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RICERCA/VERDE URBANO
NOTIZIE
TERRA TRENTINA
Foto 4: misurazione della lunghezza delle radici della pianta dopo il suo
sradicamento
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terventi dovuti alla posa in
opera di conduttore di gas,
luce, telefoni, ecc. (situazioni
che si presentano quotidianamente in ambito cittadino)
mostrano una maggiore facilità di caduta.
In buona sostanza, gli alberi
con apparato radicale “monco”
vengono abbattuti da raffiche
di vento di intensità decisamente inferiore.
Relativamente poi allo porzione di terreno occupato dalle
radici con funzione di sostegno meccanico, dalle prove
eseguite sono emerse importanti indicazioni, soprattutto a
carico delle piante caratterizzate da un apparato radicale
espanso lateralmente piuttosto
che in profondità. Per non intaccare la stabilità degli alberi
è sufficiente mantenere una
distanza da eventuali scavi
pari a 2 volte il diametro del
tronco. Tuttavia la lunghezza
totale delle radici, che garantiscono un valido apporto di
sostanze nutritive e dunque
l’efficienza della pianta, è risultata in alcuni casi superiore al diametro del tronco di
ben 5 volte: da ciò consegue
la raccomandazione prudenziale di rispettare, in caso di
scavi, una distanza pari a 6
volte il diametro della pianta
in questione.
Nel complesso è stato possibile
verificare che il taglio anche parziale delle radici, provocato generalmente da scavi, e la comparsa di spaccature del terreno
a livello della zolla radicale occupato dalle radici deputate al
sostegno meccanico della pianta risultano elementi molto importanti per una valutazione più
corretta e precisa dell’eventuale rischio di caduta.
Bibliografia suggerita per approfondire l’argomento
Lobis V., Brudi E., Maresi G. e
Ambrosi P., 2002: Valutazione della stabilità degli alberi. Il SIA ed il metodo SIM.
Sherwood, Foreste ed alberi oggi, 78: 41-46.
Mattheck C. e Breloer H, 1998:
La stabilità degli alberi. Il
verde editoriale. 281 pp.
Pestalozza A., 2002: Indagini
preliminari. Verifiche di stabilità: il quadro italiano.
Acer 2, 53-56.
Wessolly L. e Erb M., 1998:
Handbuch der Baumstatik
und Baumkontrolle. Patzer
ed., Berlin, 272 pp.
Plauso internazionale
• Quattro ricercatori dell’Istituto Agrario sono intervenuti a
Davies, in California, nell’ambito di uno dei più importanti
convegni internazionali dedicati al tema della fisiologia e
biotecnologia della vite
Grande plauso della comunità scientifica internazionale
per i progressi effettuati dall’Istituto Agrario nella ricostruzione del genoma della vite
Si tratta di uno dei convegni
internazioni più importanti del
settore che riunisce ogni quattro anni studiosi provenienti da
tutto il mondo per fare il punto sui progressi della ricerca
nel campo della fisiologia e
biotecnologia della vite.
Quattro ricercatori dell’Istituto Agrario sono stati chiamati nei giorni scorsi a Davies,
in California, per intervenire
come relatori nell’ambito del
“7° Simposio Internazionale
sulla Fisiologia e Biotecnologie della vite”.
Riccardo Velasco ha parlato dei
progressi effettuati presso l’Istituto nella mappatura fisica del
genoma della vite. “La ricostruzione di 19 cromosomi della
specie in esame, completata a
livello informatico ed a tutt’oggi al 50% della ricostruzione fisica del materiale nucleare
contenente le informazioni genetiche –ha spiegato il ricercatore al suo rientro- ha suscitato la soddisfazione dei maggiori istituti in Europa e nel mondo, ed ha stimolato la comunità internazionale, nel cui
ambito si muove questa iniziativa dell’Istituto Agrario, nella
NOTIZIE IASMA
DALL’ISTITUTO AGRARIO
S. MICHELE
Silvia Ceschini
realizzazione di progetti congiunti di altissimo profilo scientifico”.
Stella Grando è intervenuta
in merito all’aggiornamento
di tutte le iniziative condivise dalla comunità scientifica
per l’avanzamento della
genomica della vite. Claudio
Moser ha illustrato, invece, i
risultati ottenuti nello studio
dei meccanismi molecolari
della senescenza fogliare
della vite. Dal punto di vista
della qualità delle uve e
quindi del vino è importante, infatti, che l’invecchiamento delle foglie non
avvenga precocemente nel
corso della stagione perché
a tale fenomeno è associato
un basso accumulo zuccherino nelle bacche. Federica
Savazzini ha illustrato, infine, la comparazione tra differenti metodologie di valutazione di geni all’interno
del genoma della vite.
Partecipazione a “MiWine”
• L’Istituto Agrario di San Michele all’Adige ha partecipato dal 14 al 16 giugno scorso,
a Milano, al “MiWine”, la prima esposizione professionale del vino e dei distillati nata
dalla collaborazione tra la
Fiera di Milano e l’Unione Italiana Vini. Si tratta di una rassegna specializzata nel settore dei vini e degli alcolici, a
cadenza biennale, e si propone come una vetrina altamente qualificata, a livello internazionale, del panorama
enologico italiano ed estero.
“Dopo la partecipazione al
Vinitaly di Verona e al Pro Wine
di Düsseldorf -spiega l’enologo
responsabile della cantina dell’Istituto, Enrico Paternosterabbiamo pensato di aderire
anche a questa rassegna che si
propone come una vetrina altamente qualificata, a livello
internazionale, del panorama
enologico italiano ed estero,
per far conoscere meglio i nostri prodotti. La motivazione
che sta alla base di queste nostre partecipazioni non è strettamente commerciale, lo testimonia la ridotta produzione di
vino che non supera mai le 250
mila bottiglie l’anno, ma è legata più che altro all’esigenza
di far conoscere e promuovere
l’Istituto Agrario nel suo complesso, con formazione e ricerca in primis”. Intanto, a San Michele, sono terminati i lavori
per il rinnovo dello storico vigneto “Weizacher”, le cui uve
(Merlot, Cabernet e Chardonnay) rappresentano la base per
la produzione dei vini della linea Castel San Michele.
Vacanza studio in Galles
• Vacanza-studio in Galles per
gli studenti dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige.
Dal 16 al 30 giugno trentotto
ragazzi, accompagnati da
due docenti di lingua straniera, hanno frequentato un
college con annessa azienda
zootecnica. Hanno seguito
lezioni di informatica e inglese tenute da insegnanti di madrelingua e sono stati quotidianamente impegnati in attività pratiche presso l’azienda agricola.
Nell’ambito delle numerose
iniziative promosse dall’Istituto per i suoi studenti l’esperienza della vacanza studio
all’estero costituisce senz’altro una delle più consolidate. “Da 45 anni i nostri allievi
hanno l’opportunità di effettuare tirocini linguistico-pratici in Germania al fine di migliorare le proprie conoscenze della lingua tedesca -spiega il responsabile del Centro
scolastico, Francesco Spagnolli-. Questa nuova esperienza è volta ad assicurare
pari opportunità anche agli
studenti, tra l’altro ormai diventati maggioranza, che
scelgono come lingua straniera l’inglese”.
Nel mese di maggio si è concluso invece a Balatonfuered,
in Ungheria, il settimo incontro delle scuole viticoloenologiche europee che ha visto la partecipazione di 150
rappresentanti di 36 sedi, tra
cui l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (che ospiterà la
manifestazione del 2008). A
classificarsi terza su 36 concorrenti nell’ambito del concorso
riservato agli studenti sui temi
di carattere viticolo ed enologico è stata proprio una studentessa trentina della VI S dell’Istituto Agrario, Erika Pedrini
di Lasino. Inoltre, sempre nell’ambito del convegno si è
svolto un concorso di “vini
dolci” prodotti dalle scuole
enologiche europee che ha visto classificarsi al secondo posto, dopo il prestigioso Eiswein
di Weinsberg, il “Prepositura”
dell’Istituto Agrario.
TERRA TRENTINA
Ufficio stampa Istituto Agrario
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