MARKETING I MI DEL Negli ultimi decenni le definizioni del marketing si sono moltiplicate all’infinito. Questo articolo si propone di offrire sull’argomento una rassegna di alcune scuole di pensiero Claudio Nutrito n Piani di marketing (edito da Franco Angeli) Malcolm H. B. McDonald fa risalire ad Adamo Smith una prima, vaga indicazione del concetto di marketing: “Quando Adamo Smith affermava, nel 1776, che l’unico fine e scopo della produzione è il consumo, descriveva, in effetti, quello che oggi è noto come il concetto di marketing. In sostanza, l’idea centrale del marketing è far coincidere le possibilità di un’azienda e i desideri dei consuma- il giornale del dirigente I 22 10 Claudio Nutrito, dopo essere stato manager in varie aziende, svolge attualmente attività di consulenza aziendale e formazione tori, in modo da raggiungere i traguardi che l’impresa si pone”. Negli ultimi decenni le definizioni del marketing si sono moltiplicate all’infinito. Quest’articolo non ha la pretesa di individuare la “giusta definizione”. Si propone, più semplicemente, di offrire sull’argomento una rassegna di alcune scuole di pensiero. Iniziamo con due punti di vista: “Il concetto di marketing stabilisce che un’entità raggiunga nella maniera più ef- LLE VOLTI L MARKETING vista del suo risultato finale, cioè dal punto di vista della clientela”. Gli fa eco David Packard: “Il marketing sta diventando troppo importante per essere lasciato ai marketing manager...”. Marketing e innovazione A. G. Kaldor ha rilevato che il tradizionale concetto di marketing “è una guida insufficiente alla strategia di marketing, perché ignora in pratica un input essenziale di tale strategia: la capacità creativa dell’azienda”. Infatti, il cliente non sempre è in grado di indicare “ciò che gli serve”: non esistono solo i “bisogni espliciti”, ma anche e soprattutto quelli latenti. I consumatori “non sono in grado di identificare i trend del futuro e di tradurli in futuri bisogni”, scrive Michel Robert in Product Innovation Strategy (edito da McGraw-Hill), “nessuno, per esempio, ha chiesto a Thomas Edison di inventare la lampadina elettrica o a Spencer Fry di inventare il post-it o ad Akio Morita di sviluppare il Sony Walkman”. “Per creare i prodotti del futuro”, prosegue Robert, “occorre monitorare i trend e creare prodotti di cui il consumatore non potrà fare a meno nel futuro”. Le aziende che creano il futuro fanno molto più che soddisfare il consumatore: lo sorprendono costantemente. Philip Kotler in Il marketing secondo Kotler (edito da Il Sole 24 Ore libri) afferma che il marketing “raggiunge il massimo livello quando un’impresa introduce un prodotto o un servizio in precedenza non richiesto né immaginato da alcuno”. Kotler puntualizza la differenza fra imprese market-driven, che rispondono ai bisogni del mercato, e imprese market-driving, che anticipano i bisogni del mercato, e cita alcuni nomi di aziende appar- tenenti a questa seconda categoria: Cnn, Body Shop, Ikea, Benetton, Sony, 3M. Creazione di valore Molte recenti definizioni del marketing, più che sulla “soddisfazione dei bisogni” si basano sul concetto di “creazione di valore”. Frederick E. Webster Jr descrive il marketing come “il processo di definire, sviluppare e creare valore per clienti accuratamente scelti”. Il valore, sempre secondo Webster, è definito “dai bisogni, dalle aspettative, dalle percezioni e dalle abitudini del consumatore” e va sviluppato “all’interno delle specifiche competenze dell’azienda”. Il valore si crea “gestendo le aspettative e costruendo relazioni di lungo termine”. Anche Louis W. Stern interpreta il concetto di marketing come “orientamento al valore” (value orientation), un concetto che fa perno sulla value proposition. La value proposition è così definita da Stern: “Una semplice, chiara dichiarazione concernente chi sono - e chi non sono - i clienti target, quali sono i beneficichiave e il prezzo da offrire loro, con profitto”. Per quanto riguarda il prezzo esso riguarda “tutti i costi sostenuti dal cliente associati all’acquisto e all’uso del prodotto/servizio, incluso il prezzo monetario”: infatti, “il prezzo monetario è solo una parte del costo”. Esistono anche i “costi non monetari”, cioè quelli sostenuti dal cliente in termini di stress, perdita di tempo, ecc. Oggi, quindi, il concetto di marketing è sempre più legato a quello di innovazione: un’innovazione mirata alla “creazione di valore”. “L’impresa ha due finalità basilari: il marketing e l’innovazione. Marketing e innovazione producono risultati: tutto il resto sono costi”, ha detto Peter Drucker. 23 10 il giornale del dirigente ficiente i propri obiettivi precisi di scambio attraverso una conoscenza approfondita dei partner potenziali dello scambio e dei loro bisogni e necessità, attraverso una conoscenza approfondita dei costi connessi con la soddisfazione di quei bisogni e necessità, e quindi attraverso la progettazione, la produzione e l’offerta di prodotti alla luce di tale conoscenza” (Franklin S. Houston). “Il concetto di marketing significa che un’organizzazione dirige tutti gli sforzi al soddisfacimento dei clienti, con un dato profitto” (McCarthy e Perrault). Quest’ultima definizione sintetizza i due elementi essenziali del marketing: la soddisfazione del cliente e il profitto. Non è marketing se si fa profitto senza soddisfare i clienti (ammesso che questo sia possibile). Così come non si può parlare di marketing se l’azienda soddisfa i clienti, ma non riesce a produrre profitto. Il marketing, infatti, deve creare la cosiddetta win-win situation, vale a dire una situazione in cui sia l’azienda che il consumatore siano in grado di acquisire un “valore aggiunto”. In altre parole il profitto è la ricompensa per aver raggiunto la soddisfazione dei clienti. Ma nella definizione di McCarthy e Perrault troviamo anche il concetto del marketing inteso come mentalità che deve interessare l’intera azienda (“...un’organizzazione dirige tutti gli sforzi al soddisfacimento dei clienti...”). In sostanza, il marketing, più che una funzione aziendale è un modo di pensare, una mentalità con cui deve essere gestita l’intera impresa. Peter Drucker, a questo proposito, è ancora più esplicito: “Il marketing è così fondamentale che non può essere considerato una funzione separata... Esso è l’intera impresa riguardata dal punto di