Le Info Ops: sviluppo militare del concetto di promozione commerciale di Marco Stoccuto Il mondo delle Operazioni dell’Informazione, meglio conosciute come Information Operations (Info Ops) ed il mondo della promozione commerciale civile, ovverosia del Marketing, hanno molte similitudini e punti in comune. Nell’ambito della formulazione di una campagna di comunicazione strategica, essi vanno dalla tipologia di obiettivi da perseguire alle modalità di pianificazione ed esecuzione. In particolare in questo articolo si vuole evidenziare come l’avvicinarsi da parte della componente militare ad alcune modalità e procedure del mondo del marketing, governato da feroci e competitive leggi di mercato, dove la lotta per accaparrarsi ogni potenziale acquirente si svolge senza esclusione di colpi, possa essere di beneficio allo sviluppo di campagne Info Ops, più aderenti alle dinamiche che regolano il mondo delle percezioni dei nostri gruppi obiettivo o audience. Introduzione Lo sconfiggere le formazioni nemiche sul campo di battaglia rappresenta spesso la parte più semplice di un’operazione militare. Il successo finale, il conseguire cioè gli obiettivi politici assegnati, è strettamente dipendente dal successo che si riesce a conseguire nelle fasi successive a quelle a più alta intensità che si configura con l’occupazione e ricerca di una forma di controllo e governabilità del territorio. In queste fasi si ricerca una situazione di stabilizzazione in cui la popolazione locale possa arrivare ad accettare il nuovo stato di fatto. Ad ogni modo è chiaro che la comprensione e la capacità di influenzare la popolazione è fondamentale in ognuna delle varie fasi dell’operazione, al fine di ridurre il cosiddetto “costo della vittoria”, in termini di vite umane, di soldi e di tempo. Gli eserciti hanno iniziato a dare enfasi al concetto di Operazioni dell’Informazione, meglio conosciute come Information Operations in tutte le iniziative militari, con il fine di acquisire una superiorità nella raccolta, nella trattazione e nella disseminazione di un flusso ininterrotto di informazioni e comunicazioni impedendo nel contempo attività analoga alle controparte avversaria. Perché è stata ravvisata tale necessità? Nella realtà l’obiettivo o scopo principale di tale azioni è quello di influenzare i processi decisionali avversari sia nella componente della loro leadership che nella componente base dell’opinione pubblica, rappresentata dalla popolazione locale, affinché l’avversario sia indotto a non opporre la propria capacità bellica e si convinca a ritornare quantomeno al tavolo dei negoziati, prevenendo la perdita di vite umane sia tra i belligeranti sia tra i civili. Per quanto questo processo non sia nuovo, senza arrivare a scomodare Sun-tzu o Liddle Hart, possiamo affermare che diversi paesi come gli Stati uniti, oppure la Germania Nazista o l’Impero del Sol Levante o addirittura i Vietcong ne abbiano fatto largo uso, sotto forma di “Propaganda”, cercando di modificare il comportamento o di attrarre il consenso delle forze avverse e delle popolazioni locali. Ciò nondimeno queste pratiche trovano innumerevoli esempi storici in ogni epoca. Pubblicità o Propaganda? È solo nel moderno concetto di Influenza tuttavia che si sviluppa l’idea di integrare tale processo fin dalle prime fasi della pianificazione di un operazione militare non relegandola a solo sforzo sussidiario, marginalmente localizzato in poche specifiche aree. Lo scopo come detto è quello di indurre un cambiamento comportamentale che porti ad una forma di accettazione e consenso. Molti sono coloro che tendono ad indignarsi a questi concetti, che spesso vengono interpretati come una forma di “lavaggio del cervello”, se non addirittura etichettati come “coercizione mascherata da facili menzogne”. Le Info Ops come sviluppo militare del concetto di promozione commerciale 1/8 Marco Stoccuto Nel tempo essa invece si è trasformata in una delle tante discipline riconosciute nell’ambito della scienza della comunicazione ed alla quale noi tutti quotidianamente siamo soggetti, in misura più o meno invasiva, attraverso il bombardamento mediatico-pubblicitario con il quale i diversi prodotti ci vengono presentati nella quotidiana lotta concorrenziale per le diverse aree di mercato. È innegabile che il nostro sia un mondo pervaso dalle comunicazioni promozionali. Esse vanno dalla propaganda politica agli annunci commerciali; dal sociale al privato; dal concorrenziale all’informativo. Ad ogni modo con assillante continuità radio, televisione, giornali, web ed ogni altro possibile mezzo di comunicazione ci assalgono con ripetitività e continuità, proponendoci messaggi concepiti per modificare le nostre decisioni e scelte; spesso cercando di modificare la nostra percezione della realtà. È il mondo del marketing! Ecco che allora possiamo paragonare Info Ops e Marketing, laddove entrambe tendono ad ottenere risposte sia nel campo fisico che in quello psicologico, ricorrendo a metodologie simili. Infatti l’approccio Info Ops alla pianificazione si sviluppa secondo un ciclo che, una volta determinata la linea d’azione, prevede di conseguire un obiettivo prefissato, prendendo le mosse dall’individuazione di uno specifico Gruppo Obiettivo od audience, perseguendolo fino a valutare gli effetti dell’ingaggio; sostanzialmente tale processo non si discosta da quello messo in atto da una qualunque agenzia pubblicitaria in cui la scoperta, la definizione, il disegno della campagna e quindi il suo lancio si sovrappongono concettualmente a quanto precedentemente descritto. Gli obiettivi delle Info Ops e del Marketing Civile Le Info Ops ed il Marketing pubblicitario, hanno pressappoco gli stessi obiettivi; “Le Info Ops sono comunicazioni di marketing” 1. Le prime possono essere descritte come azioni intraprese nella dimensione fisica dell’ambiente informativo al fine di suscitare un supporto verso gli obiettivi di un’alleanza per il conseguimento della missione. Analogamente le seconde generano un supporto popolare, attraverso la pubblicità e la promozione commerciale per una determinata azienda, per i suoi prodotti o servizi, al fine di attrarre e fidelizzare il pubblico o persuaderlo ad acquistare i suoi specifici articoli. Entrambi gli obiettivi espressi affermano la volontà di utilizzare vari aspetti della dimensione fisica al fine di influenzare il proprio audience ad agire secondo quanto le rispettive organizzazioni hanno pianificato per conseguire gli obiettivi aziendali. Possiamo quindi affermare che le due funzioni hanno essenzialmente lo stesso scopo generale: Influenzare quella parte della popolazione o pubblico che di norma non agisce in linea con il raggiungimento dei propri obiettivi, ed indurlo a modificare il proprio comportamento in modo favorevole al perseguimento degli stessi. In tale quadro se valutiamo le società occidentali, dove la pervasività della comunicazione commerciale, politica o sociale bombarda con constante precisione l’opinione pubblica, la capacità di sviluppare una campagna Info Ops, basata sulle esperienze maturate nel campo promozionale civile, dovrebbe rappresentare lo sbocco naturale per una ricerca di risposta positiva ai messaggi proposti. Considerando il fine è comune, mirato ad ottenere risposte positive ai messaggi proposti, possiamo e dobbiamo ricercare l’integrazione e lo scambio esperienziale delle metodologie applicate, sia nel campo della pianificazione sia dell’analisi comportamentale delle diverse fasce di possibili utenti/acquirenti. La pianificazione Info Ops, in particolare, si sviluppa come una campagna pubblicitaria, di quelle che di norma le grosse aziende conducono a livello per così dire strategico, in cui emerge la necessità di individuare e sviluppare i media più favorevoli e facilmente accessibili alle diverse aree geografiche e porzioni di pubblico, al fine di raggiungerlo ed attaccarne la sfera emotiva, con messaggi capaci di persuaderlo ed indurre cambiamenti comportamentali, supportando il tutto con un’analisi preventiva delle peculiarità socio-culturali e cognitive. La componente militare ha individuato e sviluppato tale capacità nel quadro delle Operazioni Psicologiche, quale capacità coordinata dalle Info Ops, che può essere parallelamente comparabile alle grosse agenzie pubblicitarie, incaricate di proporre e promuovere un prodotto su larga scala a fasce di mercato diversificate. Da cosa deriva tale necessità? A tal riguardo è facile apprezzare 1 “Marketing: An Overlooked Aspect of Information Operations”: di Trent, Stoney; Doty, James L., III – US Military Review, Vol. 85, No. 4 Le Info Ops come sviluppo militare del concetto di promozione commerciale 2/8 Marco Stoccuto questo concetto semplicemente guardando, su canali satellitari internazionali, come uno stesso prodotto venga reclamizzato differentemente in Europa, o in India , piuttosto che in Medio Oriente od addirittura Estremo Oriente. Culture diverse percepiscono in modo diverso uno stesso messaggio. Lo studio della sfera cognitiva ha la funzione primaria di individuare quelle debolezze e peculiarità che possano prevenire errori di comunicazione e contestualmente indurre un apprezzamento positivo piuttosto che una chiusura al messaggio proposto. Potrebbe allora essere di grande beneficio ad entrambe le organizzazioni, quella militare e quella civile, uno scambio di esperienze, analisi e conoscenze, suggerendo addirittura in alcuni casi alla componente militare un contributo di professionalità da parte di quella componente civile più addentro e specializzata nel campo dell’analisi comportamentale. L’importanza di proporsi positivamente come organizzazione Le Info Ops abbiamo quindi evidenziato come rappresentino comunicazioni di marketing, aspetto per il quale i testi ufficiali mettono in evidenza alcuni aspetti chiave. I principali sono: il prodotto stesso, il suo prezzo, la sua promozione d il suo posizionamento sul mercato. Così come concepita in ambito militare, le Info Ops incominciano con una blanda forma di promozione tesa a far conoscere il prodotto, ad esempio le note di linguaggio distribuite ai militari dei vari livelli nel quadro delle relazioni pubbliche per l’illustrazione delle attività che verranno condotte e degli obiettivi che si vuole perseguire nell’area a cui tali sono dirette. Via via tale esposizione, dovrà essere integrata ed approfonditamente rinforzata nelle varie aree di competenza attraverso i media più adeguati, al fine di renderla il più possibile capillare. Tuttavia ancora si riscontra nell’ambito della pianificazione Info Ops la difficoltà di una chiara identificazione del prodotto che dovrà essere venduto; ma soprattutto il prezzo per il consumatore, che non è rappresentato, come spesso indicato, dai costi economici dell’operazione, bensì dai costi associati ai rischi che il consumatore od acquirente deve fronteggiare nel supportare le operazioni militari associate alla presenza della nostra componente militare. Forse si potrebbe in tale ottica valutare il prodotto Forze Armate come il marchio di fabbrica il”brand” in grado di apportare certi benefici a quel gruppo obiettivo capace di fare tale scelta d’acquisto2. Un Brand instilla un’idea, una promessa. Le compagnie o le aziende promotrici devono avere un’ossessione maniacale nel perseguire tale promessa. Analogamente un’organizzazione militare impegnata nel promuoversi, sia essa sotto egida NATO, ONU o di una Coalizione deve cercare di creare un brand attorno al proprio nome che induca in tutto il mondo una percezione di riferimento alla stessa. Successivamente, come avviene per le aziende civili, l’obiettivo sarà quello di capitalizzare attorno a questo marchio al fine di marginalizzarne le debolezze e negatività e rinforzarne le positività3. Inoltre, al fine di promuovere ed allargare la sfera di influenza di questo marchio, la tendenza commerciale è quella di corporare diverse attività affiliate; analogamente anche nel settore difesa, alcune attività quali organizzazioni mediche piuttosto che ingegneristiche ovvero di sicurezza, inglobate nelle finalità di perseguimento degli obiettivi indicati da quella principale, contribuiscono a valorizzarne l’immagine ovvero il brand. Ciononostante possono parimenti, laddove non opportunamente integrate, avere un effetto controproducente, minando e compromettendo l’immagine del Marchio nel suo insieme. Ecco perché diviene importante, così come avviene nel civile attraverso la concessione di licenza d’uso del marchio stesso, un controllo della serietà e dell’affidabilità delle consociate, quale elemento di criticità necessario a preservare ogni possibile compromissione e corruzione dell’immagine che si sta cercando di creare e valorizzare. Il secondo elemento di rilievo nel quadro generale di un’attività di marketing è rappresentato dal Prezzo. In riferimento a tale elemento è importante evidenziare innanzitutto la logica che sottende tale aspetto. In particolare un bravo venditore così come un bravo pubblicitario è consapevole della presenza sul mercato di altri prodotti con caratteristiche analoghe in grado di competere con il prodotto che egli sta proponendo. Ovviamente la competizione avviene su due livelli: la qualità del 2 3 Nella terminologia del “marketing” il Brand rappresenta l’insieme di tutto ciò che ruota attorno ad un prodotto oltre il prodotto stesso: l’organizzazione, e tutto ciò che il prodotto è in grado di evocare. “Un Brand di successo rappresenta il risultato di una buona campagna di marketing piuttosto che l’origine della stessa” - Terry Paul, Professore presso il Dipartimento di Marketing della Ohio State University Le Info Ops come sviluppo militare del concetto di promozione commerciale 3/8 Marco Stoccuto prodotto e lo status che esso rappresenta4. Un bravo pubblicitario deve avere la consapevolezza e conoscenza dei prodotti con i quali il consumatore potrebbe fare i debiti raffronti al fine di indirizzare la propria scelta, a premessa dello sviluppo della sua campagna. Analogamente l’organizzazione militare nel quadro della sua campagna Info Ops si propone quale Brand in grado di offrire determinati benefici, laddove supportata nel conseguimento dei suoi obiettivi di stabilizzazione. Tuttavia per il consumatore, ovvero la popolazione locale, il supportare tale organizzazione, potrebbe rappresentare un costo eccessivamente alto (vedasi gli esempi di civili uccisi in Afghanistan solo per il fatto di lavorare presso basi NATO). Le Information Operations sono qui chiamate a sviluppare il proprio piano, così come avviene nel marketing, con dei messaggi in grado di proporre il proprio prodotto, rapportato a quello ad esempio degli Insorti, evidenziando i benefici ed i rischi derivanti dal supportare uno piuttosto che l’altro. Poiché il prodotto offerto dalla controparte, spesso si avvale di una miglior conoscenza e presa sul potenziale compratore, legato ad esso generalmente da simbiosi culturale, diviene allora necessario identificare le dinamiche che regolano le percezioni e le aspettative dell’acquirente verso il prodotto proposto affinché il messaggio venga concepito e successivamente proposto in modo da rendere ciò che si offre appetibile e competitivo. Abbiamo quindi evidenziato come un’operazione dell’Informazione possa essere vista come una proposta commerciale offerta ad una acquirente, rappresentato nella fattispecie dalla popolazione locale, che come ogni efficace strategia di marketing debba innanzitutto definire un mercato di riferimento o acquirente. Una campagna Info Ops per essere efficace e vincente deve prendere le mosse da una chiara determinazione e definizione della gente che deve influenzare ed a cui si rivolge, conducendo un’analisi il più comprensiva ed estensiva possibile dell’audience in questione. Agli occhi dei militari impegnati nella pianificazione Info Ops, i civili equivalgono a ciò che commercianti, acquirenti comuni e casalinghe e rappresentano per un imprenditore; questa tipologia di consumatori è caratterizzata da una maggior emotività nella definizione delle sue scelte. I responsabili commerciali od i direttori vendite, in quanto rappresentanti di un’organizzazione, si consultano con esperti ed associati, per definire politiche commerciali e verificare le opzioni della concorrenza e comprendere come indirizzare le preferenze dei consumatori a favore del proprio prodotto. Analogamente, in riferimento ad una presenza militare, la popolazione locale in una certa area valuterà tutte le opzioni offerte bilanciandone rischi e benefici; mentre i loro leader contestualmente valuteranno le opzioni disponibili e si avvicineranno tanto a noi quanto ai nostri nemici/contendenti facendo la scelta da loro ritenuta più vantaggiosa. Bisogna comprendere l’acquirente Spesso purtroppo i nostri avversari hanno la meglio in quanto una delle carenze più significative nelle operazioni militari è rappresentata da una conoscenza marginale e limitata delle dinamiche che regolano l’ambiente cognitivo in cui ci troviamo ad operare, precludendo in tal modo una corretta capacità di intervenire sulle percezioni quali elementi regolatori, idonei a dirigere le scelte emozionali dell’acquirente di questo particolare prodotto: la popolazione locale. Informazioni approfonditamente sviluppate in merito ad esempio alle tribù locali sotto il profilo delle motivazioni che guidano i loro capi, le loro relazioni interpersonali, dettagliate sulle loro aree di origine ed abitudini, non sono sviluppate a priori nelle fasi di pianificazione. Mentre per contro una campagna di marketing che ambisce a risultati concreti di successo, prende le mosse da un’identificazione accurata delle abitudini e caratteristiche dei consumatori a cui rivolgersi, in quanto essa tende a far leva sulle emozioni dei consumatori, proponendo il proprio marchio con storie di successo capaci di coinvolgere i potenziali acquirenti sotto il profilo viscerale. Sotto gli aspetti informativi nel campo prettamente militare convenzionale, si ricerca ogni possibile informazione sull’avversario; sui suoi punti di forza e relative debolezze al fine di valutare dove possa essere attaccato con successo. Analogamente è necessario raccogliere tutte le possibili indicazioni relative alla popolazione ed ai suoi leader, così come se si volessero identificare dei segmenti di mercato con diverse motivazioni, aspettative e ritualità quotidiane al fine di sfruttare gli aspetti socioculturali ed emozionali consentendoci di interagire in una fascia di mercato a noi non così conosciuta 4 Lo status è la collocazione di un certo prodotto nel quadro di una fascia di mercato a cui esso viene indirizzato; ne rappresenta, in funzione del gruppo obiettivo acquirente a cui si indirizza, il livello di diffusione od esclusività con il quale deve rapportarsi il relativo prezzo di mercato. Le Info Ops come sviluppo militare del concetto di promozione commerciale 4/8 Marco Stoccuto quanto ai nostri avversari. Come un’azienda concorrente anche questi ultimi cercheranno, a loro volta di attrarre questi particolari consumatori verso il loro prodotto. Sicuramente tale metodo richiede un grosso impegno di indagine, di studio ambientale dettagliato ed analitico e magari di un possibile ricorso ad esperti locali. Ma questa forma di approccio alla promozione del nostro prodotto può rappresentare la differenza tra l’accettazione e la condivisione degli obiettivi ed un fiasco colossale. Peraltro la valutazione dei risultati e l’apprezzamento del prodotto nell’ambito dei segmenti di mercato individuati, deve essere continuo ed ininterrotto al fine di adeguare costantemente l’offerta alla richiesta. Studi psicologici hanno dimostrato che la gente ricorda meglio i dettagli quando riceve le informazioni organizzate in una sorta di storia in grado di garantire una cornice all’interno della quale essi risultano più facilmente comprensibili e trasferibili sotto il profilo organizzativo. Tra l’altro è provato che le persone hanno maggior fiducia nelle notizie fornite dalla stretta cerchia di conoscenze personali, quali amici e familiari, rispetto ai media; in particolare per ciò che attiene la condivisione di idee e la validità e convenienza degli acquisti. In tal modo possiamo dire che la tendenza generale delle persone in tali società è quella di condividere le proprie esperienze, soprattutto quelle negative, con un numero stimato attorno alle 25 persone di questa cerchia. Tale fenomeno è poi maggiormente amplificato nella società mussulmana, culturalmente più vicina ed affine alla tradizione orale. Per contro inoltre, storie che trovano interesse e suscitano curiosità nelle società occidentali, possono risultare confuse se non addirittura controproducenti in altre culture, ponendo un elemento di criticità nell’individuazione della storia più adatta con cui trasferire taluni messaggi a specifici gruppi obiettivo. Elementi salienti e di continuità Tutto ciò che un’organizzazione fa a qualunque titolo, suggerisce e comunica un messaggio; ed il contenuto di questo messaggio a diversi livelli viene recepito ed interpretato in funzione della fonte e della tipologia di ricettore. Ecco perché un venditore deve dare delle priorità ai propri sforzi nel comunicare il giusto messaggio alle giuste persone. Gli elementi chiave di tale interazioni risiedono nella necessità di analizzare la popolazione locale e di valutare quelle interazioni sia iniziate dal proponente sia quelle avviate ed indotte dall’acquirente. In campo militare avremo delle interazioni comunicative la cui efficacia dovrà essere massimizzata in fase di pianificazione quali conferenze stampa piuttosto che comunicati stampa, che tuttavia devono trovare una comunicazione consistente e coerente nel comportamento dei militari sul terreno, inducendo in tal modo contatti spontanei da parte della popolazione. Questi contatti rappresentano l’indice d’apprezzamento della nostra campagna di marketing nei confronti del Brand militare dispiegato sul terreno. Proprio un pensiero strategico applicato in maniera coerente agli aspetti comunicativi è essenziale per determinare un autorevole e riconosciuto Brand. Consistenza, sensibilità e creatività rappresentano le chiavi per mantenere la credibilità sul terreno di un’operazione militare. Dal livello tattico a quello strategico ci deve essere coerenza di messaggi ed azioni in grado di comunicare un senso di stabilità e positive relazioni. Quindi contenuto e toni dei messaggi, per quanto appropriati ai diversi livelli di interlocutori, devono avere consistenza e continuità. Tra l’altro è importante tener conto del fatto che nell’ambito della comunicazione, spesso un’azione condotta al livello tattico può avere una forte risonanza ed eco a livello strategico, così come un messaggio diretto a livello strategico può ripercuotersi maggiormente in certe aree piuttosto che altre con un impatto marcatamente locale. Le Info Ops non sono azioni di minore o marginale importanza per una forza armata che opera in un area di vaste dimensioni, come potrebbe essere l’Afghanistan od i Balcani, la cui popolazione ha caratteristiche etnico-culturali diverse. Gli aspetti di pianificazione di una campagna comunicativa devono prevedere un sincronismo tra la pianificazione strategica e le azioni percepite nelle diverse realtà locali al fine di prevenire contraddittorietà e conseguente inefficacia, se non addirittura effetti contraddittori nella chiave di lettura della popolazione. I messaggi che pervengono ai diversi audience, devono essere consistenti con le azioni che condotte a loro favore. Promesse non mantenibili mandano un messaggio che chiaramente mina la credibilità, favorendo per contro possibili Le Info Ops come sviluppo militare del concetto di promozione commerciale 5/8 Marco Stoccuto punti di forza della componente avversa che tenderà a sfruttare tali lacune con la propria propaganda ed evidenziare, ad esempio, l’illegittimità di un intervento militare straniero. Pianificazione e condotta mediatica di una campagna pubblicitaria Le Forze Armate da molto tempo fanno ricorso a diverse tipologie di Media (radio, stampa e entro certi limiti televisione) per promuovere il supporto alle proprie operazioni; tuttavia, come molti pubblicitari è giunto anche per loro il momento di transitare dai generici strumenti di comunicazione di massa a delle nicchie più specifiche, ricorrendo a nuove forme di comunicazione che, avvalendosi delle più moderne tecnologie siano in grado di rendere i messaggi interattivi e meglio attagliati all’audience a cui si indirizzano, riducendo in tal modo il rischio di messaggi percepiti in maniera conflittuale o travisabile. Peraltro sussiste anche un’errata convinzione di società del terzo mondo ignoranti o non organizzate per l’accessibilità alle più moderne tecnologie di trasmissione. In realtà queste in genere risultano solo prevalentemente sfiduciate nei confronti dei più comuni e diffusi mezzi di comunicazione, a causa di una possibile e spesso effettivo controllo di questi da parte dell’autorità statale. Tuttavia siti internet interattivi, così come CD e DVD, sono strumenti diffusi per convogliare messaggi a gruppi obiettivo specifici che consentono uno scambio comunicativo reciproco. Una campagna Info Ops deve incominciare con l’iniziale comprensione del mercato di riferimento. Nel mondo islamico, ad esempio, quello occidentale è percepito nel più dei casi come permissivo, orientato al consumismo, pericoloso per la stabilità delle culture locali, se non addirittura marcatamente additato con accuse di colonizzazione religioso-culturale. Benché tale percezione non rappresenti un ostacolo insormontabile, esso è un aspetto di cui tener conto nel quadro generale degli aspetti comunicativi, laddove si voglia presentare un prodotto, sia esso commerciale o di idee. Diversamente potrebbe presentarsi al comunicatore un ostruzionismo verso quegli aspetti culturali non integrati nel mondo cognitivo locale. Non trascuriamo che tale è anche l’approccio al consenso ed all’approvazione che il mondo occidentale ha nei confronti di molti aspetti della cultura mussulmana. Come è possibile capitalizzare su Comunicazioni Pubblicitarie Integrate Al fine di spiegare come sia facile e remunerativo capitalizzare sulle comunicazioni pubblicitarie integrate, ovverosia sviluppate con poche risorse e grande iniziativa, si vuole porre l’attenzione ad esempio su un aspetto della campagna Info Ops condotta in Iraq nel 2004 nel quadro delle forze della Coalizione lì impegnate. Il ritrovamento di DVD utilizzati dai gruppi di insorti per promuovere il supporto dell’opinione pubblica; finanziare e pubblicizzare il reclutamento, era orientato alla popolazione attraverso l’utilizzo di mezzi promozionali che bypassassero i canali comunicativi ufficiali. Le scene riprodotte e filmate, per quanto giudicate di pessima fattura nel presentare gli attacchi condotti contro le forze della coalizione mettendo inoltre in evidenza errori tecnico-procedurali nella condotta delle azioni, elementi evidenti ad un occhio esperto, in considerazione del pubblico a cui essi erano indirizzati, risultarono marginali, e garantirono in breve tempo la raccolta di supporto economico ed afflusso di nuove reclute sia dall’interno del paese che dall’estero. Tale aspetto evidenzia come il successo riscosso attraverso un’efficace campagna Info Ops possa spesso essere più pagante di quello ottenuto attraverso efficaci tecniche e tattiche di combattimento5. D’altro canto, laddove le forze della coalizione avevano tentato fin dall’inizio della propria campagna Info Ops di ricorrere ai Media, locali ed ufficiali quali mezzi comunicativi, avevano riscontrato un forte scetticismo e rifiuto in quanto erano stati visti da parte della popolazione, fino ad allora,come lo strumento di propaganda del regime governativo e quindi giudicati non affidabili ed attendibili. Questo scetticismo crescente, comune a molte aree del Medio Oriente, apre una finestra d’opportunità importante ad aggressive campagne di marketing in grado sfruttare con effetti smisurati i cosiddetti new media. 5 George Anderson: “winning the Nation building War” – Rivista Militare US . L’autore evidenzia esperienze analoghe tanto nei Balcani quanto in Iraq. Le Info Ops come sviluppo militare del concetto di promozione commerciale 6/8 Marco Stoccuto Ecco come da quest’esempio sia possibile dedurre il valore della la comprensione del mercato di riferimento e delle norme che lo regolano quale fondamento per definire limiti punti di forza e vincoli ad ogni idea di pianificazione di campagna Info Ops. Il suo successo può derivare solo dall’applicazione delle predette norme da parte di qualificati ed appassionati professionisti del settore a cui ogni esercito dovrebbe se non ricorrere almeno cercare di relazionarsi e confrontarsi. Perché se è vero che in questo parallelo concettuale di sviluppo di capacità, tra il mondo militare delle Information Operations e quello civile della promozione commerciale, i pubblicitari hanno molto da perdere in termini di guadagni, la componente militare mette sul piatto un bene il cui valore, nella nostra società, rimane ancora non valutabile in termini monetari: la vita Conclusioni Il Marketing e la promozione pubblicitaria sono fondamentalmente correlati con la capacità degli staff di comprendere le caratteristiche del mercato di riferimento attraverso la conoscenza dettagliata delle aspettative dei gruppi di consumatori a cui intendono rivolgersi, oltre che al posizionamento dello specifico marchio in tale ambiente, al fine di sviluppare una campagna disegnata per massimizzare il valore di scambio. Alcuni dei problemi associati potrebbero in taluni casi risalire alle restrizioni legali correlate con la promozione e sugli effetti che una percezione negativa del marchio stesso o di quelli ad esso associati ed associabili potrebbero avere sul prodotto specifico. Nella campagna Info Ops tali termini legali trovano il parallelo negli effetti indesiderati che ogni azione e messaggio tende a generare e che in ogni modo è necessario cercare di prevedere e possibilmente prevenire se non gestire all’evenienza. Possiamo quindi concludere che la pianificazione per una campagna pubblicitaria abbia obiettivi simili ad una campagna Info Ops, al punto da azzardare che la prima potrebbe rappresentare un supplemento alla seconda fornendo così un prodotto Info Ops maggiormente intuitivo ed efficace. La tabella a seguito riportata consente di verificare in la compatibilità, e mette in evidenza tale correlazione. Essa fornisce quindi una valida giustificazione alla proposta di integrazione, tra il processo di marketing commerciale in quello di promozione Info Ops. Rilevante ai fini della campagna pubblicitaria Rilevante in ambito Info Ops Chi sono i consumatori o potenziali consumatori a cui Chi sono coloro che si sta cercando di influenzare? ci si indirizza? Che caratteristiche hanno le persone a cui ci si sta Che caratteristiche hanno le persone a cui ci si sta rivolgendo? rivolgendo? Dove vivono? Dove vivono? Sono in grado e sono interessati ad acquisire il Sono in grado e sono interessati ad acquisire il prodotto offerto? messaggio proposto? Si sta offrendo loro il genere di prodotto che si Si sta offrendo un prodotto Info Ops corrispondente aspettano in quell’ambiente, in quel momento ed al alle aspettative del momento in quell’area, ed alla miglior prezzo possibile? miglior contropartita? È il prezzo del prodotto offerto compatibile con le In termini di rischio, il prezzo che l’audience a cui ci si aspettative ed il valore dato dai potenziali acquirenti rivolge è disposto a pagare per il proprio supporto è allo stesso? adeguato a ciò che in cambio riceverà in termini di benefici/guadagni? Si sta sviluppando un piano pubblicitario in grado di Si sta sviluppando un programma promozionale in portare al successo il prodotto proposto? modo che venga correttamente percepito e recepito dall’audience a cui ci si riferisce? Quali sono gli altri concorrenti sul mercato? Con chi ci si sta misurando nella lotta per influenzare ed attrarre il consenso del gruppo obiettivo? Le Info Ops come sviluppo militare del concetto di promozione commerciale 7/8 Marco Stoccuto Le Info Ops come sviluppo militare del concetto di promozione commerciale 8/8 Marco Stoccuto