nettuno - Istituto San Giuseppe Lugo

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Nettuno è l’ottavo e più lontano pianeta del sistema
solare.
È il quarto pianeta più grande, ha 17 volte la massa della
terra. Il nome del pianeta è dedicato al dio romano del
mare .
Scoperto la sera del 23 settembre 1846 da Johann
Gottfried Galle.
Nettuno fu il primo pianeta ad essere stato trovato tramite
calcoli matematici è stato visitato da una sola sonda
spaziale, la Voyager2 che transitò vicino ad esso il 25
agosto 1989.
L’atmosfera di Nettuno è composta principalmente da
idrogeno ed elio, possiede anche maggiore proporzioni di
“ghiacciai”, assieme a tracce di idrocarburi e azoto.
Nettuno visto dalla sonda Voyager2, è
lontano circa 7 milioni di km dal nostro
pianeta
 Stella madre: Sole
 Scoperta: 23 settembre 1846
 Scopritori: Urbain le Verrier
Johan Couch Adams
Johann Gottfried Galle
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Classificazione :Gigante Gassoso
Nettuno è invisibile ad occhio nudo dalla
Terra, il colore è dovuto alla presenza di
metano nell’atmosfera nettuniana.
Fra il 2010 e il 2011 nettuno a completato
la sua orbita attorno al Sole dal 1846,
quando venne scoperto da Johann
Galle, ed è stato quindi osservabile in
prossimità delle coordinate a cui è stato
scoperto.
La prima osservazione certa di Nettuno fu
effettuata da Galileo Galilei, il 27
dicembre 1612, che disegnò la posizione
del pianeta scambiandolo per una
stella.
Johan Gottfried Galle e Heinrich d’Arrest il 23
settembre 1846 individuarono il pianeta a
meno di un grado dalla posizione prevista
da Le Verrier.
Nel 1998, dopo la morte di dell’astronomo
Olin Eggen, dal ritrovamento di un
fascicolo, chiamato “Neptune papers”, di
cui Eggen era in possesso. Il fascicolo
contiene documenti storici provenienti
dall’Osservatorio reale di Greenwichche
sembra siano stati rubati dallo stesso Eggen
e nascosi per tre decienni.
Poco dopo la scoperta ci si riferiva a
Nettuno semplicemente come al
“pianeta più esterno di Urano” mentre Le
Verrier propose il nome Nettuno,
affermando falsamente che il nome
fosse già stato approvato. Il 29 dicembre
1846 Friedrich von Struve era in favore al
nome Nettuno.
Già il 10 ottobre 1846, dopo 17 giorni dalla
scoperta di Nettuno, l’astronomo inglese
William Lassell scoprì il suo principale
satellite TRITONE. A causa della sua
grande distanza le conoscenze su
Nettuno rimasero frammentarie almeno
fino alla metà del Novecento quando,
nel 1981, Harold Reitsema scoprì il suo
terzo satellite Larissa.
Nettuno possiede 14 satelliti naturali, il più
importante è Tritone, gli altri sono
Nereide, Proteo e Larissa.
A parte Tritone il satellite più interessante è
Nereide, la cui orbita è la più eccentrica
dell’intero sistema solare
L’unica sonda spaziale ad aver visitato
Nettuno è stata la Voyager2, nel 1989 e
la stessa sonda nel 25 agosto 1989 a
sorvolato il polo nord di Nettuno
Il pianeta compie una rivoluzione attorno
al Sole in circa 164,79 anni. L’orbita di
Nettuno è caratterizzata da un
inclinazione di 1,77°, esso compie anche
una rotazione completa intorno al
proprio asse in circa 16,11 ore.
Nettuno presenta la rotazione più marcata
del sistema solare.
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Nettuno appare dotato di uno strato
superficiale composto
di idrogeno, elio ed ammoniaca, situato
appena al di sotto del livello delle nubi;
più in profondità, fino a circa 8 000 km
dalla superficie visibile del pianeta, ha
inizio il mantello, composto da ghiacci
d'acqua, ammoniaca e metano.
Apparentemente il mantello è anche
sede del campo magnetico di Nettuno.
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Il pianeta Nettuno possiede un forte campo
magnetico, la cui intensità è valutabile in circa
25 volte quella del campo magnetico terrestre.
La sua esistenza fu scoperta
nell'agosto 1989 dalla sonda statunitense
Voyager 2. Il campo magnetico di Nettuno
presenta un'inclinazione anomala rispetto
all'asse di rotazione, pari a circa 47°; Si ritiene
pertanto che il campo magnetico abbia
origine nel mantello fluido del pianeta, e non
nel suo nucleo solido; il materiale conduttivo
che ne causa la formazione è probabilmente
composto da ammoniaca, metano e
acqua che causano un'azione dinamo.
Nettuno ha un sistema di anelli planetari,
uno dei più sottili del sistema solare. Gli
anelli potrebbero consistere di particelle
legate con silicati o materiali composti
da carbonio. Questi anelli non si possono
vedere ad occhio nudo. Il primo anello
planetare fu scoperto nel 1968 da un
gruppo di ricerca, ma si era pensato che
quest’ anello potesse essere incompleto.