Regata internazionale delle 4 repubbliche marinare italiane e del

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Regata internazionale delle 4 repubbliche
marinare italiane e del corteo storico
Genova, Piazza de ferrari
Varie
Dal 07/06/2014
Al 08/06/2014
Quest’anno si disputa a Genova. (Va a rotazione nelle 4 Repubbliche quali Venezia, Pisa, Amalfi e
Genova e si svolgerà nel pomeriggio dell’8 giugno in zona Stazione Marittima, preceduta dal
Corteo Storico delle Antiche Repubbliche Marinare, con circa 300 figuranti provenienti dalle 4 città
marinare, che partirà dal centro cittadino fino ad arrivare alla Stazione Marittima.
Nel pomeriggio di sabato 7 giugno si svolgerà la presentazione degli equipaggi in Piazza De Ferrari.
NOTE:
La Regata delle Antiche Repubbliche Marinare (o Palio delle Antiche Repubbliche Marinare) è una
manifestazione sportiva di rievocazione storica, istituita nel 1955 con lo scopo di rievocare le
imprese e la rivalità delle più note Repubbliche marinare italiane, che si sfidano tra di loro con
quattro equipaggi remieri. La regata, disputata sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica
Italiana, si svolge ogni anno in un giorno compreso tra la fine di maggio e l'inizio di luglio, ed è
ospitata a rotazione tra le quattro città.
Ogni singolo equipaggio è composto da otto vogatori e un timoniere, a bordo di imbarcazioni
realizzate in vetroresina, diverse nei colori e nelle splendide polene: dal cavallo alato di Amalfi, al
drago di Genova, che ricorda il protettore della città, San Giorgio; dall'aquila di Pisa, che
simboleggia l'antico legame tra la repubblica tirrenica e il sacro romano impero, al leone alato di
Venezia, che si ricollega al patrono della città lagunare, San Marco Evangelista.
La gara nautica è preceduta dallo spettacolare Corteo Storico delle Antiche Repubbliche Marinare
Italiane - che è a sua volta composto dai Cortei Storici di ciascuna Repubblica, per un totale di 320
figuranti; il ritmo della sfilata è scandito dal suono di tamburi e chiarine, tra lo sventolare di
stendardi e vessilli, e il tutto in un tripudio di colori, di fiori, di costumi preziosi e di accessori fedeli
ai modelli del tempo.
Ciascun gruppo ha il compito di ricordare e interpretare episodi e personaggi legati alla storia
marinara della propria città e del ruolo che ha avuto nel Mediterraneo.
Così come Genova, le altre 3 Repubbliche Marinare hanno scelto temi e figure particolarmente
eclatanti per il loro Cortei storici.
Amalfi rievoca le nozze, avvenute nel 1002 fra Sergio, primogenito del Duca Giovanni I, e Maria
figlia del Principe longobardo di Capua e Benevento; Pisa mette in scena una sequenza di figure
evocative della propria storia medievale; Venezia rende onore alla patrizia veneziana Caterina
Cornaro che nel 1489 - vedova di Giacomo Lusignano dal quale ha ereditato il regno di Cipro sbarca in Laguna ed è accolta dal Doge.
CIRCA IL CORTEO
Il Corteo Storico di Genova rievoca un evento storico dell’anno 110: il trionfale ritorno del
condottiero genovese Guglielmo Embriaco (detto “Testadimaglio”) che, dalla Terrasanta, reca alla
città il Sacro Catino: l’evento rappresentato dal Corteo genovese è, pertanto, evocativo di quel
periodo particolarmente significativo per la storia della città.
Nel Corteo, l’Embriaco è preceduto dal Gonfalone della città, caratterizzato dagli stemmi delle otto
antiche “Compagne” genovesi, i quartieri in cui era divisa la città medievale (Borgo, Castello,
Maccagnana, Piazzalunga, Porta, Portanuova, San Lorenzo, Soziglia); dai vessilli e gli emblemi
della città e di San Giorgio; da una fanfara con ben 12 musici, da alfieri e capitani con i vessilli
delle casate d’appartenenza (De Fornari, De Marini, De Nigro, Fregoso, Grimaldi, Pallavicini); dal
paggio che reca il “Sacro Catino <http://www.visitgenoa.it/il-sacro-catino> ”, dal paggio
portaspadone, e dall’alfiere di casata che innalza il vessillo degli Embriaci.
A seguire l’Embriaco, ecco Caffaro di Rustico signore di Caschifellone che, per i suoi celebri
“Annales” (nei quali annotò la storia - dal 1099 al 1163 - della città) è considerato il fondatore della
cronachistica genovese; compaiono poi altri armati (di balestra, di spada, di lancia), seguiti da una
delegazione di maggiorenti cittadini in vesti preziose, a testimonianza dei fitti commerci coi mercati
dell’Asia Minore e del Ponto; infine il popolo festante rappresentato da donne, monaci, contadini,
pescatori e marinai.
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