L`irrigazione dell`oliveto e la fertirrigazione (legge 37 – progetto n° 4)

L’irrigazione dell’oliveto e la fertirrigazione (legge 37 – progetto n° 4)
Relazione sulla prima annualità di progetto
Premessa
L’obiettivo del progetto è introdurre la pratica della fertirrigazione in oliveti intensivi,
giovani e adulti, come fattore di controllo per anticipare l’entrata in produzione e rendere
meno alternante la capacità produttiva della pianta, senza favorire l’insediamento e la
moltiplicazione di insetti dannosi (come ad esempio la Cocciniglia mezzo grano di pepe) e
senza diminuire la qualità dei frutti e la resistenza al freddo delle piante, usando in modo
efficiente l’acqua e i nutrienti.
Azione 1 - Impianto giovane (Azienda Case Rosse)
La prova sperimentale si svolge in località
Fig. 1
Poggio di Bretta in provincia di Ascoli-Piceno, in un
giovane oliveto in fase di allevamento (fig. 1), di tre
anni di età e con un sesto d’impianto di 7 x 7 m. Gli
olivi presenti appartengono alla varietà Ascolana
Tenera. Nell’oliveto, è presente un impianto di
irrigazione con 2 gocciolatori per pianta da 4 l/h
posizionati a una distanza di circa 40 cm dal tronco
dell’albero.
Azione 2 - Impianto adulto in piena produzione (Azienda Baldantoni Sergio)
Fig. 2
La prova sperimentale si svolge in località
Fossombrone in provincia di Pesaro-Urbino, in un
oliveto adulto in piena produzione (fig. 2) di circa 30
anni di età e con un sesto di impianto 6 × 6 m
provvisto di impianto di
irrigazione a goccia (2
gocciolatori per pianta da 4 l/h posizionati a una
distanza di circa 60 cm dal tronco dell’albero). Gli
olivi presenti appartengono a varietà differenti
(Leccino, Moraiolo, Ascolana Tenera, Pendolino, Botola, Raggiola, Carboncella, Frantoio)
con una prevalenza netta della varietà Leccino.
Azione 3 – Prova in vaso su fitomizi (Azienda Savini)
L’obiettivo specifico della presente ricerca è la
Fig. 3
valutazione dell’influenza dello stato nutrizionale
dell’olivo (differenti livelli di nutrizione azotata) sulla
fertilità della cocciniglia mezzo grano di pepe e la
suscettibilità
di
diverse
varietà
autoctone
marchigiane a tale avversità. La prova sperimentale
si svolge su olivi in vaso di 2 anni di età allevati in
serra (fig. 3).
Il substrato di rinvaso è costituito per il 70% da torba bionda e 30% da terra comune
setacciata (prelevata nelle immediate vicinanze della serra). Le varietà utilizzate sono
autoctone del territorio marchigiano: Leccino, Orbetana, Piantone di Mogliano, Raggia,
Mignola, Coroncina.
Per ciascuna delle tre azioni sperimentali si è proceduto nel periodo estivoautunnale dell’anno 2007 all’impostazione degli schemi sperimentali (fig. 4) con ripetizioni
a blocchi, alla realizzazione di una serie di operazioni di messa a punto dell’impianto di
fertirrigazione (calcolo delle portate orarie dei singoli elementi dell’impianto, sostituzione
dei gocciolatori malfunzionanti, simulazioni di applicazioni di fertirrigazione) e alla
realizzazione di una serie di rilievi preliminari sulle piante in prova:
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Area della sezione trasversale del tronco (ASTT) a 40 cm dal suolo
-
Altezza complessiva della pianta
-
Indice del vigore vegetativo
Indice del carico produttivo
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= blocco 1 (84 piante)
O = TESI 0
= blocco 2 (90 piante)
O = TESI 1
= blocco 3 (60 piante)
O = TESI 2
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Varietà
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= Leccino
= Moraiolo
= Ascolana
= Pendolino
B
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C
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= "Botola"
= Raggiola
= Carboncella
= Frantoio
Impianto d'irrigazione
Blocco I
153
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1
Varietà:
1: Orbetana
2: P. di Mogliano
3: Leccino
4: Raggia
5: Mignola
6: Coroncina
n° piante
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Blocco II
n° piante
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Tot. n° piante
Legenda:
2 = 4 goccilatoi per pianta
1 = 2 gocciolatori per pianta
0 = controllo
527
Fig. 4 – Schemi sperimentali rispettivamente delle azioni 1, 2 e 3.
tesi
0 C: Dosi minime di sussistenza
1 T1: Dose 1
2 T2: Dose 2 (doppia della dose 1)
Le tesi sperimentali programmate sono:
0 = Controllo (irrigazione di soccorso e concimazione tradizionale al suolo).
1 = Fertirrigazione con dose ottimale di acqua ed elementi nutritivi.
2 = Fertirrigazione con apporto idrico e di elementi nutritivi doppio della tesi 1.
Per la prova in vaso si è inoltre provveduto all’inoculo degli olivi con Cocciniglia
mezzo grano di pepe e all’applicazione di tre interventi di fertirrigazione a distanza di 15-20
giorni ciascuno per tutto il periodo estivo.
Nell’autunno 2007 è stato effettuato il primo intervento di fertirrigazione con fosfato
monopotassico (0.52.34) per le prove sperimentali di pieno campo.
Nel febbraio 2008 si è proceduto, in tutte e tre le prove sperimentali, al
posizionamento di 4 laccetti di cotone (uno per punto cardinale) sotto l’ultimo nodo recante
foglie completamente espanse e di colore verde più scuro su altrettanti germogli di medio
vigore posizionati a circa 1,50 cm dal suolo su 5 piante per ciascuna tesi a confronto per
monitorare l’andamento della crescita dei germogli scelti durante la stagione di crescita
dell’anno 2008 e negli anni successivi.
Nello stesso periodo si è poi proceduto al prelievo di un campione di terreno
rappresentativo nelle prove sperimentali di pieno campo.
Contestualmente a quello del terreno, è stato effettuato anche un campionamento
fogliare. In particolare sono stati prelevati 12 rametti dell’anno di medio vigore (3 per punto
cardinale) per ciascuna tesi a confronto. I campioni prelevati (mantenendo separate le
foglie basali, mediane e apicali per ciascuna tesi a confronto) sono stati consegnati al
laboratorio ASSAM per la determinazione del contenuto di elementi nutritivi (N, P, K, B,
Ca, Mg, Na, Fe, Mn, Zn, Cu). I campionamenti fogliari e le relative analisi diagnostiche
saranno realizzate in altri quattro momenti nel corso di ciascuna stagione di crescita, in
modo da ottenere complessivamente 5 epoche di campionamento in altrettante fasi
fenologiche: ripresa vegetativa, inizio fioritura, indurimento del nocciolo, invaiatura e riposo
invernale.
Nella seconda annualità del progetto (anno 2008) si realizzeranno gli interventi
differenziati di fertirrigazione e la misurazione dei parametri di sviluppo vegetativo delle
piante (incremento dell’ASTT, crescita dei germogli), fisiologici (fotosintesi, traspirazione e
potenziale idrico), produttivi (accrescimento dei frutti, produzioni totali per pianta) e di
suscettibilità delle varietà alla Saissetia oleae (intensità media di infestazione per pianta). I
risultati della seconda annualità consentiranno di dare indicazioni significative sulla
gestione della fertirrigazione dell’oliveto in ambiente marchigiano.