Analisi - Romagnoli Stefano

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Analisi approfondita, osservazione e studio oggettivo dei cambiamenti
avvenuti dopo aver praticato la meditazione, concentrando l’attenzione
nel punto del terzo occhio per un mese circa:
I primi avvertimenti di cambiamento li ho percepiti all’inizio del mese scorso (primi di Agosto 2006).
1) La vista diversa, migliore e particolarmente ampia di prospettiva:
Me ne accorsi praticamente guidando, notai che con le code degli occhi, da tutte e due i lati, vedevo
molto bene le immagini negli specchietti, non solo, guidavo tranquillamente anche guardando altrove,
la macchina sta perfettamente al centro della strada, in quando percepisco chiaramente le strisce di
limitazione della carreggiata, anche se guardo altrove.
Ho osservato bene questo fenomeno, ed è costante, mi diverto a scorgere prospettive che cambiano
durante il viaggio, panorami, ed emozioni tridimensionali che non avevo mai notato prima.
Altro strano fenomeno della normale vista, e quello della messa a fuoco:
ho la messa a fuoco anche di enormi distanze, e nello stesso tempo tengo a fuoco, ad esempio un
piccolo rametto a 2 metri da me, e contemporaneamente un dettaglio di un panorama distante centinaia
di chilometri, vedi i due particolari contemporaneamente bene a fuoco.
2) Il sibilo modulabile:
Sempre in corrispondenza dei primi giorni di Agosto 2006, e comparso un sibilo, che mi accompagna
tuttora, di una frequenza di circa 10600 hrz.
Il sibilo (non fastidioso di solito), sta di solito localizzato al centro della testa intesa come sfera.
Scoprii pian piano che questo sibilo era modulabile, in intensità, e posizione:
a piacere posso aumentarlo e diminuirlo, posso mentalmente localizzarlo più in avanti, di solito lo
porto fino al centro della fronte, dove poi aumentandolo di potenza, mi fa innescare delle pulsazioni
nel punto del terzo occhio.
3) Pulsazioni e pressioni al centro della fronte:
Con l’allenamento, mi sono accorto che riesco a far iniziare e smettere le pulsazioni quando voglio, in
qualsiasi luogo e condizione, anche nel mezzo della folla o confusione.
Di notte quando mi metto sdraiato , appena accenno solamente a guardare in alto, partono una serie di
pressioni, contrazioni e pulsazioni, sempre nella zona del terzo occhio.
A volte solo nel punto centrale, a volte lateralmente al centro sia a destra che a sinistra, allungandosi
verso le tempie ed andando in direzione delle orecchie.
Le pulsazioni centrali, sono molto meno forti di quelle a più ampio raggio, il punto lo sento più
specifico, e ho notato che respirando col naso la pulsazione avviene in dentro (verso l’interno) quando
inspiro, e in fuori quando espiro, sembra quasi come se l’aria passi attraverso un ipotetico foro al
centro della mia fronte.
Riguardo a questo fatto del respiro, magari spinto dalla suggestione delle recenti letture ho fatto degli
esperimenti:
ho provato a pensare che l’aria azzurra e pura durante l’inalazione entrasse passando attraverso il terzo
occhio, e che fosse energia, poi quando espiravo pensavo ad aria sporca e negativa che usciva dalla
mia fronte.
Nel frattempo, sempre mentalmente pronunciavo: durante l’inspirazione “entra energia”, e durante
l’espirazione “esci negatività”.
Non so perché ho scelto queste parole, il fatto è che se faccio questo esercizio per 10 minuti, dopo
sono veramente carico di energia, non mi sento mai stanco, sono lucido anche dopo una lunga giornata
di lavoro intenso.
4) L’alone della luna e dei lampioni:
La prima a colpirmi, verso la fine di Agosto 2006, fu la luna, io la guardo spesso, mi è sempre piaciuto
guardare la luna la sera dopo cena.
Ma questa volta ebbi una sorpresa: attorno al perimetro della luna vidi un alone di colore violetto, da
prima mi sembrava azzurro, ma poi confrontandolo bene con una tabella dei colori era decisamente un
VIOLETTO.
Nella figura ho cercato di riprodurre il più fedelmente possibile come vedo la
luna da quel giorno in poi.
Ho cercato e ricercato in internet le varie energie emesse dalla luna, e gli
eventuali aloni o cose del genere, non ho trovato niente, le uniche cose sono che
la luna emette raggi x , e qualcuno sostiene anche una parte di ultravioletti.
Ho fatto dalla finestra del mio balcone parecchie verifiche ed esperimenti,
cercherò di descriverli il più semplicemente possibile.
Intanto il primo punto è che l’alone non è uguale visto con il solo occhio sinistro, e con il destro:
Con tutti e due gli occhi, l’alone è centrato e regolare, con l’occhio sinistro l’alone è leggermente
sfasato rispetto all’immagine della luna:
Come si vede da questa immagine, il mio occhio sinistro da solo, vede l’alone in
questa maniera.
Questo e quello che vedo invece guardando con l’occhio destro:
l’alone e asimmetrico e spostato rispetto all’immagine visiva.
Aprendo tutti e due gli occhi l’alone ritorna perfetto come nella prima immagine
di queste tre.
Di seguito ho fatto delle verifiche: ho provato a guardare la stessa luna, dalla stessa finestra, con tutti i
tipi di binocoli e cannocchiali in mio possesso, “niente alone” l’immagine della luna attraverso
qualsiasi tipo di obbiettivo avessi provato appare semplicemente limpida normale, ma senza l’alone.
Su suggerimento di amici del forum, ho provato a chiudere gli occhi fissando la luna, ma non vedo
nulla, solo buio.
Considerazioni:
Ma se la nostra retina è stato confermato: vede solamente lo spettro visivo e basta, niente infrarossi,
niente ultravioletti, niente raggi x, ma allora io con cosa vedo l’alone? E poi: di cosa si tratta?
Sarà l’energia ultravioletta che emana la luna? U la parte di energia sottoforma di raggi x che sembra
emanare secondo alcuni scienziati?....
Altro evento anomalo: e quello delle lampade e lampioni di vario genere.
Osservandoli (da una settimana circa) stranamente mi danno meno fastidio,
non solo:
vedo la lampada. Una quarantina di centimetri di alone energetico, ed un
secondo alone fatto di ondine che vanno dalla lampada verso l’esterno,
sembra come energia che si espande ad onde, creando tante sfere, una più
grande e poi un’altra ancora più grande, fino a dissiparsi raggiunta una distanza di circa un metro dalla
lampada stessa.
La figura che ho riprodotto rende all’incirca l’idea di quello che vedo, con l’unica differenza che le
ondine sottili, si propagano verso l’esterno ad una certa velocità, credo circa una cinquantina al
secondo.
5) Gli infrarossi dei telecomandi, telefonini, palmari, allarmi, ed apri cancelli:
Mi sono accorto di questa altra mia possibilità negli stessi giorni, per caso rientrando a casa notai per
la prima volta, la scatolina delle luce automatica, che aveva tre lucine rosse puntate verso il
cancelletto, d’ingresso.
Non erano nient’altro che i tre diodi infrarossi che si trovano all’interno dell’apparecchio, i quali
hanno la funzione di individuare il movimento delle persone, e quindi accendere la luce delle scale.
Da allora in poi ho analizzato al buio nella mia stanza tutto quello che trovavo ad infrarossi: tutti i
telecomandi che ho in casa, tutti i telefonini, provando ad inviare una foto tramite infrarosso, vedo
chiaramente il lampeggio della lampada interna, ho provato anche dal mio palmare, vedo lo stesso gli
infrarossi.
Quello che è strano in questa faccenda è il fatto che i “fasci” non riesco ancora a vederli. Vedo perciò
solo le lampade.
Ulteriore esperimento: puntare un telecomando al buio su una parete bianca da una distanza di 2
centimetri: vedo nel muro un debole alone rotondo rosso, proiettato dal diodo del telecomando stesso.
Quindi in conclusione se riesco ad illuminare una parete al buio con un telecomando qualsiasi (ed ho
provato con tutto quello che ho), e riesco a vedere il muro illuminato di rosso: ne deduco senza ombra
di dubbio che io “vedo una banda di frequenza vicina agli infrarossi”.
Ma tornado a prima, “la
luna” l’alone e di colore
violetto, non rosso, quindi
niente a che vedere con gli
infrarossi.
Analizzando bene lo spettro
di luce completo, e quello
da noi visibile, si potrebbe
ipotizzare che la mia vista
abbia espando la banda
visiva sia in alto, (dalla
parte ultravioletta), e sia in
basso (verso la banda
infrarossa.
Nella figura accanto ho
cercato di visualizzare con
una spiegazione logica ed
oggettiva quello che mi
potrebbe essere successo.
Il fatto rimane però ancora incerto: questa particolare estensione della vista, dipende da una migliore
percezione visiva? Oppure certe frequenze le percepisco in qualche altra maniera?
Tenendo conto che con binocoli e cannocchiali non riesco a vedere nient’altro che le cose come le
vedono tutti.
Quindi dove avviene la codifica?
Approfondendo la mia ricerca a 360 gradi in internet ho trovato questo articolo:
“Qualsiasi telescopio con obiettivo a lenti (rifrattore) soffre di aberrazione cromatica. Essa nasce a
causa del fatto che la luce dei vari colori (diverse lunghezze d'onda) viene focalizzata un po' più
vicino o un po' più lontano dall'obiettivo stesso rispetto al fuoco "medio" .
Tale aberrazione (aberrazione cromatica longitudinale) è visibile anche sull'asse ottico (è infatti
un'aberrazione assiale) e si manifesta come un alone violetto attorno a soggetti brillanti (Luna,
Venere, Vega, per fare un esempio). E' viceversa poco o nulla influente sui soggetti deboli. “
Posso fare alcune approssimate (deduzioni/supposizioni) in riferimento a tale articolo:
Mettiamo che la normale banda visiva sia percepita dalla mia retina, che sta dietro l’occhio; ma le
frequenza al di fuori della banda visiva (infrarossi ultravioletti ecc), venisse percepita qualche
millimetro dopo, magari lungo il nervo ottico, da parte di una struttura neurotica capace di decifrare
certe frequenze non standard.
In questo caso si spiegherebbe quello che io vedo guardando la luna, l’alone azzurro/violetto sarebbe
provocato da una diversa focalizzazione di alcune frequenze, dando origine quindi al famoso “spettro
secondario” dell’immagine reale.
Naturalmente ho elaborato solamente una probabile spiegazione, ma come avvenga effettivamente il
fenomeno ancora è MISTERO.
Appena scoprirò dell’altro sarò puntuale a tenere aggiornato questo file.
Stefano.
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