RICERCA/VERDE URBANO NOTIZIE TERRA TRENTINA Foto 4: misurazione della lunghezza delle radici della pianta dopo il suo sradicamento 26 terventi dovuti alla posa in opera di conduttore di gas, luce, telefoni, ecc. (situazioni che si presentano quotidianamente in ambito cittadino) mostrano una maggiore facilità di caduta. In buona sostanza, gli alberi con apparato radicale “monco” vengono abbattuti da raffiche di vento di intensità decisamente inferiore. Relativamente poi allo porzione di terreno occupato dalle radici con funzione di sostegno meccanico, dalle prove eseguite sono emerse importanti indicazioni, soprattutto a carico delle piante caratterizzate da un apparato radicale espanso lateralmente piuttosto che in profondità. Per non intaccare la stabilità degli alberi è sufficiente mantenere una distanza da eventuali scavi pari a 2 volte il diametro del tronco. Tuttavia la lunghezza totale delle radici, che garantiscono un valido apporto di sostanze nutritive e dunque l’efficienza della pianta, è risultata in alcuni casi superiore al diametro del tronco di ben 5 volte: da ciò consegue la raccomandazione prudenziale di rispettare, in caso di scavi, una distanza pari a 6 volte il diametro della pianta in questione. Nel complesso è stato possibile verificare che il taglio anche parziale delle radici, provocato generalmente da scavi, e la comparsa di spaccature del terreno a livello della zolla radicale occupato dalle radici deputate al sostegno meccanico della pianta risultano elementi molto importanti per una valutazione più corretta e precisa dell’eventuale rischio di caduta. Bibliografia suggerita per approfondire l’argomento Lobis V., Brudi E., Maresi G. e Ambrosi P., 2002: Valutazione della stabilità degli alberi. Il SIA ed il metodo SIM. Sherwood, Foreste ed alberi oggi, 78: 41-46. Mattheck C. e Breloer H, 1998: La stabilità degli alberi. Il verde editoriale. 281 pp. Pestalozza A., 2002: Indagini preliminari. Verifiche di stabilità: il quadro italiano. Acer 2, 53-56. Wessolly L. e Erb M., 1998: Handbuch der Baumstatik und Baumkontrolle. Patzer ed., Berlin, 272 pp. Plauso internazionale • Quattro ricercatori dell’Istituto Agrario sono intervenuti a Davies, in California, nell’ambito di uno dei più importanti convegni internazionali dedicati al tema della fisiologia e biotecnologia della vite Grande plauso della comunità scientifica internazionale per i progressi effettuati dall’Istituto Agrario nella ricostruzione del genoma della vite Si tratta di uno dei convegni internazioni più importanti del settore che riunisce ogni quattro anni studiosi provenienti da tutto il mondo per fare il punto sui progressi della ricerca nel campo della fisiologia e biotecnologia della vite. Quattro ricercatori dell’Istituto Agrario sono stati chiamati nei giorni scorsi a Davies, in California, per intervenire come relatori nell’ambito del “7° Simposio Internazionale sulla Fisiologia e Biotecnologie della vite”. Riccardo Velasco ha parlato dei progressi effettuati presso l’Istituto nella mappatura fisica del genoma della vite. “La ricostruzione di 19 cromosomi della specie in esame, completata a livello informatico ed a tutt’oggi al 50% della ricostruzione fisica del materiale nucleare contenente le informazioni genetiche –ha spiegato il ricercatore al suo rientro- ha suscitato la soddisfazione dei maggiori istituti in Europa e nel mondo, ed ha stimolato la comunità internazionale, nel cui ambito si muove questa iniziativa dell’Istituto Agrario, nella NOTIZIE IASMA DALL’ISTITUTO AGRARIO S. MICHELE Silvia Ceschini realizzazione di progetti congiunti di altissimo profilo scientifico”. Stella Grando è intervenuta in merito all’aggiornamento di tutte le iniziative condivise dalla comunità scientifica per l’avanzamento della genomica della vite. Claudio Moser ha illustrato, invece, i risultati ottenuti nello studio dei meccanismi molecolari della senescenza fogliare della vite. Dal punto di vista della qualità delle uve e quindi del vino è importante, infatti, che l’invecchiamento delle foglie non avvenga precocemente nel corso della stagione perché a tale fenomeno è associato un basso accumulo zuccherino nelle bacche. Federica Savazzini ha illustrato, infine, la comparazione tra differenti metodologie di valutazione di geni all’interno del genoma della vite. Partecipazione a “MiWine” • L’Istituto Agrario di San Michele all’Adige ha partecipato dal 14 al 16 giugno scorso, a Milano, al “MiWine”, la prima esposizione professionale del vino e dei distillati nata dalla collaborazione tra la Fiera di Milano e l’Unione Italiana Vini. Si tratta di una rassegna specializzata nel settore dei vini e degli alcolici, a cadenza biennale, e si propone come una vetrina altamente qualificata, a livello internazionale, del panorama enologico italiano ed estero. “Dopo la partecipazione al Vinitaly di Verona e al Pro Wine di Düsseldorf -spiega l’enologo responsabile della cantina dell’Istituto, Enrico Paternosterabbiamo pensato di aderire anche a questa rassegna che si propone come una vetrina altamente qualificata, a livello internazionale, del panorama enologico italiano ed estero, per far conoscere meglio i nostri prodotti. La motivazione che sta alla base di queste nostre partecipazioni non è strettamente commerciale, lo testimonia la ridotta produzione di vino che non supera mai le 250 mila bottiglie l’anno, ma è legata più che altro all’esigenza di far conoscere e promuovere l’Istituto Agrario nel suo complesso, con formazione e ricerca in primis”. Intanto, a San Michele, sono terminati i lavori per il rinnovo dello storico vigneto “Weizacher”, le cui uve (Merlot, Cabernet e Chardonnay) rappresentano la base per la produzione dei vini della linea Castel San Michele. Vacanza studio in Galles • Vacanza-studio in Galles per gli studenti dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Dal 16 al 30 giugno trentotto ragazzi, accompagnati da due docenti di lingua straniera, hanno frequentato un college con annessa azienda zootecnica. Hanno seguito lezioni di informatica e inglese tenute da insegnanti di madrelingua e sono stati quotidianamente impegnati in attività pratiche presso l’azienda agricola. Nell’ambito delle numerose iniziative promosse dall’Istituto per i suoi studenti l’esperienza della vacanza studio all’estero costituisce senz’altro una delle più consolidate. “Da 45 anni i nostri allievi hanno l’opportunità di effettuare tirocini linguistico-pratici in Germania al fine di migliorare le proprie conoscenze della lingua tedesca -spiega il responsabile del Centro scolastico, Francesco Spagnolli-. Questa nuova esperienza è volta ad assicurare pari opportunità anche agli studenti, tra l’altro ormai diventati maggioranza, che scelgono come lingua straniera l’inglese”. Nel mese di maggio si è concluso invece a Balatonfuered, in Ungheria, il settimo incontro delle scuole viticoloenologiche europee che ha visto la partecipazione di 150 rappresentanti di 36 sedi, tra cui l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (che ospiterà la manifestazione del 2008). A classificarsi terza su 36 concorrenti nell’ambito del concorso riservato agli studenti sui temi di carattere viticolo ed enologico è stata proprio una studentessa trentina della VI S dell’Istituto Agrario, Erika Pedrini di Lasino. Inoltre, sempre nell’ambito del convegno si è svolto un concorso di “vini dolci” prodotti dalle scuole enologiche europee che ha visto classificarsi al secondo posto, dopo il prestigioso Eiswein di Weinsberg, il “Prepositura” dell’Istituto Agrario. TERRA TRENTINA Ufficio stampa Istituto Agrario 27