Cecilia Melis SSIS 2004-2006 Università degli Studi di Cagliari SSIS

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Cecilia Melis
SSIS 2004-2006
Università degli Studi di Cagliari
SSIS
IV semestre 2005-2006
Corso Integrato di Didattica della Storia
Specializzanda:
Cecilia Melis
Linguistico-letterario
Docenti:
Prof. A. Accardo
Prof.ssa C. Soru
Cecilia Melis
SSIS 2004-2006
Presentazione
Questa proposta di ricerca storica nasce dall'interesse per ottiche e percorsi diversi, ma
complementari rispetto a quelli tradizionali. Nell'ambito della Storia Antica, rispetto a quanto
accade in altri settori dell'insegnamento della Storia, non sono numerose le proposte didattiche
(almeno per quanto riguarda i manuali scolastici) che vadano oltre il grande avvenimento, ricordato
e celebrato da storici e scrittori dell'Antichità; piuttosto, l'elemento di quotidianità, l'aspetto sociale oltre che politico ed economico-, il particolare sono chiamati in causa ed approfonditi nel momento
in cui sono giudicati utili per spiegare aspetti letterari ed artistici di una determinata società antica.
A partire, quindi, da una fonte letteraria, si vuole, qui, rintracciare in essa il riferimento al dato
storico, relativamente all'avvenimento preso in esame, al fine di constatare, in particolare, quale
fosse la posizione dell'autore rispetto ad esso, e, attraverso la sua voce, provare a cogliere anche
quella di altri suoi contemporanei. Non si ritiene di presentare chissà quali innovative metodologie
di ricerca storica o una didattica particolarmente all'avanguardia; s'intende, semplicemente, sfruttare
materiali e percorsi già esistenti -che normalmente, tuttavia, si utilizzano in momenti diversi,
separatamente- per porsi, assieme agli studenti, alcune domande sull'approccio all'argomento in
esame, la guerra del Peloponneso: esistono punti di vista diversi sulla guerra, oltre a quello ufficiale
che ci è stato tramandato? Quali fonti possono testimoniare o suggerire questi altri modi di vivere la
guerra? In che misura esse sono condizionate dall'ambiente sociale e/o dalla fazione politica cui
appartiene l'autore?
Ci si propone, infatti, non solo di stimolare gli studenti verso uno studio della Storia problematico e
meno univoco, ma soprattutto di indirizzarli alla lettura diretta, quando possibile, delle fonti a
disposizione e alla sensibilità verso quelle letterarie "non convenzionali".
È risaputo che la Commedia arcaica ateniese fosse un genere letterario particolarmente legato alle
vicende politiche (interne ed estere) della polis, e che essa ci è nota in gran parte attraverso la
produzione del poeta comico Aristofane. Si è scelto qui di utilizzare questa fonte, sulla quale è
opportuno fare alcune precisazioni: innanzi tutto, non si tratta di un testo semplice da interpretare,
poiché presenta più piani di lettura e numerose e poco chiare allusioni; in secondo luogo, si tratta di
una fonte, che per un certo verso amplia la nostra visuale sull'Atene del V-IV secolo a.C., per un
altro, la limita, essendo opera di un autore fortemente legato alla propria città.
Si ritiene, tuttavia, che la lettura di alcuni passi aristofanei sulla guerra del Peloponneso possa
essere utile per le finalità sopra illustrate e perché può fornire, pur con tutte le riserve dovute e le
differenze, uno spunto per riflettere sul modo con cui l'uomo contemporaneo guarda oggi alla
guerra. Ciò in sintonia con quanto dichiarano i Programmi Ministeriali Brocca, riguardo
all'insegnamento della Storia, il quale favorisce l’apertura verso le problematiche della pacifica
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convivenza tra i popoli, della solidarietà e del rispetto reciproco; l’ampliamento del proprio
orizzonte culturale, attraverso la conoscenza di culture diverse; la capacità di riflettere, alla luce
dell’esperienza acquisita con lo studio di società del passato, sulla trama di relazioni sociali,
politiche ecc. nella quale si è inseriti….
Titolo dell'Unità Didattica
Lo scontro tra Sparta e Atene: la voce della Commedia politica nella memoria del passato
Classe
I classe di un Biennio di Liceo Classico (adattabile a diversi ordini di scuola)
Discipline
Storia Antica e Letteratura Greca
Collocazione nel curricolo
Fine del I quadrimestre, all'interno del modulo " LA GRECIA CLASSICA:
DALL’AFFERMAZIONE ALLA CRISI DELLA POLIS "
Monte ore
5/6 ore
Premessa
Ci si rivolge ad una classe di circa 20 alunni, di livello culturale medio-alto, dell'età di 13/14 anni,
frequentanti un Liceo Classico -il fatto che non si richiedano abilità traduttive e/o interpretative del
testo greco rende il presente progetto proponibile anche in ordini scolastici diversi da questo-. La
classe presenta relativa omogeneità di conoscenze e una buona propensione alla collaborazione col
docente e con i compagni: ciò dovrebbe consentire la realizzazione del lavoro di gruppo senza
problemi.
Data la giovane età degli studenti e le ancora limitate capacità di traduzione, si propone alla classe
una scelta di passi in traduzione; inoltre, dal momento che, come accennato sopra, non si tratta di
testi semplici, l'analisi della fonte deve essere costantemente guidata dal docente.
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Non si può non ricordare che i tempi di realizzazione di tale progetto sono fortemente condizionati
dalla distribuzione oraria delle discipline nei bienii: all'insegnamento della Storia sono riservate due
o tre ore settimanali, a fronte di programmi ministeriali (Programmi Brocca o O.S.A. della Riforma
Moratti) che spaziano dalla Preistoria all'Europa carolingia. Non rimane, dunque, sufficiente spazio
per approfondimenti o ricerche storiche che coinvolgano attivamente gli studenti in un lavoro
laboratoriale, che richiede, normalmente, tempi più lunghi rispetto alla lezione tradizionale. In ogni
caso, tale ristrettezza dei tempi costringe il docente a compiere delle severe selezioni degli
argomenti da trattare, privilegiando quegli avvenimenti che rappresentano importanti snodi storici
con significative conseguenze nelle epoche successive, o quelli che consentono di stabilire rilevanti
collegamenti con altre discipline.
La presente lezione si sviluppa, quindi, nell'arco di cinque o sei ore, ovvero in due/tre settimane, a
seconda del quadro orario di riferimento.
Prerequisiti

Conoscere l'assetto politico del Mondo greco nel V sec. a.C.

Conoscere le linee principali della politica di Pericle

Conoscere il ruolo e l'importanza del teatro nella polis ateniese

Saper distinguere fonti primarie e secondarie

Saper utilizzare l'atlante storico
Obiettivi cognitivi

Conoscere le principali tappe e le cause della Guerra del Peloponneso

Conoscere le principali fonti su tale avvenimento

Conoscere gli elementi fondamentali della biografia di Aristofane

Conoscere le tracce di una storia parallela a quella ufficiale
Obiettivi operativi

Saper collocare l'avvenimento nel suo arco temporale

Saper usare le fonti letterarie, cogliendo le informazioni sull'argomento in esame
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
Saper ragionare sulle informazioni raccolte ed inserirle adeguatamente nel quadro storico
già noto

Saper valutare la posizione della fonte sulla base del contesto in cui essa è inserita

Saper cogliere collegamenti, differenze, affinità tra problematiche del passato e del presente
Spazi
Aula scolastica
Biblioteca
Strumenti
Manuale di Storia in adozione
Fotocopie tratte da altri testi
Fotocopie di passi tratti da commedie aristofanee
Atlante storico
Metodologie
Lezione frontale
Lezione partecipata
Ricerca e analisi guidata
Lavoro di gruppo
Percorso e tempi
I ora
Nei primi 20 minuti, l'insegnante verifica i prerequisiti con una lezione partecipata, spingendo la
classe al ripasso degli argomenti precedentemente studiati: la posizione di spicco di Atene tra le
poleis greche dopo le guerre persiane; la lega di Delo; il consolidamento e il rafforzamento della
lega spartana; la contrapposizione politica tra Sparta e Atene.
Successivamente delinea un quadro complessivo della guerra del Peloponneso, soffermandosi, in
particolar modo, sulla seconda fase dello scontro tra Sparta e Atene (431-404 a.C.: Seconda guerra
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del Peloponneso) e sui principali avvenimenti, fissati su una linea del tempo che gli alunni devono
tenere presente:
431
Inizio del
conflitto
429
Peste
e morte di P.
421
415-13
405
404
Pace di
Spedizione
Sconfitta
Resa
Nicia
di Sicilia
di Egospotami
di Atene
II ora
A partire dalla precedente lezione e dallo studio effettuato a casa, con l'aiuto del manuale e di altri
testi forniti dall'insegnante, gli alunni costruiscono una mappa concettuale con la quale sintetizzano
e evidenziano le dinamiche economico-politiche alla base del conflitto. Per facilitare l'operazione,
l'insegnante può scrivere alla lavagna alcuni punti di riferimento, es.: politica espansionistica di
Pericle; insofferenza di molte città della lega di Delo; supremazia ateniese sul commercio
marittimo, ecc. In questo modo la classe è portata a riflettere su un avvenimento lontano nel tempo
in termini problematici; l'insegnante può inoltre stimolare gli studenti a soffermarsi sul binomio
causa-conseguenza, che ha grande importanza non solo nella comprensione di un conflitto del V
sec. a.C., ma anche dei conflitti attuali.
Negli ultimi 10 minuti l'insegnante illustra le principali caratteristiche del teatro aristofaneo, a
partire dalle conoscenze che la classe già possiede sul teatro greco in generale.
III e IV ora
In corrispondenza di tre punti sulla linea temporale delineata, l'insegnante individua le date di
rappresentazione di tre commedie di Aristofane:
431
Inizio del
conflitto
425
421
Acarnesi
Pace
429
Peste
e morte di P.
411
Lisistrata
421
415-13
405
404
Pace di
Spedizione
Sconfitta
Resa
Nicia
di Sicilia
di Egospotami
di Atene
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Divide la classe in tre gruppi, ognuno dei quali deve occuparsi di una commedia, e a ciascuno
assegna materiali informativi sulla commedia e copia del brano da analizzare in qualità di fonte
storica (Acarnesi, vv. 1069-1148; Pace, 203-230; Lisistrata, 28-57 e 565-590 -vedi Allegati-): il
lavoro può essere svolto in aula o nella biblioteca della scuola, per avere disponibilità di diversi
testi.
Gli studenti lavorano, innanzi tutto sulla fonte, alla ricerca di riferimenti allo stato di guerra, alle
categorie sociali favorevoli e a quelle sfavorevoli e svantaggiate dal conflitto, a figure politiche e/o
città con ruoli particolari nel conflitto. Le informazioni sottolineate nel testo devono poi essere
raccolte in un elenco che comprenda anche il riferimento al punto della fonte in cui sono state
individuate. L'insegnante rimane a disposizione e guida gli studenti nella comprensione del testo
comico, che -come accennato sopra- presenta non poche difficoltà di interpretazione; infine, chiede
agli studenti che delineino in poche righe la situazione della polis ateniese negli anni in cui furono
rappresentate le commedie, così come essa appare attraverso le parole della fonte. Così, attraverso
la commedia degli Acarnesi (GRUPPO 1), traspare l'immagine della città in guerra in quegli anni:
la condanna del conflitto soprattutto da parte dei contadini dell'Attica (Diceopoli), soggetta a
numerose devastazioni da parte dell'esercito spartano; l'accusa al sistema democratico, preda di
demagoghi e guerrafondai.
La Pace (GRUPPO 2), servendosi di figure del mito, mostra una Grecia abbandonata dagli dei, che
riesce, tuttavia, a trovare una soluzione al conflitto (pace di Nicia).
Attraverso le parole della Lisistrata (GRUPPO 3) si può cogliere, oltre che il puro rifiuto della
guerra, quale fosse la condizione delle donne durante il conflitto.
In conclusione, dopo che ogni gruppo ha illustrato al resto della classe i risultati della propria
ricerca, si apre una discussione guidata sul particolare punto di vista offerto dalla fonte letteraria,
sul suo valore, sui motivi per cui Aristofane esprimeva ostilità rispetto alla scelta della guerra, sulla
categoria sociale che sta alle spalle dell'autore.
V ora
Si porta a compimento il lavoro iniziato nella lezione precedente (due ore potrebbero non essere
sufficienti in una classe di alunni tanto giovani).
Con il sussidio dell'atlante storico e di una cronologia (una copia per due alunni), gli studenti
devono ricostruire oralmente, a turno, le tappe principali della guerra del Peloponneso, arricchendo
la ricostruzione con le informazioni raccolte dalla fonte letteraria. In questo modo l'insegnante può
verificare se gli studenti abbiamo assimilato i contenuti e siano in grado di integrare il lavoro di
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laboratorio con le nozioni del manuale; può, inoltre, riepilogare l'argomento trattato, fissandone i
punti salienti.
Infine, stimola la classe, a partire soprattutto dalla critica di Aristofane alla guerra, ad un confronto
con i conflitti contemporanei (discussione guidata): quanto ci coinvolgono e che visione ne
abbiamo? Come ci vengono presentati dai governi e dai mass media? Quanto spazio rimane per
visioni alternative e contrarie al conflitto? Esistono fonti attraverso le quali riescono ad esprimersi
tali visioni? (A tal proposito si può proporre la lettura di alcuni scritti di intellettuali, scrittori,
giornalisti, autori di satire contemporanei)
(VI ora)
Non si ritiene necessario assegnare una verifica scritta in conclusione di questa lezione.
L'insegnante può, se necessario, valutare lo stato delle conoscenze e competenze degli studenti,
sfruttando i momenti finali di discussione e riepilogo: può rivolgere al singolo alunno domande
mirate del tipo vero/falso o quesiti a risposta chiusa; se intende invece verificare la proprietà di
linguaggio e la capacità di argomentazione, formula domande che richiedano risposte brevi, ma
articolate. Tutto ciò, chiaramente, avendo avuto cura di informare preventivamente la classe su
tempi, modalità e contenuti della verifica.
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