MINERALI ROCCE E SCALA DI MOHS (SINTESI) ----SIRIO------ I minerali sono sostanze naturali, dalla composizione chimica definita e costante. Sono quindi degli elementi o composti puri, che non possono essere separati attraverso processi meccanici in componenti diversi. I vari minerali si differenziano tra loro si per la diversa natura degli elementi sia, sia per il modo in cui gli atomi, o gli ioni, sono disposti nello spazio a formarne la struttura. Ogni minerale può essere riconosciuto in base a un insieme di proprietà fisiche e chimiche costanti, che permettono di identificarlo e distinguerlo dagli altri. Vi sono minerali costituiti da semplici elementi (Zolfo, Oro, Argento) altri di composti chimici, che contengono due o più elementi in proporzioni sempre uguali. In questo caso ogni minerale ha la sua formula mineralogica per esempio l'Olivina: (Mg,Fe)2 SiO4, dove i due elementi separati dalla virgola indicano la possibilità che due ioni possano sostituirsi l'una all'altro e occupare gli stessi spazi, questo perchè hanno dimensioni e cariche molto simili. Questo processo si chiama vicarianza. Quasi tutti i Cristalli hanno una tipica e definita struttura cristallina e raramante si presentano allo stato amorfo, ma può capitare che lo stesso composto dia origine a una o all'altra struttura (Polimorfismo). I minerali sono divisi in 2 gruppi, Silicati e Non-Silicati LE PROPRIETA' DEI MINERALI La struttura interna della maggior parte dei minerali conferrisce loro particolari caratteristiche morfologiche e determinate proprietà. Proprietà fisiche, chimiche, organlettiche che forniscono notizie utili per il riconoscimento. • Peso: Rapporto tra il peso e l'acqua distillata a 4°C • Durezza: Resistenza che un minerale oppone alla scalfitura da parte di un altro corpo appuntito o all'abrasione. Tipico metodo empirico è la scala di MOHS, mentre per valori numerici ci si affida allo sclerometro. • Sfaldabilità: Proprietà di rompersi più facilmente lungo i piani di minor resistenza. E'la conseguenza della diversità di valori della forza di legame secondo le diverse direzioni. Le superfici piane, determinate e costanti per ogni cristallo, sono dette piani di sfaldarura. Anche i minerali molto duri (Diamante) presentano piani di sfaldatura evidenti, la sfaldatura è infatti indipendente dala durezza. • Frattura: E' la rottura non piana e irrgolare di un minerale. Secondo l'aspetto la frattura viene detta: -CONCOIDE (Opale - Ossidiana) -TERROSA (Bauxite) -FIBROSA (Amianto) • Proprietà Organolettiche: (Organi di senso) - TATTO:Untuosità (Talco - Grafite) (Allappamento -Labbra-) - GUSTO:Salato (Salgemma NaCl), Amaro (Epsomite - Sale Inglese MgSo4 7H2O - VISTA:Lucentezza, Colore, Trasparenza COME SI FORMANO I MINERALI Affinchè i cristalli di una data sostanza si formino, bisogna che le particelle che lo compongono siano in grado di muoversi e formare un reticolo cristallino. La cristallizzazione si verifica cosi quando al cambiare delle condizioni (Temperatura Pressione) si passa dallo stato liquido o vaporeo allo stato solido. Vi sono 4 fondamentali processi per la cristallizzazione: • • • • Solidificazione da un fuso Evaporazione da una soluzione satura (Salgemma) Precipitazione da una soluzione satura caldissima (Zinco - Piombo) Sublimazione, passaggio dallo stato vaporeo a quello solido (Zolfo) SOLIDIFICAZIONE DA UN FUSO Il fattore limitante di queso processo è l'ossigeno, che durante il processo va diminuendo. Di conseguenza i primi minerali a formarsi saranno ricchi di Ossigeno, mentre gli altri risulteranno più poveri. Altro fattore condizionante è la temperatura, cosi i primi a solidificarsi saranni gli Altofondenti, cioè i minerali ricchi di Calcio, Magnesio, Ferro. Si formano per primi i minerali Femici, scuri e pesanti. Il magma residuo sarà povero di ossigeno e ricco di elementi Bassofondenti, come il Potassio (K). I minerali che si formano sono detto Sialici, sono ricchi di Silice e Alluminio, e sono chiari e leggeri. Le Rocce sono aggregati naturali di minerali e sono la principale costituzione della Crosta. Sono di composizione diversa e variabile, Eterogenee sono quelle composte da più minerali, per esempio il granito è costituito da Mica, Quarzo, Ortoclasio, Pirosseni, sono invece Omogenee o Mineralogiche quelle composte da un solo tipo di minerale (Gesso: Solfato di Calcio Bi Idrato CaSO4 2H2O - Calcare: Carbonato di Calcio CaCO3 Salgemma). Si parla di roccia quando si osserva un ammasso che forma una unita geologica indipendente, dovuta ad un determinato processo geologico e si riscontrano masse mineralogiche distinte. La roccia può essere monomineralogica quando è composta da un solo minerale, esempio Gesso o calcare, si parla di rocce eterogenee, quando si tratta di miscugli di vari minerali esempio il Granito, che è costituito da Quarzo, Ortoclasio, Mica e Pirosseni. Una roccia non può essere distinta da una formula e non ha un comportamento chimico costante e omogeneo. Si possono comunque dividere in tre grandi gruppi: • MAGMATICHE: Si formano rispettivamente in seguito al raffreddamento o consolidamento di una massa fusa detta magma. A loro volta sono divise in due tipi: Intrusive: dal consolidamento lento di un magma all'interno della crosta terrestre Effusive: sono quelle che derivano dal rapido raffreddamento di una lava. Entrambe sono caratterizzate dalla assenza di fossili e stratificazioni. • SEDIMENTARIE: Spesso contengono fossili, si formano atraverso il deposito e l'accumulo di particelle e detriti vari trasportati dall'acqua, dal ghiaccio e dal vento (Detritiche), o per la precipitazione chimica di sali minerali in seno alle acque dolci e marine (Chimiche), o per l'attività degli organismi (Organogene). • METAMORFICHE: Derivano da rocce preesistenti, sedimentarie, mafmatiche o da altre metamorfiche, che hanno subito, in tempi sucessivi alla loro formazione, modificazioni più o meno profonde. Si formano come le rocce magmatiche in seguito a processi che avvengono in profondità. Percentuali delle rocce nella crosta terrestre IL RICONOSCIMENTO Si basa sull'osservazione della composizione, della struttura e della tessitura di un campione che si sta esaminando. Primo passo è l'osservazione del colore, la forma e le proprietà fisiche o chimiche. Ma questo metodo non garantisce una analisi esatta. Bisogna cosi ricorrere all'osservazione tramite microscopio da Petrografia , che permette di riconoscere le proprietà ottiche dei minerali presenti, la struttura e la tessitura del campione. • Struttura: E' l'insieme delle carateristiche con cui si presentano i minerali che compongono un aroccia: aspetto, dimensioni reali e relative, forma e disposizione. • Tessitura: Include le caratteristiche osservabili delle rocce, per esempio l'orientamento dei minerali. Composizione, struttura e tessitura, suggeriscono informazioni per risalire alla formazione della roccia. Per lo studio della roccia si ricava una fettina sottile della stessa, il metodo è quello della incollatura ad un vetrino ed alla sucessiva levigatura, fino ad ottenere una lamina sottile, attraversabile dalla luce e quindi osservabile tramite microscopio. Si procede cosi allo studio prima sotto luce naturale, ossevando cosi colori, contorni e superfici, poi allo studio sotto luce polarizzata (Radiazioni). Questi raggi attraversano i minerali e subiscono fenomeni di rifrazione, interferenza e riflessione, consentendo di identificare i vari minerali I silicati sono i costituenti del più del 90% della crosta terrestre. Sono composti di Silicio e Ossigeno e tutti tranne il Quarzo (SiO2) contengono uno o più elementi in forma ionica (Al - Fe - Mg - K - Na - Ca..). Nonostante abbiano caratteristiche diverse in tutti è presente la stessa struttura di base (SiO4)4- poichè il Silicio ha stox 4 e l'ossigeno stox -2, lo stox del tetraedro corrisponde a (SiO4)4- (Le valenze residue sono saturate dai cationi) , nei quali 1 atomo di Silicio è legato a 4 atomi di Ossigeno, ciascuno dei quali ha una carica negativa ai vertici del tetraedro. I tetraedri isolati non sono stabili e possono legarsi tra loro in diverso modo, condividendo alcuni o tutti gli atomi di Ossigeno. Se gli atomi di Ossigeno sono condivisi in modo tale da saturare tutte le carice negative , risulta un complesso neutro e il rapporto tra atomi di Ossigeno e Silicio è di 2:1. Il composto avrà formula SiO2 e darà origine a minerali diversi, secondo le modalità di cristallizzazione (il Quarzo è il più diffuso). I Silicati si dividono in: • NESOSILCATI: Sono Silicati a Tetraedri isolati e vi appartengono le Olivine, in cui gli ioni positivi sono rappresentati da Magnesio e Ferro. Gli ioni di ossigeno non vengono condivisi tra i diversi tetraedri e la formula risulta SiO4. Le Olivine, costituite dai tetraedri isolati, sono tenute insieme da cationi (Mg - Fe), sono soluzioni solide di minerali con vario contenuto da Fe e Mg, sono dure e compatte, con una colorazione tipica verde. Solidificano ad elevate temperature e hanno una densità elevata. • SOROSILICATI: Sono silicati ad anelli di tetraedri (Berillio), sono costituiti da anelli di 3,4,6 tetraedri, in cui gli atomi di ossigeno condivisi sono 2. La formula risulta SiO3 Si4O12 Si6O18. • INOSILICATI: Sono silicati a catene di tetraedri. Se le molecole sono costituite da catene lineari semplici di tetraedri sono detti PIrosseni, scuri e densi, ricchi di Fe e Mg (SiO3). Se le molecole sono costituite da catene lineari doppie sono dette Anfiboli, con composizione variabile e una colorazione che va dal Verde al Marrone al Blu. Pirosseni e Anfiboli si sfaldano facilmente lungo le direzioni parallele alle catene di tetraedri. • FILLOSILICATI: Sono silicati a strati di tetraedri (Miche). Si presentano in grossi cristalli esagonali, la cui caratteristica è la facile sfaldatura in piani paralleli, lungo i piani di tetraedri. Esistono due tipi di Mica, la scura (Biotite) e la chiara (Muscovite). Sono fillosilicati anche i minerali argillosi, che si formano sotto forma di masse porose (Caolinite). Hanno in genere struttura microcristallina o amorfa, costituita da particelle piccole, osservabili solo al microscopio elettronico. • TECTOSILICATI: Sono silicati a struttura spaziale (Felspati) e hanno tutti gli atomi di ossigeno in comune. La famiglia dei Feldspati è molto varia, i tetraedri non hanno sempre la stessa composizione, si alternano infatti tetraedri con silicio e ossigeno e tetraedri in cui l'ossigeno è legato ad un atomo centrale di alluminio. L adifferenza tra i feldspati dipende dai diversi rapporti di combinazione tra i due tipi di tetraedri e dalla quantità diversa di Ca, K, Na. I feldspati sono in genere chiari ed incolori, plagioclasio bianco, e i feldspati di potassio, che possono avere colori diversi, rosa e rosso, che cristallizzano in maniera diversa a seconda della temperatura. Altro tipo di tectosilicati sono i feldspatoidi, simili ai feldspati, ma con una minore percentuale di silice e un maggiore numero di cationi. Questi sono chiari ed incolori. I minerali non-silicati sono elemnti nativi, cioè si formano allo stato elementare, ad esempio Oro, Argento, Rame, Zolfo e Mercurio. Si dividono in: • OSSIDI:Ossido di Alluminio: Bianco (Allumina - Bauxite) Verde (Smeraldo) Rosso (Rubino) Trasparente (Corindone) • ALOGENURI: Composti degli alogeni: Salgemma (NaCl) Silvite (KCl) Fluorite CaF2 • SOLFURI: Argentiti (Ag2S) Blenda (ZNS) si estrae zinco e piombo Galena (PBS) si estrae zinco e piombo • CARBONATI: Calcite: Carbonato di Calcio CaCO3 Aragonite Dolomite (Carbonato doppio di Calcio e Magnesio) • SOLFATI: Gesso (CaCo4+2H2O) Calcio Anidro (CaSO4 La Scala di Mohs e' un criterio empirico per la valutazione della durezza dei materiali ideato dal mineralogista austriacom Friederich Mohs (1772-1839). Essa assume come riferimanto la durezza di dieci minerali numerati progressivamente da 1 a 10 e tali che ciascuno è in grado di scalfire quello che lo precede ed è scalfito da quello che lo segue. Il primo minerale della serie e' il talco, l'ultimo il diamante. La scala di Mohs ha un valore puramente indicativo in quanto gli intervalli tra i valori rappresentati non sono costanti (cioe' uguali all'unita'), come e' stato messo in evidenza dalle prove sperimentali del mineralogista Rosiwal. Lo studioso Mohs stilò una tabella per riconoscere i livelli di durezza dei minerali. Si tratta tuttavia di una prova di tipo realtivo, cioè per confronto. Esiste anche una scala assoluta di durezza, calcolabile tramite lo sclerometro, che definisce la durezza in modo numerico SCALA DI MOHS TENERI (si scalfiscono con l'unghia) 1. Talco 2. Gesso SEMI DURI (si rigano con una punta d'acciaio) 3. Calcite 4. Fluorite 5. Apatite DURI (non si rigano con la punta di acciaio) 6. Ortoclasio 7. Quarzo 8. Topazio 9. Corindone 10.Diamante (Carborundum) Talco Minerale monoclino prismatico; fillosilicato di magnesio. Si presenta in masse squamose o finemente compatte, bianche, grigie o verdastre, ntuose al tatto; ha lucentezza perlacea, durezza 1 nella scala di Mohs; si forma dall'olivina per metamorfismo, e per metasomatismo termico da dolomia in presenza di acque ricche di selicio. Il talco e' il costituente fondamentale dei talcoscisti; la varieta' compatta costituisce la steatite. E' usato nelle industrie dei prodotti sanitari, delle ceramiche, della gomma, dei refrattari per l'industria elettrica. In Italia i depositi piu' importanti sono quelli degli scisti delle valli Germanasca e Chisone in Piemonte. Gesso Minerale monoclino prismatico; solfato bi-idrato di calcio. Si presenta in cristalli prismatici tabulari, spesso geminati a ferro di lancia, oppure in masse granulari o fibrose, con lucenteza vitrea, incolori o giallognole; ha durezza 2 nella scala di Mohs. Si forma per deposito in seguito all'evaporazione dell'acqua marina; in tal caso si presenta in strati anche di notevole dimensione e spessore alternati a strati argillosi; si trova inoltre quale minerale di ganga e nei depositi di zolfo; e' il costituente essenziale degli alabastri. Il gesso, usato come materiale cementante in edilizia, si prepara per riscaldamento del minerale a circa 200 C in particolari forni (forni rotativi e forni a camere). La presa del gesso avviene, dopo impasto con acqua, per formazione del solfato bi-idrato, il quale, essendo meno solubile, precipita dando una massa cristallina dura e compatta. Per calcinazione a 900-1300 C si ottiene il gesso da pavimentazione contenente calce libera, dotato di proprieta' idrauliche e di migliori caratteristiche meccaniche. Il gesso impastato con colla e solfato di zinco, da' un prodotto duro che puo' essere modellato (stucco da modellatori). Altro prodotto particolare e' la scagliola. Il gesso, oltre che come materiale da presa, trova impiego come ritardante dei cementi Portland e come fertilizzante. In Italia si trova in Sicilia e in Emilia. Calcite Fase polimorfa scalenoedrica ditrigonale del carbonato di calcio. Si presenta in cristalli romboedrici o scalenoedrici, o in masse micro cristalline biancastre. Ha durezza 3 nella scala di Mohs. Largamente distribuita sulla crosta terrestre, e' il costituente fondamentale dei calcari, dei calcescisti, delle stalagmiti e delle stalattiti; quando e' incolore viene usata come vetro, in ottica, col nome di spato d'Islanda. La forma cristallina della calcite e' assunta quale esponente della "classe scalenoedrica ditrigonale" o "classe della calcite". Fluorite Minerale del sistema monometrico, fluoruro di calcio. E' uno dei principali minerali di fluoro e si presenta in cristalli cubici spesso geminati per compenetrazione, incolori o colorati di rosa, azzurro, violetto, verde o in masse granulari o compatte che mostrano spesso fluorescenza. Ha durezza 4 nella scala di Mohs. È usato in metallurgia come fondente, per la preparazione dell'acido fluoridrico e per la fabbricazione di vetri opalescenti; i cristalli molto limpidi sono utilizzati per la preparazione di lenti per obiettivi microscopici. Apatite Minerale esagonale bipiramidale, fosfato di calcio contenente fosforo, fluoro, cloro. Si presenta in cristalli gialli, verdi o violetti con lucentezza resinosa. Ha durezza 5 nella scala di Mohs. È uno dei piu' comuni e diffusi minerali accessori delle rocce: si conoscono una fluoro-apatite, una cloro-apatite e una idrossil-apatite. Può essere usata come fonte di fosforo quando sia in notevoli concentrazioni, come nelle pegmatiti della penisola di Kola (ex-URSS). La forma cristallina dell'apatite e' presa come esponente della classe bipiramidale esagonale o "classe dell'apatite". Ortoclasio Detto anche ortose. Minerale monoclino prismatico; tectosilicato di alluminio e potassio. Ha durezza 6 nella scala di Mohs. E' uno dei piu' importanti feldspati che si presenta in cristalli prismatici tozzi, spesso geminati, bianchi, rossastri, violacei o giallini; e' uno dei costituenti fondamentali delle rocce eruttive acide e di molti tipi di rocce metamorfiche e sedimentarie. I cristalli di ortoclasio vengono presi come campioni base della classe prismatica o "classe dell'ortoclasio". Quarzo Minerale trigonale trapezoedrico, composto di biossido di silicio (silice). E' un comune costituente di molti tipi di rocce; si presenta in cristalli prismatici quasi sempre terminati da due romboedri che simulano una bipiramide esagonale, spesso geminati, o anche in masse compatte microcristalline con forme svariate; generalmente incolore, talvolta leggermente colorato in varie tonalita', trasparente o translucido. La varieta' color giallo pallido e' usata in gioielleria con i nomi di falso topazio e topazio di Scozia; la varieta' limpida e trasparente e' nota come quarzo ialino o cristallo di rocca. Il quarzo ha durezza 7 nella scala di Mohs, frattura concoidale; e' piezoelettrico; e' dotato di notevole stabilita' chimica, viene attaccato solo dagli alcali fusi e dall'acido fluoridrico; fonde a 1550 C ed esiste in due modificazioni allotropiche: il quarzo "alpha"; che e' la forma stabile e comune (sistema trigonale) con densita' 2,65; esso si trasforma a 575 C nella forma "beta" (sistema esagonale) con densita' 2,50. Gli usi del quarzo sono svariati, in genere viene impiegato per fabbricare recipienti che debbano sopportare elevate temperature e contemporaneamente resistere a reattivi chimici molto corrosivi, oppure per costruire apparecchi che subiscano piccolissime alterazioni (dimensioni, elasticita') con la temperatura (industria vetraria, dei refrattari, delle ceramiche, nelle fonderie e nella costruzione di oscillatori radio, di apparecchi scientifici e ottici e di crogioli per l'industria chimica); ha tuttavia lo svantaggio di essere molto fragile. Topazio Minerale rombico bipiramidale, nesosilicato di alluminio e fluoro. Si presenta in cristalli prismatici terminati da bipiramidi con sfaldatura perfetta; ha durezza 8 nella scala di Mohs, elevato peso specifico. La colorazione caratteristica e' giallo-miele, ma se ne conoscono varieta' azzurre, violette e rosse, molto pregiate in gioielleria. E' un minerale di origine pneumatolitica e la sua giacitura caratteristica e' nelle cavita' di graniti e pegmatiti. I giacimenti piu' importanti sono quelli brasiliani, giapponesi, messicani, dell'isola di Ceylon, degli Urali. Tra i topazi piu' grossi si ricorda quello del museo di Mineralogia dell'universita' di Firenze del peso di 151 Kg e alto circa 50 cm. Col nome di topazio orientale viene designata la varieta' giallo-oro del corindone. Corindone Minerale ditrigonale scalenoedrico, allumina. Si presenta in cristalli singoli ben formati e prismatici, lucentezza adamantina, elevatissima durezza (9 nella scala di Mohs). Le varieta' piu' pregiate sono lo zaffiro, il rubino, lo smeraldo, il topazio, l'ametista, l'acquamarina, estratte soprattutto in Thailandia, Birmania, Ceylon, Madagascar. La varieta' compatta di color bruno viene usata,col nome di smeriglio, nell'industria degli abrasivi. I corindoni sintetici sono ottenuti nel forno elettrico partendo da una miscela di bauxite e coke; sono usati nell'industria degli orologi e nelle fabbricazione di puntine per fonografi. Diamante Carbonio puro cristallizzato nella classe esacisottaedrica del sistema monometrico. • densita' 3,51 • indice di rifrazione 2,41 (con riga D del sodio) • punto di fusione 3550 C • punto di ebollizione 4827 C * = determinati in atmosfera inerte perche' sopra gli 800 C in presenza di aria brucia trasformandosi in anidride carbonica, mentre a 1000 in atmosfera inerte si trasforma in grafite. E' inattaccabile dagli acidi e dagli alcali. Si presenta in cristalli singoli o multipli di varia grandezza, generalmente ottaedrici, talvolta dodecaedrici, raramente cubici; e' normalmente incolore o giallo pallido ma puo' essere anche azzurro, arancione, rosso, bruno. Tagliato come gemma acquista la classica lucentezza "adamantina", dovuti agli alti valori dell'indice di rifrazione e del potere di dispersione della luce. Il diamante rappresenta uno dei pochi casi in cui un elemento (il carbonio) si rinviene in discreti quantitativi in natura allo stato puro ed e' il piu' duro dei corpi naturali conosciuti: per questa sua proprieta' rappresenta il termine di massima durezza (10) nella scala di Mohs. La scala può essere estesa con i seguenti minerali: Durezza 1 2-6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Materiale Liquido Come indicato nella precedente Puro Silicie Quarzo Topazio Garnet Zirconio Alluminio Silice carbonato Boron carbide Diamante