12 maggio 2014 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

Il ruolo dell’Assistente Sociale all’interno di
un’organizzazione del terzo settore…
…partendo dall’esperienza!
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
COMUNITA’ PROGETTO SUD…
Attività di promozione di organizzazioni
La CPS ha sempre operato ponendo attenzione all’importanza di
• creare relazioni,
• costruire reti,
• generare servizi
tali da poter rispondere ai bisogni incontrati a livello territoriale (locale,
regionale, nazionale).
Tali interventi hanno permesso negli anni sia di fondare che di
promuovere, sostenere, accompagnare la creazione di nuovi servizi,
associazioni, cooperative, al fine di dare risposte concrete e
diversificate alle varie richieste e necessità emerse in questi anni…
Totale organizzazioni fondate o promosse: oltre 30…..
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
COMUNITA’ PROGETTO SUD…
Fare RETE…
•Oltre 30 enti promossi…
•…Ampliamento democrazia sociale
• a livello locale, attraverso la partecipazione
ai tavoli tematici e di co-progettazione con le
istituzioni e altri gruppi del sociale; ecc…
• a livello regionale: con la partecipazione
al Forum del Terzo Settore regionale; membro del
Centro Servizi di Volontariato provinciale; con il
coordinamento regionale Alogon; con il
coordinamento dei centri di riabilitazione; con il
Forum Diritti dei minori; ecc..
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
COMUNITA’ PROGETTO SUD…
Fare RETE…
• a livello nazionale con l’appartenenza ad
alcune grandi reti: la Comunità di Capodarco, il
CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità
di Accoglienza) con la FISH; con Banca Etica; ecc…
• a livello internazionale, con l’EAPNCilap (rete europea di lotta alla povertà); la CiCa
(Coordinamento internazionale della Comunità di
Capodarco); DPI (Rete internazionale delle
persone disabili); i progetti internazionali del
CNCA..ecc
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
COMUNITA’ PROGETTO SUD…
Fare CULTURA…
• Scuola del Sociale
–
–
–
–
Formazione
Progettazione
Ricerca-azione
consulenza
•Rivista Alogon
•Pubblicazione libri
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
COMUNITA’ PROGETTO SUD…
• Fare CULTURA…
• Processi di cambiamento
culturale nel contesto
sociale
• Rompere gli immaginari e
prefigurarne altri
• Eventi particolari
partiti dal
basso…(esempio BENE
CONFISCATO)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
COMUNITA’ PROGETTO SUD…
• Fare CULTURA…
Quali costruttori di PACE…
-
-
Mobilitando iniziative di
pacifismo e di servizio civile
alternativo a quello militare
Declinadosi in forme della
LEGALITA’ e della GIUSTIZIA
della non violenza
Socializzazione del territorio in
zone ad alto rischio mafioso
(Lilliput)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
COMUNITA’ PROGETTO SUD…
SGUARDI FUTURI…
•attivazione di nuovi processi…
•Costituzione di spazi pubblici in
cui mettersi in gioco e riflettere…
•Nuovi gruppi/associazionismo
•Apertura all’Europa, al
Mediterraneo ecc. per avvio di
nuovi processi di inclusione e
coesione sociale
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Una curiosità…
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Il logo…
Il logo del gruppo è un fiorellino azzurro
con contorno bianco e con cinque petali,
differenti l’uno dall’altro ad indicare la
pluralità delle identità del gruppo.
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Fine… prima parte 
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Il ruolo dell’Assistente Sociale all’interno di
un’organizzazione del terzo settore…
…partendo dall’esperienza!
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Da novizia a membro effettivo
di un’organizzazione del terzo settore:
analisi e riflessioni
Alogon n.82/2009
Titolo inizialmente provocatorio, ma di fatto sintetizza quello che
sentivo/provavo i primi tempi dell’avvio del mio percorso lavorativo
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Avvio al lavoro… (comunità Fandango)
Sono entrata a far parte di un sistema già dato in
termini strutturali, di linguaggi condivisi, di
relazioni, di aspetti culturali, insomma mi
sentivo un vero e proprio “pesce fuor d’acqua
culturale".
(A. Bruni, studio enografico delle organizzazioni, Carocci Editore, Roma, 2003, pag., 83)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
In molte e differenti occasioni (equipe, colloqui,
rapporti con l’esterno) mi sono sentita incapace
di fare e di agire e alcune volte anche di pensare
su come affrontare delle difficoltà.
Tutti sembrano sapere cosa fare, dove andare e
come comportarsi…e tu li a guardare… cercando
di capire cosa avesse portato a fare delle scelte
anziché altre.
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Eppure… hai ingenua consapevolezza di…
- Sapere (corpus teorico)
- Saper essere (so chi sono, cosa voglio diventare,
quale aspettative e motivazioni)
- Saper fare (di avere le competenze e le capacità di
svolgere concretamente il tuo compito
- Saper far fare….????? (mi metto in gioco)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Gli input legati al ruolo, ai compiti, alle funzioni
erano tantissimi, quasi un vortice continuo… che
inizialmente fai fatica ad afferrare.
Questo stato di cose però, di caos e confusione,
inizia a diminuire e affievolirsi, quando si inizia ad
“apprendere” ….a far tuoi i linguaggi comuni, la
cultura, le azioni, le relazioni, quando insomma inizi
a far parte di un sistema organizzativo.
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
L’ apprendimento avviene secondo un lento e graduale
processo dinamico, che si caratterizza per continue e
complesse interconnessioni tra i differenti sistemi.
Nel mio specifico caso, il percorso di apprendimento non
si è limitato a COSA FARE (relativo al contenuto), ma
A COME SI FANNO LE COSE (cioè relativo alle azioni
o attività che gli attori coinvolti giudicano appropriate).
Per cui penso sia semplice comprendere il perché delle
difficoltà iniziali….poiché non facendo parte integrante
ancora del sistema, non comprendi cosa sia appropriato e
cosa no, rispetto al tuo ruolo.
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Durante il percorso ho compreso che non basta
fare bene solo il proprio lavoro, ma che è
necessario attivarsi, essere partecipi, motivati,
curiosi del lavoro, cercando di conoscere il più
possibile il proprio servizio, le persone con cui si
lavora, comprenderne i linguaggi, la storia, le
relazioni, la mission….per avviarsi in un sentiero
comune!
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
PRINCIPI/TEORIE
Per raccontare la mia esperienza ho utilizzato
diversi concetti che sono alla base della teoria
dei sistemi e dell’analisi e cultura organizzativa,
integrando questi approcci con il vissuto e le
pratiche di vita.
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Teorie legate alla cultura organizzativa di Merton e
Parsons :
“la cultura risolve i problemi fondamentali di
sopravvivenza del gruppo nell’ambiente esterno e di
adattamento allo stesso e di integrazione dei suoi
processi interni per assicurare al gruppo la capacità
di sopravvivere e adattarsi”;
(ESEMPIO: forte senso comunitario e forti sistemi di relazioni tra
le persone che lavoravano nel servizio, poichè accomunate da
una medesima cultura)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
…ancora di Schein: secondo cui la cultura è un processo
dinamico e il processo di formazione di una cultura è
strettamente connesso al processo di formazione del
gruppo…
“…in quanto l’essenza stessa del gruppo o identità del
gruppo – gli schemi comuni di pensiero, le convinzioni, le
sensazioni e i valori risultanti da una esperienza comune e
da un comune apprendimento – è ciò che noi, in ultima
analisi, chiamiamo “cultura” di quel determinato gruppo”.
(Es. è importante che i membri «vecchi» trasmettano e
condividano questa cultura con il novizio)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
…di Weick e la teoria dei legami deboli (loosely coupled)
dei sistemi organizzativi:
“Nelle organizzazioni connesse in modo lasco, i membri
sono legati fra loro e allo stesso tempo mantengono
ciascuno una relativa indipendenza;…”
(ES.: le tre strutture della comunità e ciascun operatore
con la propria specificità professionale…. seguivamo tutti
gli stessi obiettivi ma utilizzando ciascuno le proprie
proprie capacità e competenze secondo il proprio ruolo e
il grado che ritenevano opportuno)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Wegner: partecipazione legittima periferica (si
intende quel processo attraverso cui i novizi
assorbono e vengono assorbiti all’interno del
sistema, quella partecipazione che legittima il
tuo intervento che man mano viene
riconosciuto, ma che allo stesso tempo –
inizialmente - non ti dà grosse responsabilità)…
(Es.: mettersi in gioco, iniziare a fare, a mettere in
pratica il proprio ruolo, ma allo stesso tempo essere
sostenuti e affiancati)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
P. Piva:
• Ruolo agito:
è relativo a tutte le attività dirette e indirette
che di fatto egli svolge in quanto membro di quella organizzazione. (E’
attinente al fare, es. colloqui, riunione di equipe, gestione dinamiche di
gruppo, relazioni scritte, rapporti con le reti, rapporti istituzionali,
programmi educativi individuali, rapporti con le famiglie ecc.)
• Ruolo previsto:
ruolo a cui deve attenersi per svolgere i
propri compiti, fissato da norme dell’organizzazione (es. nel contratto)
• Ruolo atteso:
relativo alle aspettative e ambizioni che
ogni operatore persegue e alla cultura professionale che lo stesso porta
all’interno del sistema di lavoro. (esprimere i propri valori, le proprie
conoscenze ed essere accettati)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Quando si parla di ruolo all’interno di un sistema
organizzativo e nello specifico di un servizio sono da
tenere presenti alcune variabili….come per es:
1. Non oltrepassare i confini:
• nel senso di mantenere distacco empatico creando
«relazioni significative» ma evitando di creare «relazioni
particolari» con l’utenza (troppo strette in termini
affettivi);
• Mantenendo con gli stessi un comportamento adeguato
alle situazioni;
• Ricordarsi sempre chi siamo e dove vogliamo andare
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
2. Tener conto anche della differenza di genere
• Spesso l’essere donna richiede uno sforzo
maggiore
nell’avviare
un
processo
di
RICONOSCIMENTO del RUOLO! In questo caso i
confini devono essere ben chiari e definiti…
• L’intervento e il riconoscimento del gruppo di
lavoro prima di ogni altra cosa, facilita tale
aspetto.
(es.: dovete chiedere alla responsabile di turno…è lei che
decide! Alogon 82/2009)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
3) Avere sempre chiaro il processo di lavoro.
• Diversamente fermarsi e riflettere e confrontarsi con i colleghi
4) Tenere viva la motivazione per evitare possibili
empasse lavorative (burn-out)
• Rivendendo i nostri valori, i nostri principi
5) Rimettersi sempre in gioco, accettando sfide
lavorative, e sapendo gestire le ansie.
• Non aver paura del nuovo, ma buttarsi nelle situazioni. Tutto
fa esperienza
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
6) Utilizzare e potenziare le proprie competenze;
• Tenendosi aggiornati e formandosi
7) Essere portatori di nuovi imput e relativi
cambiamenti al nuovo gruppo di lavoro.
• Fautori di innovazioni
8) Saper gestire non solo professionalmente ma
soprattutto emotivamente situazioni difficile e
complesse
• come, la multi problematicità di situazioni individuali o
familiari; la malattia o ancora la morte di una persona
(caso Elio – Alogon 82/2009)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Entrare a far parte di un nuovo sistema e acquisire un
ruolo, significa:
1. Perseguire un percorso di crescita e apprendimento
attento, paziente e graduale;
2. Apprendimento non più legato solo alla teoria, ma
all’acquisizione di pratiche quotidiane e azioni
concrete;
3. Fondamentali sono le relazioni e le interconnesioni
tra i differenti sistemi;
4. La partecipazione attiva nella trasmissione del sapere
nell’acquisizione delle capacità e competenze…
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
…«giorno dopo giorno, la pratica ci rende
silenziosamente sempre meno novizi fino a che un
bel giorno ci viene chiesto di occuparci di un nuovo,
ansioso novizio…»* o di situazioni lavorative di
maggiore responsabilità, e allora ti accorgi di essere
diventata agli occhi degli altri un membro esperto e
effettivo di quella data organizzazione
*(Gherardi, Nicolini, Apprendimento e conoscenze nelle organizzazioni, Carocci editore, Roma 2004,
pag. 52)
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Laddove tutti sanno cosa fare…
Fine… 
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014
Riferimenti
Associazione Comunità Progetto Sud – Onlus
Via Conforti 61 A – 88046 Lamezia Terme (CZ)
Tel. 0968-22998
[email protected]
Isabella Saraceni
Cell 320-8394211
[email protected]
[email protected]
Isabella Saraceni - 12 Maggio 2014