Bilancio Sociale 2015 - Banca Popolare del Lazio

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Bilancio Sociale 2015
Indice
Le Risorse Umane. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 67
- Lettera agli Stakeholder . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4
- L'agricoltura: un irrinunciabile punto d'origine . . . . . . . . . . . . . pag. 6
Nota Metodologica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9
- Politiche di crescita
- Politiche del lavoro
-Iniziative in favore dei dipendenti - Welfare aziendale
-Formazione, valutazione e valorizzazione
-Attività sulla Prevenzione e Protezione
- Attività ricreative - Cral BPLazio
Clienti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 81
- Modello di Redazione
- Gruppo di lavoro e Processo di redazione
- GRI Content Index
Identità aziendale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pag. 15
t
-
-
-
-
-
-
-
La storia
Contesto di riferimento
Valori e codice etico
Missione e disegno strategico
Linee strategiche della Banca
Assetto di governance
Assetto organizzativo
Rendiconto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 39
Relazione di Scambio Sociale . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 47
- Il cruscotto della responsabilità sociale
I Soci. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51
- La politica della raccolta e degli impieghi
- I nostri Clienti
-Il Credito Responsabile - Accordi a favore della clientela
- Iniziativa di rilevazione della Customer Satisfaction
- La gestione dei Reclami
-Trasparenza
-BPLazioXTe
-Antiriciclaggio
- Privacy & Sicurezza
- Canali Distributivi e di Comunicazione
Collettività & Ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 99
- Politiche di Sviluppo sociale del Territorio
- Politiche Ambientali
I Fornitori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pag. 111
- Politica degli acquisiti
- Condizioni negoziali
Lo Stato e le Istituzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 115
- Un tema rilevante per le Banche Popolari
- Politica di sviluppo del corpo sociale
-Consistenza e composizione dei Soci e del Capitale Sociale
- Concentrazione del corpo sociale
- Movimentazione delle azioni sociali
-Politica di remunerazione - rendimento e andamento del titolo
-Politiche di comunicazione - informazione e partecipazione
- Politiche commerciali
- Imposte e tasse
- Servizi di tesoreria e di cassa
-Rapporti con Autorità di Vigilanza Magistratura e Altri
- Organismo di Vigilanza ex 231/2001
Impegni di Miglioramento . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 121
Lettera agli
Stakeholder
Gentili Stakeholder,
negli ultimi mesi dell’anno appena trascorso, il preannunciato ingresso nell’era del “bail-in”
e talune vicende specifiche, coinvolgenti singoli istituti bancari, hanno contribuito a disegnare un contesto di accentuata sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti del sistema
bancario.
Per la Banca Popolare del Lazio, il 2015 è stato, ancora una volta, un anno positivo.
I risultati ottenuti confermano la solidità della Banca, tra le più patrimonializzate nell’intero panorama nazionale ed con indici ben oltre i più rigorosi parametri europei, che ha
conseguito un risultato di gestione più che soddisfacente, nonostante le tante avversità.
Gli oltre 110 anni di storia, sono la testimonianza che tali risultati rappresentano soltanto una buona premessa per continuare a fare il nostro mestiere. Infatti, siamo certi che il
raggiungimento di risultati economici e patrimoniali di rilievo non sono soltanto il frutto di
decisioni aziendali consapevoli e razionali, ma anche di altri importanti fattori intangibili,
quali il coinvolgimento e l’impegno del Personale, la fiducia dei Soci e dei Clienti, i buoni
rapporti con la Comunità di riferimento.
In altre parole, la Banca ha bisogno del sostegno di tutti Voi, in termini di Fiducia, Partecipazione, Impegno e Coinvolgimento, per continuare a crescere.
Per far comprendere a pieno il valore della Banca ed ottenere il Vostro sostegno, è sicuramente importante rendicontare le performance economiche e finanziarie, ma è altrettanto
necessario dare evidenza di altri aspetti, prioritariamente la nostra volontà di relazionarci
con Voi e di rendervi pienamente partecipi delle attività e dei nostri obiettivi.
La nostra idea di Responsabilità Sociale si esplica nel “modo” di fare banca: non è soltanto
quanto si fa ma è come lo si fa. E ciò avviene senza mai perdere di vista due aspetti fondamentali:
-
-
il sostegno all’economia reale e la vicinanza al Territorio in cui operiamo
l’attenzione alle Risorse Umane
Abbiamo cercato di promuovere lo sviluppo all’insegna della sostenibilità sociale e il sostegno al mondo agricolo non è che un esempio. Ci siamo adoperati per continuare ad avere un
ruolo di reale punto di riferimento per le necessità di imprese e famiglie, ponendo in essere
attività di mitigazione della crisi.
Riguardo alle Risorse Umane, siamo consapevoli che esse sono la prima ricchezza della Banca e per questo abbiamo continuato a investire nell’ individuazione delle loro reali competenze, al fine di poter erogare formazione specialistica adeguata e mirata al fabbisogno.
Il nostro ringraziamento più grande è rivolto ai Soci ed agli Azionisti, ai quali non facciamo
mancare le maggiori attenzioni, perché con il loro sostegno e la loro partecipazione rendono
possibile tutto questo, facendo si che la crescita della Banca Popolare del Lazio possa continuare ad appassionarci e a renderci orgogliosi.
Il Direttore Generale Massimo Lucidi
Il Presidente
Renato Mastrostefano
L’agricoltura: un’irrinunciabile punto d’origine
N
egli anni più recenti, in molti tra opinion leader, rappresentanti di Enti e Istituzioni, hanno dovuto riconsiderare il ruolo dell'agricoltura nello sviluppo del nostro Paese.
Ad una profonda riflessione sul tema hanno concorso molteplici fattori. Innanzitutto, una diffusa consapevolezza che la
progressiva riduzione del contributo dell'agricoltura alla formazione del pil e dell'occupazione non fosse una inesorabile
legge naturale, bensì l'esito di precise scelte politiche, comunque reversibili. Scelte che hanno tendenzialmente ricercato la
riduzione dei costi e l’aumento dei margini, anche a scapito
della salute, delle condizioni di lavoro e della sostenibilità di
lungo periodo; scelte che hanno anche sacrificato la diversità
e il legame cibo-cultura-territorio.
Ha poi pesato la crisi economica, che ha spinto a cercare
nell'agricoltura la soluzione a problemi di lavoro, a volte anche
di sussistenza. Ha pesato, infine, il fenomeno dell’immigrazione, che ha visto accrescere sui campi la presenza di forza
lavoro, talvolta sfruttata in modo disumano.
Se ci soffermiamo a riflettere tra le righe di questi ed altri
fenomeni sociali che hanno interessato la nostra società negli anni più recenti, possiamo capire l'importanza della cura
del territorio e gli effetti del suo abbandono. Se riusciamo a
comprendere quanto profonda sia l'importanza di costruire
un'agricoltura innovativa, diversificata, consapevole del proprio legame con l'ambiente, attenta al rapporto con il lavoro e,
soprattutto, capace di attrarre giovani, possiamo capire quale
ruolo può giocare la scuola in questo contesto.
La scuola può far rinascere (o nascere) l'amore per la vita
a contatto della terra e può costruire e promuovere quelle
competenze idonee a coniugare la manualità con le tecnologie innovative. Dare maggior valore alla “terra”, al ruolo degli
agricoltori, sostenere la crescita e la diffusione della cultura
nelle attività agricole, potrebbe tutelare il benessere futuro e
lo sviluppo sostenibile del Paese.
Interessanti sono le valutazioni contenute nel Piano
strategico per l'innovazione e la ricerca nel settore agricolo,
alimentare e forestale presentato dall’attuale Ministro delle
Politiche Agricole. In esso si legge: “È necessario preservare,
valorizzare e utilizzare con azioni coordinate unitarie, in controtendenza con quanto fatto in passato, la grande ricchezza
e variabilità biologica che, specie nel territorio Mediterraneo,
può concorrere a selezionare e implementare caratteri utili
per l'adattamento climatico".
E ancora: "È prioritario favorire l'integrazione fra aziende (agricole e agroalimentari), sia a livello orizzontale - che
verticale - nelle filiere - ... per ottimizzare l'organizzazione dei
processi, riequilibrare le posizioni contrattuali dei produttori
...". E poi si propongono: il "miglioramento, tutela e tracciabilità della qualità e distintività e adeguamento dei prodotti
agroalimentari" e la "sperimentazione di modelli di selezione
e attuazione dei progetti di ricerca transdisciplinare e partecipata". Ebbene, si coglie nel documento la volontà di far sì che
il settore torni a svolgere un ruolo importante per il Paese. Ciò
appare evidente nell'approfondimento sui temi della “ricerca”
e dell'”innovazione”: la ricerca, per produrre alimenti a misura di esigenze specifiche, per adattare il prodotto al clima
o per garantire la qualità degli alimenti.L'innovazione organizzativa, indispensabile per migliorare la competitività dei
sistemi locali. Noi ci auguriamo che gli intenti di questo importante documento possano vestirsi di concretezza e calarsi
nel tessuto produttivo del nostro Paese, anche per frenare gli
intenti speculativi di fondi internazionali pronti ad acquistare
i terreni che vengono progressivamente abbandonati. Soprattutto, ci auguriamo che a trainare la rivitalizzazione di questo
settore siano sempre di più i giovani e, tra di essi, le donne.
Al momento, mentre si registra un forte aumento delle
iscrizioni negli istituti agrari, si rileva ancora un contributo
minoritario di imprenditori under 35 ad avviare iniziative imprenditoriali. Nel nostro Paese, il comparto agroalimentare,
ottenuto sommando l’agricoltura, l’industria, la distribuzione,
il commercio e la ristorazione, contribuisce per il 15% circa al
Pil nazionale, con un valore di oltre 200 miliardi di euro, di
cui quasi il 20% sostenuto dall’export (dati Istat). Un sistema
complesso ed articolato che dà vita a milioni di posti di lavoro.
Nel solo settore primario, l’agricoltura, esistono in totale,
oltre 1 milione e mezzo di aziende, che creano più di 1 milione
di posti di lavoro e contribuiscono a realizzare circa il 2% del
Pil dell’Italia.
Nel contesto sopra descritto, la nostra Banca ha concretamente fatto una scelta: quella di contribuire a sostenere
un settore, l’agroalimentare, che sembra essere oggi l’unico
in grado di segnare un aumento del valore aggiunto, anche
per merito delle esportazioni più che della domanda interna,
nonché di creare nuovi posti di lavoro. Una scelta sulla quale
hanno pesato anche diversi e peculiari fattori a noi favorevoli,
quali il posizionamento geografico, il territorio, nonché il fattore climatico, che ci spingono a stimare un buon potenziale di
sviluppo. La Banca Popolare del Lazio sta da tempo svolgendo
un’intensa attività nel settore: dal 2014 è operativo un accordo
con una società di mediazione creditizia, la CoopCredit, che
collabora per la valutazione delle nuove richieste di credito,
garantite da fondi statali. Nella seconda metà del 2015, è stata valutata l’opportunità di sostenere le imprese del settore
che effettueranno investimenti avvalendosi del Piano di Sviluppo Rurale – PSR, valido per il periodo 2016/2020, il quale
si prevede possa dare un impulso ad investimenti per circa 3
miliardi di euro.
Con questa finalità e con la volontà di migliorare l’offerta
dei servizi di consulenza alle imprese è nato un nuovo progetto,
, che sarà avviato dal 2016 e offrirà alla
clientela, attuale e potenziale, un’offerta a 360°, tramite un
portale che andrà a creare occasioni di confronto ed approfondimento sulle novità normative di settore e sulle iniziative
imprenditoriali che lo riguardano.
La Banca si impegnerà anche nella promozione di congressi e momenti di incontro che faciliteranno la diffusione di
cultura e l’ampliamento delle relazioni, così da favorire la nascita e lo sviluppo di molte imprese ancora oggi di dimensioni
troppo ridotte per poter competere efficacemente su mercati
più ampi. L’obiettivo di TerreLab è, in sintesi, quello di contribuire al superamento di talune difficoltà di approccio al business, nonché, per aziende già attive e desiderose di crescere, di
limiti e criticità derivanti dalle ridotte capacità organizzative
e manageriali, che se abbattute, consentirebbero alle stesse
di aprirsi a nuovi mercati, esportando il nostro made in Italy
anche oltre i confini nazionali.
Nota metodologica Descrive le regole seguite dalla Banca Popolare del Lazio
per redigere il proprio bilancio sociale nel rispetto di una
comunicazione trasparente e verificabile.
Fornisce indicazioni sul modello prescelto (struttura del bilancio)
e sulla metodologia di lavoro (gruppo di lavoro e processo di
redazione).
Casale del Giglio Azienda Agricola Srl - Aprilia, località Le Ferriere (Latina)
Tunnel che porta alla cantina di invecchiamento vini, con esposizione dei vini sperimentali ottenuti da
57 varietà viticole diverse, con il fine di selezionare le migliori tipologie in base all’interazione “Vitigno –
Territorio” ottimale. I vini della “Casale del Giglio”, vincitori di diversi premi e riconoscimenti prestigiosi,
hanno conquistato nel corso degli anni il mercato romano e laziale, consolidando la propria presenza anche
a livello nazionale ed estero.
9
Modello di redazione
Il Bilancio Sociale rappresenta uno strumento di rendicontazione e comunicazione del percorso della Banca lungo i tre pilastri della sostenibilità: economico, sociale e ambientale.
Pubblicato annualmente, è il documento attraverso cui la Banca analizza e comunica
gli effetti che la propria attività ha prodotto sui diversi Stakeholder e gli impatti generati sul
contesto economico, sociale e ambientale.
Il primo rendiconto risale al 2005.
Il Bilancio Sociale 2015, presentato e pubblicato in occasione dell’Assemblea dei Soci
dell’aprile 2016, rappresenta pertanto l'11° edizione del documento. La rendicontazione sociale poggia su basi volontarie e libera da obblighi è anche la metodologia e gli schemi di
rendicontazione. Ciò premesso, la Banca Popolare del Lazio redige il suo Bilancio Sociale in
conformità alle linee guida “Principi di redazione del Bilancio Sociale” definite nel 2001 dal
GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) e dal GRI - Global Reporting Iniziative.
Il GBS è un’Associazione che si propone lo sviluppo e la promozione della ricerca scientifica sul bilancio sociale e sulle tematiche inerenti alla sua rappresentazione e diffusione,
nonché lo studio di modelli di bilancio sociale.
Il GRI è un’organizzazione internazionale no-profit con sede in Olanda, attiva nel campo delle politiche di sostenibilità, al fine di rendere facilmente confrontabili soggetti diversi
tra loro e verificare il grado di aderenza e la conformità delle politiche aziendali ai principi
che stanno alla base di uno sviluppo sostenibile. Il suo scopo è quello di sviluppare una metodologia di rendicontazione applicabile a livello globale, attraverso il ricorso ad una serie di
indicatori standardizzati, che permetta, senza eliminare la libertà di reporting da parte della
singola azienda, di rintracciare delle linee guida all’interno dei reports stessi.
La redazione del Bilancio Sociale 2015 si attiene pertanto alle Linee Guida di Sostenibilità emesse dal GRI, meglio conosciute come G3. Nelle pagine successive si fornisce anche
una tabella riepilogativa degli indicatori GRI Index trattati nel report e delle sezioni in cui
essi sono rintracciabili.
Si è inoltre tenuto conto delle indicazioni fornite dall’ABI nel 2011 riguardo al Prospetto
per la Determinazione e Distribuzione del Valore Aggiunto, al fine di fornire una visione
globale delle proprie performance “finanziarie e non finanziarie”.
In particolare, i dati economico-patrimoniali riportati nel documento, sono tratti dalla
contabilità generale e sono estratti dal bilancio d’esercizio 2015. Tutti i dati sono confrontabili con quelli del periodo di rendicontazione precedente.
III. RELAZIONE DI SCAMBIO SOCIALE: analizza i diversi aspetti dello scambio
sociale tra la Banca e il contesto in cui opera per evidenziare qualitativamente e
quantitativamente le attività realizzate i risultati ottenuti e gli effetti prodotti sugli
Stakeholder, anche con riferimento agli impegni assunti e/o programmati
IV. IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO: la Banca declina obiettivi e attività in chiave di
responsabilità sociale da svolgere nel futuro
Gruppo di lavoro e processo di redazione
La realizzazione del documento si avvale di un Gruppo di Lavoro interfunzionale.
Il gruppo opera sotto la funzione d’indirizzo del Direttore Generale, mentre il coordinamento delle attività e la redazione del documento sono curati dalla Segreteria di
Direzione Generale, che promuove gli intenti realizzativi, raccoglie i dati e le informazioni
più significative - ricercando la collaborazione ed il confronto con le varie funzioni aziendali
facenti parte del Gruppo - e trasferisce nel rendiconto sociale le attività svolte in ottica di
responsabilità sociale.
Le principali funzioni aziendali coinvolte sono:
Risorse Umane
Organizzazione
Marketing
Affari Legali e Societari
Amministrazione e Bilancio
Crediti
STRUTTURA DEL DOCUMENTO
Il documento, premessa metodologica a parte, è articolato nelle seguenti SEZIONI:
I. IDENTITA’ AZIENDALE: in cui si parte dalla storia per rendere espliciti i valori,
la missione, il piano strategico ed i programmi, nonché l’assetto istituzionale ed
organizzativo
II. RENDICONTO: illustra i dati economici più significativi della gestione, il valore
economico generato e come quest’ultimo è stato ripartito tra le diverse categorie
di Stakeholder
10
11
GRI CONTENT INDEX
GRI Index
GRI CONTENT INDEX
Rif. Capitolo Bilancio Sociale
PROFILO
Strategia e Analisi
1.1
Dichiarazione del Vertice aziendale in
merito all'importanza della sostenibilità per
l'organizzazione e la sua strategia
GRI Index
Rif. Capitolo Bilancio Sociale
INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA
Lettera del Vertice Aziendale agli Stakeholder
EC1
Valore economico
Rendiconto
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE
PROFILO
Profilo dell'organizzazione
2.1
Nome dell'organizzazione
Identità aziendale
2.3
Struttura operativa dell'organizzazione
Identità aziendale
2.4
Luogo in cui ha sede il il quartier generale
dell'organizzazione
Identità aziendale
2.5
Regione in cui opera l'organizzazione
Identità aziendale
2.6
Assetto proprietario e forma legale
Identità aziendale e Soci
2.7
Mercati serviti
Identità aziendale
2.8
Dimensione dell'organizzazione
Identità aziendale - Rendiconto
2.10
Riconoscimenti/Premi ricevuti nel periodo di
rendicontazione
Identità aziendale
PROFILO
Parametri del Report
3.1
Periodo di rendicontazione delle informazioni
Nota Metodologica
3.2
Data di pubblicazione del report più recente
Nota Metodologica
3.3
Periodicità di rendicontazione
Nota Metodologica
3.4
Contatti e indirizzi utili per chiedere
informazioni sul report
Nota Metodologica
3.6
Perimetro del report
Nota Metodologica
PROFILO
Governance
4.1
Struttura di governo dell'organizzazione
Identità aziendale
4.3
Numero componenti del CdA e si ci sono
indipendenti e/o non esecutivi
Identità aziendale
4.6
Processi in essere per garantire l'assenza di
conflitti di interesse
Identità aziendale
4.8
Mission, valori, codici di condotta
Identità aziendale
LA1
Numero totale dei dipendenti, suddiviso per
tipologia, tipo contratto, distribuzione e genere
Risorse Umane
LA2
Numero totale nuovi assunti e tasso di turnover
dei dipendenti suddiviso per età, genere ed area
geografica
Risorse Umane
LA3
LA4
Benefit previsti per i lavoratori
Percentuale dei dipendenti coperti da accordi
collettivi di contrattazione
Risorse Umane
Risorse Umane
LA7
Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di
assenteismo e permessi vari
Risorse Umane
LA13
Composizione degli organi di governo
dell’impresa e ripartizione dei dipendenti per
fasce d’età, categorie professionali e categorie
protette
Risorse Umane
HR8
Numero del personale addetto alla sicurezza
Risorse Umane
PR4 /PR7
Numero totale di casi di non conformità alle
norme riguardanti informazioni su prodotti/
servizi
Clienti
INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE
EN1
EN22
Carta in Kg. annui
Rifiuti speciali in kg. annui
Collettività & Ambiente
Collettività & Ambiente
Identità aziendale L’identità della Banca, ovvero quel suo modo unico di essere,
deriva innanzitutto dalle sue origini, quindi dalla sua storia.
È costituita dall’insieme della sua struttura organizzativa, delle
persone che vi lavorano, dei valori fondamentali che orientano la
gestione e ne definiscono il modello culturale, della sua missione e
disegno strategico.
In questo capitolo viene quindi tracciato un profilo della Banca
in cui, partendo dalla storia e dai valori da essa riconosciuti e
protetti, viene esplicitata la missione, descritti per linee guida il
disegno strategico ed i programmi, nonché l’assetto istituzionale e
di governance.
Azienda Agricola Mezza Selva di Ernesto e Guido Verbesi - Roma, località Corcolle e Carchitti (Roma)
Si estende per diversi ettari come un ponte naturale tra i Colli Albani e i Monti Prenestini e deve il suo nome
alla Tenuta Mezza Selva, un tempo proprietà dei Principi Barberini. Oggi il bosco ha lasciato spazio ad una
distesa di alberi da frutto, coltivazioni di pesche, kiwi, nocciole, ciliegie e albicocche, che la famiglia Verbesi
porta avanti da più di vent’anni.
15
La Storia
1904
L’iniziativa ebbe origine nell’ambito del Ricreatorio cattolico “Silvio Pellico” di Velletri.
In quell’epoca, tale Ricreatorio era un luogo
d’incontro tra illuminati personaggi dell’ambiente cattolico veliterno i quali, dibattendo i
temi sociali del momento, sentirono l’esigenza di dare vita ad una struttura finanziaria
che provvedesse a dare specifica protezione alle classi meno abbienti. Si denominò
“Cassa Agricola Operaia”. La neo-costituita ebbe un rapido sviluppo e beneficiò anche
del sostegno di lire 1.000 da parte del Santo
Padre. Il gesto munifico del Papa indusse gli
Amministratori della Cassa a denominarla
“Pio X” in segno di riconoscenza.
non rientrò deliberatamente nella veste giuridica di Cassa Rurale e Artigiana come previsto dall’art.1 della nuova Legge. L’evento fu
significativo poiché la Banca divenne partecipante della categoria delle “Popolari”.
1943
Il 22 gennaio la sede della Banca venne distrutta nel bombardamento di Velletri. Le
sostanze finanziarie furono trasferite a
Roma ove alcuni meritevoli amministratori
continuarono l’attività.
1977
1987
Lo sviluppo che la Banca andava assumendo
impose una rivisitazione efficace del modello
organizzativo e gestionale ancora improntato a schemi primordiali. Nel mese di dicembre del 1977 cambiarono i vertici della Banca: fu nominato Direttore Generale il dott.
Prof. Renato Mastrostefano, al quale venne
affidato il compito di realizzare un’attività
direzionale più consona ad un importante
processo di sviluppo aziendale. L’evoluzione
si manifestò in ogni settore della gestione,
da quello strategico a quello organizzativo
e tecnologico; in quello della contabilità, del
credito e nella politica del personale. Il processo di sviluppo innescato fu tale che il dott.
prof. Renato Mastrostefano ne ebbe espliciti
riconoscimenti anche nell’ambito del sistema delle Banche Popolari; egli fu cooptato in
molte importanti istituzioni bancarie della
categoria, in ruoli di prestigio e di valore.
Fu inaugurata la filiale di Pavona. La scelta
avvenne nella consapevolezza di procurarsi
l’inserimento in un contesto economico diverso da quelli nei quali si era operato in precedenza.
1989
In un’ottica di razionalizzazione venne trasferita la filiale di Cori, che mostrava segni di
ristagno, nel comune di Ciampino che denotava una elevata vitalità economica.
1990
Si aprì l’agenzia 1 di Roma in Località Borghesiana; l’insediamento risultò inizialmente faticoso ma nel tempo si rivelò importante
anche per l’operosità della zona servita.
1984
L’anno segna soprattutto il completamento
della nuova Sede legale e Direzione Generale
che venne perciò trasferita dalla storica ubicazione di Via del Comune a Velletri, nella
moderna ed ampia struttura di Via Martiri
delle Fosse Ardeatine, attuale Sede della Banca.
1950
1937
Venne cambiata la denominazione in “Banca Cooperativa Pio X” poiché l’Istituzione
16
Passato il periodo bellico la Banca tornò
a Velletri e, sotto la guida di capaci amministratori realizzò un efficace sostegno alla
ripresa delle attività cittadine, assorbendo
altresì alcune Casse Rurali dei paesi viciniori. Fu avviato un processo di crescita territoriale sfruttando il fervore teso alla ricostruzione delle attività nei luoghi distrutti dalla
guerra. La Dirigenza dell’epoca assicurò la
crescita e lo sviluppo della Banca per circa
un ventennio.
1991
Fu aperta una nuova ed accogliente filiale
nella piazza di Latina che evidenziò l’esigenza di penetrare nuovi mercati.
1992
Nel corso di questo anno furono aperte altre due filiali, Santa Maria delle Mole e Santa
Palomba di Pomezia, che rappresentarono
un completamento efficace in un contesto
economico evoluto e di supporto all’area di
Roma.
1993
Si aprì la filiale di San Cesareo, ubicata lungo la Via Casilina e con interessanti conte-
17
sti economici di tipo agricolo e residenziale.
Sempre nel 1993 La Banca avvertì l’esigenza di sostituire nella sua denominazione la
parola “Cooperativa” con “Popolare” per
una più evidente riconoscibilità nei luoghi d’insediamento operativo. Ebbe vita la
Banca Popolare Pio X.
1996
L’anno segna l’apertura di tre filiali: l’agenzia
3 di Roma nel mese di giugno, Tivoli nel successivo mese di luglio ed infine Cecchina a
dicembre.
1997
1994
Rappresenta l’anno conclusivo per un accordo di fusione tra la Banca Popolare
“Pio X” e la Banca Popolare di Terracina.
Nacque la Banca Popolare del Lazio. In
questa circostanza ci si pose l’obiettivo di
implementare la rete operativa nell’intera
regione, così come venne anche evidenziato
dalla denominazione assunta.
Apertura dello sportello di Colonna, frazione
del comune di San Cesareo, successivamente chiuso a dicembre del 2001. Ad aprile si
rafforza il presidio nella piazza di Terracina,
storica sede della ex Banca Popolare di Terracina, inaugurando la seconda agenzia ed
infine, a giugno apre lo sportello di Carchitti, frazione della vicina Palestrina. Sul finire dell’anno 1997, dopo circa un ventennio,
il dott. Prof. Renato Mastrostefano cessa il
suo incarico di Direttore Generale. In segno
di profonda stima e di apprezzamento delle
notevoli e riconosciute capacità di guida ed
indirizzo, la Banca gli conferisce l’incarico
di Consigliere Delegato. Al suo posto viene
nominato Direttore Generale il Rag. Luciano
Fagiolo che, già nella veste di Vice Direttore
Generale dal 1992, aveva collaborato efficacemente nel promuovere ed amministrare le
attività della Banca.
con l’apertura di altre due agenzie, la cinque
e la sei.
2002
Nel mese di giugno si inaugura la filiale di
Aprilia e nel mese di settembre apre la settima agenzia a Roma.
2006
Gennaio inizia bene l’anno con l’inaugurazione della bellissima agenzia 9 di Roma
a Via Po, dove trova spazio e concretezza
anche il nuovo Servizio di Private Banking,
sito al piano superiore dei locali. La tappa
successiva è Monterotondo, lungo la direttrice nord del progetto di sviluppo dimensionale. Nel mese di giugno ha vita un nuovo
presidio nella provincia di Frosinone e precisamente a Sora.
2003
L’anno 2003 vede finalmente concretizzarsi il
progetto di trasferimento di due filiali, quella
nel complesso industriale di Santa Palomba
e quella sita all’interno del Presidio Ospedaliero di Velletri, trasferita a fine anno nel
moderno Centro Culturale Amministrativo
della città.
2004
L’anno è importante poiché celebra il
Centenario della nascita della Banca
(1904 - 2004) ed anche perché segna l’approdo della Banca nel Frusinate con l’inaugurazione della prima filiale nella provincia,
precisamente ad Anagni.
2007
Con il 2007 inizia una ulteriore forte fase
espansiva programmata lungo un arco di
tre anni; l’Organo di Vigilanza autorizza
infatti un Piano di Sviluppo Territoriale di
durata biennale agganciato al Piano Strategico 2007 – 2009 che prevede l’apertura
di ulteriori sei sportelli nella regione. Inizia
l’anno con l’apertura a Fiumicino, all’interno del noto “Parco Leonardo”. Ad aprile si
inaugura la filiale di Pomezia ed a novembre
quella di Fiano Romano.
2008
Trasferimento della filiale di Priverno in nuovi e più confacenti locali.
A gennaio viene inaugurata la filiale di Fondi, la più lontana lungo la direttrice sud della regione e ad aprile prende il via il quarto
punto operativo nella provincia di Frosinone con l’apertura della filiale di Cassino.
2000
2009
Apertura della quarta agenzia in Roma.
Apertura della filiale di Colleferro (gennaio), dell’ag. 10 di Roma ad Ostia (maggio) e
dell’ag. 11 di Roma (ottobre), in località “La
Romanina”. L’anno 2009 chiude dunque con
l’apertura di altre tre filiali, realizzando così
totalmente il Piano di Sviluppo Territoriale.
1998
1995
La neonata Banca Popolare del Lazio si pose
subito l’obiettivo di potenziare ulteriormente
la rete operativa ed iniziò con due città dei
Castelli Romani che per tradizione storica
ed importanza economica si collocavano ai
primi posti della regione: Albano Laziale e
Frascati.
18
2005
2001
Prosegue l’espansione sulla piazza di Roma
Ulteriore spinta all’espansione con l’apertura a Frosinone e dell’ottava agenzia in Roma.
19
Nel mese di marzo la Banca si aggiudica il
premio "Creatori di Valore" nell'ambito del
Milano Finanza Global Awards 2009” alle
banche che nelle rispettive regioni di appartenenza hanno realizzato le migliori performance patrimoniali e di efficienza. Nel
mese di aprile l’Assemblea dei Soci approva
il nuovo Statuto della Banca che recepisce
le modifiche richieste dall’Autorità di Vigilanza in tema di governance e, nel mese di
giugno, il Consiglio di Amministrazione approva il Progetto di Governo Societario che
disciplina il funzionamento della struttura
di governance prevista dal nuovo Statuto.
In questa circostanza, il dott. Prof. Renato Mastrostefano, già Direttore Generale
e Amministratore Delegato, diviene Presidente della Banca. Il ruolo, per specifica disposizione statutaria, comporta un maggior
impegno rispetto al passato e un contenuto
molto più pregnante nel sistema di governo dell’azienda e determinante nel mantenimento dei delicati equilibri tra funzioni
aziendali.
mento dei vertici aziendali: il Direttore
Generale, rag. Luciano Fagiolo ed il Vice
Direttore Generale Affari, dott. Giuseppe
Macale, che per molti anni hanno dato il
loro importante contributo alla Banca, si
sono posti in quiescenza per raggiunti limiti
di età. In loro sostituzione, il Consiglio ha
nominato rispettivamente il rag. Massimo
Lucidi e il dott. Giuseppe Colagrosso. Il
neo Direttore Generale ha apportato il suo
ricco curriculum professionale esperito in
altre importanti realtà bancarie nazionali, mentre il Vice Direttore Generale Affari
ha maturato la sua esperienza all’interno
della Banca, con ruoli significativi nel settore commerciale. Ad essi si affianca il Vice
Direttore Generale Risorse, Dott. Ferrruccio Lucchini in carica già dall’anno 2007,
completando così la Direzione Generale.
Con riferimento al Piano di Sviluppo Territoriale 2010 – 2011, nel mese di novembre è
stata inaugurata una nuova filiale nella città
di Viterbo, la prima nella provincia. In corso d’anno si è dato corso ad una importante
ristrutturazione della filiale di San Felice
Circeo.
2011
l’anno 2011 segna la nascita altre due nuove
filiali, Roma ag. 12 e Villanova di Guidonia.
2010
L’anno registra innanzitutto un cambia-
20
Inoltre, all’inizio del 2012 è stata ristrutturata
la filiale di Sezze, in precedenza semidistrutta
da un’aggressione vandalica perpetrata nottetempo.
2012
nell’anno 2012 è stata aperta la seconda filiale nella provincia di Viterbo, precisamente a
Civita Castellana, luogo prossimo ad attività
industriali e la filiale di Grottaferrata, prestigioso comune dei Castelli romani, con la cui
apertura si è data completa attuazione al citato Piano di Sviluppo Territoriale 2010 – 2011.
L’assemblea dei Soci del 22 aprile 2012 rinnova il mandato al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale per altri tre anni,
fino al 2015.
Mastrostefano e dal Direttore Generale Massimo Lucidi.
2013
nei primi mesi dell’anno il Consiglio ha
approvato il nuovo Piano Strategico 2013
– 2015 in cui la banca ha esplicitato e definito le strategie di sviluppo e di riorganizzazione, scaturenti dall’esame di un contesto
di riferimento che gli è proprio e dall’esame di specifici punti di forza e debolezza.
Nel mese di maggio la Banca si aggiudica per la seconda volta il premio “Creatori
di Valore” conferito, nell’ambito del “Milano Finanza Global Awards 2013” alle
banche che nelle rispettive regioni di appartenenza hanno realizzato le migliori
performance patrimoniali e di efficienza.
Il Premio Milano Finanza Global Awards
è un riconoscimento che va alle aziende
ed ai personaggi del mondo bancario e finanziario che più si sono distinti nell’anno.
La cerimonia, che ha visto riunito il Gotha
del mondo bancario e finanziario italiano, a partire dai vincitori dei premi, rappresenta un appuntamento annuale per i
managers degli istituti di credito italiani e
di quelli internazionali operanti in Italia.
I Global Awards sono assegnati per cinque
categorie di premi; in particolare, la categoria “Creatori di valore” stila una classifica
delle banche che hanno realizzato le migliori
performance patrimoniali e di efficienza. Il
premio è stato ritirato dal Presidente Renato
2014
La Banca festeggia 110 anni di vita e 20 anni
di Popolare del Lazio, suggellando nella
storia la metamorfosi di una piccola cooperativa che diventa la più grande Popolare a
livello regionale. A novembre, la Banca e il
Consiglio dell'Area Didattica di Economia,
sede di Latina, della Sapienza Università di
Roma sottoscrivono una Convenzione, finalizzata alla concessione di agevolazioni agli
studenti e di finanziamenti per l'accesso al
mondo del lavoro. Continua l’espansione
nell’hinterland romano con l’apertura di
altre due filiali, l’Ag. 13 in Via Venti Settembre e l’Ag. 14 in zona nord, Via Mattia
Battistini.
21
2015
Nel gennaio 2015 viene approvato il Decreto Legge 3/2015, successivamente convertito in legge33/2015 che obbliga le banche
popolari con un attivo di bilancio superiore
ad 8 miliardi di euro, alla trasformazione in
società per azioni, con conseguente cambiamento del loro regime giuridico. Per effetto
di tale decreto, la Banca Popolare del Lazio,
viene ad essere ricompresa tra le prime dieci banche popolari, a livello nazionale, che
conservano lo status di banche popolari.
Evidenziamo inoltre la sua collocazione tra
le 19 Banche Popolari indipendenti, sempre
in ambito nazionale, differenziandosi da
quelle appartenenti a gruppi e da quelle che,
con l’iniziativa legislativa anzidetta, sono
state obbligate a trasformarsi in società per
azioni.
Infine, nell’anno 2015, secondo quanto pubblicato dall’“Atlante delle Banche Leader”, a
cura di MFinanza, che analizza i principali valori e indicatori dei bilanci bancari, la
Banca Popolare del Lazio si colloca in 2° posizione tra le banche regionali.
Contesto di Riferimento
Riportiamo di seguito una sintesi della relazione sull’andamento dell’economia e sul sistema
del credito, delineata nella relazione che il Consiglio di Amministrazione ha rivolto all’Assemblea dei Soci nel mese di aprile 2016, al fine di contestualizzare l’operatività della Banca
nell’anno 2015, rendendo più agevole la comprensione delle azioni e dei risultati ottenuti
dalla stessa.
L’economia internazionale e nazionale
Le prospettive delle economie avanzate risultano in lieve miglioramento, mentre la persistente fase di debolezza dei paesi emergenti frena l’espansione degli scambi globali, contribuendo a deprimere i prezzi delle materie prime, in particolare i prodotti petroliferi.
Anche le rinnovate tensioni economiche e finanziarie del mercato cinese, alimentano
incertezze sull’effettiva ripresa dell’economica mondiale.
Negli Stati Uniti ed in Giappone, l’attività economica nella seconda parte dell’anno ha
segnato un miglioramento superiore alle attese. Nell’Area Euro la crescita rimane fragile,
con la ripresa sostenuta in gran parte dalla domanda interna, mentre risulta in contrazione
l’interscambio con l’estero, in particolare le esportazioni registrano un sensibile rallentamento. Nei principali Paesi emergenti, il quadro congiunturale resta debole ed eterogeneo,
con il trend che rimane positivo in India, incerto sia in Russia che in Cina, mentre si acuisce
la fase recessiva in Brasile.
Le prospettive configurano una graduale ripresa dell’attività economica mondiale, anche se le ultime previsioni indicano uno scenario in rallentamento, dovuto in parte alla contrazione in atto dei prezzi delle materie prime. L’inflazione al consumo rimane debole nelle
economie avanzate, mentre si mantiene elevata in Russia e in Brasile.
Sul fronte della politica monetaria, la recente decisione della Fed di aumentare i tassi
d’interesse di 25 punti base, dopo 10 anni di politica monetaria espansiva, ha avuto un impatto contenuto sui mercati finanziari e valutari internazionali.
Nelle complesso, nelle economie avanzate, la dinamica dei tassi rimane fortemente
espansiva, come anche in quelle emergenti, dove le Autorità monetarie stanno introducendo
misure di stimoli all’economia.
Nell’Area Euro
Prosegue la ripresa economica anche se il ciclo continua a rimanere debole, con il trend che
registra una sostanziale omogeneità tra i maggiori Paesi dell’eurozona.
La maggior contribuzione al PIL è fornita dalla domanda interna sostenuta dalla spesa
delle famiglie, dalla variazione positiva delle scorte e dal nuovo rialzo delle importazioni,
in rallentano invece gli investimenti, mentre le esportazioni risultano in controtendenza,
con gli ultimi dati che registrano una contrazione. In dicembre l’indicatore €-coin elaborato dalla Banca d’Italia, che stima la dinamica di fondo del PIL dell’area euro, ha segnato il
livello più alto dal luglio 2011. La ripresa dovrebbe proseguire anche nel prossimo biennio,
continuando però a mantenersi su livelli moderati.
Sulle prospettive di crescita, pesano le incertezze legate alla ripresa della domanda
estera, in particolare quella dei Paesi emergenti, all’andamento del prezzo del petrolio e alle
tensioni sul fronte geopolitico, fattori che potrebbero ostacolare la ripresa dei consumi, e più
in generale, l’attività economica globale. Positivo il dato sulla fiducia delle imprese e delle fa-
22
23
miglie, che migliora ulteriormente, sostenuto dai dati provenienti dal settore occupazionale.
Il quadro inflazionistico resta debole, con il dato che rimane su valori frazionali largamente
inferiori agli obiettivi fissati dalla BCE, anche al netto delle componenti più volatili. L’indice
risente dell’andamento negativo della componente energetica e in misura minore del calo dei
prezzi dei prodotti alimentari. Secondo le stime l’inflazione dovrebbe salire intorno all’1% a
fine 2016.
Prosegue la politica monetaria estremamente distensiva da parte della BCE, intervenuta con ulteriori pacchetti di misure a sostegno dell’economia. Tra i diversi interventi, l’ulteriore riduzione dei tassi sui depositi effettuati da banche presso l’Eurosistema, con i rendimenti che già negativi, calano ulteriormente a fine anno attestandosi allo -0,30%; tra le altre
decisioni, l’estensione della durata del programma di acquisto dei titoli e l’ampliamento della
gamma di quelli ritenuti ammissibili, nonché la possibilità da parte della Banca centrale, di
procedere al reinvestimento dei titoli rimborsati, attraverso l’ulteriore acquisto di strumenti
finanziari. L’abbassamento dei tassi sui depositi presso l’Eurosistema si è gradualmente riflesso sul mercato monetario con i rendimenti che hanno registrato un’ulteriore flessione.
Le misure di politica monetaria si sono trasmesse sul mercato del credito, con i prestiti
alle imprese in incremento nell’ultima parte dell’anno, ed il costo che cala ulteriormente
registrando livelli di minimo storico.
Nell’ultima parte dell’anno, l’ulteriore calo dei prezzi petroliferi e le rinnovate incertezze sulle prospettive di crescita dell’economia cinese, hanno fatto riemergere tensioni sui
mercati finanziari, in particolar modo in quelli emergenti, dove a fronte delle vendite di titoli
è seguito un deflusso di capitali a favore di mercati connotati da un minor grado di rischio.
Le misure straordinarie di politica monetaria messe in campo dalla BCE, hanno favorito l’ulteriore restringimento degli spread sui titoli sovrani della zona euro, in particolare in
Italia, Spagna ed Irlanda. Le diverse decisioni di politica monetaria adottate dalla Fed e dalla
BCE, si sono riflesse sui tassi di cambio delle corrispondenti divise, con l’euro che rispetto
all’anno precedente registra un deprezzamento di circa il 10%.
In Italia
L’economia pur rimanendo debole mostra segnali di graduale ripresa. Il calo delle esportazioni, determinato dalla contrazione della domanda dei paesi extraeuropei, è compensato in
parte dalla domanda interna favorita da una ripresa dei consumi e dalla ricostituzione delle
scorte. Si confermano i segnali positivi nell’attività manifatturiera e dei servizi; inoltre, anche il settore delle costruzioni dopo la lunga e profonda fase recessiva, mostra segnali di stabilizzazione. Le prospettive del settore degli investimenti invece rimangono ancora incerte.
Secondo gli indicatori prospettici, la ripresa dovrebbe ulteriormente consolidarsi nel
corso del 2016. La redditività delle imprese risulta in miglioramento, con il fabbisogno finanziario che continua a calare grazie all’aumento della capacità di autofinanziamento.
La moderata ripresa in atto e le migliorate aspettative per il 2016, hanno favorito l’ulteriore incremento della fiducia delle imprese, pur permanendo le incertezze sul fronte della
domanda estera e sulla ripresa degli investimenti. La dinamica dei prezzi ha ripreso a contrarsi nell’ultima parte dell’anno, a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici, con il
tasso d’inflazione che rimane sui livelli minimi. Il credito alle imprese, dopo quattro anni di
stagnazione, registra un incremento significativo nell’ultima parte dell’anno; positivo anche
il ricorso al finanziamento attraverso lo strumento obbligazionario. Dal lato delle famiglie
prosegue la ripresa dei consumi, in misura maggiore nel settore dei beni durevoli. Segnali
24
positivi si manifestano oltre che sul reddito disponibile anche sulla propensione al risparmio, beneficiando delle recenti misure adottate sul fronte occupazionale. L’indice di fiducia
si attesta su livelli storicamente elevati.
La stabilità politica e l’azione indirizzata a politiche di riequilibrio dei conti ed al rilancio dell’economia, anche attraverso il processo di riforme in atto, ha permesso la stabilità dei
rendimenti dei titoli pubblici e il mantenimento a livelli di minimo storico.
Nel corso del 2015 il quadro economico del Lazio ha evidenziato lievi segnali di recupero, con prospettive di ulteriore rafforzamento nel corso del 2016, anche se in maniera
eterogenea tra i diversi settori produttivi.
La produzione industriale è stata trainata dalle industrie chimiche e farmaceutiche, che
insieme rappresentano circa la metà delle esportazioni regionali, mentre il settore delle costruzioni, particolarmente colpito dalla crisi, non manifesta ancora segnali di ripresa.
Il Turismo continua a trainare il settore dei servizi. Migliorano anche i consumi delle
famiglie, con gli acquisti in crescita sia nel comparto alimentare che in quello dei beni durevoli. Nonostante le misure adottate sul fronte occupazionale, le condizioni del mercato del
lavoro continuano ad evidenziare situazioni di criticità, non mostrando ancora gli auspicati
segnali di ripresa. I prestiti bancari risultano in leggera crescita, con la dinamica sostenuta
soprattutto dalla grande industria per il sostegno finanziario alle opere di carattere straordinario. Anche i prestiti alle famiglie registrano un aumento, ma riferito quasi esclusivamente
alla componente mutui per acquisto abitazioni, mentre le altre tipologie continuano a ristagnare. Migliorano le condizioni di accesso al credito con i tassi d’interesse che continuano
a calare. La qualità del credito continua a degenerare, pur se in rallentamento, con le sofferenze che in rapporto ai prestiti incrementano, sia in riferimento ai dati di stock che ai nuovi
flussi. Alla fine del primo semestre del 2015, la percentuale dei crediti deteriorati in rapporto
al totale dei prestiti, si è portata al 26,1% per le imprese e al 10,5% per le famiglie (rispettivamente dal 25,4% e 10,2% della fine del 2014).
Prosegue il consolidamento della raccolta bancaria, sotto forma di depositi e conti correnti nonostante l’ulteriore calo dei tassi. Incrementa anche la raccolta indiretta, in particolare quella investita in quote di OICR, risultato dovuto in parte alla riallocazione dai titoli di
stato, sfavoriti dal basso livello dei tassi di remunerazione.
Il Sistema Creditizio in Italia e la Banca Popolare del Lazio
Le misure di stimolo all’economia da parte della BCE hanno favorito il rafforzamento della
crescita dei prestiti al sistema, accompagnato da un allentamento delle tensioni sulle condizioni di offerta e dal calo dei tassi di interesse.
Nel complesso, a fine dicembre, il tasso medio sul totale dei prestiti a famiglie e società
non finanziarie si colloca al 3,26%, in flessione di 36 punti base rispetto al periodo precedente, mentre se raffrontato ai tassi di fine 2007 il calo risulta di quasi il 3% (tasso medio 2007:
6,18%). Continua a diminuire anche il costo sulla provvista, con il tasso medio della raccolta
bancaria da clientela che a dicembre si attesta all’1,19%, in calo di 31 punti base rispetto al
periodo precedente, mentre se raffrontato ai tassi di fine 2007 la contrazione risulta di 170
punti base (tasso medio 2007: 2,89%).
Il differenziale tra i tassi attivi e passivi a fine dicembre si attesta a 207 punti base, calando ulteriormente di 5 punti base rispetto a fine 2014, mentre se raffrontato con i valori
di fine 2007 la contrazione risulta di oltre 120 punti base. Nonostante i segnali di ripresa,
la dinamica dei crediti deteriorati risulta in ulteriore aumento. In particolare le sofferenze
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lorde a fine novembre si attestano ad € 201 miliardi, registrando un incremento sui dodici
mesi di quasi 20 miliardi di euro (+10,98%).
In data 16 Novembre 2015 sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale i decreti legislativi n. 180 e 181 in recepimento della Direttiva Europea 2014/59/UE, ovvero il cosiddetto
Banking Resolution and Recovery Directive “BRRD”.
La suddetta Direttiva istituisce un regime armonizzato nell’ambito dell’Unione Europea in tema di prevenzione e gestione delle crisi delle banche e delle imprese di investimento.
La nuova disciplina si basa sul principio generale secondo il quale i costi della crisi devono
essere sostenuti in primo luogo dagli azionisti e dai creditori, che in questo modo avranno
forti incentivi a controllare i rischi assunti dalle banche.
Nel dettaglio, il D.lgs n. 180/2015 prevede che, quando si verificano i presupposti per
l’avvio delle procedure di gestione della “crisi” dell’intermediario, Banca d’Italia disponga:
•
riduzione o conversione di azioni, di altre partecipazioni e di strumenti di capitale
emessi dal soggetto in questione, quando ciò consenta di rimediare allo stato di
dissesto o di rischio di dissesto dell’intermediario;
•
l’adozione di misure di risoluzione dell’intermediario oppure la liquidazione
coatta amministrativa, qualora la misura sopra riportata non consenta di rimediare
allo stato di dissesto o di rischio di dissesto.
Tra le misure di risoluzione rientra il cosiddetto bail-in, che consiste nella riduzione dei
diritti degli azionisti, degli obbligazionisti e dei depositanti o nella conversione in capitale dei
diritti degli obbligazionisti. Il bail-in consente alla banca di continuare a operare e a offrire
i servizi finanziari ritenuti essenziali per la collettività; dato che le risorse finanziarie per la
stabilizzazione provengono da azionisti e creditori, non comporta costi per i contribuenti.
Sono completamente esclusi dall’ambito di applicazione e non possono quindi essere né
svalutati né convertiti in capitale:
•
i rapporti dei depositanti protetti dal sistema di garanzia dei depositi, cioè quelli
di importo fino a 100.000 euro, per depositante;
•
le passività garantite, inclusi i covered bonds e altri strumenti garantiti;
•
le passività derivanti dalla detenzione di beni della clientela o in virtù di una
relazione fiduciaria, come ad esempio il contenuto delle cassette di sicurezza o i
titoli detenuti in un apposito conto;
•
le passività interbancarie con durata originaria inferiore a 7 giorni;
•
le passività derivanti dalla partecipazione ai sistemi di pagamento (durata massima
residua di 7 giorni);
•
i debiti verso i dipendenti, i debiti commerciali e quelli fiscali purché privilegiati
dalla normativa fallimentare.
Il bail-in si applica seguendo una gerarchia, la cui logica prevede che chi investe in strumenti
finanziari più rischiosi sostenga prima degli altri le eventuali perdite o la conversione in
azioni.
26
Solo dopo aver esaurito tutte le risorse della categoria più rischiosa si passa alla categoria
successiva. Lo scorso 22 novembre il Governo e la Banca d’Italia hanno applicato le norme
appena descritte per risolvere la crisi di Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e
Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti. Al dissesto di queste
banche, colpite come tutte le altre dal deterioramento della qualità dei prestiti derivante dalla lunga e profonda fase recessiva dell’economia italiana, hanno contribuito gravi fenomeni
di mala gestio.
I costi di risoluzione sono stati sopportati, oltre che dai detentori di azioni e di obbligazioni subordinate, per la maggior parte dal sistema bancario attraverso il neo-costituito
Fondo di Risoluzione, senza trasferimenti di risorse pubbliche.
Nel corso del 2015 la Banca, come tutto il sistema bancario, è stata sottoposta ad un processo di revisione prudenziale (SREP) condotto dalla Banca d’Italia. Tale revisione prende
atto dal recepimento in Italia della Direttiva 2013/36/UE (CRDIV) in conformità con quanto
previsto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) con la Guidelines on common SREP. L’analisi,
finalizzata all’individuazione di requisiti di capitale aggiuntivo ai minimi regolamentari, ha
portato alla determinazione di nuovi requisiti patrimoniali determinati sulla base delle misure aziendali di capitale interno, stimate in ipotesi di stress nel processo di valutazione del
capitale interno (ICAAP).
In conclusione del processo è stato determinato un requisito di capitale aggiuntivo totale del 2,1%, rendendo vincolante il coefficiente del 10,1%. Tale valutazione pone la Banca
in una condizione di assoluta tranquillità, in considerazione che il requisito aggiuntivo è
inferiore a quello previsto per la maggior parte degli altri competitori, a dimostrazione di
una minore rischiosità, poiché la Banca dispone di un livello di patrimonializzazione quasi
doppio rispetto ai parametri di vigilanza. L’attività di revisione del processo prudenziale
condotto dalla Banca d’Italia rappresenta inoltre un ulteriore elemento di tranquillità per i
soci in merito alla solidità della Banca. L’ottima patrimonializzazione raggiunta, conseguente l’attenta gestione operata negli anni, ha sempre privilegiato obiettivi di lungo periodo e
rappresenta la migliore tutela sia per il socio, sia per il depositante.
In relazione al quadro congiunturale fin qui descritto, anche il contesto di riferimento
in cui la Banca si trova ad operare è connotato da una perdurante fase economica incerta
e dal permanere di un elevato livello di rischiosità del credito. Tali elementi costringono la
Banca ad operare ancora in un contesto sfavorevole, con la necessità di indirizzare le proprie
scelte strategiche al maggior presidio del rischio d’impresa, attraverso adeguati accantonamenti e rettifiche, compatibilmente con l’esigenza di garantire l’adeguata remunerazione al
capitale di rischio.
Inoltre, l’attuale livello dei tassi d’interesse ai minimi storici, limita l’apporto che il margine d’interesse può fornire al risultato economico, specialmente per la nostra Banca che,
per sua caratteristica, è orientata a forme di gestione tradizionali.
Nonostante le dette criticità, l’analisi del conto economico evidenzia il conseguimento
di un soddisfacente risultato, con l’utile che registra un significativo incremento rispetto a
quello dello scorso anno. Entrando più nel dettaglio si evidenzia la sostanziale tenuta del
margine d’interesse che, seppure in diminuzione, assicura una buona contribuzione al risultato d’esercizio. Le commissioni nette invece fanno rilevare una significativa crescita rispetto allo scorso anno. Anche la componente finanziaria determina un buon contributo al
risultato complessivo. Relativamente agli strumenti finanziari strutturati ed in merito alle
raccomandazioni informative manifestate dal Financial Stability Board per quelli ritenuti
27
ad alto rischio, si sottolinea che la Banca non detiene esposizioni della specie tra le proprie
attività patrimoniali, in quanto le scelte aziendali sono da sempre improntate ad un atteggiamento di prudenza, privilegiando le attività tipiche del core-business aziendale.
Il margine d’intermediazione, che rappresenta la capacità della Banca di creare valore
con l’apporto delle componenti sin qui descritte evidenzia un incremento. Dal lato del rischio
di credito specifico, pur intensificando l’azione di governo e di monitoraggio delle posizioni
anomale, attraverso l’analisi delle dinamiche da parte delle strutture operative poste a presidio del rischio, si rileva un peggioramento della qualità del portafoglio crediti. Si segnala
inoltre, che proprio per meglio monitorare il crescente rischio di credito, a partire dall’inizio
dell’anno, la Banca d’Italia recependo gli standard europei, ha introdotto una nuova modalità di classificazione dei crediti, che mira a garantire una valutazione più rigorosa ed omogenea a livello europeo della qualità degli attivi bancari, attraverso un monitoraggio severo
dei crediti ristrutturati e di quelli oggetto di concessioni. La classificazione introduce nuovi
concetti e definizioni a livello armonizzato, sia in riferimento alle esposizioni deteriorate
(sofferenze, inadempienze probabili e scaduti deteriorati), sia in riferimento ai crediti oggetto di revisione delle originali condizioni contrattuali (forborne exposures).
Tuttavia la solvibilità delle posizioni è stata, comunque, presidiata intervenendo con
adeguate svalutazioni, analitiche e forfetarie, al fine di salvaguardare la consistenza dei valori patrimoniali.
I costi operativi nel loro complesso evidenziano una sostanziale stabilità rispetto allo
scorso anno, nonostante l’intervento economico richiesto dalle autorità al sistema bancario
per la nota risoluzione della crisi delle quattro banche in dissesto, con l’applicazione delle
nuove norme sul risanamento e risoluzione delle crisi bancarie.
Infine, la componente delle imposte sul reddito evidenzia una significativa diminuzione
dovuta in parte all’introduzione della totale deducibilità dall’IRAP delle spese per il personale.
Valori e Codice Etico
I Valori rappresentano quei principi ispiratori sui quali si basano le scelte, le azioni ed i
comportamenti degli organi societari, del personale e di tutti i collaboratori; essi definiscono anche la qualità delle relazioni ed il modo di condurre gli affari e di decidere le priorità
dell’organizzazione.
IDENTITÀ POPOLARE E MUTUALISMO
È lo spirito cooperativistico al quale consegue il mutualismo non solo verso i soci, ma in generale verso il territorio. La mutualità è uno dei valori centrali di una banca popolare; nell’accezione più stretta del termine, essa può essere definita essenzialmente come una forma di
reciproco sostegno tra i soci ma, in senso più ampio, la mutualità si rivolge anche ad altre
categorie di prenditori sul territorio di riferimento ed è attuata mediante forme di sostegno a
tutte quelle realtà impegnate in attività di promozione umana, sociale ed ambientale.
RADICAMENTO TERRITORIALE - LOCALISMO
La Banca Popolare del Lazio affonda le sue radici in una precisa realtà territoriale che ne ha
permeato fortemente l’identità e la cultura d’impresa. Tale caratteristica non è venuta meno
con il passare del tempo, anzi, il “binomio” si è vieppiù rinforzato: la Banca e la Comunità di
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riferimento sono cresciuti insieme, in un rapporto di reciproca collaborazione tale che nello
sviluppo dell’uno si trova la chiave del successo dell’altro.
Il localismo, inteso quindi non come delimitazione geografica, ma come attitudine proattiva a svolgere in un determinato territorio attività economiche e sociali in favore dell’imprenditoria e di tutta la comunità locale, da fattore “dimensionale” e operativo, assume una
valenza diversa e si delinea quale fattore strategico della Banca.
CENTRALITÀ DELLA PERSONA
È la visione centrale dell'uomo in tutte le sue molteplici vesti e relazioni: socio, cliente, dipendente, fornitore.
È un principio che ha l’obiettivo di contemperare gli interessi di tutti coloro che operano
nella Comunità, orientando ogni sacrificio ad una crescita di lungo periodo, solida per tutti.
La “stakeholders view” riconosce i seguenti valori che presiedono la qualità di ciascuna delle
citate relazioni
Legalità
Integrità morale e professionale
Etica nella gestione degli affari
Trasparenza e completezza delle informazioni
Integrità e tutela della persona
Valorizzazione delle Risorse Umane
Uguaglianza e rispetto della persona
Essi sono enunciati nel Codice Etico della Banca Popolare del Lazio. Tale documento raccoglie in modo organico prìncipi di riferimento e norme di condotta volti ad orientare, sotto
l’aspetto etico-professionale, i processi decisionali della Banca ed i comportamenti aziendali
e quindi a tutelare la buona reputazione aziendale che, insieme alle “risorse umane” ed al
“capitale”, rappresentano gli assets più importanti della Banca.
Attraverso la sua pubblicazione sul sito Internet, la Banca intende promuovere la conoscenza e la massima diffusione dei valori e dei prìncipi aziendali. Dopo la prima divulgazione nell’anno 2004, il Codice è stato rivisto nel 2009 al fine di tener conto di alcune
integrazioni richieste dal D.Lgs 231/01. Infatti, il Codice Etico rappresenta anche un presidio
essenziale per l’idoneità del sistema dei controlli interni al fine di prevenire la commissione
dei reati previsti dal citato decreto.
29
Sul finire dell’anno è stata progettata un’importante iniziativa in ambito VALORI, alla quale
daremo corso nel 2016. Il Progetto
rappresenta un percorso verso la Responsabilità
Sociale, che ci porterà a definire la nuova Carta dei Valori della Banca e, per questa via, a
ri-costruire la nostra Costellazione dei Valori. La nostra storia affonda le sue radici su Valori
solidi come Integrità, Etica e Trasparenza. Il futuro deve essere sostenuto da Valori nuovi, coerenti con la storia, ma proiettati verso il domani. La metodologia di ri-scrittura sarà
anch’essa innovativa: non vi sarà alcuno steering committee, riunito a “porte chiuse” per
definirli; essa avverrà attraverso una modalità partecipativa che prevede il coinvolgimento
di tutti i dipendenti.
Missione e Disegno strategico
“…creare valore per i propri azionisti in modo stabile e sostenibile attraverso il perseguimento del proprio ruolo di banca di riferimento e l’ottimizzazione del proprio modello
di Banca commerciale, fondato sui valori di vicinanza al cliente ed al proprio territorio.”
... Realizzare un modello di banca moderna ed efficiente che ha l’intento di accrescere il
valore per tutti i suoi Stakeholder.
… La Banca difende la propria autonomia ed indipendenza attraverso un processo di rafforzamento della dimensione strutturale, patrimoniale e finanziaria.”
La Missione aziendale concretizza l’obiettivo principe di un’azienda, stabilisce la finalità e
gli scopi fondamentali che essa intende perseguire attraverso la sua attività. L’obiettivo della
creazione di valore per gli azionisti e per la collettività viene perseguito nell’ottica della sua
sostenibilità nel tempo, cioè attraverso una “gestione socialmente responsabile” che tende
a valorizzare il risparmio delle famiglie e a sostenere con il credito lo sviluppo del sistema produttivo, nel contesto di un’attenzione costante alle esigenze di tutti gli interlocutori
dell’Azienda.
Linee Strategiche della Banca
Giunto a conclusione il Piano Strategico 2013-2015, la Banca sta già lavorando sulla realizzazione del nuovo Piano Strategico 2016-2018, con il quale intende continuare lungo il percorso intrapreso di una crescita sostenibile nel tempo, mantenendo la sua vocazione di banca
territoriale attenta ai bisogni della propria clientela.
Se il precedente Piano Strategico ha avuto obiettivi di miglioramento delle performance
e dei processi, il triennale in elaborazione si pone obiettivi molto sfidanti, proprio per superare il difficile contesto economico, che impone un rafforzamento del percorso di espansione
e di investimenti nella rete commerciale già intrapreso.
La solidità patrimoniale della Banca si conferma uno dei fattori chiave anche per il prossimo triennio: gli indicatori di solidità patrimoniale, che risultano sostanzialmente stabili
per effetto di uno sviluppo prudente dell’attività creditizia e di livelli patrimoniali importanti, sono il suo punto di forza.
obiettivi della società e organizzati i mezzi per raggiungerli, nel rispetto dei diversi portatori
di interessi.Efficaci assetti organizzativi e di governo societario costituiscono per tutte le
imprese una condizione essenziale per il perseguimento degli obiettivi aziendali.
Per una banca essi assumono particolare rilievo, in ragione delle caratteristiche che
connotano l’attività bancaria e degli interessi pubblici oggetto di specifica considerazione da
parte dell’ordinamento.
Gli assetti organizzativi e di governo societario di una banca, oltre a rispondere agli interessi
dell’impresa, devono quindi assicurare condizioni di sana e prudente gestione, obiettivo essenziale della regolamentazione di vigilanza.
Le scelte di governo societario concretamente adottate dai vertici della banca possono
variare in funzione delle caratteristiche dimensionali, organizzative ed operative dell’azienda. In pratica, al fine di perseguire gli obiettivi indicati, le Disposizioni di Vigilanza hanno
introdotto l’obbligo, in capo alle banche di:
I. esercitare la propria facoltà di scelta tra i tre sistemi di amministrazione e
controllo previsti dal codice civile (tradizionale, dualistico e monistico) sulla base
di un’approfondita autovalutazione, che tenga conto di specifici ed individuati
elementi;
II. approvare un Progetto di Governo Societario che, oltre a rappresentare le
motivazioni che sono alla base della scelta del modello di amministrazione e
controllo, illustri anche gli assetti statutari e di organizzazione interna.
Il modello di governo tradizionale, che da sempre ha caratterizzato la governance della Banca Popolare del Lazio, nel corso del tempo, ha dimostrato di assolvere più che adeguatamente alle esigenze di una sana e prudente gestione, in rapporto alle sue caratteristiche, al
mercato in cui essa opera, alla composizione e diffusione della propria base sociale, ai propri
obiettivi di crescita nel medio e lungo periodo. Anche il sistema dei controlli, affidato a livello statutario al Collegio Sindacale, per quanto concerne il controllo sull’amministrazione e
ad una società di revisione per il controllo contabile, ha dimostrato una funzionalità più che
adeguata, confermando, l’opportunità di proseguire nell’adozione del modello tradizionale,
tenendo anche conto della familiarità che i soci hanno acquisito con esso.
Gli organi sociali intorno ai quali è costruito il vigente modello di governance della
Banca sono:
Assemblea dei Soci
Consiglio di Amministrazione e Presidente del Consiglio di Amministrazione
Comitato Esecutivo
Comitato Controlli Interni e Rischi
Assetto di Governance
Comitato Amministratori Indipendenti
La governance (o governo societario) definisce la struttura attraverso cui sono fissati gli
Organismo di Vigilanza 231/01
30
31
Collegio Sindacale
Collegio dei Probiviri
Direzione Generale.
L’ASSEMBLEA rappresenta l’intero corpo sociale ed il suo funzionamento è disciplinato
dalla Legge e dallo Statuto sociale agli artt. 21-29.
L’Assemblea dei soci è l'organo che, con le proprie deliberazioni, esprime la volontà sociale. Le deliberazioni adottate in conformità alle disposizioni di legge e di statuto vincolano
tutti i soci, compresi gli assenti e i dissenzienti.
Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ha un ruolo centrale nel sistema di governo
societario. Al Consiglio sono dedicati gli artt. 30 - 37 dello Statuto sociale. È composto da 9
membri designati dall’Assemblea che devono essere in possesso di requisiti di onorabilità
e professionalità stabiliti dalla legge. Inoltre, almeno un quarto di loro sono indipendenti. I
consiglieri eletti durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
Lo statuto prevede anche che almeno un terzo dei suoi componenti sia costituito da
amministratori non esecutivi, privi cioè di incarichi di gestione.
Considerato poi che la nostra Banca è una popolare profondamente legata al territorio
di operatività e in ossequio allo spirito cooperativo che le è proprio, è stato previsto che almeno un terzo degli amministratori deve essere scelto tra i soci che siano espressione delle
attività economiche prevalenti nel territorio in cui la Banca opera, mentre un ulteriore terzo
deve essere scelto tra i soci che esercitano attività professionale nel campo economico e
giuridico, tra professionisti e tecnici, soci che abbiano ricoperto incarichi dirigenziali nella
Pubblica Amministrazione e dipendenti della Banca in quiescenza, assicurando con ciò l’opportuna rappresentatività negli organi aziendali delle diverse componenti della base sociale.
Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE per le Nuove Disposizioni
di Vigilanza, di cui alla Circolare n. 285/2013, ha una caratteristica fondamentale che consiste nell’essere una figura “non esecutiva”, ovvero senza alcuna prerogativa gestionale. Al
ruolo del Presidente sono assegnante le seguenti finalità:
•
romuovere l’effettivo funzionamento del sistema di governo societario,
P
garantendo l’equilibrio dei poteri rispetto agli altri organi aziendali.
•
erificare l’attuazione delle strategie e delle politiche aziendali entro i limiti
V
indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al
rischio della banca.
•
Garantire la salvaguardia del valore delle attività e la protezione dalle perdite.
•
Veicolare la cultura dell’efficacia ed efficienza dei processi.
•
avorire la prevenzione del rischio al fine di evitare che la banca sia coinvolta,
F
anche involontariamente, in attività illecite.
32
Il COMITATO ESECUTIVO è un organo delegato dal Consiglio di Amministrazione che
delibera su alcune materie, specificatamente individuate da apposita delega.
In via generale, l’art. 2381 del codice civile stabilisce che il Comitato esecutivo cura
l’adeguatezza dell’assetto, organizzativo, amministrativo e contabile della società e che il
Consiglio di Amministrazione valuta il generale andamento della gestione e la suddetta adeguatezza sulla base delle relazioni del Comitato Esecutivo.
Il COMITATO CONTROLLI INTERNI E RISCHI è un comitato endoconsiliare istituito al fine di rafforzare il coordinamento, il confronto dialettico e la trasparenza tra l’Organo Amministrativo e le Funzioni aziendali di controllo.
Seppure interno al Consiglio di Amministrazione, la costituzione del Comitato Controlli Interni e Rischi non comporta in alcun modo una limitazione dei poteri decisionali
e delle prerogative del Consiglio, bensì mira ad accrescere l’attenzione sull’importanza dei
presidi di controllo atti a garantire che l’operatività aziendale sia in linea con le strategie e
le politiche aziendali, la propensione al rischio e che sia improntata ai canoni di sana e prudente gestione. A tale Comitato sono stati pertanto attribuiti compiti di natura istruttoria,
consultiva e propositiva diretti ad agevolare il Consiglio medesimo nelle attività di indirizzo
e supervisione del complessivo Sistema dei Controlli Interni della Banca.
Detto Comitato è composto da numero 3 membri tutti non esecutivi e di norma indipendenti, designati tra i Consiglieri di Amministrazione. Ai lavori del Comitato partecipano, in via permanente, con funzione consultiva, il Presidente del Consiglio, il Presidente
del Collegio Sindacale ed il Direttore Generale. Vi partecipano, a chiamata, in relazione alle
questioni trattate e con funzione consultiva, i Responsabili delle Funzioni Aziendali di Controllo.
Il COMITATO AMMINISTRATORI INDIPENDENTI è un comitato endoconsiliare
composto da 3 amministratori non esecutivi ed indipendenti, al quale è attribuita la funzione di valutare operazioni in potenziale conflitto di interesse delle parti correlate e/o soggetti
collegati e che, ove non costituiti, assume anche le attribuzioni del comitato nomine e del
comitato remunerazioni.
L’ORGANISMO DI VIGILANZA è un Organo disciplinato dal Decreto Legislativo 231/2001
che prevede forme di responsabilità amministrativa delle società per una serie di reati specifici,
tipicamente di natura penale, commessi da un soggetto che riveste una posizione apicale, da
dipendenti o collaboratori della Società al fine di avvantaggiare la Società medesima. Tale organismo di controllo interno alla Banca è incaricato di vigilare sul funzionamento, sull’efficacia e
sull’osservanza dei modelli organizzativi, predisposti a prevenzione dei reati, nonché di curarne
il costante aggiornamento.
Il DIRETTORE GENERALE dà esecuzione alle deliberazioni del Consiglio, provvede alla gestione degli affari correnti, esercita i poteri in materia di erogazione del credito, di spesa e di
operazioni finanziarie; sovrintende all’organizzazione delle reti e dei servizi. Il Direttore Generale è inoltre il capo del personale ed ha la funzione di guidare e coordinare tutte le componenti
in cui è divisa la Banca per conseguire gli obiettivi determinati dal Consiglio di Amministrazione sia in termini di masse che di redditività, nel rispetto del rapporto rischio/rendimento.
33
Il COLLEGIO SINDACALE risulta composto da 3 membri effettivi più 2 supplenti. Tra le
sue competenze viene posto l’accento sulla valutazione e sulla vigilanza del sistema dei controlli interni, con particolare riguardo al controllo dei rischi. Il Collegio sindacale vigila sul
rispetto della legge, dello statuto, della corretta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato.
In base alle modifiche normative entrate in vigore nel 2011, il Collegio Sindacale, svolge
altresì le funzioni di “Comitato per il controllo interno e la revisione contabile”, di cui al
D.Lgs. n. 39/2010 e in tale qualità vigila in particolare: sul processo di informativa finanziaria; sull’efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del
rischio; sulla revisione legale dei conti annuali; sull'indipendenza della società di revisione
legale. Il Collegio Sindacale riceve, altresì, la relazione della Società di revisione legale prevista dall' art. 19, comma 3, del D.Lgs. n. 39/2010.
Sono infine attivi, con funzioni consultive e/o decisionali, dei Comitati di Direzioni, operanti
su specifici ambiti di competenza. In particolare:
•
•
•
omitato Rischi che ha lo scopo di individuare e valutare, sulla base degli
C
andamenti gestionali e degli scostamenti dalle previsioni, i fattori da cui possono
derivare rischi alla Banca, proponendo gli adeguamenti alle politiche di gestione
dei rischi stessi, nell’ambito dell’asset strategico definito dal Consiglio di
Amministrazione
omitato Finanza che ha l’obiettivo di definire gli indirizzi tattici/operativi e gli
C
ambiti di manovra sulla base dell’andamento dei mercati e della situazione delle
attività in funzione di quanto elaborato e proposto nell’ambito del Comitato Rischi
omitato Commerciale che ha la funzione di analizzare e valutare il posizionamento
C
della Banca sul mercato di riferimento, nonché di determinare gli indirizzi
dell’azione commerciale della rete periferica, sulla base degli andamenti gestionali
e degli scostamenti dalle previsioni di budget
Si riporta di seguito l’elenco dei componenti, aggiornato alla data odierna, del Consiglio di
Amministrazione e del Comitato Esecutivo, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale, con indicazione della loro carica.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Mastrostefano Renato
Vice Presidente Pizzuti Giulio
Consiglieri
Bruschini Loretta
Capecelatro Edmondo Maria*
Ciarla Italo
Federici Franco*
Guidaldi Piero*
Marzullo Augusto
Natalizia Giancarlo*
COLLEGIO SINDACALE
Presidente
Romagnoli Carlo
Casolari Giulio
Mazzi Rito
DIREZIONE GENERALE
Direttore Generale
Lucidi Massimo
Vice Direttore Generale – Risorse
Lucchini Ferruccio
Vice Direttore Generale – Affari
Colagrosso Giuseppe
(*) Membri del Comitato Esecutivo
ORGANISMO DI VIGILANZA
COMITATO ESECUTIVO
CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
ASSEMBLEA DEI SOCI
COMITATO CONTROLLI
ESTERNI E RISCHI
COLLEGIO SINDACALE
COMITATO
AMMINISTRATORI
INDIPENDENTI
SOCIETÀ DI REVISIONE
Assetto Organizzativo
La Banca Popolare del Lazio ha Sede Legale e Direzione Generale in Velletri. Essa opera
nella Regione Lazio e precisamente nelle zone della provincia di Roma, Latina, Frosinone
e Viterbo. L’assetto organizzativo adottato dalla Banca intende garantire una chiara distinzione delle funzioni, un sistema dei controlli integrato ed efficace, flussi informativi idonei
a consentire scelte gestionali consapevoli. Viene definito dal Consiglio di Amministrazione
che, decisa la mission e la strategia, individua anche la struttura organizzativa più idonea al
34
35
raggiungimento dello scopo prescelto, con ciò modulando l’organizzazione stessa ai cambiamenti dell’ambiente e delle strategie.
L’attuale modello organizzativo della Banca Popolare del Lazio è dunque la risultante di
una serie di modificazioni/evoluzioni, che si rendono di volta in volta opportune per essere
sempre pronti a rispondere al meglio ai bisogni della clientela ed in linea con le intenzioni
dell’Organo Amministrativo e delle Autorità di Vigilanza, preposte rispettivamente alle
funzioni di indirizzo e di controllo. In particolare, l’attuale Assetto Organizzativo vede l’azienda funzionalmente divisa in due aree di competenza: la Direzione Affari e la Direzione
Risorse, poste sotto la responsabilità di due Vice Direttori Generali.
La prima per governare le attività direttamente preposte alla produzione di reddito attraverso la vendita di prodotti/servizi alla clientela. La seconda a presidio delle risorse direttamente preposte all’efficiente ed efficace funzionamento della macchina produttiva.
Dal punto di vista dell’assetto organizzativo, ai fini del rafforzamento del Sistema dei
Controlli Interni della Banca, nel 2015 è proseguita l’attività di adeguamento alle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia n. 285/2013, 11° aggiornamento del 21 luglio
2015, Parte Prima, Titolo IV), per la parte riguardante “Il sistema informativo”. Al riguardo,
il Consiglio di Amministrazione, ha deliberato un nuovo “modello organizzativo ICT” e definito in specifici regolamenti aziendali le politiche di sicurezza IT della Banca, quelle per la
gestione e misurazione del livello di esposizione al rischio informatico, gli standard di data
governance. Nel corso del 2015 si è provveduto, inoltre, a produrre nuova regolamentazione
interna al fine di arricchire il quadro normativo aziendale e rendere sempre più conforme l’operatività della Banca alle diverse richieste della Vigilanza, rendendo, al contempo, uniformi
i comportamenti operativi interni nel rispetto delle norme di settore. Nell’ambito dell’attività predetta, si annoverano, a titolo non esaustivo, la definizione del nuovo regolamento per
la gestione delle infrastrutture e spese, del regolamento per la gestione delle condizioni economiche applicate alla clientela, del regolamento per la privacy e sicurezza, del regolamento
per la segnalazione di violazioni (c.d. whistleblowing) nonché la revisione ed aggiornamento
del Modello Organizzativo 231/01 della Banca.
La struttura di Rete Territoriale è costituita al 31/12/2015 da 58 filiali. È articolata in 6
Aree Territoriali: Velletri, Frascati, Frosinone, Latina, Pavona e Roma, che governano complessivamente 56 filiali. Ci sono inoltre 2 filiali autonome nella provincia di Viterbo. A supporto e integrazione della rete sportelli, ci sono i canali distributivi alternativi rappresentati,
oltre che dai Promotori Finanziari, dai servizi di Internet Banking e di Corporate Banking,
nonché da ATM e POS.
Per la Clientela Private, è operativo il Servizio di Private Banking con due punti operativi,
uno presso la Sede Centrale di Velletri e l’altro a Roma, presso i locali sovrastanti l’agenzia
nove, nella centrale Via Po.
36
RendicontoIl Rendiconto è la sezione in cui si forniscono i dati del conto economico,
riclassificati in modo da evidenziare il processo di formazione del Valore
Aggiunto e la sua distribuzione tra coloro che, a vario titolo, hanno un
rapporto di “scambio” con la Banca.
Il Valore Aggiunto rappresenta la capacità della Banca di creare ricchezza
da distribuire ai vari interlocutori (soci, clienti, dipendenti, collettività,
fornitori e Stato) nonché allo stesso “sistema banca” per l’accantonamento
delle risorse necessarie agli investimenti futuri.
Dall’analisi della sua composizione si ha una percezione immediata ed
assolutamente oggettiva dell’impatto sociale creato dalla Banca verso i
suoi Stakeholder.
Azienda Agricola Colagiacomo Andrea - Segni (Roma)
Le sue origini risalgo al 1934, specializzata nell’allevamento di bovini di razza Frisona, con annesso l'impianto
di pastorizzazione ed imbottigliamento del latte di alta qualità. L’azienda commercializza con il marchio La
Frisona.
39
I PRINCIPALI DATI DEL BILANCIO
In questa parte del Bilancio Sociale si trovano esposti i dati derivanti dalla cosiddetta “contabilità sociale” che fornisce informazioni significative sulla ricchezza creata dalla Banca e
sulla sua destinazione. Il rendiconto sociale trae i dati dal bilancio d’esercizio redatto nel
rispetto delle norme civilistiche e approvato dall’assemblea dei soci. Ciò che cambia è il criterio di riclassificazione dei dati che è in funzione del fine:
L’informazione sul Valore Aggiunto è l’anello di congiunzione tra i dati economicofinanziari del bilancio d’esercizio e il rendiconto agli Stakeholder: i dati necessari alla
sua rilevazione sono estratti direttamente dal bilancio d’esercizio redatto secondo le
norme civilistiche e di settore.
Il Bilancio d’Esercizio evidenzia i risultati aziendali in termini di remunerazione del capitale di rischio e consente di individuare i principali indicatori di equilibrio economico,
patrimoniale e finanziario.
Il Bilancio Sociale estende questa valutazione per mettere in evidenza la capacità della Banca di soddisfare anche gli interessi dei diversi soggetti con cui interagisce.
Il rendiconto sociale non è una lettura alternativa del bilancio d’esercizio, che resta la base
per valutare il corretto ed efficiente operato della Banca; esso è semmai una lettura integrativa, che valuta a più ampio raggio la validità economico-sociale della iniziativa imprenditoriale. Si forniscono infine alcuni indici gestionali, ottenuti dai dati contenuti nel conto
economico e nello stato patrimoniale del bilancio d’esercizio 2015 ed un confronto con quelli
ottenuti nel 2014.
La riclassificazione dei dati 2015 secondo questo criterio ha il fine di evidenziare la
ricchezza generata dall’attività d’impresa e la sua destinazione alle diverse categorie
di Stakeholder (Dipendenti, Clienti, Soci, Fornitori e Istituzioni) quale contributo al
benessere del contesto sociale in cui la Banca opera.
Dati Patrimoniali (importi in milioni di euro)
2015
2014
Impieghi Clienti lordi
1.469
1.389
659
672
1.707
1.627
Raccolta Indiretta da Clientela
913
913
Patrimonio Netto (dopo riparto utile)
283
281
56
59
109
108
Risultato Netto della Gestione Finanziaria
74
77
Risultato netto della Gestione Operativa
14
17
Utile d’Esercizio
11
10
Impieghi Clienti Lordi / Raccolta Diretta da Clientela
86.1%
85,4%
Impieghi Clienti Lordi / Totale Attivo
67.9%
64,17%
Attività Finanziarie Totali / Totale Attivo
30.4%
31,07%
Raccolta Diretta da Clientela / Totale Passivo
78.8%
75,12%
Patrimonio Netto (compreso utile) / Totale Passivo
13.4%
13,29%
7,8
7,8
4.2%
3,8%
Margine di Interesse / Margine di Intermediazione
51.4%
54,3%
Costi Operativi (al netto acc. per rischi ed oneri )/ Margine
di Intermediazione
54.4%
53,2%
Attività Finanziarie totali
Raccolta Diretta da Clientela
Dati Economici (importi in milioni di euro)
Margine di Interesse
Margine di Intermediazione
Indici Patrimoniali
Totale Attivo / Patrimonio Netto (escluso utile)
Indici di Redditività
Utile d’Esercizio / Media Patrimonio
(escluse Riserve AFS e Riserve IAS 19)
Indici di Rischiosità
Crediti in sofferenza netti / Crediti clienti
(esclusi titoli L&R e cred. di funz.)
Svalutazione sofferenze / Crediti in sofferenza lordi
5.0%
3,9%
60.6%
58,9%
Crediti in sofferenza netti / Patrimonio netto
(dopo riparto utile)
23.4%
17,64%
Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (TIER 1)
18.8%
17,7%
Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate
(Total Capital Ratio)
19.1%
18,0%
162
149
47.1%
55,48%
Coefficienti Patrimoniali
Eccedenza patrimoniale (importo in milioni di euro)
40
Eccedenza patrimoniale / Patrimonio di vigilanza
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in unità di euro)
EC1 - PROSPETTO di DETERMINAZIONE e
DISTRIBUZIONE del VALORE AGGIUNTO
(in unità di euro)
2015
2014
Interessi attivi e proventi assimilati
69.389.026
77.666.151
Interessi passivi e oneri assimilati
(13.104.639)
(18.883.118)
MARGINE DI INTERESSE
56.284.387
58.783.033
Commissioni attive
32.502.069
30.326.687
Commissioni passive
(1.816.673)
(1.856.607)
Commissioni nette
30.685.396
28.470.080
Dividendi e proventi simili
1.934.766
1.897.826
Risultato netto dell’attività di negoziazione
2.057.831
3.472.003
-
-
18.458.109
15.550.259
c) attività finanziare detenute sino alla scadenza
1.247
(7.068.908)
d) passività finanziarie
18.612.746
22.768.901
-
-
(155.884)
(149.734)
109.420.489
108.173.201
(34.980.291)
(31.261.431)
(34.827.603)
(31.080.189)
Risultato netto dell’attività di copertura
Utile (perdita) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziare disponibili per la vendita
c) attività finanziare detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziare disponibili per la vendita
c) attività finanziare detenute sino alla scadenza
(85.976)
2015
2014
69.389.026
77.666.151
(13.104.639)
(18.883.118)
Commissioni attive
32.502.069
30.326.687
Commissioni passive
(1.816.673)
(1.856.607)
Dividendi e proventi simili
1.934.766
1.897.826
Risultato netto dell'attività di negoziazione
2.057.831
3.472.003
18.458.109
15.550.259
1.247
(7.068.908)
18.612.746
22.768.901
-
-
(155.884)
(149.734)
(34.980.291)
(31.261.431)
(34.827.603)
(31.080.189)
b) attività finanziare disponibili per la vendita
-
(85.976)
c) attività finanziare detenute sino alla scadenza
-
-
d) altre operazioni finanziarie
(152.688)
(95.266)
Altri oneri/proventi di gestione
7.900.716
7.127.118
4.476
111.356
TOTALE VALORE ECONOMICO GENERATO
82.345.390
84.150.244
Altre spese amministrative (al netto imposte indirette ed elargizioni/liberalità)
(24.859.404)
(22.878.095)
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO ai FORNITORI
24.859.404
22.878.095
Spese per il personale
(34.569.702)
(33.638.608)
34.569.702
33.638.608
7.488.720
6.814.572
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AGLI AZIONISTI
7.488.720
6.814.572
Altre spese amministrative: imposte indirette e tasse
(5.910.378)
(5.983.972)
Imposte sul reddito dell'esercizio
(5.295.586)
(11.416.047)
11.205.964
17.400.019
b) altre spese amministrative: elargizioni e liberalità
(116.380)
(96.538)
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A COLLETTIVITA' E AMBIENTE
116.380
96.538
78.240.170
80.827.832
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziare disponibili per la vendita
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
-
-
(152.688)
(95.266)
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
74.440.198
76.911.770
Spese amministrative:
(65.455.865)
(62.597.213)
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO ai DIPENDENTI e ai COLLABORATORI
a) spese per il personale
(34.569.702)
(33.638.608)
Utile attribuito agli azionisti
b) altre spese amministrative
(30.886.163)
(28.958.605)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
(1.097.777)
(2.719.626)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
(1.796.185)
(1.963.324)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
(163.360)
(139.871)
Altri oneri/proventi di gestione
7.900.716
7.127.118
60.612.471
(60.292.916)
-
(25.462)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
1.097.777
2.719.626
4.476
111.356
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
1.796.185
1.963.324
UTILE DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
13.832.203
16.704.748
163.360
139.871
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
(2.508.993)
(6.465.340)
-
25.462
Utile dell’operatività corrente al netto delle imposte
11.323.210
10.239.408
(2.786.592)
(4.950.707)
UTILE D’ESERCIZIO
11.323.210
10.239.408
3.834.490
3.424.836
4.105.220
3.322.412
d) altre operazioni finanziarie
Costi operativi
Risultato netto valutaz. a fair value attività mat./immat.
Utili da cessione di investimenti
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AMMINISTRAZIONE STATALE
TOTALE VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Risultato netto della valutaz. a fair value attività mat/immat.
Imposte sul reddito dell'esercizio (per quote relative a variazioni imposte anticipate e differite)
Utile destinato a riserve
TOTALE VALORE ECONOMICO TRATTENUTO
Il Valore Economico Generato dalla Banca Popolare del Lazio nel 2015 è stato così ripartito:
il 9,09%, pari a 7.488.720 euro agli Azionisti sotto forma di dividendo
Sistema Impresa
Collettività e ambiente
116.380
Sistema enti/istituzioni
11.205.964
Fornitori
24.859.095
Risorse umane
34.569.702
il 41,98%, pari a 34.569.702 euro, ai dipendenti sotto forma di stipendi, oneri sociali e
trattamenti pensionistici, oltre spese ed oneri comunque destinati al personale
lo 0,14%, pari a 116.380 euro, alla Collettività, sotto forma di contributi a sostegno
delle numerose attività culturali e sociali del territorio. A tale scopo, è statutariamente
previsto che una quota, non superiore al 2% dell’utile dell’esercizio precedente, sia
destinata al sostegno delle iniziative di carattere sociale. Ricordiamo che in questo
importo non sono incluse le sponsorizzazioni alle attività sportive e culturali, che pure
vi rientrano per finalità
4.105.220
Azionisti
2014
2015
7.488.720
Distribuzione Valore Economico 2014 - 2015
il 13,61%, pari a 11.205.964 euro, allo Stato, Enti ed Istituzioni sotto forma di imposte
dirette ed indirette
il 30,19%, pari a 24.859.404 euro, ai Fornitori, quale corrispettivo di prestazioni
professionali
il 4,99% pari a 4.105.220 al Sistema Impresa, come autofinanziamento e dunque a
sostegno del progetto imprenditoriale
Sistema Impresa 4,99%
Azionisti 9,09%
Collettività e ambiente 0,14%
Sistema enti/istituzioni 13,61%
Risorse umane 41,98%
Fornitori 30,19%
Ripartizione del Valore Economico
44
45
Relazione di Scambio Sociale
Nei capitoli seguenti, si analizzano singolarmente i diversi legami con
gli Stakeholder, con l’obiettivo di rappresentare, attraverso dati ed
informazioni, gli aspetti più significativi della relazione tra la Banca
e ciascuna delle categorie di soggetti che hanno un interesse nei suoi
confronti, e di dimostrare una coerenza tra i risultati illustrati nel
Rendiconto Economico ed i Valori dichiarati.
San Lidano Soc. Cooperativa a Responsabilità Limitata - Sezze (Latina)
Azienda operante nel settore agroalimentare, si distingue nella produzione della IV gamma di alta qualità,
a brand proprio come OrtoPronto e come co-packer per catene a rilevanza nazionale. Il prodotto viene
lavorato entro le 24 ore utilizzando le più moderne tecnologie di lavaggio, sanificazione e confezionamento.
47
Il Cruscotto della Responsabilità Sociale
In questa sezione proponiamo in un quadro sinottico, un “sistema di indicatori”, che
denominiamo “Cruscotto Sociale”, mediante il quale si rappresentano in modo sintetico le
principali performance di natura sociale della Banca, offrendo, pertanto, uno spaccato, che
crediamo significativo, di come la Banca si inserisce nell’ambiente di riferimento e si relaziona con gli attori che operano nello stesso contesto.
Gli indici esposti possono essere rintracciati nelle specifiche sezioni trattate in dettaglio
nei capitoli dedicati.
I dati e gli indicatori che proponiamo nel Cruscotto Sociale costituiscono, senza dubbio,
strumenti efficaci per rappresentare ed interpretare la responsabilità che la Banca ha assunto
nei comportamenti di natura sociale, quali, ad esempio, quelli inerenti la gestione delle risorse umane, l’attività di formazione esercitata, il rendimento delle azione sociali annuale, le
erogazioni liberali effettuate nell’anno. Attraverso questo sistema di indicatori, intendiamo
evidenziare il carattere mutualistico e cooperativo della nostra Banca, l’adesione ai valori di
riferimento, il legame con il territorio e l’attenzione costante posta alla creazione di valore
per gli Stakeholder.
Soci
Collettività
Fornitori
Le nostre Persone
2014
Organico
Indice di Turn Over
% Donne su totale organico
% Donne quadri su totale organico
N° ore totale di formazione
469
4,49%
105
6,61%
19.959
I nostri Soci
2014
Trend 2014-2015
Numero Soci
Numero Azionisti non soci
Numero Soci intervenuti in assemblea
Valore delle Azioni BPLazio
Dividendo
Rendimento totale delle azioni
6.655
422
1.204
€ 35,86
€ 0,90
3,87%






I nostri Clienti
2014
Trend 2014-2015
Numero Clienti
Tasso di acquisizione
Tasso di abbandono
Saldo netto PBL Clienti
Numero reclami pervenuti
80.453
8,4%
11,9%
155
253
Collettività
2014
Numero interventi di liberalità
Importo interventi di liberalità
Numero interventi di sponsorizzazione
Importo interventi di sponsorizzazione
167
96.538
25
92.417
La ripartizione del Valore Aggiunto
Stato e Istituzioni
Clienti
Risorse Umane
Risorse Umane
Soci
Fornitori
Collettività
Stato, Enti, Istituzioni
Valore Economico generato
Valore Economico trattenuto
2014
€ 33.638.608
€ 6.814.572
€ 22.878.095
€ 96.538
€ 17.400.019
€ 84.150.244
€ 3.322.412
Trend 2014-2015










2015
466
1,50%
105
6,65%
16.086
2015
5.702
1.392
1.802
€ 36,36
€ 1,00
4,18%
2015
80.631
10%
8%
155
213
Trend 2014-2015
2015




173
116.380
20
90.970
Trend 2014-2015
2015







€ 34.569.702
€ 7.488.720
€ 24.859.404
€ 116.380
€ 11.205.964
€ 82.345.390
€ 4.105.220
I Soci
La compagine sociale della Banca Popolare del Lazio è l’espressione del tessuto
socio-economico della regione in cui opera.
Gli OBIETTIVI prioritari e le linee d’indirizzo sono:
−ampliare il corpo sociale e rafforzarne il senso di appartenenza alla Banca.
La solidità del legame si fonda sulla coincidenza in un unico soggetto della
duplice qualifica di Socio e Cliente
−creare valore per i Soci attraverso una gestione dinamica che sappia
contemperare gli obiettivi di sviluppo territoriale, di crescita patrimoniale e di
reddito con la capacità di governo dei rischi connessi all’attività imprenditoriale
−rafforzare l’identità di banca popolare cooperativa, espressione di una larga
base sociale, attraverso la difesa dei caratteri fondamentali dell’attuale
disciplina giuridica
Azienda Agricola Tre Colli - Velletri (Roma)
Specializzata nella coltivazione di Kiwi biologico. Sfruttando un microclima ideale per la coltivazione di kiwi,
gioca un duplice e fondamentale ruolo nella produzione e nella promozione della stessa, coniugando le
esigenze di utilizzo della terra e quelle di un mercato estero che richiede sempre di più prodotti di alta
qualità.
51
Un tema rilevante per le banche popolari
L’importanza del sistema delle banche popolari nel sostegno all’economia reale del Paese
costituisce un dato ineludibile, costruito in un percorso di storia di oltre un secolo, durante il
quale le piccole e medie imprese, e le banche popolari hanno camminato insieme, trovando
nel fattore dimensionale la principale ragione del loro sodalizio.
È proprio la consapevolezza di questa indubbia e solida rilevanza che deve impedire di
offuscare il loro valore di fronte ad eventuali aspetti di complessa valutazione che possono
emergere nella realtà e nella operatività delle banche popolari, in relazione al mutare del
contesto giuridico ed economico.
Tra i profili oggetto di attenzione in tempi recenti, un tema di estrema rilevanza deve
individuarsi negli aspetti normativi connessi alla negoziazione di azioni di banche popolari
non quotate.
L’ampliamento dell’azionariato, congiunto all’assenza di un mercato regolamentato
presso il quale le azioni della società possano essere negoziate con regolarità e pubblicità, ha
comportato, nel tempo, la diffusione di prassi eterogenee tra i diversi operatori coinvolti, tutte
certamente conformi allo scenario normativo di riferimento e ciascuna coerente con le scelte
strategiche che presiedono al governo societario.
Tuttavia, l’evoluzione del contesto nel quale queste società operano, sia come scenario
socio-economico, sia in termini di regolamentazione, è tale da imporre una profonda valutazione sulla possibilità di mantenere prassi e comportamenti oggi in uso, ovvero se occorrano
ripensamenti più radicali.
Meritevole di attenta riflessione al riguardo è il mutato assetto normativo di riferimento, per effetto dell’entrata in vigore e del recepimento del “pacchetto” cosiddetto MIFID II/
MIFIR, cioè di quel complesso di disposizioni, contenute nella Direttiva 2014/65/UE e nel
Regolamento (UE) n. 600/2014, che entreranno in vigore a partire dal 2018.
Come è noto, tali disposizioni, di matrice europea, vanno a delineare un contesto normativo radicalmente differente, con riferimento a diversi temi connessi con le esigenze di
assicurare rinnovata trasparenza dei mercati finanziari, maggiore certezza del diritto e un
ampliamento del perimetro della regolamentazione.
Tra i molti aspetti nei quali si sviluppa l’intervento normativo, uno dei più qualificanti
è certamente rappresentato dalla cosiddetta “trading obligation”, che può sintetizzarsi nella
necessaria riconduzione degli attuali sistemi di scambio di azioni ad una delle sedi di negoziazione tipizzate e, pertanto, ad un mercato regolamentato (Borsa), un sistema multilaterale di negoziazione (MTF) o un internalizzatore sistematico (IS).
52
Per una obiettiva valutazione del contesto di riferimento, neppure sarebbe corretto dimenticare il rilievo che hanno assunto negli ultimi mesi talune vicende specifiche, coinvolgenti
singoli istituti bancari, per ragioni tutt’affatto particolari. La diffusione e l’intrecciarsi della
pressione mediatica e di quella di soci/clienti di taluni di questi istituti di credito ha contribuito a disegnare un contesto di accentuata sensibilità dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso ogni eventuale prassi o condotta, anche episodica, di banche, soprattutto se
banche popolari, suscettibile di tradursi in mancato soddisfacimento delle aspettative di più
florido rendimento degli investitori. Questi episodi hanno acceso l’attenzione verso il sistema
bancario, quello cooperativo in particolare, alimentando un diffuso e crescente, per quanto in
parte non giustificato senso di sfiducia dei consumatori verso la sua stabilità. Ad ogni modo,
la somma di fattori diversi, ovverosia, l’approssimarsi dell’entrata in vigore delle disposizioni
del pacchetto MIFID II/MIFIR e la concorrenza di una pressione mediatica e delle istituzioni
rispetto a talune vicende non rappresentative della normalità e generalità del mondo delle
banche popolari o del credito cooperativo, ma abilmente strumentalizzate per una reazione
generalizzata, sembra delineare uno scenario nel quale si impongono scelte chiare e non più
rinviabili.
Il tema della negoziazione delle azioni proprie da parte delle banche popolari costituisce
oggetto di attenta riflessione all’interno della Categoria, nell’ambito di una serie di incontri promossi dall’Associazione di riferimento e, una scelta, tra quelle sopra individuate, che
corrisponde nella sostanza alla conversione verso prassi operative che possono chiaramente
ed univocamente definirsi “di adeguamento” al nuovo assetto ordinamentale, sarà opportunamente valutata nel primario interesse dei soci e degli azionisti di queste importanti realtà
economico-sociali che sono le banche popolari.
53
Politiche di sviluppo del corpo sociale
La gestione e lo sviluppo del corpo sociale sono attuate nel rispetto di un quadro normativo
ben definito dalle regole proprie del sistema popolare, riportate ed espresse in buona parte
nello statuto sociale della Banca.
L’art. 12 dello Statuto sociale, stabilisce un limite massimo al possesso azionario nella
misura dello 0,50% del capitale sociale, che non può mai essere superato, salva l’attivazione
di una procedura di alienazione delle azioni eccedenti, da chiudersi rigorosamente entro un
anno dall’accertamento della violazione. Il suddetto limite massimo viene costantemente
monitorato dagli organi preposti attraverso specifici controlli che ne garantiscono il rispetto.
Non vi sono casi di superamento del detto limite.
L’ammissione di nuovi soci è regolamentata a livello statutario, con riferimento ad alcuni requisiti soggettivi (artt. 7 – 11 ). L’ammissione, soggetta alla nota clausola di gradimento, è subordinata al possesso da parte del socio delle capacità contemplate dall’art.11 dello
Statuto sociale ed alla sussistenza di uno sperimentato rapporto di clientela in atto con la
società.
L’art. 8 dello Statuto fissa in 500 il numero minimo di azioni necessario ai fini dell’ammissione. Il Consiglio di Amministrazione, esercitando una facoltà prevista dalla norma
statutaria, che ha la finalità di favorire l’ingresso nella compagine sociale di aspiranti soci,
con specifica delibera, ha ridotto la soglia di ingresso a 250 azioni solo per alcune identificate
categorie economiche.
La previsione di un numero minimo di azioni per l’ammissione corrisponde all’interesse sociale di evitare che la partecipazione sia solo strumentale all’ottenimento dei benefici
economici e finanziari riservati alla categoria dei soci, senza una reale condivisione degli
scopi mutualistici e una proficua partecipazione alla vita sociale secondo lo spirito cooperativistico.
Conformemente a quanto consentito dalla Legge n. 212/2012 che ha affidato all’autonomia statutaria la possibilità di subordinare l’ammissione a socio ad un possesso minimo di
azioni da conservare nel tempo, a pena di decadenza dello status di socio, all’art. 8 del nuovo
Statuto, è stato previsto che la cessione da parte del socio dell’intera partecipazione, così
come la cessione che riduca il possesso azionario al di sotto di n.250 azioni, comportino la
perdita della qualità di Socio.
Soci e Azionisti
2015
2014
Soci
5.702
6.655
Azionisti non soci
1.392
422
Totale
7.094
7.077
Successivamente all’approvazione e dopo un periodo transitorio per l’adeguamento, non hanno
dato corso all’integrazione del possesso azionario 1.054 soci, i quali hanno conseguentemente
perso tale qualifica, rimanendo tuttavia portatori di soli diritti patrimoniali.
L’analisi della compagine sociale per genere fa emergere ancora una preponderanza della componente maschile, ma si conferma la tendenziale ricomposizione verso la componente femminile: dal 2008 al 2015 le donne passano dal 33% al 38%, mentre gli uomini diminuiscono la quota
passando dal 67% al 62%.
Maschi 62%
Femmine 38%
Distribuzione soci per genere
Riguardo alla composizione per età anagrafica emerge una netta maggioranza di soci di età
superiore ai 50 anni. Si conferma anche nell’anno 2015 una tendenza alla crescita di soci appartenenti a questa fascia d’età.
Consistenza e Composizione dei Soci e del Capitale Sociale
I Soci
Lo status di Socio, avente diritto di partecipazione alle assemblee e diritto di voto, si acquisisce
con l’iscrizione al libro soci della Banca, a seguito di una specifica delibera di ammissione da
parte del Consiglio di Amministrazione. Diversamente, si è portatori di diritti patrimoniali (diritto al dividendo e al capitale), cioè Azionisti non soci. Al 31/12/2015 i Soci effettivi sono 5.702
(80,37%) e gli Azionisti non soci sono 1.392 (19,62%).
L’anno 2015 si è caratterizzato per la concreta attuazione del nuovo art. 8 dello Statuto sociale,
approvato dall’Assemblea dei Soci del 2015. Nella nuova norma è stato previsto che la cessione da
parte del Socio dell’intera partecipazione, così come la cessione che riduca il possesso azionario
al di sotto di n. 250 azioni, comportino la perdita della qualità di Socio.
54
Soci da 0 a 30 anni
Soci di oltre 50 anni
Soci da 31 a 50 anni
Distribuzione soci per età
55
La distribuzione regionale della compagine sociale è esattamente speculare alla presenza
operativa della banca con la sua rete sportelli ed è in coerenza con il concetto di “SocioCliente”.
Viterbo e provincia 1,16%
Distribuzione soci nella regione
Frosinone e provincia 1,98%
Concentrazione del corpo sociale
Dall’esame della concentrazione del capitale sociale emerge una tipica caratteristica delle
banche popolari cioè l’elevato frazionamento dello stesso: dai dati emerge che, nonostante
la rimodulazione della compagine sociale dovuta all’applicazione dell’art. 8 dello Statuto sociale, il 43% dei soci possiede non più di 500 azioni ciascuno e addirittura il 72% di essi ne
possiede non più di 1.000. Questo dato conferma come il piccolo azionista costituisca una
caratteristica fondamentale della nostra Banca, che è appunto una banca popolare e fonda il
suo sviluppo sulla fiducia ed il sostegno diffuso di molti risparmiatori che sono anche i suoi
clienti/soci.
oltre 10.000 azioni
da 5.001 a 10.000 azioni
da 2.001 a 5.000 azioni
Roma e provincia 65,42%
da 1.001 a 2.000 azioni
Latina e provincia 31,45%
da 501 a 1.000 azioni
da 250 a 500 azioni
La fidelizzazione del Socio è un obiettivo costantemente perseguito dalla Banca, sia attraverso il
rafforzamento del senso di appartenenza, sia ponendo attenzione allo status di cliente primario.
Se prendiamo in considerazione la durata del rapporto sociale, si rileva che il 72% dei soci è socio
da oltre 6 anni.
Tale valore è l’espressione della capacità della Banca di ottenere fiducia dai Soci, sia per
le qualità di governo che di generazione di ricchezza economica.
Il Capitale Sociale
Al 31/12/2015 il Capitale Sociale è pari ad euro 22.466.160, diviso in n. 7.488.720 azioni del valore
nominale di 3,00 euro.
Capitale sociale per numero di azioni
2015
2014
7.085.158
7.221.606
Soci - persone giuridiche
16.400
16.400
Fondo Acquisto Azioni Proprie
80.766
140.362
306.396
193.379
7.488.720
7.571.747
Soci - persone fisiche
Azionisti non soci
Totale azioni
Nell’anno 2015 la Banca ha effettuato un abbattimento di capitale sociale corrispondente all’annullamento di n. 83.027 azioni in portafoglio.
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Frazionamento del Capitale Sociale
Movimentazione delle azioni sociali
A partire dal 2015, in conseguenza di quanto disposto dalla regolamentazione comunitaria, che ha introdotto stringenti vincoli prudenziali alla negoziazione in conto proprio di
azioni, (cfr. art. 77 Regolamento UE 575/2013 e art. 28 e succ. Regolamento UE 241/2014),
la negoziazione con utilizzo della specifica riserva deve essere preventivamente autorizzata
dall’Organo di Vigilanza.
In ragione di quanto sopra, in corso d’anno, la Banca ha richiesto ed ottenuto dalla
Banca d’Italia l’autorizzazione a riacquistare azioni per un ammontare predeterminato, pari
all’1,22% del CET1 (Common Equity Tier – ammontare del capitale primario di 1° classe)
al 31 marzo 2015, a valere per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di autorizzazione
(luglio 2015).
Per effetto di tale regolamentazione, ogni anno la Banca, nel caso in cui intendesse mantenere l’operatività in questione, dovrà ottenere apposita autorizzazione, calcolata sul CET1
alla data aggiornata.
Nonostante le suddette limitazioni operative, anche nell’anno trascorso, la Banca ha potuto far fronte alle esigenze dei soci di rimborso di parte del proprio investimento in azioni,
limitatamente alla disponibilità di detta Riserva Acquisto Azioni Proprie (FAPA).
Un ulteriore contributo al soddisfacimento delle richieste di vendita pervenute nel corso
dell’anno, è stato offerto dalla procedura di mediazione diretta, tra soci e/o portatori legitti-
57
mati, che già dal 2013, ha affiancato la negoziazione in contro proprio delle azioni attraverso
il Fondo Acquisto Azioni Proprie.
Per mezzo di tale procedura, la contrattazione si chiude con l’incontro del prezzo di
offerta con quello di domanda, oscillanti in un range predefinito, tra il prezzo minimo, come
definito dall’ultimo bilancio regolarmente approvato e quello massimo risultante dal prezzo
di negoziazione del giorno.
Nel 2015, attraverso il F.A.P.A., sono state acquistate dalla Banca n. 124.785 azioni
e ne sono state ricollocate n. 101.354. Attraverso la citata procedura di mediazione, i
Soci hanno intermediato tra di loro n. 229.663 azioni.
Il tema della negoziazione delle azioni proprie da parte delle banche popolari costituisce oggetto di attento esame e riflessione all’intero della Categoria, nell’ambito di una serie
di incontri promossi dall’Associazione di riferimento (ANBP).
L’ipotesi che si sta vagliando, a livello consortile, consiste nella predisposizione di una
piattaforma multilaterale di scambio (MTF), ovvero un procedimento nel quale sono destinati ad incrociarsi interessi di acquisto/vendita di terzi, relativi a strumenti finanziari, in una
dimensione multilaterale. Tale sistema valorizza regole non discrezionali e ispirate a criteri
di trasparenza, a garanzia di una negoziazione corretta, ordinata ed efficace degli ordini,
nonché obblighi di informazione pre e post trade sugli strumenti ammessi alla compravendita. Trattasi pertanto di una dimensione simile ad un mercato regolamentato, quale quello
borsistico, presso il quale le azioni possono essere scambiate con regolarità e pubblicità, ma
dal quale si differenzia per la natura giuridica del gestore che nel caso dell’MTF è un’impresa
di investimento (non una società di gestione), cui corrispondono requisiti soggettivi di autorizzazione, onorabilità e professionalità, ma con regole meno stringenti.
Politiche di remunerazione – Rendimento ed andamento del titolo
Una delle linee di indirizzo della politica sociale consiste nel privilegiare la strategia della
“stabilità” rispetto a quella della “volatilità”. Ciò si esprime nel perseguimento del rafforzamento patrimoniale dell’azienda, tale da consentire investimenti futuri ed assicurare lo
sviluppo, senza che venga meno la capacità di una congrua remunerazione ai Soci, in linea
con i rendimenti di mercato.
Il 2015 ha fatto registrare un utile d’esercizio pari a euro 11.323.210, con un incremento rispetto all’esercizio precedente del 10,6% e con un monte dividendi pari a euro
7.488.720 (+ 25,15% rispetto al 2014).
II risultato raggiunto ha consentito di assegnare un dividendo pari ad euro 1,00 per azione,
con un incremento dell’11% rispetto al 2014 ed una redditività immediata del 2,79%.
Inoltre, il livello di patrimonializzazione della Banca, ben al di sopra dei vincoli prudenziali,
frutto di attente scelte gestionali e di una prudente politica di bilancio, ha reso possibile il
riconoscimento ai soci di un incremento di valore dell’azione pari ad euro 0,50 per azione,
che esprime una redditività differita dell’1,39% e complessiva del 4,18%.
La redditività complessiva dell’azione è pari al 4,18%
Possiamo certamente affermare che la Banca Popolare del Lazio è oggi una delle banche più
patrimonializzate, e dunque più solide, nell’intero panorama nazionale del sistema creditizio, esprimendo dei coefficienti di adeguatezza patrimoniale che si avvicinano al 20%.
È innegabile che per il sistema bancario il momento storico non è dei migliori.
Le banche, soprattutto le quotate, stanno subendo ormai da tempo un costante deprezzamento delle loro azioni, con perdite che ne hanno decrementato il valore di oltre il 50%.
Il mercato in questa fase ha tenuto conto non tanto dell'effettivo valore patrimoniale di quelle azioni, ma ha prezzato le aspettative sulle stesse, considerando sia la qualità del credito
espresso da alcuni istituti, sia l'evidente aumento delle sofferenze, sia quanto previsto dalle
nuove regole per la risoluzione delle crisi bancarie, che vedono, in ultima istanza, l'applicazione del "bail-in", ovverosia di quella modalità di salvataggio interno che prevede la svalutazione delle azioni per assorbire le perdite e ciò sino ad arrivare all'eventuale azzeramento
del loro valore.
Non sono rimasti indifferenti a questa situazione neppure coloro che hanno investito
nei titoli di banche non quotate e soprattutto nei titoli emessi dalle banche popolari, i quali,
sulla spinta emotiva determinata da tali eventi negativi hanno pensato di rivedere il loro
impegno finanziario verso questa categoria di emittenti.
Gli investitori, per lo più possessori dei titoli da molti anni, per una serie di coincidenze
negative, hanno improvvisamente percepito che il loro investimento, sempre considerato
un bene rifugio, con una costante valorizzazione, con una buona redditività ed una sfumata
percezione della rischiosità, potesse essere oggi a rischio e ciò senza tenere conto alcuno
delle diverse realtà e delle diverse consistenze patrimoniali.
In questa situazione crediamo che debbano essere considerati i dati economici e patrimoniali della società i quali dovrebbero essere la “cartina tornasole” della bontà o meno
dell’investimento. A tal fine, indichiamo alcuni dati che riteniamo debbano essere conosciuti dai Soci. Il Sole 24 Ore - Plus24 del 20 Febbraio 2016, riporta un focus di valutazione
sulla solidità delle banche della nostra dimensione; l’analisi è effettuata sui dati di bilancio
2014 e ci posiziona tra le migliori realtà analizzate (18 banche operanti in Italia). Tuttavia,
abbiamo fatto un’ulteriore approfondimento, integrando l’analisi del Sole 24-Ore con i valori
dell’anno 2013 e con quelli in approvazione, relativi all’esercizio 2015, che vi sintetizziamo:
Indicatori di Solidità Patrimoniale
2015
2014
2013
CET1 - Common Equity Tier (*)
18,80%
17,70%
17,60%
Copertura crediti in sofferenza
60,60%
58,90%
61,20%
117,5
114,6
117,3
Free capital (in milioni) (**)
(*) P
rincipale indicatore di adeguatezza patrimoniale (requisito minimo previsto da Bankitalia 7,00%).
(**) Indicatore della capacità della Banca di assorbire con i mezzi propri la riduzione dell'8% del passivo nel caso
di crisi aziendale. E’ l’indice che meglio esprime la tutela dei depositi della clientela.
59
Redditività complessiva delle azioni BPLazio 2003 - 2015
11,01%
5,68%
6,08%
7,20%
6,49%
5,01%
6,33%
6,32%
3,73%
3,00%
2,38%
3,87%
4,18%
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Nel corso del 2015 la Banca, come tutto il sistema bancario, è stata sottoposta ad un processo di revisione prudenziale (SREP) condotto dalla Banca d’Italia. Tale revisione prende atto
dal recepimento in Italia della Direttiva 2013/36/UE (CRDIV) in conformità con quanto
previsto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) con la Guidelines on common SREP. L’analisi,
finalizzata all’individuazione di requisiti di capitale aggiuntivo ai minimi regolamentari, ha
portato alla determinazione di nuovi requisiti patrimoniali determinati sulla base delle misure aziendali di capitale interno, stimate in ipotesi di stress nel processo di valutazione del
capitale interno (ICAAP).
In conclusione del processo, è stato determinato un requisito di capitale aggiuntivo totale del 2,1%, rendendo vincolante il coefficiente del 10,1%.
Tale valutazione pone la Banca in una condizione di assoluta tranquillità, in considerazione
del fatto che il requisito aggiuntivo è inferiore a quello previsto per la maggior parte degli
altri competitori e a dimostrazione di una minore rischiosità, dovuta ad un livello di patrimonializzazione quasi doppio rispetto ai parametri di vigilanza.
L’attività di revisione del processo prudenziale condotto dalla Banca d’Italia rappresenta un
ulteriore elemento di tranquillità per i Soci in merito alla solidità della Banca. L’ottima patrimonializzazione raggiunta, conseguente all’attenta gestione operata negli anni, ha sempre
privilegiato obiettivi di lungo periodo e rappresenta la migliore tutela sia per il socio, sia per
il depositante.
Politiche di comunicazione Informazione e Partecipazione
€ 1,00
€ 0,50
2003
2004
Dividendo
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Gli strumenti di comunicazione rivolti alla base sociale sono essenzialmente i mezzi per garantire al socio una corretta e completa informazione rispetto all’attività istituzionale, nonché
il presupposto primario per garantire una reale ed effettiva partecipazione del socio stesso.
A tal fine, la Banca utilizza diversi canali informativi:
Politica di remunerazione 2003 - 2015
Valore
Bilancio annuale d’esercizio
Relazione Semestrale
Per rendicontare periodicamente l’attività della Banca
negli aspetti economici, patrimoniali e finanziari.
Bilancio Sociale
Per rendicontare annualmente circa l’attività della
Banca in tema di Responsabilità Sociale d’Impresa.
Mailing ai Soci
Una specifica lettera è inviata a ciascun socio una volta
all’anno, in occasione dell’approvazione della Relazione
Semestrale e ha l’obiettivo di informare i soci circa
l’andamento generale della Banca, in base ai risultati
intermedi di periodo. Viene inoltre spedita a domicilio
di ciascun socio la convocazione di Assemblea con
relativo ordine del giorno posto in discussione, nonché
comunicazioni su argomenti diversi da sottoporre alla
loro attenzione.
Valore delle azioni BPLazio 2003 - 2015
€33,24
€30,57
€28,04
€31,37
€33,00
€35,39
€34,79
€35,86
€36,36
€33,38
€31,74
€28,71
€27,47
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
60
61
Sito Internet
Ufficio Soci
Segreteria Generale
Attraverso una Sezione dedicata ai Soci, si prefigge
di informare gli stessi sulle iniziative della Banca in
generale e su quelle che li riguardano più da vicino. Nel
Sito sono pubblicati anche tutti i comunicati stampa
relativi all’attività della Banca.
Le unità organizzative preposte ai rapporti con i soci ed
alle informazione relative al rapporto sociale.
La Banca favorisce la massima informazione e partecipazione agli eventi societari mediante
una puntuale informativa pubblicizzata anche attraverso gli Organi di Stampa.
L’assemblea dei Soci
L’Assemblea dei Soci è senza dubbio il principale evento dedicato al socio. Essa è anche lo
strumento attraverso il quale il Socio può esercitare il proprio diritto di controllo sulle scelte
della Banca.
L’ Assemblea è il più importante momento di comunicazione al socio delle strategie e
dei risultati, ed è anche il momento in cui ogni Socio può democraticamente esprimere la propria opinione sui fatti sociali posti in discussione.
Al fine di garantire questo diritto la Banca comunica con puntualità e chiarezza tali
argomenti prima della data fissata; ciò avviene non solo attraverso la pubblicazione della
convocazione nella Gazzetta Ufficiale, ma anche mediante mailing ai soci. Insieme all’avviso
di convocazione e per favorire al massimo la partecipazione, su iniziativa della Banca, viene
spedita al domicilio di ciascun socio la certificazione, ovvero un documento sostitutivo
di possesso azionario - giustificato dal fatto che le azioni sono dematerializzate e accentrate presso la Monte Titoli SpA. Tale certificazione, senza la quale il socio non può essere
ammesso in assemblea e né esercitare il diritto di voto, viene di norma rilasciata dall’Intermediario tra la Monte Titoli SpA e la Banca Emittente su richiesta del socio che intende
partecipare all’Assemblea. Oltre a ciò, la Banca ha da tempo messo a punto una procedura
che consente il rilascio on-line del duplicato della certificazione presso la Sede ove ha luogo
lo svolgimento dell’Assemblea. Al fine di consentire una partecipazione informata la Banca
pubblica, sui più importanti quotidiani nazionali, a mezzo agenzie di stampa, subito dopo
l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del progetto di bilancio che sarà
sottoposto all’Assemblea dei Soci, le principali risultanze economiche e patrimoniali sull’esercizio appena concluso.
Le Assemblee della Banca Popolare del Lazio sono sempre molto sentite e partecipate:
dal 2003 ad oggi le presenze non sono mai state inferiori ai 400 soci.
Alla riunione assembleare del 2015, hanno partecipato n. 1.802 soci.
Da un punto di vista geografico, la partecipazione è piuttosto diffusa e tuttavia dal momento
che le assemblee si svolgono a Velletri, dove la Banca si è dotata di una moderna e confacente
Sala Assemblee, adeguatamente fornita di supporti tecnologici ed ampi spazi, si rilevano
ogni anno preponderanti presenze dei soci residenti a Velletri. Ovviamente minoritaria la
62
presenza dei soci della provincia di Frosinone e Viterbo, dovuta al recente insediamento
della Banca nella stessa.
I lavori assembleari seguono un ordinato svolgimento che obbedisce alle regole statutarie; mentre la regolarità dell’Assemblea è garantita da una specifica procedura, con supporto
informatico, ormai collaudata e perfezionata nel tempo, che gestisce l’ammissione e la rappresentanza dei Soci, nonché il regolare svolgimento delle eventuali votazioni.
L’informazione
Tra le informazioni al socio che riteniamo essenziali vi rientrano quelle relative al prezzo di
acquisto e vendita delle azioni.
La Banca è inserita nell’Elenco degli Emittenti Strumenti Finanziari Diffusi tra il pubblico in modo rilevante, tenuto dalla CONSOB e, non essendo quotata in mercati regolamentati, ha strutturato una procedura per la negoziazione in conto proprio delle azioni in
contropartita con il cliente.
Giornalmente, viene inviata alla rete periferica una comunicazione da mettere a disposizione del pubblico contenente i dati essenziali per consentire la negoziazione delle azioni
(numero dei contratti conclusi, prezzo ecc.).
Le negoziazioni sono svolte principalmente tramite l’utilizzo della “Riserva Acquisto
Proprie Azioni” nei limiti della sua capienza, risultante dal bilancio di esercizio approvato.
Il prezzo delle azioni viene definito in base al puro valore patrimoniale del titolo, determinato annualmente dall’assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio a norma
dell’art. 6 dello Statuto Sociale, aumentato degli interessi di conguaglio.
L’acquisto e la rivendita delle azioni sociali, con l’impegno della riserva acquisto proprie
azioni, sono stati regolamentati dal Consiglio di Amministrazione con apposita delibera,
ovvero nel dettaglio è stato definito che la “Riserva Acquisto Proprie Azioni” può essere
impegnata annualmente per l’intero suo ammontare; che ciascun socio può richiedere la
vendita delle azioni sociali, purché libere da pegno o altri vincoli, nei limiti del 25% del proprio possesso azionario e comunque per un controvalore non superiore ad euro 30.000,00;
che il limite suddetto può essere superato solo nel caso di vendita di azioni, con contestuale
riacquisto dello stesso quantitativo o superiore da parte di altro socio. Al fine di facilitare lo
scambio del titolo, si è provveduto ad affiancare alla negoziazione in conto proprio, nei limiti
della capienza della specifica riserva, l’attività di mediazione tra soci e/o portatori legittimati, opportunamente regolamentata, che avviata sul finire del 2012, è entrata a regime nel
corso del 2013 dando ottimi risultati. La contrattazione si chiude con l’incontro del prezzo di
offerta con quello di domanda, oscillanti in un range predefinito, tra il prezzo minimo, come
definito dall’ultimo bilancio regolarmente approvato e quello massimo risultante dal prezzo
di negoziazione del giorno, comprensivo degli interessi conguaglio.
Politiche commerciali
Il mutualismo è tra i più importanti valori dichiarati dalla Banca: esso è posto alla base del
rapporto sociale. La Banca è tenuta anche dalla sua forma giuridica a perseguire e dar conto
dei criteri con i quali attua lo scopo mutualistico come definito dall’art.2545 del codice
civile. Tale valore comporta il sostegno ad iniziative di diversa natura, sociale, culturale,
di beneficenza e/o assistenza, religiosa, sportiva, delle quali si riferisce in apposito Capitolo
(Collettività).
Riteniamo tuttavia che la principale forma di mutualismo consista nella ricerca di un
vantaggio economico per il socio, attraverso l’erogazione di servizi/prodotti a costi inferiori
rispetto alla clientela ordinaria.
I Soci ed i Soci-Clienti in particolare sono da sempre considerati interlocutori privilegiati ai quali offrire servizi a condizioni maggiormente favorevoli.
Nel rispetto del principio mutualistico che caratterizza la formula cooperativa, la Banca
Popolare del Lazio, pur senza voler creare eccessive sperequazioni nel rapporto con la generalità dei clienti, prevede un paniere di prodotti/servizi offerti ai Soci a condizioni agevolate.
Le principali agevolazioni si hanno nei costi di gestione e sui tassi attivi/passivi del conto corrente, sulle carte di debito e sui mutui e prestiti personali:
•
­Conto Soci
•
­
Conto
Soci Plus che abbina i vantaggi del precedente con una speciale formula
assicurativa per responsabilità civile, rimborso danni in caso di scippo e rapina,
risarcimento in caso di furto nell’abitazione
•
­
Sovvenzione
Soci, utilizzata per finanziare nel breve periodo esigenze anche
familiari
•
­Mutuo Soci, per acquistare o ristrutturare immobili
Recentemente, con l’obiettivo di qualificare maggiormente lo status di Socio della Banca, si
è aggiunta un’ulteriore agevolazione dedicata, la Carta Contante che permette al Socio di
effettuare 50 prelevamenti annui gratuiti presso gli ATM delle altre banche. Nel corso del
2014, in occasione dei 110 anni di Banca e dei 20 anni di Banca Popolare del Lazio è stata
resa disponibile un'offerta promozionale riservata ai Soci, con l’obiettivo di favorire questo primario target di clientela con prodotti a condizioni di particolare favore. La scadenza
dell’offerta è stata prorogata per parte dell’anno 2015.
I. M
utuo chirografario destinato alla ristrutturazione di immobili ad uso abitativo e
di relative pertinenze.
II. M
utuo chirografario “green”, per l’acquisto di “veicoli verdi” (automobili e
ciclomotori) e per la realizzazione di impianti di efficientamento energetico
(solare, fotovoltaico, ecc.) a servizio di immobili adibiti ad uso abitativo.
III. M
utuo chirografario riservato ai giovani, per il sostegno agli studi universitari,
master di primo e secondo livello, dottorati di ricerca, corsi di lingue e quanto altro
previsto dalla particolare formula agevolata di cui al decreto interministeriale
del 19/11/2010. Il prodotto, destinato a tutta la Clientela, ed offerto ai soci a
tassi ulteriormente vantaggiosi, è stato denominato Diamogli Futuro e delle sue
caratteristiche viene dato conto nel Capitolo destinato ai Clienti.
IV. È stata prevista l'opportunità di omaggiare i Soci ed i loro figli con la BPLazio
Card<30, la nuova carta ricaricabile con IBAN riservata al segmento giovani.
64
Le Risorse UmaneIl principio che guida l’attività di gestione delle Risorse Umane è
quello della centralità e sviluppo della persona.
OBIETTIVO della Banca nei confronti delle Risorse umane è
garantire una situazione lavorativa che sia non solo rispettosa dei
diritti dei lavoratori, ma anche tale da creare un clima favorevole
in cui ogni dipendente possa esprimere al meglio le proprie
capacità e dove sia possibile rafforzare la propria professionalità,
attraverso una costante formazione volta a migliorare le
competenze, assecondando le inclinazioni e sviluppando le
potenzialità e la motivazione.
Azienda Agricola Ricci Siro e Figli – Anzio (Roma)
Specializzata nella coltivazione idroponica, innovativa modalità di coltivazione in serra, fuori terra, dove la
pianta viene immersa in una soluzione composta dall'acqua e da principi organici necessari ad apportare tutti
gli elementi nutritivi indispensabili alla sua crescita.
67
Politiche di crescita delle risorse umane
Nel corso dell’anno, in coerenza con le direttrici del Piano Strategico 2013 – 2015, tenuto
conto anche del clima di incertezza conseguente alla perdurante crisi economica e della
situazione politica del nostro Paese, la Banca ha concentrato la propria attenzione in ambito
risorse umane investendo nella ricerca delle chiavi di lettura del clima aziendale, nel miglioramento della comunicazione interna, nello sviluppo delle competenze e nel miglioramento
dei progetti formativi. L’anno trascorso ha certamente favorito lo sviluppo di tali dinamiche
di crescita qualitativa rispetto a quelle di crescita quantitativa.
Composizione della
popolazione aziendale
Al 31/12/2015 le risorse impiegate in Banca Popolare del Lazio sono 466, in diminuzione di 3 unità rispetto al 2014. Sono state
assunte 2 risorse e ne sono uscite 5, di cui
3 per pensionamento. Il Tasso di Turnover
complessivo si riposiziona all’1,50%
La Banca Popolare del Lazio ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali un
accordo relativo all’accesso al Fondo NaTasso di turnover complessivo 1,50%
zionale per il sostegno dell’Occupazione
nel settore del Credito (FOC) che è stato
introdotto nel gennaio del 2012, con il nuovo contratto dei bancari. Il Fondo – che opera tramite l’Ente bilaterale Enbicredito – ha lo scopo di favorire la creazione di nuova occupazione
stabile e garantire una riduzione dei costi per un periodo predeterminato alle imprese che
effettuano assunzioni a tempo indeterminato. Il Fondo offre un meccanismo di supporto che
risulta particolarmente utile nella attuale fase di incertezza.
È alimentato dai lavoratori dipendenti con rapporto a tempo indeterminato con un contributo fissato nella misura di una giornata lavorativa annua, da realizzare attraverso “la
rinuncia” a riduzioni di orario ed ex festività. Contribuiscono ad alimentare il fondo anche i
dirigenti. Il top management delle banche è stato invitato a contribuire con una quota indicativa del 4% della retribuzione.
0,43%
La distribuzione
La distribuzione del personale tra la Rete e la Struttura centrale conferma a grandi numeri
quanto già registrato negli anni precedenti.
Composizione per qualifica e sesso
Appartiene alla categoria dei Dirigenti l’1,7% del personale, mentre il 42,7% rientra nella
categoria dei Quadri Direttivi ed il restante 55,6% è rappresentato dalle Aree Professionali.
Aree professionali
185
74
Quadri direttivi
168
31
Dirigenti
8
LA13 - Composizione per qualifica / sesso
1,07%
Composizione per fasce d’età anagrafica
L’età media del personale è pari a 46 anni e 3 mesi.
Oltre 55
91
9
51-55
69
11
46-50
47
23
41-45
45
25
36-40
48
21
31-35
37
10
26-30
21
6
20-25
3
LA2 - Composizione per età anagrafica
Rete Territoriale 76%
Composizione per classi di anzianità aziendale
L’anzianità di servizio del personale della Banca Popolare del Lazio si mantiene bassa: essa è
pari a 17 anni e 7 mesi con circa il 38% del personale dipendente che non supera i 10 anni di
anzianità di servizio.
Strutture centrali 24%
LA1 - Distribuzione del personale
68
69
Oltre 35
18
31-35
51
26-30
56
21-25
41
25
16-20
16
11
11-15
46
19
6-10
89
34
0-5
44
9
4
2
1
LA2 - Anzianità di servizio
Composizione per titolo di studio
La qualità professionale dei dipendenti è in costante crescita: dall’analisi dei dati sul titolo di
studio emerge che il 36,27% della popolazione dipendente è laureato, mentre nell’anno 2005
il valore era pari al 25% circa. La Banca Popolare del Lazio è in linea con il dato su base nazionale individuato al 36%. In particolare, le donne che lavorano in Banca Popolare del Lazio
hanno un tasso di scolarità più alto rispetto a quello degli uomini: è infatti laureato il 37,14%
delle donne contro il 36,01% degli uomini.
Tempo Indeterminato
359
105
Tempo Determinato
2
LA1 - Tipologia contrattuale indeterminato / determinato
Sempre nell’ottica della centralità della persona, relativamente alle politiche di work-life
balance, la Banca ha cercato di conciliare le esigenze di vita privata e lavoro dei propri dipendenti, sia attraverso il ricorso a meccanismi per una maggiore flessibilità dell’orario di
lavoro, sia con l’utilizzo del part-time. A fine 2015 risultano accordati 6 contratti part-time,
in diverse tipologie (orizzontale e verticale) le cui richieste sono pervenute da lavoratrici
donne in relazione alle esigenze di cura ed educazione dei figli.
Contratti Part Time
Contratti Full Time
6
361
99
LA1 - Tipologia contrattuale part time / full time
Laurea 36%
130
39
Diploma 63%
225
65
6
1
Altro 1%
LA13 - Composizione per titolo di studio / sesso
Pari opportunità
La componente femminile della Banca rappresenta il 22,53% dell’organico totale. Tale valore, seppure in crescita (12,50% nel 2005), risulta lontano dal valore medio del settore bancario di riferimento che vede rappresentata la categoria con oltre il 44%.
18,93% 20,58% 21,81% 22,17% 22,48% 22,54% 22,46% 22,69% 22,39% 22,53%
Totale donne in organico
Politiche del lavoro
Rapporti di lavoro – Tipologie di contratti
I contratti di lavoro offerti dalla Banca Popolare del Lazio sono normalmente a tempo indeterminato. Solo raramente, a causa di esigenze contingenti, può essere necessario proporre
contratti a tempo determinato, che vengono successivamente ed in un breve arco di tempo,
trasformati in contratti a tempo indeterminato. A fine 2015 si registrano soltanto 2 contratti
a tempo determinato.
70
3,12%
4,25%
4,53%
5,54%
5,78%
6,05%
6,36%
6,42%
6,61%
6,65%
Quadri direttivi donne in organico
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
LA13 - Donne in organico 2006 - 2015
71
Categorie Protette
Al 31 dicembre 2015, nell’organico della Banca risultano 37 persone in categoria protetta.
Disabili
Altre categorie
25
3
7
2
INIZIATIVE IN FAVORE DEI DIPENDENTI – WELFARE AZIENDALE
Settore previdenziale – Fondo Integrativo Previdenza
Sin dal 1999 la Banca si è attivata volontariamente sul fronte della previdenza complementare, proponendo ai propri dipendenti l’adesione al Fondo di Previdenza Integrativa “Arca
Previdenza”.
LA3 - Contributo Banca al Fondo di Previdenza Integrativa
2015
LA13 - Categorie protette
Assenze e tasso di assenteismo
Il volume di lavoro espresso dalle Risorse Umane (per forza lavoro totale) nell’anno 2015 è
pari a 99.608 giornate lavorate, su un totale di 118.618 giornate lavorabili. Le assenze derivano da ferie per il 59% del totale e per il 22% da malattie e infortuni. Il Tasso di assenteismo
(indicatore LA7), calcolato rapportando i giorni di “assenza” nel periodo, come definiti nella
nota (1) in calce, sul totale dei giorni lavorativi del periodo medesimo, è pari al 4,15% e corrisponde, in termini di giorni, a 10,53 giorni medi per dipendente.
Altro 7%
Permessi retribuiti 7%
599.233,87
Tale adesione, su base totalmente volontaria, prevede sin da allora un contributo aziendale
“incentivante”. A partire dal 2011, si è voluto offrire ai dipendenti l’opportunità di affiancare/scegliere un’ulteriore forma di previdenza complementare, aderendo al Fondo Pensione
Previbank. A fine 2015 aderiscono al Fondo Aziendale n. 423 dipendenti che rappresentano
il 90,77% dell’organico. Il contributo del datore di lavoro è quantificabile per il 2015 in euro
599.233,87.
Settore assicurativo
Il personale è inoltre assicurato contro gli infortuni che possono accadere durante lo svolgimento delle attività sia professionali che extra-professionali. Sono infine attive altre due polizze assicurative: una polizza Kasco per coloro che sono soggetti a sistematici spostamenti
di lavoro con il proprio mezzo e l’altra, una sanitaria, offerta a tutti i dipendenti di qualsiasi
inquadramento.
Maternità / paternità 5%
Ferie 59%
LA3 - Polizze assicurative 2015
Malattia e infortuni 22%
LA7 - Assenze
Polizza Infortuni Prof.le
71.649,25
Polizza Infortuni extra Prof.le
71.649,25
Polizza Kasco
36.692,27
Polizza Sanitaria
270.483,35
1
1
INEE GUIDA ABI SULL’APPLICAZIONE IN BANCA DEGLI INDICATORI DEL GLOBAL REPORTING
L
INITIATIVE (GRI)
Si definisce “assenza” dal lavoro di un lavoratore quella dovuta ad incapacità di qualsiasi tipo,
non solamente collegata a malattie o infortuni sul lavoro. Nelle assenze sono inclusi: cure
termali; servizio militare od allo stesso assimilato; permessi retribuiti per funzioni pubbliche;
permessi ed aspettative non retribuite per funzioni pubbliche; donazione sangue; permessi sindacali (esclusi quelli “a cedola”); permessi per assemblee; permessi ex L.104/92 per i diritti delle
persone handicappate; permessi “sicurezza”; sciopero.
Sono esclusi i permessi autorizzati come vacanze, studio, maternità/paternità e permessi per
motivi familiari (compassionate leave).
72
Tickets Restaurant
Tutti i dipendenti usufruiscono di buoni per la consumazione dei pasti, in convenzione con
le principali aziende di settore.
73
LA3 - Ticket Restaurant 2015
Spesa buoni pasto
698.459,01
Provvidenze diverse
Sono inoltre previste agevolazioni particolari per i figli dei dipendenti, quali borse di studio
riconosciute a coloro che frequentano con profitto corsi di istruzione primaria secondaria
e universitaria, oltre a sussidi per acquisto libri scolastici. Sono altresì riconosciute provvidenze per i lavoratori studenti e per familiari a carico di dipendenti portatori di handicap.
Assistenza fiscale
Anche per il 2015 la Banca ha provveduto, per i 341 dipendenti che lo hanno richiesto, alla
compilazione del modello di dichiarazione dei redditi e all’inoltro dello stesso all’Amministrazione Finanziaria.
LA3 - Provvidenze diverse 2015
Figli Studenti
Lavoratori Studenti
Familiari con Handicap
102.000,00
1.600,00
10.500,00
FORMAZIONE, VALUTAZIONE E VALORIZZAZIONE
La Banca prosegue nell’attività di miglioramento e ottimizzazione dei processi relativi alla
funzione “Gestione e Sviluppo Risorse Umane” mediante iniziative formative e valutative
sempre più allineate alle strategie di sviluppo qualitativo delle risorse umane.
Diverse le iniziative innovative attivate, che traggono spunto e intendono implementare
le esigenze di miglioramento rilevate nell’indagine di clima aziendale realizzata nel 2013.
La formazione
La Banca considera la formazione una delle principali leve di sviluppo delle Risorse Umane,
tale da favorire il perseguimento della valorizzazione del capitale umano.
Attraverso la formazione si propongono comportamenti organizzativi adeguati e si favorisce l’accrescimento del bagaglio di conoscenze tecnico-professionali e capacità di ogni
risorsa. L’attività di formazione si fonda su un principio di sostenibilità sociale che significa
74
offrire pari opportunità di sviluppo e crescita professionale a tutti i dipendenti.
Anche nel 2015 è stata svolta una analisi dei fabbisogni formativi che ha portato all’elaborazione del Piano Formativo Aziendale, consolidando il processo virtuoso per cui ogni
attività formativa è costruita su specifici bisogni da soddisfare e obiettivi da raggiungere.
Al termine di ogni sessione formativa segue la valutazione del gradimento da parte dei
fruitori e la verifica delle conoscenze acquisite, al fine di poter valutare al meglio ex-post i
risultati effettivi e quindi l’efficacia delle iniziative pianificate e nell’ottica di verificare nel
tempo il ritorno in termini di apprendimento, di applicazione nella realtà lavorativa e anche
di impatto sul business.
Nell’anno 2015, la formazione aziendale ha interessato la totalità dei dipendenti della
Banca: sono state fruite complessivamente 16.086 ore di formazione suddivise in 14.811
ore di formazione interna e 1.275 ore di formazione esterna. Queste ultime sono state erogate
prevalentemente a professionisti delle strutture centrali, in quanto formazione specialistica.
La Banca, al fine di progettare interventi formativi in materia antiriciclaggio sempre
più mirati sulle necessità dei colleghi (soprattutto della Rete Periferica) che hanno rapporti
diretti/indiretti con la clientela, ha effettuato una valutazione delle conoscenze possedute
attraverso un applicativo inserito sulla intranet aziendale, che sarà periodicamente utilizzato per valutare i bisogni formativi in materia di antiriciclaggio e certificare il mantenimento
delle conoscenze acquisite. Sono state realizzate iniziative formative in materia di Estero,
inerenti il Fondo Garanzia PMI, sul Marketing Mix dei Prodotti e riguardanti il Progetto
AgriSviluppo, quest’ultimo in partnership con CoopCredit, al fine di sostenere l’aggiornamento professionale per i servizi di finanziamento al settore agricolo.
In ambito finanza si è proseguito nella formazione di nuovi addetti al servizio di consulenza di base e nel consolidamento della conoscenza del servizio di Gestioni patrimoniali
BPLazio, attivando inoltre percorsi di formazione avanzata.
Significativo l’investimento nella formazione assicurativa che ha impegnato un terzo
delle ore fruite complessivamente dal personale. Prosegue l’attuazione del piano di aggiornamento aziendale sulla sicurezza sul lavoro.
In materia organizzativa, sono stati effettuati interventi formativi sulla business continuity, sull’IT Governance, su come utilizzare un nuovo applicativo per tracciare, monitorare, efficientare le richieste di help desk.
A fronte del successo e apprezzamento che stanno avendo le iniziative formative in materia comportamentale, sono state erogate ulteriori edizioni del corso sulla comunicazione
interna dove sono stati coinvolti i Vice Titolari di Filiale e che negli anni precedenti aveva
interessato i responsabili delle strutture centrali, i Capi Area e i Titolari di Filiale.
L’investimento formativo sulle capacità di comunicazione ha coinvolto anche alcuni
addetti delle filiali, al fine di potenziare i loro comportamenti organizzativi verso un orientamento consulenziale e migliorare le capacità negoziali con il cliente esterno.
Sulla base di quanto emerso dal Bilancio di Competenze svolto nel 2014 che ha visto
coinvolti i Responsabili delle strutture centrali, è stato organizzato un percorso formativo
composto da 4 moduli riguardanti il project management, la comunicazione assertiva e la
gestione del conflitto, la gestione dei collaboratori, l’autocontrollo e le gestione dello stress.
Degno di nota l’avvio di attività di formazione alla lingua inglese che ha interessato
personale delle strutture centrali.
75
LA10 - Ore di Formazione per Materia
Materia
Donne
Totale
369
2,29%
5.280
32,82%
207
1,29%
Crediti
1.585
9,85%
Finanza
2.309
14,35%
175
1,09%
3.726
23,16%
Legale
485
3,01%
Organizzazione
737
4,58%
1.213
7,54%
16.086
100,00%
Antiriciclaggio
Assicurativo
Commerciale Marketing
Fiscalità e Bilancio
Gestione e Sviluppo RU
Sicurezza
Totale
Valutazione e Valorizzazione Risorse Umane
La Banca, in attuazione del piano strategico, ha continuato nell’opera di valorizzazione delle
proprie risorse umane, realizzando alcune azioni innovative, nella consapevolezza che il capitale umano è tra i principali elementi strategici sul quale investire, al fine di rafforzare costantemente l’evoluzione dimensionale della Banca e il conseguente sviluppo sul territorio.
Nel 2015, sulla base dei buoni esiti e del gradimento del Progetto D-Sabato e del Bilancio delle Competenze, si è deciso di continuare ad investire su tali iniziative, realizzando il
Progetto D-Sabato 3.0 ed estendendo il Bilancio delle Competenze ai Titolari di Filiale. Nel
2015 si è compiutamente realizzato il Progetto Cliente Interno LAB.
Il Progetto D-Sabato 3.0 ha dato seguito alla necessità di consolidare nei Capi Area e
Titolari di Filiale delle metodologie comuni per la gestione e sviluppo delle risorse umane.
Sono state realizzate 6 palestre formative e 2 kick off di lancio e conclusione del progetto per
lavorare sulle 7 variabili del gruppo di lavoro (Obiettivi, Metodi, Ruoli, Leadership, Comunicazione, Sviluppo, Clima) e sulle 4 doti a sostegno delle variabili (Visone, Coraggio, Motivazione, Fiducia). E’ stata utilizzata anche una innovativa modalità formativa, le Edu Series,
fruite all’interno di un portale dedicato secondo un palinsesto predefinito.
Il kick off iniziale ha maturato nei partecipanti e nella Direzione Generale l’interesse a
rivitalizzare i Valori aziendali, interesse che nel 2016 verrà attuato attraverso un progetto
specifico denominato
.
Nel kick off finale, realizzato a metà febbraio 2016, sono stati presentati i lavori svolti
dalle singole Aree Territoriali che permetteranno di focalizzare l’attenzione verso progetti
futuri di sviluppo delle risorse umane.
Attraverso il Bilancio delle Competenze i Titolari di Filiale hanno ricevuto un servizio di valutazione delle competenze acquisite durante la propria storia professionale.
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L’utilizzo di metodologie proprie della psicologia del lavoro ha permesso di aumentare la
consapevolezza dei punti di forza da consolidare e delle aree di miglioramento da sviluppare.
Le informazioni ricavate dal Bilancio delle Competenze permetteranno di progettare corsi
di formazione sempre più mirati e centrati su specifici fabbisogni, partendo dai piani di autosviluppo elaborati dal personale coinvolto.
Il Progetto di RicercAzione “Cliente Interno LAB” è stato avviato nel mese di settembre
2014 al fine di trovare soluzioni alle aree di criticità nella comunicazione interna rilevate tra
uffici centrali e rete periferica attraverso l’indagine di clima.
Il lavoro svolto nel 2014, grazie alla qualità del contributo offerto dal personale coinvolto nelle interviste e nei focus group, ha permesso di costruire un questionario con il quale nel
2015 è stato rilevato il livello di soddisfazione del cliente interno strutturato sui parametri
di servizio individuati coinvolgendo tutto il personale di filiale. Si è registrato un livello di
partecipazione molto alto all’indagine pari al 96% del campione intervistato. I risultati generali sono stati diffusi a tutto il personale ed i responsabili delle strutture centrali sono stati
ingaggiati per analizzare le criticità emerse e individuare soluzioni percorribili. Ad inizio
febbraio 2016, in un incontro dedicato, sono state presentate 22 aree di miglioramento sulle
quali verranno attuate soluzioni organizzative da realizzare entro il 2016. L’attività descritta
si configura quale vera e propria iniziativa di ascolto dello stakeholder Dipendente, condotta attraverso l’utilizzo di focus group e svolta al fine di fornire elementi utili per avviare
miglioramenti nell’organizzazione aziendale e/o attività formative. È stato completamente
revisionato nei contenuti il Sistema di Valutazione delle Prestazioni per i profili di ruolo
della Rete Periferica e resi disponibili nuovi strumenti informatici ai Titolari di Filiali per
migliorare la conoscenza del percorso formativo e professionale del personale gestito.
L’attività di Business Coaching e Counseling psicologico individuale, avviata a fine
2014, è proseguita nei primi mesi del 2015 interessando i Capi e Vice Capi Area Territoriali.
Il Counseling si configura come servizio utile a garantire il delicato equilibrio dell’assistenza
alla persona per l’incremento delle capacità di risposta personali e della promozione degli
interessi organizzativi aziendali. Il Coaching ha l’obiettivo di supportare le risorse umane
per lo sviluppo e allenamento delle abilità organizzative e manageriali.
Valorizzazione
Risorse Umane
Analisi del
clima aziendale
-
Bilancio e
Sviluppo delle
Competenze
Qualità Gruppo
Dirigente
Focus Rete
Progetto
D-Sabato
-
Relazioni
Centro Periferia
-
Il cliente interno
LAB -
-
-
77
Attività sulla Prevenzione e Protezione
Attività ricreative – CRAL BPLazio
Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro
La sicurezza - intesa non solo come adozione di dispositivi atti a garantire la custodia di beni
e di valori, ma anche come sistema di protezione delle Risorse Umane e dei luoghi di lavoro
– ha sempre occupato una posizione preminente nei criteri di gestione della Banca.
In tale ottica, già da diversi anni, l’Istituto ha costituito specifici presidi interni ai quali
ha attribuito funzioni di tutela del patrimonio informativo e di continuità operativa (Servizio
Organizzazione e Sistemi) ed indirizzo in materia di sicurezza fisica (Ufficio Provveditorato).
In tema di sicurezza anticrimine, i sistemi di protezione adottati dalla Banca hanno
consentito di sottoscrivere i Protocolli di Sicurezza predisposti dalle Autorità di Polizia e
dall’ABI per le piazze di Roma, Latina e Frosinone. Su tali piazze e relative province, dove
sono infatti dislocate la Sede e le Filiali dell’Istituto, sono state poste in essere misure di sicurezza in quantità sempre superiore alle misure minime necessarie per l’adesione ai citati
protocolli. Nel corso del 2015 sono stati condotti numerosi interventi, tesi a rendere ancor
più efficaci i presidi di sicurezza . Tra i tanti, si ricordano quelli relativi alla sostituzione degli
impianti bussole di ingresso in alcune filiali dell’Istituto nonché quelli connessi alla predisposizione/attivazione degli impianti di videosorveglianza remota, che hanno permesso di
contare, al 31 dicembre 2015, 41 filiali della Banca dotate di sistemi di vigilanza e di sicurezza
più evoluti. Nell’anno appena trascorso, la Banca ha deciso, inoltre, di acquisire la certificazione volontaria allo Standard internazionale BS OHSAS 18001:2007 in tema di sicurezza
sui luoghi di lavoro, rilasciata da ente terzo accreditato. A tale riguardo, sono state avviate
una serie di attività di miglioramento dei presidi interni (organizzativi e di controllo), che
permetteranno di gestire, ancor più efficacemente, i rischi connessi alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori nonché garantire nel continuo la conformità alle leggi ed ai regolamenti.
La certificazione suddetta è strumento idoneo ad avere efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa e giuridica di cui al D.Lgs 231/2001. Ogni dipendenza è inoltre dotata
del cosiddetto “Dossier Aziendale di Sicurezza”, che comprende i seguenti documenti: valutazione dei rischi, valutazione rischio incendio, valutazione rischio rapina, valutazione del
rischio Radon, elaborazione con il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione del piano
di emergenza, elaborazione delle planimetrie antincendio ed emergenza e valutazione del rischio per videoterminali, utili ad una puntuale gestione della sicurezza e dello stato igienico
e sanitario dei vari ambienti di lavoro.
Il Personale addetto alla sicurezza, individuato ai fini del D.Lgs 81/2008, è rappresentato: dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), dall’Addetto al Servizio
Prevenzione e Protezione (ASPP), da 3 Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
e dai 2 Medici Competenti. Tutte le figure sono coordinate dal Datore di Lavoro. Sono stati
infine formati e nominati 89 Addetti antincendio e 71 Addetti Primo Soccorso. Nel corso del
2015 sono state inoltre erogate 1.213 ore di formazione specifica in materia di Sicurezza sui
Il Circolo “CRAL BPLAZIO” è il sodalizio creato dai Dipendenti della Banca Popolare del Lazio
per favorire l’aggregazione tra colleghi attraverso la promozione di attività culturali, ricreative,
turistiche e sportive. Il Circolo è amministrato da un Consiglio Direttivo eletto ogni tre anni
che, con i fondi versati dagli associati, si dedica al perseguimento degli scopi statutari con l'organizzazione di viaggi, eventi sportivi, attività culturali, sociali e ricreative. La Banca facilita
e supporta l’operato del Circolo, intervenendo a sostegno delle iniziative con apporti mirati.
Tra le attività curate dal CRAL BPLazio c’è, oltre che la distribuzione agli associati della
propria strenna, anche l’impegnativa gestione della fornitura e consegna del tradizionale pacco
dono, che la Banca offre ai Dipendenti per le festività natalizie. Le iniziative turistiche nel 2015
sono state inizialmente frenate, a causa delle costanti minacce di attentati nel mondo occidentale. Tuttavia, su richiesta di un nutrito gruppo di associati, è stato deciso di organizzare la gita
sociale "1° MAGGIO IN OLANDA" che ha permesso ai partecipanti, fra l’altro, di visitare lo
splendido Museo Van Gogh ad Amsterdam.
Moderando il raggio degli spostamenti, è stata quindi effettuata un’altra gita sociale a
Verona e Vicenza nel Ponte dell’Immacolata, due mete che hanno suscitato grande apprezzamento. Nell’ambito delle attività ricreative, il Direttivo ha acquistato prima dell’apertura
dell’EXPO MILANO 2015, un discreto numero di biglietti a data aperta offerti poi, a prezzo
agevolato, ai Soci del Circolo, con disponibilità rapidamente esaurite.
Per prudenza, il Direttivo non ha proposto visite culturali a mostre e musei, che di solito
registrano grande affluenza di pubblico, mentre sono state organizzate alcune serate a teatro.
Per la promozione delle attività sportive, la sezione Tennis del Circolo che cura da anni con
eccellenti risultati il Torneo Sociale “Doppio Giallo”, ha organizzato due edizioni, a primavera e
in autunno, di grande richiamo. Durante il 2015 non sono infine mancate iniziative di sostegno
a situazioni di particolare bisogno, segnalate da comunità ecclesiali.
luoghi di lavoro, sulla gestione del Rischio Rapina e sulla gestione delle emergenze.
78
79
I ClientiLa Banca Popolare del Lazio s’impegna costantemente per il
miglioramento della qualità della relazione con la clientela essendo la
stessa elemento indispensabile per il processo di creazione del valore.
L’OBIETTIVO perseguito dalla Banca in questo ambito è quello di
confermarsi sempre di più quale naturale controparte di famiglie e
piccola e media imprenditoria, mediante un incremento del grado di
soddisfazione nella relazione, che passa essenzialmente attraverso la
fiducia e l’offerta di servizi e prodotti sempre più rispondenti all’evoluzione
dei loro bisogni.
I rapporti con la clientela sono dunque improntati sulla volontà di creare
relazioni durature, basate sulla fiducia e sulla capacità di far fronte alle
loro esigenze con competenza, efficienza e professionalità.
Così come riportato nel Codice Etico, i comportamenti nei riguardi della
Clientela devono essere improntati alla massima correttezza e devono
avvenire nel pieno rispetto e osservanza della legge, dei regolamenti in
materia di antiriciclaggio, usura, trasparenza , privacy e di ogni norma
applicabile a tutela della stessa.
Agrilatina Società Agricola Semplice - Latina
L’azienda agricola, estesa su 150 ettari di terreno, è specializzata in agricoltura biodinamica, certificata
Demeter, che utilizza tecniche sostenibili per la coltivazione di prodotti agricoli di altissima qualità nel rispetto
dell’ecosistema, nonché nella vendita a Km zero. L’agricoltura biodinamica si basa principalmente sull’uso di
particolari preparati naturali biodinamici, sulla massima cura e amore nella lavorazione e nella conduzione dei
terreni e su una serie di accorgimenti pratici, come le rotazioni, il sovescio, il calendario lunare.
81
La politica della Raccolta e degli Impieghi
La raccolta complessiva della Banca al 31/12/2015 raggiunge la consistenza di euro 2.620
milioni, con un incremento di euro 79,5 milioni, pari al 3,13% sul 2014.La raccolta diretta da
clientela (65% della totale) nel suo complesso raggiunge l’ammontare di euro 1.707 milioni,
incrementando di euro 80 milioni, pari al 4,92%, rispetto al 2014. Mentre la raccolta indiretta in strumenti finanziari (35% del totale) si è attestata alla fine dell’esercizio a euro 803
milioni registrando un decremento euro 6,5 milioni rispetto all’anno precedente, pari allo
0,79%. La raccolta assicurativa ammonta a euro 109,7 milioni ed aumenta di circa 6 milioni
di euro (+ 5,78%).
Gli impieghi economici hanno fatto registrare un moderata crescita. Al valore di presumibile realizzo, ammontano infatti ad euro 1.328 milioni, con un incremento di euro 47,2
milioni rispetto allo scorso anno (+ 3,96%). Le politiche del credito sviluppate dalla Banca
prendono in considerazione la valutazione di aspetti ambientali e sociali, integrati da valutazioni di carattere economico finanziario, nell’ambito della gestione del rischio e nelle
conseguenti decisioni creditizie.
L’attenzione verso la corretta gestione del credito si manifesta anche attraverso il continuo aggiornamento delle modalità di analisi dei rischi, la definizione dei processi e degli
strumenti di gestione del credito per consentire alla Banca di migliorare l’analisi del cliente,
l’aumentare l’efficienza dei processi e sviluppare i sistemi di monitoraggio.
I dati confermano la vocazione della Banca quale banca commerciale, a servizio del
territorio di riferimento e con uno spiccato orientamento alla clientela retail e alla
piccola e media impresa.
Tra il 2014 ed il 2015, il tasso di abbandono è stato pari all’8% mentre il tasso di acquisizione
è stato del 10%.
L’età anagrafica
La caratterizzazione della Clientela (persone fisiche) per fasce di età mostra la classica concentrazione sul valore medio, ovvero sulla classe media di età corrispondente a 41- 55 anni.
0-20
21-30
1,13%
6,87%
31-40
12,73%
41-55
33,62%
56-65
18,48%
>65
27,17%
Clienti (persona fisica) per fascia d’età
Chi sono i nostri Clienti
La composizione
Nell’ottica degli obiettivi di responsabilità sociale dichiarati, la conoscenza della composizione della Clientela è ritenuta di fondamentale importanza al fine di migliorarne il grado di
soddisfazione e quindi di fidelizzazione, nonché di impostare l’attività commerciale in modo
mirato alle esigenze della stessa. A fine 2015, il 94,96% del totale Clienti è rappresentato da
Clientela Retail, mentre il restante 5,04% è rappresentato da Enti ed Associazioni varie e da
Clientela Corporate. La Clientela Retail comprende il segmento Retail Privati che esprime
l’82,64% del totale (ricomprende a sua volta i clienti mass-market 87,25%, affluent 11,89% e
private 0,86%) ed il segmento Retail Imprese che ne costituisce il 12,32%.
La Fidelizzazione
< 1 anno
14,10%
1-3anni
23,55%
4-5 anni
13,15%
6-10 anni
21,77%
11-20 anni
> 20 anni
19,69%
7,74%
Clientela per anzianità di rapporto - Aziende
Corporate
0,02%
Enti, Associazioni
4,95%
Retail Imprese
< 1 anno
1-3anni
12,32%
4-5 anni
Retail Privati
82,64%
Clienti Attivi
6-10 anni
11-20 anni
> 20 anni
10,44%
8,19%
7,56%
14,25%
28,58%
30,98%
Clientela per anzianità di rapporto - Persone Fisiche
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La distribuzione sul Territorio
La ripartizione territoriale della Clientela, rispetto alle sei Aree Territoriali attraverso le
quali la Banca governa le sue 58 filiali riflette, come è ovvio, la presenza nelle zone di tradizionale e storico insediamento, confermando pertanto la prevalenza di clienti nell’area di
Velletri, seguita dall’area di Latina e provincia..
Area di Velletri
12,96%
Area di Pavona
14,73%
Area di Latina
•
perazioni di sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle
O
rate dei finanziamenti a medio/lungo termine
•
perazioni di sospensione per 12 mesi ovvero per 6 mesi del pagamento della
O
quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing immobiliare o mobiliare
•
Operazioni di allungamento dei finanziamenti
•
Operazioni di allungamento della durata dei mutui
•
Operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito
•
perazioni di allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze del
O
credito agrario di conduzione ex art. 43 del TUB
24,8%
Area di Frosinone
0,6%
Area di Frascati
0,9%
0,1%
Clienti nel territorio
t
Il Credito Responsabile - Accordi a favore della Clientela
Misure Anticrisi
Elemento centrale nello sviluppo della Banca Popolare del Lazio, anche in considerazione
della sua natura di banca popolare, è l’attenzione alla crescita sostenibile del sistema imprenditoriale ed ai bisogni delle famiglie.
Le strategie di crescita sono definite con la consapevolezza del proprio ruolo e della propria responsabilità sociale nei confronti della comunità locale in cui opera, nella convinzione
che le capacità di dialogo e di interazione con la società debbano rappresentare un elemento
fondamentale della propria attività.
Come abbiamo affermato anche in premessa, la Banca si impegna a favorire, sostenere
e promuovere le attività imprenditoriali e le esigenze delle famiglie anche nei momenti di
congiuntura sfavorevole. Per tale ragione, la Banca è intervenuta responsabilmente su più
fronti per introdurre misure anticrisi sia per le piccole e medie imprese che per le famiglie.
Accordo ABI per i finanziamenti delle PMI
Nel 2015 il nostro Istituto ha aderito all’accordo in favore delle PMI denominato “Accordo
per il credito 2015” che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2017 limitatamente per le imprese in ripresa (escludendo quindi le imprese in sviluppo e lo smobilizzo dei crediti vantati
dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione).
Operazioni oggetto dell’accordo, come già previsto per gli accordi precedenti, sono:
84
Operazioni di sospensione dei finanziamenti
31,22%
Area di Roma
Filiali Autonome
•
Al 31 dicembre 2015 risultano accolte 450 operazioni di sospensione, di cui 407 in adesione dell’Accordo ABI e 43 in deroga alle suddette condizioni per un debito residuo
di 138.196.640 euro e capitale sospeso per 20.531.798 euro. Risultano altresì accolte
64 richieste di allungamento dei finanziamenti concessi di cui 33 in adesione al citato
Accordo ABI e 31 in deroga alle condizioni suindicate, per un totale di 21.510.173 euro.
Accordi ABI - Piano Famiglie
L’accordo tra l’ABI e le principali Associazioni dei Consumatori denominato “Piano Famiglie” va a supporto delle famiglie in difficoltà quale programma di sostegno al mercato retail.
Pertanto, la Banca ha aderito all’accordo sottoscritto il 31 marzo 2015, tra l’ABI e le principali Associazioni dei consumatori, avente l’obiettivo di ampliare le misure di sostegno alle
famiglie in difficoltà attraverso la sospensione della quota capitale dei finanziamenti a medio
e lungo termine, anche tenuto conto di quanto previsto dalla Legge 23 dicembre 2014, n. 190
(legge di Stabilità 2015).
L'intervento si applica ai finanziamenti che rientrano nelle seguenti casistiche:
•
Mutui garantiti da ipoteca su immobili destinati ad abitazione principale
•
rediti ai consumatori di cui all’art. 121 del D.lgs 1 settembre 1993, n. 385 (TUB)
C
di durata superiore a 24 mesi, con piano di ammortamento predefinito “alla
francese” (non revolving), erogati a persone fisiche a prescindere dalla tipologia di
tasso
Le caratteristiche dell’intervento prevedono:
•
ospensione della quota capitale dei finanziamenti di cui sopra per una durata non
S
superiore a 12 mesi e per una sola volta, su richiesta dell’intestatario del
finanziamento da presentarsi entro il 31 dicembre 2017, al verificarsi di determinati
eventi
85
•
ospensione fino al raggiungimento di 12 mesi complessivi, per i soggetti che
S
abbiano già usufruito della sospensione del finanziamento per iniziative di legge,
accordi con le associazione dei consumatori o per autoregolamentazione, purché
siano trascorsi due anni dall’avvio dell’ultima sospensione ottenuta per lo stesso
mutuo/finanziamento.
Al 31 dicembre 2015 sono state accolte 98 operazioni di sospensione per totale di
9.948.329 euro in debito residuo e 1.227.219 euro in debito sospeso, quasi totalmente
in deroga all’Accordo ABI e 47 operazioni di allungamento, anch’esse in deroga, per
un totale di 4.920.708 euro
Fondo di Solidarietà Consap per i Mutui per acquisto Prima casa
Dal 27 aprile 2013, è possibile inoltrare a Consap, per il tramite della Banca, le istanze di
sospensione dei mutui per l'acquisto della prima casa. L’ammissione al beneficio è subordinata esclusivamente all’accadimento di alcuni eventi riferiti alla persona del beneficiario,
specificatamente dettagliati nel Regolamento Ministeriale che disciplina l’utilizzo dei fondi.
Lo scopo del Fondo è quello di concorrere al pagamento degli oneri finanziari relativi
alle rate dei mutui oggetto di sospensione, per un massimo di 18 mesi.
A fronte della sospensione del pagamento delle rate di mutuo, il Fondo rimborsa alla
banca gli oneri finanziari corrispondenti alla quota interessi delle rate per le quali ha effetto la sospensione del pagamento da parte del mutuatario. L’iniziativa sembra, ad oggi, aver
registrato un modesto gradimento da parte della nostra Clientela, con sole 8 operazioni effettuate in tale regime.
Accordi con i Confidi - Supporto al credito concesso alle imprese
È noto che le piccole e medie imprese hanno maggiori difficoltà nell’accesso al capitale di
credito e, in particolare al credito bancario, rispetto ad altre imprese di grandi dimensioni.
Da parte della banca si rileva una certa difficoltà nella conoscenza dettagliata dei progetti da finanziare e delle capacità patrimoniali e finanziarie delle imprese.
Ciò implica che gli investimenti delle PMI sono soggetti a vincoli finanziari più stringenti, specialmente in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, con la conseguenza che la competitività e le prospettive di crescita delle imprese stesse risultano penalizzate. L’importanza delle garanzie accessorie per le PMI e il riconoscimento delle loro
difficoltà di patrimonializzazione e finanziamento, sono gli elementi alla base degli accordi
cha la Banca Popolare del Lazio ha inteso stringere con una serie di soggetti scelti nel panorama dei Confidi.
La Banca ha pertanto individuato nei Confidi quei soggetti, dotati di idonei mezzi patrimoniali, che possono fornire forme di garanzia adeguate alle PMI, consentendo da un lato di
far ottenere alle stesse risorse finanziarie di cui hanno necessità e, dall’altro, di mitigare quei
requisiti patrimoniali che la Banca deve rispettare.
Nel corso dell’anno appena terminato l’attività sviluppata dalla Banca in accordo con i
Consorzi di Garanzia Fidi - Confidi si conferma essere un importante strumento di agevolazione verso il segmento delle micro e piccole imprese.
86
A fine 2015, la Banca ha in essere circa 1.232 operazioni di finanziamento (+ 106 rispetto al 2014) che rientrano nell’ambito delle suddette convenzioni, per un erogato
complessivo di circa 112,25 mln di euro in diverse forme tecniche (finanziamenti a
rientro e affidamenti a revoca) e con un incremento di 13,75 mln di euro rispetto al
2014. I Confidi con i quali abbiamo stretto accordi di collaborazione sono diversi e
diversificati per area geografica e/o settore economico.
ArtigianCoop Società Cooperativa di Garanzia
Frosinone
Consap Spa – Fondo per il Credito ai Giovani
Roma
Confidi Lazio – Federlazio
Roma
Cooperativa Artigiana di Garanzia Società Cooperativa
Latina
Cooperativa Artigiana di Garanzia Società Cooperativa
Roma
CoopFidi – Confidi Unitario per L’Artigianato e la PMI
Roma
Fidimpresa Lazio
Roma
Fidimpresa Viterbo Soc. Cooperativa
Viterbo
Fondo di Garanzia tra micro/pmi API – Fidi
Perugia
Imprefidi Lazio
Roma
Confidi PMI
Frosinone
Lazio Innova Spa
Roma
I.S.M.E.A. (Società di gestione Fondi Agroalimentare - SGFA)
Roma
Ismea e il mondo agricolo
Nel corso di questi ultimi anni, grazie all’impegno delle Filiali siamo riusciti a intercettare il
nuovo “trend” di sviluppo che molte imprese agricole stanno percorrendo, ottenendo risultati di rilievo sia in termini quantitativi che qualitativi.
L’attività in argomento è stata supportata da un accordo con una società di mediazione
creditizia Coopcredit Srl, della quale ci siamo avvalsi per l’acquisizione delle nuove richieste
di credito e per la gestione del Fondo SGFA di ISMEA, mediante il quale sono stati garantiti
la quasi totalità dei crediti sopra evidenziati.
Trattasi di un importante accordo stipulato a sostegno del settore agricolo, fortemente
presente nella nostra regione e nel territorio presidiato dalla Banca. La SGFA – Società di
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Gestione Fondi per l’Agroalimentare è una società totalmente controllata da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – Ente Pubblico Economico) che gestisce
per conto della medesima, l’attività di rilascio di garanzie a fronte di finanziamenti bancari
a breve, medio e lungo termine a favore di imprenditori agricoli. Tale garanzia è a sua volta
garantita dallo Stato.
Sono garantibili i finanziamenti finalizzati ad incrementare la competitività del comparto
agricolo e diretti tra l’altro:
a.alla realizzazione di opere di miglioramento fondiario, di miglioramento della qualità
dei prodotti, dei processi produttivi e dell’organizzazione delle attività di raccolta, lavorazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, ivi
comprese tipologie di finanziamento come l’acquisto di quote latte e di bestiame, nonché
quelle destinate alla crescita e in generale per lo sviluppo delle imprese;
b.alla costruzione, acquisizione, ampliamento, ristrutturazione o al miglioramento di beni
immobili per lo svolgimento delle attività agricole e di quelle connesse, ivi compreso l’acquisto di beni e servizi destinati ad incrementare il livello di sicurezza degli addetti;
c.all’acquisto di nuove macchine ed attrezzature destinate allo svolgimento, al miglioramento, al potenziamento strutturale e all’innovazione tecnologica delle attività agricole e
di quelle connesse, nonché ad interventi per la ricerca, la sperimentazione, l’innovazione
tecnologica, la valorizzazione commerciale dei prodotti e la produzione di energia rinnovabile;
d.alla ristrutturazione dei debiti aziendali e trasformazione a lungo termine di precedenti
passività bancarie “in bonis” ovvero scadute da non oltre 90 giorni;
e. all’acquisto di beni e servizi destinati all’attività produttiva dell’impresa agricola;
f. alla ricostituzione della liquidità ovvero all’aumento del capitale aziendale.
La garanzia SGFA/ISMEA garantisce dunque le imprese agricole (microimprese, piccole imprese e medie imprese) entro il limite del 70% del finanziamento, da elevarsi all’80% per i
giovani agricoltori.
Sulla base di questo accordo sono state portate a termine 73 operazioni di finanziamento (+ 44 operazioni rispetto al 2014) , per un credito totale pari a 27.893.597 euro
al 31/12/2015, con un incremento di 15.133.878 euro sul 2014 (+ 54%).
Nella seconda metà del 2015, è stata valutata l’opportunità di sostenere le imprese del settore
agricolo che effettueranno investimenti avvalendosi del PSR (Piano Sviluppo Rurale) valido
nel periodo 2016/2020. Il piano di sviluppo per il Lazio ha una dotazione di Eur 776 milioni
di contributi da erogare alle imprese, valore che darà un impulso ad investimenti per circa 3
miliardi di euro.
Con questa finalità e con la volontà di migliorare l’offerta dei servizi di consulenza alle
imprese agricole che necessitano di credito ordinario di strumenti finanziari destinati allo
sviluppo aziendale (finanziamenti a medio/lungo termine, anticipazioni PAC) e fornire strumenti di gestione dei flussi finanziari, è stato avviato il Progetto
.
Con il progetto Terrelab saremo in grado di “salire di livello”, in termini di comunicazione ed informazione al target di clientela nonché di capacità operativa. TerreLab offrirà
alla clientela, attuale e potenziale, un’offerta a 360°, tramite un portale che andrà a creare occasioni di confronto ed approfondimento sulle novità normative di settore e sulle iniziative
88
imprenditoriali che lo riguardano. La Banca si impegnerà anche nella promozione di congressi e momenti di incontro che faciliteranno la diffusione di cultura e l’ampliamento delle
relazioni, così da favorire la nascita e lo sviluppo di molte imprese ancora oggi di dimensioni
troppo ridotte per poter competere efficacemente su mercati più ampi.
t
Offerta Giovani Universitari
Dall’analisi della composizione della Clientela per fasce d’età, emerge che i giovani ne rappresentano una quota parte da implementare, individuando e sviluppando prodotti che possano meglio soddisfare le loro esigenze.
In questo ambito, dando seguito ad uno degli impegni dichiarati in fase di programmazione delle attività di responsabilità sociale per l’anno 2014 la Banca, nel mese di novembre,
ha dato il via ad un nuovo prodotto destinato al target in oggetto, prodotto peraltro di completamento di una più ampia offerta, realizzato secondo quanto previsto dalla particolare
formula agevolata di cui al decreto interministeriale del 19/11/2010 (Diamogli Futuro).
Esso è destinato principalmente a clienti "giovani", con età compresa tra i 18 ed i 40 anni
e consiste in un finanziamento finalizzato alla copertura dei costi per la frequenza a corsi
universitari e similari (compresi Master e corsi di specializzazione post-universitari), dietro
verifica di alcuni requisiti, relativi al regolare pagamento delle tasse universitarie ed al voto
di diploma o di laurea.
I finanziamenti sono cumulabili tra loro (corsi di laurea e Master o altro) fino ad un
ammontare massimo di 25.000 euro ed erogati in rate annuali di importo non inferiore a
3.000 euro e non superiore ai 5.000 euro. Le rate del finanziamento per i corsi e i Master,
successive alla prima, vengono erogate previa presentazione al finanziatore dell’attestazione
dell’iscrizione alle annualità successive dei predetti corsi e del superamento di almeno la
metà degli esami previsti dal piano di studi relativi agli anni precedenti. La restituzione dei
finanziamenti è da effettuarsi in un periodo compreso tra i tre e i cinque anni, con un piano
di ammortamento del finanziamento che non può comunque iniziare prima del trentesimo
mese successivo all’erogazione dell’ultima rata del finanziamento.
L’ente Universitario può essere pubblico o privato, purché autorizzato dal MIUR a rilasciare titoli di studio aventi valore legale in Italia. L’accordo è stato sugellato nel mese di
novembre 2014 presso Università la Sapienza - Facoltà di Economia di Latina, presso la quale
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si è svolto un Convegno di presentazione del prodotto. Al prodotto descritto, viene abbinata
la BPLazio CARD <30, la carta con IBAN da associare al conto corrente, che agli iscritti ad
un ateneo universitario potrà essere rilasciata gratuitamente.
Iniziativa di rilevazione della Customer Satisfaction
Le nostre qualità non sono state riconosciute solo dalla stampa nazionale di settore, ma anche dai nostri clienti. Questo è quanto emerso dall’indagine sulla soddisfazione della clientela effettuata nel corso del 2015, da primaria azienda di livello nazionale per le indagini e
le ricerche di mercato, quale la Nomesis. In sintesi, il “profilo di immagine” che la clientela
percepisce è di una azienda il cui personale è apprezzato per la cortesia e la competenza ed
è percepita come una banca che “ispira fiducia, è ben organizzata ed ha buoni “margini di
crescita”. La Banca è apprezzata per il “rapporto diretto con il cliente”, per la “disponibilità e
cortesia del personale” e per la “comodità di accesso alla rete Filiali sul territorio”.
Sono state svolte due distinte indagini, una riservata ai privati consumatori e l’altra alle imprese.
L’Ufficio Reclami provvederà quindi all’istruttoria della pratica avvalendosi della collaborazione delle varie funzioni aziendali necessarie, per poter poi fornire un riscontro esauriente
al cliente, indicando le iniziative assunte nel merito. I termini di evasione dei reclami sono
stabiliti in 30 giorni ad eccezione di quelli riguardanti i servizi d’investimento per i quali i
tempi si allungano a 90 giorni.
Nel corso del 2015, sono stati ricevuti in totale 213 reclami (- 15,81% rispetto al 2014). Di
essi 103 sono stati accolti, 102 sono stati respinti e 8 accolti parzialmente.
I tempi medi di risposta sono risultati pari a 29 giorni di calendario dal ricevimento del reclamo stesso, e dunque entro i termini previsti dalla legge.
In relazione alle evidenze emerse nella trattazione dei reclami, si rileva che la Banca ha
svolto nel continuo un ruolo proattivo per la gestione, ovvero per la mitigazione dei rischi
riscontrati. Infatti, oltre a gestire ogni singolo reclamo ai fini dell’eventuale soluzione della
singola problematica evidenziata nello stesso, la Banca individua delle misure specifiche di
adeguamento della propria operatività, con l’obiettivo di migliorare il livello di servizio in
caso di fenomeni riscontrati su scala più ampia.
Accolti parzialmente 4%
Accolti 48%
Respinti 48%
Nello specifico, i temi trattati nei questionari per i due segmenti hanno riguardato: le relazioni tra il personale e la clientela, le modalità di erogazione dei differenti servizi prestati ed
il livello di soddisfazione percepito. Al riguardo, in una scala di valutazione da 1 (per nulla
soddisfatto) a 10 (moltissimo soddisfatto), la soddisfazione complessiva manifestata ha assegnato una valutazione più che soddisfacente, con un voto medio pari a 7,5.
La gestione dei reclami
L’analisi del reclamo è per la Banca uno dei principali momenti di ascolto della Clientela che consente di monitorare il grado di soddisfazione, analizzando eventuali criticità
del servizio e impostando di conseguenza le azioni correttive.
La Banca indirizza i suoi dipendenti ad operare con trasparenza e chiarezza nei confronti
della Clientela, mantenendo un comportamento diretto a spiegare le ragioni del proprio operato e le decisioni assunte. L’obiettivo principale è ovviamente quello di scongiurare l’insorgere del reclamo, ma nell’ipotesi in cui ciò dovesse accadere, la Banca si impegna a gestirlo
con la massima attenzione, nella convinzione che tale gestione costituisca un importante
strumento per il rafforzamento della relazione con il Cliente, in termini di soddisfazione e
fiducia dello stesso.
La gestione dei reclami è affidata all’Ufficio Reclami della Banca. I clienti possono presentare reclamo inviandolo tramite posta ordinaria (a mezzo lettera o a mezzo fax), posta
elettronica o consegnandolo direttamente a mano presso una filiale, che provvederà all’inoltro al suddetto Ufficio, il quale, una volta ricevuto il reclamo, procederà al suo censimento in
un apposito database per consentirne la corretta gestione ed il relativo monitoraggio.
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Esito dei reclami
Nel corso del 2015, oltre ai reclami ricevuti da parte dei Clienti, l’Ufficio reclami ha gestito
anche le richieste di retrocessione provenienti direttamente dalle filiali, non configurabili
come reclami ai sensi della normativa esterna ed interna.
Nello specifico, si tratta di 57 richieste inerenti l’errata applicazione di condizioni e/o errata
esecuzione di operazioni.
Crediti al consumo e prestiti personali
Crediti speciali (fondiario, agrario, ecc.)
Polizze assicurative ramo vita
Carte di credito
Aspetti generali
Titoli
Bonifici diversi da transfrontalieri
Mutui casa
Altri servizi di incasso e pagamento
Altre tipologie di prodotti e servizi
Assegni
Aperture di credito
Carte di debito
Altre forme di finanziamento
Conti correnti e depositi a risparmio
PR4-PR8 - Reclami per singolo servizio
2015
2014
0
10
20
30
40
50
60
70
91
80
I sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie – ADR
Il Conciliatore Bancario e Finanziario e l’Arbitro Bancario Finanziario
L’anno 2015 ha confermato la tendenza – che ha caratterizzato quest’ultimo periodo segnato
dalla generale crisi economica - di costante e progressivo aumento dei contenziosi promossi
dai clienti nei confronti del sistema bancario. Tale scenario ha reso sempre più indispensabile una gestione del contenzioso orientata ad attenuare la conflittualità fra la Banca e il cliente, partendo dal presupposto che anche il confronto costituisce un importante strumento di
rafforzamento della relazione commerciale. In tale prospettiva, la Banca aderisce alle procedure di ADR (Alternative Dispute Resolution methods), la cui flessibilità e riservatezza
contribuiscono a favorire, per quanto possibile, la risoluzione bonaria dei contrasti insorti
con la clientela, evitando i tempi eccessivamente prolungati e i costi onerosi della giustizia
ordinaria.
Ad oggi, i sistemi di “Alternative Dispute Resolution” esistenti nel sistema finanziario italiano
possono così identificarsi:
•
la procedura innanzi all’Arbitro Bancario e Finanziario presso la Banca d’Italia
•
la procedura di conciliazione e di arbitrato in materia di servizi di investimento
innanzi la Camera di Conciliazione ed Arbitrato presso la Consob
•
le procedure di mediazione e di arbitrato innanzi agli altri organismi pubblici e
privati iscritti presso il registro degli organismi di conciliazione del Ministero della
Giustizia (per esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione ex art. 5 del D. Lgs.
28/2010)
All’Arbitro Bancario e Finanziario - “A.B.F.” è stata demandata la risoluzione di tutte le controversie in materia di “operazioni e servizi bancari e finanziari”, il cui valore non sia superiore ad euro 100.000. Vige una condizione di procedibilità della domanda davanti all’A.B.F.,
ovverosia la necessità che il ricorso sia preceduto dalla proposizione di un reclamo all’intermediario. Qualora il cliente non sia soddisfatto dell’esito della procedura di reclamo ovvero
lo stesso sia rimasto senza esito, potrà presentare il ricorso all’A.B.F.. La sua finalità è quella
di arrivare ad una decisione, comunque inidonea a sostituirsi a quella dell’autorità giudiziaria, a cui le parti restano libere di aderire.
Il provvedimento successivamente emesso dall’A.B.F. non è vincolante per le parti, salvo
la pubblicità negativa che ne deriva nei confronti dell’intermediario in caso di non adempimento a quanto deciso dall’Arbitro stesso.
I soggetti che possono ricorrere alla Camera di Conciliazione presso la Consob sono
esclusivamente gli investitori diversi dalle cosiddette “controparti qualificate” e dai “clienti
professionali”, che vogliono agire nei confronti degli intermediari per la “violazione da parte
di questi degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza previsti nei rapporti contrattuali con gli investitori medesimi”.
La Camera di Conciliazione è una delle procedure di A.D.R., attivata dall’investitore per
controversie che non siano state sottoposte ad altre procedure e per le quali l’investitore abbia
preventivamente esperito, ove previsto, il reclamo previsto dall’intermediario.
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Ultima forma di A.D.R. presente nella legislazione nazionale è il Conciliatore Bancario
istituito dall’Associazione Bancaria Italiana. Esso, è un’associazione privata per la soluzione
stragiudiziale delle controversie in materia bancaria, finanziaria e societaria ed è iscritto al
registro degli organismi di conciliazione presso il Ministero della Giustizia. Il Conciliatore
Bancario costituisce un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie che fornisce
servizi di conciliazione e arbitrato. Al suo interno opera l’Ombudsman– Giurì Bancario quale organo per la decisione di tutte quelle controversie che non rientrano nella competenza
dell’A.B.F.
Il funzionamento di questo organismo è stabilito dal regolamento per la trattazione dei
reclami e dei ricorsi in materia di servizi e attività di investimento e le sue decisioni sono
vincolanti per i soli istituti di credito e non per i clienti, ai quali viene sempre garantita la
possibilità di adire la giustizia ordinaria.
Nel corso del 2015 sono pervenute in totale 6 richieste di attivazione di ADR (più precisamente rivolte all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF): di essi, 2 ricorsi sono stati ricevuti nel
corso del 2015, mentre gli altri 4 sono relativi a reclami ricevuti nel corso del 2014.
Dei 6 ricorsi ABF anzidetti, solo 1 è stato accolto dal Collegio e si è concluso con un
rimborso a favore del cliente, 1 è risultato inammissibile, mentre gli altri 4 risultano ancora
all’esame.
Trasparenza
Rendere espliciti con chiarezza gli elementi essenziali di un rapporto contrattuale non significa soltanto osservare una norma giuridica.
Il rispetto di questo principio, previsto dalla normativa sulla Trasparenza (Testo Unico
Bancario e Disposizioni di Vigilanza della Banca d’Italia), nasce dalla consapevolezza che su
di esso poggia su un elemento essenziale del rapporto con il Cliente: la Fiducia.
Considerando la Trasparenza un valore di Responsabilità Sociale, la Banca vi dedica
una particolare attenzione, attraverso la sensibilizzazione dei dipendenti ad operare in conformità alle norme. L’attenzione a ciò si traduce nell’assenza di reclami ricevuti nel 2015 con
questa specifica motivazione.
Nell’anno 2015 si è concluso il progetto di installazione presso tutte le filiali dei cosiddetti Chioschi informativi, denominati BplazioxTe, attraverso i quali la clientela può ottenere ogni informazione sulle principali caratteristiche e condizioni dell’operazione o del servizio offerto dalla Banca, accuratamente riportate all’interno di un documento, denominato
“Foglio Informativo”.
L’utilizzo di BplazioxTe in ambito trasparenza consente da un lato, di mitigare i rischi
operativi e di non conformità alle norme sulla trasparenza; dall’altro, di operare secondo una
logica di “green banking”, riducendo l’utilizzo di toner e di carta.
Sin dai primi mesi del 2015, ogni filiale della Banca è stata dotata di un BplazioxTe, la
cui accessibilità in modalità “touch screen” e la sempre più spiccata “familiarità” del pubblico
verso la tecnologia informatica, ha permesso e consentirà sempre più una navigazione intuitiva ed agevole da parte della clientela-utente.
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Privacy & Sicurezza
Nell’anno 2015, con l’installazione del punti informativi Bplazioxte nelle filiali è migliorato
l’impianto di comunicazione alla clientela. Questo mezzo di comunicazione ha permesso di
rendere disponibili al pubblico, rapidamente e senza particolare impegno per il personale
di filiale, i documenti inerenti la trasparenza bancaria e tutte le comunicazioni aziendali
ed i principali moduli necessari per effettuare le operazioni in filiale. Tramite BPLazioxte
sono state anche comunicate le principali campagne pubblicitarie e promozionali, da sempre
pubblicate sugli ATM della Banca ed alcuni brevi video resi disponibili dalle società partner
di prodotto. L’attività di comunicazione pubblicitaria e di offerta dei prodotti e servizi della
Banca è stata orientata al miglioramento dei contenuti di servizio, evidenziando l’integrazione di nuove funzionalità per le carte di debito PiùtempoxTe, per comunicare la nuova
opportunità in ambito automotive PiùlibertàxTe, per promuovere la diffusione dei prodotti
bancari verso il target giovani PiùvacanzaxTe.
Infine, è stato realizzato un sito internet dedicato www.bplazioxte.it, accessibile anche
da propri dispositivi, tramite il quale è stato possibile promuovere gran parte delle iniziative
commerciali.
Antiriciclaggio
La mission della Funzione Antiriciclaggio è quella di concorrere alla prevenzione dei rischi
connessi all’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo ai sensi della normativa di riferimento (D.Lgs. 231/07).
Nell' anno trascorso è proseguita l'attività formativa del personale sia in aula, sia negli interventi presso la rete che a distanza, con un totale di 369 ore di formazione. La Funzione ha
collaborato con la funzione formazione alla pianificazione dell’attività formativa annuale in
tema Antiriciclaggio, che sarà avviata nel 2016. A tal fine, nel 2015 è stata svolta una valutazione delle conoscenze in materia antiriciclaggio attraverso la funzionalità “test di ingresso” predisposta su una piattaforma be-learnig, che consentirà di effettuare una valutazione
dell’apprendimento in aula. I corsi avranno una durata di 6 ore e saranno tenuti da formatori
esterni di elevata professionalità, dal Delegato SOS e dall’Ufficio Processi e normative per
quanto riguarda le procedure informatiche a disposizione, interessando complessivamente
369 dipendenti delle strutture periferiche (Operatori di sportello, Addetti fidi, Vice-titolari,
Titolari, Capi Area, addetti ufficio fidi centrale, promotori e addetti Servizio Finanza Retail),
suddivisi per aule omogenee.
È proseguita con sempre maggior attenzione l'attività di monitoraggio costante, attuata
dalle strutture di rete e di sede, sulle singole posizioni e in particolare sui profili di rischio della
clientela, come pure riguardo alla sistemazione dei Questionari di Adeguata Verifica per i rapporti continuativi che ne sono privi. Nel 2014, la Banca ha ulteriormente perseguito l’obiettivo di
sistemazione, intensificando e rendendo ancor più "mirati" gli sforzi, in particolare per i rapporti
accesi successivamente al novembre 2007, al fine di evitare le conseguenze di cui ai commi 1 e
1-bis dell'art. 23 del D.Lgs. 231/2007 – “Obblighi di astensione e di restituzione dei fondi”.
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La Banca esegue trattamenti di dati personali di varie categorie di soggetti (clienti, dipendenti, fornitori, amministratori ecc.) per molteplici fini. Nell’ottica di generare nella Clientela quel senso di fiducia che è condizione indispensabile per sviluppare rapporti durevoli,
la Banca ha affrontato da tempo il problema della sicurezza dei dati personali ed in generale
del trattamento delle informazioni ricevute, così come previsto dalla vigente normativa sulla
Privacy (D.Lgs 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali” di seguito “Codice”), avuto riguardo anche alle interpretazioni del Garante.
In considerazione del fatto che la maggior parte dei dati sono gestiti dal CSE, fornitore
e gestore del sistema informatico della Banca, lo stesso è stato nominato “Responsabile del
trattamento” e sono state poste in essere le opportune attività di auditing per la verifica
dell’affidabilità e sicurezza dei trattamenti da questi effettuati.
Allo scopo di consentire ai dipendenti – ciascuno di essi “incaricato del trattamento” di svolgere con consapevolezza e responsabilità il proprio lavoro, la Banca ha proseguito con
le attività di formazione sia con strumenti multimediali che con specifiche attività di aula.
Esiste, inoltre, un “Regolamento aziendale per il trattamento e la protezione dei dati personali” che descrive le linee guida, le istruzioni operative, le misure di sicurezza e gli obblighi
per una gestione consapevole del trattamento dei dati.
Sempre ai sensi della citata normativa, si conferma l’attività di aggiornamento annuale
del “Documento Programmatico sulla Sicurezza” – DPS, documenti in cui sono descritte le
misure emanate dalla Banca per garantire la sicurezza dei dati personali trattati. L’aggiornamento è legato in buona parte, all’analisi dei rischi che incombono sui dati ed alle relative
misure di sicurezza e prevenzione per la mitigazione dei rischi stessi a tutela del patrimonio
aziendale, a fronte anche degli eventi contemplati nel piano di continuità operativa, con particolare riferimento alle politiche adottate e da adottare per le copie di sicurezza e alle correlate misure organizzative e tecniche idonee al ripristino dei sistemi informatici attraverso
i quali vengono erogati i servizi.
Canali Distributivi e di Comunicazione
Le modalità di contatto e di comunicazione con il cliente, per l’offerta di prodotti e servizi, si
realizzano innanzitutto attraverso una rete sportelli, costituita da 58 Filiali distribuite sulle
provincie di Roma (39), Latina (13), Frosinone (4) e Viterbo (2). Nelle stesse zone sono stati
collocati 68 ATM.
L’approccio multicanale della Banca si esplica inoltre attraverso la Rete dei Promotori
Finanziari, tramite la quale è possibile realizzare anche l’offerta fuori sede oltre che assistere
più assiduamente la clientela che desidera essere contattata, anche in orari diversi da quelli
standard, presso il proprio domicilio o sede di lavoro.
Attivi dal 1999, i Promotori Finanziari svolgono la loro attività in un contesto in continua evoluzione, dove le conoscenze e la qualità del servizio prestato rappresentano il vero
valore aggiunto. I Promotori sono consulenti specializzati abilitati a tutte le attività di investimento, finanziamento, previdenza integrativa e assicurativa, con l’obiettivo di garantire
sempre un servizio di alto livello.
I nostri Promotori sono dipendenti della Banca che operano, non esclusivamente, su
quattro zone ben definite: la zona Pontina, la zona Casilina, i Castelli Romani e Roma.
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Il Personal Financial Division – Private Banking, opera in stretta sinergia con le filiali e
continua a rilevare l’apprezzamento della clientela di elevato standing alla ricerca di rapporti
basati sulla massima personalizzazione e riservatezza.
Nell’ambito della multicanalità, si collocano inoltre i “Canali Diretti”. Si rileva un
CRESCENTE UTILIZZO DEI CANALI ON LINE.
Internet rappresenta il principale strumento di comunicazione Banca/Clienti, i quali ricorrono regolarmente ai servizi digitali per via della comodità di effettuare operazioni senza
recarsi in Banca e senza limiti di orario.
I Canali Diretti consentono inoltre vantaggi per il cliente a livello di costi e commissioni, inferiori rispetto all’operatività tradizionale, generando un beneficio per l’ambiente legato
alla dematerializzazione delle operazioni e dei documenti.
BPLazio – Web, nelle sue varie formule, rappresenta sempre più la continuità operativa
per la clientela. Il CBI-Corporate Banking Interbancario e l’Internet Banking-“BPlazio OnLine”, consentono alla clientela di fruire dei prodotti e servizi bancari 24 ore su 24.
Nel 2015, attraverso il canale telematico sono state effettuate il 78% delle disposizioni
di bonifico. Riguardo ai pagamenti di imposte (F24 on line), il 35% è stato effettuato tramite
Entratel/FiscoOnLine mentre il 28% è stato effettuato tramite canale CBI.
Riguardo ai pagamenti/incassi, si segnala che il 30% è stato effettuato tramite la nostra
applicazione 'BPLazio web', mentre il 38% dei pagamenti/incassi è stato effettuato tramite
canale CBI. Il Servizio BPLazio Tel, infine, rappresenta la risposta mobile per consentire ad
un’ampia utenza di avere la banca sempre a portata di mano. Tale servizio arricchisce i mezzi
di pagamento con sistemi di sicurezza tecnologici (SMS) che garantiscono il controllo delle
spese effettuate con carte plastiche.
Servizi evoluti
Nel corso del 2015 sono proseguite le attività di raccordo tra la funzione tecnico-organizzativa della Banca e il Marketing per l’attivazione dei servizi evoluti sul canale Web e gli ATM.
Sono stati messe a regime le attività inerenti i servizi attivati a fine 2014, di seguito
indicati:
Banca Virtuale/applicazione ‘BPLazio web’ per il pagamento delle deleghe F24 in modalità telematica a cura del singolo cliente.
My Bank ovvero una nuova piattaforma di pagamento che consente l’esecuzione di una
operazione di acquisto su e-commerce utilizzando il conto corrente del cliente debitore e
disponendo automaticamente un pagamento SCT (SEPA CREDIT TRANSFER) irrevocabile
a favore del conto corrente dell’esercente titolare del sito internet interessato.
CBILL che consiste in un nuovo sistema di pagamento online degli importi dovuti dalla
clientela titolare di utenze domestiche, in alternativa al pagamento del bollettino postale.
Tale strumento, che si affianca al nuovo SDD (che dal 01/01/2014 ha sostituito il consolidato
RID), rappresenta, dunque, un’alternativa al bollettino postale, può essere fruito da quella
fascia di clientela che non vuole dare autorizzazioni permanenti di addebito e, comunque, è
utilizzabile per gli Enti (fornitori) che hanno aderito a CBILL.
È stata inoltre completata, sempre sul canale Internet Banking, la fase di test sulla piattaforma "PagoPA", che consentirà di effettuare pagamenti a favore di Enti Pubblici convenzionati con addebito diretto sul conto corrente del cliente.
Sono state, infine, abilitate tutte le carte plastiche di debito ai nuovi servizi (informativi
e dispositivi) utilizzabili tramite ATM della Banca.
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Altri servizi evoluti, attualmente in fase di predisposizione, saranno quanto prima attivati e quindi disponibili per la Clientela nell'esercizio 2016 (Fatturazione Elettronica per le
imprese e Prelievo con Smartphone da ATM della Banca).
Per anticipazioni in argomento è possibile consultare il Capitolo dedicato agli Impegni
di Miglioramento.
Conservazione sostitutiva, Data certa e Posta certificata
Nel 2015 è stato attivato con l'Outsourcer informatico CSE (conservatore attivo accreditato AGiD) il servizio di “conservazione a norma", avviando sin da subito l'archiviazione con
valore legale delle mail PEC (comprese ricevute di lettura) e dei documenti allegati (comunicazioni periodiche, estratti conto, documenti di sintesi, contabili, comunicazioni diverse)
inviate alla clientela titolare di Partita IVA dotata, per legge, di un indirizzo di posta elettronica certificata.
La conservazione sostitutiva è una procedura disciplinata dalla legge italiana in grado
di garantire nel tempo la validità legale di un documento informatico, inteso come una rappresentazione di atti o fatti e dati su un supporto sia esso cartaceo o informatico (delibera
11/2004 del Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione -CNIPA).
La conservazione sostitutiva equipara i documenti cartacei a quelli elettronici a condizione che sia stata apposta la firma digitale e la marca temporale, requisiti questi che “bloccano”, di fatto, il documento conservato digitalmente nella forma, nel contenuto e nella data.
Questo progetto risponde pertanto a esigenze diverse: da un lato, quella di efficientare
i processi operativi interni e di contenere, per quanto possibile, i rischi operativi, legali e di
non conformità alle norme, nonché operare secondo una logica di “green banking”, riducendo l’utilizzo di toner e di carta.
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Collettività & AmbienteSolidarietà e sussidiarietà sono i principi che da sempre
ispirano l’operato della Banca Popolare del Lazio, valori
naturali, ancora più importanti e preziosi di fronte al
perdurare della crisi economica che ha colpito il nostro
Paese. In questo quadro di difficoltà, consapevole delle
proprie capacità e grazie ai meccanismi cooperativi
che la governano, la nostra Banca mantiene l’azione di
sostegno delle comunità e dei territori locali. Espressione
del territorio dove è insediata, la Banca Popolare del
Lazio accoglie richieste di sostegno da parte della
propria comunità, a beneficio di interventi di restauro,
conservazione e salvaguarda del patrimonio artistico
che caratterizza i paesi limitrofi. A tali iniziative si
affiancano anche tutte le altre attività finalizzate alla
diffusione di eventi e manifestazioni assistenziali,
folkloristiche, musicali, cinematografiche, sportive e
didattiche.
Azienda Agricola Di Meo Remo - Latina
Specializzata nella coltivazione ortoflorovivaistica e di piante officinali ed aromatiche.L'Azienda occupa una
posizione di leadership nel panorama florovivaistico italiano, produce piante da orto con un assortimento
di circa 150 varieta' altamente produttive e rispondenti agli stessi criteri di qualità applicati nell'orticoltura
professionale, nonché una notevole quantità di piante aromatiche commercializzate con il marchio Hobby
Orto e certificate Global Gap, una certificazione internazionale che garantisce l'igiene e la qualità di tutti quei
prodotti che vengono distribuiti e consumati freschi.
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Politiche di sviluppo sociale del Territorio
In ragione della sua essenza e dei dettami Statutari di cui all'art.3, che prevedono la
destinazione di una quota dell'utile d'esercizio "non superiore al 2%" devoluta a "scopi di
beneficenza assistenza e di pubblico interesse in favore dei territori serviti", il Consiglio di
Amministrazione ha deliberato nel corso del 2015, interventi economici per complessivi
207.350,00. Agli interventi di liberalità devoluti attraverso l'utilizzo di un Fondo di beneficenza, si aggiungono anche le diverse sponsorizzazioni concesse per iniziative culturali,
sociali, ricreative e soprattutto a sostegno di associazioni sportive.
Mondo sanitario
assistenziale
€18.150,00
Cultura e
progetti didattici
€59.610,00
Eventi religiosi e
parrocchie
€42.600,00
Sport
€86.990,00
Ente
Contributo
Associazione Culturale "Latium"
Manifestazione
folkloristica,
alla
quale
partecipano gruppi provenienti da ogni parte
del mondo, che si riunisco per la Giornata
del Folklore Internazionale. L’Associazione
opera principalmente per la valorizzazione
dell'immagine del Lazio, sia in Italia che nel
mondo, agendo nell'ambito del Folklore e delle
Arti Tradizionali.
Associazione Culturale Porte Aperte
Seconda edizione del progetto “Natale
Riciclando”, evento creato in occasione delle
festività natalizie per coinvolgere la città di
Velletri in modo globale, nella promozione
dei prodotti locali. Il tema principale della
manifestazione è la cultura del riciclo, capace di
creare una coscienza civica attraverso momenti
di riflessione, mostre ed eventi sull’argomento.
Associazione Culturale “Idee In Corso”
L’associazione ha come scopo la promozione
della cultura nei suoi diversi aspetti e favorisce
l’aggregazione offrendo alla comunità utili
strumenti per meglio conoscere e vivere la
realtà sociale. I progetti sviluppati mirano alla
rivalorizzazione del territorio, alla tutela, e
monitoraggio del mondo della scuola e alla
realizzazione di eventi socio-culturali.
Associazione “One Concept”
L’Associazione promuove eventi di carattere
culturale e musicale. L’evento “Sound Park
2015”, è stato caratterizzato da attività ricreative,
sportive, artistiche e concerti musicali.
Associazione Culturale “Citta’ Per
L’uomo”
Diciottesima edizione del Festival del Cinema
“Lo scenario è donna”, svolto nella città di Fiano
Romano con il patrocino del Ministero dei Beni
Culturali, della Regione Lazio e del Comune di
Fiano Romano.
Associazione Culturale di Boville
“Libertà e Partecipazione”
L’Associazione,
promuove
iniziative
di
formazione musicale, per la valorizzazione
della libertà di espressione cultuale e sociale.
L’evento è finalizzato alla promozione della
cultura musicale a livello nazionale attraverso la
realizzazione di un concorso riservato ad alunni
di scuole secondarie, licei e conservatori.
Fondazione Campus Musica
Il Campus realizza il Festival Pontino della musica
ed è giunto nel 2015 alla sua 51ª edizione. Svolge
corsi internazionali di alto perfezionamento
musicale a Sermoneta, con docenti di fama
mondiale; esso è polo di riferimento nel
panorama musicale internazionale.
Associazione Culturale Guaranà
L’Associazione organizza il consueto "Festival
dei Castelli Romani", gara musicale tra interpreti,
cantautori, band o solisti. L'Associazione
propone diversi eventi musicali, con l'obiettivo
di valorizzare, promuovere e sostenere i giovani
talenti che producono musica d'autore.
Interventi nel sociale
Interventi sociali e culturali
L’attenzione della Banca nei confronti della Collettività si concretizza anche nella tutela e
nella valorizzazione del patrimonio culturale, storico ed artistico, attraverso il sostegno ad
iniziative che favoriscono il consolidamento ed il rafforzamento dell’economia locale.
Si ricordano di seguito alcune tra le iniziative più significative del 2015:
Associazione di Promozione Culturale Domenico Purificato
Contributo concesso in occasione della ricorrenza del centenario dalla nascita del Maestro
Domenico Purificato, artista che ha dedicato l’intera vita all’arte e alla cultura del nostro
territorio. L’occasione del centenario consente la riscoperta e la rivisitazione della pittura
dell’artista attraverso gli aspetti più significativi e profondi in essa presenti, con particolare
attenzione riservata alla figura dell'artista, difensore assiduo del paesaggio, appassionato del
territorio e delle tradizioni pontine e ciociare.
Le iniziative realizzate durante l’anno hanno riguardato mostre, convegni, incontri, proiezioni e pubblicazioni.
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Si ricordano inoltre alcuni importanti contributi e sponsorizzazioni concessi per la realizzazione di Sagre e Feste popolari, organizzate per la promozione della cultura del territorio
e dei prodotti locali:
Ente
Contributo
Festa delle Camelie
Appuntamento botanico e culturale organizzato
dal Comune di Velletri, giunto alla sua 21ª
edizione. L'evento, tra le principali iniziative
del Comune, ha l'obiettivo di valorizzare i
prodotti locali tipici ed il patrimonio storico culturale della città di Velletri. Un patrimonio
importante, testimone delle tradizioni e della
storia della città veliterna, da non disperdere ma
tramandare, far conoscere ed apprezzare ad un
pubblico sempre più vasto.
Festa dell’uva e dei Vini
Evento di rilevanza per la storia della città di
Velletri, si svolge in occasione dell'annuale
vendemmia; a corredo della stessa vengono
allestiti mercatini dell'antiquariato, carri
allegorici, mostre d'arte, mostre fotografiche,
passeggiate "enologiche" e tanti spettacoli di
danza, folklore e soprattutto musica.
Associazione Fungo Porcino
La
manifestazione
culturale
nasce
esclusivamente con lo scopo di promuovere lo
sviluppo e lo svolgimento di attività sociali e per
il perseguimento di finalità di solidarietà sociale
e di beneficenza, quali la tutela, salvaguardia
e valorizzazione dell'ambiente, delle risorse
naturali e turistico – ambientali.
Interventi a sostegno di attività didattiche e scuole
La Banca Popolare del Lazio nel corso nel 2015 ha contribuito al sostegno di iniziative scolastiche e progetti didattici, attraverso la realizzazione di eventi, manifestazioni, progetti
socio-culturali promossi da scuole o associazioni culturali.
Tra questi si ricordano i contributi più significativi:
Ente
Contributo
Scuola dell’infanzia Santa Marta di
Velletri
Contributo alla Scuola d’Infanzia Paritaria Santa
Marta “Casa Betania”, per il progetto didattico
2015-2016, sul tema della sensibilizzazione alla
salvaguardia dell’ambiente dal nome “L’albero
delle 4 stagioni”.
Lions Club Latina Terre Pontine
Sostegno al progetto “Adolescenza”, organizzato
per gli studenti delle scuole medie, al fine di
prevenire disagi e devianze, promuovendo
un percorso di crescita personale attraverso
la conoscenza di se stessi nel contesto sociale
di appartenenza, sviluppo delle competenze
di ascolto, comunicazione e riflessione per
facilitare un maggior ascolto ed impegno nelle
materie scolastiche.
102
Ente
Contributo
Gruppo Archeologico Artena
Associazione di volontari impegnata nella
salvaguardia e divulgazione alle nuove
generazioni, del patrimonio storico ed artistico
della cittadina di Artena. Il gruppo è impegnato
nell’organizzazione di conferenze ed incontri
tematici con i ragazzi; nel 2015 è stato realizzato
un concorso artistico letterario intitolato
“Artena: terra di antichi reperti archeologici.
Cosa diresti ad un turista appassionato di
archeologia venuto a visitare il tuo paese?”,
in grado di stimolare i ragazzi nella ricerca di
notizie storiche ed artistiche sulla propria città.
Pubblicazioni
Nello stesso ambito socio-culturale ricordiamo alcune pubblicazioni di carattere storico,
culturale, religioso, didattico e poetico di stimati autori locali, che la Banca ha sostenuto nel
corso dell'anno. Si ricordano tra le più significative:
Centro Internazionale Studi Borgiani
Sostegno per la pubblicazione del IV quaderno CISB, la Charta Borgiana e l’illuminismo a
Roma. La pubblicazione nasce per favorire la diffusione dei testi scientifici del CISB, istituzione culturale punto di riferimento accademico nel panorama culturale italiano.
Trattasi in una prima parte della ristampa di testi tradotti dal danese e in una seconda
monografica, realizzata in collaborazione con il Centro di Studi Papirologici dell’Università
di Lecce, dedicata a nuovi studi e ricerche sulla Charta Borgiana, la cui traduzione e pubblicazione diede origine alla moderna scienza papirologica.
Ente
Contributo
Monsignor Dino Zadi Vescovo Diocesi
Civita Castellana
Sostegno pubblicazione del “Diario autografo
di guerra”, ristampa in occasione del centenario
della Prima Guerra Mondiale, scritto dal
Sergente Giuseppe Zadi che ha vissuto in prima
persona gli eventi.
Club Archeologico Latina
Contributo per realizzazione del quinto
quaderno di archeologia dedicato al casale di
Pio VI di Pontinia.
Associazione Padre Italo Laracca
Contributo concesso per la ristampa del diario di
guerra “Tra le rovine di Velletri”, scritto da Padre
Italo Laracca.
Associazione Culturale Mons. Giuseppe
Centra
Sostegno per realizzazione del concorso di
poesia “Goccia d’Oro”, dedicato ai ragazzi.
103
Convegni
La Banca Popolare del Lazio nel corso dell’anno ha organizzato e sostenuto lo svolgimento di
convegni e conferenze, alcuni dei quali svolti anche presso la propria Sala Assemblee.
Tra quelli più significativi ricordiamo:
Convegno Federlazio Latina. Alla conferenza stampa, tenutasi presso la Federlazio di Latina, sono stati illustrati i dati dell’analisi congiunturale, estratti su un campione di 350 imprese rappresentative del tessuto economico e produttivo della nostra Regione. All’evento il
nostro Direttore Generale, rag. Massimo Lucidi, insieme all’economista docente dell’Università della Sapienza di Roma, prof. Berbardino Quattrociocchi, hanno presentato un importante provvedimento attuato dalla Banca Centrale Europea (Q.E.), impegnata ad attuare
una serie di misure volte a ristabilire il clima di fiducia nei mercati finanziari e contrastare la
sfavorevole dinamica della crescita economica e degli aggregati creditizi.
Corso Comunicazione per Aziende Agroalimentari. Di notevole successo il corso di introduzione alla comunicazione online per aziende agroalimentari, tenuto dal dott. Fabio
Ciarla, giornalista professionista con esperienza decennale nella comunicazione d’impresa
ed in collaborazione con il CRA-ENC ex Cantina Sperimentale di Velletri presso la sede
dell’Unità Operativa di ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia Centromeridionale
della cantina Sperimentale. L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Velletri, del Parco Regionale dei Castelli Romani, Confagricoltura Roma, Rotary Club Velletri e
molti altri. L’iniziativa ha avuto l’intento di avvicinare le imprese del settore agroalimentare,
grandi e piccole, ad un sistema di comunicazione virtuale, come il web ed i social network,
questo in quanto la vita di oggi si svolge anche e soprattutto online.
Ente
Contributo
Associazione Culturale Teorema
Sostegno per la realizzazione del convegno “Le
forme della solidarietà nell’economia locale:
esperienze ed interventi”, un momento di
confronto dove si è discusso sul contrasto della
marginalità economica e sociale che ha colpito
la popolazione negli ultimi anni. All’evento
svoltosi a Roma erano presenti esponenti
del mondo imprenditoriale, sindacati ed
amministratori pubblici.
Associazione Memoria 900
Associazione Nazionale Avvocati
Italiani
104
Evento svolto nella sala del dopolavoro
ferroviario di Velletri, dove è stata presentata
l’Associazione Culturale Memorie 900 ed il
loro nuovo progetto. L’incontro ha ripercorso
testimonianze di coloro che vissero il dramma
della seconda guerra mondiale, per arrivare a
costruire un archivio della memoria, progetto
teso al recupero degli eventi più significativi del
900, per comprendere la trasformazione della
nostra comunità.
Interventi a sostegno del mondo sanitario e assistenziale
Nel corso del 2015 la Banca Popolare del Lazio ha partecipato e contribuito ad iniziative,
progetti ed eventi di carattere solidaristico di diversa natura, sostenendo associazioni noprofit che operano con scopi sociali e benefici nell’ambito del territorio. Tra le iniziative più
significative si ricordano:
Ente
Contributo
Assohandicap Onlus e Fondazione
Futuro Onlus
Contributo concesso in favore di attività sociosanitarie delle Onlus che cooperano allo scopo
di promuovere, sostenere e favorire l’assistenza
socio-sanitaria a favore dei portatori di
handicap
Associazione Onlus
“In Ricordo di Daniele”
Contributo concesso per l’acquisto di
apparecchiatura sanitaria, necessaria al Reparto
Malattie Infettive dell’Ospedale Santa Maria
Goretti di Latina. La Onlus si occupa della
raccolta fondi destinata principalmente alla
lotta contro l’AIDS ed alla ricerca.
Associazione Nuova Velletri Per Il Mali
Nvpm
Contributo concesso per la realizzazioni di
pozzi, orti ed allevamenti a beneficio della
popolazione locale. L’Associazione svolge la
propria attività principalmente nel settore idroagricolo e nutrizionale nella Regione del Mali.
Associazione San Girolamo Emiliani
O.n.l.u.s
Contributo concesso alla struttura di
accoglienza che si occupa di sostenere i poveri
e gli emarginati.
Associazione Giacomo Cianchetti Onlus
Contributo concesso per l’acquisto di
macchinari necessari al reparto di oncologia
pediatrico dell’Ospedale Santa Maria Goretti di
Latina.
Interventi a sostegno delle Parrocchie e degli Eventi religiosi
La Banca Popolare del Lazio rinnova il suo sostegno a Parrocchie, Associazioni ed Istituti
per la realizzazione di feste religiose ed eventi socio-culturali, nonché per la conservazione
di beni architettonici. Tra i tanti contributi concessi si ricordano:
Basilica Cattedrale San Clemente
Sostegno all’importante progetto iconografico della Porta Santa, destinata a divenire un segno perenne dell’anno Giubilare della Misericordia in comunione con altre Chiese nel mondo. L’opera che sarà realizzata nel corso del 2016, è stata ideata dal maestro veliterno Giancarlo Soprano. Ideata e realizzata in bronzo, sostituirà l’attuale portone della Cattedrale.
Sostegno per la realizzazione del convegno
“Rincorrendo la giustizia-i reati di oggi”.
105
Ente
Contributo
Basilica Concattedrale di
San Cesareo
Contributo concesso per il restauro della
cappellina Immacolata della Concattedrale di
Terracina.
Associazione della Passione Di Cristo
Sostegno per la Sacra Rappresentazione che si
svolge in occasione del Venerdì Santo a Sezze.
L’evento caratterizza la città di Sezze e l’intera
Regione Lazio sul piano culturale e a livello
nazionale ed internazionale.
Diocesi Velletri-Segni Centro di
Spiritualità Santa Marta Dell’acero
Sostegno per la realizzazione della festa
“ES Acero Live on Acero – Contest tra band
musicali”, con lo scopo di sensibilizzare
e coinvolgere i giovani, evidenziando
l’importanza di costruire relazioni amicali e
rafforzare la coesione sociale, migliorando la
capacità di creare valore.
Ente
Contributo
Associazione Ginnastica Velitrae Asd
Sostegno per la realizzazione di iniziative
sportive tra cui la gara di carattere Regionale
denominata il “Trofeo Velitrae”.
Asd Pallavolo Velletri
Sostegno attività sportive dell’associazione
finalizzate a manifestazioni agonistiche e
promozionali.
Asd Ciclistica Lc
Contributo concesso per la sesta edizione del
“Memorial Cingolani Luciana”, gara ciclistica
Nazionale, tenutasi a Ciampino, riservata
alla classe juniores alla quale ogni anno
partecipano numerosi ciclisti provenienti da
ogni parte d’Italia.
Top Volley Latina
Sponsorizzane del campionato di serie A1
maschile.
S.s. Lazio
Sponsorizzazione al Campionato di Calcio serie
A presso lo Stadio Olimpico di Roma.
Interventi a sostegno di attività sportive
La Banca Popolare del Lazio, mediante erogazioni liberali e sponsorizzazioni pubblicitarie,
sostiene enti, associazioni, comitati e altre istituzioni di carattere pubblico e/o privato, che
svolgono attività nel campo dello sport e nel sociale. La nostra Banca è consapevole dell’importanza educativa e sociale dello sport a beneficio della crescita e dello sviluppo soprattutto
dei giovani.
Special Olympics Latina. Sostegno concesso per la realizzazione del programma internazione di allenamento sportivo e competizioni atletiche per persone, ragazzi ed adulti, con
disabilità intellettive. La missione dell’associazione è quella di diffondere lo sport unificato
promuovendolo in tutte le sue sfaccettature, dagli allenamenti alla pratica dello sport che
sono rivolti a tutti coloro che convivono con la disabilità, ma che con coraggio si addentrano in questa sfida, con l’obiettivo di creare la possibilità di introdursi in una società senza
barriere.
Ente
Contributo
Associazione Sportiva Dilettantistica
Montain Freedom di Daniele Nardi
Sponsorizzazione per l’alpinista di Sezze
Daniele Nardi, finalizzata alla realizzazione di
video e foto che documentano le emozionati
imprese dell’atleta, unico nel suo genere. La
passione e la conoscenza spingono l’alpinista
verso nuove sfide alla scoperta della Thalay
Sagar, una delle più altre montagne al mondo,
in India, ritenuta la più difficile. Prosegue verso
il Nanga Parbat la montagna impossibile del
Pakistan, raggiungendo il record invernale a
quota 7830m. Nuova meta per il 2016, non
ancora rivelata, alla scoperta di una montagna
tra i Pakistan e l’India.
Politiche ambientali
Negli ultimi anni il tema dei cambiamenti climatici causati dall’incremento dei gas serra
nell’atmosfera sta rivestendo una importanza crescente, sia per le conseguenze che essi comportano, sia per le misure che occorrerà adottare per contrastarne gli effetti.
Le minacce indotte da tali cambiamenti hanno indotto i Governi di alcuni Paesi alla
creazione di accordi che consentano una riduzione delle emissioni. Ad esempio, l’Europa si
è posta alcuni obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale che, anche per l’Italia, comporteranno un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, una riduzione dei
consumi energetici ed una riduzione delle emissioni inquinanti.
Appare fortemente condivisa l’opinione che per realizzare un progetto di sostenibilità
ambientale, sia necessario assicurare la presenza e la qualità di un approccio integrato e
sistemico di forze politiche, economiche e sociali, tale da divenire un fattore propulsivo per
gli investimenti in “ottica verde”.In tale contesto e tenendo conto della necessità di creare
condizioni favorevoli per lo sviluppo della Green Economy, la Banca ha innalzato il livello di
attenzione verso le politiche ambientali, attuando alcune iniziative finalizzate all’ottimizzazione dei consumi dei materiali oltre che alla diffusione all’interno della propria struttura di
una cultura del risparmio e di un utilizzo ponderato delle risorse.
Tutelare l’ambiente con l’innovazione si può, attraverso l’assunzione di comportamenti virtuosi, talvolta anche a scapito di chiare convenienze economiche.
La Banca Popolare del Lazio ha dichiarato di volersi impegnarsi nella ricerca e nella
introduzione di soluzioni e innovazioni organizzative e tecnologiche che, incidendo sui processi di lavoro, tendano a ridurre le emissioni, ad ottenere risparmi energetici, nell’uso della
carta e dei toner ed una riduzione dei rifiuti ovvero un miglior trattamento.
Nel corso del 2015 è stato portato a compimento il progetto di attivazione dei “chioschi
Informatici”, denominati “BPlazioxTe”, distribuiti in tutte le filiali dell’Istituto, rispondendo
sia ad esigenze di contenimento dei rischi operativi e di non conformità, sia ad esigenze informative nei confronti della clientela, operando in ottica di “green bank”, ovvero riducendo
107
l’utilizzo di toner e la stampa di carta. Realizzata con successo anche la prima parte del progetto di Conservazione Sostitutiva, Data Certa e Posta certificata che, avviato già nel corso
del 2014, si è concluso con l’attivazione del servizio di invio della corrispondenza a mezzo
e-mail PEC.
Tale progetto consente innanzitutto di lavorare in ottica "greenbank", risparmiare sui
costi di stampa, di stoccaggio e di archiviazione, ma anche di efficientare i processi operativi
interni di ricerca e controllo ed una mitigazione dei rischi operativi e legali.
La conservazione sostitutiva è una procedura disciplinata dalla legge italiana in grado di
garantire nel tempo la validità legale di un documento informatico. La conservazione sostitutiva equipara i documenti cartacei a quelli elettronici a condizione che sia stata apposta
la firma digitale e la marca temporale, requisiti questi che “bloccano” , di fatto, il documento conservato digitalmente nella forma, nel contenuto e nella data. Al riguardo, il nostro
Outsourcer di sistemi informativi (CSE), ha ricevuto l’accredito da parte dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) come “conservatore attivo” di documenti digitali e, quindi, quale
prestatore del servizio in argomento, è il “responsabile della conservazione” di documenti
“a norma”.
EN1 - Materie Prime in Kg annui
Carta acquistata
EN22 - Rifiuti Speciali in kg annui
Rifiuti speciali
1.289
Nelle filiali già esistenti, è stato studiato un piano di sostituzione delle vecchie lampade con
le più innovative lampade Led.
Con qualche difficoltà la Banca sta cercando di portare avanti il Progetto di e-mobility. La
mobilità “sostenibile” è un tema particolarmente sentito, in relazione al quale ci sono certamente spinte al cambiamento, ma forti sono anche le resistenze, dovute ad alcune remore da
abbattere per soddisfare le attese dei consumatori.
La Banca non rinuncia all’obiettivo di creare un prodotto bancario che favorisca l’acquisto di “auto green”, in concomitanza con la stipula di accordi di partenariato con le amministrazioni comunali del territorio per l’installazione e la manutenzione di punti di rifornimento. Sono stati avviati a tale specifico scopo una serie di contatti con i Comuni al fine di
favorire iniziative della specie.
35.802
Nel corso dell’anno, la Banca ha dato avvio ad una piccola innovazione del modus operandi
delle riunioni del Consiglio di Amministrazione introducendo le basi di una soluzione che,
opportunamente migliorata ed implementata, andrà in futuro a velocizzare e semplificare il
lavoro relativo alla circolazione dei flussi informativi da/per il Consiglio di Amministrazione, favorendo la partecipazione attiva dei consiglieri alla governance aziendale.
La soluzione consiste nell’utilizzo di tablet che consentono la visualizzazione dei documenti all’ordine del giorno, rispettando tutti i vincoli dettati dalla privacy bancaria e garantendo la sicurezza dei dati, agevolando così l’operatività di consiglieri. Anche questa soluzione consentirà un risparmio nell’utilizzo della carta e dei toner.
Le nuove filiali e quelle ristrutturate, a partire dal 2013, hanno adottato soluzioni edilizie e
tecnologie nell’impiantistica che tengono presente l’esigenza di ridurre i consumi di energia
per illuminazione e riscaldamento o condizionamento.
108
109
I FornitoriLa Banca Popolare del Lazio s’impegna costantemente per il
miglioramento della qualità della relazione con i fornitori in quanto
essi sono parte della catena di creazione del valore. La qualità dei
servizi offerti a tutti gli Stakeholder dipende anche dagli standards delle
forniture ricevute e ciò vale in modo particolare per le forniture relative
all’informatica, ai servizi di manutenzione ed alle telecomunicazioni.
L’OBIETTIVO perseguito dalla Banca in questo ambito è quello di
realizzare relazioni di reciproca soddisfazione che consentano di ottenere
le migliori condizioni di mercato e di qualità per gli acquisti di beni
e servizi. Inoltre, in considerazione della sua vocazione localistica e
quindi del dichiarato legame con il territorio, la Banca, ferme restando
le valutazioni sul rapporto qualità/prezzo, come sull’affidabilità e
sull’efficienza, privilegia gli imprenditori locali.
Terra e Sole Società Agricola Srl - Castrocielo (Frosinone)
Specializzata nella coltivazione aeroponica, innovativa modalità di coltivazione in serra, fuori terra, mediante
utilizzo dell’aerazione e nebulizzazione di sostanze nutritive all’interno una struttura di canali precostituiti
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Politica di acquisto
Al fine di raggiungere l’obiettivo dichiarato, la Banca ha individuato un Processo sulla gestione delle spese. Con tale processo la Banca ha inteso appunto regolamentare il complesso
delle modalità operative inerenti la gestione delle spese, quindi le tutte le varie fasi che partono dalla formulazione degli ordini di acquisto con il riscontro dei beni e servizi ricevuti;
la contabilizzazione ed il pagamento delle fatture, la gestione delle scorte di magazzino, sino
alla manutenzione dei beni mobili ed immobili.
Deputata al presidio delle spese amministrative vi è un’unità organizzativa, denominata
Ufficio Acquisti, il cui scopo consiste appunto nel presidiare il ciclo degli acquisti, sviluppando azioni di riduzione/risparmio dei costi con l'intento ultimo di perseguire economie di
scala e di scopo, di soddisfare e qualificare le effettive esigenze di tutti i "clienti interni", nonché quello di presidiare l'efficacia, l'efficienza ed il corretto funzionamento del ciclo degli acquisti, ottimizzando, infine, le condizioni tecniche ed economiche dei contratti di fornitura.
Nell’Albo Fornitori sono raccolte tutte le informazioni, generali e specifiche, relative agli
operatori economici che risultano in possesso dei requisiti professionali ed etici ritenuti idonei dalla Banca per l’affidamento di forniture di beni e servizi strumentali all’attività dell’Istituto. Tra le famiglie di spesa catalogate spiccano le spese relative all’information tecnology, tra cui troviamo i costi relativi all’esternalizzazione del servizio di gestione e sviluppo
del sistema informatico e le spese di funzionamento, tra cui rientrano in massima parte i costi sostenuti per le forniture dei servizi di vigilanza armata, trasporto e contazione contanti.
Nel 2015, la Banca ha continuato a gestire i costi con molta attenzione, al fine di razionalizzare e contenere la spesa, senza far venir meno il livello di servizio alla clientela ed ai dipendenti. Sono state contabilizzate spese amministrative, relative alla prestazione dei Fornitori
(escluse quindi le spese per il personale) pari ad euro 24.859.404 alle quali devono aggiungersi le forniture relative agli oneri pluriennali (immobilizzazioni materiali e immateriali). Nel
corso nel 2015, la Banca, attraverso la il summenzionato Ufficio Acquisti, la cui mission si
concretizza principalmente nello sviluppo di azioni finalizzate al contenimento della spesa,
ha posto in essere un’attività di cost saving che ha comportato un concreto risparmio annuo
a valere per gli esercizi a venire, a parità di altre condizioni.
Gestione immobili & logistica 27%
Altre spese di funzionamento 21%
Spese ITC e info providers 31%
Oneri diversi di gestione 21%
Spese amministrative
Fornitori di beni 20%
Fornitori non regionali 25%
Fornitori di Servizi 55%
Fornitori
Condizioni negoziali
La scelta di un fornitore influenza in un certo modo anche le altre performance aziendali; ciò
induce di conseguenza ad ottimizzare i metodi di ricerca e selezione.
In coerenza con i valori dichiarati anche nel Codice Etico, la Banca segue norme di
comportamento molto chiare e trasparenti in relazione al rispetto delle scadenze, degli standards qualitativi richiesti e delle condizioni di prezzo pattuite; in contropartita, la stessa
offre collaborazione e rispetto degli impegni assunti.
Il rispetto di queste semplici regole ha consentito di instaurare un processo virtuoso
che costituirà il tracciato della condotta aziendale anche per il futuro.
112
113
Lo Stato e le IstituzioniIn questo ambito l’OBIETTIVO della Banca consiste
nel fornire allo Stato, agli Enti Locali ed a tutte le altre
Istituzioni pubbliche di diretta emanazione dello Stato,
la collaborazione necessaria per favorire il rispetto delle
leggi e, al contempo, rendersi utile anello di collegamento
tra i cittadini e le Istituzioni nell’adempimento delle
attività richieste.
L’azione della Banca è improntata alla implementazione
della cultura della legalità, intesa come rispetto della
Persona e della Collettività di cui essa fa parte e si
traduce nella scrupolosa osservanza delle norme di legge
e di Sistema.
Azienda Agricola Pileum Srl - Piglio(Frosinone)
Azienda vitivinicola situata sulle colline del Piglio, territorio di eccellenza del Cesanese, si avvale di moderne
tecnologie produttive. L'uva viene coltivata con sistemi biologici, mentre la lavorazione si caratterizza per
l’assenza di additivi, con una stabilizzazione naturale del prodotto.
115
Imposte e Tasse
In merito ai rapporti con lo Stato, nell’anno 2015, il contributo della Banca al sistema pubblico, sotto forma di imposizione diretta e indiretta, ammonta ad euro 11.205.964.
Trattasi di una parte rilevante del valore aggiunto generato dalla sua attività, pari al
13,61% dell’aggregato. La somma corrisposta all’erario è così ripartita:
Imposte Indirette
imu
2015
€ 161.179
altre imposte
€ 443.428
imposta sost. finanz. m/l termine
€ 619.815
bolli su estratti conto
Totale
€ 4.685.957
€ 5.910.378
Imposte Dirette
2015
IRES
IRAP
Totale
€4.436.738
€ 858.848
€ 5.295.586
Servizi di tesoreria e di cassa
L’attenzione della Banca alle istanze del territorio passa anche attraverso la gestione dei servizi di tesoreria degli Enti Locali e delle Istituzioni. Con i servizi di tesoreria e di cassa la
Banca si propone come partner dell’Ente Pubblico per fronteggiare le esigenze economiche
e finanziarie legate ai piani pubblici di sviluppo del territorio. Nel tempo, la Banca ha instaurato e sviluppato validi rapporti di collaborazione.
Nel corso del 2015 la gestione dei servizi di tesoreria e di cassa ha riguardato diversi
Enti, tra cui la Provincia di Latina, 9 Comuni, 7 Enti diversi e 4 Istituzioni Scolastiche per
un totale di 21 Enti.
Nell’ambito dei processi di digitalizzazione previsti dalla Circolare della presidenza
del Consiglio dei Ministri n. 64/2014 e, significativamente, riguardo alle iniziative di e-government afferenti agli enti locali, si inquadra il discorso relativo all’ordinativo informatico,
in base al quale gli Enti Pubblici sono tenuti ad effettuare gli incassi (reversali) ed i pagamenti (mandati) mediante modalità telematiche.
A fine 2014, di concerto con l'Outsourcer informatico (CSE) e gli Enti interessati, sono
state avviate attività per consentire il passaggio alla modalità telematica sopra indicata,
per la quale è previsto anche l'utilizzo della firma digitale da parte degli Enti. Pertanto, da un
lato, la Banca ha adeguato le procedure informatiche per la gestione della tesoreria in forma
116
più evoluta, dall'altro gli Enti interessati hanno dovuto approntare sistemi di gestione dei
flussi dei dati che rispecchino standard previsti dalla normativa e che richiedono, inoltre,
l'adozione della firma digitale. Nel corso del 2015, la novità e soprattutto la complessità della
materia ha richiesto interventi che hanno assunto il carattere di una vera attività consulenziale da parte dell’Ufficio Tesorerie Enti, oltre che lavori puntuali su aspetti particolari e
delicati della gestione finanziaria, quali: l’accertamento straordinario dei residui, la determinazione delle somme vincolate nonché la gestione degli utilizzi e dei ripristini, la definizione
delle nuove procedure riguardanti l’anticipazione di tesoreria, la corretta riconduzione dei
vecchi capitoli di bilancio al nuovo piano dei conti. Espletate tutte le attività connesse all’attivazione del nuovo sistema di contabilità finanziaria, tutti gli Enti gestiti sono stati messi
nella condizione di rispettare quanto imposto dal D.lgs 23 giugno 2011 n.118 con correttezza
e senza alcun ritardo rispetto ai tempi previsti di attivazione.
Provincia Latina 5%
Comuni 43%
Istituzioni scolastiche 19%
Enti diversi 33%
Servizi di tesoreria e cassa
Rapporti con Autorità di Vigilanza Magistratura e Altri
I rapporti della Banca Popolare del Lazio con le numerose Autorità di Vigilanza che vanno
dalla Commissione Europea alla Banca d’Italia, dalla Consob al Garante Privacy, dall’UIC
all’Antitrust, all’Ivass, ecc., sono improntati al massimo rispetto delle norme e alla massima
collaborazione nello svolgimento delle attività ispettive e di controllo.
La Banca si adopera quindi nel trasmettere tempestivamente tutte le informazioni richieste dalle stesse Autorità, nonché nell’organizzare le procedure necessarie per essere in
linea con tale attività. Per quanto riguarda i rapporti con l’Autorità Giudiziaria ed i Servizi
di Polizia, la Banca ha fornito tutta la collaborazione richiesta al fine di contrastare attività
criminose ed illegali, soddisfacendo richieste di vario genere.
Ponderoso anche nel 2015 il numero degli accertamenti bancari richiesti la cui attività
conseguente viene direttamente svolta dall’ufficio legale della Banca; tuttavia, l’evasione dei
compiti connessi al riscontro da fornire implica la collaborazione di più servizi e diversi
collaboratori, tra cui il personale dell’ufficio archivio economato: 620 i decreti notificati, di
cui 131 di sequestro e 1.149 le visure anagrafiche effettuate per dare riscontro alle richieste
di informazioni.
117
Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01
Con il D.Lgs n.231/01 il legislatore ha introdotto un complesso sistema normativo e sanzionatorio, individuando forme di responsabilità amministrativa delle società per una serie
di reati specifici, tipicamente di natura penale, commessi da un soggetto che riveste una
posizione apicale, da dipendenti o collaboratori della Società al fine di avvantaggiare la Società medesima. Le sanzioni, poggiando sul presupposto della “colpa organizzativa”, possono
essere fronteggiate dall’adozione di modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione
dei reati stessi. In pratica, poiché la finalità del legislatore è quella di sensibilizzare le società
e scoraggiare comportamenti illeciti, egli ha previsto che la responsabilità della società sia
esclusa nel caso in cui la stessa si doti di modelli organizzativi idonei a prevenire i reati e crei
un organismo dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo per vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del modello stesso. Nel caso in cui un dipendente commetta uno dei
reati previsti, eludendo il modello e/o la vigilanza dell’organismo di controllo, viene esclusa
la responsabilità della società e la sanzione riguarda solo il singolo soggetto che ha commesso
il reato. La Banca Popolare del Lazio si è dotata di un Codice Etico e ha adottato un Modello
Organizzativo in ottica di responsabilità e con chiara e trasparente definizione dei propri
valori. Il Modello si sostanzia in un sistema strutturato ed organico di sistemi interni, procedurali, di controllo e sanzionatori, idonei a identificare, prevenire o a ridurre la possibilità di
commissione dei reati previsti dal Decreto e rivolti agli organi aziendali, ai soggetti in posizione apicale e a quelli sottoposti all’altrui direzione. Il Codice Etico, che è parte integrante
e sostanziale del Modello Organizzativo, è volto a definire l’insieme dei valori riconosciuti,
accettati e condivisi, nonché i diritti, doveri e responsabilità rispetto ai soggetti con cui la
Banca entra in relazione per il conseguimento del proprio oggetto sociale.
Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha nominato l'Organismo di Vigilanza
(OdV), organo con il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello di
Organizzazione e di Gestione, assicurandone l’aggiornamento, nonché l’applicazione del sistema disciplinare e sanzionatorio. All’ Organismo di Vigilanza sono riconosciuti poteri di
acquisizione e di richiesta di informazioni da e verso ogni livello e settore operativo della
Banca.
La “manutenzione” del modello organizzativo richiede un particolare impegno a causa
del continuo cambiamento del quadro normativo, ma anche dei cambiamenti organizzativi
e di processo della Banca. Negli ultimi anni il D.Lgs 231/01 è stato posto al centro della vita
economica-finanziaria e sociale del nostro Paese; ne sono esempi il susseguirsi di nuovi reati
fatti rientrare nell’ambito di detta normativa, quali i reati introdotti con la normativa del
riciclaggio, l’omicidio e le lesioni colpose subite dai dipendenti in violazione delle norme di
sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché la corruzione tra privati e l’induzione indebita a dare
o promettere utilità, che si aggiungono ai già previsti classici reati contro la Pubblica Amministrazione; ai reati societari; ai reati di falsità in monete, carte di pubblico credito e valori
bollati; ai reati con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico.
118
In tema di formazione sono svolte periodicamente sessioni formative rivolte a tutto il
personale al fine di divulgare le disposizioni del decreto legislativo 231 e la conoscenza del Modello definito dalla Banca.
Ogni dipendente è stato posto in grado di apprendere le regole generali della normativa ed essere a conoscenza della finalità della stessa. Oltre ad una specifica formazione di aggiornamento in aula dedicata alle funzioni apicali, in relazione all’attività
svolta, sull’Intranet aziendale è stato inserito un pacchetto formazione da svolgere
in autoistruzione.
119
Obiettivi e proposte di miglioramento
Nel perseguimento dei suoi obiettivi la Banca tiene conto di un
principio di sostenibilità economica, sociale ed ambientale.
Essa si propone pertanto di realizzare determinate attività pensate
in relazione ad una o più categorie di Stakeholder, in ottica di
responsabilità sociale.
In questo capitolo si rendiconta sugli impegni assunti nell’anno
precedente e sul loro grado di realizzazione e si presenta la nuova
proposta di miglioramento da perseguire per l’anno successivo.
Azienda Agricola Luciani - Velletri, località Lazzaria (Roma)
Specializzata nell’allevamento e addestramento di cavalli da corsa al galoppo, di razza purosangue
inglese.L’allevamento è presente sulla scena ippica italiana da oltre un trentennio e da una decina di anni
figura sempre ai vertici delle classifiche allevatorie, producendo ogni anno un ragguardevole numero di
cavalli vincitori.
121
Rendiconto sugli obiettivi di miglioramento identificati nel
Bilancio Sociale 2014 - Stato di avanzamento
Risorse Umane
Road Map del cambiamento.
La Banca si propone l’obiettivo di continuare ad investire
nella crescita qualitativa del proprio capitale umano,
attraverso la realizzazione di alcune importanti iniziative di
formazione e valorizzazione.
Revisione dei Processi Aziendali
La Banca si propone di migliorare la fruibilità della
normativa interna consultabile attraverso la Intranet
Aziendale. Essa ha dato avvio alla riscrittura di tutti i
processi aziendali. L’iniziativa, che si incardina anche nel più
ampio lavoro di riorganizzazione del Sistema dei Controlli
Interni, comporterà innanzitutto una chiara identificazione
dei processi (di governo, di pianificazione e operativi)
secondo un linguaggio univoco per tutti (tassonomia ABILab) e in secondo luogo una maggiore comprensibilità e
identificazione della normativa aziendale che regolamenta
i processi medesimi.
Formazione 2015
Piano Formativo 2015, da erogare nel corso dell’anno a
tutte le Risorse della Banca. Il Piano di Formazione è stato
costruito dalla “base” attraverso l’esame dei fabbisogni
formativi e delle aree di miglioramento rilevate per ciascuna
risorsa dai rispettivi valutatori.
Sono stati svolti a tal fine incontri specifici per concordare le
modalità ed i contenuti della formazione.
>
Obiettivo raggiunto.
È proseguita l'attività di valorizzazione delle risorse umane, attraverso
la realizzazione di attività innovative. Realizzati il Progetto D-Sabato
3.0, Bilancio e Sviluppo delle Competenze per i Titolari e progetto
Cliente Interno LAB. Questi progetti hanno coinvolto un campione
esteso della popolazione aziendale e gettato le basi per ulteriori
attività.
>
Obiettivo la cui piena realizzazione si proietta nel medio termine.
Sono stati redatti o ristrutturati i Regolamenti aziendali, ora
identificabili a seconda del "rango" normativo. Nel corso del 2015 sono
stati pubblicati i processi operativi "core business" della Banca ed è
proseguita l'attività di redazione e di revisione di processi aziendali
afferenti altre aree operative della Banca. Nel dettaglio sono state
oggetto di intervento la Gestione della Fiscalità, l'Estero-Merci,
l'Antiriciclaggio, i Promotori Finanziari, le Gestioni Patrimoniali, la
Business Continuity della Banca. Nell'ambito degli adeguamenti alle
Disposizioni di Vigilanza, sono state redatte le procedure operative
della Gestione della Sicurezza informatica e del Sistema di Gestione dei
Dati (Data Governance). Sono in corso le attività relative alla redazione
dei processi del comparto Amministrativo (Amministrazione e
Bilancio) e, parallelamente, prosegue la scrittura di altri processi
operativi di sportello per i quali è stata raggiunta la percentuale del
90,00% di quelli effettivamente agiti.
>
Obiettivo raggiunto.
La formazione prevista nel Piano Formativo Aziendale è stata
completamente erogata.
Customer Satisfaction
La Banca ha l’obiettivo di migliorare le iniziative di ascolto
dei bisogni e delle aspettative dei Clienti, del grado di
apprezzamento dei prodotti e dei servizi offerti.
Sviluppo canali di comunicazione diretta
Servizi evoluti
- Fatturazione Elettronica: il servizio sarà integrato
all’interno dell’applicazione di Banca Virtuale riservata alla
clientela Imprese (“BPLazio web Aziende”).
- Servizi evoluti su ATM della Banca: al fine di rendere
disponibile una nuova serie di servizi (informativi/
dispositivi) che possono essere attivati ai possessori delle
nostre carte di Debito.
- Prelievo con Smartphone da ATM della Banca: una nuova
funzionalità per il prelievo da ATM in aziendale «cardless»
con smartphone (Android/Ios) tramite Qr Code.
>
>
>
Obiettivo raggiunto.
Nel corso del 2015 sono state erogate nella tematica specifica n. 1.645
ore di formazione in tema ai dipendenti.
Obiettivo raggiunto.
Nel corso del 2015, la Banca ha realizzato un’indagine di rilevazione
del grado di soddisfazione della Clientela nei suoi confronti.
Obiettivo non pienamente raggiunto.
I servizi sono stati ulteriormente messi a punto e la loro piena
attivazione è stata rinviata al 2016
>
Istituzioni
Nell’ambito dei processi di digitalizzazione degli Enti, in base
al quale gli Enti Pubblici sono tenuti ad effettuare gli incassi
(reversali) ed i pagamenti (mandati) mediante modalità
telematiche ed utilizzo della firma digitale, la Banca ha in
corso l'adeguamento delle procedure informatiche per la
gestione della tesoreria in forma "più evoluta.
Obiettivo raggiunto.
>
Collettività & Ambiente
Sostegno ai progetti del Territorio
La Banca conferma l’impegno in tale ambito, favorendo
e sostenendo le iniziative di carattere sociale, culturale,
religioso e sportivo del Territorio.
Progetto Green Banking
Soci
Informazione
La Banca si impegna a favorire il dialogo con i Soci e la
chiarezza e trasparenza delle informazioni che riguardano
il rapporto sociale ed il loro investimento nella società,
attraverso i canali di comunicazione, dettagliati nel
capitolo che riguarda i Soci, ulteriormente implementati e
migliorati.
Antiriciclaggio
La Banca si impegna a mantenere elevato il presidio in
materia, attraverso la diffusione della cultura della legalità
ai dipendenti ed ai Clienti.
>
>
Obiettivo raggiunto.
Obiettivo in via di realizzazione.
Obiettivo raggiunto.
Nel corso del 2015 la Banca ha inteso rafforzare il rapporto con i Soci,
attraverso una comunicazione chiara e trasparente, circa l’andamento
aziendale e le più importanti attività, realizzata attraverso il sito
Bplazio e mailing specifiche
Clienti
Trasparenza
La Banca si impegna a favorire la chiarezza e trasparenza
relativa ai prodotti/serviziofferti alla Clientela, nonché le
condizioni economiche di offerta, attraverso la installazione
presso tutte le filiali di “chioschi della trasparenza” ovvero
di postazioni informative, di agevole consultazione, con
gestione e controllo centralizzato.
122
>
Obiettivo raggiunto.
Nel mese di marzo 2015, la Banca ha concluso il progetto di
installazione presso tutte le filiali dei cosiddetti “Totem della
trasparenza”, denominati BplazioxTe.
123
Proposte di miglioramento
Clienti
Oltre a perseguire la realizzazione degli obiettivi di cui sopra, non ancora pienamente centrati, la Banca si pone le seguenti altre iniziative nei confronti dei suoi Stakeholder:
Antiriciclaggio
La Banca si impegna a mantenere elevato il presidio in materia, attraverso la diffusione della
cultura della legalità ai dipendenti ed ai Clienti.
Risorse Umane
Sviluppo canali di comunicazione diretta – Servizi evoluti
Realizzazione della Carta dei Valori BPLazio.
Realizzazione del Progetto
ossia un percorso per arrivare a definire la nuova Carta dei
Valori della Banca e ri-costruire la nostra Costellazione dei Valori.
La nostra storia affonda le sue radici su Valori solidi come Integrità, Etica e Trasparenza.
Il futuro deve essere sostenuto da Valori nuovi, coerenti con la storia, ma proiettati verso il
domani. La metodologia di ri-scrittura sarà anch’essa innovativa, poiché avverrà attraverso
un processo di coinvolgimento di tutti i dipendenti.
Road Map del cambiamento.
...Prosegue il cammino lungo la road map del cambiamento. La Banca continua ad investire
nella crescita qualitativa del proprio capitale umano, attraverso la realizzazione di importanti iniziative di formazione e valorizzazione.
Revisione dei Processi Aziendali
Proseguire l’attività di riscrittura di tutti i processi aziendali secondo un linguaggio univoco
per tutti (tassonomia ABI-Lab).
Formazione 2016
È stato approvato il Piano Formativo 2016, da erogare nel corso dell’anno a tutte le Risorse
della Banca. Il Piano di Formazione è stato costruito dalla “base” attraverso l’esame dei fabbisogni formativi e delle aree di miglioramento rilevate per ciascuna risorsa dai rispettivi
valutatori. Sono stati svolti a tal fine incontri specifici per concordare le modalità ed i contenuti della formazione.
•
Fatturazione Elettronica: il servizio sarà integrato all’interno dell’applicazione di
Banca Virtuale riservata alla clientela Imprese (“BPLazio web Aziende”).
•
Servizi evoluti su ATM della Banca: al fine di rendere disponibile una nuova serie
di servizi (informativi/dispositivi) che possono essere attivati ai possessori delle
nostre carte di Debito.
•
Prelievo con Smartphone da ATM della Banca: una nuova funzionalità per il
prelievo da ATM in aziendale «cardless» con smartphone (Android/Ios) tramite
Qr Code.
•
Servizio "PagoPA", che consentirà di effettuare pagamenti a favore di Enti Pubblici
convenzionati con addebito diretto sul conto corrente del cliente.
Nuove Convenzioni per l’esercizio e lo sviluppo del microcredito
Nuovi Prodotti Green
La Banca si impegna nella promozione di nuovi prodotti “green”.
Rifacimento sito internet Banca, definendo nuovi criteri di editing e di visibilità
Soci
Informazione
La Banca si impegna a favorire il dialogo con i Soci e la chiarezza e trasparenza delle informazioni che riguardano il rapporto sociale ed il loro investimento nella società, attraverso
i canali di comunicazione, dettagliati nel capitolo che riguarda i Soci, ulteriormente implementati e migliorati.
Collettività & Ambiente
Negoziazione azioni
La Banca, nel rispetto della nuova cornice normativa che riguarderà la negoziazione delle
azioni dei titoli delle banche popolari non quotate, si impegna a ricercare le soluzioni più
idonee e vantaggiose per i soci.
Progetto “Green banking”
Nell’ambito del Progetto denominato “green banking” finalizzato allo sviluppo di iniziative e
di prodotti/servizi in ottica di abbattimento dei costi/impatti ambientali, la Banca si propone
l’obiettivo di dare un’ulteriore spinta al perfezionamento di tutte quelle innovazioni organizzative che possano abbattere i consumi di carta e ridurre la produzione di rifiuti speciali.
Altro obiettivo riguarda l’efficientamento energetico degli edifici in termini di riscaldamento/condizionamento e di illuminazione.
124
Sostegno ai progetti del Territorio
La Banca conferma l’impegno in tale ambito, favorendo e sostenendo le iniziative di carattere sociale, culturale, religioso e sportivo del Territorio
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Coordinamento e redazione a cura della Segreteria Generale
Volume stampato nel mese di Aprile 2016
presso gli stabilimenti tipografici della Mega Network Srl di Sabaudia (Latina)
Realizzazione grafica Studio Cimmino
Foto di Emanuela Sambucci
Foto a pag. 126-127 Riccardo Cimmino
Si ringraziano le Aziende Agricole che hanno prestato la loro disponibilità alla realizzazione del volume:
(nell’ordine in cui appaiono le foto)
Casale del Giglio Azienda Agricola Srl - Aprilia, località Le Ferriere (Latina)
Azienda Agricola Mezza Selva di Ernesto e Guido Verbesi - Roma, località Corcolle e Carchitti (Roma)
Azienda Agricola Colagiacomo Andrea - Segni (Roma)
San Lidano Soc. Cooperativa a Responsabilità Limitata - Sezze (Latina)
Azienda Agricola Tre Colli - Velletri (Roma)
Azienda Agricola Ricci Siro e Figli – Anzio (Roma)
Agrilatina Società Agricola Semplice – Latina
Azienda Agricola Di Meo Remo - Latina
Terra e Sole Società Agricola Srl - Castrocielo (Frosinone)
Azienda Agricola Pileum Srl - Piglio(Frosinone)
Azienda Agricola Luciani - Velletri, località Lazzaria (Roma)
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