Esercitazione 2 Matteo Luca Ruggiero1 1 Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino Anno Accademico 2010/2011 ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 1 / 72 Sommario 1 Introduzione ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 2 / 72 Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 2 / 72 Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton 3 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 2 / 72 Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton 3 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton 4 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 2 / 72 Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton 3 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton 4 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) 5 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 2 / 72 Introduzione Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton 3 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton 4 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) 5 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 3 / 72 Introduzione Newton e i Fondamenti della Meccanica Classica ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 4 / 72 Le Leggi di Newton Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton 3 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton 4 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) 5 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 5 / 72 Le Leggi di Newton Leggi di Newton Prima Legge di Newton: ogni punto materiale non soggetto a forze si muove di moto rettilineo uniforme Seconda Legge di Newton: per modificare lo stato di moto di un punto materiale occorre una forza; la forza accelera il punto materiale in accordo con la formula f = min a Terza Legge di Newton: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria Legge di Gravitazione Universale: due punti materiali si scambiano, istante per istante, forze attrattive direttamente proporzionali alle loro masse gravitazionali e inversamente proporzionali al quadrato della loro distanza ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 6 / 72 Le Leggi di Newton Gravitazione Universale e Legge di Coulomb Gravitazione La Legge di Gravitazione Universale è espressa dalla formula (1) (2) mgr mgr f =G r2 (1) (2) dove mgr , mgr sono le masse gravitazionali dei punti materiali considerati ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 7 / 72 Le Leggi di Newton Gravitazione Universale e Legge di Coulomb Gravitazione La Legge di Gravitazione Universale è espressa dalla formula (1) (2) mgr mgr f =G r2 (1) (2) dove mgr , mgr sono le masse gravitazionali dei punti materiali considerati Elettricità La Legge di Coulomb è espressa dalla formula f =K q1 q2 r2 dove q1 , q2 sono le cariche elettriche dei punti materiali considerati. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 7 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton 3 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton 4 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) 5 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 8 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Forze di Contatto La forza è determinata da un contatto fisico ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 9 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Forze di Contatto La Forza (intensità direzione) determina la velocità della pallina: la forza ha carattere vettoriale. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 10 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Campi di Forza C’e’ una forza anche senza “contatto” ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 11 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Campi di Forza C’e’ una forza anche senza “contatto” ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 12 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Caduta di un Grave nel Campo Gravitazionale della Terra Studiamo il moto di un grave che cade dalla torre di Pisa. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 13 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Vademecum: Studiare il Moto Che cosa significa “Studiare il Moto di un Corpo”? Studiare il moto di un corpo significa determinare la sua legge oraria, a partire dalla conoscenza delle cause che determinano il moto, in un dato Sistema di Riferimento. Definire il Sistema di Riferimento (Inerziale) Individuare le Forze che Agiscono sul Corpo Scrivere la Seconda Legge di Newton (legge del moto) Scegliere delle opportune coordinate e una opportuna base Proiettare la legge del moto sulla base scelta Risolvere il sistema di equazioni differenziali che si ottiene La soluzione delle equazioni differenziali, con le opportune condizioni iniziali note, fornisce la legge oraria ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 14 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Caduta di un Grave nel Campo Gravitazionale della Terra Equazione del Moto Scegliamo un riferimento solidale alla Terra, e degli assi cartesiani con un asse verticale z diretto verso l’alto. La Seconda Legge di Newton f = min a , ovvero l’equazione del moto, si scrive allora nella forma −G ML Ruggiero (DIFIS) mgr M k = min a r2 Esercitazione 2 E2.2010/2011 15 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Caduta di un Grave nel Campo Gravitazionale della Terra Componente dell’Equazione del Moto Proiettiamo l’equazione del moto lungo l’asse z: ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 16 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Caduta di un Grave nel Campo Gravitazionale della Terra Componente dell’Equazione del Moto Proiettiamo l’equazione del moto lungo l’asse z: −G mgr M = min z̈ r2 Da cui otteniamo l’accelerazione az = z̈ ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 16 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Caduta di un Grave nel Campo Gravitazionale della Terra Componente dell’Equazione del Moto Proiettiamo l’equazione del moto lungo l’asse z: −G mgr M = min z̈ r2 Da cui otteniamo l’accelerazione az = z̈ z̈ = − dove abbiamo introdotto ML Ruggiero (DIFIS) mgr g(r ) min . M g(r ) = G 2 r Esercitazione 2 E2.2010/2011 16 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Caduta di un Grave nel Campo Gravitazionale della Terra Accelerazione di Gravità La grandezza g(r ) è l’accelerazione di gravità di un oggetto a distanza r dal centro della Terra. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 17 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Caduta di un Grave nel Campo Gravitazionale della Terra Accelerazione di Gravità La grandezza g(r ) è l’accelerazione di gravità di un oggetto a distanza r dal centro della Terra. Il rapporto h/R ∼ 10−5 è molto minore dell’unità e quindi g(r ) ∼ = GM/R 2 = g = costante durante la caduta ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 17 / 72 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton Caduta di un Grave nel Campo Gravitazionale della Terra Accelerazione di Gravità La grandezza g(r ) è l’accelerazione di gravità di un oggetto a distanza r dal centro della Terra. Il rapporto h/R ∼ 10−5 è molto minore dell’unità e quindi g(r ) ∼ = GM/R 2 = g = costante durante la caduta di conseguenza ogni grave cade dalla torre con accelerazione costante, in accordo con le osservazioni di Galileo. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 17 / 72 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton 3 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton 4 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) 5 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 18 / 72 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) Dall’Equazione del Moto alla Descrizione del Moto Conosciamo le Forze che agiscono su un corpo (o presumiamo di conoscerle) Sappiamo che l’effetto di tali forze su un copo è definito dalla Seconda (Prima, Terza) Legge di Newton ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 19 / 72 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) Dall’Equazione del Moto alla Descrizione del Moto Conosciamo le Forze che agiscono su un corpo (o presumiamo di conoscerle) Sappiamo che l’effetto di tali forze su un copo è definito dalla Seconda (Prima, Terza) Legge di Newton Lo scopo della Dinamica è quello di dare la descrizione del moto di un corpo (puntiforme o esteso), a partire dalla conoscenza delle Forze (e dei Momenti delle Forze) che agiscono su di esso ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 19 / 72 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) Legge del Moto ed Equazioni Differenziali Legge del Moto Nota l’espressione della Forza Risultante F, questa viene inserita nella Seconda Legge, che chiamiamo legge del moto. Quest’ultima risulta essere un’equazione differenziale (vettoriale) del secondo ordine: F (r, ṙ, t) = mr̈ dove r̈ = ẍ(t)i + ÿ(t)j + z̈(t)k denota l’accelerazione del punto materiale di massa m sotto l’azione della forza F (r, ṙ, t). ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 20 / 72 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) Legge del Moto ed Equazioni Differenziali Legge del Moto in coordinate cartesiane L’equazione vettoriale F (r, ṙ, t) = mr̈ è equivalente alle tre equazioni scalari Fx (x(t), y(t), z(t); ẋ(t), ẏ(t), ż(t); t) = m ẍ(t) F (x(t), y(t), z(t); ẋ(t), ẏ(t), ż(t); t)= m ÿ (t) y Fz (x(t), y(t), z(t); ẋ(t), ẏ (t), ż(t); t) = m z̈(t) le quali costituiscono un sistema di tre equazioni differenziali del secondo ordine nelle tre funzioni incognite x(t),y(t),z(t), componenti del vettore posizione r(t) = x(t)i + y(t)j + z(t)k rispetto alla base cartesiana scelta: note x(t),y(t),z(t), è nota la legge oraria. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 21 / 72 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) Il Problema del Moto Quindi, studiare il moto di un corpo, consiste nel risolvere le equazioni differenziali che corrispondono alla legge del moto, una volta note le condizioni iniziali. Avendo a che fare, in generale, con 3 equazioni differenziali ciascuna delle quali è del secondo ordine, c’è bisogno di 6 condizioni iniziali, che possiamo scrivere vettorialmente nella forma di valori che il vettore posizione r e velocità v = ṙ assumono in un dato istante t = to : r(to ) = ro v(to ) = vo ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 22 / 72 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) Vademecum: Studiare il Moto Che cosa significa “Studiare il Moto di un Corpo”? Studiare il moto di un corpo significa determinare la sua legge oraria, a partire dalla conoscenza delle cause che determinano il moto, in un dato Sistema di Riferimento. Definire il Sistema di Riferimento (Inerziale) Individuare le Forze che Agiscono sul Corpo Scrivere la Seconda Legge di Newton (legge del moto) Scegliere delle opportune coordinate e una opportuna base Proiettare la legge del moto sulla base scelta Risolvere il sistema di equazioni differenziali che si ottiene La soluzione delle equazioni differenziali, con le opportune condizioni iniziali note, fornisce la legge oraria ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 23 / 72 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton 3 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton 4 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) 5 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 24 / 72 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Soluzione dell’ Equazione Differenziale ẍ = a, a costante L’equazione differenziale ẍ = a ha come soluzione 1 x(t) = x0 + v0 (t − t0 ) + a(t − t0 )2 2 ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 25 / 72 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Soluzione dell’ Equazione Differenziale ẍ = a, a costante Moto Uniformemente Accelerato La soluzione dell’equazione differenziale iniziale ẍ = a è data da 1 x(t) = x0 + v0 (t − t0 ) + a(t − t0 )2 2 Fisicamente, essa descrive un moto uniformemente accelerato, ovvero un moto con accelerazione costante. La variazione della velocità risulta essere v(t) = v0 + a(t − t0 ) Fissando t0 = 0 (la scelta dell’origine della misura del tempo è arbitraria), otteniamo 1 x(t) = x0 + v0 t + at 2 , 2 ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 v(t) = v0 + at E2.2010/2011 26 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Sommario 1 Introduzione 2 Le Leggi di Newton 3 Le Leggi di Newton Prima Legge di Newton 4 La Legge del Moto (o Equazione del Moto) 5 Il Moto dei Proiettili Cenni sulle Equazioni Differenziali Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 27 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Che Cosa Intendiamo per Moto dei Proiettili Proiettile Intendiamo per proiettile un punto materiale soggetto alla sola forza peso (si trascura quindi la resistenza dell’aria). Inoltre, lavoriamo in condizioni tali che possiamo assumere costante la forza peso (ad esempio in prossimità della superficie terrestre, ad una data latitudine), e pari a mg, per un corpo di massa m, soggetto all’accelerazione di gravità di modulo costante g = GM/R 2 . Moto in un Campo di Forza Costante Più in generale, i risultati che otterremo si applicano al moto di un corpo in un campo di forza costante. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 28 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Equazione del Moto di Un Proiettile Riferiamo il moto ad un Sistema Inerziale solidale con la Terra. L’Equazione del Moto (Seconda legge di Newton) f = ma risulta (essendo mg l’unica forza agente) mg = ma → g = a Il moto non dipende dalla massa, tutti i corpi sono soggetti alla medesima accelerazione. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 29 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Equazione del Moto di Un Proiettile Riferiamo il moto ad un Sistema Inerziale solidale con la Terra. L’Equazione del Moto (Seconda legge di Newton) f = ma risulta (essendo mg l’unica forza agente) mg = ma → g = a Il moto non dipende dalla massa, tutti i corpi sono soggetti alla medesima accelerazione. In due dimensioni, scegliendo l’asse y antiparallelo alla forza peso −gj =(ẍi + ÿj) ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 29 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Equazione del Moto di Un Proiettile Riferiamo il moto ad un Sistema Inerziale solidale con la Terra. L’Equazione del Moto (Seconda legge di Newton) f = ma risulta (essendo mg l’unica forza agente) mg = ma → g = a Il moto non dipende dalla massa, tutti i corpi sono soggetti alla medesima accelerazione. In due dimensioni, scegliendo l’asse y antiparallelo alla forza peso −gj =(ẍi + ÿj) Proiettando lungo i versori degli assi cartesiani otteniamo il sistema di equazioni differenziali ẍ = 0 ÿ = −g ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 29 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Soluzione delle Equazioni Differenziali Condizioni Iniziali Imponiamo le condizioni iniziali x(t = 0) = 0, v(t = 0) = vo , essendo vo = vox i + voy j. Ovvero, proiettando le condizioni iniziali lungo gli assi (ossia considerando le componenti): x(0) = 0, ẋ(0) = vo cos θo y(0) = 0, ẏ (0) = vo sin θo dove θo è l’alzo (angolo di lancio), e cioè l’angolo formato da vo con l’asse (orizzontale) x. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 30 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Problema Matematico per il Moto dei Proiettili Sistema di Equazioni Differenziali da Risolvere ẍ = 0 ÿ = −g con le condizioni iniziali x(0) = 0, ẋ(0) = vo cos θo y(0) = 0, ẏ (0) = vo sin θo ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 31 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Soluzione Velocità ML Ruggiero (DIFIS) ẋ = vo cos θo ẏ = −gt + vo sin θo Esercitazione 2 E2.2010/2011 32 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Soluzione Velocità ẋ = vo cos θo ẏ = −gt + vo sin θo Legge Oraria ML Ruggiero (DIFIS) x = (vo cos θo ) t y = − 12 g t 2 + (vo sin θo ) t Esercitazione 2 E2.2010/2011 32 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Caratteristiche del Moto: Velocità vx (t) = ẋ = vo cos θo vy (t) = ẏ = −gt + vo sin θo Componenti della Velocità sono Indipendenti La componente orizzontale è un moto uniforme (con velocità costante vo cos θo i), mentre la componente verticale è un moto uniformemente accelerato (con accelerazione costante −g j) ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 33 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Caratteristiche del Moto: Posizione Traiettoria dalla Legge Oraria Le relazioni x = (vo cos θo ) t y = − 21 g t 2 + (vo sin θo ) t possono essere riguardate come equazioni parametriche della traiettoria. Per trovare l’equazione cartesiana basta eliminare il parametro t, e si trova: ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 34 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Caratteristiche del Moto: Posizione Traiettoria dalla Legge Oraria Le relazioni x = (vo cos θo ) t y = − 21 g t 2 + (vo sin θo ) t possono essere riguardate come equazioni parametriche della traiettoria. Per trovare l’equazione cartesiana basta eliminare il parametro t, e si trova: y =− ML Ruggiero (DIFIS) g 1 x 2 + (tan θo ) x 2 (vo cos θo )2 Esercitazione 2 E2.2010/2011 34 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Caratteristiche della Traiettoria Vertice ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 35 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Caratteristiche della Traiettoria Vertice ( ML Ruggiero (DIFIS) x = g1 (vo cos θo ) (vo sin θo ) 1 (vo sin θo )2 y = 2g Esercitazione 2 E2.2010/2011 35 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Caratteristiche della Traiettoria Vertice ( x = g1 (vo cos θo ) (vo sin θo ) 1 (vo sin θo )2 y = 2g Gittata La gittata R del proiettile è la distanza orizzontale percorsa dal proiettile all’istante in cui ripassa per la stessa quota del lancio, cioè all’istante tR > 0 in cui y(tR ) = 0. Risulta pertanto ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 35 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Caratteristiche della Traiettoria Vertice ( x = g1 (vo cos θo ) (vo sin θo ) 1 (vo sin θo )2 y = 2g Gittata La gittata R del proiettile è la distanza orizzontale percorsa dal proiettile all’istante in cui ripassa per la stessa quota del lancio, cioè all’istante tR > 0 in cui y(tR ) = 0. Risulta pertanto R= ML Ruggiero (DIFIS) v2 2 (vo cos θo )(vo sin θo ) ⇐⇒ o sin (2θo ) g g Esercitazione 2 E2.2010/2011 35 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Caratteristiche della Traiettoria Vertice ( x = g1 (vo cos θo ) (vo sin θo ) 1 (vo sin θo )2 y = 2g Gittata La gittata R del proiettile è la distanza orizzontale percorsa dal proiettile all’istante in cui ripassa per la stessa quota del lancio, cioè all’istante tR > 0 in cui y(tR ) = 0. Risulta pertanto R= v2 2 (vo cos θo )(vo sin θo ) ⇐⇒ o sin (2θo ) g g La gittata è massima per θ0 = π/4. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 35 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Studio del Moto di un Grave Definizione Un punto materiale soggetto soltanto alla forza peso è chiamato proiettile se la velocità iniziale non è nulla, grave se la velocità iniziale è nulla. Condizioni Iniziali Quindi, basta imporre le opportune condizioni iniziali di annullamento di velocità per ottenere la legge oraria di un grave. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 36 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Studio del Moto di un Grave Definizione Un punto materiale soggetto soltanto alla forza peso è chiamato proiettile se la velocità iniziale non è nulla, grave se la velocità iniziale è nulla. Condizioni Iniziali Quindi, basta imporre le opportune condizioni iniziali di annullamento di velocità per ottenere la legge oraria di un grave. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 36 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Soluzione dell’ Equazione Differenziale ÿ = g − b m ẏ , g, b, m costanti b L’equazione differenziale ÿ = g − m ẏ , con g, b, m costanti ha come soluzione t y(t) = τ gt + τ 2 g e− τ − 1 Per la velocità si ottiene v(t) = ML Ruggiero (DIFIS) t m g 1 − e− τ b Esercitazione 2 E2.2010/2011 37 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.1 Studiare il moto di un proiettile, che viene sparato parallelamente al suolo, da un’altezza h, con velocità iniziale v0 . In particolare: (1) Calcolare quanto tempo impiega a cadere; (2) a che distanza cade dalla perpendicolare rispetto al punto di partenza? (3) quali sono le componenti della velocità quando tocca terra? ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 38 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.2 Un tuffatore molto abile decide di tuffarsi in mare dalla cima di una scogliera. Il ”trampolino” è alto circa 20 metri e non c’è un alito di vento. Il tuffatore ha un solo problema: evitare gli scogli aguzzi che spuntano dal mare alla base della scogliera e che si estendono, rispetto al punto da cui si dovrà tuffare, per circa 5 metri. Intuitivamente, sa che deve darsi un certo slancio, ma essendo poco bravo in fisica, chiede ad un amico di calcolare la velocità minima orizzontale con cui deve saltare per portare a termine il tuffo, senza conseguenze negative. Facendo conto sulla buona fede e bravura dell’amico, salta. (1)Quale è la velocità minima che gli ha suggerito l’amico? (2) Con che velocità arriva in acqua (modulo e direzione)? (3) Potrebbe saltare con minore velocita’ orizzontale, essendo comunque sicuro di non sfracellarsi? ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 39 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.2 ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 40 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.3 Un grave cade dalla Torre di Pisa (alta circa 50 metri). Calcolare: (1) il tempo di caduta; (2) la velocità con cui tocca il suolo ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 41 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.4 Consideriamo un Missile Balistico Intercontinentale (ICBM). Se esso viene lanciato verso una città distante 6000 Km, e viene individuato a metà del suo percorso, quanto preavviso hanno gli abitanti della città? ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 42 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.5 Un bambino gioca con una fionda, e cerca di colpire una pigna attaccata ad un ramo, ad una distanza h da terra. L’albero ha una distanza d dal bambino. Quando lascia partire il suo colpo, improvvisamente la pigna cade lungo la verticale. In che condizioni il colpo scoccato riesce comunque a centrare il bersaglio? ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 43 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.6 In una partita di calcio, il portiere effettua il calcio di rinvio: accortosi del fatto che il suo collega è ampiamente fuori dai pali, cerca di beffarlo con un tiro parabolico. Con che velocità deve colpire la palla? ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 44 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.6 In una partita di calcio, il portiere effettua il calcio di rinvio: accortosi del fatto che il suo collega è ampiamente fuori dai pali, cerca di beffarlo con un tiro parabolico. Con che velocità deve colpire la palla? Studiare la situazione analoga, in presenza però di un vento a favore, che soffia alla velocità di 4 metri al secondo. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 44 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.7 Un contadino deve prendere l’acqua da un pozzo molto profondo, ma essendo sprovvisto di una corda per agganciare il secchio, deve misurare l’altezza del pozzo. Per fare questo, lancia un sasso e, dopo 10.25 secondi sente l’impatto del sasso con la superficie dell’acqua. Quanto è profondo il pozzo? ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 45 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Osservazioni su Forze Applicate a Fili Forza Costante su un Corpo Se ad un corpo di massa M applichiamo una forza costante f, la Seconda Legge di Newton f = Ma ci dice che esso si muove con accelerazione costante a = f/M. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 46 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Osservazioni su Forze Applicate a Fili Forza Costante su un Filo Che cosa avviene se la forza costante f non è applicata direttamente al corpo, ma all’estremo libero di un filo? ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 47 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Osservazioni su Forze Applicate a Fili Filo di Massa Trascurabile Supponiamo che il filo abbia massa trascurabile; essendo inestensibile esso si muove con accelerazione costante. Isolando un elemento del filo di massa δm, possiamo scrivere la Seconda Legge di Newton, tenendo presente che su di esso agiscono le tensioni T1 e T2 T1 + T2 = δma, δm ≃ 0 → T1 + T2 = 0 Quindi, nel caso in cui la massa del filo sia trascurabile, in ogni punto del filo la tensione è la stessa: T1 = T2 = T . ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 48 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Osservazioni su Forze Applicate a Fili Filo di Massa Trascurabile In particolare, considerando un elemento di filo che contiene l’estremo cui è applicata la forza f, deve essere f = T . Quindi, un filo di massa trascurabile (filo ideale), si comporta in modo tale da trasmettere la forza applicata da un estremo all’altro. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 49 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Soluzione dell’Equazione Differenziale: ẍ + ω 2 x = 0 In questo caso, particolare, il polinomio caratteristico λ2 + ω 2 = 0 ha radici puramente immaginarie (coniugate), nella forma λ1 = iω λ2 = −iω Pertanto la soluzione si scrive x(t) = c1 eiωt + c2 e−iωt ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 50 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Soluzione dell’Equazione Differenziale: ẍ + ω 2 x = 0 In questo caso, particolare, il polinomio caratteristico λ2 + ω 2 = 0 ha radici puramente immaginarie (coniugate), nella forma λ1 = iω λ2 = −iω Pertanto la soluzione si scrive x(t) = c1 eiωt + c2 e−iωt Ponendo A iωϕ A e c2 = e−iωϕ 2 2 la soluzione si scrive nella forma c1 = x(t) = A cos (ωt + ϕ) (1) dove ora le costanti arbitrarie sono A e ϕ. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 50 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Soluzione dell’Equazione Differenziale: ẍ + ω 2 x = c Equazione Lineare del Secondo Ordine non Omogenea La soluzione si scrive nella forma x(t) = x1 + x0 (t) dove x0 (t) e’ una soluzione dell’equazione omogena associata ẍ + ω 2 x = 0 x1 (t) è una soluzione particolare, che possiamo scrivere nella forma x1 = ML Ruggiero (DIFIS) c ω2 Esercitazione 2 E2.2010/2011 51 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Soluzione dell’Equazione Differenziale: ẍ + ω 2 x = c Equazione Lineare del Secondo Ordine non Omogenea La soluzione si scrive nella forma x(t) = x1 + x0 (t) dove x0 (t) e’ una soluzione dell’equazione omogena associata ẍ + ω 2 x = 0 x1 (t) è una soluzione particolare, che possiamo scrivere nella forma x1 = Quindi, x(t) = ML Ruggiero (DIFIS) c ω2 c + A cos (ωt + ϕ) ω2 Esercitazione 2 E2.2010/2011 51 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Grave Soggetto ad una Forza Elastica Un punto materiale, in moto lungo un asse verticale, è soggetto ad una forza elastica Fel che ha espressione Fel = −k (y − yrest ) j (2) dove k prende il nome di rigidezzza (o costante elastica), mentre yrest prende il nome di lunghezza a riposo. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 52 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Grave Soggetto ad una Forza Elastica Un punto materiale, in moto lungo un asse verticale, è soggetto ad una forza elastica Fel che ha espressione Fel = −k (y − yrest ) j (2) dove k prende il nome di rigidezzza (o costante elastica), mentre yrest prende il nome di lunghezza a riposo. La molla non esercita alcuna forza quando l’elongazione è nulla, mentre quando l’elongazione non è nulla essa esercita una forza di richiamo verso il punto di coordinata yrest . ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 52 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto di un Grave Soggetto alla Forza Elastica Equazione del Moto La Seconda Legge di Newton risulta Fel + mg = ma ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 53 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto di un Grave Soggetto alla Forza Elastica Equazione del Moto La Seconda Legge di Newton risulta Fel + mg = ma ovvero, visto che entrambe le forze sono parallele all’asse y ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 53 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto di un Grave Soggetto alla Forza Elastica Equazione del Moto La Seconda Legge di Newton risulta Fel + mg = ma ovvero, visto che entrambe le forze sono parallele all’asse y −k (y − yrest ) j + mgj =m ÿ j ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 53 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto di un Grave Soggetto alla Forza Elastica Equazione Differenziale Proiettando lungo j si ottiene quindi −k (y − yrest ) + mg = m ÿ ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 54 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto di un Grave Soggetto alla Forza Elastica Equazione Differenziale Proiettando lungo j si ottiene quindi −k (y − yrest ) + mg = m ÿ Effettuando il cambiamento di variabile z = y − yrest e ponendo ω 2 = k/m scriviamo l’equazione differenziale nella forma z̈ + ω 2 z = g ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 54 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto di un Grave Soggetto alla Forza Elastica Equilibrio: z̈ = 0 In condizioni di equilibrio, la forza peso bilancia la forza elastica; se le condizioni iniziali sono z(0) = zeq ; ż(0) = 0, ovvero il punto è posto nella posizione di equilibrio con velocità nulla, esso continua ad avere coordinata z costante g zeq = 2 ω da cui g yeq = 2 + yrest ω ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 55 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto di un Grave Soggetto alla Forza Elastica Caso Generale: il Moto Armonico In generale, la soluzione dell’equazione differenziale z̈ + ω 2 z = g risulta essere data dal moto armonico z(t) = g + A cos (ωt + ϕ) ω2 Il moto risulta determinato una volta note le condizioni iniziali z(0) = zo ; ż(0) = żo ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 56 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto di un Grave Soggetto alla Forza Elastica Caso Generale: il Moto Armonico In generale, la soluzione dell’equazione differenziale z̈ + ω 2 z = g risulta essere data dal moto armonico z(t) = g + A cos (ωt + ϕ) ω2 Il moto risulta determinato una volta note le condizioni iniziali z(0) = zo ; ż(0) = żo A cos ϕ = zo − ωg2 zo = A cos ϕ + ωg2 ⇐⇒ żo = −ωA sin ϕ A sin ϕ = − żωo ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 56 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto di un Grave Soggetto alla Forza Elastica Caso Generale: il Moto Armonico In generale, la soluzione dell’equazione differenziale z̈ + ω 2 z = g risulta essere data dal moto armonico z(t) = g + A cos (ωt + ϕ) ω2 Il moto risulta determinato una volta note le condizioni iniziali z(0) = zo ; ż(0) = żo A cos ϕ = zo − ωg2 zo = A cos ϕ + ωg2 ⇐⇒ żo = −ωA sin ϕ A sin ϕ = − żωo r 2 2 A= zo − ωg2 + żωo tan ϕ = − żo g ω(zo − ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 ω2 ) E2.2010/2011 56 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto Armonico Caratteristiche del Moto di un Oscillatore Armonico A è l’ampiezza ϕ è la fase iniziale ω è la pulsazione Il periodo è definito da 2π = 2π T = ω r m k e la fase al tempo t ϕ(t) = ωt + ϕ è tale che ϕ(t) = ϕ(t + T ). La frequenza è data da r 1 k ω 1 ν≡ = = T 2π 2π m ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 57 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Moto Armonico A z t zeq p 2 p t 3 p 4 p KA Grafico della Legge Oraria del Moto Armonico La curva z(t) si presenta come una sinusoide contenuta nella striscia orizzontale compresa tra le due rette z = −A + zeq e z = A + zeq . ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 58 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Attrito Statico Nel caso dell’attrito statico, la componente tangenziale della reazione Φτ è legata alla componente normale ΦN : il rapporto tra i moduli di Φτ e ΦN è sempre inferiore o uguale a una costante µS , che caratterizza l’accoppiamento dei materiali che vengono posti a contatto in condizioni statiche e prende il nome di coefficiente di attrito statico Φτ ≤ µS ΦN ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 59 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Attrito Dinamico Nel caso dell’attrito dinamico, sussiste la seguent relazione fra la componente tangenziale della reazione Φτ la componente normale ΦN : il rapporto tra i moduli di Φτ e ΦN è una costante µD , che caratterizza l’accoppiamento dei materiali che vengono posti a contatto in condizioni dinamiche e prende il nome di coefficiente di attrito dinamico: Φτ = µD ΦN ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 60 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Attrito Dinamico Nel caso dell’attrito dinamico, sussiste la seguent relazione fra la componente tangenziale della reazione Φτ la componente normale ΦN : il rapporto tra i moduli di Φτ e ΦN è una costante µD , che caratterizza l’accoppiamento dei materiali che vengono posti a contatto in condizioni dinamiche e prende il nome di coefficiente di attrito dinamico: Φτ = µD ΦN Inoltre, dato che questa forza si oppone al moto, si può scrivere Φτ = −µD ΦN ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 v v E2.2010/2011 60 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Osservazioni Φτ ΦN ≤ µS solo l’applicazione di una forza orizzontale di sufficiente intensità può costringere le molecole dei due corpi ad allontanarsi µS costante, significa che dipende solo dal materiale dei due corpi a contatto Φτ ΦN = µD se aumenta l’intensità della forza normale ΦN scambiata tra i due corpi, aumenta proporzionalmente la superficie di contatto effettivo µD costante, significa che dipende solo dal materiale dei duo corpi a contatto (e non dipende dal modulo della velocità) Empiricamente, µD < µS . ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 61 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.8 Una pallina di massa m pari a 5 kg, si muove su un piano orizzontale e, inizialmente, si trova a distanza d=8 metri da una molla di costante elastica k=100 N/m, e si muove verso di essa con una velocità di 6 metri al secondo. Calcolare la compressione massima della molla. Che cosa avviene se il piano su cui scivola è scabro con µD = 0.6? ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 62 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.9 Un corpo di massa m1 puo’ scorrere (senza attrito) su una superficie orizzontale, in presenza del campo gravitazionale terrestre g. Due fili inestensibili e di massa trascurabile lo collegano,tramite due carrucole fisse e lisce, con due corpi di massa m2 e m3 . Calcolare l’accelerazione del corpo di massa m1 supponendo che sia m1 = m2 e m3 = 5m2 . ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 63 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.10 Un corpo di massa m è libero di oscillare in verticale, appeso ad una molle di costante elastica k. Calcolare il Periodo delle Oscillazioni ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 64 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.11 Un corpo di massa m è vincolato all’estremo di una corda di lunghezza L, il cui altro estremo è fisso. Il sistema e’ posto nel campo gravitazionale terrestre. Descrivere il moto del sistema. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 65 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.12 Due masse M e m, con m > M sono collegate, e sono libere di muoversi su un piano inclinato avente angolo di inclinazione α. Il piano inclinato ha coefficienti di attrito µS e µD . Si ponga m=10 Kg, M=5 Kg, α = π/6 e µS = 0.5, µD = 0.3. Si studi il sistema, determinando se è in equilibrio e, in caso contrario, si studi il moto dei due corpi. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 66 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Lavoro di Una Forza Definizione di Lavoro Data una forza F, si definisce il lavoro infinitesimo compiuto dalla forza F, quando il punto materiale cui è applicata descrive uno spostamento ds dL = F · d s In corrispondenza di uno spostamento finito lungo la curva γ, dal punto A al punto B, si ottiene il lavoro Z Lγ (A → B) = F · d s γ ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 67 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Teorema della Forze Vive Il lavoro compiuto dalla forza risultante agente su un punto materiale è lagato alla variazione di energia cinetica dalla seguente relazione Lγ (A → B) = 1 1 m|vB |2 − m|vA|2 2 2 che esprime il teorema delle forze vive. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 68 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Forze Conservative In generale il lavoro Lγ (A → B) di una forza dipende dal percorso. Tuttavia, esistono forze dette conservative per cui il lavoro dipende solo dalla posizione di partenza e arrivo. In tali casi si definisce l’energia potenziale U(P) per cui Lγ (A → B) = U(A) − U(B) Per le forze conservative il teorema delle forze vive diventa 1 1 m|vA|2 + U(A) = m|vB |2 + U(B) 2 2 ed esprime il fatto che l’energia meccanica si conserva. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 69 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Energia Potenziale Alcune Espressioni per l’Energia Potenziale Elastica U(x) = 21 k (∆x) + costante, ∆x è l’elongazione Gravitazionale (accelerazione di gravità costante) U(z) = mgz + costante ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 70 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.13 Una pallina (puntiforme) di massa m è legata ad una corda (inestensibile e di massa trascurabile) di lunghezza R, la quale può ruotare liberamente intorno ad un punto O, in un piano verticale, sotto l’azione del campo gravitazionale g. La pallina parte da ferma in P. Quando la pallina giunge in Q, urta elasticamente una pallina identica, libera di muoversi su un piano. Nel punto S, a distanza QS = 3R da Q è posto l’estremo libero di una molla, di lunghezza a riposo l0 , e costante elastica k. (1)Quanto vale la tensione della corda in Q (prima dell’urto)? (2) Quanto vale la compressione massima della molla? ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 71 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.14 Una pallina di massa m viene lasciata libera di scivolare (senza attrito) su di una calotta sferica di raggio R, partendo dalla sua sommità. Dopo aver discusso qualitativamente il moto, si calcoli l’angolo α in corrispondenza del quale la pallina si stacca dalla calotta e si descriva il suo moto successivo. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 72 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.15 Una pallina di massa m viene lasciata libera di scivolare lungo una guida come in figura (senza attrito). Si determini l’altezza minima h per cui la pallina percorra l’intero anello di raggio R restando sempre a contatto con la guida. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 73 / 72 Il Moto dei Proiettili Il Moto dei Proiettili e dei Gravi nel Vuoto Esercizio 2.16 Su di una pallina di massa m agisce una forza F, che la spinge contro l’estremo libero di una molla di lunghezza a riposo nullo e costante elastica k. guida come in figura (senza attrito). Studiare la velocità della pallina in funzione dello spostamento dalla posizione inziale. ML Ruggiero (DIFIS) Esercitazione 2 E2.2010/2011 74 / 72