Argentina Lingua ufficiale: Spagnolo Capitale: Buenos Aires

Argentina
Lingua ufficiale: Spagnolo
Capitale: Buenos Aires
Popolazione:
11,453,725 (metropolitano)
16,6 milioni (inclusa la provincia)
Coordinate: 34°20'S, 58°30'W
Città più grande: Buenos Aires
Altre città principali:
Cordoba (1,2 milioni di abitanti)
Rosario (1,1 milioni di abitanti)
Mendoza (770.000 abitanti)
La Plata (640.000 abitanti)
Tucuman (620.000 abitanti)
Capo di stato: Néstor Kirchner
Confini terrestri: 9,665km
Costa: 4,989km
Superficie: 2.737.000 km2
Popolazione:
- Totale: 39,144,753 (stima 2004)
- Densità: 14.14/km²
Indipendenza:
- Rivoluzione di maggio 25 maggio 1810
- Riconosciuta Dalla Spagna 9 luglio 1816
Giorno nazionale: 25 maggio (rivoluzione)
Religioni: Cattolica romana (~93%); ebrea (~4%); altre (~3%)
Moneta: Peso argentino = 100 centavos
Clima: principalmente temperato; arido a sud-est, subantartico a
sud-ovest.
Terreno: Ricche pianure delle Pampas a nord, gli altopiani di
Patagonia a sud, le Ande sul confine ovest.
Altitudini: Punto più basso: Gran Bajo de San Julián (provincia di
Chubut)
Punto più alto: Cerro Aconcagua 6,960 m.
Risorse naturali:Pianure fertili delle Pampas, piombo, zinco, rame, ferro,
manganese, petrolio, uranio
Uso della terra: Terra arabile: 9%
Raccolti permanenti: 1%
Pascoli permanenti: 52%
Foreste e terreno boscoso: 19%
Altro: 19%
Origine e storia del nome
Il nome argentina deriva dal latino argentum (argento). L’origine di questo nome risale ai
primi viaggi fatti dai conquistatori spagnoli a Rio de la Plata. I naufraghi sopravvissuti alla
spedizione di Juan Diaz de Solis trovarono delle popolazioni indigene nella regione che
diedero loro oggetti d’argento come regalo. Le notizie circa la leggendaria Sierra del Plata
– una montagna ricca di argento – raggiunsero la Spagna intorno al 1524. Da allora, gli
spagnoli chiamarono il fiume Solis Rio de la Plata (fiume d’argento).
Storia
Gli europei arrivarono per la prima volta nella regione agli inizi del XVI secolo. Il primo a
colonizzare il paese fu il marinaio spagnolo Juan Diaz de Solis nel 1516. Le successive
colonizzazioni spagnole dell’area portarono alla conquista di Buenos Aires nel 1580.
Dopo la rivoluzione di maggio nel 1810 e l’indipendenza dalla Spagna ottenuta nel 1816 si
sviluppò un conflitto tra centristi e federalisti fino alla proclamazione della nuova
costituzione nel 1853. L’Argentina fu successivamente caratterizzata da periodi di conflitti
politici interni tra conservatori e liberali e tra fazioni civili e militari.
Agli inizi del XX secolo l’Argentina fu una delle prime economie a livello mondiale.
Dopo la II guerra mondiale, il paese vide l’incremento del movimento popolare Peronista,
che in un certo senso polarizzò l’Argentina.
Fino al 1983 si avvicendarono sempre più conflitti militari sanguinari, seguiti da problemi
economici crescenti e corruzione, fino alla sconfitta nella guerra delle Falklands, meglio
conosciuta dalla popolazione argentina come guerra delle Malvinas, dal nome delle isole
argentine.
Da allora, cinque elezioni libere hanno sottolineato il progresso argentino verso un
consolidamento democratico, benché con un’implosione economica senza precedenti nel
2001.
Politica
La costituzione argentina del 1853, rivista nel 1994, sancisce la divisione dei poteri in
esecutivo, legislativo e giudiziario. Il presidente e il vicepresidente sono eletti direttamente
ogni 4 anni.
Il presidente nomina i ministri del gabinetto.
Il parlamento argentino è il Congresso bicamerale nazionale o Congreso Nacional,
costituito da senato e camera dei deputati. Dal 2001 i senatori sono stati eletti
direttamente, ed ogni provincia, compresa la capitale federale, è rappresentata da tre
senatori. I senatori hanno un termine di 6 anni. I membri della camera dei deputati sono
eletti ogni 4 anni.
Divisioni amministrative
L’Argentina è divisa in 23 province ed 1 distretto federale (capitale federale – Città
autonoma di Buenos Aires).
Geografia e clima
L’Argentina può essere divisa in tre parti: le pianure fertili delle Pampas nella metà nord
del paese, il centro dell’agricoltura argentina; gli altopiani della Patagonia nella metà sud
(Tierra del Fuego); la catena montuosa delle Ande lungo il confine ovest con il Cile, con la
punta più alta Cerro Aconcagua 6.960 m.s.I. maggiori fiumi comprendono Paraguay,
Colorado, Bermejo, Uruguay e il fiume più grande, il Paranà. Questi ultimi si uniscono
prima di sfociare nell’oceano Atlantico, formando l’estuario del Rio de la Plata.
Il clima argentino è principalmente temperato con variazioni da subtropicale al nord ad
arido – subantartico nell’estremo sud.
Fuso Orario
3 ore indietro rispetto all’orario del Meridiano di Greenwich; 4 ore indietro rispetto all’Italia
(5 ore indietro con l’orario legale)
Demografia
Gli argentini sono una fusione di diverse nazionalità e gruppi etnici, con discendenze
principalmente da immigranti italiani e spagnoli. Molti immigranti da vari paesi europei
arrivarono in Argentina nel tardo XIX secolo e gli inizi del XX secolo (gallesi, siriani,
libanesi ed altri immigranti dal medio oriente). L’unica lingua ufficiale è lo spagnolo anche
se gli immigranti hanno in una certa misura mantenuto la loro lingua originale.
La popolazione argentina è in maggioranza cattolica. La religione ufficiale è la cattolica
romana, ma ci sono anche consistenti minoranze ebree, comunità protestanti e
musulmane.
Festività
1° Gennaio; Venerdì santo; 1 e 25 Maggio; 10 e 20 Giugno; 9 Luglio (Festa
dell`Indipendenza); 17 Agosto; 12 Ottobre; 8 e 25 Dicembre.
Vacanze scolastiche estive: da Dicembre a metà Marzo
Vacanze invernali: seconda metà di Luglio