrale tra i giovani e nelle scuole. Tra queste iniziative si segnala “Ditelo all’attore - Incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza”, a cura di Enrico Marcotti, critico teatrale. Gli attori protagonisti della stagione 2006/2007 risponderanno alle domande del pubblico, che potrà così scoprire curiosità, approfondire le tematiche degli spettacoli e svelare aspetti insoliti di attori e artisti. Un’occasione informale e spontanea per incontrare i personaggi al dilà di quello che appare sul palcoscenico durante lo spettacolo. A tessere le fila di tutto, il critico teatrale Enrico Marcotti. Con l’obiettivo di suscitare curiosità, offrire strumenti e chiavi di lettura, per conoscere meglio il teatro e i suoi meccanismi. Non con una funzione pedagogica che di per sé finirebbe per snaturare la natura “teatrale” di questa iniziativa - ma critica. Una proposta che ci sembra interessante rivolgere in modo particolare agli insegnanti di tutte le scuole e agli studenti delle superiori: spazio aperto al dibattito, al confronto e all’incontro di chi il teatro lo guarda, con coloro che il teatro lo fanno. arricchimento personale, anche come occasione di formazione e aggiornamento professionale) - a tutto il pubblico Destinatari Il progetto è rivolto: - agli studenti delle scuole superiori - agli insegnanti delle scuole secondarie inferiori e superiori, ma anche delle primarie (si tratta infatti di un’iniziativa che può essere utile utile ai docenti, oltre che come Finalità e obiettivi Gli incontri hanno l’obiettivo di stimolare la conoscenza del teatro attraverso le testimonianze e le esperienze di alcuni protagonisti di rilievo della scena italiana e internazionale 105 Modalità di realizzazione Si tratta di un ciclo di incontri con gli attori protagonisti degli spettacoli del cartellone di prosa 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza, presentati dal giornalista Enrico Marcotti. Gli incontri si tengono al Teatro Comunale dei Filodrammatici alle ore 17.30. La partecipazione è libera e gratuita per tutti. ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGETTI - ALTRI PROGE Collaborazioni Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Municipale di Piacenza PROGRAMMA mercoledì 8 novembre 2006 - ore 17.30 Compagnia Teatri Uniti in scena con lo spettacolo Le false confidenze mercoledì 31 gennaio 2007 - ore 17.30 Compagnia Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna in scena con lo spettacolo Il padre martedì 20 febbraio 2007 - ore 17.30 Compagnia Glauco Mauri in scena con lo spettacolo Delitto e castigo venerdì 9 marzo 2007 - ore 17.30 Compagnia del Teatro Moderno - Europa Duemila - Teatro Stabile del Veneto in scena con lo spettacolo La locandiera martedì 24 aprile 2007 - ore 17.30 Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia - Teatro de Gli Incamminati in scena con lo spettacolo Vita di Galileo La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore Tempi Ogni incontro dura circa un’ora, con spazio alle domande del pubblico Esperti Enrico Marcotti, giornalista professionista, è responsabile delle pagine degli Spettacoli del quotidiano Libertà. Critico teatrale, è membro della Commissione premi del Consiglio direttivo dell’Anct (Associazione Nazionale Critici di Teatro). Allievo di Luigi Squarzina e Renzo Tian, studia al Dams di Bologna. Collaboratore di diverse riviste di settore (da “King” a “Proposte”, da “Hystrio” a “Sipario”) nel 1985 è stato autore di un progetto teatrale su Giulio Cesare Croce per le attività scolastiche del comune di bologna. Ha collaborato per la parte cinematografica al libro di Sergio Colomba e Albert Duchy sulla vita di Jean Genet L’immoralità leggendaria. Ha tenuto incontri e cicli di conferenze sul ruolo della critica teatrale, sulla storia del teatro popolare e di ricerca e sull’opera di Pirandello in varie città (Massa, Bergamo, Firenze, Casalmaggiore, Rubiera, ecc.). Ha guidato incontri con protagonisti della scena italiana per teatri e diverse istituzioni e associazioni. Alla professione di critico e giornalista alterna quella di regista. È stato assistente alla regia di Luigi Squarzina, di Marco Bernardi dello Stabile di Bolzano. Ha lavorato con Cochi Ponzoni per il Bertoldo di Dursi e con Erio Masina, nipote di Giulietta, in Maledetta fra le donne. Da diversi anni collabora con la Società Filodrammatica Piacentina di cui è 106 direttore artistico e con la quale ha messo in scena La notte del 16 gennaio di Ayn Rand, Le cognate di Michel Trembley, Al Pappagallo Verde di Schnitzler. Materiali e strumenti Incontri con attori e registi, dibattito. Sede di svolgimento Piacenza,Teatro Comunale Filodrammatici Per informazioni TEATRO GIOCO VITA (Ufficio Scuola) GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI SPETTACOLI DI TEATRO GIOCOVITA - GLI La bella addormentata STAGIONE DI DANZA 2006/2007 Teatro Municipale di Piacenza Balletto dell’Opera di Kiev direttore artistico Viktor Yaremenko LA BELLA ADDORMENTATA balletto in tre atti con un prologo e un’apoteosi coreografia Marius Petipa (con frammenti coreografici di E. Lopujov e Y. Grigorovic) musica Piotr Ilic Ciaikovskij scene e costumi di Maria Levitzkaia Orchestra Filarmonica Italiana direttore David Garforth dell’Accademia della danza francese. Dal 1992 al 2000 la Compagnia viene diretta dal coreografo ucraino, Anatolij Shekera, che ha svolto un grandissimo ruolo nello sviluppo del balletto ucraino negli ultimi tre decenni del XX secolo, dedicandosi sia alla danza classica sia a quella moderna. Oggi è guidata da Viktor Yaremenko, uno dei più importanti solisti dell’attuale Compagnia, mentre Alla Lagoda e Tatjana Beletska sono le attuali maîtres de ballet della Compagnia che in questi anni ha riscosso lusinghieri successi in Germania, Svizzera, Danimarca, Giappone, Ungheria, Spagna, Italia, Stati Uniti, Canada, Messico, paesi dell’America Latina e Australia. Spettacolo per le scuole primarie (classi 1-23), secondarie di 1° grado e superiori Dopo il successo riportato nella passata stagione con Lo Schiaccianoci, ritorna il Balletto dell’Opera di Kiev con La bella addormentata, un altro classico sulle musiche immortali di Cajkovskj. Il Balletto dell’Opera di Kiev nasce all’interno dell’omonimo Teatro dell’Opera della capitale dell’Ucraina il 18 ottobre 1931 e intorno al 1950 diviene una delle più grandi Compagnie europee con regolari tournée in Bulgaria, Jugoslavia, Ungheria e Francia, dove nel 1964 in occasione del festival internazionale di danza classica di Parigi, viene insignita dell’Etoile d’or Teatro Municipale sabato 27 gennaio 2007 - ore 15.30 (prova generale pubblica per le scuole) 107 I prezzi dei biglietti per le scuole sono i seguenti: studenti fino a 25 anni euro 5; insegnanti/accompagnatori ingresso gratuito (le gratuità saranno calcolate nel numero di una ogni dieci biglietti). La Stagione di Danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza è organizzata da Fondazione Arturo Toscanini, Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione e Comune di Piacenza con la collaborazione di AterDanza. PIACENZA - STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA - STAGIONE DI TRE PER TE 2006/2007 Stagione di prosa del Teatro Municipale di Piacenza - Prosa - Altri Percorsi - Teatro Danza COMUNE DI PIACENZA TEATRO MUNICIPALE TEATRO GIOCO VITA in collaborazione con Teatro Stabile di Innovazione PROSA MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo martedì 30 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 31 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) Emilia Romagna Teatro Fondazione Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna IL PADRE di August Strindberg traduzione Luciano Codignola regia Massimo Castri scene e costumi Maurizio Balò con Umberto Orsini e Manuela Mandracchia martedì 7 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 8 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa B) Teatri Uniti LE FALSE CONFIDENZE di Pierre Marivaux traduzione Cesare Garboli regia Toni Servillo con Anna Bonaiuto, Andrea Renzi, Gigio Morra, Betti Pedrazzi, Salvatore Cantalupo,Toni Servillo, Monica Nappo, Francesco Silvestri, Francesco Paglino martedì 6 febbraio 2007 - Teatro Municipale (*) Enrico Bertolino NUOVO SPETTACOLO (titolo da definire) regia Gabriele Vacis produzione ITC 2000 martedì 28 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa A) mercoledì 29 novembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa B) Teatro Stabile di Catania LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA di Dacia Maraini regia Lamberto Puggelli con Mariella Lo Giudice, Luciano Virgilio lunedì 19 febbraio 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) martedì 20 febbraio 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) Glauco Mauri Roberto Sturno DELITTO E CASTIGO da Fëdor Dostoevskij versione, riduzione teatrale e regia Glauco Mauri produzione Compagnia Mauri-Sturno in collaborazione con Teatro Comunale Chiabrera di Savona giovedì 7 dicembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa A) venerdì 8 dicembre 2006 - Teatro Municipale (Prosa B) sabato 9 dicembre 2006 - Teatro Municipale (*) Anna Marchesini LE DUE ZITTELLE liberamente tratto dal racconto di Tommaso Landolfi adattamento di Anna Marchesini regia Anna Marchesini produzione Marisa srl giovedì 8 marzo 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) venerdì 9 marzo 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) Compagnia del Teatro Moderno Europa Duemila Teatro Stabile del Veneto LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni uno spettacolo di Giancarlo Cobelli con Mascia Musy sabato 13 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Municipale (* - ore 15.30) domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) THE PEKING ACROBATS® (Cina) produzione IAI Presentation Inc. in collaborazione con Just in Time Art Management mercoledì 28 marzo 2007 - Teatro Municipale (*) Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa BRECHT/STREHLER MILVA CANTA BRECHT regia Cristina Pezzoli testi Bertolt Brecht musiche Bertolt Brecht, Hanns Eisler, Kurt Weill con Milva giovedì 25 gennaio 2007 - Teatro Municipale (*) Teatro dell’Archivolto IL BAR SOTTO IL MARE di Stefano Benni con Fabio De Luigi regia Giorgio Gallione 108 PIACENZA - STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA - STAGIONE DI TRE PER TE 2006/2007 domenica 22 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi CHANGING PARTS Untitled dimostrazione/spettacolo di Lucinda Childs con il corso di Teatrodanza laboratorio coreografico di Lucinda Childs creato per e con gli allievi della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi musiche Philip Glass lunedì 23 aprile 2007 - Teatro Municipale (Prosa A) martedì 24 aprile 2007 - Teatro Municipale (Prosa B) Franco Branciaroli VITA DI GALILEO di Bertolt Brecht regia di Antonio Calenda coproduzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Teatro de Gli Incamminati (*) recite fuori abbonamento Teatro Municipale di Piacenza Inizio spettacoli ore 21.00 sabato 28 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) domenica 29 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione Dipartimento di Salute Mentale - Azienda Usl di Piacenza PASSO E RESTO, COME L’UNIVERSO progetto a cura di Nicoletta Garioni, Fabrizio Montecchi con la collaborazione di Federica Anna Armillis, Federica Ferrari La recita pomeridiana fuori abbonamento di domenica 14 gennaio 2007 (The Peking Acrobats) inizierà alle ore 15.30 ALTRI PERCORSI/Pre Visioni giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori e azioni teatrali sabato 14 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) SEGNI NEL TEMPO con Tam Teatromusica, East Rodeo e i giovani del laboratorio “Segni nel tempo” ideazione e composizione Pierangela Allegro, Michele Sambin a cura di Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto “Informazione Teatrale 2006” Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza Inizio spettacoli ore 21.00 ALTRI PERCORSI venerdì 20 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi TRE SORELLE di Anton Cechov traduzione di Gerardo Guerrieri regia Maurizio Schmidt giovedì 2 novembre 2006 - Spazio Rotative (Altri Percorsi A) venerdì 3 novembre 2006 - Spazio Rotative (Altri Percorsi B) sabato 4 novembre 2006 - Spazio Rotative (Altri Percorsi A-B)* Mercadante Teatro Stabile di Napoli in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile di Torino ELETTRA di Hugo von Hofmannsthal un progetto di Andrea De Rosa e Hubert Westkemper con Frédérique Loliée, Maria Grazia Mandruzzato, Moira Grassi, Gabriele Benedetti regia Andrea De Rosa sabato 21 ottobre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Pre/Visioni) Fondazione Scuole Civiche di Milano Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi L’ARMA SEGRETA DI ARCHIMEDE di Dumitru Solomon regia Massimo Navone (spettacolo a pubblico limitato - per esigenze tecniche, posti non numerati) * in caso di esubero del numero di abbonamenti per ciascun turno rispetto alla disponibilità dei posti, verrà assegnata la terza serata sia per il turno A sia per il turno B Si ringrazia EDITORIALE LIBERTA’ 109 PIACENZA - STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA - STAGIONE DI mercoledì 15 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) giovedì 16 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) venerdì 17 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici (**) Compagnia Infidi Lumi LA SCUOLA DI BALLO COMMEDIA DI CARLO GOLDONI con Cecilia Broggini, Silvia Giulia Mendola, Linda Montecchiani,Tiziano Ferrari, Domenico Sannino, Nicola Spotorno, Filippo Tansini ideazione drammaturgica e regia Stefano Tomassini progetto di residenza artistica 06-08 presso Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione drammaturgia Stella Casiraghi, Stefano De Luca regia Stefano De Luca scene e ombre Fabrizio Montecchi costumi Luisa Spinatelli lunedì 5 marzo 2007 - Teatro Municipale (Altri Percorsi A-B) Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna IL SORRISO DI DAPHNE due tempi di Vittorio Franceschi Premio “Enrico Maria Salerno” 2004 regia Alessandro D’Alatri con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin in collaborazione con La Ribalta - Centro Studi “Enrico Maria Salerno” venerdì 15 dicembre 2006 - Teatro Municipale (Altri Percorsi A-B) Compagnia Lombardi-Tiezzi Emilia Romagna Teatro Fondazione GLI UCCELLI di Aristofane - dramma didattico regia Federico Tiezzi con in ordine di entrata Sandro Lombardi, Alessandro Schiavo, Massimo Verdastro, Silvio Castiglioni, Leonardo Capuano, Marion D’Amburgo, Clara Galante, Ciro Masella, Debora Zuin, Aleksandar Karlic giovedì 18 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) venerdì 19 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) Compagnia Teatrale Krypton TRITTICO BECKETTIANO Atto Senza Parole 1 con Fulvio Cauteruccio Non io con Monica Benvenuti L’ultimo nastro di Krapp con Giancarlo Cauteruccio di Samuel Beckett - traduzioni di Carlo Fruttero e John Francis Lane regia Giancarlo Cauteruccio venerdì 16 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) sabato 17 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) domenica 18 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (** - ore 15.30) Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione LA BARCA DEI COMICI Dai Mémoires di Carlo Goldoni Di Giorgio Strehler 110 martedì 20 marzo 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi A) mercoledì 21 marzo 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici (Altri Percorsi B) Familie Flöz (Germania) RISTORANTE IMMORTALE o: sulla precarietà dell'esistenza opera teatrale creata da Paco Gonzalez, Björn Leese, Ilka Vierkant, Hajo Schüler, Michael Vogel con Marianne Cornil, Stefan Ferencz, Paul Kustermann, Stefan Lochau, Dana Schmidt in collaborazione con Just in Time Art Management (**) recite fuori abbonamento Teatro Comunale Filodrammatici,Teatro Municipale di Piacenza e Spazio Rotative Inizio spettacoli ore 21.00 La recita pomeridiana fuori abbonamento di domenica 18 febbraio 2007 (La barca dei comici) inizierà alle ore 15.30 TEATRO DANZA sabato 24 febbraio 2007 - Teatro Municipale ELISA MONTE DANCE (Stati Uniti) direttore artistico Elisa Monte co-fondatore e coreografo David Brown promozione e distribuzione in Italia International Music PIACENZA - STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA - STAGIONE DI mercoledì 14 marzo 2007 - Teatro Municipale PILOBOLUS DANCE THEATRE (Stati Uniti) tournée italiana organizzata da Ater Spettacoli di Teatro/Danza e Altri Percorsi al Teatro Municipale: euro 10 (posto unico in galleria) Gli spettacoli di Teatro Danza sono inseriti nel cartellone della Stagione di Danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza organizzata da Fondazione Arturo Toscanini,Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e Comune di Piacenza con la collaborazione di AterDanza Per le recite pomeridiane fuori abbonamento del 14 gennaio 2007 (The Peking Acrobats) e del 18 febbraio 2007 (La barca dei comici) è previsto un biglietto scontato a euro 8 per i minori di 14 anni e la riduzione sui prezzi dei biglietti per i loro genitori/accompagnatori. Spettacolo Elettra allo Spazio Rotative: euro 11 (posto unico non numerato) Teatro Municipale di Piacenza Inizio spettacoli ore 21.00 Spettacoli Pre/Visioni al Teatro Comunale Filodrammatici: euro 5 (platea/galleria, non numerato) SPECIALE/STUDENTI “TRE PER TE”-2006/2007 BIGLIETTI “LAST MINUTE” ABBONAMENTI Spettacoli al Teatro Municipale: Platea e posto/palco euro 12 Galleria euro 8 Loggione euro 3 Abbonamento TEATRO (10 spettacoli) euro 60 con posto in galleria L’abbonamento Teatro comprende i seguenti spettacoli: Elettra, La scuola di ballo, Gli Uccelli, Trittico Beckettiano, La barca dei comici, Il sorriso di Daphne, Ristorante immortale e 3 spettacoli di Prosa (Le due zittelle oppure The Peking Acrobats + 2 titoli a scelta tra quelli in cartellone, eccetto lo spettacolo di Enrico Bertolino). Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici: Platea euro 7 Galleria euro 4 Abbonamento ALTRI PERCORSI (7 spettacoli) euro 45 con posto in galleria Spettacoli di Teatro/Danza e Altri Percorsi al Teatro Municipale: Platea e posto/palco euro 7 Galleria euro 4 Loggione euro 2 L’abbonamento Altri Percorsi comprende i seguenti spettacoli: Elettra, La scuola di ballo, Gli Uccelli,Trittico Beckettiano, La barca dei comici, Il sorriso di Daphne, Ristorante immortale. Abbonamento 2 PER TE (Prosa + Altri Percorsi - 15 spettacoli euro 84 con posto in galleria L’abbonamento 2 Per Te comprende i seguenti spettacoli: Elettra, Le false confidenze, La scuola di ballo, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Le due zittelle, Gli Uccelli,The Peking Acrobats, Trittico Beckettiano, Il padre, La barca dei comici, Delitto e castigo, Il sorriso di Daphne, La locandiera, Ristorante immortale, Vita di Galileo. I biglietti “Last Minute” sono disponibili, a discrezione della Direzione, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo per cui l’offerta è valida. Per alcune rappresentazioni non è detto che vengano messi in vendita biglietti “Last Minute”. Abbonamento 3 PER TE (Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza - 17 spettacoli) euro 94 con posto in galleria INFORMAZIONI UTILI Possono usufruire dell’abbonamento “Speciale Studenti” tutti gli studenti che non abbiano compiuto i 25 anni. Gli interessati dovranno presentare, al momento dell’acquisto dell’abbonamento o del biglietto, un certificato di iscrizione (o in alternativa tessera, libretto universitario, libretto giustificazioni…) che dovrà essere esibito anche al momento dell’ingresso a teatro. In caso contrario, per usufruire dello speciale dovrà essere sottoscritta un’apposita autocertificazione. La tariffa Speciale/Studenti per l’abbonamento Teatro/Danza si applica anche agli iscritti a scuole e accademie di danza. Le gratuità per gli insegnanti/accompagnatori vengono concesse nel numero di 1 ogni dieci abbonamenti/ biglietti. Gli abbonamenti non sono personali e possono quindi essere utilizzati da persone diverse dall’intestatario, purché abbiano le medesime caratteristiche (ad esempio, un abbonamento speciale studenti può essere utilizzato solamente da altri studenti, e così via). Non è possibile, da parte di persone che non abbiano gli stessi diritti, utilizzare la tessera, nemmeno pagando la differenza. In questi casi è possibile usufruire del posto, entrando in teatro con un ingresso (ad esempio, un genitore può entrare in Teatro con un ingresso e usufruire del posto a sedere del proprio figlio studente, mostrando alla maschera la tessera di abbonamento). In caso non venissero rappresentati, per cause impreviste, tutti gli spettacoli compresi nell’abbonamento, il Teatro opererà una sostituzione oppure, in alternativa, rimborserà agli abbonati le quote relative. Qualora ragioni impreviste lo richiedessero, la Direzione si riserva la facoltà di spostare la data dei turni di abbonamento dandone notizia sulla stampa, sui veicoli pubblicitari del Teatro e/o contattando telefonicamente o per lettera gli abbonati. All’atto della sottoscrizione dell’abbonamento è opportuno rilasciare generalità, indirizzo e recapito (anche telefonico ed e-mail) per eventuali comunicazioni urgenti. I biglietti e gli abbonamenti non utilizzati non verranno rimborsati. A spettacolo iniziato non è consentito l’accesso alla platea. È vietato scattare fotografie, effettuare registrazioni audio e video e fare uso di telefoni cellulari. La direzione si riserva la possibilità di effettuare spostamenti su posti venduti per esigenze tecniche e di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore. L’abbonamento 3 Per Te comprende i seguenti spettacoli: Elettra, Le false confidenze, La scuola di ballo, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Le due zittelle, Gli Uccelli,The Peking Acrobats, Trittico Beckettiano, Il padre, La barca dei comici, Delitto e castigo, Elisa Monte Dance, Il sorriso di Daphne, La locandiera, Pilobolus, Ristorante immortale, Vita di Galileo. Pass PRE/VISIONI (5 spettacoli) euro 18 posto unico non numerato Il Pass Pre/Visioni comprende: Segni nel tempo, Tre Sorelle, L’arma segreta di Archimede, Changing Parts - Untitled, Passo e resto, come l’universo. Per gli spettacoli programmati al Teatro Municipale, in caso di esaurimento di posti in galleria, a chi sottoscrive un abbonamento Speciale/Studenti potranno essere assegnati posti numerati di loggione. Per poter usufrire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita; l’acquisto potrà poi essere formalizzato rivolgendosi alla biglietteria del Teatro Comunale Filodrammatici nei giorni ed orari di apertura oppure concordando un appuntamento con gli uffici di Teatro Gioco Vita. BIGLIETTI Spettacoli di Prosa al Teatro Municipale: euro 11 (posto unico in galleria) Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici: euro 10 (posto unico in galleria) 111 GLIE - 11° RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE - 11° RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAM A teatro con mamma e papà 2006/2007 domenica 5 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30 Teatro dell’Archivolto PIMPA CAPPUCCETTO ROSSO da 3 anni domenica 25 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30 Fratelli di Taglia CIRCUS COLOMBAZZI da 4 anni domenica 19 novembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30 L’Arsenal à Musique (Canada) ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE da 6 anni ABBONAMENTI E BIGLIETTI Abbonamenti/carnet a 5 spettacoli • Bambini/Ragazzi fino a 3 anni ingresso gratuito da 3 a 15 anni euro 16,00 (intero) euro 12.00 (ridotto) (la riduzione è applicata ai bambini appartenenti alla stessa famiglia) • Giovani/Adulti euro 25,00 (intero) euro 20,00 (ridotto nonni/nonne) La tessera dà diritto ad assistere a 5 spettacoli a scelta. La scelta dei titoli e/o dei posti dovrà essere effettuata direttamente al momento dell’acquisto. Dalla scelta sono esclusi gli spettacoli fuori rassegna. venerdì 8 dicembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30 domenica 10 dicembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30 Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione LA NOTTE ILLUMINATA (nuova produzione 2006/2007) da 6 anni domenica 17 dicembre 2006 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30 Centro Teatrale Corniani IL GATTO CHE AVEVA GLI STIVALI da 3 anni Biglietti • Bambini/Ragazzi fino a 3 anni ingresso gratuito da 3 a 15 anni euro 5.00 (intero) euro 4.00 (ridotto) (la riduzione è applicata ai bambini appartenenti alla stessa famiglia) • Giovani/Adulti euro 7.00 (intero) euro 6.00 (ridotto nonni/nonne) Per le recite fuori rassegna degli spettacoli The Peking Acrobats e La barca dei comici nel cartellone di “Tre per Te” del Teatro Municipale, i prezzi applicati sono quelli in vigore per la Stagione di Prosa 2006/2007, con uno speciale biglietto scontato a euro 8 per i minori di 14 anni e la riduzione sul costo dei biglietti per i loro genitori/accompagnatori. Per la recita fuori rassegna La bella addormentata nel cartellone di Danza del Teatro Municipale, i prezzi applicati sono quelli in vigore per la Stagione di Danza 2006/2007, con uno speciale biglietto scontato a euro 5 per i minori di 14 anni. sabato 6 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30 Teatrino dell’Erba Matta HANSEL E GRETEL da 3 anni domenica 14 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 15.30* THE PEKING ACROBATS (*recita fuori rassegna - Stagione di Prosa 2006/2007 “TRE PER TE” del Teatro Municipale di Piacenza / Prosa) da 6 anni domenica 21 gennaio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30 Quelli di Grock KINESIS - IL CUBO MAGICO da 3 anni domenica 28 gennaio 2007 • Teatro Municipale • ore 15.30* Balletto dell’Opera di Kiev LA BELLA ADDORMENTATA da 8 anni (*recita fuori rassegna - Stagione di Danza 2006/2007 del Teatro Municipale di Piacenza) Biglietti e abbonamenti/carnet sono in vendita da martedì 24 ottobre 2006. Biglietteria TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione Teatro Comunale Filodrammatici Via San Siro, 9 - 29100 Piacenza Telefono 0523.315578 (biglietteria) - 0523.332613 (uffici) Fax 0523.338428 E-mail [email protected] Orari d’apertura: dal 24 ottobre al 20 dicembre 2006, dal lunedì al giovedì ore 15-18 e sabato ore 10-13; dal 4 gennaio 2007, dal lunedì al giovedì ore 15-18. Vendita on-line: www.teatrogiocovita.it domenica 4 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 16.30 L’Atalante OUVERTURE DES SAPONETTES Un concerto per bolle di sapone da 3 anni domenica 18 febbraio 2007 - Teatro Comunale Filodrammatici - ore 15.30* Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione LA BARCA DEI COMICI Dai “Mémoires” di Carlo Goldoni di Giorgio Strehler (nuova produzione 2007 nel Tricentenario Goldoniano) da 8 anni (*recita fuori rassegna - Stagione di Prosa “TRE PER TE” del Teatro Municipale di Piacenza / Altri Percorsi) 112