Le imposte sul valore aggiunto: IVA e IRAP Corso di Economia pubblica LZ A.a. 2015-2016 IMPOSTE DIRETTE. Tributi che colpiscono una manifestazione immediata della capacità contributiva. Percezione di un reddito, possesso di un patrimonio. IMPOSTE INDIRETTE. Tributi che colpiscono manifestazioni mediate della capacità contributiva. Può essere rilevata al momento dello scambio di un bene (consumo) o del trasferimento di un’attività patrimoniale. TIPOLOGIE DI IMPOSTE INDIRETTE: 1.Imposte sugli affari: Iva, Registro, Bollo 2.Imposte sulla produzione: Oli minerali, Gas metano… 3.Monopoli e lotto: Tabacchi, lotterie L’IVA In Italia l’IVA è un’imposta indiretta di tipo consumo Sottopone a tassazione in modo indiretto e generale il valore degli scambi di merci e delle prestazioni di servizi effettuati in un dato periodo di tempo. Si trova al secondo posto in termini di gettito, dopo l’Irpef Come si applica l’imposta Metodo base da base. Si applica l’aliquota alla differenza tra il valore delle vendite e il valore degli acquisti. 𝑇𝑏 = 𝑡𝑐 (𝑉 − 𝐴) Metodo imposta da imposta. L’aliquota si applica sul valore pieno di ciascun acquisto e di ciascuna vendita. Si versa all’erario solo la differenza tra l’imposta riscossa dal cliente a cui ha venduto il bene/servizio e l’imposta pagata per gli acquisti. Iva a debito (riscossa dall’acquirente) – Iva a credito (versata al fornitore). 𝑇𝑖 = 𝑡𝑐1 𝑉 − 𝑡𝑐2 𝐴 Esempio 1: metodo base da base con aliquota costante 𝑇𝑏 = 𝑡𝑐 (𝑉 − 𝐴) Metodo base da base Impresa t Valore bene Venditeacquisti Iva da versare A 20% 100 100=(100-0) 100*0.2=20 100+20=120 B 20% 200 100=(200-100) 100*0.2=20 100+100+20+ 20= 240 Imposta totale 20+20=40 Prezzo lordo Esempio 2: metodo imposta da imposta con aliquota costante 𝑇𝑖 = 𝑡𝑐1 𝑉 − 𝑡𝑐2 𝐴 Metodo imposta da imposta Impresa t A 20% 100 B 20% 200 Imposta totale Valore Iva a debito / bene sulle vendite Iva a credito / sugli acquisti Iva da versare Prezzo lordo 100*0.2 = 20 0*0.2 = 0 20-0 = 20 120 200*0.2 = 40 100*0.2 = 20 40-20 = 20 240 20+20=40 Esempio 3: aliquota diversa nelle diverse fasi e metodo base da base 𝑇𝑏 = 𝑡𝑐 (𝑉 − 𝐴) Metodo base da base Impresa t Valore bene Venditeacquisti Iva da versare Prezzo lordo A 20% 100 100=(100-0) 100*0.2=20 100+20=120 B 5% 200 100=(200-100) 100*0.05=5 100+100+20+ 5= 225 Imposta totale 20+5=25 Esempio 4: aliquota diversa nelle diverse fasi e metodo imposta da imposta 𝑇𝑖 = 𝑡𝑐1 𝑉 − 𝑡𝑐2 𝐴 Metodo imposta da imposta Impresa t A 20% 100 B 5% Imposta totale Valore Iva a debito / bene sulle vendite 200 Iva a credito / sugli acquisti Iva da versare Prezzo lordo 100*0.2 = 20 0*0.2 = 0 20-0 = 20 120 200*0.05 = 10 100*0.2 = 20 10-20 =-10 210 20-10=10 PREZZO FINALE: Valore finale + Imposta Con il metodo imposta da imposta il processo di formazione del prezzo finale è trasparente. Valore finale * aliquota fase finale Classificazione delle operazioni Operazioni imponibili Operazioni non imponibili: l’aliquota applicata nell’ultimo stadio è nulla, ma è ammessa l’integrale detrazione dell’Iva pagata sugli acquisti. Operazioni esenti: effettuate senza il pagamento dell’imposta ma non è prevista la detrazione dell’imposta pagata sugli acquisti. L’imposta grava sull’impresa o sul lavoratore autonomo invece che sul consumatore finale. Scelta della base imponibile Tipo reddito lordo: non è ammessa in detrazione l’imposta a credito pagata sull’acquisto di beni di investimento. Tipo reddito netto: è ammessa la detrazione dell’imposta pagata sugli acquisti di beni di investimento ma solo in proporzione alla quota di ammortamento del periodo. Tipo reddito consumo: è ammessa la totale detraibilità dell’imposta pagata sugli acquisti di beni di investimento. Esempio. BI tipo Reddito lordo e reddito consumo. Impresa t A (bene investimento) B (bene consumo) Valore bene IVA a debito IVA a credito Iva da versare Prezzo lordo 20% 100 100*0.2 = 20 0*0.2 = 0 20-0 = 20 120 20% 200 200*0.2 = 40 0*0.2 = 0 40 – 0 = 40 260 Imposta totale 60 Impresa t A (bene investimento) B (bene consumo) Imposta totale Valore bene IVA a debito IVA a credito Iva da versare Prezzo lordo 20% 100 100*0.2 = 20 0*0.2 = 0 20-0 = 20 120 20% 200 200*0.2 = 40 100*0.2=20 40 – 20=20 240 40 Come si calcola la base imponibile Base finanziaria: sono soggette a tassazione solo le operazioni che danno luogo a manifestazioni monetarie nel periodo di imposta Base reale: richiede il calcolo del valore aggiunto reale, con problemi di valutazione delle scorte e delle rimanenze dei prodotti IVA in Italia Metodo imposta da imposta Base imponibile di tipo consumo su base finanziaria Aliquote: 1. Normale 22% 2. Ridotte: 4% beni di prima necessità, soprattutto alimentari 10% attività turistiche Si applica alla cessione di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o arti e professioni L’ IRAP Imposta regionale sulle attività produttive • Presupposto: esercizio abituale di un’attività diretta alla produzione o allo scambio di beni e alla prestazione di servizi. • Soggetti passivi: Imprenditori individuali, società, enti commerciali e non commerciali, esercenti arti e professioni, amministrazioni pubbliche, enti e società non residenti per valore aggiunto prodotto sul territorio nazionale. Base imponibile: valore aggiunto netto su base reale differenza tra il valore della produzione (ricavi e variazioni delle rimanenze) e costi di produzione, tra cui acquisto di materie prime e merci e costi di ammortamento. Non sono deducibili costi del personale e interessi passivi (remunerazione del capitale di terzi), che assieme all’utile di esercizio (remunerazione del capitale proprio) formano la base imponibile IRAP. • Aliquota: 3,9%. Potere di modifiche da parte della Regione Deducibilità del costo del lavoro Particolari deduzioni previste per le piccole imprese con limiti fissati dalla legge Deducibilità del costo del lavoro relativo a lavoratori a tempo indeterminato (2015), normativa specifica La tassazione dei redditi di impresa: l’IRES Corso di Economia pubblica LZ A.a. 2015-2016 Reddito derivante dall’esercizio di imprese commerciali. Distinzione tra redditi derivanti da imprese individuali e società di persone e redditi derivanti da società di capitali. I primi sono tassati in capo alle persone fisiche in relazione alla quota di partecipazione alla società e indipendentemente dalla reale distribuzione. I secondi sono tassati tipicamente in capo alla società, autonoma rispetto all’eventuale tassazione personale dei soci. Utili che emergono dal conto economico, corretti per tener conto delle divergenze tra normativa civilistica e fiscale. 𝜋 = 𝑅 − 𝐶 − 𝐴𝑀 − 𝐼𝑃 L’IRES Base imponibile: Reddito complessivo d’impresa, costituito dagli utili netti conseguiti nel periodo di imposta Soggetto passivo: società di capitali ed altri enti pubblici e privati Aliquota: unica al 27,5% imposta proporzionale. Dal 2017 al 24% Base imponibile IRES BASE IMPONIBILE = Ricavi – Costi del Lavoro - Costi variabili (MP, SL, servizi) + Interessi Attivi – 𝜶 Interessi Passivi – Ammortamenti - ROC remunerazione ordinaria del capitale investito + Dividendi 5% degli utili derivanti da partecipazioni in società ed enti soggetti all’Ires + ∆S variazione delle scorte + ∆W plusvalenze patrimoniali DEDUCIBILITA’ DEGLI INTERESSI PASSIVI: gli interessi passivi sono deducibili fino a concorrenza degli interessi attivi; l’eccedenza è deducibile nel limite del 30% del risultato operativo lordo (ROL), calcolato come differenza fra il valore della produzione e i costi della produzione al lordo degli ammortamenti e dei canoni di leasing dei beni strumentali. Gli interessi che superano tale valore sono deducibili nei successivi periodi d’imposta. ESEMPIO Valore della produzione 12.000 Costi della produzione 9.000 Ammortamenti 900 Canoni di leasing 100 Interessi passivi 2.000 Interessi attivi 500 Calcolo il ROL: Valore della produzione - Costi della produzione + Ammortamenti + Canoni leasing = 12.000-9.000+900+100=4.000 Calcolo l’ammontare massimo di interessi passivi deducibile: 30% ROL + Interessi Attivi= 30% 4.000 + 500 = 1.700 Interessi passivi (2000) > ammontare massimo di interessi passivi deducibile (1700) Interessi passivi indeducibili = 300 ROC Remunerazione ordinaria del capitale Per favorire la neutralità della tassazione nei confronti di scelte di finanziamento delle società di capitali Incentivazione al finanziamento con capitale proprio Deduzione dall’imponibile della ROC del finanziamento del capitale proprio. Pari al 4% nel 2014 dell’incremento di capitale proprio (rispetto al 31 dicembre 2010) mediante conferimenti in denaro da parte dei soci o con destinazione di utili a riserva.