Il diritto dell’Unione europea: introduzione storica L’Europa oggi e ieri I problemi dell’Europa 2016 Recessione economica (2007-) e concorrenza internazionale (cd. globalizzazione delle economie) Crisi migratoria (conflitti e povertà) Crisi politica: movimenti populisti, nazionalisti e xenofobi negli Stati membri I contrappesi: Un quadro «costituzionale» europeo unico; comunanza di valori (art. 2 TUE); comunanza di diritti (art. 6 e 7 TUE: Carta UE e CEDU); integrazione e (PESC) cooperazione interstatale attraverso un apparato istituzionale unico; sussidiarietà e diversità della regolamentazione (unità nella diversità) I problemi dell’Europa nel 1946 La crisi dei migranti Calais camp situation prompts Belgian border controls 24. Feb, 09:29: As France prepares to evacuate the "jungle" migrant camp in Calais, Belgium reintroduces checks at its border to avoid an influx of people. The European migrant crisi 2015: EU member states received 626,000 asylum applications in 2014, the highest number since the 672,000 applications received in 1992 Nascita e sviluppo dell’integrazione europea In 8 tappe…. 1. Nascita e nozione di «diritto dell’integrazione» La fondazione. I problemi dell’Europa nel secondo dopoguerra: prostrazione economica e finanziaria, divisione politica Soluzioni utili ma non risolutive: la cooperazione intergovernativa in campo politico, economico, militare: Consiglio d’Europa e CEDU, Roma, 4.11.1950; OECE/OCSE; Trattato di Bruxelles, UEO) La soluzione prescelta: il «metodo comunitario» e i suoi caratteri distintivi (ambito economico). La «dichiarazione Schuman» (9.5.1950). L’avvio dell’esperienza comunitaria (la firma del Trattato istitutivo della CECA: Parigi, 18.4.1951, e la sua vigenza, 23.7.1952 – 23.7.2002) e la nozione di «governance sovranazionale» 2. Le «tappe» essenziali dell’integrazione europea. La genesi (gli anni 50/60) Dall’integrazione economica settoriale a quella politico-militare. Il progetto di trattato CED e di trattato CPE. La firma del Trattato CED (27.5.1952), e il suo rigetto da parte dell’Assemblea nazionale francese (30-31.8.1954) La Conferenza di Messina (1955) e la firma dei Trattati di Roma (CEE, Euratom: 25.3.1957; entrati in vigore il 1.1.1958). La «governance» europea agli esordi (19511957): la semplicità istituzionale e l’ambito materiale («il MEC») (vedi grafico) L’unificazione istituzionale: il trattato di Bruxelles (cd trattato sulla fusione degli esecutivi), 8.4.1965 La ritrattazione dell’idea di sovranazionalità: la Francia diserta i lavori in seno al Consiglio (1-6.7.1965). Il Compromesso di Lussemburgo e la ripresa dei lavori consiliari (28-29.1.1966). 3. Le «tappe» essenziali dell’integrazione europea. Crisi e rilancio del progetto comunitario (gli anni 70/80) I trattati di bilancio (Lussemburgo, 22.4.1970; Bruxelles, 22.7.1975): la co-approvazione del bilancio comunitario da parte di Consiglio e di Parlamento europeo I capi di Stato e di governo avviano riunioni in veste di «Consiglio europeo» (910.12.1974, Parigi) Atto relativo all’elezione del Parlamento europeo (20.9.1976); 7-10.6.1979: prime elezioni a suffragio universale diretto del Parlamento europeo Il Consiglio europeo decide l’instaurazione dello SME (Sistema monetario europeo, 45.12.1978) cd «serpente monetario», embrione della futura moneta unica 14.6.1985: firma dell’Accordo di Schengen fra Belgio, Francia, Repubblica federale di Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi (la Convenzione di applicazione è firmata il 19.6.1990) 17 e 28.2.1986: firma dell’Atto Unico Europeo (Lussemburgo, L’Aja). All’origine il «Club del Coccodrillo» (Altiero Spinelli, 9.7.1980, dal ristorante Crocodile di Strasburgo) e il varo del Progetto di Trattato che istituisce l'Unione europea (14.2.1984) 4.Le «tappe» essenziali dell’integrazione europea. Dalla moneta unica al varo della Costituzione per l’Europa (gli anni 90/05) 7.2.1992, Maastricht: firma del Trattato sull’Unione europea (entrata in vigore: 1.11.1993). Istituzione del «tempio greco» e del sistema dei «pilastri». L’integrazione europea s’amplia alla politica estera e alla cooperazione civile e penale (metodo intergovernativo ma con «passerelle» verso il metodo comunitario) 2.10.1997: firma del Trattato di Amsterdam (entrata in vigore: 1.5.1999) 1.1.1999: introduzione dell’euro (la moneta unica europea) in 11 Stati membri (fra cui l’Italia). Il circolante entra in vigore nei 12 paesi dell’UEM (11 + Grecia) il 1.1.2002. 7-9.12.2000: proclamazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (Consiglio europeo di Nizza); 26.2.2001: firma del Trattato di Nizza (problema delle maggioranze in seno al Consiglio) 16.4.2003: firma del VI trattato di adesione (10 nuovi Stati membri dell’area dell’Europa centro-orientale) (sua entrata in vigore il 1.5.2004) 29.10.2004: a 3 anni dalla dichiarazione di Laeken sul futuro dell’Europa, firma a Roma del Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa 5.Le «tappe» essenziali dell’integrazione europea: Lisbona e la crisi finanziaria dei subprime statunitensi (2006-2012) 25.4.2005: firma dell’accordo di adesione di Romania e Bulgaria all’Unione europea (VII accordo di adesione) 29.5-1.6.2005: esito negativo dei referendum francese e olandese sul Trattato costituzionale: suo fallimento 25.3.2007: 50° anniversario della firma dei trattati di Roma; dichiarazione di Berlino («L’ Unione europea si basa sull'uguaglianza e relazioni solidali. Così rendiamo possibile un giusto equilibrio di interessi fra gli stati membri») 18-19 ottobre 2007: approvazione, firma (13.12.2007) ed entrata in vigore (1.12.2009) del Trattato di Lisbona. Fine dell’esperienza «comunitaria». L’Unione europea è fondata sul Trattato sull’Unione europea (TUE) e sul TFUE (ex TCE). Nell’intervallo, esito negativo del referendum irlandese sulla ratifica del Trattato di Lisbona (12.6.2008) e sentenza Corte costituzionale federale tedesca «Lissabon Urteil» (30.6.2009 2 BvR). Il 3.10.2009 esito positivo del 2°referendum irlandese). 2.2.2012: Crisi delle «governance» finanziarie nazionali: firma a Bruxelles del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità – MES per i 17 Stati membri della zona euro; 2.3.2012: firma a Bruxelles del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria («Patto di bilancio europeo» o «Fiscal Compact) (26 Stati membri, senza Regno Unito e Repubblica ceca) 6.Gli anni attuali. La crisi migratoria 9.12.2011: firma (9.12.2011) ed entrata in vigore (1.7.2013) del trattato di adesione della Croazia all’Unione europea (VIII accordo di adesione, 28° Stato membro) 2011- Dopo i movimenti migratori dei primi anni 90, ripresa ingente di flussi migratori (richiedenti protezione internazionale) dal 2011 (le «primavere arabe»). Crisi dei sistemi di identificazione e accoglienza di Grecia e Italia. I migranti internazionali in Europa passano da 14,6 milioni (3,4% della popolazione totale) nel 1960 a 72,4 milioni (9,8%) nel 2013. Crisi del sistema dei trasferimenti di Dublino (1990-): sentenze della Corte EDU e della CGUE. 14.9.2015-22.9.2015: misure temporanee a favore di Italia e Grecia (decisioni «ricollocazione» dei richiedenti asilo) 6.1.2016: Consiglio straordinario a Bruxelles sulla sospensione della libera circolazione delle persone (sistema Schengen) Al Consiglio europeo del 19.2.2016 viene trovato un accordo sulle modifiche dei Trattati per il Regno Unito ai fini del referendum sulla permanenza nell’Unione europea che si terrà il 23.6.2016 («BREXIT»). 7.L’evoluzione del sistema. I grandi problemi dell’integrazione europea I trattari di adesione e i trattati di emendamento (trattati di fusione degli esecutivi e trattati di bilancio; AUE, Maastricht, Amsterdam, Nizza, Lisbona) esprimono due fenomeni coesistenti e di segno contrapposto (diverse visioni dell’Europa). «Allargamento» dell’Unione a nuovi Stati membri (dalla Piccola alla Grande Europa) e/contro «approfondimento» (istituzionale e materiale) dell’integrazione (funzionalismo, spill-over: v. grafico). Regno Unito c. Stati membri fondatori. L’espansione delle competenze acuisce il problema del «deficit di democrazia» del sistema normativo (istituzionale) europeo. Nozione (esercizio di potere «legislativo» da parte di un organo europeo «esecutivo»: democrazia rappresentativa?). Soluzioni (v anche art. 10 TUE): -graduale rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo; -(con Lisbona) partecipazione dei parlamenti nazionali al processo normativo europeo (art 12 TUE) Il persistere (il rafforzamento) della «dimensione intergovernativa» in seno all’integrazione europea: Consiglio europeo (art. 15 TUE); Consiglio: temperamento della regola maggioritaria. Anche in senso materiale: v. PESC/PESD e SLSG 8. L’evoluzione del sistema. I grandi problemi dell’integrazione europea (II) La «differenziazione» del processo di integrazione europea per gruppi di Stati (l’Europa a più velocità). Motivazioni. Differenziazione tramite -strumenti «internazionali» (Schengen; MES e FISCAL COMPACT); -strumenti allegati ai Trattati fondativi (Protocollo sulla occupazione e la politica sociale; Protocollo n. 30 sulla Carta; Protocolli sulla posizione di Regno Unito, Irlanda, Danimarca: opting out & opting in nello SLSG; clausole BREXIT) -sistemi o procedure previsti dai Trattati (UEM; cooperazione rafforzata) La crisi finanziaria, bancaria ed economica. Le cause. Le soluzioni. La riforma della «governance economica» europea (2008→). La crisi migratoria: crisi di capacità o crisi di solidarietà (2011-16)? Conclusioni • • • • • • Il fenomeno dell’integrazione giuridica come “processo” (origine funzionalista: mercato interno). Il metodo comunitario dell’integrazione giuridica (vari settori del diritto): diritto dell’uniformazione, dell’armonizzazione, del coordinamento normative. Metodo “dei piccoli passi” (Achille e la tartaruga) e riemersione della sovranità nazionale (forme diverse: politica, giudiziaria) I rapporti fra diritto UE, nazionali e internazionale (disciplina “multilivello”) La questione della protezione dei diritti fondamentali (in un sistema composito o multilivello) La questione dei principi e dei valori (art. 2 e 6-7 TUE) “in azione” Grafici La governance europea (settori) Le competenze e I settori d’azione devoluti alla Comunità (anni 50-80) : I fini e gli ambiti della governance europea (1951-1957) E all’Unione europea dopo il Trattato di Lisbona (1.12.2009→) I fini e gli ambiti della governance europea (1985-2016) Grafici: governance monetaria e disciplina dell’immigrazione (il Sistema di Dublino) I 19 Stati membri dell’UE appartenenti alla Eurozona (in blu): Stati membri (in blu) e Stati non membri dell’UE che applicano il regolamento Dublino III (reg. 604/2013, ex Convenzione di Dublino) Questioni: autovalutazione Giuridiche Cosa presuppone e quali ostacoli il «metodo comunitario» mira a sormontare? Cosa significa che l’Unione persegue un obiettivo politico con strumenti (soprattutto) economici? Quali sono gli «attori» del processo di integrazione europea? Cosa è il «deficit di democrazia»? Come è stato risolto? Quale nozione di democrazia è in gioco? Cos’è l’Europa a più velocità e perché favorisce una «ever closer Union»? Politiche Quale ruolo svolge la «dimensione economica» nel progetto europeo (1951-)? Oltre alla finalità «unionistica», il progetto europeo è portatore di valori autonomi? Le crisi degli anni recenti (finanziaria, migratoria) è crisi esogena o endogena? L’Unione ha contribuito alle soluzioni o ai problemi?