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Pubblicato il 26 Gennaio 2016
Ottima accoglienza del pubblico di Ferrara M usica per la performance dell'Octuor de France
Il Fantasma di Thibaudeau
servizio di Athos Tromboni
FERRARA - Il compositore canadese Gabriel Thibaudeau replica: nel febbraio del 2015 la sua
esecuzione, a capo dell'Octuor de France, della musica scritta per accompagnare il film muto di Paul
Leni (L'uomo che ride) aveva raccolto a Ferrara nel Teatro Comunale Claudio Abbado un pugno di
spettatori. Lunedì 25 gennaio 2016 invece, nello stesso teatro, per la stagione di Ferrara Musica, c'era
pieno in ogni ordine di posti. In quest'ultima circostanza la performance musicale che era abbinata al
film muto Il fantasma dell'Opera (1925, regista Rupert Julian) altro cult-movie della storia del cinema.
Sul podio sempre Thibaudeau, a capo dell'Octuor de France, con l'aggiunta del soprano Gerda Nicole
Findeisen chiamata a interpretare le celebri arie di Marguerite dal "Faust" di Gounod, eccellentemente
integrate nella musica originale composta dallo stesso Thibaudeau.
Come non apprezzare una vocalità da
soprano-falcon che ricamava letteralmente
le agilità e il legato di arie come L' était un
roi de Thulé, la celeberrima canzone dei
gioielli Ah! je ris de me voir si b elle en ce
miroir e infine la malinconica disillusione di
Il ne revient pas. Molto brava la Findeisen
che entrava in scena quando apparivano i
due soprani in contesa fra loro per la parte
di Marguerite: la Carlotta che soccomberà e
la Christine che trionferà grazie alle
manipolazioni e ai favoritismi del Fantasma
dell'Opera, innamorato di quest'ultima. Al di
là della prestazione vocale della Findeisen,
anche l'esecuzione strumentale dal vivo è
stata impeccabile, in sincronia mirabile con
i gesti del direttore d'orchestra che
compariva sullo schermo quando dirigeva
l'opera così come racconta la trama del film.
Il dato importante per Ferrara, a un anno di
distanza, è che per L'uomo che ride non c'è
stato
afflusso
di
pubblico, mentre
l'appuntamento del 25 gennaio 2016 ha
riempito il teatro; la spiegazione è da
ricercare al di fuori della musica di
Thibaudeau, appropriata e gradevole sia
per l'uno che per l'altro film; il merito
principale sta, forse, nel fatto che Il
fantasma dell'Opera, tratto dal romanzo più
popolare di Gaston Leroux, è stato il
soggetto di ben undici film (tra cui quello di
Dario Argento del 1998), e del celeberrimo
musical di Andrew Lloyd-Webber. Altro
merito, ma meno influente sul pubblico,
l'ottima accoglienza che i ferraresi
riservarono a Thibaudeau nel febbraio
2015, che ha agito da cassa di risonanza
per lo spettacolo dell'anno dopo. Questo
compositore ha pronti anche altri film muti
con l'Octuor de France: Il tempio delle tentazioni di Julien Duvivier (1930; ispirato al romanzo di Emile Zola, da cui proviene
anche l'attuale fiction di Rai 1 "Il paradiso delle signore" in programmazione proprio in questo periodo); La maschera di ferro
di Iron Mask (1929) e Pel di carota ancora di Duvivier (1925). Li si vedrà nel Teatro Abbado?
Crediti fotografici: Ufficio stampa Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
Nella miniatura in alto: il compositore e direttore canadese Gabriel Thibaudeau
In basso: Lon Chaney (il Fantasma) e Mary Philbin (Christine) in una scena del film di Rupert Julian
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