Il prezzo - Docenti.unina

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Spin Off o Gemmazione di Imprese (1/3)
Iniziativa imprenditoriale che si riferisce alla nascita di una nuova impresa sviluppata da un
soggetto che fuoriesce dalla struttura preesistente e fa leva sulle conoscenze e le relazioni
accumulate in tale struttura …
… per le imprese spin off, l’elemento caratterizzante la nascita e’ dato dallo sfruttamento, da
parte del fondatore, di conoscenze, competenze e relazioni maturate nell’impresa di origine.
Fonte: Le Nuove Imprese, M. Sorrentino
SPIN-OFF DI IMPRESA
• DISTRETTI INDUSTRIALI
• CLUSTER TECNOLOGICI
• GRUPPI FAMILIARI
TIPOLOGIE DI
SPIN-OFF
SPIN-OFF DI RICERCA
• UNIVERSITA’
• CENTRI PUBBLICI DI RICERCA
Le conoscenze acquisite vengono
utilizzate per dare vita a iniziative di
impresa che offrono prodotti
complementari rispetto a quelli
offerti dalle organizzazioni di
provenienza
L’iniziativa nasce dalla fuoriuscita
da un’istituzione ad alta intensità di
conoscenza con il posizionamento
a valle della nuova impresa a scopo
di valorizzazione e sfruttamento
economico della ricerca
Spin off o Gemmazione di imprese (3/3)
L’impresa madre favorisce il processo di creazione di
nuove imprese che pone sotto il suo controllo. le
motivazioni sono da ricercare nel miglioramento
dell’efficienza
produttiva,
maggiore
flessibilità,
valorizzazione attività, grado di innovazione etc.
SPIN-OFF
DELIBERATI
Iniziative controllate: creazione di piccole imprese
autonome che assumono un ruolo strategico nei
processi di sviluppo innovazione della casa madre
Iniziative non controllate: impresa madre innesca il
processo di fuoriuscita senza però voler esercitare un
controllo diretto sulla neo impresa
Spin off o Gemmazione di imprese (2/3)
SPIN-OFF
SPONTANEI
L’iniziativa nasce dalla decisione autonoma di un
imprenditore di intraprendere una nuova iniziativa a
seguito dell’apprendimento e dell’accumulazione nel
tempo delle conoscenze, delle competenze e delle
relazioni maturate nel corso delle sue esperienze
lavorative.
Iniziative spontanee: totale autonomia
evitando coinvolgimenti dell’impresa madre
decisionale
Fughe conflittuali: totale autonomia decisionale che
deriva da mancata approvazione progetto o divergenze
con casa madre
Piano di Marketing
Analisi
1. Obiettivi di vendita;
2. Prodotto;
3. Prezzo;
4. Distribuzione;
5. Promozione;
6. Verifica della coerenza.
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Obiettivi di vendita
Dove?
Prima del piano di marketing vengono specificati gli
obiettivi, sia qualitativi che quantitativi che,
coerentemente con le strategie, si vogliono
perseguire.
Perché specificare gli obiettivi?
- Per effettuare una gap/analisys
- Per rafforzare la coerenza nella gerarchia delle
strategie
- Per guidare le politiche di incentivazione
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La previsione della domanda
Stima della domanda attesa
La domanda attesa può essere stimata con diverse
metodologie.
La stima deve tenere conto delle possibili
imperfezioni derivante dalle metodologie utilizzate o
da condizioni esterne.
Metodologie per la stima
- Temporali
- Causali
- Qualitative
Ostacoli alla stima
- Innovazione
- Orizzonte temporale
- Scelta soddisfacente
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La previsione
Il prezzo
della domanda
Metodologie temporali
Permettono di estrarre informazioni da serie storiche
passate ipotizzando un mantenimento del trend per
il futuro.
Tecnica
Caratteristiche
Media aritmetica
Estrapola la tendenza da una serie stabile
Indice di stagionalità
Mette in luce gli andamenti stagionali
rispetto a quelli complessivi
Indice di regressione
Mette in luce il trend di variazione della
domanda
!
Non sono adatte per i mercati in veloce evoluzione
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7
Il prezzo
La previsione
della domanda
Metodologie temporali
Alcuni elementi sconsigliano, o non rendono facile,
l’utilizzo delle metedologie temporali per la
determinazione della domanda con riferimento alle
nuove imprese:
• Necessità di una serie storica
• Presenza di un momento di discontinuità
• Dinamiche legate alla logica di funzionamento
• Evoluzione tramite innovazione
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Il prezzo
La previsione
della domanda
Metodologie causali
Permettono di estrarre informazioni utilizzando come
parametro guida la relazione causa-effetto, o un
modello analogico, che esiste fra due o più fattori.
Tecnica
Caratteristiche
Correlazione
Descrive la relazione esistente fra domanda, vendite e
Matrice di Leontief
!
altri fattori sulla cui base scaturiscono le previsioni
Usata per valutare l’andamento di un comparto
con domanda “derivata” da altri comparti
La relazione causa-effetto può mutare negli anni
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La correlazione (1 di 5)
Descrizione
La tecnica si basa sull’individuazione di un fattore più
semplice da stimare che abbia una relazione logica con il
fenomeno oggetto d’esame e che abbia un andamento
noto.
La tecnica si applica in due tempi:
 Verifica della correlazione
• Analisi dell’indice di Pearson
• Analisi del diagramma di dispersione
 Determinazione della retta di regressione
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La correlazione (2 di 5)
La correlazione
n
 x y  nXY
Analisi dell’Indice di Pearson
i i
Tanto più l’indice di Pearson  si avvicina a
±1 tanto maggiore è la correlazione
ρ=
i=1
 n
 n

  xi  X   yi  Y 
 i=1
 i=1

Analisi del diagramma di dispersione
Studiare la nube dei punti delle coppie (xi, yi) in un grafico X,Y.
Non correlati
Y
Correlazione +
Y
X
Correlazione Y
X
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X
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La correlazione (3 di 5)
Metodologie
Verificato il legame esistente fra il fenomeno oggetto di
studio e il “fenomeno paragone” l’impresa deve
determinare il possibile andamento della relazione negli
anni successivi tramite un processo di interpolazione
Interpolazione
- Lineare
- Curvilinea
Analisi
- Univariata
- Multivariata
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La correlazione (4 di 5)
Il calcolo
L’interpolazione
lineare
univariata,
si
applica
calcolando i parametri  e
 di una funzione lineare
generica
tramite
le
seguenti formule:
Y = α + βX
α = Y  βX
n
 x y  nXY
β=
 x  nX
i i
i=1
2
i
2
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La correlazione (5 di 5)
La verifica della stima
Una
volta
calcolati
i
parametri della retta di
interpolazione la validità
della stima può essere
verificata
ricorrendo
al
calcolo del coefficiente di
determinazione
R2
o
dell'errore standard
Coeff. Di Determinazione
R2 =
n
n
i=1
i=1
2
i
α  yi + β  xi yi  nY 2
y
 nY 2
 R 2 »1
Errore standard
n
y
s xy =
i=1
2
i
n
n
i=1
i=1
 α  yi  β  xi yi
n2
 s xy »0
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prezzo
La previsione
della domanda
Metodologie qualitative
Si basano sulle capacità di intuizione e deduzione di
esperti.
Tecnica
Caratteristiche
Metodo Delphi
La mediazione fra i diversi esperti è implicita
e si manifesta in diverse reiterazioni
Panel di Esperti
Ricerche di
mercato
Test di laboratorio
Il parere degli esperti viene mediato
attraverso un confronto diretto degli stessi
Intervistare il target in modo da poter
cogliere le variazioni comportamentali
Analizzare un campione del target in un
ambiente controllato
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
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Elementi dell’offerta di mercato
Area di attrattività
Tramite le scelte di prodotto,
l’impresa
mira
a
massimizzare
l’”area
di
attrattività”
della
propria
offerta rispetto ai concorrenti.
Valore
rispetto al
prezzo
Area di
Attrattività
Caratteristiche
del prodotto
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Servizi
offerti
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Il prodotto
Alcune classificazioni dei prodotti (1 di 2)
Valore
Beni commerciali
Beni industriali
- Bisogno
- Di Base
- Convenience
- Shopping
- Materie
- Semilavorati
- Atteso
- Specialty
- Impianti
- Migliore
- Unsought
- Potenziale
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prodotto
Altre classificazioni dei prodotti (2 di 2)
Durata
- Bene durevole;
- bene dal consumo
immediato.
Elasticità
- bene di lusso;
- bene di prima necessità;
Differenziabilità
- Commodity;
- bene differenziabile.
Stagionalità
- bene annuale;
- bene stagionale.
- bene di giffen.
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prodotto
La gamma di vendita
Quasi ogni prodotto viene portato al mercato in una
varietà di modelli, come deriva dalle politiche di
differenziazione dell’impresa. Si devono indicare
anche i possibili percorsi di sviluppo della gamma di
vendita.
Dimensioni:
- Ampiezza (tipologia produttiva)
- Profondità (assortimento)
- Coerenza (affinità fra i tipi di prodotto)
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prodotto
Il Packaging
Il packaging è un elemento distintivo del prodotto
che deve essere progettato e di cui si deve testare
l’efficacia.
Tipologie
Funzioni
Elementi
- Primario
- Secondario
- Attirare
- Informare
- Sicurezza
- Loghi
- Imballaggio
- Confondere
- Colori
- Garantire
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prodotto
I servizi
Un prodotto viene definito servizio se ha le seguenti
caratteristiche.
- Immaterialità
- Impossibilità di essere immagazzinati
- Contestualità di produzione e consumo
- Variabilità
(variano a seconda di chi li fornisce, dal momento e
dal tempo in cui sono erogati)
- Partecipazione del cliente
- Rilevanza delle risorse umane
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prodotto
Beni e Servizi
Beni
Servizi
La distinzione dei prodotti fra beni e servizi si colloca
lungo un continuum che ha per estremi i Beni puri e
i Servizi puri.
Beni con
Servizi accessori
Ibridi
Servizi fruiti
tramite beni
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prezzo
Il prezzo ha un ruolo importante nelle scelte del
consumatore dato che è l’elemento più direttamente
comparabile dai consumatori.
Inoltre in caso di prodotti difficilmente differenziabili
sotto il profilo qualitativo o quello psicologico,
diventa la base della strategia competitiva vincente:
la leadership di costo.
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prezzo
Prezzo e valore
Opportunità
mancate
Medio
Basso
Prezzo
Alto
Le politiche di prezzo devono tener conto del valore
fornito al cliente
Prezzo = Valore
Valore non
raccolto
Basso
Medio
Alto
Valore
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
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Il prezzo
Determinazione del prezzo
Il prezzo di un prodotto, sia esso un bene materiale
o un servizio, viene determinato tramite una
procedura composta da 6 passi:
• Selezione degli obiettivi
• Determinare la domanda
• Stimare i costi
• Analizzare i competitor
• Scegliere la politica di prezzo
• Determinare il prezzo
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La stima dei costi
I costi
Il management deve affiancare l’analisi della domanda
con la stima dei costi dell’attività in modo da orientare le
sue azioni alla creazione di valore.
Il costo unitario del prodotto è il livello minimo a cui può
essere fissato il prezzo dall’impresa
Eccezioni
• Finanziamento incrociato fra prodotti
• Riduzione del costo delle materie prime
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La stima dei costi
Metodologie
In teoria si rilevano diverse metodologie di stima dei
costi.
• La break-even analysis
• Il full costing
• La contabilità per centri di costo
• L’activity based costing
Parametri
• Classificazione dei costi
• Imputazione dei costi ai prodotti
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Classificazione dei costi (1 di 2)
Variabilità rispetto ad un cost driver X
Costi fissi
Costi variabili
C
C
X
Costi semifissi
C
X
Costi semivariabili
C
X
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
X
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Classificazione dei costi (2 di 2)
Imputabilità ad un oggetto di costo
Costo diretto
Imputabile direttamente all’oggetto secondo criteri di
“specialità”, in via proporzionale all’uso, o in modo
esclusivo
Costo indiretto
Imputabile
all’oggetto
di
costo
mediante
un
procedimendo di ripartizione o di allocazione del costo
tramite opportune basi di riparto
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Break Even Analysis (1 di 3)
Il diagramma di redditività
La break-even analysis può partire dal diagramma di
redditività
RT
€
Area dei profitti
Area delle perdite
B
CT
P
A
CV
C
CF
BEP
Break-Even Point
BC
RT
CT
CV
Margine di Contribuzione
Assoluto
Ricavi Totali
Costi Totali
Costi Variabili
CF
Costi Fissi
Q’-BEP’ Margine di sicurezza
BEP
Q’
Q
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
30
Break Even Analysis (2 di 3)
Analiticamente
CT=RT
CT = CV + CF
CV = cvu  q
CF = k
RT = p  q
p  q = cvu  q + k
k
BEP =
p  cvu
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Break Even Analysis (3 di 3)
I limiti principali
La break-even analysis presenta cinque limiti:
• E’ riferita al breve periodo
• Si basa sull’invarianza dei costi nell’intero periodo
• Non tiene conto delle scorte presenti
dell’impresa e della loro variazione
all’interno
• L’unico driver è individuate nel volume di produzione
• La distinzione fra costi variabili e costi fissi può essere
problematica in alcuni casi
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il Full Costing (1 di 3)
Metodologia
Il metodo del full costing si base sull’allocazione dei costi,
sia diretti che indiretti, tramite l’individuazione di idonee
basi di riparto.
Questa metodologia può essere suddivisa in:
• Full costing a base unica di riparto
• Full costing a base di riparto multipla
!
Il FC a base di riparto multipla permette di individuare più
parametri per attribuire diversi costi, ma non per questo è
garanzia automatica di maggior accuratezza
33
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il Full Costing (2 di 3)
Procedura di analisi
Il metodo del full costing richiede la seguente procedura:
• Calcolo dei costi diretti di prodotto
• Individuazione degli elementi di costo indiretto da
includere e creazione delle cost pool.
• Scelta della base di riparto
• Calcolo del coefficiente di riparto
• Determinazione della quota di costo
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il Full Costing (3 di 3)
Linee Guida
Nell’applicazione del full costing si devono seguire alcune
linee guida:
• Occorre classificare come “diretti” quandi più costi
possibile, fino al limite di convenienza economica
• Occorre aumentare il numero di aggregazioni (cost
pool) fino a che ognuna di esse non risulti omogenea
• Occorre identificare una base di riparto adeguata per
ogni cost pool
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La contabilità per centri di costo (1 di 3)
Metodologia
Si basa sulla definizione di aggregazioni di costi indiretti
in centri di costo in modo da ottenere il costo totale delle
operazioni all’interno di essi.
Caratteristiche
•
•
•
•
Comune unità di output
Omogeneità fattori prod.
Significatività
Presenza di un responsabile
Tipologia gerarchica
•
•
Centri intermedi
Centri finali
Tipologia funzionale
• Centri Produttivi
• Centri Ausiliari
•
Centri di Struttura
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La contabilità per centri di costo (2 di 3)
Procedura
• Definizione di un piano dei
centri di costo
Piano dei centri di costo
Intermedi
Amm
• Localizzazione dei costi nei
centri
Manut
Utility
• Chiusura dei centri di costo
intermedi
• Attribuzione dei costi dei
centri finali ai prodotti
Lavor1
Lavor2
Lavor3
Finali
Costi indiretti
Costi diretti
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La contabilità per centri di costo (3 di 3)
Principali limiti
Questa metodologia presenta alcuni limiti:
• Occorre identificare una base di riparto adeguata per
ogni centro di costo
• Vi è la necessità di tenere 3 classi di conti in un
sistema amministrativo integrato
• Non sempre si può identificare un responsabile
specifico per un dato centro di costo (centri virtuali)
• Il progresso fa crescere le componenti di costo
indiretto a carattere costante
38
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
L’Activity Based Costing (1 di 3)
Principio di base
Le
risorse
dell’impresa
vengono
consumate nello svolgimento delle sue
attività, che devono essere considerate i
fondamentali oggetti di costo.
Risorse
Impiegate in
Attività
Attività
“Un insieme di operazioni collegate
miranti ad ottenere un certo output
utilizzando determinati input”
Consumate in
• Prodotti
• Servizi
• Clienti
39
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
L’Activity Based Costing (2 di 3)
Procedura
•
Individuare
dell’output
le
attività
svolte
per
l’ottenimento
•
Attribuzione dei costi delle risorse alle attività tramite
resource cost driver
•
Identificazione degli oggetti di costo e imputazione
ad essi dei costi attraverso activity cost driver
40
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
L’Activity Based Costing (3 di 3)
Principali limiti
Alcuni limiti di questa metodologia sono legati alla
necessità di:
•
Tener conto della capacità delle singole attività di
contribuire alla creazione di valore per il cliente
•
Raccogliere i dati utilizzando metodologie uniformi
e/o coerenti
•
Stimare sia appropriati resource cost driver che
appropriati activity cost driver.
41
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prezzo
Scegliere la politica di prezzo
Il management deve poi decidere la politica dei prezzi.
Decisione
Orientamento
Interrelazioni fra
i prodotti
Domande
Penetrazione? Scrematura?
Differenziali di prezzo? Politiche di
interrelazione?
Condizioni
contrattuali
Scontistica? Modalità di pagamento?
Sistema dei
prezzi
Prezzi liberi? suggeriti o imposti?
42
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Il prezzo
Determinare il prezzo
Si possono utilizzare diverse tecniche.
Tecnica
Mark-Up
Descrizione
Il prezzo si determina aggiungendo un margine ai
costi
Profitto obiettivo
Tramite simulazioni si determina il prezzo in modo da
raggiungere un dato livello di profitto
Valore percepito
Tramite indagini di mercato si determina il valore per
il cliente del prodotto
Value Pricing
Going-Rate
Aste
Il prezzo viene deciso in modo da massimizzare lo
spread Valore percepito-valore pagato
Il prezzo viene deciso allineandosi a quello dei
concorrenti
Si permette ai clienti di determinare il prezzo che
sarebbero disposti a pagare per il prodotto
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
43
La distribuzione
Il canale di vendita
Produttore
Produttore
Grossista
Grossista
Grossista
Grossista
Agente
Dettagliante
Consumatore
Agente
Dettagliante
Consumatore
Agente
Diretto
Produttore
Monolivello
Produttore
Con 2 Livelli
Multilivello
I
prodotti
dell’impresa
possono
raggiungere
il
consumatore finale tramite diverse tipologie di canali di
vendita.
Agente
Dettagliante
Dettagliante
Consumatore
Consumatore
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La distribuzione
La politica distributiva
Il management deve innanzitutto scegliere il modello di
politica distributiva che l’impresa deve seguire.
Push
Utilizzare agenti o la promozione per convincere gli
intermediari a stimolare la domanda dei prodotti
Pull
Utilizzare la pubblicità e la promozione per indurre i
consumatori a chiedere agli intermediari i prodotti
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La distribuzione
La scelta del canale distributivo
La procedura di scelta del canale distributivo segue
quattro passi

Stabilire gli obiettivi da raggiungere
• Analizzare le richieste e i bisogni della clientela
• Identificare i canali distributivi alternativi coerenti con
bisogni ed obiettivi
• Valutare i principali canali distributivi alternativi
!
L’utilizzo di più canali distirbutivi in contemporanea richiede
anche una valutazione delle interrelazioni fra di essi.
46
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La distribuzione
Analizzare le richieste dei clienti
Il livello di servizio richiesto dalla clientela può essere
determinato attraverso cinque dimensioni.
Fattore
Descrizione
Lotto d’acquisto
Numero di unità di prodotto che il cliente può
acquistare in un’unica volta
Tempo d’attesa
Tempo che separa il momento dell’ordinazione da
quello della consegna del prodotto
Convenienza
spaziale
La facilità con cui il canale rende semplice l’acquisto
da parte del cliente
Varietà della
gamma
L’ampiezza della gamma normalmente fornita
attraverso il canale distributivo
L’insieme dei servizi accessori che il canale fornisce al
cliente per facilitarne l’acquisto
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
Servizi accessori
La distribuzione
Identificare le alternative distributive
I singoli canali devono essere definiti individuandone
caratteristiche tramite 3 classi di parametri
Tipologia
-
Diretto, medio, lungo, ecc
Numerosità
-
Distribuzione
esclusiva (sbocchi altamente
selezionati che garantiscono livelli di servizio,
immagine e prestigio esclusivi)
Distribuzione selettiva (numero di sbocchi
-
limitato e selezionato)
Relazione
-
Distribuzione intensiva (distribuzione capillare)
-
Politica di prezzi adottata
Condizioni di vendita
ecc
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La distribuzione
Valutare le alternative distributive
La valutazione dei canali di vendita si ottiene analizzando
contemporaneamente diversi fattori in modo da avere
una visione d’insieme
- Caratteristiche del prodotto
- Caratteristiche degli intermediari
- Economicità del canale nel suo complesso
- Grado di controllo esercitabile
- Grado di controllo delle informazioni
- Grado di copertura del mercato raggiungibile
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La distribuzione
Caratteristiche degli intermediari
Gli intermediari possono essere valutati secondo alcuni
parametri:
- Disponibilità
- Volontà di accettare il prodotto
- Mercato geografico servito
- Attività di marketing svolte
- Rischio di sviluppare conflitti
- Potenzialità di sviluppare relazioni durature
- Prodotti della concorrenza venduti
- Condizioni finanziarie
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La promozione
Definizione
Il complesso di azioni poste in essere dall’impresa
per indurre, preservare o modificare i modelli di
comportamento degli operatori di mercato
(consumatori, intermediari, finanziatori, altri
produttori, ecc.) allo scopo di ritrarre un vantaggio
competitivo
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La comunicazione
Il processo di comunicazione
Trasmittente
Codifica
Messaggio
Decodifica
Ricettore
Mezzo di
comunicazione
Rumore di
fondo
Feedback
Risposta
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La promozione
La procedura
Lo sviluppo di una promozione efficace richiede alcuni
passaggi
• Identificare il target
• Determinare gli obiettivi
• Progettare il messaggio
• Stabilire un budget
• Scegliere il Media Mix
• Misurare i risultati
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La promozione
Progettare il messaggio
Contenuto
- Leva Razionale
- Leva Emotiva
- Leva Morale
Struttura
- Domande o risposte?
- Solo benefici o anche
limiti?
- Ordine di presentazione
Fonte
Formato
- Competenza
- Fiducia
- Colori
- Slogan
- Attrattività
- Tempistica
- Congruità
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La promozione
Definire il Budget:
Si usano diverse metodologie per determinare il budget
per la promozione.
Metodologia
Descrizione
Disponibilità
Il budget pubblicitario viene deciso in base alle
risorse finanziarie che sono disponibili nel periodo
% Fatturato
Il budget pubblicitario viene parametrato al fatturato,
anche prospettico
Competitor
Il budget viene determinato cercando di mantenere
la propria esposizione rispetto a quella dei
concorrenti
Il budget viene determinato come quella spesa che
Objective-and-Task permette di raggiungere gli obiettivi
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La promozione
Metodologia Objective-and-Task
Il budget viene deciso tramite una serie di step.
• Si sceglie la quota di mercato obiettivo
• Si sceglie la % di mercato da raggiungere
• Si valuta la % di target che proverà il prodotto
• Si stima il numero di esposizioni necessarie per
convincere 1% del target a divenire clienti
• Si calcola il numero di contatti necessari (gross rating
point)
• Si determina il budget utilizzando il costo medio per
contatto.
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Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
La promozione
Selezionare il Media Mix
Definito il budget, si deve
valutare
quale
mezzo
di
comunicazione
sia
più
adeguato al messaggio che è
stato progettato.
Si deve tener conto di:
• Informazioni fornite
• Capacità persuasiva
Informazioni
Pubbliche Relazioni
Pubblicità
Promozione
Commerciale
Attività
persuasiva
dei venditori
• Costo contatto
• Indice di penetrazione
Corso di Creazione d’Impresa – Prof. Mauro Sciarelli
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