Ricerca di Anna Ricci, Francesca Berti e Sara Caravita Urano fu scoperto in tempi moderni, anche se all’inizio fu scambiato per una stella e anche per una cometa. Venne scoperto il 13 marzo 1781 da William Herschel grazie al telescopio e, attraverso esso, fu il primo pianeta a essere scoperto in questo modo. William Herschel all’inizio chiamò Urano Georgium Sidus (stella di Giorgio), come il nome del regnante inglese Giorgio, ma non fu accettato al dì fuori della Gran Bretagna. Quando Herschel capì che Urano era un pianeta, cambiò in nome in Georgium Planet (pianeta di Giorgio). Dopo tanti anni, il nome Urano è stato scelto da HM Nautical Almanac Office nel 1850. William Herschel, scopritore di Urano Urano è composto da ghiacci, cioè acqua e ammoniaca, ma anche da metano ed idrogeno. È diviso in tre strati: • Lo strato roccioso al centro; • Un mantello ghiacciato nel mezzo; • Un grosso strato di idrogeno ed elio all’esterno Il mantello di Urano ha massa di 13,4 volte quella terrestre, mentre il nucleo è molto piccolo, con una massa di 0,55 volte quelle terrestri. • La massa di Urano è 14,5 volte quella della Terra, il che lo rende meno massiccio dei pianeti giganti. È il secondo pianeta meno denso del sistema solare dopo Saturno. • È costituito da materiale roccioso • La massa totale del ghiaccio interno di Urano non è nota con precisone perché emergono alcune differenze a seconda del modello scelto. • La massa di ghiaccio dovrebbe essere compresa tra 9,3 e 13,5 masse terrestri. • L'idrogeno e l'elio costituiscono solo una piccola parte della massa totale, mentre la parte rimanente non ghiacciata è costituita da materiale roccioso. • L’atmosfera di Urano è piuttosto regolare rispetto agli altri giganti gassosi. • Nel 1986 la Voyager 2 osservò una decina di formazioni nuvolose su tutto il pianeta. • La temperatura più bassa registrata nella tropopausa di Urano è di 49 K, cioè meno 224°, quindi Urano è il pianeta più freddo del sistema solare. • È composta per l’83% di idrogeno, per il 15% di elio e per il 2% di metano, con tracce di altri idrocarburi. • Urano possiede un sistema di anelli composto da materia scura e polvere polverizzata .Il sistema di anelli fu scoperto il 10 marzo 1977.La scoperta fu inaspettata. Gli astronomi aveva predisposto l’aereo appositamente per studiare un fenomeno molto raro, cioè l’ occultazione di una stella. Gli anelli di Urano sono 13. Urano ha 11 anelli che si trovano nella parte interna e 2 nella parte esterna. Schema degli anelli di Urano • I satelliti di Urano sono 27, e tra questi i 5 principali sono: Ariel; Sembra che la sua superficie sia più giovane rispetto agli altri satelliti, mentre la superficie di Umbriel sembra che sia la più antica Umbriel; Titania; Titania e Oberon sono i satelliti maggiori Oberon; e hanno un diametro di circa 1500 km. Miranda. La sua superficie di miranda appare molto caotica per la sua intensa attività geografica. I 5 SATELLITI PRINCIPALI DI URANO • L’asse di Urano ha un inclinazione di 97,77° sul piano dell’orbita, quindi l’asse si trova quasi sul piano orbitale. Uno dei due poli di Urano è di conseguenza rivolto al Sole per metà dell’orbita e per l’altra metà di essa sarà oscurato. • Sembra che l’estrema inclinazione dell’asse di Urano porti a dei cambiamenti climatici durante le stagioni. • La sua distanza media dal Sole è pertanto di 2.868.000.000 km. L'inclinazione dell'orbita sull'eclittica (46′) è la più piccola di quella di ogni altra orbita planetaria. • Il periodo di rivoluzione di Urano attorno al Sole è di 84 anni terrestri. • ll moto di rotazione presenta due caratteristiche singolari: è retrogrado (cioè avviene nel senso orario, per un osservatore situato sul polo nord eclittico) e il suo asse è molto vicino al piano dell’orbita. • Il periodo di rotazione di Urano è di 17 ore e 54 minuti URANO • Massa: 4° posto • Dimensioni: 3° posto • Periodo di rivoluzione: 84 anni • Periodo di rotazione: 17h e 54m TERRA • Massa: 5° • Dimensioni: 5° • Periodo di rivoluzione: 23h 56m e 4,09s • Periodo di rotazione: 365g 6h 9m 9,54s • William Herschel, lo scopritore di Urano, non era un astronomo, ma bensì un musicista appassionato di osservazioni celesti • Urano fu scoperto in modo del tutto inaspettato: i pianeti visibili ad occhio nudo (fino a Saturno) erano conosciuti da millenni e nessuno sospettava l’esistenza di altri pianeti, fino al 13 marzo 1781, quando William Herschel notò che una particolare stellina sembrava spostarsi. Solo più tardi si scoprì che era un pianeta. E da quel momento in poi caddero tutte le certezze sul reale numero di pianeti del nostro sistema solare. • L’orbita di Urano, scoperto nel 1781, risultava disturbata. Gli esperti ritennero anche che la legge di gravitazione universale di Newton non fosse del tutto esatta o che comunque ci fossero delle eccezioni ancora non note. In realtà la “colpa” era di Nettuno, non ancora scovato perchè invisibile a occhio nudo. • Poiché Urano ruota orizzontalmente, durante l’estate e l’inverno uraniani uno dei due emisferi è completamente illuminato, mentre l’altro rimane al buio. Invece in primavera e in autunno entrambe le regioni polari del pianeta sono illuminate contemporaneamente dal Sole, e per qualche anno in tutti i luoghi ci saranno dei giorni che durano una decina di ore. Condizioni che si alternano nell’anno uraniano, che dura circa 84 anni terrestri, quindi ogni 20 anni circa. • Ma perché un’inclinazione così diversa? Fino a qualche anno fa si riteneva che la causa fosse la collisione con un corpo della massa circa doppia della Terra all’epoca della formazione dei pianeti. Ma se così fosse i suoi satelliti avrebbero conservato l’inclinazione originaria, invece anche loro presentano l’”anomalia” di Urano. Nel 2011 un gruppo di astronomi dimostrò che, se l’urto non fosse stato unico ma ripetuto, almeno due volte, la probabilità di ottenere la situazione attuale sarebbe molto più alta. • Curiosità scientifica piuttosto singolare è la somiglianza di Urano con Nettuno, con il quale condivide anche la storia delle rispettive scoperte. Entrambi i pianeti sono blu (anche se Nettuno brilla di più) a causa del metano nell’atmosfera, entrambi hanno campi magnetici piuttosto irregolari, ed entrambi, per via della loro grande distanza da noi, necessitano di molti sforzi umani ed economici per essere esplorati. Tuttavia è con Venere che Urano condivide il moto di rotazione retrogrado. Fatto da Anna Ricci, Francesca Berti e Sara Caravita. (Radio Bove senza Bove Inc. ™ & ®)