"I mercoledì della Iacobilli" I prezioso centro culturale in Foligno Perle (e)lette Foligno - P.za S. Giacomo, 1 - 06034 Foligno Tel. 0742-340495 - [email protected] - www. Iacobilli.it Parcheggi: dietro al Vecchio ospedale; alle Conce LE “PERLE (e)LETTE” Grandi pagine della letteratura di ogni tempo Lo scopo urgente di queste letture consiste nella profilassi contro la nostra temperie culturale abbondante di informazioni e di immagini, ma in molti casi disinvolta e superficiale, la cui somma finale troppo spesso si risolve in uno “sciocchezzaio” che produce soltanto frutti amari quali la sfiducia, il disincanto, la delusione, la stanchezza e il disgusto. Gli altri scopi positivi sono il ritrovarsi dentro la pagina letta e perciò capire meglio se stessi; poi il sentir crescere il desiderio e il gusto di leggere altre pagine simili (e si capisce il perché ci incontriamo in una Biblioteca); infine aumenta la capacità di vivere in più vasti orizzonti, premessa di una convivenza più ricca. Scopi positivi sono anche il coraggio di obbedire alle proprie ispirazioni migliori, mantenere uno spirito critico, impegnarsi per una buona formazione personale e sociale. È importante anche acquisire la capacità di dare un nome ai pensieri, alle emozioni ed alle proprie esperienze, e perciò poterle comunicare. Gli Incontri di “Perle (e)lette” si costruiscono su quattro fasi: Introduzione alla perla prescelta; Lettura delle pagine esimie; Stacco musicale e proiezione di immagini (terapia della bellezza); Dialogo sulla fascinosa esperienza della “Perla (e) letta” . 1) L’Introduzione alla Perla prescelta non consiste in semplici informazioni bio-bibliografiche sull’Autore, ma nell’offrire un quadro, sia pur limitato, della sua vicenda umana, delle sue emozioni, delle sue convinzioni, infine della puntuale testimonianza data dalle pagine che saranno lette. 2) Segue la lettura del brano: lenta, pacata, per evitare certe stanchezze che si notano in alcune pubbliche letture un po’ lunghe. Occorre un bravo dicitore, soprattutto se si tratta di poesie. Chiaramente, quando la Perla scelta offre esperienze molto varie dell’Autore e dei suoi personaggi, è opportuno che il testo sia letto da più lettori. Per facilitare l’ascolto, sarà offerto ai presenti il testo scritto delle pagine scelte, accompagnandolo con le domande che sorreggeranno il dialogo finale. 3) Con l’Introduzione e la lettura abbiamo cercato di attrarre l’attenzione dei presenti e li abbiamo invitati a godere dello splendore di una Perla. Adesso segue un tratto di tempo silenzioso; serve ai presenti per preparare, durante altri dieci-dodici minuti, il dialogo finale. Dobbiamo riuscire a rendere bello questo tempo silenzioso in cui non si apre bocca, ma si aprono bene gli orecchi per ascoltare musica. Potenziamo il silenzio scegliendo di accompagnarlo con la bellezza dei suoni, perché la bellezza è una sfida al quoziente di bruttezza che teniamo dentro ed è anche un farmaco per guarire dagli scoramenti che ci procura il mondo di fuori. Naturalmente, le pagine musicali scelte saranno in sintonia con la Perla. La scelta del brano musicale dipende dunque dalla sensibilità e dalla competenza storico-musicale di chi guida la Perla (e)eletta. Durante lo stacco musicale, che dura pochi minuti, si proiettano sullo schermo immagini come il ritratto dell’Autore della Perla scelta, oppure illustrazioni di opere d’arte in consonanza colle letture, o con il testo delle domande che introducono al dialogo finale. 4) Il dialogo finale è la parte più difficile dell’Incontro. Bisogna porre domande maieutiche adeguate ad ogni gruppo di partecipanti. In generale, si potrebbe iniziare dalle seguenti domande: Qual è il punto centrale che regge tutto il brano letto? Quale reazione personale hanno suscitato queste pagine: rivolta, orrore, oppure infinita ammirazione per la bellezza espressa, oppure noncuranza, noia e sbadiglio? Vi riscontriamo qualche verità, adatta alla crescita di una cultura integrale e armoniosa? Quale rapporto con la vita del nostro tempo?. Programma 2016-2017 Anno Secondo Mercoledì 12 ottobre 16,30 Dott. Riccardo Torti Elias Canetti e il dialogo col “terribile partner” Elias Canetti, Premio Nobel nel 1981, dopo aver scritto Auto da fé raggiunse fama mondiale con l’Autobiografia e con gli Appunti che, pur superando mille pagine, non sono che la punta di un iceberg il cui resto gigantesco si trova nei centocinquanta scatoloni che contengono il suo lascito (diari, lettere e appunti di ogni genere) a Zurigo. Canetti stesso definì i suoi diari un «Dialogo con il terribile partner», titolo di un saggio sulla natura di questo genere letterario, da lui praticato in ogni fase della sua vita. Mercoledì 26 ottobre 16,30 Prof. Maurizio Coccia De Amicis e Collodi, Cuore e Pinocchio: fare gli Italiani attraverso la letteratura per l'infanzia Che gran successo per queste opere di De Amicis e Collodi! La loro fortuna tra i piccoli lettori ha attraversato gli anni e i confini. Ma si possono ridurre Cuore e Pinocchio a mera letteratura per l'infanzia? Hanno il solo scopo di intrattenere? O c'è una diversa "missione civile"? L'analisi del contesto storico, economico e sociale in cui furono scritti e pubblicati, la lettura di alcune pagine, le vicende biografiche degli autori suggeriscono diverse riflessioni. Mercoledì 9 novembre 16,30 Prof.ssa Maria Cristina Fazi James Joyce e la lingua del sogno Famoso scrittore irlandese, la cui lingua non è fatta per essere letta, o almeno non solo per essere letta. Bisogna guardarla e ascoltarla. La scrittura di Joyce non è su qualcosa: è quel qualcosa. È il sogno dell’umanità, presente e passata. Tutto ciò che in essa si legge è un sogno: i personaggi, i vocaboli che spesso sono parole di doppio o triplice significato. Mercoledì 23 novembre 16,30 Prof.ssa Gabriella Benedetti Presilla Sant’Agostino, l'estasi di un filosofo-teologo Personalità universale e moderna, Agostino fece esperienze anche negative, ma fu sempre ricercatore appassionato della verità. La sua inquietudine lo spinge ad approfondire il pensiero dei filosofi, ma infine scopre che la verità si trova soltanto in Dio. Il frutto di questa esperienza sono le Confessioni, in cui descrive in un intenso colloquio con Dio tutte le tappe del suo cammino razionale e spirituale. L'episodio scelto per questa "Perla" è l'estasi di Ostia, un'esperienza mistica a conclusione di un dialogo con la madre, che è insieme ascesi intellettuale e contemplazione. Mercoledì 14 dicembre 16,30 Prof.ssa Luciana Bianchi Arthur Rimbaud e la religione implicita “Enfant prodige”, “voyant”, “météore”, Arthur Rimbaud, il poeta maledetto per antonomasia, folgora la letteratura francese della seconda metà dell'Ottocento. Inventa nuovi amori, nuove follie, nuovi sogni, nuovi linguaggi. Poi, deluso e vergognoso dei suoi errori, ha slanci verso l'ideale, esalta la carità e la purezza; celebra i Magi: cuore, anima, Spirito. Sotterra il suo sogno ambizioso e si rifugia nel silenzio e nel lavoro in Africa. Influenza i surrealisti e anticipa la poesia moderna. Mercoledì 11 gennaio 2017 16,30 Enrico Bellani Biblioteca Iacobilli: un filmato descrittivo e storico La Biblioteca intitolata a Lodovico Iacobilli fu fondata da felici donatori, generosi e allegri, favorevoli ad allargare la cultura a tutta la gente. Mercoledì 25 gennaio 16,30 Prof.ssa M. Grazia Galeazzi Mazzetelli Giuseppe Ungaretti e la ricerca di Dio La parola di Ungaretti, nella sua pregnante semanticità, rimanda all’Essenziale, ricercato attraverso un tormentoso viaggio interiore. Il Dio “bramato” ne l’Allegria diviene nel Sentimento del tempo Colui che perdona o il Tremendo Assente, mentre ne Il dolore il figlio morto, già in Dio, accompagna la Speranza del padre verso la Verità. E nel faticoso approdo alla Luce la parola poetica, prima tesa, raggiunge la staticità verticale dell’inno. Mercoledì 8 febbraio 16,30 Prof. Leonardo Soli Le lettere di Antonio Gramsci e l'educazione del figlio Delio Le lettere dal carcere di Antonio Gramsci contengono indicazioni pedagogiche dirette a suo figlio Delio. Sono pagine troppo spesso disattese, che contengono però l’orientamento per l’uomo moderno, come emerge dall’insistenza sull’importanza dello studio della storia. Mercoledì 22 febbraio 16,30 Dott. Riccardo Torti Ludwig Wittgenstein: la semplicità come cifra della verità «La logica deve curarsi di se stessa» è quanto scrisse Wittgenstein nella prima pagina dei suoi Quaderni. Così, nel 1914, l’anno in cui l’Europa si affacciò all’abisso, Wittgenstein costruì la sua trincea nella quale rifugiarsi da un mondo troppo rumoroso per potersi dedicare ad un lavoro che richiedeva un esercizio quasi ascetico. Una fuga mundi (la sua) della e dalla modernità. Le sue notti, le sue aurore boreali, le sue passeggiate, le sue lettere, e il compito immenso racchiuso nello spazio di un foglio, lo allontanano da un mondo che di lì a poco sarebbe precipitato, sgretolandosi e lasciando al suo posto, per dirla con Benjamin, solo”un cumulo di macerie”. Mercoledì 8 marzo 16,30 Prof.ssa Luciana Brunelli Friedrich Nietzsche, commento al “folle uomo” La critica di Nietzsche alla tradizione filosofica occidentale è parte della “cultura del sospetto”. La “morte di Dio” annunciata dal “folle uomo” prefigura l’ “oltreuomo”, allegoria di un’umanità che superi la trascendenza e accetti la “volontà di potenza” quale essenza della vita, oltrepassando in questo mondo il mondo medesimo. Mercoledì 22 marzo 16,30 Don Dante Cesarini Il fanatismo nel Dizionario filosofico di Voltaire Voltaire fu un falso nome inventato e usato da Francois-Marie Arouet (16941778) per salvarsi dai processi che gli intentavano i bersagli della sua polemica spesso sarcastica. Il suo libro più conosciuto, scritto contro l’intolleranza e il fanatismo, fu Candide, ou l’optimisme; ma il suo pensiero è ben ordinato nel Dictionnaire philosophique (1764). Mercoledì 12 aprile 16,30 Prof.ssa M. Grazia Galeazzi Mazzetelli Lev Tolstoj, Padre Sergio Padre Sergio è l’ultimo, contraddittorio, autoritratto di Tolstoj. Si mozza un dito per resistere alle tentazioni della carne alle quali, poi, drammaticamente, cede. Peccatore, viene considerato santo. Cerca la perfezione, ma è vittima del suo orgoglio, come il suo autore delle ricchezze. Giunge, infine, con la fuga, alla più radicale negazione di sé, come Tolstoj che, fuggito via da tutto e tutti, finisce i suoi giorni nella stazione di Astapovo. Mercoledì 26 aprile 16,30 Don Dante Cesarini Blaise Pascal, Memoriale Blaise Pascal (1623-1662) scienziato e filosofo, fece due esperienze formidabili. La prima, fu mistica; avvenne nella notte del 23 novembre 1654. Pascal la ritenne così importante che la descrisse in una famosa pagina che intitolò Memoriale, pagina che egli cucì nella sua giacca tra la fodera e la stoffa: qualcuno la rinvenne dopo la sua morte. L’altra esperienza di Pascal fu “il buon uso delle malattie” conseguenza della sua spiritualità. Mercoledì 10 maggio 16,30 Enrico Bellani e Walter Matergia Commento al filmato L'ulivo, il più umano degli alberi “L’idea di realizzare un filmato sull’ulivo nacque da un rametto di quest’albero che, sospinto dal vento, batteva sul vetro della mia finestra e che mi diede, nella mente infantile, forse la prima immagine cinematografica” (Enrico Bellani). BIBLIOGRAFIA Edmondo De Amicis e Carlo Collodi E. De Amicis, Cuore, Garzanti, Milano 1947. 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