Professionisti al top
di Alessandra Militerni
M
Marco Moraci
il (ri)tocco
magico
Una chirurgia estetica sana
è sempre il compromesso
tra ciò che il paziente
desidera e ciò che
il chirurgo consiglia
embro della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed
Estetica, alle spalle un percorso
formativo arricchito da un dottorato di ricerca e da numerose
esperienze all'estero. È tra i
pochi nel suo campo ad applicare
tecniche innovative che utilizzano le cellule staminali per plasmare il corpo umano. Questo è
Marco Moraci, chirurgo plastico
napoletano, “professionista al
top" del successo, anche nella
vita privata. La sua compagna,
infatti, la bellissima conduttrice
televisa Veronica Maya, lo ha appena reso padre e presto lo sposerà. A proposito della paternità
ha idee chiare: "Voglio aiutare
mio figlio a realizzare i suoi
sogni, anche se saranno lontani
dal mio modo di essere", "Voglio
che impari a volare alto". Cos'altro può desiderare un uomo come
Marco Moraci? "Che l'Università
regolamenti la chirurgia estetica
come disciplina a sé stante rispetto alla chirurgia plastica e ricostruttiva", questo per formare
adeguatamente i professionisti
del settore ed evitare ingerenze
da parte di persone poco serie.
Non solo, c'è anche l'ambizione di
fondare una scuola nazionale di
chirurgia estetica. Guai a chiedergli cosa ne pensa dei colleghi
dal "bisturi facile", argomento di
grande attualità. Secondo Moraci quello delle diciottenni che
chiedono un seno nuovo per il
compleanno è un fenomeno meno
diffuso di quanto si voglia far
credere. Inoltre ci tiene a spez-
Marco Moraci
zare una lancia a favore della
categoria: “Si sente dire spesso
che operiamo le ragazzine, che
speculiamo sulla mancanza di
lucidità di alcuni pazienti. Sicuramente esistono sedicenti
medici che operano in maniera
sconsiderata, ma in Italia prevalgono la professionalità e la
coscienza”. Si può intervenire
su un corpo già naturalmente
bello, purchè si operi sempre
per un miglioramento, rispettando l'armonia delle proporzioni, informando il paziente
sui rischi e garantendo una prestazione tecnicamente adeguata. Questa è la filosofia di
Marco Moraci che, ci tiene a
sottolinearlo, è molto attento
anche alla psicologia del paziente. Per lui, infatti, è importante capire se il difetto fisico
ha condotto al disagio emotivo
o viceversa, perchè “Un paziente psicologicamente fragile,
con delle aspettative utopistiche, non è un buon candidato”.
Una chirurgia estetica sana,
dunque, “È sempre il compromesso tra ciò che il paziente desidera e ciò che il chirurgo con-
la bellezza è prima
di tutto classe e non esiste
un intervento
che possa donarla
a chi non ne ha
siglia”. Per Moraci la bellezza è
prima di tutto classe e non esiste un'intervento che possa donarla a chi non ne ha. Un risultato il più naturale possibile,
però, può essere un buon inizio
ed è quello a cui mira il chirurgo napoletano. Strafare non
è corretto e spesso condanna un
paziente ad essere rioperato.
Questo pensiero guida le scelte
professionali di Moraci che più
di una volta ha dovuto respingere una richiesta singolare: un
seno "Come quello delle pornostar", palesemente artificiale.
Nella capacità di valutazione
etica delle proprie azioni, nella
consapevolezza delle proprie responsabilità, risiede la differenza tra un ciarlatano e un
buon chirurgo che, come racconta Moraci nel suo sito web
(www.marcomoraci.it), si augura sempre di aver reso più felici le persone che hanno creduto in lui. Di Napoli dice: “Facendo un bilancio, questa città
offre dei privilegi che la rendono
unica al mondo”. Come sempre,
chi ha una spiccata sensibilità
per il bello, ama Napoli.
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