Bilancio Sociale 2015 Indice Le Risorse Umane. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 67 - Lettera agli Stakeholder . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 - L'agricoltura: un irrinunciabile punto d'origine . . . . . . . . . . . . . pag. 6 Nota Metodologica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9 - Politiche di crescita - Politiche del lavoro -Iniziative in favore dei dipendenti - Welfare aziendale -Formazione, valutazione e valorizzazione -Attività sulla Prevenzione e Protezione - Attività ricreative - Cral BPLazio Clienti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 81 - Modello di Redazione - Gruppo di lavoro e Processo di redazione - GRI Content Index Identità aziendale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15 t - - - - - - - La storia Contesto di riferimento Valori e codice etico Missione e disegno strategico Linee strategiche della Banca Assetto di governance Assetto organizzativo Rendiconto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 39 Relazione di Scambio Sociale . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 47 - Il cruscotto della responsabilità sociale I Soci. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51 - La politica della raccolta e degli impieghi - I nostri Clienti -Il Credito Responsabile - Accordi a favore della clientela - Iniziativa di rilevazione della Customer Satisfaction - La gestione dei Reclami -Trasparenza -BPLazioXTe -Antiriciclaggio - Privacy & Sicurezza - Canali Distributivi e di Comunicazione Collettività & Ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 99 - Politiche di Sviluppo sociale del Territorio - Politiche Ambientali I Fornitori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 111 - Politica degli acquisiti - Condizioni negoziali Lo Stato e le Istituzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 115 - Un tema rilevante per le Banche Popolari - Politica di sviluppo del corpo sociale -Consistenza e composizione dei Soci e del Capitale Sociale - Concentrazione del corpo sociale - Movimentazione delle azioni sociali -Politica di remunerazione - rendimento e andamento del titolo -Politiche di comunicazione - informazione e partecipazione - Politiche commerciali - Imposte e tasse - Servizi di tesoreria e di cassa -Rapporti con Autorità di Vigilanza Magistratura e Altri - Organismo di Vigilanza ex 231/2001 Impegni di Miglioramento . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 121 Lettera agli Stakeholder Gentili Stakeholder, negli ultimi mesi dell’anno appena trascorso, il preannunciato ingresso nell’era del “bail-in” e talune vicende specifiche, coinvolgenti singoli istituti bancari, hanno contribuito a disegnare un contesto di accentuata sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti del sistema bancario. Per la Banca Popolare del Lazio, il 2015 è stato, ancora una volta, un anno positivo. I risultati ottenuti confermano la solidità della Banca, tra le più patrimonializzate nell’intero panorama nazionale ed con indici ben oltre i più rigorosi parametri europei, che ha conseguito un risultato di gestione più che soddisfacente, nonostante le tante avversità. Gli oltre 110 anni di storia, sono la testimonianza che tali risultati rappresentano soltanto una buona premessa per continuare a fare il nostro mestiere. Infatti, siamo certi che il raggiungimento di risultati economici e patrimoniali di rilievo non sono soltanto il frutto di decisioni aziendali consapevoli e razionali, ma anche di altri importanti fattori intangibili, quali il coinvolgimento e l’impegno del Personale, la fiducia dei Soci e dei Clienti, i buoni rapporti con la Comunità di riferimento. In altre parole, la Banca ha bisogno del sostegno di tutti Voi, in termini di Fiducia, Partecipazione, Impegno e Coinvolgimento, per continuare a crescere. Per far comprendere a pieno il valore della Banca ed ottenere il Vostro sostegno, è sicuramente importante rendicontare le performance economiche e finanziarie, ma è altrettanto necessario dare evidenza di altri aspetti, prioritariamente la nostra volontà di relazionarci con Voi e di rendervi pienamente partecipi delle attività e dei nostri obiettivi. La nostra idea di Responsabilità Sociale si esplica nel “modo” di fare banca: non è soltanto quanto si fa ma è come lo si fa. E ciò avviene senza mai perdere di vista due aspetti fondamentali: - - il sostegno all’economia reale e la vicinanza al Territorio in cui operiamo l’attenzione alle Risorse Umane Abbiamo cercato di promuovere lo sviluppo all’insegna della sostenibilità sociale e il sostegno al mondo agricolo non è che un esempio. Ci siamo adoperati per continuare ad avere un ruolo di reale punto di riferimento per le necessità di imprese e famiglie, ponendo in essere attività di mitigazione della crisi. Riguardo alle Risorse Umane, siamo consapevoli che esse sono la prima ricchezza della Banca e per questo abbiamo continuato a investire nell’ individuazione delle loro reali competenze, al fine di poter erogare formazione specialistica adeguata e mirata al fabbisogno. Il nostro ringraziamento più grande è rivolto ai Soci ed agli Azionisti, ai quali non facciamo mancare le maggiori attenzioni, perché con il loro sostegno e la loro partecipazione rendono possibile tutto questo, facendo si che la crescita della Banca Popolare del Lazio possa continuare ad appassionarci e a renderci orgogliosi. Il Direttore Generale Massimo Lucidi Il Presidente Renato Mastrostefano L’agricoltura: un’irrinunciabile punto d’origine N egli anni più recenti, in molti tra opinion leader, rappresentanti di Enti e Istituzioni, hanno dovuto riconsiderare il ruolo dell'agricoltura nello sviluppo del nostro Paese. Ad una profonda riflessione sul tema hanno concorso molteplici fattori. Innanzitutto, una diffusa consapevolezza che la progressiva riduzione del contributo dell'agricoltura alla formazione del pil e dell'occupazione non fosse una inesorabile legge naturale, bensì l'esito di precise scelte politiche, comunque reversibili. Scelte che hanno tendenzialmente ricercato la riduzione dei costi e l’aumento dei margini, anche a scapito della salute, delle condizioni di lavoro e della sostenibilità di lungo periodo; scelte che hanno anche sacrificato la diversità e il legame cibo-cultura-territorio. Ha poi pesato la crisi economica, che ha spinto a cercare nell'agricoltura la soluzione a problemi di lavoro, a volte anche di sussistenza. Ha pesato, infine, il fenomeno dell’immigrazione, che ha visto accrescere sui campi la presenza di forza lavoro, talvolta sfruttata in modo disumano. Se ci soffermiamo a riflettere tra le righe di questi ed altri fenomeni sociali che hanno interessato la nostra società negli anni più recenti, possiamo capire l'importanza della cura del territorio e gli effetti del suo abbandono. Se riusciamo a comprendere quanto profonda sia l'importanza di costruire un'agricoltura innovativa, diversificata, consapevole del proprio legame con l'ambiente, attenta al rapporto con il lavoro e, soprattutto, capace di attrarre giovani, possiamo capire quale ruolo può giocare la scuola in questo contesto. La scuola può far rinascere (o nascere) l'amore per la vita a contatto della terra e può costruire e promuovere quelle competenze idonee a coniugare la manualità con le tecnologie innovative. Dare maggior valore alla “terra”, al ruolo degli agricoltori, sostenere la crescita e la diffusione della cultura nelle attività agricole, potrebbe tutelare il benessere futuro e lo sviluppo sostenibile del Paese. Interessanti sono le valutazioni contenute nel Piano strategico per l'innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale presentato dall’attuale Ministro delle Politiche Agricole. In esso si legge: “È necessario preservare, valorizzare e utilizzare con azioni coordinate unitarie, in controtendenza con quanto fatto in passato, la grande ricchezza e variabilità biologica che, specie nel territorio Mediterraneo, può concorrere a selezionare e implementare caratteri utili per l'adattamento climatico". E ancora: "È prioritario favorire l'integrazione fra aziende (agricole e agroalimentari), sia a livello orizzontale - che verticale - nelle filiere - ... per ottimizzare l'organizzazione dei processi, riequilibrare le posizioni contrattuali dei produttori ...". E poi si propongono: il "miglioramento, tutela e tracciabilità della qualità e distintività e adeguamento dei prodotti agroalimentari" e la "sperimentazione di modelli di selezione e attuazione dei progetti di ricerca transdisciplinare e partecipata". Ebbene, si coglie nel documento la volontà di far sì che il settore torni a svolgere un ruolo importante per il Paese. Ciò appare evidente nell'approfondimento sui temi della “ricerca” e dell'”innovazione”: la ricerca, per produrre alimenti a misura di esigenze specifiche, per adattare il prodotto al clima o per garantire la qualità degli alimenti.L'innovazione organizzativa, indispensabile per migliorare la competitività dei sistemi locali. Noi ci auguriamo che gli intenti di questo importante documento possano vestirsi di concretezza e calarsi nel tessuto produttivo del nostro Paese, anche per frenare gli intenti speculativi di fondi internazionali pronti ad acquistare i terreni che vengono progressivamente abbandonati. Soprattutto, ci auguriamo che a trainare la rivitalizzazione di questo settore siano sempre di più i giovani e, tra di essi, le donne. Al momento, mentre si registra un forte aumento delle iscrizioni negli istituti agrari, si rileva ancora un contributo minoritario di imprenditori under 35 ad avviare iniziative imprenditoriali. Nel nostro Paese, il comparto agroalimentare, ottenuto sommando l’agricoltura, l’industria, la distribuzione, il commercio e la ristorazione, contribuisce per il 15% circa al Pil nazionale, con un valore di oltre 200 miliardi di euro, di cui quasi il 20% sostenuto dall’export (dati Istat). Un sistema complesso ed articolato che dà vita a milioni di posti di lavoro. Nel solo settore primario, l’agricoltura, esistono in totale, oltre 1 milione e mezzo di aziende, che creano più di 1 milione di posti di lavoro e contribuiscono a realizzare circa il 2% del Pil dell’Italia. Nel contesto sopra descritto, la nostra Banca ha concretamente fatto una scelta: quella di contribuire a sostenere un settore, l’agroalimentare, che sembra essere oggi l’unico in grado di segnare un aumento del valore aggiunto, anche per merito delle esportazioni più che della domanda interna, nonché di creare nuovi posti di lavoro. Una scelta sulla quale hanno pesato anche diversi e peculiari fattori a noi favorevoli, quali il posizionamento geografico, il territorio, nonché il fattore climatico, che ci spingono a stimare un buon potenziale di sviluppo. La Banca Popolare del Lazio sta da tempo svolgendo un’intensa attività nel settore: dal 2014 è operativo un accordo con una società di mediazione creditizia, la CoopCredit, che collabora per la valutazione delle nuove richieste di credito, garantite da fondi statali. Nella seconda metà del 2015, è stata valutata l’opportunità di sostenere le imprese del settore che effettueranno investimenti avvalendosi del Piano di Sviluppo Rurale – PSR, valido per il periodo 2016/2020, il quale si prevede possa dare un impulso ad investimenti per circa 3 miliardi di euro. Con questa finalità e con la volontà di migliorare l’offerta dei servizi di consulenza alle imprese è nato un nuovo progetto, , che sarà avviato dal 2016 e offrirà alla clientela, attuale e potenziale, un’offerta a 360°, tramite un portale che andrà a creare occasioni di confronto ed approfondimento sulle novità normative di settore e sulle iniziative imprenditoriali che lo riguardano. La Banca si impegnerà anche nella promozione di congressi e momenti di incontro che faciliteranno la diffusione di cultura e l’ampliamento delle relazioni, così da favorire la nascita e lo sviluppo di molte imprese ancora oggi di dimensioni troppo ridotte per poter competere efficacemente su mercati più ampi. L’obiettivo di TerreLab è, in sintesi, quello di contribuire al superamento di talune difficoltà di approccio al business, nonché, per aziende già attive e desiderose di crescere, di limiti e criticità derivanti dalle ridotte capacità organizzative e manageriali, che se abbattute, consentirebbero alle stesse di aprirsi a nuovi mercati, esportando il nostro made in Italy anche oltre i confini nazionali. Nota metodologica Descrive le regole seguite dalla Banca Popolare del Lazio per redigere il proprio bilancio sociale nel rispetto di una comunicazione trasparente e verificabile. Fornisce indicazioni sul modello prescelto (struttura del bilancio) e sulla metodologia di lavoro (gruppo di lavoro e processo di redazione). Casale del Giglio Azienda Agricola Srl - Aprilia, località Le Ferriere (Latina) Tunnel che porta alla cantina di invecchiamento vini, con esposizione dei vini sperimentali ottenuti da 57 varietà viticole diverse, con il fine di selezionare le migliori tipologie in base all’interazione “Vitigno – Territorio” ottimale. I vini della “Casale del Giglio”, vincitori di diversi premi e riconoscimenti prestigiosi, hanno conquistato nel corso degli anni il mercato romano e laziale, consolidando la propria presenza anche a livello nazionale ed estero. 9 Modello di redazione Il Bilancio Sociale rappresenta uno strumento di rendicontazione e comunicazione del percorso della Banca lungo i tre pilastri della sostenibilità: economico, sociale e ambientale. Pubblicato annualmente, è il documento attraverso cui la Banca analizza e comunica gli effetti che la propria attività ha prodotto sui diversi Stakeholder e gli impatti generati sul contesto economico, sociale e ambientale. Il primo rendiconto risale al 2005. Il Bilancio Sociale 2015, presentato e pubblicato in occasione dell’Assemblea dei Soci dell’aprile 2016, rappresenta pertanto l'11° edizione del documento. La rendicontazione sociale poggia su basi volontarie e libera da obblighi è anche la metodologia e gli schemi di rendicontazione. Ciò premesso, la Banca Popolare del Lazio redige il suo Bilancio Sociale in conformità alle linee guida “Principi di redazione del Bilancio Sociale” definite nel 2001 dal GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) e dal GRI - Global Reporting Iniziative. Il GBS è un’Associazione che si propone lo sviluppo e la promozione della ricerca scientifica sul bilancio sociale e sulle tematiche inerenti alla sua rappresentazione e diffusione, nonché lo studio di modelli di bilancio sociale. Il GRI è un’organizzazione internazionale no-profit con sede in Olanda, attiva nel campo delle politiche di sostenibilità, al fine di rendere facilmente confrontabili soggetti diversi tra loro e verificare il grado di aderenza e la conformità delle politiche aziendali ai principi che stanno alla base di uno sviluppo sostenibile. Il suo scopo è quello di sviluppare una metodologia di rendicontazione applicabile a livello globale, attraverso il ricorso ad una serie di indicatori standardizzati, che permetta, senza eliminare la libertà di reporting da parte della singola azienda, di rintracciare delle linee guida all’interno dei reports stessi. La redazione del Bilancio Sociale 2015 si attiene pertanto alle Linee Guida di Sostenibilità emesse dal GRI, meglio conosciute come G3. Nelle pagine successive si fornisce anche una tabella riepilogativa degli indicatori GRI Index trattati nel report e delle sezioni in cui essi sono rintracciabili. Si è inoltre tenuto conto delle indicazioni fornite dall’ABI nel 2011 riguardo al Prospetto per la Determinazione e Distribuzione del Valore Aggiunto, al fine di fornire una visione globale delle proprie performance “finanziarie e non finanziarie”. In particolare, i dati economico-patrimoniali riportati nel documento, sono tratti dalla contabilità generale e sono estratti dal bilancio d’esercizio 2015. Tutti i dati sono confrontabili con quelli del periodo di rendicontazione precedente. III. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: analizza i diversi aspetti dello scambio sociale tra la Banca e il contesto in cui opera per evidenziare qualitativamente e quantitativamente le attività realizzate i risultati ottenuti e gli effetti prodotti sugli Stakeholder, anche con riferimento agli impegni assunti e/o programmati IV. IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO: la Banca declina obiettivi e attività in chiave di responsabilità sociale da svolgere nel futuro Gruppo di lavoro e processo di redazione La realizzazione del documento si avvale di un Gruppo di Lavoro interfunzionale. Il gruppo opera sotto la funzione d’indirizzo del Direttore Generale, mentre il coordinamento delle attività e la redazione del documento sono curati dalla Segreteria di Direzione Generale, che promuove gli intenti realizzativi, raccoglie i dati e le informazioni più significative - ricercando la collaborazione ed il confronto con le varie funzioni aziendali facenti parte del Gruppo - e trasferisce nel rendiconto sociale le attività svolte in ottica di responsabilità sociale. Le principali funzioni aziendali coinvolte sono: Risorse Umane Organizzazione Marketing Affari Legali e Societari Amministrazione e Bilancio Crediti STRUTTURA DEL DOCUMENTO Il documento, premessa metodologica a parte, è articolato nelle seguenti SEZIONI: I. IDENTITA’ AZIENDALE: in cui si parte dalla storia per rendere espliciti i valori, la missione, il piano strategico ed i programmi, nonché l’assetto istituzionale ed organizzativo II. RENDICONTO: illustra i dati economici più significativi della gestione, il valore economico generato e come quest’ultimo è stato ripartito tra le diverse categorie di Stakeholder 10 11 GRI CONTENT INDEX GRI Index GRI CONTENT INDEX Rif. Capitolo Bilancio Sociale PROFILO Strategia e Analisi 1.1 Dichiarazione del Vertice aziendale in merito all'importanza della sostenibilità per l'organizzazione e la sua strategia GRI Index Rif. Capitolo Bilancio Sociale INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA Lettera del Vertice Aziendale agli Stakeholder EC1 Valore economico Rendiconto INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE PROFILO Profilo dell'organizzazione 2.1 Nome dell'organizzazione Identità aziendale 2.3 Struttura operativa dell'organizzazione Identità aziendale 2.4 Luogo in cui ha sede il il quartier generale dell'organizzazione Identità aziendale 2.5 Regione in cui opera l'organizzazione Identità aziendale 2.6 Assetto proprietario e forma legale Identità aziendale e Soci 2.7 Mercati serviti Identità aziendale 2.8 Dimensione dell'organizzazione Identità aziendale - Rendiconto 2.10 Riconoscimenti/Premi ricevuti nel periodo di rendicontazione Identità aziendale PROFILO Parametri del Report 3.1 Periodo di rendicontazione delle informazioni Nota Metodologica 3.2 Data di pubblicazione del report più recente Nota Metodologica 3.3 Periodicità di rendicontazione Nota Metodologica 3.4 Contatti e indirizzi utili per chiedere informazioni sul report Nota Metodologica 3.6 Perimetro del report Nota Metodologica PROFILO Governance 4.1 Struttura di governo dell'organizzazione Identità aziendale 4.3 Numero componenti del CdA e si ci sono indipendenti e/o non esecutivi Identità aziendale 4.6 Processi in essere per garantire l'assenza di conflitti di interesse Identità aziendale 4.8 Mission, valori, codici di condotta Identità aziendale LA1 Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologia, tipo contratto, distribuzione e genere Risorse Umane LA2 Numero totale nuovi assunti e tasso di turnover dei dipendenti suddiviso per età, genere ed area geografica Risorse Umane LA3 LA4 Benefit previsti per i lavoratori Percentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione Risorse Umane Risorse Umane LA7 Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di assenteismo e permessi vari Risorse Umane LA13 Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione dei dipendenti per fasce d’età, categorie professionali e categorie protette Risorse Umane HR8 Numero del personale addetto alla sicurezza Risorse Umane PR4 /PR7 Numero totale di casi di non conformità alle norme riguardanti informazioni su prodotti/ servizi Clienti INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE EN1 EN22 Carta in Kg. annui Rifiuti speciali in kg. annui Collettività & Ambiente Collettività & Ambiente Identità aziendale L’identità della Banca, ovvero quel suo modo unico di essere, deriva innanzitutto dalle sue origini, quindi dalla sua storia. È costituita dall’insieme della sua struttura organizzativa, delle persone che vi lavorano, dei valori fondamentali che orientano la gestione e ne definiscono il modello culturale, della sua missione e disegno strategico. In questo capitolo viene quindi tracciato un profilo della Banca in cui, partendo dalla storia e dai valori da essa riconosciuti e protetti, viene esplicitata la missione, descritti per linee guida il disegno strategico ed i programmi, nonché l’assetto istituzionale e di governance. Azienda Agricola Mezza Selva di Ernesto e Guido Verbesi - Roma, località Corcolle e Carchitti (Roma) Si estende per diversi ettari come un ponte naturale tra i Colli Albani e i Monti Prenestini e deve il suo nome alla Tenuta Mezza Selva, un tempo proprietà dei Principi Barberini. Oggi il bosco ha lasciato spazio ad una distesa di alberi da frutto, coltivazioni di pesche, kiwi, nocciole, ciliegie e albicocche, che la famiglia Verbesi porta avanti da più di vent’anni. 15 La Storia 1904 L’iniziativa ebbe origine nell’ambito del Ricreatorio cattolico “Silvio Pellico” di Velletri. In quell’epoca, tale Ricreatorio era un luogo d’incontro tra illuminati personaggi dell’ambiente cattolico veliterno i quali, dibattendo i temi sociali del momento, sentirono l’esigenza di dare vita ad una struttura finanziaria che provvedesse a dare specifica protezione alle classi meno abbienti. Si denominò “Cassa Agricola Operaia”. La neo-costituita ebbe un rapido sviluppo e beneficiò anche del sostegno di lire 1.000 da parte del Santo Padre. Il gesto munifico del Papa indusse gli Amministratori della Cassa a denominarla “Pio X” in segno di riconoscenza. non rientrò deliberatamente nella veste giuridica di Cassa Rurale e Artigiana come previsto dall’art.1 della nuova Legge. L’evento fu significativo poiché la Banca divenne partecipante della categoria delle “Popolari”. 1943 Il 22 gennaio la sede della Banca venne distrutta nel bombardamento di Velletri. Le sostanze finanziarie furono trasferite a Roma ove alcuni meritevoli amministratori continuarono l’attività. 1977 1987 Lo sviluppo che la Banca andava assumendo impose una rivisitazione efficace del modello organizzativo e gestionale ancora improntato a schemi primordiali. Nel mese di dicembre del 1977 cambiarono i vertici della Banca: fu nominato Direttore Generale il dott. Prof. Renato Mastrostefano, al quale venne affidato il compito di realizzare un’attività direzionale più consona ad un importante processo di sviluppo aziendale. L’evoluzione si manifestò in ogni settore della gestione, da quello strategico a quello organizzativo e tecnologico; in quello della contabilità, del credito e nella politica del personale. Il processo di sviluppo innescato fu tale che il dott. prof. Renato Mastrostefano ne ebbe espliciti riconoscimenti anche nell’ambito del sistema delle Banche Popolari; egli fu cooptato in molte importanti istituzioni bancarie della categoria, in ruoli di prestigio e di valore. Fu inaugurata la filiale di Pavona. La scelta avvenne nella consapevolezza di procurarsi l’inserimento in un contesto economico diverso da quelli nei quali si era operato in precedenza. 1989 In un’ottica di razionalizzazione venne trasferita la filiale di Cori, che mostrava segni di ristagno, nel comune di Ciampino che denotava una elevata vitalità economica. 1990 Si aprì l’agenzia 1 di Roma in Località Borghesiana; l’insediamento risultò inizialmente faticoso ma nel tempo si rivelò importante anche per l’operosità della zona servita. 1984 L’anno segna soprattutto il completamento della nuova Sede legale e Direzione Generale che venne perciò trasferita dalla storica ubicazione di Via del Comune a Velletri, nella moderna ed ampia struttura di Via Martiri delle Fosse Ardeatine, attuale Sede della Banca. 1950 1937 Venne cambiata la denominazione in “Banca Cooperativa Pio X” poiché l’Istituzione 16 Passato il periodo bellico la Banca tornò a Velletri e, sotto la guida di capaci amministratori realizzò un efficace sostegno alla ripresa delle attività cittadine, assorbendo altresì alcune Casse Rurali dei paesi viciniori. Fu avviato un processo di crescita territoriale sfruttando il fervore teso alla ricostruzione delle attività nei luoghi distrutti dalla guerra. La Dirigenza dell’epoca assicurò la crescita e lo sviluppo della Banca per circa un ventennio. 1991 Fu aperta una nuova ed accogliente filiale nella piazza di Latina che evidenziò l’esigenza di penetrare nuovi mercati. 1992 Nel corso di questo anno furono aperte altre due filiali, Santa Maria delle Mole e Santa Palomba di Pomezia, che rappresentarono un completamento efficace in un contesto economico evoluto e di supporto all’area di Roma. 1993 Si aprì la filiale di San Cesareo, ubicata lungo la Via Casilina e con interessanti conte- 17 sti economici di tipo agricolo e residenziale. Sempre nel 1993 La Banca avvertì l’esigenza di sostituire nella sua denominazione la parola “Cooperativa” con “Popolare” per una più evidente riconoscibilità nei luoghi d’insediamento operativo. Ebbe vita la Banca Popolare Pio X. 1996 L’anno segna l’apertura di tre filiali: l’agenzia 3 di Roma nel mese di giugno, Tivoli nel successivo mese di luglio ed infine Cecchina a dicembre. 1997 1994 Rappresenta l’anno conclusivo per un accordo di fusione tra la Banca Popolare “Pio X” e la Banca Popolare di Terracina. Nacque la Banca Popolare del Lazio. In questa circostanza ci si pose l’obiettivo di implementare la rete operativa nell’intera regione, così come venne anche evidenziato dalla denominazione assunta. Apertura dello sportello di Colonna, frazione del comune di San Cesareo, successivamente chiuso a dicembre del 2001. Ad aprile si rafforza il presidio nella piazza di Terracina, storica sede della ex Banca Popolare di Terracina, inaugurando la seconda agenzia ed infine, a giugno apre lo sportello di Carchitti, frazione della vicina Palestrina. Sul finire dell’anno 1997, dopo circa un ventennio, il dott. Prof. Renato Mastrostefano cessa il suo incarico di Direttore Generale. In segno di profonda stima e di apprezzamento delle notevoli e riconosciute capacità di guida ed indirizzo, la Banca gli conferisce l’incarico di Consigliere Delegato. Al suo posto viene nominato Direttore Generale il Rag. Luciano Fagiolo che, già nella veste di Vice Direttore Generale dal 1992, aveva collaborato efficacemente nel promuovere ed amministrare le attività della Banca. con l’apertura di altre due agenzie, la cinque e la sei. 2002 Nel mese di giugno si inaugura la filiale di Aprilia e nel mese di settembre apre la settima agenzia a Roma. 2006 Gennaio inizia bene l’anno con l’inaugurazione della bellissima agenzia 9 di Roma a Via Po, dove trova spazio e concretezza anche il nuovo Servizio di Private Banking, sito al piano superiore dei locali. La tappa successiva è Monterotondo, lungo la direttrice nord del progetto di sviluppo dimensionale. Nel mese di giugno ha vita un nuovo presidio nella provincia di Frosinone e precisamente a Sora. 2003 L’anno 2003 vede finalmente concretizzarsi il progetto di trasferimento di due filiali, quella nel complesso industriale di Santa Palomba e quella sita all’interno del Presidio Ospedaliero di Velletri, trasferita a fine anno nel moderno Centro Culturale Amministrativo della città. 2004 L’anno è importante poiché celebra il Centenario della nascita della Banca (1904 - 2004) ed anche perché segna l’approdo della Banca nel Frusinate con l’inaugurazione della prima filiale nella provincia, precisamente ad Anagni. 2007 Con il 2007 inizia una ulteriore forte fase espansiva programmata lungo un arco di tre anni; l’Organo di Vigilanza autorizza infatti un Piano di Sviluppo Territoriale di durata biennale agganciato al Piano Strategico 2007 – 2009 che prevede l’apertura di ulteriori sei sportelli nella regione. Inizia l’anno con l’apertura a Fiumicino, all’interno del noto “Parco Leonardo”. Ad aprile si inaugura la filiale di Pomezia ed a novembre quella di Fiano Romano. 2008 Trasferimento della filiale di Priverno in nuovi e più confacenti locali. A gennaio viene inaugurata la filiale di Fondi, la più lontana lungo la direttrice sud della regione e ad aprile prende il via il quarto punto operativo nella provincia di Frosinone con l’apertura della filiale di Cassino. 2000 2009 Apertura della quarta agenzia in Roma. Apertura della filiale di Colleferro (gennaio), dell’ag. 10 di Roma ad Ostia (maggio) e dell’ag. 11 di Roma (ottobre), in località “La Romanina”. L’anno 2009 chiude dunque con l’apertura di altre tre filiali, realizzando così totalmente il Piano di Sviluppo Territoriale. 1998 1995 La neonata Banca Popolare del Lazio si pose subito l’obiettivo di potenziare ulteriormente la rete operativa ed iniziò con due città dei Castelli Romani che per tradizione storica ed importanza economica si collocavano ai primi posti della regione: Albano Laziale e Frascati. 18 2005 2001 Prosegue l’espansione sulla piazza di Roma Ulteriore spinta all’espansione con l’apertura a Frosinone e dell’ottava agenzia in Roma. 19 Nel mese di marzo la Banca si aggiudica il premio "Creatori di Valore" nell'ambito del Milano Finanza Global Awards 2009” alle banche che nelle rispettive regioni di appartenenza hanno realizzato le migliori performance patrimoniali e di efficienza. Nel mese di aprile l’Assemblea dei Soci approva il nuovo Statuto della Banca che recepisce le modifiche richieste dall’Autorità di Vigilanza in tema di governance e, nel mese di giugno, il Consiglio di Amministrazione approva il Progetto di Governo Societario che disciplina il funzionamento della struttura di governance prevista dal nuovo Statuto. In questa circostanza, il dott. Prof. Renato Mastrostefano, già Direttore Generale e Amministratore Delegato, diviene Presidente della Banca. Il ruolo, per specifica disposizione statutaria, comporta un maggior impegno rispetto al passato e un contenuto molto più pregnante nel sistema di governo dell’azienda e determinante nel mantenimento dei delicati equilibri tra funzioni aziendali. mento dei vertici aziendali: il Direttore Generale, rag. Luciano Fagiolo ed il Vice Direttore Generale Affari, dott. Giuseppe Macale, che per molti anni hanno dato il loro importante contributo alla Banca, si sono posti in quiescenza per raggiunti limiti di età. In loro sostituzione, il Consiglio ha nominato rispettivamente il rag. Massimo Lucidi e il dott. Giuseppe Colagrosso. Il neo Direttore Generale ha apportato il suo ricco curriculum professionale esperito in altre importanti realtà bancarie nazionali, mentre il Vice Direttore Generale Affari ha maturato la sua esperienza all’interno della Banca, con ruoli significativi nel settore commerciale. Ad essi si affianca il Vice Direttore Generale Risorse, Dott. Ferrruccio Lucchini in carica già dall’anno 2007, completando così la Direzione Generale. Con riferimento al Piano di Sviluppo Territoriale 2010 – 2011, nel mese di novembre è stata inaugurata una nuova filiale nella città di Viterbo, la prima nella provincia. In corso d’anno si è dato corso ad una importante ristrutturazione della filiale di San Felice Circeo. 2011 l’anno 2011 segna la nascita altre due nuove filiali, Roma ag. 12 e Villanova di Guidonia. 2010 L’anno registra innanzitutto un cambia- 20 Inoltre, all’inizio del 2012 è stata ristrutturata la filiale di Sezze, in precedenza semidistrutta da un’aggressione vandalica perpetrata nottetempo. 2012 nell’anno 2012 è stata aperta la seconda filiale nella provincia di Viterbo, precisamente a Civita Castellana, luogo prossimo ad attività industriali e la filiale di Grottaferrata, prestigioso comune dei Castelli romani, con la cui apertura si è data completa attuazione al citato Piano di Sviluppo Territoriale 2010 – 2011. L’assemblea dei Soci del 22 aprile 2012 rinnova il mandato al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale per altri tre anni, fino al 2015. Mastrostefano e dal Direttore Generale Massimo Lucidi. 2013 nei primi mesi dell’anno il Consiglio ha approvato il nuovo Piano Strategico 2013 – 2015 in cui la banca ha esplicitato e definito le strategie di sviluppo e di riorganizzazione, scaturenti dall’esame di un contesto di riferimento che gli è proprio e dall’esame di specifici punti di forza e debolezza. Nel mese di maggio la Banca si aggiudica per la seconda volta il premio “Creatori di Valore” conferito, nell’ambito del “Milano Finanza Global Awards 2013” alle banche che nelle rispettive regioni di appartenenza hanno realizzato le migliori performance patrimoniali e di efficienza. Il Premio Milano Finanza Global Awards è un riconoscimento che va alle aziende ed ai personaggi del mondo bancario e finanziario che più si sono distinti nell’anno. La cerimonia, che ha visto riunito il Gotha del mondo bancario e finanziario italiano, a partire dai vincitori dei premi, rappresenta un appuntamento annuale per i managers degli istituti di credito italiani e di quelli internazionali operanti in Italia. I Global Awards sono assegnati per cinque categorie di premi; in particolare, la categoria “Creatori di valore” stila una classifica delle banche che hanno realizzato le migliori performance patrimoniali e di efficienza. Il premio è stato ritirato dal Presidente Renato 2014 La Banca festeggia 110 anni di vita e 20 anni di Popolare del Lazio, suggellando nella storia la metamorfosi di una piccola cooperativa che diventa la più grande Popolare a livello regionale. A novembre, la Banca e il Consiglio dell'Area Didattica di Economia, sede di Latina, della Sapienza Università di Roma sottoscrivono una Convenzione, finalizzata alla concessione di agevolazioni agli studenti e di finanziamenti per l'accesso al mondo del lavoro. Continua l’espansione nell’hinterland romano con l’apertura di altre due filiali, l’Ag. 13 in Via Venti Settembre e l’Ag. 14 in zona nord, Via Mattia Battistini. 21 2015 Nel gennaio 2015 viene approvato il Decreto Legge 3/2015, successivamente convertito in legge33/2015 che obbliga le banche popolari con un attivo di bilancio superiore ad 8 miliardi di euro, alla trasformazione in società per azioni, con conseguente cambiamento del loro regime giuridico. Per effetto di tale decreto, la Banca Popolare del Lazio, viene ad essere ricompresa tra le prime dieci banche popolari, a livello nazionale, che conservano lo status di banche popolari. Evidenziamo inoltre la sua collocazione tra le 19 Banche Popolari indipendenti, sempre in ambito nazionale, differenziandosi da quelle appartenenti a gruppi e da quelle che, con l’iniziativa legislativa anzidetta, sono state obbligate a trasformarsi in società per azioni. Infine, nell’anno 2015, secondo quanto pubblicato dall’“Atlante delle Banche Leader”, a cura di MFinanza, che analizza i principali valori e indicatori dei bilanci bancari, la Banca Popolare del Lazio si colloca in 2° posizione tra le banche regionali. Contesto di Riferimento Riportiamo di seguito una sintesi della relazione sull’andamento dell’economia e sul sistema del credito, delineata nella relazione che il Consiglio di Amministrazione ha rivolto all’Assemblea dei Soci nel mese di aprile 2016, al fine di contestualizzare l’operatività della Banca nell’anno 2015, rendendo più agevole la comprensione delle azioni e dei risultati ottenuti dalla stessa. L’economia internazionale e nazionale Le prospettive delle economie avanzate risultano in lieve miglioramento, mentre la persistente fase di debolezza dei paesi emergenti frena l’espansione degli scambi globali, contribuendo a deprimere i prezzi delle materie prime, in particolare i prodotti petroliferi. Anche le rinnovate tensioni economiche e finanziarie del mercato cinese, alimentano incertezze sull’effettiva ripresa dell’economica mondiale. Negli Stati Uniti ed in Giappone, l’attività economica nella seconda parte dell’anno ha segnato un miglioramento superiore alle attese. Nell’Area Euro la crescita rimane fragile, con la ripresa sostenuta in gran parte dalla domanda interna, mentre risulta in contrazione l’interscambio con l’estero, in particolare le esportazioni registrano un sensibile rallentamento. Nei principali Paesi emergenti, il quadro congiunturale resta debole ed eterogeneo, con il trend che rimane positivo in India, incerto sia in Russia che in Cina, mentre si acuisce la fase recessiva in Brasile. Le prospettive configurano una graduale ripresa dell’attività economica mondiale, anche se le ultime previsioni indicano uno scenario in rallentamento, dovuto in parte alla contrazione in atto dei prezzi delle materie prime. L’inflazione al consumo rimane debole nelle economie avanzate, mentre si mantiene elevata in Russia e in Brasile. Sul fronte della politica monetaria, la recente decisione della Fed di aumentare i tassi d’interesse di 25 punti base, dopo 10 anni di politica monetaria espansiva, ha avuto un impatto contenuto sui mercati finanziari e valutari internazionali. Nelle complesso, nelle economie avanzate, la dinamica dei tassi rimane fortemente espansiva, come anche in quelle emergenti, dove le Autorità monetarie stanno introducendo misure di stimoli all’economia. Nell’Area Euro Prosegue la ripresa economica anche se il ciclo continua a rimanere debole, con il trend che registra una sostanziale omogeneità tra i maggiori Paesi dell’eurozona. La maggior contribuzione al PIL è fornita dalla domanda interna sostenuta dalla spesa delle famiglie, dalla variazione positiva delle scorte e dal nuovo rialzo delle importazioni, in rallentano invece gli investimenti, mentre le esportazioni risultano in controtendenza, con gli ultimi dati che registrano una contrazione. In dicembre l’indicatore €-coin elaborato dalla Banca d’Italia, che stima la dinamica di fondo del PIL dell’area euro, ha segnato il livello più alto dal luglio 2011. La ripresa dovrebbe proseguire anche nel prossimo biennio, continuando però a mantenersi su livelli moderati. Sulle prospettive di crescita, pesano le incertezze legate alla ripresa della domanda estera, in particolare quella dei Paesi emergenti, all’andamento del prezzo del petrolio e alle tensioni sul fronte geopolitico, fattori che potrebbero ostacolare la ripresa dei consumi, e più in generale, l’attività economica globale. Positivo il dato sulla fiducia delle imprese e delle fa- 22 23 miglie, che migliora ulteriormente, sostenuto dai dati provenienti dal settore occupazionale. Il quadro inflazionistico resta debole, con il dato che rimane su valori frazionali largamente inferiori agli obiettivi fissati dalla BCE, anche al netto delle componenti più volatili. L’indice risente dell’andamento negativo della componente energetica e in misura minore del calo dei prezzi dei prodotti alimentari. Secondo le stime l’inflazione dovrebbe salire intorno all’1% a fine 2016. Prosegue la politica monetaria estremamente distensiva da parte della BCE, intervenuta con ulteriori pacchetti di misure a sostegno dell’economia. Tra i diversi interventi, l’ulteriore riduzione dei tassi sui depositi effettuati da banche presso l’Eurosistema, con i rendimenti che già negativi, calano ulteriormente a fine anno attestandosi allo -0,30%; tra le altre decisioni, l’estensione della durata del programma di acquisto dei titoli e l’ampliamento della gamma di quelli ritenuti ammissibili, nonché la possibilità da parte della Banca centrale, di procedere al reinvestimento dei titoli rimborsati, attraverso l’ulteriore acquisto di strumenti finanziari. L’abbassamento dei tassi sui depositi presso l’Eurosistema si è gradualmente riflesso sul mercato monetario con i rendimenti che hanno registrato un’ulteriore flessione. Le misure di politica monetaria si sono trasmesse sul mercato del credito, con i prestiti alle imprese in incremento nell’ultima parte dell’anno, ed il costo che cala ulteriormente registrando livelli di minimo storico. Nell’ultima parte dell’anno, l’ulteriore calo dei prezzi petroliferi e le rinnovate incertezze sulle prospettive di crescita dell’economia cinese, hanno fatto riemergere tensioni sui mercati finanziari, in particolar modo in quelli emergenti, dove a fronte delle vendite di titoli è seguito un deflusso di capitali a favore di mercati connotati da un minor grado di rischio. Le misure straordinarie di politica monetaria messe in campo dalla BCE, hanno favorito l’ulteriore restringimento degli spread sui titoli sovrani della zona euro, in particolare in Italia, Spagna ed Irlanda. Le diverse decisioni di politica monetaria adottate dalla Fed e dalla BCE, si sono riflesse sui tassi di cambio delle corrispondenti divise, con l’euro che rispetto all’anno precedente registra un deprezzamento di circa il 10%. In Italia L’economia pur rimanendo debole mostra segnali di graduale ripresa. Il calo delle esportazioni, determinato dalla contrazione della domanda dei paesi extraeuropei, è compensato in parte dalla domanda interna favorita da una ripresa dei consumi e dalla ricostituzione delle scorte. Si confermano i segnali positivi nell’attività manifatturiera e dei servizi; inoltre, anche il settore delle costruzioni dopo la lunga e profonda fase recessiva, mostra segnali di stabilizzazione. Le prospettive del settore degli investimenti invece rimangono ancora incerte. Secondo gli indicatori prospettici, la ripresa dovrebbe ulteriormente consolidarsi nel corso del 2016. La redditività delle imprese risulta in miglioramento, con il fabbisogno finanziario che continua a calare grazie all’aumento della capacità di autofinanziamento. La moderata ripresa in atto e le migliorate aspettative per il 2016, hanno favorito l’ulteriore incremento della fiducia delle imprese, pur permanendo le incertezze sul fronte della domanda estera e sulla ripresa degli investimenti. La dinamica dei prezzi ha ripreso a contrarsi nell’ultima parte dell’anno, a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici, con il tasso d’inflazione che rimane sui livelli minimi. Il credito alle imprese, dopo quattro anni di stagnazione, registra un incremento significativo nell’ultima parte dell’anno; positivo anche il ricorso al finanziamento attraverso lo strumento obbligazionario. Dal lato delle famiglie prosegue la ripresa dei consumi, in misura maggiore nel settore dei beni durevoli. Segnali 24 positivi si manifestano oltre che sul reddito disponibile anche sulla propensione al risparmio, beneficiando delle recenti misure adottate sul fronte occupazionale. L’indice di fiducia si attesta su livelli storicamente elevati. La stabilità politica e l’azione indirizzata a politiche di riequilibrio dei conti ed al rilancio dell’economia, anche attraverso il processo di riforme in atto, ha permesso la stabilità dei rendimenti dei titoli pubblici e il mantenimento a livelli di minimo storico. Nel corso del 2015 il quadro economico del Lazio ha evidenziato lievi segnali di recupero, con prospettive di ulteriore rafforzamento nel corso del 2016, anche se in maniera eterogenea tra i diversi settori produttivi. La produzione industriale è stata trainata dalle industrie chimiche e farmaceutiche, che insieme rappresentano circa la metà delle esportazioni regionali, mentre il settore delle costruzioni, particolarmente colpito dalla crisi, non manifesta ancora segnali di ripresa. Il Turismo continua a trainare il settore dei servizi. Migliorano anche i consumi delle famiglie, con gli acquisti in crescita sia nel comparto alimentare che in quello dei beni durevoli. Nonostante le misure adottate sul fronte occupazionale, le condizioni del mercato del lavoro continuano ad evidenziare situazioni di criticità, non mostrando ancora gli auspicati segnali di ripresa. I prestiti bancari risultano in leggera crescita, con la dinamica sostenuta soprattutto dalla grande industria per il sostegno finanziario alle opere di carattere straordinario. Anche i prestiti alle famiglie registrano un aumento, ma riferito quasi esclusivamente alla componente mutui per acquisto abitazioni, mentre le altre tipologie continuano a ristagnare. Migliorano le condizioni di accesso al credito con i tassi d’interesse che continuano a calare. La qualità del credito continua a degenerare, pur se in rallentamento, con le sofferenze che in rapporto ai prestiti incrementano, sia in riferimento ai dati di stock che ai nuovi flussi. Alla fine del primo semestre del 2015, la percentuale dei crediti deteriorati in rapporto al totale dei prestiti, si è portata al 26,1% per le imprese e al 10,5% per le famiglie (rispettivamente dal 25,4% e 10,2% della fine del 2014). Prosegue il consolidamento della raccolta bancaria, sotto forma di depositi e conti correnti nonostante l’ulteriore calo dei tassi. Incrementa anche la raccolta indiretta, in particolare quella investita in quote di OICR, risultato dovuto in parte alla riallocazione dai titoli di stato, sfavoriti dal basso livello dei tassi di remunerazione. Il Sistema Creditizio in Italia e la Banca Popolare del Lazio Le misure di stimolo all’economia da parte della BCE hanno favorito il rafforzamento della crescita dei prestiti al sistema, accompagnato da un allentamento delle tensioni sulle condizioni di offerta e dal calo dei tassi di interesse. Nel complesso, a fine dicembre, il tasso medio sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie si colloca al 3,26%, in flessione di 36 punti base rispetto al periodo precedente, mentre se raffrontato ai tassi di fine 2007 il calo risulta di quasi il 3% (tasso medio 2007: 6,18%). Continua a diminuire anche il costo sulla provvista, con il tasso medio della raccolta bancaria da clientela che a dicembre si attesta all’1,19%, in calo di 31 punti base rispetto al periodo precedente, mentre se raffrontato ai tassi di fine 2007 la contrazione risulta di 170 punti base (tasso medio 2007: 2,89%). Il differenziale tra i tassi attivi e passivi a fine dicembre si attesta a 207 punti base, calando ulteriormente di 5 punti base rispetto a fine 2014, mentre se raffrontato con i valori di fine 2007 la contrazione risulta di oltre 120 punti base. Nonostante i segnali di ripresa, la dinamica dei crediti deteriorati risulta in ulteriore aumento. In particolare le sofferenze 25 lorde a fine novembre si attestano ad € 201 miliardi, registrando un incremento sui dodici mesi di quasi 20 miliardi di euro (+10,98%). In data 16 Novembre 2015 sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale i decreti legislativi n. 180 e 181 in recepimento della Direttiva Europea 2014/59/UE, ovvero il cosiddetto Banking Resolution and Recovery Directive “BRRD”. La suddetta Direttiva istituisce un regime armonizzato nell’ambito dell’Unione Europea in tema di prevenzione e gestione delle crisi delle banche e delle imprese di investimento. La nuova disciplina si basa sul principio generale secondo il quale i costi della crisi devono essere sostenuti in primo luogo dagli azionisti e dai creditori, che in questo modo avranno forti incentivi a controllare i rischi assunti dalle banche. Nel dettaglio, il D.lgs n. 180/2015 prevede che, quando si verificano i presupposti per l’avvio delle procedure di gestione della “crisi” dell’intermediario, Banca d’Italia disponga: • riduzione o conversione di azioni, di altre partecipazioni e di strumenti di capitale emessi dal soggetto in questione, quando ciò consenta di rimediare allo stato di dissesto o di rischio di dissesto dell’intermediario; • l’adozione di misure di risoluzione dell’intermediario oppure la liquidazione coatta amministrativa, qualora la misura sopra riportata non consenta di rimediare allo stato di dissesto o di rischio di dissesto. Tra le misure di risoluzione rientra il cosiddetto bail-in, che consiste nella riduzione dei diritti degli azionisti, degli obbligazionisti e dei depositanti o nella conversione in capitale dei diritti degli obbligazionisti. Il bail-in consente alla banca di continuare a operare e a offrire i servizi finanziari ritenuti essenziali per la collettività; dato che le risorse finanziarie per la stabilizzazione provengono da azionisti e creditori, non comporta costi per i contribuenti. Sono completamente esclusi dall’ambito di applicazione e non possono quindi essere né svalutati né convertiti in capitale: • i rapporti dei depositanti protetti dal sistema di garanzia dei depositi, cioè quelli di importo fino a 100.000 euro, per depositante; • le passività garantite, inclusi i covered bonds e altri strumenti garantiti; • le passività derivanti dalla detenzione di beni della clientela o in virtù di una relazione fiduciaria, come ad esempio il contenuto delle cassette di sicurezza o i titoli detenuti in un apposito conto; • le passività interbancarie con durata originaria inferiore a 7 giorni; • le passività derivanti dalla partecipazione ai sistemi di pagamento (durata massima residua di 7 giorni); • i debiti verso i dipendenti, i debiti commerciali e quelli fiscali purché privilegiati dalla normativa fallimentare. Il bail-in si applica seguendo una gerarchia, la cui logica prevede che chi investe in strumenti finanziari più rischiosi sostenga prima degli altri le eventuali perdite o la conversione in azioni. 26 Solo dopo aver esaurito tutte le risorse della categoria più rischiosa si passa alla categoria successiva. Lo scorso 22 novembre il Governo e la Banca d’Italia hanno applicato le norme appena descritte per risolvere la crisi di Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti. Al dissesto di queste banche, colpite come tutte le altre dal deterioramento della qualità dei prestiti derivante dalla lunga e profonda fase recessiva dell’economia italiana, hanno contribuito gravi fenomeni di mala gestio. I costi di risoluzione sono stati sopportati, oltre che dai detentori di azioni e di obbligazioni subordinate, per la maggior parte dal sistema bancario attraverso il neo-costituito Fondo di Risoluzione, senza trasferimenti di risorse pubbliche. Nel corso del 2015 la Banca, come tutto il sistema bancario, è stata sottoposta ad un processo di revisione prudenziale (SREP) condotto dalla Banca d’Italia. Tale revisione prende atto dal recepimento in Italia della Direttiva 2013/36/UE (CRDIV) in conformità con quanto previsto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) con la Guidelines on common SREP. L’analisi, finalizzata all’individuazione di requisiti di capitale aggiuntivo ai minimi regolamentari, ha portato alla determinazione di nuovi requisiti patrimoniali determinati sulla base delle misure aziendali di capitale interno, stimate in ipotesi di stress nel processo di valutazione del capitale interno (ICAAP). In conclusione del processo è stato determinato un requisito di capitale aggiuntivo totale del 2,1%, rendendo vincolante il coefficiente del 10,1%. Tale valutazione pone la Banca in una condizione di assoluta tranquillità, in considerazione che il requisito aggiuntivo è inferiore a quello previsto per la maggior parte degli altri competitori, a dimostrazione di una minore rischiosità, poiché la Banca dispone di un livello di patrimonializzazione quasi doppio rispetto ai parametri di vigilanza. L’attività di revisione del processo prudenziale condotto dalla Banca d’Italia rappresenta inoltre un ulteriore elemento di tranquillità per i soci in merito alla solidità della Banca. L’ottima patrimonializzazione raggiunta, conseguente l’attenta gestione operata negli anni, ha sempre privilegiato obiettivi di lungo periodo e rappresenta la migliore tutela sia per il socio, sia per il depositante. In relazione al quadro congiunturale fin qui descritto, anche il contesto di riferimento in cui la Banca si trova ad operare è connotato da una perdurante fase economica incerta e dal permanere di un elevato livello di rischiosità del credito. Tali elementi costringono la Banca ad operare ancora in un contesto sfavorevole, con la necessità di indirizzare le proprie scelte strategiche al maggior presidio del rischio d’impresa, attraverso adeguati accantonamenti e rettifiche, compatibilmente con l’esigenza di garantire l’adeguata remunerazione al capitale di rischio. Inoltre, l’attuale livello dei tassi d’interesse ai minimi storici, limita l’apporto che il margine d’interesse può fornire al risultato economico, specialmente per la nostra Banca che, per sua caratteristica, è orientata a forme di gestione tradizionali. Nonostante le dette criticità, l’analisi del conto economico evidenzia il conseguimento di un soddisfacente risultato, con l’utile che registra un significativo incremento rispetto a quello dello scorso anno. Entrando più nel dettaglio si evidenzia la sostanziale tenuta del margine d’interesse che, seppure in diminuzione, assicura una buona contribuzione al risultato d’esercizio. Le commissioni nette invece fanno rilevare una significativa crescita rispetto allo scorso anno. Anche la componente finanziaria determina un buon contributo al risultato complessivo. Relativamente agli strumenti finanziari strutturati ed in merito alle raccomandazioni informative manifestate dal Financial Stability Board per quelli ritenuti 27 ad alto rischio, si sottolinea che la Banca non detiene esposizioni della specie tra le proprie attività patrimoniali, in quanto le scelte aziendali sono da sempre improntate ad un atteggiamento di prudenza, privilegiando le attività tipiche del core-business aziendale. Il margine d’intermediazione, che rappresenta la capacità della Banca di creare valore con l’apporto delle componenti sin qui descritte evidenzia un incremento. Dal lato del rischio di credito specifico, pur intensificando l’azione di governo e di monitoraggio delle posizioni anomale, attraverso l’analisi delle dinamiche da parte delle strutture operative poste a presidio del rischio, si rileva un peggioramento della qualità del portafoglio crediti. Si segnala inoltre, che proprio per meglio monitorare il crescente rischio di credito, a partire dall’inizio dell’anno, la Banca d’Italia recependo gli standard europei, ha introdotto una nuova modalità di classificazione dei crediti, che mira a garantire una valutazione più rigorosa ed omogenea a livello europeo della qualità degli attivi bancari, attraverso un monitoraggio severo dei crediti ristrutturati e di quelli oggetto di concessioni. La classificazione introduce nuovi concetti e definizioni a livello armonizzato, sia in riferimento alle esposizioni deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti deteriorati), sia in riferimento ai crediti oggetto di revisione delle originali condizioni contrattuali (forborne exposures). Tuttavia la solvibilità delle posizioni è stata, comunque, presidiata intervenendo con adeguate svalutazioni, analitiche e forfetarie, al fine di salvaguardare la consistenza dei valori patrimoniali. I costi operativi nel loro complesso evidenziano una sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno, nonostante l’intervento economico richiesto dalle autorità al sistema bancario per la nota risoluzione della crisi delle quattro banche in dissesto, con l’applicazione delle nuove norme sul risanamento e risoluzione delle crisi bancarie. Infine, la componente delle imposte sul reddito evidenzia una significativa diminuzione dovuta in parte all’introduzione della totale deducibilità dall’IRAP delle spese per il personale. Valori e Codice Etico I Valori rappresentano quei principi ispiratori sui quali si basano le scelte, le azioni ed i comportamenti degli organi societari, del personale e di tutti i collaboratori; essi definiscono anche la qualità delle relazioni ed il modo di condurre gli affari e di decidere le priorità dell’organizzazione. IDENTITÀ POPOLARE E MUTUALISMO È lo spirito cooperativistico al quale consegue il mutualismo non solo verso i soci, ma in generale verso il territorio. La mutualità è uno dei valori centrali di una banca popolare; nell’accezione più stretta del termine, essa può essere definita essenzialmente come una forma di reciproco sostegno tra i soci ma, in senso più ampio, la mutualità si rivolge anche ad altre categorie di prenditori sul territorio di riferimento ed è attuata mediante forme di sostegno a tutte quelle realtà impegnate in attività di promozione umana, sociale ed ambientale. RADICAMENTO TERRITORIALE - LOCALISMO La Banca Popolare del Lazio affonda le sue radici in una precisa realtà territoriale che ne ha permeato fortemente l’identità e la cultura d’impresa. Tale caratteristica non è venuta meno con il passare del tempo, anzi, il “binomio” si è vieppiù rinforzato: la Banca e la Comunità di 28 riferimento sono cresciuti insieme, in un rapporto di reciproca collaborazione tale che nello sviluppo dell’uno si trova la chiave del successo dell’altro. Il localismo, inteso quindi non come delimitazione geografica, ma come attitudine proattiva a svolgere in un determinato territorio attività economiche e sociali in favore dell’imprenditoria e di tutta la comunità locale, da fattore “dimensionale” e operativo, assume una valenza diversa e si delinea quale fattore strategico della Banca. CENTRALITÀ DELLA PERSONA È la visione centrale dell'uomo in tutte le sue molteplici vesti e relazioni: socio, cliente, dipendente, fornitore. È un principio che ha l’obiettivo di contemperare gli interessi di tutti coloro che operano nella Comunità, orientando ogni sacrificio ad una crescita di lungo periodo, solida per tutti. La “stakeholders view” riconosce i seguenti valori che presiedono la qualità di ciascuna delle citate relazioni Legalità Integrità morale e professionale Etica nella gestione degli affari Trasparenza e completezza delle informazioni Integrità e tutela della persona Valorizzazione delle Risorse Umane Uguaglianza e rispetto della persona Essi sono enunciati nel Codice Etico della Banca Popolare del Lazio. Tale documento raccoglie in modo organico prìncipi di riferimento e norme di condotta volti ad orientare, sotto l’aspetto etico-professionale, i processi decisionali della Banca ed i comportamenti aziendali e quindi a tutelare la buona reputazione aziendale che, insieme alle “risorse umane” ed al “capitale”, rappresentano gli assets più importanti della Banca. Attraverso la sua pubblicazione sul sito Internet, la Banca intende promuovere la conoscenza e la massima diffusione dei valori e dei prìncipi aziendali. Dopo la prima divulgazione nell’anno 2004, il Codice è stato rivisto nel 2009 al fine di tener conto di alcune integrazioni richieste dal D.Lgs 231/01. Infatti, il Codice Etico rappresenta anche un presidio essenziale per l’idoneità del sistema dei controlli interni al fine di prevenire la commissione dei reati previsti dal citato decreto. 29 Sul finire dell’anno è stata progettata un’importante iniziativa in ambito VALORI, alla quale daremo corso nel 2016. Il Progetto rappresenta un percorso verso la Responsabilità Sociale, che ci porterà a definire la nuova Carta dei Valori della Banca e, per questa via, a ri-costruire la nostra Costellazione dei Valori. La nostra storia affonda le sue radici su Valori solidi come Integrità, Etica e Trasparenza. Il futuro deve essere sostenuto da Valori nuovi, coerenti con la storia, ma proiettati verso il domani. La metodologia di ri-scrittura sarà anch’essa innovativa: non vi sarà alcuno steering committee, riunito a “porte chiuse” per definirli; essa avverrà attraverso una modalità partecipativa che prevede il coinvolgimento di tutti i dipendenti. Missione e Disegno strategico “…creare valore per i propri azionisti in modo stabile e sostenibile attraverso il perseguimento del proprio ruolo di banca di riferimento e l’ottimizzazione del proprio modello di Banca commerciale, fondato sui valori di vicinanza al cliente ed al proprio territorio.” ... Realizzare un modello di banca moderna ed efficiente che ha l’intento di accrescere il valore per tutti i suoi Stakeholder. … La Banca difende la propria autonomia ed indipendenza attraverso un processo di rafforzamento della dimensione strutturale, patrimoniale e finanziaria.” La Missione aziendale concretizza l’obiettivo principe di un’azienda, stabilisce la finalità e gli scopi fondamentali che essa intende perseguire attraverso la sua attività. L’obiettivo della creazione di valore per gli azionisti e per la collettività viene perseguito nell’ottica della sua sostenibilità nel tempo, cioè attraverso una “gestione socialmente responsabile” che tende a valorizzare il risparmio delle famiglie e a sostenere con il credito lo sviluppo del sistema produttivo, nel contesto di un’attenzione costante alle esigenze di tutti gli interlocutori dell’Azienda. Linee Strategiche della Banca Giunto a conclusione il Piano Strategico 2013-2015, la Banca sta già lavorando sulla realizzazione del nuovo Piano Strategico 2016-2018, con il quale intende continuare lungo il percorso intrapreso di una crescita sostenibile nel tempo, mantenendo la sua vocazione di banca territoriale attenta ai bisogni della propria clientela. Se il precedente Piano Strategico ha avuto obiettivi di miglioramento delle performance e dei processi, il triennale in elaborazione si pone obiettivi molto sfidanti, proprio per superare il difficile contesto economico, che impone un rafforzamento del percorso di espansione e di investimenti nella rete commerciale già intrapreso. La solidità patrimoniale della Banca si conferma uno dei fattori chiave anche per il prossimo triennio: gli indicatori di solidità patrimoniale, che risultano sostanzialmente stabili per effetto di uno sviluppo prudente dell’attività creditizia e di livelli patrimoniali importanti, sono il suo punto di forza. obiettivi della società e organizzati i mezzi per raggiungerli, nel rispetto dei diversi portatori di interessi.Efficaci assetti organizzativi e di governo societario costituiscono per tutte le imprese una condizione essenziale per il perseguimento degli obiettivi aziendali. Per una banca essi assumono particolare rilievo, in ragione delle caratteristiche che connotano l’attività bancaria e degli interessi pubblici oggetto di specifica considerazione da parte dell’ordinamento. Gli assetti organizzativi e di governo societario di una banca, oltre a rispondere agli interessi dell’impresa, devono quindi assicurare condizioni di sana e prudente gestione, obiettivo essenziale della regolamentazione di vigilanza. Le scelte di governo societario concretamente adottate dai vertici della banca possono variare in funzione delle caratteristiche dimensionali, organizzative ed operative dell’azienda. In pratica, al fine di perseguire gli obiettivi indicati, le Disposizioni di Vigilanza hanno introdotto l’obbligo, in capo alle banche di: I. esercitare la propria facoltà di scelta tra i tre sistemi di amministrazione e controllo previsti dal codice civile (tradizionale, dualistico e monistico) sulla base di un’approfondita autovalutazione, che tenga conto di specifici ed individuati elementi; II. approvare un Progetto di Governo Societario che, oltre a rappresentare le motivazioni che sono alla base della scelta del modello di amministrazione e controllo, illustri anche gli assetti statutari e di organizzazione interna. Il modello di governo tradizionale, che da sempre ha caratterizzato la governance della Banca Popolare del Lazio, nel corso del tempo, ha dimostrato di assolvere più che adeguatamente alle esigenze di una sana e prudente gestione, in rapporto alle sue caratteristiche, al mercato in cui essa opera, alla composizione e diffusione della propria base sociale, ai propri obiettivi di crescita nel medio e lungo periodo. Anche il sistema dei controlli, affidato a livello statutario al Collegio Sindacale, per quanto concerne il controllo sull’amministrazione e ad una società di revisione per il controllo contabile, ha dimostrato una funzionalità più che adeguata, confermando, l’opportunità di proseguire nell’adozione del modello tradizionale, tenendo anche conto della familiarità che i soci hanno acquisito con esso. Gli organi sociali intorno ai quali è costruito il vigente modello di governance della Banca sono: Assemblea dei Soci Consiglio di Amministrazione e Presidente del Consiglio di Amministrazione Comitato Esecutivo Comitato Controlli Interni e Rischi Assetto di Governance Comitato Amministratori Indipendenti La governance (o governo societario) definisce la struttura attraverso cui sono fissati gli Organismo di Vigilanza 231/01 30 31 Collegio Sindacale Collegio dei Probiviri Direzione Generale. L’ASSEMBLEA rappresenta l’intero corpo sociale ed il suo funzionamento è disciplinato dalla Legge e dallo Statuto sociale agli artt. 21-29. L’Assemblea dei soci è l'organo che, con le proprie deliberazioni, esprime la volontà sociale. Le deliberazioni adottate in conformità alle disposizioni di legge e di statuto vincolano tutti i soci, compresi gli assenti e i dissenzienti. Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ha un ruolo centrale nel sistema di governo societario. Al Consiglio sono dedicati gli artt. 30 - 37 dello Statuto sociale. È composto da 9 membri designati dall’Assemblea che devono essere in possesso di requisiti di onorabilità e professionalità stabiliti dalla legge. Inoltre, almeno un quarto di loro sono indipendenti. I consiglieri eletti durano in carica tre anni e sono rieleggibili. Lo statuto prevede anche che almeno un terzo dei suoi componenti sia costituito da amministratori non esecutivi, privi cioè di incarichi di gestione. Considerato poi che la nostra Banca è una popolare profondamente legata al territorio di operatività e in ossequio allo spirito cooperativo che le è proprio, è stato previsto che almeno un terzo degli amministratori deve essere scelto tra i soci che siano espressione delle attività economiche prevalenti nel territorio in cui la Banca opera, mentre un ulteriore terzo deve essere scelto tra i soci che esercitano attività professionale nel campo economico e giuridico, tra professionisti e tecnici, soci che abbiano ricoperto incarichi dirigenziali nella Pubblica Amministrazione e dipendenti della Banca in quiescenza, assicurando con ciò l’opportuna rappresentatività negli organi aziendali delle diverse componenti della base sociale. Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE per le Nuove Disposizioni di Vigilanza, di cui alla Circolare n. 285/2013, ha una caratteristica fondamentale che consiste nell’essere una figura “non esecutiva”, ovvero senza alcuna prerogativa gestionale. Al ruolo del Presidente sono assegnante le seguenti finalità: • romuovere l’effettivo funzionamento del sistema di governo societario, P garantendo l’equilibrio dei poteri rispetto agli altri organi aziendali. • erificare l’attuazione delle strategie e delle politiche aziendali entro i limiti V indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della banca. • Garantire la salvaguardia del valore delle attività e la protezione dalle perdite. • Veicolare la cultura dell’efficacia ed efficienza dei processi. • avorire la prevenzione del rischio al fine di evitare che la banca sia coinvolta, F anche involontariamente, in attività illecite. 32 Il COMITATO ESECUTIVO è un organo delegato dal Consiglio di Amministrazione che delibera su alcune materie, specificatamente individuate da apposita delega. In via generale, l’art. 2381 del codice civile stabilisce che il Comitato esecutivo cura l’adeguatezza dell’assetto, organizzativo, amministrativo e contabile della società e che il Consiglio di Amministrazione valuta il generale andamento della gestione e la suddetta adeguatezza sulla base delle relazioni del Comitato Esecutivo. Il COMITATO CONTROLLI INTERNI E RISCHI è un comitato endoconsiliare istituito al fine di rafforzare il coordinamento, il confronto dialettico e la trasparenza tra l’Organo Amministrativo e le Funzioni aziendali di controllo. Seppure interno al Consiglio di Amministrazione, la costituzione del Comitato Controlli Interni e Rischi non comporta in alcun modo una limitazione dei poteri decisionali e delle prerogative del Consiglio, bensì mira ad accrescere l’attenzione sull’importanza dei presidi di controllo atti a garantire che l’operatività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali, la propensione al rischio e che sia improntata ai canoni di sana e prudente gestione. A tale Comitato sono stati pertanto attribuiti compiti di natura istruttoria, consultiva e propositiva diretti ad agevolare il Consiglio medesimo nelle attività di indirizzo e supervisione del complessivo Sistema dei Controlli Interni della Banca. Detto Comitato è composto da numero 3 membri tutti non esecutivi e di norma indipendenti, designati tra i Consiglieri di Amministrazione. Ai lavori del Comitato partecipano, in via permanente, con funzione consultiva, il Presidente del Consiglio, il Presidente del Collegio Sindacale ed il Direttore Generale. Vi partecipano, a chiamata, in relazione alle questioni trattate e con funzione consultiva, i Responsabili delle Funzioni Aziendali di Controllo. Il COMITATO AMMINISTRATORI INDIPENDENTI è un comitato endoconsiliare composto da 3 amministratori non esecutivi ed indipendenti, al quale è attribuita la funzione di valutare operazioni in potenziale conflitto di interesse delle parti correlate e/o soggetti collegati e che, ove non costituiti, assume anche le attribuzioni del comitato nomine e del comitato remunerazioni. L’ORGANISMO DI VIGILANZA è un Organo disciplinato dal Decreto Legislativo 231/2001 che prevede forme di responsabilità amministrativa delle società per una serie di reati specifici, tipicamente di natura penale, commessi da un soggetto che riveste una posizione apicale, da dipendenti o collaboratori della Società al fine di avvantaggiare la Società medesima. Tale organismo di controllo interno alla Banca è incaricato di vigilare sul funzionamento, sull’efficacia e sull’osservanza dei modelli organizzativi, predisposti a prevenzione dei reati, nonché di curarne il costante aggiornamento. Il DIRETTORE GENERALE dà esecuzione alle deliberazioni del Consiglio, provvede alla gestione degli affari correnti, esercita i poteri in materia di erogazione del credito, di spesa e di operazioni finanziarie; sovrintende all’organizzazione delle reti e dei servizi. Il Direttore Generale è inoltre il capo del personale ed ha la funzione di guidare e coordinare tutte le componenti in cui è divisa la Banca per conseguire gli obiettivi determinati dal Consiglio di Amministrazione sia in termini di masse che di redditività, nel rispetto del rapporto rischio/rendimento. 33 Il COLLEGIO SINDACALE risulta composto da 3 membri effettivi più 2 supplenti. Tra le sue competenze viene posto l’accento sulla valutazione e sulla vigilanza del sistema dei controlli interni, con particolare riguardo al controllo dei rischi. Il Collegio sindacale vigila sul rispetto della legge, dello statuto, della corretta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato. In base alle modifiche normative entrate in vigore nel 2011, il Collegio Sindacale, svolge altresì le funzioni di “Comitato per il controllo interno e la revisione contabile”, di cui al D.Lgs. n. 39/2010 e in tale qualità vigila in particolare: sul processo di informativa finanziaria; sull’efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio; sulla revisione legale dei conti annuali; sull'indipendenza della società di revisione legale. Il Collegio Sindacale riceve, altresì, la relazione della Società di revisione legale prevista dall' art. 19, comma 3, del D.Lgs. n. 39/2010. Sono infine attivi, con funzioni consultive e/o decisionali, dei Comitati di Direzioni, operanti su specifici ambiti di competenza. In particolare: • • • omitato Rischi che ha lo scopo di individuare e valutare, sulla base degli C andamenti gestionali e degli scostamenti dalle previsioni, i fattori da cui possono derivare rischi alla Banca, proponendo gli adeguamenti alle politiche di gestione dei rischi stessi, nell’ambito dell’asset strategico definito dal Consiglio di Amministrazione omitato Finanza che ha l’obiettivo di definire gli indirizzi tattici/operativi e gli C ambiti di manovra sulla base dell’andamento dei mercati e della situazione delle attività in funzione di quanto elaborato e proposto nell’ambito del Comitato Rischi omitato Commerciale che ha la funzione di analizzare e valutare il posizionamento C della Banca sul mercato di riferimento, nonché di determinare gli indirizzi dell’azione commerciale della rete periferica, sulla base degli andamenti gestionali e degli scostamenti dalle previsioni di budget Si riporta di seguito l’elenco dei componenti, aggiornato alla data odierna, del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale, con indicazione della loro carica. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Mastrostefano Renato Vice Presidente Pizzuti Giulio Consiglieri Bruschini Loretta Capecelatro Edmondo Maria* Ciarla Italo Federici Franco* Guidaldi Piero* Marzullo Augusto Natalizia Giancarlo* COLLEGIO SINDACALE Presidente Romagnoli Carlo Casolari Giulio Mazzi Rito DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Lucidi Massimo Vice Direttore Generale – Risorse Lucchini Ferruccio Vice Direttore Generale – Affari Colagrosso Giuseppe (*) Membri del Comitato Esecutivo ORGANISMO DI VIGILANZA COMITATO ESECUTIVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI COMITATO CONTROLLI ESTERNI E RISCHI COLLEGIO SINDACALE COMITATO AMMINISTRATORI INDIPENDENTI SOCIETÀ DI REVISIONE Assetto Organizzativo La Banca Popolare del Lazio ha Sede Legale e Direzione Generale in Velletri. Essa opera nella Regione Lazio e precisamente nelle zone della provincia di Roma, Latina, Frosinone e Viterbo. L’assetto organizzativo adottato dalla Banca intende garantire una chiara distinzione delle funzioni, un sistema dei controlli integrato ed efficace, flussi informativi idonei a consentire scelte gestionali consapevoli. Viene definito dal Consiglio di Amministrazione che, decisa la mission e la strategia, individua anche la struttura organizzativa più idonea al 34 35 raggiungimento dello scopo prescelto, con ciò modulando l’organizzazione stessa ai cambiamenti dell’ambiente e delle strategie. L’attuale modello organizzativo della Banca Popolare del Lazio è dunque la risultante di una serie di modificazioni/evoluzioni, che si rendono di volta in volta opportune per essere sempre pronti a rispondere al meglio ai bisogni della clientela ed in linea con le intenzioni dell’Organo Amministrativo e delle Autorità di Vigilanza, preposte rispettivamente alle funzioni di indirizzo e di controllo. In particolare, l’attuale Assetto Organizzativo vede l’azienda funzionalmente divisa in due aree di competenza: la Direzione Affari e la Direzione Risorse, poste sotto la responsabilità di due Vice Direttori Generali. La prima per governare le attività direttamente preposte alla produzione di reddito attraverso la vendita di prodotti/servizi alla clientela. La seconda a presidio delle risorse direttamente preposte all’efficiente ed efficace funzionamento della macchina produttiva. Dal punto di vista dell’assetto organizzativo, ai fini del rafforzamento del Sistema dei Controlli Interni della Banca, nel 2015 è proseguita l’attività di adeguamento alle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia n. 285/2013, 11° aggiornamento del 21 luglio 2015, Parte Prima, Titolo IV), per la parte riguardante “Il sistema informativo”. Al riguardo, il Consiglio di Amministrazione, ha deliberato un nuovo “modello organizzativo ICT” e definito in specifici regolamenti aziendali le politiche di sicurezza IT della Banca, quelle per la gestione e misurazione del livello di esposizione al rischio informatico, gli standard di data governance. Nel corso del 2015 si è provveduto, inoltre, a produrre nuova regolamentazione interna al fine di arricchire il quadro normativo aziendale e rendere sempre più conforme l’operatività della Banca alle diverse richieste della Vigilanza, rendendo, al contempo, uniformi i comportamenti operativi interni nel rispetto delle norme di settore. Nell’ambito dell’attività predetta, si annoverano, a titolo non esaustivo, la definizione del nuovo regolamento per la gestione delle infrastrutture e spese, del regolamento per la gestione delle condizioni economiche applicate alla clientela, del regolamento per la privacy e sicurezza, del regolamento per la segnalazione di violazioni (c.d. whistleblowing) nonché la revisione ed aggiornamento del Modello Organizzativo 231/01 della Banca. La struttura di Rete Territoriale è costituita al 31/12/2015 da 58 filiali. È articolata in 6 Aree Territoriali: Velletri, Frascati, Frosinone, Latina, Pavona e Roma, che governano complessivamente 56 filiali. Ci sono inoltre 2 filiali autonome nella provincia di Viterbo. A supporto e integrazione della rete sportelli, ci sono i canali distributivi alternativi rappresentati, oltre che dai Promotori Finanziari, dai servizi di Internet Banking e di Corporate Banking, nonché da ATM e POS. Per la Clientela Private, è operativo il Servizio di Private Banking con due punti operativi, uno presso la Sede Centrale di Velletri e l’altro a Roma, presso i locali sovrastanti l’agenzia nove, nella centrale Via Po. 36 RendicontoIl Rendiconto è la sezione in cui si forniscono i dati del conto economico, riclassificati in modo da evidenziare il processo di formazione del Valore Aggiunto e la sua distribuzione tra coloro che, a vario titolo, hanno un rapporto di “scambio” con la Banca. Il Valore Aggiunto rappresenta la capacità della Banca di creare ricchezza da distribuire ai vari interlocutori (soci, clienti, dipendenti, collettività, fornitori e Stato) nonché allo stesso “sistema banca” per l’accantonamento delle risorse necessarie agli investimenti futuri. Dall’analisi della sua composizione si ha una percezione immediata ed assolutamente oggettiva dell’impatto sociale creato dalla Banca verso i suoi Stakeholder. Azienda Agricola Colagiacomo Andrea - Segni (Roma) Le sue origini risalgo al 1934, specializzata nell’allevamento di bovini di razza Frisona, con annesso l'impianto di pastorizzazione ed imbottigliamento del latte di alta qualità. L’azienda commercializza con il marchio La Frisona. 39 I PRINCIPALI DATI DEL BILANCIO In questa parte del Bilancio Sociale si trovano esposti i dati derivanti dalla cosiddetta “contabilità sociale” che fornisce informazioni significative sulla ricchezza creata dalla Banca e sulla sua destinazione. Il rendiconto sociale trae i dati dal bilancio d’esercizio redatto nel rispetto delle norme civilistiche e approvato dall’assemblea dei soci. Ciò che cambia è il criterio di riclassificazione dei dati che è in funzione del fine: L’informazione sul Valore Aggiunto è l’anello di congiunzione tra i dati economicofinanziari del bilancio d’esercizio e il rendiconto agli Stakeholder: i dati necessari alla sua rilevazione sono estratti direttamente dal bilancio d’esercizio redatto secondo le norme civilistiche e di settore. Il Bilancio d’Esercizio evidenzia i risultati aziendali in termini di remunerazione del capitale di rischio e consente di individuare i principali indicatori di equilibrio economico, patrimoniale e finanziario. Il Bilancio Sociale estende questa valutazione per mettere in evidenza la capacità della Banca di soddisfare anche gli interessi dei diversi soggetti con cui interagisce. Il rendiconto sociale non è una lettura alternativa del bilancio d’esercizio, che resta la base per valutare il corretto ed efficiente operato della Banca; esso è semmai una lettura integrativa, che valuta a più ampio raggio la validità economico-sociale della iniziativa imprenditoriale. Si forniscono infine alcuni indici gestionali, ottenuti dai dati contenuti nel conto economico e nello stato patrimoniale del bilancio d’esercizio 2015 ed un confronto con quelli ottenuti nel 2014. La riclassificazione dei dati 2015 secondo questo criterio ha il fine di evidenziare la ricchezza generata dall’attività d’impresa e la sua destinazione alle diverse categorie di Stakeholder (Dipendenti, Clienti, Soci, Fornitori e Istituzioni) quale contributo al benessere del contesto sociale in cui la Banca opera. Dati Patrimoniali (importi in milioni di euro) 2015 2014 Impieghi Clienti lordi 1.469 1.389 659 672 1.707 1.627 Raccolta Indiretta da Clientela 913 913 Patrimonio Netto (dopo riparto utile) 283 281 56 59 109 108 Risultato Netto della Gestione Finanziaria 74 77 Risultato netto della Gestione Operativa 14 17 Utile d’Esercizio 11 10 Impieghi Clienti Lordi / Raccolta Diretta da Clientela 86.1% 85,4% Impieghi Clienti Lordi / Totale Attivo 67.9% 64,17% Attività Finanziarie Totali / Totale Attivo 30.4% 31,07% Raccolta Diretta da Clientela / Totale Passivo 78.8% 75,12% Patrimonio Netto (compreso utile) / Totale Passivo 13.4% 13,29% 7,8 7,8 4.2% 3,8% Margine di Interesse / Margine di Intermediazione 51.4% 54,3% Costi Operativi (al netto acc. per rischi ed oneri )/ Margine di Intermediazione 54.4% 53,2% Attività Finanziarie totali Raccolta Diretta da Clientela Dati Economici (importi in milioni di euro) Margine di Interesse Margine di Intermediazione Indici Patrimoniali Totale Attivo / Patrimonio Netto (escluso utile) Indici di Redditività Utile d’Esercizio / Media Patrimonio (escluse Riserve AFS e Riserve IAS 19) Indici di Rischiosità Crediti in sofferenza netti / Crediti clienti (esclusi titoli L&R e cred. di funz.) Svalutazione sofferenze / Crediti in sofferenza lordi 5.0% 3,9% 60.6% 58,9% Crediti in sofferenza netti / Patrimonio netto (dopo riparto utile) 23.4% 17,64% Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (TIER 1) 18.8% 17,7% Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total Capital Ratio) 19.1% 18,0% 162 149 47.1% 55,48% Coefficienti Patrimoniali Eccedenza patrimoniale (importo in milioni di euro) 40 Eccedenza patrimoniale / Patrimonio di vigilanza CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in unità di euro) EC1 - PROSPETTO di DETERMINAZIONE e DISTRIBUZIONE del VALORE AGGIUNTO (in unità di euro) 2015 2014 Interessi attivi e proventi assimilati 69.389.026 77.666.151 Interessi passivi e oneri assimilati (13.104.639) (18.883.118) MARGINE DI INTERESSE 56.284.387 58.783.033 Commissioni attive 32.502.069 30.326.687 Commissioni passive (1.816.673) (1.856.607) Commissioni nette 30.685.396 28.470.080 Dividendi e proventi simili 1.934.766 1.897.826 Risultato netto dell’attività di negoziazione 2.057.831 3.472.003 - - 18.458.109 15.550.259 c) attività finanziare detenute sino alla scadenza 1.247 (7.068.908) d) passività finanziarie 18.612.746 22.768.901 - - (155.884) (149.734) 109.420.489 108.173.201 (34.980.291) (31.261.431) (34.827.603) (31.080.189) Risultato netto dell’attività di copertura Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziare disponibili per la vendita c) attività finanziare detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti b) attività finanziare disponibili per la vendita c) attività finanziare detenute sino alla scadenza (85.976) 2015 2014 69.389.026 77.666.151 (13.104.639) (18.883.118) Commissioni attive 32.502.069 30.326.687 Commissioni passive (1.816.673) (1.856.607) Dividendi e proventi simili 1.934.766 1.897.826 Risultato netto dell'attività di negoziazione 2.057.831 3.472.003 18.458.109 15.550.259 1.247 (7.068.908) 18.612.746 22.768.901 - - (155.884) (149.734) (34.980.291) (31.261.431) (34.827.603) (31.080.189) b) attività finanziare disponibili per la vendita - (85.976) c) attività finanziare detenute sino alla scadenza - - d) altre operazioni finanziarie (152.688) (95.266) Altri oneri/proventi di gestione 7.900.716 7.127.118 4.476 111.356 TOTALE VALORE ECONOMICO GENERATO 82.345.390 84.150.244 Altre spese amministrative (al netto imposte indirette ed elargizioni/liberalità) (24.859.404) (22.878.095) VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO ai FORNITORI 24.859.404 22.878.095 Spese per il personale (34.569.702) (33.638.608) 34.569.702 33.638.608 7.488.720 6.814.572 VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AGLI AZIONISTI 7.488.720 6.814.572 Altre spese amministrative: imposte indirette e tasse (5.910.378) (5.983.972) Imposte sul reddito dell'esercizio (5.295.586) (11.416.047) 11.205.964 17.400.019 b) altre spese amministrative: elargizioni e liberalità (116.380) (96.538) VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A COLLETTIVITA' E AMBIENTE 116.380 96.538 78.240.170 80.827.832 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziare disponibili per la vendita Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti Utili (Perdite) da cessione di investimenti - - (152.688) (95.266) RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 74.440.198 76.911.770 Spese amministrative: (65.455.865) (62.597.213) VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO ai DIPENDENTI e ai COLLABORATORI a) spese per il personale (34.569.702) (33.638.608) Utile attribuito agli azionisti b) altre spese amministrative (30.886.163) (28.958.605) Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (1.097.777) (2.719.626) Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (1.796.185) (1.963.324) Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (163.360) (139.871) Altri oneri/proventi di gestione 7.900.716 7.127.118 60.612.471 (60.292.916) - (25.462) Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 1.097.777 2.719.626 4.476 111.356 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 1.796.185 1.963.324 UTILE DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 13.832.203 16.704.748 163.360 139.871 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (2.508.993) (6.465.340) - 25.462 Utile dell’operatività corrente al netto delle imposte 11.323.210 10.239.408 (2.786.592) (4.950.707) UTILE D’ESERCIZIO 11.323.210 10.239.408 3.834.490 3.424.836 4.105.220 3.322.412 d) altre operazioni finanziarie Costi operativi Risultato netto valutaz. a fair value attività mat./immat. Utili da cessione di investimenti VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AMMINISTRAZIONE STATALE TOTALE VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Risultato netto della valutaz. a fair value attività mat/immat. Imposte sul reddito dell'esercizio (per quote relative a variazioni imposte anticipate e differite) Utile destinato a riserve TOTALE VALORE ECONOMICO TRATTENUTO Il Valore Economico Generato dalla Banca Popolare del Lazio nel 2015 è stato così ripartito: il 9,09%, pari a 7.488.720 euro agli Azionisti sotto forma di dividendo Sistema Impresa Collettività e ambiente 116.380 Sistema enti/istituzioni 11.205.964 Fornitori 24.859.095 Risorse umane 34.569.702 il 41,98%, pari a 34.569.702 euro, ai dipendenti sotto forma di stipendi, oneri sociali e trattamenti pensionistici, oltre spese ed oneri comunque destinati al personale lo 0,14%, pari a 116.380 euro, alla Collettività, sotto forma di contributi a sostegno delle numerose attività culturali e sociali del territorio. A tale scopo, è statutariamente previsto che una quota, non superiore al 2% dell’utile dell’esercizio precedente, sia destinata al sostegno delle iniziative di carattere sociale. Ricordiamo che in questo importo non sono incluse le sponsorizzazioni alle attività sportive e culturali, che pure vi rientrano per finalità 4.105.220 Azionisti 2014 2015 7.488.720 Distribuzione Valore Economico 2014 - 2015 il 13,61%, pari a 11.205.964 euro, allo Stato, Enti ed Istituzioni sotto forma di imposte dirette ed indirette il 30,19%, pari a 24.859.404 euro, ai Fornitori, quale corrispettivo di prestazioni professionali il 4,99% pari a 4.105.220 al Sistema Impresa, come autofinanziamento e dunque a sostegno del progetto imprenditoriale Sistema Impresa 4,99% Azionisti 9,09% Collettività e ambiente 0,14% Sistema enti/istituzioni 13,61% Risorse umane 41,98% Fornitori 30,19% Ripartizione del Valore Economico 44 45 Relazione di Scambio Sociale Nei capitoli seguenti, si analizzano singolarmente i diversi legami con gli Stakeholder, con l’obiettivo di rappresentare, attraverso dati ed informazioni, gli aspetti più significativi della relazione tra la Banca e ciascuna delle categorie di soggetti che hanno un interesse nei suoi confronti, e di dimostrare una coerenza tra i risultati illustrati nel Rendiconto Economico ed i Valori dichiarati. San Lidano Soc. Cooperativa a Responsabilità Limitata - Sezze (Latina) Azienda operante nel settore agroalimentare, si distingue nella produzione della IV gamma di alta qualità, a brand proprio come OrtoPronto e come co-packer per catene a rilevanza nazionale. Il prodotto viene lavorato entro le 24 ore utilizzando le più moderne tecnologie di lavaggio, sanificazione e confezionamento. 47 Il Cruscotto della Responsabilità Sociale In questa sezione proponiamo in un quadro sinottico, un “sistema di indicatori”, che denominiamo “Cruscotto Sociale”, mediante il quale si rappresentano in modo sintetico le principali performance di natura sociale della Banca, offrendo, pertanto, uno spaccato, che crediamo significativo, di come la Banca si inserisce nell’ambiente di riferimento e si relaziona con gli attori che operano nello stesso contesto. Gli indici esposti possono essere rintracciati nelle specifiche sezioni trattate in dettaglio nei capitoli dedicati. I dati e gli indicatori che proponiamo nel Cruscotto Sociale costituiscono, senza dubbio, strumenti efficaci per rappresentare ed interpretare la responsabilità che la Banca ha assunto nei comportamenti di natura sociale, quali, ad esempio, quelli inerenti la gestione delle risorse umane, l’attività di formazione esercitata, il rendimento delle azione sociali annuale, le erogazioni liberali effettuate nell’anno. Attraverso questo sistema di indicatori, intendiamo evidenziare il carattere mutualistico e cooperativo della nostra Banca, l’adesione ai valori di riferimento, il legame con il territorio e l’attenzione costante posta alla creazione di valore per gli Stakeholder. Soci Collettività Fornitori Le nostre Persone 2014 Organico Indice di Turn Over % Donne su totale organico % Donne quadri su totale organico N° ore totale di formazione 469 4,49% 105 6,61% 19.959 I nostri Soci 2014 Trend 2014-2015 Numero Soci Numero Azionisti non soci Numero Soci intervenuti in assemblea Valore delle Azioni BPLazio Dividendo Rendimento totale delle azioni 6.655 422 1.204 € 35,86 € 0,90 3,87% I nostri Clienti 2014 Trend 2014-2015 Numero Clienti Tasso di acquisizione Tasso di abbandono Saldo netto PBL Clienti Numero reclami pervenuti 80.453 8,4% 11,9% 155 253 Collettività 2014 Numero interventi di liberalità Importo interventi di liberalità Numero interventi di sponsorizzazione Importo interventi di sponsorizzazione 167 96.538 25 92.417 La ripartizione del Valore Aggiunto Stato e Istituzioni Clienti Risorse Umane Risorse Umane Soci Fornitori Collettività Stato, Enti, Istituzioni Valore Economico generato Valore Economico trattenuto 2014 € 33.638.608 € 6.814.572 € 22.878.095 € 96.538 € 17.400.019 € 84.150.244 € 3.322.412 Trend 2014-2015 2015 466 1,50% 105 6,65% 16.086 2015 5.702 1.392 1.802 € 36,36 € 1,00 4,18% 2015 80.631 10% 8% 155 213 Trend 2014-2015 2015 173 116.380 20 90.970 Trend 2014-2015 2015 € 34.569.702 € 7.488.720 € 24.859.404 € 116.380 € 11.205.964 € 82.345.390 € 4.105.220 I Soci La compagine sociale della Banca Popolare del Lazio è l’espressione del tessuto socio-economico della regione in cui opera. Gli OBIETTIVI prioritari e le linee d’indirizzo sono: −ampliare il corpo sociale e rafforzarne il senso di appartenenza alla Banca. La solidità del legame si fonda sulla coincidenza in un unico soggetto della duplice qualifica di Socio e Cliente −creare valore per i Soci attraverso una gestione dinamica che sappia contemperare gli obiettivi di sviluppo territoriale, di crescita patrimoniale e di reddito con la capacità di governo dei rischi connessi all’attività imprenditoriale −rafforzare l’identità di banca popolare cooperativa, espressione di una larga base sociale, attraverso la difesa dei caratteri fondamentali dell’attuale disciplina giuridica Azienda Agricola Tre Colli - Velletri (Roma) Specializzata nella coltivazione di Kiwi biologico. Sfruttando un microclima ideale per la coltivazione di kiwi, gioca un duplice e fondamentale ruolo nella produzione e nella promozione della stessa, coniugando le esigenze di utilizzo della terra e quelle di un mercato estero che richiede sempre di più prodotti di alta qualità. 51 Un tema rilevante per le banche popolari L’importanza del sistema delle banche popolari nel sostegno all’economia reale del Paese costituisce un dato ineludibile, costruito in un percorso di storia di oltre un secolo, durante il quale le piccole e medie imprese, e le banche popolari hanno camminato insieme, trovando nel fattore dimensionale la principale ragione del loro sodalizio. È proprio la consapevolezza di questa indubbia e solida rilevanza che deve impedire di offuscare il loro valore di fronte ad eventuali aspetti di complessa valutazione che possono emergere nella realtà e nella operatività delle banche popolari, in relazione al mutare del contesto giuridico ed economico. Tra i profili oggetto di attenzione in tempi recenti, un tema di estrema rilevanza deve individuarsi negli aspetti normativi connessi alla negoziazione di azioni di banche popolari non quotate. L’ampliamento dell’azionariato, congiunto all’assenza di un mercato regolamentato presso il quale le azioni della società possano essere negoziate con regolarità e pubblicità, ha comportato, nel tempo, la diffusione di prassi eterogenee tra i diversi operatori coinvolti, tutte certamente conformi allo scenario normativo di riferimento e ciascuna coerente con le scelte strategiche che presiedono al governo societario. Tuttavia, l’evoluzione del contesto nel quale queste società operano, sia come scenario socio-economico, sia in termini di regolamentazione, è tale da imporre una profonda valutazione sulla possibilità di mantenere prassi e comportamenti oggi in uso, ovvero se occorrano ripensamenti più radicali. Meritevole di attenta riflessione al riguardo è il mutato assetto normativo di riferimento, per effetto dell’entrata in vigore e del recepimento del “pacchetto” cosiddetto MIFID II/ MIFIR, cioè di quel complesso di disposizioni, contenute nella Direttiva 2014/65/UE e nel Regolamento (UE) n. 600/2014, che entreranno in vigore a partire dal 2018. Come è noto, tali disposizioni, di matrice europea, vanno a delineare un contesto normativo radicalmente differente, con riferimento a diversi temi connessi con le esigenze di assicurare rinnovata trasparenza dei mercati finanziari, maggiore certezza del diritto e un ampliamento del perimetro della regolamentazione. Tra i molti aspetti nei quali si sviluppa l’intervento normativo, uno dei più qualificanti è certamente rappresentato dalla cosiddetta “trading obligation”, che può sintetizzarsi nella necessaria riconduzione degli attuali sistemi di scambio di azioni ad una delle sedi di negoziazione tipizzate e, pertanto, ad un mercato regolamentato (Borsa), un sistema multilaterale di negoziazione (MTF) o un internalizzatore sistematico (IS). 52 Per una obiettiva valutazione del contesto di riferimento, neppure sarebbe corretto dimenticare il rilievo che hanno assunto negli ultimi mesi talune vicende specifiche, coinvolgenti singoli istituti bancari, per ragioni tutt’affatto particolari. La diffusione e l’intrecciarsi della pressione mediatica e di quella di soci/clienti di taluni di questi istituti di credito ha contribuito a disegnare un contesto di accentuata sensibilità dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso ogni eventuale prassi o condotta, anche episodica, di banche, soprattutto se banche popolari, suscettibile di tradursi in mancato soddisfacimento delle aspettative di più florido rendimento degli investitori. Questi episodi hanno acceso l’attenzione verso il sistema bancario, quello cooperativo in particolare, alimentando un diffuso e crescente, per quanto in parte non giustificato senso di sfiducia dei consumatori verso la sua stabilità. Ad ogni modo, la somma di fattori diversi, ovverosia, l’approssimarsi dell’entrata in vigore delle disposizioni del pacchetto MIFID II/MIFIR e la concorrenza di una pressione mediatica e delle istituzioni rispetto a talune vicende non rappresentative della normalità e generalità del mondo delle banche popolari o del credito cooperativo, ma abilmente strumentalizzate per una reazione generalizzata, sembra delineare uno scenario nel quale si impongono scelte chiare e non più rinviabili. Il tema della negoziazione delle azioni proprie da parte delle banche popolari costituisce oggetto di attenta riflessione all’interno della Categoria, nell’ambito di una serie di incontri promossi dall’Associazione di riferimento e, una scelta, tra quelle sopra individuate, che corrisponde nella sostanza alla conversione verso prassi operative che possono chiaramente ed univocamente definirsi “di adeguamento” al nuovo assetto ordinamentale, sarà opportunamente valutata nel primario interesse dei soci e degli azionisti di queste importanti realtà economico-sociali che sono le banche popolari. 53 Politiche di sviluppo del corpo sociale La gestione e lo sviluppo del corpo sociale sono attuate nel rispetto di un quadro normativo ben definito dalle regole proprie del sistema popolare, riportate ed espresse in buona parte nello statuto sociale della Banca. L’art. 12 dello Statuto sociale, stabilisce un limite massimo al possesso azionario nella misura dello 0,50% del capitale sociale, che non può mai essere superato, salva l’attivazione di una procedura di alienazione delle azioni eccedenti, da chiudersi rigorosamente entro un anno dall’accertamento della violazione. Il suddetto limite massimo viene costantemente monitorato dagli organi preposti attraverso specifici controlli che ne garantiscono il rispetto. Non vi sono casi di superamento del detto limite. L’ammissione di nuovi soci è regolamentata a livello statutario, con riferimento ad alcuni requisiti soggettivi (artt. 7 – 11 ). L’ammissione, soggetta alla nota clausola di gradimento, è subordinata al possesso da parte del socio delle capacità contemplate dall’art.11 dello Statuto sociale ed alla sussistenza di uno sperimentato rapporto di clientela in atto con la società. L’art. 8 dello Statuto fissa in 500 il numero minimo di azioni necessario ai fini dell’ammissione. Il Consiglio di Amministrazione, esercitando una facoltà prevista dalla norma statutaria, che ha la finalità di favorire l’ingresso nella compagine sociale di aspiranti soci, con specifica delibera, ha ridotto la soglia di ingresso a 250 azioni solo per alcune identificate categorie economiche. La previsione di un numero minimo di azioni per l’ammissione corrisponde all’interesse sociale di evitare che la partecipazione sia solo strumentale all’ottenimento dei benefici economici e finanziari riservati alla categoria dei soci, senza una reale condivisione degli scopi mutualistici e una proficua partecipazione alla vita sociale secondo lo spirito cooperativistico. Conformemente a quanto consentito dalla Legge n. 212/2012 che ha affidato all’autonomia statutaria la possibilità di subordinare l’ammissione a socio ad un possesso minimo di azioni da conservare nel tempo, a pena di decadenza dello status di socio, all’art. 8 del nuovo Statuto, è stato previsto che la cessione da parte del socio dell’intera partecipazione, così come la cessione che riduca il possesso azionario al di sotto di n.250 azioni, comportino la perdita della qualità di Socio. Soci e Azionisti 2015 2014 Soci 5.702 6.655 Azionisti non soci 1.392 422 Totale 7.094 7.077 Successivamente all’approvazione e dopo un periodo transitorio per l’adeguamento, non hanno dato corso all’integrazione del possesso azionario 1.054 soci, i quali hanno conseguentemente perso tale qualifica, rimanendo tuttavia portatori di soli diritti patrimoniali. L’analisi della compagine sociale per genere fa emergere ancora una preponderanza della componente maschile, ma si conferma la tendenziale ricomposizione verso la componente femminile: dal 2008 al 2015 le donne passano dal 33% al 38%, mentre gli uomini diminuiscono la quota passando dal 67% al 62%. Maschi 62% Femmine 38% Distribuzione soci per genere Riguardo alla composizione per età anagrafica emerge una netta maggioranza di soci di età superiore ai 50 anni. Si conferma anche nell’anno 2015 una tendenza alla crescita di soci appartenenti a questa fascia d’età. Consistenza e Composizione dei Soci e del Capitale Sociale I Soci Lo status di Socio, avente diritto di partecipazione alle assemblee e diritto di voto, si acquisisce con l’iscrizione al libro soci della Banca, a seguito di una specifica delibera di ammissione da parte del Consiglio di Amministrazione. Diversamente, si è portatori di diritti patrimoniali (diritto al dividendo e al capitale), cioè Azionisti non soci. Al 31/12/2015 i Soci effettivi sono 5.702 (80,37%) e gli Azionisti non soci sono 1.392 (19,62%). L’anno 2015 si è caratterizzato per la concreta attuazione del nuovo art. 8 dello Statuto sociale, approvato dall’Assemblea dei Soci del 2015. Nella nuova norma è stato previsto che la cessione da parte del Socio dell’intera partecipazione, così come la cessione che riduca il possesso azionario al di sotto di n. 250 azioni, comportino la perdita della qualità di Socio. 54 Soci da 0 a 30 anni Soci di oltre 50 anni Soci da 31 a 50 anni Distribuzione soci per età 55 La distribuzione regionale della compagine sociale è esattamente speculare alla presenza operativa della banca con la sua rete sportelli ed è in coerenza con il concetto di “SocioCliente”. Viterbo e provincia 1,16% Distribuzione soci nella regione Frosinone e provincia 1,98% Concentrazione del corpo sociale Dall’esame della concentrazione del capitale sociale emerge una tipica caratteristica delle banche popolari cioè l’elevato frazionamento dello stesso: dai dati emerge che, nonostante la rimodulazione della compagine sociale dovuta all’applicazione dell’art. 8 dello Statuto sociale, il 43% dei soci possiede non più di 500 azioni ciascuno e addirittura il 72% di essi ne possiede non più di 1.000. Questo dato conferma come il piccolo azionista costituisca una caratteristica fondamentale della nostra Banca, che è appunto una banca popolare e fonda il suo sviluppo sulla fiducia ed il sostegno diffuso di molti risparmiatori che sono anche i suoi clienti/soci. oltre 10.000 azioni da 5.001 a 10.000 azioni da 2.001 a 5.000 azioni Roma e provincia 65,42% da 1.001 a 2.000 azioni Latina e provincia 31,45% da 501 a 1.000 azioni da 250 a 500 azioni La fidelizzazione del Socio è un obiettivo costantemente perseguito dalla Banca, sia attraverso il rafforzamento del senso di appartenenza, sia ponendo attenzione allo status di cliente primario. Se prendiamo in considerazione la durata del rapporto sociale, si rileva che il 72% dei soci è socio da oltre 6 anni. Tale valore è l’espressione della capacità della Banca di ottenere fiducia dai Soci, sia per le qualità di governo che di generazione di ricchezza economica. Il Capitale Sociale Al 31/12/2015 il Capitale Sociale è pari ad euro 22.466.160, diviso in n. 7.488.720 azioni del valore nominale di 3,00 euro. Capitale sociale per numero di azioni 2015 2014 7.085.158 7.221.606 Soci - persone giuridiche 16.400 16.400 Fondo Acquisto Azioni Proprie 80.766 140.362 306.396 193.379 7.488.720 7.571.747 Soci - persone fisiche Azionisti non soci Totale azioni Nell’anno 2015 la Banca ha effettuato un abbattimento di capitale sociale corrispondente all’annullamento di n. 83.027 azioni in portafoglio. 56 Frazionamento del Capitale Sociale Movimentazione delle azioni sociali A partire dal 2015, in conseguenza di quanto disposto dalla regolamentazione comunitaria, che ha introdotto stringenti vincoli prudenziali alla negoziazione in conto proprio di azioni, (cfr. art. 77 Regolamento UE 575/2013 e art. 28 e succ. Regolamento UE 241/2014), la negoziazione con utilizzo della specifica riserva deve essere preventivamente autorizzata dall’Organo di Vigilanza. In ragione di quanto sopra, in corso d’anno, la Banca ha richiesto ed ottenuto dalla Banca d’Italia l’autorizzazione a riacquistare azioni per un ammontare predeterminato, pari all’1,22% del CET1 (Common Equity Tier – ammontare del capitale primario di 1° classe) al 31 marzo 2015, a valere per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di autorizzazione (luglio 2015). Per effetto di tale regolamentazione, ogni anno la Banca, nel caso in cui intendesse mantenere l’operatività in questione, dovrà ottenere apposita autorizzazione, calcolata sul CET1 alla data aggiornata. Nonostante le suddette limitazioni operative, anche nell’anno trascorso, la Banca ha potuto far fronte alle esigenze dei soci di rimborso di parte del proprio investimento in azioni, limitatamente alla disponibilità di detta Riserva Acquisto Azioni Proprie (FAPA). Un ulteriore contributo al soddisfacimento delle richieste di vendita pervenute nel corso dell’anno, è stato offerto dalla procedura di mediazione diretta, tra soci e/o portatori legitti- 57 mati, che già dal 2013, ha affiancato la negoziazione in contro proprio delle azioni attraverso il Fondo Acquisto Azioni Proprie. Per mezzo di tale procedura, la contrattazione si chiude con l’incontro del prezzo di offerta con quello di domanda, oscillanti in un range predefinito, tra il prezzo minimo, come definito dall’ultimo bilancio regolarmente approvato e quello massimo risultante dal prezzo di negoziazione del giorno. Nel 2015, attraverso il F.A.P.A., sono state acquistate dalla Banca n. 124.785 azioni e ne sono state ricollocate n. 101.354. Attraverso la citata procedura di mediazione, i Soci hanno intermediato tra di loro n. 229.663 azioni. Il tema della negoziazione delle azioni proprie da parte delle banche popolari costituisce oggetto di attento esame e riflessione all’intero della Categoria, nell’ambito di una serie di incontri promossi dall’Associazione di riferimento (ANBP). L’ipotesi che si sta vagliando, a livello consortile, consiste nella predisposizione di una piattaforma multilaterale di scambio (MTF), ovvero un procedimento nel quale sono destinati ad incrociarsi interessi di acquisto/vendita di terzi, relativi a strumenti finanziari, in una dimensione multilaterale. Tale sistema valorizza regole non discrezionali e ispirate a criteri di trasparenza, a garanzia di una negoziazione corretta, ordinata ed efficace degli ordini, nonché obblighi di informazione pre e post trade sugli strumenti ammessi alla compravendita. Trattasi pertanto di una dimensione simile ad un mercato regolamentato, quale quello borsistico, presso il quale le azioni possono essere scambiate con regolarità e pubblicità, ma dal quale si differenzia per la natura giuridica del gestore che nel caso dell’MTF è un’impresa di investimento (non una società di gestione), cui corrispondono requisiti soggettivi di autorizzazione, onorabilità e professionalità, ma con regole meno stringenti. Politiche di remunerazione – Rendimento ed andamento del titolo Una delle linee di indirizzo della politica sociale consiste nel privilegiare la strategia della “stabilità” rispetto a quella della “volatilità”. Ciò si esprime nel perseguimento del rafforzamento patrimoniale dell’azienda, tale da consentire investimenti futuri ed assicurare lo sviluppo, senza che venga meno la capacità di una congrua remunerazione ai Soci, in linea con i rendimenti di mercato. Il 2015 ha fatto registrare un utile d’esercizio pari a euro 11.323.210, con un incremento rispetto all’esercizio precedente del 10,6% e con un monte dividendi pari a euro 7.488.720 (+ 25,15% rispetto al 2014). II risultato raggiunto ha consentito di assegnare un dividendo pari ad euro 1,00 per azione, con un incremento dell’11% rispetto al 2014 ed una redditività immediata del 2,79%. Inoltre, il livello di patrimonializzazione della Banca, ben al di sopra dei vincoli prudenziali, frutto di attente scelte gestionali e di una prudente politica di bilancio, ha reso possibile il riconoscimento ai soci di un incremento di valore dell’azione pari ad euro 0,50 per azione, che esprime una redditività differita dell’1,39% e complessiva del 4,18%. La redditività complessiva dell’azione è pari al 4,18% Possiamo certamente affermare che la Banca Popolare del Lazio è oggi una delle banche più patrimonializzate, e dunque più solide, nell’intero panorama nazionale del sistema creditizio, esprimendo dei coefficienti di adeguatezza patrimoniale che si avvicinano al 20%. È innegabile che per il sistema bancario il momento storico non è dei migliori. Le banche, soprattutto le quotate, stanno subendo ormai da tempo un costante deprezzamento delle loro azioni, con perdite che ne hanno decrementato il valore di oltre il 50%. Il mercato in questa fase ha tenuto conto non tanto dell'effettivo valore patrimoniale di quelle azioni, ma ha prezzato le aspettative sulle stesse, considerando sia la qualità del credito espresso da alcuni istituti, sia l'evidente aumento delle sofferenze, sia quanto previsto dalle nuove regole per la risoluzione delle crisi bancarie, che vedono, in ultima istanza, l'applicazione del "bail-in", ovverosia di quella modalità di salvataggio interno che prevede la svalutazione delle azioni per assorbire le perdite e ciò sino ad arrivare all'eventuale azzeramento del loro valore. Non sono rimasti indifferenti a questa situazione neppure coloro che hanno investito nei titoli di banche non quotate e soprattutto nei titoli emessi dalle banche popolari, i quali, sulla spinta emotiva determinata da tali eventi negativi hanno pensato di rivedere il loro impegno finanziario verso questa categoria di emittenti. Gli investitori, per lo più possessori dei titoli da molti anni, per una serie di coincidenze negative, hanno improvvisamente percepito che il loro investimento, sempre considerato un bene rifugio, con una costante valorizzazione, con una buona redditività ed una sfumata percezione della rischiosità, potesse essere oggi a rischio e ciò senza tenere conto alcuno delle diverse realtà e delle diverse consistenze patrimoniali. In questa situazione crediamo che debbano essere considerati i dati economici e patrimoniali della società i quali dovrebbero essere la “cartina tornasole” della bontà o meno dell’investimento. A tal fine, indichiamo alcuni dati che riteniamo debbano essere conosciuti dai Soci. Il Sole 24 Ore - Plus24 del 20 Febbraio 2016, riporta un focus di valutazione sulla solidità delle banche della nostra dimensione; l’analisi è effettuata sui dati di bilancio 2014 e ci posiziona tra le migliori realtà analizzate (18 banche operanti in Italia). Tuttavia, abbiamo fatto un’ulteriore approfondimento, integrando l’analisi del Sole 24-Ore con i valori dell’anno 2013 e con quelli in approvazione, relativi all’esercizio 2015, che vi sintetizziamo: Indicatori di Solidità Patrimoniale 2015 2014 2013 CET1 - Common Equity Tier (*) 18,80% 17,70% 17,60% Copertura crediti in sofferenza 60,60% 58,90% 61,20% 117,5 114,6 117,3 Free capital (in milioni) (**) (*) P rincipale indicatore di adeguatezza patrimoniale (requisito minimo previsto da Bankitalia 7,00%). (**) Indicatore della capacità della Banca di assorbire con i mezzi propri la riduzione dell'8% del passivo nel caso di crisi aziendale. E’ l’indice che meglio esprime la tutela dei depositi della clientela. 59 Redditività complessiva delle azioni BPLazio 2003 - 2015 11,01% 5,68% 6,08% 7,20% 6,49% 5,01% 6,33% 6,32% 3,73% 3,00% 2,38% 3,87% 4,18% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Nel corso del 2015 la Banca, come tutto il sistema bancario, è stata sottoposta ad un processo di revisione prudenziale (SREP) condotto dalla Banca d’Italia. Tale revisione prende atto dal recepimento in Italia della Direttiva 2013/36/UE (CRDIV) in conformità con quanto previsto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) con la Guidelines on common SREP. L’analisi, finalizzata all’individuazione di requisiti di capitale aggiuntivo ai minimi regolamentari, ha portato alla determinazione di nuovi requisiti patrimoniali determinati sulla base delle misure aziendali di capitale interno, stimate in ipotesi di stress nel processo di valutazione del capitale interno (ICAAP). In conclusione del processo, è stato determinato un requisito di capitale aggiuntivo totale del 2,1%, rendendo vincolante il coefficiente del 10,1%. Tale valutazione pone la Banca in una condizione di assoluta tranquillità, in considerazione del fatto che il requisito aggiuntivo è inferiore a quello previsto per la maggior parte degli altri competitori e a dimostrazione di una minore rischiosità, dovuta ad un livello di patrimonializzazione quasi doppio rispetto ai parametri di vigilanza. L’attività di revisione del processo prudenziale condotto dalla Banca d’Italia rappresenta un ulteriore elemento di tranquillità per i Soci in merito alla solidità della Banca. L’ottima patrimonializzazione raggiunta, conseguente all’attenta gestione operata negli anni, ha sempre privilegiato obiettivi di lungo periodo e rappresenta la migliore tutela sia per il socio, sia per il depositante. Politiche di comunicazione Informazione e Partecipazione € 1,00 € 0,50 2003 2004 Dividendo 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Gli strumenti di comunicazione rivolti alla base sociale sono essenzialmente i mezzi per garantire al socio una corretta e completa informazione rispetto all’attività istituzionale, nonché il presupposto primario per garantire una reale ed effettiva partecipazione del socio stesso. A tal fine, la Banca utilizza diversi canali informativi: Politica di remunerazione 2003 - 2015 Valore Bilancio annuale d’esercizio Relazione Semestrale Per rendicontare periodicamente l’attività della Banca negli aspetti economici, patrimoniali e finanziari. Bilancio Sociale Per rendicontare annualmente circa l’attività della Banca in tema di Responsabilità Sociale d’Impresa. Mailing ai Soci Una specifica lettera è inviata a ciascun socio una volta all’anno, in occasione dell’approvazione della Relazione Semestrale e ha l’obiettivo di informare i soci circa l’andamento generale della Banca, in base ai risultati intermedi di periodo. Viene inoltre spedita a domicilio di ciascun socio la convocazione di Assemblea con relativo ordine del giorno posto in discussione, nonché comunicazioni su argomenti diversi da sottoporre alla loro attenzione. Valore delle azioni BPLazio 2003 - 2015 €33,24 €30,57 €28,04 €31,37 €33,00 €35,39 €34,79 €35,86 €36,36 €33,38 €31,74 €28,71 €27,47 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 60 61 Sito Internet Ufficio Soci Segreteria Generale Attraverso una Sezione dedicata ai Soci, si prefigge di informare gli stessi sulle iniziative della Banca in generale e su quelle che li riguardano più da vicino. Nel Sito sono pubblicati anche tutti i comunicati stampa relativi all’attività della Banca. Le unità organizzative preposte ai rapporti con i soci ed alle informazione relative al rapporto sociale. La Banca favorisce la massima informazione e partecipazione agli eventi societari mediante una puntuale informativa pubblicizzata anche attraverso gli Organi di Stampa. L’assemblea dei Soci L’Assemblea dei Soci è senza dubbio il principale evento dedicato al socio. Essa è anche lo strumento attraverso il quale il Socio può esercitare il proprio diritto di controllo sulle scelte della Banca. L’ Assemblea è il più importante momento di comunicazione al socio delle strategie e dei risultati, ed è anche il momento in cui ogni Socio può democraticamente esprimere la propria opinione sui fatti sociali posti in discussione. Al fine di garantire questo diritto la Banca comunica con puntualità e chiarezza tali argomenti prima della data fissata; ciò avviene non solo attraverso la pubblicazione della convocazione nella Gazzetta Ufficiale, ma anche mediante mailing ai soci. Insieme all’avviso di convocazione e per favorire al massimo la partecipazione, su iniziativa della Banca, viene spedita al domicilio di ciascun socio la certificazione, ovvero un documento sostitutivo di possesso azionario - giustificato dal fatto che le azioni sono dematerializzate e accentrate presso la Monte Titoli SpA. Tale certificazione, senza la quale il socio non può essere ammesso in assemblea e né esercitare il diritto di voto, viene di norma rilasciata dall’Intermediario tra la Monte Titoli SpA e la Banca Emittente su richiesta del socio che intende partecipare all’Assemblea. Oltre a ciò, la Banca ha da tempo messo a punto una procedura che consente il rilascio on-line del duplicato della certificazione presso la Sede ove ha luogo lo svolgimento dell’Assemblea. Al fine di consentire una partecipazione informata la Banca pubblica, sui più importanti quotidiani nazionali, a mezzo agenzie di stampa, subito dopo l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del progetto di bilancio che sarà sottoposto all’Assemblea dei Soci, le principali risultanze economiche e patrimoniali sull’esercizio appena concluso. Le Assemblee della Banca Popolare del Lazio sono sempre molto sentite e partecipate: dal 2003 ad oggi le presenze non sono mai state inferiori ai 400 soci. Alla riunione assembleare del 2015, hanno partecipato n. 1.802 soci. Da un punto di vista geografico, la partecipazione è piuttosto diffusa e tuttavia dal momento che le assemblee si svolgono a Velletri, dove la Banca si è dotata di una moderna e confacente Sala Assemblee, adeguatamente fornita di supporti tecnologici ed ampi spazi, si rilevano ogni anno preponderanti presenze dei soci residenti a Velletri. Ovviamente minoritaria la 62 presenza dei soci della provincia di Frosinone e Viterbo, dovuta al recente insediamento della Banca nella stessa. I lavori assembleari seguono un ordinato svolgimento che obbedisce alle regole statutarie; mentre la regolarità dell’Assemblea è garantita da una specifica procedura, con supporto informatico, ormai collaudata e perfezionata nel tempo, che gestisce l’ammissione e la rappresentanza dei Soci, nonché il regolare svolgimento delle eventuali votazioni. L’informazione Tra le informazioni al socio che riteniamo essenziali vi rientrano quelle relative al prezzo di acquisto e vendita delle azioni. La Banca è inserita nell’Elenco degli Emittenti Strumenti Finanziari Diffusi tra il pubblico in modo rilevante, tenuto dalla CONSOB e, non essendo quotata in mercati regolamentati, ha strutturato una procedura per la negoziazione in conto proprio delle azioni in contropartita con il cliente. Giornalmente, viene inviata alla rete periferica una comunicazione da mettere a disposizione del pubblico contenente i dati essenziali per consentire la negoziazione delle azioni (numero dei contratti conclusi, prezzo ecc.). Le negoziazioni sono svolte principalmente tramite l’utilizzo della “Riserva Acquisto Proprie Azioni” nei limiti della sua capienza, risultante dal bilancio di esercizio approvato. Il prezzo delle azioni viene definito in base al puro valore patrimoniale del titolo, determinato annualmente dall’assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio a norma dell’art. 6 dello Statuto Sociale, aumentato degli interessi di conguaglio. L’acquisto e la rivendita delle azioni sociali, con l’impegno della riserva acquisto proprie azioni, sono stati regolamentati dal Consiglio di Amministrazione con apposita delibera, ovvero nel dettaglio è stato definito che la “Riserva Acquisto Proprie Azioni” può essere impegnata annualmente per l’intero suo ammontare; che ciascun socio può richiedere la vendita delle azioni sociali, purché libere da pegno o altri vincoli, nei limiti del 25% del proprio possesso azionario e comunque per un controvalore non superiore ad euro 30.000,00; che il limite suddetto può essere superato solo nel caso di vendita di azioni, con contestuale riacquisto dello stesso quantitativo o superiore da parte di altro socio. Al fine di facilitare lo scambio del titolo, si è provveduto ad affiancare alla negoziazione in conto proprio, nei limiti della capienza della specifica riserva, l’attività di mediazione tra soci e/o portatori legittimati, opportunamente regolamentata, che avviata sul finire del 2012, è entrata a regime nel corso del 2013 dando ottimi risultati. La contrattazione si chiude con l’incontro del prezzo di offerta con quello di domanda, oscillanti in un range predefinito, tra il prezzo minimo, come definito dall’ultimo bilancio regolarmente approvato e quello massimo risultante dal prezzo di negoziazione del giorno, comprensivo degli interessi conguaglio. Politiche commerciali Il mutualismo è tra i più importanti valori dichiarati dalla Banca: esso è posto alla base del rapporto sociale. La Banca è tenuta anche dalla sua forma giuridica a perseguire e dar conto dei criteri con i quali attua lo scopo mutualistico come definito dall’art.2545 del codice civile. Tale valore comporta il sostegno ad iniziative di diversa natura, sociale, culturale, di beneficenza e/o assistenza, religiosa, sportiva, delle quali si riferisce in apposito Capitolo (Collettività). Riteniamo tuttavia che la principale forma di mutualismo consista nella ricerca di un vantaggio economico per il socio, attraverso l’erogazione di servizi/prodotti a costi inferiori rispetto alla clientela ordinaria. I Soci ed i Soci-Clienti in particolare sono da sempre considerati interlocutori privilegiati ai quali offrire servizi a condizioni maggiormente favorevoli. Nel rispetto del principio mutualistico che caratterizza la formula cooperativa, la Banca Popolare del Lazio, pur senza voler creare eccessive sperequazioni nel rapporto con la generalità dei clienti, prevede un paniere di prodotti/servizi offerti ai Soci a condizioni agevolate. Le principali agevolazioni si hanno nei costi di gestione e sui tassi attivi/passivi del conto corrente, sulle carte di debito e sui mutui e prestiti personali: • ­Conto Soci • ­ Conto Soci Plus che abbina i vantaggi del precedente con una speciale formula assicurativa per responsabilità civile, rimborso danni in caso di scippo e rapina, risarcimento in caso di furto nell’abitazione • ­ Sovvenzione Soci, utilizzata per finanziare nel breve periodo esigenze anche familiari • ­Mutuo Soci, per acquistare o ristrutturare immobili Recentemente, con l’obiettivo di qualificare maggiormente lo status di Socio della Banca, si è aggiunta un’ulteriore agevolazione dedicata, la Carta Contante che permette al Socio di effettuare 50 prelevamenti annui gratuiti presso gli ATM delle altre banche. Nel corso del 2014, in occasione dei 110 anni di Banca e dei 20 anni di Banca Popolare del Lazio è stata resa disponibile un'offerta promozionale riservata ai Soci, con l’obiettivo di favorire questo primario target di clientela con prodotti a condizioni di particolare favore. La scadenza dell’offerta è stata prorogata per parte dell’anno 2015. I. M utuo chirografario destinato alla ristrutturazione di immobili ad uso abitativo e di relative pertinenze. II. M utuo chirografario “green”, per l’acquisto di “veicoli verdi” (automobili e ciclomotori) e per la realizzazione di impianti di efficientamento energetico (solare, fotovoltaico, ecc.) a servizio di immobili adibiti ad uso abitativo. III. M utuo chirografario riservato ai giovani, per il sostegno agli studi universitari, master di primo e secondo livello, dottorati di ricerca, corsi di lingue e quanto altro previsto dalla particolare formula agevolata di cui al decreto interministeriale del 19/11/2010. Il prodotto, destinato a tutta la Clientela, ed offerto ai soci a tassi ulteriormente vantaggiosi, è stato denominato Diamogli Futuro e delle sue caratteristiche viene dato conto nel Capitolo destinato ai Clienti. IV. È stata prevista l'opportunità di omaggiare i Soci ed i loro figli con la BPLazio Card<30, la nuova carta ricaricabile con IBAN riservata al segmento giovani. 64 Le Risorse UmaneIl principio che guida l’attività di gestione delle Risorse Umane è quello della centralità e sviluppo della persona. OBIETTIVO della Banca nei confronti delle Risorse umane è garantire una situazione lavorativa che sia non solo rispettosa dei diritti dei lavoratori, ma anche tale da creare un clima favorevole in cui ogni dipendente possa esprimere al meglio le proprie capacità e dove sia possibile rafforzare la propria professionalità, attraverso una costante formazione volta a migliorare le competenze, assecondando le inclinazioni e sviluppando le potenzialità e la motivazione. Azienda Agricola Ricci Siro e Figli – Anzio (Roma) Specializzata nella coltivazione idroponica, innovativa modalità di coltivazione in serra, fuori terra, dove la pianta viene immersa in una soluzione composta dall'acqua e da principi organici necessari ad apportare tutti gli elementi nutritivi indispensabili alla sua crescita. 67 Politiche di crescita delle risorse umane Nel corso dell’anno, in coerenza con le direttrici del Piano Strategico 2013 – 2015, tenuto conto anche del clima di incertezza conseguente alla perdurante crisi economica e della situazione politica del nostro Paese, la Banca ha concentrato la propria attenzione in ambito risorse umane investendo nella ricerca delle chiavi di lettura del clima aziendale, nel miglioramento della comunicazione interna, nello sviluppo delle competenze e nel miglioramento dei progetti formativi. L’anno trascorso ha certamente favorito lo sviluppo di tali dinamiche di crescita qualitativa rispetto a quelle di crescita quantitativa. Composizione della popolazione aziendale Al 31/12/2015 le risorse impiegate in Banca Popolare del Lazio sono 466, in diminuzione di 3 unità rispetto al 2014. Sono state assunte 2 risorse e ne sono uscite 5, di cui 3 per pensionamento. Il Tasso di Turnover complessivo si riposiziona all’1,50% La Banca Popolare del Lazio ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali un accordo relativo all’accesso al Fondo NaTasso di turnover complessivo 1,50% zionale per il sostegno dell’Occupazione nel settore del Credito (FOC) che è stato introdotto nel gennaio del 2012, con il nuovo contratto dei bancari. Il Fondo – che opera tramite l’Ente bilaterale Enbicredito – ha lo scopo di favorire la creazione di nuova occupazione stabile e garantire una riduzione dei costi per un periodo predeterminato alle imprese che effettuano assunzioni a tempo indeterminato. Il Fondo offre un meccanismo di supporto che risulta particolarmente utile nella attuale fase di incertezza. È alimentato dai lavoratori dipendenti con rapporto a tempo indeterminato con un contributo fissato nella misura di una giornata lavorativa annua, da realizzare attraverso “la rinuncia” a riduzioni di orario ed ex festività. Contribuiscono ad alimentare il fondo anche i dirigenti. Il top management delle banche è stato invitato a contribuire con una quota indicativa del 4% della retribuzione. 0,43% La distribuzione La distribuzione del personale tra la Rete e la Struttura centrale conferma a grandi numeri quanto già registrato negli anni precedenti. Composizione per qualifica e sesso Appartiene alla categoria dei Dirigenti l’1,7% del personale, mentre il 42,7% rientra nella categoria dei Quadri Direttivi ed il restante 55,6% è rappresentato dalle Aree Professionali. Aree professionali 185 74 Quadri direttivi 168 31 Dirigenti 8 LA13 - Composizione per qualifica / sesso 1,07% Composizione per fasce d’età anagrafica L’età media del personale è pari a 46 anni e 3 mesi. Oltre 55 91 9 51-55 69 11 46-50 47 23 41-45 45 25 36-40 48 21 31-35 37 10 26-30 21 6 20-25 3 LA2 - Composizione per età anagrafica Rete Territoriale 76% Composizione per classi di anzianità aziendale L’anzianità di servizio del personale della Banca Popolare del Lazio si mantiene bassa: essa è pari a 17 anni e 7 mesi con circa il 38% del personale dipendente che non supera i 10 anni di anzianità di servizio. Strutture centrali 24% LA1 - Distribuzione del personale 68 69 Oltre 35 18 31-35 51 26-30 56 21-25 41 25 16-20 16 11 11-15 46 19 6-10 89 34 0-5 44 9 4 2 1 LA2 - Anzianità di servizio Composizione per titolo di studio La qualità professionale dei dipendenti è in costante crescita: dall’analisi dei dati sul titolo di studio emerge che il 36,27% della popolazione dipendente è laureato, mentre nell’anno 2005 il valore era pari al 25% circa. La Banca Popolare del Lazio è in linea con il dato su base nazionale individuato al 36%. In particolare, le donne che lavorano in Banca Popolare del Lazio hanno un tasso di scolarità più alto rispetto a quello degli uomini: è infatti laureato il 37,14% delle donne contro il 36,01% degli uomini. Tempo Indeterminato 359 105 Tempo Determinato 2 LA1 - Tipologia contrattuale indeterminato / determinato Sempre nell’ottica della centralità della persona, relativamente alle politiche di work-life balance, la Banca ha cercato di conciliare le esigenze di vita privata e lavoro dei propri dipendenti, sia attraverso il ricorso a meccanismi per una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro, sia con l’utilizzo del part-time. A fine 2015 risultano accordati 6 contratti part-time, in diverse tipologie (orizzontale e verticale) le cui richieste sono pervenute da lavoratrici donne in relazione alle esigenze di cura ed educazione dei figli. Contratti Part Time Contratti Full Time 6 361 99 LA1 - Tipologia contrattuale part time / full time Laurea 36% 130 39 Diploma 63% 225 65 6 1 Altro 1% LA13 - Composizione per titolo di studio / sesso Pari opportunità La componente femminile della Banca rappresenta il 22,53% dell’organico totale. Tale valore, seppure in crescita (12,50% nel 2005), risulta lontano dal valore medio del settore bancario di riferimento che vede rappresentata la categoria con oltre il 44%. 18,93% 20,58% 21,81% 22,17% 22,48% 22,54% 22,46% 22,69% 22,39% 22,53% Totale donne in organico Politiche del lavoro Rapporti di lavoro – Tipologie di contratti I contratti di lavoro offerti dalla Banca Popolare del Lazio sono normalmente a tempo indeterminato. Solo raramente, a causa di esigenze contingenti, può essere necessario proporre contratti a tempo determinato, che vengono successivamente ed in un breve arco di tempo, trasformati in contratti a tempo indeterminato. A fine 2015 si registrano soltanto 2 contratti a tempo determinato. 70 3,12% 4,25% 4,53% 5,54% 5,78% 6,05% 6,36% 6,42% 6,61% 6,65% Quadri direttivi donne in organico 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 LA13 - Donne in organico 2006 - 2015 71 Categorie Protette Al 31 dicembre 2015, nell’organico della Banca risultano 37 persone in categoria protetta. Disabili Altre categorie 25 3 7 2 INIZIATIVE IN FAVORE DEI DIPENDENTI – WELFARE AZIENDALE Settore previdenziale – Fondo Integrativo Previdenza Sin dal 1999 la Banca si è attivata volontariamente sul fronte della previdenza complementare, proponendo ai propri dipendenti l’adesione al Fondo di Previdenza Integrativa “Arca Previdenza”. LA3 - Contributo Banca al Fondo di Previdenza Integrativa 2015 LA13 - Categorie protette Assenze e tasso di assenteismo Il volume di lavoro espresso dalle Risorse Umane (per forza lavoro totale) nell’anno 2015 è pari a 99.608 giornate lavorate, su un totale di 118.618 giornate lavorabili. Le assenze derivano da ferie per il 59% del totale e per il 22% da malattie e infortuni. Il Tasso di assenteismo (indicatore LA7), calcolato rapportando i giorni di “assenza” nel periodo, come definiti nella nota (1) in calce, sul totale dei giorni lavorativi del periodo medesimo, è pari al 4,15% e corrisponde, in termini di giorni, a 10,53 giorni medi per dipendente. Altro 7% Permessi retribuiti 7% 599.233,87 Tale adesione, su base totalmente volontaria, prevede sin da allora un contributo aziendale “incentivante”. A partire dal 2011, si è voluto offrire ai dipendenti l’opportunità di affiancare/scegliere un’ulteriore forma di previdenza complementare, aderendo al Fondo Pensione Previbank. A fine 2015 aderiscono al Fondo Aziendale n. 423 dipendenti che rappresentano il 90,77% dell’organico. Il contributo del datore di lavoro è quantificabile per il 2015 in euro 599.233,87. Settore assicurativo Il personale è inoltre assicurato contro gli infortuni che possono accadere durante lo svolgimento delle attività sia professionali che extra-professionali. Sono infine attive altre due polizze assicurative: una polizza Kasco per coloro che sono soggetti a sistematici spostamenti di lavoro con il proprio mezzo e l’altra, una sanitaria, offerta a tutti i dipendenti di qualsiasi inquadramento. Maternità / paternità 5% Ferie 59% LA3 - Polizze assicurative 2015 Malattia e infortuni 22% LA7 - Assenze Polizza Infortuni Prof.le 71.649,25 Polizza Infortuni extra Prof.le 71.649,25 Polizza Kasco 36.692,27 Polizza Sanitaria 270.483,35 1 1 INEE GUIDA ABI SULL’APPLICAZIONE IN BANCA DEGLI INDICATORI DEL GLOBAL REPORTING L INITIATIVE (GRI) Si definisce “assenza” dal lavoro di un lavoratore quella dovuta ad incapacità di qualsiasi tipo, non solamente collegata a malattie o infortuni sul lavoro. Nelle assenze sono inclusi: cure termali; servizio militare od allo stesso assimilato; permessi retribuiti per funzioni pubbliche; permessi ed aspettative non retribuite per funzioni pubbliche; donazione sangue; permessi sindacali (esclusi quelli “a cedola”); permessi per assemblee; permessi ex L.104/92 per i diritti delle persone handicappate; permessi “sicurezza”; sciopero. Sono esclusi i permessi autorizzati come vacanze, studio, maternità/paternità e permessi per motivi familiari (compassionate leave). 72 Tickets Restaurant Tutti i dipendenti usufruiscono di buoni per la consumazione dei pasti, in convenzione con le principali aziende di settore. 73 LA3 - Ticket Restaurant 2015 Spesa buoni pasto 698.459,01 Provvidenze diverse Sono inoltre previste agevolazioni particolari per i figli dei dipendenti, quali borse di studio riconosciute a coloro che frequentano con profitto corsi di istruzione primaria secondaria e universitaria, oltre a sussidi per acquisto libri scolastici. Sono altresì riconosciute provvidenze per i lavoratori studenti e per familiari a carico di dipendenti portatori di handicap. Assistenza fiscale Anche per il 2015 la Banca ha provveduto, per i 341 dipendenti che lo hanno richiesto, alla compilazione del modello di dichiarazione dei redditi e all’inoltro dello stesso all’Amministrazione Finanziaria. LA3 - Provvidenze diverse 2015 Figli Studenti Lavoratori Studenti Familiari con Handicap 102.000,00 1.600,00 10.500,00 FORMAZIONE, VALUTAZIONE E VALORIZZAZIONE La Banca prosegue nell’attività di miglioramento e ottimizzazione dei processi relativi alla funzione “Gestione e Sviluppo Risorse Umane” mediante iniziative formative e valutative sempre più allineate alle strategie di sviluppo qualitativo delle risorse umane. Diverse le iniziative innovative attivate, che traggono spunto e intendono implementare le esigenze di miglioramento rilevate nell’indagine di clima aziendale realizzata nel 2013. La formazione La Banca considera la formazione una delle principali leve di sviluppo delle Risorse Umane, tale da favorire il perseguimento della valorizzazione del capitale umano. Attraverso la formazione si propongono comportamenti organizzativi adeguati e si favorisce l’accrescimento del bagaglio di conoscenze tecnico-professionali e capacità di ogni risorsa. L’attività di formazione si fonda su un principio di sostenibilità sociale che significa 74 offrire pari opportunità di sviluppo e crescita professionale a tutti i dipendenti. Anche nel 2015 è stata svolta una analisi dei fabbisogni formativi che ha portato all’elaborazione del Piano Formativo Aziendale, consolidando il processo virtuoso per cui ogni attività formativa è costruita su specifici bisogni da soddisfare e obiettivi da raggiungere. Al termine di ogni sessione formativa segue la valutazione del gradimento da parte dei fruitori e la verifica delle conoscenze acquisite, al fine di poter valutare al meglio ex-post i risultati effettivi e quindi l’efficacia delle iniziative pianificate e nell’ottica di verificare nel tempo il ritorno in termini di apprendimento, di applicazione nella realtà lavorativa e anche di impatto sul business. Nell’anno 2015, la formazione aziendale ha interessato la totalità dei dipendenti della Banca: sono state fruite complessivamente 16.086 ore di formazione suddivise in 14.811 ore di formazione interna e 1.275 ore di formazione esterna. Queste ultime sono state erogate prevalentemente a professionisti delle strutture centrali, in quanto formazione specialistica. La Banca, al fine di progettare interventi formativi in materia antiriciclaggio sempre più mirati sulle necessità dei colleghi (soprattutto della Rete Periferica) che hanno rapporti diretti/indiretti con la clientela, ha effettuato una valutazione delle conoscenze possedute attraverso un applicativo inserito sulla intranet aziendale, che sarà periodicamente utilizzato per valutare i bisogni formativi in materia di antiriciclaggio e certificare il mantenimento delle conoscenze acquisite. Sono state realizzate iniziative formative in materia di Estero, inerenti il Fondo Garanzia PMI, sul Marketing Mix dei Prodotti e riguardanti il Progetto AgriSviluppo, quest’ultimo in partnership con CoopCredit, al fine di sostenere l’aggiornamento professionale per i servizi di finanziamento al settore agricolo. In ambito finanza si è proseguito nella formazione di nuovi addetti al servizio di consulenza di base e nel consolidamento della conoscenza del servizio di Gestioni patrimoniali BPLazio, attivando inoltre percorsi di formazione avanzata. Significativo l’investimento nella formazione assicurativa che ha impegnato un terzo delle ore fruite complessivamente dal personale. Prosegue l’attuazione del piano di aggiornamento aziendale sulla sicurezza sul lavoro. In materia organizzativa, sono stati effettuati interventi formativi sulla business continuity, sull’IT Governance, su come utilizzare un nuovo applicativo per tracciare, monitorare, efficientare le richieste di help desk. A fronte del successo e apprezzamento che stanno avendo le iniziative formative in materia comportamentale, sono state erogate ulteriori edizioni del corso sulla comunicazione interna dove sono stati coinvolti i Vice Titolari di Filiale e che negli anni precedenti aveva interessato i responsabili delle strutture centrali, i Capi Area e i Titolari di Filiale. L’investimento formativo sulle capacità di comunicazione ha coinvolto anche alcuni addetti delle filiali, al fine di potenziare i loro comportamenti organizzativi verso un orientamento consulenziale e migliorare le capacità negoziali con il cliente esterno. Sulla base di quanto emerso dal Bilancio di Competenze svolto nel 2014 che ha visto coinvolti i Responsabili delle strutture centrali, è stato organizzato un percorso formativo composto da 4 moduli riguardanti il project management, la comunicazione assertiva e la gestione del conflitto, la gestione dei collaboratori, l’autocontrollo e le gestione dello stress. Degno di nota l’avvio di attività di formazione alla lingua inglese che ha interessato personale delle strutture centrali. 75 LA10 - Ore di Formazione per Materia Materia Donne Totale 369 2,29% 5.280 32,82% 207 1,29% Crediti 1.585 9,85% Finanza 2.309 14,35% 175 1,09% 3.726 23,16% Legale 485 3,01% Organizzazione 737 4,58% 1.213 7,54% 16.086 100,00% Antiriciclaggio Assicurativo Commerciale Marketing Fiscalità e Bilancio Gestione e Sviluppo RU Sicurezza Totale Valutazione e Valorizzazione Risorse Umane La Banca, in attuazione del piano strategico, ha continuato nell’opera di valorizzazione delle proprie risorse umane, realizzando alcune azioni innovative, nella consapevolezza che il capitale umano è tra i principali elementi strategici sul quale investire, al fine di rafforzare costantemente l’evoluzione dimensionale della Banca e il conseguente sviluppo sul territorio. Nel 2015, sulla base dei buoni esiti e del gradimento del Progetto D-Sabato e del Bilancio delle Competenze, si è deciso di continuare ad investire su tali iniziative, realizzando il Progetto D-Sabato 3.0 ed estendendo il Bilancio delle Competenze ai Titolari di Filiale. Nel 2015 si è compiutamente realizzato il Progetto Cliente Interno LAB. Il Progetto D-Sabato 3.0 ha dato seguito alla necessità di consolidare nei Capi Area e Titolari di Filiale delle metodologie comuni per la gestione e sviluppo delle risorse umane. Sono state realizzate 6 palestre formative e 2 kick off di lancio e conclusione del progetto per lavorare sulle 7 variabili del gruppo di lavoro (Obiettivi, Metodi, Ruoli, Leadership, Comunicazione, Sviluppo, Clima) e sulle 4 doti a sostegno delle variabili (Visone, Coraggio, Motivazione, Fiducia). E’ stata utilizzata anche una innovativa modalità formativa, le Edu Series, fruite all’interno di un portale dedicato secondo un palinsesto predefinito. Il kick off iniziale ha maturato nei partecipanti e nella Direzione Generale l’interesse a rivitalizzare i Valori aziendali, interesse che nel 2016 verrà attuato attraverso un progetto specifico denominato . Nel kick off finale, realizzato a metà febbraio 2016, sono stati presentati i lavori svolti dalle singole Aree Territoriali che permetteranno di focalizzare l’attenzione verso progetti futuri di sviluppo delle risorse umane. Attraverso il Bilancio delle Competenze i Titolari di Filiale hanno ricevuto un servizio di valutazione delle competenze acquisite durante la propria storia professionale. 76 L’utilizzo di metodologie proprie della psicologia del lavoro ha permesso di aumentare la consapevolezza dei punti di forza da consolidare e delle aree di miglioramento da sviluppare. Le informazioni ricavate dal Bilancio delle Competenze permetteranno di progettare corsi di formazione sempre più mirati e centrati su specifici fabbisogni, partendo dai piani di autosviluppo elaborati dal personale coinvolto. Il Progetto di RicercAzione “Cliente Interno LAB” è stato avviato nel mese di settembre 2014 al fine di trovare soluzioni alle aree di criticità nella comunicazione interna rilevate tra uffici centrali e rete periferica attraverso l’indagine di clima. Il lavoro svolto nel 2014, grazie alla qualità del contributo offerto dal personale coinvolto nelle interviste e nei focus group, ha permesso di costruire un questionario con il quale nel 2015 è stato rilevato il livello di soddisfazione del cliente interno strutturato sui parametri di servizio individuati coinvolgendo tutto il personale di filiale. Si è registrato un livello di partecipazione molto alto all’indagine pari al 96% del campione intervistato. I risultati generali sono stati diffusi a tutto il personale ed i responsabili delle strutture centrali sono stati ingaggiati per analizzare le criticità emerse e individuare soluzioni percorribili. Ad inizio febbraio 2016, in un incontro dedicato, sono state presentate 22 aree di miglioramento sulle quali verranno attuate soluzioni organizzative da realizzare entro il 2016. L’attività descritta si configura quale vera e propria iniziativa di ascolto dello stakeholder Dipendente, condotta attraverso l’utilizzo di focus group e svolta al fine di fornire elementi utili per avviare miglioramenti nell’organizzazione aziendale e/o attività formative. È stato completamente revisionato nei contenuti il Sistema di Valutazione delle Prestazioni per i profili di ruolo della Rete Periferica e resi disponibili nuovi strumenti informatici ai Titolari di Filiali per migliorare la conoscenza del percorso formativo e professionale del personale gestito. L’attività di Business Coaching e Counseling psicologico individuale, avviata a fine 2014, è proseguita nei primi mesi del 2015 interessando i Capi e Vice Capi Area Territoriali. Il Counseling si configura come servizio utile a garantire il delicato equilibrio dell’assistenza alla persona per l’incremento delle capacità di risposta personali e della promozione degli interessi organizzativi aziendali. Il Coaching ha l’obiettivo di supportare le risorse umane per lo sviluppo e allenamento delle abilità organizzative e manageriali. Valorizzazione Risorse Umane Analisi del clima aziendale - Bilancio e Sviluppo delle Competenze Qualità Gruppo Dirigente Focus Rete Progetto D-Sabato - Relazioni Centro Periferia - Il cliente interno LAB - - - 77 Attività sulla Prevenzione e Protezione Attività ricreative – CRAL BPLazio Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro La sicurezza - intesa non solo come adozione di dispositivi atti a garantire la custodia di beni e di valori, ma anche come sistema di protezione delle Risorse Umane e dei luoghi di lavoro – ha sempre occupato una posizione preminente nei criteri di gestione della Banca. In tale ottica, già da diversi anni, l’Istituto ha costituito specifici presidi interni ai quali ha attribuito funzioni di tutela del patrimonio informativo e di continuità operativa (Servizio Organizzazione e Sistemi) ed indirizzo in materia di sicurezza fisica (Ufficio Provveditorato). In tema di sicurezza anticrimine, i sistemi di protezione adottati dalla Banca hanno consentito di sottoscrivere i Protocolli di Sicurezza predisposti dalle Autorità di Polizia e dall’ABI per le piazze di Roma, Latina e Frosinone. Su tali piazze e relative province, dove sono infatti dislocate la Sede e le Filiali dell’Istituto, sono state poste in essere misure di sicurezza in quantità sempre superiore alle misure minime necessarie per l’adesione ai citati protocolli. Nel corso del 2015 sono stati condotti numerosi interventi, tesi a rendere ancor più efficaci i presidi di sicurezza . Tra i tanti, si ricordano quelli relativi alla sostituzione degli impianti bussole di ingresso in alcune filiali dell’Istituto nonché quelli connessi alla predisposizione/attivazione degli impianti di videosorveglianza remota, che hanno permesso di contare, al 31 dicembre 2015, 41 filiali della Banca dotate di sistemi di vigilanza e di sicurezza più evoluti. Nell’anno appena trascorso, la Banca ha deciso, inoltre, di acquisire la certificazione volontaria allo Standard internazionale BS OHSAS 18001:2007 in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, rilasciata da ente terzo accreditato. A tale riguardo, sono state avviate una serie di attività di miglioramento dei presidi interni (organizzativi e di controllo), che permetteranno di gestire, ancor più efficacemente, i rischi connessi alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori nonché garantire nel continuo la conformità alle leggi ed ai regolamenti. La certificazione suddetta è strumento idoneo ad avere efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa e giuridica di cui al D.Lgs 231/2001. Ogni dipendenza è inoltre dotata del cosiddetto “Dossier Aziendale di Sicurezza”, che comprende i seguenti documenti: valutazione dei rischi, valutazione rischio incendio, valutazione rischio rapina, valutazione del rischio Radon, elaborazione con il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione del piano di emergenza, elaborazione delle planimetrie antincendio ed emergenza e valutazione del rischio per videoterminali, utili ad una puntuale gestione della sicurezza e dello stato igienico e sanitario dei vari ambienti di lavoro. Il Personale addetto alla sicurezza, individuato ai fini del D.Lgs 81/2008, è rappresentato: dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), dall’Addetto al Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP), da 3 Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e dai 2 Medici Competenti. Tutte le figure sono coordinate dal Datore di Lavoro. Sono stati infine formati e nominati 89 Addetti antincendio e 71 Addetti Primo Soccorso. Nel corso del 2015 sono state inoltre erogate 1.213 ore di formazione specifica in materia di Sicurezza sui Il Circolo “CRAL BPLAZIO” è il sodalizio creato dai Dipendenti della Banca Popolare del Lazio per favorire l’aggregazione tra colleghi attraverso la promozione di attività culturali, ricreative, turistiche e sportive. Il Circolo è amministrato da un Consiglio Direttivo eletto ogni tre anni che, con i fondi versati dagli associati, si dedica al perseguimento degli scopi statutari con l'organizzazione di viaggi, eventi sportivi, attività culturali, sociali e ricreative. La Banca facilita e supporta l’operato del Circolo, intervenendo a sostegno delle iniziative con apporti mirati. Tra le attività curate dal CRAL BPLazio c’è, oltre che la distribuzione agli associati della propria strenna, anche l’impegnativa gestione della fornitura e consegna del tradizionale pacco dono, che la Banca offre ai Dipendenti per le festività natalizie. Le iniziative turistiche nel 2015 sono state inizialmente frenate, a causa delle costanti minacce di attentati nel mondo occidentale. Tuttavia, su richiesta di un nutrito gruppo di associati, è stato deciso di organizzare la gita sociale "1° MAGGIO IN OLANDA" che ha permesso ai partecipanti, fra l’altro, di visitare lo splendido Museo Van Gogh ad Amsterdam. Moderando il raggio degli spostamenti, è stata quindi effettuata un’altra gita sociale a Verona e Vicenza nel Ponte dell’Immacolata, due mete che hanno suscitato grande apprezzamento. Nell’ambito delle attività ricreative, il Direttivo ha acquistato prima dell’apertura dell’EXPO MILANO 2015, un discreto numero di biglietti a data aperta offerti poi, a prezzo agevolato, ai Soci del Circolo, con disponibilità rapidamente esaurite. Per prudenza, il Direttivo non ha proposto visite culturali a mostre e musei, che di solito registrano grande affluenza di pubblico, mentre sono state organizzate alcune serate a teatro. Per la promozione delle attività sportive, la sezione Tennis del Circolo che cura da anni con eccellenti risultati il Torneo Sociale “Doppio Giallo”, ha organizzato due edizioni, a primavera e in autunno, di grande richiamo. Durante il 2015 non sono infine mancate iniziative di sostegno a situazioni di particolare bisogno, segnalate da comunità ecclesiali. luoghi di lavoro, sulla gestione del Rischio Rapina e sulla gestione delle emergenze. 78 79 I ClientiLa Banca Popolare del Lazio s’impegna costantemente per il miglioramento della qualità della relazione con la clientela essendo la stessa elemento indispensabile per il processo di creazione del valore. L’OBIETTIVO perseguito dalla Banca in questo ambito è quello di confermarsi sempre di più quale naturale controparte di famiglie e piccola e media imprenditoria, mediante un incremento del grado di soddisfazione nella relazione, che passa essenzialmente attraverso la fiducia e l’offerta di servizi e prodotti sempre più rispondenti all’evoluzione dei loro bisogni. I rapporti con la clientela sono dunque improntati sulla volontà di creare relazioni durature, basate sulla fiducia e sulla capacità di far fronte alle loro esigenze con competenza, efficienza e professionalità. Così come riportato nel Codice Etico, i comportamenti nei riguardi della Clientela devono essere improntati alla massima correttezza e devono avvenire nel pieno rispetto e osservanza della legge, dei regolamenti in materia di antiriciclaggio, usura, trasparenza , privacy e di ogni norma applicabile a tutela della stessa. Agrilatina Società Agricola Semplice - Latina L’azienda agricola, estesa su 150 ettari di terreno, è specializzata in agricoltura biodinamica, certificata Demeter, che utilizza tecniche sostenibili per la coltivazione di prodotti agricoli di altissima qualità nel rispetto dell’ecosistema, nonché nella vendita a Km zero. L’agricoltura biodinamica si basa principalmente sull’uso di particolari preparati naturali biodinamici, sulla massima cura e amore nella lavorazione e nella conduzione dei terreni e su una serie di accorgimenti pratici, come le rotazioni, il sovescio, il calendario lunare. 81 La politica della Raccolta e degli Impieghi La raccolta complessiva della Banca al 31/12/2015 raggiunge la consistenza di euro 2.620 milioni, con un incremento di euro 79,5 milioni, pari al 3,13% sul 2014.La raccolta diretta da clientela (65% della totale) nel suo complesso raggiunge l’ammontare di euro 1.707 milioni, incrementando di euro 80 milioni, pari al 4,92%, rispetto al 2014. Mentre la raccolta indiretta in strumenti finanziari (35% del totale) si è attestata alla fine dell’esercizio a euro 803 milioni registrando un decremento euro 6,5 milioni rispetto all’anno precedente, pari allo 0,79%. La raccolta assicurativa ammonta a euro 109,7 milioni ed aumenta di circa 6 milioni di euro (+ 5,78%). Gli impieghi economici hanno fatto registrare un moderata crescita. Al valore di presumibile realizzo, ammontano infatti ad euro 1.328 milioni, con un incremento di euro 47,2 milioni rispetto allo scorso anno (+ 3,96%). Le politiche del credito sviluppate dalla Banca prendono in considerazione la valutazione di aspetti ambientali e sociali, integrati da valutazioni di carattere economico finanziario, nell’ambito della gestione del rischio e nelle conseguenti decisioni creditizie. L’attenzione verso la corretta gestione del credito si manifesta anche attraverso il continuo aggiornamento delle modalità di analisi dei rischi, la definizione dei processi e degli strumenti di gestione del credito per consentire alla Banca di migliorare l’analisi del cliente, l’aumentare l’efficienza dei processi e sviluppare i sistemi di monitoraggio. I dati confermano la vocazione della Banca quale banca commerciale, a servizio del territorio di riferimento e con uno spiccato orientamento alla clientela retail e alla piccola e media impresa. Tra il 2014 ed il 2015, il tasso di abbandono è stato pari all’8% mentre il tasso di acquisizione è stato del 10%. L’età anagrafica La caratterizzazione della Clientela (persone fisiche) per fasce di età mostra la classica concentrazione sul valore medio, ovvero sulla classe media di età corrispondente a 41- 55 anni. 0-20 21-30 1,13% 6,87% 31-40 12,73% 41-55 33,62% 56-65 18,48% >65 27,17% Clienti (persona fisica) per fascia d’età Chi sono i nostri Clienti La composizione Nell’ottica degli obiettivi di responsabilità sociale dichiarati, la conoscenza della composizione della Clientela è ritenuta di fondamentale importanza al fine di migliorarne il grado di soddisfazione e quindi di fidelizzazione, nonché di impostare l’attività commerciale in modo mirato alle esigenze della stessa. A fine 2015, il 94,96% del totale Clienti è rappresentato da Clientela Retail, mentre il restante 5,04% è rappresentato da Enti ed Associazioni varie e da Clientela Corporate. La Clientela Retail comprende il segmento Retail Privati che esprime l’82,64% del totale (ricomprende a sua volta i clienti mass-market 87,25%, affluent 11,89% e private 0,86%) ed il segmento Retail Imprese che ne costituisce il 12,32%. La Fidelizzazione < 1 anno 14,10% 1-3anni 23,55% 4-5 anni 13,15% 6-10 anni 21,77% 11-20 anni > 20 anni 19,69% 7,74% Clientela per anzianità di rapporto - Aziende Corporate 0,02% Enti, Associazioni 4,95% Retail Imprese < 1 anno 1-3anni 12,32% 4-5 anni Retail Privati 82,64% Clienti Attivi 6-10 anni 11-20 anni > 20 anni 10,44% 8,19% 7,56% 14,25% 28,58% 30,98% Clientela per anzianità di rapporto - Persone Fisiche 82 La distribuzione sul Territorio La ripartizione territoriale della Clientela, rispetto alle sei Aree Territoriali attraverso le quali la Banca governa le sue 58 filiali riflette, come è ovvio, la presenza nelle zone di tradizionale e storico insediamento, confermando pertanto la prevalenza di clienti nell’area di Velletri, seguita dall’area di Latina e provincia.. Area di Velletri 12,96% Area di Pavona 14,73% Area di Latina • perazioni di sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle O rate dei finanziamenti a medio/lungo termine • perazioni di sospensione per 12 mesi ovvero per 6 mesi del pagamento della O quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing immobiliare o mobiliare • Operazioni di allungamento dei finanziamenti • Operazioni di allungamento della durata dei mutui • Operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito • perazioni di allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze del O credito agrario di conduzione ex art. 43 del TUB 24,8% Area di Frosinone 0,6% Area di Frascati 0,9% 0,1% Clienti nel territorio t Il Credito Responsabile - Accordi a favore della Clientela Misure Anticrisi Elemento centrale nello sviluppo della Banca Popolare del Lazio, anche in considerazione della sua natura di banca popolare, è l’attenzione alla crescita sostenibile del sistema imprenditoriale ed ai bisogni delle famiglie. Le strategie di crescita sono definite con la consapevolezza del proprio ruolo e della propria responsabilità sociale nei confronti della comunità locale in cui opera, nella convinzione che le capacità di dialogo e di interazione con la società debbano rappresentare un elemento fondamentale della propria attività. Come abbiamo affermato anche in premessa, la Banca si impegna a favorire, sostenere e promuovere le attività imprenditoriali e le esigenze delle famiglie anche nei momenti di congiuntura sfavorevole. Per tale ragione, la Banca è intervenuta responsabilmente su più fronti per introdurre misure anticrisi sia per le piccole e medie imprese che per le famiglie. Accordo ABI per i finanziamenti delle PMI Nel 2015 il nostro Istituto ha aderito all’accordo in favore delle PMI denominato “Accordo per il credito 2015” che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2017 limitatamente per le imprese in ripresa (escludendo quindi le imprese in sviluppo e lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione). Operazioni oggetto dell’accordo, come già previsto per gli accordi precedenti, sono: 84 Operazioni di sospensione dei finanziamenti 31,22% Area di Roma Filiali Autonome • Al 31 dicembre 2015 risultano accolte 450 operazioni di sospensione, di cui 407 in adesione dell’Accordo ABI e 43 in deroga alle suddette condizioni per un debito residuo di 138.196.640 euro e capitale sospeso per 20.531.798 euro. Risultano altresì accolte 64 richieste di allungamento dei finanziamenti concessi di cui 33 in adesione al citato Accordo ABI e 31 in deroga alle condizioni suindicate, per un totale di 21.510.173 euro. Accordi ABI - Piano Famiglie L’accordo tra l’ABI e le principali Associazioni dei Consumatori denominato “Piano Famiglie” va a supporto delle famiglie in difficoltà quale programma di sostegno al mercato retail. Pertanto, la Banca ha aderito all’accordo sottoscritto il 31 marzo 2015, tra l’ABI e le principali Associazioni dei consumatori, avente l’obiettivo di ampliare le misure di sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso la sospensione della quota capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine, anche tenuto conto di quanto previsto dalla Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di Stabilità 2015). L'intervento si applica ai finanziamenti che rientrano nelle seguenti casistiche: • Mutui garantiti da ipoteca su immobili destinati ad abitazione principale • rediti ai consumatori di cui all’art. 121 del D.lgs 1 settembre 1993, n. 385 (TUB) C di durata superiore a 24 mesi, con piano di ammortamento predefinito “alla francese” (non revolving), erogati a persone fisiche a prescindere dalla tipologia di tasso Le caratteristiche dell’intervento prevedono: • ospensione della quota capitale dei finanziamenti di cui sopra per una durata non S superiore a 12 mesi e per una sola volta, su richiesta dell’intestatario del finanziamento da presentarsi entro il 31 dicembre 2017, al verificarsi di determinati eventi 85 • ospensione fino al raggiungimento di 12 mesi complessivi, per i soggetti che S abbiano già usufruito della sospensione del finanziamento per iniziative di legge, accordi con le associazione dei consumatori o per autoregolamentazione, purché siano trascorsi due anni dall’avvio dell’ultima sospensione ottenuta per lo stesso mutuo/finanziamento. Al 31 dicembre 2015 sono state accolte 98 operazioni di sospensione per totale di 9.948.329 euro in debito residuo e 1.227.219 euro in debito sospeso, quasi totalmente in deroga all’Accordo ABI e 47 operazioni di allungamento, anch’esse in deroga, per un totale di 4.920.708 euro Fondo di Solidarietà Consap per i Mutui per acquisto Prima casa Dal 27 aprile 2013, è possibile inoltrare a Consap, per il tramite della Banca, le istanze di sospensione dei mutui per l'acquisto della prima casa. L’ammissione al beneficio è subordinata esclusivamente all’accadimento di alcuni eventi riferiti alla persona del beneficiario, specificatamente dettagliati nel Regolamento Ministeriale che disciplina l’utilizzo dei fondi. Lo scopo del Fondo è quello di concorrere al pagamento degli oneri finanziari relativi alle rate dei mutui oggetto di sospensione, per un massimo di 18 mesi. A fronte della sospensione del pagamento delle rate di mutuo, il Fondo rimborsa alla banca gli oneri finanziari corrispondenti alla quota interessi delle rate per le quali ha effetto la sospensione del pagamento da parte del mutuatario. L’iniziativa sembra, ad oggi, aver registrato un modesto gradimento da parte della nostra Clientela, con sole 8 operazioni effettuate in tale regime. Accordi con i Confidi - Supporto al credito concesso alle imprese È noto che le piccole e medie imprese hanno maggiori difficoltà nell’accesso al capitale di credito e, in particolare al credito bancario, rispetto ad altre imprese di grandi dimensioni. Da parte della banca si rileva una certa difficoltà nella conoscenza dettagliata dei progetti da finanziare e delle capacità patrimoniali e finanziarie delle imprese. Ciò implica che gli investimenti delle PMI sono soggetti a vincoli finanziari più stringenti, specialmente in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, con la conseguenza che la competitività e le prospettive di crescita delle imprese stesse risultano penalizzate. L’importanza delle garanzie accessorie per le PMI e il riconoscimento delle loro difficoltà di patrimonializzazione e finanziamento, sono gli elementi alla base degli accordi cha la Banca Popolare del Lazio ha inteso stringere con una serie di soggetti scelti nel panorama dei Confidi. La Banca ha pertanto individuato nei Confidi quei soggetti, dotati di idonei mezzi patrimoniali, che possono fornire forme di garanzia adeguate alle PMI, consentendo da un lato di far ottenere alle stesse risorse finanziarie di cui hanno necessità e, dall’altro, di mitigare quei requisiti patrimoniali che la Banca deve rispettare. Nel corso dell’anno appena terminato l’attività sviluppata dalla Banca in accordo con i Consorzi di Garanzia Fidi - Confidi si conferma essere un importante strumento di agevolazione verso il segmento delle micro e piccole imprese. 86 A fine 2015, la Banca ha in essere circa 1.232 operazioni di finanziamento (+ 106 rispetto al 2014) che rientrano nell’ambito delle suddette convenzioni, per un erogato complessivo di circa 112,25 mln di euro in diverse forme tecniche (finanziamenti a rientro e affidamenti a revoca) e con un incremento di 13,75 mln di euro rispetto al 2014. I Confidi con i quali abbiamo stretto accordi di collaborazione sono diversi e diversificati per area geografica e/o settore economico. ArtigianCoop Società Cooperativa di Garanzia Frosinone Consap Spa – Fondo per il Credito ai Giovani Roma Confidi Lazio – Federlazio Roma Cooperativa Artigiana di Garanzia Società Cooperativa Latina Cooperativa Artigiana di Garanzia Società Cooperativa Roma CoopFidi – Confidi Unitario per L’Artigianato e la PMI Roma Fidimpresa Lazio Roma Fidimpresa Viterbo Soc. Cooperativa Viterbo Fondo di Garanzia tra micro/pmi API – Fidi Perugia Imprefidi Lazio Roma Confidi PMI Frosinone Lazio Innova Spa Roma I.S.M.E.A. (Società di gestione Fondi Agroalimentare - SGFA) Roma Ismea e il mondo agricolo Nel corso di questi ultimi anni, grazie all’impegno delle Filiali siamo riusciti a intercettare il nuovo “trend” di sviluppo che molte imprese agricole stanno percorrendo, ottenendo risultati di rilievo sia in termini quantitativi che qualitativi. L’attività in argomento è stata supportata da un accordo con una società di mediazione creditizia Coopcredit Srl, della quale ci siamo avvalsi per l’acquisizione delle nuove richieste di credito e per la gestione del Fondo SGFA di ISMEA, mediante il quale sono stati garantiti la quasi totalità dei crediti sopra evidenziati. Trattasi di un importante accordo stipulato a sostegno del settore agricolo, fortemente presente nella nostra regione e nel territorio presidiato dalla Banca. La SGFA – Società di 87 Gestione Fondi per l’Agroalimentare è una società totalmente controllata da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – Ente Pubblico Economico) che gestisce per conto della medesima, l’attività di rilascio di garanzie a fronte di finanziamenti bancari a breve, medio e lungo termine a favore di imprenditori agricoli. Tale garanzia è a sua volta garantita dallo Stato. Sono garantibili i finanziamenti finalizzati ad incrementare la competitività del comparto agricolo e diretti tra l’altro: a.alla realizzazione di opere di miglioramento fondiario, di miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi produttivi e dell’organizzazione delle attività di raccolta, lavorazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, ivi comprese tipologie di finanziamento come l’acquisto di quote latte e di bestiame, nonché quelle destinate alla crescita e in generale per lo sviluppo delle imprese; b.alla costruzione, acquisizione, ampliamento, ristrutturazione o al miglioramento di beni immobili per lo svolgimento delle attività agricole e di quelle connesse, ivi compreso l’acquisto di beni e servizi destinati ad incrementare il livello di sicurezza degli addetti; c.all’acquisto di nuove macchine ed attrezzature destinate allo svolgimento, al miglioramento, al potenziamento strutturale e all’innovazione tecnologica delle attività agricole e di quelle connesse, nonché ad interventi per la ricerca, la sperimentazione, l’innovazione tecnologica, la valorizzazione commerciale dei prodotti e la produzione di energia rinnovabile; d.alla ristrutturazione dei debiti aziendali e trasformazione a lungo termine di precedenti passività bancarie “in bonis” ovvero scadute da non oltre 90 giorni; e. all’acquisto di beni e servizi destinati all’attività produttiva dell’impresa agricola; f. alla ricostituzione della liquidità ovvero all’aumento del capitale aziendale. La garanzia SGFA/ISMEA garantisce dunque le imprese agricole (microimprese, piccole imprese e medie imprese) entro il limite del 70% del finanziamento, da elevarsi all’80% per i giovani agricoltori. Sulla base di questo accordo sono state portate a termine 73 operazioni di finanziamento (+ 44 operazioni rispetto al 2014) , per un credito totale pari a 27.893.597 euro al 31/12/2015, con un incremento di 15.133.878 euro sul 2014 (+ 54%). Nella seconda metà del 2015, è stata valutata l’opportunità di sostenere le imprese del settore agricolo che effettueranno investimenti avvalendosi del PSR (Piano Sviluppo Rurale) valido nel periodo 2016/2020. Il piano di sviluppo per il Lazio ha una dotazione di Eur 776 milioni di contributi da erogare alle imprese, valore che darà un impulso ad investimenti per circa 3 miliardi di euro. Con questa finalità e con la volontà di migliorare l’offerta dei servizi di consulenza alle imprese agricole che necessitano di credito ordinario di strumenti finanziari destinati allo sviluppo aziendale (finanziamenti a medio/lungo termine, anticipazioni PAC) e fornire strumenti di gestione dei flussi finanziari, è stato avviato il Progetto . Con il progetto Terrelab saremo in grado di “salire di livello”, in termini di comunicazione ed informazione al target di clientela nonché di capacità operativa. TerreLab offrirà alla clientela, attuale e potenziale, un’offerta a 360°, tramite un portale che andrà a creare occasioni di confronto ed approfondimento sulle novità normative di settore e sulle iniziative 88 imprenditoriali che lo riguardano. La Banca si impegnerà anche nella promozione di congressi e momenti di incontro che faciliteranno la diffusione di cultura e l’ampliamento delle relazioni, così da favorire la nascita e lo sviluppo di molte imprese ancora oggi di dimensioni troppo ridotte per poter competere efficacemente su mercati più ampi. t Offerta Giovani Universitari Dall’analisi della composizione della Clientela per fasce d’età, emerge che i giovani ne rappresentano una quota parte da implementare, individuando e sviluppando prodotti che possano meglio soddisfare le loro esigenze. In questo ambito, dando seguito ad uno degli impegni dichiarati in fase di programmazione delle attività di responsabilità sociale per l’anno 2014 la Banca, nel mese di novembre, ha dato il via ad un nuovo prodotto destinato al target in oggetto, prodotto peraltro di completamento di una più ampia offerta, realizzato secondo quanto previsto dalla particolare formula agevolata di cui al decreto interministeriale del 19/11/2010 (Diamogli Futuro). Esso è destinato principalmente a clienti "giovani", con età compresa tra i 18 ed i 40 anni e consiste in un finanziamento finalizzato alla copertura dei costi per la frequenza a corsi universitari e similari (compresi Master e corsi di specializzazione post-universitari), dietro verifica di alcuni requisiti, relativi al regolare pagamento delle tasse universitarie ed al voto di diploma o di laurea. I finanziamenti sono cumulabili tra loro (corsi di laurea e Master o altro) fino ad un ammontare massimo di 25.000 euro ed erogati in rate annuali di importo non inferiore a 3.000 euro e non superiore ai 5.000 euro. Le rate del finanziamento per i corsi e i Master, successive alla prima, vengono erogate previa presentazione al finanziatore dell’attestazione dell’iscrizione alle annualità successive dei predetti corsi e del superamento di almeno la metà degli esami previsti dal piano di studi relativi agli anni precedenti. La restituzione dei finanziamenti è da effettuarsi in un periodo compreso tra i tre e i cinque anni, con un piano di ammortamento del finanziamento che non può comunque iniziare prima del trentesimo mese successivo all’erogazione dell’ultima rata del finanziamento. L’ente Universitario può essere pubblico o privato, purché autorizzato dal MIUR a rilasciare titoli di studio aventi valore legale in Italia. L’accordo è stato sugellato nel mese di novembre 2014 presso Università la Sapienza - Facoltà di Economia di Latina, presso la quale 89 si è svolto un Convegno di presentazione del prodotto. Al prodotto descritto, viene abbinata la BPLazio CARD <30, la carta con IBAN da associare al conto corrente, che agli iscritti ad un ateneo universitario potrà essere rilasciata gratuitamente. Iniziativa di rilevazione della Customer Satisfaction Le nostre qualità non sono state riconosciute solo dalla stampa nazionale di settore, ma anche dai nostri clienti. Questo è quanto emerso dall’indagine sulla soddisfazione della clientela effettuata nel corso del 2015, da primaria azienda di livello nazionale per le indagini e le ricerche di mercato, quale la Nomesis. In sintesi, il “profilo di immagine” che la clientela percepisce è di una azienda il cui personale è apprezzato per la cortesia e la competenza ed è percepita come una banca che “ispira fiducia, è ben organizzata ed ha buoni “margini di crescita”. La Banca è apprezzata per il “rapporto diretto con il cliente”, per la “disponibilità e cortesia del personale” e per la “comodità di accesso alla rete Filiali sul territorio”. Sono state svolte due distinte indagini, una riservata ai privati consumatori e l’altra alle imprese. L’Ufficio Reclami provvederà quindi all’istruttoria della pratica avvalendosi della collaborazione delle varie funzioni aziendali necessarie, per poter poi fornire un riscontro esauriente al cliente, indicando le iniziative assunte nel merito. I termini di evasione dei reclami sono stabiliti in 30 giorni ad eccezione di quelli riguardanti i servizi d’investimento per i quali i tempi si allungano a 90 giorni. Nel corso del 2015, sono stati ricevuti in totale 213 reclami (- 15,81% rispetto al 2014). Di essi 103 sono stati accolti, 102 sono stati respinti e 8 accolti parzialmente. I tempi medi di risposta sono risultati pari a 29 giorni di calendario dal ricevimento del reclamo stesso, e dunque entro i termini previsti dalla legge. In relazione alle evidenze emerse nella trattazione dei reclami, si rileva che la Banca ha svolto nel continuo un ruolo proattivo per la gestione, ovvero per la mitigazione dei rischi riscontrati. Infatti, oltre a gestire ogni singolo reclamo ai fini dell’eventuale soluzione della singola problematica evidenziata nello stesso, la Banca individua delle misure specifiche di adeguamento della propria operatività, con l’obiettivo di migliorare il livello di servizio in caso di fenomeni riscontrati su scala più ampia. Accolti parzialmente 4% Accolti 48% Respinti 48% Nello specifico, i temi trattati nei questionari per i due segmenti hanno riguardato: le relazioni tra il personale e la clientela, le modalità di erogazione dei differenti servizi prestati ed il livello di soddisfazione percepito. Al riguardo, in una scala di valutazione da 1 (per nulla soddisfatto) a 10 (moltissimo soddisfatto), la soddisfazione complessiva manifestata ha assegnato una valutazione più che soddisfacente, con un voto medio pari a 7,5. La gestione dei reclami L’analisi del reclamo è per la Banca uno dei principali momenti di ascolto della Clientela che consente di monitorare il grado di soddisfazione, analizzando eventuali criticità del servizio e impostando di conseguenza le azioni correttive. La Banca indirizza i suoi dipendenti ad operare con trasparenza e chiarezza nei confronti della Clientela, mantenendo un comportamento diretto a spiegare le ragioni del proprio operato e le decisioni assunte. L’obiettivo principale è ovviamente quello di scongiurare l’insorgere del reclamo, ma nell’ipotesi in cui ciò dovesse accadere, la Banca si impegna a gestirlo con la massima attenzione, nella convinzione che tale gestione costituisca un importante strumento per il rafforzamento della relazione con il Cliente, in termini di soddisfazione e fiducia dello stesso. La gestione dei reclami è affidata all’Ufficio Reclami della Banca. I clienti possono presentare reclamo inviandolo tramite posta ordinaria (a mezzo lettera o a mezzo fax), posta elettronica o consegnandolo direttamente a mano presso una filiale, che provvederà all’inoltro al suddetto Ufficio, il quale, una volta ricevuto il reclamo, procederà al suo censimento in un apposito database per consentirne la corretta gestione ed il relativo monitoraggio. 90 Esito dei reclami Nel corso del 2015, oltre ai reclami ricevuti da parte dei Clienti, l’Ufficio reclami ha gestito anche le richieste di retrocessione provenienti direttamente dalle filiali, non configurabili come reclami ai sensi della normativa esterna ed interna. Nello specifico, si tratta di 57 richieste inerenti l’errata applicazione di condizioni e/o errata esecuzione di operazioni. Crediti al consumo e prestiti personali Crediti speciali (fondiario, agrario, ecc.) Polizze assicurative ramo vita Carte di credito Aspetti generali Titoli Bonifici diversi da transfrontalieri Mutui casa Altri servizi di incasso e pagamento Altre tipologie di prodotti e servizi Assegni Aperture di credito Carte di debito Altre forme di finanziamento Conti correnti e depositi a risparmio PR4-PR8 - Reclami per singolo servizio 2015 2014 0 10 20 30 40 50 60 70 91 80 I sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie – ADR Il Conciliatore Bancario e Finanziario e l’Arbitro Bancario Finanziario L’anno 2015 ha confermato la tendenza – che ha caratterizzato quest’ultimo periodo segnato dalla generale crisi economica - di costante e progressivo aumento dei contenziosi promossi dai clienti nei confronti del sistema bancario. Tale scenario ha reso sempre più indispensabile una gestione del contenzioso orientata ad attenuare la conflittualità fra la Banca e il cliente, partendo dal presupposto che anche il confronto costituisce un importante strumento di rafforzamento della relazione commerciale. In tale prospettiva, la Banca aderisce alle procedure di ADR (Alternative Dispute Resolution methods), la cui flessibilità e riservatezza contribuiscono a favorire, per quanto possibile, la risoluzione bonaria dei contrasti insorti con la clientela, evitando i tempi eccessivamente prolungati e i costi onerosi della giustizia ordinaria. Ad oggi, i sistemi di “Alternative Dispute Resolution” esistenti nel sistema finanziario italiano possono così identificarsi: • la procedura innanzi all’Arbitro Bancario e Finanziario presso la Banca d’Italia • la procedura di conciliazione e di arbitrato in materia di servizi di investimento innanzi la Camera di Conciliazione ed Arbitrato presso la Consob • le procedure di mediazione e di arbitrato innanzi agli altri organismi pubblici e privati iscritti presso il registro degli organismi di conciliazione del Ministero della Giustizia (per esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione ex art. 5 del D. Lgs. 28/2010) All’Arbitro Bancario e Finanziario - “A.B.F.” è stata demandata la risoluzione di tutte le controversie in materia di “operazioni e servizi bancari e finanziari”, il cui valore non sia superiore ad euro 100.000. Vige una condizione di procedibilità della domanda davanti all’A.B.F., ovverosia la necessità che il ricorso sia preceduto dalla proposizione di un reclamo all’intermediario. Qualora il cliente non sia soddisfatto dell’esito della procedura di reclamo ovvero lo stesso sia rimasto senza esito, potrà presentare il ricorso all’A.B.F.. La sua finalità è quella di arrivare ad una decisione, comunque inidonea a sostituirsi a quella dell’autorità giudiziaria, a cui le parti restano libere di aderire. Il provvedimento successivamente emesso dall’A.B.F. non è vincolante per le parti, salvo la pubblicità negativa che ne deriva nei confronti dell’intermediario in caso di non adempimento a quanto deciso dall’Arbitro stesso. I soggetti che possono ricorrere alla Camera di Conciliazione presso la Consob sono esclusivamente gli investitori diversi dalle cosiddette “controparti qualificate” e dai “clienti professionali”, che vogliono agire nei confronti degli intermediari per la “violazione da parte di questi degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza previsti nei rapporti contrattuali con gli investitori medesimi”. La Camera di Conciliazione è una delle procedure di A.D.R., attivata dall’investitore per controversie che non siano state sottoposte ad altre procedure e per le quali l’investitore abbia preventivamente esperito, ove previsto, il reclamo previsto dall’intermediario. 92 Ultima forma di A.D.R. presente nella legislazione nazionale è il Conciliatore Bancario istituito dall’Associazione Bancaria Italiana. Esso, è un’associazione privata per la soluzione stragiudiziale delle controversie in materia bancaria, finanziaria e societaria ed è iscritto al registro degli organismi di conciliazione presso il Ministero della Giustizia. Il Conciliatore Bancario costituisce un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie che fornisce servizi di conciliazione e arbitrato. Al suo interno opera l’Ombudsman– Giurì Bancario quale organo per la decisione di tutte quelle controversie che non rientrano nella competenza dell’A.B.F. Il funzionamento di questo organismo è stabilito dal regolamento per la trattazione dei reclami e dei ricorsi in materia di servizi e attività di investimento e le sue decisioni sono vincolanti per i soli istituti di credito e non per i clienti, ai quali viene sempre garantita la possibilità di adire la giustizia ordinaria. Nel corso del 2015 sono pervenute in totale 6 richieste di attivazione di ADR (più precisamente rivolte all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF): di essi, 2 ricorsi sono stati ricevuti nel corso del 2015, mentre gli altri 4 sono relativi a reclami ricevuti nel corso del 2014. Dei 6 ricorsi ABF anzidetti, solo 1 è stato accolto dal Collegio e si è concluso con un rimborso a favore del cliente, 1 è risultato inammissibile, mentre gli altri 4 risultano ancora all’esame. Trasparenza Rendere espliciti con chiarezza gli elementi essenziali di un rapporto contrattuale non significa soltanto osservare una norma giuridica. Il rispetto di questo principio, previsto dalla normativa sulla Trasparenza (Testo Unico Bancario e Disposizioni di Vigilanza della Banca d’Italia), nasce dalla consapevolezza che su di esso poggia su un elemento essenziale del rapporto con il Cliente: la Fiducia. Considerando la Trasparenza un valore di Responsabilità Sociale, la Banca vi dedica una particolare attenzione, attraverso la sensibilizzazione dei dipendenti ad operare in conformità alle norme. L’attenzione a ciò si traduce nell’assenza di reclami ricevuti nel 2015 con questa specifica motivazione. Nell’anno 2015 si è concluso il progetto di installazione presso tutte le filiali dei cosiddetti Chioschi informativi, denominati BplazioxTe, attraverso i quali la clientela può ottenere ogni informazione sulle principali caratteristiche e condizioni dell’operazione o del servizio offerto dalla Banca, accuratamente riportate all’interno di un documento, denominato “Foglio Informativo”. L’utilizzo di BplazioxTe in ambito trasparenza consente da un lato, di mitigare i rischi operativi e di non conformità alle norme sulla trasparenza; dall’altro, di operare secondo una logica di “green banking”, riducendo l’utilizzo di toner e di carta. Sin dai primi mesi del 2015, ogni filiale della Banca è stata dotata di un BplazioxTe, la cui accessibilità in modalità “touch screen” e la sempre più spiccata “familiarità” del pubblico verso la tecnologia informatica, ha permesso e consentirà sempre più una navigazione intuitiva ed agevole da parte della clientela-utente. 93 Privacy & Sicurezza Nell’anno 2015, con l’installazione del punti informativi Bplazioxte nelle filiali è migliorato l’impianto di comunicazione alla clientela. Questo mezzo di comunicazione ha permesso di rendere disponibili al pubblico, rapidamente e senza particolare impegno per il personale di filiale, i documenti inerenti la trasparenza bancaria e tutte le comunicazioni aziendali ed i principali moduli necessari per effettuare le operazioni in filiale. Tramite BPLazioxte sono state anche comunicate le principali campagne pubblicitarie e promozionali, da sempre pubblicate sugli ATM della Banca ed alcuni brevi video resi disponibili dalle società partner di prodotto. L’attività di comunicazione pubblicitaria e di offerta dei prodotti e servizi della Banca è stata orientata al miglioramento dei contenuti di servizio, evidenziando l’integrazione di nuove funzionalità per le carte di debito PiùtempoxTe, per comunicare la nuova opportunità in ambito automotive PiùlibertàxTe, per promuovere la diffusione dei prodotti bancari verso il target giovani PiùvacanzaxTe. Infine, è stato realizzato un sito internet dedicato www.bplazioxte.it, accessibile anche da propri dispositivi, tramite il quale è stato possibile promuovere gran parte delle iniziative commerciali. Antiriciclaggio La mission della Funzione Antiriciclaggio è quella di concorrere alla prevenzione dei rischi connessi all’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo ai sensi della normativa di riferimento (D.Lgs. 231/07). Nell' anno trascorso è proseguita l'attività formativa del personale sia in aula, sia negli interventi presso la rete che a distanza, con un totale di 369 ore di formazione. La Funzione ha collaborato con la funzione formazione alla pianificazione dell’attività formativa annuale in tema Antiriciclaggio, che sarà avviata nel 2016. A tal fine, nel 2015 è stata svolta una valutazione delle conoscenze in materia antiriciclaggio attraverso la funzionalità “test di ingresso” predisposta su una piattaforma be-learnig, che consentirà di effettuare una valutazione dell’apprendimento in aula. I corsi avranno una durata di 6 ore e saranno tenuti da formatori esterni di elevata professionalità, dal Delegato SOS e dall’Ufficio Processi e normative per quanto riguarda le procedure informatiche a disposizione, interessando complessivamente 369 dipendenti delle strutture periferiche (Operatori di sportello, Addetti fidi, Vice-titolari, Titolari, Capi Area, addetti ufficio fidi centrale, promotori e addetti Servizio Finanza Retail), suddivisi per aule omogenee. È proseguita con sempre maggior attenzione l'attività di monitoraggio costante, attuata dalle strutture di rete e di sede, sulle singole posizioni e in particolare sui profili di rischio della clientela, come pure riguardo alla sistemazione dei Questionari di Adeguata Verifica per i rapporti continuativi che ne sono privi. Nel 2014, la Banca ha ulteriormente perseguito l’obiettivo di sistemazione, intensificando e rendendo ancor più "mirati" gli sforzi, in particolare per i rapporti accesi successivamente al novembre 2007, al fine di evitare le conseguenze di cui ai commi 1 e 1-bis dell'art. 23 del D.Lgs. 231/2007 – “Obblighi di astensione e di restituzione dei fondi”. 94 La Banca esegue trattamenti di dati personali di varie categorie di soggetti (clienti, dipendenti, fornitori, amministratori ecc.) per molteplici fini. Nell’ottica di generare nella Clientela quel senso di fiducia che è condizione indispensabile per sviluppare rapporti durevoli, la Banca ha affrontato da tempo il problema della sicurezza dei dati personali ed in generale del trattamento delle informazioni ricevute, così come previsto dalla vigente normativa sulla Privacy (D.Lgs 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali” di seguito “Codice”), avuto riguardo anche alle interpretazioni del Garante. In considerazione del fatto che la maggior parte dei dati sono gestiti dal CSE, fornitore e gestore del sistema informatico della Banca, lo stesso è stato nominato “Responsabile del trattamento” e sono state poste in essere le opportune attività di auditing per la verifica dell’affidabilità e sicurezza dei trattamenti da questi effettuati. Allo scopo di consentire ai dipendenti – ciascuno di essi “incaricato del trattamento” di svolgere con consapevolezza e responsabilità il proprio lavoro, la Banca ha proseguito con le attività di formazione sia con strumenti multimediali che con specifiche attività di aula. Esiste, inoltre, un “Regolamento aziendale per il trattamento e la protezione dei dati personali” che descrive le linee guida, le istruzioni operative, le misure di sicurezza e gli obblighi per una gestione consapevole del trattamento dei dati. Sempre ai sensi della citata normativa, si conferma l’attività di aggiornamento annuale del “Documento Programmatico sulla Sicurezza” – DPS, documenti in cui sono descritte le misure emanate dalla Banca per garantire la sicurezza dei dati personali trattati. L’aggiornamento è legato in buona parte, all’analisi dei rischi che incombono sui dati ed alle relative misure di sicurezza e prevenzione per la mitigazione dei rischi stessi a tutela del patrimonio aziendale, a fronte anche degli eventi contemplati nel piano di continuità operativa, con particolare riferimento alle politiche adottate e da adottare per le copie di sicurezza e alle correlate misure organizzative e tecniche idonee al ripristino dei sistemi informatici attraverso i quali vengono erogati i servizi. Canali Distributivi e di Comunicazione Le modalità di contatto e di comunicazione con il cliente, per l’offerta di prodotti e servizi, si realizzano innanzitutto attraverso una rete sportelli, costituita da 58 Filiali distribuite sulle provincie di Roma (39), Latina (13), Frosinone (4) e Viterbo (2). Nelle stesse zone sono stati collocati 68 ATM. L’approccio multicanale della Banca si esplica inoltre attraverso la Rete dei Promotori Finanziari, tramite la quale è possibile realizzare anche l’offerta fuori sede oltre che assistere più assiduamente la clientela che desidera essere contattata, anche in orari diversi da quelli standard, presso il proprio domicilio o sede di lavoro. Attivi dal 1999, i Promotori Finanziari svolgono la loro attività in un contesto in continua evoluzione, dove le conoscenze e la qualità del servizio prestato rappresentano il vero valore aggiunto. I Promotori sono consulenti specializzati abilitati a tutte le attività di investimento, finanziamento, previdenza integrativa e assicurativa, con l’obiettivo di garantire sempre un servizio di alto livello. I nostri Promotori sono dipendenti della Banca che operano, non esclusivamente, su quattro zone ben definite: la zona Pontina, la zona Casilina, i Castelli Romani e Roma. 95 Il Personal Financial Division – Private Banking, opera in stretta sinergia con le filiali e continua a rilevare l’apprezzamento della clientela di elevato standing alla ricerca di rapporti basati sulla massima personalizzazione e riservatezza. Nell’ambito della multicanalità, si collocano inoltre i “Canali Diretti”. Si rileva un CRESCENTE UTILIZZO DEI CANALI ON LINE. Internet rappresenta il principale strumento di comunicazione Banca/Clienti, i quali ricorrono regolarmente ai servizi digitali per via della comodità di effettuare operazioni senza recarsi in Banca e senza limiti di orario. I Canali Diretti consentono inoltre vantaggi per il cliente a livello di costi e commissioni, inferiori rispetto all’operatività tradizionale, generando un beneficio per l’ambiente legato alla dematerializzazione delle operazioni e dei documenti. BPLazio – Web, nelle sue varie formule, rappresenta sempre più la continuità operativa per la clientela. Il CBI-Corporate Banking Interbancario e l’Internet Banking-“BPlazio OnLine”, consentono alla clientela di fruire dei prodotti e servizi bancari 24 ore su 24. Nel 2015, attraverso il canale telematico sono state effettuate il 78% delle disposizioni di bonifico. Riguardo ai pagamenti di imposte (F24 on line), il 35% è stato effettuato tramite Entratel/FiscoOnLine mentre il 28% è stato effettuato tramite canale CBI. Riguardo ai pagamenti/incassi, si segnala che il 30% è stato effettuato tramite la nostra applicazione 'BPLazio web', mentre il 38% dei pagamenti/incassi è stato effettuato tramite canale CBI. Il Servizio BPLazio Tel, infine, rappresenta la risposta mobile per consentire ad un’ampia utenza di avere la banca sempre a portata di mano. Tale servizio arricchisce i mezzi di pagamento con sistemi di sicurezza tecnologici (SMS) che garantiscono il controllo delle spese effettuate con carte plastiche. Servizi evoluti Nel corso del 2015 sono proseguite le attività di raccordo tra la funzione tecnico-organizzativa della Banca e il Marketing per l’attivazione dei servizi evoluti sul canale Web e gli ATM. Sono stati messe a regime le attività inerenti i servizi attivati a fine 2014, di seguito indicati: Banca Virtuale/applicazione ‘BPLazio web’ per il pagamento delle deleghe F24 in modalità telematica a cura del singolo cliente. My Bank ovvero una nuova piattaforma di pagamento che consente l’esecuzione di una operazione di acquisto su e-commerce utilizzando il conto corrente del cliente debitore e disponendo automaticamente un pagamento SCT (SEPA CREDIT TRANSFER) irrevocabile a favore del conto corrente dell’esercente titolare del sito internet interessato. CBILL che consiste in un nuovo sistema di pagamento online degli importi dovuti dalla clientela titolare di utenze domestiche, in alternativa al pagamento del bollettino postale. Tale strumento, che si affianca al nuovo SDD (che dal 01/01/2014 ha sostituito il consolidato RID), rappresenta, dunque, un’alternativa al bollettino postale, può essere fruito da quella fascia di clientela che non vuole dare autorizzazioni permanenti di addebito e, comunque, è utilizzabile per gli Enti (fornitori) che hanno aderito a CBILL. È stata inoltre completata, sempre sul canale Internet Banking, la fase di test sulla piattaforma "PagoPA", che consentirà di effettuare pagamenti a favore di Enti Pubblici convenzionati con addebito diretto sul conto corrente del cliente. Sono state, infine, abilitate tutte le carte plastiche di debito ai nuovi servizi (informativi e dispositivi) utilizzabili tramite ATM della Banca. 96 Altri servizi evoluti, attualmente in fase di predisposizione, saranno quanto prima attivati e quindi disponibili per la Clientela nell'esercizio 2016 (Fatturazione Elettronica per le imprese e Prelievo con Smartphone da ATM della Banca). Per anticipazioni in argomento è possibile consultare il Capitolo dedicato agli Impegni di Miglioramento. Conservazione sostitutiva, Data certa e Posta certificata Nel 2015 è stato attivato con l'Outsourcer informatico CSE (conservatore attivo accreditato AGiD) il servizio di “conservazione a norma", avviando sin da subito l'archiviazione con valore legale delle mail PEC (comprese ricevute di lettura) e dei documenti allegati (comunicazioni periodiche, estratti conto, documenti di sintesi, contabili, comunicazioni diverse) inviate alla clientela titolare di Partita IVA dotata, per legge, di un indirizzo di posta elettronica certificata. La conservazione sostitutiva è una procedura disciplinata dalla legge italiana in grado di garantire nel tempo la validità legale di un documento informatico, inteso come una rappresentazione di atti o fatti e dati su un supporto sia esso cartaceo o informatico (delibera 11/2004 del Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione -CNIPA). La conservazione sostitutiva equipara i documenti cartacei a quelli elettronici a condizione che sia stata apposta la firma digitale e la marca temporale, requisiti questi che “bloccano”, di fatto, il documento conservato digitalmente nella forma, nel contenuto e nella data. Questo progetto risponde pertanto a esigenze diverse: da un lato, quella di efficientare i processi operativi interni e di contenere, per quanto possibile, i rischi operativi, legali e di non conformità alle norme, nonché operare secondo una logica di “green banking”, riducendo l’utilizzo di toner e di carta. 97 Collettività & AmbienteSolidarietà e sussidiarietà sono i principi che da sempre ispirano l’operato della Banca Popolare del Lazio, valori naturali, ancora più importanti e preziosi di fronte al perdurare della crisi economica che ha colpito il nostro Paese. In questo quadro di difficoltà, consapevole delle proprie capacità e grazie ai meccanismi cooperativi che la governano, la nostra Banca mantiene l’azione di sostegno delle comunità e dei territori locali. Espressione del territorio dove è insediata, la Banca Popolare del Lazio accoglie richieste di sostegno da parte della propria comunità, a beneficio di interventi di restauro, conservazione e salvaguarda del patrimonio artistico che caratterizza i paesi limitrofi. A tali iniziative si affiancano anche tutte le altre attività finalizzate alla diffusione di eventi e manifestazioni assistenziali, folkloristiche, musicali, cinematografiche, sportive e didattiche. Azienda Agricola Di Meo Remo - Latina Specializzata nella coltivazione ortoflorovivaistica e di piante officinali ed aromatiche.L'Azienda occupa una posizione di leadership nel panorama florovivaistico italiano, produce piante da orto con un assortimento di circa 150 varieta' altamente produttive e rispondenti agli stessi criteri di qualità applicati nell'orticoltura professionale, nonché una notevole quantità di piante aromatiche commercializzate con il marchio Hobby Orto e certificate Global Gap, una certificazione internazionale che garantisce l'igiene e la qualità di tutti quei prodotti che vengono distribuiti e consumati freschi. 99 Politiche di sviluppo sociale del Territorio In ragione della sua essenza e dei dettami Statutari di cui all'art.3, che prevedono la destinazione di una quota dell'utile d'esercizio "non superiore al 2%" devoluta a "scopi di beneficenza assistenza e di pubblico interesse in favore dei territori serviti", il Consiglio di Amministrazione ha deliberato nel corso del 2015, interventi economici per complessivi 207.350,00. Agli interventi di liberalità devoluti attraverso l'utilizzo di un Fondo di beneficenza, si aggiungono anche le diverse sponsorizzazioni concesse per iniziative culturali, sociali, ricreative e soprattutto a sostegno di associazioni sportive. Mondo sanitario assistenziale €18.150,00 Cultura e progetti didattici €59.610,00 Eventi religiosi e parrocchie €42.600,00 Sport €86.990,00 Ente Contributo Associazione Culturale "Latium" Manifestazione folkloristica, alla quale partecipano gruppi provenienti da ogni parte del mondo, che si riunisco per la Giornata del Folklore Internazionale. L’Associazione opera principalmente per la valorizzazione dell'immagine del Lazio, sia in Italia che nel mondo, agendo nell'ambito del Folklore e delle Arti Tradizionali. Associazione Culturale Porte Aperte Seconda edizione del progetto “Natale Riciclando”, evento creato in occasione delle festività natalizie per coinvolgere la città di Velletri in modo globale, nella promozione dei prodotti locali. Il tema principale della manifestazione è la cultura del riciclo, capace di creare una coscienza civica attraverso momenti di riflessione, mostre ed eventi sull’argomento. Associazione Culturale “Idee In Corso” L’associazione ha come scopo la promozione della cultura nei suoi diversi aspetti e favorisce l’aggregazione offrendo alla comunità utili strumenti per meglio conoscere e vivere la realtà sociale. I progetti sviluppati mirano alla rivalorizzazione del territorio, alla tutela, e monitoraggio del mondo della scuola e alla realizzazione di eventi socio-culturali. Associazione “One Concept” L’Associazione promuove eventi di carattere culturale e musicale. L’evento “Sound Park 2015”, è stato caratterizzato da attività ricreative, sportive, artistiche e concerti musicali. Associazione Culturale “Citta’ Per L’uomo” Diciottesima edizione del Festival del Cinema “Lo scenario è donna”, svolto nella città di Fiano Romano con il patrocino del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Lazio e del Comune di Fiano Romano. Associazione Culturale di Boville “Libertà e Partecipazione” L’Associazione, promuove iniziative di formazione musicale, per la valorizzazione della libertà di espressione cultuale e sociale. L’evento è finalizzato alla promozione della cultura musicale a livello nazionale attraverso la realizzazione di un concorso riservato ad alunni di scuole secondarie, licei e conservatori. Fondazione Campus Musica Il Campus realizza il Festival Pontino della musica ed è giunto nel 2015 alla sua 51ª edizione. Svolge corsi internazionali di alto perfezionamento musicale a Sermoneta, con docenti di fama mondiale; esso è polo di riferimento nel panorama musicale internazionale. Associazione Culturale Guaranà L’Associazione organizza il consueto "Festival dei Castelli Romani", gara musicale tra interpreti, cantautori, band o solisti. L'Associazione propone diversi eventi musicali, con l'obiettivo di valorizzare, promuovere e sostenere i giovani talenti che producono musica d'autore. Interventi nel sociale Interventi sociali e culturali L’attenzione della Banca nei confronti della Collettività si concretizza anche nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale, storico ed artistico, attraverso il sostegno ad iniziative che favoriscono il consolidamento ed il rafforzamento dell’economia locale. Si ricordano di seguito alcune tra le iniziative più significative del 2015: Associazione di Promozione Culturale Domenico Purificato Contributo concesso in occasione della ricorrenza del centenario dalla nascita del Maestro Domenico Purificato, artista che ha dedicato l’intera vita all’arte e alla cultura del nostro territorio. L’occasione del centenario consente la riscoperta e la rivisitazione della pittura dell’artista attraverso gli aspetti più significativi e profondi in essa presenti, con particolare attenzione riservata alla figura dell'artista, difensore assiduo del paesaggio, appassionato del territorio e delle tradizioni pontine e ciociare. Le iniziative realizzate durante l’anno hanno riguardato mostre, convegni, incontri, proiezioni e pubblicazioni. 100 101 Si ricordano inoltre alcuni importanti contributi e sponsorizzazioni concessi per la realizzazione di Sagre e Feste popolari, organizzate per la promozione della cultura del territorio e dei prodotti locali: Ente Contributo Festa delle Camelie Appuntamento botanico e culturale organizzato dal Comune di Velletri, giunto alla sua 21ª edizione. L'evento, tra le principali iniziative del Comune, ha l'obiettivo di valorizzare i prodotti locali tipici ed il patrimonio storico culturale della città di Velletri. Un patrimonio importante, testimone delle tradizioni e della storia della città veliterna, da non disperdere ma tramandare, far conoscere ed apprezzare ad un pubblico sempre più vasto. Festa dell’uva e dei Vini Evento di rilevanza per la storia della città di Velletri, si svolge in occasione dell'annuale vendemmia; a corredo della stessa vengono allestiti mercatini dell'antiquariato, carri allegorici, mostre d'arte, mostre fotografiche, passeggiate "enologiche" e tanti spettacoli di danza, folklore e soprattutto musica. Associazione Fungo Porcino La manifestazione culturale nasce esclusivamente con lo scopo di promuovere lo sviluppo e lo svolgimento di attività sociali e per il perseguimento di finalità di solidarietà sociale e di beneficenza, quali la tutela, salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente, delle risorse naturali e turistico – ambientali. Interventi a sostegno di attività didattiche e scuole La Banca Popolare del Lazio nel corso nel 2015 ha contribuito al sostegno di iniziative scolastiche e progetti didattici, attraverso la realizzazione di eventi, manifestazioni, progetti socio-culturali promossi da scuole o associazioni culturali. Tra questi si ricordano i contributi più significativi: Ente Contributo Scuola dell’infanzia Santa Marta di Velletri Contributo alla Scuola d’Infanzia Paritaria Santa Marta “Casa Betania”, per il progetto didattico 2015-2016, sul tema della sensibilizzazione alla salvaguardia dell’ambiente dal nome “L’albero delle 4 stagioni”. Lions Club Latina Terre Pontine Sostegno al progetto “Adolescenza”, organizzato per gli studenti delle scuole medie, al fine di prevenire disagi e devianze, promuovendo un percorso di crescita personale attraverso la conoscenza di se stessi nel contesto sociale di appartenenza, sviluppo delle competenze di ascolto, comunicazione e riflessione per facilitare un maggior ascolto ed impegno nelle materie scolastiche. 102 Ente Contributo Gruppo Archeologico Artena Associazione di volontari impegnata nella salvaguardia e divulgazione alle nuove generazioni, del patrimonio storico ed artistico della cittadina di Artena. Il gruppo è impegnato nell’organizzazione di conferenze ed incontri tematici con i ragazzi; nel 2015 è stato realizzato un concorso artistico letterario intitolato “Artena: terra di antichi reperti archeologici. Cosa diresti ad un turista appassionato di archeologia venuto a visitare il tuo paese?”, in grado di stimolare i ragazzi nella ricerca di notizie storiche ed artistiche sulla propria città. Pubblicazioni Nello stesso ambito socio-culturale ricordiamo alcune pubblicazioni di carattere storico, culturale, religioso, didattico e poetico di stimati autori locali, che la Banca ha sostenuto nel corso dell'anno. Si ricordano tra le più significative: Centro Internazionale Studi Borgiani Sostegno per la pubblicazione del IV quaderno CISB, la Charta Borgiana e l’illuminismo a Roma. La pubblicazione nasce per favorire la diffusione dei testi scientifici del CISB, istituzione culturale punto di riferimento accademico nel panorama culturale italiano. Trattasi in una prima parte della ristampa di testi tradotti dal danese e in una seconda monografica, realizzata in collaborazione con il Centro di Studi Papirologici dell’Università di Lecce, dedicata a nuovi studi e ricerche sulla Charta Borgiana, la cui traduzione e pubblicazione diede origine alla moderna scienza papirologica. Ente Contributo Monsignor Dino Zadi Vescovo Diocesi Civita Castellana Sostegno pubblicazione del “Diario autografo di guerra”, ristampa in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, scritto dal Sergente Giuseppe Zadi che ha vissuto in prima persona gli eventi. Club Archeologico Latina Contributo per realizzazione del quinto quaderno di archeologia dedicato al casale di Pio VI di Pontinia. Associazione Padre Italo Laracca Contributo concesso per la ristampa del diario di guerra “Tra le rovine di Velletri”, scritto da Padre Italo Laracca. Associazione Culturale Mons. Giuseppe Centra Sostegno per realizzazione del concorso di poesia “Goccia d’Oro”, dedicato ai ragazzi. 103 Convegni La Banca Popolare del Lazio nel corso dell’anno ha organizzato e sostenuto lo svolgimento di convegni e conferenze, alcuni dei quali svolti anche presso la propria Sala Assemblee. Tra quelli più significativi ricordiamo: Convegno Federlazio Latina. Alla conferenza stampa, tenutasi presso la Federlazio di Latina, sono stati illustrati i dati dell’analisi congiunturale, estratti su un campione di 350 imprese rappresentative del tessuto economico e produttivo della nostra Regione. All’evento il nostro Direttore Generale, rag. Massimo Lucidi, insieme all’economista docente dell’Università della Sapienza di Roma, prof. Berbardino Quattrociocchi, hanno presentato un importante provvedimento attuato dalla Banca Centrale Europea (Q.E.), impegnata ad attuare una serie di misure volte a ristabilire il clima di fiducia nei mercati finanziari e contrastare la sfavorevole dinamica della crescita economica e degli aggregati creditizi. Corso Comunicazione per Aziende Agroalimentari. Di notevole successo il corso di introduzione alla comunicazione online per aziende agroalimentari, tenuto dal dott. Fabio Ciarla, giornalista professionista con esperienza decennale nella comunicazione d’impresa ed in collaborazione con il CRA-ENC ex Cantina Sperimentale di Velletri presso la sede dell’Unità Operativa di ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia Centromeridionale della cantina Sperimentale. L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Velletri, del Parco Regionale dei Castelli Romani, Confagricoltura Roma, Rotary Club Velletri e molti altri. L’iniziativa ha avuto l’intento di avvicinare le imprese del settore agroalimentare, grandi e piccole, ad un sistema di comunicazione virtuale, come il web ed i social network, questo in quanto la vita di oggi si svolge anche e soprattutto online. Ente Contributo Associazione Culturale Teorema Sostegno per la realizzazione del convegno “Le forme della solidarietà nell’economia locale: esperienze ed interventi”, un momento di confronto dove si è discusso sul contrasto della marginalità economica e sociale che ha colpito la popolazione negli ultimi anni. All’evento svoltosi a Roma erano presenti esponenti del mondo imprenditoriale, sindacati ed amministratori pubblici. Associazione Memoria 900 Associazione Nazionale Avvocati Italiani 104 Evento svolto nella sala del dopolavoro ferroviario di Velletri, dove è stata presentata l’Associazione Culturale Memorie 900 ed il loro nuovo progetto. L’incontro ha ripercorso testimonianze di coloro che vissero il dramma della seconda guerra mondiale, per arrivare a costruire un archivio della memoria, progetto teso al recupero degli eventi più significativi del 900, per comprendere la trasformazione della nostra comunità. Interventi a sostegno del mondo sanitario e assistenziale Nel corso del 2015 la Banca Popolare del Lazio ha partecipato e contribuito ad iniziative, progetti ed eventi di carattere solidaristico di diversa natura, sostenendo associazioni noprofit che operano con scopi sociali e benefici nell’ambito del territorio. Tra le iniziative più significative si ricordano: Ente Contributo Assohandicap Onlus e Fondazione Futuro Onlus Contributo concesso in favore di attività sociosanitarie delle Onlus che cooperano allo scopo di promuovere, sostenere e favorire l’assistenza socio-sanitaria a favore dei portatori di handicap Associazione Onlus “In Ricordo di Daniele” Contributo concesso per l’acquisto di apparecchiatura sanitaria, necessaria al Reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. La Onlus si occupa della raccolta fondi destinata principalmente alla lotta contro l’AIDS ed alla ricerca. Associazione Nuova Velletri Per Il Mali Nvpm Contributo concesso per la realizzazioni di pozzi, orti ed allevamenti a beneficio della popolazione locale. L’Associazione svolge la propria attività principalmente nel settore idroagricolo e nutrizionale nella Regione del Mali. Associazione San Girolamo Emiliani O.n.l.u.s Contributo concesso alla struttura di accoglienza che si occupa di sostenere i poveri e gli emarginati. Associazione Giacomo Cianchetti Onlus Contributo concesso per l’acquisto di macchinari necessari al reparto di oncologia pediatrico dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Interventi a sostegno delle Parrocchie e degli Eventi religiosi La Banca Popolare del Lazio rinnova il suo sostegno a Parrocchie, Associazioni ed Istituti per la realizzazione di feste religiose ed eventi socio-culturali, nonché per la conservazione di beni architettonici. Tra i tanti contributi concessi si ricordano: Basilica Cattedrale San Clemente Sostegno all’importante progetto iconografico della Porta Santa, destinata a divenire un segno perenne dell’anno Giubilare della Misericordia in comunione con altre Chiese nel mondo. L’opera che sarà realizzata nel corso del 2016, è stata ideata dal maestro veliterno Giancarlo Soprano. Ideata e realizzata in bronzo, sostituirà l’attuale portone della Cattedrale. Sostegno per la realizzazione del convegno “Rincorrendo la giustizia-i reati di oggi”. 105 Ente Contributo Basilica Concattedrale di San Cesareo Contributo concesso per il restauro della cappellina Immacolata della Concattedrale di Terracina. Associazione della Passione Di Cristo Sostegno per la Sacra Rappresentazione che si svolge in occasione del Venerdì Santo a Sezze. L’evento caratterizza la città di Sezze e l’intera Regione Lazio sul piano culturale e a livello nazionale ed internazionale. Diocesi Velletri-Segni Centro di Spiritualità Santa Marta Dell’acero Sostegno per la realizzazione della festa “ES Acero Live on Acero – Contest tra band musicali”, con lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere i giovani, evidenziando l’importanza di costruire relazioni amicali e rafforzare la coesione sociale, migliorando la capacità di creare valore. Ente Contributo Associazione Ginnastica Velitrae Asd Sostegno per la realizzazione di iniziative sportive tra cui la gara di carattere Regionale denominata il “Trofeo Velitrae”. Asd Pallavolo Velletri Sostegno attività sportive dell’associazione finalizzate a manifestazioni agonistiche e promozionali. Asd Ciclistica Lc Contributo concesso per la sesta edizione del “Memorial Cingolani Luciana”, gara ciclistica Nazionale, tenutasi a Ciampino, riservata alla classe juniores alla quale ogni anno partecipano numerosi ciclisti provenienti da ogni parte d’Italia. Top Volley Latina Sponsorizzane del campionato di serie A1 maschile. S.s. Lazio Sponsorizzazione al Campionato di Calcio serie A presso lo Stadio Olimpico di Roma. Interventi a sostegno di attività sportive La Banca Popolare del Lazio, mediante erogazioni liberali e sponsorizzazioni pubblicitarie, sostiene enti, associazioni, comitati e altre istituzioni di carattere pubblico e/o privato, che svolgono attività nel campo dello sport e nel sociale. La nostra Banca è consapevole dell’importanza educativa e sociale dello sport a beneficio della crescita e dello sviluppo soprattutto dei giovani. Special Olympics Latina. Sostegno concesso per la realizzazione del programma internazione di allenamento sportivo e competizioni atletiche per persone, ragazzi ed adulti, con disabilità intellettive. La missione dell’associazione è quella di diffondere lo sport unificato promuovendolo in tutte le sue sfaccettature, dagli allenamenti alla pratica dello sport che sono rivolti a tutti coloro che convivono con la disabilità, ma che con coraggio si addentrano in questa sfida, con l’obiettivo di creare la possibilità di introdursi in una società senza barriere. Ente Contributo Associazione Sportiva Dilettantistica Montain Freedom di Daniele Nardi Sponsorizzazione per l’alpinista di Sezze Daniele Nardi, finalizzata alla realizzazione di video e foto che documentano le emozionati imprese dell’atleta, unico nel suo genere. La passione e la conoscenza spingono l’alpinista verso nuove sfide alla scoperta della Thalay Sagar, una delle più altre montagne al mondo, in India, ritenuta la più difficile. Prosegue verso il Nanga Parbat la montagna impossibile del Pakistan, raggiungendo il record invernale a quota 7830m. Nuova meta per il 2016, non ancora rivelata, alla scoperta di una montagna tra i Pakistan e l’India. Politiche ambientali Negli ultimi anni il tema dei cambiamenti climatici causati dall’incremento dei gas serra nell’atmosfera sta rivestendo una importanza crescente, sia per le conseguenze che essi comportano, sia per le misure che occorrerà adottare per contrastarne gli effetti. Le minacce indotte da tali cambiamenti hanno indotto i Governi di alcuni Paesi alla creazione di accordi che consentano una riduzione delle emissioni. Ad esempio, l’Europa si è posta alcuni obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale che, anche per l’Italia, comporteranno un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, una riduzione dei consumi energetici ed una riduzione delle emissioni inquinanti. Appare fortemente condivisa l’opinione che per realizzare un progetto di sostenibilità ambientale, sia necessario assicurare la presenza e la qualità di un approccio integrato e sistemico di forze politiche, economiche e sociali, tale da divenire un fattore propulsivo per gli investimenti in “ottica verde”.In tale contesto e tenendo conto della necessità di creare condizioni favorevoli per lo sviluppo della Green Economy, la Banca ha innalzato il livello di attenzione verso le politiche ambientali, attuando alcune iniziative finalizzate all’ottimizzazione dei consumi dei materiali oltre che alla diffusione all’interno della propria struttura di una cultura del risparmio e di un utilizzo ponderato delle risorse. Tutelare l’ambiente con l’innovazione si può, attraverso l’assunzione di comportamenti virtuosi, talvolta anche a scapito di chiare convenienze economiche. La Banca Popolare del Lazio ha dichiarato di volersi impegnarsi nella ricerca e nella introduzione di soluzioni e innovazioni organizzative e tecnologiche che, incidendo sui processi di lavoro, tendano a ridurre le emissioni, ad ottenere risparmi energetici, nell’uso della carta e dei toner ed una riduzione dei rifiuti ovvero un miglior trattamento. Nel corso del 2015 è stato portato a compimento il progetto di attivazione dei “chioschi Informatici”, denominati “BPlazioxTe”, distribuiti in tutte le filiali dell’Istituto, rispondendo sia ad esigenze di contenimento dei rischi operativi e di non conformità, sia ad esigenze informative nei confronti della clientela, operando in ottica di “green bank”, ovvero riducendo 107 l’utilizzo di toner e la stampa di carta. Realizzata con successo anche la prima parte del progetto di Conservazione Sostitutiva, Data Certa e Posta certificata che, avviato già nel corso del 2014, si è concluso con l’attivazione del servizio di invio della corrispondenza a mezzo e-mail PEC. Tale progetto consente innanzitutto di lavorare in ottica "greenbank", risparmiare sui costi di stampa, di stoccaggio e di archiviazione, ma anche di efficientare i processi operativi interni di ricerca e controllo ed una mitigazione dei rischi operativi e legali. La conservazione sostitutiva è una procedura disciplinata dalla legge italiana in grado di garantire nel tempo la validità legale di un documento informatico. La conservazione sostitutiva equipara i documenti cartacei a quelli elettronici a condizione che sia stata apposta la firma digitale e la marca temporale, requisiti questi che “bloccano” , di fatto, il documento conservato digitalmente nella forma, nel contenuto e nella data. Al riguardo, il nostro Outsourcer di sistemi informativi (CSE), ha ricevuto l’accredito da parte dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) come “conservatore attivo” di documenti digitali e, quindi, quale prestatore del servizio in argomento, è il “responsabile della conservazione” di documenti “a norma”. EN1 - Materie Prime in Kg annui Carta acquistata EN22 - Rifiuti Speciali in kg annui Rifiuti speciali 1.289 Nelle filiali già esistenti, è stato studiato un piano di sostituzione delle vecchie lampade con le più innovative lampade Led. Con qualche difficoltà la Banca sta cercando di portare avanti il Progetto di e-mobility. La mobilità “sostenibile” è un tema particolarmente sentito, in relazione al quale ci sono certamente spinte al cambiamento, ma forti sono anche le resistenze, dovute ad alcune remore da abbattere per soddisfare le attese dei consumatori. La Banca non rinuncia all’obiettivo di creare un prodotto bancario che favorisca l’acquisto di “auto green”, in concomitanza con la stipula di accordi di partenariato con le amministrazioni comunali del territorio per l’installazione e la manutenzione di punti di rifornimento. Sono stati avviati a tale specifico scopo una serie di contatti con i Comuni al fine di favorire iniziative della specie. 35.802 Nel corso dell’anno, la Banca ha dato avvio ad una piccola innovazione del modus operandi delle riunioni del Consiglio di Amministrazione introducendo le basi di una soluzione che, opportunamente migliorata ed implementata, andrà in futuro a velocizzare e semplificare il lavoro relativo alla circolazione dei flussi informativi da/per il Consiglio di Amministrazione, favorendo la partecipazione attiva dei consiglieri alla governance aziendale. La soluzione consiste nell’utilizzo di tablet che consentono la visualizzazione dei documenti all’ordine del giorno, rispettando tutti i vincoli dettati dalla privacy bancaria e garantendo la sicurezza dei dati, agevolando così l’operatività di consiglieri. Anche questa soluzione consentirà un risparmio nell’utilizzo della carta e dei toner. Le nuove filiali e quelle ristrutturate, a partire dal 2013, hanno adottato soluzioni edilizie e tecnologie nell’impiantistica che tengono presente l’esigenza di ridurre i consumi di energia per illuminazione e riscaldamento o condizionamento. 108 109 I FornitoriLa Banca Popolare del Lazio s’impegna costantemente per il miglioramento della qualità della relazione con i fornitori in quanto essi sono parte della catena di creazione del valore. La qualità dei servizi offerti a tutti gli Stakeholder dipende anche dagli standards delle forniture ricevute e ciò vale in modo particolare per le forniture relative all’informatica, ai servizi di manutenzione ed alle telecomunicazioni. L’OBIETTIVO perseguito dalla Banca in questo ambito è quello di realizzare relazioni di reciproca soddisfazione che consentano di ottenere le migliori condizioni di mercato e di qualità per gli acquisti di beni e servizi. Inoltre, in considerazione della sua vocazione localistica e quindi del dichiarato legame con il territorio, la Banca, ferme restando le valutazioni sul rapporto qualità/prezzo, come sull’affidabilità e sull’efficienza, privilegia gli imprenditori locali. Terra e Sole Società Agricola Srl - Castrocielo (Frosinone) Specializzata nella coltivazione aeroponica, innovativa modalità di coltivazione in serra, fuori terra, mediante utilizzo dell’aerazione e nebulizzazione di sostanze nutritive all’interno una struttura di canali precostituiti 111 Politica di acquisto Al fine di raggiungere l’obiettivo dichiarato, la Banca ha individuato un Processo sulla gestione delle spese. Con tale processo la Banca ha inteso appunto regolamentare il complesso delle modalità operative inerenti la gestione delle spese, quindi le tutte le varie fasi che partono dalla formulazione degli ordini di acquisto con il riscontro dei beni e servizi ricevuti; la contabilizzazione ed il pagamento delle fatture, la gestione delle scorte di magazzino, sino alla manutenzione dei beni mobili ed immobili. Deputata al presidio delle spese amministrative vi è un’unità organizzativa, denominata Ufficio Acquisti, il cui scopo consiste appunto nel presidiare il ciclo degli acquisti, sviluppando azioni di riduzione/risparmio dei costi con l'intento ultimo di perseguire economie di scala e di scopo, di soddisfare e qualificare le effettive esigenze di tutti i "clienti interni", nonché quello di presidiare l'efficacia, l'efficienza ed il corretto funzionamento del ciclo degli acquisti, ottimizzando, infine, le condizioni tecniche ed economiche dei contratti di fornitura. Nell’Albo Fornitori sono raccolte tutte le informazioni, generali e specifiche, relative agli operatori economici che risultano in possesso dei requisiti professionali ed etici ritenuti idonei dalla Banca per l’affidamento di forniture di beni e servizi strumentali all’attività dell’Istituto. Tra le famiglie di spesa catalogate spiccano le spese relative all’information tecnology, tra cui troviamo i costi relativi all’esternalizzazione del servizio di gestione e sviluppo del sistema informatico e le spese di funzionamento, tra cui rientrano in massima parte i costi sostenuti per le forniture dei servizi di vigilanza armata, trasporto e contazione contanti. Nel 2015, la Banca ha continuato a gestire i costi con molta attenzione, al fine di razionalizzare e contenere la spesa, senza far venir meno il livello di servizio alla clientela ed ai dipendenti. Sono state contabilizzate spese amministrative, relative alla prestazione dei Fornitori (escluse quindi le spese per il personale) pari ad euro 24.859.404 alle quali devono aggiungersi le forniture relative agli oneri pluriennali (immobilizzazioni materiali e immateriali). Nel corso nel 2015, la Banca, attraverso la il summenzionato Ufficio Acquisti, la cui mission si concretizza principalmente nello sviluppo di azioni finalizzate al contenimento della spesa, ha posto in essere un’attività di cost saving che ha comportato un concreto risparmio annuo a valere per gli esercizi a venire, a parità di altre condizioni. Gestione immobili & logistica 27% Altre spese di funzionamento 21% Spese ITC e info providers 31% Oneri diversi di gestione 21% Spese amministrative Fornitori di beni 20% Fornitori non regionali 25% Fornitori di Servizi 55% Fornitori Condizioni negoziali La scelta di un fornitore influenza in un certo modo anche le altre performance aziendali; ciò induce di conseguenza ad ottimizzare i metodi di ricerca e selezione. In coerenza con i valori dichiarati anche nel Codice Etico, la Banca segue norme di comportamento molto chiare e trasparenti in relazione al rispetto delle scadenze, degli standards qualitativi richiesti e delle condizioni di prezzo pattuite; in contropartita, la stessa offre collaborazione e rispetto degli impegni assunti. Il rispetto di queste semplici regole ha consentito di instaurare un processo virtuoso che costituirà il tracciato della condotta aziendale anche per il futuro. 112 113 Lo Stato e le IstituzioniIn questo ambito l’OBIETTIVO della Banca consiste nel fornire allo Stato, agli Enti Locali ed a tutte le altre Istituzioni pubbliche di diretta emanazione dello Stato, la collaborazione necessaria per favorire il rispetto delle leggi e, al contempo, rendersi utile anello di collegamento tra i cittadini e le Istituzioni nell’adempimento delle attività richieste. L’azione della Banca è improntata alla implementazione della cultura della legalità, intesa come rispetto della Persona e della Collettività di cui essa fa parte e si traduce nella scrupolosa osservanza delle norme di legge e di Sistema. Azienda Agricola Pileum Srl - Piglio(Frosinone) Azienda vitivinicola situata sulle colline del Piglio, territorio di eccellenza del Cesanese, si avvale di moderne tecnologie produttive. L'uva viene coltivata con sistemi biologici, mentre la lavorazione si caratterizza per l’assenza di additivi, con una stabilizzazione naturale del prodotto. 115 Imposte e Tasse In merito ai rapporti con lo Stato, nell’anno 2015, il contributo della Banca al sistema pubblico, sotto forma di imposizione diretta e indiretta, ammonta ad euro 11.205.964. Trattasi di una parte rilevante del valore aggiunto generato dalla sua attività, pari al 13,61% dell’aggregato. La somma corrisposta all’erario è così ripartita: Imposte Indirette imu 2015 € 161.179 altre imposte € 443.428 imposta sost. finanz. m/l termine € 619.815 bolli su estratti conto Totale € 4.685.957 € 5.910.378 Imposte Dirette 2015 IRES IRAP Totale €4.436.738 € 858.848 € 5.295.586 Servizi di tesoreria e di cassa L’attenzione della Banca alle istanze del territorio passa anche attraverso la gestione dei servizi di tesoreria degli Enti Locali e delle Istituzioni. Con i servizi di tesoreria e di cassa la Banca si propone come partner dell’Ente Pubblico per fronteggiare le esigenze economiche e finanziarie legate ai piani pubblici di sviluppo del territorio. Nel tempo, la Banca ha instaurato e sviluppato validi rapporti di collaborazione. Nel corso del 2015 la gestione dei servizi di tesoreria e di cassa ha riguardato diversi Enti, tra cui la Provincia di Latina, 9 Comuni, 7 Enti diversi e 4 Istituzioni Scolastiche per un totale di 21 Enti. Nell’ambito dei processi di digitalizzazione previsti dalla Circolare della presidenza del Consiglio dei Ministri n. 64/2014 e, significativamente, riguardo alle iniziative di e-government afferenti agli enti locali, si inquadra il discorso relativo all’ordinativo informatico, in base al quale gli Enti Pubblici sono tenuti ad effettuare gli incassi (reversali) ed i pagamenti (mandati) mediante modalità telematiche. A fine 2014, di concerto con l'Outsourcer informatico (CSE) e gli Enti interessati, sono state avviate attività per consentire il passaggio alla modalità telematica sopra indicata, per la quale è previsto anche l'utilizzo della firma digitale da parte degli Enti. Pertanto, da un lato, la Banca ha adeguato le procedure informatiche per la gestione della tesoreria in forma 116 più evoluta, dall'altro gli Enti interessati hanno dovuto approntare sistemi di gestione dei flussi dei dati che rispecchino standard previsti dalla normativa e che richiedono, inoltre, l'adozione della firma digitale. Nel corso del 2015, la novità e soprattutto la complessità della materia ha richiesto interventi che hanno assunto il carattere di una vera attività consulenziale da parte dell’Ufficio Tesorerie Enti, oltre che lavori puntuali su aspetti particolari e delicati della gestione finanziaria, quali: l’accertamento straordinario dei residui, la determinazione delle somme vincolate nonché la gestione degli utilizzi e dei ripristini, la definizione delle nuove procedure riguardanti l’anticipazione di tesoreria, la corretta riconduzione dei vecchi capitoli di bilancio al nuovo piano dei conti. Espletate tutte le attività connesse all’attivazione del nuovo sistema di contabilità finanziaria, tutti gli Enti gestiti sono stati messi nella condizione di rispettare quanto imposto dal D.lgs 23 giugno 2011 n.118 con correttezza e senza alcun ritardo rispetto ai tempi previsti di attivazione. Provincia Latina 5% Comuni 43% Istituzioni scolastiche 19% Enti diversi 33% Servizi di tesoreria e cassa Rapporti con Autorità di Vigilanza Magistratura e Altri I rapporti della Banca Popolare del Lazio con le numerose Autorità di Vigilanza che vanno dalla Commissione Europea alla Banca d’Italia, dalla Consob al Garante Privacy, dall’UIC all’Antitrust, all’Ivass, ecc., sono improntati al massimo rispetto delle norme e alla massima collaborazione nello svolgimento delle attività ispettive e di controllo. La Banca si adopera quindi nel trasmettere tempestivamente tutte le informazioni richieste dalle stesse Autorità, nonché nell’organizzare le procedure necessarie per essere in linea con tale attività. Per quanto riguarda i rapporti con l’Autorità Giudiziaria ed i Servizi di Polizia, la Banca ha fornito tutta la collaborazione richiesta al fine di contrastare attività criminose ed illegali, soddisfacendo richieste di vario genere. Ponderoso anche nel 2015 il numero degli accertamenti bancari richiesti la cui attività conseguente viene direttamente svolta dall’ufficio legale della Banca; tuttavia, l’evasione dei compiti connessi al riscontro da fornire implica la collaborazione di più servizi e diversi collaboratori, tra cui il personale dell’ufficio archivio economato: 620 i decreti notificati, di cui 131 di sequestro e 1.149 le visure anagrafiche effettuate per dare riscontro alle richieste di informazioni. 117 Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 Con il D.Lgs n.231/01 il legislatore ha introdotto un complesso sistema normativo e sanzionatorio, individuando forme di responsabilità amministrativa delle società per una serie di reati specifici, tipicamente di natura penale, commessi da un soggetto che riveste una posizione apicale, da dipendenti o collaboratori della Società al fine di avvantaggiare la Società medesima. Le sanzioni, poggiando sul presupposto della “colpa organizzativa”, possono essere fronteggiate dall’adozione di modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione dei reati stessi. In pratica, poiché la finalità del legislatore è quella di sensibilizzare le società e scoraggiare comportamenti illeciti, egli ha previsto che la responsabilità della società sia esclusa nel caso in cui la stessa si doti di modelli organizzativi idonei a prevenire i reati e crei un organismo dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo per vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del modello stesso. Nel caso in cui un dipendente commetta uno dei reati previsti, eludendo il modello e/o la vigilanza dell’organismo di controllo, viene esclusa la responsabilità della società e la sanzione riguarda solo il singolo soggetto che ha commesso il reato. La Banca Popolare del Lazio si è dotata di un Codice Etico e ha adottato un Modello Organizzativo in ottica di responsabilità e con chiara e trasparente definizione dei propri valori. Il Modello si sostanzia in un sistema strutturato ed organico di sistemi interni, procedurali, di controllo e sanzionatori, idonei a identificare, prevenire o a ridurre la possibilità di commissione dei reati previsti dal Decreto e rivolti agli organi aziendali, ai soggetti in posizione apicale e a quelli sottoposti all’altrui direzione. Il Codice Etico, che è parte integrante e sostanziale del Modello Organizzativo, è volto a definire l’insieme dei valori riconosciuti, accettati e condivisi, nonché i diritti, doveri e responsabilità rispetto ai soggetti con cui la Banca entra in relazione per il conseguimento del proprio oggetto sociale. Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha nominato l'Organismo di Vigilanza (OdV), organo con il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello di Organizzazione e di Gestione, assicurandone l’aggiornamento, nonché l’applicazione del sistema disciplinare e sanzionatorio. All’ Organismo di Vigilanza sono riconosciuti poteri di acquisizione e di richiesta di informazioni da e verso ogni livello e settore operativo della Banca. La “manutenzione” del modello organizzativo richiede un particolare impegno a causa del continuo cambiamento del quadro normativo, ma anche dei cambiamenti organizzativi e di processo della Banca. Negli ultimi anni il D.Lgs 231/01 è stato posto al centro della vita economica-finanziaria e sociale del nostro Paese; ne sono esempi il susseguirsi di nuovi reati fatti rientrare nell’ambito di detta normativa, quali i reati introdotti con la normativa del riciclaggio, l’omicidio e le lesioni colpose subite dai dipendenti in violazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché la corruzione tra privati e l’induzione indebita a dare o promettere utilità, che si aggiungono ai già previsti classici reati contro la Pubblica Amministrazione; ai reati societari; ai reati di falsità in monete, carte di pubblico credito e valori bollati; ai reati con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico. 118 In tema di formazione sono svolte periodicamente sessioni formative rivolte a tutto il personale al fine di divulgare le disposizioni del decreto legislativo 231 e la conoscenza del Modello definito dalla Banca. Ogni dipendente è stato posto in grado di apprendere le regole generali della normativa ed essere a conoscenza della finalità della stessa. Oltre ad una specifica formazione di aggiornamento in aula dedicata alle funzioni apicali, in relazione all’attività svolta, sull’Intranet aziendale è stato inserito un pacchetto formazione da svolgere in autoistruzione. 119 Obiettivi e proposte di miglioramento Nel perseguimento dei suoi obiettivi la Banca tiene conto di un principio di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Essa si propone pertanto di realizzare determinate attività pensate in relazione ad una o più categorie di Stakeholder, in ottica di responsabilità sociale. In questo capitolo si rendiconta sugli impegni assunti nell’anno precedente e sul loro grado di realizzazione e si presenta la nuova proposta di miglioramento da perseguire per l’anno successivo. Azienda Agricola Luciani - Velletri, località Lazzaria (Roma) Specializzata nell’allevamento e addestramento di cavalli da corsa al galoppo, di razza purosangue inglese.L’allevamento è presente sulla scena ippica italiana da oltre un trentennio e da una decina di anni figura sempre ai vertici delle classifiche allevatorie, producendo ogni anno un ragguardevole numero di cavalli vincitori. 121 Rendiconto sugli obiettivi di miglioramento identificati nel Bilancio Sociale 2014 - Stato di avanzamento Risorse Umane Road Map del cambiamento. La Banca si propone l’obiettivo di continuare ad investire nella crescita qualitativa del proprio capitale umano, attraverso la realizzazione di alcune importanti iniziative di formazione e valorizzazione. Revisione dei Processi Aziendali La Banca si propone di migliorare la fruibilità della normativa interna consultabile attraverso la Intranet Aziendale. Essa ha dato avvio alla riscrittura di tutti i processi aziendali. L’iniziativa, che si incardina anche nel più ampio lavoro di riorganizzazione del Sistema dei Controlli Interni, comporterà innanzitutto una chiara identificazione dei processi (di governo, di pianificazione e operativi) secondo un linguaggio univoco per tutti (tassonomia ABILab) e in secondo luogo una maggiore comprensibilità e identificazione della normativa aziendale che regolamenta i processi medesimi. Formazione 2015 Piano Formativo 2015, da erogare nel corso dell’anno a tutte le Risorse della Banca. Il Piano di Formazione è stato costruito dalla “base” attraverso l’esame dei fabbisogni formativi e delle aree di miglioramento rilevate per ciascuna risorsa dai rispettivi valutatori. Sono stati svolti a tal fine incontri specifici per concordare le modalità ed i contenuti della formazione. > Obiettivo raggiunto. È proseguita l'attività di valorizzazione delle risorse umane, attraverso la realizzazione di attività innovative. Realizzati il Progetto D-Sabato 3.0, Bilancio e Sviluppo delle Competenze per i Titolari e progetto Cliente Interno LAB. Questi progetti hanno coinvolto un campione esteso della popolazione aziendale e gettato le basi per ulteriori attività. > Obiettivo la cui piena realizzazione si proietta nel medio termine. Sono stati redatti o ristrutturati i Regolamenti aziendali, ora identificabili a seconda del "rango" normativo. Nel corso del 2015 sono stati pubblicati i processi operativi "core business" della Banca ed è proseguita l'attività di redazione e di revisione di processi aziendali afferenti altre aree operative della Banca. Nel dettaglio sono state oggetto di intervento la Gestione della Fiscalità, l'Estero-Merci, l'Antiriciclaggio, i Promotori Finanziari, le Gestioni Patrimoniali, la Business Continuity della Banca. Nell'ambito degli adeguamenti alle Disposizioni di Vigilanza, sono state redatte le procedure operative della Gestione della Sicurezza informatica e del Sistema di Gestione dei Dati (Data Governance). Sono in corso le attività relative alla redazione dei processi del comparto Amministrativo (Amministrazione e Bilancio) e, parallelamente, prosegue la scrittura di altri processi operativi di sportello per i quali è stata raggiunta la percentuale del 90,00% di quelli effettivamente agiti. > Obiettivo raggiunto. La formazione prevista nel Piano Formativo Aziendale è stata completamente erogata. Customer Satisfaction La Banca ha l’obiettivo di migliorare le iniziative di ascolto dei bisogni e delle aspettative dei Clienti, del grado di apprezzamento dei prodotti e dei servizi offerti. Sviluppo canali di comunicazione diretta Servizi evoluti - Fatturazione Elettronica: il servizio sarà integrato all’interno dell’applicazione di Banca Virtuale riservata alla clientela Imprese (“BPLazio web Aziende”). - Servizi evoluti su ATM della Banca: al fine di rendere disponibile una nuova serie di servizi (informativi/ dispositivi) che possono essere attivati ai possessori delle nostre carte di Debito. - Prelievo con Smartphone da ATM della Banca: una nuova funzionalità per il prelievo da ATM in aziendale «cardless» con smartphone (Android/Ios) tramite Qr Code. > > > Obiettivo raggiunto. Nel corso del 2015 sono state erogate nella tematica specifica n. 1.645 ore di formazione in tema ai dipendenti. Obiettivo raggiunto. Nel corso del 2015, la Banca ha realizzato un’indagine di rilevazione del grado di soddisfazione della Clientela nei suoi confronti. Obiettivo non pienamente raggiunto. I servizi sono stati ulteriormente messi a punto e la loro piena attivazione è stata rinviata al 2016 > Istituzioni Nell’ambito dei processi di digitalizzazione degli Enti, in base al quale gli Enti Pubblici sono tenuti ad effettuare gli incassi (reversali) ed i pagamenti (mandati) mediante modalità telematiche ed utilizzo della firma digitale, la Banca ha in corso l'adeguamento delle procedure informatiche per la gestione della tesoreria in forma "più evoluta. Obiettivo raggiunto. > Collettività & Ambiente Sostegno ai progetti del Territorio La Banca conferma l’impegno in tale ambito, favorendo e sostenendo le iniziative di carattere sociale, culturale, religioso e sportivo del Territorio. Progetto Green Banking Soci Informazione La Banca si impegna a favorire il dialogo con i Soci e la chiarezza e trasparenza delle informazioni che riguardano il rapporto sociale ed il loro investimento nella società, attraverso i canali di comunicazione, dettagliati nel capitolo che riguarda i Soci, ulteriormente implementati e migliorati. Antiriciclaggio La Banca si impegna a mantenere elevato il presidio in materia, attraverso la diffusione della cultura della legalità ai dipendenti ed ai Clienti. > > Obiettivo raggiunto. Obiettivo in via di realizzazione. Obiettivo raggiunto. Nel corso del 2015 la Banca ha inteso rafforzare il rapporto con i Soci, attraverso una comunicazione chiara e trasparente, circa l’andamento aziendale e le più importanti attività, realizzata attraverso il sito Bplazio e mailing specifiche Clienti Trasparenza La Banca si impegna a favorire la chiarezza e trasparenza relativa ai prodotti/serviziofferti alla Clientela, nonché le condizioni economiche di offerta, attraverso la installazione presso tutte le filiali di “chioschi della trasparenza” ovvero di postazioni informative, di agevole consultazione, con gestione e controllo centralizzato. 122 > Obiettivo raggiunto. Nel mese di marzo 2015, la Banca ha concluso il progetto di installazione presso tutte le filiali dei cosiddetti “Totem della trasparenza”, denominati BplazioxTe. 123 Proposte di miglioramento Clienti Oltre a perseguire la realizzazione degli obiettivi di cui sopra, non ancora pienamente centrati, la Banca si pone le seguenti altre iniziative nei confronti dei suoi Stakeholder: Antiriciclaggio La Banca si impegna a mantenere elevato il presidio in materia, attraverso la diffusione della cultura della legalità ai dipendenti ed ai Clienti. Risorse Umane Sviluppo canali di comunicazione diretta – Servizi evoluti Realizzazione della Carta dei Valori BPLazio. Realizzazione del Progetto ossia un percorso per arrivare a definire la nuova Carta dei Valori della Banca e ri-costruire la nostra Costellazione dei Valori. La nostra storia affonda le sue radici su Valori solidi come Integrità, Etica e Trasparenza. Il futuro deve essere sostenuto da Valori nuovi, coerenti con la storia, ma proiettati verso il domani. La metodologia di ri-scrittura sarà anch’essa innovativa, poiché avverrà attraverso un processo di coinvolgimento di tutti i dipendenti. Road Map del cambiamento. ...Prosegue il cammino lungo la road map del cambiamento. La Banca continua ad investire nella crescita qualitativa del proprio capitale umano, attraverso la realizzazione di importanti iniziative di formazione e valorizzazione. Revisione dei Processi Aziendali Proseguire l’attività di riscrittura di tutti i processi aziendali secondo un linguaggio univoco per tutti (tassonomia ABI-Lab). Formazione 2016 È stato approvato il Piano Formativo 2016, da erogare nel corso dell’anno a tutte le Risorse della Banca. Il Piano di Formazione è stato costruito dalla “base” attraverso l’esame dei fabbisogni formativi e delle aree di miglioramento rilevate per ciascuna risorsa dai rispettivi valutatori. Sono stati svolti a tal fine incontri specifici per concordare le modalità ed i contenuti della formazione. • Fatturazione Elettronica: il servizio sarà integrato all’interno dell’applicazione di Banca Virtuale riservata alla clientela Imprese (“BPLazio web Aziende”). • Servizi evoluti su ATM della Banca: al fine di rendere disponibile una nuova serie di servizi (informativi/dispositivi) che possono essere attivati ai possessori delle nostre carte di Debito. • Prelievo con Smartphone da ATM della Banca: una nuova funzionalità per il prelievo da ATM in aziendale «cardless» con smartphone (Android/Ios) tramite Qr Code. • Servizio "PagoPA", che consentirà di effettuare pagamenti a favore di Enti Pubblici convenzionati con addebito diretto sul conto corrente del cliente. Nuove Convenzioni per l’esercizio e lo sviluppo del microcredito Nuovi Prodotti Green La Banca si impegna nella promozione di nuovi prodotti “green”. Rifacimento sito internet Banca, definendo nuovi criteri di editing e di visibilità Soci Informazione La Banca si impegna a favorire il dialogo con i Soci e la chiarezza e trasparenza delle informazioni che riguardano il rapporto sociale ed il loro investimento nella società, attraverso i canali di comunicazione, dettagliati nel capitolo che riguarda i Soci, ulteriormente implementati e migliorati. Collettività & Ambiente Negoziazione azioni La Banca, nel rispetto della nuova cornice normativa che riguarderà la negoziazione delle azioni dei titoli delle banche popolari non quotate, si impegna a ricercare le soluzioni più idonee e vantaggiose per i soci. Progetto “Green banking” Nell’ambito del Progetto denominato “green banking” finalizzato allo sviluppo di iniziative e di prodotti/servizi in ottica di abbattimento dei costi/impatti ambientali, la Banca si propone l’obiettivo di dare un’ulteriore spinta al perfezionamento di tutte quelle innovazioni organizzative che possano abbattere i consumi di carta e ridurre la produzione di rifiuti speciali. Altro obiettivo riguarda l’efficientamento energetico degli edifici in termini di riscaldamento/condizionamento e di illuminazione. 124 Sostegno ai progetti del Territorio La Banca conferma l’impegno in tale ambito, favorendo e sostenendo le iniziative di carattere sociale, culturale, religioso e sportivo del Territorio 125 Coordinamento e redazione a cura della Segreteria Generale Volume stampato nel mese di Aprile 2016 presso gli stabilimenti tipografici della Mega Network Srl di Sabaudia (Latina) Realizzazione grafica Studio Cimmino Foto di Emanuela Sambucci Foto a pag. 126-127 Riccardo Cimmino Si ringraziano le Aziende Agricole che hanno prestato la loro disponibilità alla realizzazione del volume: (nell’ordine in cui appaiono le foto) Casale del Giglio Azienda Agricola Srl - Aprilia, località Le Ferriere (Latina) Azienda Agricola Mezza Selva di Ernesto e Guido Verbesi - Roma, località Corcolle e Carchitti (Roma) Azienda Agricola Colagiacomo Andrea - Segni (Roma) San Lidano Soc. Cooperativa a Responsabilità Limitata - Sezze (Latina) Azienda Agricola Tre Colli - Velletri (Roma) Azienda Agricola Ricci Siro e Figli – Anzio (Roma) Agrilatina Società Agricola Semplice – Latina Azienda Agricola Di Meo Remo - Latina Terra e Sole Società Agricola Srl - Castrocielo (Frosinone) Azienda Agricola Pileum Srl - Piglio(Frosinone) Azienda Agricola Luciani - Velletri, località Lazzaria (Roma)