CARTE DEI SERVIZI Piazzale Ferdinando II di Borbone n°18 –70032 Bitonto (BA) Tel. 0803751186 – 0803751510 C.F.: 80017050727 Iscr. Albo Regionale al n°023 del 23/01/2007 www.mariacristinadisavoia.it e-mail: [email protected] INDICE Indice pag. 2 Principi e fondamenti pag. 3 Che cos’è la Carta dei servizi pag. 3 Origine e storia della struttura pag. 3 I principi e le finalità del servizio pag. 4 Le prestazioni offerte pag. 4 Dati relativi al trattamento pag. 5 Diritti e doveri degli utenti, partecipazione e qualità del servizio pag. 6 Ricettività pag. 6 La responsabilità della struttura pag. 7 Pianta organica del personale pag. 7 Volontariato, attività di tirocinio e servizio civile pag. 7 Orari di apertura pag. 8 Ammissione e dimissione pag. 8 La Retta pag. 9 Numeri telefonici e indicazioni sull’ubicazione del centro socio-educativo diurno pag. 9 2 PRINCIPI E FONDAMENTI La presente “Carta dei servizi” ha come fonte d’ispirazione fondamentale gli articoli 2 e 3 della Costituzione Italiana e gli articoli 8, 10 comma 2, 14, 20, 24, 29, 30, 31, 32, 36, della Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo. Si tratta, di uno strumento che trova le sue origini nel Decreto legge 12 Maggio 1995 n°163,convertito dalla legge 11 luglio 1995 n°273, nonché successivamente sancito dalla legge 328/2000 e dalla Legge Regionale 17/2003 e dalla successiva Legge Regionale 19/2006 articolo 58. La Carta dei Servizi è una garanzia nei confronti dei destinatari coinvolti, prevista dall’art 13 della L. 328/00, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Nel rispetto delle norme e per tutelare il diritto alla trasparenza delle informazioni, questo Centro Diurno Socio Educativo Minori, rende pubblica la propria Carta dei Servizi dalla quale sarà possibile rilevare l’organizzazione del Centro e le sue modalità di funzionamento. CHE COSA È LA CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi è una modalità attraverso la quale avviare un dialogo tra gli utenti del Centro Socio Educativo Diurno e l’Ente “Maria Cristina di Savoia”, con lo scopo preciso di: Garantire la trasparenza dell’erogazione del servizio, offrendo tutte le informazioni necessarie affinché questo possa accadere Garantire la tutela degli utenti e dei loro diritti Garantire la quantità e qualità dei servizi attraverso: la professionalità degli operatori il continuo monitoraggio e l’ottimizzazione dei servizi resi la partecipazione attiva delle utenti 3 la continua valutazione dei bisogni e delle aspettative delle ospiti ORIGINE E STORIA DELLA STRUTTURA L’ex Istituto di assistenza e di educazione “Maria Cristina di Savoia” con sede in Bitonto, IPAB riconosciuto con R.D. 29 novembre 1835, aveva lo scopo di offrire ospitalità – convittuale e semiconvittuale – il mantenimento, l’istruzione, l’educazione e l’assistenza, alle orfane, alle illegittime, alle abbandonate, e alle minori in stato di bisogno, alle giovani di maggiore età che vivono in situazioni di disagio e emarginazione sociale. Nel corso degli anni le attività e i servizi educativo-assistenziali e socioculturali svolti dall’Istituto sono sempre state di notevole importanza e risonanza sociale attuando, interventi sul piano educativo e formativo, in particolare in favore di varie fasce di soggetti in stato di bisogno con particolare attenzione ai minori in stato di disagio, abisognevoli di cure, sostegno e formazione e di giovani donne gestanti e/o con figli a carico con problemi di inadeguatezza di reddito, difficoltà sociale, condizioni di non autonomia, disagio individuale e famigliare. Negli ultimi anni, in cui si sono registrati profondi mutamenti in ordine alle esigenze assistenziali in generale e, più in particolare, nel settore dell’infanzia e dell’adolescenza, l’istituto Femminile di assistenza e di educazione “Maria Cristina di Savoia si è trasformato in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona(ASP), ai sensi della Legge Regionale Puglia del 30.09.04 n°15 e della Legge Regionale Puglia 15.05.06 n°116, conservando la vecchia denominazione “Maria Cristina di Savoia”. L’ ASP Maria Cristina di Savoia persegue la promozione e la gestione dei servizi alla persona e alle famiglie attraverso attività sociosanitarie e assistenziali. Ha come fine la cura, il consolidamento e la crescita del benessere personale, relazionale e sociale dei cittadini. In particolare l’Azienda ha lo scopo di provvedere al soddisfacimento dei bisogni della popolazione dei minori e famiglie e di persone diversamente abili che comunque si trovino in condizioni di disagio, organizzando servizi specifici anche con valenza riabilitativa, per la 4 promozione della salute del cittadino e per la ricerca di una migliore qualità della vita. L’ASP risponde in via prioritaria, nell’ambito della programmazione regionale e nazionale, ai bisogni della popolazione del Comune di Bitonto, Palombaro e Mariotto e del Comune di Palo del Colle e dei Comuni limitrofi, integrandosi con i servizi socio-sanitari, socio-educativi e assistenziali del territorio e con le organizzazioni del volontariato e di solidarietà sociale. L’ASP pone al centro del proprio agire: il rispetto della dignità della persona e garantisce la riservatezza degli interventi; il riconoscimento del ruolo delle famiglie quali ambiti di relazioni significative per la crescita, lo sviluppo e la cura della persona; il diritto all’educazione e all’armonico sviluppo psico-fisico dei minori; il diritto all’integrazione sociale dei soggetti diversamente abili; la promozione di iniziative di mutualità, tese allo sviluppo della solidarietà, della convivenza e dell’integrazione sociale; lo sviluppo attivo del ruolo del volontario sia nella gestione che nella progettazione degli interventi; l’ottimizzazione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane cosi da pervenire ad un’omogenea diffusione dei servizi e delle attività; il coordinamento e l’integrazione con gli altri interventi socio-assistenziali ed educativi promossi da altre istituzioni presenti nel territorio nella logica di un sistema formativo integrato. L’ASP Maria Cristina di Savoia cura: la promozione culturale, la formazione e l’aggiornamento dei soggetti che, a titolo professionale o volontario, operano nelle materie in cui si esplica l’attività dell’Azienda; la partecipazione ad iniziative di ricerca su temi di interesse della stessa, anche attraverso l’attuazione di iniziative di carattere sperimentale ed innovativo collaborando con l’Università degli Studi di Bari e l’Osservatorio sulle politiche sociali; la promozione della formazione degli operatori come strumento della qualità ed efficacia dei servizi e degli interventi per favorire l’integrazione professionale e lo sviluppo dell’innovazione organizzativa 5 e gestionale; in quanto riconosce nell’apporto professionale degli operatori un fattore determinante per le qualità dei servizi alla persona; L’ attività dell’ASP si svolge nel rispetto del principio di distinzione tra compiti politici di indirizzo e controllo riservati agli organi di governo e compiti di organizzazione-gestione riservati al direttore e ai dirigenti e alla struttura organizzativa. La persona umana in quanto tale è il valore fondamentale intorno al quale ruota e da cui trae senso questo Azienda. A questo principio fondamentale si sono aggiunti e ben integrati i principi a cui si ispirano le leggi attuali sul sistema integrato dei servizi alla persona: garantire la qualità della vita, le pari opportunità, la non discriminazione e i diritti di cittadinanza, operando per prevenire, eliminare o ridurre gli ostacoli alla piena inclusione sociale derivanti da condizioni di bisogno o disagio. L’ASP esercita la gestione dei seguenti servizi e delle attività sottoindicate, in forma diretta e a mezzo della propria struttura organizzativa: Ambiti di attività: Socio-assistenziale Socio-educativo Socio-riabilitativo Settori di intervento Minori Adulti Diversamente abili Servizi alla Persona attualmente attivi: Comunità alloggio per gestanti e madri con figli a carico “Casa per la Giovane” Centro socio-educativo Diurno per Minori. 6 I PRINCIPI E LE FINALITÀ GENERALI DEL SERVIZIO I principi su cui si basa il Centro socio-educativo diurno sono coerenti con quelli previsti dalle leggi vigenti (legge quadro 328 del 2000, legge regionale 19 del 2006, regolamento regionale n°4 2007) . Il Centro socio-educativo diurno è struttura di prevenzione aperta a tutti i minori ( residenti nel Territorio e Comuni limitrofi) che, attraverso la realizzazione di un programma di attività e servizi socio-educativi, culturali, ricreativi e sportivi, mira in particolare al recupero dei minori con problemi di socializzazione e/o sono esposti al rischio di emarginazione e/o di devianza. Inoltre il centro offre sostegno, e supporto alle famiglie e opera in stretto collegamento con i Servizi Sociali dei Comuni e con le Istituzioni Scolastiche nonché, con i servizi delle Comunità Educative e delle Comunità di Pronta Accoglienza per Minori. LE PRESTAZIONI OFFERTE Il Centro è organizzato in spazi differenziati per rispondere ai bisogni dei diversi utenti, ai loro ritmi di vita, alla necessità di riferimenti fisici stabili, all’esigenza di diversificazione individuale e di gruppo. Gli spazi sono distinti in collettivi e privati, secondo la destinazione; quindi ambienti distinti tra spazi ricreativi e culturali, laboratoriali e sala mensa. Attenzione privilegiata è dedicata all’inserimento del minore nel contesto comunitario e in quello territoriale; si prevede quindi, dopo la fase d’accoglienza, la predisposizione di una programmazione individualizzata progettata ad hoc dall’equipe d’intesa con gli altri Enti competenti. Nello svolgimento della propria attività, l’educatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi del minore. La struttura si colloca nella rete dei servizi sociali territoriali, caratterizzandosi per l’offerta di una pluralità di attività ed interventi che prevedono lo svolgimento di funzioni quali: Segretariato sociale; Supporto educativo nelle attività scolastiche ed extrascolastiche; Ascolto e orientamento dei minori; 7 Sostegno ed accompagnamento alla crescita individuale; Servizio di sostegno alla genitorialità; Organizzazione di attività laboratoriali ricreative, culturali e sportive; Servizio mensa; Organizzazione del servizio di trasporto; Gli ospiti partecipano alla determinazione del programma e del calendario delle attività del centro. Le attività del Centro possono anche realizzarsi con la collaborazione di interventi programmati, raccordati con gli altri servizi e le strutture educative, sociali e culturali e ricreative esistenti sul territorio. DATI RELATIVI AL TRATTAMENTO I dati relativi al trattamento di ciascun minore, preso in carico dal Centro, vengono debitamente annotati all’interno di un'unica ed individuale cartella utente, nella quale sono contenuti: Scheda informativa generale, contenente in forma sintetica , i dati anagrafici salienti dell’utente; Richiesta di inserimento (del comune inviante); Eventuale documentazione dell’ente inviante; Scheda di valutazione della richiesta con Valutazione dell’èquipe psicosocio-educativa; Progetto educativo individualizzato (PEI), contenente l’indicazione degli obiettivi a breve a medio e a lungo termine, i contenuti e le modalità dell’intervento; schede di aggiornamento basate sugli incontri di verifica periodici: con il minore, con la famiglia di appartenenza; schede di aggiornamento sulle visite domiciliari effettuate, annotazioni sugli eventuali collegamenti con i servizi socio-sanitari (es. CPR); Documentazione medico-sanitaria (se necessaria); Eventuale copia PEI scolastico e/o diagnosi funzionale nel caso di minori diversamente abili; Informativa e richiesta di consenso al trattamento dei dati personali (D.lgs n. 196 del 30/06/2003); 8 DIRITTI E DOVERI DEGLI UTENTI, PARTECIPAZIONE E QUALITÀ DEL SERVIZIO Il rapporto tra il Centro socio-educativo Diurno Maria Cristina di Savoia e i minori fruitori dello stesso è caratterizzato dalla reciprocità, frutto di vicendevoli diritti e doveri. DIRITTI DEL MINORE Conoscere tutta l’èquipe di operatori con i quali svolgerà le attività previste nel centro Essere tutelato nella propria privacy; Essere soggetto attivo di interventi educativi individualizzati; DIRITTI DELLA FAMIGLIA Conoscere tutta l’èquipe di operatori con i quali il minore svolgerà le attività previste nel centro; Essere adeguatamente coinvolta e informata sul tipo di interventi previsti dal PEI; Ottenere comunicazione delle informazioni che riguardano il minore preso in carico; Conoscere le modalità e le procedure per la presentazione dei reclami da parte degli utenti che sono definite nel Regolamento interno; Per consentire una migliore qualità del servizio, il centro invita i propri utenti e i loro familiari al rispetto di alcuni doveri. DOVERI Rispetto di tutte le persone operatori, utenti, volontari etc. presenti all’interno del centro; Rispetto degli ambienti, delle attrezzature e del materiale messo a disposizione dal centro; Accettazione del Regolamento interno; 9 Comunicare tempestivamente al centro le eventuali assenze; Sottoscrizione da parte dei genitori, della modulistica relativa al trattamento dei dati secondo la legge sulla privacy. RICETTIVITÀ Il Centro è organizzato per moduli. Ogni modulo non può accogliere più di 30 minori in età compresa dai 6 ai 18 anni, prioritariamente residenti nel quartiere o nel comune o nell’ambito territoriale di riferimento. Ogni modulo deve rientrare negli standard previsti nell’art. 52 del Regolamento Regionale n°4, 2007. Le attività formative e laboratoriali sono svolte in gruppi di max di 10 persone o di max 5 se è presente un minore disabile. LA RESPONSABILITÀ DELLA STRUTTURA Il Centro Diurno rientra nelle attività e nei servizi previsti e gestiti dall’ASP. Essa è retta da un: Presidente; Consiglio di Amministrazione. Il Presidente dell’ASP è nominato dalla Giunta Regionale ed è il legale rappresentante dell’Azienda; rappresenta l’Azienda in giudizio previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione. Il Presidente dell’ASP ha le seguenti funzioni: 1. determinare l’ordine del giorno delle sedute del Consiglio di Amministrazione; 2. convocare e presiedere le adunanze del Consiglio di Amministrazione; 3. curare l’effettiva esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione; 4. delegare a singoli Consiglieri, informandone il Consiglio Amministrazione, la vigilanza sull’attività di determinati settori; 10 di 5. sviluppare direttamente o tramite deroga ogni utile iniziativa per la promozione ed il mantenimento dei rapporti con Enti Pubblici, operatori privati, associazioni di utenti ed altre organizzazioni interessate alle finalità dell’Amministrazione; 6. adottare in caso di urgenza ed indifferibilità, ordinanze nelle materie di competenza del Consiglio, sottoponendole a ratifica da parte del Consiglio di Amministrazione nella seduta immediatamente successiva, Il Consiglio di Amministrazione dell’ASP è l’organo di indirizzo e di verifica dell’azione amministrativa e gestionale dell’Azienda. Il Consiglio di Amministrazione è costituito da cinque membri compreso il Presidente, così nominati: 1. Presidente con nomina da parte della Regione Puglia; 2. due componenti con nomina dei Comuni compresi nel Piano di Zona; 3. un componente espresso dal privato sociale con il quale risultano avviati servizi all’interno dell’Azienda; 4. un componente espresso dalla Provincia di Bari. Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di nominare: 1. il Vicepresidente dell’ASP eletto a maggioranza assoluta dal Consiglio di Amministrazione, fra i suoi componenti, con il compito di sostituire il Presidente nei casi di assenza e di impedimento temporaneo di quest’ultimo; 2. il Direttore Generale dell’ASP quale figura apicale cui compete la responsabilità della gestione amministrativa, finanziaria e sociale dell’Azienda. Inoltre il Direttore Generale è responsabile dell’attuazione e del raggiungimento degli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione anche su sua proposta. Fornisce assistenza giuridico-amministrativa e collaborazione al Presidente e al Consiglio di Amministrazione in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti e partecipa alle sedute del Consiglio, curandone la verbalizzazione. 11 Il Centro si avvale anche della collaborazione di quattro volontarie del Servizio Civile ed altri volontari e/o tirocinanti capaci di supportare gli operatori nella realizzazione delle varie attività previste. Infatti, il Centro è convenzionato con l’Università degli studi di Bari, enti di ricerca ed istituti scolastici. PIANTA ORGANICA DEL PERSONALE Le attività psico-socio-educative sono affidate al Coordinatore che, opera congiuntamente con il resto dell’èquipe composta da: operatori in rapporto di uno ogni 10 minori (figure professionali funzionali alla realizzazione delle attività,quali educatore, educatori professionali, assistente sociali, animatori, altre figure qualificate). Tra gli operatori deve figurare almeno un educatore ogni 30 minori. personale ausiliario (uno ogni 30 minori) Inoltre il Centro usufruisce della collaborazione delle seguenti figure professionali: personale amministrativo dispensiere cuoche autista giardiniere usciere operatore manutenzione degli ambienti VOLONTARIATO, ATTIVITÀ DI TIROCINIO E SERVIZIO CIVILE Il Centro prevede: collaborazione con associazioni di volontariato; collaborazione con le Scuole professionali per i servizi sociali per realizzare percorsi di stage; convenzioni con le Università, Enti di Ricerca, Enti e istituzioni varie servizio civile; 12 ORARI DI APERTURA Il centro diurno è aperto dal lunedì al sabato. Dal lunedì al venerdì il centro prevede i seguenti orari: Ore 7.00-8.30 prelevamento dalle abitazioni e accompagnamento dei minori a scuola Ore 13.00-13.30 Prelevamento dei minori dalle scuole Ore 13.30-14.00 Ricomposizione dei gruppi e pranzo Ore 14.00-14.30 Attività ludico-ricreative Ore 14.30-17.30 Attività di sostegno scolastico ed extrascolastico Ore 17.30-17.40 Merenda Ore 17.40-18.30 Attività laboratoriali ricreative, sportive, culturali Ore 18.30-19.15 Accompagnamento minori presso le loro abitazioni Il sabato il centro prevede i seguenti orari: Ore 7.00-8.30 prelevamento dalle abitazioni e accompagnamento dei minori a scuola Ore 13.00-13.30 Prelevamento dei minori dalle scuole Ore 13.30-14.00 Ricomposizione dei gruppi e pranzo Ore 14.00-14.15 Attività ludico-ricreative Ore 14.15-16.30 Attività di supporto scolastico ed exstrascolastico Ore 16.30-17.30 Accompagnamento minori presso le loro abitazioni Ammissioni L’iter burocratico da seguire deve rispettare le seguenti coordinate: Richiesta di accoglimento da parte della famiglia all’ Assistente Sociale del Comune di residenza; Colloquio motivazionale informativo e conoscitivo con l’Assistente Sociale del Comune di residenza con ogni documentazione che lo stesso Comune riterrà necessaria; Invio della disponibilità di accoglienza al Centro Diurno da parte dei Servizi Sociali Comunali; 13 Colloquio motivazionale informativo e conoscitivo con l’intera èquipe psico-socio-educativa del Centro Socio Educativo Diurno finalizzato alla compilazione della Scheda di valutazione della richiesta; Valutazione della richiesta da parte dell’èquipe psico-socio-educativa dell’effettiva possibilità di presa in carico e comunicazione all’Assistente Sociale del Comune della valutazione effettuata; In caso di valutazione positiva sia da parte del Centro Diurno che da parte dell’ l’Assistente Sociale del Comune, si procede all’inserimento e con la redazione della Cartella psico-socio-educativa; Definizione e stesura del Piano Operativo semestrale (P.E.I); Verifica mensile d’èquipe del P.E.I, del programma delle attività con aggiornamento e/o modifica del P.E.I. e del piano delle attività in corso; Stesura ed invio di una relazione semestrale psico-socio-educativa ai Servizi Sociali del Comune inviante; Verifica mensili con i familiari (visite domiciliari e colloqui in struttura); Verifiche periodiche con i docenti. Iter da seguire in caso di richiesta del privato cittadino Colloquio motivazionale con l’èquipe psico-socio-educativa del Centro Diurno finalizzata alla compilazione della scheda di valutazione della richiesta; Valutazione della richiesta da parte l’èquipe psico-socio-educativa del Centro Diurno, al fine di valutare l’effettiva possibilità di presa in carico; Comunicazione alla famiglia circa la valutazione effettuata; Presa in carico; Redazione della Cartella psico-socio-educativa; Definizione e stesura del Piano Operativo semestrale (P.E.I); Verifica mensile d’èquipe del P.E.I, del programma delle attività con aggiornamento e/o modifica del P.E.I. e del piano delle attività in corso; Verifica mensili con i familiari (visite domiciliari e colloqui in struttura); Verifiche periodiche con i docenti. 14 Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti: A. certificato vaccinazioni; B. fotocopia tesserino ASL; C. fotocopia libretto pediatrico con indicazione degli esami effettuati alla nascita; D. stato di famiglia o dichiarazione sostitutiva di certificazione; E. eventuale documentazione necessaria per la frequenza di attività sportive. N.B. Non è permesso l’accesso alla struttura di estranei, cioè di persone al di fuori della cerchia parentale prossima del minore, se non preventivamente autorizzato Dimissioni Le dimissioni dal Centro avverranno per i seguenti motivi: 1. Realizzazione del P.E.I e reperimento di altre occasioni di integrazione; 2. prolungate ed ingiustificate assenze dell’utente; 3. rinuncia della famiglia al servizio prestato; 4. nel caso di privato, il mancato pagamento mensile della retta a proprio carico per numero due mensilità consecutive; 5. nel caso in cui il trattamento socio-educativo previsto dal Centro e disposto da parte dei Servizi Sociali comunali possa risultare non più idoneo alla necessità del minore; 6. su certificazione del medico specialista qualora siano venuti a mancare le condizioni psico-fisiche necessarie per la convivenza nel Centro Diurno; 7. per sopravvenuta incompatibilità del minore con la struttura; 8. per la mancanza di condizioni igienico sanitarie che, comprometterebbero la salute degli altri ospiti e degli operatori; 9. per grave inosservanze del minore e della famiglia della vita comunitaria del Centro. 15 Sospensioni La sospensione, concordemente definita a tempo dalle parti coinvolte (famiglia, centro e comune) potrà avvenire nei seguenti modi: 1. volontaria: su richiesta della famiglia; 2. su richiesta del Servizio Sociale inviate; 3. da parte dell’èquipe psico-socio-educativa motivata da: mancato o reiterato pagamento privato e/o pubblico; da gravi situazioni di sopraggiunta incompatibilità del minore con il servizio; da assenze ingiustificate che superano i 30 gg.* *(La famiglia è tenuta ad assicurare la regolare frequenza. Ogni assenza deve essere tempestivamente giustificata. La riammissione, dopo assenze di durata superiore a gg. 5, è subordinata alla presentazione di certificato medico) 4. in caso di malattie esantematiche o di patologie infettive, superata la fase acuta il minore potrà essere riammesso alla frequenza dietro presentazione del certificato rilasciato dal pediatra di base. LA RETTA Il costo giornaliero previsto per la frequenza del singolo minore c/o il Centro ammonta ad euro 35,00; il trasporto giornaliero è pari ad euro 7,00. Per gli invii da parte del privato, la retta, per le attività del Centro nonché per il servizio mensa e trasporto, sarà totalmente a proprio carico. Al momento della presentazione della domanda viene compilata la dichiarazione d’impegno di spesa da parte della persona fisica in base alla dichiarazione ISEE che, assume l’impegno del pagamento della retta che, dovrà avvenire entro il 10 di ogni mese. Le singole assenze fino a 5 gg. di calendario non comportano diminuzione di contributo. Dal 6° al 30° gg. di assenza è riconosciuto all’ente un compenso pari al 50% della quota definita. Oltre il 30° gg. di assenza la persona viene dimessa. 16 Solo in casi motivati da ragioni di salute l’assenza può proseguire oltre il 30°gg. Il Consiglio di Amministrazione dell’A.S.P. si riserva di rivalutare e di ricalcolare semestralmente la retta mensile e darne tempestiva comunicazione alla famiglia e/o al comune inviante. MODALITA’ DI INFORMAZIONE SUI SERVIZI Sono previste le seguenti modalità di informazioni sui servizi: divulgazione di brochure informative sui servizi erogati; trasmissione della Carta dei Servizi, del Progetto educativo generale e del Regolamento Interno a tutti i Servizi Sociali dei Comuni del territorio Provinciale; attraverso il sito internet: www.mariacristinadisavoia.it; locandine informative. STANDARD DI QUALITA’ E’ prevista la somministrazione semestrale di test di valutazione sulla qualità del servizio erogato: agli utenti fruitori dello stesso, agli operatori interni alla struttura e agli operatori esterni presenti sul territorio che si occupano del sociale. L’A.S.P sta provvedendo alla preparazione della documentazione necessaria alla presentazione della domanda per ottenere le certificazioni degli standard di qualità generali e specifici previsti NORMA UNI ESN ISO 9001-2000. NUMERI TELEFONICI E INDICAZIONI SULL’UBICAZIONE DEL CENTRO SOCIO EDUCATIVO DIURNO Il Centro ha sede in Bitonto, a sud est del centro antico, in Piazza Ferdinando II di Borbone n° 18, è raggiungibile attraverso le seguenti modalità in auto, autostrada A 14 dalle località del Nord barese (uscita Bitonto); in autostrada statale 106 dalle località del sud barese; linea aerea scalo Bari-Palese; Treni, ferrovie dello Stato Stazione di Bari, Ferrovie Bari Nord. 17 Numeri telefonici Portineria 080 3751510 Uffici amministrativi 080 3751186 Fax 0803751186 IL PRESIDENTE Prof. Giuseppe Elia 18