a/r milano05-27/12/2002 www.riccardopocci.com 062712 2002 ABC MILANO www.abcmilano.it arte contemporanea a/r ABC MILANO www.abcmilano.it arte contemporanea a/r biogra fia Nel 2001 è primo classificato al concorso di Incisione Newmann & Asociados di Buenos Aires. Espone le Tre Storie in xilografia alla Tavernetta di Campiglia Marittima (LI), cosí come al Quartiere Latino. Viene rinnovata la borsa di studio di Pittura, Incisione y Dottorato in Estetica dai Ministeri dell’ Educazione Argentino e degli Affari Esteri Italiano. Ottiene il Secondo premio ed una menzione speciale al Premio ASOCIACIÓN ALSURO per il Libro d’ Artista Tre Storie (Buenos Aires). Espone a La Cigale di Buenos Aires nei mesi di agosto e settembre. Espone alla collettiva Papel Estampa organizzato dalla omonima rivista specifica per l’ Incisione, a La casa del arte de Belgrano (Buenos Aires). Partecipa ed espone nel Gran Premio d Disegno e Incisione a La Casa del Arte de Haedo (Buenos Aires), dove riceve il Gran Premio de Honor. Partecipa alla collettiva 42 artisti contro la povertà e pubblica una opera nel relativo catalogo al Centro Culturale della Cooperazione Maipú 73 di Buenos Aires. Espone nella personale La Reina de Constitucion Viene pubblicata una xilografia nella rivista di Arte e Società SurVersión di Buenos Aires. Una opera passa ad essere parte integrante della collezione della Cancelleria Argentina ed esposta permanentemente nella sede della stessa Cancelleria. I ripetuti disordini e la mancata riscossione di due mesi di borsa a causa del congelamento dei conti bancari lo obbligano al rientro in Italia. Nel 2002 fa rientro in Italia, vive e lavora a Milano. Viene selezionato come finalista nel concorso Agazzi Ars con un acquerello della serie Constitucion. Espone in una collettiva alla Galleria ABC e collabora con la Galleria Antonio Battaglia, entrambe di Milano. Espone alla Tavernetta di Campiglia Marittima, al Quartiere Latino, Sox, Chattanooga (GR) di follonica. Espone la serie di Collage Quaderno Argentino al Nano Verde, nel Parco della Sterpaia di Piombino (LI). Collabora con lo studio grafico Aerostatonet. Presente nella rete con il sito www.riccardopocci.com, in collaborazione con www.electicbass.it, www.lagalerie.fr, www.net-art.it. biogra fia Nato il 26 Aprile 1972 a Piombino (Livorno) - Italia Nel 1990 frequenta l’ Istituto Statale d’ Arte di Pisa e consegue il Diploma di Maestro d’ Arte come disegnatore d’ Architettura e Arredamento. Nel 1993 si iscrive all’ Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1996 partecipa ad una esposizione di giovani incisori a Bergamo rappresentando l’ Accademia di Firenze. Espone in una collettiva con la scuola del titolare Accademico Maurizio Canale alla Galleria Vía Larga di Firenze. Viaggia con una borsa "Erasmus" di 9 mesi a Granada (España). Nel 1997 frequenta la Facoltà di Belle Arti di Granada. Collabora con le Gallerie ARTESA e CARTEL dI Granada e Malaga. Consegue il Diploma di Laurea in Pittura dell’ Academia di Belle Arti di Firenze (110/110). Nel 1998 lavora e vive a Lecco (Italia). introdu zione Nel 1999 Espone nella Sala municipale di Follonica, nel Palazzo Pretorio di Campiglia Marittima, in una collettiva alla Galleria PAZZAGLIA intitolata Fiasco d' artista. Realizza la copertina del cd “Mojito Football Club” del gruppo Bandabardó con Nicola Bertagni. Nel 2000 escono in due delle più importanti riviste italiane sull’ Arte Digitale due articoli che descrivono il lavoro congiunto di Riccardo Pocci e Nicola Bertagni: Computer Arts y Computer Graphics & Publisching. Espone a Cecina (Livorno) e al Castello Pasquini di Castiglioncello nella collettiva QUID. Vince una borsa di studio di 10 mesi al Ministero degli Esteri Italiano ed a partire da aprile frequenta la Facoltà di Belle Arti di La Plata (Argentina) nei corsi di Incisione e Pittura. Frequenta i corsi del primo anno del Dottorato di Estetica e Teoria delle Arti. Espone con la Cattedra di Incisione e Arte Grafica di La Plata al Museo delle Arti Visive Víctor Roverano di Quilmes (Buenos Aires), alla Casa della Cultura di La Plata e alla MostraDemo nella Calle 8. Espone a Buenos Aires al Centro Cultura de la Recoleta. A/R descrive un viaggio lungo due anni a Buenos Aires, Argentina. Nel biennio di inizio millennio si sviluppa questo percorso attraverso progetti grafici e pittorici che si intersecano e si compenetrano tanto da diventare una unica ricerca formale dove la percezione visiva, fondamenti culturali e arcaici multietnici, analisi linguistiche e sociali si fondono in un tutt'uno. A/R è il viaggio completo dentro ad un macromondo composto da microinsiemi che si presenta diviso in storie, le quali, si sviluppano cronologicamente dalla loro nascita al loro parziale esaurimento. constitu cion Serie di inchiostri e Latex su carta da pacchi formata da un testo esplicativo, 6 lavori di grandi dimensioni e 19 lavori più piccoli intitolati “Principi di Architettura”. Ogni lavoro reca la data di esecuzione, titolo, firma e timbro della serie cui appartiene La stazione di Plaza Constitución, situata nella parte sud di Buenos Aires, mi ha visto partire (ed evidentemente anche tornare) tutti i giorni delle settimane passate in Argentina alla volta di La Plata. Questa stazione é confusione, dove la publicitá di prodotti di ogni genere si sovrappone, annullandosi, in ogni spazio utile. Questa stazione é musica tecno-pop senza extasy, un luogo freddo e asettico riscaldato dal fiume sudado della metropolitana, dove il sole rimane un ricordo e l’ acciaio reso lucido dalla luce al neon é l’ unica fonte di calore. La stazione é movimento, motori e rumore, bagni porno-gay disinfettati ad aerosol. É vita nel limbo de la “espera” per andare, per tornare, per cambiare o restare immobili aspettando il giorno dopo e il giorno dopo e quello dopo ancora. Fuori c’é il caos della cittá con i suoi autobús impazziti e 300.000 taxi in gara per accaparrarsi il turista, l’ uomo d’ affari o l’ impiegato nervoso per il ritardo. Dentro c’é la dogana dei barboni e degli invalidi che chiedono ai viaggiatori la tassa per passare la frontiera. Quando parte il treno e inizia il viaggio ho un sospiro di sollievo per il mondo ritrovato ma poi temo per quel che incontreró perché non saró piú protetto da quel micromondo surreale che intontisce e che protegge. Centinaia di muratori paraguayani fanno colazione a “choripan e cerveza” stamattina, io prenderó due facturas al dulce de leche e un cortado con leche fria. Lassú mi si dice che devo fare l’ abbonamento a Cablevision ma non so se lo faró: da quando é morta la principessa Diana non c’ é piú niente da vedere in TV. tutto questo é la stazione di Constitución. É una partenza senza mai partire che non ha mai un arrivo. É l’ idea della stazione stessa. viaggiamo nel nostro mondo piccolissimo e metallico dove un codice a barre si é trasformato nei binari e il treno nel tempo. Constitución é un idea, é metamorfosi, crescita o decrescita, un cambio di stato: una sostanza da solida si fa liquida, da liquida gassosa e cosí via. constitucion sette della mattina inchiostri e latex su carta cm. 200x110 ESPOSIZIONI COLLETTIVE esposi zioni ESPOSIZIONI PERSONALI 08/2002: Quaderno Argentino, Il Nano Verde - Parco della Sterpaia, Piombino (LI) 12/2001: Constituciòn, Centro Cultural de la Cooperaciòn Maipù 73, Buenos Aires, Argentina. 09/2001: Viva gli Sposi, La Cigale, Buenos Aires, Argentina. 05/2001: Tres Historias, La Tavernetta, Campiglia M.ma (Li). 12/2000: La Reina de Constituciòn, San Babila, La Recoleta, Buenos Aires, Argentina. 11/2000: Titeres sin hilos, La Nave de los Sueños, Buenos Aires, Argentina. 02/2000: Viale Vittoria 20, Cecina (Li). 09/1999: A Love Supreme, Palazzo Pretorio, Campiglia M.ma (Livorno). 10/1998: Jazz time, Sox, Follonica (Grosseto). 09/1998: Granada, Quartiere Latino, Follonica (Grosseto). 02/1998: Dell' acquerello e del Jazz, Quartiere Latino, Follonica (Grosseto). 04/2002: Galleria ABC, Milano, Italia. 02/2002: Cancelleria del Governo Argentino, esposizione permanente di una opera presente nei saloni del Palazzo della Cancelleria. 11/2001: 42 Artisti Contro la Povertà (presentazione della rivista e mostra degli artisti appartenenti al Frente Nacional Contra la Pobreza ), Centro Cultural Maipù 73, Buenos Aires, Argentina. 11/2001: La Casa del Arte, Haedo, Buenos Aires, Argentina. 10/2001: Palazzo delle Arti di Belgrano, Buenos Aires, Argentina. 06/2001: Camera dei Deputati della Nazione, Buenos Aires, Argentina. 01/2001: Salòn de Grabado Newmann e Asociados, Buenos Aires, Argentina. 10/2000: Cátedra de Grabado y Arte Impreso, Casa de la Cultura Municipalidad de La Plata, La Plata, Argentina. 09/2000: Cátedra de Grabado y Arte Impreso, Museo de Artes Visual Víctor Roverano, Quilmes, Argentina. 02/2000: Quid, Castello Pasquini, Castiglioncello (Li). 11/1999: Fiasco d' artista, Galería Pazzaglia, Campiglia M.ma (Livorno). 06/1997: Scuola Maurizio Canale, Firenze. 04/1997: Grabados, Galería Artesa, Granada, Spagna. 03/1997: Dedicated to Enry de Cartier-Bresson, Galería Cartel, Málaga, Spagna. 06/1997: Arte Erasmus en granada, Casa De Porras, Granada, Spagna. 05/1995: Incisori delle Accademie d’ Italia , Bergamo. elenco o pere kan ji Serie di acquerelli e latex su carta da pacchi e matrici ad asfalto e latex su cartone, Il progetto è composto globalmente da 33 acquerelli e 73 matrici, è diviso in 4 serie. Ogni matrice ha il timbro corrispondente alla serie, titolo della serie, firma dell’autore Per kanji s' intendono gli ideogrammi giapponesi, cioé quei particolari disegni che formano la scrittura giapponese, che erano in origine ideografie che volevano rapresentare per mezzo di un disegno schematico un oggetto o idea determinata. Il giaponese conserva un sistema di scrittura complicato e apparentemente arcaico pur essendo tra i paesi piú tecnologicamente e industrialmente sviluppati al mondo. Per un' occidentale é molto difficile comprendere la natura di questi simboli ed il loro significato in quanto il sistema di scrittura ideografico crea una predisposizione mentale piú disposta verso l' analisi che non alla sintesi ed al contrario della logica cartesiana, che si basa sulla deduzione, per il giaponese é piú importante l' impressione che i fatti producono. E’ in questo contesto che bisogna leggere questa ricerca, tesa ad individuare un processo cognitivo collegato all’ esperienza data da stimoli visivi e consequente ad essa. Quattro serie di matrici in asfalto e lattex su cartone rappresentano questa ricerca nella forma, nello stile, nel significante e nel significato. Le applicazioni di questa ricerca si riversano su altri progetti (uno su tutti Constitucion) e le sue fondamenta hanno origine nella ricerca grafica dell’ incisione. principi di architettura 7 inchiostri e latex su carta cm. 50,5x50 principi di architettura 9 inchiostri e latex su carta cm. 52,5x47 histo ries Histories è un progetto composto da tre storie, ognuna delle quali è formata da sette xilografie monocromatiche. Le 21 xilografie hanno una tiratura 1/5 come prove d’artista, riportano in basso la numerazione in numeri romani, il titolo e la firma dell’ autore. Ho elaborato questo progetto considerando tutte le magini collegate tra loro da un filo conduttore comune come succede per i personaggi di un racconto. La serie prende il nome dal libro di Collodi ma il Pinocchio a cui faccio riferimento non é naturalmente quello di Walt Disney (anzi, forse é stato per vendicarne l' immortalitá che l' ho preso come tema), ma piuttosto quello raccontato dal libro e dalla serie televisiva di molti anni fa, diretta da Luigi Comencni, che aveva Nino Manfredi e Gina Lollobrigida. Nella risoluzione stilstica delle incisioni mi sono ispirato alla gafica degli anni trenta: bianco e nero, sguardi fissi, languidi impauriti, a volte strafottenti e a volte disinteressati. Le atmosfere somigliano a quelle che si possono ritrovare nelle foto di Sanders. Il mio Pinocchio non é il personaggio di una favola e le sue avventure non sono irreali ma, soprattutto, non sono cosi edificanti. I personaggi che popolano il suo mondo sono io, é mio fratello, mio padre, é gente d’Italia. I burattini siamo noi. Le mie figure, i miei personaggi, diventano stereotipi ma in veritá non sono che rappresentazioni di una realtá diversa dalla nostra: una realtá senza tempo, immobile, in attesa. Non é un' attesa passiva in quanto sembrano scrutarci e valutarci da lontano (nel tempo e nello spazio) portatori di messaggi nascosti e consapevoli della nostra situazione. Cosí non siamo noi a guardare loro ma il contrario. Ci guardano e aspettano, aspettano e guardano. Il me stesso di venti anni fa mi guarda come rimproverandomi di avergli messo quella balena (anche se assomiglia piú a uno squalo) alle spalle ed averlo cosí costretto all' eterna premura. La Balena rappresenta il pensiero contemporaneo: il non-pensiero. La balena sono i fili. La balena é quella forza sconosciuta che modella, sciacqua, rende tonti e un po' figli di puttana, egoisti, arrivisti, buonisti, masochisti,.......isti,......isti. Ci guardano e aspettano. Aspettano e guardano. il gatto e la volpe xilografia 56x76 2001 il grillo xilografia 56x76 2001 q.argen tino Serie di 26 collage su carta. Tutti i lavori sono di piccole dimensioni (45 x 30 circa), sono stati trasportati su tela e successivamente su telaio. Ogni pezzo reca sul retro il timbro della serie corrispondente, la data di esecuzione e la firma dell’ autore. La citazione rivolta ai Quaderni di Goya non è casuale. Goya appuntava nei suoi quaderni le sue impressioni ma anche i preventivi, disegnava copie di figure da affreschi e da tele nel corso dei suoi viaggi. I suoi quaderni sono lo specchio del suo tempo e della sua personalità, dell’ ironia e della satira con la quale descriveva il mondo del suo tempo. Da allora sono passati quattro secoli. Il secolo appena concluso ha rivoluzionato i confini della comunicazione, noi non siamo viandanti fisici ma i media e le informazioni ci guidano con costanza in viaggi virtuali. L’offerta è pressochè illimitata, quindi diventa fondamentale la velocità nella fruizione delle informazioni, da qui l’alleggerimento dei messaggi: più messaggi, meno contenuti, questa è la formula. Subiamo ogni giorno, con disinteresse, una “pittura” del mondo irreale condita di valori e questo trasforma l’informazione in educazione: un micidiale cocktail studiato a tavolino. Si da enfasi al mondo sognato e si sacrifica volutamente l’ informazione del mondo reale per motivi di potere, perché chi controlla l’ informazione può gestire il potere. L’ informazione che dovrebbe essere un patrimonio dell’ umanitá in realtá diventa patrimonio dei pochi che hanno il potere di modificare pensieri,usi e costumi di tutti. Da qui nasce la necessitá di ricostruire un paesaggio diverso utilizzando gli scarti d’ informazione dimenticati dal tempo per farne un altro uso: un quaderno di appunti. eclipse absolute, paraiso dominio collage su carta intelata 45x30 2001 for succerfull living collage su carta intelata 45x30 2001