Disturbi D‟ansia DPNFB Università di Pisa Classificazione dei Disturbi d'Ansia (DSM-IV-TR) Disturbo di Panico con/senza Agorafobia Agorafobia in assenza di Disturbo di panico Fobia Specifica Fobia Sociale Disturbo Ossessivo-Compulsivo Disturbo Post-traumatico da Stress Disturbo Acuto da Stress Disturbo d’Ansia Generalizzato Disturbo d’Ansia dovuta a C.M.G. Disturbo d’Ansia Indotto da sostanze Disturbo d’Ansia N.A.S. Ansia - stato emotivo a contenuto spiacevole, associato ad una condizione di allarme e di paura in assenza di un pericolo reale - attesa apprensiva, con anticipazione pessimistica di eventi negativi -”paura senza oggetto” Fobia paura di una situazione o di un oggetto, immotivata o sproporzionata rispetto al pericolo reale rappresentato da essi e tale da sfuggire al controllo del soggetto Disturbo da Attacchi di Panico Disturbo da Attacchi di Panico ‘ Si caratterizza per il ricorrere di stati d’ansia acuti ad insorgenza improvvisa e di breve durata assai difformi per intensità e per caratteristiche fenomeniche’ Disturbo da Attacchi di panico: Epidemiologia Prevalenza 1,5-5% (DAP) 3-5,6% (AP) Donne/Uomini 2-3/1 Età media 15-35 anni Disturbo da attacchi di panico Attacchi di panico Ansia anticipatoria Evitamento Attacchi di Panico: manifestazioni somatiche Sensazioni di caldo e di freddo Dolore precordiale, oppressione toracica, sensazione di soffocare… Sensazioni vertiginose Nausea, crampi e dolori addominali Parestesie Cefalea Tachicardia, sudorazione, polipnea, inspirazioni forzate Aumento della PA sistolica Tremori ……. Attacchi di Panico: manifestazioni psicosensoriali Derealizzazione, sensazione di 'jamais vù' Modificazioni dell'intensità luminosa Modificazioni dell'intensità uditiva Sensazione epigastrica tipo ‘aura’ Depersonalizzazione Sensazioni vestibolari Accelerazione del corso del pensiero Modificazione percettiva delle distanze Rallentamento della nozione del tempo Attacchi di Panico: manifestazioni soggettive Sensazione di malessere Sensazione di annientamento Sensazione di catastrofe imminente Paura di morire Paura di perdere coscienza Paura di impazzire Paura di perdere il controllo Paura di provocare disastri Paura di attirare l'attenzione Attacchi di Panico: manifestazioni comportamentali Mantenimento dell'autocontrollo Interruzione delle attività svolte Fuga dal luogo o dalla situazione Raramente atti incontrollati e pericolosi Fenomeni critici, intercritici e post-critici Attacchi di panico maggiori Attacchi di panico minori - numero limitato di sintomi - ridotta intensità della sintomatologia Attacchi di panico atipici Sintomatologia post-critica ed intercritica Attacchi di Panico Atipici Sintomi a carattere parossistico o persistente - confusione o stordimento - sentirsi disorientato - sensazione di camminare sulla gommapiuma - gambe rigide - disagio in presenza di prospettive indefinite - intolleranza a luci, rumori, profumi - disagio in ambienti caldo-umidi - sentirsi sul punto di perdere il controllo - disagio al buio - attacchi di panico 'non fearful' (40%) - sensazione di perdere la vista o l'udito per alcuni secondi - sentirsi 'come se si fosse rotto qualcosa nel cervello o nel corpo' - Comparsa dei sintomi di panico durante il sonno Aspetti clinici -Modalità di insorgenza: -AP situazionali -AP spontanei (“a ciel sereno”) -Condotte di evitamento -Ansia anticipatoria -Bisogno di un compagno accompagnatore -Ricerca di assistenza medica Ansia Anticipatoria - Situazione scatenante - Svenire davanti agli altri - Perdere il controllo/impazzire - Avere un attacco di cuore/morire - Fobofobia/paura di un nuovo attacco Evitamento (o auto-esposizione forzata) -Restare da solo in casa o uscire da solo -Viaggiare da solo -Spazi aperti o chiusi -Performance Meetings) pubbliche (Parlare in pubblico, -Altri posti o situazioni (Ospedale, Dentista, File, Ristoranti , Attività sessuale, Nuotare, medicazioni con anestesia) Profilo dell‟episodio livello Attacco di panico spontaneo 10 Episodio di ansia anticipatoria 0 0 1 2 3 D.W. Sheehan, 1983 4 5 minuti 30 40 50 60 10 Profilo dell‟episodio livello Attacco di panico situazionale 10 Episodio di ansia anticipatoria 0 0 1 2 3 D.W. Sheehan, 1983 4 5 minuti 30 40 50 60 Disturbo da Attacchi di Panico: Trattamento Farmacologico BDZ (diazepam, alprazolam..) SSRI (paroxetina, citalopram, sertralina..) TCI (imipramina, trimipramina…) Fobia Sociale Fobia Sociale ‘......La paura fondamentale degli esseri umani è basata sul timore primitivo del rifiuto che porta all'abbandono da parte del gruppo.... La paura di essere criticati o disapprovati, di essere considerati di scarso valore per la società e di conseguenza rifiutati, diventa paura di essere scacciati.....' tratto da " La paura degli altri " di J. Marshall Longanesi Editori Fobia Sociale: Definizione ‘....paura ed evitamento di situazioni nelle quali l'individuo è esposto al giudizio degli altri, per il timore di apparire imbarazzato, ridicolo, incapace, goffo o di agire in modo inopportuno ed umiliante.....’ Cassano, Perugi, 1992 Fobia Sociale “.....In studio non ho problemi a parlare, ma a quelle maledette cene ho il terrore di fare o dire qualcosa di imbarazzante.…..di rovesciare qualcosa, inciampare, mandare un boccone di traverso......Ho paura di rendermi ridicolo....... Sudo, tremo, arrossisco .…” Fobia Sociale: Performance e situazioni che provocano disagio Telefonare in pubblico Mangiare o bere in locali pubblici Prendere la parola o svolgere attività di fronte ad un pubblico Lavorare quando si è osservati Scrivere quando si è osservati Urinare nei bagni pubblici Entrare in una stanza quando tutti sono già seduti Parlare ad un convegno o sostenere un esame Esprimere disaccordo a persone poco conosciute Fare una relazione ad un gruppo di persone Tentare di conoscere qualcuno Partecipare ad incontri di piccoli gruppi Fobia Sociale: Performance e situazioni che provocano disagio Parlare a persone autorevoli Andare ad un ricevimento Avvicinare persone dell‟altro sesso Parlare con persone poco conosciute Incontrare estranei Essere al centro dell‟attenzione Guardare negli occhi persone poco conosciute Restituire merce ad un negozio Dare un ricevimento Resistere alle pressioni di un venditore Fobia Sociale: Forme cliniche FS specifica FS generalizzata FS primaria FS secondaria Fobia Sociale: Quadro Clinico (1) Disagio nelle situazioni interpersonali Incapacità di controllare le proprie reazioni emotive Ipervalutazione del giudizio degli altri Paura di apparire ridicolo e di comportarsi in maniera inadeguata Timore sproporzionato rispetto alla reale entità delle situazioni da affrontare Fobia Sociale: Quadro Clinico (2) Timore di essere osservati, di divenire oggetto di scherno da parte degli altri Le difficoltà di stabilire rapporti interpersonali e sociali sono vissute in modo egodistonico Elevazione dei livelli d'ansia Evitamento delle situazioni o delle performance che provocano disagio Fobia Sociale: Quadro clinico (3) Manifestazioni Neurovegetative - palpitazioni - vertigini - rossore - tremori - sudorazione - vampate di caldo Fobia Sociale: Epidemiologia (DSM IV) Prevalenza (6 mesi) 0.9 - 2.5% F/M 1: 1 Età di insorgenza 15 - 25 Fobia Sociale: Decorso La fobia sociale tende ad assumere un decorso cronico, progressivamente invalidante, senza remissioni spontanee. Fobia Sociale: Complicanze Abuso di sostanze (BDZ, analgesici, caffeina, nicotina etc.): 2.3% Abuso di Alcool: 21.5% Condotte autolesive Depressione: 28.5% Fobia Sociale: Trattamento farmacologico SSRI BDZ IMAO,RIMA β-Bloccanti Disturbo da Ansia Generalizzata (GAD) '...Quando sento la sirena di un‟autoambulanza penso subito che sia accaduta una disgrazia a uno dei miei cari...' '...Ho vietato a mio figlio di andare a giocare a pallone; sarei stata troppo male al pensiero che potesse farsi del male...' '...Non riesco a rilassarmi, sono continuamente preoccupato per qualcosa. La sera non riesco a prendere sonno fino a quando non sono rincasati i miei figli che ormai sono grandi...' 'Uno degli uomini più in vista della città mi raccontava che aveva redatto una lista dei cinquanta avvenimenti che aveva più temuto accadessero negli ultimi 10 anni ... ...ebbene aveva concluso che sinora nessuno di questi si era verificato, ma il pensiero lo aveva fatto star male come se realmente fossero accaduti ...' Shader, 1989 Disturbo da Ansia Generalizzata „stato di eccessiva e incontrollabile preoccupazione verso molteplici circostanze di vita, con manifestazioni a carico della sfera somatica e cognitiva‟ Disturbo da Ansia Generalizzata Esperienza soggettiva di sensazioni spiacevoli (es. presentimenti) (Lader and Marks, 1971) Preoccupazioni, ruminazioni, insicurezza(Roth and Mounty, 1982) Iperattività del Sistema Nervoso Autonomo (Redmond, 1979) GAD : Epidemiologia Pochi studi con i criteri attuali Incidenza > DAP (6.5% vs 2.4%/ anno) M/F=1/2 Sottodiagnosticato sia nella pratica clinica di base che nella popolazione psichiatrica GAD : Quadro clinico Componente psichica Componente somatica - Apprensione Continua preoccupazione Stato di allarme o ipervigilanza Ridotta concentrazione, disturbi mnesici - Sintomi neurovegetativi non gravi ma persistenti - Disturbi del sonno - Tensione motoria Ipervigilanza Stato d'allerta Sussulti improvvisi Difficoltà di concentrazione Sensazione di essere sul filo del rasoio Insonnia iniziale o sonno con frequenti risvegli Irritabilità Nervosismo Tensione Motoria Tremori Contrazioni muscolari Tensione muscolare Mialgie Irrequietezza ('gambe senza riposo') Facile faticabilità Iperattività Neurovegetativa Polipnea e respiro corto Palpitazioni Mani fredde e sudate Bocca asciutta Senso di testa confusa Digestione lenta e nausea Diarrea Minzione frequente Vampate Nodo alla gola GAD Esordio - Precoce: 'Born in that way' - Sfumato - Collegato ad eventi stressanti Decorso - Andamento protratto - Frequenti complicanze GAD: Complicanze Dipendenza e/o abuso (alcool, BDZ, antalgici…) Demoralizzazione Malattie somatiche associate (ulcera peptica, ipertensione, malattie cardiache) GAD: Diagnosi Differenziale Disturbo d'Ansia Organico Endocrinopatie (per es. Ipertiroidismo) Malattie cardiovascolari, respiratorie, sistemiche Neoplasie, deterioramento mentale Abuso di sostanze (caffeina, stimolanti, BDZ) Farmacoterapie Aspetti Cognitivi ¤ Fonte di pericolo ¤ Capacità di percepire elementi rassicuranti ¤ Sensibilità alla rassicurazione GAD DP Esterna Interna Caratteristiche cliniche Differenziali GAD DP Esordio Graduale Improvviso Decorso Continuo Fasico Fenomenica Ansiosa Persistente Critica ManifestazioniNeurovegetative Gastroenteriche Cardiorespiratorie Intensità Minore Maggiore Richiesta d'aiuto Rara Frequente Evitamento Assente Frequente GAD: Trattamento Farmacologico BDZ TCA Trazodone SSRI Beta-bloccanti Buspirone (Richels e Coll., 1982, Cohn e Coll., 1986) Gepirone (Csanolosi e Coll., 1987) Ipsapirone (Borison e Coll., 1990) GAD: Trattamento non farmacologico Tecniche di Rilassamento Training Autogeno EMG biofeedback Ipnosi Terapia Cognitivo-Comportamentale Psicoterapia di sostegno Forme di meditazione trascendentale non religiose Disturbo Post-Traumatico da Stress Disturbo post-traumatico da Stress Definizione: Il DPTS è caratterizzato da sintomi di sofferenza psichica che insorgono in seguito all'esposizione ad un evento stressante: oggettivamente molto grave non comune per l'esperienza umana con minaccia per la vita propria, dei propri cari o di persone vicine Disturbo post-traumatico da Stress Iter storico: Nevrosi traumatiche Nevrosi di guerra Nevrosi da combattimento Sindrome da campo di concentramento Disturbo post-traumatico da Stress Incidenza nella popolazione generale: 0,5-1% Prevalenza del DPTS in vari gruppi: Soggetti esposti ad inondazione Soggetti esposti all'eruzione del monte S. Elena Ex prigionieri II guerra mondiale Reduci americani dal Vietnam Profughi cambogiani rifugiati in U.S.A. Sopravvissuti a campi di concentramento nazisti 5% 3.3% 67% 26% 50% 85% Disturbo post-traumatico da Stress Eventi causa di DPTS √ prigionia √ tortura √ deportazione √ campi di concentramento √ situazioni di guerra √ esposizione a combattimento √ esposizione a bombardamenti √ disastri naturali (terremoti, tifoni, alluvioni) √ disastri aerei e dei trasporti Disturbo post-traumatico da Stress Eventi causa di DPTS √ gravi incendi √ disastri ed incendi industriali √ incendi a centrali nucleari √ incendi e distruzione di locali pubblici √ attentati ed azioni terroristiche √ rapimenti e sequestri √ rapine √ stupro √ gravi violenze fisiche √ gravi incidenti stradali Disturbo post-traumatico da Stress Insorgenza: acuta, immediatamente dopo l'esposizione al trauma ritardata, settimane o mesi dopo il trauma Disturbo post-traumatico da Stress Quadro clinico: Sintomi di tipo 'positivo‘ - sofferenza legata al rivivere attuale del trauma - sogni angosciosi e ricorrenti dell'evento - illusioni - allucinazioni - flashback fino a stati dissociativi - iperarousal - difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno - esagerate reazioni di allerta agli stimoli - difficoltà a concentrarsi - irritabilità Disturbo post-traumatico da Stress Quadro clinico: Sintomi di tipo 'negativo' - intorpidimento - insensibilità o paralisi ('numbing') emozionale - paralisi affettiva - evitamento di stimoli che ricordano il trauma fino all'amnesia psicogena - diminuzione degli interessi - alterazione dei rapporti interpersonali - distacco, estraniamento dagli altri - riduzione delle capacità affettive - riduzione della libido - inibizione della capacità di infuturazione Disturbo post-traumatico da Stress Profilo medio dei sintomi riportati da soggetti con diagnosi di DPTS in una comunità esposta all'eruzione del vulcano S. Elena del 1980 perdita libido colpa evitamento agitazione perdita appetito fatica pensieri di morte apprensione tensione motoria ipervigilanza iperattività neuroveg. difficoltà a concentrarsi paralisi emozionale pensieri intrusivi insonnia 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 % Disturbo post-traumatico da Stress Diagnosi: Presenza di un evento stressante, traumatico, al di fuori della comune esperienza umana. Sintomi di tipo intrusivo con riesperienza del trauma. Sintomi di evitamento e/o paralisi emozionale Sintomi persistenti di aumentato arousal durata dei sintomi di almeno 1 mese Disturbo post-traumatico da Stress Diagnosi differenziale: - Disturbi d'adattamento √ eventi più comuni e di minore gravità oggettiva √ durata del disturbo inferiore ai 6 mesi √ mancano sintomi quali pensieri intrusivi, riesperienza del trauma, evitamento. - Disturbo d'ansia generalizzata √ in comune vi sono i segni di iperreattività vegetativa e motoria √ mancano sintomi quali pensieri intrusivi, riesperienza del trauma, evitamento. - Depressione - Distimia Disturbo post-traumatico da Stress Comorbidità di Asse I: √ Abuso di alcool √ Dipendenza da alcool √ Abuso di altre sostanze √ Disturbo distimico √ Depressione maggiore √ Schizofrenia √ Disturbo d'adattamento √ Disturbi Bipolari 23.3 % 13.1 % 18.4 % 9.7 % 9.3 % 5.4 % 5.4 % 1.3 % Disturbo post-traumatico da Stress Comorbidità di Asse II: √ Personalità borderline √ P. Antisociale √ P. Istrionica √ P. dipendente √ P. Paranoide 5.8 % 2.4 % 2.1 % 1.5 % 1.3 % Disturbo post-traumatico da Stress Decorso: acuto: - durata < 3 mesi cronico: - durata > 3 mesi - frequente sviluppo di complicanze (Depressione, Abuso di alcool o altre sostanze) Disturbo post-traumatico da Stress Prognosi: Fattori di prognosi favorevole Fattori di prognosi sfavorevole -eventi di minore gravità oggettiva - eventi di gravità estrema - insorgenza entro 6 mesi dal trauma - durata dei sintomi < 6 mesi - buon supporto sociale - assenza di lesioni fisiche - buon adattamento preesistente - insorgenza dopo 6 mesi - durata dei sintomi > 6 mesi - scarso supporto sociale - lesioni o malattie fisiche - disturbi preesistenti Disturbo post-traumatico da Stress Terapia farmacologica: - SSRI (sertralina) - TCA ( imipramina, amitriptilina) - IMAO (fenelzina, tranilcipromina) - Beta bloccanti - BDZ - Neurolettici - Litio - Carbamazepina Disturbo Ossessivo-Compulsivo DOC: definizione Disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni ricorrenti, sufficientemente gravi da costituire una notevole perdita di tempo (almeno 1 ora al giorno) o da causare disagio marcato o interferenza significativa con il normale funzionamento sociale e lavorativo del soggetto. OSSESSIONI Idee, pensieri, immagini o impulsi persistenti non prodotti volontariamente, che invadono la coscienza, che sono privi di senso, sgradevoli e che il soggetto tenta di ignorare o sopprimere DOC: Ossessioni • Sporco • Contaminazione (germi, escrementi, liquido seminale, radiazioni etc.) • Aggressività auto o eterodiretta • Ossessioni dubitative (chiusura delle serrature, del gas, luce acqua etc.) • Ossessioni numeriche (calcoli matematici, date etc.) • Ossessioni sessuali (proposte sessuali, impulsi incestuosi, fantasie di stupro, omosessualità etc.) • Ossessioni religiose (idee di commettere peccati, bestemmie, gesti sacrileghi etc.) • Ossessioni filosofico-esistenziali (essenza e perchè del mondo, esistenza di Dio etc.) COMPULSIONI Comportamenti ripetitivi apparentemente finalizzati o atti mentali, messi in atto secondo certe regole o in maniera stereotipata DOC: Rituali • Pulizia • Ordine • Simmetria • Numerici DOC: Epidemiologia Prevalenza nella popolazione generale: 2-3% Prevalenza nella popolazione psichiatrica: 1% DOC: Forme Cliniche • Ossessioni di contaminazione associate a rituali di pulizia • Ossessioni di dubbio associate a rituali di controllo • Ossessioni di simmetria associate a rituali di ordine e numerici • Lentezza ossessiva primaria • Pensiero magico RESISTENZA Sforzo volontario attuato contro ossessioni e le compulsioni le Bassi livelli di resistenza sono spesso correlati con una maggiore gravità del disturbo INTERFERENZA Disagio dovuto alle ossessioni e alle compulsioni Possibili conseguenze negative sull'adattamento socio-lavorativo INSIGHT: Consapevolezza dei sintomi/segni Attribuzione dei sintomi/segni al disturbo DOC: Fattori che possono influenzare l'evoluzione • Scarsa adesione al trattamento • Esordio precoce ed insidioso • Decorso ingravescente • Trauma in epoca perinatale • Familiarità DOC: Diagnosi Differenziale Depressione Maggiore Ruminazioni e non vere ossessioni Evoluzione episodica Esordio più tardivo Schizofrenia Comportamenti stereotipati Assenza di resistenza Convinzione, non dubbio patologico Tourette Sintomi automatici Possibile associazione (45-75%) D.Controllo impulsi Piacere legato all‟attività, assente in una vera compulsione DOC:Trattamento Terapia Farmacologica • TCI (clomipramina,…) • SSRI (fluvoxamina, fluoxetina, sertralina, paroxetina,…) Psicoterapia • Psicoterapia cognitivo-comportamentale Terapia del DOC: Fase iniziale: 1-2 settimane mg/die CLOMIPRAMINA 50 - 100 FLUVOXAMINA 50 FLUOXETINA 20 PAROXETINA 20 SERTRALINA 50 Terapia del DOC: fase terapeutica (1-6 mesi) mg/die CLOMIPRAMINA 300 - 400 FLUVOXAMINA 150 - 300 FLUOXETINA 60 - 80 PAROXETINA 60 - 80 SERTRALINA 50 - 200 Terapia del DOC: fase di mantenimento (1-3 anni) mg/die CLOMIPRAMINA 50 - 100 FLUVOXAMINA 100 - 150 FLUOXETINA 20 - 40 PAROXETINA 20 - 40 SERTRALINA 50 Fobie Semplici o Specifiche Fobie Semplici condizioni psicopatologiche caratterizzate dalla paura irrazionale di un oggetto o di una situazione specifici Fobia specifica Animali Sangue, ferite, aghi Altezze Temporali e agenti atmosferici Alimenti Spazi (pseudoagorafobia) Fobia specifica: Quadro Clinico Paura marcata e persistente di oggetti o situazioni chiaramente discernibili, circoscritte L‟esposizione allo stimolo fobico provoca quasi invariabilmente un‟immediata risposta ansiosa Il paziente riconosce che questa paura è eccessiva (non sempre nei bambini) Fobia specifica: Quadro Clinico Lo stimolo fobico è solitamente evitato o sopportato nel timore Evitamento, paura e ansia anticipatoria interferiscono significativamente con l‟adattamento socio-lavorativo del soggetto Fobia specifica:Epidemiologia Prevalenza lifetime: 7,2-11,3% Età di Insorgenza: picco nell‟infanzia e verso i 25 anni. Distribuzione per sesso: F/M = 2:1 Fobia degli Animali: F/M = 8:1 Fobia del proprio sangue: F/M = 1:1 Fobia specifica: diagnosi differenziale Le fobie specifiche differiscono dalla maggior parte degli altri disturbi d‟ansia per i livelli dell‟ansia intercorrente. Gli individui con fobia specifica non presentano ansia pervasiva: la loro paura è limitata a oggetti o situazioni specifici e circoscritti. Fobie Semplici: Terapia Tecniche Comportamentali: -Desensibilizzazione sistematica -Esposizione massiva (flooding) -Esposizione in vivo -Esposizione in immaginazione -Partecipant modelling ed rinforzato. esercizio