TRACCE PER ESAME AVVOCATO di Roberto GAROFOLI Maria Letizia MANTOVANI - Andrea DI GIOVANNI TRACCE DI PARERI CIVILE con PARERI SVOLTI CASI PROBABILI TECNICHE DI REDAZIONE PREMESSA Si è inteso estendere, con i dovuti adattamenti, alla preparazione per gli esami scritti di avvocato la formula vincente dei volumi, ormai di grande successo, “Tracce”, da anni utilizzati da migliaia di aspiranti magistrati. Per ciascun capitolo del diritto civile e del diritto penale (parte generale e speciale) si è provveduto alla illustrazione dei problemi interpretativi di maggiore consistenza, alla indicazione delle posizioni giurisprudenziali e quindi alla elaborazione di numerose tracce di parere seguite da svolgimento analitico o per punti. Si segnala: • la vasta gamma di questioni trattate; • la particolarissima attenzione alle evoluzioni giurisprudenziali; • l'accurato svolgimento di numerose tracce di parere; • l'illustrazione delle tecniche di redazione del parere. Roma, settembre 2012 gli autori V SOMMARIO Premessa V PARTE PRIMA SEZIONE I - I SOGGETTI DI DIRITTO TRACCIA 1 PARERE 1 PARERE 2 PARERE 3 TRACCIA 2 PARERE 4 PARERE 5 PARERE 6 L’amministrazione di sostegno. Inquadramento generale. Ratio dell’introduzione dell’istituto della amministrazione di sostegno e presupposti di operatività dell’istituto (art. 404 c.c.). Il consenso del beneficiario, rispetto alla nomina dell’amministratore di sostegno, non costituisce condizione necessaria per l’applicazione della misura dell’interdizione. Amministrazione di sostegno e testamento biologico. Competenza del giudice e criteri di valutazione per l’individuazione delle attività proprie dell’amministratore di sostegno. Diritto di cronaca, di critica e di satira. Il sottile discrimine fra diritto di cronaca e diritto di critica all’interno dell’attività di cronaca giudiziaria Diffamazione, denigrazione e danno non patrimoniale. Il diritto di rettifica, a seguito di condanna per diffamazione a mezzo stampa, pur non eliminando i danni prodotti, ma attenuando soltanto gli effetti lesivi, incide solo parzialmente sulla quantificazione complessiva del danno. 5 13 19 25 28 35 42 46 SEZIONE II - LA FAMIGLIA TRACCIA 3 PARERE 7 PARERE 8 TRACCIA 4 PARERE 9 VI La comunione legale dei coniugi. In particolare, la nozione di “acquisti compiuti” ai sensi dell’art. 177, co. 1, lett. a) c.c.. La disciplina applicabile agli acquisti a titolo originario. In particolare, il regime giuridico della costruzione realizzata sul suolo di proprietà esclusiva di uno dei coniugi, soffermandosi sugli strumenti di tutela a favore del coniuge non proprietario. La controversa questione dell’ingresso in comunione dei titoli di credito. Gli acquisti a titolo originario esulano dall’elencazione tassativa prevista per gli acquisti a titolo personale. Ipotesi di ingresso, nella comunione legale dei coniugi, dei beni immobili acquistati per usucapione e momento della decorrenza. Gli acquisti di diritti di credito in regime di comunione legale. In particolare, l’acquisto di partecipazioni societarie (Cass., 9 ottobre 2007, n. 21098), il deposito di somme in conto corrente bancario intestato ad un solo coniuge e la sorte del contratto preliminare di acquisto stipulato da un coniuge senza il consenso dell’altro. La partecipazione del coniuge ad una società di persone rientra, ai sensi dell’art.177 cc., tra gli acquisti oggetto della comunione legale. 53 64 74 76 83 PARERE 10 TRACCIA 5 PARERE 11 PARERE 12 TRACCIA 6 PARERE 13 PARERE 14 PARERE 15 TRACCIA 7 PARERE 16 TRACCIA 8 PARERE 17 PARERE 18 PARERE 19 Tra i beni, che rimangono al di fuori della comunione legale dei coniugi, vi rientrano, in particolare, anche i diritti di credito privi di alcuna componente patrimoniale passibile di acquisire valore di scambio. L’acquisto di beni personali in regime di comunione legale: natura giuridica ed effetti della partecipazione del coniuge non acquirente di cui all’art. 179 c.c. ult. comma; ammissibilità del c.d. rifiuto del coacquisto e problematiche connesse. La partecipazione del coniuge non acquirente al contratto di acquisto di un bene del consorte è condizione necessaria ma non sufficiente per escludere il bene dalla comunione. La dichiarazione di volontà da parte di uno dei coniugi, relativa alla esclusione dalla comunione degli acquisti di beni immobili o mobili registrati, secondo i presupposti oggettivi sanciti dalla legge, dà origine ad una presunzione iuris et de iure vincibile in caso di errore di fatto o violenza. Gli accordi patrimoniali tra coniugi in sede di separazione e divorzio e la tutela dei creditori. Tipologia, elementi strutturali e problematiche applicative (annullabilità, revocabilità del consenso, simulazione ed assoggettabilità a revocatoria ordinaria e fallimentare). Gli accordi di separazione dei coniugi, quando lesivi delle pretese ereditarie, sono assoggettabili a revocatoria ordinaria e fallimentare. L’abuso del diritto da parte di uno dei coniugi separandi. Il Giudice, in sede di giudizio revocatorio ordinario, nell’ambito di una valutazione di carattere generale, è tenuto a valutare anche se, con riferimento ai beni trasferiti in esecuzione degli obblighi assunti tra i coniugi in sede di separazione, sussistano comunque i presupposti per la revoca dell’atto di trasferimento. Mantenimento ex coniuge. La determinazione dell’ammontare dell’assegno di mantenimento da parte del giudice è finalizzata a garantire al beneficiario un tenore di vita il più possibile analogo alle condizioni di vita godute in corso di matrimonio. Il fondo patrimoniale e la sua opponibilità. Il problema della doppia trascrizione: nei registri immobiliari, ai sensi dell’art. 2647 c.c. e a margine dell’atto di matrimonio, a norma dell’art. 162, comma quarto, c.c. La trascrizione del fondo patrimoniale, a norma dell’art. 162 c.c., è determinante per la sua opponibilità ai terzi. La cessazione del fondo patrimoniale nel caso di mancato intervento della sentenza di divorzio Della possibilità per il terzo creditore di iscrivere ipoteca sui beni costituiti in fondo patrimoniale nel solo caso di inadempimento di una obbligazione assunta per esigenze familiari 92 95 103 116 120 130 137 145 148 159 167 178 188 192 VII SEZIONE III - SUCCESSIONI E DONAZIONI TRACCIA 9 PARERE 20 PARERE 21 PARERE 22 SEZIONE IV TRACCIA 10 PARERE 23 PARERE 24 TRACCIA 11 PARERE 25 PARERE 26 TRACCIA 12 PARERE 27 TRACCIA 13 PARERE 28 PARERE 29 PARERE 30 TRACCIA 14 PARERE 31 PARERE 32 VIII Successione legittima e necessaria. Nozione di “quota di legittima” e natura dell’azione di riduzione. 197 L’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario e la conseguente legittimazione ad agire in riduzione. 206 Testamento nullo: nessun risarcimento per gli eredi esclusi. 215 Testamento pubblico annullabile, se il de cuius incapace di intendere e di volere non lo redige in un momento di “lucido intervallo”. 220 - DIRITTI REALI Condominio negli edifici. Il regime dei vizi delle delibere dell’assemblea condominiale e la connessa sanzione dell’invalidità, con particolare riferimento all’ipotesi di omessa comunicazione, a taluno dei condomini, dell’avviso di convocazione dell’assemblea condominiale. Impossibilità a sostituire una delibera condominiale invalida con altra decisione assembleare parimenti viziata. Annullabilità e non nullità delle delibere assembleari inidonee a modificare rapporti sostanziali tra i condomini. La natura giuridica delle obbligazioni condominali tra parziarietà e solidarietà. Le obbligazioni condominiali hanno natura parziaria, salvo diversa volontà espressa dai condomini. Risvolti processuali della negata solidarietà per i debiti condominiali. La modifica/revisione delle tabelle millesimali. L’approvazione o la revisione delle tabelle millesimali sono attività di competenza dell’assemblea e non devono essere approvate all’unanimità, ma è sufficiente la maggioranza qualificata prevista dell’art. 1136 comma 2 c.c. La multiproprietà. In particolare, il diritto di recesso alla luce della disciplina consumeristica (Corte di Giustizia, sentenze del 3 settembre 2009 e del 17 aprile 2008). La quota di multiproprietà deve essere precisamente identificata anche quando inserita nel contratto preliminare di vendita. Nullità del contratto di multiproprietà e relativa azione. Competenza del giudice del luogo in cui è stato stipulato un contratto di multiproprietà, quando siano precisamente individuate le prestazioni principali del rapporto contrattuale sorto all’estero. L’ammissibilità delle garanzie reali atipiche. In particolare, le varie tipologie di pegno. Nel pegno rotativo, l’obbligo della consegna dei beni in garanzia e l’equivalenza del valore con il pegno originario, non sono elementi essenziali per la validità del patto di rotatività ma ne consentono l’opponibilità ai terzi. L’ammissibilità del pegno di cose future 225 230 240 243 250 258 260 265 270 277 287 293 295 302 310 TRACCIA 15 PARERE 33 PARERE 34 TRACCIA 16 PARERE 35 PARERE 36 TRACCIA 17 PARERE 37 PARERE 38 La natura giuridica del diritto e del divieto di sopraelevazione e della relativa indennità (Cass., 12 ottobre 2009, n. 21629; Cass., 7 settembre 2009, n. 19281). In particolare il problema della spettanza dell’indennizzo nel caso di proprietà esclusiva della colonna d’aria e di comunione pro diviso dell’ultimo piano. 312 La clausola contrattuale relativa al divieto di sopraelevazione costituisce una “servitus altius non tollendi”. 319 Il divieto di sopraelevazione è riferibile non solo alla debolezza della struttura sottostante ma anche ai potenziali rischi sismici collegati al territorio in cui ricade la nuova elevazione. 327 I limiti legali alla proprietà e la tutela del proprietario contro le immissioni. In particolare, i rapporti tra l’art. 844 c.c. e la legislazione speciale in materia di inquinamento, nonché l’applicabilità della suddetta norma a tutela del diritto alla salute. 330 La lettura costituzionalmente orientata dell’art. 844 comma 2 c.c. valorizza la tutela dei diritti alla salute ed a una normale qualità della vita come preminenti rispetto alle esigenze della produzione. 336 Il bilanciamento dei contrapposti interessi nella valutazione della nocività delle immissioni. 345 Le aree destinate a parcheggio. In particolare la natura giuridica del vincolo ed il regime di circolazione (Cass. n. 21003/2008; Cass. n.29344/ 2008), nonché il problema della configurabilità, nel nostro ordinamento, di una servitù di parcheggio e delle modalità di tutela del condomino che utilizza un’area condominiale ai fini di parcheggio (Cass. n. 20409 del 2009). 348 Natura soggettiva del vincolo delle aree destinate a parcheggio: norma di relazione nei rapporti privatistici e norma di azione nei rapporti con la P.A. 356 Indennità per il diritto d’uso dello spazio destinato a parcheggio condominiale: i tempi di prescrizione per la richiesta. 363 SEZIONE V - LE OBBLIGAZIONI TRACCIA 18 PARERE 39 PARERE 40 TRACCIA 19 PARERE 41 PARERE 42 Inadempimento dell’obbligazione e prova del maggior danno ex art. 1224 c.c. 369 Qualunque creditore che lamenti il maggior danno subito è tenuto a offrirne la prova, anche quando sia un imprenditore. 378 L’inflazione monetaria, pur limitando la domanda risarcitoria del creditore, attribuisce al medesimo, soddisfatto non puntualmente, il diritto ad aver riconosciuto il maggior danno subito derivante dagli effetti depauperativi legati all’andamento della moneta. 386 Le garanzie personali atipiche: dalla fideiussione solve et repete al contratto autonomo di garanzia. 389 La clausola di pagamento a prima richiesta e senza eccezioni qualifica la fideiussione assicurativa come contratto autonomo di garanzia. 399 La determinazione dell’importo massimo garantito, in caso di fideiussione omnibus, introduce nell’ordinamento un principio di IX TRACCIA 20 PARERE 43 PARERE 44 SEZIONE VI TRACCIA 21 PARERE 45 PARERE 46 PARERE 47 TRACCIA 22 PARERE 48 PARERE 49 TRACCIA 23 PARERE 50 PARERE 51 TRACCIA 24 PARERE 52 PARERE 53 X garanzia e di ordine pubblico economico. 410 Divieto del patto commissorio ed alienazioni in garanzia, con particolare riferimento ai meccanismi operativi della c.d. vendita a scopo di garanzia ed ai limiti di liceità del contratto di sale and lease back. 414 Il sale and lease back si configura come un’operazione economica complessa, con autonomia strutturale e funzionale, che non può essere qualificata, ex ante, come una fattispecie negoziale fraudolenta, ai sensi dell’art. 1344 e 2744 c.c. 427 Estensibilità del divieto di patto commissorio alle operazioni negoziali apparentemente lecite ma in concreto dirette a violare il divieto sancito dall’art. 2744 c.c.. 434 I CONTRATTI Autonomia privata e causa: evoluzione giurisprudenziale ed ipotesi applicative. Si esaminino i rapporti tra presupposizione, impossibilità sopravvenuta e sopravvenuta impossibilità di utilizzazione della prestazione. In particolare il c.d. contratto di package. Nel contratto di viaggio “tutto compreso”, la fruizione delle attrattive ambientali, artistiche e storiche della meta prescelta, costituisce parte essenziale a carico del tour operator. La gravità dell’inadempimento nel giudizio di risoluzione del contratto La presupposizione, come condizione essenziale anche se non espressa specificamente, si applica anche al contratto di locazione, presupponente una futura vendita, quando i contraenti avessero manifestato una volontà in tale senso. Caparra confirmatoria, caparra penitenziale e clausola penale, differenze strutturali e risvolti procedurali. (Cass., Sez. Un., n. 553/2009). Impossibilità per il contraente non inadempiente, che abbia agito per la risoluzione del contratto ed il risarcimento del danno, di ottenere, in appello, la declaratoria di intervenuto recesso con ritenzione della caparra. Le finalità della caparra confirmatoria a fronte dell’esercizio del diritto di recesso. Anatocismo e capitalizzazione trimestrale degli interessi. Anatocismo e prescrizione Commissione di massimo scoperto, anatocismo ed interessi superiori al tasso soglia. Commissione di massimo scoperto e interessi usurari La nullità delle clausole di commissione di massimo scoperto, rinvio agli usi su piazza e anatocismo, non determinano automaticamente la nullità della transazione intervenuta sul medesimo contratto. La clausola di commissione di massimo scoperto è apponibile al contratto, in ossequio al principio di autonomia negoziale, solo quando le parti abbiano previsto ed esteriorizzato modalità obiettive ed idonee a garantirne la conoscibilità e la determinabilità. 439 446 465 470 473 479 499 502 509 515 523 530 535 TRACCIA 25 PARERE 54 PARERE 55 PARERE 56 TRACCIA 26 PARERE 57 PARERE 58 PARERE 59 TRACCIA 27 PARERE 60 PARERE 61 TRACCIA 28 PARERE 62 PARERE 63 TRACCIA 29 PARERE 64 La natura giuridica del contratto preliminare e le sue molteplici prospettive applicative. In particolare, il preliminare di vendita di cosa altrui, il contratto preliminare con effetti anticipati (Cass., Sez. Un., 27 marzo 2008, n. 7930) e l’ipotesi del recesso del promittente acquirente nei casi in cui l’immobile promesso in vendita sia gravato da pregiudiziali (Cass. civ. sez. II 24 marzo 2010 n. 7062). Il promissario acquirente può legittimamente recedere dal contratto preliminare di vendita quando il bene oggetto di alienazione non sia rispondente alle caratteristiche promesse. Risoluzione parziale del contratto preliminare. Soccombenza del credito privilegiato del promissario acquirente rispetto ai crediti ipotecari precedenti. Gli obblighi di informazione e la responsabilità dell’intermediario finanziario. Se l’investitore danneggiato fornisce la prova della condotta illecita del promotore finanziario, l’intermediario, a sua volta, è tenuto a provare che la condotta dell’investitore ha agevolato le conseguenze dannose prodotte dall’investimento. E’ nulla l’offerta fuori sede di prodotti finanziari se il contratto non prevede il diritto di recesso del consumatore Responsabilità extracontrattuale della banca che abbia agevolato l’attività del promotore finanziario, per gli illeciti da questi commessi nei confronti del terzo in buona fede. Precisate le nozioni di consumatore e di buona fede alla luce del nuovo codice del consumo, si esaminino la sorte delle clausole abusive e la sorte del contratto contenente tali clausole. Le ipotesi applicative della clausola di regolazione del premio e della clausola claims made. Nei contratti con i consumatori, ai sensi dell’art. 1469 bis commi 1 e 3 c.c., si considerano abusive le clausole che determinano un significativo squilibrio negoziale a vantaggio del professionista. L’obbligo dell’assicurato di pagamento del maggior premio in presenza di elementi di variabilità. I limiti del sindacato giudiziale sull’equilibrio contrattuale, con riguardo, in particolare, alle clausole abusive, ai contratti usurari, al contratto di subfornitura ed alla clausola penale. I limiti della rilevabilità d’ufficio della nullità e della eccezione di interruzione della prescrizione. La transazione, al pari di ogni altro contratto, è soggetta al potere giurisdizionale di riduzione della clausola penale manifestamente eccessiva. La rescissione del contratto per lesione, derivante da una sostanziale sproporzione sinallagmatica, è ammissibile solo in presenza dei presupposti di legge tassativamente individuati. L’azione revocatoria ordinaria e fallimentare: ipotesi applicative (credito litigioso, pagamento di debiti scaduti, credito privilegiato, monopolista legale e fondo patrimoniale). Il coordinamento processuale fra le due azioni. La disciplina prevista per la revocatoria ordinaria, ai sensi dell’art. 2901 538 548 559 566 569 579 587 591 594 605 611 614 627 633 636 XI PARERE 65 SEZIONE VII TRACCIA 30 PARERE 66 PARERE 67 PARERE 68 TRACCIA 31 PARERE 69 PARERE 70 PARERE 71 PARERE 72 PARERE 73 TRACCIA 32 PARERE 74 PARERE 75 TRACCIA 33 PARERE 76 XII c.c., poiché fondata su criteri di razionalità ed equità, trova applicazione anche nella revocatoria fallimentare. L’azione revocatoria del curatore fallimentare, ai sensi dell’art. 66, comma 2, L. fall., nei confronti dei terzi aventi causa del primo acquirente del fallito, presupponente l’esercizio della revocatoria fallimentare, consiste in una azione revocatoria ordinaria attivabile solo in caso di sussistenza dei presupposti dell’art. 67 L. fall. 648 655 - RESPONSABILITÀ CIVILE Consenso informato e responsabilità medica. Al fine di dimostrare, in giudizio, la manifestazione del necessario consenso informato, il medico deve dar prova di aver fornito adeguata informazione circa l’effettuando intervento. Responsabilità del sanitario in caso di omessa informazione sulle possibili malformazioni del nascituro, derivanti dalla somministrazione di farmaci teratogeni. Responsabilità del medico e della struttura sanitaria. Il danno da emotrasfusione e la violazione del diritto all’autodeterminazione terapeutica. Il danno non patrimoniale: dalla qualificazione giuridica alle nuove frontiere applicative. L’utilità della discussa figura del c.d. danno esistenziale. Il giudice, per determinare l’ammontare del danno biologico e morale a favore degli eredi, per la morte del congiunto, avvenuta a breve distanza dall’evento lesivo, deve tenere conto dell’invalidità totale del soggetto leso, privato delle condizioni biologiche di sopravvivenza. Nel giudizio promosso dal soggetto danneggiato da un incidente stradale nei confronti dell'assicuratore, la confessione del conducente non proprietario , ha valore di piena prova nei confronti del confidente medesimo Il risarcimento del danno non patrimoniale è dovuto, nelle ipotesi di superamento del livello di tollerabilità, nel caso in cui il pregiudizio non sia irrisorio o futile. Le immissioni intollerabili ed il rimedio del danno non patrimoniale. La riduzione della capacità lavorativa di chi svolge un’attività domestica, in quanto suscettibile di valutazione economica, determina il diritto al risarcimento del danno anche di natura patrimoniale. Responsabilità dell’avvocato La responsabilità professionale dell’avvocato presuppone la prova della perdita di ciance di ottenere un risultato positivo da parte del cliente Quando l’avvocato omette un’attività difensiva dovuta non va esente da responsabilità per tutta la durata del giudizio derivante dal mandato difensivo originario Danno da pubblicità ingannevole. Il caso delle «sigarette light». Il segno distintivo “light”, sul pacchetto di sigarette, può integrare gli 661 675 682 685 688 697 707 713 715 717 721 729 735 739 TRACCIA 34 PARERE 77 TRACCIA 35 PARERE 78 estremi di fatto produttivo di un danno ingiusto e risarcibile indipendentemente da una specifica disposizione o di un provvedimento che vieti l’espressione impiegata. La responsabilità extracontrattuale dello Stato per ritardata o mancata attuazione della direttiva comunitaria. La responsabilità dello Stato-legislatore per tardiva attuazione di direttiva comunitaria. L’arricchimento senza causa. L’arricchimento senza giusta causa: dall’ipotesi ordinaria a quella “speciale” riguardante la P.A. 747 759 768 777 784 PARTE SECONDA TECNICHE DI REDAZIONE 795 XIII