in collaborazione tra le stagioni di Teatro Contatto e Rassegna Akropólis. 10 per ScenAperta 27 gennaio, ore 18 Ondina Peteani: prima staffetta partigiana d’Italia, deportata ad Auschwitz incontro interventi di Gianni Peteani, Anna Di Gianantonio, il Sen. Silvano Bacicchi (ANPI Gorizia) e Marta Cuscunà Ondina Peteani è stata definita da alcuni storici “prima staffetta partigiana d’Italia”. Originaria di Ronchi dei Legionari, aderisce alla Resistenza già dal 1941. La sua storia è quella di una ragazza che a soli 17 anni si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e si scopre incapace di restare a guardare. Cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio paese, attraversa gli anni del fascismo nel Monfalconese, viene segnata in modo indelebile dalla detenzione ad Auschwitz N. 81 672 e continua nel dopoguerra, come ostetrica e organizzatrice culturale e politica. Una vita esemplare, di cui parleranno Gianni Peteani, figlio di Ondina, il Sen. Silvano Bacicchi, Anna Di Gianantonio, autrice della biografia E’ bello vivere liberi. Ondina Peteani. Una vita tra lotta partigiana, deportazione ed impegno sociale (ed. Irsml Fvg, 2007), e la giovane attrice monfalconese Marta Cuscunà, che ad Ondina si è appassionata e ne ha riletto per il teatro la figura e la storia. 27 gennaio, ore 21 E’ bello vivere liberi! spettacolo teatrale ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia, deportata ad Auschwitz, scritta da Anna Di Gianantonio ideazione, drammaturgia, regia e interpretazione Marta Cuscunà costruzione degli oggetti di scena Belinda De Vito luci e suoni Marco Rogante una coproduzione Fies / Operaestate Festival Veneto Uno spettacolo che è valso alla sua autrice e interprete - Marta Cuscunà, giovane attrice di Monfalcone - il Premio Scenario Ustica 2009 per l’impegno civile, per la capacità di coniugare “un fresco ed efficace lavoro di narrazione, attento ai piccoli gesti del quotidiano, a stupori di ragazza, con il mestiere di burattinaio, che riprende i propri personaggi, ne soffia via la polvere e li riconsegna, felicemente reinventati, a una comunicazione efficace, archetipica, popolare”. Marta Cuscunà nasce a Monfalcone, città operaia famosa per il cantiere navale in cui si costruiscono le navi da crociera più grandi del mondo e per il triste primato dei decessi per malattie causate dall’amianto. Si forma nell’ambito della Scuola Europea per l’Arte dell’Attore “del Teatro” dove incontra, in particolare, Joan Baixas con cui approfondisce i linguaggi del teatro visuale e José Sinisterra con cui affronta lo studio della coralità come attrice e come drammaturga. Da interprete professionista prende parte agli spettacoli Pesciomìni di Ugo Vicic (2004) e Pippo Pettirosso di Tullio Altan (2005), Merma Neverdies, con pupazzi di Joan Mirò, regia di Joan Baixas, Indemoniate! di Giuliana Musso e Carlo Tolazzi, regia di Massimo Somaglino (2007). Comune di Udine Assessorato alla Cultura con il patrocinio di Provincia di Udine - A. C. un progetto a cura di Teatro Club Udine TEATRO C LU B UDINE in collaborazione con ANED- Associazione Nazionale ex Deportati Politici Associazione Italia-Israele del Friuli Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” Centro Espressioni Cinematografiche Centro interdipartimentale di ricerca sulla pace “Irene”-Università di Udine CSS Teatro stabile di innovazione del FVG Gallerie del Progetto Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione Mediateca del Visionario progetto e coordinamento Angela Felice LithoStampaPasiandiPratoUdine Palamostre LaLaShoah Shoaheeoltre oltre incontri, concerti, contributi cinematografici, teatrali ed espositivi per il 27 gennaio 2010 Giorno della Memoria INFORMAZIONI Comune di Udine - PuntoInforma tel. 0432.414717 - www.udinecultura.it - [email protected] Centro Espressioni Cinematografiche tel. 0432.299545 - fax 0432.229815 - www.cecudine.org CSS Teatro stabile di innovazione del FVG tel. 0432. 504765 - www.cssudine.it Gallerie del Progetto tel. 0432.414719 Teatro Club Udine tel/fax 0432.507953 - www.teatroclubudine.it Tutte le iniziative sono a ingresso libero, ad eccezione dello spettacolo E’ bello vivere liberi! e del film In Search of Memory. Spettacolo Info, prenotazioni e biglietteria, al Palamostre-ScenAperta, piazzale Paolo Diacono 21, tel. 0432.506925, da martedì a sabato, dalle ore 17.30 alle ore 19.30. Apertura biglietteria un’ora prima dello spettacolo. Apertura mostra La Mostra “I 20 bambini di Bullenhuser Damm. Una carezza per la memoria”, aperta dal 22 gennaio al 21 febbraio 2010, seguirà i seguenti orari di apertura: dal martedì al venerdì, ore 15-18 / sabato e domenica, ore 10.30-19. Per visite guidate delle scuole in mattinata, prenotazioni presso Gallerie del Progetto tel. 0432.414719 o PuntoInforma tel. 0432.414717 Udine 18 gennaio > 27 gennaio 2010 La Shoah e oltre Da alcuni anni la città di Udine, grazie all’impegno dell’Assessorato Comunale alla Cultura, è in prima linea nel costruire percorsi di riflessione intorno al 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, elevata nel 2000 dal Parlamento Italiano a Giorno della Memoria e dedicata al ricordo della Shoah ebraica e della sofferenza di tanti deportati, vittime dello sterminio e della discriminazione messi in atto dal nazifascismo. Al progetto aderisce una cordata di associazioni e strutture cittadine, che arricchiscono il programma con il contributo di una propria specifica proposta. A tutti evidentemente sta a cuore impedire che l’oblio, l’indifferenza o rigurgiti folli di negazionismo sbiadiscano o perfino cancellino le sofferenze inflitte agli inermi, tacciati di “diversità”, dalle feroci dittature del passato e dai loro lugubri presupposti di odio, razzismo e intolleranza. Anche quest’anno, dunque, in un ventaglio di appuntamenti, variegati tra momenti di riflessione, cinema e teatro, il progetto tributa un pensiero commosso alla strage degli innocenti di ieri, ma non manca di vigilare anche sull’oggi e sulla difesa dei valori della pace, della libertà e della giustizia. E perciò il filo conduttore, che cuce questo nuovo percorso 2010, è legato al tema della memoria, facoltà umana che permette di ripercorrere il cumulo di rovine del passato e da lì, come per l’Angelus Novus di Benjamin che volge loro le spalle alate, riprogettare il futuro. Programma Palazzo Morpurgo Visionario a cura di Italia-Israele del Friuli, Teatro Club Udine, Assessorato alla Cultura, Gallerie del Progetto Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione a cura di Centro Espressioni Cinematografiche 22 gennaio, ore 18 I 20 bambini di Bullenhuser Damm. Una carezza per la memoria inaugurazione mostra interventi di Andrea Jarach e Giorgio Linda contributo musicale Janos Hasur, violino Il 20 aprile 1945 nella scuola amburghese di Bullenhuser Damm 20 bambini ebrei provenienti da tutta Europa vennero uccisi per impiccagione, in quanto potenziali scomodi testimoni. Tra questi anche il piccolo italiano Sergio de Simone. Furono giovani creature spezzate, dall’arresto alla detenzione nel campo di Auschwitz-Birkenau, alla separazione dai genitori, agli assurdi esperimenti pseudo-scientifici cui furono soggette da parte di Mengele ed altri medici, fino allo straziante epilogo. La mostra, articolata in 20 pannelli, tocca uno degli aspetti della Shoah più difficili da accettare e offre lo spunto per riflettere sull’assurdità del male e sul meccanismo per cui persone comuni, nel rispetto della legge dello Stato, poterono diventare efferati criminali, responsabili anche di strage degli innocenti. Alla presenza dell’editore Andrea Jarach e di Giorgio Linda, già presidente nazionale di Italia-Israele, accompagna l’inaugurazione il violino di Janos Hasur, emozionante musicista ungherese forgiato dall’esperienza con Moni Ovadia e qui esecutore di una sua originale partitura di “Memorie musicali”. 26 gennaio, ore 8.30 / ore 10.30 (mattinata per le scuole) 26 gennaio, ore 21.00 In Search of Memory (Germania, 2009, durata 95’) di Petra Seeger film in versione originale con sottotitoli in italiano presentazione di Mario Turello (26 gennaio, ore 21) Un film biografico, non distribuito in Italia e giunto direttamente dalla Germania. Un’esplorazione appassionata della vita e del lavoro di Eric Kandel, il brillante e irreprensibile neurobiologo, Premio Nobel, il cui lavoro pioneristico ha dato un contributo enorme agli studi sulla memoria e a una “nuova scienza della mente”. Furono forse proprio i ricordi indelebili impressi nella sua mente di bambino che, anni più tardi, lo indussero a studiare il cervello e a fondare una “nuova scienza della mente”, con l’ambizione di conoscere la base neurologica del ricordo. “Così come Eric Kandel -ha detto Oliver Sacks-, il film di Petra Seeger ragiona in tutte le direzioni, illuminando non solo la traiettoria della psicologia e delle neuroscienze nell’ultimo secolo, ma indagando anche la natura dell’arte e la scienza, la storia e il ricordo, il lavoro e l’amore, l’ispirazione e la conquista. E’ un viaggio indimenticabile”. Introdurrà il film nella proiezione serale Mario Turello, critico letterario, pubblicista, direttore responsabile della rivista Multiverso e della collana Fûrlanie (ed. Forum), nonché firma autorevole di periodici culturali e del Messaggero Veneto. E’ autore di studi su Giulio Camillo Delminio e Ludovico Leporeo, con particolare approfondimento del tema della memoria. Sala Ajace a cura di Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, per il ciclo degli “Incontri con l’Autore” 18 gennaio, ore 18 incontro (capienza massima della sala 150 posti) conversazione con Boris Pahor introduzione di Luigi Reitani Appartenente alla minoranza slovena di Trieste (è nato nel 1913 nel capoluogo giuliano dove tuttora vive), laureatosi a Padova e poi professore di letteratura italiana e slovena nei licei triestini, Boris Pahor ha conosciuto l’orrore dei campi di sterminio nazisti, dove venne tragicamente deportato e dove maturò il nucleo più forte e presente della sua poetica antifascista. Un testimone scomodo, in quanto rappresentante di una comunità che il fascismo di confine aveva insegnato a odiare e disprezzare, i cui nomi aveva storpiato e cancellato senza ritegno, la cui lingua aveva vietato e le cui biblioteche aveva incendiato per cancellarne del tutto la memoria. Forse per questo in Italia è stato tenuto per tanti anni sotto silenzio, fino alla clamorosa scoperta nel 2008 del suo talento letterario con Necropoli (ed Fazi, 2008, dopo una prima uscita passata inosservata nel 2005), romanzo autobiografico sulla sua prigionia a Natzweiler-Struthof. L’incontro udinese sarà l’occasione anche per conoscere gli ultimi sviluppi della sua infaticabile vena di scrittore, che nel 2009 ha prodotto due nuove opere, Tre volte no. Memorie di un uomo libero (con Mila Orlić, ed. Rizzoli) e Una primavera difficile (ed. Zandonai). Auditorium Zanon Auditorium Zanon a cura di Teatro Club Udine e Assessorato alla Cultura 25 gennaio, ore 10.30 (mattinata per le scuole) Memoria e narrazione fra stupidità del male e silenzio di Dio conversazione con Roberto Cazzola Dove e attraverso quali fonti trovare oggi narrazioni ancora inascoltate sulla persecuzione razziale e sulla Shoah? Chi ce le comunica e come, in quali forme scientifiche, letterarie, artistiche? Come evitare che la trasmissione si spezzi con la scomparsa dei testimoni? E ancora: il male è davvero “banale”, secondo la celebre espressione, oggi fin banalizzata, di Hannah Arendt sul processo Eichmann a Gerusalemme? O non è, piuttosto, stupido? E’ davvero solo qualcosa di innato, che pertiene unicamente alla sfera cognitiva? Infine, dov’era Dio ad Auschwitz? Come è conciliabile il male assoluto con la sua assoluta bontà? E quali spiegazioni teologico-filosofiche hanno dato al silenzio di Dio durante la Shoah i sopravvissuti e le generazioni successive? Domande complesse, assolute, a cui offre ai giovani una sua problematica risposta Roberto Cazzola, studioso, traduttore e resposabile di germanistica per Adelphi, scrittore. Suo il romanzo La delazione (ed. Casagrande, 2009), approfondita indagine nei meandri della psiche, dove si annida il tradimento e la memoria sbiadisce, sullo sfondo della Torino occupata del 1944. a cura di Teatro Club Udine e Assessorato alla Cultura 27 gennaio, ore 10.30 (mattinata per le scuole) incontro La Shoah e la cultura tedesca conversazione con Ekkehart Krippendorff Uno dei maggiori politologi tedeschi per affrontare con una platea di giovani studenti il nodo, complesso e difficile, dei conti col proprio passato nazista in area germanica e del trauma collettivo che vi è implicato, quando la memoria diventa anche ricerca delle cause e assunzione di responsabilità. Krippendorff è stato docente di Scienze politiche alla Libera Università di Berlino e ha insegnato in molti altri atenei in Austria, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Professore emerito dal 1999, è autore di 21 monografie, curatore di 17 opere e autore di centinaia di contributi. Fra le sue opere, da ricordare Lo Stato e la guerra. L’insensatezza delle politiche di potenza (Gandhi edizioni, Pisa, 2008), in traduzione italiana curata dal Centro interdipartimentale di ricerca sulla pace “Irene” dell’Università di Udine. E inoltre: “Rotoli della memoria - Per non dimenticare” Per tutta la settimana dal 25 al 30 gennaio, presso le Sezioni Moderna, Musica, Ragazzi e le Biblioteche circoscrizionali della Biblioteca Civica “V.Joppi” di Udine, saranno distribuiti agli utenti, in forma di piccoli rotoli, alcuni brani estratti da testi narrativi e saggististici per richiamare il dramma personale e collettivo di una delle più grandi tragedie del ‘900. Sarà anche distribuito un pieghevole con l’indicazione di tutti i testi utilizzati. Infine ogni utente potrà segnalare i propri testi/brani che diventeranno un tazebao pubblico “per non dimenticare”. Informazioni: Biblioteca Civica “V.Joppi” - www.comune.udine.it/biblioteca.htm