Classe Prima Percorso Rosso Secondo bimestre
EQUIPE SCUOLA
A CURA DI SAMARANI BARBARA
CLASSE PRIMA: PERCORSO ROSSO
Secondo bimestre: Dicembre – Gennaio
N. 2: NASCE GESU’,
LA LUCE DEL MONDO
Obiettivi Specifici di Apprendimento:
Gesù di Nazareth, l’Emmanuele, il Dio con noi.
Cogliere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.
Traguardi per lo sviluppo:
l’alunno riflette e confronta l’attesa e la nascita di Gesù con il proprio vissuto. Inoltre coglie
il significato della festa del Natale, attraverso la conoscenza dei principali simboli e dei
brani evangelici legati ad essa. Scoprendo il Natale come la festa della nascita di Gesù,
dono di Dio a tutti gli uomini del mondo, l’alunno riconosce la presenza di Dio nei momenti
di incontro, festa e amicizia vera, che gli uomini vivono.
Percorsi di Apprendimento:
prima di Natale
a) L’annuncio a Maria
b) S. Lucia
c) Nasce Gesù
d) Un dono per Gesù
dopo il Natale
e) Arrivano i magi
f) La via giusta
g) Io e Gesù bambino
1° incontro (2 ore)
Materiale: Bibbia - racconto semplificato dell’annunciazione – immagini colorate delle
tappe principali del racconto o statuine del presepe
a) L’annuncio a Maria
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Cantando l’inno ci ritroviamo nel nostro “angolo dell’ascolto”.
L’insegnante porta con sé una Bibbia, la apre e spiega agli alunni che sta per leggere una
storia bellissima, che forse qualche bambino già conosce, ma non fa niente, perché c’è
chi non se la ricorda, … ed è scritta su un libro molto importante: la Bibbia.
Naturalmente il racconto che noi faremo dell’annunciazione non sarà letto dal testo sacro
(troppo “difficile” per alunni così piccoli), ma sarà adattato e semplificato:
(ipotizzando di utilizzare le statuine del presepe, mostriamo l’angelo) IL PERSONAGGIO
PRINCIPALE IN QUESTA STORIA È UN ANGELO, DI LUI ABBIAMO GIÀ PARLATO
POCO TEMPO FA, E SAPPIAMO CHE E’ UN TIPO MOLTO SPECIALE … [ vd. percorso
rosso, classe prima, primo bimestre, punto d)].
MA, COSA FA DI COSI’ SPECIALE UN ANGELO? (ascoltiamo le loro idee) ESATTO
BAMBINI, LUI VOLA, VA IN PARADISO, ASCOLTA LE NOSTRE PREGHIERE, CI
AIUTA, E UN SUO COMPITO IMPORTANTISSIMO E’ PORTARE I MESSAGGI PER
DIO! CERTO! ALTRIMENTI, DIO, SAREBBE TROPPO OCCUPATO A PARLARE CON
TUTTI, CHE NON AVREBBE IL TEMPO D’ASCOLTARE CHI HA BISOGNO DI LUI!
QUESTO ANGELO CHE SI CHIAMA GABRIELE, RICEVE DA DIO UN MESSAGGIO
MOLTO SPECIALE DA PORTARE A UN BELLA E BRAVA RAGAZZA CHE ABITA A
NAZARETH, UN PAESINO DELLA PALESTINA: SI CHIAMA MIRIAM, IN ITALIANO
MARIA.
(Mostrando Maria) DOVETE SAPERE CHE QUESTA RAGAZZA E MOLTO BRAVA:
AIUTA LA MAMMA ANNA A PULIRE LA CASA, VA AL POZZO TUTTE LE MATTINE A
RACCOGLIERE L’ACQUA, CURA IL POLLAIO E IL SABATO VA A PREGARE DIO
NELLA SINAGOGA, … NON LE PIACE ANDARE IN GIRO PER IL SUO PAESE A
CHIACCHIERARE, PREFERISCE AIUTARE LA MAMMA E FARE COMPAGNIA AL SUO
PAPA’ GIOACCHINO (mostriamo la mamma Anna e il papà Gioacchino, possiamo
scegliere due statuine del presepe che rappresentano una massaia e un contadino).
UNA MATTINA, IN UN GIORNO SPECIALE, MENTRE E’ SOLA IN CASA, MARIA
INCONTRA L’ANGELO GABRIELE (avviciniamo l’angelo a Maria). LUI LA CHIAMA:
“MARIA, MARIA”, LEI SI VOLTA E IN UN PRIMO MOMENTO SI SPAVENTA, RESTA
STUPITA NEL VEDERE UNA PERSONA CON LE ALI. POI LO GUARDA BENE E VEDE
CHE E’ BUONO, GENTILE … SPECIALE E ALLORA LO ASCOLTA.
LUI PORTA UN MESSAGGIO IMPORTANTE, L’ANGELO GABRIELE LE DICE: “DIO TI
HA SCELTA, MARIA, PRESTO DIVENTERAI MAMMA DI UN BELLISSIMO BAMBINO.
DEVI ESSERE CONTENTA PERCHE’ NASCERA’ IN TE IL FIGLIO DI DIO, GESU’”
(mostriamo il bambino Gesù). MARIA E’ MOLTO FELICE, LEI SI FIDA DI DIO, E ALLORA
DICE: “SI’, VOGLIO DIVENTARE LA MAMMA DI GESU’”.
COSI’ MARIA CON QUESTA BELLA NOTIZIA CORRE DALLA MAMMMA E DAL PAPA’
PER RACCONTARE TUTTO. (Mostrando Giuseppe) E POI CORRE DA GIUSEPPE, IL
SUO FIDANZATO CHE E’ ONORATO D’ASPETTARE UN FIGLIO, MANDATO DA DIO.
Dopo il racconto chiediamo agli alunni un breve riassunto volgendo ad alcuni delle
semplici domande: come si chiama l’angelo? Che ragazza è Maria? …
Invitiamo i bambini a preparare il quaderno, dopo la data e il titolo: L’ANNUNCIO A
MARIA, li aiuteremo a scrivere un breve testo. Ad es. (alla lavagna indichiamo loro bene
le lettere e gli spazi): L’ANGELO GABRIELE ANNUNCIA A MARIA CHE DIVENTA
MAMMA DI GESU’.
Li invitiamo ora a fare il disegno dell’annuncio dell’angelo, sotto il testo.
VALENZA EDUCATIVA: accostare l’alunno al testo evangelico dell’annunciazione. L’IRC
porta l’ alunno a capire il messaggio di fiducia e fede espresso dalla figura di Maria.
2° incontro (2 ore)
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Materiale: fieno per il mazzolino – nastri di stoffa (rosa e azzurro) – cartellone blu (70 X
100) – immagini della storia di S. Lucia – fogli A4 – sagome di stelline su cartoncini gialli
a) S. Lucia
Con l’inno ci portiamo nel nostro angolo di classe per ascoltare il racconto di oggi: molti
bambini vedendo spuntare il fieno dalla borsa chiederanno, o avranno già intuito cosa
faremo, … è una festività molto attesa nella Diocesi di Crema.
Fatto il cerchio, l’insegnante rovescia il fieno in mezzo e chiede agli alunni di prenderne
una manciata, di annusarlo, e di esprimere a cosa pensano. Poi, insieme, lo raggruppiamo
in un grande e unico mazzo legato con i due fiocchi intrecciati e gli troviamo una
sistemazione nella classe (verrà lasciato fino al 12 dicembre, poi il mattino del 13, al posto
del mazzolino di fieno i bambini troveranno un cestino di dolcetti o una piccola sorpresina.
Se non siamo in servizio in quella classe la mattina del 13 dicembre, chiediamo aiuto ai
collaboratori e alle colleghe, sono sempre molto disponibili).
Passiamo ora al racconto della storia della Santa. Senza entrare in particolari cruenti, che
comunque qualche bambino non mancherà di voler raccontare, cerchiamo di focalizzare la
loro attenzione sull’amore che Lucia provava per Gesù: QUESTA E’ LA STORIA DI UNA
RICCA RAGAZZA DI NOME LUCIA, ABITA A SIRACUSA, CITTA’ DELLA SICILIA. VIVE
IN UNA GRANDE E BELLA CASA; E’ RICCA E HA TUTTO QUELLO CHE LE SERVE.
A LUCIA PIACE PASSEGGIARE PER LE VIE DELLA SUA CITTA’.
UN GIORNO SENTE DUE PERSONE PARLARE DI GESU’: DICONO CHE LUI E’
BUONO CON TUTTI, DICONO CHE INSEGNA TANTE COSE BELLE E CHE VUOLE
BENE A CHIUNQUE.
LUCIA DECIDE DI FARSI RACCONTARE DALLA SUA MAMMA QUALCOSA DEL
FIGLIO DI DIO, PROPRIO GESU’.
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LA MAMMA DI LUCIA LE SPIEGA CHE GESU’ VUOL VEDERE CHI GLI VUOLE BENE
E, PER FARSI VEDERE DA LUI, BISOGNA
RINUNCIARE ALLE RICCHEZZE,
AIUTARE CHI HA BISOGNO, PERDONARE I CATTIVI, NON DIRE BUGIE E AMARE
GESU’ CON TUTTO IL CUORE. LA MAMMA RACCONTA ANCHE CHE A SIRACUSA
CI SONO I CATTIVI ROMANI, CHE NON VOGLIONO AMARE GESU’ E UCCIDONO
TUTTI I CRISTIANI, CHE INVECE VOGLIONO BENE A GESU’.
LUCIA CAPISCE CHE STARE CON GESU’ E’ BELLO, ANCHE SE I ROMANI SONO
GELOSI DI LUI E VOGLIONO UCCIDERE I SUOI AMICI.
LUCIA NON PERDE TEMPO E DECIDE DI RINUNCIARE ALLE SUE RICCHEZZE: I
SUOI VESTITI, I SUOI GIOIELLI, I SUOI SOLDI, … SI’, RINUNCIA A LORO, CIOE’ LI
REGALA A CHI E’ POVERO O MALATO.
SAPETE, BAMBINI, A SIRACUSA MOLTE PERSONE SONO AMMALATE, POVERE E
BISOGNOSE E LUCIA LE VEDE TUTTI I GIORNI, MA QUANDO SCOPRE CHE GESU’
VUOLE BENE A TUTTI, DECIDE DI ESSERE L’AMICA DI GESU’ E FA VEDERE
QUELLO CHE SA FARE DI BUONO. LEI INIZIA AD AIUTARE: FA COMPAGNIA A CHI
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E’ SOLO, PORTA IL PANE A CHI HA FAME, LE MEDICINE A CHI E’ MALATO E
GUARISCE CHI HA BISOGNO.
DICE UNA LEGGENDA CHE MOLTI BAMBINI SI AMMALAVANO AGLI OCCHI PER UNA
BRUTTA MALATTIA E POI DIVENTAVANO CIECHI PER SEMPRE. LEI, CON UNA
PREGHIERA A GESU’ E UNA CAREZZA SUI LORO OCCHI MALATI LI FACEVA
GUARIRE. I BAMBINI LE VOLEVANO BENE ED ERANO FELICI.
SAPETE CHE IL NOME LUCIA SIGNIFICA “LUCE”, PERCHE’ CON I SUOI MIRACOLI
PERMETTE AI BAMBINI DI VEDERE ANCORA LA LUCE, MA ANCHE PERCHE’ LEI
AMA GESU’, FIGLIO DI DIO E “LUCE DEL MONDO”.
LUCIA AMA MOLTO GESU’ E SPESSO VA IN CHIESA PER PREGARE: CHIEDE A
GESU’ DI FAR DIVENTARE BUONI TUTTI, UOMINI E DONNE.
MA, UN BRUTTO GIORNO, I ROMANI SCOPRONO CHE LEI E’ CRISTIANA, ALLORA
LA CATTURANO … E MINCCIANO DI UCCIDERLA SE LEI DICE CHE E’ AMICA DI
GESU’. LUCIA E’ MOLTO CORAGGIOSA E NON HA PAURA DI DIRE A TUTTI CHE
VUOLE TANTO BENE A GESU’!
LEI SA QUAL E’ LA COSA GIUSTA!
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I ROMANI ALLORA LA UCCIDONO, MA LEI E’ FELICE PERCHE’ GESU’ LE
SEMPRE VICINA.
E’
QUANDO ARRIVA IN CIELO LA ASPETTA UN SANTO MOLTO IMPORTANTE, AMICO
DI GESU’: E’ SAN PIETRO. LUI HA LE CHIAVI DEL PARADISO, E APRE LE PORTE
SOLO PER FAR ENTRARE I BRAVI.
LUCIA NELLA SUA VITA E’ STATA MOLTO BRAVA, PERCHE’ HA AMATO I BAMBINI, I
POVERI E GLI AMMALATI PROPRIO COME FACEVA GESU’. SAN PIETRO LE DICE:
“VIENI LUCIA, ENTRA IN PARADISO, CHE C’ E’ UNA SORPRESA PER TE”.
LUCIA VOLA IN PARADISO E INCONTRA GESU’ CHE LE DA UN COMPITO: “ CIAO
LUCIA, SONO MOLTO CONTENTO DI TE E VOGLIO CHE TU CONTINUI A FARE
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FELICI I BAMBINI. ALLORA, DEVI TORNARE SULLA TERRA UNA VOLTA ALL’ ANNO,
PER PORTARE I REGALI AI BAMBINI BRAVI. TI FACCIO AIUTARE DA UN ASINELLO
MOLTO GOLOSO DI FIENO, MA ALTRETTANTO BUONO E GENTILE”.
COSI’, TUTTI GLI ANNI LUCIA, CHE E’ DIVENTATA SANTA, SCENDE DAL CIELO COL
SUO AMICO ASINELLO PER REGALARE AI BAMBINI BUONI E AI LORO GENITORI
TANTA FELICITA’.
LEI PORTA CON SE’ MOLTI REGALINI, SOPRATTUTTO PER QUEI BAMBINI CHE
HANNO POCHI GIOCHI … SE TU NE HAI TANTI, REGALALI A CHI NON NE HA, COSI’
SANTA LUCIA E GESU’ SARANNO CONTENTI DI TE E SARAI IL LORO AMICO
SPECIALE.
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(Racconto tratto e adattato dalla “Passio”, scritta tra il V-VI secolo, permeata da un alone
leggendario che vuole soprattutto dare risalto alla purezza della giovane e alla
testimonianza di fede offerta).
Dopo l’ascolto, rivedendo le immagini, riassumiamo il racconto con gli alunni ponendo
domande sul testo e sul suo insegnamento: dove abita Lucia? Cosa le racconta la sua
mamma di Gesù? Lei è cristiana o romana? Cosa fa nella sua vita per essere amica di
Gesù? Solo lei lo può fare o tutti possono fare le belle cose che ha insegnato Gesù? Cosa
chiede Gesù ai suoi amici? Facciamo notare ai bambini che Gesù e Santa Lucia ci
chiedono di essere buoni con tutti e allora chiediamo loro: cosa dobbiamo fare per essere
buoni? Ascoltiamo le loro idee e insieme ci impegniamo a comportarci sempre bene, come
Lucia ci ha insegnato.
Invitiamo ora gli alunni a prendere il quaderno e a scrivere la data e il titolo: SANTA LUCIA
E’ AMICA DI GESU’.
Passiamo poi a consegnare il foglio ½ A4 sul quale devono fare un disegno di Santa
Lucia che sta arrivando a casa loro per portare i regali. Mentre disegnano noi prepariamo
il titolo sul cartellone che poi accoglierà i loro disegni. I bambini che terminano prima
possono ritagliare le stelle dal cartoncino giallo … quando tutti i disegni saranno incollati
sul cartellone decoreremo con un “cielo di stelle”. Se vogliamo, con il pastello bianco ogni
bambino può scrivere il proprio nome vicino al suo disegno.
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Attacchiamo in classe il cartellone. La pagina sul quaderno dedicata a questa lezione
resterà vuota sino al 13 dicembre, poi alla prima occasione, ritaglieremo i loro disegni dal
cartellone e li incolleranno nello spazio sottostante il titolo.
VALENZA EDUCATIVA: conoscere la figura di Santa Lucia. L’IRC propone la vita di
personaggi significativi per rivelare il messaggio d’amore fraterno di Dio.
3° incontro (2 ore)
Materiale: scatola contenente addobbi natalizi (palline dell’albero, angioletto, candela
natalizia, statuine del presepe della sacra famiglia, …) – Bibbia – immagini della nascita
di Gesù – musica natalizia
b) Nasce Gesù
Ci raccogliamo nel cerchio dell’ascolto ed iniziamo dall’osservazione degli oggetti natalizi
contenuti nella scatola. Ascoltiamo i pensieri dei bambini aiutandoli a percepirel’avvicinarsi
di un momento molto speciale, nel quale le persone sentono il Natale un periodo per
incontrarsi, stare bene insieme, fare del bene illuminati da una luce (Gesù).
Raccontiamo il brano evangelico della nascita di Gesù, con semplici parole e mostrando
immagini che aiutano i bambini a focalizzare le sequenze principali, riprendendo
dall’annunciazione:
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(immagini tratte da “L’ Ora di Religione” – ELLEDICI)
Mostriamo ai bambini la Bibbia e spieghiamo che il racconto appena sentito è scritto nelle
sue pagine. Riprendiamo con semplici domande e, mostrando una ad una le immagini,
chiediamo: cosa succede a Maria di Nazaret? Dove va con Giuseppe? Perché? Cosa
succede nel villaggio di Betlemme? Dove nasce Gesù? Qual è la luce che illumina la
grotta? Chi viene avvisato della sua nascita?...
Facciamo ora riflettere i bambini sulla loro di nascita, o quella di un fratellino o sorellina
[argomento trattato nel percorso rosso, 1°bimestre, punto f)] riprendendo il senso della
festa e della gioia che una famiglia vive in questo evento. Aiutiamo gli alunni a percepire
la nascita di un bambino come una benedizione del Signore. Proponiamo ai bambini
l’ascolto di una breve poesia di Natale di V.E. Laurini:
E’ NATO
Una stella risplendente
Veglia in alto alla capanna,
dove un bimbo sorridente
su la paglia fa la nanna.
Lo riscaldano col fiato
Una mucca e un asinello;
la Madonna gli sta a lato
e Giuseppe vecchierello.
E’ Gesù: il Re celeste;
è Gesù: il Dio d’amore!
Vo’ donargli la mia veste,
vo’ donargli tutto il cuore.
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Passiamo ora alla fase operativa sul quaderno, dopo la data e il titolo: A NATALE NASCE
GESU’, aiutiamo i bambini a scrivere una breve didascalia. Può essere: NEL VILLAGGIO
DI BETLEMME NASCE IL FIGLIO DI DIO, GESU’. LUI E’ LA LUCE DEL MONDO.
Invitiamo ora gli alunni a fare il disegno della sua nascita, intanto ascoltiamo insieme un
po’ di musica natalizia.
Le immagini che abbiamo visto con loro possono essere appese in sequenza in classe,
oppure man mano che gli alunni finiscono, possono colorare delle semplici decorazioni per
i vetri delle finestre della classe (angeli, candele, …) come quelli presentati dalle schede
sottostanti tratte da “L’ ORA DI RELIGIONE - ELLEDICI”:
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Comunque entrambi i lavori possono “convivere”, dipende dagli obiettivi che ci siamo
prefissati di raggiungere.
VALENZA EDUCATIVA: riflette sulla valenza della vita. L’IRC aiuta l’alunno a scoprire
come la nascita di Gesù sia un dono d’amore di Dio Padre verso tutti gli uomini e a
cogliere la dimensione religiosa della festa del Natale.
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4° incontro (2 ore)
Materiale: quaderni dei bambini
c) Un dono per Gesù
Per questa lezione i quaderni devono essere preparati dall’insegnante: vogliamo che il
dono per Gesù abbia le sembianze di un regalo speciale. Quindi su ogni quaderno dei
bambini tagliamo una fessura nella pagina di forma quadrata (sarà il pacco regalo) e la
incolliamo sulla pagina adiacente, in modo che la fessura si possa aprire. Ricordiamoci di
lasciare nella parte alta della pagina lo spazio utile perché i bambini possano scrivere la
data e il titolo. Infine disegniamo il fiocco.
Ecco le indicazioni visive:
Siamo ormai vicini al Natale, alle vacanze tante attese per poter passare un periodo di
festa non chiassosa, un tempo di allegria raccolta, di gioia quieta e intensa, insieme ai
propri cari. E’ il momento di invitare i nostri alunni ad una riflessione attraverso un bel
racconto: vogliamo aiutarli a comprendere uno dei valori del Natale, un piccolo
insegnamento che Gesù, venuto tra gli uomini, porta.
Dopo esserci raccolti nel “cerchio dell’ascolto” col nostro inno, mostriamo l’immagine di
Incantato ai bambini e ascoltiamo cosa pensano che stia facendo.
Raccontiamo ora la sua storia “Solo lo stupore conosce” : UN GIORNO LE STATUINE
DEL PRESEPIO SE LA PRESERO CON “INCANTATO”, PERCHE’ NON PORTAVA
NESSUN DONO A GESU’: “NON HAI VEGOGNA? VIENI A GESU’ E NON PORTI
NIENTE?”.
INCANTATO NON RISPONDEVA: ERA TOTALMENTE ASSORTO NEL GUARDARE IL
BAMBINO.
I RIMPROVERI SI FECERO PIU’ FITTI. ALLORA MARIA PRESE LE SUE DIFESE:
“ INCANTATO NON VIENE A MANI VUOTE. VEDETE PORTA LA SUA MERAVIGLIA,
IL SUO STUPORE!
L’AMORE DI DIO, FATTO BAMBINO PICCOLISSIMO, LO
INCANTA”.
QUANDO TUTTI COMPRESERO, MARIA CONCLUSE: “IL MONDO SARA’
MERAVIGLIOSO QUANDO GLI UOMINI, COME INCANTATO, SARANNO CAPACI DI
STUPIRSI. CAPITE? DIO PER AMORE NOSTRO SI E’ FATTO UOMO PERCHE’ NOI
DIVENTASSIMO DIVINI!”. (di S. Gregorio di Nissa)
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Altri racconti si prestano a belle e semplici riflessioni, come “Il bambino che non arrivò a
Betlemme” di B. Ferrero, dove il piccolo Giona scopre i doni di Dio e vuole ringraziarlo;
impara che è facile perché Dio si è fatto presente nella persona dei piccoli, dei poveri e dei
deboli. Così i suoi doni si moltiplicano. Oppure “La pecora nera alla grotta di Betlemme” di
Natale Maffioli, dove celebrando la festa dell’amore di Dio, è giusto ricordarsi di quelli che
son lontani da questo amore.
In riferimento al racconto di Incantato, facciamo con gli alunni una semplice analisi
attraverso domande: nella storia che abbiamo letto chi non è d’accordo con Incantato?
Cosa faceva di così sconveniente? Chi lo difende? Quale dono porta a Gesù? Cos’è lo
stupore? Voi avete mai provato stupore davanti a qualcosa o qualcuno? Aiutiamo i
bambini a pensare ed esprimere il significato di questa parola, o di molti suoi sinonimi.
Continuiamo spostando l’attenzione dalla “qualità” di Incantato, alle “qualità” di ogni
bambino attraverso un semplice gioco cooperativo a coppie: chiediamo loro di pensare ad
una qualità del compagno che hanno alla loro destra, spiegando anche cosa intendiamo
per qualità. Volendo portare gli alunni a pensare ad una qualità positiva e relazionale,
specifichiamo che non può essere accompagnata da nessun oggetto, come era per
Incantato (quindi non può essere: “Giocare bene a pallone”, dove il pallone è l’oggetto
senza il quale il giocare bene non può essere), ma deve riferirsi ad una capacità gentile,
di aiuto, di bene, di rispetto, verso i genitori, i nonni, gli amici, gli insegnanti, i collaboratori
scolastici, … che abbiamo visto fare al compagno.
Poiché nel cerchio dell’ascolto ci siamo anche noi, possiamo iniziare presentando una
qualità del bambino che sta alla nostra destra, raccontando anche l’episodio. Possiamo
proseguire in fila o se qualche alunno ha bisogno di ascoltare esempi dagli altri, possiamo
lasciar parlare chi ha le idee chiare. L’importante è che tutti si sentano indicare come
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“portatori di una buona qualità”. Annoteremo su un foglio le qualità di ogni bambino
espresse dal compagno e, comunque inviteremo tutti a ricordarsi la propria.
A conclusione spieghiamo che le nostre buone qualità sono i regali che Gesù vuole a
Natale da noi … ma non solo a Natale, sempre.
Invitiamo i bambini a sedersi al posto e consegniamo loro la seguente scheda,
raccontando che questo treno sta andando da Gesù a portargli i dono che lui preferisce.
(tratta da internet)
Insieme ai bambini ricordiamo le “qualità gentili” e li aiutiamo a scriverne alcune nei
vagoni.
Consegniamo il quaderno e facciamo incollare la scheda con sotto il treno la scritta: UN
TRENO DI DONI PER GESU’.
Nella pagina del pacco dono preparato da noi, dopo la data e il titolo: UN MIO DONO
PER GESU’, chiediamo ai bambini di disegnare quella volta che hanno espresso la loro
“qualità”. Possono disegnare l’episodio raccontato dal compagno o un’altro che sentono di
più.
Diamo il tempo per colorare.
VALENZA EDUCATIVA: scoprire in ognuno il dono gradito a Gesù, esprimere e sentire
il suo valore, superiore ad ogni oggetto materiale. L’IRC guida l’alunno a scoprire le
proprie capacità sociali ed affettive, utili a creare un ambiente ricco di benessere.
5° incontro (2 ore)
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Materiale: Bibbia – immagini dell’arrivo dei magi a Betlemme – per la drammatizzazione: 4
abiti lunghi a tinta unita e 3 corone di cartoncino, una stella cometa di media misura, che
sia ben visibile in mano ad un bambino, 2 costumi da soldati romani, 3 tubi della carta
casa (cannocchiali) e i doni dei magi disegnati (o realizzati con la carta crespa dorata) su
3 cartoncini colorati – cartina dell’universo - natività – statuine dei magi
d) Arrivano i magi
Con l’inno ci raccogliamo nell’angolo dell’ascolto. Guardando le sequenze della nascita di
Gesù attaccate in classe e/o le loro decorazioni ai vetri, riprendiamo sinteticamente il
racconto della nascita del Figlio di Dio.
Mostriamo ora il Libro sacro e chiediamo loro come si chiama; lo apriamo e cerchiamo il
racconto dell’arrivo dei magi da Gesù. Mostriamo la pagina e le figure da guardare, mentre
con parole semplici iniziamo a raccontare il brano evangelico (Mt 2, 1-12) presentando i
nomi, il lavoro e il luogo di provenienza dei 3 magi.
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(immagini tratte da “L’ ORA DI RELIGIONE” – ELLEDICI)
Riprendiamo il racconto con semplici domande, mostrando una ad una le immagini di
nuovo: chi sono i magi? Qual è il loro lavoro? Chi cercano? Chi li guida? Chi è
preoccupato per la nascita del nuovo “re”? Cosa fa re Erode? Quali sono i doni dei magi?
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Dove vanno i magi dopo l’incontro con Gesù?
Passiamo ora alla drammatizzazione semplice del brano, eseguita da 7 alunni a turno:
vestiamo 3 alunni da re magi e diamo loro in mano i doni e i cannocchiali, uno da re Erode
e 2 da soldati romani, diamo la stella cometa ad un altro bambino e mettiamo la natività
sulla cattedra.
Creiamo in classe l’itinerario che i magi devono compiere per raggiungere Gesù (ad es. i
magi entrano dalla porta e con i cannocchiali cercano la stella, la seguono e si fermano dal
re Erode, seduto su un banco circondato dai suoi soldati e, dopo aver letto le carte
astronomiche (la carta dell’universo), ripartono verso Gesù dove posano i doni.
Riprendono la via del ritorno senza passare dal re romano). Durante il tragitto aiutiamo gli
alunni a fare dei brevi dialoghi suggerendo loro semplici pensieri.
Quando ogni gruppo avrà concluso la sua drammatizzazione facciamo un applauso.
Terminata l’attività invitiamo gli alunni ad ascoltare questa poesia, accompagnandola dalla
visione delle statuine dei magi che vanno verso la natività (dalla tradizione popolare):
DIETRO LA STELLA
I re Magi sui cammelli
vanno lenti nel deserto,
poi s’accampano all’aperto
e s’ avvolgono nei mantelli.
Ma la stella in alto splende;
levan gli occhi pensierosi,
e il cammino allor riprende.
Va e va la carovana …
sulla groppa dondolando
vanno i re pensando
alla meta ancor lontana.
Ma una notte all’ improvviso
la cometa s’è fermata
“E’ Betlemme, è la capanna
che laggiù di luce risplende;
è il Bambino che ci attende!”
Ora ci rechiamo ordinatamente al posto e sul quaderno, dopo la data e il titolo: I MAGI
PORTANO DONI A GESU’, dettiamo un semplice testo e consegniamo loro una scheda
da compilare e colorare.
Ecco una semplice scheda:
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(tratta da MAPPE – cl. 1^ 2^ 3^ – LE GUIDE JUVENILIA – Juvenilia scuola)
In tutto questo percorso abbiamo utilizzato spesso le statuine del presepe, potrebbe
essere una buona idea collocarle, man mano che le presentiamo agli alunni, in un
semplice presepe, su un tavolino in classe. La presenza in classe di un presepe è molto
importante sia sul piano educativo che didattico, lo è ancor più se sono i bambini ad
aiutarci a crearne uno, anche solo di carta (possiamo organizzarlo con le decorazioni sui
vetri proposte nel punto c) da preparare a turno, volta per volta alla fine di ogni incontro).
VALENZA EDUCATIVA: individuare gli aspetti principali della festa del Natale dalla nascita
di Gesù all’arrivo dei magi. L’IRC motiva l’alunno alla conoscenza dei brani biblici legati al
Natale.
6° incontro (2 ore)
Materiale: scheda
e) La via giusta
Riprendiamo con gli alunni il percorso della lezione “Un dono per Gesù”, al punto d)
utilizzando i loro disegni: ogni bambino verrà alla cattedra a raccontare ai compagni la
propria qualità.
Diamo valore positivo al bene che queste qualità possono fare a noi stessi e agli altri.
Invitiamo gli alunni a preparare il quaderno a pagina nuova e, dopo la data e il titolo “LA
VIA GIUSTA”, diamo a tutti la scheda seguente da incollare:
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SE CI COMPORTIAMO IN MODO SBAGLIATO
SEGUIAMO LA VIA DEL ……………
☺ SE FACCIAMO BUONE AZIONI
SEGUIAMO LA VIA DEL …………....
SCEGLI FRA LE PAROLE DENTRO IL RIQUADRO QUELLE DEL BENE E
QUELLE DEL MALE E RISCRIVILE NELLE CASELLE GIUSTE.
CATTIVO
INVIDIOSO
DISPETTOSO GENEROSO
BUONO BUGIARDO
SINCERO EGOISTA
GENTILE
UBBIDIENTE
(tratta e adattata da “COME IL SOLE” – EMI)
Prendendo in considerazione una parola alla volta aiutiamo i bambini ad inserirla nella “via
giusta” (qualche parola dovrà essere spiegata, presentiamo ai bambini alcuni esempi tratti
dalle qualità che essi stessi hanno presentato all’inizio della lezione).
VALENZA EDUCATIVA: intuire la scelta che ogni persona può fare tra il bene ed il male.
L’IRC conduce l’alunno verso una riflessione sull’importanza del bene come segno di
amore verso Gesù e i fratelli.
Chiediamo agli alunni di portare, per la prossima lezione, una foto di quando erano piccoli.
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Classe Prima Percorso Rosso Secondo bimestre
6° incontro (2 o 4 ore)
Materiale: libro “La famiglia di Gesù”, PIEMME JUNIOR – foto degli alunni da piccoli
f) Io e Gesù bambino
Formiamo il cerchio cantando il nostro inno e seduti guardiamo le foto degli alunni.
Facciamo in modo che tutti possano vederle, quindi le facciamo passare di mano in mano,
una alla volta: i compagni possono fare domande e il protagonista risponde.
Alla fine poniamo le foto nel centro del “cerchio dell’ ascolto”, distribuite di fronte ai
proprietari (se qualcuno fosse sprovvisto condividerà quella del compagno vicino).
Ora guardiamo il libro “La famiglia di Gesù” riprendendo eventualmente tutta la storia della
nascita di Gesù, poiché è ben presentata, e ci soffermiamo a vedere le immagini della vita
di Gesù da bambino: in casa e nel gioco in strada con gli amici. Inoltre, confrontiamo
passo passo le foto degli alunni con alcune immagini del libro, descrivendo somiglianze e
diseguaglianze.
Facciamo in modo che gli alunni partecipino alle osservazioni, poiché non devono essere
quelle dell’insegnante, e poniamo delle domande:
- Maria e Giuseppe si sono conosciuti e da loro è nato il bambino Gesù; voi da chi
siete nati? (chiediamo il nome dei genitori e se in qualche foto appaiono li
mostriamo. Se vi sono casi di famiglie particolari e sappiamo che il bambino soffre
per la sua situazione, evitiamo la domanda per tutti.)
-
Gesù appena nato dormiva nella mangiatoia, noi da piccoli dove dormivamo? (se in
qualche foto si vede la culla o il lettino visioniamo la foto)
-
Appena nato Gesù era avvolto nelle fasce; voi invece? (visioniamo le foto relative
all’abbigliamento degli alunni)
-
I primi ad andare a trovare Gesù sono stati gli angeli e i pastori; chi è venuto a
trovarvi quando siete nati? (ipotiziamo nonni, nonne, zii, …)
-
Gesù ha ricevuto dei doni; anche voi avete ricevuto dei doni da piccoli?
-
Cresciuto un po’ Gesù stava a casa con la mamma, che cucinava, puliva e tesseva.
La vostra mamma cosa fa a casa?
-
Il papà di Gesù gli ha insegnato a fare il falegname; il vostro papà cosa fa?
-
Gesù vestiva con una tunica lunga, legata in vita da una cordicella; voi come vi
vestite?
-
I giochi di Gesù erano poveri, fatti di legno, sassi, stoffa (es. la palla); qual è il
vostro gioco preferito?
-
Gesù giocava per strada; voi dove giocate?
-
A casa Gesù mangia seduto per terra; voi dove vi sedete?
L’ insegnante, tra le domande proposte, aggiunge quelle che ritiene più opportune per
guidare gli alunni all’osservazione del mondo ebraico ai tempi di Gesù.
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Consegniamo i quaderni ai bambini, dopo la data e il titolo IO E GESU’, chiediamo agli
alunni di piegare a metà verticalmente la pagina.
A sinistra facciamo incollare, una sotto l’ altra le seguenti immagini:
tratta da VERSO UNA TERRA NUOVA – ELLEDICI Scuola)
(tratte da SEMI DI PACE – PIEMME Scuola)
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Classe Prima Percorso Rosso Secondo bimestre
Mentre gli alunni colorano i disegni dati loro, l’insegnante passa a segnare con un
pennarello colorato gli spazi a destra per i disegni relativi alla vita degli alunni e
corrispondenti a quelli dell’immagine di sinistra.
In una seconda fase poniamo l’attenzione sulla casa e sulla Sinagoga ai tempi di Gesù:
integriamo i disegni presentati dal libro visionato la lezione precedente con alcuni dei
seguenti ingranditi e colorati, tratti da L’ ORA DI RELIGIONE – ELLEDICI:
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Ad esempio
Nonché un disegno della casa tipica dei tempi di Gesù:
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Dopo la visione e la discussione sulle differenze ed eguaglianze, sempre relative
all’esperienza degli alunni, proponiamo la seguente scheda, dando noi l’indicazione dei
colori per la casa di Gesù e la Sinagoga:
(tratta da MAPPE – LE GUIDE JUVENILIA)
VALENZA EDUCATIVA: conoscere la vita ai tempi di Gesù. L’IRC aiuta l’alunno a capire
lo stile di vita, le usanze e le tradizioni del popolo d’Israele di cui Gesù fa parte.
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