S P E C I A L E a cura di Sale’s Solutions Pubblicità SALUTE E BENESSERE Chirurgia estetica senza bisturi, oggi si può Un viso giovane, sano e senza rughe? Oggi non serve più un intervento chirurgico. Arriva dal Brasile la tecnica che permette di ottenere un viso giovane in modo semplice e senza bisturi. E per il corpo? Ecco la miniliposuzione A bbiamo chiesto alla Dott.ssa Borgh, Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Chirurgo del Centro Medico, di svelarci i segreti di queste tecniche innovative. Il Brasile detta ancora legge in materia di novità sulle tecniche di chirurgia estetica? Direi proprio di si. Possiamo considerare il Brasile la patria della chirurgia estetica. Lì sono nate tante nuove tecniche, poi diffuse in tutto il mondo. Ultimissimo e rivoluzionario è il lifting fechado. Per questo noi chirurghi facciamo frequentemente tappa in Brasile per apprendere tutte le nuove tecniche ed offrire ai nostri pazienti interventi all’avanguardia, meno invasivi e con un post operatorio quanto più breve possibile. Ha parlato di lifting fechado, in che cosa consiste tecnicamente l’intervento? “Fechado”, in brasiliano vuol dire “chiuso”, cioè senza tagli. È una tecnica rivoluzionaria se paragonata ad un lifting tradizionale ed ai trazionamenti verticali con fili di sospensione praticati finora. Quanto dura l’intervento? Viene effettuato in anestesia locale o totale? L’intervento dura circa un’ora ed è effettuato in ambulatorio medico in anestesia locale. A chi lo consiglia? Lo consiglio a tutti, uomini e donne, che hanno cura di se stessi, desiderosi di migliorarsi senza cadere nel finto. A partire dai 35 anni per l’area zigomaticomalare, 30 anni per l’area sopraccigliare, a partire dai 45 anni per l’area del collo. Perché scegliere il lifting fechado? Perché è un trattamento ambulatoriale, veloce e con un post operatorio davvero ridotto. È ottimo per dare dei risultati dove è necessario un sollevamento medio del viso ed è ripetibile dopo 2 anni. Anche i costi sono notevolmente diversi rispetto al lifting tradizionale. E per quanto riguarda la miniliposuzione, a chi è indicata? La liposuzione ha l’obiettivo di rimuovere i depositi di grasso più resistenti che si accumulano su pancia, girovita e fianchi. È l’intervento ideale quando il tessuto adiposo in eccesso è abbastanza limitato e circoscritto. Non va bene invece per chi è in notevole sovrappeso. Per sottoporsi a questa operazione è necessario avere un peso forma vicino a quello ipoteticamente ideale. Che significa avere qualche chilo in più, ma non troppi. Quali zone vengono coinvolte? Possono essere trattati tutti i quadranti addominali, la zona epigastrica, che va dall’ombelico sino allo sterno; sotto le costole, nel quadrante destro e sinistro; la regione sotto l’ombelico detta anche infraombelicale, e infine i due quadranti laterali inferiori dell’addome, nella fossa iliaca. In genere l’accumulo di grasso non è limitato alla pancia, quindi è necessario intervenire spesso anche nelle zone verso i fianchi. La presenza dell’anestesista durante l’intervento è sempre indispensabile, un’anestesia locale con leggera sedazione è la condizione base per eseguire una miniliposuzione mediolieve non troppo estesa, cioè con una presenza limitata di accumuli adiposi. Prima in ogni caso, è necessario sottoporsi a tutti gli accertamenti e agli esami di routine perchè comunque si tratta di un intervento chirurgico che, seppur di entità lieve o moderata, non va mai sottovalutato”. L’80 PER CENTO DEGLI ITALIANI SOFFRE O HA SOFFERTO DI MAL DI SCHIENA Individuare le cause che lo determinano è il primo passo per effettuare terapie efficaci e risolutive L’80 per cento degli italiani ha sofferto di mal di schiena almeno una volta nella vita, uno dei disturbi più diffusi e seconda causa di assenza per il lavoro. Il mal di schiena può avere origini a volte impensabili come il cattivo funzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare così come la malocclusione il bruxismo, la posizione scorretta sul lavoro, gli sport o la ginnastica non adatta, i difetti di postura, traumi a volte anche lontani dal tempo. Altre cause possono essere un’ernia discale, la protusione, lo schiacciamento vertebrale, le contratture muscolari, per arrivare alle disbiosi instestinali ed alterazioni del microcircolo muscolare. Le terapie possono variare dalla chiropratica alla fisioterapia, al riposizionamento odontoiatrico, all’ossigeno ozono terapia, al reiquilibrio delle disbiosi intestinali con acqua iperozonizzata, all’aggiustameto della postura, sino peraltro raro all’intervento chirurgico. Ne parliamo con il Dr. Andrea Clementoni, chiropratico laureato in USA e responsabile dell’ambulatorio di chiropratica presso il Centro Medico di Gorle (Bergamo). Che tipo di ricerca clinica ha condotto a Bergamo e con quali risultati? Lo studio approvato da Regione Lombardia condotto presso il Centro Medico, in team con il Prof Franzini e il Dott. Zois, ha valutato l’efficacia del trattamento con chiropratica in pazienti con lombalgia e sciatica in presenza di ernia del disco già trattati senza successo con antiinfiammatori e cortisone. I risultati sono stati eccellenti: in oltre l’85% dei casi si è avuta eliminazione o rilevante riduzione dei sintomi, con miglioramento della capacità di svolgere le attività quotidiane, riduzione o eliminazione dei farmaci antiinfiammatori, riduzione del rischio di chirurgia dell’ernia del disco. In concreto in cosa consiste la visita chiropratica? È importante considerare con attenzione la storia clinica del paziente e valutare eventuali esami diagnostici quali RM,TC, e raggi. Si procede quindi all’osservazione del modo di camminare, e all’analisi della postura, cui seguono test muscolari e neurologici. In base alle disfunzioni riscontrate si stabilisce il trattamento. In cosa consiste il trattamento? Si utilizzano tecniche manuali altamente specifiche, ma si adottano anche tecniche non manipolative (craniali, miofasciali e sui punti meridiani). Il trattamento dà in genere istantaneo sollievo, sciogliendo la tensione muscolare ed eliminando la pressione dai nervi e dai dischi intervertebrali. Ernia del disco: ossigeno ozono e chiropratica. Altra patologia molto comune legata alla schiena la cui cura è sia la chiropratica che l’ossigeno ozono, quando il neurochirurgo la ritiene non operabile diagnosi che avviene in oltre il 95% dei casi, è l’ernia del disco intervertebrale: si presenta con una “fuoriuscita” della porzione posteriore del disco vertebrale che comprime la radice nervosa del livello corrispondente, provocando quindi un dolore acuto o cronico che dalla regione lombare (schiena) si irradia lungo l’arto inferiore (coscia e/o gamba). Contro questa sintomatologia dolorosa, l’ossigeno-ozono terapia può fare molto, grazie al suo potere antinfiammatorio nei confronti del nervo e la capacità di legarsi alle molecole di acqua, determinando una forma di “disidratazione” e quindi una riduzione delle dimensioni del “nucleo polposo” espulso, cioè dell’ernia stessa. Quindi, nella maggior parte dei casi l’ernia del disco non è da operare. L’applicazione della miscela di ossigeno-ozono- spiega il Prof. Franzini- avviene attraverso una serie di iniezioni paravertebrali (in genere quattro per seduta), quindi non direttamente nel disco, ma a qualche centimetro di distanza da esso e in profondità nei muscoli che rivestono la colonna vertebrale. La terapia viene effettuata ambulatorialmente e ha una durata media di 12 sedute, che durante il primo mese vengono effettuate con una frequenza bisettimanale e successivamente settimanale. L’ossigeno-ozono terapia non ha controindicazioni, è una metodica poco invasiva e poco dolorosa che dà ottimi risultati in oltre 90% dei casi. Odontoiatria: l’era dell’implantologia a carico immediato S empre più persone ricorrono a questo metodo innovativo, sicuro, rapido ed indolore per liberarsi della fastidiosa dentiera o per risolvere tutte le noie legate ai denti. Ne abbiamo parlato con il Dott. Zanardi, odontoiatra chirurgo implantologo, che opera presso il Centro di Radiologia e Fisioterapia di Bergamo. Cosa si intende per carico immediato? L’implantologia a carico immediato rappresenta lo stato dell’arte della moder- na odontoiatria chirurgica e protesica. Vengono inserite, dopo l’eventuale estrazione degli elementi dentali compromessi, 6 viti endosee in titanio, e nelle sole 24-48 ore successive viene avvitata una protesi fissa definitiva e soprattutto esteticamente bella. Noi garantiamo questo manufatto 10 anni. Il paziente solitamente è felice perché riacquista in 2 giorni la funzione masticatoria, l’estetica, il comfort di una dentatura fissa e non per ultimo l’autostima nelle relazioni sociali che solo un bel sorriso conferisce. Esiste un solo tipo di carico immediato? In letteratura, e nella pratica quotidiana, ne esistono diversi. Uno fra questi è il cosiddetto ‘ all on four’, tramite il quale tutto il carico masticatorio è supportato da soli 4 impianti. Questa tecnica la riservo solo in casi di particolari situazioni anatomiche, non è la tecnica d’elezione in quanto, dopo numerosi studi e corsi a cui ho partecipato negli Stati Uniti e in Svezia, ritengo che posizionare almeno 5 o 6 impianti per arcata, sia più prudente perché tale differenza influisce non sul prezzo finale, ma bensì sulla garanzia di successo del lavoro a lungo termine. Quanto costa eseguire il carico immediato? L’implantologia a carico immediato è un intervento che ha un costo ma grazie al potere d’acquisto che la mia struttura vanta da anni, riusciamo a garantire un 15% in meno rispetto ai prezzi delle altre cliniche senza rinunciare a materiali di altissima qualità, laboratori odontotecnici di eccellenza il tutto secondo le certificazioni di qualità UNI EN ISO 9001:2000. Perché sempre più persone si rivolgono al vostro centro? Innanzi tutto occorre precisare che operare in sinergia in un centro medico polispecialistico, radiologico, fisioterapico, che opera con serietà da oltre 30 anni, forte delle più moderne tecnologie e apparecchiature, è il miglior biglietto da visita anche per il paziente odontoiatrico. È risaputo che le cure odontoiatriche risultano spesso onerose e il paziente sempre più oculatamente investe i propri risparmi per la propria salute. Proprio per questo motivo sempre più pazienti anche da altre provincie si rivolgono a noi con fiducia e sicurezza forti della consapevolezza dell’assistenza e della garanzia che forniremo loro anche negli anni successivi. In questi ultimi anni abbiamo assistito alla proliferazione incontrollata di cliniche odontoiatriche anche d’importazione, che nascono ovunque come funghi per poi sparire con altrettanta velocità, chiudendo i battenti spesso all’improvviso sparendo nel nulla e lasciando il paziente che spesso ha già saldato in anticipo, a metà cure, con un pugno di mosche in mano e in preda alla disperazione. Ecco dunque che essere un punto di riferimento della realtà bergamasca da oltre 30 anni, è la migliore forma di assicurazione e protezione per il paziente. Quali sono gli interventi che vi differenziano dagli altri centri? Nel nostro polo odontoiatrico disponiamo oltre che di 8 poltrone odontoiatriche, di un reparto radiologico anche di 2 laser,uno per la cura non chirurgica della malattia parodontale, la cosiddetta piorrea, e l’altro per la chirurgia orale, cioè per la cura della carie senza ricorrere all’odiato e temuto trapano.