Diagramma psicrometrici FISICA-TECNICA Diagrammi psicrometrico Katia Gallucci Si dice diagramma psicrometrico la rappresentazione grafica della proprietà termodinamiche dell’aria umida. Su tali diagrammi è possibile rappresentare graficamente le trasformazioni che l’aria umida subisce nelle varie fasi di processo quali l’essiccamento o il condizionamento dell’aria e leggere i valori dei parametri in gioco. Poiché l’aria umida nelle più comuni applicazioni subisce trasformazioni a pressione totale costante, i diagrammi psicrometrici sono bidimensionali (ossia piani). Sono cioè tracciati per un dato valore della pressione totale e riportano famiglie di curve a temperatura, entalpia, umidità relativa e umidità assoluta costanti. Xr = X ⋅100 X0 Le relazioni tra i tre tipi di umidità si possono dedurre dal diagramma http://www.essica.com/portal/it/Approfondimenti/Aria/Aria_umida/Diagramma_psicrometrico Fissata una certa umidità assoluta, il valore di Xr varia con la temperatura, e cioè aumenta al diminuire di T Fissata una certa temperatura, l’umidità assoluta aumenta con Xr per Xr=100% si ha la curva di saturazione per la quale X=X0 l’umidità di saturazione X0 cresce con la temperatura Quando i due flussi sono uguali, la temperatura del liquido si stabilizza su un valore detto temperatura di bulbo umido TBU Temperatura di bulbo umido Quando si invia una corrente di gas non saturo di vapore (X<X0) sopra la superficie di un liquido parte di questo evapora e va ad aumentare l’umidità del gas. Dato che l’evaporazione del liquido si verifica con assorbimento di calore, la temperatura del liquido si abbassa e quando arriva ad essere inferiore a quella del gas si ha passaggio di calore dal gas al liquido: cioè si stabilisce un flusso di calore dal gas al liquido e un flusso di materia e di calore (calore di evaporazione) dal liquido al gas Se si invia una corrente di gas su un termometro il cui bubo è avvolto da una garza bagnata di liquido, in modo tale che la temperatura e l’umidità non varino, si può misurare la temperatura di bulbo umido e con un altro termometro (senza garza) la temperatura di bulbo secco Il calore che si trasferisce dal gas al liquido è: qg →l = hg ⋅ A (Tg − Tl ) hg= coefficiente di trasmissione del calore dal gas al liquido, kcal/(m2h°C) A = superficie di contatto gas-liquido, m2 Tg = temperatura del gas, °C Tl = temperatura del liquido, °C Quando il liquido ha raggiunto la temperatura a bulbo umido le due quantità di calore devono essere uguali: hg ⋅ A (TBS − TBU ) = K y ⋅ A ( X 0 − X ) λ ( X0 − X ) = hg K yλ ( X − X0 ) = − hg K yλ ⋅ (TBS − TBU ) Ky= coefficiente di diffusione del vapore nel gas, kg/(m2h) A = superficie di contatto liquido-gas, m2 λ = calore di evaporazione del liquido, kcal/kg Punto o temperatura di rugiada ⋅ (TBS − TBU ) y − y1 = m ( x − x1 ) Questa equazione prospetta una famiglie di rette di inclinazione –hg/(Kyλ) passanti per TBS e TBUdel miscuglio gassoso Il calore che si trasferisce dal liquido al gas è trasferito per mezzo del calore di evaporazione: ql → g = K y ⋅ A ( X 0 − X ) λ É la temperatura alla quale un gas contenente una certa quantità di vapore lascia depositare la prima goccia di liquido quando viene raffreddata a pressione costante Metodi per variare l’umidità di un gas Metodi di essiccamento di un gas Si può raffreddare il gas al di sotto della sua temperatura di rugiada e poi riportarlo alla temperatura desiderata X X2 T di rugiada T1 Un gas può essere umidificato per aggiunta di una quantità prestabilita di vapore, oppure il gas viene investito da spruzzi d’acqua nelle cosiddette camere a pioggia, dove il gas esce più freddo e con il tenore di umidità desiderato oppure si può mescolare il gas con un altro gas più umido Condizionamento dell’aria Esempio Situazione estiva, aria cada e umida: T=40°C, Xr=80% Situazione invernale, aria fredda e umida: T=10°C e Xr=80% Da studi sul benessere la condizione ottimale è T=22°C e Xr=60% 10°C 22°C 10°C 22°C 40°C 40°C L’aria contiene 0,015kg di vapore/kg di aria secca Un essiccatore funzionante adiabaticamente è percorso da aria a 65°C con punto di rugiada di 20°C. Sperimentalmente si è trovato che per far evaporare del materiale da essiccare pari a 10kg di acqua sono necessari 1200 m3 di aria umida entrante nell’essiccatore. Calcolare la % di saturazione e la temperatura dell’aria uscente dall’essiccatore X = 0,015 nv Pv = = 18 = 0,024 1 nas PT − Pv 29 kg di H 2 O 1,58 ⋅ 18 = = 0,023 kg di aria secca 42,27 ⋅ 29 X 30% Pv = 0,024 ⇒ Pv = 0,024(PT − Pv ) ⇒ Pv = 0,024 PT − 0,024 Pv PT − Pv Pv (1 + 0,024 ) = 0,024 PT ⇒ Pv = 0,024 PT (1 + 0,024) = 0,024 ⋅ 760mmHg ≈ 18mmHg 1 + 0,024 0,023 PasV 760 − 18 1200m 3 = = 42,37 kmol aria secca RT 760 0,082 ⋅ 338 entranti 3 18 1200m = 1,025kmol di acqua nv = 760 0,082 ⋅ 338 nas = uscenti 10 nv = + 1,025 = 1,58kmol di acqua 18 nas = 42,37 kmol aria secca A 20°C 0,015 48°C Dal punto iniziale A si traccia la linea di raffreddamento adiabatica. L’intercetta ad X=0,023 consente di ricavare la temperatura di uscita dell’aria (48°C) e l’umidità relativa (30%) Esercizio Abbiamo aria a 40°C e umidità relativa dell’80%, la vogliamo portare mediante un condizionatore a 20°C e umidità relativa del 50%. Calcolare la quantità oraria di acqua condensata se si trattano 1000 m3/h di aria Volume specifico aria umida satura 100% X 80% 50% Volume specifico aria secca Temperatura di rugiada finale=12°C Umidità assoluta finale 0,009 kg H2O/kg aria secca Umidità assoluta iniziale 0,039 kg H2O/kg aria secca Acqua da condensare = (0,039 - 0,009) kg H2O/kg aria secca= 0,030 kg H2O/kg aria secca Volume specifico aria secca a 40°C=0,87m3/kg Volume specifico aria satura umida a 40°C=0,965m3/kg La differenza imputabile alla presenza del vapor d’acqua è 0,095m3/kg Quando l’umidità è all’80% la differenza di volume sarà: 0,095 : 100 = X : 80 X = 80.0,095/100 = 0,076 m3/kg 0,009 12°C 20°C 40°C Per cui il volume specifico della nostra aria è: 0,87+0,076=0,946m3/kg Quindi in un’ora entrano: m3 h = 1057 kg h m3 0,946 kg 1000 Sappiamo che 1 kg di aria secca contiene 0,039 kg di acqua, per cui i kg di aria secca che entrano sono (1+0,039) : 1057 = 1 : X X = 1057/1,039 = 1,017kg di aria secca/h L’acqua da condensare è: 1,017kg di aria secca/h*0,03kgH2O/kg di aria secca= 30,5kg/h Torri di raffreddamento In molte industrie si usano le torri di raffreddamento al fine di raffreddare l’acqua che, durante l’impiego come mezzo refrigerante, si è scaldata. Il processo di raffreddamento dell’acqua può essere realizzato in torri a liquido a tiraggio meccanico o a tiraggio naturale. Torri a tiraggio meccanico possono essere quelle a tiraggio forzato o quelle a tiraggio indotto Torre a tiraggio forzato Torre a tiraggio indotto Torre a tiraggio naturale (diametro di base 80m, altezza 150m) La temperatura minima teoricamente raggiungibile dell’acqua al fondo di una torre di raffreddamento è la temperatura a bulbo umido dell’aria in essa entrante. Praticamente questa temperatura non si raggiunge mai, perché ciò presupporrebbe l’impiego di torri di altezza infinita. Solitamente per le torri in esercizio la temperatura dell’acqua al fondo è di circa 3-4°C superiore alla temperatura di bulbo umido dell’aria Esercizio Dell’acqua a 50°C viene inviata ad una torre di raffreddamento nella quale entra aria a 25°C e Xr=30%. Calcolare la temperatura di uscita dell’acqua considerando che la torre è stata progettata per ottenere acqua ad una temperatura di 3°C superiore a TBU 100% X 30% 50°C 25°C Xr=30% T? TBU=14°C Temperatura acqua fredda =14+3=17°C 14°C 25°C