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CARTE DEI SERVIZI
Piazzale Ferdinando II di Borbone n°18 –70032 Bitonto (BA)
Tel. 0803751186 – 0803751510 C.F.: 80017050727
Iscr. Albo Regionale al n°023 del 23/01/2007
www.mariacristinadisavoia.it
e-mail: [email protected]
INDICE
Indice
pag. 2
Principi e fondamenti
pag. 3
Che cos’è la Carta dei servizi
pag. 3
Origine e storia della struttura
pag. 3
I principi e le finalità del servizio
pag. 4
Le prestazioni offerte
pag. 4
Dati relativi al trattamento
pag. 5
Diritti e doveri degli utenti, partecipazione e
qualità del servizio
pag. 6
Ricettività
pag. 6
La responsabilità della struttura
pag. 7
Pianta organica del personale
pag. 7
Volontariato, attività di tirocinio e servizio civile
pag. 7
Orari di apertura
pag. 8
Ammissione e dimissione
pag. 8
La Retta
pag. 9
Numeri telefonici e indicazioni sull’ubicazione
del centro socio-educativo diurno
pag. 9
2
PRINCIPI E FONDAMENTI
La presente “Carta dei servizi” ha come fonte d’ispirazione fondamentale gli
articoli 2 e 3 della Costituzione Italiana e gli articoli 8, 10 comma 2, 14, 20,
24, 29, 30, 31, 32, 36, della Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo.
Si tratta, di uno strumento che trova le sue origini nel Decreto legge 12 Maggio
1995
n°163,convertito
dalla
legge
11
luglio
1995
n°273,
nonché
successivamente sancito dalla legge 328/2000 e dalla Legge Regionale
17/2003 e dalla successiva Legge Regionale 19/2006 articolo 58.
La Carta dei Servizi è una garanzia nei confronti dei destinatari coinvolti,
prevista dall’art 13 della L. 328/00, per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali.
Nel rispetto delle norme e per tutelare il diritto alla trasparenza delle
informazioni, questo Centro Diurno Socio Educativo Minori, rende pubblica la
propria Carta dei Servizi dalla quale sarà possibile rilevare l’organizzazione del
Centro e le sue modalità di funzionamento.
CHE COSA È LA CARTA DEI SERVIZI
La carta dei servizi è una modalità attraverso la quale avviare un dialogo tra
gli utenti del Centro Socio Educativo Diurno e l’Ente “Maria Cristina di Savoia”,
con lo scopo preciso di:

Garantire la trasparenza dell’erogazione del servizio, offrendo tutte le
informazioni necessarie affinché questo possa accadere

Garantire la tutela degli utenti e dei loro diritti

Garantire la quantità e qualità dei servizi attraverso:
 la professionalità degli operatori
 il continuo monitoraggio e l’ottimizzazione dei servizi resi
 la partecipazione attiva delle utenti
3
 la continua valutazione dei
bisogni e delle aspettative delle
ospiti
ORIGINE
E STORIA DELLA STRUTTURA
L’ex Istituto di assistenza e di educazione “Maria Cristina di Savoia” con sede
in Bitonto, IPAB riconosciuto con R.D. 29 novembre 1835, aveva lo scopo di
offrire ospitalità – convittuale e semiconvittuale – il mantenimento, l’istruzione,
l’educazione e l’assistenza, alle orfane, alle illegittime, alle abbandonate, e alle
minori in stato di bisogno, alle giovani di maggiore età che vivono in situazioni
di disagio e emarginazione sociale.
Nel corso degli anni le attività e i servizi educativo-assistenziali e socioculturali svolti dall’Istituto sono sempre state di notevole importanza
e
risonanza sociale attuando, interventi sul piano educativo e formativo, in
particolare in favore di varie fasce di soggetti in stato di bisogno con
particolare attenzione ai minori in stato di disagio, abisognevoli di cure,
sostegno e formazione e di giovani donne gestanti e/o con figli a carico con
problemi di inadeguatezza di reddito, difficoltà sociale, condizioni di non
autonomia, disagio individuale e famigliare.
Negli ultimi anni, in cui si sono
registrati profondi mutamenti in ordine alle
esigenze assistenziali in generale e, più in particolare, nel settore dell’infanzia e
dell’adolescenza, l’istituto Femminile di assistenza e di educazione “Maria
Cristina di Savoia si è trasformato
in Azienda Pubblica di Servizi alla
Persona(ASP), ai sensi della Legge Regionale Puglia del 30.09.04 n°15 e della
Legge
Regionale
Puglia
15.05.06
n°116,
conservando
la
vecchia
denominazione “Maria Cristina di Savoia”.
L’ ASP Maria Cristina di Savoia persegue la promozione e la gestione dei servizi
alla persona e alle famiglie attraverso attività sociosanitarie e assistenziali. Ha
come fine la cura, il consolidamento e la crescita del benessere personale,
relazionale e sociale dei cittadini. In particolare l’Azienda ha lo scopo di
provvedere al soddisfacimento dei bisogni della popolazione dei minori e
famiglie e di persone diversamente abili che comunque si trovino in condizioni
di disagio, organizzando servizi specifici anche con valenza riabilitativa, per la
4
promozione della salute del cittadino e per la ricerca di una migliore qualità
della vita. L’ASP risponde in via prioritaria, nell’ambito della programmazione
regionale e nazionale, ai bisogni della popolazione del Comune di Bitonto,
Palombaro e Mariotto e del Comune di Palo del Colle e dei Comuni limitrofi,
integrandosi con i servizi socio-sanitari, socio-educativi e assistenziali del
territorio e con le organizzazioni del volontariato e di solidarietà sociale. L’ASP
pone al centro del proprio agire:
 il rispetto della dignità della persona e garantisce la riservatezza degli
interventi;
 il riconoscimento del ruolo delle famiglie quali ambiti di relazioni
significative per la crescita, lo sviluppo e la cura della persona;
 il diritto all’educazione e all’armonico sviluppo psico-fisico dei minori;
 il diritto all’integrazione sociale dei soggetti diversamente abili;
 la promozione di iniziative di mutualità, tese allo sviluppo della solidarietà,
della convivenza e dell’integrazione sociale;
 lo sviluppo attivo del ruolo del volontario sia nella gestione che nella
progettazione degli interventi;
 l’ottimizzazione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane cosi da
pervenire ad un’omogenea diffusione dei servizi e delle attività;
 il coordinamento e l’integrazione con gli altri interventi socio-assistenziali
ed educativi promossi da altre istituzioni presenti nel territorio nella logica
di un sistema formativo integrato.
L’ASP Maria Cristina di Savoia cura:
 la promozione culturale, la formazione e l’aggiornamento dei soggetti
che, a titolo professionale o volontario, operano nelle materie in cui si
esplica l’attività dell’Azienda;
 la partecipazione ad iniziative di ricerca su temi di interesse della
stessa,
anche
attraverso
l’attuazione
di
iniziative
di
carattere
sperimentale ed innovativo collaborando con l’Università degli Studi di
Bari e l’Osservatorio sulle politiche sociali;
 la promozione della formazione degli operatori come strumento della
qualità
ed
efficacia
dei
servizi
e
degli
interventi
per
favorire
l’integrazione professionale e lo sviluppo dell’innovazione organizzativa
5
e gestionale; in quanto riconosce nell’apporto professionale degli
operatori un fattore determinante per le qualità dei servizi alla
persona;
L’ attività dell’ASP si svolge nel rispetto del principio di distinzione tra compiti
politici di indirizzo e controllo riservati agli organi di governo e compiti di
organizzazione-gestione riservati al direttore
e ai dirigenti e alla struttura
organizzativa.
La persona umana in quanto tale è il valore fondamentale intorno al quale
ruota e da cui trae senso questo Azienda. A questo principio fondamentale si
sono aggiunti e ben integrati i principi a cui si ispirano le leggi attuali sul
sistema integrato dei servizi alla persona: garantire la qualità della vita, le pari
opportunità, la non discriminazione e i diritti di cittadinanza, operando per
prevenire, eliminare o ridurre gli ostacoli alla piena inclusione sociale derivanti
da condizioni di bisogno o disagio.
L’ASP esercita la gestione dei seguenti servizi e delle attività sottoindicate, in
forma diretta e a mezzo della propria struttura organizzativa:
Ambiti di attività:

Socio-assistenziale

Socio-educativo

Socio-riabilitativo
Settori di intervento

Minori

Adulti

Diversamente abili
Servizi alla Persona attualmente attivi:

Comunità alloggio per gestanti e madri con figli a carico “Casa per la
Giovane”

Centro socio-educativo Diurno per Minori.
6
I PRINCIPI E LE FINALITÀ GENERALI DEL SERVIZIO
I principi su cui si basa il Centro socio-educativo diurno sono coerenti con
quelli previsti dalle leggi vigenti (legge quadro 328 del 2000, legge regionale
19 del 2006, regolamento regionale n°4 2007) .
Il Centro socio-educativo diurno è struttura di prevenzione aperta a tutti i
minori ( residenti nel Territorio e Comuni limitrofi) che, attraverso la
realizzazione di un programma di attività e servizi socio-educativi, culturali,
ricreativi e sportivi, mira in particolare al recupero dei minori con problemi di
socializzazione e/o sono esposti al rischio di emarginazione e/o di devianza.
Inoltre il centro offre sostegno, e supporto alle famiglie e opera in stretto
collegamento con i Servizi Sociali dei Comuni e con le Istituzioni Scolastiche
nonché, con i servizi delle Comunità Educative e
delle Comunità di Pronta
Accoglienza per Minori.
LE PRESTAZIONI OFFERTE
Il Centro è organizzato in spazi differenziati per rispondere ai bisogni dei
diversi utenti, ai loro ritmi di vita, alla necessità di riferimenti fisici stabili,
all’esigenza di diversificazione individuale e di gruppo.
Gli spazi sono distinti in collettivi e privati, secondo la destinazione; quindi
ambienti distinti tra spazi ricreativi e culturali, laboratoriali e sala mensa.
Attenzione privilegiata è dedicata all’inserimento del minore nel contesto
comunitario
e
in
quello
territoriale;
si
prevede
quindi,
dopo
la
fase
d’accoglienza, la predisposizione di una programmazione individualizzata
progettata ad hoc dall’equipe d’intesa con gli altri Enti competenti.
Nello svolgimento della propria attività, l’educatore ha pieno rispetto dei diritti
e degli interessi del minore.
La struttura si colloca nella rete dei servizi sociali territoriali, caratterizzandosi
per l’offerta di una pluralità di attività
ed interventi che prevedono lo
svolgimento di funzioni quali:
 Segretariato sociale;
 Supporto educativo nelle attività scolastiche ed extrascolastiche;
 Ascolto e orientamento dei minori;
7
 Sostegno ed accompagnamento alla crescita individuale;
 Servizio di sostegno alla genitorialità;
 Organizzazione di attività laboratoriali ricreative, culturali e sportive;
 Servizio mensa;
 Organizzazione del servizio di trasporto;
Gli ospiti partecipano alla determinazione del programma e del calendario
delle attività del centro.
Le attività del Centro possono anche realizzarsi con la collaborazione di
interventi programmati, raccordati con gli altri servizi e le strutture educative,
sociali e culturali e ricreative esistenti sul territorio.
DATI RELATIVI AL TRATTAMENTO
I dati relativi al trattamento di ciascun minore, preso in carico dal Centro,
vengono debitamente annotati all’interno di un'unica ed individuale cartella
utente, nella quale sono contenuti:
 Scheda informativa generale, contenente
in forma sintetica , i dati
anagrafici salienti dell’utente;
 Richiesta di inserimento (del comune inviante);
 Eventuale documentazione dell’ente inviante;
 Scheda di valutazione della richiesta con Valutazione dell’èquipe psicosocio-educativa;
 Progetto educativo individualizzato (PEI), contenente l’indicazione
degli obiettivi a breve a medio e a lungo termine, i contenuti e le
modalità dell’intervento;
 schede di aggiornamento basate sugli incontri di verifica periodici: con
il minore, con la famiglia di appartenenza;
 schede di aggiornamento sulle visite domiciliari effettuate, annotazioni
sugli eventuali collegamenti con i servizi socio-sanitari (es. CPR);
 Documentazione medico-sanitaria (se necessaria);
 Eventuale copia
PEI
scolastico e/o diagnosi funzionale nel caso di
minori diversamente abili;
 Informativa e richiesta di consenso al trattamento dei dati personali
(D.lgs n. 196 del 30/06/2003);
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DIRITTI E DOVERI DEGLI UTENTI, PARTECIPAZIONE E QUALITÀ DEL
SERVIZIO
Il rapporto tra il Centro socio-educativo Diurno Maria Cristina di Savoia e i
minori fruitori dello stesso è caratterizzato dalla reciprocità, frutto di
vicendevoli diritti e doveri.
DIRITTI DEL MINORE

Conoscere tutta l’èquipe di operatori con i quali svolgerà le attività
previste nel centro

Essere tutelato nella propria privacy;

Essere soggetto attivo di interventi educativi individualizzati;
DIRITTI DELLA FAMIGLIA

Conoscere tutta l’èquipe di operatori con i quali il minore svolgerà le
attività previste nel centro;

Essere adeguatamente coinvolta e informata sul tipo di interventi previsti
dal PEI;

Ottenere comunicazione delle informazioni che riguardano il minore preso
in carico;

Conoscere le modalità e le procedure per la presentazione dei reclami da
parte degli utenti che sono definite nel Regolamento interno;
Per consentire una migliore qualità del servizio, il centro invita i propri utenti e
i loro familiari al rispetto di alcuni doveri.
DOVERI
 Rispetto di tutte le persone operatori, utenti, volontari
etc. presenti
all’interno del centro;
 Rispetto degli ambienti, delle attrezzature e del materiale messo a
disposizione dal centro;
 Accettazione del Regolamento interno;
9
 Comunicare tempestivamente al centro le eventuali assenze;
 Sottoscrizione
da
parte
dei
genitori,
della
modulistica
relativa
al
trattamento dei dati secondo la legge sulla privacy.
RICETTIVITÀ
Il Centro è organizzato per moduli. Ogni modulo non può accogliere più di 30
minori in età compresa dai 6 ai 18 anni, prioritariamente residenti nel quartiere
o nel comune o nell’ambito territoriale di riferimento.
Ogni
modulo
deve
rientrare
negli
standard
previsti
nell’art.
52
del
Regolamento Regionale n°4, 2007.
Le attività formative e laboratoriali sono svolte in gruppi di max di 10 persone
o di max 5 se è presente un minore disabile.
LA RESPONSABILITÀ DELLA STRUTTURA
Il Centro Diurno rientra nelle attività e nei servizi previsti e gestiti
dall’ASP. Essa è retta da un:
Presidente;
Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente dell’ASP è nominato dalla Giunta Regionale ed è il legale
rappresentante
dell’Azienda;
rappresenta
l’Azienda
in
giudizio
previa
autorizzazione del Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente dell’ASP ha le seguenti funzioni:
1. determinare
l’ordine
del
giorno
delle
sedute
del
Consiglio
di
Amministrazione;
2. convocare e presiedere le adunanze del Consiglio di Amministrazione;
3. curare
l’effettiva
esecuzione
delle
deliberazioni
del
Consiglio
di
Amministrazione;
4. delegare
a
singoli
Consiglieri,
informandone
il
Consiglio
Amministrazione, la vigilanza sull’attività di determinati settori;
10
di
5. sviluppare direttamente o tramite deroga ogni utile iniziativa per la
promozione ed il mantenimento dei rapporti con Enti Pubblici, operatori
privati, associazioni di utenti ed altre organizzazioni interessate alle
finalità dell’Amministrazione;
6. adottare in caso di urgenza ed indifferibilità, ordinanze nelle materie di
competenza del Consiglio, sottoponendole a ratifica da parte del
Consiglio di Amministrazione nella seduta immediatamente successiva,
Il Consiglio di Amministrazione dell’ASP è l’organo di indirizzo e di verifica
dell’azione
amministrativa
e
gestionale
dell’Azienda.
Il
Consiglio
di
Amministrazione è costituito da cinque membri compreso il Presidente, così
nominati:
1. Presidente con nomina da parte della Regione Puglia;
2. due componenti con nomina dei Comuni compresi nel Piano di
Zona;
3. un componente espresso dal privato sociale con il quale risultano
avviati servizi all’interno dell’Azienda;
4. un componente espresso dalla Provincia di Bari.
Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di nominare:
1. il Vicepresidente dell’ASP eletto a maggioranza assoluta dal
Consiglio di Amministrazione, fra i suoi componenti, con il
compito di sostituire il Presidente nei casi di assenza e di
impedimento temporaneo di quest’ultimo;
2. il Direttore Generale dell’ASP quale figura apicale cui
compete
la
responsabilità
della
gestione
amministrativa,
finanziaria e sociale dell’Azienda. Inoltre il Direttore Generale è
responsabile dell’attuazione e del raggiungimento degli obiettivi
definiti dal Consiglio di Amministrazione anche su sua proposta.
Fornisce assistenza giuridico-amministrativa e collaborazione al
Presidente e al Consiglio di Amministrazione in ordine alla
conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed
ai regolamenti e partecipa alle sedute del Consiglio, curandone
la verbalizzazione.
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Il Centro si avvale anche della collaborazione di quattro volontarie del Servizio
Civile ed altri volontari e/o tirocinanti capaci di supportare gli operatori nella
realizzazione delle varie attività previste. Infatti, il Centro è convenzionato con
l’Università degli studi di Bari, enti di ricerca ed istituti scolastici.
PIANTA ORGANICA DEL PERSONALE
Le attività psico-socio-educative sono affidate al Coordinatore che, opera
congiuntamente con il resto dell’èquipe composta da:
 operatori in rapporto di uno ogni 10 minori (figure professionali funzionali alla
realizzazione delle attività,quali educatore, educatori professionali, assistente sociali,
animatori, altre figure qualificate). Tra gli operatori deve figurare almeno un
educatore ogni 30 minori.
 personale ausiliario (uno ogni 30 minori)
Inoltre il Centro usufruisce della collaborazione delle seguenti figure professionali:
 personale amministrativo
 dispensiere
 cuoche
 autista
 giardiniere
 usciere
 operatore manutenzione degli ambienti
VOLONTARIATO, ATTIVITÀ DI TIROCINIO E SERVIZIO CIVILE
Il Centro prevede:

collaborazione con associazioni di volontariato;

collaborazione con le Scuole professionali per i servizi sociali per
realizzare percorsi di stage;

convenzioni con le Università, Enti di Ricerca, Enti e istituzioni varie

servizio civile;
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ORARI DI APERTURA
Il centro diurno è aperto dal lunedì al sabato.

Dal lunedì al venerdì il centro prevede i seguenti orari:
Ore 7.00-8.30 prelevamento dalle abitazioni e accompagnamento dei
minori a scuola
Ore 13.00-13.30 Prelevamento dei minori dalle scuole
Ore 13.30-14.00 Ricomposizione dei gruppi e pranzo
Ore 14.00-14.30 Attività ludico-ricreative
Ore 14.30-17.30 Attività di sostegno scolastico ed extrascolastico
Ore 17.30-17.40 Merenda
Ore 17.40-18.30 Attività laboratoriali ricreative, sportive, culturali
Ore 18.30-19.15 Accompagnamento minori presso le loro abitazioni

Il sabato il centro prevede i seguenti orari:
Ore 7.00-8.30 prelevamento dalle abitazioni e accompagnamento dei
minori a scuola
Ore 13.00-13.30 Prelevamento dei minori dalle scuole
Ore 13.30-14.00 Ricomposizione dei gruppi e pranzo
Ore 14.00-14.15 Attività ludico-ricreative
Ore 14.15-16.30 Attività di supporto scolastico ed exstrascolastico
Ore 16.30-17.30 Accompagnamento minori presso le loro abitazioni
Ammissioni
L’iter burocratico da seguire deve rispettare le seguenti coordinate:
Richiesta di accoglimento da parte della famiglia all’ Assistente Sociale
del Comune di residenza;
Colloquio motivazionale informativo e conoscitivo con l’Assistente Sociale
del Comune di residenza con ogni documentazione che lo stesso Comune
riterrà necessaria;
Invio della disponibilità di accoglienza al Centro Diurno da parte dei
Servizi Sociali Comunali;
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Colloquio motivazionale informativo e conoscitivo con l’intera èquipe
psico-socio-educativa del Centro Socio Educativo Diurno finalizzato alla
compilazione della Scheda di valutazione della richiesta;
Valutazione della richiesta da parte dell’èquipe psico-socio-educativa
dell’effettiva possibilità di presa in carico e comunicazione all’Assistente
Sociale del Comune della valutazione effettuata;
In caso di valutazione positiva sia da parte del Centro Diurno che da
parte dell’ l’Assistente Sociale del Comune, si procede all’inserimento e con
la redazione della Cartella psico-socio-educativa;
Definizione e stesura del Piano Operativo semestrale (P.E.I);
Verifica mensile d’èquipe del P.E.I, del programma delle attività con
aggiornamento e/o modifica del P.E.I. e del piano delle attività in corso;
Stesura ed invio di una relazione semestrale psico-socio-educativa ai
Servizi Sociali del Comune inviante;
Verifica mensili con i familiari (visite domiciliari e colloqui in struttura);
Verifiche periodiche con i docenti.
Iter da seguire in caso di richiesta del privato cittadino
Colloquio motivazionale con l’èquipe psico-socio-educativa del Centro
Diurno finalizzata alla compilazione della scheda di valutazione della
richiesta;
Valutazione della richiesta da parte l’èquipe psico-socio-educativa del
Centro Diurno, al fine di valutare l’effettiva possibilità di presa in carico;
Comunicazione alla famiglia circa la valutazione effettuata;
Presa in carico;
Redazione della Cartella psico-socio-educativa;
Definizione e stesura del Piano Operativo semestrale (P.E.I);
Verifica mensile d’èquipe del P.E.I, del programma delle attività con
aggiornamento e/o modifica del P.E.I. e del piano delle attività in corso;
Verifica mensili con i familiari (visite domiciliari e colloqui in struttura);
Verifiche periodiche con i docenti.
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Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:
A. certificato vaccinazioni;
B. fotocopia tesserino ASL;
C. fotocopia libretto pediatrico con indicazione degli esami effettuati alla
nascita;
D. stato di famiglia o dichiarazione sostitutiva di certificazione;
E. eventuale documentazione necessaria per la frequenza di attività
sportive.
N.B. Non è permesso l’accesso alla struttura di estranei, cioè di persone al
di fuori della cerchia parentale prossima del minore, se non preventivamente
autorizzato
Dimissioni
Le dimissioni dal Centro avverranno per i seguenti motivi:
1. Realizzazione del P.E.I e reperimento di altre occasioni di integrazione;
2. prolungate ed ingiustificate assenze dell’utente;
3. rinuncia della famiglia al servizio prestato;
4. nel caso di privato, il mancato pagamento mensile della retta a proprio
carico per numero due mensilità consecutive;
5. nel caso in cui il trattamento socio-educativo previsto dal Centro e disposto
da parte dei Servizi Sociali comunali possa risultare non più idoneo alla
necessità del minore;
6. su certificazione del medico specialista qualora siano venuti a mancare le
condizioni psico-fisiche necessarie per la convivenza nel Centro Diurno;
7. per sopravvenuta incompatibilità del minore con la struttura;
8. per la mancanza di condizioni igienico sanitarie che, comprometterebbero la
salute degli altri ospiti e degli operatori;
9. per grave inosservanze del minore e della famiglia della vita comunitaria del
Centro.
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Sospensioni
La sospensione, concordemente definita a tempo dalle parti coinvolte
(famiglia, centro e comune) potrà avvenire nei seguenti modi:
1. volontaria: su richiesta della famiglia;
2. su richiesta del Servizio Sociale inviate;
3. da parte dell’èquipe psico-socio-educativa motivata da:
mancato o reiterato pagamento privato e/o pubblico;
da gravi situazioni di sopraggiunta incompatibilità del minore con il
servizio;
da assenze ingiustificate che superano i 30 gg.*
*(La famiglia è tenuta ad assicurare la regolare frequenza. Ogni assenza
deve
essere
tempestivamente
giustificata.
La
riammissione,
dopo
assenze di durata superiore a gg. 5, è subordinata alla presentazione di
certificato medico)
4. in caso di malattie esantematiche o di patologie infettive, superata la fase
acuta il minore potrà essere riammesso alla frequenza dietro presentazione del
certificato rilasciato dal pediatra di base.
LA RETTA
Il costo giornaliero previsto per la frequenza del singolo minore c/o il
Centro ammonta ad euro 35,00; il trasporto giornaliero è pari ad euro 7,00.
Per gli invii da parte del privato, la retta, per le attività del Centro nonché
per il servizio mensa e trasporto, sarà totalmente a proprio carico.
Al momento della presentazione della domanda viene compilata la
dichiarazione d’impegno di spesa da parte della persona fisica in base alla
dichiarazione ISEE che, assume l’impegno del pagamento della retta che,
dovrà avvenire entro il 10 di ogni mese.
Le singole assenze fino a 5 gg. di calendario non comportano diminuzione
di contributo.
Dal 6° al 30° gg. di assenza è riconosciuto all’ente un compenso pari al
50% della quota definita. Oltre il 30° gg. di assenza la persona viene dimessa.
16
Solo in casi motivati da ragioni di salute l’assenza può proseguire oltre il
30°gg.
Il Consiglio di Amministrazione dell’A.S.P. si riserva di rivalutare e di
ricalcolare semestralmente la retta mensile e darne tempestiva comunicazione
alla famiglia e/o al comune inviante.
MODALITA’ DI INFORMAZIONE SUI SERVIZI
Sono previste le seguenti modalità di informazioni sui servizi:
 divulgazione di brochure informative sui servizi erogati;
 trasmissione della Carta dei Servizi, del Progetto educativo generale e del
Regolamento Interno a tutti i Servizi Sociali dei Comuni del territorio
Provinciale;
 attraverso il sito internet: www.mariacristinadisavoia.it;
 locandine informative.
STANDARD DI QUALITA’
E’ prevista la somministrazione semestrale di test di valutazione sulla qualità
del servizio erogato: agli utenti fruitori dello stesso, agli operatori interni alla
struttura e
agli operatori esterni presenti sul territorio che si occupano del
sociale.
L’A.S.P
sta provvedendo alla preparazione della documentazione necessaria
alla presentazione della domanda per ottenere le certificazioni degli standard di
qualità generali e specifici previsti NORMA UNI ESN ISO 9001-2000.
NUMERI TELEFONICI E INDICAZIONI SULL’UBICAZIONE DEL CENTRO
SOCIO EDUCATIVO DIURNO
Il Centro ha sede in Bitonto, a sud est del centro antico, in Piazza Ferdinando
II di Borbone n° 18, è raggiungibile attraverso le seguenti modalità
 in auto, autostrada A 14 dalle località del Nord barese (uscita Bitonto);
 in autostrada statale 106 dalle località del sud barese;
 linea aerea scalo Bari-Palese;
 Treni, ferrovie dello Stato Stazione di Bari, Ferrovie Bari Nord.
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Numeri telefonici
Portineria 080 3751510
Uffici amministrativi 080 3751186
Fax 0803751186
IL PRESIDENTE
Prof. Giuseppe Elia
18
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