Connecting formal, non-formal and informal learning to enhance social inclusion.
Project Acronym
Project Title
Programme
Sub-Programme
Project reference
LIFE, ALL-IN
‘Life, All-In’: Connecting formal, non-formal and informal learning to
enhance social inclusion
Erasmus +
KA2 - Cooperation and Innovation for Good Practices
2014-1-BE02-KA204-000427
Kit di strumenti per collegare
l’apprendimento formale, non
formale e informale
nell’insegnamento della lingua L2
Project implemented by:
This project has been funded with support from the European Commission.
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information contained therein.
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Connecting formal, non-formal and informal learning to enhance social inclusion.
Introduzione
Il mondo globalizzato ha portato (tra altre cose) importanti cambiamenti nel mondo in cui viviamo
oggigiorno. Il crescente numero di migranti che vuole costruirsi una nuova vita in un altro paese, spesso
di cultura molto diversa da quella di appartenenza, ha la necessità di conoscere la lingua del luogo, di
integrarsi e di intessere una rete sociale. L’UE punta giustamente sugli effetti positivi che
l’apprendimento della lingua L2 ha sulla diversità, sull’inclusione sociale, sul dialogo interculturale e
chiaramente sull’impiegabilità dei nostri migranti.
Esistono moltissime sfaccettature nelle storie di integrazione e inclusione sociale: va innanzitutto
considerato l’apprendimento della lingua, il divenire cittadino di un nuovo paese, l’appartenere a una
nuova società. Vi è un’estrema eterogeneità tra coloro che apprendono una seconda lingua: l’età e la
nazionalità sicuramente, ma anche la loro cultura, l’educazione e la lingua di appartenenza. Tutti hanno
però un comune bisogno: imparare la lingua e i suoi usi per potersi inserire nella società da un punto di
vita lavorativo, professionale e sociale. Essi devono costruire nuovi punti di riferimento, imparare a
conoscere la nuova società e, soprattutto, acquisire strumenti utili per poter essere autonomi nel nuovo
ambiente, guadagnarsi da vivere e sviluppare se stessi.
L’obiettivo generale del progetto è di contribuire all’inclusione sociale e all’integrazione degli adulti
partecipanti ai corsi L2 attraverso lo sviluppo della sinergia tra l’apprendimento formale e non-formale.
Gli obiettivi specifici del progetto sono:
1. Stabilire fino a che punto le scuole di lingua L2 attivano attività formali e non-formali ai fini
dell’inclusione sociale;
2. Fornire suggerimenti e strumenti per collegare l’apprendimento formale e non-formale;
3. Incoraggiare l’inter-connessione e lo scambio di pratiche tra scuole di lingua L2 per adulti per
migliorare l’inclusione sociale
Questo toolkit riunisce informazioni provenienti da varie fonti e fornisce le basi per combinare
l’apprendimento formale e non-formale nei corsi L2. Le informazioni sono state messe insieme da 5
nazioni Europee che hanno lavorato fianco a fianco al progetto Life, all-in.
Nel toolkit, i lettori possono trovare fonti della letteratura esistente sul mescolare l’apprendimento
formale e non-formale, informazioni generali ed esempi di buone pratiche provenienti dal Belgio,
Finlandia, Italia, Macedonia e Norvegia. Spiegazioni, obiettivi e procedure su come dare inizio a queste
attività di apprendimento non-formale possono essere ivi reperite. Il toolkit contiene uno strumento di
analisi/valutazione (scanning tool) per monitorare i progressi fatti nel collegare l’apprendimento formale
e non-formale.
Il progetto si estende da settembre 2014 a dicembre 2016.
I membri del consorzio 'Life, all-in' provengono da Belgio, Finlandia, Italia, Macedonia e Norvegia e sono:
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GO! CVO ANTWERPEN è un centro di apprendimento per adulti che si pone come obiettivo la
realizzazione di una cultura di sviluppo individuale, sociale e professionale attraverso una metodologia
educativa aperta, innovativa e qualitativa, tenendo conto delle esigenze degli studenti, della regione,
dell'Europa e della società con l'obiettivo di creare una flusso verso l'ulteriore istruzione e l'occupazione.
GO! CVO Antwerpen è un centro per l'educazione degli adulti con diverse sedi in giro per la città di
Anversa, nella regione fiamminga del Belgio. GO! CVO Antwerpen è uno dei più grandi centri per
l'educazione degli adulti certificato e finanziato dal governo fiammingo. GO! CVO Antwerpen è
l'organizzazione capofila del progetto 'Life, All-In'.
AXXELL è un'organizzazione che offre formazione professionale e corsi di studi indipendenti sia per
giovani che per adulti a Helsinki in Finlandia. Axxell ha circa 2700 studenti che studiano in sei diversi
dipartimenti di Axxell (Lappfjärd, Helsingforsregionen, ABO, Pargas, Kimito, Karis, Ekenäs och Esbo).
Oltre alla formazione professionale, Axxell è uno dei maggiori fornitori di formazione linguistica
integrata per immigrati adulti. Forniamo corsi di integrazione per gli immigrati adulti da quasi 20 anni.
Ogni anno circa 1.600 immigrati adulti studiano in Axxell, la maggior parte di loro imparano la lingua
finlandese. La nostra area di lavoro copre l'intera regione metropolitana della capitale, dove risiede circa
il 50% degli immigrati finlandesi. Un team di circa 70 docenti di lingua e orientamento fornisce corsi di
lingua finlandese e consulenza professionale per i migranti, aiutando i nuovi arrivati ad integrarsi nella
società finlandese. I nostri corsi sono organizzati in stretta collaborazione con le autorità responsabili
per l'integrazione (amministrazione del lavoro, assistenti sociali, enti locali, ecc), il che ci dà l'opportunità
di diffondere le buone pratiche sviluppate in collaborazione con i partner.
C.P.I.A. 6 - Centro Provinciale Istruzione degli Adulti con sede centrale a Viterbo, organizza corsi
modulari diurni e serali in 5 centri del Lazio in Italia. Questi corsi sono strutturati come segue:
• Alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana per stranieri, con l'obiettivo di ottenere un
certificato attestante un certo livello di conoscenza della lingua italiana. Tale livello non può essere
inferiore al livello A2 secondo il Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue, sviluppato dal
Consiglio d'Europa. (Tempo totale: 200 ore (100 + 80 + 20);
• Primo livello - primo periodo di studio: per raggiungere il titolo finale del primo ciclo di istruzione (ex
scuola media) (durata totale: 400 ore + 200 ore in più per gli adulti privi di licenza elementare);
• Primo livello - secondo periodo di studio: per ottenere la certificazione che attesti le competenze di
base della scuola dell’obbligo, relative a materie comuni a tutte le scuole tecniche e professionali
(durata totale: 825 ore).
YOUTH ENTREPRENEURIAL SERVICE (YES) FOUNDATION è un'organizzazione non governativa che mira
a promuovere lo spirito imprenditoriale in Macedonia attraverso il rafforzamento di competenze
imprenditoriali e trasversali necessarie ai futuri imprenditori per gestire la propria attività con successo.
YES mira a sostenere start-up innovative attraverso numerose attività e sussidi al fine di aiutare lo
sviluppo locale nei settori attualmente più produttivi - SMEs. I cinque membri di YES insieme a più di 30
mentori locali ed internazionali coprono i seguenti settori: business development, promozione,
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marketing e vendite; formazione professionale per lo sviluppo (ICT e competenze imprenditoriali e
trasversali); internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Attraverso la sua attività principale
come business developer YES ha sostenuto più di 80 start-up dal 2007, mentre più di 2.000 persone
hanno partecipato alla formazione e ha approfittato di una migliore capacità di business e IT.
OSLO VOKSENOPPLÆRING SKULLERUD è un'organizzazione che lavora nel settore dell’educazione per
adulti, formando i rifugiati e gli immigrati a vivere in Norvegia, attraverso l’insegnamento della lingua
norvegese e le scienze sociali. Uno dei nostri compiti, che richiede maggiore attenzione e talvolta nuove
competenze, è insegnare al gruppo sempre più numeroso di immigrati economici provenienti dal SEE, il
norvegese come seconda lingua. Il progetto 'Life, All-In" si mostra particolarmente utile per rivedere il
nostro approccio metodologico all'insegnamento della lingua tramite sperimentazione di nuovi metodi,
tra cui TBLT, un metodo che può anche migliorare le capacità di apprendimento informale. Insegniamo
L2 (norvegese come seconda lingua) a 800 rifugiati e migranti economici e abbiamo insegnanti con
grande esperienza motivati a trovare nuovi e migliori metodi di insegnamento per ottenere migliori
risultati contribuendo anche con la propria esperienza.
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Cambiamenti nell’apprendimento della lingua straniera oggi
Sappiamo che l’apprendimento della seconda lingua gioca un ruolo importante nel processo di
integrazione.
In questo progetto ci focalizziamo sull’apprendimento non-formale della lingua. L’apprendimento
formale della lingua in classe è ampiamente trattato. Sappiamo come svolgerlo in maniera efficace ed
efficiente. Tuttavia, troppo spesso il nostro modello di insegnamento della lingua L2 è: “vai a scuola”.
Questa situazione “in classe” è piuttosto artificiale. L’obiettivo dovrebbe essere che gli studenti usino la
lingua come un strumento e che le competenze acquisite possano essere applicate alla vita quotidiana. E
qui è dove interviene l’apprendimento non-formale. Mettere al primo posto l’apprendimento formale e
considerare la pratica nel mondo reale quasi come un’aggiunta è piuttosto svantaggioso. Gli studenti di
lingua L2 imparano a diretto contatto con l’ambiente circostante, nel mondo reale dove la lingua e
l’opportunità di praticarla è a disposizione in ogni momento. Partecipare nella società fornisce agli
studenti di L2 la lingua più significativa, rilevante nella società stessa. Le persone emigrate vivono
letteralmente l’ambiente di apprendimento e apprendono nell’ambiente nel quale vivono.
Collegare l’apprendimento formale e nonnon-formale
Gli insegnanti non hanno bisogno di creare un forte ambiente di apprendimento: la società lo è già! Da
questo punto di vista, l’apprendimento della lingua è considerato un processo di “costruzione creativa”.
In questa visione sociale costruttivista, l’acquisizione della seconda lingua è il risultato dell’interazione
tra lo studente e l’ambiente. Lo studente e l’ambiente hanno un loro ruolo specifico in questa
interazione. L’ambiente fornisce la lingua funzionale necessaria. Lo studente capta il messaggio e il suo
significato e gradualmente struttura la lingua al di fuori del contesto linguistico. L’apprendimento non
formale, fuori dalla classe, è cruciale. L'interazione costante tra la classe e il mondo reale è la chiave
nell’apprendimento della lingua L2 quale parte fondamentale del processo di integrazione.
L’interazione tra studente e ambiente
Gli adulti apprendono “solo” se hanno un obiettivo chiaro, una motivazione intrinseca o se devono.
Spesso notiamo che la prospettiva dello studente rimane non considerata per troppo tempo. Come
conseguenza di ciò, si nota che i corsi di lingua formali poco si adattano alle esigenze del migrante. Ciò
porta solitamente a progressi molto lenti, il livello cresce pochissimo, si assiste a uno scarso o nullo
passaggio al mondo del lavoro o a ulteriori percorsi educativi, perdita di motivazione, frustrazione e
troppo spesso abbandono. E’ molto importante nel processo di integrazione che sin dall’inizio la
prospettiva dello studente venga presa in considerazione. La politica di formazione rivolta
all’integrazione dovrebbe dirigersi di più verso l’orientamento al lavoro e dovrebbero essere intraprese
azioni in supporto di tale processo. Al momento, la responsabilità di ciò è nelle mani dello studente. Per
funzionare all’interno della società, lo studente dovrebbe essere capace di auto-dirigere il proprio
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cammino verso la sua destinazione finale. A tal fine è necessaria una certa conoscenza della lingua. Ma
essere integrati dovrebbe significare aver raggiunto la destinazione scelta nella società. Spesso questa
destinazione è il lavoro, ma può anche essere educazione ulteriore o partecipazione sociale come per
esempio: volontariato, hobbies, mandare i bambini a scuola...
Motivazione intrinseca e apprendimento autoauto-diretto
Tutti questi elementi ci hanno spinto ad volerci cimentare nel progetto europeo Life, all-in. Attraverso lo
studio della letteratura, la selezione di buone pratiche di attività non-formali, le visite ai paesi partner e
l’elaborazione di uno strumento di analisi, abbiamo voluto elaborare un kit di strumenti che consentisse
il collegamento tra l’apprendimento formale e non-formale quale ponte verso l’inclusione sociale.
Questo kit di strumenti (toolkit) contiene informazioni generali e pratiche linee guida basate sui risultati
reali della sperimentazione effettuata dai paesi partner.
Questo kit di strumenti è suddiviso in 4 capitoli:
1. La descrizione del kit: cosa contiene il kit di strumenti, come usarlo, gruppi target
2. Inquadramento teorico: informazioni sul progetto Life, all-in, metodologia e risultati di ricerca
3. Esempi di buone pratiche e esperienze della loro sperimentazione
4. Strumento di analisi/valutazione (scanning tool)
A chi è rivolto il toolkit?
toolkit?
Gruppi Target:
Il toolkit è un pratico strumento progettato per le istituzioni e per i docenti che si occupano di
insegnamento agli adulti che desiderino esplorare le possibilità di implementare attività di
apprendimento formali e non-formali nei programmi di L2 o che desiderino espandere la loro offerta
formativa e cercano nuove idee. Qui si possono trovare pratiche linee guida e procedure utili allo scopo.
Manager e dirigenti di istituzioni educative per adulti che sono attive nel campo dell’insegnamento
delle lingue in particolare con metodologie non-formali possono trovare informazione generali ed
esempi di buone pratiche utilizzate in diverse nazioni che possono essere fonte di ispirazione per
cambiare o rafforzare le politiche di insegnamento L2.
Perchè usare il toolkit?
Gli adulti che apprendono una seconda lingua sono eterogenei gruppi di persone: per età e nazionalità,
ma anche per cultura, educazione e lingua di appartenenza. Questo toolkit vuole ispirare e fornire nuove
idee al fine di combinare l’apprendimento formale e non-formale nei programmi di L2 con lo scopo di
accrescere l’inclusione sociale.
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Connecting formal, non-formal and informal learning to enhance social inclusion.
1° passo: Leggi le informazioni generali (background information) e le ragioni che stanno dietro al
progetto Life,all-in
2° passo: Scegli un percorso che vorresti implementare nella tua organizzazione. Trova ispirazione nelle
attività di buone pratiche selezionate, adottane una o inventane una nuova.
3° passo: Prendi familiarità con le informazioni contenute in “how to get started” relative alle attività di
buone pratiche e alle esperienze di sperimentazione delle diverse nazioni.
4° passo: Usa lo strumento di analisi (scanning tool) per effettuare un’auto-valutazione come punto di
partenza.
5° passo: Implementa la buona pratica nella tua organizzazione.
6° passo: A metà o dopo l’implementazione dell’attività non-formale, effettua un’auto-valutazione
utilizzando lo scanning tool al fine di misurare i tuoi progressi e aggiustare la direzione.
Le attività di apprendimento non-formali possono:
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collegare l’apprendimento formale al mondo esterno: l’insegnamento formale in classe con
collegamento al mondo reale;
portare attività di apprendimento formale fuori dalla classe: un altro modo di imparare la lingua
(facciamo una cosa diversa oggi);
creare un’opportunità di pratica addizionale nell’apprendimento formale;
essere incluse nel curriculum scolastico, può essere parte del curriculum (per esempio
attraverso un internships);
essere una valida alternativa all’apprendimento formale: un’ alternativa per gli studenti che mal
si inseriscono nell’educazione formale
Attività di apprendimento non-formali?
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esplorano diversi ambiti: es. sport, cultura, lavoro, salute...
sono incentrate sullo studente: diverse esperienze e risultati per diversi studenti
hanno un effetto positivo sull’inclusione sociale
sono documentate (portfolio, presentazione finale…) utili come base di riflessione e (auto-)
valutazione
Questo toolkit combina informazioni provenienti da diverse fonti e fornisce le basi per unire
l’apprendimento formale e non-formale nei corsi L2, informazioni messe insieme da 5 nazioni Europee
che hanno lavorato fianco a fianco al progetto Life, all-in. Nel toolkit, i lettori possono trovare fonti della
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letteratura relativa al combinare l’apprendimento formale con il non-formale, informazioni generali ed
esempi di buone pratiche provenienti dal Belgio, Finlandia, Italia, Macedonia e Norvegia. Spiegazioni,
obiettivi e procedure su come dare inizio a queste attività di apprendimento non-formale possono
essere ivi reperite.
Il toolkit contiene uno strumento di analisi/valutazione (scanning tool) per poter seguire i progressi fatti
nel collegare l’apprendimento formale e non-formale.
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