Il Club Alpino Italiano 150 anni di impegno e concretezza per le

Il Club Alpino Italiano
150 anni di impegno e concretezza per le regioni di montagna
Filippo Di Donato
Consigliere CAI nel CD della FederParchi
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A B S T R A C T
PREMESSE
IL CLUB ALPINO ITALIANO
In Italia Il Club Alpino Italiano (CAI) è la più antica e numerosa associazione di alpinisti ed appassionati di
montagna, inserita dal Ministero tra le associazioni di protezione ambientale (art. 13 legge n. 349/86). Il
CAI nasce nel 1863 ed è significativo che la sua fondazione sia avvenuta proprio in montagna, il 12 agosto,
durante la salita al Monviso del ministro Quintino Sella, del senatore calabrese Giovanni Barracco e dei
nobili piemontesi Paolo e Giacinto di Saint Robert. Il 23 ottobre 1863, a Torino, venne formalizzato l’atto
costitutivo del CAI.
LE CIFRE DEL CAI - dati al 31 dicembre 2012
Il CAI è un’associazione nazionale costituita da Soci riuniti liberamente in Sezioni. I Soci del CAI sono
315.914 distribuiti nelle strutture periferiche tra 498 Sezioni e 310 Sottosezioni. Il CAI è presente in ogni
Regione d’Italia e le attività sono coordinate dai Gruppi regionali GR.
MONTAGNA, CONOSCENZA E TUTELA
Il CAI, voluto subito dopo l’unità d’Italia, in questo 2013 ha compiuto i 150 anni ed ha è sempre fatto fede
ai contenuti dell’articolo 1 del suo Statuto, ponendo al centro di ogni interesse ed azione la montagna:
“il CAI ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”. Nel 1981 il CAI, riunito in Assemblea a
Brescia, ha approvato “Il Bidecalogo”, documento programmatico che in venti punti fissa le norme per
la protezione della natura alpina. C’è quindi grande attenzione ai valori ed alle ricchezze del nostro paese,
cercati e trovati nell’insieme dei patrimoni, naturali e culturali delle regioni di montagna.
POLITICHE DI COESIONE
CLUB ALPINO ITALIANO E PARCHI
- Privilegiato il rapporto del CAI con le Aree Protette gestito operativamente anche attraverso l’attuazione di 12 intese nazionali sottoscritte a partire dal 1997:
1997 PN Dolomiti Bellunesi - 1998 PN delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, PN del
Gran Sasso e Monti della Laga e PN della Maiella - 1999 PN Monti Sibillini - 2001 PN Cilento e Vallo di
Diano - 2009 PN dell’Appennino Tosco-Emiliano, PN d’Abruzzo, Lazio e Molise e PN della Sila - 2011 PN
Pollino - 2013 PN delle 5 Terre e PN dell’Arcipelago Toscano. Le intese prevedono diversi campi di attività:
Alpinismo e Sci-Alpinismo, Escursionismo e Sentieri, Rifugi ed Opere alpine, Alpinismo Giovanile, Servizio
Scuola, Tutela Ambiente Montano, Terre Alte, Speleologia, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Comunicazione.
- Alle intese con il Parchi nazionali PN si aggiungono tutte le numerose altre sottoscritte con i Parchi regionali PR (ES: in Umbria il CAI ha sottoscritto intese con tutti i PR e lo stesso è in procinto di accadere in
molte altre Regioni).
- Il CAI è interessato a rappresentare le Associazioni Ambientaliste nei CD dei Parchi di montagna.
CLUB ALPINO ITALIANO E FEDERPARCHI
- CAI e Federparchi condividono temi, progetti e finalità. Sono state sottoscritte anche 2 intese nazionali:
• 2010 intesa per l’armonizzazione della segnaletica dei sentieri con l’abaco del Cai e il segnavia dei
sentieri “rosso/bianco/rosso”
• 2013 protocollo di collaborazione per la conoscenza e la conservazione degli ambienti carsici.
- Il CAi è presente nel CD della Federparchi
BUONE PRATICHE E GESTIONE
Sono le buone pratiche, con esperienze di gestione, che hanno permesso di concretizzare
nel tempo
un
3o ottobre
2013
ampio ventaglio di realizzazioni a favore della montagna, dei suoi abitanti e dei turisti-escursionisti-viaggiatori. In particolare, in applicazione della legge 24 dicembre 1985, n. 776 relativa a nuove disposizioni sul
Club Alpino Italiano, il Cai ha provveduto:
TURISMO SOSTENIBILE- FREQUENTAZIONE e CULTURA DELLA MONTAGNA
• alla diffusione della frequentazione della montagna e all’organizzazione di iniziative alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, capillarmente diffuse sul territorio nazionale ES: - progetto: “in cammino nei
parchi” che nel 2013 ha interessato n.37 Aree Protette, con l’obiettivo di favorire la conoscenza e la consapevolezza dei Parchi promuovendo la tematizzazione e la manutenzione dei sentieri, nel rispetto dei
luoghi attraversati;
ACCOGLIENZA - RIFUGI - RETE SENTIERISTICA
• al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione di sentieri, opere alpine e attrezzature alpinistiche
ES: - Il Sentiero Italia che con il suo sviluppo di circa 6000 km interessa Alpi, Appennino e isole, attraversando l’Italia montana da paese a paese - REI Rete Escursionistica Italiana progettata insieme al CAI in ogni
Regione, per una risposta completa alle esigenze dell’Escursionismo;
• alla realizzazione, alla manutenzione ed alla gestione dei rifugi alpini e dei bivacchi d’alta quota di proprietà del Club Alpino Italiano e delle singole Sezioni, quantificati ad oggi in 747 strutture per un totale di
21.331 posti letto; ES: - Rifugio a porte aperte, presidio culturale della montagna, con iniziative diverse per
l’informazione, l’educazione e la sicurezza;
FORMAZIONE -TURISMO SCOLASTICO - EDUCAZIONE CULTURALE E AMBIENTALE
• alla promozione di iniziative di formazione di tipo etico-culturale e di educazione ambientale, con studi
finalizzati alla diffusione della conoscenza dell’ambiente montano e delle popolazioni nei suoi molteplici
aspetti ES: - progetti Terre Alte per documentare e avviare la salvaguardia dei segni della presenza dell’uomo in montagna;
• all’organizzazione ed alla gestione di corsi di formazione per le attività alpinistiche, sci-alpinistiche,
escursionistiche, speleologiche, naturalistiche volti a promuovere una sicura frequentazione della montagna; ES: - Corsi nazionali per insegnanti; ne sono stati svolti 14 a partire dal 2006, in diverse Regioni quasi
tutti in Aree Protette e della durata una di più giorni con una ricaduta economica e sociale nei territori
interessati. Il prossimo del 2014 è previsto in Sicilia nel Parco regionale dell’Etna;
SICUREZZA IN MONTAGNA - CNSAS
• all’organizzazione, tramite il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico CNSAS, struttura operativa del CAI, di idonee iniziative tecniche, in ogni Regione e montagna, per la vigilanza e la prevenzione
degli infortuni di alpinisti, escursionisti e speleologici, per il soccorso degli infortunati o dei pericolanti e
per il recupero dei caduti. ES: Gli interventi del CNSAS nel 2012: le persone soccorse nel 2012 sono state
6.542 di cui 2.322 illesi. I soci CAI sono stati 377 (5,8%) e i non soci 6.165 (94,2%). L’attività con più incidenti si
conferma l’escursionismo con 2.346 casi, distanziando di molto le discipline classiche dell’alta montagna
quali alpinismo 440 casi (6,7%) e sci alpinismo 112 (1,7%). Fra le cause primeggia, come sempre, la caduta/
scivolata con 2.720 infortunati (41,3%), seguita da motivi legati ad un superficiale approccio alla montagna
quali: incapacità, perdita di orientamento, ritardo, sfinimento che globalmente rappresentano il 26,1%
(1.792 casi) ed i malori che toccano quota 707 (10,8%) del totale. Determinante è quindi la prevenzione
degli infortuni con un’adeguata opera di sensibilizzazione/preparazione;
TUTELA - GESTIONE - BIODIVERSITA’ - PAESAGGIO - RETE NATURA 2000
• alla promozione di attività scientifiche, didattiche e di gestione per la protezione e la valorizzazione
dell’ambiente montano nazionale e delle sue specificità, anche attraverso l’operato di organi tecnici nazionali e territoriali ES: - la gestione CAI di n.3 riserve integrali in Sicilia dal 1995: Riserva Monte Conca e relativa grotta, Riserva Grotta di Entella, Riserva Grotta Conza. Si tratta di un esempio unico 3o
e significativo
nel
ottobre 2013
Cai, con n.9 dipendenti assunti a tempo indeterminato ed una gestione attenta alla sorveglianza e alla
tutela del bene. Nelle riserve si svolgono attività di ricerca scientifica e di sensibilizzazione ed educazione
ambientale con attenzione alla sostenibilità. Il tutto in linea con i principi europei della Rete Natura 2000.
- progetto di reintroduzione del Camoscio d’Abruzzo nel Parco nazionale del Gran Sasso d’Italia positivamente realizzato e oggi sono circa 400 i camosci che in libertà sulle montagne del parco.
SENTIERI, RIFUGI ED AREE PROTETTE IN UNA MONTAGNA VIVA PER CULTURA E NATURA
E’ un progetto nazionale che coniuga ed integra valori diversi con la percorrenza (sentieri), l’accoglienza
(rifugi e paesi), la tutela e la pianificazione (aree protette), l’osservazione, la conoscenza e il coinvolgimento (paesaggio, cultura e natura). L’attuazione è frutto dell’intesa tra Enti, Associazioni, privati e cittadini. Un progetto a misura di bambine e bambini, di famiglie, di giovani ed anziani.
CONSIDERAZIONI FINALI
INQUINAMENTO, SOSTENIBILITA’
Il pendolo delle scelte, legislative e di pianificazione, in materia di territori, ambienti e aree protette, oscilla oramai tra tutela e sostenibilità, alla ricerca di una posizione che stabilizzi il migliore equilibrio possibile.
Il Cai è impegnato a promuovere e sostenere strategie e azioni che pongano attenzione ai temi dell’inquinamento, degli interventi sostenibili e della biodiversità per ridurre l’incidenza della nostra impronta ecologica. Prossimo impegno del CAI in Liguria a Genova, il 19 novembre con il Convegno CAI e Parchi sui temi
della sinergia, pianificazione, interventi sostenibili e politiche ambientali, utilizzando esempi nazionali e la
consolidata esperienza dei parchi liguri.
PASSIONE - CONSAPEVOLEZZA - CONDIVISIONE - QUALITA’ DELLA VITA - CERCATORI DI BELLEZZA
Il CAI si muove animato da passione e rispetto per la montagna ed i suoi abitanti, in uno scenario dal futuro positivo che consideri e armonizzi natura e cultura, uomo e ambiente. Un elogio alla “bellezza” che è
presente ovunque e va cercata, utilizzando le Aree protette come luogo di sperimentazione e di incontro
per una “qualità della vita” che sappia indurre comportamenti virtuosi, creare nuovi posti di lavoro con
interventi sostenibili e dare benessere e felicità. A novembre, dal 18 al 24, la Settimana DESS Educazione
allo Sviluppo Sostenibile dell’Unesco coniuga “paesaggio, bellezza e creatività”. Da ciò che osservano oggi
i nostri occhi c’è la richiesta/necessità di guardare oltre, con la mente ed il cuore, per una visione nuova,
possibile e creativa, per le future generazioni e per una montagna “vista e riconosciuta” nella sua centralità.
CONTATTI
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Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano - Tel. 02/2057231 - Fax 02/205723201 - [email protected] - www.cai.it
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